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Trasportava bombe a mano - Comune di Torremaggiore

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Trasportava bombe a mano - Comune di Torremaggiore
Mercoledì 19 Febbraio 2003 FOGGIA 13
S A N S E V E RO
A LTO TAVO L I E R E
&
POGGIO IMPERIALE / Fermato dai CC, è un impiegato di San Marino. Sequestrata anche una pistola
Trasportava bombe a mano
Arrestato insospettabile,forse un campionario da mostrare
POGGIO IMPERIALE - Un incensurato di San Marino, dipendente dell’ente strade della piccola Repubblica, è stato
arrestato dai carabinieri all’uscita dal casello di Poggio
Imperiale perché trovato in
possesso di due bombe a mano ed una pistola calibro 6.35
(oltre ad un coltello ed una
roncola). La posizione di
Maurizio Stefanelli, 50 anni, nato in Francia e residente a San Marino, è adesso al
vaglio della Procura di Lucera: al momento dell’arresto avrebbe detto ai carabinieri di
essere stato sfortunato per essere incappato nel posto di
controllo. Nelle prossime ore
comparirà davanti al gip per
fornire la sua versione dei fatti e spiegare il possesso di armi e materiale esplodente.
Un campionario?
Il sospetto investigativo che
bombe e pistole fossero dei
campioni da mostrare ad eventuali acquirenti garganici
Le bombe a mano e le altre armi sequestrate all’impiegato sammarinese
dovrà essere confermato o
smentito dal prosieguo delle
indagini. Gli investigatori l’operazione è stata condotta
dai militari del «rono» di Fog-
gia (reparto operativo-nucleo
operativo) e dai colleghi della
compagnia sanseverese - non
forniscono particolari sull’arresto del cinquantenne. Non
si sa al momento se questo riserbo sia foriero di sviluppi
investigativi.
La cattura
L’arresto è stato eseguito
poco prima delle 11 dell’altra
sera. Maurizio Stefanelli era
a bordo di una «Fiat Panda»
quando - secondo la ricostruzione dell’accusa - ha abban-
donato l’autostrada A/14 ed è
uscito al casello di Poggio Imperiale. Pochi metri dopo, è
incappato nel posto di blocco:
nelle tasche dei pantaloni l’indagato aveva le due bombe a
mano e la pistola marca
«Star», secondo la tesi accusatoria. Si tratta di una bomba
tipo ananas con numero di
matricola (se ne potrà accertare la provenienza) e di una
bomba a mano verde, forse
fabbricata in qualche paese
dell’Est Europa, che sul mercato nero avrebbero un valore
tra i duemila e i tremila euro.
Quanto alla pistola è marca
«Star»: recentemente ad un
giovane garganico finito in
manette è stata sequestrata una pistola di quella marca,
ma al momento non ci sono elementi per ipotizzare un collegamento tra i due arresti. A
Stefanelli gli investigatori
hanno sequestrato anche un
paio di telefonini: attraverso
il traffico telefonico si potrà
accertare se abbia avuto o meno contatti con qualche foggiano.
Il casello
autostradale
di Poggio
Imperiale
dove è
stato
fermato
l’impiegato
sammarinese
Perquisizioni
Dopo l’arresto del cittadino
sammarinese i carabinieri
hanno perquisito un’abitazione che l’indagato ha a Lesina
e che userebbe durante battute di caccia: il sopralluogo
non ha dato esito. Non si è invece potuto procedere alla
perquisizione dell’abitazione
a San Marino perché è necessario avviare una rogatoria
internazionale.
Possibili sviluppi
Non è chiaro, perchè i carabinieri non lo rivelano, se ci si
trovi davanti ad un’operazio-
ne casuale con Stefanelli davvero sfortunato per essere incappato in un normale posto
di blocco, oppure se l’operazione fosse mirata come pure
si potrebbe ipotizzare vista la
partecipazione dei carabinieri del «rono» giunti da Foggia.
Traffico d’armi
Certo è che proprio i carabinieri del «rono» da tempo indagano su un traffico di droga e armi nella zona del Gargano. La notte del 31 agosto
scorso un’operazione scattata
nel cuore del Promontorio,
tra Cagnano Varano e San
Giovanni Rotondo, portò al
sequestro di 9 fucili in parte
rubati e di 450 grammi di hashish. Armi e droga erano
trasportate su una «Audi»
preceduta da una «Golf». Le
due auto non si fermarono ad
un posto di blocco: iniziò un
lungo inseguimento con la
«Golf» che riuscì a far perdere
le proprie tracce, mentre i
due occupanti dell’«Audi» abbandonarono il mezzo e il carico fuggendo a piedi per i
campi.
TORREMAGGIORE / Decisa dalla Corte d’assise d’appello.In primo grado condannati figlio e genero
Ci sarà un’altra perizia autoptica
Fondamentale stabilire l’ora in cui venne ucciso il pensionato
Il luogo in cui venne ritrovato il cadavere
(foto Maizzi)
TORREMAGGIORE - La corte
d’assise d’appello di Bari dice
«si» alla richiesta della difesa
di disporre una nuova perizia
autoptica per stabilire, attraverso i residui della digestione trovati nello stomaco della
vittima, l’ora esatta della morte. E’ una circostanza fondamentale - avevano detto i legali - per accertare se il pensionato sia stato ucciso dalla figlia e dal genero come sostenuto dal giudice di primo grado che li ha condannati. L’accusa fissa l’ora del delitto verso le 7 di sera, la difesa l’anticipa a prima delle 18 perchè sino
a quell’orario gli imputati
hanno un alibi. La corte è stata dello stesso avviso e il 27
febbraio affiderà l’incarico a
Francesco Vimercati medi-
co legale dell’università di Bari.
Pensionato ucciso
E’ iniziato ieri con questo
supplemento d’indagini il processo-bis per la morte di Michele Giarnetti, il pensionato di Torremaggiore di 67 anni, vedovo, scomparso di casa
il pomeriggio del 28 gennaio
del 2000 e il cui cadavere venne rinvenuto tre giorni dopo
in una cunetta sulla statale 16,
vicino Lesina: fu stordito con
uno spray e quindi soffocato
con una mascherina di gomma. L’accusa sostiene che furono figlia e genero - che abitano nella stessa palazzina - a uc-
ciderlo e poi disfarsi del corpo.
Coniugi condannati
Per concorso in omicidio
premeditato e occultamento
di cadavere il 18 dicembre del
2001 il giudice dell’udienza
preliminare del Tribunale di
Lucera, al termine del processo abbreviato, aveva condannato a 16 anni e 8 mesi ciascuno Teresa Giarnetti, 41 anni
e il marito Mario Sestino, 46
anni. Avrebbero ucciso il padre di lei - dice l’accusa - per evitare che dilapidasse i beni
immobili e titoli di Stato con
la sua nuova compagna. Gli
imputati, arrestati per questa
accusa l’11 agosto del 2000 dai
Lapidei,schiarita
calizzazione della lotta, nella
quale la parte datoriale tentava di non riconoscere il ruolo
dei sindacati e di negare la
stessa contrattazione collettiva. «Se queste posizioni arroganti e provocatorie - continua il comunicato - sono quelle del padronato apricenese,
tutte le forze sindacali, politiche ed istituzionali di Apricena hanno l’obbligo di domandarsi quali sono stati gli errori compiuti in questi anni per
ritrovarsi in questa situazione». «È tempo che i sindacati conclude - riprenda in pieno
la propria autonomia e sappiano aggregare attorno alle
loro proposte quei partiti tradizionalmente vicini al movimento operaio. Il tempo degli
equilibrismi è scaduto e ciascuno ha il dovere di schierarsi con forza e determinazione
perché la posta in gioco é
troppo alta. Questa vertenza
rappresenta uno spartiacque
tra progresso e sottosviluppo
in un settore che negli ultimi
dieci anni è precipitato nella
illegalitá e nel sottosviluppo».
Pino Pistillo
L’ora del delitto assume
un’importanza forndamentale. Nel corso del processo abbreviato di primo grado il gup
aveva disposto una perizia autoptica e il medico legale aveva fissato l’ora della morte fra
le 3 e 5 ore dopo l’ultimo pasto:
a questo risultato era arrivato
in base a quanto mangiato dal-
Nuova perizia
Ieri mattina gli avvocati difensori Luigi Follieri, Aurelio Gironda, Giancarlo
Chiariello e Ettore Censano
LA GAZZETTA DI CAPITANATA
Direttore responsabile Lino Patruno
via Scillitani 5; telefax 0881.709090; tel. 0881.720900
Fax 840030130 (numero verde, attivo h 24)
E-mail: [email protected]
Domani un incontro con la Unionmarmi
sentati a convocare i rappresentanti dei lavoratori mentre da Assomarmi non è ancora giunto alcun segno di disponibilità. Da indiscrezioni
pare che vi erano netti contrasti tra gli associati in merito
alle proposte sindacali.
Ma il problema maggiore,
piú volte rimarcato dai sindacati dei lavoratori, pare sia
stato fino ad ora proprio la
scarsa adesione degli stessi
imprenditori alle proprie associazioni di categoria. Sulla
questione è tornata a farsi
sentire anche la locale sezione di Rifondazione comunista, prima forza politica, insieme ai Verdi, a schierarsi
subito al fianco dei lavoratori.
«Gli imprenditori non solo, fino a ieri, hanno rifiutato di
sedersi al tavolo delle trattative - si legge in una nota - ma
rilanciavano la posta con vere
e proprie provocazioni, come
le continue minacce di licenziamento finalizzate ad intimorire i lavoratori per indurli a desistere dalla lotta».
Ancora una volta, secondo
Rifondazione, per causa dei
padroni, si rischiava la radi-
Ora del delitto
la vittima a pranzo ed ai residui di digestione trovati nello
stomaco del pensionato durante l’autopsia. Il decesso sarebbe quindi avvenuto il 28
gennaio del 2000 (giorno della
scomparsa di Michele Giarnetti) fra le 16.40 e le 18.40. Secondo l’accusa l’omicidio avvenne nel tardo pomeriggio,
poco prima delle 7; per la difesa fu commesso prima e lo sostiene perchè marito e moglie
sino alle 6 di pomeriggio hanno un alibi: Teresa Giarnetti
era a casa di una parente, Mario Sestino era al lavoro.
SAN SEVERO OGGI
APRICENA / Per il rinnovo del contratto integrativo
APRICENA - La sezione Unionmarmi della Confapi
convoca le organizzazioni sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl e
Feneal-Cgil per discutere le ipotesi di rinnovo del contratto integrativo provinciale dei
lapidei. Le parti si incontreranno domani pomeriggio a
San Severo, presso la sede della delegazione dell’Alto Tavoliere della Confapi. La convocazione arriva dopo tre mesi
di mobilitazione dei lavoratori lapidei e all’indomani dell’annuncio al ricorso alla prefettura per sollecitare i rappresentanti dei datori di lavoro ad intavolare le trattative.
Ormai non si contavano piú
le astensioni dal lavoro attuate dalla metà dello scorso mese di novembre, culminate
con cortei, comizi e, in una occasione, anche con un sit-in
davanti alla sede dell’Assindustria di Foggia. Prima d’ora, in questi 90 giorni, peró,
da parte degli imprenditori
non era mai giunto alcun segno di disponibilitá a sedersi
al tavolo della contrattazione.
Solo ieri la Confapi ha ricevuto mandato dai propri rappre-
carabinieri, si dichiarano innocenti. Non potevano tra l’altro temere - è la tesi difensiva che il pensionato dilapidasse i
suoi beni, in quanto erano
cointestati con la figlia e per i
libretti in banca c’era la firma
congiunta di padre e figlia. Ieri erano entrambi presenti in
aula: l’uomo è detenuto, la moglie è ai domiciliari.
PUBBLICITA’
Publikompass SpA
Filiale di Foggia, via Della Rocca 38
Tel. 0881.568410 - Fax 0881.727420
PRONTO SOCCORSO
Una recente protesta dei lavoratori
Volontari soccorso San Severo 0882.331683 oppure 338.6212959; Misericordia Torremaggiore 347.6150592, 0882.382227; Misericordia Serracapriola
0882.681581; Guardia medica, via Turati 44, tel. 0882.225412; Ospedale
Masselli Mascia di San Severo 0882.200111; Ospedale San Giacomo di Torremaggiore 0882.391333
FARMACIE NOTTURNE
Sfilate in paese il 2 e 9 marzo
Carri e maschere
via alle iscrizioni
TORREMAGGIORE - "Carnevalmente insieme, il 2 e 9 marzo": Pro loco e assessorato comunale per il tempo libero,
anche quest’anno insieme per l’edizione 2003 della silata
dei carri e delle maschere di carnevale. Sono aperte le adesioni per scuole, associazioni e privati cittadini (infoline: 0882.381941 assessore Nicola Matarese; 0882.391217 presidente Pro loco, Giuseppe Barbieri). Abbinato al carnevale anche un concorso per i carri e le maschere più belle,
giudicate da un’apposita giuria, dopo aver sfilato per le
(M.T.)
vie della città nelle domeniche del 2 e 9 marzo.
La Pietra, viale San Bernardino 50
MUSEI E BIBLIOTECHE
Museo civico, piazza S.Francesco tel. 0882.334409; Galleria comunale Schingo, corso Garibaldi; Biblioteca Comunale, piazza San Francesco 0882.334409
CINEMA
l SAN SEVERO
PRENDIMI L’ANIMA - drammatico - regia di Roberto Faenza
Cinema Cicolella (via F. D’Alfonso, tel. 0882.375484; posto unico 6 euro;
proiezioni ore 19; 21.30)
l APRICENA
Programmazione non pervenuta
Cinema Solimando (via Oberdan 3, tel. 0882.645282; posto unico 4 euro, ridotto 3,50; proiezioni ore 18; 21)
l TORREMAGGIORE
Chiuso
Cinema Ciardulli (via sacco e Vanzetti 33, tel. 0882.391172; posto unico 4 euro, ridotto 3; proiezioni ore 19 ven.; 17.15; 20.30 sab. e dom.)
Michele Giarnetti, la vittima
hanno chiesto alla corte d’assise d’appello di disporre una
nuova perizia autoptica per
coprire quei vuoti che la perizia disposta nel processo di
primo grado non era riuscita
a colmare. Il sostituto procuratore generale Giuseppe
Murano s’è opposto all’istanza difensiva perchè la nuova
perizia non potrebbe mai accertare con precisione «cronometrica» l’ora del decesso. Dopo mezz’ora di camera di consiglio i giudici hanno accolto
la richiesta difensiva.
Serracapriola
La fogna
non c’è
ma paga
da 30 anni
SERRACAPRIOLA - Paga
da trent’anni per l’allaccio a una fogna che non
c’è e non riesce nemmeno ad avere tutti i rimborsi.
Protagonisti
un’anziana di Serracapriola per una casa che
possiede in via S.Maria
del Monte. A denunciare
il caso è Antonio Luigi
Ciannilli che vive e risiede nel Ferrarese. «La vicenda è venuta a galla
un paio di anni fa - dice
Ciannilli - e nel luglio
scorso l’Aqp mi comunicava che la fogna veniva
cancellata dai ruoli e che
era stata attivata la procedura per la restituzione dei canoni versati.
Meno di un mese fa sa
mia zia sono arrivati
due assegnati intestati
al marito morto nel ’69:
rispettivamente di euro
27.76 ed euro 6.49. Ho
scritto un’altra lettera
ma non ha ottenuto risposta».
(M.T.)
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