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FORMAziOne 2015

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FORMAziOne 2015
Guida la tua crescita
professionale
FORMAzione 2015
“Quello che tutte le organizzazioni cercano
è l’uomo già formato e competente, una
persona che sia già stata ben formata
da altri. Ma è solo quando realizzeremo
che è un nostro dovere, oltre che
un’opportunità, collaborare per formare
chi lavora con noi e renderlo sempre
più competente invece di cercarlo già
formato, che avremo imboccato la strada
della vera efficienza”
(Anonimo)
Organizzazioni più complesse, stakeholder più esigenti,
competizione più intensa. La crisi ha cambiato lo scenario
economico di riferimento delineando la necessità di un
assestamento strutturale che coinvolge le professioni impegnate
nella gestione del rischio, nella sua accezione più ampia.
Ciò costituisce un’importante sfida anche per gli Internal Auditors.
L’evoluzione in atto ha cambiato anche il profilo e il ruolo
dell’Internal Auditor, un professionista oggi sempre più
organicamente inserito nei meccanismi di governo aziendale,
divenuto il punto di riferimento della control governance.
In questo contesto, AIIA si sente investita della responsabilità di
supportare i professionisti ad ampliare le proprie competenze di
base (management, sistemi informativi, contabilità avanzata) e
specialistiche, e promuovere la capacità dell’Internal Auditor di
costruire e gestire relazioni in organizzazioni complesse.
INDICE generale
Pag.
AIIA: storia e VISIONE DELLA CRESCITA PROFESSIONALE ...............................................................................
6
ITER FORMATIVI ..........................................................................................................................................................
8
FORMAZIONE A CATALOGO ....................................................................................................................................... 9
INDICE TEMATICO ....................................................................................................................................................... 10
CALENDARIO CORSI MILANO 1° SEMESTRE .............................................................................................................. 12
CALENDARIO CORSI MILANO 2° SEMESTRE .............................................................................................................. 14
CALENDARIO CORSI ROMA 1° SEMESTRE ................................................................................................................. 16
CALENDARIO CORSI ROMA 2° SEMESTRE .............................................................................................................
18
I NOSTRI CORSI ............................................................................................................................................................ 20
I NOSTRI ITER formativi............................................................................................................................................ 80
CALENDARIO ITER FORMATIVI ................................................................................................................................... 84
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL AUDITOR (LIVELLO BASE) .......................................................................... 86
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL AUDITOR (LIVELLO AVANZATO) ................................................................ 87
FOCUS SUL FRAUD Auditing ..............................................................................................................................................
88
FOCUS SUL RISK MANAGEMENT ..........................................................................................................................................
89
FOCUS SULLA QUALITY ASSURANCE ...................................................................................................................................
90
FOCUS SULL’IT-Auditing ......................................................................................................................................................
91
FORMAZIONE SPECIALISTICA .............................................................................................................................. 92
DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL Auditing .......................................................................................... 94
PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER RESPONSABILI DELLA VIGILANZA EX D.Lgs. 231/01 ............... 95
CORSO PER L’ACCREDITAMENTO DELLA QUALIFICA DI EXTERNAL ASSESSOR/VALIDATOR (QAR) ... 96
CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI ..................................................................................................................... 98
CALENDARIO CORSI DI SUPPORTO PER LA PREPARAZIONE ALL’ESAME ................................................... 100
CIA REVIEW COURSE – PART I - CIA REVIEW COURSE – PART II - CIA REVIEW COURSE – PART III ...................................
102
CCSA – CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA FACILITATION ...............................................................................................
104
CFSA – REVIEW COURSE ........................................................................................................................................................ 105
CRMA – REVIEW COURSE ......................................................................................................................................................
106
Audit Tutoring ........................................................................................................................................................ 108
FORMAZIONE SU MISURA .......................................................................................................................................... 110
INFORMAZIONI GENERALI – MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AI CORSI ................................................................. 112
COME RAGGIUNGERCI ...............................................................................................................................................
4
114
5
AIIA:
STORIA E visione della crescita professionale
AIIA, Associazione Italiana Internal Auditors, associazione senza fini di lucro,
nasce a Milano nel 1972. In questi decenni di attività, AIIA ha contribuito a
migliorare i sistemi di governo, di gestione del rischio e di controllo delle
organizzazioni attraverso la valorizzazione della funzione di Internal Audit.
Inserita in un contesto internazionale, AIIA è ufficialmente riconosciuta come
affiliazione italiana dell’Institute of Internal Auditors (The IIA), “the global
voice of the internal Audit profession”. The IIA, costituitosi nel 1941, conta
più di 180.000 membri in 190 paesi e centinaia tra affiliates e chapters locali
e rappresenta, grazie alla varietà di servizi e prodotti come gli standard
professionali, le certificazioni, i progetti formativi e, più in generale, il knowledge,
il punto di riferimento, a livello globale, per gli Internal Auditors.
AIIA aderisce anche alla European Confederation of Institutes of Internal
Auditing (ECIIA), organizzazione che si pone l’obiettivo di promuovere il valore
della Professione in Europa e di consolidare il network a livello sovranazionale.
In oltre 40 anni di formazione, studi e confronto con istituzioni, professionisti
e imprese, AIIA ha fortemente contribuito all’evoluzione dei modelli di control
governance verso i migliori Standard Internazionali e all’affermazione del ruolo e
della professionalità dell’Internal Auditor. Con oltre 3.000 soci in rappresentanza
di più di 900 tra gruppi e aziende, l’Associazione rappresenta oggi il primo
punto di riferimento per le tematiche di Corporate Governance e Controllo
in Italia.
AIIA attribuisce un valore fondamentale all’estensione delle competenze
e all’aggiornamento professionale. Per la delicatezza del ruolo svolto nei
sistemi di governo e le numerose valutazioni che è chiamato a esprimere,
un professionista dell’Internal Auditing deve oggi disporre di competenze
specialistiche e manageriali, unite alla capacità di costruire e gestire le
relazioni all’interno delle organizzazioni.
La costruzione dei programmi formativi è, infatti, l’esito di un processo rigoroso
che prevede il monitoraggio delle esigenze di mercato, il contributo scientifico
dei comitati tematici e l’elaborazione di flussi informativi internazionali.
Rafforzare, ampliare e innovare costantemente l’offerta formativa allo
scopo di supportare l’Internal Auditor nell’affrontare le scelte formative e
affiancarlo nel suo percorso di crescita professionale, è una delle attività cardine
dell’Associazione, unitamente allo sviluppo e all’aggiornamento costante
delle competenze.
6
AIIA presenta quindi una nuova offerta, riprogettata sulla base di una puntuale
ricognizione dei fabbisogni formativi e di una forte riflessione sugli hot topics
della Professione e sul ruolo dell’Internal Auditor, sviluppata attraverso:
• FORMAZIONE A CATALOGO
…per guidare la tua crescita professionale…
• FORMAZIONE SPECIALISTICA
...per valorizzare la tua crescita professionale…
• CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI
…per qualificare la tua crescita professionale…
• Audit Tutoring
…per favorire lo sviluppo della funzione di Internal Audit…
• FORMAZIONE SU MISURA
…per progettare la crescita della funzione di Internal Audit…
Al fine di riorganizzare i contenuti in maniera più sistematica e approfondire temi
sempre più specifici e di taglio pratico, i corsi a catalogo sono stati raggruppati in 7
aree:
aree
Governance e sistema di controllo interno
Competenze e strumenti per la professione
Governo della Funzione
Compliance normativa
Presidio dei rischi
competenze relazionali
Competenze settoriali
7
iter
formativi
Inoltre, per affiancare e supportare il professionista sia nell’individuazione delle
proprie esigenze che nella scelta delle attività formative da seguire, AIIA introduce
e propone 6 iter formativi, ovvero raggruppamenti di corsi, che suggeriscono un
indirizzo specifico per lo sviluppo di competenze di base, avanzate e legate a specifici
ambiti tematici come il Fraud Auditing, il Risk Management, la Quality Assurance
e l’IT Auditing.
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL AUDITOR (LIVELLO BASE)
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL AUDITOR (LIVELLO AVANZATO)
FOCUS SUL FRAUD Auditing
FOCUS SUL RISK MANAGEMENT
FOCUS SULLA QUALITY ASSURANCE
FOCUS SULL’IT-Auditing
docenti
Il parco docenti
costituito da:
di
AIIA
è
da
sempre
estremamente
qualificato
e
♦♦ Autorevoli esponenti del mondo aziendale: Chief Audit Executive (CAE) e
Responsabili della funzione Internal Audit
♦♦ Professionisti del Controllo Interno
♦♦ Consulenti di Direzione e membri di Organismi di Vigilanza
♦♦ Autorevoli esponenti del mondo accademico
Tutti i professionisti sopra elencati sono riconosciuti per capacità e competenze e
sono in grado di trasferire in aula l’esperienza professionale acquisita sul campo e nel
corso degli anni.
L’albo docenti è interamente consultabile sul sito www.aiiaweb.it/elenco-docenti
all’interno del quale è possibile trovare un breve estratto del curriculum vitae di
ogni singolo docente AIIA.
iso
I contenuti dei corsi sono costantemente aggiornati per rispondere al meglio alle
esigenze formative delle organizzazioni e la formula interaziendale consente il
confronto in aula tra professionisti e manager di differenti settori. L’interazione tra
partecipanti aventi diversi background favorisce lo scambio di esperienze professionali
e best practice aziendali.
L’Associazione Italiana Internal Auditors ha adeguato le procedure operative agli
standard fissati dagli organismi di certificazione di livello internazionale, ottenendo la
certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 per il settore EA 37: istruzione per
la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale.
La certificazione permette alle aziende di utilizzare i Fondi Paritetici Interprofessionali
per accedere a tutti i corsi di formazione AIIA, organizzati in modalità interaziendale,
aziendale e Tutoring, e usufruire dei finanziamenti previsti per la Formazione Continua
dei professionisti del settore Auditing.
8
FORMAZIONE A CATALOGO
...per guidare la tua crescita professionale…
9
INDICE tematico
Governance
e sistema di
controllo
interno
!
la Corporate Governance
Pag
La Governance ed i controlli interni: approccio secondo gli Standard internazionali dell’IIA ...................
La Control Governance, i diversi sistemi di controllo interno e gli organi di controllo
L’integrazione dei sistemi di controllo ........................................................................................................
22
23
i Framework di riferimento
!
!
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i Framework di riferimento
ERM: sviluppo di un Sistema di Risk Management
Il framework Cobit ......................................................................................................................................
Coso Report: un framework di riferimento .................................................................................................
24
25
I processi amministrativi e contabili e l’analisi di bilancio
!
!
!
!
Competenze
e strumenti
per la
professione
Accounting & Finance Risks per Internal Auditors .....................................................................................
Financial Auditing: l’approccio per voci di bilancio e cicli operativi
Analisi e mappatura dei processi amministrativi e contabili e principi contabili
Analisi del Bilancio d’esercizio e del Bilancio consolidato, KPI e misurazione della performance
La rendicontazione delle performance aziendali non economiche: analisi dell’informazione integrata
26
Gli strumenti e le tecniche di Audit
!
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività e le carte di lavoro ...............................
Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit complessi e gli strumenti avanzati
Mappare i processi e intervenire sull’organizzazione degli stessi ..............................................................
It per non It Auditors ..................................................................................................................................
27
28
29
Le metodologie e i tool a supporto dell’attività
!
Valutazione del Sistema di Controllo Interno per la governance aziendale ...............................................
Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno ...................................................................
Strumenti statistici per l’ IA ........................................................................................................................
I sistemi informatici per il controllo
Continuous Auditing e Continuous Monitoring .........................................................................................
Project management: strumenti e tecniche di supporto per l’Internal Auditor..........................................
Data Audit & analytics tools .......................................................................................................................
30
31
32
33
34
35
La conduzione della funzione
Governo e conduzione della funzione Internal Audit ................................................................................
La funzione IA nelle aziende quotate: requisiti richiesti e adeguamento ..................................................
Governo
della
Funzione
36
37
IL piano di Audit e la QAIP
Il piano di Audit Risk based e integrato .....................................................................................................
Audit report writing ....................................................................................................................................
Le raccomandazioni di Audit: monitoraggio delle azioni correttive e follow-up .......................................
Quality Assurance & Improvement program (QAIP); disegno ed implementazione ..................................
Marketing della funzione IA .......................................................................................................................
38
39
40
41
42
Il D.Lgs. 231/01 e la normativa di impatto generale
!
Compliance
normativa
Costruzione del Modello Organizzazione e Controllo ai fini 231
Recente giurisprudenza ed implicazioni sui Modelli Organizzativi e sulle condotte degli
Organismi di Vigilanza ...............................................................................................................................
Frodi e reati “231”: dalla fattispecie legale al rischio in azienda ...............................................................
Internal Auditing e i processi dati in outsorcing: efficacia, efficienza e particolari attenzioni
in ottica 231/01 ..........................................................................................................................................
Adempimenti e verifiche richieste dal D. Lgs. 81/08 .................................................................................
Verifiche e Regolamento UE in materia di privacy .....................................................................................
44
45
46
47
48
La normativa di impatto settoriale
!
10
La legge Anticorruzione (L. 190/2012) nella PA: adempimenti opportunità e ruolo dell’IA ......................
Gestire i rapporti con Banca d’Italia, Ivass e Consob .................................................................................
Circolare 263 - Banca D’Italia
49
50
!
l’ApprocCio risk based
PAG
Control risk self-assessment - CRSA ...........................................................................................................
Assurance sul Risk management ................................................................................................................
Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle variabili di rischio ..................................
Risk based Auditing: accrescere il valore aggiunto dell’ IA .......................................................................
Il Risk assessment e le diverse metodologie
Gli strumenti statistici per il Risk assessment .............................................................................................
52
53
54
55
56
la gestione delle diverse tipologie di rischio
Presidio
dei rischi
!
Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo le normative vigenti ................................
Strumenti per l’attività di fraud management: prevenzione, rilevazione, investigazione ...........................
Costituzione di un Fraud Risk Management Program ................................................................................
La gestione dei rischi negli Enti Municipalizzati .........................................................................................
Gestione del rischio nel controllo delle parti terze ....................................................................................
ICT e globalizzazione: approcci metodologici di Audit cloud,e-commerce e cybercrime .........................
Assessment dell’Internal Audit sul Risk Appetite Framework ....................................................................
L’Auditing dei sistemi ICT
Audit della funzione Risorse Umane ..........................................................................................................
57
58
59
60
61
62
63
64
l’impatto dei rischi emergenti
Social media & Reputational Risk ...............................................................................................................
Reati ambientali e gestione del rischio ......................................................................................................
Business Continuity Management ..............................................................................................................
65
66
67
La gestione dei rapporti durante l’attività di Audit
Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell’IA ........................................................................
Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell’ IA ..........................................................................
competenze
relazionali
68
69
la gestione dei rapporti interni ed esterni alla funzione
La gestione e la motivazione dei propri collaboratori ................................................................................ 70
Time Management ..................................................................................................................................... 71
La comunicazione efficace verso gli altri organi di controllo e la comunicazione
dei dati sensibili al board ........................................................................................................................... 72
il settore assicurativo
!
!
Le frodi in campo assicurativo - Ramo danni RCA .....................................................................................
Le frodi in campo assicurativo - Ramo danni no RCA
Il processo di adeguamento a Solvency II: impatti sulle organizzazioni
74
il settore finanziario
Competenze
settoriali
Audit sul processo del credito ...................................................................................................................
Internal Auditing per il settore finanziario (corso avanzato) .......................................................................
Le verifiche ispettive di Banca d’Italia: finalità, strutturazione e documentazione richiesta ......................
75
76
77
il settore manifatturiero e il settore dei servizi
!
!
L’Audit dei processi di Approvvigionamento e Appalti
Il Fraud Auditing nel settore manifatturiero/telco/servizi
Mergers & Acquisitions: quali rischi e quale ruolo per l’Internal Auditor ................................................... 78
il settore della pubblica amministrazione
!
!
Start-up della funzione Internal Audit nelle Amministrazioni Pubbliche ....................................................
D. Lgs. 33/2013: obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni
Le aziende partecipate: peculiarità e caratteristiche del Sistema dei controlli
79
Corso nuovo
! Corso in finalizzazione - a breve disponibili contenuti di dettaglio.
11
CALENDARIO CORSI
MILANO (1° semestre)
GEN
Verifiche e Regolamento UE in materia di privacy
Risk based Auditing: accrescere il valore aggiunto dell’ IA
La Governance ed i controlli interni: approccio secondo gli Standard internazionali di IIA
FEB
Accounting & Finance Risks per Internal Auditors
Mergers & Acquisitions: quali rischi e quale ruolo per l’Internal Auditor
Gestire i rapporti con Banca d’Italia, Ivass e Consob
Il piano di Audit Risk based e integrato
Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle variabili di rischio
La Control Governance, i diversi sistemi di controllo interno e gli organi di controllo
MAR
Assessment dell’Internal Audit sul Risk Appetite Framework
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività e le carte di lavoro
Internal Auditing e i processi dati in outsorcing: efficacia, efficienza e particolari attenzioni in ottica 231/01
Reati ambientali e gestione del rischio
Internal Auditing per il settore finanziario (corso avanzato)
Le frodi in campo assicurativo - Ramo danni RCA
Le frodi in campo assicurativo - Ramo danni no RCA
APR
Governo e conduzione della funzione IA
Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo le normative vigenti
Costruzione del Modello Organizzazione e Controllo ai fini 231
Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit complessi e gli strumenti avanzati
Recente giurisprudenza ed implicazioni sui Modelli Organizzativi e sulle condotte degli Organismi di Vigilanza
Audit sul processo del credito
Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell’IA
Continuos Auditing e continous monitoring
MAG
Le raccomandazioni di Audit: monitoraggio delle azioni correttive e follow-up
Il Risk assessment e le diverse metodologie
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i Framework di riferimento
Strumenti per l’attività di fraud management: prevenzione, rilevazione, investigazione
Business Continuity Management
Costituzione di un Fraud Risk Management Program
Financial Auditing: l’approccio per voci di bilancio e cicli operativi
Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno
GIU
Strumenti statistici per il risk assessment
Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell’ IA
Il Fraud Auditing nel settore manifatturiero/telco/servizi
Assurance sul Risk management
12
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
29
9-10
13
16-17
25
26
5-6
9-10
11
12
17-18
19
25
30-31
1
2
8-9
13-14
15
21-22
5
6-7
11-12
13
14
14-15
18
20-21
25-26
3
4
8-9-10
11
15-16
17
23-24
13
CALENDARIO CORSI
MILANO (2° semestre)
LUG
La gestione dei rischi negli Enti Municipalizzati
La funzione IA nelle aziende quotate: requisiti richiesti e adeguamento
Quality assurance e improvement program (QAIP): disegno e implementazione
Audit della funzione Risorse Umane
IT per non IT Auditors
Coso Report: un framework di riferimento
SET
Le verifiche ispettive di Banca d'Italia: finalità, strutturazione e documentazione richiesta
Audit Report Writing
L'Auditing dei sistemi ICT
Control risk self-assessment - CRSA
Circolare 263 - Banca D'Italia
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell'attività e le carte di lavoro
Analisi del Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato, KPI e misurazione della performance
OTT
Il framework Cobit
Mappare i processi e intervenire sull'organizzazione degli stessi
Analisi e mappatura dei processi amministrativi e contabili e principi contabili
Project Management: strumenti e tecniche di supporto per l'Internal Auditor
ERM: sviluppo di un Sistema di Risk Management
ICT e globalizzazione: sviluppi tecnici recenti e approcci metodologici : Cloud, E-commerce e Cybercrime
Frodi e reati “231”: dalla fattispecie legale al rischio in azienda
Adempimenti e verifiche richieste dal D. Lgs. 81/08
Valutazione del Sistema di Controllo Interno per la governance aziendale
NOV
La rendicontazione delle performance aziendali non economiche: analisi dell'informazione integrata
Marketing della funzione IA
Le aziende partecipate: peculiarità e caratteristiche del Sistema dei controlli
Social media & Reputational Risk
Strumenti statistici per l'internal Auditing
L'integrazione dei sistemi di controllo
DIC
14
Data Audit & analytics tools
I sistemi informatici per il controllo
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
7-8
9
10-11
14-15
14
17
22
23-24
25
28-29-30
30
6-7
8-9
20
23
27
28-29-30
5
9
11
12
13
16
17
18
19
23-24
26
3-4
10
15
CALENDARIO CORSI
Roma (1° semestre)
FEB
MAR
Time management
Start-up della funzione Internal Audit nelle Amministrazioni Pubbliche
Gestione del rischio nel controllo delle parti terze
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività e le carte di lavoro
La legge Anticorruzione (L. 190/2012) nella PA: adempimenti opportunità e ruolo dell’IA
APR
Coso Report: un framework di riferimento
La Control Governance, i diversi sistemi di controllo interno e gli organi di controllo
Mappare i processi e intervenire sull’organizzazione degli stessi
Quality Assurance & Improvement program (QAIP); disegno ed implementazione
MAG
La gestione e la motivazione dei propri collaboratori
Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit complessi e gli strumenti avanzati
Audit Report writing
GIU
16
D. Lgs. 33/2013: obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
25
4-5
10
14-15
16
21
27
28
19-20
21-22
25-26
8-9
16
17
CALENDARIO CORSI
roma (2° semestre)
LUG
Strumenti statistici per l’Internal Auditing
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i Framework di riferimento
Risk Based Auditing: accrescere il valore aggiunto dell'IA
Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo le normative vigenti
SET
Assessment dell’Internal Audit sul Risk Appetite Framework
Marketing della funzione IA
Il piano di Audit risk-based e integrato
Gli strumenti statistici per il Risk assessment
Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle variabili di rischio
Strumenti per l'attività di fraud management: prevenzione, detection, investigazione
La Governance ed i controlli interni: approccio secondo gli Standard internazionali dell’ IIA
Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell' IA
OTT
Il processo di adeguamento a Solvency II: impatti sulle organizzazioni
L'Audit dei processi di Approvvigionamento e Appalti
Metodologia di Valutazione del Sistema di Controllo Interno
Accounting e finance risks per internal Auditors
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell'attività e le carte di lavoro
La gestione dei rischi negli Enti Municipalizzati
Internal Auditing per il settore finanziario (corso avanzato)
NOV
Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell' IA
Le raccomandazioni di Audit: monitoraggio delle azioni correttive e follow-up
Costituzione di un Fraud Risk Management Program
Assurance sul risk management (CRMA mod.2)
DIC
18
La comunicazione efficace verso gli altri organi di controllo e la comunicazione
dei dati sensibili al board
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
1-2
6
10-11
14-15
22
23
24-25
30
1-2
5-6
7
8-9
8
12
14-15-16
20-21
22-23
4-5
9-10
11-12
17
18
23-24
1
19
20
I NOSTRI CORSI
21
Governance e sistema di controllo interno
LA GOVERNANCE ED I CONTROLLI INTERNI:
APPROCCIO SECONDO GLI STANDARD
INTERNAZIONALI Dell’IIA
MILANO 13 febbraio
ROMA 7 ottobre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
La Corporate Governance è il sistema delle regole secondo le quali le imprese sono gestite e controllate, coniugando il raggiungimento degli obiettivi, un
comportamento coerente alle aspettative e la trasparenza nei confronti di azionisti e stakeholder.
La conoscenza delle possibili relazioni tra la funzioni di Internal Audit e gli altri attori della governance, alla luce degli standard professionali internazionali,
diventa quindi necessaria per svolgere quotidianamente l’attività di Audit con
l’obiettivo di generare valore aggiunto nei processi di controllo, di gestione dei
rischi e di corporate governance.
Sulla base di queste premesse, il programma intende fornire le conoscenze su:
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors di
nuova o recente assunzione.
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
la Corporate Governance
il Sistema di Controllo Interno
il Framework della Professione di Internal Auditor
le relazioni tra l’IA e gli altri attori della Governance
CONTENUTI
La Corporate Governance
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
• Le fonti legislative e i regolamenti
in materia di Corporate
Governance
• Gli attori della Governance
nelle diverse tipologie di
organizzazioni aziendali
• Il ruolo della funzione Internal
Audit e le aspettative del
management
Il Sistema di Controllo Interno
• Gli elementi del SCI
• La Best Practices nazionali e
internazionali per la valutazione
del SCI
• I tre livelli di controllo e l’Internal
Audit
• La gestione dei rischi
• I controlli e la loro
implementazione
22
Il Framework della Professione di
Internal Auditor
• Il framework internazionale della
Professione di Internal Auditor
• Gli standard di connotazione e di
prestazione
• Le attività di assurance e di
consulenza
• Gli ambiti, le competenze e le
specializzazioni degli Internal
Auditors
Le relazioni tra l’Internal Audit e gli
altri attori della Governance
• Le attività del risk management
• I controlli interni nel sistema della
qualità
• Le funzioni di compliance
• Le finalità del controllo di
gestione
• Le relazioni periodiche al vertice
aziendale
• I rapporti con la società di
revisione
• Il supporto all’Organismo di
Vigilanza ex. D.Lgs. 231/2001
• L’interazione con il management
nello svolgimento degli interventi
di Audit
L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI CONTROLLO
L’integrazione dei sistemi di controllo è diventata una necessità per tutte le società
che attualmente si trovano ad affrontare una maggiore complessità sia in termini di
aree da presidiare e control framework da applicare sia in termini di soggetti coinvolti.
Ciò implica l’esigenza di disporre di avanzati sistemi di coordinamento tra gli
Organi e le Funzioni aziendali preposte al controllo, nonché della “messa a sistema” dei perimetri, delle metodologie e degli obiettivi degli interventi di Audit.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
identificare e condividere metodologie integrate di esecuzione e/o raccordo delle verifiche, che permettano alle Funzioni di controllo l’utilizzo dei
delivery e/o flussi informativi delle altre Funzioni di controllo
disegnare delle modalità di coordinamento e flussi informativi utilizzabili in
ottica di integrazione
definire degli strumenti condivisi tra le funzioni di controllo
CONTENUTI
Programmare l’integrazione
• Gli attori del controllo e il loro
coordinamento
• I perimetri di possibile
integrazione
• L. 262/05, SOX e controlli sul
financial reporting
• D. Lgs. 231/01 e controlli
in materia di responsabilità
amministrativa
• D. Lgs. 81/08 e controlli in
materia di sicurezza e salute sui
luoghi di lavoro
• D. Lgs. 152/06 e controlli in
materia ambientale
• D. Lgs. 196/03 e controlli in
materia di privacy e trattamento
dei dati
• Perimetri definiti dal programma
di Internal Auditing
• Codici e regolamentazione di
settore
• Cosa integrare e cosa non
integrare
• Limiti alle logiche di integrazione;
• Necessità di mantenere flussi
di reporting distinti per i diversi
attori del controllo
• Gestione integrata del rischio
(esempi concreti di mappature di
rischio integrate)
• Criteri di definizione delle priorità
di intervento in logica olistica
• Audit program coordinati a
copertura dei diversi perimetri
(esempi concreti)
• Ottimizzazione degli interventi di
Audit su più legal entity in logica
di Gruppo • Struttura dei flussi di reporting
• Gestione del reporting a livello
local e corporate
Gestire l’integrazione (tutti i punti
saranno accompagnati da esempi
concreti)
• Pianificazione dei cicli di Audit
integrati
• Gestione degli interventi di Audit
in logica coordinata • Criteri di selezione dei campioni
secondo un approccio integrato
• Impostazione delle carte di
lavoro • Predisposizione degli Audit
report • Criteri di classificazione,
archiviazione e tracciabilità
MILANO 26 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili e
team della funzione Internal Auditing,
Legal & Compliance Officer, CEO &
CFO, Responsabili Funzioni Sicurezza e Ambiente, Responsabili Privacy,
Componenti Organismi di Vigilanza
ex D. Lgs. 231/01.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Dato il taglio estremamente operativo
del corso, verranno forniti esempi di
mappature di rischio, Audit plan e Audit report sviluppati in logica integrata
e orientati al cost saving.
Dalla operatività ordinaria alla gestione delle “emergenze”
• Ridefinizione continua delle
priorità e formalizzazione delle
stesse
• Gestione delle segnalazioni e
degli special Audit
• Gestione delle emergenze
e impostazione del Crisis
Management (cenni)
23
Governance e sistema di controllo interno
IL FRAMEWORK COBIT®
MILANO 20 ottobre
Oggi gran parte delle informazioni inerenti il Business viene prodotta attraverso
l’uso di sistemi informatici.
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
L’efficace gestione dell’informazione e dell’Information Technology (IT) è di fondamentale importanza per la sopravvivenza ed il successo di un’organizzazione.
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
di aziende altamente strutturate che
vogliono acquisire le competenze
necessarie per affrontare in modo
adeguato le attività di Audit dei Sistemi Informativi ed anche a Risk Managers e Controllers che desiderino
acquisire e migliorare le competenze
relative ai controlli e all’attività di Auditing.
Il Framework COBIT 5 costituisce la generazione più recente di linee guida di
ISACA per la Governance e il Management dell’IT. Obiettivo dichiarato del Framework è quello di aiutare le organizzazioni a ottenere dall’IT il valore ottimale
garantendo il mantenimento del necessario equilibrio tra la generazione di benefici per l’organizzazione, utilizzando al meglio i sistemi informatici, e l’ottimizzazione dei livelli di rischio e di impiego delle risorse.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
istruire i partecipanti sul funzionamento del modello COBIT quale framework di riferimento per la gestione dell’Information and Communication Technology
fornire le informazioni necessarie per valutare la maturità dei processi di IT
Governance secondo criteri di:
- allineamento strategico dell’IT al Business
- gestione strategica del portafoglio di progetti IT
- gestione del rischio IT
- gestione delle performance
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previsti case study ed esercitazioni pratiche.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
Perché ragionare in termini di rischi
e controlli:
• Ridurre i rischi legati
all’Information Technology al
fine di supportare le aziende nel
raggiungimento dei loro obiettivi
strategici ed operativi attraverso
il mantenimento di elevati
standard qualitativi.
Definizione del framework per IT
Governance:
• Esplicitare come i vari framework,
best practice e standard per
il governo dell’IT (Val IT, ITIL,
ISO27001, etc.) possono essere
approcciati in un unico modo
consolidato e sinergico.
Principi fondamentali del COBIT 5:
24
• Creare valore per gli stakeholder;
• Coprire l’intera organizzazione
aziendale;
• Utilizzare un “unico” framework
integrato;
• Facilitare approccio
interdisciplinare per
l’implementazione dei sistemi di
IT Governance e IT Management;
• Separare Governance e
Management.
Struttura del Cobit 5:
• Evaluate, Direct and Monitor
(EDM);
• Align, Plan and Organize (APO);
• Build, Acquire and Implement
(BAI);
• Deliver, Service and Support
(DSS);
• Monitor, Evaluate and Assess
(MEA).
COSO® REPORT: UN FRAMEWORK DI
RIFERIMENTO
Il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO)
ha aggiornato il framework di riferimento allineandolo alle attuali necessità delle
organizzazioni dal punto di vista della complessità del business, dell’apporto
della tecnologia e dalla globalizzazione.
Il COSO ha, in particolare, declinato la classiche 5 componenti di un Sistema di
Controllo Interno (SCI: Ambiente di controllo, Risk Assessment, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione, Monitoraggio) in 17 principi.
Inoltre, il “COSO 2013” ha mantenuto le 3 categorie di obiettivi del precedente
framework (operativi, di reporting, di compliance) estendendone la definizione, con particolare attenzione agli obiettivi di reporting che non riguardano più
esclusivamente il reporting finanziario, ma che sono estesi a tutti gli obiettivi di
reporting interno ed esterno all’organizzazione.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
esaminare i principi del COSO 2013 e individuarne i potenziali utilizzatori
definire le modalità di utilizzo del framework e discutere le implicazioni
sulla funzione Internal Audit
identificare le opportunità di utilizzo nel processo di Internal Audit, migliorando il valore dei servizi di assurance e consulenza
ROMA 21 aprile
MILANO 17 settembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
che desiderano acquisire competenze di base sul COSO e sul Sistema di
Controllo Interno, ai Chief Audit Executive e ai Responsabili Internal Audit
che desiderano potenziare e sviluppare meccanismi di controllo interno.
CONTENUTI
Introduzione
• Il COSO report: un po’ di storia
• Le principali novità introdotte dal
COSO 2013
Il COSO 2013
• I motivi che hanno richiesto un
aggiornamento del framework
• Definizione di Sistema di
Controllo Interno (SCI)
• Le 5 componenti: Ambiente
di Controllo, Risk Assessment,
Attività di Controllo,
Informazione&Comunicazione,
Monitoraggio
• Gli obiettivi: operativi, di
reporting, di compliance
• I 17 principi
• Valutazione di un SCI
• Implicazioni e opportunità
• Il COSO 2013 e l’Internal
Auditing
• Relazioni con gli Standard per la
Pratica Professionale dell’Internal
Auditing
• Esempi di applicazioni pratiche
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
25
Competenze e strumenti per la professione
ACCOUNTING AND FINANCE RISKS PER
INTERNAL AuditORS
MILANO ROMA 16 - 17 febbraio
20 - 21 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a professionisti che
desiderino ampliare le competenze
relative al reporting finanziario e che
vogliano aggiornare concetti di contabilità e finanza e a Manager interessati al reporting finanziario e ai relativi
controlli.
Il corso è sviluppato su contenuti relativi al settore industriale.
La contabilità rappresenta lo strumento cardine per quantificare e comunicare l’andamento economico, finanziario e patrimoniale di un’impresa.
L’attività svolta va dalla redazione del bilancio di previsione, proseguendo con
l’assunzione degli impegni di spesa, l’accertamento delle entrate, l’emissione dei
mandati di pagamento e delle reversali di incasso, l’intervento sugli stanziamenti di
bilancio mediante le scritture di assestamento e termina con la stesura del Bilancio
di Esercizio.
Coprendo il flusso di informazioni dai processi aziendali alla formazione del Bilancio
d’Esercizio e non solo, questo corso intende aiutare i partecipanti a capire come i
processi chiave aziendali siano correlati all’informativa economico-finanziaria.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
aggiornare la propria conoscenza della terminologia e delle metodologie di
contabilizzazione
comprendere come i processi chiave aziendali siano correlati al Bilancio d’esercizio e più in generale alla reportistica economico-finanziaria
identificare le comuni procedure di contabilità creativa
comprendere l’impatto dell’IT sui bilanci, con particolare attinenza alle recenti
applicazioni in ambito Legge 262/2005.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previsti diversi case study ed
esemplificazioni pratiche.
Introduzione a contabilità, bilanci
ed elementi fondamentali per
effettuare una attività di Audit
• Gli obiettivi formativi e
conoscitivi delle scritture
contabili: chiavi di lettura ai fini
Audit
• Esame del quadro normativo di
riferimento
• Esame della struttura del Bilancio
di esercizio (Direttive UE Settore
INDUSTRIALE)
• Gli elementi fondamentali di un
Audit in ambito amministrativocontabile
Processi Aziendali e Contabilità 1/3
• Ricavi e Crediti: nozioni e
principali tecniche/elementi di
contabilizzazione
• Ricavi e Crediti: tecniche e
procedure di Audit
• Ricavi e Crediti: Esercitazione/
Caso Pratico
26
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Processi Aziendali e Contabilità 2/3
• Costi e Debiti: nozioni e
principali tecniche/elementi di
contabilizzazione
• Costi e Debiti: tecniche e
procedure di Audit
• Costi e Debiti: Esercitazione/
Caso Pratico
Processi Aziendali e Contabilità 3/3
• Immobilizzazioni Tecniche:
nozioni e principali tecniche/
elementi di contabilizzazione
• Immobilizzazioni Tecniche:
tecniche e procedure di Audit
Rischi di frode
• Falso in bilancio, contabilità
creativa
• Case Study
L’impatto dell’IT sulla stesura dei
bilanci
• Rischi associati ai calcoli e a fogli
di lavoro
• ERP (Enterprise Resource
Planning)
• Cenni su framework Co.bit
applicato in ambito L.262/2005
STRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE
DI IA: LE FASI DELL’ATTIVITÀ E LE CARTE DI
LAVORO
Come definito dagli Standard Internazionali, l’Internal Auditor deve possedere
un bagaglio di competenze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con
i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifiche a campione
ma anche capacità di ascolto e comunicazione efficace nei confronti del management dell’organizzazione in tutte le varie fasi: pianificazione delle attività,
incontri di discussione nel corso dell’attività e confronti sui risultati degli Audit.
È quindi fondamentale che l’Internal Auditor conosca le metodologie da utilizzare nella sua attività che gli consentiranno di svolgere al meglio il compito
assegnato.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
utilizzare le metodologie e le tecniche più idonee nelle varie fasi di un intervento di Audit (pianificazione, testing e reporting)
supportare la standardizzazione dei processi di Audit attraverso l’implementazione di una metodologia allineata alle best practices professionali
contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi efficaci ed efficienti,
alla creazione di valore aggiunto dell’organizzazione
MILANO 17-18 marzo / 6-7ottobre
ROMA 14-15 aprile / 22-23 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors di
nuova o recente assunzione.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Il background della professione
• Le funzioni e le responsabilità
• Le attività di assurance e di
consulenza
• Gli standard per la pratica
professionale
• Il sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi
• Gli ambiti, le competenze e le
specializzazioni degli Internal
Auditors
La pianificazione dell’incarico
• Dal risk assessment al piano di
Audit
• L’assegnazione dell’incarico e la
comunicazione di avvio dell’Audit
• L’indagine preliminare
• Il meeting di apertura e la
definizione del programma di
Audit
L’attività sul campo
• Il manuale di Audit
• L’intervista: preparazione ed
esecuzione
• Le procedure analitiche di Audit
• Le modalità di effettuazione
dei test e le tecniche di
campionamento
• Le carte di lavoro
SECONDA GIORNATA DI CORSO
La condivisione dei risultati
• Le evidenze di Audit
• La formalizzazione dei rilievi e le
raccomandazioni
• La riunione di chiusura
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previste numerose esercitazioni sui vari step del processo di
Audit.
Il rapporto di Audit
• Gli obiettivi del reporting: la
struttura del documento e i
contenuti da inserire
• L’executive summary e il report di
dettaglio
• I criteri di valutazione dei risultati:
i rating
Il follow up
• Gli strumenti per il monitoraggio
delle azioni correttive
• La reportistica sull’andamento
dei piani di miglioramento
• La chiusura delle azioni
concordate con il management
27
Competenze e strumenti per la professione
MAPPARE I PROCESSI E INTERVENIRE
SULL’ORGANIZZAZIONE DEGLI STESSI
ROMA 28 aprile
MILANO 23 ottobre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors
di nuova nomina o di recente assunzione.
Dopo aver introdotto gli elementi conoscitivi essenziali per la comprensione delle scelte di organizzazione aziendale, iI corso mira a fornire ai partecipanti una
panoramica sulle principali metodologie dell’analisi dei processi con particolare
riferimento agli aspetti di mappatura, valutazione delle performance, diagnosi
organizzativa e gestionale ed intervento di ridisegno e re-engineering. L’obiettivo del corso è di evidenziare come una corretta mappatura, analisi e valutazione
dei processi aziendali, unitamente ad un’adeguata definizione di un sistema di
indicatori di performance rappresentino una leva fondamentale per conseguire
gli obiettivi strategici dell’impresa e per l’efficace gestione e controllo dei rischi
connessi alla sua attività.
Competenze acquisite all’uscita:
✓✓ comprensione delle logiche della gestione per processi
✓✓ capacità di utilizzo dell’approccio per processi per analizzare una determinato contesto d’impresa
✓✓ capacità di identificare gli strumenti di valutazione della performance di
processo più appropriati
✓✓ capacità di individuare le fonti di inefficienza, i fattori di rischio e proporre
azioni correttive
CONTENUTI
Principi di organizzazione aziendale ed elementi di analisi organizzativa
METODOLOGIA DIDATTICA
Durante il corso si alterneranno momenti di lezione frontale, analisi e discussione di casi studio ed esercitazioni pratiche.
Le logiche della gestione per processi
• I processi aziendali e la gestione per processi
• I limiti delle forme organizzative tradizionali e i vantaggi di
un’organizzazione per processi
• I profili di criticità dell’approccio per processi
Analisi, diagnosi e intervento sui processi
• Metodologie e tecniche di modellazione dei processi
• La valutazione della prestazione di processo
• Gli interventi di cambiamento e re-engineering dei processi
28
IT PER NON IT AuditORS
Non tutti gli interventi IT richiedono sensibilità o conoscenza tecnica specializzata. Alcuni interventi in organizzazioni e assetti sufficientemente stabili, o di verifica della conformità e della corretta gestione complessiva delle ITC, possono
essere eseguiti anche da non tecnici.
Analogamente, verifiche funzionali del supporto informatico ai processi di business possono essere eseguiti da personale che non metta, per sua cultura, in
primo piano gli aspetti tecnici. Le difficoltà si possono presentare quando la copertura, la conformità, o gli aspetti di controllo interno da esaminare richiedono
una sensibilità tecnica adeguata.
MILANO 14 settembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
definire l’ambito di intervento più appropriato, in funzione delle limitate
conoscenze tecniche e della sensibilità dell’Auditor, per eseguire interventi
professionali
dimostrare l’uso corretto di framework IT avanzati
sensibilizzare l’Auditor in modo da permettergli di valutare correttamente
l’eventuale necessità e la portata del supporto integrativo
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Auditors non
informatici che desiderano avviare un
processo di approfondimento dell’Information Technology.
CONTENUTI
Ruolo, caratteristiche e
connotazione organizzativa dei
reparti informatici
Criticità e problemi tipici dei reparti
informatici
Elementi per la definizione del
perimetro degli interventi
• Area tecnica (progettualità
applicativa, controlli di
autorizzazione, controlli di
sicurezza)
• Area organizzativa (segregazione
dei ruoli, pianificazione, supporto
utente)
• Area di governance (conformità,
supporto del business, continuità
operativa)
Rischio e controllo in ambito
informatico
• Metodi e criteri di impiego delle
framework avanzate
• Ottiche di valutazione e di
priorizzazione dei vantaggi e dei
rischi
• Uso degli indicatori
Corretto grado di autonomia
• Valutazione dei contenuti tecnici
Quantificazione e qualificazione
delle integrazioni necessarie
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali. Si prevedono inoltre case study,
esempi pratici dell’uso di checklist,
framework, documenti ed elenchi di
riferimento adatti a guidare la ricerca,
l’individuazione dei problemi, la costruzione del rapporto e la definizione
delle misure correttive.
Ottenimento dei dati informatizzati
29
Competenze e strumenti per la professione
VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE
MILANO 13 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Chief Audit Executive e ai Responsabili di Internal
Audit. La partecipazione è, inoltre,
suggerita anche ai Professionisti e
Manager che desiderino potenziare
e sviluppare meccanismi di controllo
interno.
Il Sistema di Controllo Interno è il cardine su cui si fonda la Corporate Governance; è l’elemento catalizzatore di tutti i soggetti aziendali e di tutti i livelli
dell’organizzazione che contribuiscono alla conduzione dell’impresa in modo
sano, corretto e coerente all’obiettivo di conferire il massimo valore sostenibile a
ogni attività dell’organizzazione stessa. Esso può essere definito come l’insieme
delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte ad assicurare
il conseguimento degli obiettivi aziendali, attraverso un adeguato processo di
identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.
Il Sistema di Controllo Interno è tipicamente strutturato per assicurare il perseguimento di importanti obiettivi quali l’efficacia ed efficienza delle attività operative, l’affidabilità del reporting finanziario, la conformità alle leggi ed alle norme
vigenti.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
fornire le linee guida per effettuare l’attività di assurance e consulenza richieste alla funzione IA in merito al corretto funzionamento dello SCI
fornire ai partecipanti una panoramica sulle principali metodologie di analisi e valutazione dello SCI
fornire gli strumenti pratici per impostare un efficace approccio alla valutazione del sistema integrato di controllo interno
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali;
si prevedono inoltre case study ed
esercitazioni pratiche. Ai partecipanti
verrà, inoltre, fornita una bibliografia
completa per l’eventuale successivo
approfondimento delle tematiche
trattate.
30
L’Assurance del disegno e del
funzionamento dei sistemi di
controllo interno
• Obiettivi di efficacia ed
economicità del sistema di
controllo interno
• Richiamo ai framework/modelli di
risk/control assessment
• I modelli di classificazione, i
modelli di maturità, i modelli
analitici
La metodologia di analisi e
valutazione dei sistemi integrati di
controllo interno
• L’applicazione della metodologia
in ottica top down
• L’applicazione della metodologia
in ottica bottom up
Case study per l’applicazione della
metodologia nell’ambito di singoli
Audit e per la formulazione di
valutazioni complessive a livello
aziendale
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA
DI CONTROLLO INTERNO
Il Sistema di Controllo Interno (SCI) è un insieme di regole, procedure e strutture
organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.
Nell’attuale contesto economico le imprese devono dotarsi di strumenti atti a
fornire una corretta valutazione qualitativa dello SCI.
La costruzione di un buon Sistema di Controllo Interno è fondamentale tanto
quanto la sua manutenzione e la sua valutazione periodica in termini di affidabilità, sia sotto il profilo del disegno che del funzionamento dello stesso.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
illustrare una metodologia operativa, coerente con i principali framework
di riferimento (ERM, COSO, ecc.)
illustrare gli strumenti di rilevazione e misurazione quantitativa del livello di
adeguatezza del modello
fornire strumenti di immediato utilizzo pratico
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Evoluzione dei sistemi di controllo
interno e dell’attività Internal
Auditing
• Evoluzione dei SCI e principali
framework/modelli di risk/control
assessment
• L’Internal Auditing tra assurance
e consulenza
L’assurance sul disegno e sul
funzionamento del sistema di
controllo interno
• La metodologia di valutazione
integrata del sistema di controllo
interno
• Il modello analitico e gli elementi
di valutazione
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Gli strumenti di rilevazione/
misurazione quantitativa degli
elementi del modello
• La formulazione delle valutazioni
• I punti di contatto della
metodologia operativa con i
principali modelli internazionali
(ERM, COSO, COBIT)
CASE 1: Processo di gestione
incassi crediti
• Individuazione degli obiettivi di
controllo aziendali, dei controlli e
degli attributi di valutazione
• Utilizzo di strumenti di rilevazione
• Valutazione del disegno dei
controlli
• Sviluppo di Audit Program
• Valutazione del funzionamento
MILANO 8 - 9 - 10 giugno
ROMA 14 - 15 -16 ottobre
Soci 1.400 Euro
Non Soci 1.800 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
3 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai soggetti coinvolti
nel processo di progettazione, definizione e valutazione del SCI e componenti del Collegio Sindacale, Comitato per il Controllo Interno, Organismo
di Vigilanza, Internal Auditing, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, funzioni di
Risk Management, ecc.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali
dal taglio fortemente operativo, attraverso esercitazioni e due case study
per l’applicazione della metodologia
nell’ambito di un’attività di Audit di un
processo complesso.
TERZA GIORNATA DI CORSO
CASE 2: Processo di gestione degli
acquisti
• Individuazione degli obiettivi di
controllo aziendali, dei controlli e
degli attributi di valutazione
• Utilizzo di strumenti di rilevazione
• Valutazione del disegno dei
controlli
• Le specifiche valutazioni per
gli ambiti di interesse del CdA,
dell’Organismo di Vigilanza e del
Dirigente Preposto.
31
Competenze e strumenti per la professione
STRUMENTI STATISTICI PER L’INTERNAL
Auditing
ROMA 1 - 2 luglio
MILANO 23 - 24 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
e a Professionisti nell’ambito del
Controllo, che desiderano avere una
comprensione precisa dell’estensione delle garanzie e previsioni di tipo
statistico o desiderano introdurre, o
estendere, l’uso della statistica a previsioni ed analisi di indagine.
La statistica non stabilisce le cause delle non-conformità o il motivo di fondo di
risultati strani o inattesi. Tuttavia una adeguata conoscenza dei fondamenti, delle logiche e delle limitazioni/approssimazioni permette di valutare l’attendibilità
di questi risultati e di pianificare ulteriori verifiche o approfondimenti.
Poiché l’Auditor impegna la propria professionalità e credibilità sui risultati dei
processi statistici che sceglie o accetta di applicare, deve esser in grado di valutare con esattezza il rischio e deve saper comunicare correttamente i risultati
ottenuti. Se i dati, i fatti da valutare/stabilire, oppure le condizioni, il tempo, le
risorse a disposizione richiedono di modificare l’approccio o i trattamenti, occorre saper quantificare l’impatto di questi cambiamenti.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
stabilire se un numero elevato di registrazioni o di documenti rispondono a
requisiti di esattezza o conformità, senza la possibilità di verifiche complete
valutare la presenza o l’entità di singolarità o eccezioni all’interno di un
insieme di casi, dati o documenti
dare un giudizio sulla validità dei criteri o dei calcoli statistici presentati da
altri
introdurre all’impiego degli strumenti di supporto statistico comunemente
a disposizione (funzioni statistiche dei fogli elettronici e dei CAAT)
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali. Saranno previsti esercizi pratici di
studio ed applicazioni con l’uso di
supporti cartacei ed automatici oltre
alla distribuzione di documentazione
per consultazione, supporto di lavoro,
studio e approfondimento delle tematiche trattate.
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Introduzione alla statistica e al
campionamento statistico
• Fondamenti della statistica
• Distribuzione normale e
binomiale
• Tipi di campionamento: statistico
e non statistico, per attributi e
per variabili
• Formule e tabelle di calcolo
• Limitazioni e vantaggi delle
formule approssimate
Applicazioni della statistica di base
• Analisi dei casi di non-conformità
/errori con proiezione della
misura effettiva di queste
differenze in una popolazione di
registrazioni
• Esempi con l’uso di applicazioni
IT specializzate
• Trattamento dei casi reali (Nota:
i partecipanti sono invitati a
presentare casi ed esigenze
effettive)
32
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Estensioni della statistica di base
• Test delle ipotesi che
condizionano l’uso dei metodi
statistici
• Verifiche di omogeneità di
campioni e popolazioni
• Uso delle distribuzioni t, F, Chi
quadrato
• Distribuzione di Poisson: principi
ed utilizzo
• Correlazione lineare
Analisi conoscitive e predittive e
ricerca di anomalie / frodi:
•
•
•
•
Funzionalità dei CAAT
Ricerca di anomalie
Serie temporali ed inferenza
Analisi di Benford: tipologie
di test, condizioni d’utilizzo,
valutazione dei risultati, analisi
comparative
• Metodi di discriminazione e
classificazione dei dati
CONTINUOUS Auditing E CONTINUOUS
MONITORING
Il processo di Continuous Auditing contribuisce a garantire la conformità alle
politiche e procedure aziendali. In molti casi, questo sistema può operare come
strumento di «allarme» per individuare preventivamente aspetti critici del Sistema di Controllo Interno. L’uso implicito di strumenti automatizzati permette
anche l’applicazione di nuove tecniche di analisi euristica in grado di evidenziare
l’esistenza di problemi nascosti o non anticipati.
Il processo di Continuous Monitoring permette, invece, di avere una visibilità
realtime del corretto funzionamento e dei problemi dei processi operativi o di
business dal punto di vista del manager.
Il collegamento e l’osmosi di approcci tra i due processi arriva in profondità, a
tal punto che in determinati casi gli strumenti automatizzati possono essere i
medesimi, impiegati con ottiche e scopi diversi, ma sempre con l’obiettivo di
minimizzare i tempi di intervento e le conseguenze di errori, di non conformità
e di potenziali frodi.
Appare evidente il vantaggio che le organizzazioni possono trarre dall’introduzione di approcci di questo tipo, in termini di risparmi diretti e di minori problemi
dei sistemi operativi e di quelli di controllo.
MILANO 13 maggio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors
e Auditors esterni che desiderano informarsi sugli sviluppi del Continuous
Auditing e del Continuous Monitoring
come strumento di efficienza per un
monitoraggio continuo.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
incrementare l’efficacia delle attività di Audit per il monitoraggio continuo
del Sistema di Controllo Interno
valutare possibilità, requisiti, vantaggi e condizioni per introdurre o utilizzare il Continuous Auditing e Continuous Monitoring nelle proprie aziende
sfruttare i sistemi informativi disponibili
accrescere la capacità e le competenze degli Auditors e del Management
CONTENUTI
Ruolo del Continuous Auditing
• Continuous Auditing, Continuous
Monitoring e Continuous
Assurance
• Benefici e rischi del Continuous
Auditing
• Introduzione alla pianificazione,
attuazione ed esercizio del
Continuous Auditing
Disegno dei controlli e risposta ai
findings
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
• Progetti pilota: approcci, tempi,
risorse, risultati, indicazioni
• Pacchetti informatici di
supportocaratteristiche e
modalità d’uso
• Metodi euristici recenti o nuovi di
indagine e loro impiego
33
Competenze e strumenti per la professione
PROJECT MANAGEMENT: STRUMENTI E
TECNICHE DI SUPPORTO PER L’INTERNAL
AuditOR
MILANO 28 - 29 - 30 ottobre
Soci 1.400 Euro
Non Soci 1.800 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
3 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Auditing, Audit Manager, Audit
Team Leaders e Internal Auditors che
desiderano acquisire competenze di
base sul Project Management.
E’ consigliato che i partecipanti abbiano una conoscenza dei principi di
base sul Project Management.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
La terza giornata di corso sarà dedicata ad un workshop in cui i partecipanti
avranno modo di mettere in pratica e
verificare successivamente in aula la
concreta applicazione di alcune delle
tecniche presentate.
Con il termine Project Management si intende la gestione temporanea di una
o più attività all’interno di un’azienda volte al raggiungimento di un obiettivo,
attraverso un processo continuo di pianificazione e controllo. Ciò comporta anche la gestione e il potenziamento delle competenze manageriali già presenti in
azienda e l’integrazione degli input necessari al raggiungimento degli obiettivi
definiti.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
comprendere il concetto di Project Management, le sue aree operative e
le tecniche di base
conoscere la definizione di Progetto ed i suoi punti di contatto con l’Audit
pianificare e monitorare, in modo semplice, un Piano annuale di Audit ed
un singolo intervento, sfruttando adattamenti e semplificazioni delle tecniche di base del Project Management
predisporre un Audit su un progetto complesso
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Struttura organizzativa e Project
Management
• Progetti e Processi e loro
classificazione
• Relazioni con le organizzazioni
stabili
• Ciclo di vita di un progetto: il
ruolo degli stakeholder
Project Management: framework
di riferimento
• Il modello PMBOK
• Panoramica sulle metodologie di
PM
• Processi fondamentali di PM
secondo il PMBOK
Aree del Project Management
• Elementi di pianificazione e
controllo
• Tipologie di controlli
• I parametri di valutazione
Project Management
•
•
•
•
•
34
Tecniche – WBS, OBS
Diagramma di Gantt
Reticolo delle attività (PERT)
Percorso critico (CPM)
Matrici RACI
• Diagrammi di carico
• Budget e Cash-flow di progetto
• Earned Value Management
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Audit come progetto
• I punti di contatto e le principali
differenze tra la definizione di
progetto e quella di Internal
Audit PM e pianificazione di
Audit
• Partendo dagli standard di
Audit verrà illustrato come le
tecniche di Project Management
possono essere utilizzate nella
pianificazione e gestione degli
Audit
• Linee guida per l’Audit di un
progetto; verranno illustrati
gli obiettivi di controllo che
l’Internal Auditor deve seguire
per realizzare un’attività di analisi
di un qualsivoglia progetto
strutturato (es. documentazione
da richiedere, referenti, controlli
da testare, ecc.)
TERZA GIORNATA DI CORSO
Workshop
• Impostazione pratica di un Piano
di Audit
• Revisione critica del piano
DATA Audit & ANALYTICS TOOLS
L’efficace gestione dell’Information Technology rappresenta la via attraverso la
quale le organizzazioni raggiungono l’eccellenza.
MILANO Le organizzazioni, al fine di valutare l’efficacia e l’efficienza del Sistema di Controllo IT, esprimono l’esigenza di accertare il grado di sicurezza e di affidabilità
dell’ambiente IT.
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le organizzazioni, attraverso l’IT Audit, eseguono una revisione dei sistemi automatizzati di gestione delle informazioni. Al fianco della necessità di eseguire un
IT Audit, si afferma sempre più la necessità di analizzare come vengono gestiti i
dati all’interno dell’organizzazione.
Durante il processo di Data Audit, l’Auditor può adoperare tool per mitigare il
rischio inerente all’interno dell’ambiente IT. Gli analytics tools permettono agli
Auditors di eseguire il loro lavoro in modo snello ed efficiente.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
revisionare i dati, al fine di valutare la loro qualità e l’utilità ad uno specifico
scopo
esaminare il processo di origine e creazione dei dati al fine di fornire un
giudizio circa le proprietà di specifici set di dati
valutare l’impatto dei dati di scarsa qualità sulle performance aziendali
3 - 4 dicembre
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
e a Risk Managers e Controllers che
desiderino migliorare le competenze
relative ai controlli e all’attività di Auditing.
Si consiglia che i partecipanti abbiano
già una buona esperienza nella valutazione e gestione dei rischi e che conoscano il COSO e l’ERM Framework.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Audit Continui: vantaggi e
svantaggi
• Utilizzo dell’Information
Technology per automatizzare
l’identificazione di anomalie
all’interno delle seguenti quattro
categorie:
• Financial analytics
• Business intelligence
• Audit analytics
• ERP & IT analytics
• Computer Assisted Audit
Technique (CAAT):
• Definizione e utilizzo
• Audit tradizionale vs. CAAT
• Data analytics methodology
SECONDA GIORNATA DI CORSO
CAAT: funzionalità ed evidenze
documentali
• Creazione di work paper
elettronici
• Fraud detenction
• Data analysis report
• Continuous monitoring
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previsti, inoltre, case study
ed esercitazioni pratiche.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
Principali strumenti applicativi:
cenni
• Tool configurabili (ACL, IDEA,
SAP, etc.) vs tool pre-configurati
(SAS, MEMENTO, etc.)
35
governo della funzione
GOVERNO E CONDUZIONE DELLA FUNZIONE
INTERNAL Audit
MILANO 8 - 9 aprile
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit, ai Preposti al Controllo
Interno, ai Revisori dei Conti, ai Componenti il Comitato per il Controllo
Interno e ai Professionisti incaricati di
progettare, sviluppare e monitorare
sistemi di controllo interno di gestione dei rischi.
Una Funzione Internal Audit costruita, gestita e fatta operare secondo le logiche più moderne, efficaci ed efficienti, sempre nel rispetto degli Standard della
Professione, rappresenta un insostituibile valore aggiunto per l’impresa, per gli
stakeholders e per gli Enti istituzionali di controllo.
Essa svolge un ruolo di significativa valenza per la messa a punto del sistema
di governo dell’impresa, affinché questa disponga di una ragionevole garanzia
per il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, operativi e di compliance legislativa.
Per evitare superficialità, errori o tutto ciò che può avere impatti negativi sulla
gestione aziendale, gli Internal Auditors si devono ispirare agli Standard della
Professione di Internal Auditor che rappresentano la best practice di riferimento
a livello internazionale.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
costruire il focale ruolo del Responsabile di Funzione
costituire e/o implementare, organizzare e/o riorganizzare la Funzione IA
costruire/promuovere la risk analysis, sulla cui base elaborare il Piano di
Audit “Risk Based”, orientato alle strategie dell’impresa
impostare la valutazione periodica del Sistema di Controllo Interno
gestire ed ottimizzare le attività a supporto degli Enti Istituzionali di Controllo
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
PRIMA GIORNATA DI CORSO
La Funzione Internal Audit e
le aspettative di Corporate
Governance
L’ottimizzazione della Funzione:
la collocazione organizzativa, la
struttura ed il dimensionamento
quali/quantitativo della Funzione
• Gli strumenti di “governo” della
Funzione (indicatori, obiettivi
specifici, sistemi di misurazione
delle performances della
Funzione, MBO)
Il processo di Audit integrato nel
processo manageriale: definizione
dei “momenti” in cui il RIA deve
interagire con le scelte strategiche
d’azienda, la creazione del valore
con il contributo dell’Internal Audit
• Impostare e realizzare la risk
analysis
36
SECONDA GIORNATA DI CORSO
I presupposti del piano di
Audit e le tecniche di selezione
dell’intervento: le priorità
dell’attività di Audit in linea con gli
obiettivi dell’organizzazione.
• L’ottimizzazione dell’attività
di Audit “risk based”, Audit
di compliance e di antifrode
(i compiti di IA nel contesto
del D.Lgs.231/01, L. 262/05,
D.Lgs.81/08, D.Lgs.196/03, ecc.)
• Un approccio sperimentale per
misurare gli effetti economico
finanziari del “buon governo”
aziendale e dell’attività di Internal
Audit
• Adozione di un processo
periodico di monitoraggio e
valutazione interna ed esterna
(Quality Assurance)
• La gestione di attività di Audit
all’estero
LA FUNZIONE IA NELLE AZIENDE QUOTATE:
REQUISITI RICHIESTI E ADEGUAMENTO SCI
La Borsa rappresenta per le aziende uno strumento importante per competere a
livello internazionale. La scelta di quotarsi in Borsa comporta in generale nuove
responsabilità ma soprattutto numerosi benefici che si traducono in una migliorata efficienza e trasparenza della società. Per l’ammissione a quotazione nei
diversi mercati sono previsti specifici requisiti formali minimi stabiliti dai Regolamenti dei mercati di Borsa Italiana: ad esempio il “Regolamento e le Istruzioni
dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.” che riporta i requisiti
richiesti per l’adesione al segmento STAR e il “Regolamento e le Istruzioni del
Nuovo Mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.” che stabilisce,
invece, quelli per l’ammissione al Nuovo Mercato.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
conoscere i requisiti richiesti dal TUF per la quotazione in Borsa
conoscere gli aspetti potenzialmente critici che la quotazione può comportare e le difficoltà generate dai cambiamenti organizzativi, gestionali e
manageriali che si riflettono nell’attività di controllo
conoscere le relazioni tra qualità dei controlli e qualità della Corporate
Governance
MILANO 9 luglio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ad Auditors che
svolgano la propria attività all’interno
di aziende quotate o in procinto di
quotarsi e ad Auditors interessati ad
approfondire i temi relativi agli obblighi per la quotazione.
CONTENUTI
Quotazione in borsa
Requisiti richiesti dal TUF per la
quotazione in borsa
• Requisiti formali e sostanziali
• Requisiti dell’emittente e delle
azioni
Aspetti potenzialmente critici che la
quotazione può comportare
• Tempo del management
da dedicare al processo di
quotazione
• Gestione della massimizzazione
del valore per gli azionisti e
partecipazione degli azionisti ai
profitti della società
• Suscettibilità del titolo alle
condizioni del mercato
Funzioni di controllo
Introduzione sulla Corporate Governance e sulle diverse funzioni di
controllo obbligatorie per le società
quotate
Cambiamenti organizzativi, gestionali e manageriali in vista della
quotazione:
• Evidenze empiriche
dell’introduzione della figura del
Dirigente Preposto alla redazione
dei Documenti Contabili e
Societari
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
La relazione tra la qualità dei controlli e la qualità della Corporate
Governance:
• Analisi delle conclusioni tratte a
livello internazionale
• Evidenze nel contesto italiano
delle società quotate
L’integrazione dei controlli richiesta
ed auspicata:
• Problematiche e possibili
soluzioni
• Evidenze a livello internazionale
37
governo della funzione
IL PIANO DI Audit RISK BASED E INTEGRATO
MILANO 5 - 6 marzo
ROMA 24 - 25 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
L’attività di pianificazione, volta alla redazione di un piano di Audit pluriennale,
si concretizza nell’applicazione di metodologie che, partendo da un’analisi delle aree di rischio aziendali e tenendo in considerazione la disponibilità limitata
di risorse, si concentrano sull’identificazione delle aree di priorità. Inoltre, per
assicurare una corretta interazione tra tutte le funzioni e gli organi con compiti
di controllo evitando sovrapposizioni o lacune, le diverse funzioni di controllo si
coordinano per definire una base informativa e una tassonomia comune, condividere una metodologia e definire strumenti di integrazione.
Gli Internal Auditor devono, quindi, affinare le proprie conoscenze delle metodologie di risk-based Auditing per stendere un piano efficiente.
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili delle
funzioni di Internal Audit e agli Internal Auditors esperti che collaborano
alla predisposizione del Piano di Audit.
Il corso è consigliato a partecipanti
che abbiano già maturato una buona
esperienza nella valutazione e gestione dei rischi e conoscano il COSO Report e l’ERM Framework.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
produrre un Risk Assessment;
produrre un piano di Audit risk-based;
sviluppare una vera e propria integrazione tra i vari attori del Sistema di
Controllo interno al fine di massimizzare le attività di verifica e controllo
svolte dai diversi attori
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Il Piano di Audit: obiettivi e finalità
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previsti inoltre case study ed
esercitazioni pratiche.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
• Individuazione dell’universo di
Audit ed elaborazione di indici di
complessità
Elementi di Risk Assessment ai fini
del Piano di Audit
• Metodologie di Risk scoring
• Definizione della strategia
di copertura di Audit ed
elaborazione di indici di “Audit
coverage”
• Definizione dei fabbisogni di
risorse e allocazione in base alla
prioritizzazione degli interventi
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Integrazione tra le funzioni di
controllo
• Definizione di una tassonomia
di riferimento e di una base
informativa comune
• Condivisione di metodologie
integrate di esecuzione e/o
raccordo delle verifiche, che
38
permettano alle Funzioni di
controllo l’utilizzo dei delivery
e/o flussi informativi delle altre
Funzioni di controllo
• Disegno delle modalità
di coordinamento e flussi
informativi utilizzabili in ottica di
integrazione
• Definizione di strumenti condivisi
tra le funzioni di controllo
Case 1: individuazione e pesatura
dei fattori di rischio con approcci
tradizionali e sistemici
Case 2: allocazione delle
risorse disponibili in base alla
prioritizzazione degli interventi
Audit REPORT WRITING
L’Audit report rappresenta il principale mezzo di comunicazione delle attività
di Audit. Consiste in un documento, formale riassuntivo delle attività svolte nel
corso dell’incarico, in cui eventuali anomalie (non conformità, punti deboli, difetti, raccomandazioni, ecc.) vengono dettagliatamente descritte e suggerite le
possibili azioni correttive
Affinché il report abbia valore è fondamentale sia utilizzare una comunicazione
chiara, completa ed oggettiva, sia diversificare la modalità di presentazione e
la qualità e la quantità delle informazioni utilizzando come criterio i destinatari
del report. In tale cornice diventa indispensabile conoscere e comprendere le
aspettative del Management, del Board e degli Stakeholder per valutare quali
informazioni sono utili e per chi.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
sviluppare tecniche e strumenti per la redazione di Audit report efficaci
attivare una riflessione su un metodo efficace di comunicazione scritta
analizzare e distinguere i diversi elementi presenti nel report: criteri, condizioni, cause, effetti e raccomandazioni
sviluppare le tecniche e le strategie per rendere le proprie comunicazioni
maggiormente convincenti
sviluppare un metodo per definire un piano di azione individuando le priorità
ROMA 8 - 9 giugno
MILANO 23 - 24 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors, di qualsiasi livello, interessati ad
acquisire tecniche utili alla stesura di
un rapporto di Internal Audit e che
desiderano creare report di facile lettura, utilizzando uno stile di scrittura
efficiente ed efficace, al fine di favorire le azioni del management e fornire
chiari messaggi al Board.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
L’obiettivo del Report Writing
• Valutazione degli obiettivi
• Destinatari del Report e
strutturazione in funzione del
lettore/utilizzatore
• Completezza del Report in linea
con il processo di Audit
I rilievi dell’Audit
• Criteri, Condizioni, Definizioni,
Causa, Effetti
• Raccomandazioni e/o piani di
azione
Audit-Report Structure:
• Overview, Executive Summary,
allegati
• Intestazioni, distribuzioni,
informazione Audit team
• Tips, automatizzazione del
reporting strumenti per carte di
lavoro elettroniche
Reporting Specializzato
• Reporting in ICFR compliance,
in investigazioni e in attività di
consulting
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Qualità dei report
• Coerenza, terminologia tecnica e
gergale, acronimi
• Leggibilità e chiarezza della
struttura
Toni
• Definizione e strategia negli
utilizzi dei toni
• Proiezione positiva e negativa
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali,
affiancando alla parte teorica una costante sperimentazione pratica delle
tecniche esposte. Verranno inoltre
presi in esame esempi di Audit report
con l’obiettivo di fornire strumenti di
immediata applicazione.
Conclusioni
• Revisioni degli obiettivi dei
partecipanti e piani di azioni
• I report come strumento
indicatore di performance dell’IA
• Il consolidamento della
valutazione dei rischi e del
sistema di controllo (Art 123 TUF)
• La gestione della reportistica
agli scope di compliance e
comunicazione al Comitato di
Controllo Interno
39
governo della funzione
LE RACCOMANDAZIONI DI Audit:
MONITORAGGIO DELLE AZIONI CORRETTIVE E
FOLLOW-UP
MILANO 14 maggio
ROMA 17 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors,
Audit Team Leaders e Audit Managers che vogliano migliorare la capacità di ricercare, valutare e proporre
nel modo più efficace le raccomandazioni.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previste inoltre la sperimentazione pratica delle tecniche e il chiarimento con esempi reali delle metodologie esposte.
La possibilità per l’Internal Auditor di presidiare il sistema di controllo interno e
i relativi processi aziendali passa fortemente attraverso la capacità di proporre
soluzioni valide in sede di raccomandazioni.
Se le osservazioni e le raccomandazioni sono tali da richiedere un’immediata
azione da parte del management o del board, l’Internal Auditor deve effettuare
un monitoraggio continuo sulle azioni intraprese fino a che i rilievi siano sanati o
le raccomandazioni implementate.
Il follow-up rappresenta, quindi, un momento imprescindibile di verifica dell’efficacia delle azioni correttive emerse in sede di Audit e della capacità di reazione
dell’organizzazione.
Nel corso verrà quindi presentata una metodologia sviluppata per guidare in
modo semplice l’identificazione, la valutazione e la proposta delle raccomandazioni e l’attività di verifica svolta durante il follow-up.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓ aiutare gli Auditors nell’identificazione del processo di comunicazione da
seguire per sottoporre agli appropriati livelli di Senior Management o al
Board le risposte e le azioni correttive ritenute insoddisfacenti, incluse
eventuali accettazioni di rischio
✓✓ promuovere un approccio orientato al miglioramento, che si fonda sulla
misurazione, in sede di follow-up, del contributo reale apportato all’organizzazione
CONTENUTI
La Stesura della raccomandazioni di
Audit
Classificazione delle azioni
correttive
Obiettivi e tematiche fondamentali
del follow-up
Organizzazione e modalità
esecutive
• La fase di ricerca e selezione
delle idee
• La fase di organizzazione degli
argomenti
• La fase di discussione
• I controlli e la mitigazione dei
rischi
• La misurazione dei risultati
• I 4 elementi chiave da progettare
40
• La valutazione del sistema di
controllo e la criticità dei rilievi di
Audit
• I tempi e le responsabilità di
realizzazione del piano di azioni
• Autocertificazione, verifica diretta
o approccio misto
• Definizione delle responsabilità
operative
• Tempi di esecuzione (frequenza e
programmazione)
QUALITY ASSURANCE & IMPROVEMENT
PROGRAM (QAIP): DISEGNO ED
IMPLEMENTAZIONE
La recente crisi finanziaria ha imposto un forte ripensamento delle modalità di
gestione delle aziende. La continua ricerca di maggior efficacia, efficienza e qualità è diventata ormai imperativa.
ROMA MILANO La funzione Internal Audit deve sviluppare e mantenere un programma di assicurazione e miglioramento della qualità (QAIP) che copra tutti gli aspetti dell’attività e ne verifichi continuamente l’efficacia portando a opportune raccomandazioni per il miglioramento.
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Lo sviluppo di tale programma che comprenda valutazioni interne ed esterne,
coerentemente con quanto previsto dagli Standard e dalle best practice, è un
elemento essenziale per il miglioramento della Funzione di Internal Audit e l’accrescimento del valore aggiunto fornito all’organizzazione.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
comprendere le peculiarità della qualità applicata all’Internal Audit
acquisire le conoscenze e le tecniche operative per il disegno e l’implementazione di un efficace QAIP
predisporre un efficace modello di QAIP, accuratamente disegnato, efficacemente implementato e mantenuto nel tempo
preparare la funzione per una QAR esterna
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Qualità e Internal Audit
• I principi e i concetti
fondamentali della qualità:
• Valutare la conformità con
gli standard internazionali
per la pratica professionale
dell’Internal Auditing
(Standards)
• Identificare le opportunità
per migliorare le prestazioni
ed i servizi di controllo
interno
• Gli strumenti operativi per la
qualità nei prodotti e servizi
Il Programma di Miglioramento e
Assicurazione della Qualità (QAIP)
Gli standard professionali di riferimento
• Gli obiettivi e il disegno del
modello
• Unità organizzativa QAIP: ruolo,
responsabilità e competenze
professionali
• La definizione dei processi e
strumenti per le valutazioni
interne continue:
• Strumenti operativi di
pianificazione e controllo
• Supervisione degli incarichi
• Valutazioni incrociate delle carte
di lavoro
• KPI’s
• Benchmarking
• Surveys
• Autovalutazioni continue
SECONDA GIORNATA DI CORSO
19 - 20 maggio
10 - 11 settembre
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a CAE ed Internal
Audit Managers, ai Responsabili e/o
membri del gruppo che sviluppa e/o
implementa un programma di assicurazione e miglioramento della qualità.
Il corso è consigliato a partecipanti
che abbiano una conoscenza approfondita degli IPPF e una significativa
esperienza nell’attività di Internal Auditing.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previsti inoltre case study,
esercitazioni pratiche e una testimonianza.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
Il Programma di Miglioramento e
Assicurazione della Qualità (QAIP)
• La definizione dei processi e
strumenti per le valutazioni
interne periodiche e QAR interne
• La comunicazione dei risultati
(QAR) esterna
• Sviluppare un piano di
avvicinamento alla QAR esterna
• Identificare le alternative a
disposizione
41
governo della funzione
MARKETING DELLA FUNZIONE INTERNAL
Audit
ROMA 23 settembre
MILANO 17 novembre
Esiste una discrepanza nella percezione e nella considerazione del ruolo dell’Internal Auditor, passato da controllore ex-post a funzione strategica per l’azienda,
con un ruolo significativo nella compliance.
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Un elemento cruciale è quello delle relazioni e della comunicazione sia all’interno delle aziende, sia all’esterno, per migliorare l’aspetto reputazionale nei
confronti, ad esempio, degli stakeholder.
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili di
Internal Auditing e Audit Managers
che desiderano migliorare il proprio
posizionamento e la visibilità all’interno del Gruppo e nei confronti del Top
Management.
Il dialogo con altre funzioni aziendali è cresciuto, ma per migliorare standing e
visibilità sono necessari altri sforzi. Per ottenere un riconoscimento pieno del
proprio ruolo, l’Internal Audit deve però utilizzare di più e meglio la comunicazione, lo strumento chiave per far comprendere al management e al resto
dell’organizzazione che l’Internal Auditor è sempre più un partner strategico per
il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
identificare le possibili azioni che l’Internal Audit deve mettere in atto al
fine di comunicare internamente in maniera efficace ed efficiente il proprio
ruolo, gli ambiti di responsabilità e le modalità con cui crea valore
definire come presentarsi e cosa presentare al Top Management
capire ed identificare chi sono gli stakeholder per trasmettere il valore aggiunto portato dall’Internal Audit
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Sono previsti inoltre case study.
La Comunicazione nel Marketing
• Come comunicare efficacemente
per vendere idee
• Il Neuromarketing: i quattro
quadranti
• La vendita dei vantaggi
• L’approccio strategico
• La comunicazione sistemica
Marketing della funzione Internal
Audit
• Assessment della situazione
iniziale e obiettivi da raggiungere
• Come presentarsi e cosa
presentare al Top Management
aziendale e agli Stakeholder
42
• Fare Audit: rapporti con gli
Auditati
• Day by day: sfide, insidie e
successi
• Le “armi” dell’Internal Audit:
competenze tecniche e soft skill
• L’importanza del feedback
(satisfaction survey)
• Come strutturare le presentazioni
in staff meeting delle direzioni
• Spunti di miglioramento e
tools (Internal Audit newsletter,
intranet aziendale)
43
compliance normativa
RECENTE GIURISPRUDENZA ED IMPLICAZIONI
SUI MODELLI ORGANIZZATIVI E SULLE
CONDOTTE DEGLI ORGANISMI DI VIGILANZA
MILANO 5 maggio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Membri di Organismi di Vigilanza, a soggetti coinvolti
nella stesura di modelli organizzativi
ex D. Lgs 231/2001 e a soggetti apicali in azienda.
I modelli di organizzazione e gestione redatti ai sensi e per gli effetti dell’art. 6
del D.Lgs 231/2001 nonché l’attività dell’Organismo di vigilanza sono condizionati, oltre che dai precetti normativi, anche da una costante evoluzione della
giurisprudenza.
A distanza di oltre un decennio dalla legge delega che ha scritto i presupposti per l’introduzione di questa normativa nell’ordinamento italiano, numerose
sono state le sentenze che hanno fornito utili indicazioni giurisprudenziali circa
i contenuti, le tipicità e le attività che devono connotare i modelli organizzativi
nonché il ruolo ed i compiti dell’OdV.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
avere una visione d’insieme del ruolo e dell’importanza della giurisprudenza sul tema
avere la capacità di leggere una sentenza e ricavarne delle linee guida
conoscere e applicare gli adeguamenti ai mutamenti giurisprudenziali che
la prassi operativa ha nel frattempo prodotto
CONTENUTI
Il ruolo e la struttura dei modelli
di organizzazione e gestione ex.
d.lgs 231/2001
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa e una raccolta delle sentenze esaminate durante il corso per l’eventuale successivo
approfondimento delle tematiche
trattate.
•
•
•
•
•
•
Gli enti
I reati e le attività a rischio reato
I soggetti apicali e non
Il risk assessment
I protocolli
Le componenti del modello
Analisi di alcune recenti sentenze a
tema modello di organizzazione e
gestione per quanto attiene:
• Enti cui si applica la disciplina
• Protocolli e componenti del
modello
44
L’Organismo di vigilanza
• Composizione
• Ruoli e responsabilità
• Attività
L’impatto di alcune recenti sentenze
sull’attività svolta dall’OdV
• Composizione
• Attività
• Documentazione dell’attività
FRODI E REATI “231”: DALLA FATTISPECIE
LEGALE AL RISCHIO IN AZIENDA
La principale delle carenze che si riscontrano solitamente in coloro che approcciano alle attività di Audit sul modello organizzativo “231” è legata alle difficoltà
di immaginare come in concreto potrebbe essere commesso uno dei molteplici
reati previsti dal D.lgs. 231/01, nella propria organizzazione.
Solo implementando questa capacità si sarà in grado di valutare l’adeguatezza
dei controlli predisposti o immaginarne altri più efficaci ed efficienti, contribuendo a migliorare l’idoneità del modello organizzativo.
Il corso si prefigge un’esposizione approfondita di alcuni dei principali reati previsti dal decreto legislativo 231/01; dalla fattispecie astratta alla loro manifestazione concreta nell’ambito dei processi aziendali tipici.
L’obiettivo è, dunque, quello di abituare gli Auditors ad un approccio più efficace nei controlli “231”
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
cogliere i rischi concreti (modus operandi) collegati alle fattispecie di reato
previste dal d.lgs. 231/01
valutare l’efficacia e l’efficienza dei controlli posti a presidio di tali rischi
trasformare un “operational 231 Audit” in un fraud Audit cogliendo i segnali deboli di condotte fraudolente ad alto impatto
MILANO 11 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors, a
Compliance Managers responsabili di
sistemi di gestione collegati al MOG
231/01 e a Consulenti già operanti nel
campo della “231”. Si consiglia che i
partecipanti abbiano conoscenze di
base sul tema del D.lgs. 231/01.
CONTENUTI
Introduzione: il concetto di elusione
fraudolenta del modello 231.
Il rischio del concorso nei reati (le
condotte di consulenti e fornitori).
I reati contro la Pubblica
Amministrazione:
• Malversazione, indebita
percezione di contributi, truffa ai
danni dello Stato o di altro Ente
Pubblico
• Corruzione, concussione,
corruzione internazionale,
corruzione in atti giudiziari,
istigazione alla corruzione,
induzione a dare o promettere
utilità
• Induzione a rendere dichiarazioni
false o reticenti all’Autorità
Giudiziaria
Reati Societari
• False comunicazioni sociali, falso
in bilancio in danno di soci o
creditori, impedito controllo,
illegale ripartizione di utili, illecite
operazioni su azioni o quote della
controllante,
• Omessa comunicazione
di conflitto di interesse,
aggiotaggio, i reati di market
abuse
• La corruzione tra privati
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno inoltre previsti alcuni case
study tratti da casi giudiziari con simulazioni “what if”.
45
compliance normativa
INTERNAL Auditing E I PROCESSI DATI IN
OUTSORCING: EFFICACIA, EFFICIENZA E
PARTICOLARI ATTENZIONI IN OTTICA 231/01
MILANO 19 marzo
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors
che intendano allargare il loro spettro
di competenze nell’Auditing della catena di fornitura e ai manager e senior
di qualunque funzione aziendale che
sono coinvolti nella definizione dei
piani strategici e nel processo continuo di “cost saving.
La necessità di tenere strettamente sotto controllo i costi di produzione pone
le aziende davanti alla scelta di esternalizzare o mantenere internamente alcuni
processi, o parte di essi. In caso di outsourcing, quali sono i rischi per l’azienda?
Specialmente nei processi che implicano la fornitura di servizi, il livello di rischio
legato alle politiche di “outsourcing” risulta spesso elevato e può essere causa
di gravi danni difficilmente recuperabili: danno d’immagine, danno reputazionale, risarcimenti ed implicazioni penali.
Occorre, inoltre, valutare attentamente l’esternalizzazione di alcuni processi e
attività anche in ottica 231/01.
Conoscere questi rischi e saperli valutare è un valore aggiunto per chi pianifica
e svolge il processo di Internal Audit. Sapere come affrontarli è un plus sia per
l’Internal Auditor, al quale viene richiesta una consulenza interna, sia per i Responsabili delle diverse funzioni aziendali che possono così decidere ed indurre
decisioni dell’alta direzione, a fronte di una maggiore consapevolezza.
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
valutare i rischi legati ai processi ed alle attività date in outsourcing
definire i controlli operativi per mantenere sotto controllo i processi affidati
a terzi
valutate l’impatto dell’esternalizzazione ai sensi dei D. Lgs. 231/01 e 196/03
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
prevede una serie di esercitazioni pratiche da svolgere in gruppo. La metodologia privilegiata è, infatti, quella
del Learning by doing coinvolgendo
direttamente i corsisti in casi pratici e
role play. Ai partecipanti verrà fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
Lo snellimento dei processi produttivi attraverso la riduzione dei rischi
legati alla gestione e la riduzione dei costi: rischio od opportunità?
Valutare i rischi legati alla politica dell’affidamento a terzi di parte dei
processi produttivi e dei servizi aziendali
Definire i controlli operativi necessari a mantenere sotto controllo i
processi affidati a terzi in “outsourcing”
Come trasformare i rischi in opportunità e come irrobustire la cosiddetta
“Supply Chain” con politiche di monitoraggio intelligente, estensibili ai
processi totalmente dati in “outsourcing”
Esercizi pratici di simulazione del processo di “outsourcing”
46
ADEMPIMENTI E VERIFICHE RICHIESTE DAL
D. LGS. 81/08
Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, anche noto come Testo unico in
materia di salute e sicurezza sul lavoro, successivamente modificato dal Decreto
Legislativo 5 agosto 2009, n. 106, realizza l’importante risultato di riorganizzare
la normativa in un unico ed organico impianto, coerente con le direttive comunitarie e con l’evoluzione dei rapporti di lavoro pubblici e privati.
MILANO 12 novembre
L’ entrata in vigore di questa normativa richiede che gli Internal Auditors e, più
in generale, tutte le figure coinvolte nell’applicazione di tale Normativa abbiamo
una conoscenza approfondita degli adempimenti e delle verifiche richieste.
Le quote sono intese Iva esclusa
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
1 giorno
Al termine del corso i partecipanti avranno:
✓✓
✓✓
✓✓
approfondito le conoscenze sui requisiti dei Modelli Organizzativi 231 in
materia di prevenzione dei reati contro la salute e la sicurezza dei lavoratori
incrementato le competenze ai fini del monitoraggio dell’efficacia dei Modelli Organizzativi 231 in materia di prevenzione dei reati contro la salute
e la sicurezza dei lavoratori
migliorato la comprensione dei rapporti di Audit di I, di II e di III parte sui
Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro e valutato la necessità e l’efficacia di eventuali azioni correttive e/o preventive
CONTENUTI
Il Modello Organizzativo per la
Salute e la Sicurezza sul Lavoro
• Riferimenti normativi (D.Lgs.
81/2008 Testo Unico Sicurezza)
• I reati per la Salute e la Sicurezza
sul Lavoro (D.Lgs. 231/2001 art.
25 septies)
• Il Modello Organizzativo 231 per
la Salute e la Sicurezza (D.Lgs.
81/2008 art. 30)
• Il Sistema di Gestione per la
Salute e la Sicurezza sul Lavoro
(LG UN I INA IL / norma OHSAS
18001)
La certificazione dei Sistemi
di Gestione per la Salute e la
Sicurezza sul Lavoro
Tecniche di Audit sui Modelli
Organizzativi 231 per la Salute e la
Sicurezza sul Lavoro
• Norma 19011 “Linee guida per
Sistemi di Gestione degli Audit
Qualità/Ambiente/Sicurezza”
• Audit di I, II e III parte
• Terminologia ed elementi chiave
di un Audit
• Pianificazione e programmazione
di un Audit
• Modalità di conduzione di un
Audit
• Formalizzazione e comunicazione
delle risultanze di Audit
• Competenze e condotta degli
Auditor
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili della funzione di Internal Audit, Internal
Audit Managers e Supervisors, appartenenti alla Struttura di Compliance e
a Preposti al Controllo Interno e a tutti
coloro che a vario titolo sono coinvolti
nell’applicazione delle normative di riferimento, in particolare: Testo Unico
Sicurezza (D.Lgs. 81/2008).
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali;
si prevedono inoltre case study ed
esercitazioni come la simulazione di
un Audit operativo, l’analisi di un rapporto di Audit e la definizione di un
piano di azioni correttive e preventive.
47
compliance normativa
VERIFICHE E REGOLAMENTO UE IN MATERIA
DI PRIVACY
MILANO 29 gennaio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Responsabili del
trattamento, Responsabili privacy, Responsabili Internal Audit e Revisione
interna, Responsabili e specialisti delle aree legale e compliance.
Il nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali si
prefigge di modificare e armonizzare tutte le normative in materia di privacy
attualmente vigenti nei Paesi membri.
Potrebbe costituire una vera e propria rivoluzione per le aziende e gli enti pubblici, che dovranno definire nuove figure e ruoli professionali ed elevare sensibilmente il livello di protezione dei dati personali.
L’Internal Audit avrà presumibilmente un ruolo di primo piano nelle attività di
Audit disposte dal nuovo Regolamento, che, ad esempio, introduce novità nel
requisito del “privacy impact assessment”, nel principio “privacy by design”,
negli obblighi di comunicazione conseguenti a eventuali violazioni (“personal
data breaches”).
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
illustrare i punti cardine della nuova normativa europea
analizzare l’impatto in azienda della nuova disciplina europea sulla regolamentazione aziendale a protezione dei dati personali già in essere
evidenziare conferme e novità del regolamento
evidenziare gli adeguamenti formali e sostanziali che potrebbero rendersi
necessari
individuare i parametri con cui verificare quale gap abbia presumibilmente
la propria azienda
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
prevede inoltre un case study che aiuterà a comprendere meglio i possibili
risvolti pratici della nuova disciplina.
Introduzione
• Il quadro normativo di
riferimento, nazionale e
internazionale.
Nuovi principi, requisiti e diritti
previsti dal nuovo Regolamento
europeo in tema di data protection
Il sistema di responsabilità e di
misure a protezione dei dati
personali
• Il principio della “privacy by
design”
• Il correlato principio della
“privacy by default”
Le azioni di “autodenuncia” delle
violazioni dei dati personali
La formazione del personale
Le principali figure privacy
Le attività di Audit interno
L’analisi dei rischi gravanti sui dati
personali: l’obbligo di “impact
assessment” per le attività di
trattamento che comportano rischi
Le possibili attività ispettive delle
Autorità
• Il Responsabile privacy. Il
Responsabile del trattamento.
Il Data protection officer.
L’incaricato del trattamento.
48
specifici
Le misure di protezione in base ai
rischi individuati
• I meccanismi di verifica e di Audit
e la sorveglianza nell’attuazione e
nell’applicazione della normativa
• La documentazione dell’attività
svolta
LA LEGGE ANTICORRUZIONE (L.190/2012)
NELLA PA: ADEMPIMENTI, OPPORTUNITA’ E
RUOLO DELL’IA
La legge n. 190 del 2012 è stata seguita dalla redazione del Piano Nazionale
Anticorruzione (P.N.A.) che ha introdotto importanti obblighi a carico delle Pubbliche Amministrazioni in tema di contrasto alla corruzione.
La legge 190 persegue l’obiettivo di ridisegnare la strategia di contrasto alla
corruzione nel senso di un maggiore coinvolgimento di tutte le strutture interne,
nonché consentendo anche dall’esterno la valutazione da parte degli ”stakeholders”. L’impianto della norma intende adeguare il nostro ordinamento agli obblighi assunti sul piano internazionale.
Il seminario offre una panoramica esaustiva delle misure previste in materia di
prevenzione del fenomeno della corruzione all’interno della Pubblica Amministrazione, alla luce delle recenti novità connesse all’approvazione della Legge
190/2012 (cd. legge anticorruzione).
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
illustrare i principi ispiratori e le norme cogenti presenti nel Piano Nazionale Anticorruzione
fornire gli strumenti da utilizzare per la redazione del Piano Nazionale Anticorruzione
dettagliare gli adempimenti previsti per ciascun tipo di Amministrazione
Pubblica e Società Partecipata o comunque soggetta anche alla L.190
ROMA 16 aprile
Soci 400 Euro
Non Soci 800 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Resp. della prevenzione della corruzione, ai Responsabili della trasparenza, ai referenti
presso articolazioni amministrative
o articolazioni territoriali, ai Componenti degli Organismi indipendenti di
Valutazione (OIV), ai Dirigenti, ai Responsabili di settore e funzionari delle
amministrazioni pubbliche; ad Avvocati amministrativisti e penalisti.
CONTENUTI
La Legge 190/12 ed Il Piano
Nazionale Anticorruzione
•
•
•
•
Principi
Adempimenti
Valutazione
Controlli
Il Piano Triennale di Prevenzione
della Corruzione:
•
•
•
•
•
Struttura del PTPC
PTPC e Modelli 231
Fattori critici di successo
Metodologia per l’adozione
Collegamento con la normativa
sulla Trasparenza e con il Ciclo
delle Performance
• Ciclo di vita
Formazione
• Per il Responsabile e gli addetti
• Per i Responsabili di Funzione
• Per gli altri soggetti coinvolti
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
presenteranno case study.
Monitoraggio
• Informazioni
• Indicatori
• Segnalatori di anomalia
Società controllate
• Aspetti sensibili
• Adempimenti
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compliance normativa
GESTIRE I RAPPORTI CON BANCA D’ITALIA,
IVASS E CONSOB
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Il corso si pone l’obiettivo di analizzare i rapporti con Banca d’Italia, IVASS e
CONSOB rispettivamente per le aziende bancarie, assicurative e quotate alla
Borsa di Milano. Vengono analizzati i rapporti sia in termini di compliance alle
specifiche regolamentazioni sia in termini di relazioni e scambi di informazioni
tra le aziende e i Regulators.
Le quote sono intese Iva esclusa
Il corso ha l’obiettivo di fornire:
MILANO 26 febbraio
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors
che svolgano la propria attività all’interno di aziende quotate o in procinto
di quotarsi e agli Auditors di aziende
bancarie e assicurative.
✓✓
✓✓
✓✓
conoscenza sugli adempimenti previsti dal rapporto con Banca d’Italia
conoscenza sugli adempimenti previsti dal rapporto con IVASS
conoscenza sugli adempimenti previsti dal rapporto con CONSOB
CONTENUTI
Aziende bancarie e assicurative
I rapporti con BANCA D’ITALIA:
• Circolari e Regolamenti di
vigilanza
• Disposizioni di vigilanza
• Comunicazioni
• Analisi di impatto della
Regolamentazione AIR
I rapporti con IVASS
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
• Comunicazioni
• Regolamenti
• Circolari dispositive
Società quotate: Codice di
Autodisciplina e Consob
Evoluzione dei modelli di controllo
e di compliance nelle società
quotate alla luce del nuovo codice
di autodisciplina
50
I rapporti con la CONSOB:
• Evidenze sulle comunicazioni
al mercato relative agli Internal
Control over Financial Reporting
• Evidenze sulle attestazioni
semestrali e annuali relative agli
Internal Control over Financial
Reporting
• Control Deficiencies, Significant
Deficiencies, Material
Weaknesses in the Internal
Controls over Financial Reporting
• Analisi delle conclusioni tratte
a livello internazionale
• Evidenze nel contesto italiano
delle società quotate: il
processo di revisione e le
voci di bilancio con maggiori
criticità
51
presidio dei rischi
CONTROL RISK SELF ASSESSMENT (CRSA)
MILANO 28 - 29 - 30 settembre
Soci 1.400 Euro
Non Soci 1.800 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
3 giorni
Il concetto di rischio viene definito come qualsiasi evento in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra i diversi obiettivi aziendali
(obiettivi strategici, operativi, di reporting) esiste anche l’obiettivo del rispetto
delle normative vigenti (obiettivo di conformità o “compliance”).
Il Control Risk Self-Assessment (CRSA) si pone quindi come obiettivo quello di
fornire al management uno strumento che consente l’effettuazione di analisi
qualitative per la gestione del rischio.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors esperti e a tutte le persone che
nell’ambito aziendale hanno la necessità di sviluppare e implementare un
efficace sistema di controllo interno.
✓✓
far comprendere l’utilità e fornire il know-how necessario a progettare e
condurre attività di CRSA sia in ambiti limitati che nell’ambito di progetti
complessi.
evidenziare gli impatti del CRSA sugli aspetti organizzativi e gestionali
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Control Risk Self-Assessment:
definizione ed obiettivi
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previste esercitazioni e la simulazione di un’attività workshop.
• Ruolo dell’Auditor quale
facilitatore (ruolo e skill)
• I limiti delle valutazioni qualitative
e utilizzabilità ai fini delle attività
di assurance
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Implementazione, creazione e
consolidamento dell’universo CRSA
Standard di valutazione da
utilizzare
• Enterprise Risk Management
(ERM) : quattro elementi
essenziali
• strategici – obiettivi di alto
livello, ed a supporto della
missione aziendale
• operativi – efficace ed
efficiente gestione delle
risorse
• reporting – l’affidabilità del
reporting
• conformità – osservanza delle
52
leggi e dei regolamenti
• COSO
• Definizione di Sistema di
Controllo Interno (SCI)
• Le 5 componenti: Ambiente
di Controllo, Risk Assessment,
Attività di Controllo,
Informazione&Comunicazione,
Monitoraggio
• Gli obiettivi: operativi, di
reporting, di compliance
• Il COSO 2013 e l’Internal
Auditing
TERZA GIORNATA DI CORSO
Questionari, interviste e
workshops: vantaggi e svantaggi
del loro utilizzo in relazione alle loro
peculiarità
• Preparazione e conduzione di
Workshops
• Predisposizione di questionari
• Preparazione e conduzione di
Workshops
ASSURANCE SUL RISK MANAGEMENT
L’allineamento organizzativo, sistemico e infrastrutturale ai rischi da affrontare
consente all’organizzazione di monitorare e gestire i rischi assunti e quelli rispetto ai quali è naturale soggetto detentore. In questo senso la funzione di Internal
Audit è chiamata a controllare, in un’ottica di controlli di terzo livello, il regolare
andamento dell’operatività e l’evoluzione dei rischi, dall’altro a valutare l’adeguatezza, la funzionalità e l’affidabilità della struttura organizzativa e delle altre
componenti del Sistema dei Controlli Interni.
Il corso si propone di individuare i principali strumenti di mappatura del rischio
e di guidare gli Internal Auditors nello strutturare, in un’ottica di assurance, le
proprie attività.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
inquadrare il rischio nei suoi diversi approcci di analisi e modalità di rappresentazione
esaminare le problematiche rischi/obiettivi con un approccio risk management individuando le metodologie più consone alle azioni di Audit
fornire supporto alla concreta implementazione dei processi di risk identification /assessment in logica evolutiva verso il risk appetite
fornire risposte teoriche e pratiche ai più comuni problemi di quantificazione dei rischi con particolare riferimento a quelli operativi
MILANO 23 - 24 giugno
ROMA 23 - 24 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a professionisti operanti nella funzione di Internal Audit,
coinvolti in attività di identificazione
e quantificazione dei rischi aziendali
alla base dei processi di risk management e di pianificazione delle attività
di Audit.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Approccio risk management.
• Processo di risk management
(risk assessment, risk reporting,
risk treatment, risk monitoring) e
contributo dell’Internal Auditng
(rif. position paper ECIIA)
• Il risk management framework di
riferimento, disamina, confronto
e modalità di applicazione dei
diversi approcci metodologici
(ISO 31000 - CoSO Report –
COBIT – ERM).
• Focus sul Control and Risk
Self Assessment (CRSA) e
sue modalità di utilizzo sia in
fase di pianificazione sia di
assurance dell’attività di Audit
(esemplificazione).
Esercitazione: Simulazione di un assessment dei rischi aziendali con la
metodologia “CRSA” in fase di assurance dei processi aziendali sulla base
di un case study.
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Gestione degli incarichi di Audit in
ottica di risk management
• Aggiornamento del CoSO Report
con focus sulla gestione dei
rischi e sua evoluzione all’ERM,
implicazioni metodologiche e
organizzative per l’Internal Audit
in relazione agli sviluppi della
normativa prudenziale.
• Focus sul ricorso al maturity
model del COBIT per la
gestione dei rischi di processo
e sue modalità di utilizzo in fase
assurance delle attività di Audit.
• Modalità di gestione dei
rischi nell’ambito dei processi
amministrativo-contabili (ai
sensi L. 262/2005) e delle
remediations.
Esercitazione: Simulazione di un assessment dei rischi aziendali con la
metodologia “maturity model” del
COBIT in fase di assurance dei processi aziendali
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali, con l’ausilio di proiezioni di alcuni
filmati; si prevedono inoltre esempi,
esercitazioni pratiche.
53
presidio dei rischi
LE AREE DI RISCHIO E L’ANALYTICAL REVIEW:
RILEVAZIONE E ANALISI DELLE VARIABILI DI
RISCHIO
MILANO 9 - 10 marzo
ROMA 1 - 2 ottobre Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a professionisti di
Audit e di Risk Management coinvolti
in attività di identificazione e quantificazione dei rischi aziendali alla base
dei processi di Risk Management e di
Pianificazione di Audit.
Il rischio aziendale è uno dei cardini su cui si fonda la corporate governance e
l’elemento focale su cui si basa lo sviluppo coerente dei sistemi di controllo interno a tutti i livelli dell’organizzazione.
Tutte le aziende infatti, indipendentemente dalla loro dimensione o dal settore
economico in cui operano, sono esposte al rischio come variabile in grado di
operare a tutti i livelli dell’organizzazione. Per tale ragione le scelte manageriali
si fondano su pratiche di adattamento al rischio e su una chiara visione di come
esse possano modificare il profilo di rischio dell’azienda stessa.
L’allineamento organizzativo, sistemico e infrastrutturale ai rischi da affrontare
consente quindi all’organizzazione di monitorare e gestire i rischi assunti e quelli
rispetto ai quali è naturale soggetto detentore.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
prevedono inoltre esempi ed esercitazioni pratiche.
54
inquadrare il rischio nei suoi diversi approcci di analisi e modalità di rappresentazioni
analizzare gli standard professionali utili alla gestione del rischi ed il ruolo
richiesto agli Internal Auditors nel mutato contesto normativo in continua
evoluzione
esaminare le problematiche rischi/obiettivi con un approccio risk management individuando le metodologie più consone alle azioni di Audit
fornire presentare le principali problematiche relative alla concreta implementazione dei processi di risk identification /assessment in logica evolutiva verso il risk appetite
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
SECONDA GIORNATA DI CORSO
• Rischio come combinazione
delle probabilità di un evento e
delle sue conseguenze in logica
di imprevedibilità e incertezza
(variabili e interdipendenza
sistemica).
• Analisi degli approcci significativi
per identificare, valutare e
gestire il rischio aziendale e
approfondimenti sulle scelte
metodologiche e strumenti
adottati.
• Inquadramento degli standard
professionali che rilevano ai fini
della gestione dei rischi e ruolo
degli Internal Auditors.
Esercitazione: Modellazione rischi
potenziali in relazione alle variabili di
rischio.
• Misurabilità e misurazione dei
rischi, approccio sistemico e
variabili di rischio.
• Metodologie di valutazione e di
gestione in logica di approccio
risk management con disamina
delle diverse tipologie e focus
sull’approccio CRSA-Control
And Risk Self-Assessment
(esemplificazione).
• Analisi dell’ERM framework e
sua implementazione per una
gestione globale integrata dei
rischi di impresa.
Esercitazione: Identificazione dei rischi residuali in relazione alle variabili
di rischio.
Analisi peculiarità dei rischi
aziendali e contributo dell’Internal
Auditing nella loro efficace
gestione in ottica di mitigazione.
Misurazione dei rischi e analisi
delle metodologie di valutazione e
gestione, con approcci tradizionali
e sistemici.
RISK-BASED Auditing: ACCRESCERE IL
VALORE AGGIUNTO DELL’INTERNAL Auditing
Presupposto fondamentale di un’efficace struttura di Governance è l’identificazione, la misurazione, ed il monitoraggio dei rischi aziendali che si pongono da
ostacolo al conseguimento degli obiettivi.
Il Risk Assessment rappresenta in questo senso una metodologia strutturata di
autovalutazione dei rischi da parte del management che, attraverso interviste
guidate ai responsabili dei processi aziendali, consente di identificare i rischi che
limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi societari, determinare
il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo rispetto alle aree in
cui sono presenti i rischi significativi.
Tenuto conto della centralità dell’approccio al rischio, l’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche «risk based», che rappresentano l’unico modo per un dipartimento di Audit di generare valore.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
comprendere le relazioni tra strategia, governance aziendale, risk management e attività di controllo
fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento (COSO e ERM),
evoluzione e composizione
fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un Risk Assessment
definire le modalità per produrre un piano di Audit risk-based
fornire ai partecipanti gli strumenti per sviluppare un risk-based engagement
MILANO 9 - 10 febbraio
ROMA 10 - 11 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
con 3-5 anni di esperienza, Controllers e Professionisti che desiderano
acquisire o potenziare le competenze
in risk management, analizzare il framework di riferimento (ERM) e utilizzare le tecniche di risk management
nelle attività di controllo e di Audit
engagement.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk
& Control
• I principi ed i componenti del
sistema di Governance, Risk &
Control
• Le aspettative nei confronti
dell’Internal Auditing
• L’approccio di Audit risk-based
La valutazione risk-based del sistema di controllo interno
• Ruoli e responsabilità nella
gestione del sistema di controllo
Interno
• Le valutazioni di sintesi e quelle
analitiche
Individuazione, misurazione e gestione dei rischi
• Definizione ed impostazione
della Risk Analysis
• COSO e ERM Framework
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Individuazione, misurazione e gestione dei rischi (continua)
• Strumenti e tecniche operative
per identificazione e valutazione
dei rischi
• La mitigazione dei rischi: piani di
azione e monitoraggio
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali
basate sia su nozioni di teoria e standard di riferimento che esempi pratici.
Saranno previste inoltre esercitazioni
al fine di esaminare un caso completo.
Predisposizione del piano di Audit
risk-based
• Dimensionamento quantitativo
• La prioritizzazione delle attività
tramite risk analysis e risk scoring
• Il piano di Audit a risorse libere
ed il piano a risorse disponibili
La gestione risk-based degli incarichi di Audit
• Il processo di conduzione degli
incarichi
• Lo sviluppo del programma di
lavoro
• L’attività sul campo
• La comunicazione dei risultati
e il monitoraggio delle azioni
correttive
55
presidio dei rischi
GLI STRUMENTI STATISTICI PER IL RISK
ASSESSMENT
MILANO 11 giugno
ROMA 30 settembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Auditors e Professionisti che intendono applicare
l’utilizzo di strumenti di tipo statistico
nell’ambito della gestione del rischio
e a quanti desiderano approfondire le
potenzialità, i limiti e i rischi di un approccio di tipo empirico al processo di
Risk Assessment.
Il Risk Assessment, inteso come la capacità di identificare, misurare e gestire i
fattori di rischio, rappresenta oggi un vantaggio competitivo per le aziende in
quanto permette di identificare i rischi che limitano o ostacolano il raggiungimento degli obiettivi societari e di determinare il relativo livello di rischio, sviluppando strategie di controllo idonee per una maggiore copertura delle aree in cui
sono presenti i rischi più significativi.
L’utilizzo di adeguati strumenti statistici permette l’applicazione di un approccio
razionale e scientifico al processo di valutazione e gestione del rischio, basato
su dati empirici e sempre più richiesto dai vertici aziendali e/o dai regulators
esterni.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
descrivere le principali tecniche statistiche comunemente utilizzate a supporto del Risk Assessment
analizzare i principali strumenti informatici di supporto statistico a disposizione (Sas, SPSS)
fornire una documentazione estesa utilizzabile come supporto e riferimento di applicazione e di ulteriore studio
CONTENUTI
Introduzione alla statistica
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Fondamenti di statistica, verifica delle ipotesi, distribuzioni
Tecniche statistiche
Analisi multivariata
Analisi della varianza (ANOVA)
Analisi della regressione
Determinazione dei limiti di accettabilità
Pareto
56
INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO FRODE
E FRAUD GOVERNANCE SECONDO LE
NORMATIVE VIGENTI
Nell’attuale contesto economico e sociale e alla luce delle ricerca continua, da
parte delle aziende, di ampliare e consolidare la prevenzione e la gestione dei
rischi, una delle aree più critiche e complesse, è quella della Fraud Governance.
Le moderne strutture di Internal Auditing sono chiamate a supportare gli organi
di governo dell’azienda, il management e l’intera struttura organizzativa, nella
ricerca delle vulnerabilità e nella predisposizione di adeguati sistemi di controllo.
Questa attività trova spesso origine e vincoli, nel contesto normativo interno e in
quello legislativo a livello nazionale e internazionale.
La prevenzione frodi in azienda richiede, non solo una approfondita conoscenza
degli schemi di frode e delle problematiche correlate alle diverse attività ricomprese della Fraud Governance aziendale, ma anche del contesto normativo e
legislativo in cui questa può e/o deve essere sviluppata.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
comprendere il significato di Frode in termini di tipologie e modalità di
accadimento
disporre degli skills di base e di un tool per un corretto Fraud Risk Assessment
disporre di un quadro generale delle normative a livello nazionale e internazionale
sviluppare un approccio strutturato alla Fraud Governance
muoversi in linea con le esigenze di compliance (nazionale ed internazionale)
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Definizione e caratteristiche delle
Frodi a danno delle aziende
• Concetto di frode (come reato di
opportunità)
• Frode vs rischi operativi
• Tipologie e dimensionamento
del fenomeno
• Metodologie di analisi delle frodi
Introduzione ai Framework per lo
sviluppo di un progetto di Fraud
Governance aziendale
• C.O.s.O. ERM
• Managing Business Risks (by IIA,
ACFE, AICPA)
Frodi e impianto normativo (prima
parte)
• Codici di corporate Governance
• Normative Internazionali
• Privacy e Fraud Governance
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Frodi e impianto normativo
(seconda parte)
• Normative Nazionali
• Standard Professionali
• Codici etici e di comportamento
aziendali
MILANO 13 - 14 aprile
ROMA 14 - 15 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors che
abbiano già maturato una buona esperienza nella valutazione e gestione dei
rischi e che conoscano gli strumenti del
COSO e dell’ERM Framework; a Risk
Manager e Controllers che desiderano
acquisire e migliorare le competenze relative ai controlli e all’attività di Auditing;
a professionisti e consulenti nell’ambito
del Fraud Risk Management.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
prevedono inoltre case study ed esercitazioni pratiche.
Verranno forniti anche tools, strumenti e modelli da utilizzare nello sviluppo pratico di progetti di Fraud Governance.
Rischi e opportunità nello studio,
sviluppo e implementazione di un
progetto di Fraud Governance
Aziendale
• Rischi di Compliance Normativa
• Opportunità di gestione delle
problematiche giuslavoristiche
• Introduzione al tema delle
indagini difensive
• Impatti delle normative su un
progetto Fraud Governance
aziendale.
Case studies Internazionali
57
presidio dei rischi
STRUMENTI PER L’ATTIVITÀ DI FRAUD
MANAGEMENT: PREVENZIONE, RILEVAZIONE,
INVESTIGAZIONE
MILANO 20 - 21 maggio
ROMA 5 - 6 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
che abbiano già maturato una buona
esperienza nella valutazione e gestione dei rischi di frode e che conoscano le normative correlate alle attività
su Fraud Governance Aziendale e gli
strumenti del COSO e dell’ERM Framework e a Professionisti e Consulenti nell’ambito del Fraud Risk Management.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previsti case study ed esercitazioni pratiche.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
La realizzazione di un progetto di Fraud Governance Aziendale, richiede una
conoscenza approfondita sia delle diverse modalità nelle quali si manifestano gli
eventi fraudolenti, sia degli strumenti necessari alle attività di analisi, prevenzione, rilevazione e investigazione.
Gli Internal Auditors sono chiamati a valutare l’adeguatezza non solo dei controlli adottati dalle diverse funzioni aziendali, ma anche il loro livello di conoscenza del fenomeno, della capacità di effettuare una di rilevazione completa delle
vulnerabilità, e della conoscenza delle procedure di monitoraggio, gestione, e
investigazione degli eventi sospetti.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
comprendere il significato di Frode in termini di tipologie e modalità di
accadimento
disporre di un quadro generale delle diverse attività ricomprese nella
Fraud Governance Aziendale
conoscere i principali strumenti a disposizione delle aziende per le attività
di Fraud Governance
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Definizione e caratteristiche delle
Frodi a danno delle aziende
• Concetto di frode (come reato di
opportunità)
• Frode vs rischi operativi
• Tipologie e dimensionamento
del fenomeno
• Metodologie di analisi delle frodi
Attività ricomprese in un progetto
di Fraud Governance Aziendale
(prima parte)
•
•
•
•
Risk Assessment
Prevenzione
Rilevazione
Fraud Case management
• Fraud Examination
• Investigazione
• Gestione delle interviste
• Gestione delle decisioni
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Attività ricomprese in un progetto
di Fraud Governance Aziendale
(seconda parte)
• Le Indagini difensive
• Monitoraggio
• Processi di gestione dei casi e
feed back
Gli strumenti di Fraud Governance
•
•
•
•
Fraud Risk Assessment
Internal Auditing
Codici etici e di condotta
Hotline e processi di
Whistleblowing
• Training
• Approcci organizzativi alla Fraud
Governance (Job rotation,
mandatory vacancy, segregation
of duties, etc.)
• Altri strumenti e processi di
controllo
Analisi ed esercitazione su casi
pratici
58
COSTITUZIONE DI UN FRAUD RISK
MANAGEMENT PROGRAM
L’introduzione di un progetto di Fraud Governance Aziendale, richiede che l’individuazione e la gestione delle frodi appartengano ad un processo strutturato
in maniera adeguata e caratterizzato da necessari strumenti e conoscenze in
linea con gli obiettivi prefissati.
Partendo da questo presupposto, il corso intende fornire i principi costitutivi del
sistema di Fraud Governance aziendale sulla base dei quali adeguare al meglio
le attività di Fraud Auditing
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
apprendere i principi di base per la costruzione di un progetto di Fraud
Governance Aziendale
definire il profilo e ruolo del Fraud Auditor e l’interazione con le altre funzioni aziendali
identificare processi, strumenti e skills necessari alle attività di Fraud Auditing Aziendale.
illustrare ostacoli, rischi e opportunità
CONTENUTI
Definizione e caratteristiche delle
Frodi a danno delle aziende
• Concetto di frode (come reato di
opportunità)
• Le Frodi come parte dei rischi
operativi
• Tipologie e dimensionamento
del fenomeno
• Metodologie di analisi delle frodi
Principi di base per la realizzazione
di un progetto di Fraud
Governance aziendale
MILANO 3 giugno ROMA 18 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
che abbiano già maturato una buona
esperienza nella valutazione e gestione dei rischi di frode e che conoscano
le normative correlate alla Fraud Governance Aziendale e gli strumenti del
COSO e dell’ERM Framework.
Ruolo e responsabilità del Fraud
Auditor
• Collocazione organizzativa
• Relazione con le altre strutture
aziendali
• Fraud Auditor – Fraud manager –
Internal Auditor – Fraud Examiner
• Strumenti necessari
• Riferimenti normativi
• Rischi e opportunità e ostacoli
Analisi dei tools e degli strumenti a
supporto dello sviluppo di un Fraud
management Program aziendale
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
prevedono inoltre case study ed esercitazioni pratiche.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita una
bibliografia completa per l’eventuale
successivo approfondimento delle tematiche trattate.
Verranno forniti anche tools, strumenti e
modelli da utilizzare nello sviluppo pratico di progetti di Fraud Management.
59
presidio dei rischi
LA GESTIONE DEI RISCHI NEGLI ENTI
MUNICIPALIZZATI
MILANO 7 - 8 luglio
ROMA 4 - 5 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
Il settore delle multiutility è in profonda evoluzione dal punto di vista normativo
(crescenti vincoli di controllo da parte delle autorità di riferimento come AEEGSI,
Autorità d’Ambito), peraltro con variazioni significative degli assetti territoriali e
societari in via di sviluppo o consolidamento.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Auditors con esperienza di Auditing nel settore delle
multiutility o che debbano sviluppare
un’attività di Auditing operativo nel
settore.
✓✓
✓✓
✓✓
fornire elementi di analisi del sistema di controllo nelle aziende di servizi,
attraverso lo sviluppo di modelli di risk-assessment nei cicli di produzione
di interesse per le organizzazioni operanti nel settore multiservizi, con particolare riferimento alla distribuzione dei servizi a rete (gas, acqua) e alla
gestione dei rifiuti (raccolta e smaltimento)
individuare i principali rischi strategici e operativi comuni alle organizzazioni operanti nel settore delle multiutility
inquadrare il ruolo dell’Internal Auditing a supporto del sistema di controllo nelle aziende multiutility
fornire le principali technicalities in uso agli Auditors nel fornire attività di
assurance nel settore delle multiutility
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Il concetto di rischio
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali;
saranno inoltre presentati casi di studio inerenti all’elaborazione di analisi
dei rischi nei settori dei servizi a rete
(energy e acqua) e nella gestione dei
rifiuti.
60
• Il rischio nell’attività di Auditing
e secondo gli Standards della
Professione
• Principali tipi di rischio
(strategico, operativo, di
compliance.)
Il settore delle Multiutility:
• Inquadramento del settore:
cicli di processo servizi a rete
(distribuzione gas e acqua
potabile) e sviluppo di un riskassessment
• Cardini normativi della
distribuzione a rete (energy e
idrico)
• Casi di studio sui rischi di sistema
trasversali (segregazione compiti,
sistema deleghe)
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Inquadramento del settore: cicli di
processo raccolta e smaltimento
rifiuti e sviluppo di un riskassessment
Cardini normativi del sistema di
raccolta e smaltimento rifiuti
Sviluppo di casi di studio nei
business di riferimento
GESTIONE DEL RISCHIO NEL CONTROLLO
DELLE TERZE PARTI
Gli effetti della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica hanno portato
cambiamenti tali da rivoluzionare completamente i rapporti di lavoro e di partnership.
Unitamente alle opportunità di crescita che questo stato di cose ha comportato,
sono nate, per l’azienda, nuove esigenze e nuovi rischi da prevenire legati alla
scelta, al controllo e al monitoraggio delle terze parti ovvero dei partner specialistici, dei fornitori o dei clienti.
L’esternalizzazione di attività può abbassare il profilo di rischio trasferendo certe
funzioni a soggetti esterni dotati di maggiori competenze e capacità specialistiche per controllare i rischi connessi. Tuttavia, il ricorso a parti terze non diminuisce la responsabilità del consiglio di amministrazione e dell’alta direzione di
assicurare che tali funzioni siano svolte in modo sicuro e corretto, e nel rispetto
della normativa vigente. L’outsourcing dovrebbe basarsi su rigorose convenzioni
e/o accordi contrattuali che stabiliscano una chiara suddivisione delle responsabilità fra prestatori esterni dei servizi e utente. Inoltre, è necessario che vengano
gestiti i relativi rischi residuali, fra cui la possibilità di disfunzioni nell’erogazione
dei servizi stessi.
ROMA 10 marzo
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditor, Security Manager, Risk Manager,
Fraud Manager, Credit manager e Responsabili della Compliance interessati ad approfondire questa tematica.
Al termine del corso i partecipanti:
✓✓
✓✓
saranno in grado di valutare i possibili rischi connessi all’utilizzo di terze
parti
saranno in grado di definire attività di monitoraggio e controllo
CONTENUTI
Il problema della gestione delle
Terze Parti: un’opportunità di
sviluppo
• Introduzione generale: il ruolo
delle Terze Parti e cosa si intende
per Terza parte
Chi controllare e come
• La qualificazione del soggetto
terzo: definizione dell’identità,
cosa controllare?
• L’importanza dell’organizzazione:
chi deve controllare?
• Il processo di controllo: un circolo
virtuoso
• Il ruolo della comunicazione
interna
• Strumenti per il censimento
• Strumenti per un primo controllo:
• L’investigation: azioni di
intelligence
• I Referals e l’importanza del
Networking
• Le Banche dati Interne
• Le Banche dati esterne
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
prevedono inoltre case study ed esercitazioni pratiche.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
Come gestire le attività di
controllo, cosa monitorare?
• L’importanza del monitoraggio
• Il Tesoro delle Fonti Aperte
• L’importanza della comunicazione
esterna
• Il controllo e la tutela della
reputazione
61
presidio dei rischi
ICT E GLOBALIZZAZIONE: APPROCCI
METODOLOGICI DI Audit CLOUD,
E-COMMERCE E CYBERCRIME
MILANO 9 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai professionisti preposti a supervisionare, definire e tutelare la sicurezza e il governo ICT delle
proprie organizzazioni nel contesto
globalizzato.
L’esplodere dell’informazione e i nuovi sviluppi degli ultimi decenni (e-commerce, cloud, wireless) si sono imposti all’attenzione dei professionisti di sicurezza,
Audit o governo ICT, come potenziali fonti di opportunità, ma anche come scogli di difficile approccio ai fini di un uso protetto.
Accanto alle tipologie classiche (spam, virus, malware), il crimine informatico
sfrutta infatti una proliferazione di metodi nuovi, altamente complessi e articolati.
Questo nuovo panorama si accompagna a una integrazione e globalizzazione
organizzativa delle metodologie capaci di supportare le aziende su questo terreno, che richiede la conoscenza e la capacità di utilizzare in modo integrato
metodi, approcci, framework applicabili.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
presentare l’attuale panorama sui recenti sviluppi dell’informatica in ambito aziendale (e-commerce, cloud, wireless, nuovo cybercrime)
sensibilizzare le organizzazioni sulle effettive possibilità di utilizzo degli
strumenti tecnici, organizzativi e metodologici presentati
istruire la funzione dell’Internal Audit all’utilizzo sicuro e proficuo di tali
paradigmi
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
prevede anche esercitazioni pratiche.
Il business sulla rete
• E-commerce
• Autenticazione,
autorizzazione
• Gradualità dell’approccio
• Precisione dei dati
• La nuova ottica degli obblighi
istituzionali
• Cloud: il nuovo outsourcing
• Tipologie di servizi
• Delocalizzazione dei dati
• Sicurezza e continuità
• Wireless personale in azienda:
rischi e controlli
• Cybercrime
• Entità delle minacce: sviluppi
e tendenze
• I target: l’individuo e
l’organizzazione
• Protezioni
62
L’integrazione delle metodologie
e degli strumenti e il nuovo focus
dell’Audit ICT
• Audit e Assessment: la
radicalizzazione dell’approccio
Schematizzazione e misurazione
dei processi e dei risultati
• I Modelli di capacità e la
generalizzazione delle Balanced
Scorecard
• Responsabilità
• Informazioni necessarie
• Indicatori dei risultati /
dell’andamento dei processi:
anticipazione delle misure
ASSESSMENT DELL’INTERNAL Audit SUL RISK
APPETITE FRAMEWORK
Come previsto dal 15° aggiornamento del 2 luglio 2013 della circolare 263 di
Banca d’Italia, viene richiesto all’Internal Audit un’attività di assurance sul Risk
Appetite Framework delle banche.
L’internal Audit dovrà valutare l’efficacia del processo di definizione del Risk Appetite Framework (RAF), la coerenza interna dello schema complessivo e la conformità dell’operatività aziendale al RAF.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
CONTENUTI
• Agg. Circ 263 di Banca Italia
• Principi generali: risk appetite
statement, risk capacity, risk
appetite, risk limits, and risk
profile
• I ruoli e le responsabilità degli
organi aziendali
La definizione del RAF: obiettivi
di rischio, le soglie di tolleranza e i
limiti di rischio
• Elementi qualitativi del risk
appetite (ad es. business model,
strategia organizzativa)
• Elementi quantitativi del risk
appetite (massima perdita
accettabile, capitale minimo,
liquidità minima, obiettivi
specifici per tipo di rischio)
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
comprendere i concetti rilevanti ai fini del RAF (risk appetite, risk tolerance,
risk profile, risk limits).
maturare un’analisi critica della adeguatezza del Sistema dei Controlli Interni per la determinazione del RAF
predisporre un’azione di Auditing in conformità agli standard di riferimento al fine di valutare e al fine di apportare aree di miglioramento alla RAF
Evoluzione normativa e quadro di
riferimento
MILANO 12 marzo
ROMA 22 settembre
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili della
funzione di Internal Auditing e/o Auditor Senior e al Management di Banche, SIM, SGR o Società finanziarie.
Audit del Risk Appetite Framework
• Efficacia del processo di
definizione e progettazione
del RAF (comunicazione, top
down e bottom up, risk culture,
adattabilità ai cambiamenti di
business e alle condizioni di
mercato)
• Conformità dell’operatività
aziendale al RAF e
incorporazione del RAF nei
processi aziendali
• Valutazione della funzione di Risk
Management nella definizione
del RAF e risk model validation
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
presenterà esempi tratti dal mondo
bancario.
63
presidio dei rischi
Audit DELLA FUNZIONE RISORSE UMANE
MILANO 14 - 15 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili della funzione di Internal Audit, Internal
Audit Manager e Supervisor, appartenenti alla Struttura di Compliance e a
Preposti al Controllo Interno e a tutti
coloro che a vario titolo sono coinvolti
nell’applicazione delle normative di riferimento, in particolare: Testo Unico
Sicurezza (D.Lgs. 81/2008).
L’area Risorse Umane riveste un ruolo fondamentale e strategico per ogni azienda in quanto gestisce indirettamente e direttamente il capitale umano dell’organizzazione stessa.
L’intervento di Audit è un’occasione unica per aiutare la funzione a riflettere e
valutare le possibilità e, al tempo stesso, le complessità insite nella misurazione
e valutazione del capitale umano dell’azienda.
L’Internal Auditor ha quindi l’opportunità di creare “un momento di arricchimento per l’intera organizzazione” attraverso la valutazione del contributo delle
risorse umane alla generazione di valore per l’azienda, ottimizzando quindi il
rapporto tra costo e performance realizzate.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
capire le relazioni tra strategia d’impresa e gestione delle risorse umane
dare una panoramica generale finalizzata alla costruzione di una Audit Risk
Map delle aree tipiche della Direzione Risorse Umane.
fornire ai non HR Manager una comprensione dei processi fondamentali
della Funzione Risorse Umane sui temi tipici dell’area nelle sue dinamiche
evolutive, nelle interrelazioni esistenti fra elementi normativi, amministrativi e gestionali.
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
prevede un’esercitazione sulla costruzione di una Risk Map per l’area HR.
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Ruolo, caratteristiche e
connotazioni organizzative della
Funzione HR
• Relazioni tra Organizzazione e
Risorse Umane.
Strategia, Struttura e Valore:
Modelli
Persone: tra regole e motivazione
• I Contratti di Lavoro: tipologie e
livelli.
• Modelli di Relazioni Industriali.
Il Contratto Psicologico
Le Leve ed i relativi Processi HR
• Ricerca e Selezione.
• Formazione ed Addestramento.
• I Sistemi di Competenze e lo
Sviluppo del Capitale Umano
(riferimenti)
• Sistemi di Valutazione (3 P)
e Sistemi di performance
Management.
64
Rewarding & Recognition
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Cenni di Amministrazione del
Personale
• Il processo di Pay Roll
• Le Componenti della retribuzione
• Sistemi di dimensionamento
degli organici
Sussidi al Reddito, Incentivi ed Aiuti
di Stato: cenni
Mappatura delle Aree di Rischio
• Il Sistema della Audit Risk map
per l’HR
• Il sistema dei Controlli
• Rischi Compliance: solo Health
and Safety?
• Rischi di Frode
Costruzione di una HR Audit Risk
Map
• Sintesi dei modelli di riferimento
• Caso pratico
SOCIAL MEDIA & REPUTATIONAL RISK
I Social Media rappresentano un’evoluzione nelle modalità di apprendimento,
di diffusione e di condivisione di informazioni e contenuti. L’accesso real-time
all’user-generated content consente a lavoratori e aziende di utilizzare canali innovativi in grado di velocizzare la comunicazione e agevolare la collaborazione.
Questa innovazione dirompente abilita moderni meccanismi di comunicazione
che richiedono però delle decisioni puntuali da prendere nella gestione di questi nuovi flussi.
Tali strumenti, supportati da una diffusione capillare derivante dal coinvolgimento e da strumenti easy-to-use e fun-to-use, da un lato offrono alle aziende notevoli opportunità in grado di aumentare il valore del brand, dall’altro introducono
nuovi fattori di vulnerabilità e di rischio, spesso legati alla reputazione aziendale.
Questi ultimi sono da presidiare al fine di minimizzare eventuali impatti di business, attraverso l’impostazione di un modello di gestione e risposta ai rischi.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
conoscere, gestire ed evitare i rischi in cui l’azienda può incorrere in ambito
Social Media
aiutare l’Internal Auditor a impostare un modello di monitoraggio della
Web Reputation attraverso l’adozione di un modello di Reputation Management
definire, strutturare e ottimizzare gli aspetti relativi a un programma di Audit in ambito Social Media e presenza del brand online
CONTENUTI
Introduzione ai Social Media: il
fenomeno, l’utilizzo e i rischi
• Panoramica su Social Media e
Social Business
• Rischi derivanti dalla
partecipazione consapevole
dell’azienda
• Rischi derivanti dalla presenza
non gestita da parte dell’azienda
• Reputation Risk: caratteristiche e
approccio
• Caratteristiche del concetto di
reputazione
• Integrazione tra monitoraggio
della reputazione e gestione del
rischio
• Web Reputation Risk:
opportunità, cause e gestione
• Caratteristiche conseguenze
legate alla Web Reputation
• Il processo di monitoraggio
• Web Reputation come
opportunità
l ruolo dell’Internal Audit: il
Reputation Risk Audit come
attività iniziale del processo di
impostazione di un modello di Web
Reputation Management
MILANO 19 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors
di aziende quotate, o comunque con
brand riconosciuto a livello nazionale
e internazionale, che vogliono acquisire le competenze necessarie per
affrontare il rischio reputazionale, in
grado di impattare il brand a seguito
di una percezione negativa dell’immagine aziendale.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali,
all’interno delle quali verranno proposti e discussi con la classe dei case
study relativi a famosi brand nazionali
e internazionali.
• Approccio progettuale al Web
Reputation Management
• Il ruolo dell’Audit e il Social
Media Capability Maturity Model
• Il Social Media Audit Program
65
presidio dei rischi
REATI AMBIENTALI E GESTIONE DEL RISCHIO
MILANO 25 marzo
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili della funzione di Internal Audit, agli Internal Audit Manager, ai Supervisor,
agli appartenenti alla Struttura di
Compliance e ai Preposti al Controllo Interno e a tutti coloro che a vario
titolo sono coinvolti nell’applicazione
delle normative di riferimento in particolare: Testo Unico Ambiente (D.Lgs.
152/2006).
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali;
si prevedono inoltre case study ed
esercitazioni come la simulazione di
un Audit operativo, l’analisi di un rapporto di Audit e la definizione di un
piano di azioni correttive e preventive.
66
I reati ambientali sono entrati a far parte del sistema della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive
di personalità giuridica.
La recente introduzione di specifici reati ambientali all’interno del codice penale (inquinamento ambientale; disastro ambientale; traffico ed abbandono di
materiale ad alta radioattività; impedimento al controllo) nasce dall’esigenza di
prevedere un gruppo omogeneo di norme volte alla tutela dell’ambiente.
Le organizzazioni devono prendere in considerazione le operazioni e le attività
che influiscono sui propri impatti ambientali significativi tutte le volte che intervengono su controlli operativi e procedure.
Il corso, di taglio pratico, intende fornire un quadro chiaro ed esaustivo di quanto previsto dal Decreto Legislativo.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
approfondire le conoscenze sui requisiti dei Modelli Organizzativi 231 in
materia di prevenzione dei reati ambientali
incrementare le competenze ai fini del monitoraggio dell’efficacia dei Modelli Organizzativi 231 in materia di prevenzione dei reati ambientali
migliorare la comprensione dei rapporti di Audit di I, di II e di III parte sui
Sistemi di Gestione Ambientale e valutare la necessità e l’efficacia di eventuali azioni correttive e/o preventive
CONTENUTI
Il Modello Organizzativo per
l’Ambiente
• Riferimenti normativi (D.Lgs.
152/2006 – Testo Unico
Ambiente)
• I reati ambientali (D.Lgs.
121/2011)
• Standard sui Sistemi di Gestione
Ambientale (norma ISO 14001 /
Regolamento Europeo EMAS)
• Politica ambientale
• Gap analisys, identificazione
degli aspetti e valutazione degli
impatti ambientali
• Identificazione, accesso e
valutazione di conformità alle
prescrizioni
• Obiettivi e programmi di
miglioramento
• Struttura, ruoli e responsabilità in
campo ambientale
• Formazione e informazione
• Comunicazione
• Struttura documentale del
sistema di gestione ambientale
• Controlli operativi e monitoraggi
ambientali
• Audit interni e gestione delle non
conformità
• Registrazioni
• Riesame del sistema di gestione
da parte della direzione
• La certificazione dei Sistemi di
Gestione Ambientale Tecniche
di Audit sui Modelli Organizzativi
231 per l’Ambiente
• Norma 19011 “Linee guida per
Sistemi di Gestione degli Audit
Qualità/Ambiente/Sicurezza”
• Audit di I, II e III parte
• Terminologia ed elementi chiave
di un Audit
• Pianificazione e programmazione
di un Audit
• Modalità di conduzione di un
Audit
• Formalizzazione e comunicazione
delle risultanze di Audit
• Competenze e condotta degli
Auditor
BUSINESS CONTINUITY MANAGEMENT
Il Business Continuity Management è un processo complesso, ma indispensabile in tutte quelle organizzazioni che devono garantire alle parti interessate il
mantenimento in operatività dei propri processi. Questo richiede di analizzare
i possibili impatti che dei fenomeni avversi potrebbero avere sul business e, in
generale, sull’organizzazione nel suo complesso.
MILANO 25 - 26 maggio
Quindi, l’obiettivo primario del BCM è il proseguimento delle attività di business
anche a fronte di condizioni avverse e/o estreme mediante l’introduzione di appropriate strategie di continuità operativa, la definizione di obiettivi e metodi
per il ripristino delle attività suscettibili di essere interrotte, e un’attenta pianificazione per la gestione dei rischi operativi e la gestione delle crisi.
Le quote sono intese Iva esclusa
L’Internal Audit sulla Business Continuity diventa quindi uno dei fattori necessari
per aiutare le organizzazioni nello sviluppo e nel monitoraggio dei programmi di
resilienza ai rischi più critici.
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors, ma anche ai Dirigenti di organizzazioni, private e pubbliche, che
operino in contesti competitivi, ove
l’assenza dell’operatività per un periodo di tempo definito può significare
l’uscita dal business.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
definire un percorso d’informazione e formazione di base sul tema della
Business Continuity
fornire i principali indirizzi pratici per l’Internal Auditing
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
2 giorni
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
• Aspetti strategici relativi alla
gestione delle organizzazioni
• Gli eventi ad alto impatto e bassa
probabilità di accadimento
• Categorie di rischi
• Campo di applicazione della
Business Continuity
• Gli standard internazionali IPPF
per l’Internal Auditing sui rischi
• Percezione del valore e
percezione del rischio
SECONDA GIORNATA DI CORSO
• La BIA [Business Impact Analysis]
e l’Internal Auditing
• Aspetti critici nella
predisposizione della Business
Impact Analysis
• Cenni sul panorama normativo e
regolamentare
• La ISO 22301 – una possibile
risposta all’incertezza
• Dall’ERM all’ERM resiliente
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Saranno previste inoltre brevi esercitazioni pratiche.
67
competenze relazionali
TECNICHE DI GESTIONE E CONDUZIONE
DELLE INTERVISTE NELL’INTERNAL Auditing
MILANO 11 - 12 maggio
ROMA 8 - 9 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
Nell’ambito della definizione delle competenze professionali dell’Internal Auditor, il progetto di ricerca CBOK (Common Body of Knowledge) ha sottolineato
l’elevata importanza delle cosiddette interpersonal skills, ovvero competenze
interpersonali o relazionali indispensabili per gestire in modo efficiente ed efficace lo svolgimento delle attività di Auditing a tutti i livelli. La gestione delle interviste, strumento chiave per l’Internal Auditor, rappresenta senza dubbio
l’attività in cui è richiesto maggiormente un esercizio attento e consapevole di
tali competenze; grazie ad esse è infatti possibile orientare l’esito stesso della
funzione di Audit.
Il corso ha l’obiettivo di:
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors
che desiderano acquisire l’approccio
tecnico e gli strumenti più idonei per
gestire efficacemente le interviste.
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
sviluppare tecniche e strumenti innovativi per la gestione efficace delle
interviste
definire e monitorare il raggiungimento degli obiettivi dell’intervista
stimolare gli interlocutori a instaurare e mantenere rapporti professionali
costruttivi
gestire con consapevolezza e sicurezza eventuali situazioni critiche nella
relazione con l’Auditee
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Il processo di IA: le competenze e il
ruolo della comunicazione
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali. Saranno previste situazioni di role-play e simulazioni di intervista avvalendosi delle tecniche esposte, con
un focus sulle situazioni critiche per le
quali vengono fornite tecniche di immediato utilizzo, sperimentate in aula
con apposite esercitazioni.
L’intervista nel processo di IA
• Le fasi dell’intervista
• Piano pre-intervista: gli obiettivi
dell’intervista, chi incontrare,
quando e dove
• Approccio: gli Stili Sociali di
Comunicazione (individuare lo
stile dell’interlocutore e gestirlo
al meglio)
• Corpo: la tecnica delle domande,
quali e quando usarle. La
documentazione a supporto
La gestione della relazione:
dall’obiezione al conflitto
• Tecniche di assertività
• Tecniche di Ascolto Attivo
68
SECONDA GIORNATA DI CORSO
La gestione della relazione:
dall’obiezione al conflitto
• Tecniche di gestione del conflitto
• Focus sull’intervista di precisione:
Struttura Superficiale e Struttura
Profonda
Gli Universali del Modellamento
Umano
•
•
•
•
Cancellazioni
Generalizzazioni
Distorsioni
Il Metamodello e le domande
antidoto
TECNICHE DI NEGOZIAZIONE E GESTIONE DEI
CONFLITTI NELL’INTERNAL Audit
I conflitti sono un aspetto connaturato alle relazioni. Tuttavia, se anticipati e gestiti attraverso le opportune tecniche di comunicazione, possono essere vissuti
in modo costruttivo.
Anche l’attività di Internal Auditing può condurre a situazioni potenzialmente
conflittuali che, se non adeguatamente gestite, possono degenerare compromettendo la stessa attività.
Risulta, dunque, fondamentale adottare una strategia di mediazione del conflitto nella direzione di un confronto costruttivo che metta in evidenza gli obiettivi
comuni tra le parti e che porti allo sviluppo di una gamma più ampia di idee e
soluzioni. Il corso è finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per gestire
in modo efficace i conflitti che tipicamente caratterizzano la Professione e a un
corretto utilizzo della negoziazione al fine di trasformare le stesse conflittualità in
opportunità di confronto.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
individuare i criteri di analisi delle diverse situazioni di conflitto per comprenderne le cause e le possibili soluzioni
focalizzare i criteri per migliorare la capacità di comunicare in modo da
prevenire e gestire costruttivamente le situazioni di conflitto
utilizzare la propria intelligenza emotiva e sperimentare i benefici dell’ascolto attivo
gestire il processo negoziale, interpersonale e organizzativo, utilizzando
strumenti e tecniche funzionali al raggiungimento degli obiettivi
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Definizione e analisi del conflitto
• Differenziare causa e sintomo
• Tipologie di conflitto
La comunicazione come strumento
per prevenire e gestire il conflitto
• Elementi base del processo
comunicativo
• Le emozioni nel conflitto:
imparare a gestire la rabbia
L’ascolto attivo e la tecnica delle
domande
• Utilizzare la parafrasi, il riassunto,
e la verbalizzazione
• Riconoscere l’utilità delle
varie tipologie di domande e
individuare quando è preferibile
utilizzarle
SECONDA GIORNATA DI CORSO
La negoziazione come strumento di
gestione del conflitto: definizione
ed elementi principali
MILANO 15 - 16 giugno
ROMA 11 - 12 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili e agli
Internal Auditors che desiderano acquisire una preparazione tecnica specifica per gestire le negoziazioni e i
conflitti che possono insorgere nell’esercizio della Professione.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali,
affiancando alla parte teorica una costante sperimentazione pratica delle
tecniche esposte. Nel corso verranno
utilizzati: role play, esercitazioni, case
study.
• Approccio competitivo
• Approccio integrativo
• Approccio ripartitivo
La preparazione della strategia
negoziale
• I punti di attenzione
• La definizione degli obiettivi
La gestione della relazione nella
negoziazione
• Comprendere e gestire le attese
della controparte
• Distinguere il contenuto dalla
relazione
69
competenze relazionali
LA GESTIONE E LA MOTIVAZIONE dei PROPRI
COLLABORATORI
ROMA 21 - 22 maggio
Nella situazione attuale assume una grande rilevanza la capacità di gestire in
modo professionale le risorse umane presenti all’interno dell’azienda.
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Alla luce di questo, il personale può diventare il vero valore aggiunto dell’organizzazione se, all’interno dell’impresa, vengono create le giuste condizioni
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
In questa prospettiva, per gestire in modo efficace i collaboratori, non sono più
sufficienti i comportamenti acquisiti per via empirica sulla base della propria
sensibilità personale, ma è necessario ampliare e rendere più flessibile il proprio
stile di gestione del personale.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili di
Funzioni di Audit e a Project Leader
che desiderino migliorare la propria
capacità di gestire e motivare il proprio gruppo di collaboratori.
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con metodologie
didattiche attive che alternano all’illustrazione delle tecniche e degli spunti metodologici alcune simulazioni e
analisi basate su casi di studio e role
playing.
70
migliorare la consapevolezza del proprio “modo di fare” nella gestione del
collaboratore
sviluppare modalità di gestione più efficaci per aumentare la qualità della
performance dei collaboratori
gestire i collaboratori secondo le logiche del team working e del diversity
management
fare propri i modi più efficaci per superare le resistenze ai cambiamenti
espresse dai collaboratori
scegliere comportamenti gestionali più opportuni al fine di stimolare nelle
risorse gestite un approccio empowered oriented
sviluppare un metodo di gestione delle risorse volto a sollecitare nella propria squadra: self efficacy, fiducia e spirito positivo
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA CORSO
La gestione dei collaboratori
• La gestione dei collaboratori
nell’assunzione del ruolo
• Le abilità e competenze per gestire
i collaboratori
Gli stili di direzione dei collaboratori
• I fattori alla base della leadership e
diversi stili
• La leadership “situazionale”
Comunicazione
• Differenza tra comunicare e
informare e tecniche
• Ascolto: strumento di
comunicazione
Motivazione
• La motivazione dei collaboratori:
utilizzo leve motivazionali
• Diversity Management: motivazione
e differenti tipi di collaboratori
• Le resistenze al cambiamento e loro
superamento
SECONDA GIORNATA DI CORSO
La gestione operativa dei
collaboratori
• La trasmissione efficace dei compiti
e formulazione critiche costruttive
• Il processo della delega e modalità
di controllo dei collaboratori
La gestione dei collaboratori come
gruppo
• Gruppo di lavoro: caratteristiche,
comportamenti e metodologie
funzionali
• La gestione dei conflitti
interpersonali e di ruolo
Le fasi per garantire la produttività e
qualità nello svolgimento dei compiti
• La definizione e la condivisione
degli obiettivi
• La gestione delle priorità e delle
urgenze
• La previsione e la gestione degli
errori e il coinvolgimento nelle
soluzioni
TIME MANAGEMENT
In un contesto sfidante, come quello in cui oggi operano le aziende, saper gestire il proprio tempo e quello degli altri, rappresenta una capacità importante per
tutti coloro che occupano un ruolo di responsabilità e coordinano altre persone.
Questo richiede la capacità sia di affrontare e gestire la variabilità dei processi e
dei carichi di lavoro, sia di comprendere le potenzialità di sviluppo delle persone
che operano all’interno della propria unità.
Inoltre, è molto importante che il responsabile dell’unità stesso sappia gestire
il proprio tempo in una logica che privilegi non la gestione delle emergenze,
bensì lo sviluppo di “processi organizzativi” che favoriscano l’efficienza e la produttività delle persone.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
gestire in modo efficace (raggiungere gli obiettivi) ed efficiente (ottimizzare l’utilizzo delle risorse) il proprio tempo e quello dei suoi collaboratori
analizzare l’attuale programmazione delle attività di Audit per consentire
un salto qualitativo nel raggiungimento degli obiettivi richiesti
acquisire maggiore consapevolezza nella gestione del tempo per ridurre
tensioni e possibili cause di stress negativo
ROMA 25 febbraio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili di
Funzioni di Audit e a Project Leader
che desiderino acquisire una preparazione tecnica specifica per la gestione
del tempo.
CONTENUTI
Introduzione
• Cosa ottenere da una migliore
gestione del tempo
• Individuazione degli ostacoli e
delle opzioni e criteri di urgenza
e importanza
Time Management e pianificazione
• Dall’obiettivo al risultato
• Modelli e strumenti di
pianificazione
• Individuazione dei “costi
nascosti”
• Calendario e to-do list
La Risorsa tempo per un
responsabile di Unità
• Tempo dedicato alla relazione e
alla produzione
• Autodiagnosi nell’utilizzo del
proprio tempo
• Le forze in campo: saper valutare
potenzialità e capacità dei propri
collaboratori
Ottimizzazione dei tempi di
svolgimento dei processi
• L’analisi di variabilità dei processi
interni
• Il fattore umano nella variabilità
dei processi
• Gestione di feed-forward e feedback sui processi
• Cenni a tecniche di
programmazione delle attività
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge utilizzando metodologie didattiche attive che alternano
all’illustrazione delle tecniche e degli
spunti metodologici alcune simulazioni e analisi basate su casi di studio e
role playing, al fine di stimolare l’attenzione dei partecipanti.
Time Management e delega
• Il multitasking
• Comprendere la propria curva di
efficienza
• Ridistribuire e delegare le attività
• Cosa delegare, come delegare
• Come gestire i “ladri di tempo”:
posta elettronica, telefono,
riunioni
71
competenze relazionali
LA COMUNICAZIONE EFFICACE VERSO GLI ALTRI
ORGANI DI CONTROLLO E LA COMUNICAZIONE
DEI DATI SENSIBILI AL BOARD
ROMA 1 dicembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso è rivolto ai Responsabili di
Funzioni di Audit che abbiano la necessità di migliorare le proprie capacità comunicative verso gli altri organi
di controllo e il Board.
Lo Standard 1111 prevede che il Responsabile Internal Auditing partecipi regolarmente alle riunioni del Board e alla presenza degli altri attori degli Organi di
controllo. La presenza e la partecipazione a queste riunioni è un’occasione per
sollevare in fase preliminare riflessioni su tematiche relative a rischi elevati, sistemi, procedure ed eventuali criticità rilevate sui controlli aziendali. Tale presenza
è inoltre utile per fornire informazioni in merito ai piani e alle attività di Internal
Auditing e per relazionare gli altri partecipanti su materie di interesse comune.
In queste situazioni l’Internal Auditor spesso si trova a dover gestire la comunicazione in condizioni di conflitto o di opinioni divergenti e deve impostare una
comunicazione che renda di facile comprensione anche a non “addetti ai lavori”
una terminologia tecnica. Questo corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti
la capacità di gestire in maniera efficace i momenti di confronto con il Board.
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
utilizzare tecniche di comunicazione efficace per il raggiungimento degli
obiettivi e nella gestione delle relazioni tra colleghi e con il Board
acquisire modalità di gestione dei conflitti e strategie comunicative adeguate
conoscere ed applicare la normativa vigente sulla comunicazione di dati
sensibili
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Al fine di stimolare l’attenzione dei
partecipanti durante il corso si utilizzeranno metodologie didattiche attive che alternano all’illustrazione delle
tecniche e degli spunti metodologici
alcune simulazioni e analisi basate su
casi di studio e role playing.
Le diverse funzioni della
comunicazione organizzativa
Dinamiche conflittuali e di non
cooperazione
Le strategie comunicative
Il conflitto funzionale e quello
disfunzionale
• Fattori facilitanti nella
comunicazione
• L’ascolto attivo, l’empatia e le
possibili barriere all’ascolto
• Varie tipologie di feed-back
• l’aggressività e il suo
superamento
• l’anassertività
• l’assertività
I modelli della comunicazione
organizzativa e le sue funzioni
Le diverse tipologie
• Formativa
• Informativa
• funzionale
I canali formali e informali
72
• Origini
• Strategie
• Conseguenze per
l’organizzazione
• Tecniche di evitamento del
conflitto
• La gestione delle situazione di
comunicazione conflittuale
• La competenza emozionale
La comunicazione dei dati sensibili:
• Classificazione dei dati
• Normativa di riferimento
73
compETENZE SETTORIali
SETTORE ASSICURATIVO
MILANO 1 aprile
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Internal Auditors e
appartenenti alle Unità Antifrode, Direzione Sinistri e agli Assuntori delle
compagnie assicurative.
Il corso è rivolto anche a Managers e
professionisti coinvolti nel processo
di mappatura e gestione dei rischi in
azienda.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali
e prevede esercitazioni pratiche da
svolgere in gruppo. La metodologia
privilegiata è, infatti, quella del Learning by doing coinvolgendo direttamente i corsisti in casi pratici e role
play. Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
LE FRODI IN CAMPO ASSICURATIVO - RAMO
DANNI RCA
Con il comunicato stampa del 12 settembre 2014, l’IVASS ha reso nota la pubblicazione sul proprio sito della prima relazione annuale antifrode che offre un
resoconto piuttosto dettagliato sull’attività svolta nel 2013 dalle imprese di assicurazione e dallo stesso Istituto di Vigilanza nella lotta alle frodi assicurative nel
settore RC auto.
La relazione annuale illustra le varie attività svolte dall’IVASS per contrastare i
fenomeni di criminalità, gli accordi e le collaborazioni messe in atto con le istituzioni pubbliche e le forze dell’ordine al fine di ridurre il peso economico di tali
reati che grava sempre di più sugli assicurati; in ultima istanza, dunque, la relazione annuale antifrode si propone l’obiettivo di valutare l’adeguatezza delle
procedure adottate per contrastare e prevenire le frodi.
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
✓✓
✓✓
conoscere gli aspetti della creazione di un sistema di Internal Audit per la
lotta e la prevenzione delle frodi interne ed esterne
valutare come la funzione Internal Auditing si debba relazionare alla struttura Antifrode per una reale ed efficace lotta alle frodi e una diminuzione
del rischio operativo e finanziario
CONTENUTI
Impostare efficacemente il
processo gestionale del sinistro
fraudolento
• Circolari Ivass e Codice delle
Assicurazioni in materia di frodi
• Creare una struttura Antifrode
che risponda alle esigenze
aziendali
• Interazioni tra sinistri assunzioni e
strutture commerciali in Antifrode
• Interazioni tra struttura antifrode
e Fiduciari esterni ( Periti, Medici,
Legali)
• Analisi dei sinistri fraudolenti in
RC AUTO e in ARD
• Superare il danno economico per
la compagnia
• Come superare e gestire il danno
sociale causato dal sinistro
fraudolento
Indicatori di frode sospetta: Fase
Assuntiva e Fase Liquidativa
74
• Fase assuntiva: come impostare
un adeguato livello di ricerca
• Fase di denuncia e di
liquidazione del sinistro
• Indicatori di fraudolenza in fase
assuntiva e in fase di gestione del
sinistro
Valutazione di economicità
• Sinistri Rca con danni a cose
• Sinistri Rca con danni a persone
• Quando liquidare un sinistri
fraudolento: elementi di
valutazione
Desktop Investigations: processo di
gestione e fasi operative
• Raccolta delle informazioni utili:
dove reperire le informazioni
indispensabili
• Come e quando utilizzare le
informazioni in sede giudiziale
• Come utilizzare le informazioni
“Non utilizzabili in sede
giudiziale”
• Impostare una corretta procedura
per l’acquisizione delle
informazioni
Verifica e utilizzo dei risultati delle
desktop investigations
• Reiezione del sinistro
• Field investigation
Audit SUL PROCESSO DEL CREDITO
SETTORE FINANZIARIO
Alla luce del nuovo contesto normativo e di mercato, le banche oggi si ritrovano
a rivalutare l’intero processo gestionale del rischio di credito, con lo scopo di
prevenire quanto più possibile l’insorgenza stessa del fenomeno.
MILANO 6 - 7 maggio
Il monitoraggio delle posizioni di credito e la gestione dei crediti problematici
sono pertanto attività critiche sulle quali l’attività di Audit è chiamata a svolgere
una precisa funzione di verifica e di controllo.
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
CONTENUTI
Il Contesto Normativo
• Principali elementi normativi
e regolamentari dell’attività di
gestione del credito
La Struttura del Processo
• I processi aziendali di gestione
del credito: fasi e attività
• Focus sulle fasi di monitoraggio
dei crediti e gestione dei crediti
problematici
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
proporre un’analisi qualitativa del processo creditizio, in funzione delle
principali attività mappate e con particolare attenzione alle recenti disposizioni dettate da Banca d’Italia
proporre approfondimenti specifici sulla verifica delle politiche di mitigazione dei rischi di credito
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
DESTINATARI
Il corso si rivolge a specialisti delle
aree Internal Audit e della gestione
del credito.
SECONDA GIORNATA DI CORSO
La valutazione dei rischi
• Monitoraggio dei crediti e di
gestione dei crediti problematici
• I processi critici, il risk mapping,
le tipologie di controlli
• La gestione delle posizioni
anomale
L’esecuzione delle attività di Audit
• L’Audit sui requisiti di impianto
delle fasi di monitoraggio dei
crediti e di gestione dei crediti
problematici
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
prevede l’utilizzo di esercitazioni basate sulla discussione in aula di casi
pratici.
Ad integrazione del corso verranno
esaminate le modalità di classificazione e di gestione delle posizioni (sia
affidate che non affidate) che presentano anomalie, analizzandole con approccio statistico.
75
compETENZE SETTORIali
SETTORE FINANZIARIO
MILANO 30 - 31 marzo
ROMA 9 - 10 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
INTERNAL Auditing PER IL SETTORE
FINANZIARIO (CORSO AVANZATO)
Come previsto dalla nuova circolare n. 285 di Banca d’Italia – aggiornamento del
6 maggio 2014, viene sempre più richiesto all’Internal Audit una attività di assurance su tutti i principali temi inerenti il Sistema di Controllo Interno, a partire
dal Risk Appetite Framework, alla gestione dei rischi e alle attività esternalizzate.
Anche alla luce delle novità introdotte dalla Banca d’Italia in tema di Sistema
dei Controlli Interni, l’Internal Audit dovrà sempre più essere parte attiva valutando l’efficacia del processo di definizione del Risk Appetite Framework (RAF),
la coerenza interna dello schema complessivo e la conformità dell’operatività
aziendale al RAF.
Il corso ha l’obiettivo di:
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili della
funzione di Internal Auditing e/o Auditor Senior e al management di Banche, SIM, SGR o Società finanziarie.
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
comprendere la natura, le caratteristiche e le finalità che devono essere
perseguite dalla funzione di Internal Audit all’interno delle aziende di natura bancaria a fronte delle trasformazioni avvenute nel governo societario.
maturare un’analisi critica dei presupposti che connotano il Sistema di
Controllo Interno delle banche
comprendere la metodologia di analisi dei processi del settore bancario e
di individuazione dei rischi agli stessi associati
predisporre un’azione di Auditing in conformità agli standard di riferimento e sulla base di efficaci strumenti
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Sarà previsto inoltre l’esame di alcuni
esempi di processi tipici del mondo
bancario tra cui l’antiriciclaggio, le politiche di remunerazione e il processo
di gestione del liquidity risk.
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Evoluzione normativa e quadro di
riferimento
• Basilea 3
• Il processo di revisione interna
dell’ICAAP
Corporate Governance
• Organizzazione e governo
societario delle banche (circ. 285 di
Banca d’Italia aggiornamento del 6
maggio 2014)
• Compiti e poteri degli organi sociali
e loro Composizione e Nomina
• Enterprise Risk Management
Audit Planning
76
• Macro Risk Assessment
• Analisi delle componenti di
Governo del Modello
• Identificazione delle componenti da
integrare
• Esame degli ambiti aziendali di
attività (funzioni e processi) al fine
di definire la mappa dei processi a
rischio
• Micro Risk Assessment
• Analisi dei rischi potenziali e
definizione delle potenziali
modalità di commissione degli
illeciti
• Predisposizione del piano di Audit
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Fasi del processo di Audit
• Planning dell’engagement
• Preparazione del Term of Reference
e definizione dell’Audit program
• Kick Off Meeting
• Fieldwork
• Closing Meeting
• Campionamento
• Reporting (ratings delle issues,
opinion sul Sistema di Controllo
Interno)
Esempi di Audit su alcuni processi
bancari
• Audit della seconda linea di difesa
(Risk Management, Compliance)
• Audit dei processi di antiriciclaggio
(Know your Customer e transaction
monitoring)
• Audit sulle politiche di
remunerazione e incentivazione
• Audit sul liquidity risk
LE VERIFICHE ISPETTIVE DI BANCA
D’ITALIA: FINALITÀ, STRUTTURAZIONE E
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA
L’obiettivo generale delle nuove disposizioni è volto alla protezione dell’integrità
del sistema bancario e finanziario e, indirettamente, alla protezione della stabilità dello stesso. Le ragioni del mutato orientamento risiedono nell’esponenziale
aumento di complessità che ha contraddistinto, negli ultimi anni, il campo della
supervisione bancaria e finanziaria. Ciò si è tradotto in una maggiore gestione
dei soggetti vigilati e in una maggiore trasparenza e correttezza delle relazioni
tra intermediari e clientela. Tali sono le finalità assegnate all’azione di vigilanza
che contribuiscono ad assicurare la legalità, formale e sostanziale, nel settore
della finanza e delle banche.
SETTORE FINANZIARIO
MILANO 22 settembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
Il corso ha l’obiettivo di illustrare:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
le finalità delle indagini ispettive della Banca d’Italia
i profili di analisi rilevanti
le tecniche di indagine
le esigenze informative, conoscitive e documentali degli ispettori
i rapporti con le funzioni aziendali e, in particolare, con l’Internal Auditor
dell’intermediario
CONTENUTI
Le finalità ispettive
• La sana e prudente gestione nel
contesto ispettive
• Valutazione della situazione
tecnica dell’intermediario
• Raccordo con gli interventi di
vigilanza
Tecniche di indagine
•
•
•
•
Profili tecnici rilevanti
Analisi quantitativa
Analisi qualitativa
Principio di proporzionalità
DESTINATARI
Il corso si rivolge a Responsabili di
Internal Audit e Audit Manager delle
banche e degli intermediari finanziari
vigilati dalla Banca d’Italia che desiderano rendere efficace e produttiva la
relazione con gli Ispettori di Vigilanza.
Conduzione dell’ispezione
• Esigenze informative e
documentali
• Rapporti con gli organi aziendali
e con le funzioni interne
• Ruolo e contributo della funzione
di Internal Auditing
• Definizione e contenuto del
rapporto ispettivo
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali
ed esercitazioni.
Cenni sull’evoluzione della funzione
ispettiva a seguito dell’attuazione
del Single Supervisory Mechanism
(SSM)
77
compETENZE SETTORIali
SETTORE MANIFATTURIERO SETTORE SERVIZI
MERGERS & ACQUISITIONS: QUALI RISCHI E
QUALE RUOLO PER L’INTERNAL AuditOR
MILANO 25 febbraio
Una corretta valutazione della convenienza strategica ed economica di un’operazione di Mergers & Acquisitions (M&A) non può prescindere dall’analisi del
profilo di rischio dell’azienda o degli asset oggetto di trattativa.
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
1 giorno
DESTINATARI
Il corso si rivolge agli Internal Auditors
le cui aziende stanno cogliendo opportunità di crescita attraverso le fusioni e
le acquisizioni e a quelli direttamente
coinvolti nei processi decisionali chiave
all’interno dell’azienda e a Consulenti
aziendali che assistono imprenditori
e/o investitori finanziari per il sistematico impiego di operazioni straordinarie
nell’ambito della loro operatività.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
Sono previsti inoltre case study.
La conduzione di un’analisi dei rischi, mirata ad individuare eventuali criticità e
possibili esposizioni degli asset aziendali oggetto di compravendita, garantisce
agli investitori una miglior conoscenza del profilo rischio/rendimento dell’investimento.
L’elevato tasso di fallimento di queste operazioni indica che spesso le organizzazioni sottovalutano l’importanza del Risk Management nel processo decisionale
dell’M&A.
In questo contesto la funzione Internal Audit ricopre un ruolo importante nelle
strategie aziendali in quanto può migliorare la qualità del Risk Management nel
processo di M&A.
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado
di:
✓✓
✓✓
✓✓
conoscere gli aspetti ad alto rischio di fusioni e acquisizioni e la capacità
di svolgere un efficace e propositivo ruolo in termini di mosse strategiche
individuare gli approcci, le questioni chiave, il ruolo dell’Audit nel processo
di valutazione e due diligence sulla società target
identificare le aree ad alto rischio nella fase post-acquisizione e capire perché le incompatibilità culturali possono causare problemi nel post-merger
integration e come limitarli.
CONTENUTI
Caratteristiche delle operazioni di
M&A
• L’origination: fonti esterne o
scouting diretto
• La due diligence
• Metodi di valutazione aziendale
• La negoziazione
78
Supporto dell’Internal Auditor nella
fase di preparazione di un M&A
• M&A Attive (acquisto): selezione
dei professionisti esterni che
svolgono le “Due Diligence”
• M&A Attive (acquisto):
coordinamento tra le varie
componenti della “Due
Diligence” (finanziaria,
commerciale, giuslavoristica,
ambientale, etc.)
• M&A Passive (vendita):
organizzazione delle “data room”
• M&A Passive (vendita):
supervisione della
documentazione delle “data
room”
START-UP DELLA FUNZIONE INTERNAL Audit
NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
SETTORE PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
L’Internal Audit nel settore della Pubblica Amministrazione è una funzione in
grado di caratterizzare fortemente la Governance.
ROMA 4 - 5 marzo
La funzione Internal Audit, per raggiungere i propri obiettivi, ha necessità di
vedere stabiliti il posizionamento organizzativo, la scelta dei componenti, i livelli
e le metodologie di riporto, la gestione delle criticità e dei follow-up. Questo
corso si propone di fornire una visione chiara e realizzabile del processo di implementazione e gestione della funzione.
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 Euro
Il corso ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
fornire conoscenza degli Standard Internazionali della Professione
identificare le normative che disciplinano le Amministrazioni Pubbliche
definire quale sia il ruolo degli Internal Auditors in linea con i requisiti più
aggiornati della Professione
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
La nuova Governance della
Pubblica Amministrazione
• La moderna funzione di Internal
Audit
• Gli Standard di Internal Auditing
nel settore pubblico
• Il Sistema di Controllo Interno
(SCI) nella PA
• Risk management e change
management nella PA
• Il framework di riferimento:
COSO ERM
• Controllo interno e Internal
Auditing: le tipologie di Audit
Fraud Audit e Fraud Prevention
• Frode e rischio: differenze di
approccio e gestione
• Metodologia e strumenti di
prevenzione delle frodi: modello
di governo della frode. Il data
base delle frodi.
• L’intelligence antifrode comunicazione e Internal
Auditing
I momenti relazionali più
significativi in un progetto di
Internal Auditing
• Focus su kick-off meeting ed exit
meeting
• Il dissenso come opportunità
• Tecniche di negoziazione
• Gestione dei conflitti
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit di nuova nomina incaricati di
strutturare una nuova funzione o rinnovarla secondo l’approccio più moderno
alla Professione e gli Standard Internazionali.
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Risk Management e Internal Audit:
confini, rapporti e sinergie
Risk assessment: principi e
contenuti di base. Individuazione
dei rischi
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali.
• Identificazione, classificazione e
mappatura dei rischi
• Cenni all’analisi di processo in
funzione della mappatura dei
rischi
Risk assessment: La valutazione dei
rischi
• Cenni al CRSA
• Tecniche di valutazione dei
rischi: Rating, Scoring, stima
quantitativa (cenni)
Risk assessment: la valutazione
dello stato dei controlli
• L’Audit come strumento di Risk
Assessment
79
I NOSTRI ITER FORMATIVI
ITER FORMATIVI
Per affiancare e supportare il professionista sia nell’individuazione delle proprie
esigenze che nella scelta delle attività formative da seguire, AIIA introduce e
propone 6 iter formativi, ovvero raggruppamenti di corsi, che suggeriscono un
indirizzo specifico per lo sviluppo di competenze di base, avanzate e legate a specifici
ambiti tematici come il Fraud Auditing, il Risk Management, la Quality Assurance e
l’IT Auditing.
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL AUDITOR (LIVELLO BASE)
1. La Governance ed i Controlli Interni: approccio secondo gli Standard Internazionali
dell’IIA (pag. 22)
2. Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività e le carte di lavoro
(pag. 27)
3. Mappare i processi e intervenire sull’organizzazione degli stessi (pag. 28)
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL AUDITOR (LIVELLO AVANZATO)
1. La Control Governance, i diversi sistemi di controllo interno e gli organi di
controllo (in progettazione)
2. Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit complessi e gli
strumenti avanzati (in progettazione)
3. Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i Framework di
riferimento (in progettazione)
FOCUS SUL FRAUD Auditing
1. Strumenti per l’attività di Fraud Management: prevenzione, rilevazione,
investigazione (pag. 58)
2. Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo le normative
vigenti (pag. 57)
3. Costituzione di un Fraud Risk Management Program (pag. 59)
82
FOCUS SUL RISK MANAGEMENT
1. Progettazione dei Sistemi di Controllo Interno secondo i Framework di
riferimento (in progettazione)
2. Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle variabili di rischio
(pag. 54)
3. Gli strumenti statistici per il Risk Assessment (pag. 56)
4. Assurance sul Risk management (pag. 53)
FOCUS SULLA QUALITY ASSURANCE
1. Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno (pag. 31)
2. Quality Assurance & Improvement Program (QAIP): disegno ed implementazione
(pag. 41)
3. Marketing della funzione IA (pag. 42)
FOCUS SULL’IT-Auditing
1. IT per non IT Auditors (pag. 29)
2. Il framework Cobit (pag. 24)
3. ICT e globalizzazione: approcci metodologici di Audit cloud, e-commerce e
cybercrime (pag. 62)
4. Data Audit & analytics tools (pag. 35)
I corsi inseriti negli iter formativi presentano più edizioni nel corso dell’anno.
È quindi possibile programmare la propria formazione concentrandola in un unico
semestre oppure suddividendola su due semestri. L’iter dovrà comunque essere
completato entro l’anno solare. È previsto un numero minimo di tre partecipanti al
fine di garantire la partenza dell’iter formativo.
Alle quote degli iter non sono applicabili ulteriori sconti o agevolazioni.
83
CALENDARIO ITER FORMATIVI
MILANO
n° giorni Data 1° ed. Data 2° ed.
STRUMENTI E
COMPETENZE
PER L’INTERNAL
AUDITOR
(livello base)
STRUMENTI E
COMPETENZE
PER L’INTERNAL
AUDITOR
(livello avanzato)
FOCUS SUL
FRAUD Auditing
FOCUS SUL
RISK MANAGEMENT
FOCUS SULLA
QUALITY
ASSURANCE
FOCUS SULL’
IT-Auditing
84
La Governance ed i Controlli Interni: approccio secondo gli Standard
Internazionali dell’IIA
1
13
FEB
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività e le
carte di lavoro
2
17-18
MAR
Mappare i processi e intervenire sull’organizzazione degli stessi
1
23
OTT
La Control Governance, i diversi sistemi di controllo interno e gli organi
di controllo
1
11
MAR
Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit complessi e gli strumenti avanzati
2
21-22
APR
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i Framework di
riferimento
1
18
MAG
Strumenti per l’attività di fraud management: prevenzione, rilevazione,
investigazione
2
20-21
MAG
Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo le normative vigenti
2
13-14
APR
Costituzione di un Fraud Risk Management Program
1
3
GIU
Progettazione dei Sistemi di Controllo Interno secondo i Framework di
riferimento
1
18
MAG
Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle variabili
di rischio
2
9-10
MAR
Gli strumenti statistici per il Risk Assessment
1
11
GIU
Assurance sul Risk management
2
23-24
GIU
Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno
3
8-9-10
GIU
Quality Assurance & Improvement program (QAIP); disegno
ed implementazione
2
10-11
SET
Marketing della funzione IA
1
17
NOV
It per non It Auditors
1
14
SET
Il framework Cobit
1
20
OTT
ICT e globalizzazione: approcci metodologici di Audit cloud,e-commerce e cybercrime
1
9
NOV
Data Audit & analytics tools
2
3-4
DIC
6-7
OTT
roma
STRUMENTI E
COMPETENZE
PER L’INTERNAL
AUDITOR
(livello base)
STRUMENTI E
COMPETENZE
PER L’INTERNAL
AUDITOR
(livello avanzato)
FOCUS SUL
FRAUD Auditing
FOCUS SUL
RISK MANAGEMENT
FOCUS SULLA
QUALITY
ASSURANCE
n° giorni
Data 1° ed.
La Governance ed i controlli interni: approccio secondo gli Standard
internazionali dell’IIA
1
7
OTT
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività e le
carte di lavoro
2
14-15
APR
Mappare i processi e intervenire sull’organizzazione degli stessi
1
28
APR
La Control Governance, i diversi sistemi di controllo interno e gli organi
di controllo
1
27
APR
Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit complessi e gli strumenti avanzati
2
25-26
MAG
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i Framework di
riferimento
1
6
LUG
Strumenti per l’attività di fraud management: prevenzione, rilevazione,
investigazione
2
5-6
OTT
Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo le normative vigenti
2
14-15
SET
Costituzione di un Fraud Risk Management Program
1
18
NOV
Progettazione dei Sistemi di Controllo Interno secondo i Framework di
riferimento
1
6
LUG
Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle variabili
di rischio
2
10-11
set
Gli strumenti statistici per il Risk Assessment
1
30
SET
Assurance sul Risk management
2
23-24
NOV
Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno
3
14-15-16
OTT
Quality Assurance & Improvement program (QAIP); disegno
ed implementazione
2
19-20
MAG
Marketing della funzione IA
1
23
SET
Data 2° ed.
22-23
OTT
85
ITER FORMATIVI
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL
AUDITOR (LIVELLO BASE)
MILANO ROMA febbraio/ottobre
aprile/ottobre
Soci 1.750 Euro
Non Soci 2.750 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
4 giorni
Inserita in un contesto internazionale ed essendo punto di riferimento per il corretto esercizio della Professione, l’Associazione propone due iter formativi (uno
di livello base ed uno di livello avanzato) al fine di sviluppare le competenze
necessarie allo svolgimento delle attività esplicitate nel mandato di Audit.
Al termine del primo iter, i partecipanti avranno acquisito le seguenti competenze:
✓✓
✓✓
DESTINATARI
L’iter formativo è destinato a tutti gli
Internal Auditors orientati alla costruzione di un proprio bagaglio di
competenze professionali secondo gli
Standard Internazionali e in linea con
il profilo evolutivo della Professione
stessa di recente assunzione.
86
✓✓
conoscenza approfondita degli Standard Internazionali, dei sistemi di governance e degli attori coinvolti nelle strutture di controllo aziendali
capacità di utilizzare i basilari strumenti per lo svolgimento della Professione quali carte di lavoro, interviste e tecniche di campionamento
fondamenti di organizzazione aziendale ai fini di modellare e intervenire
sui processi interni alla propria azienda
CORSI
1.
La Governance ed i controlli interni: approccio secondo gli
Standard internazionali dell’IIA
2.
Strumenti e tecniche per la professione di IA: le fasi dell’attività
e le carte di lavoro
3.
Mappare i processi e intervenire sull’organizzazione degli
stessi
STRUMENTI E COMPETENZE PER L’INTERNAL
AUDITOR (LIVELLO AVANZATO)
Inserita in un contesto internazionale ed essendo punto di riferimento per il corretto esercizio della Professione, l’Associazione propone due iter formativi (uno
di livello base ed uno di livello avanzato) al fine di sviluppare le competenze
necessarie allo svolgimento delle attività esplicitate nel mandato di Audit.
Al termine del secondo iter, i partecipanti avranno acquisito le seguenti competenze:
✓✓
✓✓
✓✓
conoscenza degli strumenti per il monitoraggio dell’efficacia della governance aziendale
acquisizione degli strumenti e delle tecniche per la gestione di Audit complessi e settoriali
valutazione puntuale e corretta circa la qualità del Sistema di Controllo
Interno in riferimento ai principali framework internazionali - continuità con
ERM, COSO e COBIT
CORSI
1.
La Control Governance: i diversi sistemi di controllo interno e
gli organi di controllo
2.
Strumenti e tecniche per la professione di IA: gestire gli Audit
complessi e gli strumenti avanzati
3.
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i
Framework di riferimento
MILANO marzo/maggio
ROMA aprile/luglio
Soci 1.750 Euro
Non Soci 2.750 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
4 giorni
DESTINATARI
L’iter formativo è destinato a tutti gli
Internal Auditors orientati alla costruzione di un proprio bagaglio di
competenze professionali secondo gli
Standard Internazionali e in linea con
il profilo evolutivo della Professione
stessa con esperienza lavorativa di più
anni.
87
ITER FORMATIVI
FOCUS SUL FRAUD Auditing
MILANO aprile/giugno
ROMA settembre/novembre
Soci 1.950 Euro
Non Soci 2.950 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
5 giorni
DESTINATARI
L’Iter si rivolge a tutti gli Auditors che
vogliano affinare ed approfondire
le proprie competenze in ambito di
Fraud Auditing.
La frode rappresenta una grave “minaccia” per le aziende. Diversi indicatori
registrano come i danni economici, reputazionali e gestionali, provenienti da
questo rischio, possano compromettere l’efficienza e l’efficacia di un’organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi di business. La frode è un rischio;
in quanto tale necessita di un sistema in grado di identificare, analizzare, valutare, prevenire e, in ultima istanza, gestire tale accadimento. Il sistema antifrode
implementato in un’azienda deve necessariamente includere nel proprio perimetro di azione tutte le funzioni aziendali che, in relazione alle proprie attività,
abbiano necessità di rafforzare i sistemi di controllo e di monitoraggio dei rischi
di business per contenere le minacce in una visione d’insieme. L’Internal Auditor,
in quanto funzione di controllo di terzo livello, deve quindi porre la giusta attenzione al tema del Fraud Auditing.
Al termine dell’iter formativo, i partecipanti saranno in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
✓✓
individuare le diverse tipologie di rischio frode nel contesto in cui operino
conoscere l’impianto normativo di riferimento
saper utilizzare i principali strumenti di prevenzione, rilevazione e investigazione
conoscere i framework di riferimento per l’implementazione efficace di un
sistema di Fraud Governance aziendale
CORSI
88
1.
Strumenti per l’attività di fraud management: prevenzione,
rilevazione, investigazione
2.
Individuazione del rischio frode e Fraud Governance secondo
le normative vigenti
3.
Costituzione di un Fraud Risk Management Program
FOCUS SUL RISK MANAGEMENT
La crescente attenzione ai ruoli e alle responsabilità del Senior Management e
del Board, ha indotto molte organizzazioni a porre una maggiore enfasi sulle
attività di assurance. Gli Standard Internazionali definiscono l’assurance come
“un esame obiettivo delle evidenze, allo scopo di ottenere una valutazione indipendente dei processi di governance, di gestione del rischio e di controllo
dell’organizzazione”.
L’attività di Internal Audit generalmente fornisce assurance sull’intera organizzazione, inclusi i processi di Risk Management (con riferimento sia all’efficacia del
loro disegno che al funzionamento), la gestione dei rischi classificati come “chiave” (compresa l’efficacia dei controlli e delle altre azioni volte a contenere tali
rischi), la verifica dell’attendibilità e dell’adeguatezza del Risk Assessment e del
reporting sullo stato dei rischi e dei controlli.
Al termine dell’iter formativo, i partecipanti saranno in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
conoscere le principali metodologie e i framework di riferimento per la
valutazione dei rischi
utilizzare strumenti statistici a supporto dell’attività di assessment
definire e strutturare i propri incarichi e attività di Audit in un’ottica di assurance sul Risk Management
MILANO marzo/giugno
ROMA giugno/novembre
Soci 2.250 Euro
Non Soci 3.250 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
6 giorni
DESTINATARI
L’Iter si rivolge a tutti gli Auditors che
vogliano affinare ed approfondire le
proprie competenze in ambito di Risk
Management.
CORSI
1.
Progettazione dei Sistemi di controllo interno secondo i
Framework di riferimento
2.
Le aree di rischio e l’analytical review: rilevazione e analisi delle
variabili di rischio
3.
Gli strumenti statistici per il Risk assessment
4.
Assurance sul Risk management
89
ITER FORMATIVI
FOCUS SULLA QUALITY ASSURANCE
ROMA maggio/ottobre
MILANO giugno/novembre
Soci 2.250 Euro
Non Soci 3.250 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
6 giorni
Gli Standard Internazionali dell’IIA prevedono che la funzione Internal Audit
debba sviluppare e sostenere un programma di assurance e miglioramento della qualità in grado di coprire tutti gli aspetti dell’attività di Internal Audit. L’iter
formativo sulla Quality Assurance nasce con l’obiettivo di fornire tutte le nozioni
utili per implementare un corretto programma di assurance e miglioramento
della qualità delle attività di Internal Audit, analizzando i principi fondamentali e
gli strumenti operativi a tal fine necessari.
Al termine dell’iter formativo, i partecipanti saranno in grado di:
✓✓
DESTINATARI
L’Iter si rivolge a tutti gli Auditors che
vogliano affinare ed approfondire le
proprie competenze sulla Quality Assurance.
✓✓
✓✓
valutare correttamente l’efficacia e il funzionamento del Sistema di Controllo Interno in azienda
implementare correttamente il sistema QAIP – valutazione interna
utilizzare la comunicazione in modo efficace, strumento chiave per far
comprendere al management e al resto dell’organizzazione che l’Internal
Auditor è sempre più un partner strategico per il raggiungimento degli
obiettivi aziendali
CORSI
90
1.
Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno
2.
Quality Assurance & Improvement Program (QAIP): disegno
ed implementazione
3.
Marketing della funzione IA
FOCUS SULL’IT-Auditing
I sistemi IT svolgono un’importante funzione di supporto ai processi aziendali
ed amministrativi; tali sistemi devono quindi essere sottoposti ad Audit affinché
possano garantire l’attendibilità delle informazioni e permettere la gestione di
eventuali rischi legati ai sistemi stessi.
Al termine dell’iter formativo, i partecipanti saranno in grado di:
✓✓
✓✓
✓✓
conoscere il framework di riferimento Cobit
disporre degli strumenti necessari per effettuare attività di data Audit e di
it Audit a livello soddisfacente
saper valutare l’impatto delle nuove tecnologie sui rischi connessi alla gestione dei dati e delle informazioni aziendali
CORSI
1.
IT per non IT Auditors
2.
Il framework Cobit
3.
ICT e globalizzazione: sviluppi tecnici recenti e approcci
metodologici - Cloud, E-commerce e Cybercrime
4.
Data Audit & analytics tools
MILANO settembre/dicembre
Soci 1.950 Euro
Non Soci 2.950 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
5 giorni
DESTINATARI
L’Iter si rivolge a tutti gli Auditors che
vogliano affinare ed approfondire
le proprie competenze in ambito di
IT-Auditing.
91
FORMAZIONE SPECIALISTICA
...per valorizzare la tua crescita professionale...
92
Un’offerta formativa focalizzata su temi specifici che comprende il Diploma in Controllo
e Internal Auditing e il Percorso di specializzazione per responsabili della vigilanza
ex D.Lgs. 231/01, due percorsi di durata variabile dai 6 agli 8 mesi, erogati in modalità
part-time verticale.
Percorsi che attingono a un know-how di eccellenza e best practice, nazionali
ed internazionali, trasmessi e ulteriormente valorizzati dall’intervento di docenti
altamente qualificati provenienti dal mondo aziendale, della consulenza ed
accademico, interamente rivisti e aggiornati sia nei contenuti che nelle modalità di
erogazione sulla base sia delle esigenze di mercato che delle esigenze strettamente
legate al contesto geografico di riferimento.
Tutti i dettagli sull’organizzazione delle singole edizioni 2015 saranno comunicati nel
corso dell’anno.
Si segnala che in quest’area è presente, a completamento dell’offerta di corsi qualificanti
AIIA, il Corso per l’accreditamento della qualifica di external assessor/validator
(QAR) per la formazione specifica dei responsabili incaricati della valutazione esterna
di tutte le attività di Audit e di consulenza svolte dall’Internal Auditing.
Diploma in Controllo e Internal Auditing
In collaborazione con
Percorso di specializzazione per responsabili
della vigilanza ex D.Lgs. 231/01
Informazioni dettagliate
saranno fornite sul sito
www.aiiaweb.it e con
specifiche comunicazioni
qualifica di external assessor/validator (QAR)
93
FORMAZIONE SPECIALISTICA
DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL
Auditing
ROMA aprile
MILANO settembre
14 giorni
DESTINATARI
Il Diploma si rivolge a tutti coloro che iniziano a svolgere attività di Internal Audit,
Risk & Compliance, ma anche a professionisti già operanti interessati a:
• consolidare o rinnovare in modo sistematico il proprio knowledge professionale attraverso un percorso formativo
specifico e strutturato
• qualificare formalmente le proprie
competenze professionali”.
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologia didattica applica principi quali active learning, case study,
esercitazioni individuali e di gruppo.
Inoltre, saranno create occasioni di
approfondimento su tematiche specifiche ricorrendo a testimonianze di
esperti di settore.
Il Diploma in “Controllo e Internal Auditing” è un percorso formativo di Qualificazione finalizzato a fornire ai partecipanti una base completa delle conoscenze
e competenze richieste per sviluppare al meglio la propria carriera di Internal
Auditor. È un percorso teorico/pratico che affronta tematiche di Internal Auditing, Risk Management, Control Management e Corporate Governance, essenziali per lo svolgimento di un’efficace attività di Audit.
Presentando un’offerta formativa in linea con le più recenti istanze della Professione, i contenuti del Diploma integrano le attuali best practice metodologiche
con il più innovativo know-how specialistico, sviluppato a livello internazionale
dall’Institute of Internal Auditors e declinato da AIIA sulla base delle esigenze
del contesto italiano (di normativa e di mercato).
Il Diploma in “Controllo e Internal Auditing” ha l’obiettivo di:
✓✓
✓✓
✓✓
sviluppare le conoscenze sui temi di Internal Audit, Risk Management e
Corporate Governance
sviluppare il dialogo e l’interazione con i responsabili delle funzioni di controllo in un approccio di condivisione delle conoscenze
trasmettere gli strumenti per essere in grado di meglio interpretare
le problematiche aziendali con un forte orientamento all’innovazione
Il conseguimento del Diploma sarà garantito dal superamento di un esame, in
forma multiple-choice.
CONTENUTI
Il Diploma è composto da un percorso caratterizzante (6 moduli didattici) e una
specializzazione a scelta (Risk Management e Fraud Audit) per un totale di 14
giornate di formazione.
MODULO 1 (2 giornate)
La Governance aziendale, la gestione del rischio e il Sistema di Controllo
Interno
MODULO 2 (4 giornate)
L’attività di Audit: pianificare l’attività, gestire gli incarichi e migliorare la qualità
MODULO 3 (1 giornata)
Strumenti e tecniche di comunicazione nell’Audit
MODULO 4 (1 giornata)
La gestione dell’impresa e l’Audit: strumenti e conoscenze specifiche
MODULO 5 (1 giornata)
IT a Internal Audit
MODULO 6 (1 giornata)
Case Study. Sessione di follow-up
94
MODULO 7 – SPECIALIZZAZIONI:
• Risk Management (4 giornate)
• Fraud Audit (4 giornate)
In collaborazione con
PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER
RESPONSABILI DELLA VIGILANZA EX D.Lgs.
231/01
AIIA completa la sua offerta sul D.Lgs. 231 con un programma di approfondimento sviluppato con AODV231, l’Associazione dei Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.
Informazioni dettagliate
saranno fornite sul sito
www.aiiaweb.it e con
specifiche comunicazioni
MILANO maggio
ROMA settembre Un programma ricco volto a soddisfare le diverse esigenze dei destinatari, nonché improntato a criteri di flessibilità in modo da recepire le continue evoluzioni
normative che intervengono nella materia e gli orientamenti giurisprudenziali
che indirizzano l’operato dei professionisti del settore.
Il progetto vuole essere la risposta al fabbisogno di sempre maggiori competenze, derivanti dall’applicazione di una norma dal contenuto molto ampio.
L’obiettivo del percorso formativo è di fornire strumenti di conoscenza specialistica e applicazione pratica calibrati sulle necessità dei singoli partecipanti,
nonché di alimentare nel corso degli incontri un proficuo dibattito su temi di
particolare interesse.
DESTINATARI
Il programma formativo è rivolto a
Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs 231/01, del Collegio
Sindacale o del Consiglio di Sorveglianza. Si rivolge, inoltre, ad Internal Auditors che operano a supporto
dell’OdV e a Professionisti interessati
a vario titolo alla tematica, quali avvocati, consulenti, dottori commercialisti
e giuristi d’impresa.
METODOLOGIA DIDATTICA
Tutti gli argomenti saranno affrontati
con taglio operativo e interattivo.
Sono previsti case history, a cura di
professionisti aziendali, per fornire
un confronto diretto con la realtà
di diverse organizzazioni. Grande
importanza verrà data all’analisi
della giurisprudenza e delle relative
implicazioni sui Modelli Organizzativi.
95
FORMAZIONE SPECIALISTICA
CORSO PER L’ACCREDITAMENTO DELLA QUALIFICA DI
EXTERNAL ASSESSOR/VALIDATOR (QAR)
ROMA 22 - 23 - 24 giugno
MILANO 12 - 13 - 14 ottobre
Soci 1.800 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
3 giorni
Gli Standard Internazionali della Professione prevedono che le funzioni di Internal Audit si sottopongano a valutazioni periodiche, sia interne che esterne, al
fine di valutare la loro conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice
Etico e agli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing – Standard di Connotazione 1312. L’Internal Audit Quality Assessment rappresenta, di
fatto, uno strumento utile per valutare la qualità del servizio di Internal Audit in
azienda.
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
✓✓
DESTINATARI
Il corso è riservato ai soci AIIA che
desiderano acquisire la qualifica di
External Assessor/Validator.
✓✓
conoscere quanto previsto dagli Standard professionali in tema di valutazioni periodiche
conoscere obiettivi e metodologie per la valutazione interna ed esterna
della Funzione di Audit.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Internal Auditing: un mondo in
evoluzione
• Le responsabilità del
management, del board, dell’IA
• International Professional
Practices Framework (IPPF)
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
prevede una serie di esercitazioni pratiche
da svolgere in gruppo. La metodologia
privilegiata è quella del Learning by
doing.
Circa dieci giorni prima dello svolgimento,
i partecipanti riceveranno i seguenti
documenti per la preparazione al corso:
• Manuale di Quality Assessment
• Standard Internazionali per la Pratica
Professionale di Internal Auditing.
96
IPPF: il modello per la pratica
professionale dell’IA
• La struttura delle International
Practices
• I componenti: Definizione di IA;
Codice Etico; Standard; Guide
Interpretative; Position Paper;
Guide Pratiche
• Standard per la Quality
Assurance
Fattori d’impresa: rischio/controllo
• Gruppi coinvolti nel processo di
Governance
• Internal Auditing e rischi
d’impresa
• Il CoSO cube 1992 e 2013; ERM
Framework
Ambiente di Audit
• Componenti di una effica
gestione dell’IA: le 3 P
• Management control policy;
Audit Committee Charter
• Internal Audit Charter: contenuti
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Valutazioni esterne
• Obiettivi; elementi chiave
• Il processo di QAR esterno; il
team di valutazione
• La comunicazione: i giudizi sulla
conformità
• I tools per la Quality Assessment
Valutazioni interne
• Monitoraggio continuo: Deming
Cycle; Balanced Scorecard
• Valutazioni periodiche: obiettivi,
modalità
• Le fasi del processo; il team di
valutazione
Self-assessment con convalida
esterna indipendente
• Vantaggi / Limiti
• Caratteristiche; fasi del processo;
i tools
• Risultati; raccomandazioni e
action plan
• Convalida esterna indipendente
Studio di un caso di riferimento
TERZA GIORNATA DI CORSO
Test di preparazione all’esame di
accreditamento
ESAME DI ACCREDITAMENTO
97
CERTIFICAZIONI internazionali
...per qualificare la tua crescita professionale...
98
Le certificazioni e le qualifiche internazionali aiutano l’Internal Auditor a qualificare le
proprie competenze, diventando un professionista del controllo interno riconosciuto
a livello globale.
AIIA offre un portafoglio completo di programmi di certificazioni per approfondire
maggiormente le conoscenze e sviluppare nuove skill. Conseguendo certificazioni e
qualifiche, l’Internal Auditor avrà a disposizione non solo un simbolo di eccellenza
riconosciuto in tutto il mondo, bensì un asset di conoscenze e competenze indispensabili
per svolgere in modo efficace ed efficiente le attività di Internal Auditing. Un patrimonio
culturale, un know how che diverrà tratto distintivo del Professionista.
Il mondo delle Certificazioni Internazionali è in continua evoluzione e l’Institute of
Internal Auditors è costantemente impegnato nel processo di miglioramento dei titoli
esistenti e nella proposta di nuovi, sulla base delle mutevoli esigenze della Professione.
Attualmente, il fiore all’occhiello dell’IIA è rappresentato dalla certificazione CIA
- Certified Internal Auditor, elemento distintivo a livello internazionale per un
professionista dell’Internal Audit e simbolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo.
L’Institute of Internal Auditors offre poi la possibilità di conseguire la certificazione
CCSA – Certification in Control Self-Assessment, garanzia professionale per svolgere
il ruolo di Facilitator, la certificazione CFSA – Certified Financial Services Auditor,
elemento distintivo per i professionisti del settore finanziario e la certificazione
CRMA – Certification in Risk Management Assurance, sigillo di garanzia per il Risk
Management Assurance.
Tutti gli esami avvengono in modalità Computer Based Testing (CBT).
Di recente introduzione la qualifica in Internal Audit Leadership – QIAL per supportare
le generazioni future di CAE nel lungo viaggio della Professione. La qualifica è stata
ideata sia per aspiranti leader sia per Chief Audit Executive di nuova nomina oppure
con esperienza di più anni nel ruolo che vogliano progredire nella propria carriera
professionale. Per la registrazione e il sostenimento dell’esame il candidato dovrà
fare riferimento al sito dell’Institute of Internal Auditors.
99
CALENDARIO CORSI DI supporto per la
preparazione all’esame
MILANO
CIA Review Course - part I
CRMA Review Course
CIA Review Course - part II
CCSA Addestramento alla Facilitation
CIA Review Course - part III
CFSA review Course
ROMA
CIA Review Course - part I
CIA Review Course - part II
CIA Review Course - part III
100
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
7-8-9
23-24
3-4-5
18-19
14-15
16-17
21-22-23
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
18-19-20
27-28-29
14-1516-17
101
CORSI DI supporto per la preparazione all’esame
CIA REVIEW COURSE – PART I
CIA REVIEW COURSE – PART II
CIA REVIEW COURSE – PART III
CIA Review Course – Part I
ROMA 18 - 19 - 20 marzo
MILANO 7 - 8 - 9 settembre
CIA Review Course – Part II
ROMA 27 - 28 - 29 maggio
MILANO 3 - 4 - 5 novembre
Soci 1.500 Euro
Non Soci 1.900 Euro
2,5 giorni
CIA Review Course – Part III
ROMA 14-15-16-17 settembre
MILANO 14-15-16-17 dicembre
Soci 2.300 Euro
Non Soci 2.900 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
4 giorni
Il titolo di Certified Internal Auditor è la sola qualifica riconosciuta a livello internazionale per la professione di Internal Auditor che identifica in modo univoco
un professionista dell’Internal Auditing.
Conseguire la qualifica di CIA dimostra la validità delle proprie competenze e
un forte impegno verso la Professione; è un percorso di crescita personale oltre
che professionale.
Gli esami avvengono in modalità Computer Based Testing (CBT) e sono disponibili in 20 lingue diverse.
Il numero dei professionisti certificati in Italia è in continuo aumento. Ad oggi, se
ne contano più di 500.
L’obiettivo di questo percorso di formazione è di supportare il candidato che si
prepara all’esame di certificazione, fornendogli un metodo utile ad affrontare i
test, mediante la guida di un docente certificato.
CONTENUTI
CIA REVIEW COURSE – PART I
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Principi base della professione di IA
DESTINATARI
I corsi si rivolgono a tutti coloro che
intendano sostenere gli esami per
conseguire la certificazione CIA.
È indispensabile che i partecipanti
abbiano già acquisito, attraverso lo
studio autonomo dei testi consigliati, i concetti che verranno poi ripresi
e indagati nel corso del ripasso con
il docente.
METODOLOGIA DIDATTICA
I corsi si svolgono con lezioni frontali;
si prevedono inoltre esercitazioni pratiche e test simulati con domande verosimili e strutturate secondo la logica
utilizzata da IIA.
Ai partecipanti verrà fornita una bibliografia completa per il successivo
approfondimento delle tematiche
trattate.
102
• Definizione di IA
• Codice Etico IIA
Standards internazionali
• Definizione di International
Standard
• IPPF
• Standards di Connotazione,
Prestazione e Applicativi
• Concetti di indipendenza e
obiettività
• Concetti di Competenza e
Diligenza professionale
• Aggiornamento professionale
continuo
• Programma di Assurance e
miglioramento della qualità
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Il controllo Interno
• Definizione di controllo
• Sequenza, standard, adeguatezza
e limiti
• Segregazione delle funzioni
• Tipologie di controllo e controlli
secondari
• Management Controls
Il controllo del rischio
• Concetto di Rischio
• Valutazione del Rischio e diverse
tipologie
• Risk appetite e risk tolerance
• Framework di Controllo: Coso/
ERM
• Ulteriori Framework di controllo
Fraud Auditing
• Definizione di Frode
• Principi di Fraud Risk MGMT
• Il ruolo dell’Auditor nella
prevenzione delle frodi
• Red Flags
TERZA GIORNATA DI CORSO
• Conduzione dell’incarico
• Pianificazione incarico
• Preliminary survey
• Questionari
• L’intervista: fasi e finalità
• Svolgimento dell’incarico
• Carte di lavoro
• Campionamento
• Risultati e conclusioni
CIA REVIEW COURSE – PART II
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Ruolo Strategico/Operativo
dell’Internal Audit
•
•
•
•
Change management
Networking
Codice Etico
Compliance programs
Governo e natura dell’incarico
• Governance e ruolo dell’IA
• Politiche e procedure
Risk Management
• Gestione del rischio
• Procedimenti per la valutazione
dei processi di Risk Management
e ruolo dell’IA
Comunicazione
• Modalità di comunicazione
• Comunicazione finale: giudizio,
opinioni, conclusioni
• Comunicazione con il board
• Qualità della comunicazione e
tipologia di report
• Divulgazione dei risultati: exit
meeting
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Predisposizione del piano di Audit
Risk-Based
• Piano di Audit: Input e Vincoli
• Gestione delle risorse
Tipologia di incarichi
•
•
•
•
•
•
Incarichi di Assurance
Financial Audit
Compliance Audit
Environmental Audit
Operational Audit
Incarichi di consulenza
Control Risk Self-Assessment
• CRSA: Definizione
• CRSA: elementi
• Audit e CRSA
TERZA GIORNATA DI CORSO
Gestione degli interventi
• Pianificazione e obiettivi dell’
incarico
• Ambito di copertura
• Risk assessment
• Programma di lavoro e
Assegnazione delle risorse
• Supervisione dell’incarico
• Le raccomandazioni di Audit
• Processo di Follow-up e
Monitoraggio delle azioni
correttive
CIA REVIEW COURSE –
PART III
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Sicurezza IT e sviluppo delle
Applicazioni
• Sicurezza fisica e logica,
Protezione Informazioni,
Autenticazione, Crittografia
• Automazione d’Ufficio (EUC)
• Controllo Modifiche Software
• Sviluppo Applicativo
Sicurezza di processo
• Proprietà e classificazione dei dati
• Procedure operative e controlli
Difendere la sicurezza
•
•
•
•
Personale dedicato alla sicurezza
Addestramento, educazione
Ruoli (Auditor)
Rispetto normative (privacy)
System Infrastructure
• Workstation e Database
• IT Control Frameworks
• Impatti dell’automazione e
Controlli IT
SECONDA GIORNATA DI CORSO
System Infrastructure and Business
Continuity
•
•
•
•
•
Aree funzionali dell’IT
ERP
Web e Comunicazioni
Licensing
Emergency planning
Management
• Forecasting
• Quality Management
• Decision Analysis
Gestione strategia
• Definizione della strategia
• Analisi del settore e Strategie
competitive
• Allocazione risorse
• Ambiente competitivo e strategie
• Analisi decisioni strategiche
Comportamento Organizzativo
• Teoria e modelli organizzativi
• Maslow: La scala dei bisogni
• Organizational Politics
Stili di Management & Leadership
•
•
•
•
•
Gruppi e dinamiche di gruppo
Processi decisionali di gruppo
Stadi di sviluppo dei gruppi
Leadership
Principali stili di leadership
Gestione dei conflitti
• Conflict Management
• Gestione del conflitto
competitivo Negoziazione
TERZA GIORNATA DI CORSO
Tecniche di Risk Management
•
•
•
•
Rischio inerente e Rischio residuo
Risk Appetite e Risk Tolerance
Gestire il rischio
Il ruolo dell’Internal Audit
nell’ERM
Risk Frameworks
• Enterprise Risk Management
(ERM)
• Componenti del Framework
Finanza
• Costo del capitale e CAPM
• Valutazione degli investimenti
• Finanziamenti a breve, medio e
lungo termine
• Derivati finanziari
QUARTA GIORNATA DI CORSO
Contabilità generale
• I rudimenti della contabilità e del
bilancio aziendale
• Le principali poste di bilancio e le
scritture contabili
• Gli indici di bilancio
Contabilità Direzionale
•
•
•
•
Il budget: processo e tipologie
I CDR ed il Transfer Price
La gestione dei costi
L’accumulo e l’allocazione dei
costi
• I metodi di calcolo del costo
103
CORSI DI supporto per la preparazione all’esame
CCSA – CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA
FACILITATION
MILANO 18 - 19 giugno
Soci 1.300 Euro
Non Soci 1.700 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
II corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per la Certificazione CCSA. Condizione indispensabile per accedervi, in mancanza di un
attestato, è un’esperienza professionale
pregressa nella facilitation. È necessario
lo studio dei manuali indicati da AIIA,
prima della partecipazione al corso.
La certificazione in Control Self-Assessment è stata introdotta dall’Institute of
Internal Auditors per fornire una qualifica professionale agli Internal Auditors
che intendono svolgere il ruolo di “facilitator” nell’ambito dei processi di Risk &
Control Self-Assessment.
Tale metodologia, prevista anche dagli Standard della Professione, si basa su
processi di auto-valutazione dei rischi e controlli, che coinvolgono tutta l’organizzazione, con la finalità di fornire al management una ragionevole assurance
a supporto del raggiungimento degli obiettivi di business. In tale contesto, l’Internal Auditor gioca un ruolo fondamentale, agendo in qualità di promotore del
processo ed esperto delle metodologie di self assessment.
Se sei inserito nei processi aziendali di gestione del rischio e aspiri ad ottenere
un titolo qualificante, consegui il CCSA per facilitare la cooperazione tra le parti
coinvolte, per rafforzare la cultura del controllo rispetto ai tuoi clienti e per fornire informazioni di valore a stakeholders chiave.
Ad oggi, si contano in Italia più di 400 professionisti certificati CCSA.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Risk & Controls Fundamentals
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
sono previsti diversi momenti di confronto con il docente.
•
•
•
•
•
Concetto di rischio
ERM
Risk Assessment
Controllo dei rischi
COSO
CSA – aspetti concettuali e ruolo dell’Auditor
• Cosa è il CSA: ruolo dell’Auditor
• Aspetti qualificanti del CSA
SECONDA GIORNATA DI CORSO
CSA – Metodologie operative
• Workshop: diverse tipologie
• Questionari
L’arte della facilitazione
• Competenze di base nella facilitazione
• Trattamento dei soggetti “difficili”
104
CFSA – Review Course
La Certificazione in Financial Services Auditor costituisce il complemento di elezione per quegli Internal Auditors che operando nel settore bancario, assicurativo o finanziario desiderano acquisire una specializzazione che riguardi direttamente la professione da loro svolta e quindi più idonea a venire riconosciuta nel
proprio settore di attività.
MILANO 21 - 22 - 23 settembre
L’esame di Certificazione CFSA è strutturato in 5 gruppi di discipline. In particolare:
Le quote sono intese Iva esclusa
✓✓
il primo gruppo copre tematiche generali di Auditing di chiara derivazione
CIA (Standard, frodi, IT Auditing, contabilità generale, ecc.)
✓✓ i successivi tre riguardano conoscenze generali in materia di Banche, Assicurazioni e Investimenti, che tutti gli Auditors del settore finanziario devono possedere, a prescindere dalla specializzazione scelta
✓✓ l’ultimo gruppo approfondisce la conoscenza della specifica disciplina scelta dal candidato. Il livello richiesto, in questa parte, è quello di padronanza
Il Corso CFSA Review indirizza esclusivamente gli ultimi due aspetti in quanto il
primo ricade nell’ambito del corsi di CIA Review.
Ad oggi, si contano in Italia più di 80 professionisti certificati CFSA.
CONTENUTI
PRIMA GIORNATA DI CORSO
SERVIZI BANCARI
Prodotti
• Prestiti e finanziamenti
• Tesoreria
Processi
• Risk-Management
• Sottoscrizioni
Contesto Normativo
• Suolo della banca centrale
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Servizi Assicurativi
Soci 1.600 Euro
Non Soci 2.000 Euro
3 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per conseguire la Certificazione CFSA
È consigliabile che i partecipanti abbiano approfondito le tematiche oggetto della certificazione, utilizzando i
manuali consigliati da AIIA, prima della loro partecipazione al corso.
TERZA GIORNATA DI CORSO
Servizi Finanziari
Prodotti
• Azioni, Obbligazioni, Fondi
• Derivati Finanziari
• Asset Management
Processi
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali e
prevede una serie di esercitazioni pratiche da svolgere in gruppo sotto la
supervisione del docente.
• Asset/Liability Management
• Emissioni
• Broker/Dealer
Contesto Normativo
• Borse e Mercati
Prodotti
• Tipologie di offerta
• Piani pensione
Processi
• Risk-Management
• Riassicurazioni
Contesto Normativo
• Ruolo degli enti regolatori
105
CORSI DI supporto per la preparazione all’esame
CRMA - REVIEW COURSE
MILANO 23 - 24 febbraio
Soci 1.600 Euro
Non Soci 2.000 Euro
Le quote sono intese Iva esclusa
2 giorni
DESTINATARI
Il corso si rivolge a tutti coloro che
intendano sostenere l’esame per il
conseguimento della Certificazione
CRMA.
Per la partecipazione al corso è necessario che i partecipanti abbiano già effettuato l’attività di studio autonomo
utilizzando i manuali indicati da AIIA
per la preparazione.
Gli eventi degli ultimi 10 anni hanno provocato significativi cambiamenti nella
percezione e nella pratica dell’Internal Auditing nonché del suo ruolo rispetto
alle aree del Risk Management e della Governance.
Per rispondere alle attuali esigenze, il Professional Certifications Board (PCB)
dell’IIA ha istituito una nuova certificazione specialistica focalizzata sulla Risk Management Assurance (CRMA).
Questa certificazione permetterà ai professionisti di Internal Audit di dimostrare
le loro competenze nell’ambito della valutazione della gestione dei rischi e, in
particolare, nei seguenti aspetti:
✓✓
fornire assurance sui processi aziendali attraverso il monitoraggio dei rischi
e nel rispetto della governance aziendale
✓✓ sensibilizzare il management e il comitato di controllo interno sui concetti
di rischio e di gestione del rischio
✓✓ focalizzarsi sui rischi strategici dell’azienda
✓✓ aggiungere valore alla propria azienda
Questo percorso di formazione è rivolto a quanti desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame, mediante la guida di un docente
specializzato: l’obiettivo è fornire un supporto conoscitivo e di metodo utile al
superamento dell’esame di certificazione.
CONTENUTI
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si svolge con lezioni frontali; si
prevedono inoltre esercitazioni pratiche e test simulati con domande verosimili e strutturate secondo la logica
utilizzata da IIA.
Ai partecipanti verrà, inoltre, fornita
una bibliografia completa per l’eventuale successivo approfondimento
delle tematiche trattate.
PRIMA GIORNATA DI CORSO
Risk management e governance
aziendale
• Risk Management
• Internal Environment
• External Environment
Principi dei processi di risk
management
• Utilizzo di “benchmark” e
standard nei processi di RM
• Identificazione del rischio, analisi
e valutazione
• Gestione operativa del rischio e
implementazione di piani per la
sua mitigazione
• Revisione dei processi di RM,
rischi emergenti e miglioramento
SECONDA GIORNATA DI CORSO
Il ruolo di assurance sul risk
mangement dell’internal Auditor
106
• Esame dell’adeguatezza e
tempestività del reporting
sui risultati dell’attività di risk
management
• Valutazione dell’efficacia dei
processi di self-assessment
adottati dal management
• Comprensione delle informazioni
al fine di pervenire ad una
valutazione indipendente
dell’efficacia dei mezzi di
contenimento, di monitoraggio e
di segnalazione dei rischi, nonché
delle relative attività di controllo
• Analisi delle problematiche che
possono indicare carenze nei
processi di risk management
Il ruolo di consulenza sul risk
management dell’internal Auditor
• Attività di facilitazione
nell’identificazione e valutazione
dei rischi
• Attività di coaching nella
gestione operativa dei rischi
• Coordinamento delle attività di
Risk Management
• Consolidamento del Risk
Reporting
• Manutenzione e sviluppo del
modello di Risk Management
• Supporto nell’impianto del Risk
Management
• Sviluppo della strategia di RM
per l’approvazione del Board
107
Audit Tutoring
...per favorire lo sviluppo della funzione di
Internal Audit...
108
L’Audit Tutoring si pone l’obiettivo di offrire un focus sul disegno
della funzione e di fornire gli elementi di base per svolgere l’attività
di Internal Auditing, partendo dalla definizione e strutturazione
dell’attività stessa, fino all’illustrazione delle metodologie di lavoro
più efficaci.
In particolare il percorso formativo intende:
♦♦ approfondire gli Standard e fornire gli elementi di background
professionali necessari per lo svolgimento dell’attività di Auditing;
♦♦ esaminare il processo di Internal Auditing fornendo gli elementi e le
conoscenze per determinare cosa verificare e come valutare i punti
di forza e di debolezza del sistema di controllo dell’organizzazione;
♦♦ fornire tutti i dettagli per lo sviluppo di un programma di Audit e per
la sua realizzazione;
♦♦ ripercorrere le varie fasi del processo di Auditing fornendo
suggerimenti per completare i vari step in modo efficace ed
efficiente;
♦♦ preparare la funzione ad un processo di Quality Assessment Review
esterna.
target
♦♦ Aziende che pianificano lo startup della funzione Internal Auditing;
vogliono aumentare l’efficacia della
funzione; vogliono promuovere il
cambiamento da funzione ispettiva
a business partnership; pianificano
la successione del ruolo di RIA;
desiderano valutare la conformità
della Funzione in vista di una
Quality Assessment Review esterna.
♦♦ Professionisti di nuova nomina;
che desiderano migliorare l’efficacia
o la relazione con il capo funzionale,
l’Audit Committee, la business line.
♦♦ Audit Committee e Comitati di
Controllo in ottica di sviluppo e
potenziamento della funzione; in
situazioni in cui si intravvedano red
flags di efficacia del ruolo.
contenuti
Il percorso formativo si compone di due giornate di Corso e da una/
due giornate di Follow-up. I contenuti si intendono personalizzabili
sulle esigenze del responsabile IA e/o del Team di Audit.
CORSO: GIORNO 1
CORSO: GIORNO 2
Il sistema di controllo interno
♦♦ Gli elementi del SCI
♦♦ La best practices per la valutazione
del SCI (COSO e ERM)
♦♦ I tre livelli di controllo e l’Internal
Audit
♦♦ La gestione dei rischi
♦♦ L’implementazione dei controlli
Il Framework della professione di
Internal Auditor
♦♦ Il framework internazionale della
professione
♦♦ Gli standard di connotazione e di
prestazione
♦♦ Le attività di assurance e di
consulenza
♦♦ Gli ambiti, le competenze e le
specializzazioni degli Internal
Auditors
Le relazioni tra l’IA e il Management
La pianificazione dell’incarico
♦♦ Dal risk assessment al piano di
Audit
♦♦ L’indagine preliminare e kick off
meeting
♦♦ La definizione del programma di
Audit
♦♦ L’attività sul campo
♦♦ L’intervista: preparazione ed
esecuzione
♦♦ L’effettuazione dei test e il
campionamento
♦♦ Le carte di lavoro
La condivisione dei risultati
♦♦ Le evidenze di Audit e i rilievi
♦♦ Le raccomandazioni
♦♦ La riunione di chiusura
Il rapporto di Audit
♦♦ Gli obbiettivi, la struttura e i
contenuti
♦♦ L’executive summary e il report di
dettaglio
♦♦ I criteri di valutazione dei risultati:
i rating
Il follow up e la chiusura delle azioni
Le relazioni tra l’IA e gli altri attori
della Corporate Governance
Contattaci per costruire insieme il progetto formativo sulle reali esigenze aziendali
Andrea Cappelletti
Business Development Manager
tel: +39 02 36581540
[email protected]
FOLLOW UP
A distanza di 2 o 3 settimane si consiglia l’erogazione delle giornate di follow-up con l’obiettivo di:
♦♦ Stesura del manuale di Audit
♦♦ Supporto alla nuova funzione per l’implementazione del Piano di Audit e
l’avvio/esecuzione degli interventi
♦♦ Verifica di apprendimento: discussione risultati e chiarimenti
♦♦ Valutazione conformità della Funzione e opportunità di miglioramento
109
FORMAZIONE SU MISURA
...per progettare la crescita della funzione
Internal Audit ...
110
Programmi formativi “su misura” progettati e realizzati in collaborazione con le
aziende e in linea con le specifiche esigenze organizzative e strategiche dei clienti.
Un’esperienza di apprendimento “ad hoc” che permette quindi di coinvolgere
l’intero team di Audit attraverso l’erogazione direttamente presso la realtà
aziendale.
I VANTAGGI:
♦♦ Coinvolgere il Team di Audit in esperienze di apprendimento in linea con i reali
fabbisogni della funzione e dell’azienda;
♦♦ Progettare e sviluppare interventi formativi ad hoc, in considerazione delle
specifiche dimensioni organizzative e strategiche dei clienti;
♦♦ Valorizzare il patrimonio di esperienze e competenze dei clienti affinché
l’impegno in apprendimento sia un volano per lo sviluppo della funzione di Internal
Auditing e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di business.
LE 7 TAPPE DELLO SVILUPPO DI UN PROGETTO “SU MISURA”
RILEVAZIONE
PRELIMINARE
ANALISI DEI BISOGNI
DISEGNO DELLA
PROPOSTA FORMATIVA
CONVALIDA DEL
PROGETTO
PROGETTAZIONE DELLA
FORMAZIONE
EROGAZIONE
VALUTAZIONE DEI
RISULTATI
Avvio del dialogo con il cliente per valutare le necessità formative e
l’opportunità delle modalità “su misura”
Analisi del contesto aziendale del cliente, definizione degli obiettivi della
formazione dei temi da sviluppare
Definizione e presentazione del progetto
(obiettivi, contenuti e modalità didattiche della formazione)
Convalida del progetto da parte del cliente, definizione puntuale dei
contenuti e del docente
Costruzione della struttura dell’intervento formativo (modalità didattica),
sviluppo degli esercizi pratici e casi aziendali
Attività di docenza in aula presso la struttura scelta dal cliente
Verifica dell’efficacia dell’intervento formativo e condivisione dei risultati
Contattaci per costruire insieme il progetto formativo sulle reali esigenze aziendali
Andrea Cappelletti
Business Development Manager
tel: +39 02 36581540
[email protected]
111
INFORMAZIONI GENERALI
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AI CORSI
L’iscrizione ai corsi a catalogo e agli iter formativi avviene attraverso il sito www.aiiaweb.
it/formazione.
♦♦ Per favorire l’apprendimento e l’interattività tra i partecipanti in aula, le iscrizioni
ai corsi sono a numero chiuso. La priorità d’iscrizione sarà determinata sulla base
della data di arrivo dell’iscrizione.
♦♦ Le iscrizioni devono essere formalizzate almeno una settimana prima dell’inizio del
corso. Le domande pervenute successivamente saranno ammesse solo in caso di
disponibilità posti.
♦♦ I partecipanti riceveranno conferma dell’attivazione del corso via mail, al
raggiungimento del numero minimo di iscritti.
♦♦ L’Associazione si riserva la facoltà di annullare un corso qualora il numero degli iscritti
non sia tale da garantire l’efficacia sul piano didattico, dandone comunicazione
scritta a mezzo e-mail entro 3 giorni lavorativi dalla data di inizio corso.
♦♦ AIIA si riserva la facoltà di sostituire i docenti indicati con altri docenti di pari livello
professionale e di modificare gli argomenti trattati e le sedi dei corsi, rispetto a
quanto preannunciato nel programma generale annuale.
ORARIO DEI CORSI
Le lezioni si svolgono: dalle 9.15 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.45.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
♦♦ Le quote di partecipazione, indicate nelle schede dei singoli corsi e dei singoli
iter formativi, sono da intendersi IVA esclusa e comprensive di tutto il materiale
didattico.
♦♦ Per i soci AIIA è previsto uno sconto sulle quote di partecipazione.
♦♦ Per poter usufruire delle quote scontate, i soci devono essere in regola con il
pagamento della quota associativa dell’anno in corso.
AGEVOLAZIONI
Gli sconti indicati non sono tra loro cumulabili e si applicano alla tariffa di
riferimento (Socio/Non Socio).
Alle quote degli iter non sono applicabili ulteriori sconti o agevolazioni.
Sono previste facilitazioni per le aziende che iscrivono più partecipanti allo stesso
corso e pacchetti aziendali per le aziende che desiderano realizzare piani formativi
delle proprie risorse.
♦♦ È possibile usufruire di uno sconto fedeltà pari al 20% sul prezzo di acquisto
del 2° corso effettuato durante l’anno solare.
♦♦ Le aziende possono usufruire di uno sconto pari al 20% sul prezzo di acquisto
per il 3° iscritto al medesimo corso.
CORSI DI RIPASSO CIA I, II
Per l’acquisto di entrambi i corsi di ripasso, è possibile usufruire delle seguenti tariffe
agevolate:
♦♦ Quota Soci € 2.500
♦♦ Quota Non Soci € 3.200
La fruizione dei due corsi deve avvenire nell’anno solare di acquisto.
112
SPECIALE STUDENTI
Per tutti i corsi base, AIIA offre ai primi due soci studenti che ne fanno richiesta e
che non svolgono attività lavorativa, la partecipazione alla cifra simbolica di 50,00€ al
giorno. Per usufruire della promozione, la condizione di socio studente va specificata
nel modulo d’iscrizione.
MODALITA’ DI PAGAMENTO
Il pagamento dovrà essere effettuato scegliendo una delle seguenti modalità:
♦♦ Carta di credito VISA o Mastercard, tramite procedura on-line sul sito AIIA;
♦♦ Bonifico bancario, a ricevimento fattura.
ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE AI CORSI E PROGRAMMA CPE
Al termine di ciascun corso, ai partecipanti che avranno adempiuto agli obblighi di
frequenza, verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione con l’indicazione delle
ore valide per il programma CPE, ad uso di coloro che hanno conseguito una o più
Certificazioni Internazionali (CIA, CCSA, CFSA, CRMA).
RINUNCIA DI PARTECIPAZIONE AL CORSO
La rinuncia deve essere comunicata via mail, scrivendo all’indirizzo
[email protected]. In caso di disdetta al corso entro gli otto giorni solari prima
della data di inizio, AIIA rimborserà integralmente la quota versata o, su indicazione
del cliente, la destinerà ad un altro corso da effettuare entro l’anno solare.
Se invece la rinuncia verrà comunicata durante gli otto giorni solari precedenti l’inizio del
corso, AIIA si riterrà autorizzata a fatturare il 30% (+IVA) dell’intera quota di iscrizione.
In caso di mancata presentazione del partecipante all’inizio del corso o di ritiro a corso
già iniziato, AIIA si riterrà autorizzata ad emettere fattura per l’intero importo.
In qualsiasi momento è possibile sostituire l’iscritto.
Tutti gli aggiornamenti saranno sempre disponibili sul sito www.aiiaweb.it/formazione.
113
COME RAGGIUNGERCI
MILANO
DOVE SIAMO
Via San Clemente 1
Milano
ALBERGHI convenzionati
situati nelle immediate vicinanze della Sede AIIA di Milano
HOTEL GALILEO ****
Corso Europa
20122 Milano
T.02 77431
[email protected]
www.grandhotelplazamilano.it
Dall’Aereoporto di Linate
♦♦ Autobus 73, fermata Corso Europa
Dall’Aereoporto di Malpena
♦♦ Servizio Malpensa Shuttle fino alla fermata Stazione
Centrale, Metropolitana 3 (linea gialla) direzione San
Donato, fermata Duomo
HOTEL CANADA ***
Via Santa Sofia 16
20122 Milano
T.02 58304844
[email protected]
www.canadahotel.it
Dalla Stazione Centrale F.S.
♦♦ Metropolitana
3 (linea gialla) direzione S. Donato,
fermata Duomo
ROMA
DOVE SIAMO
Presso Regus
Via Antonio Salandra 18
Roma
ALBERGHI convenzionati
situati nelle immediate vicinanze della Sede AIIA di
Regus
MARCELLA ROYAL
HOTEL ****
Dall’Aereoporto di Fiumicino
♦♦ Servizio Leonardo Express fino alla Stazione Roma Termini
♦♦ Dall’autostrada Roma-Fiumicino procedere in direzione Via
Cristoforo Colombo, Via delle
Terme di Caracalla, Via Cavour, Via Nazionale, Piazza delle Repubblica, Via XX Settembre, Via
Antonio Salandra
In treno
♦♦ Dalla
Stazione Termini, camminare in direzione Piazza delle Repubblica, Via Parigi, Via
Pastrengo, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra (7 minuti a piedi)
In autobus
♦♦ Linee
utili: 36, 60, 61, 62, 84, 175, 492, 590, 910. Scendere a Piazza della Repubblica,
camminare in direzione Via Parigi, Via Pastrengo, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra (3
minuti a piedi)
114
Via Flavia 106
00187 Roma
T.06 42014591
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www.marcellaroyalhotel.com
HOTEL FLAVIA ***
Via Flavia 40
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T.06 4883037
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www.hotelflavia.it
115
via San Clemente, 1 - 20122 Milano
Tel: +39 02 36581500
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116
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