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Roma: Andy è il re, Serena l`icona

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Roma: Andy è il re, Serena l`icona
Anno XII - n.19 - 18 maggio 2016
SPECIALE #IBI16 - 36 PAGINE
Roma: Andy è il re, Serena l'icona
Pag.4
Murray e la Williams
negli IBI dei record: 205.471
spettatori e social impazziti
Racchette al Foro:
di tutti i colori...
Dagli attrezzi d'oro dei Bryan
al prototipo bianco di Thiem
Pag.32
Gli altri titoli: Tpra,
Paddle e wheelchair
Protagonisti e risultati di tutti
gli eventi più importanti
Pag.22, 24 e 26
Pag.11
prima pagina
La nuova frontiera
di
Enzo Anderloni - A. Costantini
U
n campo in Piazza del Popolo: è il simbolo di una nuova
frontiera. Il tennis degli Internazionali BNL d’Italia esce definitivamente dai confini che gli erano
stati imposti, quelli splendidi ma limitati dai marmi del Foro e abbraccia la
città Caput Mundi, l’Italia dei 9.019 partecipanti alle Pre-qualificazioni e arriva
a tutto il mondo. Sono 215 i Paesi che
si sono collegati al suo sito internet visualizzando 8.226.427 pagine nell’arco
del torneo. E questo è niente se pensiamo ai 60 milioni di visualizzazioni sui
social con 315.000 tra fan e follower.
Ma impressiona ancora di più il numero dei biglietti venduti: 205.471 per un
incasso record di 11.735.564 euro.
Così è naturale uscire dai confini, andare avanti, sopra, oltre: un tetto per
il Campo Centrale entro i prossimi tre
anni, l’ampliamento del GrandStand
con ulteriori 1.500 posti già dalla prossima edizione. E poi chissà: se Roma,
aprendo Piazza del Popolo al tennis ha
finalmente fatto proprio il più grande
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
avvenimento sportivo a cadenza annuale organizzato in Italia, tutto può
succedere. Perché mai come quest’anno il torneo ha dimostrato il suo fascino, il suo prestigio internazionale, la
platea planetaria. I numeri 1 del mondo
parlano l'italiano. Lo ha fatto da vincente per la quarta volta Serena Williams,
come da sconfitto dopo la finale Novak
Djokovic, che ha probabilmente nel
pubblico del Foro Italico il gruppo di
supporter più caldo del circuito. Andy
Murray si è praticamente scusato per
non conoscere la nostra lingua bene come Nole. Lui, l’uomo che ha cambiato
la storia del tennis british sollevando
(dopo averlo fatto con quello di Wimbledon e la Coppa Davis) un trofeo che
a Londra mancava da 85 anni. Sua maestà Roger Federer è sbarcato a Roma
con tutta la famiglia nonostante le condizioni fisiche precarie. E per il primo
allenamento ha trovato 5.000 spettatori che lo aspettavano sul Campo Centrale. Una cosa mai vista.
La nuova frontiera degli Internazionali
BNL “davvero” d’Italia è un abbraccio
totale del movimento nazionale con la
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
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prospettiva nel 2017 di far partire le
Pre-qualificazioni dalle singole province invece che dalle regioni. E di prevedere una fase finale a Roma anche per i
Terza ma soprattutto per i Quarta categoria, portandoli a diretto contatto con
il pianeta dei professionisti così come è
già stato fatto quest’anno con gli amatori del circuito Fit-Tpra.
Ciliegina sulla torta: è in arrivo un altro
grande evento internazionale al Nord.
A Milano (o Torino). Durante il torneo
di Wimbledon si potrebbe avere la conferma della creazione da parte dell’Atp
di un inedito e affascinante Masters
Under 21, da inserire nel calendario la
settimana precedente alle Atp Finals di
Londra. Grande montepremi (un milione e mezzo di dollari) per i migliori
7 emergenti del mondo (più una wild
card per il paese ospitante). Un’idea
che porterà con sé l’ovvia creazione
di una nuova classifica Atp dedicata,
Under 21, enorme motivo di interesse.
Ebbene l’Italia è in primissima fila tra i
candidati a ospitare l’evento del futuro.
Le frontiere esistono per essere varcate. Il tennis italiano è in marcia.
REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE
GAME Comunicazione & Media S.r.l.
Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
00135 Roma
Info: [email protected]
Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
ibi16
King Murray
85 anni dopo l'ultimo inglese Andy vince a Roma per la prima volta nel giorno
del suo compleanno. E ora ha nuove prospettive in ottica Roland Garros.
Novak Djokovic, sconfitto in finale, resta il principe del Foro. E intanto Nadal,
pur ritrovato, finisce dalla parte sbagliata del tabellone. E della rivalità con Nole
Piero Valesio - foto Costantini,
Crimaudo, SpositO, Getty Images
di
S
e ciò che fornisce al tennis e
allo sport in generale il sale
che serve a sopravvivere è la
novità allora la vittoria di Andy Murray è un'ottima notizia. Per il
torneo e per chi lo ama. Il paradosso, se vogliamo, è che anche perdendo in finale agli Internazionali BNL
d'Italia Nole Djokovic ha ri-affermato (anzi: ci è riuscito con maggiore
efficacia) il suo ruolo di principe del
Foro e tra poco vedremo perché:
ma il successo dello scozzese oltre
a rappresentare un elemento nobilitante per l'albo d'oro del torneo
medesimo è stato un fattore posi-
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tivo assai. Che tra l'altro catapulta
l'ottimo Andy verso il Roland Garros
con aspettative lecite e impensabili
anche solo un anno addietro.
Consapevolezza rossa
Murray ha acquisito sulla terra (e a
Roma si è visto in modo nitidissimo)
una padronanza del suolo e dei suoi
mezzi da applausi. Intanto serve meglio di sempre: nella finale contro Nole ha alternato con lucidità certosina
il primo servizio forte al centro (che
un appannato Nole ha subito spesso
quasi senza reagire) a slice tremendi - soprattutto sul diritto avversario
- che gli hanno permesso di aprirsi il
campo quasi senza fatica. Andy poi ha
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mostrato una condizione fisica eccezionale (indispensabile per affermarsi sulla terra) che gli ha consentito di
sfidare il numero 1 al mondo sul suo
terreno e di avere la meglio. Tertium,
la solidità psicologica: Murray non ha
mai patito, in una giornata come quella della finale meteorologicamente difficile, il fatto di avere di fronte uno che
ibi16
A metà torneo ecco il biglietto n.200.000
L’ha comprato Federica per tifare Nadal
Giovedì 12 maggio è stata una giornata storica agli Internazionali BNL d’Italia: è stato abbattuto
il muro dei 200mila spettatori paganti totali (quel giorno si è raggiunta quota 201.253). Il biglietto
numero 200.000 è stato acquistato da Federica Sforza di Roma (nella foto alla biglietteria del Foro
Italico). Federica, 32 anni, impiegata in una ditta di casalinghi, ha comprato un biglietto per il Campo
Centrale (tribuna Internazionale) per godersi il match tra Rafael Nadal e l’australiano Nick Kyrgios.
“Rafa è il mio idolo - ha detto - mentre tra le giocatrici la mia preferita è Martina Hingis, che ho sempre considerato una campionessa straordinaria, sin da quando, a 16 anni, avevo cominciato a giocare.
Avevo smesso ma ora mi è tornata una gran voglia di riprendere, di tornare in campo”.
a Roma è amatissimo, è di casa e che
lo aveva battuto pochi giorni prima a
Madrid. In sintesi Roma consegna a Parigi un protagonista nuovo dotato di
tale forza da rappresentare, a tutt'oggi, il vero e forse unico ostacolo nella
corsa di Djokovic verso lo Slam.
Padrone di casa
E Nole? Se Federer è stato il più amato
dai romani e dagli italiani in generale
è anche vero che il serbo è certamente colui che oggi ha preso possesso
del Centrale con una naturalezza che
nemmeno a Roger è mai stata riconosciuta. Nole che stizzito tira una
pallata, si becca un warning e poi
va a abbracciare il raccattapalle che
era stato sfiorato; Nole che scaglia a
terra una racchetta che poi finisce in
tribuna e immediatamente si rivolge
sorridente allo spettatore chiedendo scusa; Nole che polemizza con il
giudice di sedia a torso nudo; Nole
che bacia la terra dopo la fantastica
semifinale contro Nishikori: sono atteggiamenti da padrone di casa. Forse un po' più stanco che negli anni
passati il Djoker ha in Roma comunque la sua casa. Il che, in assenza di
un italiano capace di infiammare gli
animi, è una bellissima notizia.
Netta crescita
Così come Roma ha consegnato altre
buone notizie al tennis che verrà. In
primis Kei Nishikori (nella foto sopra a destra) e Kyrgios. Kei soprattutto è tornato quello della finale di
New York, forse addirittura un pochino meglio. Vale per lui il discorso fatto sulla parabola di crescita di
Murray: la stagione sulla terra ci sta
consegnando un giocatore cui manca
solo un pizzico di cattiveria per essere un vincitore di Slam. Come spesso
succede la terra consacra maturazioni ed evidenzia carenze: fra tutte le
superfici è quella più adulta nel senso
che costringe ciascuno a fare i conti
I 4 moschettieri 40 anni dopo la Davis
C’erano tutti. Il capitano Nicola Pietrangeli e i quattro giocatori. Anzi, i Quattro Moschettieri
del tennis italiano. Quattro giocatori che negli Anni '70 hanno cambiato la percezione del tennis
in Italia. Da sport d’elite, lo hanno reso una disciplina di massa. La finale degli Internazionali
BNL d’Italia è stata la grande occasione per festeggiare i quarant’anni dalla grande impresa del
1976, ancora oggi l’unica Coppa Davis della nostra storia. Un successo storico, a cui si aggiungono le finali ottenute nel 1977 (persa in Australia), 1979 (Stati Uniti) e 1980 (Cecoslovacchia).
L’hanno sempre detto, Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli: se avessero avuto l’opportunità di giocarne qualcuna in casa, probabilmente il nostro
curriculum sarebbe ben diverso. Ma la storia ci ha regalato la gioia di Santiago del Cile, dove il
18 dicembre 1976 trionfammo su Alvaro Fillol e Patricio Cornejo. (Riccardo Bisti)
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Uno stadio pieno per l'allenamento...
Oltre 5.000 per Federer sul Centrale
Il più grande allenamento dopo il Big Bang. Se parliamo di tennis. Una cosa mai vista. Più di
5.000 persone hanno atteso religiosamente sul Campo Centrale del Foro Italico il loro messia con
racchetta. “Roger Federer and coach coming next”, si leggeva sui grandi schermi dello stadio che
piano piano si è riempito mentre ancora Tomas Berdych, mica uno qualsiasi, provava e riprovava
nel suo allenamento a centrare con il servizio alcuni tubi di palle piazzati ad hoc nell’altra metà
campo. Impressionnte a un certo punto lo spettacolo dello stadio, con il campo vuoto, in attesa.
Sembrava l’attesa di una finale. Poi, alle 19.02 di sabato 7 maggio, finalmente sua Maestà RF faceva ingresso in campo insieme a Ivan Ljubicic, suo coach. Un boato incredibile. Da stadio di calcio.
Sicuramente un’accoglienza del genere non potevano aspettarsela, Ivan e Roger. Ma Federer non si è
scomposto. Sul percorso che portava al campo aveva firmato autografi per 20 minuti buoni, disponibilissimo. Per questo aveva tardato. Arrivato sulla terra rossa ha dato proprio l’idea di voler saggiare
il terreno. E a ogni giocata riuscita è arrivato un applauso grande come un vero “quindici”. (e.a.)
con lo stato del proprio essere tennistico. Per questo è estremamente importante che un giocatore come Kyrgios, oltre a sentirsi perfettamente a
suo agio fra le statue del Foro abbia
mostrato anche nel match poi perso contro Nadal di essere disposto a
imparare e a compiere tentativi per
asservire la sua debordante potenza
anche a schemi di gioco; con l'obiettivo di vincere anche sulla terra, superficie e lui più ostica.
Rimbalzare in alto
Capitoletto a parte per gli italiani
(qui sopra, Fabio Fognini), molto
attesi e molto deludenti quest'anno
nel loro torneo di casa. Ci dobbiamo
accontentare del cammino di Lorenzo Sonego evitando però di poggiare sulle sue spalle di ragazzo fisicamente ancora in fase di costruzione
tutte le aspettative derivanti da un
momento per noi tanto delicato. Si è
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intravisto Matteo Donati ed è una bella cosa visto i suoi ultimi mesi, abbiamo applaudito Cecchinato e ci siamo
spellati le mano per Volandri che ha
fatto impazzire David Ferrer. Certo
tutti desideriamo ben altro e avremmo sognato un Fognini o una Vinci
ancora in campo nell'ultima piovosa
domenica. Mettiamola così: spesso
nell'ultimo decennio quando qualcosa è andato storto abbiamo trovato
le motivazioni giuste per rimbalzare
verso l'alto. A Parigi, ma soprattutto
dopo, avremo l'opportunità di scoprire se tale regola è ancora valida.
Lucas Pouille, nato
il 23 febbraio 1994
a Grande-Synthe, in Francia,
ha raggiunto prima di Roma
il suo best ranking al n.52 Atp
Sua Maestà la smorzata
In ultimo una breve ma doverosa ci-
Dominic Thiem,
l'ammazza-Roger
Questa volta è toccato al giovane talento austriaco mettere fine ai sogni di gloria romani
di Roger Federer. 7-6 6-4 il risultato del loro
match di quarti di finale. Anche in condizioni
fisiche tutt'altro che ottimali, Federer ha comunque dato prova di giocarsela alla pari con
uno dei migliori talenti del circuito internazionale. A fermare l'avanzata dell'austriaco ci ha
pensato invece il giapponese Kei Nishikori (63 7-5), autore poi di un match epico in semifinale contro Novak Djokovic. A Thiem comunque manca poco, l'austriaco sta arrivando.
Lucas Pouille, ragazzo fortunato
di Andrea Nizzero - Foto Costantini
Due partite, 177mila euro. “Non c’è molto da dire. Sono stato fortunato”: il primo a non avere
parole è lo stesso Lucas Pouille, il "very lucky loser" che si ritrova nella sua prima semifinale ATP
dopo che avrebbe dovuto lasciare Roma quasi una settimana prima. “Non dovrei essere qui”, ha
detto consapevole in conferenza stampa. Invece è rimasto lì fino a sabato, quando è sceso in campo
per appena la terza volta in una settimana di torneo: era entrato in tabellone già al secondo turno,
per prendere il posto di Jo-Wilfried Tsonga. Il suo connazionale, in qualità di numero 7 del tabellone, godeva di un bye al primo turno. Pouille, sconfitto in due set da Mikhail Kukushkin domenica
8 maggio, si è messo comodo ad aspettare il vincente tra Kudla e Gulbis. Ha vinto quest’ultimo,
che le qualificazioni le aveva effettivamente superate, ma Lucas l’aveva già sconfitto a Madrid la
settimana precedente e si è ripetuto, sulla distanza, a Roma: 7-5 al terzo set. Poi gli si è presentato
di fronte David Ferrer, Top 10 ormai solo per il computer: e infatti, 6-1 6-4 e lo spagnolo dalla
prossima settimana non sarà più tra i primi dieci. Il suo quarto di finale contro Juan Monaco, altro
“cenerentolo” in tabellone grazie al ranking protetto, doveva essere un’opportunità enorme per
entrambi i giocatori. È diventato l’ennesimo episodio di una settimana “incroyable”, come ha detto
Lucas ai colleghi della stampa francese: "Pico" si è ritirato per un problema all'anca.
Ex speranza - Classe 1994, Lucas è stato a lungo depositario di quasi tutte le speranze transalpine: il talento non gli è mai mancato, il suo diritto fa malissimo, ed è uno dei pochi prospetti cui
appioppare il difficile compito di succedere una generazione di nomi quali Tsonga, Gasquet, Monfils,
Simon. Nessun campionissimo ma tanti Top 10. Non c’è da sorprendersi che le aspettative gli abbiano giocato qualche brutto scherzo: “La pressione la sentivo nella testa, specialmente un anno e
mezzo fa quando tutti dicevano: ‘sei il prossimo giocatore francese’. È stato difficile per me gestire
la cosa. Ora cerco di pensare solo a giocare. Aver battuto Richard (Gasquet, ndr) a Monte-Carlo è
una buona cosa, significa che ora sono uno dei migliori giocatori francesi”. Lucas si riferisce alla
sua seconda vittoria contro un Top 10, quella trovata nel Principato sul suo connazionale.
Nuove prospettive - All'Atp Lucas ha raccontato anche di un cambio di prospettive: “Ogni volta
che sono in campo, adesso penso solo al mio tennis e a migliorare. Penso che questo abbia fatto
la differenza tra quest’anno e lo scorso”. Lucas è ora numero 31 Atp e con questo risultato
conquista una preziosa e insperata testa di serie al Roland Garros. Tuttavia, potrebbe essere non
solo merito della sua nuova mentalità: “Sto lavorando molto con il mio coach (Emmanuel Planque, ndr) e Yannick Noah ha lavorato con noi e ci sta ancora aiutando. Penso stia funzionando
bene”. L’ex campione del Roland Garros, di recente rivestito del ruolo di capitano dei 'Galletti'
in Davis, è molto presente: “Ogni volta che voglio parlare con Yannick, o fargli una domanda, è
sempre pronto ad aiutarmi”.
Campione Slam - La fiducia, grazie ai risultati, all’idolo di Francia al suo fianco, al nuovo
approccio, è schizzata alle stelle: “Devo essere più forte e in grado di giocare due, tre, quattro,
cinque lunghi incontri se voglio essere un potenziale campione di Slam”. Non si nasconde, quello
è l’obiettivo. Nel frattempo, ha raggiunto le semifinali di un Masters 1000. La fortuna è sua, la
colpa è degli assenti.
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Due per quattro...
è poker Bryan
tazione per la vera trionfatrice tecnica di questa edizione degli Internazionali: la palla corta, che ormai ha
preso definitivamente il posto della
volée come strumento preferito per
la chiusura del punto dopo un lungo scambio. Federer, Nadal, Kyrgios,
Djokovic, Murray: tutti hanno adottato a iosa questo schema spettacolare e rischiosissimo. Un vagito di
genio in un tennis che con il progressivo tramonto di Roger - a proposito, sconfitto dal suo fisico oltre che
dall'austriaco Thiem - rischia l'omologazione? Vedremo. Intanto ci siamo lustrati gli occhi e non è poco.
Quello di Serena non è l'unico poker del Foro Italico. C'è anche quello firmato Bryan&Bryan. I gemelli statunitensi Bob e Mike si sono aggiudicati
il titolo del doppio maschile agli Internazionali
BNL d’Italia battendo in finale, da quinta testa
di serie, l'altro americano Jack Sock e il canadese Vasek Pospisil, ottavi favoriti del seeding (2-6
6-3 10/7, in un’ora e 11 minuti di gioco). I Bryan
avevano già vinto a Roma nel 2008, 2010 e 2013.
Per loro è il titolo numero 112 vinto insieme (su
165 finali disputate).
La Racchetta d'Oro
a Stan Smith
e Mima Jausovec
La “Racchetta d'Oro 2016” è stata assegnata allo statunitense Stan Smith, vincitore di
due titoli dello Slam (Us Open nel 1971 e
Wimbledon '72), e alla slovena Mima Jausovec, vincitrice degli Internazionali d'Italia
quarant'anni fa (nel 1976) e nel 1977 al
Roland Garros. I due sono stati premiati sul
Campo Centrale del Foro Italico da Nicola
Pietrangeli e Lea Pericoli, prima della finale
maschile degli Internazionali BNL d'Italia
fra Novak Djokovic. Il prestigioso riconoscimento - la cui organizzazione è gestita direttamente dalla Federazione Italiana Tennis
- è diventato nel corso degli anni un premio
sempre più ambito che viene attribuito ai più
grandi campioni del passato.
ALBO D'ORO - 2006 Maria Esther Bueno e
Tony Roche; 2007 Margaret Court Smith e
Ilie Nastase; 2008 Gabriela Sabatini e Manolo Santana; 2009 Conchita Martinez e
Tom Okker; 2010 Arantxa Sanchez e Andres
Gimeno; 2011 Ken Rosewall e Monica Seles;
2012 Mary Pierce e Yannick Noah, 2013 Boris Becker, 2014 John Newcombe, 2015 Michael Chang e Martina Hingis.
Batch-point
Una sfida per Roma
Per uno che, come Batch, è nato dall’altra parte del fiume (più esattamente all’estremità opposta del
Ponte della Musica, quando il ponte, ahimé, era solo l’irrealizzabile sogno degli abitanti di Piazza Gentile
da Fabriano), che dal 1950 in poi gli Internazionali d’Italia se li è fatti quasi tutti e che lì, oltre ad allenarcisi e gareggiare, ci ha persino vissuto da dentro le pulsioni di un’Olimpiade e di un Mondiale di calcio,
per uno così, dicevo, il Foro Italico non è soltanto il parco dello sport più bello del mondo. È molto, molto
di più. È qualcosa che fa parte sia del corpo - un organo importante per la corretta gestione del sangue,
tipo il fegato o la milza - sia della psiche, tipo ID o SuperID.
Figuratevi perciò quanta morbosità ci possa essere nella gratitudine che uno così prova per chi, come Binaghi, Malagò e gli altri uomini del Coni e della FIT, dopo aver strappato il Foro Italico alla sciagurata
gestione delle amministrazioni pubbliche gli ha restituito non soltanto l’originale splendore architettonico ma anche il ruolo di vetrina dello sport italiano.
La narcisistica premessa era necessaria a mo' di chiave di lettura di quanto sto per scrivere. E cioè: vista
l’irrefrenabile ascesa del torneo, persino chi ne è perdutamente innamorato non può non cominciare a
chiedersi come si possono conciliare l’irrinunciabile esigenza di preservare intatta la sacralità di un posto
così e l’obbligo di renderlo capace di accogliere la marea montante di quanti vogliono venire a celebrare
il rito degli Internazionali almeno una volta nella vita.
Questa è la sfida che attende Roma - e quando dico Roma mi riferisco alla città nel suo complesso - se
vuole conservare il rango di “Quinto Slam”.
BaTCH
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Serena
frecciarossa
Partita in sordina in questo 2016, la Williams ora viaggia ad altissima
velocità verso Parigi: “Sono tranquilla, pronta a vincere”. E lo si
è visto già nella settimana romana, quando ha conquistato il quarto
titolo al Foro Italico. Dove, sul campo, non perde da 6 anni...
Andrea Nizzero - foto Costantini,
Crimaudo, SpositO, Getty Images
di
L
a parola chiave della settimana romana di Serena non è così scontata. La dice lei, nella
conferenza stampa di chiusura del torneo: stressless. Ovvero priva di stress: il Foro Italico le ha levato di dosso un velo di dubbio, che
le si era appiccicato addosso dopo
la sconfitta a New York e un inizio
di stagione privo di vittorie ma ab-
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bondante in acciacchi. Almeno a suo
dire: “Entrerò a Parigi decisamente
più tranquilla e non mi sento stressata a, tipo, vincere”. Quello vinto a
Roma era il primo titolo dallo scorso
agosto, e dalla clamorosa sconfitta
con Roberta Vinci. Era il settantesimo di una campionessa che a Roma
non perde (sul campo) da 6 anni. A
Parigi potrà tentare quello che non
le è mai riuscito: confermarsi e difendere il titolo. “Ci ho provato una,
due, tre volte prima. Non ha funzionato. Ma quest’anno è diverso”.
Quest'anno Serena è stressless.
Keys testa rossa,
è n.16 al Roland Garros
Garbine Muguruza ha perso un'occasione, Madison Keys l'ha colta.
La classe 1995, già in semifinale 16
mesi fa agli Australian Open, ha giocato una finale insufficiente, se l'obiettivo è battere la numero 1 del
mondo, ma buona abbastanza per
confermare le ottime speranze che
nutre il tennis americano. Serena,
a rete, le ha fatto un complimento
e allo stesso tempo le ha messo un
po' di pressione: “Sono orgogliosa
di te. Diventerai numero 1”. Lei, in
conferenza stampa, ha commentato
con un sorriso ironico: “Se solo le
cose che dice Serena si avverassero
così...”. Intanto sarà sedicesima testa di serie al Roland Garros e può
puntare agli ottavi senza trovare
nessuna delle big. Potrebbe essere
un buon punto di partenza.
Timea Bacsinszki,
l'ex hotel manager
Ci si può stancare di ascoltare la storia di Timea Bacsinszky? La 26enne
svizzera, protagonista di un bel torneo e sconfitta nei quarti da Garbine
La prima di Martina:
trionfo Hingis-Mirza
Primo successo romano per la svizzera Martina Hingis e
l’indiana Sania Mirza. Dopo la finale persa lo scorso anno
contro Babos/Mladenovic, la coppia n.1 del mondo si è
imposta per 6-1 6-7(5) 10/3, dopo un’ora e mezza esatta
di partita, sulle russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina, settime teste di serie. Per Hingis/Mirza si tratta del
14° titolo conquistato insieme su 18 finali disputate, il 5°
in questa stagione. A livello individuale invece per Martina
è il titolo numero 55 (su 74 finali): per Sania il numero
37 (su 54 finali).
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Muguruza, è passata dal fare la receptionist in un albergo di Losanna
alla Top 10 nel giro di tre anni. “Ci
sono stata dopo la mia semifinale
a Miami per un paio di giorni ed è
bellissimo tornarci - ha detto Timea
a Roma -. I miei colleghi scherzano
un sacco attorno a me, dicono 'ma
dai, se avessimo saputo che giocavi a tennis'... perché non lo sapevano! Davvero, non lo sapevano. Mi
prendevano in giro”. Si era di fatto
ritirata dal tennis nel 2011, dopo un
brutto infortunio al piede ed essersi
volutamente allontanata dal padre,
da lei descritto come figura invadente e dittatoriale, in particolare sul
campo da tennis. È tornata più forte
che mai, come donna indipendente
e sganciata da pressioni paterne.
"Genie" e Roma
La demolizione subita per mano di
Barbora Strycova ha immediatamente ridimensionato l'ottimismo che
aveva destato la vittoria di Genie
Bouchard (sotto) contro Angelique
Kerber, probabilmente il miglior risultato di questa stagione e di quella passata. Rimane il fatto che Genie
sembra finalmente tornata contenta,
e tanto basta per conservare un bel
po' di buone speranze. E il suo amore
per Roma sembra sincero e disinteressato: “La amo davvero. Sono stata
dappertutto, ho visto tutto, e sono già
stata in un paio di posti quest’anno
perché sono arrivata qui presto. È difficile dire quale sia la numero 1, ma
io penso che sia questa la città dove
preferisco essere”. In tweet, poco prima che perdesse il telefono ("come
faccio adesso senza Instagram?", ha
Irina-Camelia Begu, sorpresa o realtà?
Nome: Irina-Camelia Begu; nata: Bucarest, 26 agosto 1990; altezza: 181 cm; peso: 67 kg;
ranking: 28; best ranking. 25 (12/10/2015); coach: Adrian Cruciat; titoli Wta: 2 (Tashkent
2012, Seoul 2015); titoli Itf: 11, best ranking Itf Under 18: 14 (27/08/2007); top 10 battute:
4 (Wozniacki agli Us Open 2012, Kerber, agli Australian Open 2015, Muguruza a Madrid 2016,
Azarenka a Roma 2016)
di Alessandro Nizegorodcew - Foto Costantini
Grande sorpresa o solida realtà? Irina Camelia Begu, fresca semifinalista agli Internazionali BNL
d’Italia 2016, rappresenta probabilmente entrambe le figure: da una parte il risultato più importante
della carriera, l’exploit in un palcoscenico di grande prestigio; dall’altra una continuità disarmante in
termini di risultati e ranking Wta. Terraiola doc ma abile su tutte le superfici, stoppata al penultimo
atto del Foro Italico solamente da Serena Williams, la Begu si candida a un ruolo fisso tra le Top 30.
La storia - Nell’agosto del 1990, pochi mesi dopo lo scoppio della rivoluzione romena, nasce a Bucarest Irina Camelia Begu. La storia d’amore con il tennis è piuttosto precoce e, grazie allo zio maestro,
prende in mano la prima racchetta all’età di 3 anni. In gioventù pratica anche ginnastica e pallamano, due delle discipline più in voga in Romania. La passione per Martina Hingis convince la Begu a
scegliere il tennis e i risultati, sin da giovanissima, sono molto incoraggianti. Vittoria ai campionati
europei under 16 e il raggiungimento della piazza numero 14 del ranking under 18, ad anticipare gli
11 titoli Itf e i due del circuito Wta: il primo a Tashkent nel 2012, il secondo a Seoul lo scorso anno.
Gli exploit - Dotata di un buon servizio e di fondamentali incisivi, sa esprimersi al meglio sulla terra
battuta, superficie sulla quale è cresciuta. Ben quattro le vittorie in carriera su giocatrici Top 10,
sempre in grandi palcoscenici. A partire dal successo su Caroline Wozniacki a New York nel 2012,
passando per Angelique Kerber agli Australian Open del 2015, sino alle due imprese degli ultimi giorni: Garbine Muguruza battuta a Madrid e Victoria Azarenka al Foro Italico. Allenata dall’ex professionista romeno Adrian Cruciat, ha vinto l’Heart Award Fed Cup nel 2015, donando i 6.000 dollari
di premio a un’associazione a favore della sindrome di down. Nota per non essere esattamente una
cuor di leone nel chiudere i match, sembra aver finalmente intrapreso la strada giusta sotto il profilo
mentale, come dimostrano le ottime e convincenti prestazioni agli Internazionali BNL d’Italia 2016.
Irina Camelia Begu ha stupito tutti a Roma e grazie a questa semifinale è giunta al numero 28 della
classifica Wta, a sole tre posizioni dal best ranking ottenuto nell’ottobre del 2015. Non giovanissima,
poco reclamizzata, non altamente spettacolare, Irina si sta ritagliando uno spazio importante nel
cuore di appassionati e addetti ai lavori che, finalmente, si stanno accorgendo di lei.
COSÌ IL TENNIS IN ROMANIA - Il tennis femminile romeno è pienamente in salute. Una campionessa come Simona Halep guida la truppa con alcune giovani che, pian piano, si stanno facendo strada. “Non so quale sia il nostro segreto - ha spiegato la Begu - perché non vi è alcun aiuto sostanzioso
da parte della federazione né una vera scuola romena. Ma siamo tante e siamo lì”.
LE ROMENE NEL RANKING WTA - 6 Simona Halep, 28 Camelia Begu, 35 Monica Niculescu, 99
Sorana Cirstea, 101 Patricia Maria Tig, 114 Andreea Mitu, 129 Alexandra Dulgheru.
13
ibi16
scherzato), ha immortalato se stessa
e le sue amiche in un sabato sera meno turistico e più da... 20enni.
10 anni fa a Charleroi: prima Fed Cup
e inizio dell'Era d'oro del tennis rosa
Ro-Mania, e Simona?
10 anni sono una ricorrenza molto importante. Per questo, la Fit ha festeggiato una generazione
di giocatrici che ha fatto la storia del nostro tennis, ben oltre ogni previsione. L’occasione è stato il
decennale della prima vittoria in Fed Cup, il primo grande successo. A Charleroi, nel settembre 2006,
c’erano Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Mara Santangelo. Un paio d’anni
dopo si sarebbe aggiunta la più giovane, Sara Errani. Il Campo Centrale del Foro Italico ha ospitato
una celebrazione andata in scena prima della sessione serale di giovedì. A condurla Massimo Caputi,
presenti il Presidente CONI Giovanni Malagò, il Presidente Fit Angelo Binaghi, nonché gli ambasciatori del nostro tennis Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli. Premiate Flavia Pennetta, Mara Santangelo
e Roberta Vinci. Insieme a loro, il capitano Corrado Barazzutti. Prima che Pietrangeli premiasse le
protagoniste con una targa ricordo, i maxi-schermi del Centrale hanno proiettato le immagini dei
successi principali: prima la vittoria a Charleroi, poi i vari traguardi individuali: il Roland Garros della
Schiavone, i cinque Slam di doppio del duo Errani-Vinci, infine lo Us Open dell’anno scorso. Il giusto
tributo a un gruppo di ragazze che non avevamo mai avuto…(Riccardo Bisti)
Per celebrare le quattro romene nei
quarti di finale, a Madrid, Simona
Halep aveva regalato birre a staff,
media, e giornalisti. A Roma è uscita presto, ma la sua connazionale di
Bucarest - battuta proprio la settimana scorsa - questa volta è andata
un passo più in là: la Begu è riuscita
a impegnare Serena, e al Roland Garros sarà la testa di serie numero 26.
Da tenere d'occhio.
14
ALTEZZA DELLA PALLA
DOPO IL RIMBALZO:
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dell’altro mondo e uno spin in campo che potrà cambiare letteralmente il vostro modo
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delle corde, aumenta l’effetto schiacciamento sulla palla, producendo così maggiori effetti,
mentre il rivoluzionario materiale TOUGH G FIBER incorporato nel telaio e 3 volte più
flessibile del carbonio con nanotecnologie CARBON NANOTUBE, consente l’esecuzione
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i numeri della settimana
Murray 85 anni dopo
I primi 25 del ranking Atp
di
Giorgio Spalluto
Costantini
foto A.
85 gli anni trascorsi dall’ultimo successo
di un britannico agli Internazionali BNL
d’Italia. Andy Murray succede a Pat
Hughes che si aggiudicò il torneo nel 1931,
battendo in finale Henri Cochet.
2.040
i punti conquistati da
Rafa Nadal sulla terra rossa europea. Il
maiorchino è colui che ne ha conquistati il
maggior numero davanti a Murray (1960)
e Djokovic (1610). Va ricordato che Rafa
ha disputato un torneo in più (Barcellona)
rispetto ai suoi diretti rivali.
20
le vittorie consecutive di Serena
Williams agli Internazionali BNL d’Italia.
Ha vinto 36 degli ultimi 38 set. Non perde
un incontro dalla semifinale del 2010
quando fu sconfitta da Jelena Jankovic in un
match in cui non sfruttò un match-point.
4
le sconfitte per 6-0 6-0 subite da un
Top 10 nella storia. Il doppio “bagel”
patito da Berdych contro Goffin, si unisce
a quelli rifilati da Federer a Gaudio (Atp
Finals 2005), Lendl a Connors (Forest
Hills 1984), Damir Keretic a Yannick
Noah (Dusseldorf 1983).
177.015
gli euro incassati
da Lucas Pouille, il lucky loser che ha
raggiunto le semifinali vincendo appena
2 incontri, grazie al bye del 1° turno e il
forfait di Monaco nei quarti. Il francese è
diventato il 1° lucky loser nelle semifinali
di un Masters 1000 dal torneo di Toronto
2004, quando a riuscire in questa impresa
fu Thomas Johansson.
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Novak Djokovic (SRB)
2
Andy Murray (GBR)
3
Roger Federer (SUI)
4
Stan Wawrinka (SUI)
5
Rafael Nadal (ESP)
6
Kei Nishikori (JPN)
7
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
8
Tomas Berdych (CZE)
9
Milos Raonic (CAN)
10
Richard Gasquet (FRA)
11
Marin Cilic (CRO)
12
David Ferrer (ESP)
13
David Goffin (BEL)
14
Gael Monfils (FRA)
15
Dominic Thiem (AUT)
16 Roberto Bautista Agut (ESP)
17
John Isner (USA)
18
Gilles Simon (FRA)
19
Nick Kyrgios (AUS)
20
Kevin Anderson (RSA)
21
Benoit Paire (FRA)
22
Bernard Tomic (AUS)
23
Feliciano Lopez (ESP)
24
Viktor Troicki (SRB)
25
Jack Sock (USA)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
16150
8435
7015
6110
5675
4470
3355
2850
2785
2725
2715
2650
2570
2470
2430
2015
2010
1945
1875
1795
1641
1625
1550
1535
1505
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Serena Williams (USA)
2
Agnieszka Radwanska (POL)
3
Angelique Kerber (GER)
4
Garbine Muguruza (ESP)
5
Victoria Azarenka (BLR)
6
Simona Halep (ROU)
7
Roberta Vinci (ITA)
8
Belinda Bencic (SUI)
9
Timea Bacsinszky (SUI)
10
Flavia Pennetta (ITA)
11
Venus Williams (USA)
12
Petra Kvitova (CZE)
13
Lucie Safarova (CZE)
14 Carla Suarez Navarro (ESP)
15
Svetlana Kuznetsova (RUS)
16
Ana Ivanovic (SRB)
17
Madison Keys (USA)
18
Sara Errani (ITA)
19
Karolina Pliskova (CZE)
20
Elina Svitolina (UKR)
21
Sloane Stephens (USA)
22
Johanna Konta (GBR)
23
Samantha Stosur (AUS)
24
Maria Sharapova (RUS)
25
Dominika Cibulkova (SVK)
16
Punti
9030
5850
5740
5196
4341
4301
3505
3330
3150
2963
2886
2878
2843
2585
2585
2560
2541
2450
2420
2416
2310
2280
2270
2141
1951
Pos. Rank.
1
34
2
41
3
50
4
116
5
118
6
124
7
159
8
174
9
176
10 177
11 235
12 254
13 269
14 270
15 279
16 280
17 287
18 321
19 323
20 328
21 346
22 351
23 354
24 362
1515
25 368
Nome
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Paolo Lorenzi
Thomas Fabbiano
Simone Belloli
Marco Cecchinato
Luca Vanni
Andrea Arnaboldi
Alessandro Giannessi
Filippo Volandri
Federico Gaio
Salvatore Caruso
Lorenzo Giustino
Matteo Donati
Matteo Viola
Alessandro Bega
Gianluca Naso
Flavio Cipolla
Roberto Marcora
Lorenzo Sonego
Gianluca Mager
Francisco Bahamonde
Riccardo Bellotti
Stefano Napolitano
Marco Bortolotti
Punti
1205
1050
895
518
532
478
334
307
307
306
228
206
192
189
182
182
178
151
150
146
131
129
128
125
124
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
7
Roberta Vinci
10
Flavia Pennetta
18
Sara Errani
43
Camila Giorgi
75
Karin Knapp
91
Francesca Schiavone
275
Martina Caregaro
282 Giulia Gatto-Monticone
320
Nastassja Burnett
328
Anastasia Grymalska
336
Cristiana Ferrando
347
Alice Matteucci
370
Gioia Barbieri
385
Martina Trevisan
390
Jessica Pieri
413
Georgia Brescia
417
Claudia Giovine
420
Alberta Brianti
443
Corinna Dentoni
465
Jasmine Paolini
487
Martina Di Giuseppe
489
Angelica Moratelli
514
Bianca Turati
515
Alice Balducci
531 Anna Giulia Remondina
Punti
3505
2963
2450
1230
844
741
154
149
125
121
116
109
98
93
90
82
80
79
74
67
58
58
52
52
49
ibi16
Il digitale fa i numeri:
#IBI16 è un social-record
Bilancio strepitoso per gli Internazionali BNL d’Italia. I numeri, certificati
da Nielsen, collocano la manifestazioni in cima alla lista delle campagne
social più di successo. Visualizzazioni? Oltre quota 60 milioni
di
Annalisa De LUCA
I
Internazionali BNL d’Italia 2016:
un’edizione da record tra social,
digitale e spettatori paganti. Un
successo che sui numeri dei social media viene certificato, ancora
una volta, da Nielsen. Numeri, peraltro, che collocano il torneo più grande d’Italia in cima alla classifica delle campagne di successo del 2016.
Merito anche del connubio innovativo tra la maestosità del Foro Italico,
un’app interamente rinnovata e il
Wi-fi gratuito, che è stato realizzato
attraverso un investimento in termini di copertura, consentendo all’evento di uscire dai confini fisici del
Foro. Oltre 204 mila gli spettatori
paganti che hanno invaso il Foro Italico, dunque, e 60 milioni le visualizzazioni sui social, grazie ad una
strategia di marketing e comunicazione che ha puntato sull’interazione con gli utenti e l’integrazione tra
piattaforme. Strategia integrata che
ha raccontato il torneo sia attraverso la voce degli Internazionali con i
relativi account, sia con Supertennis
TV. Ecco, allora, tutti i numeri e le
attivazioni digitali.
Wi-Fi per tutti, gratis
La rete dati è il nodo irrisolto di tutti gli eventi sportivi italiani, per gli
Internazionali BNL d’Italia è stato un
punto di forza. L’impresa “titanica”
di coprire i 20 ettari di superficie
è riuscita nonostante le tante difficoltà, dalle interferenze delle mega
antenne dei broadcaster, all’elevata concentrazione di pubblico sui
campi principali (oltre 10.000 sul
Campo Centrale), alle strutture dei
campi, in alcuni casi costruiti con
materiale che disturba il segnale.
18
ibi16
Strategia mobile
La nuova App ufficiale degli IBI 16
per iOS e Android, gratuita, ha regalato agli utenti anche una velocità di
scambio dati extra per l’utilizzo del
Wi-Fi del torneo. Inoltre ha permesso agli spettatori di essere aggiornati in tempo reale sui punteggi, le
statistiche, di primo e secondo livello, sull’ordine di gioco e sui programmi degli allenamenti, di acquistare dagli stand di food&beverage,
ritirando gli ordini saltando la fila,
ed infine ha offerto la possibilità di
cimentarsi nell’Instant Win, con premi messi a disposizione dagli sponsor. Anche per queste ragioni 10.500
dei 34.800 utenti della App si sono
registrati in soli 14 giorni di torneo, consentendo la “profilazione”,
e oltre 7.000 sono state le partite
giocate all’interno dell’Instant Win
dell’applicazione. Tutti coloro che
hanno giocato, pur non vincendo il
premio messo in palio quotidianamente, hanno raccolto punti per la
classifica. Una dinamica di gamification che il torneo terrà attiva anche durante l’anno con nuovi quiz e
nuovi premi per premiare la fedeltà
degli appassionati.
Sopra, il post con il selfie scattato da Serena Williams con i fotografi assiepati
dietro di lei durante la premiazione sul campo Centrale di Roma. In alto, a sinistra,
il tweet Nielsen che certifica il successo del pianeta social targato #IBI16
L’integrazione è social
Twitter, Facebook, Instagram e la
novità assoluta, Snapchat, il servizio di messaggistica istantanea per
smartphone e tablet che consente
di inviare agli utenti della propria
rete messaggi di testo, foto e video
visualizzabili solo per un certo numero di secondi. Sperimentazione
riuscita, grazie al coinvolgimento dei
più giovani, che utilizzano questo
social per raccontarsi e di un pubbli-
La BlueRoom è stata l’occasione per fan e appassionati di porgere le loro domande
direttamente via Twitter ai propri campioni semplicemente utilizzando un’hashtag
19
ibi16
co sempre più internazionale attirato
dall’aggiunta sui social dei contenuti
bilingue. Dalla partnership con Twitter è nata poi la “Blue Room del Foro Italico”, spazio virtuale ma anche
reale, collocato nella splendida vetrina dello stand di Supertennis TV,
per entrare in contatto diretto con
i campioni protagonisti dell’evento, ponendo domande e scoprendo
curiosità. E ancora: grazie alle Xbox
messe a disposizione da Microsoft
nello stand di SuperTennis si è potuto diventare campioni del tennis per
un giorno, seppure solo “virtualmente”. Naturalmente l’hashtag ufficiale
#ibi16 è stata la parola chiave per
far aggregare le conversazioni degli
utenti, che hanno contribuito con video, foto e commenti per raccontare
il torneo dal proprio punto di vista.
Durante l’evento è sempre stato possibile collegarsi agli account ufficiali su Facebook (Internazionali BNL
d’Italia), Twitter (@InteBNLdItalia) e
Instagram (@internazionalibnlditalia). Su Snapchat (intebnlditalia) però
bisognava fare presto: come noto i
contenuti scambiati con questo strumento dopo qualche ora spariscono.
tennis (@supertennisTV). Ma non
è tutto: highlight e backstage della Serie A di Padel, del World Padel
Tour, del torneo Wheelchair Tennis e
del Torneo TPRA. E poi integrazione
online-offline grazie ai maxi schermi
rafforzati rispetto al 2015 posizionati dentro e fuori dai campi e sul
rinnovato stand di SuperTennis TV.
I numeri dell’edizione 2016
La risposta “digitale” degli utenti
degli Internazionali BNL d’Italia è
andata oltre ogni aspettativa: sono stati oltre 12 mila gli utenti che
hanno utilizzato la rete wi-fi gratuita del torneo e più di 60 milioni le
visualizzazioni totali generate durante il torneo dagli Internazionali
e da Supertennis TV su Facebook
e Twitter, il 116% in più rispetto al
2015. E ancora: 315 mila i fan e i
follower sui social, un incremento
del 35% rispetto all’anno precedente. Oltre 2,7 milioni le visualizzazioni video su Facebook e Twitter:
Quanti canali,
è la crossmedialità
L’integrazione tra media è stata l’ulteriore chiave del successo: grazie
a SuperTennis, la TV della Federazione Italiana Tennis, gli appassionati di tennis hanno potuto fruire
di tutte le highlight del torneo WTA
con contenuti video in tempo reale
tramite l’account Twitter di Super-
Qui a fianco,
l’hashtag
#IBI16 lanciato
sui megaschermi degli studi
di SuperTennis
al Parco del
Foro Italico.
Sopra, il cubo
video con
le emoji
più usate
sui social
media durante
il torneo
20
ibi16
Binaghi: "Un altro record? Non ci basta"
Malagò: "Pronti per il tetto sul Centrale"
una crescita spaventosa del 422%.
La nuova App ha registrato circa
34.800 utenti, il 24% in più rispetto
allo scorso anno, grazie ai servizi
“freemium” (ovvero premium ma
gratuiti). Il numero di schermate viste ha superato il milione con la sezione relativa ai risultati dei match
conclusi come più cliccata, mentre
la sezione aggiornata in tempo reale con i risultati dai campi ha contato più di 100 mila accessi.
Nuova app, scelta da iTunes
Sui due store (App Store e Google
Play) l’app ha da subito raggiunto le
prime posizioni nell’ambito di riferimento. Su App Store, in particolare, l’app ha costantemente occupato il 2° posto nella categoria Sport.
Non solo apprezzamenti quantitativi ma anche qualitativi: l’app degli
#ibi16 è stata scelta da iTunes come
una delle “Migliori nuove App” ed è
stata messa in evidenza all’interno
dell’Homepage dello store. Mentre
su Google Play è entrata come “App
di Tendenza” all’interno della categoria Sport.
Tutto questo grazie anche alle valutazioni degli utenti: il netto cambiamento a livello grafico e di funzionalità disponibili è stato notato
e apprezzato nei feedback lasciati
sui due store. Un successo che candida, di diritto, la App a diventare
un canale privilegiato del torneo,
puntando alla fidelizzazione dell’utenza, con contenuti sempre aggiornati creando così un filo ideale che
lega l’edizione appena passata con
quella, già molto attesa, del 2017.
“Anni fa, alle presentazioni degli Internazionali BNL d’Italia c’eravamo soltanto io e Nicola
Pietrangeli. Dal 2005, quando è nata la joint venture con il CONI, queste conferenze sono sempre più affollate. Quest’anno è stato fatto un passo in più: oltre alla conferenza di presentazione, il presidente del CONI è presente anche a quella di chiusura”.
Durante la conferenza stampa di chiusura torneo il Presidente FIT Angelo Binaghi ha snocciolato. “Una crescita che non è mai stata così sensibile da quando il torneo è diventato combined nel 2011 - ha detto Binaghi - ma sono convinto che cresceremo ancora. A questi 12.000
biglietti in più rispetto all’anno scorso dobbiamo associare i 25.000 tesserati Fit in più, a
testimonianza del potenziale del torneo”. Sul piano dell’incasso, si è arrivati a 11.700.000
euro, con un incremento di oltre un milione rispetto all’anno precedente. “Non siamo arrivati
a 12 milioni perché il cattivo tempo nella giornata di sabato ha ridotto le presenze rispetto al
2015”. Tra le cose più soddisfacenti di questa edizione c’è stato il veicolo promozionale delle
pre-qualificazioni, che dall’anno prossimo saranno ancora più strutturate. “Le porteremo in
ogni provincia e non vedo l’ora di assistere a un’invasione di amatori nelle fasi finali del torneo.
Oltre alle attività collaterali, ci saranno quelli che mi piace definire Internazionali BNL d’Italia
di Quarta categoria.”.
Binaghi ha poi illustrato la gestione economica della FIT, sottolineando come negli ultimi 9
anni ci sia stato un forte incremento di spese per l’attività sportiva (+78%, circa 17 milioni di
euro) e che non ci sia stato un equivalente aumento di spesa per il funzionamento della struttura
(+19%, circa 6 milioni, peraltro con un leggerissimo cale negli ultimi tre anni). Il dato consente
di fare un’ottima figura verso il CONI e la sua richiesta di gestioni attente e virtuose. “Ma certifica una ‘crisi’ della struttura – dice Binaghi – facciamo talmente tanta attività che dovremo
integrare le risorse necessarie per seguirla nel modo opportuno”. Più in generale, è stato segnalato come ben tre quarti delle spese per l’attività sportiva siano frutto dell’autofinanziamento
e soltanto il 24,6% provengano dal contributo CONI. A chiudere, l’ingegnere cagliaritano ha
elencato gli aspetti sportivi su cui la FIT interviene con supporti e contributi (supporto al Club
Italia, con l'assistenza tecnica e medica ai tornei, i tornei challenger e Futures maschili, nonché
gli ITF femminili, i vari tornei giovanili, i prestiti d’onore elargiti a tutti gli junior. Oltre all’attenzione al Settore Tecnico, a partire da Tirrenia, che dallo scorso anno è stata integrata da
alcuni Centri Periferici (Palazzolo, Vicenza, Foligno e Bari).
In precedenza, era intervenuto anche il presidente del CONI Giovanni Malagò: "Il torneo viene
organizzato al 50% dalla FIT e dalla CONI Servizi, braccio operativo del CONI, ma sono sempre io a metterci faccia e responsabilità”. Per seguire da vicino l’avventura, Malagò ha mosso
quella che lui definisce “argenteria pesante”: il Segretario Generale Roberto Fabbricini, il Vice
Segretario Generale Roberto Mornati e il direttore operativo Diego Nepi Molineris. Secondo
Malagò la partnership CONI-FIT è il fiore all’occhiello delle tante società miste che il CONI ha
realizzato con diverse altre federazioni. “Penso a rugby, nuoto, atletica".
A quel punto Malagò ha riproposto l’argomento della copertura del Campo Centrale. “Sarebbe
meglio se ci fosse anche la candidatura olimpica, ma andremo avanti in ogni caso. Noi siamo pronti, non ci resta che aspettare il parere della Sovrintendenza. Oltre alla copertura, potrebbe esserci
un incremento dei posti a sedere che potrebbe oscillare tra le 1.000 e le 2.000 unità, oltre a un
miglioramento della logistica per diverse categorie”. Per l’immediato futuro, invece, è previsto un
investimento per la Grandstand Arena, il secondo campo per importanza e capienza. Attualmente
ospita circa 5.300 persone, ma ci sarà un ampliamento di circa 1.500 unità. "Sarà importante
valorizzare tutto il Parco del Foro Italico con tanti eventi, anche in contemporanea”. (r.b.)
21
ibi16
Paddle, che show!
140 coppie italiane in campo, le 8 migliori hanno sfidato i campioni
del WPT. Che dopo l’evento di quest’anno punta a una tappa fissa al Foro
Italico. E poi lo Scudetto nazionale vinto ancora dall’Aniene Roma
di MAURICIO ROSCIANO - foto Costantini
I
l paddle in Italia è un fenomeno
inarrestabile. E lo si è visto al Foro
Italico. Nei due campi panoramici
(così chiamati per l’assenza di traverse metalliche per consentire la miglior visibilità al pubblico) il paddle ha
iniziato il suo show ben prima dell’inizio del torneo IBI. Il 30 aprile, quando
nei campi in terra battuta cominciavano le sfide per le pre-qualificazioni di
tennis, le racchette di fibra cominciavano a colpire le prime palle. Ben 140
coppie tra maschili e femminili si sono
sfidate nel torneo del Foro inserito nel
calendario internazionale. La presenza
di molti giocatori stranieri è stata la caratteristica saliente del torneo. Nel tabellone finale oltre ai punti per la classifica mondiale era stato messo a disposizione un notevole montepremi, e
lì i protagonisti hanno cominciato a far
vedere quanto il paddle stia crescendo
anche dal punto di vista tecnico.
C’era pure Starace in campo
Ai quarti di finale mancavano l’appuntamento solo due teste di serie su 8.
Restivo e Saladino si sono fatti sorprendere dalla coppia Sinisi-Cattaneo.
Curioso che nel 2015 la coppia vincitrice del torneo fosse proprio Restivo
e Saladino. La seconda coppia man-
La premiazione della coppia vincitrice del WPT Roma: Paquito Navarro e David Sanyo Gutierrez
cante all’appuntamento dei quarti è
stata quella tra Riccardo Romangoli e
Sergio Icardo Alcorizo, tuttavia per chi
frequenta il mondo del paddle questo
non è stata una sorpresa in quanto gli
autori dell’eliminazione sono stati i fratelli Rocafort (Cayetano e Manuel) che
erano la vera mina vagante del tabellone. Curiosità destava la presenza del
qualificato Potito Starace, in coppia con
un veterano come Maurizio Serafino.
La coppia dopo aver superato il primo
turno si è arresa ai quotati Verginelli e
Gutierrez. A dimostrazione del livella-
22
mento verso l’alto e della qualità del tabellone si deve segnalare la sconfitta al
primo turno della coppia italiana dominatrice degli ultimi anni, ovvero quella
dei fratelli Stefano ed Alessandro Pupillo, avvenuta per mano della coppia
Saverio Palmieri- Javier Perez Mendez.
Questa coppia cedeva poi solamente
7-5 al terzo set contro Verginelli-Gutierrez che accedevano in semifinale
dove ad attenderli c’era il duo Simone
Polacco e Alvaro Garcia Gallego. Nella
semifinale bassa non mancavano l’appuntamento il giovane Lorenzo Rossi
che in coppia con Alfonso Redondo
Hernandez avevano regolato la coppia
Pennino-Martinez, e la citata coppia dei
fratelli Rocafort che avevano interrotto
bruscamente il cammino dei favoriti n°
1 ovvero Gianmarco Toccini e Cristian
Calneggia. Va detto che il primo era
evidentemente in precarie condizioni fisiche. Sia le semifinali che la finale erano piuttosto a senso unico con i
terribili fratelli che regolavano con un
doppio 61 i propri avversari e con Verginelli Gutierrez che con un secco 6-4
6-1 mettevano fine al sogno di Polacco
Garcia. In finale, di fronte ad un numeroso pubblico i fratelli completavano il
loro cammino e con un 62 61 si aggiu-
ibi16
Juan Martin Diaz,
anche il paddle
ha il suo Federer
è andata alla coppia italo-spagnola. Nei
doppi maschili invece dopo una vittoria per parte, Lommi-Rocafort battono
Anticoli-Verde e Pupillo-Pupillo battono Di Meo-Saladino (in sostituzione di
Ticca), il doppio clou è stato quello tra
Isidoro Spanò e Matteo Spizzica contro
Vincenzo Santopadre e Stefano Cobolli. equilibratissimo e finito 2-6 6-4 7-6.
L’Aniene conferma il titolo, alle Molette
rimangono grossi rimpianti, ma questo
è lo sport, ed il clima che si è respirato
al Foro Italico è stato talmente intenso
che alla fine si può affermare che a vincere sia stato il Paddle.
Il talento, quello vero, indissolubile e accecante, ha fatto breccia nei cuori degli appassionati di Paddle agli Internazionali BNL d’Italia.
Juan Martin Diaz ha dato spettacoli sui due
campi costruiti ad hoc al Foro Italico, regalando colpi magici e soluzione sorprendenti. Considerato il “Federer del World Padel
Tour”, Diaz è nato a Mar del Plata (Argentina) il 28 novembre 1975 (ha anche la nazionalità spagnola) e, per 13 stagioni, ha letteralmente dominato il circuito vincendo ogni
genere di evento e mantenendo stabilmente la
prima posizione in classifica. Ancora oggi, a
40 anni, è nella Top-10 del ranking mondiale.
In carriera “El Galleguito”, questo il soprannome, ha conquistato la bellezza di 170 titoli
su 191 finali disputate. (an.ni.)
dicavano il titolo romano. Settimana da
sogno la loro, con soli 17 game persi.
Ancora Sandrine Testud
Nel tabellone femminile la presenza
ispanico-argentina era meno evidente
e solamente Micaela Moroni in compagnia della argentina Belen Montes si
presentavano al nastro di partenza in
formazione non completamente italiana. A loro eta stato affidato il ruolo
di teste di serie n.1 e il cammino fino
alla finale è stato privo di ostacoli. Ad
attenderle dall’altra parte del campo
nella finale c’era la attuale coppia n.1
italiana ovvero quella composta da
Sandrine Testud e Sara Celata le quali
avevano faticato in semoifinale contro
Pappacena e Lombardi ma che in finale si sono dimostrate ancora una volta
superiori portandosi a casa il titolo con
un perentorio 7-6 6-3.
Scudetto all’Aniene
Al termine del torneo internazionale la
FIT aveva programmato la fase finale
del campionato a squadre. Campionato che nel 2016 ha visto alla partenza
circa 80 squadre di cui 16 nel campionato di serie A e che ha riscosso un
notevolissimo successo. Le squadre al
foro italico erano 8, ovvero le prime
e seconde classificate nei 4 gironi e si
sono scontrate in un incontro knockout per l’accesso al girone finale. Negli
accoppiamenti la sorte aveva messo di
fronte la corazzata dello Sporting Club
Due Ponti contro gli altri romani del Seven One. Nel doppio di spareggio Enrico Burzi e Nacho Gadea, portacolori
del Due Ponti, hanno combattuto fino
WPT, quanti campioni
al risultato di 7-6 4-6 7-6. Ma ad accedere al girone finale era il Seven One oltre
ai campioni d’italia in carica del Canottieri Aniene (3-1 alla Corte dei Conti), il
Tennis Club le Molette (3-1 alla novità
del Misano Sporting Club), ed al Gardanella Tuvia (3-1 al Canottieri Roma).
Nel girone finale, Tc Le Molette e Canottieri Aniene si sono dimostrate superiori agli altri. E nel loro confronto diretto che poteva essere decisivo in caso
di vittoria di una delle due squadre, l’equilibrio l’ha fatta da padrone. Il regolamento prevede che se due squadre
arrivano a pari punti si debba ripetere
l’incontro e così è stato. Nella ripetizione del match, le coppie schierate sono state praticamente le stesse ma gli
abbinamenti dei doppi maschili sono
stati diversi e diverso è stato il risultato finale. Il primo punto per l’Aniene è
stato quello ottenuto, bissando quello
del giorno precedente, tra Carolina Orsi e Maria Serrano e le titolate Testud/
Celata. In entrambi i casi c’è voluto il
terzo set e in entrambi i casi la vittoria
Dal 12 maggio la Fit ha organizzato,
in collaborazione con la lega professionistica del Paddle (WPT) un torneo
esibizione tra 8 delle coppie più forti
al mondo e 8 coppie italiane (emerse proprio dal torneo internazionale). L’esibizione è stata solo virtuale
in quanto il montepremi in palio era
molto alto e i giocatori hanno dato
tutto quello che avevano per incoronarsi campioni di questo torneo
che nei progetti della FIT e del WPT
potrebbe diventare sin dal 2017 una
tappa ufficiale del World Paddle Tour.
La presenza degli italiani è stata fugace: al 1° turno la differenza tra i nostri e i mostri sacri del WPT è stata
evidente. Il torneo è stato vinto dalla
coppia emergente del paddle, ovvero
quella composta da Paquito Navarro e
David Sanyo Gutierrez, vincitori della
prima tappa ufficiale del WPT e attuali n.2 del mondo. Nella finale si sono
imposti con un tirato 7-5 7-5 contro
Juan Martin Diaz (11 anni numero 1)
e Cristian Gutierrez (anch’egli ex n.1).
Tutti i presenti, compreso il fenomeno Franco Stupaczuk, sono rimasti
incantati dalla cornice romana tanto
da sperare che Roma possa diventare
una tappa fissa del WPT.
La Canottieri Aniene Roma vince per il secondo anno consecutivo lo Scudetto di Paddle
23
ibi16
Scheffers torna grande
Ex n.1 del mondo, oggi n.5, l’olandese vince la settima edizione degli
Internazionali BNL Wheelchair giocati a Roma nel week-end delle finali Atp
e Wta. “Che successo! E grazie al torneo ora il Foro è anche più accessibile”
E
ra il secondo favorito del
tabellone, ha dovuto lottare
come un leone in semifinale contro lo spagnolo Daniel
Caverzaschi. Ma, Maikel Scheffers,
nella gara più importante ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei più forti giocatori del
mondo aggiudicandosi la settima
edizione degli Internazionali BNL
d’Italia. E pensare che nell’atto decisivo l’olandese, n.5 del ranking
mondiale, era partito in sordina,
quasi timoroso di fronte al numero 1 del mondo francese Stephane
Houdet, ma poi un break al terzo
gioco ha cambiato completamente
la partita.
Da quel momento in avanti Maikel
ha imposto il proprio gioco non lasciando una sola possibilità al quotatissimo francese. E ha chiuso la
pratica con il punteggio di 6-3 6-3.
In coppia, i due hanno poi vinto il
tabellone di doppio ai danni del
tandem tutto brasiliano formato da
Daniel Rodriguez e Carlos Santos
in un bellissima partita conclusasi con il punteggio di 6-4 7-6. Alla
cerimonia di premiazione di fronte
agli spalti gremiti del campo n.6
sono intervenuti: in rappresentanza della Federazione Italiana Tennis il vice-presidente Gianni Milan,
in rappresentanza del Comitato
Italiano Paralimpico il Segretario
Generale Marco Giunio De Sanctis e
in rappresentanza di BNL Bnp Paribas Gianluca Giovagnoli.
Foro Italico accessibile
Grande soddisfazione anche per
l’organizzazione. “L’edizione 2016
ha messo in mostra il più alto
ranking medio di tutte le edizioni
svolte finora - sottolinea il direttore del torneo Gianluca Vignali -. Un altro dato importante da
sottolineare è stata la presenza
di alcuni giocatori giovanissimi
e di grandissimo talento che rap-
La premiazione della 7a edizione degli Internazionali BNL Wheelchair sul campo 6 del Foro
Italico. Il vincitore olandese Maikel Sheffers premiato dal vice-presidente Fit Gianni Milan
presentano ‘la migliore gioventù’
del circuito mondiale”. Novità e
conferme, dunque: “La presenza
del numero 1 del mondo Stephan
Houdet, ma anche di un ex numero 1 quale Maikel Sheffers (poi vincitore, ndr), ha fatto sì che anche
in questa edizione sui campi del
Foro Italico si sia visto un grandissimo spettacolo”. Al quale gli appassionati hanno potuto assistere semplicemente con il biglietto
Ground: “Mi piace rimarcare - prosegue Vignali -, oltre a inorgoglirci, anche il fatto che da quando
ospitiamo gli Internazionali BNL
wheelchair, grazie anche ai consigli dei giocatori, il circolo del Foro
Italico è diventato completamente accessibile dando possibilità a
tutti i disabili italiani appassionati di tennis di poter vedere i loro
beniamini in azione. Un grande
plauso va alla Federazione Italiana
Tennis e al Comitato Paralimpico,
che hanno sempre creduto e supportato in maniera straordinaria
questo appuntamento”.
24
Sopra, il vincitore olandese Sheffers; sotto,
il finalista francese Houdet, n.1 al mondo
ibi16
Campioni d’Italia
Lorenzo Zini e Claudia Caporusso vincono la fase nazionale dei Campionati
provinciali Tpra. Zanini e Morganti s’impongono nei Limit 45 e 65. Un weekend alla grande per oltre 200 amatori. E a giugno arrivano gli “Internazionali”
di Marcello Sportelli e Max Fogazzi
I
nternazionali d’Italia BNL 2016, Murray si regala il titolo per il ventinovesimo compleanno, Serena supera
la connazionale Keys e si aggiudica
il IV titolo di Roma, gli spettatori non si
stancano mai di crescere Ma non è tutto,
anzi... durante l’edizione 2016 è accaduto qualcosa di unico. Nel giorno delle
finali tra Nole Djokovic e Andy Murray
e tra Madison Keys e Serena Williams
si sono giocate, sui campi del Foro Italico, le finali dell’evento amatoriale più
importante di sempre: i Campionati Italiani amatoriali Fit-Tpra (riservati esclusivamente a chi non ha mai superato in
carriera la classifica 4.2 o C4).
Lorenzi Zini e Claudia Caporusso, i due Campioni Italiani amatoriali Fit-Tpra Open
4 categorie, 8 finalisti
Gli 8 finalisti delle 4 categorie Open
maschile, Open Femminile, Limit 45 e
Limit 65 (non l’età ma il livello di gioco/
power) oltre a calcare la terra dei campi
da tennis piu’ famosi d’Italia, hanno vissuto 1 giorno di quelli che si ricorderanno tutta la vita.Quanti appassionati non
hanno sognato, almeno una volta, di entrare al Foro Italico con il Pass “Atleta”
che riporta la propria foto, il proprio nome e il proprio cognome, di accedere ai
campi di gioco, sulla terra rossa calcata
solo dai grandi campioni, di prendersi
l’acqua direttamente dai frigoriferi all’interno del campo dal quale poco prima
si è servito il suo preferito, magari un
Roger Federer qualunque, di percorrere
il tunnel dei giocatori, incrociando proprio Serena Williams o Novak Djokovic
che rientrano dal warm-up mattutino
prima delle rispettive finali, di cambiarsi o farsi la doccia negli storici spogliatoi del Foro Italico, quelli accanto al “mitico” tunnel che accompagna al campo
Pietrangeli.
Sopra, Claudia Caporusso con la finalista Laura Casagni; a destra, il vincitore Limit45 Andrea Zanini con il finalista Ivan Silvagni; sotto, Francesco Zanini (finalista open) con Ricci Bitti e Fogazzi
Le premiazioni?
Sul campo Pietrangeli
Ma questo non è tutto, proprio il campo
Pietrangeli ha ospitato le premiazioni,
durante le quali vincitori e finalisti so-
26
ibi16
no stati premiati direttamente dal consigliere federale Raimondo Ricci Bitti e
sono stati applauditi e fotografati come
dei veri numero 1. L’idea del gruppo di
lavoro Fit-Tpra, che segue lo sviluppo
del tennis amatoriale, grazie al supporto e al grande sforzo della Federazione
Italiana Tennis, si è concretizzata e con
grande successo, i migliori amatori d’Italia, targati Circuito Fit-Tpra, hanno
vissuto qualcosa di speciale a Roma.
Come sono arrivati
fino a Roma
Se è vero che tutte le strade portano a
Roma, quelle del tennis amatoriale sono
partite tra settembre e dicembre 2015,
quando si erano disputati, in moltissime
province d’Italia, i campionati amatoriali provinciali Fit-Tpra. E i relativi master.
I primi della relativa classifica di ogni
provincia, nella propria categoria, oltre
ai vincitori dei rispettivi master provinciali, si sono qualificati per la fase finale.
I primi 64 amatori dalle province:
i risultati dagli “ottavi”
Open Maschile - Ottavi: Carboni b. Mammini 6-2, Ravaglioli b. Frigeri 6-2, Zanini b. Magagnini 6-5, Camerini b. Torresi 6-3, Zini b. Minacci 6-2, Gavazzi b. Purchiaroni 6-2, Mariani b.
Corbo 6-5, Forsennato b. Cappelli 6-4. Quarti: Carboni b. Ravaglioli 6-5, Zanini b. Camerini
6-2, Zini b. Gavazzi 6-1, Forsennato b. Mariani 3-6. Semifinale: Zanini b. Carboni 6-5, Zini
b. Forsennato 6-4. Finale: Zini b. F. Zanini 6-4.
Open Femminile - Ottavi: Ceccarini b. Lorandi 6-0, Bon b D’Annunzio 6-4, Perna b Goria
6-3, Casagni b Cundò 6-2, Ceppi b Cheula 6-3, Caporusso b. Bagorda 6-4, Vivarelli b. Iovino
6-3, Mastromichele b. Fodimbi 6-1. Quarti: Ceccarini b Bon 6-5, Casagni b. Perna 6-1, Caporusso b. Ceppi 6-3, Vivarelli b. Mastromichele 6-1. Semifinale: Casagni b. Ceccarini 4-6,
Caporusso b. Vivarelli 6-2. Finale: Caporusso b. Casagni 1-6.
Categoria Limit45 - Ottavi: Ponchione b. Atzei 6-2, Zanini b. Rondo Spaudo 6-3, Berlonghi
b. Benanti 6-1, Angella b. Carpegna 7-6, Tesio b Piccini 6-4, Silvagni b. Galati 6-4, Bianchi
b. Splendore 6-4, Bai b. Gallo 0-6. Quarti: Zanini b. Ponchione 6-3 ; Berlonghi b. Angella
6-1, Silvagni b. Tesio 6-2, Bianchi b Bai 6-1. Semifinale: Zanini b. Berlonghi 7-6; Silvagni b
Bai 6-3. Finale: A. Zanini b Silvagni 6-3
Categoria Limit65 - Ottavi: Mazzoleni b. Panzera 7-6, Speroni b. Visalli 6-1, Lucchesi b. Gatti 6-3,
Nasini b. Pernarella 6-4, Ghibaudo b. Visconti n.d., Morganti b. Giorgi 6-3 6-3, Debellis b. D’ubaldo 6-0, Zechini b. Poli 6-0. Quarti: Speroni b. Mazzoleni 6-3, Lucchesi b. Nasini 6-3, Morganti b.
Ghibaudo 6-3, Zechini b. Debellis 6-0. Semifinale: Lucchesi b. Speroni 6-2, Morganti b. Zechini 6-3.
Finale: Morganti b. Lucchesi p.a.g.
Oltre 200 al “Salaria”
Venerdì 13 maggio, primo giorno della kermesse romana, erano oltre 200
i giocatori amatoriali che si sono dati
appuntamento - e battaglia - sui campi
del circolo Salaria Sport Village e al Veio Sporting Club. Per prima cosa hanno
ricevuto il pass “Atleta” per l’ingresso al
Foro per le giornate di venerdì 13 e sabato 14 maggio, sono stati ripresi dalle
telecamere di SuperTennis Tv, e hanno
potuto trasmettere a tutti gli spettatori
e ai telespettatori la loro sfrenata passione per il tennis. Non è fantascienza
è Fit-Trpa, il tennis amatoriale della Fit.
Roba da campioni. Italiani e non solo.
Dal 2 giugno
ancora al Foro:
“Internazionali
Amatori” al via
Qui sopra, foto di gruppo per i premiati ai Campionati Italiani con lo “scriba” Gianni Clerici
Ancora non si è smorzata l’eco per i Campionati Italiani, ed ecco arrivare gli Internazionali d’Italia Amatori. Tra pochi
giorni, dal 2 al 5 giugno, un altro evento
unico dedicato agli amatori Fit-Tpra che
non hanno mai superato la classifica 4.2:
si gioca sempre al Foro Italico, proprio
sui campi degli Internazionali BNL d’Italia. Le iscrizioni sono aperte con account,
tessera Fit (agonistica e non-agonistica)
direttamente dal sito www.tpratennis.it.
Per le qualificazioni ai Campionati Italiani
Amatoriali Fit-Tpra 2017 invece non ci sono iscrizioni, per arrivarci bisogna vincere
le fasi provinciali in campo da settembre.
27
tennis in tv
Dirette al.. cuore
Durante la settimana degli internazionali BNL d’Italia SuperTennis
ha trasmesso una media di 13 ore live ogni giorno. Tanti match
ma anche molte novità, nuovi format e la diretta del Tennis With
Stars. Tutto per portare il Foro Italico in casa degli italiani
Costantini, Crimaudo,
Sposito, Getty Images
Foto
T
redici ore di dirette quotidiane, anche quattordici nei
giorni più caldi. Uno studio
nel cuore pulsante del Parco del Foro Italico, proprio sul viale che dal campo Centrale conduce
allo stadio Pietrangeli. E poi una redazione trasferita in blocco a bordo
dei campi in terra rossa. Gli studi
di raccordo, di approfondimento, i
telecronisti ad alternarsi ai microfoni affiancati dalle voci tecniche.
È stata una settimana di fuoco per
SuperTennis Tv, che però ha portato
il Foro Italico molto più vicino agli
appassionati di tutta Italia, praticamente nel salotto di casa.
Picchi d’ascolto
Lo ha fatto con una programmazione
fittissima, dalla prima mattinata fino
alla mezzanotte. Con ospiti e volti
noti, del tennis e non solo. Prima il
recap della giornata precedente, alle
10.00, con “Ieri al Foro Italico”. Poi i
titoli dei giornali, la rassegna stampa, appena prima di cominciare con
il treno dei match e dei commenti.
Delle interviste, delle conferenze
stampa, delle curiosità dalle troupe
sparse per il Parco del Foro Italico.
#IBI16 Show ha fatto proprio da raccordo con i campi, con le dirette e
le emozioni dei match. Quelli del
torneo femminile, interamente trasmesso da SuperTennis Tv, con ben
sei campi coperti. I picchi d’ascolto?
Beh, non sono difficili da indovinare: i match delle azzurre, soprattutto quello che ha visto la sconfitta in
tre set di Sara Errani contro la britannica Heather Watson. E proprio il
terzo set ha catalizzato l’attenzione
di molti, nonostante il 6-0 che ha
condannato la romagnola.
28
Serena Superstar
Come è facilmente intuibile, anche
Serena Williams ha incentrato su di
sé gran parte dell’attenzione. E ha
convinto molti in Italia a prendere
il telecomando e a sintonizzarsi sul
64 del digitale terrestre (224 della
piattaforma Sky). I suoi match sono
stati tra i più seguiti del torneo, anche se non ai livelli di quelli delle
italiane. La finale tutta afroamericana tra Madison Keys, la sorpresa,
e Serena, la conferma, ha fatto ovviamente registrare numeri molto
importanti. Il torneo maschile, in
quanto Atp Masters 1000, è invece
andato sugli schermi di Sky Sport.
Ma non solo, perché anche Rai2, il
servizio pubblico, è tornata a mostrare in chiaro le fasi salienti del
torneo. Compreso il quarto di finale che ha rinverdito l’ormai tradizionale rivalità tra Djokovic e Nadal. Uno dei match più attesi della
tennis in tv
settimana, il 49° tra i due, poi vinto
dal serbo in due set. La Rai, cui la
Federazione Italiana Tennis ha concesso i diritti per la trasmissione,
ha anche spinto la manifestazione
con una serie di fasce promozionali dell’evento andate in onda durante il palinsesto giornaliero.
Tennis (e ascolti)
da vere... star
Subito a inizio torneo, lunedì 9
maggio, SuperTennis ha trasmesso
in diretta l’evento dal sapore benefico “Tennis with Stars”, organizzato sul campo Pietrangeli. Una serie
di long-tiebreak che hanno visto
impegnati i giocatori dell’As Roma,
tra cui anche il capitano Francesco
Totti, gli azzurri: Fognini, Seppi,
Lorenzi, Vinci, Schiavone... ma anche Flavia Pennetta, che il giorno
dopo su quello stesso campo avrebbe ricevuto un grande, commovente tributo alla carriera organizzato
dalla Wta. Tornando a “Tennis with
the Stars”, è stata l’occasione ideale per dare il la a una delle novità
targate 2016. Vale a dire lo show
serale “Set, sette e mezza” condotto
da Max Giusti, Massimo Caputi e Valeria Solarino.
L’aperitivo con Max Giusti
“Il titolo, ‘Set, sette e mezza’, l’ho
scelto io - ha detto Max Giusti davanti agli spettatori di Tennis with
Stars sul Pietrangeli - ma forse potevo impegnarmi di più”. Battuta sempre pronta e grande passione per il
Se Totti incontra Kyrgios, che serata!
“Tennis with Stars” sul Pietrangeli
Passione per il tennis, passione per il calcio e cause umanitarie, Tennis with Stars. Star del tennis e del
calcio. I campioni dell’As Roma, con Francesco Totti in testa, ma anche Daniele De Rossi, Alessandro
Florenzi. E con loro anche Radja Nainggolan, Miralem Pjanic, Edin Džeko, Lucas Digne e Stephan El
Shaarawy. Otto calciatori in una partita di doppio lungo, tie-break dai toni amichevoli seppur competitivi, otto giocatori Atp, tra cui Nick Kyrgios, Andreas Seppi, Fabio Fognini, ma anche Flavia Pennetta,
Francesca Schiavone e Roberta Vinci.
L’appuntamento è stato per lunedì 9 maggio, a partire dalle 18.30, allo Stadio Pietrangeli e l’accesso
agli spalti è stato riservato, fino al termine della manifestazione, solo agli spettatori muniti di biglietto
specifico per l’evento, in vendita, al prezzo di 10 euro presso il botteghino del Foro Italico.
I giocatori, microfonati con archetto, sono stati protagonisti di una serata andata in diretta Tv su SuperTennis, durante la prima puntata di “Set, sette e mezza”, il nuovo format serale di Max Giusti, Massimo
Caputi e Valeria Solarino. Proprio Max Giusti, lasciato il ruolo di commentatore nel salotto tv, si è
trasformato in presentatore d’eccezione e voce furi campo.
La serata è stata un’occasione importante per supportare la causa umanitaria del progetto Corridoi
umanitari di Pace per i bambini siriani promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, sotto il Patrocinio della
Santa Sede. Roma Care, fondazione filantropica della AS Roma, finanzia il progetto attraverso la manifestazione che quindi per approvazione e supporto della Santa Sede è stata presieduta dal Monsignor
Marco Gnavi, vicepresidente della Comunità di Sant’Egidio.
Ospiti d’eccezioni a “Set, Sette e Mezza”: da sinistra, la campionessa di windsurf Alessandra Sensini, il “padrone di casa” Max Giusti,
la leggenda della scherma italiana Valentina Vezzali e l’attrice Giulia Luzi con gli altri due conduttori Valeria Solarino e Massimo Caputi
29
tennis in tv
tennis hanno poi portato avanti lo
show per tutta la settimana, con gli
interventi tecnici e giornalistici di
Massimo Caputi e le curiosità e le incursioni di Valeria Solarino. Proprio
lei, attrice candidata a un David di
Donatello che da fine maggio vestirà
i panni della moglie di Giovanni Falcone nella pellicola “Era d’estate”, ha
svelato i dettagli della sua passione
per il gioco. Anche quelli più, per
così dire, tecnici: “Io ho tre racchette, ma devo confessare che sono di
tre marche diverse e montano pure
corde differenti l’una dall’altra”.
Interazione... diretta
Con il suo centinaio di ore di live
nell’arco di soli sette giorni, SuperTennis ha fatto segnare un altro
netto salto di qualità. Di cui si può
avere riscontro anche sull’interazione che si è creata con gli utenti
- e gli spettatori - attraverso i social
media. Perché se è vero che la televisione in senso stretto avvicina,
è vero anche che la televisione dei
nostri giorni mantiene in contatto. E
così anche chi non è riuscito a essere sulle tribune del Foro, si è potuto
sentire comunque in prima fila.
Gli Internazionali non finiscono qui
Ora tocca agli junior del Bonfiglio
Chi l’ha detto che gli Internazionali d’Italia si sono chiusi con le vittorie di Serena Williams
e di Andy Murray? Adesso tocca ai giovani, vale a dire agli under 18 più forti del mondo che
si sfidano nel 57° Trofeo Bonfiglio. Lo storico torneo giovanile milanese, equiparato dall’ITF
ai quattro eventi dello Slam (è di Grado A come Roland Garros, Wimbledon, Australian Open
e Us Open), si fregia proprio del titolo di Internazionali d’Italia Junior. Sui campi del Tc
Milano Bonacossa (nella foto il campo Centrale), già dallo scorso sabato si stanno sfidando
i migliori talenti internazionali. Per comprendere il livello basta pensare che tre anni fa vinsero Alexander Zverev e Belinda Bencic; che due anni fa il finalista fu Andrey Rublev e che
nel 2015 in semifinale ci arrivò Taylor Fritz, oggi Top 70 Atp. SuperTennis trasmetterà in
diretta le quattro semifinali (sabato 21 maggio) e le due finali (domenica 22).
Dopo gli IBI, i tornei live da Nizza e Strasburgo
Giovedì 19
00:00 - WTA
Strasburgo (replica)
02:00 - WTA
Strasburgo (replica)
04:00 - WTA
Internazionali BNL
d’italia Finale (replica)
06:15 - Reloaded ATP
10:00 - Montecarlo
07:15 - I miti del Foro
07:45 - Tennis
Magazine
08:30 - Trofeo Kinder
+ Sport CT Masagne
08:45- La Voce delle
Regioni
09:00 - Città Santa
Croce U18 Finale
Maschile
11:00 - LIVE WTA
Strasburgo QF 2016
13:00 - LIVE WTA
Strasburgo QF 2016
15:00 - La Voce delle
Regioni
15:15 - LIVE ATP 250
Nizza QF
17:00 - News
17:15 - LIVE ATP 250
Nizza QF
19:30 - WTA
Strasburgo (differita)
21:15 - La Voce delle
Regioni
21:30 - WTA
Strasburgo (differita)
23:30 - Tennis Parade
Venerdì 20
00:00 - Trofeo Kinder
+ Sport CT Masagne
00:30 - WTA Strasburgo
(replica)
02:15 - WTA Strasburgo
(replica)
04:00 - ATP 250 Nizza
(replica)
06:00 - ATP 250 Nizza
(replica)
08:15 - Tennis Magazine
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Città Santa
Croce U18 Finale
Femminile
11:00 - Magazine ATP
11:30 - WTA Strasburgo
(replica)
13:45 - Tennis Parade
14:00 - LIVE WTA
Strasburgo SF
15:45 - La Voce delle
Regioni
16:00 - LIVE WTA
Strasburgo SF
18:00 - ATP 25 Nizza
(differita)
21:45- La Voce delle
Regioni
22:00 - WTA Strasburgo
(replica)
Sabato 21
00:00 - WTA
Strasburgo (replica)
02:00 - ATP 250
Nizza (replica)
04:00 - ATP 250
Nizza (replica)
06:00 - WTA
Strasburgo (replica)
08:30 - Tennis Parade
08:45- La Voce delle
Regioni
09:00 - ATP 250
Nizza SF (replica)
10:30 - LIVE Trofeo
Bonfiglio
14:30 - LIVE ATP 250
Nizza Finale
17:00 - LIVE Trofeo
Bonfiglio
19:00 - WTA
Strasburgo Finale
(differita)
20:45- La Voce delle
Regioni
21:00 - News
21:05 - Reloaded
Master 1000 Madrid
22:00 - Trofeo
Bonfiglio (differita)
Domenica 22
00:00 - ATP 250
Nizza Finale (replica)
04:00 - Trofeo
Bonfiglio (replica)
06:00 - Tennis
Magazine
06:30 - Magazine
ATP
07:00 - WTA
Strasburgo Finale
(replica)
08:45- La Voce delle
Regioni
09:00 - ATP 250
Nizza Finale (replica)
10:30 - LIVE Trofeo
Bonfiglio Finali
14:30 - Tennis
Magazine
15:00 - WTA
Internazionali BNL
d’Italia (replica)
17:00 - News
17:00 - WTA
Strasburgo Finale
(replica)
19:00 - ATP 250
Nizza Finale (replica)
21:00 - News
21:05 - Trofeo
Bonfiglio (replica)
23:00 - Trofeo
Bonfiglio (replica)
30
Lunedì 23
01:00 - WTA
Strasburgo Finale
(replica)
03:00 - ATP Nizza
Finale (replica)
05:00 - Magazine
ATP
05:30 - Trofeo
Bonfiglio Finale
Maschile (replica)
07:30 - Trofeo
Bonfiglio Finale
Femminile (replica)
09:30 - Federer vs
Nadal ATP Roma
2006
15:00 - WTA
Strasburgo Finale
(replica)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17.00 - News
17:30 - UsOpen 2012
Djokovic vs Murray
22:30 - Tennis
Magazine
23:00 - News
23:30 - ATP Nizza
Finale (replica)
Martedì 24
01:30 - Reloaded
Master 1000 Madrid
02:30 - WTA
Strasburgo (replica)
04:00 - Trofeo
Bonfiglio Finale
Maschile (replica)
06:00 - Trofeo
Bonfiglio Finale
Femminile (replica)
08:00 - ATP Nizza
Finale (replica)
10:00- WTA
Strasburgo Finale
(replica)
12:00 - S. Williams vs
Vinci, USOpen 2015
14:30 - Tennis
Magazine
15:00 - Sardinia
Open 2016 (differita)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17.00 - News
17:30 - Finale Doppio
Wimbledon 2014
18:30 - ATP Nizza
Finale (replica) 20:45La Voce delle Regioni
21:00 - WTA
Strasburgo Finale
(replica)
23:00 - News
23:30 - Tennis
Magazine
Mercoledì 25
00:00 - Federer vs
Nadal ATP Roma
2006
05:30 - Reloaded
Master 1000 Madrid
06:30 - Sardinia
Open 2016
08:30 - Tennis Parade
08:45- La Voce delle
Regioni
09:00 - WTA Roma
Finale (replica)
11:00 -Roddick vs
Federer, Wimbledon
2009
15:00 - Sardinia
Open 2016
(differita)
16:45 - La Voce
delle Regioni
17.00 - News
17.30 - UsOpen
2002 Agassi vs
Sampras
20:45- La Voce delle
Regioni
21:00 - Tennis
Magazine
21:30 - Azarenka
vs Williams, WTA
Indian Wells 2016
23:00 - News
23:30 - Magazine
ATP
racchette e dintorni
Nel mondo delle corde
le donne tirano di più
Dai report degli incordatori si scopre che la tensione media delle giocatrici
è ben 3 chili superiore a quella dei maschi: 25 kg contro 22. A Barbora
Strycova spetta il record della massima: 35 kg. Tra gli uomini anche i 12 kg
di Volandri e i 13 di Kukushkin. E le racchette d’oro dei fratelli Bryan…
DI
ENZO ANDERLONI
“N
on date da mangiare
agli incordatori”: questo
l’ironico cartello appeso
quest’anno nella buca
degli stringers, nella pancia del Campo Centrale del Foro Italico. Un po’ come succede per gli orsi a Yellowstone,
il parco di Yoghi e Bubu.
In effetti chi incorda di professione
fa parte di una specie rara: quella dei
maggiori esperti in tema di attrezzi
dei campioni ma anche di quelli degli
altri protagonisti del circuito. Fino ad
arrivare in realtà anche alle racchette
dei quarta categoria, perché appena si
chiude il grande evento gli stringers
32
tornano a casa, nei loro negozi specializzati (perché da lì provengono tutti)
e ricominciano a incordare, passando,
da un giorno all’altro, dalla racchetta
di Nadal a quella del signor Rossi, che
spesso è più pignolo di Rafa.
Dunque è scendendo nella loro buca
che si possono scoprire i segreti delle
customizzazioni più particolari, degli
racchette e dintorni
attrezzi-novità ma soprattutto si possono cogliere le tendenze.
Quelle degli IBI16 le carpiamo dal “log”
aggiornato di Marco Rossani (uno dei
12 incordatori del team guidato da Silvano Stefanini. Gli altri sono Michele
Fabbretti, Paolo Facci, Sergio Aiello,
Paolo Foschi, Simone Scaturro, Andrea
Piacini, Andrea Cotugno, Valerio Morisi, Millo Cosmo e Alessia Bezziccheri).
Marco, milanese, 48 anni, fa parte anche del team degli stringers di Wimbledon (unico italiano). E registra minuziosamente passo dopo passo il
suo lavoro. Quest’anno ha incordato
in 8 giorni 161 racchette, tra uomini e
donne, segnando per ciascuna tipo di
corda e tensione, separatamente per
verticali e orizzontali. Alle fine questo lavoro ci offre una visione, dal suo
piccolo punto di vista, di quello che
vogliono oggi i professionisti. E non
sono dati ovvi.
Qui, e nelle due foto sotto, la Wilson
Blade 104 di Serena Williams con il nome
serigrafato in oro all’interno del cuore
Le donne tirano
di più le corde
Per esempio scopriamo che le giocatrici del circuito Wta utilizzano tensioni decisamente più alte dei maschi
dell’Atp. Apparentemente un controsenso, perché con le corde più tese si
ha più controllo e meno potenza, si fa
più fatica a sfondare. La media femminile al Foro, tra le racchette incordate
da Marco, è risultata 25,2 kg, contro
22,1 kg degli uomini. E tre chili in più
di media non sono pochi.
Il dato è ancora più eclatante se andiamo a osservare i valori minimi e
massimi. La tensione più bassa Atp è
quella di Filippo Volandri: 12 kg. Quella Wta è 19 kg, e l’hanno richiesta Sara
Errani e Cristina Mladenovic.
L’incordatura più tirata tra gli uomini è stata quella di Ernests Gulbis,
30/29 kg, mentre tra le ragazze si è
arrivati fino ai 35/35 kg di Barbora
Strycova. Un fenomeno particolare,
questo delle donne “più tese”, da
analizzare a fondo.
Intanto è interessante anche sapere
che per il 75% il mondo Wta sceglie
ancora il “fullbed” cioè l’incordatura
realizzata con un unico tipo di corda, contro un 25% di ibridi (di solito
budello naturale e monofilamento
sintetico, ma ci sono anche ibridi
con due diversi tipi di sintetico). In
campo maschile gli ibridi diventano
il 31%. E stiamo parlando del campione di Marco Rossani (27 giocatori
e 23 giocatrici), quindi un dato non
da prendere come valore assoluto
I nomi incisi... sul cuore. Qui sopra,
la Yonex VCore Si 98 di “Pico”
Juan Monaco. Più sopra, la Head
di Svetlana Kuznetsova. Nella colonna
di sinistra, dall’alto, l’attrezzo del francese Richard Gasquet, poi il cuore della
Babolat di Nadal con la scritta Rafa serigrafata e, infine la Srixon Revo X 2.0 Tour
di Kevin Anderson (marchio giapponese
non disponibile sul nostro mercato)
33
racchette e dintorni
perché se si considera che i Top Player (Djokovic, Murray, Federer per
esempio) usano tutti l’ibrido e hanno incordatori personali (dunque sono fuori dai rilevamenti) si capisce
che la percentuale di utilizzatori di
questo mix di materiali sta crescendo sempre più. Ma ora veniamo agli
aspetti più curiosi e originali dell’attrezzo e ella sua customizzazione
che abbiamo potuto cogliere nella
buca del stringers.
Personalizzare anche
l’estetica: le racchette d’oro
La prima cosa che salta all’occhio è che
i Pro non si limitano ad avere attrezzi
fatti su misura: amano personalizzarne anche la veste estetica. Clamorosa
quella voluta dai fratelli Bob e Mike
Bryan che si sono presentati con due
Prince color oro fatte apposta per loro. Una versione “gold” delle loro Tour?
Non è chiaro. Di certo tutto brillava, a
partire dai passacorde. Ma il tocco di
classe assoluta erano le grafie all’interno del cuore: tre trofei (ovviamente
d’oro) a celebrare il numero degli Slam
conquistati (16), la prima posizione in
classifica mondiale e il numero dei tornei vinti (109, aggiornato a fine 2015).
Per distinguere i telai, quello di Mike
aveva un piccolo adesivo con la M sul
tacco. Per entrambi incordatura ibrida
con budello Babolat VS e sintetico monofilamento Prince Poly (o Beast). Tensioni basse: 19/17,5 kg più o meno per
entrambi.
A fianco e sopra, le racchette “d’oro”
dei gemelli Mike e Bob Bryan: all’interno del cuore, serigrafati, 3 simboli che
stanno per: tornei vinti, Slam conquistati
e primato nella classifica Atp di doppio
Il nuovo prototipo Babolat
nelle mani del 22enne
austriaco Dominic Thiem
(qui a sinistra): sul telaio
compare la scritta
“projectone7”
Il nome sul telaio,
come sulla maglia
Senza arrivare a questi livelli di finitura, quasi tutti i big (ma non solo)
vogliono il nome serigrafato sulla
racchetta, un po’ come i calciatori lo
hanno sulla maglia. Nadal ha un bel
“Rafa” grande sul telaio della sua Babolat Pure Aero Play; Gasquet il cognome
all’interno del cuore della sua Head
Extreme Pro, stesso posto dove Juan
Monaco, nella sua Yonex VCore Si 98,
ha voluto farsi scrivere “Vamos Pico!”,
il suo soprannome. Sempre nel cuore
della sua Wilson Burn 95, Nishikori
ha scritto “Kei”. La Kuznetsova (Head
Extreme Pro) si è invece fatta mettere
“Svetlana” all’interno del piatto corde.
Le sorelle Williams?
Curate nei dettagli
Anche Serena Willimas ha voluto l’oro.
Il suo nome è serigrafato bello grosso all’interno del cuore della sua Wil-
34
racchette e dintorni
son Blade 104 (stessa racchetta anche
per Venus). Il telaio, a nudo pesa 304
grammi e la numero 1 del mondo lo fa
incordare con ibrido reverse, come Federer: budello sulle verticali (29,5/30
kg la tensione con un pre-stretch del
10% sul budello perché non si lasci andare), monofilamento Luxilon 4G sulle
orizzontali (29 kg). Nel montaggio abbiamo potuto notare una cura particolare da parte degli stringer, che oltre a
proteggere il telaio dalle pinze con dei
distanziatori, avvolgevano con lo scottex il grip bianco, affinché arrivasse
candido (e incellophanato) nelle mani
della campionessa di 21 Slam.
C’è anche il Pro con
la racchetta di Decathlon
Racchette d’oro ma anche attrezzi alla
portata di tutti i portafogli: l’austriaco
Oliver Marach, impegnato nel doppio
insieme al polacco Matkowski, ha utilizzato un’Artengo TR 990, telaio agonistico proposto nella gamma realizzata dal colosso della grande distribuzione sportiva Decathlon e in vendita
al pubblico a 89,95 euro (così dice il
sito web). Dunque risparmiare si può,
a qualunque livello.
Novità Thiem,
esotismo Anderson
Molta curiosità intorno all’attrezzo di
Dominic Thiem, il grande emergente
che ha eliminato Federer e messo alla
frusta Nishikori. Il 22enne austriaco
brandiva al posto della sua solita Babolat Pure Strike un prototipo (sopra
c’era scritto, piccolo piccolo, “PROJECTONE7”) bianco con una fascia arancione, che dovrebbe essere l’evoluzione dell’attezzo, in uscita nei prossimi
mesi, non si sa con quale livrea definitiva. Thiem, per la cronaca, incordava
con ibrido (budello VS e monofilo RPM
Blast) a 25/25 kg.
Particolare anche la racchetta di Kevin
Anderson, il bombardiere sudafricano
dal servizio devastante. La sua Srixon
Revo X 2.0 Tour non è disponibile sul
nostro mercato. Il marchio è giapponese, legato a Dunlop Sports. Interessante notare gli abbondanti piombi che il
n.20 del mondo fa piazzare sull’ovale.
L’incordaura è anche per lui un ibrido:
budello Babolat VS e monofilamento
Luxilon Alu Power a una tensione variabile tra i 20 e i 21 kg.
Morale? Stiamo bassi con le tensioni
delle corde. Se lo fanno loro (Nishikori
19 kg, Goffin 22/21...), perché noi al
circolo dovremmo farle tirare di più?
Così le incordature al Foro Italico
Giocatore
Racchetta
Corde
Tens. kg
Kevin Anderson
Srixon Revo X 2.0 Tour
Budello e Luxilon A. Power
21 x 21
Roberto Bautista-Agut
Wilson Pro Staff 97
Luxilon Original
22 x22
Thomas Bellucci
Wilson Pro Staff 97
Luxilon 4G
21 x 21
Tomas Berdych
Head XT Instinct MP
Luxilon Alu Power
25 x 25
Mike Bryan
Prince Tour
Budello Prince e sint. Beast
19 x 17,6
Bob Bryan
Prince Tour
Budello Prince e sint. Beast
19 x 17,2
Jeremy Chardy
Tecnifibre 320
Luxilon Alu Power
22 x 21
Pablo Cuevas
Head Prestige MP
Luxilon 4G
16,7 x 16,3
Grigor Dimitrov
Wilson Pro Staff 97S
Budello e Luxilon Alu Power
26 x 25
Alexander Dolgopolov
Wilson Pro Staff 97
Budello e Luxilon 4G
27 x 26
Fabio Fognini
Babolat Pure Drive
Babolat RPM
26,5 x 24,5
Guillermo Garcia-Lopez
Head Prestige MP
Luxilon Alu Power
24 x 23
Richard Gasquet
Head Extreme Pro
Luxilon Original
24 x 23
David Goffin
Wilson Blade 98
Luxilon Alu Power
22 x 21
Ernests Gulbis
Wilson Burn 100
Luxilon Alu Power
29 x 28
Philipp Kohlschreiber
Wilson Pro Staff 97
Budello e Luxilon Original
22 x 23
Mikail Kukushkin
Head Speed MP
Signum-pro
13,5 x 12,5
Nick Kyrgios
Yonex Ezone DR 98
Yonex Pro Tour
25 x 25
Paolo Lorenzi
Head Prestige MP
Ibrido Pacific
25,5 x 23,5
Marcin Matkowski
Babolat Pure Drive
Babolat RPM e Budello VS
23,5 x 22,5
Juan Monaco
Yonex Vcore Si 98
Luxilon Original
21,5 x 21,5
Jamie Murray
Slazenger
Budello e sintetico Solinco
22,6 x 22,6
Rafael Nadal
Babolat Pure Aero Play
Babolat RPM
25 x 25
Kei Nishikori
Wilson Burn 95
Budello e Luxilon 4G
19,5 x 18,5
Vasek Pospisil
Wilson Burn 100
Budello e Luxilon Alu Power
22,6
Sam Querrey
Babolat Pure Aero
Babolat Hurricane e Luxilon
21,3 x 21,3
Jack Sock
Babolat Aero storm
Luxilon Alu Power
30 x 30
Dominic Thiem
Babolat Pure Strike
Babolat Vs x RPM
25 x25
Bernard Tomic
Head Radical Pro
Budello e sint. Signum Pro
24,2 x 24,4
Viktor Troicki
Babolat Pure Aero
Babolat RPM
23 x 23
Luca Vanni
Blade 98 18x20
Luxilon Original
22 x 22
Alexander Zverev
Head Speed MP
Budello e Head Hawk Touch
25 x 26
Filippo Volandri
Babolat Pure Aero
Babolat RPM
12,5 x 12,5
35
la ricerca
Roma vale 181 milioni
È quanto risulta da uno studio commissionato dalla FIT all’Università
LUISS e a Ernst & Young, presentato durante gli Internazionali BNL d’Italia.
I numeri relativi a crescita e valore evidenziati sono impressionanti...
di
Riccardo Bisti
“I
nternazionali BNL d’Italia: Valore e potenziale di un evento
caput mundi”. È questo il titolo della tavola rotonda ospitata nella Lounge CONI-FIT durante
la settimana romana. Nel corso della
discussione sono stati illustrati i risultati di una ricerca commissionata dalla
FIT all’Università romana LUISS, nonché all’importante società di revisione
Ernst & Young, la stessa che da qualche anno certifica i bilanci FIT e quelli delle società controllate (Sportcast,
Mario Belardinelli, FIT Servizi). L’esigenza è nata dalla necessità di capire
quale fosse l’impatto del torneo sulla
Città di Roma (e non solo).
“È tempo di esami - ha detto il presidente FIT Angelo Binaghi - per una
manifestazione in grande crescita. Talmente in crescita che chiamarla ‘manifestazione’ è diventato riduttivo, è quasi una piccola impresa visto che muove
un giro d’affari di oltre 30 milioni di euro. Sono dimensioni che esaltano e che
per certi versi ci spaventano”. L’evento
è stato moderato da Claudio Giua e al
tavolo dei relatori, oltre a Binaghi e al
Segretario Generale CONI Carlo Mornati, c’erano Mario Rocco di Ernst&Young
nonché i professori LUISS Michele Costabile e Matteo De Angelis.
I 3 aspetti della ricerca - La ricerca - come ha spiegato Costabile - è
basata su tre aspetti. Effetti economici diretti, effetti economici indiretti ed effetti reputazionali e cognitivi. L’impatto economico diretto certifica la crescita del torneo che è costante
da oltre 10 anni. Se il fatturato supera
i 30 milioni e il margine di guadagno è
addirittura del 33%, impressiona quello
che può essere definito - secondo parametri scientifici - il valore complessivo del torneo. Dal 2014 al 2016, il
valore si è elevato da 115 milioni
a 181 milioni. Ancora più importante
la valutazione sull’impatto indiretto,
Claudio Giua, direttore sviluppo e innovazione del gruppo L’Espresso, conduce la presentazione
dello studio LUISS-Ernst & Young alla presenza del presidente Fit Angelo Binaghi (al centro)
ovvero il beneficio economico su città e territorio generato dal torneo. Nel
2015 le presenze complessive (accrediti compresi) sono stata circa 266.000,
per un totale di 80.130 spettatori unici.
Di questi, 75.868 sono italiani, 56.094
residenti fuori Roma. Partendo dai dati
sul turismo proposti dalla Banca d’Italia, lo studio ha potuto analizzare il
comportamento dei turisti che si recano a Roma per assistere a un evento
sportivo (non necessariamente gli Internazionali BNL d’Italia). La permanenza media del turista è di 3,3 giorni e la
spesa complessiva tra trasporti, alloggi, ristorazione, shopping e intrattenimento è quantificabile in circa 67 milioni di euro, con un potere di spesa abbastanza superiore rispetto alle spese
del turista medio. Per questa ragione,
l’impatto complessivo è stato valutato
in 94 milioni di euro (somma algebrica
tra fatturato e impatto indiretto).
Portata internazionale - Molto
interessante l’analisi sugli effetti reputazionali, illustrata dal professor Matteo De Angelis. “Si tratta di misure che
ci permettono di capire cosa si pensa
e si dice sul web di questo torneo, sia
sui social network che sui principali siti web che si occupano di tennis”. Mol-
36
to interessanti i dati relativi a Twitter:
nella sola edizione del 2015, gli Internazionali BNL d’Italia hanno generato
95.794 tweet. Per la realtà italiana si
tratta di una cifra straordinaria. Il paragone con altri eventi di un certo livello
come Salone del Mobile (22.257 tweet),
Maratona di Roma (3.438) e 6 Nazioni
di rubgy (3.253) è impietoso. È interessante notare come la percentuale dei
tweet generati in Italia sia piuttosto
bassa (16,27%) a testimoniare la portata internazionale dell’evento.
Sentiment extraction - Si tratta
del tenore dei commenti e delle opinioni sull’evento, tratti dai canali social e
dai più significativi siti internet che si
occupano di tennis. Il 73,27% sono di
natura positiva, 19.14% neutri e soltanto il 7.59% esprime valutazioni negative. Dati estremamente positivi.
Il valore del singolo spettatore degli Internazionali BNL d’Italia è ancora leggermente inferiore rispetto a quelli di altri
eventi ad “alta analogia” (Roland Garros,
Madrid, Indian Wells e Miami): sommando il valore di impatto diretto e indiretto, lo spettatore romano vale 1.171
euro. Questa è la base da cui partire per
continuare a crescere. Le premesse sono solide, importanti e positive.
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