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40 1 Avvicinarsi all’ambiente alpino con il gruppo OG del Club Alpino Svizzero sezione Locarno Montagna a 360° all’ombra del Basodino G iovani in montagna! È questo il motto del gruppo OG del CAS Locarno, dove i giovani propongono la montagna ai giovani: arrampicate, escursionismo, orientamento, imparare a conoscere e rispettare la natura e l’ambiente, ma anche il piacere di stare in compagnia con amicizia, vivendo simpatici momenti conviviali. Tutto questo all’ombra del Basodino e del suo ghiacciaio, percorrendo sentieri d’altura in una scenografia alpina spettacolare. Un percorso fra le rocce e sulla roccia per apprendere i primi rudimenti dell’arrampicata sportiva: conoscenza dei materiali, nodi, regole di sicurezza, tecnica di base. Questi primi passi in parete sono stati proposti – a fine giugno – dal gruppo OG del Club Alpino Svizzero 2 (CAS), sezione Locarno. Il corso, di una settimana, ha avuto un ottimo riscontro presso la decina di partecipanti, ragazze e ragazzi principalmente del Locarnese e Valli, fra i 12 e i 15 anni. Ce ne ha parlato, con grande entusiasmo, Martin Brunati responsabile del gruppo OG. «Il nostro intento è quello di portare i giovani in montagna avvicinandoli a questo ambiente meraviglioso con uno sguardo d’insieme, a 360 gradi. Quindi non solo arrampicata o escursioni, ma soprattutto conoscenza, consapevolezza, rispetto della montagna e di tutte le sue componenti senza dimenticarne le figure che la animano, i suoi valori storici e culturali che vanno ben oltre gli stereotipi e il consumismo odierno». Un obiettivo ambizioso, non c’è che dire, che comunque è stato raggiunto. «L’esperienza fatta in giugno ha rappresentato un banco di prova – prosegue Brunati –. Dati i buoni risultati, nel 2013 la riproporremo apportando quelle modifiche che ci sembrano possano ulteriormente arricchirla. A breve-medio termine (estate 2013 e inverno 2014), la nostra priorità sarà però quella di formare nuovi monitori G+S (Gioventù e Sport) nelle discipline di alpinismo e sci escursionismo, indispensabili per poter condurre in montagna il gruppo OG (giovani fra i 10 e i 20 anni)». Per la decina di ragazze e ragazzi che hanno partecipato alla settimana dello scorso giugno è stato approntato un programma variegato. Hanno potuto apprendere i rudimenti dell’arrampicata, dalle fondamentali norme di sicurezza alla tecnica vera e propria; il tutto su una piccola parete di roccia accanto alla capanna Ba- 3 4 sodino, appositamente attrezzata lo scorso anno. I giovani hanno poi potuto praticare quanto imparato in un ambiente mozzafiato, salendo lungo gli oltre 110 metri dello speroncino che sovrasta il Lago Bianco, anch’esso chiodato lo scorso anno proprio per permettere l’arrampicata durante la settimana OG. Inoltre, i partecipanti hanno potuto osservare da vicino la conduzione di un alpeggio (a fine giugno vacche e capre si trovavano a Campo), resa possibile grazie alla disponibilità della famiglia Schärer che ha persino ospitato il gruppo a cena, proponendo un menu a base dei propri eccellenti prodotti. È stato inoltre possibile percorrere il nuovo sentiero glaciologico del Basodino, sotto la guida di un ospite d’eccezione: Giovanni Kappenberger che, dopo aver deliziato ragazzi e monitori con una presentazione serale, lungo il cammino ha svelato loro i segreti della neve, del ghiaccio e della particolare situazione geologica e morfologica che rende la zona del Basodino un vero gioiello. Non si è voluto trascurare neppure l’orientamento in montagna; con un corretto utilizzo delle cartine geografiche e della bussola, è stata disputata una piccola corsa d’orientamento in quota, il cui percorso si è sviluppato fra la capanna e il lago di Robiei. Anche la squisita accoglienza della famiglia Martinoli ha permesso a tutti di sentirsi a casa, quando, la sera, si rientrava in capanna. Il prossimo anno si spera di riuscire a variare il programma proponendo dei momenti dedicati alla fauna e alla flora (ricchissime entrambe attorno al Basodino). Questa prima settimana OG si è conclusa, come detto, con piena soddisfazione di tutti. «I partecipanti – ci dice ancora Martin Brunati – sono tornati a casa contenti di aver vissuto un’esperienza come questa. Anche dalle famiglie abbiamo avuto degli ottimi riscontri». La presa di con- tatto iniziale era avvenuta tramite conoscenze personali maturate dentro e fuori l’ambiente alpinistico. «L’anno prossimo speriamo di riuscire a coinvolgere un maggior numero di ragazzi, magari attraverso una promozione mirata nelle scuole medie». In futuro, il gruppo OG del CAS Locarno intende continuare a promuovere (sempre per quanto concerne l’ambito giovanile) l’escursionismo, l’arrampicata in falesia, l’alpinismo e altre attività ricreative, legate alla montagna. Accanto al responsabile Martin Brunati, nel gruppo OG, sono attivi Matteo, Lea e Anna Bertini, Anna Brunati-Ermotti, Matteo Tanadini, Stella Koch; il responsabile tecnico è Mauro Rossi, guida alpina. «In futuro – annota in conclusione Brunati – sarebbe davvero bello se i settori giovanili delle diverse società alpinistiche attive nella nostra regione (Locarnese e Valli), riuscissero a trovare un accordo che permetta una costruttiva collaborazione, la quale andrebbe senza dubbio a beneficio di tutti, soprattutto degli stessi giovani». Assodato quindi che sapersi muovere in verticale riserva grandi emozioni e offre molteplici possibilità di divertimento, perché non lasciarsi tentare dalla montagna? Chi fosse interessato può prendere contatto con il gruppo OG visitando il sito del CAS Locarno www.cas-locarno. ch (in rifacimento quest’estate) oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Maurizia Campo-Salvi Nelle foto: 1. Primi passi d’arrampicata accanto alla capanna. 2.Con la famiglia Schärrer si scopre la vita sull’alpe. 3.Con Giovanni Kappenberger lungo il sentiero glaciologico. 4.Il gruppo al Lago Nero. 41