Fare lezione è una passeggiata - Istituto Comprensivo G. Paccini
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Fare lezione è una passeggiata - Istituto Comprensivo G. Paccini
INIZIO ANNO 2014 Fare lezione è una passeggiata “Lezione e lectio” (1917) di Pavel Florenskij (1882-1937) Nel 1910, giovane docente dell’Accademia teologica di Mosca, Florenskij iniziò un corso di lezioni sulla storia della filosofia. Quando le diede alle stampe, nel 1917, vi premise una breve introduzione metodologica dove, esponendo la sua originale didattica, metteva in gioco alcuni principi fondamentali. “Non sarebbe fuori luogo definire la lezione ideale una sorta di colloquio, di conversazione tra persone spiritualmente prossime. La lezione non è un tragitto su un tram che ti trascina avanti inesorabilmente su binari fissi e ti porta alla meta per la via più breve, ma è una passeggiata a piedi, una gita, sia pure con un punto finale ben preciso, o meglio, su un cammino che ha una direzione generale ben precisa, senza avere l’unica esigenza dichiarata di arrivare fin lì, e di farlo per una strada precisa. Per chi passeggia è importante camminare e non solo arrivare; chi passeggia procede tranquillo senza affrettare il passo. Se gli interessa una pietra, un albero o una farfalla, si ferma per guardarli più da vicino, con più attenzione. A volte si guarda indietro ammirando il paesaggio oppure (capita anche questo!) ritorna sui suoi passi, ricordando di non aver osservato per bene qualcosa di istruttivo. I sentieri secondari, persino l’assenza di strade nel fitto del bosco lo attirano col loro mistero. In una parola, passeggia per respirare un po’ di aria pura e non per raggiungere più in fretta possibile la fine stabilita del viaggio, trafelato e coperto di polvere.” Pavel Aleksandrovič Florenskij, Lezione e lectio, 1917 Quando allenteremo la fatica di quegli stanchi “tram” chiamati programmi, e passeggeremo, liberi di comprendere davvero il mondo che ci circonda e attraverso quel mondo noi stessi? In tram è vietato parlare al conducente: il suo compito è portarti dove dice il programma. Non distrarlo, non innervosirlo. Fa il suo lavoro. In una passeggiata c’è una guida che sta sì davanti perché conosce la meta, ma sa volgersi indietro a guardare chi gli è affidato per indicare, spiegare, segnalare, incoraggiare, sostare e lasciarsi interpellare. Fa il suo lavoro. Auguri di buon lavoro! Maddalena Cassinari