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Roma: Andy è il re, Serena l`icona
Anno XII - n.19 - 18 maggio 2016 SPECIALE #IBI16 - 36 PAGINE Roma: Andy è il re, Serena l'icona Pag.4 Murray e la Williams negli IBI dei record: 205.471 spettatori e social impazziti Racchette al Foro: di tutti i colori... Dagli attrezzi d'oro dei Bryan al prototipo bianco di Thiem Pag.32 Gli altri titoli: Tpra, Paddle e wheelchair Protagonisti e risultati di tutti gli eventi più importanti Pag.22, 24 e 26 Pag.11 prima pagina La nuova frontiera di Enzo Anderloni - A. Costantini U n campo in Piazza del Popolo: è il simbolo di una nuova frontiera. Il tennis degli Internazionali BNL d’Italia esce definitivamente dai confini che gli erano stati imposti, quelli splendidi ma limitati dai marmi del Foro e abbraccia la città Caput Mundi, l’Italia dei 9.019 partecipanti alle Pre-qualificazioni e arriva a tutto il mondo. Sono 215 i Paesi che si sono collegati al suo sito internet visualizzando 8.226.427 pagine nell’arco del torneo. E questo è niente se pensiamo ai 60 milioni di visualizzazioni sui social con 315.000 tra fan e follower. Ma impressiona ancora di più il numero dei biglietti venduti: 205.471 per un incasso record di 11.735.564 euro. Così è naturale uscire dai confini, andare avanti, sopra, oltre: un tetto per il Campo Centrale entro i prossimi tre anni, l’ampliamento del GrandStand con ulteriori 1.500 posti già dalla prossima edizione. E poi chissà: se Roma, aprendo Piazza del Popolo al tennis ha finalmente fatto proprio il più grande DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni avvenimento sportivo a cadenza annuale organizzato in Italia, tutto può succedere. Perché mai come quest’anno il torneo ha dimostrato il suo fascino, il suo prestigio internazionale, la platea planetaria. I numeri 1 del mondo parlano l'italiano. Lo ha fatto da vincente per la quarta volta Serena Williams, come da sconfitto dopo la finale Novak Djokovic, che ha probabilmente nel pubblico del Foro Italico il gruppo di supporter più caldo del circuito. Andy Murray si è praticamente scusato per non conoscere la nostra lingua bene come Nole. Lui, l’uomo che ha cambiato la storia del tennis british sollevando (dopo averlo fatto con quello di Wimbledon e la Coppa Davis) un trofeo che a Londra mancava da 85 anni. Sua maestà Roger Federer è sbarcato a Roma con tutta la famiglia nonostante le condizioni fisiche precarie. E per il primo allenamento ha trovato 5.000 spettatori che lo aspettavano sul Campo Centrale. Una cosa mai vista. La nuova frontiera degli Internazionali BNL “davvero” d’Italia è un abbraccio totale del movimento nazionale con la COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] 3 3 prospettiva nel 2017 di far partire le Pre-qualificazioni dalle singole province invece che dalle regioni. E di prevedere una fase finale a Roma anche per i Terza ma soprattutto per i Quarta categoria, portandoli a diretto contatto con il pianeta dei professionisti così come è già stato fatto quest’anno con gli amatori del circuito Fit-Tpra. Ciliegina sulla torta: è in arrivo un altro grande evento internazionale al Nord. A Milano (o Torino). Durante il torneo di Wimbledon si potrebbe avere la conferma della creazione da parte dell’Atp di un inedito e affascinante Masters Under 21, da inserire nel calendario la settimana precedente alle Atp Finals di Londra. Grande montepremi (un milione e mezzo di dollari) per i migliori 7 emergenti del mondo (più una wild card per il paese ospitante). Un’idea che porterà con sé l’ovvia creazione di una nuova classifica Atp dedicata, Under 21, enorme motivo di interesse. Ebbene l’Italia è in primissima fila tra i candidati a ospitare l’evento del futuro. Le frontiere esistono per essere varcate. Il tennis italiano è in marcia. REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected] ibi16 King Murray 85 anni dopo l'ultimo inglese Andy vince a Roma per la prima volta nel giorno del suo compleanno. E ora ha nuove prospettive in ottica Roland Garros. Novak Djokovic, sconfitto in finale, resta il principe del Foro. E intanto Nadal, pur ritrovato, finisce dalla parte sbagliata del tabellone. E della rivalità con Nole Piero Valesio - foto Costantini, Crimaudo, SpositO, Getty Images di S e ciò che fornisce al tennis e allo sport in generale il sale che serve a sopravvivere è la novità allora la vittoria di Andy Murray è un'ottima notizia. Per il torneo e per chi lo ama. Il paradosso, se vogliamo, è che anche perdendo in finale agli Internazionali BNL d'Italia Nole Djokovic ha ri-affermato (anzi: ci è riuscito con maggiore efficacia) il suo ruolo di principe del Foro e tra poco vedremo perché: ma il successo dello scozzese oltre a rappresentare un elemento nobilitante per l'albo d'oro del torneo medesimo è stato un fattore posi- 4 ibi16 tivo assai. Che tra l'altro catapulta l'ottimo Andy verso il Roland Garros con aspettative lecite e impensabili anche solo un anno addietro. Consapevolezza rossa Murray ha acquisito sulla terra (e a Roma si è visto in modo nitidissimo) una padronanza del suolo e dei suoi mezzi da applausi. Intanto serve meglio di sempre: nella finale contro Nole ha alternato con lucidità certosina il primo servizio forte al centro (che un appannato Nole ha subito spesso quasi senza reagire) a slice tremendi - soprattutto sul diritto avversario - che gli hanno permesso di aprirsi il campo quasi senza fatica. Andy poi ha 5 mostrato una condizione fisica eccezionale (indispensabile per affermarsi sulla terra) che gli ha consentito di sfidare il numero 1 al mondo sul suo terreno e di avere la meglio. Tertium, la solidità psicologica: Murray non ha mai patito, in una giornata come quella della finale meteorologicamente difficile, il fatto di avere di fronte uno che ibi16 A metà torneo ecco il biglietto n.200.000 L’ha comprato Federica per tifare Nadal Giovedì 12 maggio è stata una giornata storica agli Internazionali BNL d’Italia: è stato abbattuto il muro dei 200mila spettatori paganti totali (quel giorno si è raggiunta quota 201.253). Il biglietto numero 200.000 è stato acquistato da Federica Sforza di Roma (nella foto alla biglietteria del Foro Italico). Federica, 32 anni, impiegata in una ditta di casalinghi, ha comprato un biglietto per il Campo Centrale (tribuna Internazionale) per godersi il match tra Rafael Nadal e l’australiano Nick Kyrgios. “Rafa è il mio idolo - ha detto - mentre tra le giocatrici la mia preferita è Martina Hingis, che ho sempre considerato una campionessa straordinaria, sin da quando, a 16 anni, avevo cominciato a giocare. Avevo smesso ma ora mi è tornata una gran voglia di riprendere, di tornare in campo”. a Roma è amatissimo, è di casa e che lo aveva battuto pochi giorni prima a Madrid. In sintesi Roma consegna a Parigi un protagonista nuovo dotato di tale forza da rappresentare, a tutt'oggi, il vero e forse unico ostacolo nella corsa di Djokovic verso lo Slam. Padrone di casa E Nole? Se Federer è stato il più amato dai romani e dagli italiani in generale è anche vero che il serbo è certamente colui che oggi ha preso possesso del Centrale con una naturalezza che nemmeno a Roger è mai stata riconosciuta. Nole che stizzito tira una pallata, si becca un warning e poi va a abbracciare il raccattapalle che era stato sfiorato; Nole che scaglia a terra una racchetta che poi finisce in tribuna e immediatamente si rivolge sorridente allo spettatore chiedendo scusa; Nole che polemizza con il giudice di sedia a torso nudo; Nole che bacia la terra dopo la fantastica semifinale contro Nishikori: sono atteggiamenti da padrone di casa. Forse un po' più stanco che negli anni passati il Djoker ha in Roma comunque la sua casa. Il che, in assenza di un italiano capace di infiammare gli animi, è una bellissima notizia. Netta crescita Così come Roma ha consegnato altre buone notizie al tennis che verrà. In primis Kei Nishikori (nella foto sopra a destra) e Kyrgios. Kei soprattutto è tornato quello della finale di New York, forse addirittura un pochino meglio. Vale per lui il discorso fatto sulla parabola di crescita di Murray: la stagione sulla terra ci sta consegnando un giocatore cui manca solo un pizzico di cattiveria per essere un vincitore di Slam. Come spesso succede la terra consacra maturazioni ed evidenzia carenze: fra tutte le superfici è quella più adulta nel senso che costringe ciascuno a fare i conti I 4 moschettieri 40 anni dopo la Davis C’erano tutti. Il capitano Nicola Pietrangeli e i quattro giocatori. Anzi, i Quattro Moschettieri del tennis italiano. Quattro giocatori che negli Anni '70 hanno cambiato la percezione del tennis in Italia. Da sport d’elite, lo hanno reso una disciplina di massa. La finale degli Internazionali BNL d’Italia è stata la grande occasione per festeggiare i quarant’anni dalla grande impresa del 1976, ancora oggi l’unica Coppa Davis della nostra storia. Un successo storico, a cui si aggiungono le finali ottenute nel 1977 (persa in Australia), 1979 (Stati Uniti) e 1980 (Cecoslovacchia). L’hanno sempre detto, Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli: se avessero avuto l’opportunità di giocarne qualcuna in casa, probabilmente il nostro curriculum sarebbe ben diverso. Ma la storia ci ha regalato la gioia di Santiago del Cile, dove il 18 dicembre 1976 trionfammo su Alvaro Fillol e Patricio Cornejo. (Riccardo Bisti) 6 ibi16 Uno stadio pieno per l'allenamento... Oltre 5.000 per Federer sul Centrale Il più grande allenamento dopo il Big Bang. Se parliamo di tennis. Una cosa mai vista. Più di 5.000 persone hanno atteso religiosamente sul Campo Centrale del Foro Italico il loro messia con racchetta. “Roger Federer and coach coming next”, si leggeva sui grandi schermi dello stadio che piano piano si è riempito mentre ancora Tomas Berdych, mica uno qualsiasi, provava e riprovava nel suo allenamento a centrare con il servizio alcuni tubi di palle piazzati ad hoc nell’altra metà campo. Impressionnte a un certo punto lo spettacolo dello stadio, con il campo vuoto, in attesa. Sembrava l’attesa di una finale. Poi, alle 19.02 di sabato 7 maggio, finalmente sua Maestà RF faceva ingresso in campo insieme a Ivan Ljubicic, suo coach. Un boato incredibile. Da stadio di calcio. Sicuramente un’accoglienza del genere non potevano aspettarsela, Ivan e Roger. Ma Federer non si è scomposto. Sul percorso che portava al campo aveva firmato autografi per 20 minuti buoni, disponibilissimo. Per questo aveva tardato. Arrivato sulla terra rossa ha dato proprio l’idea di voler saggiare il terreno. E a ogni giocata riuscita è arrivato un applauso grande come un vero “quindici”. (e.a.) con lo stato del proprio essere tennistico. Per questo è estremamente importante che un giocatore come Kyrgios, oltre a sentirsi perfettamente a suo agio fra le statue del Foro abbia mostrato anche nel match poi perso contro Nadal di essere disposto a imparare e a compiere tentativi per asservire la sua debordante potenza anche a schemi di gioco; con l'obiettivo di vincere anche sulla terra, superficie e lui più ostica. Rimbalzare in alto Capitoletto a parte per gli italiani (qui sopra, Fabio Fognini), molto attesi e molto deludenti quest'anno nel loro torneo di casa. Ci dobbiamo accontentare del cammino di Lorenzo Sonego evitando però di poggiare sulle sue spalle di ragazzo fisicamente ancora in fase di costruzione tutte le aspettative derivanti da un momento per noi tanto delicato. Si è 7 ibi16 intravisto Matteo Donati ed è una bella cosa visto i suoi ultimi mesi, abbiamo applaudito Cecchinato e ci siamo spellati le mano per Volandri che ha fatto impazzire David Ferrer. Certo tutti desideriamo ben altro e avremmo sognato un Fognini o una Vinci ancora in campo nell'ultima piovosa domenica. Mettiamola così: spesso nell'ultimo decennio quando qualcosa è andato storto abbiamo trovato le motivazioni giuste per rimbalzare verso l'alto. A Parigi, ma soprattutto dopo, avremo l'opportunità di scoprire se tale regola è ancora valida. Lucas Pouille, nato il 23 febbraio 1994 a Grande-Synthe, in Francia, ha raggiunto prima di Roma il suo best ranking al n.52 Atp Sua Maestà la smorzata In ultimo una breve ma doverosa ci- Dominic Thiem, l'ammazza-Roger Questa volta è toccato al giovane talento austriaco mettere fine ai sogni di gloria romani di Roger Federer. 7-6 6-4 il risultato del loro match di quarti di finale. Anche in condizioni fisiche tutt'altro che ottimali, Federer ha comunque dato prova di giocarsela alla pari con uno dei migliori talenti del circuito internazionale. A fermare l'avanzata dell'austriaco ci ha pensato invece il giapponese Kei Nishikori (63 7-5), autore poi di un match epico in semifinale contro Novak Djokovic. A Thiem comunque manca poco, l'austriaco sta arrivando. Lucas Pouille, ragazzo fortunato di Andrea Nizzero - Foto Costantini Due partite, 177mila euro. “Non c’è molto da dire. Sono stato fortunato”: il primo a non avere parole è lo stesso Lucas Pouille, il "very lucky loser" che si ritrova nella sua prima semifinale ATP dopo che avrebbe dovuto lasciare Roma quasi una settimana prima. “Non dovrei essere qui”, ha detto consapevole in conferenza stampa. Invece è rimasto lì fino a sabato, quando è sceso in campo per appena la terza volta in una settimana di torneo: era entrato in tabellone già al secondo turno, per prendere il posto di Jo-Wilfried Tsonga. Il suo connazionale, in qualità di numero 7 del tabellone, godeva di un bye al primo turno. Pouille, sconfitto in due set da Mikhail Kukushkin domenica 8 maggio, si è messo comodo ad aspettare il vincente tra Kudla e Gulbis. Ha vinto quest’ultimo, che le qualificazioni le aveva effettivamente superate, ma Lucas l’aveva già sconfitto a Madrid la settimana precedente e si è ripetuto, sulla distanza, a Roma: 7-5 al terzo set. Poi gli si è presentato di fronte David Ferrer, Top 10 ormai solo per il computer: e infatti, 6-1 6-4 e lo spagnolo dalla prossima settimana non sarà più tra i primi dieci. Il suo quarto di finale contro Juan Monaco, altro “cenerentolo” in tabellone grazie al ranking protetto, doveva essere un’opportunità enorme per entrambi i giocatori. È diventato l’ennesimo episodio di una settimana “incroyable”, come ha detto Lucas ai colleghi della stampa francese: "Pico" si è ritirato per un problema all'anca. Ex speranza - Classe 1994, Lucas è stato a lungo depositario di quasi tutte le speranze transalpine: il talento non gli è mai mancato, il suo diritto fa malissimo, ed è uno dei pochi prospetti cui appioppare il difficile compito di succedere una generazione di nomi quali Tsonga, Gasquet, Monfils, Simon. Nessun campionissimo ma tanti Top 10. Non c’è da sorprendersi che le aspettative gli abbiano giocato qualche brutto scherzo: “La pressione la sentivo nella testa, specialmente un anno e mezzo fa quando tutti dicevano: ‘sei il prossimo giocatore francese’. È stato difficile per me gestire la cosa. Ora cerco di pensare solo a giocare. Aver battuto Richard (Gasquet, ndr) a Monte-Carlo è una buona cosa, significa che ora sono uno dei migliori giocatori francesi”. Lucas si riferisce alla sua seconda vittoria contro un Top 10, quella trovata nel Principato sul suo connazionale. Nuove prospettive - All'Atp Lucas ha raccontato anche di un cambio di prospettive: “Ogni volta che sono in campo, adesso penso solo al mio tennis e a migliorare. Penso che questo abbia fatto la differenza tra quest’anno e lo scorso”. Lucas è ora numero 31 Atp e con questo risultato conquista una preziosa e insperata testa di serie al Roland Garros. Tuttavia, potrebbe essere non solo merito della sua nuova mentalità: “Sto lavorando molto con il mio coach (Emmanuel Planque, ndr) e Yannick Noah ha lavorato con noi e ci sta ancora aiutando. Penso stia funzionando bene”. L’ex campione del Roland Garros, di recente rivestito del ruolo di capitano dei 'Galletti' in Davis, è molto presente: “Ogni volta che voglio parlare con Yannick, o fargli una domanda, è sempre pronto ad aiutarmi”. Campione Slam - La fiducia, grazie ai risultati, all’idolo di Francia al suo fianco, al nuovo approccio, è schizzata alle stelle: “Devo essere più forte e in grado di giocare due, tre, quattro, cinque lunghi incontri se voglio essere un potenziale campione di Slam”. Non si nasconde, quello è l’obiettivo. Nel frattempo, ha raggiunto le semifinali di un Masters 1000. La fortuna è sua, la colpa è degli assenti. 8 ibi16 Due per quattro... è poker Bryan tazione per la vera trionfatrice tecnica di questa edizione degli Internazionali: la palla corta, che ormai ha preso definitivamente il posto della volée come strumento preferito per la chiusura del punto dopo un lungo scambio. Federer, Nadal, Kyrgios, Djokovic, Murray: tutti hanno adottato a iosa questo schema spettacolare e rischiosissimo. Un vagito di genio in un tennis che con il progressivo tramonto di Roger - a proposito, sconfitto dal suo fisico oltre che dall'austriaco Thiem - rischia l'omologazione? Vedremo. Intanto ci siamo lustrati gli occhi e non è poco. Quello di Serena non è l'unico poker del Foro Italico. C'è anche quello firmato Bryan&Bryan. I gemelli statunitensi Bob e Mike si sono aggiudicati il titolo del doppio maschile agli Internazionali BNL d’Italia battendo in finale, da quinta testa di serie, l'altro americano Jack Sock e il canadese Vasek Pospisil, ottavi favoriti del seeding (2-6 6-3 10/7, in un’ora e 11 minuti di gioco). I Bryan avevano già vinto a Roma nel 2008, 2010 e 2013. Per loro è il titolo numero 112 vinto insieme (su 165 finali disputate). La Racchetta d'Oro a Stan Smith e Mima Jausovec La “Racchetta d'Oro 2016” è stata assegnata allo statunitense Stan Smith, vincitore di due titoli dello Slam (Us Open nel 1971 e Wimbledon '72), e alla slovena Mima Jausovec, vincitrice degli Internazionali d'Italia quarant'anni fa (nel 1976) e nel 1977 al Roland Garros. I due sono stati premiati sul Campo Centrale del Foro Italico da Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli, prima della finale maschile degli Internazionali BNL d'Italia fra Novak Djokovic. Il prestigioso riconoscimento - la cui organizzazione è gestita direttamente dalla Federazione Italiana Tennis - è diventato nel corso degli anni un premio sempre più ambito che viene attribuito ai più grandi campioni del passato. ALBO D'ORO - 2006 Maria Esther Bueno e Tony Roche; 2007 Margaret Court Smith e Ilie Nastase; 2008 Gabriela Sabatini e Manolo Santana; 2009 Conchita Martinez e Tom Okker; 2010 Arantxa Sanchez e Andres Gimeno; 2011 Ken Rosewall e Monica Seles; 2012 Mary Pierce e Yannick Noah, 2013 Boris Becker, 2014 John Newcombe, 2015 Michael Chang e Martina Hingis. Batch-point Una sfida per Roma Per uno che, come Batch, è nato dall’altra parte del fiume (più esattamente all’estremità opposta del Ponte della Musica, quando il ponte, ahimé, era solo l’irrealizzabile sogno degli abitanti di Piazza Gentile da Fabriano), che dal 1950 in poi gli Internazionali d’Italia se li è fatti quasi tutti e che lì, oltre ad allenarcisi e gareggiare, ci ha persino vissuto da dentro le pulsioni di un’Olimpiade e di un Mondiale di calcio, per uno così, dicevo, il Foro Italico non è soltanto il parco dello sport più bello del mondo. È molto, molto di più. È qualcosa che fa parte sia del corpo - un organo importante per la corretta gestione del sangue, tipo il fegato o la milza - sia della psiche, tipo ID o SuperID. Figuratevi perciò quanta morbosità ci possa essere nella gratitudine che uno così prova per chi, come Binaghi, Malagò e gli altri uomini del Coni e della FIT, dopo aver strappato il Foro Italico alla sciagurata gestione delle amministrazioni pubbliche gli ha restituito non soltanto l’originale splendore architettonico ma anche il ruolo di vetrina dello sport italiano. La narcisistica premessa era necessaria a mo' di chiave di lettura di quanto sto per scrivere. E cioè: vista l’irrefrenabile ascesa del torneo, persino chi ne è perdutamente innamorato non può non cominciare a chiedersi come si possono conciliare l’irrinunciabile esigenza di preservare intatta la sacralità di un posto così e l’obbligo di renderlo capace di accogliere la marea montante di quanti vogliono venire a celebrare il rito degli Internazionali almeno una volta nella vita. Questa è la sfida che attende Roma - e quando dico Roma mi riferisco alla città nel suo complesso - se vuole conservare il rango di “Quinto Slam”. BaTCH 9 ibi16 Serena frecciarossa Partita in sordina in questo 2016, la Williams ora viaggia ad altissima velocità verso Parigi: “Sono tranquilla, pronta a vincere”. E lo si è visto già nella settimana romana, quando ha conquistato il quarto titolo al Foro Italico. Dove, sul campo, non perde da 6 anni... Andrea Nizzero - foto Costantini, Crimaudo, SpositO, Getty Images di L a parola chiave della settimana romana di Serena non è così scontata. La dice lei, nella conferenza stampa di chiusura del torneo: stressless. Ovvero priva di stress: il Foro Italico le ha levato di dosso un velo di dubbio, che le si era appiccicato addosso dopo la sconfitta a New York e un inizio di stagione privo di vittorie ma ab- 11 ibi16 bondante in acciacchi. Almeno a suo dire: “Entrerò a Parigi decisamente più tranquilla e non mi sento stressata a, tipo, vincere”. Quello vinto a Roma era il primo titolo dallo scorso agosto, e dalla clamorosa sconfitta con Roberta Vinci. Era il settantesimo di una campionessa che a Roma non perde (sul campo) da 6 anni. A Parigi potrà tentare quello che non le è mai riuscito: confermarsi e difendere il titolo. “Ci ho provato una, due, tre volte prima. Non ha funzionato. Ma quest’anno è diverso”. Quest'anno Serena è stressless. Keys testa rossa, è n.16 al Roland Garros Garbine Muguruza ha perso un'occasione, Madison Keys l'ha colta. La classe 1995, già in semifinale 16 mesi fa agli Australian Open, ha giocato una finale insufficiente, se l'obiettivo è battere la numero 1 del mondo, ma buona abbastanza per confermare le ottime speranze che nutre il tennis americano. Serena, a rete, le ha fatto un complimento e allo stesso tempo le ha messo un po' di pressione: “Sono orgogliosa di te. Diventerai numero 1”. Lei, in conferenza stampa, ha commentato con un sorriso ironico: “Se solo le cose che dice Serena si avverassero così...”. Intanto sarà sedicesima testa di serie al Roland Garros e può puntare agli ottavi senza trovare nessuna delle big. Potrebbe essere un buon punto di partenza. Timea Bacsinszki, l'ex hotel manager Ci si può stancare di ascoltare la storia di Timea Bacsinszky? La 26enne svizzera, protagonista di un bel torneo e sconfitta nei quarti da Garbine La prima di Martina: trionfo Hingis-Mirza Primo successo romano per la svizzera Martina Hingis e l’indiana Sania Mirza. Dopo la finale persa lo scorso anno contro Babos/Mladenovic, la coppia n.1 del mondo si è imposta per 6-1 6-7(5) 10/3, dopo un’ora e mezza esatta di partita, sulle russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina, settime teste di serie. Per Hingis/Mirza si tratta del 14° titolo conquistato insieme su 18 finali disputate, il 5° in questa stagione. A livello individuale invece per Martina è il titolo numero 55 (su 74 finali): per Sania il numero 37 (su 54 finali). 12 ibi16 Muguruza, è passata dal fare la receptionist in un albergo di Losanna alla Top 10 nel giro di tre anni. “Ci sono stata dopo la mia semifinale a Miami per un paio di giorni ed è bellissimo tornarci - ha detto Timea a Roma -. I miei colleghi scherzano un sacco attorno a me, dicono 'ma dai, se avessimo saputo che giocavi a tennis'... perché non lo sapevano! Davvero, non lo sapevano. Mi prendevano in giro”. Si era di fatto ritirata dal tennis nel 2011, dopo un brutto infortunio al piede ed essersi volutamente allontanata dal padre, da lei descritto come figura invadente e dittatoriale, in particolare sul campo da tennis. È tornata più forte che mai, come donna indipendente e sganciata da pressioni paterne. "Genie" e Roma La demolizione subita per mano di Barbora Strycova ha immediatamente ridimensionato l'ottimismo che aveva destato la vittoria di Genie Bouchard (sotto) contro Angelique Kerber, probabilmente il miglior risultato di questa stagione e di quella passata. Rimane il fatto che Genie sembra finalmente tornata contenta, e tanto basta per conservare un bel po' di buone speranze. E il suo amore per Roma sembra sincero e disinteressato: “La amo davvero. Sono stata dappertutto, ho visto tutto, e sono già stata in un paio di posti quest’anno perché sono arrivata qui presto. È difficile dire quale sia la numero 1, ma io penso che sia questa la città dove preferisco essere”. In tweet, poco prima che perdesse il telefono ("come faccio adesso senza Instagram?", ha Irina-Camelia Begu, sorpresa o realtà? Nome: Irina-Camelia Begu; nata: Bucarest, 26 agosto 1990; altezza: 181 cm; peso: 67 kg; ranking: 28; best ranking. 25 (12/10/2015); coach: Adrian Cruciat; titoli Wta: 2 (Tashkent 2012, Seoul 2015); titoli Itf: 11, best ranking Itf Under 18: 14 (27/08/2007); top 10 battute: 4 (Wozniacki agli Us Open 2012, Kerber, agli Australian Open 2015, Muguruza a Madrid 2016, Azarenka a Roma 2016) di Alessandro Nizegorodcew - Foto Costantini Grande sorpresa o solida realtà? Irina Camelia Begu, fresca semifinalista agli Internazionali BNL d’Italia 2016, rappresenta probabilmente entrambe le figure: da una parte il risultato più importante della carriera, l’exploit in un palcoscenico di grande prestigio; dall’altra una continuità disarmante in termini di risultati e ranking Wta. Terraiola doc ma abile su tutte le superfici, stoppata al penultimo atto del Foro Italico solamente da Serena Williams, la Begu si candida a un ruolo fisso tra le Top 30. La storia - Nell’agosto del 1990, pochi mesi dopo lo scoppio della rivoluzione romena, nasce a Bucarest Irina Camelia Begu. La storia d’amore con il tennis è piuttosto precoce e, grazie allo zio maestro, prende in mano la prima racchetta all’età di 3 anni. In gioventù pratica anche ginnastica e pallamano, due delle discipline più in voga in Romania. La passione per Martina Hingis convince la Begu a scegliere il tennis e i risultati, sin da giovanissima, sono molto incoraggianti. Vittoria ai campionati europei under 16 e il raggiungimento della piazza numero 14 del ranking under 18, ad anticipare gli 11 titoli Itf e i due del circuito Wta: il primo a Tashkent nel 2012, il secondo a Seoul lo scorso anno. Gli exploit - Dotata di un buon servizio e di fondamentali incisivi, sa esprimersi al meglio sulla terra battuta, superficie sulla quale è cresciuta. Ben quattro le vittorie in carriera su giocatrici Top 10, sempre in grandi palcoscenici. A partire dal successo su Caroline Wozniacki a New York nel 2012, passando per Angelique Kerber agli Australian Open del 2015, sino alle due imprese degli ultimi giorni: Garbine Muguruza battuta a Madrid e Victoria Azarenka al Foro Italico. Allenata dall’ex professionista romeno Adrian Cruciat, ha vinto l’Heart Award Fed Cup nel 2015, donando i 6.000 dollari di premio a un’associazione a favore della sindrome di down. Nota per non essere esattamente una cuor di leone nel chiudere i match, sembra aver finalmente intrapreso la strada giusta sotto il profilo mentale, come dimostrano le ottime e convincenti prestazioni agli Internazionali BNL d’Italia 2016. Irina Camelia Begu ha stupito tutti a Roma e grazie a questa semifinale è giunta al numero 28 della classifica Wta, a sole tre posizioni dal best ranking ottenuto nell’ottobre del 2015. Non giovanissima, poco reclamizzata, non altamente spettacolare, Irina si sta ritagliando uno spazio importante nel cuore di appassionati e addetti ai lavori che, finalmente, si stanno accorgendo di lei. COSÌ IL TENNIS IN ROMANIA - Il tennis femminile romeno è pienamente in salute. Una campionessa come Simona Halep guida la truppa con alcune giovani che, pian piano, si stanno facendo strada. “Non so quale sia il nostro segreto - ha spiegato la Begu - perché non vi è alcun aiuto sostanzioso da parte della federazione né una vera scuola romena. Ma siamo tante e siamo lì”. LE ROMENE NEL RANKING WTA - 6 Simona Halep, 28 Camelia Begu, 35 Monica Niculescu, 99 Sorana Cirstea, 101 Patricia Maria Tig, 114 Andreea Mitu, 129 Alexandra Dulgheru. 13 ibi16 scherzato), ha immortalato se stessa e le sue amiche in un sabato sera meno turistico e più da... 20enni. 10 anni fa a Charleroi: prima Fed Cup e inizio dell'Era d'oro del tennis rosa Ro-Mania, e Simona? 10 anni sono una ricorrenza molto importante. Per questo, la Fit ha festeggiato una generazione di giocatrici che ha fatto la storia del nostro tennis, ben oltre ogni previsione. L’occasione è stato il decennale della prima vittoria in Fed Cup, il primo grande successo. A Charleroi, nel settembre 2006, c’erano Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Mara Santangelo. Un paio d’anni dopo si sarebbe aggiunta la più giovane, Sara Errani. Il Campo Centrale del Foro Italico ha ospitato una celebrazione andata in scena prima della sessione serale di giovedì. A condurla Massimo Caputi, presenti il Presidente CONI Giovanni Malagò, il Presidente Fit Angelo Binaghi, nonché gli ambasciatori del nostro tennis Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli. Premiate Flavia Pennetta, Mara Santangelo e Roberta Vinci. Insieme a loro, il capitano Corrado Barazzutti. Prima che Pietrangeli premiasse le protagoniste con una targa ricordo, i maxi-schermi del Centrale hanno proiettato le immagini dei successi principali: prima la vittoria a Charleroi, poi i vari traguardi individuali: il Roland Garros della Schiavone, i cinque Slam di doppio del duo Errani-Vinci, infine lo Us Open dell’anno scorso. Il giusto tributo a un gruppo di ragazze che non avevamo mai avuto…(Riccardo Bisti) Per celebrare le quattro romene nei quarti di finale, a Madrid, Simona Halep aveva regalato birre a staff, media, e giornalisti. A Roma è uscita presto, ma la sua connazionale di Bucarest - battuta proprio la settimana scorsa - questa volta è andata un passo più in là: la Begu è riuscita a impegnare Serena, e al Roland Garros sarà la testa di serie numero 26. Da tenere d'occhio. 14 ALTEZZA DELLA PALLA DOPO IL RIMBALZO: SPIN: La nuovissima VCORE DUEL G è in grado di sviluppare una potenza e pressione sulla palla dell’altro mondo e uno spin in campo che potrà cambiare letteralmente il vostro modo di giocare … da tennista standard a campione internazionale! Nessuna perdita di velocità e potenza anche dopo il rimbalzo. Il nuovo passacorde “LOOK BOOSTER SYSTEM” con più fori nella sezione superiore del piatto corde e scanalature ad ala tripla per migliorare la distribuzione della pressione delle corde, aumenta l’effetto schiacciamento sulla palla, producendo così maggiori effetti, mentre il rivoluzionario materiale TOUGH G FIBER incorporato nel telaio e 3 volte più flessibile del carbonio con nanotecnologie CARBON NANOTUBE, consente l’esecuzione di colpi potenti con grandi rotazioni. DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA S.r.l. - Viale Brenta, 27/29 - 20139 Milano Tel. (+39) 02 522 00 91 - Fax (+39) 02 536 211 - www.fassa.it - [email protected] yonex.com facebook.com/YONEXCOM twitter.com/@yonex_com *Tested by Yonex i numeri della settimana Murray 85 anni dopo I primi 25 del ranking Atp di Giorgio Spalluto Costantini foto A. 85 gli anni trascorsi dall’ultimo successo di un britannico agli Internazionali BNL d’Italia. Andy Murray succede a Pat Hughes che si aggiudicò il torneo nel 1931, battendo in finale Henri Cochet. 2.040 i punti conquistati da Rafa Nadal sulla terra rossa europea. Il maiorchino è colui che ne ha conquistati il maggior numero davanti a Murray (1960) e Djokovic (1610). Va ricordato che Rafa ha disputato un torneo in più (Barcellona) rispetto ai suoi diretti rivali. 20 le vittorie consecutive di Serena Williams agli Internazionali BNL d’Italia. Ha vinto 36 degli ultimi 38 set. Non perde un incontro dalla semifinale del 2010 quando fu sconfitta da Jelena Jankovic in un match in cui non sfruttò un match-point. 4 le sconfitte per 6-0 6-0 subite da un Top 10 nella storia. Il doppio “bagel” patito da Berdych contro Goffin, si unisce a quelli rifilati da Federer a Gaudio (Atp Finals 2005), Lendl a Connors (Forest Hills 1984), Damir Keretic a Yannick Noah (Dusseldorf 1983). 177.015 gli euro incassati da Lucas Pouille, il lucky loser che ha raggiunto le semifinali vincendo appena 2 incontri, grazie al bye del 1° turno e il forfait di Monaco nei quarti. Il francese è diventato il 1° lucky loser nelle semifinali di un Masters 1000 dal torneo di Toronto 2004, quando a riuscire in questa impresa fu Thomas Johansson. Pos. Nome (nazionalità) 1 Novak Djokovic (SRB) 2 Andy Murray (GBR) 3 Roger Federer (SUI) 4 Stan Wawrinka (SUI) 5 Rafael Nadal (ESP) 6 Kei Nishikori (JPN) 7 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 8 Tomas Berdych (CZE) 9 Milos Raonic (CAN) 10 Richard Gasquet (FRA) 11 Marin Cilic (CRO) 12 David Ferrer (ESP) 13 David Goffin (BEL) 14 Gael Monfils (FRA) 15 Dominic Thiem (AUT) 16 Roberto Bautista Agut (ESP) 17 John Isner (USA) 18 Gilles Simon (FRA) 19 Nick Kyrgios (AUS) 20 Kevin Anderson (RSA) 21 Benoit Paire (FRA) 22 Bernard Tomic (AUS) 23 Feliciano Lopez (ESP) 24 Viktor Troicki (SRB) 25 Jack Sock (USA) I primi 25 italiani del ranking Atp Punti 16150 8435 7015 6110 5675 4470 3355 2850 2785 2725 2715 2650 2570 2470 2430 2015 2010 1945 1875 1795 1641 1625 1550 1535 1505 Le prime 25 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) 1 Serena Williams (USA) 2 Agnieszka Radwanska (POL) 3 Angelique Kerber (GER) 4 Garbine Muguruza (ESP) 5 Victoria Azarenka (BLR) 6 Simona Halep (ROU) 7 Roberta Vinci (ITA) 8 Belinda Bencic (SUI) 9 Timea Bacsinszky (SUI) 10 Flavia Pennetta (ITA) 11 Venus Williams (USA) 12 Petra Kvitova (CZE) 13 Lucie Safarova (CZE) 14 Carla Suarez Navarro (ESP) 15 Svetlana Kuznetsova (RUS) 16 Ana Ivanovic (SRB) 17 Madison Keys (USA) 18 Sara Errani (ITA) 19 Karolina Pliskova (CZE) 20 Elina Svitolina (UKR) 21 Sloane Stephens (USA) 22 Johanna Konta (GBR) 23 Samantha Stosur (AUS) 24 Maria Sharapova (RUS) 25 Dominika Cibulkova (SVK) 16 Punti 9030 5850 5740 5196 4341 4301 3505 3330 3150 2963 2886 2878 2843 2585 2585 2560 2541 2450 2420 2416 2310 2280 2270 2141 1951 Pos. Rank. 1 34 2 41 3 50 4 116 5 118 6 124 7 159 8 174 9 176 10 177 11 235 12 254 13 269 14 270 15 279 16 280 17 287 18 321 19 323 20 328 21 346 22 351 23 354 24 362 1515 25 368 Nome Fabio Fognini Andreas Seppi Paolo Lorenzi Thomas Fabbiano Simone Belloli Marco Cecchinato Luca Vanni Andrea Arnaboldi Alessandro Giannessi Filippo Volandri Federico Gaio Salvatore Caruso Lorenzo Giustino Matteo Donati Matteo Viola Alessandro Bega Gianluca Naso Flavio Cipolla Roberto Marcora Lorenzo Sonego Gianluca Mager Francisco Bahamonde Riccardo Bellotti Stefano Napolitano Marco Bortolotti Punti 1205 1050 895 518 532 478 334 307 307 306 228 206 192 189 182 182 178 151 150 146 131 129 128 125 124 Le prime 25 italiane del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome 7 Roberta Vinci 10 Flavia Pennetta 18 Sara Errani 43 Camila Giorgi 75 Karin Knapp 91 Francesca Schiavone 275 Martina Caregaro 282 Giulia Gatto-Monticone 320 Nastassja Burnett 328 Anastasia Grymalska 336 Cristiana Ferrando 347 Alice Matteucci 370 Gioia Barbieri 385 Martina Trevisan 390 Jessica Pieri 413 Georgia Brescia 417 Claudia Giovine 420 Alberta Brianti 443 Corinna Dentoni 465 Jasmine Paolini 487 Martina Di Giuseppe 489 Angelica Moratelli 514 Bianca Turati 515 Alice Balducci 531 Anna Giulia Remondina Punti 3505 2963 2450 1230 844 741 154 149 125 121 116 109 98 93 90 82 80 79 74 67 58 58 52 52 49 ibi16 Il digitale fa i numeri: #IBI16 è un social-record Bilancio strepitoso per gli Internazionali BNL d’Italia. I numeri, certificati da Nielsen, collocano la manifestazioni in cima alla lista delle campagne social più di successo. Visualizzazioni? Oltre quota 60 milioni di Annalisa De LUCA I Internazionali BNL d’Italia 2016: un’edizione da record tra social, digitale e spettatori paganti. Un successo che sui numeri dei social media viene certificato, ancora una volta, da Nielsen. Numeri, peraltro, che collocano il torneo più grande d’Italia in cima alla classifica delle campagne di successo del 2016. Merito anche del connubio innovativo tra la maestosità del Foro Italico, un’app interamente rinnovata e il Wi-fi gratuito, che è stato realizzato attraverso un investimento in termini di copertura, consentendo all’evento di uscire dai confini fisici del Foro. Oltre 204 mila gli spettatori paganti che hanno invaso il Foro Italico, dunque, e 60 milioni le visualizzazioni sui social, grazie ad una strategia di marketing e comunicazione che ha puntato sull’interazione con gli utenti e l’integrazione tra piattaforme. Strategia integrata che ha raccontato il torneo sia attraverso la voce degli Internazionali con i relativi account, sia con Supertennis TV. Ecco, allora, tutti i numeri e le attivazioni digitali. Wi-Fi per tutti, gratis La rete dati è il nodo irrisolto di tutti gli eventi sportivi italiani, per gli Internazionali BNL d’Italia è stato un punto di forza. L’impresa “titanica” di coprire i 20 ettari di superficie è riuscita nonostante le tante difficoltà, dalle interferenze delle mega antenne dei broadcaster, all’elevata concentrazione di pubblico sui campi principali (oltre 10.000 sul Campo Centrale), alle strutture dei campi, in alcuni casi costruiti con materiale che disturba il segnale. 18 ibi16 Strategia mobile La nuova App ufficiale degli IBI 16 per iOS e Android, gratuita, ha regalato agli utenti anche una velocità di scambio dati extra per l’utilizzo del Wi-Fi del torneo. Inoltre ha permesso agli spettatori di essere aggiornati in tempo reale sui punteggi, le statistiche, di primo e secondo livello, sull’ordine di gioco e sui programmi degli allenamenti, di acquistare dagli stand di food&beverage, ritirando gli ordini saltando la fila, ed infine ha offerto la possibilità di cimentarsi nell’Instant Win, con premi messi a disposizione dagli sponsor. Anche per queste ragioni 10.500 dei 34.800 utenti della App si sono registrati in soli 14 giorni di torneo, consentendo la “profilazione”, e oltre 7.000 sono state le partite giocate all’interno dell’Instant Win dell’applicazione. Tutti coloro che hanno giocato, pur non vincendo il premio messo in palio quotidianamente, hanno raccolto punti per la classifica. Una dinamica di gamification che il torneo terrà attiva anche durante l’anno con nuovi quiz e nuovi premi per premiare la fedeltà degli appassionati. Sopra, il post con il selfie scattato da Serena Williams con i fotografi assiepati dietro di lei durante la premiazione sul campo Centrale di Roma. In alto, a sinistra, il tweet Nielsen che certifica il successo del pianeta social targato #IBI16 L’integrazione è social Twitter, Facebook, Instagram e la novità assoluta, Snapchat, il servizio di messaggistica istantanea per smartphone e tablet che consente di inviare agli utenti della propria rete messaggi di testo, foto e video visualizzabili solo per un certo numero di secondi. Sperimentazione riuscita, grazie al coinvolgimento dei più giovani, che utilizzano questo social per raccontarsi e di un pubbli- La BlueRoom è stata l’occasione per fan e appassionati di porgere le loro domande direttamente via Twitter ai propri campioni semplicemente utilizzando un’hashtag 19 ibi16 co sempre più internazionale attirato dall’aggiunta sui social dei contenuti bilingue. Dalla partnership con Twitter è nata poi la “Blue Room del Foro Italico”, spazio virtuale ma anche reale, collocato nella splendida vetrina dello stand di Supertennis TV, per entrare in contatto diretto con i campioni protagonisti dell’evento, ponendo domande e scoprendo curiosità. E ancora: grazie alle Xbox messe a disposizione da Microsoft nello stand di SuperTennis si è potuto diventare campioni del tennis per un giorno, seppure solo “virtualmente”. Naturalmente l’hashtag ufficiale #ibi16 è stata la parola chiave per far aggregare le conversazioni degli utenti, che hanno contribuito con video, foto e commenti per raccontare il torneo dal proprio punto di vista. Durante l’evento è sempre stato possibile collegarsi agli account ufficiali su Facebook (Internazionali BNL d’Italia), Twitter (@InteBNLdItalia) e Instagram (@internazionalibnlditalia). Su Snapchat (intebnlditalia) però bisognava fare presto: come noto i contenuti scambiati con questo strumento dopo qualche ora spariscono. tennis (@supertennisTV). Ma non è tutto: highlight e backstage della Serie A di Padel, del World Padel Tour, del torneo Wheelchair Tennis e del Torneo TPRA. E poi integrazione online-offline grazie ai maxi schermi rafforzati rispetto al 2015 posizionati dentro e fuori dai campi e sul rinnovato stand di SuperTennis TV. I numeri dell’edizione 2016 La risposta “digitale” degli utenti degli Internazionali BNL d’Italia è andata oltre ogni aspettativa: sono stati oltre 12 mila gli utenti che hanno utilizzato la rete wi-fi gratuita del torneo e più di 60 milioni le visualizzazioni totali generate durante il torneo dagli Internazionali e da Supertennis TV su Facebook e Twitter, il 116% in più rispetto al 2015. E ancora: 315 mila i fan e i follower sui social, un incremento del 35% rispetto all’anno precedente. Oltre 2,7 milioni le visualizzazioni video su Facebook e Twitter: Quanti canali, è la crossmedialità L’integrazione tra media è stata l’ulteriore chiave del successo: grazie a SuperTennis, la TV della Federazione Italiana Tennis, gli appassionati di tennis hanno potuto fruire di tutte le highlight del torneo WTA con contenuti video in tempo reale tramite l’account Twitter di Super- Qui a fianco, l’hashtag #IBI16 lanciato sui megaschermi degli studi di SuperTennis al Parco del Foro Italico. Sopra, il cubo video con le emoji più usate sui social media durante il torneo 20 ibi16 Binaghi: "Un altro record? Non ci basta" Malagò: "Pronti per il tetto sul Centrale" una crescita spaventosa del 422%. La nuova App ha registrato circa 34.800 utenti, il 24% in più rispetto allo scorso anno, grazie ai servizi “freemium” (ovvero premium ma gratuiti). Il numero di schermate viste ha superato il milione con la sezione relativa ai risultati dei match conclusi come più cliccata, mentre la sezione aggiornata in tempo reale con i risultati dai campi ha contato più di 100 mila accessi. Nuova app, scelta da iTunes Sui due store (App Store e Google Play) l’app ha da subito raggiunto le prime posizioni nell’ambito di riferimento. Su App Store, in particolare, l’app ha costantemente occupato il 2° posto nella categoria Sport. Non solo apprezzamenti quantitativi ma anche qualitativi: l’app degli #ibi16 è stata scelta da iTunes come una delle “Migliori nuove App” ed è stata messa in evidenza all’interno dell’Homepage dello store. Mentre su Google Play è entrata come “App di Tendenza” all’interno della categoria Sport. Tutto questo grazie anche alle valutazioni degli utenti: il netto cambiamento a livello grafico e di funzionalità disponibili è stato notato e apprezzato nei feedback lasciati sui due store. Un successo che candida, di diritto, la App a diventare un canale privilegiato del torneo, puntando alla fidelizzazione dell’utenza, con contenuti sempre aggiornati creando così un filo ideale che lega l’edizione appena passata con quella, già molto attesa, del 2017. “Anni fa, alle presentazioni degli Internazionali BNL d’Italia c’eravamo soltanto io e Nicola Pietrangeli. Dal 2005, quando è nata la joint venture con il CONI, queste conferenze sono sempre più affollate. Quest’anno è stato fatto un passo in più: oltre alla conferenza di presentazione, il presidente del CONI è presente anche a quella di chiusura”. Durante la conferenza stampa di chiusura torneo il Presidente FIT Angelo Binaghi ha snocciolato. “Una crescita che non è mai stata così sensibile da quando il torneo è diventato combined nel 2011 - ha detto Binaghi - ma sono convinto che cresceremo ancora. A questi 12.000 biglietti in più rispetto all’anno scorso dobbiamo associare i 25.000 tesserati Fit in più, a testimonianza del potenziale del torneo”. Sul piano dell’incasso, si è arrivati a 11.700.000 euro, con un incremento di oltre un milione rispetto all’anno precedente. “Non siamo arrivati a 12 milioni perché il cattivo tempo nella giornata di sabato ha ridotto le presenze rispetto al 2015”. Tra le cose più soddisfacenti di questa edizione c’è stato il veicolo promozionale delle pre-qualificazioni, che dall’anno prossimo saranno ancora più strutturate. “Le porteremo in ogni provincia e non vedo l’ora di assistere a un’invasione di amatori nelle fasi finali del torneo. Oltre alle attività collaterali, ci saranno quelli che mi piace definire Internazionali BNL d’Italia di Quarta categoria.”. Binaghi ha poi illustrato la gestione economica della FIT, sottolineando come negli ultimi 9 anni ci sia stato un forte incremento di spese per l’attività sportiva (+78%, circa 17 milioni di euro) e che non ci sia stato un equivalente aumento di spesa per il funzionamento della struttura (+19%, circa 6 milioni, peraltro con un leggerissimo cale negli ultimi tre anni). Il dato consente di fare un’ottima figura verso il CONI e la sua richiesta di gestioni attente e virtuose. “Ma certifica una ‘crisi’ della struttura – dice Binaghi – facciamo talmente tanta attività che dovremo integrare le risorse necessarie per seguirla nel modo opportuno”. Più in generale, è stato segnalato come ben tre quarti delle spese per l’attività sportiva siano frutto dell’autofinanziamento e soltanto il 24,6% provengano dal contributo CONI. A chiudere, l’ingegnere cagliaritano ha elencato gli aspetti sportivi su cui la FIT interviene con supporti e contributi (supporto al Club Italia, con l'assistenza tecnica e medica ai tornei, i tornei challenger e Futures maschili, nonché gli ITF femminili, i vari tornei giovanili, i prestiti d’onore elargiti a tutti gli junior. Oltre all’attenzione al Settore Tecnico, a partire da Tirrenia, che dallo scorso anno è stata integrata da alcuni Centri Periferici (Palazzolo, Vicenza, Foligno e Bari). In precedenza, era intervenuto anche il presidente del CONI Giovanni Malagò: "Il torneo viene organizzato al 50% dalla FIT e dalla CONI Servizi, braccio operativo del CONI, ma sono sempre io a metterci faccia e responsabilità”. Per seguire da vicino l’avventura, Malagò ha mosso quella che lui definisce “argenteria pesante”: il Segretario Generale Roberto Fabbricini, il Vice Segretario Generale Roberto Mornati e il direttore operativo Diego Nepi Molineris. Secondo Malagò la partnership CONI-FIT è il fiore all’occhiello delle tante società miste che il CONI ha realizzato con diverse altre federazioni. “Penso a rugby, nuoto, atletica". A quel punto Malagò ha riproposto l’argomento della copertura del Campo Centrale. “Sarebbe meglio se ci fosse anche la candidatura olimpica, ma andremo avanti in ogni caso. Noi siamo pronti, non ci resta che aspettare il parere della Sovrintendenza. Oltre alla copertura, potrebbe esserci un incremento dei posti a sedere che potrebbe oscillare tra le 1.000 e le 2.000 unità, oltre a un miglioramento della logistica per diverse categorie”. Per l’immediato futuro, invece, è previsto un investimento per la Grandstand Arena, il secondo campo per importanza e capienza. Attualmente ospita circa 5.300 persone, ma ci sarà un ampliamento di circa 1.500 unità. "Sarà importante valorizzare tutto il Parco del Foro Italico con tanti eventi, anche in contemporanea”. (r.b.) 21 ibi16 Paddle, che show! 140 coppie italiane in campo, le 8 migliori hanno sfidato i campioni del WPT. Che dopo l’evento di quest’anno punta a una tappa fissa al Foro Italico. E poi lo Scudetto nazionale vinto ancora dall’Aniene Roma di MAURICIO ROSCIANO - foto Costantini I l paddle in Italia è un fenomeno inarrestabile. E lo si è visto al Foro Italico. Nei due campi panoramici (così chiamati per l’assenza di traverse metalliche per consentire la miglior visibilità al pubblico) il paddle ha iniziato il suo show ben prima dell’inizio del torneo IBI. Il 30 aprile, quando nei campi in terra battuta cominciavano le sfide per le pre-qualificazioni di tennis, le racchette di fibra cominciavano a colpire le prime palle. Ben 140 coppie tra maschili e femminili si sono sfidate nel torneo del Foro inserito nel calendario internazionale. La presenza di molti giocatori stranieri è stata la caratteristica saliente del torneo. Nel tabellone finale oltre ai punti per la classifica mondiale era stato messo a disposizione un notevole montepremi, e lì i protagonisti hanno cominciato a far vedere quanto il paddle stia crescendo anche dal punto di vista tecnico. C’era pure Starace in campo Ai quarti di finale mancavano l’appuntamento solo due teste di serie su 8. Restivo e Saladino si sono fatti sorprendere dalla coppia Sinisi-Cattaneo. Curioso che nel 2015 la coppia vincitrice del torneo fosse proprio Restivo e Saladino. La seconda coppia man- La premiazione della coppia vincitrice del WPT Roma: Paquito Navarro e David Sanyo Gutierrez cante all’appuntamento dei quarti è stata quella tra Riccardo Romangoli e Sergio Icardo Alcorizo, tuttavia per chi frequenta il mondo del paddle questo non è stata una sorpresa in quanto gli autori dell’eliminazione sono stati i fratelli Rocafort (Cayetano e Manuel) che erano la vera mina vagante del tabellone. Curiosità destava la presenza del qualificato Potito Starace, in coppia con un veterano come Maurizio Serafino. La coppia dopo aver superato il primo turno si è arresa ai quotati Verginelli e Gutierrez. A dimostrazione del livella- 22 mento verso l’alto e della qualità del tabellone si deve segnalare la sconfitta al primo turno della coppia italiana dominatrice degli ultimi anni, ovvero quella dei fratelli Stefano ed Alessandro Pupillo, avvenuta per mano della coppia Saverio Palmieri- Javier Perez Mendez. Questa coppia cedeva poi solamente 7-5 al terzo set contro Verginelli-Gutierrez che accedevano in semifinale dove ad attenderli c’era il duo Simone Polacco e Alvaro Garcia Gallego. Nella semifinale bassa non mancavano l’appuntamento il giovane Lorenzo Rossi che in coppia con Alfonso Redondo Hernandez avevano regolato la coppia Pennino-Martinez, e la citata coppia dei fratelli Rocafort che avevano interrotto bruscamente il cammino dei favoriti n° 1 ovvero Gianmarco Toccini e Cristian Calneggia. Va detto che il primo era evidentemente in precarie condizioni fisiche. Sia le semifinali che la finale erano piuttosto a senso unico con i terribili fratelli che regolavano con un doppio 61 i propri avversari e con Verginelli Gutierrez che con un secco 6-4 6-1 mettevano fine al sogno di Polacco Garcia. In finale, di fronte ad un numeroso pubblico i fratelli completavano il loro cammino e con un 62 61 si aggiu- ibi16 Juan Martin Diaz, anche il paddle ha il suo Federer è andata alla coppia italo-spagnola. Nei doppi maschili invece dopo una vittoria per parte, Lommi-Rocafort battono Anticoli-Verde e Pupillo-Pupillo battono Di Meo-Saladino (in sostituzione di Ticca), il doppio clou è stato quello tra Isidoro Spanò e Matteo Spizzica contro Vincenzo Santopadre e Stefano Cobolli. equilibratissimo e finito 2-6 6-4 7-6. L’Aniene conferma il titolo, alle Molette rimangono grossi rimpianti, ma questo è lo sport, ed il clima che si è respirato al Foro Italico è stato talmente intenso che alla fine si può affermare che a vincere sia stato il Paddle. Il talento, quello vero, indissolubile e accecante, ha fatto breccia nei cuori degli appassionati di Paddle agli Internazionali BNL d’Italia. Juan Martin Diaz ha dato spettacoli sui due campi costruiti ad hoc al Foro Italico, regalando colpi magici e soluzione sorprendenti. Considerato il “Federer del World Padel Tour”, Diaz è nato a Mar del Plata (Argentina) il 28 novembre 1975 (ha anche la nazionalità spagnola) e, per 13 stagioni, ha letteralmente dominato il circuito vincendo ogni genere di evento e mantenendo stabilmente la prima posizione in classifica. Ancora oggi, a 40 anni, è nella Top-10 del ranking mondiale. In carriera “El Galleguito”, questo il soprannome, ha conquistato la bellezza di 170 titoli su 191 finali disputate. (an.ni.) dicavano il titolo romano. Settimana da sogno la loro, con soli 17 game persi. Ancora Sandrine Testud Nel tabellone femminile la presenza ispanico-argentina era meno evidente e solamente Micaela Moroni in compagnia della argentina Belen Montes si presentavano al nastro di partenza in formazione non completamente italiana. A loro eta stato affidato il ruolo di teste di serie n.1 e il cammino fino alla finale è stato privo di ostacoli. Ad attenderle dall’altra parte del campo nella finale c’era la attuale coppia n.1 italiana ovvero quella composta da Sandrine Testud e Sara Celata le quali avevano faticato in semoifinale contro Pappacena e Lombardi ma che in finale si sono dimostrate ancora una volta superiori portandosi a casa il titolo con un perentorio 7-6 6-3. Scudetto all’Aniene Al termine del torneo internazionale la FIT aveva programmato la fase finale del campionato a squadre. Campionato che nel 2016 ha visto alla partenza circa 80 squadre di cui 16 nel campionato di serie A e che ha riscosso un notevolissimo successo. Le squadre al foro italico erano 8, ovvero le prime e seconde classificate nei 4 gironi e si sono scontrate in un incontro knockout per l’accesso al girone finale. Negli accoppiamenti la sorte aveva messo di fronte la corazzata dello Sporting Club Due Ponti contro gli altri romani del Seven One. Nel doppio di spareggio Enrico Burzi e Nacho Gadea, portacolori del Due Ponti, hanno combattuto fino WPT, quanti campioni al risultato di 7-6 4-6 7-6. Ma ad accedere al girone finale era il Seven One oltre ai campioni d’italia in carica del Canottieri Aniene (3-1 alla Corte dei Conti), il Tennis Club le Molette (3-1 alla novità del Misano Sporting Club), ed al Gardanella Tuvia (3-1 al Canottieri Roma). Nel girone finale, Tc Le Molette e Canottieri Aniene si sono dimostrate superiori agli altri. E nel loro confronto diretto che poteva essere decisivo in caso di vittoria di una delle due squadre, l’equilibrio l’ha fatta da padrone. Il regolamento prevede che se due squadre arrivano a pari punti si debba ripetere l’incontro e così è stato. Nella ripetizione del match, le coppie schierate sono state praticamente le stesse ma gli abbinamenti dei doppi maschili sono stati diversi e diverso è stato il risultato finale. Il primo punto per l’Aniene è stato quello ottenuto, bissando quello del giorno precedente, tra Carolina Orsi e Maria Serrano e le titolate Testud/ Celata. In entrambi i casi c’è voluto il terzo set e in entrambi i casi la vittoria Dal 12 maggio la Fit ha organizzato, in collaborazione con la lega professionistica del Paddle (WPT) un torneo esibizione tra 8 delle coppie più forti al mondo e 8 coppie italiane (emerse proprio dal torneo internazionale). L’esibizione è stata solo virtuale in quanto il montepremi in palio era molto alto e i giocatori hanno dato tutto quello che avevano per incoronarsi campioni di questo torneo che nei progetti della FIT e del WPT potrebbe diventare sin dal 2017 una tappa ufficiale del World Paddle Tour. La presenza degli italiani è stata fugace: al 1° turno la differenza tra i nostri e i mostri sacri del WPT è stata evidente. Il torneo è stato vinto dalla coppia emergente del paddle, ovvero quella composta da Paquito Navarro e David Sanyo Gutierrez, vincitori della prima tappa ufficiale del WPT e attuali n.2 del mondo. Nella finale si sono imposti con un tirato 7-5 7-5 contro Juan Martin Diaz (11 anni numero 1) e Cristian Gutierrez (anch’egli ex n.1). Tutti i presenti, compreso il fenomeno Franco Stupaczuk, sono rimasti incantati dalla cornice romana tanto da sperare che Roma possa diventare una tappa fissa del WPT. La Canottieri Aniene Roma vince per il secondo anno consecutivo lo Scudetto di Paddle 23 ibi16 Scheffers torna grande Ex n.1 del mondo, oggi n.5, l’olandese vince la settima edizione degli Internazionali BNL Wheelchair giocati a Roma nel week-end delle finali Atp e Wta. “Che successo! E grazie al torneo ora il Foro è anche più accessibile” E ra il secondo favorito del tabellone, ha dovuto lottare come un leone in semifinale contro lo spagnolo Daniel Caverzaschi. Ma, Maikel Scheffers, nella gara più importante ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei più forti giocatori del mondo aggiudicandosi la settima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. E pensare che nell’atto decisivo l’olandese, n.5 del ranking mondiale, era partito in sordina, quasi timoroso di fronte al numero 1 del mondo francese Stephane Houdet, ma poi un break al terzo gioco ha cambiato completamente la partita. Da quel momento in avanti Maikel ha imposto il proprio gioco non lasciando una sola possibilità al quotatissimo francese. E ha chiuso la pratica con il punteggio di 6-3 6-3. In coppia, i due hanno poi vinto il tabellone di doppio ai danni del tandem tutto brasiliano formato da Daniel Rodriguez e Carlos Santos in un bellissima partita conclusasi con il punteggio di 6-4 7-6. Alla cerimonia di premiazione di fronte agli spalti gremiti del campo n.6 sono intervenuti: in rappresentanza della Federazione Italiana Tennis il vice-presidente Gianni Milan, in rappresentanza del Comitato Italiano Paralimpico il Segretario Generale Marco Giunio De Sanctis e in rappresentanza di BNL Bnp Paribas Gianluca Giovagnoli. Foro Italico accessibile Grande soddisfazione anche per l’organizzazione. “L’edizione 2016 ha messo in mostra il più alto ranking medio di tutte le edizioni svolte finora - sottolinea il direttore del torneo Gianluca Vignali -. Un altro dato importante da sottolineare è stata la presenza di alcuni giocatori giovanissimi e di grandissimo talento che rap- La premiazione della 7a edizione degli Internazionali BNL Wheelchair sul campo 6 del Foro Italico. Il vincitore olandese Maikel Sheffers premiato dal vice-presidente Fit Gianni Milan presentano ‘la migliore gioventù’ del circuito mondiale”. Novità e conferme, dunque: “La presenza del numero 1 del mondo Stephan Houdet, ma anche di un ex numero 1 quale Maikel Sheffers (poi vincitore, ndr), ha fatto sì che anche in questa edizione sui campi del Foro Italico si sia visto un grandissimo spettacolo”. Al quale gli appassionati hanno potuto assistere semplicemente con il biglietto Ground: “Mi piace rimarcare - prosegue Vignali -, oltre a inorgoglirci, anche il fatto che da quando ospitiamo gli Internazionali BNL wheelchair, grazie anche ai consigli dei giocatori, il circolo del Foro Italico è diventato completamente accessibile dando possibilità a tutti i disabili italiani appassionati di tennis di poter vedere i loro beniamini in azione. Un grande plauso va alla Federazione Italiana Tennis e al Comitato Paralimpico, che hanno sempre creduto e supportato in maniera straordinaria questo appuntamento”. 24 Sopra, il vincitore olandese Sheffers; sotto, il finalista francese Houdet, n.1 al mondo ibi16 Campioni d’Italia Lorenzo Zini e Claudia Caporusso vincono la fase nazionale dei Campionati provinciali Tpra. Zanini e Morganti s’impongono nei Limit 45 e 65. Un weekend alla grande per oltre 200 amatori. E a giugno arrivano gli “Internazionali” di Marcello Sportelli e Max Fogazzi I nternazionali d’Italia BNL 2016, Murray si regala il titolo per il ventinovesimo compleanno, Serena supera la connazionale Keys e si aggiudica il IV titolo di Roma, gli spettatori non si stancano mai di crescere Ma non è tutto, anzi... durante l’edizione 2016 è accaduto qualcosa di unico. Nel giorno delle finali tra Nole Djokovic e Andy Murray e tra Madison Keys e Serena Williams si sono giocate, sui campi del Foro Italico, le finali dell’evento amatoriale più importante di sempre: i Campionati Italiani amatoriali Fit-Tpra (riservati esclusivamente a chi non ha mai superato in carriera la classifica 4.2 o C4). Lorenzi Zini e Claudia Caporusso, i due Campioni Italiani amatoriali Fit-Tpra Open 4 categorie, 8 finalisti Gli 8 finalisti delle 4 categorie Open maschile, Open Femminile, Limit 45 e Limit 65 (non l’età ma il livello di gioco/ power) oltre a calcare la terra dei campi da tennis piu’ famosi d’Italia, hanno vissuto 1 giorno di quelli che si ricorderanno tutta la vita.Quanti appassionati non hanno sognato, almeno una volta, di entrare al Foro Italico con il Pass “Atleta” che riporta la propria foto, il proprio nome e il proprio cognome, di accedere ai campi di gioco, sulla terra rossa calcata solo dai grandi campioni, di prendersi l’acqua direttamente dai frigoriferi all’interno del campo dal quale poco prima si è servito il suo preferito, magari un Roger Federer qualunque, di percorrere il tunnel dei giocatori, incrociando proprio Serena Williams o Novak Djokovic che rientrano dal warm-up mattutino prima delle rispettive finali, di cambiarsi o farsi la doccia negli storici spogliatoi del Foro Italico, quelli accanto al “mitico” tunnel che accompagna al campo Pietrangeli. Sopra, Claudia Caporusso con la finalista Laura Casagni; a destra, il vincitore Limit45 Andrea Zanini con il finalista Ivan Silvagni; sotto, Francesco Zanini (finalista open) con Ricci Bitti e Fogazzi Le premiazioni? Sul campo Pietrangeli Ma questo non è tutto, proprio il campo Pietrangeli ha ospitato le premiazioni, durante le quali vincitori e finalisti so- 26 ibi16 no stati premiati direttamente dal consigliere federale Raimondo Ricci Bitti e sono stati applauditi e fotografati come dei veri numero 1. L’idea del gruppo di lavoro Fit-Tpra, che segue lo sviluppo del tennis amatoriale, grazie al supporto e al grande sforzo della Federazione Italiana Tennis, si è concretizzata e con grande successo, i migliori amatori d’Italia, targati Circuito Fit-Tpra, hanno vissuto qualcosa di speciale a Roma. Come sono arrivati fino a Roma Se è vero che tutte le strade portano a Roma, quelle del tennis amatoriale sono partite tra settembre e dicembre 2015, quando si erano disputati, in moltissime province d’Italia, i campionati amatoriali provinciali Fit-Tpra. E i relativi master. I primi della relativa classifica di ogni provincia, nella propria categoria, oltre ai vincitori dei rispettivi master provinciali, si sono qualificati per la fase finale. I primi 64 amatori dalle province: i risultati dagli “ottavi” Open Maschile - Ottavi: Carboni b. Mammini 6-2, Ravaglioli b. Frigeri 6-2, Zanini b. Magagnini 6-5, Camerini b. Torresi 6-3, Zini b. Minacci 6-2, Gavazzi b. Purchiaroni 6-2, Mariani b. Corbo 6-5, Forsennato b. Cappelli 6-4. Quarti: Carboni b. Ravaglioli 6-5, Zanini b. Camerini 6-2, Zini b. Gavazzi 6-1, Forsennato b. Mariani 3-6. Semifinale: Zanini b. Carboni 6-5, Zini b. Forsennato 6-4. Finale: Zini b. F. Zanini 6-4. Open Femminile - Ottavi: Ceccarini b. Lorandi 6-0, Bon b D’Annunzio 6-4, Perna b Goria 6-3, Casagni b Cundò 6-2, Ceppi b Cheula 6-3, Caporusso b. Bagorda 6-4, Vivarelli b. Iovino 6-3, Mastromichele b. Fodimbi 6-1. Quarti: Ceccarini b Bon 6-5, Casagni b. Perna 6-1, Caporusso b. Ceppi 6-3, Vivarelli b. Mastromichele 6-1. Semifinale: Casagni b. Ceccarini 4-6, Caporusso b. Vivarelli 6-2. Finale: Caporusso b. Casagni 1-6. Categoria Limit45 - Ottavi: Ponchione b. Atzei 6-2, Zanini b. Rondo Spaudo 6-3, Berlonghi b. Benanti 6-1, Angella b. Carpegna 7-6, Tesio b Piccini 6-4, Silvagni b. Galati 6-4, Bianchi b. Splendore 6-4, Bai b. Gallo 0-6. Quarti: Zanini b. Ponchione 6-3 ; Berlonghi b. Angella 6-1, Silvagni b. Tesio 6-2, Bianchi b Bai 6-1. Semifinale: Zanini b. Berlonghi 7-6; Silvagni b Bai 6-3. Finale: A. Zanini b Silvagni 6-3 Categoria Limit65 - Ottavi: Mazzoleni b. Panzera 7-6, Speroni b. Visalli 6-1, Lucchesi b. Gatti 6-3, Nasini b. Pernarella 6-4, Ghibaudo b. Visconti n.d., Morganti b. Giorgi 6-3 6-3, Debellis b. D’ubaldo 6-0, Zechini b. Poli 6-0. Quarti: Speroni b. Mazzoleni 6-3, Lucchesi b. Nasini 6-3, Morganti b. Ghibaudo 6-3, Zechini b. Debellis 6-0. Semifinale: Lucchesi b. Speroni 6-2, Morganti b. Zechini 6-3. Finale: Morganti b. Lucchesi p.a.g. Oltre 200 al “Salaria” Venerdì 13 maggio, primo giorno della kermesse romana, erano oltre 200 i giocatori amatoriali che si sono dati appuntamento - e battaglia - sui campi del circolo Salaria Sport Village e al Veio Sporting Club. Per prima cosa hanno ricevuto il pass “Atleta” per l’ingresso al Foro per le giornate di venerdì 13 e sabato 14 maggio, sono stati ripresi dalle telecamere di SuperTennis Tv, e hanno potuto trasmettere a tutti gli spettatori e ai telespettatori la loro sfrenata passione per il tennis. Non è fantascienza è Fit-Trpa, il tennis amatoriale della Fit. Roba da campioni. Italiani e non solo. Dal 2 giugno ancora al Foro: “Internazionali Amatori” al via Qui sopra, foto di gruppo per i premiati ai Campionati Italiani con lo “scriba” Gianni Clerici Ancora non si è smorzata l’eco per i Campionati Italiani, ed ecco arrivare gli Internazionali d’Italia Amatori. Tra pochi giorni, dal 2 al 5 giugno, un altro evento unico dedicato agli amatori Fit-Tpra che non hanno mai superato la classifica 4.2: si gioca sempre al Foro Italico, proprio sui campi degli Internazionali BNL d’Italia. Le iscrizioni sono aperte con account, tessera Fit (agonistica e non-agonistica) direttamente dal sito www.tpratennis.it. Per le qualificazioni ai Campionati Italiani Amatoriali Fit-Tpra 2017 invece non ci sono iscrizioni, per arrivarci bisogna vincere le fasi provinciali in campo da settembre. 27 tennis in tv Dirette al.. cuore Durante la settimana degli internazionali BNL d’Italia SuperTennis ha trasmesso una media di 13 ore live ogni giorno. Tanti match ma anche molte novità, nuovi format e la diretta del Tennis With Stars. Tutto per portare il Foro Italico in casa degli italiani Costantini, Crimaudo, Sposito, Getty Images Foto T redici ore di dirette quotidiane, anche quattordici nei giorni più caldi. Uno studio nel cuore pulsante del Parco del Foro Italico, proprio sul viale che dal campo Centrale conduce allo stadio Pietrangeli. E poi una redazione trasferita in blocco a bordo dei campi in terra rossa. Gli studi di raccordo, di approfondimento, i telecronisti ad alternarsi ai microfoni affiancati dalle voci tecniche. È stata una settimana di fuoco per SuperTennis Tv, che però ha portato il Foro Italico molto più vicino agli appassionati di tutta Italia, praticamente nel salotto di casa. Picchi d’ascolto Lo ha fatto con una programmazione fittissima, dalla prima mattinata fino alla mezzanotte. Con ospiti e volti noti, del tennis e non solo. Prima il recap della giornata precedente, alle 10.00, con “Ieri al Foro Italico”. Poi i titoli dei giornali, la rassegna stampa, appena prima di cominciare con il treno dei match e dei commenti. Delle interviste, delle conferenze stampa, delle curiosità dalle troupe sparse per il Parco del Foro Italico. #IBI16 Show ha fatto proprio da raccordo con i campi, con le dirette e le emozioni dei match. Quelli del torneo femminile, interamente trasmesso da SuperTennis Tv, con ben sei campi coperti. I picchi d’ascolto? Beh, non sono difficili da indovinare: i match delle azzurre, soprattutto quello che ha visto la sconfitta in tre set di Sara Errani contro la britannica Heather Watson. E proprio il terzo set ha catalizzato l’attenzione di molti, nonostante il 6-0 che ha condannato la romagnola. 28 Serena Superstar Come è facilmente intuibile, anche Serena Williams ha incentrato su di sé gran parte dell’attenzione. E ha convinto molti in Italia a prendere il telecomando e a sintonizzarsi sul 64 del digitale terrestre (224 della piattaforma Sky). I suoi match sono stati tra i più seguiti del torneo, anche se non ai livelli di quelli delle italiane. La finale tutta afroamericana tra Madison Keys, la sorpresa, e Serena, la conferma, ha fatto ovviamente registrare numeri molto importanti. Il torneo maschile, in quanto Atp Masters 1000, è invece andato sugli schermi di Sky Sport. Ma non solo, perché anche Rai2, il servizio pubblico, è tornata a mostrare in chiaro le fasi salienti del torneo. Compreso il quarto di finale che ha rinverdito l’ormai tradizionale rivalità tra Djokovic e Nadal. Uno dei match più attesi della tennis in tv settimana, il 49° tra i due, poi vinto dal serbo in due set. La Rai, cui la Federazione Italiana Tennis ha concesso i diritti per la trasmissione, ha anche spinto la manifestazione con una serie di fasce promozionali dell’evento andate in onda durante il palinsesto giornaliero. Tennis (e ascolti) da vere... star Subito a inizio torneo, lunedì 9 maggio, SuperTennis ha trasmesso in diretta l’evento dal sapore benefico “Tennis with Stars”, organizzato sul campo Pietrangeli. Una serie di long-tiebreak che hanno visto impegnati i giocatori dell’As Roma, tra cui anche il capitano Francesco Totti, gli azzurri: Fognini, Seppi, Lorenzi, Vinci, Schiavone... ma anche Flavia Pennetta, che il giorno dopo su quello stesso campo avrebbe ricevuto un grande, commovente tributo alla carriera organizzato dalla Wta. Tornando a “Tennis with the Stars”, è stata l’occasione ideale per dare il la a una delle novità targate 2016. Vale a dire lo show serale “Set, sette e mezza” condotto da Max Giusti, Massimo Caputi e Valeria Solarino. L’aperitivo con Max Giusti “Il titolo, ‘Set, sette e mezza’, l’ho scelto io - ha detto Max Giusti davanti agli spettatori di Tennis with Stars sul Pietrangeli - ma forse potevo impegnarmi di più”. Battuta sempre pronta e grande passione per il Se Totti incontra Kyrgios, che serata! “Tennis with Stars” sul Pietrangeli Passione per il tennis, passione per il calcio e cause umanitarie, Tennis with Stars. Star del tennis e del calcio. I campioni dell’As Roma, con Francesco Totti in testa, ma anche Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi. E con loro anche Radja Nainggolan, Miralem Pjanic, Edin Džeko, Lucas Digne e Stephan El Shaarawy. Otto calciatori in una partita di doppio lungo, tie-break dai toni amichevoli seppur competitivi, otto giocatori Atp, tra cui Nick Kyrgios, Andreas Seppi, Fabio Fognini, ma anche Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Roberta Vinci. L’appuntamento è stato per lunedì 9 maggio, a partire dalle 18.30, allo Stadio Pietrangeli e l’accesso agli spalti è stato riservato, fino al termine della manifestazione, solo agli spettatori muniti di biglietto specifico per l’evento, in vendita, al prezzo di 10 euro presso il botteghino del Foro Italico. I giocatori, microfonati con archetto, sono stati protagonisti di una serata andata in diretta Tv su SuperTennis, durante la prima puntata di “Set, sette e mezza”, il nuovo format serale di Max Giusti, Massimo Caputi e Valeria Solarino. Proprio Max Giusti, lasciato il ruolo di commentatore nel salotto tv, si è trasformato in presentatore d’eccezione e voce furi campo. La serata è stata un’occasione importante per supportare la causa umanitaria del progetto Corridoi umanitari di Pace per i bambini siriani promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, sotto il Patrocinio della Santa Sede. Roma Care, fondazione filantropica della AS Roma, finanzia il progetto attraverso la manifestazione che quindi per approvazione e supporto della Santa Sede è stata presieduta dal Monsignor Marco Gnavi, vicepresidente della Comunità di Sant’Egidio. Ospiti d’eccezioni a “Set, Sette e Mezza”: da sinistra, la campionessa di windsurf Alessandra Sensini, il “padrone di casa” Max Giusti, la leggenda della scherma italiana Valentina Vezzali e l’attrice Giulia Luzi con gli altri due conduttori Valeria Solarino e Massimo Caputi 29 tennis in tv tennis hanno poi portato avanti lo show per tutta la settimana, con gli interventi tecnici e giornalistici di Massimo Caputi e le curiosità e le incursioni di Valeria Solarino. Proprio lei, attrice candidata a un David di Donatello che da fine maggio vestirà i panni della moglie di Giovanni Falcone nella pellicola “Era d’estate”, ha svelato i dettagli della sua passione per il gioco. Anche quelli più, per così dire, tecnici: “Io ho tre racchette, ma devo confessare che sono di tre marche diverse e montano pure corde differenti l’una dall’altra”. Interazione... diretta Con il suo centinaio di ore di live nell’arco di soli sette giorni, SuperTennis ha fatto segnare un altro netto salto di qualità. Di cui si può avere riscontro anche sull’interazione che si è creata con gli utenti - e gli spettatori - attraverso i social media. Perché se è vero che la televisione in senso stretto avvicina, è vero anche che la televisione dei nostri giorni mantiene in contatto. E così anche chi non è riuscito a essere sulle tribune del Foro, si è potuto sentire comunque in prima fila. Gli Internazionali non finiscono qui Ora tocca agli junior del Bonfiglio Chi l’ha detto che gli Internazionali d’Italia si sono chiusi con le vittorie di Serena Williams e di Andy Murray? Adesso tocca ai giovani, vale a dire agli under 18 più forti del mondo che si sfidano nel 57° Trofeo Bonfiglio. Lo storico torneo giovanile milanese, equiparato dall’ITF ai quattro eventi dello Slam (è di Grado A come Roland Garros, Wimbledon, Australian Open e Us Open), si fregia proprio del titolo di Internazionali d’Italia Junior. Sui campi del Tc Milano Bonacossa (nella foto il campo Centrale), già dallo scorso sabato si stanno sfidando i migliori talenti internazionali. Per comprendere il livello basta pensare che tre anni fa vinsero Alexander Zverev e Belinda Bencic; che due anni fa il finalista fu Andrey Rublev e che nel 2015 in semifinale ci arrivò Taylor Fritz, oggi Top 70 Atp. SuperTennis trasmetterà in diretta le quattro semifinali (sabato 21 maggio) e le due finali (domenica 22). Dopo gli IBI, i tornei live da Nizza e Strasburgo Giovedì 19 00:00 - WTA Strasburgo (replica) 02:00 - WTA Strasburgo (replica) 04:00 - WTA Internazionali BNL d’italia Finale (replica) 06:15 - Reloaded ATP 10:00 - Montecarlo 07:15 - I miti del Foro 07:45 - Tennis Magazine 08:30 - Trofeo Kinder + Sport CT Masagne 08:45- La Voce delle Regioni 09:00 - Città Santa Croce U18 Finale Maschile 11:00 - LIVE WTA Strasburgo QF 2016 13:00 - LIVE WTA Strasburgo QF 2016 15:00 - La Voce delle Regioni 15:15 - LIVE ATP 250 Nizza QF 17:00 - News 17:15 - LIVE ATP 250 Nizza QF 19:30 - WTA Strasburgo (differita) 21:15 - La Voce delle Regioni 21:30 - WTA Strasburgo (differita) 23:30 - Tennis Parade Venerdì 20 00:00 - Trofeo Kinder + Sport CT Masagne 00:30 - WTA Strasburgo (replica) 02:15 - WTA Strasburgo (replica) 04:00 - ATP 250 Nizza (replica) 06:00 - ATP 250 Nizza (replica) 08:15 - Tennis Magazine 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Città Santa Croce U18 Finale Femminile 11:00 - Magazine ATP 11:30 - WTA Strasburgo (replica) 13:45 - Tennis Parade 14:00 - LIVE WTA Strasburgo SF 15:45 - La Voce delle Regioni 16:00 - LIVE WTA Strasburgo SF 18:00 - ATP 25 Nizza (differita) 21:45- La Voce delle Regioni 22:00 - WTA Strasburgo (replica) Sabato 21 00:00 - WTA Strasburgo (replica) 02:00 - ATP 250 Nizza (replica) 04:00 - ATP 250 Nizza (replica) 06:00 - WTA Strasburgo (replica) 08:30 - Tennis Parade 08:45- La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 250 Nizza SF (replica) 10:30 - LIVE Trofeo Bonfiglio 14:30 - LIVE ATP 250 Nizza Finale 17:00 - LIVE Trofeo Bonfiglio 19:00 - WTA Strasburgo Finale (differita) 20:45- La Voce delle Regioni 21:00 - News 21:05 - Reloaded Master 1000 Madrid 22:00 - Trofeo Bonfiglio (differita) Domenica 22 00:00 - ATP 250 Nizza Finale (replica) 04:00 - Trofeo Bonfiglio (replica) 06:00 - Tennis Magazine 06:30 - Magazine ATP 07:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 08:45- La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 250 Nizza Finale (replica) 10:30 - LIVE Trofeo Bonfiglio Finali 14:30 - Tennis Magazine 15:00 - WTA Internazionali BNL d’Italia (replica) 17:00 - News 17:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 19:00 - ATP 250 Nizza Finale (replica) 21:00 - News 21:05 - Trofeo Bonfiglio (replica) 23:00 - Trofeo Bonfiglio (replica) 30 Lunedì 23 01:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 03:00 - ATP Nizza Finale (replica) 05:00 - Magazine ATP 05:30 - Trofeo Bonfiglio Finale Maschile (replica) 07:30 - Trofeo Bonfiglio Finale Femminile (replica) 09:30 - Federer vs Nadal ATP Roma 2006 15:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:30 - UsOpen 2012 Djokovic vs Murray 22:30 - Tennis Magazine 23:00 - News 23:30 - ATP Nizza Finale (replica) Martedì 24 01:30 - Reloaded Master 1000 Madrid 02:30 - WTA Strasburgo (replica) 04:00 - Trofeo Bonfiglio Finale Maschile (replica) 06:00 - Trofeo Bonfiglio Finale Femminile (replica) 08:00 - ATP Nizza Finale (replica) 10:00- WTA Strasburgo Finale (replica) 12:00 - S. Williams vs Vinci, USOpen 2015 14:30 - Tennis Magazine 15:00 - Sardinia Open 2016 (differita) 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:30 - Finale Doppio Wimbledon 2014 18:30 - ATP Nizza Finale (replica) 20:45La Voce delle Regioni 21:00 - WTA Strasburgo Finale (replica) 23:00 - News 23:30 - Tennis Magazine Mercoledì 25 00:00 - Federer vs Nadal ATP Roma 2006 05:30 - Reloaded Master 1000 Madrid 06:30 - Sardinia Open 2016 08:30 - Tennis Parade 08:45- La Voce delle Regioni 09:00 - WTA Roma Finale (replica) 11:00 -Roddick vs Federer, Wimbledon 2009 15:00 - Sardinia Open 2016 (differita) 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17.30 - UsOpen 2002 Agassi vs Sampras 20:45- La Voce delle Regioni 21:00 - Tennis Magazine 21:30 - Azarenka vs Williams, WTA Indian Wells 2016 23:00 - News 23:30 - Magazine ATP racchette e dintorni Nel mondo delle corde le donne tirano di più Dai report degli incordatori si scopre che la tensione media delle giocatrici è ben 3 chili superiore a quella dei maschi: 25 kg contro 22. A Barbora Strycova spetta il record della massima: 35 kg. Tra gli uomini anche i 12 kg di Volandri e i 13 di Kukushkin. E le racchette d’oro dei fratelli Bryan… DI ENZO ANDERLONI “N on date da mangiare agli incordatori”: questo l’ironico cartello appeso quest’anno nella buca degli stringers, nella pancia del Campo Centrale del Foro Italico. Un po’ come succede per gli orsi a Yellowstone, il parco di Yoghi e Bubu. In effetti chi incorda di professione fa parte di una specie rara: quella dei maggiori esperti in tema di attrezzi dei campioni ma anche di quelli degli altri protagonisti del circuito. Fino ad arrivare in realtà anche alle racchette dei quarta categoria, perché appena si chiude il grande evento gli stringers 32 tornano a casa, nei loro negozi specializzati (perché da lì provengono tutti) e ricominciano a incordare, passando, da un giorno all’altro, dalla racchetta di Nadal a quella del signor Rossi, che spesso è più pignolo di Rafa. Dunque è scendendo nella loro buca che si possono scoprire i segreti delle customizzazioni più particolari, degli racchette e dintorni attrezzi-novità ma soprattutto si possono cogliere le tendenze. Quelle degli IBI16 le carpiamo dal “log” aggiornato di Marco Rossani (uno dei 12 incordatori del team guidato da Silvano Stefanini. Gli altri sono Michele Fabbretti, Paolo Facci, Sergio Aiello, Paolo Foschi, Simone Scaturro, Andrea Piacini, Andrea Cotugno, Valerio Morisi, Millo Cosmo e Alessia Bezziccheri). Marco, milanese, 48 anni, fa parte anche del team degli stringers di Wimbledon (unico italiano). E registra minuziosamente passo dopo passo il suo lavoro. Quest’anno ha incordato in 8 giorni 161 racchette, tra uomini e donne, segnando per ciascuna tipo di corda e tensione, separatamente per verticali e orizzontali. Alle fine questo lavoro ci offre una visione, dal suo piccolo punto di vista, di quello che vogliono oggi i professionisti. E non sono dati ovvi. Qui, e nelle due foto sotto, la Wilson Blade 104 di Serena Williams con il nome serigrafato in oro all’interno del cuore Le donne tirano di più le corde Per esempio scopriamo che le giocatrici del circuito Wta utilizzano tensioni decisamente più alte dei maschi dell’Atp. Apparentemente un controsenso, perché con le corde più tese si ha più controllo e meno potenza, si fa più fatica a sfondare. La media femminile al Foro, tra le racchette incordate da Marco, è risultata 25,2 kg, contro 22,1 kg degli uomini. E tre chili in più di media non sono pochi. Il dato è ancora più eclatante se andiamo a osservare i valori minimi e massimi. La tensione più bassa Atp è quella di Filippo Volandri: 12 kg. Quella Wta è 19 kg, e l’hanno richiesta Sara Errani e Cristina Mladenovic. L’incordatura più tirata tra gli uomini è stata quella di Ernests Gulbis, 30/29 kg, mentre tra le ragazze si è arrivati fino ai 35/35 kg di Barbora Strycova. Un fenomeno particolare, questo delle donne “più tese”, da analizzare a fondo. Intanto è interessante anche sapere che per il 75% il mondo Wta sceglie ancora il “fullbed” cioè l’incordatura realizzata con un unico tipo di corda, contro un 25% di ibridi (di solito budello naturale e monofilamento sintetico, ma ci sono anche ibridi con due diversi tipi di sintetico). In campo maschile gli ibridi diventano il 31%. E stiamo parlando del campione di Marco Rossani (27 giocatori e 23 giocatrici), quindi un dato non da prendere come valore assoluto I nomi incisi... sul cuore. Qui sopra, la Yonex VCore Si 98 di “Pico” Juan Monaco. Più sopra, la Head di Svetlana Kuznetsova. Nella colonna di sinistra, dall’alto, l’attrezzo del francese Richard Gasquet, poi il cuore della Babolat di Nadal con la scritta Rafa serigrafata e, infine la Srixon Revo X 2.0 Tour di Kevin Anderson (marchio giapponese non disponibile sul nostro mercato) 33 racchette e dintorni perché se si considera che i Top Player (Djokovic, Murray, Federer per esempio) usano tutti l’ibrido e hanno incordatori personali (dunque sono fuori dai rilevamenti) si capisce che la percentuale di utilizzatori di questo mix di materiali sta crescendo sempre più. Ma ora veniamo agli aspetti più curiosi e originali dell’attrezzo e ella sua customizzazione che abbiamo potuto cogliere nella buca del stringers. Personalizzare anche l’estetica: le racchette d’oro La prima cosa che salta all’occhio è che i Pro non si limitano ad avere attrezzi fatti su misura: amano personalizzarne anche la veste estetica. Clamorosa quella voluta dai fratelli Bob e Mike Bryan che si sono presentati con due Prince color oro fatte apposta per loro. Una versione “gold” delle loro Tour? Non è chiaro. Di certo tutto brillava, a partire dai passacorde. Ma il tocco di classe assoluta erano le grafie all’interno del cuore: tre trofei (ovviamente d’oro) a celebrare il numero degli Slam conquistati (16), la prima posizione in classifica mondiale e il numero dei tornei vinti (109, aggiornato a fine 2015). Per distinguere i telai, quello di Mike aveva un piccolo adesivo con la M sul tacco. Per entrambi incordatura ibrida con budello Babolat VS e sintetico monofilamento Prince Poly (o Beast). Tensioni basse: 19/17,5 kg più o meno per entrambi. A fianco e sopra, le racchette “d’oro” dei gemelli Mike e Bob Bryan: all’interno del cuore, serigrafati, 3 simboli che stanno per: tornei vinti, Slam conquistati e primato nella classifica Atp di doppio Il nuovo prototipo Babolat nelle mani del 22enne austriaco Dominic Thiem (qui a sinistra): sul telaio compare la scritta “projectone7” Il nome sul telaio, come sulla maglia Senza arrivare a questi livelli di finitura, quasi tutti i big (ma non solo) vogliono il nome serigrafato sulla racchetta, un po’ come i calciatori lo hanno sulla maglia. Nadal ha un bel “Rafa” grande sul telaio della sua Babolat Pure Aero Play; Gasquet il cognome all’interno del cuore della sua Head Extreme Pro, stesso posto dove Juan Monaco, nella sua Yonex VCore Si 98, ha voluto farsi scrivere “Vamos Pico!”, il suo soprannome. Sempre nel cuore della sua Wilson Burn 95, Nishikori ha scritto “Kei”. La Kuznetsova (Head Extreme Pro) si è invece fatta mettere “Svetlana” all’interno del piatto corde. Le sorelle Williams? Curate nei dettagli Anche Serena Willimas ha voluto l’oro. Il suo nome è serigrafato bello grosso all’interno del cuore della sua Wil- 34 racchette e dintorni son Blade 104 (stessa racchetta anche per Venus). Il telaio, a nudo pesa 304 grammi e la numero 1 del mondo lo fa incordare con ibrido reverse, come Federer: budello sulle verticali (29,5/30 kg la tensione con un pre-stretch del 10% sul budello perché non si lasci andare), monofilamento Luxilon 4G sulle orizzontali (29 kg). Nel montaggio abbiamo potuto notare una cura particolare da parte degli stringer, che oltre a proteggere il telaio dalle pinze con dei distanziatori, avvolgevano con lo scottex il grip bianco, affinché arrivasse candido (e incellophanato) nelle mani della campionessa di 21 Slam. C’è anche il Pro con la racchetta di Decathlon Racchette d’oro ma anche attrezzi alla portata di tutti i portafogli: l’austriaco Oliver Marach, impegnato nel doppio insieme al polacco Matkowski, ha utilizzato un’Artengo TR 990, telaio agonistico proposto nella gamma realizzata dal colosso della grande distribuzione sportiva Decathlon e in vendita al pubblico a 89,95 euro (così dice il sito web). Dunque risparmiare si può, a qualunque livello. Novità Thiem, esotismo Anderson Molta curiosità intorno all’attrezzo di Dominic Thiem, il grande emergente che ha eliminato Federer e messo alla frusta Nishikori. Il 22enne austriaco brandiva al posto della sua solita Babolat Pure Strike un prototipo (sopra c’era scritto, piccolo piccolo, “PROJECTONE7”) bianco con una fascia arancione, che dovrebbe essere l’evoluzione dell’attezzo, in uscita nei prossimi mesi, non si sa con quale livrea definitiva. Thiem, per la cronaca, incordava con ibrido (budello VS e monofilo RPM Blast) a 25/25 kg. Particolare anche la racchetta di Kevin Anderson, il bombardiere sudafricano dal servizio devastante. La sua Srixon Revo X 2.0 Tour non è disponibile sul nostro mercato. Il marchio è giapponese, legato a Dunlop Sports. Interessante notare gli abbondanti piombi che il n.20 del mondo fa piazzare sull’ovale. L’incordaura è anche per lui un ibrido: budello Babolat VS e monofilamento Luxilon Alu Power a una tensione variabile tra i 20 e i 21 kg. Morale? Stiamo bassi con le tensioni delle corde. Se lo fanno loro (Nishikori 19 kg, Goffin 22/21...), perché noi al circolo dovremmo farle tirare di più? Così le incordature al Foro Italico Giocatore Racchetta Corde Tens. kg Kevin Anderson Srixon Revo X 2.0 Tour Budello e Luxilon A. Power 21 x 21 Roberto Bautista-Agut Wilson Pro Staff 97 Luxilon Original 22 x22 Thomas Bellucci Wilson Pro Staff 97 Luxilon 4G 21 x 21 Tomas Berdych Head XT Instinct MP Luxilon Alu Power 25 x 25 Mike Bryan Prince Tour Budello Prince e sint. Beast 19 x 17,6 Bob Bryan Prince Tour Budello Prince e sint. Beast 19 x 17,2 Jeremy Chardy Tecnifibre 320 Luxilon Alu Power 22 x 21 Pablo Cuevas Head Prestige MP Luxilon 4G 16,7 x 16,3 Grigor Dimitrov Wilson Pro Staff 97S Budello e Luxilon Alu Power 26 x 25 Alexander Dolgopolov Wilson Pro Staff 97 Budello e Luxilon 4G 27 x 26 Fabio Fognini Babolat Pure Drive Babolat RPM 26,5 x 24,5 Guillermo Garcia-Lopez Head Prestige MP Luxilon Alu Power 24 x 23 Richard Gasquet Head Extreme Pro Luxilon Original 24 x 23 David Goffin Wilson Blade 98 Luxilon Alu Power 22 x 21 Ernests Gulbis Wilson Burn 100 Luxilon Alu Power 29 x 28 Philipp Kohlschreiber Wilson Pro Staff 97 Budello e Luxilon Original 22 x 23 Mikail Kukushkin Head Speed MP Signum-pro 13,5 x 12,5 Nick Kyrgios Yonex Ezone DR 98 Yonex Pro Tour 25 x 25 Paolo Lorenzi Head Prestige MP Ibrido Pacific 25,5 x 23,5 Marcin Matkowski Babolat Pure Drive Babolat RPM e Budello VS 23,5 x 22,5 Juan Monaco Yonex Vcore Si 98 Luxilon Original 21,5 x 21,5 Jamie Murray Slazenger Budello e sintetico Solinco 22,6 x 22,6 Rafael Nadal Babolat Pure Aero Play Babolat RPM 25 x 25 Kei Nishikori Wilson Burn 95 Budello e Luxilon 4G 19,5 x 18,5 Vasek Pospisil Wilson Burn 100 Budello e Luxilon Alu Power 22,6 Sam Querrey Babolat Pure Aero Babolat Hurricane e Luxilon 21,3 x 21,3 Jack Sock Babolat Aero storm Luxilon Alu Power 30 x 30 Dominic Thiem Babolat Pure Strike Babolat Vs x RPM 25 x25 Bernard Tomic Head Radical Pro Budello e sint. Signum Pro 24,2 x 24,4 Viktor Troicki Babolat Pure Aero Babolat RPM 23 x 23 Luca Vanni Blade 98 18x20 Luxilon Original 22 x 22 Alexander Zverev Head Speed MP Budello e Head Hawk Touch 25 x 26 Filippo Volandri Babolat Pure Aero Babolat RPM 12,5 x 12,5 35 la ricerca Roma vale 181 milioni È quanto risulta da uno studio commissionato dalla FIT all’Università LUISS e a Ernst & Young, presentato durante gli Internazionali BNL d’Italia. I numeri relativi a crescita e valore evidenziati sono impressionanti... di Riccardo Bisti “I nternazionali BNL d’Italia: Valore e potenziale di un evento caput mundi”. È questo il titolo della tavola rotonda ospitata nella Lounge CONI-FIT durante la settimana romana. Nel corso della discussione sono stati illustrati i risultati di una ricerca commissionata dalla FIT all’Università romana LUISS, nonché all’importante società di revisione Ernst & Young, la stessa che da qualche anno certifica i bilanci FIT e quelli delle società controllate (Sportcast, Mario Belardinelli, FIT Servizi). L’esigenza è nata dalla necessità di capire quale fosse l’impatto del torneo sulla Città di Roma (e non solo). “È tempo di esami - ha detto il presidente FIT Angelo Binaghi - per una manifestazione in grande crescita. Talmente in crescita che chiamarla ‘manifestazione’ è diventato riduttivo, è quasi una piccola impresa visto che muove un giro d’affari di oltre 30 milioni di euro. Sono dimensioni che esaltano e che per certi versi ci spaventano”. L’evento è stato moderato da Claudio Giua e al tavolo dei relatori, oltre a Binaghi e al Segretario Generale CONI Carlo Mornati, c’erano Mario Rocco di Ernst&Young nonché i professori LUISS Michele Costabile e Matteo De Angelis. I 3 aspetti della ricerca - La ricerca - come ha spiegato Costabile - è basata su tre aspetti. Effetti economici diretti, effetti economici indiretti ed effetti reputazionali e cognitivi. L’impatto economico diretto certifica la crescita del torneo che è costante da oltre 10 anni. Se il fatturato supera i 30 milioni e il margine di guadagno è addirittura del 33%, impressiona quello che può essere definito - secondo parametri scientifici - il valore complessivo del torneo. Dal 2014 al 2016, il valore si è elevato da 115 milioni a 181 milioni. Ancora più importante la valutazione sull’impatto indiretto, Claudio Giua, direttore sviluppo e innovazione del gruppo L’Espresso, conduce la presentazione dello studio LUISS-Ernst & Young alla presenza del presidente Fit Angelo Binaghi (al centro) ovvero il beneficio economico su città e territorio generato dal torneo. Nel 2015 le presenze complessive (accrediti compresi) sono stata circa 266.000, per un totale di 80.130 spettatori unici. Di questi, 75.868 sono italiani, 56.094 residenti fuori Roma. Partendo dai dati sul turismo proposti dalla Banca d’Italia, lo studio ha potuto analizzare il comportamento dei turisti che si recano a Roma per assistere a un evento sportivo (non necessariamente gli Internazionali BNL d’Italia). La permanenza media del turista è di 3,3 giorni e la spesa complessiva tra trasporti, alloggi, ristorazione, shopping e intrattenimento è quantificabile in circa 67 milioni di euro, con un potere di spesa abbastanza superiore rispetto alle spese del turista medio. Per questa ragione, l’impatto complessivo è stato valutato in 94 milioni di euro (somma algebrica tra fatturato e impatto indiretto). Portata internazionale - Molto interessante l’analisi sugli effetti reputazionali, illustrata dal professor Matteo De Angelis. “Si tratta di misure che ci permettono di capire cosa si pensa e si dice sul web di questo torneo, sia sui social network che sui principali siti web che si occupano di tennis”. Mol- 36 to interessanti i dati relativi a Twitter: nella sola edizione del 2015, gli Internazionali BNL d’Italia hanno generato 95.794 tweet. Per la realtà italiana si tratta di una cifra straordinaria. Il paragone con altri eventi di un certo livello come Salone del Mobile (22.257 tweet), Maratona di Roma (3.438) e 6 Nazioni di rubgy (3.253) è impietoso. È interessante notare come la percentuale dei tweet generati in Italia sia piuttosto bassa (16,27%) a testimoniare la portata internazionale dell’evento. Sentiment extraction - Si tratta del tenore dei commenti e delle opinioni sull’evento, tratti dai canali social e dai più significativi siti internet che si occupano di tennis. Il 73,27% sono di natura positiva, 19.14% neutri e soltanto il 7.59% esprime valutazioni negative. Dati estremamente positivi. Il valore del singolo spettatore degli Internazionali BNL d’Italia è ancora leggermente inferiore rispetto a quelli di altri eventi ad “alta analogia” (Roland Garros, Madrid, Indian Wells e Miami): sommando il valore di impatto diretto e indiretto, lo spettatore romano vale 1.171 euro. Questa è la base da cui partire per continuare a crescere. Le premesse sono solide, importanti e positive. SU SUPERTENNIS È SEMPRE L’ORA DEL GRANDE TENNIS! Solo con SUPERTENNIS TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Davis Cup by BNP Paribas, Fed Cup by BNP Paribas, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo. canale in tutta Italia 64 canale in alta definizione 224 canale 30 In streaming su www.supertennis.tv