sopravvivere in strada - Benvenuti a Villa S. Ignazio
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sopravvivere in strada - Benvenuti a Villa S. Ignazio
1RYHPEUH IUDFWLRSDQLVSDJ Charlie Barnao SOPRAVVIVERE IN STRADA Elementi di sociologia della persona senza dimora La strada, le imprevedibilità che la caratterizzano, impone a chi vi abita continue trasformazioni e adattamenti. Le condizioni meteorologiche, l’azione delle forze dell’ordine, l’interazione tra persone allo sbando dopo traumi e fratture passate e presenti, le situazioni di grave disagio in seguito a difficili percorsi di risocializzazione, costituiscono lo scenario delle relazioni per la sopravvivenza su strada. E’ in un contesto del genere che i senza dimora sviluppano le proprie strategie di adattamento, in una conti“Nel cuore della notte… senza dimora”, questo è il titolo della tavola rotonda che si è tenuta nel pomeriggio presso l’oratorio del Duomo a Trento. L’appuntamento si è inserito nell’ambito della “Notte dei senza Dimora”, che si è svolta per celebrare la giornata mondiale ONU contro la povertà. L’incontro è stato introdotto da un monologo di Marco Berlanda che ha raccontato la storia di un immigrato senzatetto, evidenziando le motivazioni che lo hanno portato a quella “scelta” ed il suo travagliato tentativo di uscire dalla strada. E’ seguita la relazione di Paolo Pezzana, vicepresidente della Federazione Italiana Organismi per le persone senza Dimora, che ha messo in evidenza l’importanza della federazione per riuscire ad incidere nell’ambiente sociale. “Solo in questo modo si può veramente pensare di aiutare e provocare dei cambiamenti significativi in queste persone”, ha detto sottolineando la necessità di saper co- nua lotta quotidiana per il procacciamento di beni essenziali per la propria salute mentale e fisica. Emerge, così, dal network sociale di strada la figura di un attore creativo che seleziona e manipola simboli e norme per “costruire”, spesso improvvisando, tutta una serie di attività e strategie che restano perlopiù invisibili a chi a quel mondo non appartiene. II libro si propone di “entrare” nel mondo nascosto della vita di strada, per cercare di comprendere una realtà fino adesso poco conosciuta. Un tentativo di mediazione tra i poli opposti della “strada” e della “società normale”. Altrimenti l’unica forma, estrema, di contatto tra la “società normale” e la “società marginale” dei senza dimora resterà sempre quella del controllo e della repressione. Charlie Barnao è dottore di ricerca in Sociologia e ricerca sociale. Da diversi anni si occupa dello studio del fenomeno della marginalità di strada. Sul tema d ell’ h o melessn ess e della prostituzione ha, tra l’altro, pubblicato (con A. Scaglia) ‘Hotel Millestelle. Storie di gente che vive diversamente’ (Cleup, Padova, 2003). Nella giornata mondiale ONU contro la povertà P er la “notte dei senza dim ora” uno scam bio di storie e riflessioni niugare professionalità e volontariato, ma preferibilmente volontariato professionale. “Motivazione e conoscenza - ha spiegato - devono sapersi fondere per riuscire davvero a far emergere la capacità di accogliere e di rispondere alle esigenze di queste persone senza fissa Dimora”. L’assessore provinciale alle politiche sociali, Marta Dalmaso, ha evidenziato che la nostra Provincia si è dotata di una legge più di vent’anni fa per cercare di dare delle risposte significative a questa realtà così sfuggente, ma così concreta. “La legge 35 del 1983 - ha detto - ha consentito al privato sociale di maturare un ruolo molto significativo: Ha favorito la crescita di un rapporto tra ente pubblico e privato che ha dato molti frutti positivi. Molto è stato fatto, ma non si è ancora riusciti a dare risposte esaurienti: numerosi sono i servizi che devono ancora essere revisionati, aggiornati e modernizzati perché le situazioni cambiano con estrema velocità”. L’assessore Dalmaso ha ribadito la necessità di lavorare in rete fra tutti gli operatori condividendo risorse e messaggi da trasmettere. Sono inoltre intervenuti Charlie Barnao, ricercatore in sociologia con una tesi sui senza fissa Dimora, che ha parlato dell’eterogeneità di queste persone sia per età che per situazione personale, e Nicola Pedergnana, coordinatore dell’area di inclusione sociale del Comune di Trento, che ha illustra- to attività dei Servizi sociali, difficoltà e nuove iniziative a favore dei senza Dimora.) (a.n.) (da ‘L’Adige’ - 17.10.2004) La sera poi, in piazza Battisti, un momento di musica e ristoro. Si sono esibiti per il pubblico di ‘barboni’, volontari e normali cittadini un gruppo di Sinti del campo nomadi di Trento, il gruppo teatrale ‘Il Volo della Fenice’ di Bologna, il gruppo musicale rumeno di Giorgio Nita, i ritmi di Mamadou e gli ‘Etoile d’Afrique’. Alle 24 la serata si è conclusa pernottando con cartoni e sacchi a pelo all’Hotel Millestelle (modo di dire diffuso tra la gente di strada, coniato da Tiziana, una senza dimora morta due anni fa). (da ‘L’Adige’ - 18.10.2004) Associazioni promotrici: Volontari di Strada, Casa della Giovane, Centro Servizi Volontariato, Centro Sociale il Delfino, Croce Rossa Italiana Sezione Femminile, Frati Cappuccini, Kaleidoscopio, Punto di Incontro, Villa S. Ignazio. Per ulteriori informazioni: Stefano De Toni dei “Volontari di Strada” [email protected] - 340.3772981.