...

A_Elaborato Tecnico Copertura

by user

on
Category: Documents
29

views

Report

Comments

Transcript

A_Elaborato Tecnico Copertura
 ALLEGATO "A"
Comune di Arezzo
Provincia di AR
ELABORATO TECNICO DELLA
COPERTURA
Relazione Tecnica Illustrativa
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)
(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
OGGETTO: Risanamento copertura della succursale del Liceo Scientifico "Città di Piero" di
Sansepolcro
COMMITTENTE: PROVINCIA DI AREZZO - Serv. Edilizia Scolastica Patrimonio
CANTIERE: Via Massimo Inghirami n.11, Sansepolcro (AR)
Arezzo, 13/11/2015
IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA
_____________________________________
(Geometra Luciano Leone)
per presa visione
IL RESPONSABILE DEI LAVORI
_____________________________________
(Ing. Claudio Tiezzi)
Geometra Luciano Leone
Piazza della Libertà n. 3
52100 Arezzo (AR)
Tel.: 0575/392382 - Fax: 0575/392361
E-Mail: [email protected]
Risanamento copertura della succursale del Liceo Scientifico "Città di Piero" di Sansepolcro
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
Soluzioni Progettuali di Prevenzione Anticaduta in Copertura
DPGR 18 dicembre 2013, n. 75/R
RICHIEDENTE/COMMITTENTE:
PROVINCIA DI AREZZO
Residente/con sede via/piazza
Piazza della Libertà
Comune
AREZZO
Cap
n°
52100
Prov
3
AR
Per i lavori di:
tipologia intervento in copertura
MODIFICA A PORZIONE DI COPERTURA DELLA SUCCURSALE DEL LICEO
SCIENTIFICO DI SANSEPOLCRO
Nel Fabbricato posto in via/piazza
Comune
Via MASSIMO INGHIRAMI
SANSEPOLCRO
Cap
n°
52037
11
Prov
AR
Destinazione attuale dell’immobile:
residenziale
industriale e artigianale
commerciale
direzionali
turistico - ricettive
commerciale all’ingrosso e depositi
agricola e funzioni connesse
di servizio
EDIFICIO SCOLASTICO
L’intervento rientra nei casi previsti dall’art.90, c.3 o c .4 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
si
(obbligo di nomina del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Progettazione/Esecuzione )
no
La redazione dell’elaborato tecnico è affidata a
Coordinatore alla Sicurezza (art.90, c.3 ,c .4 del D.Lgs.81/08 e s.m.i. )
Progettista
1. ARTICOLAZIONE DELLE COPERTURE
L’immobile si compone di coperture principali di pianta rettangolare su due distinti livelli più il sottotetto.
L’intervento in oggetto prende in considerazione una sola copertura, denominata in pianta con la
lettera A, che risulta ad un livello più basso e sarà caratterizzato da una falda con un’unica pendenza Sub-Orizzontale di
circa 1,5% massimo, su pianta rettangolare di dim. 34,4 x 8,75 m. La nuova copertura avrà solamente due lati liberi di
caduta, con altezza alla linea di gronda di circa 7,00 m su entrambi i lati (riferimento altimetrico: piazzale esterno). I due lati
rimanenti della copertura in oggetto, essendo nel corpo di fabbrica di livello più basso rispetto agli altri due, non sono a
rischio di caduta perché protetti dalla parte alta delle facciate degli altri due volumi.
La copertura denominata in pianta con la lettera B (non oggetto d’intervento), risulta ad un livello più alto ed è
caratterizzata da una tipologia a capanna con falde asimmetriche (con una falda molto più lunga sull’altra) su pianta
rettangolare, dim. 34,4 x 7,85 m, l’altezza alla linea di gronda risulta di circa 6,80 m e quella di colmo di circa 8,75 m.
La copertura denominata in pianta con la lettera C (non oggetto d’intervento), risulta anch’essa ad un livello più alto della
copertura A ed è caratterizzata da una tipologia a capanna simmetrica (con falde uguali) su pianta rettangolare dim. 13,52 x
9,20 m, l’altezza alla linea di gronda risulta di circa 6,60 m e quella di colmo di circa 8,75 m.
Lett. B - Modello Relazione Tecnica Illustrativa http://www.coperturasicura.toscana.it
REV. R. A. Pag. 1 di 5
2. DESCRIZIONE DELLA COPERTURAL’area oggetto dell’intervento di progettazione riguarda:
Totalmente la copertura dell’immobile
Parzialmente la copertura dell’immobile (Evidenziare chiaramente nei grafici la porzione dove non si interviene)
Tipologia della copertura
piana
a volta
inclinata
a shed
altro
Calpestabilità della copertura
totalmente calpestabile
parzialmente calpestabile
totalmente non calpestabile
Pendenze presenti in copertura
Orizzontale/Sub-Orizzontale 0% < P< 15%
Inclinata 15% < P< 50%
Fortemente inclinata P> 50%
Struttura della copertura:
latero-cemento
lignea
metallica
altro
Presenza in copertura di: (Evidenziare nei grafici i dispositivi presenti)
Linee elettriche non protette a distanza non regolamentare (art. 117 e All. IX Dlgs. 81/08)
Impianti tecnologici sulla copertura (pannelli fotovoltaici, pannelli solari, impianti di condizionamento e simili)
Dislivelli tra falde contigue
superfici non calpestabili (altre coperture non oggetto d’intervento quindi non protetta da linea vita)
Altro ___________________________
Descrizione/note:
Caratteristiche della copertura:
Il nuovo manto di copertura sarà formato da lastre in lamiera grecata metalliche, tipo RIVERGRIP, dotato di coibentazione e
linea vita fissa per la manutenzione della copertura stessa.
La nuova copertura avrà un’unica falda ed è prevista una pendenza di circa 1,5% in direzione degli scarichi, lato ingresso
edificio scolastico (lato lungo).
La minima pendenza sarà determinata nella struttura portante, costituita da travi principali in acciaio HEA200, gravante sui telai
in cemento armato esistenti; superiormente a delle omega, sono ancorati i pannelli metallici autoportanti coibentati, con lamiera
esterna grecata; il pacchetto avrà dimensioni 110mm circa.
Esigenza manutentive prevedibili:
Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo “occasionale” ed “ispettive”, derivanti da possibili esigenze di risanamento
del manto dell’intera superficie di copertura e indirizzate al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edilizie
impiegate e delle eventuali componenti impiantistiche (pannelli fotovoltaici).
Contesto:
L’edificio in oggetto è del tipo isolato. Il contesto, non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura, essendo
collocato all’interno di un lotto di terreno completamente recintato.
Attività manutentive in copertura potrebbero causare rischi di caduta di oggetti dall’alto e pertanto saranno impedite le uscite e
gli ingressi all’edificio scolastico nel caso di operazioni sulla copertura, quindi sarà praticamente vietato di effettuare operazioni
di manutenzione in copertura durante la fascia oraria dell’attività scolastica.
Pag. 2 di 5
Interno
3. DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI ACCESSO ALLA
COPERTURA-falda
PERCORSO FISSO
Scala fissa
passerelle
Esterno
PERCORSO PERMANENTE
Scala
retrattile
scala portatile in dotazione
_______________________
corridoi (Largh. Min 60 cm, h. min 1.80)
_______________________
Descrizione/note
Percorso interno fino al piano primo attraverso le normali scale interne della scuola, successivamente si accede al sottotetto
mediante una botola munita di scala retrattile, sita in un’aula ad uso ufficio. Questa soluzione è a mio avviso il miglior
compromesso fra la salvaguardia dello spazio sottostante occupato dal personale scolastico e la facilità di salita al piano
superiore.
Il sottotetto attraverso il quale si accede alla copertura è completamente agibile in quanto di altezza massima, in corrispondenza
del colmo, di 2,05 m e altezza minima sul lato (dove è posizionato l’accesso verticale alla copertura) di 1,70 m.
PERCORSO NON PERMANENTE
Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili percorsi di tipo permanente:
Tipo di percorso provvisorio previsto in sostituzione:
Descrizione e dimensioni degli spazi per ospitare le soluzioni prescelte:
..................................................
4. DESCRIZIONE DELL’ ACCESSO ALLA COPERTURAApertura orizzontale o inclinata
interno
dimensioni m.
dimensioni m.
x
x
quantità n°
dimensioni minime: lato minore libero di almeno 0,70 metri e comunque di superficie non inferiore a 0,5 m2
Apertura verticale
dimensioni m.0.70 x 1.20h
dimensioni m.
x
quantità n°
1
larghezza minima 0,70 metri – altezza minima 1,20 metri
esterno
Ancoraggi Puntuali
Parapetti
Linee di ancoraggio
Altro __________________________
ACCESSO PERMANENTE
Descrizione/note:
Per la porzione di copertura oggetto dell’intervento, l’accesso avverrà tramite un’apertura verticale di larghezza di 70 cm e
altezza 120 cm.
Il collegamento tra il sottotetto e la copertura esterna è regolata da un serramento metallico la cui apertura sarà verso l’interno.
In prossimità dell’accesso sarà posizionato un ancoraggio fisso, ad una distanza tale da permettere l’aggancio in sicurezza
dall’interno, in modo da consentire all’operatore di trovarsi ancorato ancor prima di uscire completamente sulla copertura.
Dal punto di accesso si devono trovare poi ancoraggi in modo da consentire all’operatore di avvivare al sistema principale di
ancoraggio (linea o palo).
Le condizioni del gancio in prossimità dell’uscita deve essere verificato secondo il programma delle manutenzioni che fa
parte dell’elaborato tecnico della copertura aggiornato in fase di esecuzione dei lavori.
ACCESSO NON PERMANENTE
Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili accessi di tipo permanente:
..................................................
Tipo di accesso provvisorio previsto in sostituzione:
..................................................
Pag. 3 di 5
5. TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE
ELEMENTI PROTETTIVI FISSI /PERMANENTI
Linee di ancoraggio flessibili orizzontali (UNI EN 795 Classe C)
Linee di ancoraggio rigide orizzontali
Linee di ancoraggio rigide verticali/inclinate certificate da produttore
Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate
Ganci di sicurezza da tetto
Dispositivi di ancoraggio puntuali (UNI EN 795 Classe A1-A2)
Reti di sicurezza
Parapetti
Lavori eseguibili dal basso
ELEMENTI PROTETTIVI NON PERMANENTI
Motivazioni:
..................................................
Tipo di soluzioni provvisorie previste in sostituzione:
..................................................
Linee di ancoraggio flessibili orizzontali temporanee
Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate
Dispositivi di ancoraggio a corpo morto
Reti di sicurezza
Parapetti
6. DPI necessari Imbracatura
Assorbitori di Energia
Dispositivo anticaduta Retrattile
Dispositivo anticaduta di tipo guidato)
Cordini Lmax. 2
Doppio Cordino Lmax. 2 metri
Connettori (moschettoni)
Kit di emergenza per recupero persone
Modalità di transito in copertura:
Transito consentito mediante dispositivo guidato (lunghezza massima 6,50 m) agganciato permanentemente a linea di vita;
nelle aree evidenziate nei grafici si dovrà fare uso anche di cordino di lunghezza massima di 2 m in aggiunta al dispositivo
principale collegato ai dispositivi di ancoraggio puntuali.
7. Valutazioni Valutazione del rischio caduta:
Arresto caduta: Spazio minimo di caduta dalla copertura ammesso > 4.50
Trattenuta (caduta impossibile per la presenza di sistemi e procedure che impediscono, correttamente utilizzati, il
raggiungimento di aree a rischio)
Valutazione misure di emergenza per il recupero in caso di caduta:
Area raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (< 30 minuti)
Area non raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (< 30 minuti) è
pertanto necessario un piano di emergenza da parte degli operatori prima di accedere alla copertura
Pag. 4 di 5
Elaborati grafici ALLEGATI n° 1
planimetrie n° 3
in cui
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
Sezioni n° 1
Prospetti n°
n°
risultano indicate:
l’area di intervento;
l’ubicazione e le caratteristiche dimensionali dei percorsi e degli accessi;
il posizionamento degli elementi protettivi e dei dispositivi anticaduta per il transito e l’esecuzione dei lavori in copertura;
i dispositivi di protezione collettiva e/o individuali previsti;
l’altezza libera di caduta su tutti i lati esposti ad arresto caduta;
i bordi soggetti a trattenuta, ad arresto caduta, a manutenzione operata dal basso;
le aree della copertura non calpestabili;
le aree libere in grado di ospitare le soluzioni provvisorie prescelte;
le misure relative al recupero in caso di caduta.
ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’
Coordinatore
Progettista
Il sottoscritto
attesta la conformità del progetto alle misure preventive e protettive indicate nella sezione II
(Regolamento di attuazione dell’art.82, comma 15, della L.R. 03.01.2005, n.1 ).
Data 13/11/2015
Il Professionista
Geom. Luciano Leone
(firma)
…………………………………………………………………………………………….
Pag. 5 di 5
Fly UP