il ritardo mentale

Istituto Comprensivo di Sorbolo anno scolastico 2013-2014
LE CAUSE
(FATTORI CROMOSOMICI E GENETICI)
TIPOLOGIE
FORME
PRINCIPALI
POSSIBILITÀ DI
DIAGNOSI O
INTERVENTO
PRECOCE
ALTERAZIONI
CROMOSOMICHE
ANOMALIE DEI
CROMOSOMI
NON SESSUALI
Sindrome di Down
Trisomia 18
Trisomia 13
Individuabili tramite
amniocentesi
ALTERAZIONI
CROMOSOMICHE
ANOMALIE DEI
CROMOSOMI
SESSUALI
(ritardo lieve)
Sindrome di Klinefelter
(xxy)
Sindrome di Turner
(x)
X fragile
Trattamenti ormonali
durante l’adolescenza
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LE CAUSE
(FATTORI CROMOSOMICI E GENETICI)
TIPOLOGIE
FORME
PRINCIPALI
POSSIBILITÀ DI
DIAGNOSI O
INTERVENTO
PRECOCE
EREDITÀ
DOMINANTE
Un gene dominante
presente in uno
dei due genitori
Sclerosi tuberosa
EREDITÀ
RECESSIVA
Genitori entrambi
portatori, ma non
affetti dalla
patologia
Fenilchetonuria
Individuabile nei
portatori e nel neonato.
R.M. evitato o ridotto
con dieta prime
settimane di vita
EREDITÀ
RECESSIVA
Disfunzioni del
metabolismo
Sindrome di Hurler
(nanismo e ritardo
mentale)
Individuabile tramite
amniocentesi e nei
portatori
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LE CAUSE
(FATTORI CROMOSOMICI E GENETICI)
TIPOLOGIE
EZIOLOGIA
MULTIPLA
Malformazioni
FORME PRINCIPALI
DIAGNOSI O
INTERVENTO
PRECOCE
Microcefalia e
Riconoscibile
alla nascita in base alle
dimensioni della
testa
Macrocefalia
EZIOLOGIA
MUTIPLA
Malattie ereditarie
Ipotiroidismo
congenito
(Insuff. tiroxina)
Individuabile nei primi
mesi, trattamento con
tiroxina
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NUOVA LUCE SULLE CAUSE GENETICHE DEL
RITARDO MENTALE
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FATTORI AMBIENTALI
•
•
•
•
Sono spesso alla base dei r.m. lievi
Gravi carenze educative, r.m. in un genitore
Carenze affettive, inadeguata stimolazione cognitiva
Ambiente gravemente deprivato
Miglioramento significativo grazie a cambiamento ambiente
di vita, adozione o affido
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LA DIAGNOSI MEDICA
Nei casi con malformazioni o disturbi metabolici, un
intervento chirurgico o farmacologico impedisce o attenua
il r.m.
Un esame medico permette di individuare precocemente
eventuali altri deficit associati al r.m. (es.danni uditivi o
visivi) e permette di potersi attrezzare quanto prima per
affrontare le conseguenze.
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LA DIAGNOSI FUNZIONALE
(I casi presenti a scuola)
É la valutazione fatta da un neuropsichiatra pubblico o
privato e che viene presentata alla scuola e alla famiglia di
un bambino/ragazzo con r.m.
Contiene una serie di aree di valutazione, tra le quali:
•
AREA MOTORIA, valutazione dello sviluppo grosso e fino-motorio del sogg.
In relazione alla sua età e ai parametri di sviluppo.
•
AREA SENSORIALE, eventuali deficit associati, es. vista, udito, ecc…
•
AREA COGNITIVA, esprime il grado di compromissione intellettiva, Q.I.
tramite strumenti specifici come la Weschler Intelligence Scale.
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LA DIAGNOSI FUNZIONALE
(I casi presenti a scuola)
•
GLI APPRENDIMENTI, si valutano le capacità di lettura, scrittura, calcolo
attraverso prove specifiche (es. prove ACMT)
•
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA, si valutano le capacità fonologiche,
fonoarticolatorie, lessicali, sintattiche e concettuali
•
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE, riguarda le caratteristiche di
personalità e le modalità prevalentemente utilizzate dal sogg. Per esprimesi
nelle relazioni interpersonali
•
AREA AUTONOMIE PERSONALI, sono le capacità di mangiare, vestirsi
ecc…autonomamente
•
AREA AUTONOMIA SOCIALE, modalità comportamento adattivo nei
rapporti interpersonali
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LA DIAGNOSI CLINICA
Contiene il grado di compromissione intellettiva secondo la
classificazione dell’ ICD-10:
F.70.9, F.71.9, F 72.9, F73.9
PROPOSTE DI RISORSE PER L’INTEGRAZIONE
• Docente di sostegno
• Supporto educativo-assistenziale
• Ausili (es. informatici)
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ESEMPIO DIAGNOSI FUNZIONALE STUDENTE
FREQUENTANTE LA SCUOLA
•
•
•
•
•
•
•
•
AREA MOTORIA, n.d.
AREA SENSORIALE, n.d.
AREA COGNITIVA: alla scala WISC-III, Q.I.V. 52, Q.I.P. 89, Q.I.T. 66
Pesante deficit linguistico e debolezza concettuale marcata delle funzioni
esecutive:attenzione, pianificazione, controllo
AREA APPRENDIMENTI, emergenti abilità di transcodifica solo per la
scrittura delle bisillabe.Abilità aritmetiche entro la decina
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA, linguaggio espressivo con
distorsioni fonologiche e digrammatico. Elaborazione verbale minima
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE, affettività labile e poco controllata
AREA AUTONOMIA PERSONALE, presenti autonomie di base, ma
necessaria supervisione
AREA AUTONOMIA SOCIALE, limitata per le difficoltà strumentali e per la
debolezza attentivo-comportamentale
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GRADO DI COMPROMISSIONE FUNZIONAE
DELLE AREE
NESSUNO
MOTORIA
X
SENSORIALE
X
LIEVE
COGNITIVA
MEDIO
X
APPRENDIMENTI
X
LINGUISTICA/COMUNICATIVA
X
AFFETTIVA/RELAZIONALE
AUTONOMIA PERSONALE
AUTONOMIA SOCIALE
X
X
X
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GRAVE
PROPOSTE DI RISORSE PER
L’INTEGRAZIONE:
• Docente di sostegno
• Ausili di tipo informatico per la letto-scrittura
DIAGNOSI:
Grave disturbo del linguaggio fonologico-morfosintattico e
disturbo cognitivo in fascia limite
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LA DIAGNOSI PSICOMETRICA E
PSICOLOGICA
LA DEFINIZIONE DI RITARDO MENTALE SECONDO IL DSM-IV
Il ritardo mentale è un disturbo caratterizzato da un
funzionamento intellettivo significativamente al di sotto
della media (un Q.I. di circa 70 o meno) con inizio prima dei
18 anni e concomitanti deficit o compromissione del
funzionamento adattivo
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PUNTI
CHIAVE
Q.I. MINORE O
UGUALE A 70
(WISC III)
ESORDIO PRIMA
18 ANNI
(insorge fin dai primi
anni di vita)
FUNZIONAMENTO
ADATTIVO
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FUNZIONAMENTO ADATTIVO
Il funzionamento adattivo riguarda l’efficacia con la quale i
sogg. Fanno fronte alle esigenze comuni della vita e al
grado di adeguamento agli standard di autonomia
personale secondo la loro fascia d’età, retroterra socio
culturale e contesto ambientale.
Ma se i problemi di adattamento sono più suscettibili di
miglioramento con tentativi di riabilitazione, il Q.I. tende a
rimanere un attributo più stabile
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LE AREE DEL FUNZIONAMENTO
ADATTIVO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Comunicazione
Cura della persona
Vita in famiglia
Capacità sociali/interpersonali
Uso delle risorse della comunità
Autodeterminazione
Capacità di funzionamento scolastico/lavorativo
Tempo libero
Salute
Sicurezza
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L’IMPORTANZA DEGLI INSEGNANTI
• Il DSM-IV dà molta importanza alla valutazione
che gli insegnanti fanno del comportamento
adattivo di un alunno con r.m.
In particolare ritiene che il loro giudizio sia molto
più predittivo di altri indici.
• Oltre alla loro valutazione, altri strumenti che
vengono utilizzati per la valutaz. del comport.
adattivo sono: le scale Vineland e la Scala per il
Comportamento Adattivo dell’Associazione
Americana per il Ritardo Mentale.
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STRUMENTI DIAGNOSTICI
MATRICI DI RAVEN
SCALE WESCHLER
Prove non verbali, 60 figure in cui
Calcola il Q.I. sulla base dello
manca una parte che il sogg. deve
scarto fra la prestazione di un
completare.
Individuo e quella della media dei
coetanei
Basso livello informatività rispetto
deficit e potenzialità nei diversi ambiti
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WISC-III
Strumento diagnostico in grado di rilevare il
Q.I.
SCALA VERBALE
SCALA DI PERFORMANCE
Q.I. verbale
Q.I. di performance
É una misura delle abilità di recepire
elaborare e immagazzinare informazioni
di tipo uditivo-verbale e riflette le acquisiz.
ricavate dall’ambiente educativo e
scolastico in cui il sogg. è cresciuto
Misura l’abilità di operare mentalmente
con dati,immagini e configurazioni
visive per risolvere problemi di tipo
di tipo spaziale, meccanico e pratico
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WISC-III
Q.I.V. + Q.I.P. = Q.I.TOTALE
I valori del Q.I.T. misurati dalla WISC-III
vanno da 40 a 160
La media = Q.I. 100
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I SUBTEST DELLA WISC-III
SCALA VERBALE
Informazione
Somiglianze
Ragionamento aritmetico
Vocabolario
Comprensione
Memoria di cifre
SCALA DI
PERFORMANCE
Completamento di figure
Cifrario
Riordinamento di storie figurate
Disegno con i cubi
Ricostruzione di oggetti
Ricerca di simboli
Labirinti
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GRADI DI GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE
RITARDO MENTALE LIEVE, F.70.9 (Q.I. da 50-55 a 70)
Costituisce la parte più ampia dei sogg.affetti da questo
disturbo,tipicamente sviluppano capacità sociali e
comunicative negli anni prescolari, hanno una
compromissione minima nelle aree sensomotorie. Prima
dei 20 anni possono acquisire capacità scolastiche
corrispondenti circa alla V elementare. Durante l’età adulta
di solito sviluppano capacità sociali e occupazionali per un
livello minimo di autosostentamento, ma possono aver
bisogno di appoggio, guida e assistenza.
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GRADI DI GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE
RITARDO MENTALE MODERATO, F.71.9 (Q.I. da 35-40 a 50-55)
Costituisce il 10% della popolazione con r.m.,generalmente
sviluppa capacità comunicative durante la prima fanciullezza.
Traggono beneficio dall’addestramento professionale e con una
moderata supervisione possono provvedere alla cura della
propria persona. Difficilmente progrediscono oltre il livello della
seconda elementare. Durante l’adolescenza le loro difficoltà nel
riconoscere le convenzioni sociali possono interferire con i
coetanei. Nell’età adulta la maggior parte riesce a svolgere
lavori non specializzati o sotto supervisione in ambienti di
lavoro protetti.
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GRADI DI GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE
RITARDO MENTALE GRAVE, F.72.9 (Q.I. da 20-25 a 35-40)
Costituisce il 3-4% dei sogg. con r.m.
Durante la prima fanciullezza essi acquiscono un livello minimo di
linguaggio o non lo acquisono affatto. Durante il periodo
scolastico possono imparare a parlare e possono essere
addestrati alle attività elementari di cura della persona. Traggono
beneficio limitato dall’insegnamento delle abilità scolastiche e
prescolastiche, ma possono acquisire capacità come l’imparare a
riconoscere a vista delle parole per le necessità più elementari.
Nell’età adulta possono essere in grado di svolgere compiti
semplici in ambienti altamente protetti.
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GRADI DI GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE
RITARDO MENTALE GRAVISSIMO, F.73.9 (Q.I. sotto 20-25)
Costituisce un 1-2% dei sogg. con r.m. La maggior parte ha
una condizione neurologica diagnosticata alla base del r.m.
Durante la prima infanzia mostrano una considerevole
compromissione de funzionamento sensomotorio.
lo sviluppo motorio e le capacità di cura della persona e di
comunicazione possono migliorare se viene fornito un
adeguato addestramento.
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PERCENTUALI DI DIFFUSIONE DEL RITARDO MENTALE A
SCUOLA
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IL FUNZIONAMENTO COGNITIVO LIMITE
(BORDERLINE COGNITIVO)
Non beneficiano di alcuna diagnosi, al confine tra normalità e
ritardo mentale
Q.I. tra 71 e 84, presenza difficoltà d’adattamento, scolastiche
e insorgenza prima dei 18 anni
Si stima 1 individuo su 7
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CAUSE
GENETICHE
SOFFERENZA PERINATALE
INFEZIONI IN GRAVIDANZA
Raggiungono con un po’ di
ritardo le principali tappe
dello sviluppo
SVANTAGGIO
SOCIOCULTURALE
famiglie povere,numerose
genitori senza istruzione
assenza di aiuto nei compiti
scarsità di stimoli intellettuali
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SEGNALI
Le prestazioni a scuola e negli apprendimenti non
corrispondono alla loro età anagrafica , ma a due o tre anni in
meno
Manifestano in classe una maggior lentezza, gli insegnanti
devono spiegare loro gli argomenti più e più volte, hanno
bisogno di più tempo per imparare, solo dopo numerosi tentativi
rispetto ai compagni, imparano ad usare meccanicamente le
strategie apprese e raggiungono il livello della classe
Il profilo della Wisc solitamente è omogeneo, manifesta un leggero ritardo,
ma senza punti di forza, né di debolezza
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LE CARATTERISTICHE COGNITIVE
LA CONCRETEZZA
(incapacità di sviluppare
il pensiero astratto)
Non supera stadio
operazioni concrete
e talvolta
permanenza stadio
preoperatorio
IRREVERSIBILITÀ
DEL PENSIERO
(incapace di pensare
un’azione e il suo
opposto)
Limiti nella capacità
di pianificare prevedere
e mettere in atto
attività immaginative
e creative
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LA RIGIDITÀ
Impedisce di estendere una conoscenza a situazioni
diverse da quella di acquisizione
scarse capacità
SCARSE CAPACITÀ
diDI
GENERALIZZAZIONE
generalizzazione
incapacità
INCAPACITÀdiDI
MEDIAREtra
TRA
mediare
due
DUE OBIETTIVI
obiettivi
diversi
DIVERSI
atteggiamento
ATTEGGIAMENTO
“tutto o niente”
“TUTTO O NIENTE”
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incapacità di
INCAPACITÀ DI
adattarsi
ai
ADATTARSI
AI CAMBIAMENTI
cambiamenti
LA PERCEZIONE
É caratterizzata da lentezza e imprecisione
Incapacità di collegare
diversi dati percettivi
in unità strutturate
Incapacità di cogliere
le relazioni
tra le parti e il
tutto
Difficoltà a cogliere i
dettagli all’interno di
stimoli figurativi
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L’ ATTENZIONE
Minori capacità
d’attenzione
e
concentrazione
Prestazioni deficitarie
nei compiti
d’attenzione visiva
presentati attraverso
un computer
Aumento dei tempi
di reazione
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LA MEMORIA
Minore capacità d’organizzare il materiale da ricordare sia al
momento dell’immagazzinamento che del recupero
Tali difficoltà sono presenti soprattutto per il materiale verbale,
rispetto a quello visivo
MBT
INCAPACITÀ DI USARE
LA REITERAZIONE
DIFFICOLTÀ NELLA
LETTOSCRITTURA
DIFFICOLTÀ AD ACQUISIRE
NUOVE INFORMAZIONI
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LE ABILITÀ COMUNICATIVO-LINGUISTICHE
Quando vengono acquisite?
PERIODO PRESCOLARE
R.M LIEVE E MODERATO
PERIODO SCOLASTICO
R.M. GRAVE
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DEFICIT COMUNICATIVI
• Deficit nelle abilità di comprensione ed espressione
orale.
• Povertà lessicale e sintattica.
• Difficoltà a livello pragmatico, sia nell’usare il linguaggio in
modo adeguato rispetto ai diversi contesti, sia nel fare
previsioni corrette rispetto alle conoscenze e aspettative dell’
interlocutore.
• A volte può essere compromesso anche l’apparato
fono-articolatorio.
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GLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI
• Un’istruzione formale spesso consente ai bambini con r.m.
lieve di imparare a leggere, scrivere e fare semplici calcoli.
• Le maggiori cadute prestazionali avvengono nell’utilizzo delle
procedure apprese (es. addizione e sottrazione) per la
soluzione di semplici problemi.
• Le maggiori difficoltà si riscontrano nel generalizzare quanto
appreso a scuola a contesti di vita differenti.
Ad es. l’uso funzionale della lettura, saper leggere l’orologio e
l’uso del denaro.
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APPRENDIMENTO E COSTRUZIONE DEI
CONCETTI NEI SOGGETTI CON RITARDO MENTALE
Che cos’è un concetto?
É l’abilità di fornire la stessa risposta a stimoli simili perchè condividono alcune
caratteristiche comuni
Qual è la loro funzione?
Svolgono una funzione importante
per l’adattamento, perchè ci permettono
di semplificare la realtà, raggruppando
i singoli oggetti sulla base delle
caratteristiche comuni.
Permettono di ampliare la realtà
in quanto nuove esperienze
possono essere più facilmente
apprese e assimilate.(es. soprasotto, dx-sx, curvo-dritto).
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COSTRUZIONE CONCETTI
APPREDIMENTO DISCRIMINATIVO
Si verifica quando un soggetto emette risposte diverse in presenza di stimoli
diversi
COSTRUZIONE DELLA REALTÀ
Avviene attraverso la costruzione di classi di oggetti, eventi e relazioni sulla
base delle somiglianze e differenze di volta in volta riconosciute
SOGG. CON R.M.
Difficoltà attentive, perchè
l’attenzione è controllata
dalle caratteristiche irrilevanti
dello stimolo
Difficoltà di apprendimento
discriminativo (es. b e d)
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LA PSICOPATOLOGIA NEI SOGGETTI CON RITARDO
MENTALE
ANSIA, PAURE, FOBIE
• Emozioni a forte contenuto negativo
• Alterano i comportamenti, peggiorano i processi cognitivi e
della comunicazione interpersonale
• Se protratti nel tempo possono portare a disturbi somatici e
colpire organi diversi (cardiopatie, ulcere ecc…)
COMPORTAMENTI DI FUGA O EVITAMENTO A SCUOLA
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TRA IL 23% E IL 46% DELLE PERSONE CON R.M. PRESENTANO
PROBLEMATICHE CONNESSE ALL’ANSIA, PAURE, FOBIE
Sentimenti che più frequentemente si accompagnano a queste
sindromi
• Inadeguatezza e inferiorità personale
• Scarsa autostima
• Ipersensibilità nei confronti delle valutazioni espresse da chi lo
circonda
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ASSESSMENT ANSIA, PAURE, FOBIE
• Avviene attraverso l’osservazione diretta del
comportamento
grazie ai genitori in famiglia e agli insegnanti a scuola.
• Colloquio con il sogg. se possiede un minimo repertorio
comunicativo.
• Se il linguaggio è particolarmente sviluppato si può
utilizzare
un test specifico che misura grado ed estensione
dell’autostima.
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LA DEPRESSIONE
La persona tende ad isolarsi, a perdere ogni fiducia in sé stessa e
nelle persone che la circondano. A questi sintomi si possono
aggiungere l’insonnia, la perdita d’appetito, l’astenia.
A SCUOLA
Alla base della depressione c’è l’impotenza appresa, la persona
apprende gradualmente a non aspettarsi niente di positivo da chi
la circonda e da sé stessa. Quando si manifesta viene acquisita
dai sogg. con r.m. già nella scuola elementare e poi consolidata
negli anni successivi di scolarizzazione.
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I DISTURBI ALIMENTARI
SOVRAPPESO
E
OBESITÀ
ONNIFAGIA
RIFIUTO
DEL
CIBO
r.m. grave e profondo
Sindrome di Down
Il 37% rispetto al
34% della pop.
Il cibo come consolazione
e strumento utilizzato da
chi lo circonda per
accontentarlo
inghiotte oggetti non
commestibili
r.m. grave e profondo
relazione tra aumento dei
disfunzioni dell’
contatti sociali e diminuzione
apparato buccale
del comportamento onnifagico
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I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
Vengono manifestati per comunicare uno stato di malessere o per ottenere
una qualche forma di rinforzo
CAUSE
ESTERNE
INTERNE
Ambiente arricchito o depauperato
la densità abitativa, la qualità del
rapporto con gli operatori
fattori sensoriali (affaticamento,
dolore…) o fattori affettivi
(ansia, collera)
N.B. : Più si sentono socialmente integrati più diminuiscono i comport. aggressivi
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L’AUTOLESIONISMO
Comportamento atto a ledere sé stesso: graffiarsi, mordersi, colpire la
testa contro il muro, picchiarsi…
Aumenta nei sogg. Maschi con r.m. grave e profondo che vivono all’
Interno di centri residenziali
CAUSE
Attirare l’attenzione
dell’ adulto
portare a termine
compiti non
graditi
risposta ad ambiente
depauperato privo
di stimolazioni
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dott.ssa Silvia Abbati, psicologa dello sviluppo,
esperta DSA e difficoltà apprendimento.
Contatti: cell: 3295476234
mail: [email protected]
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