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Maledetta
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
TAB. B - Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento
contiene I.R. e I.P.
MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO
Maledetta
burocrazia
Associazione
Associazione
S.I.ART.T.: la nuova mutualità degli artigiani
Ecco lo sportello per il contribuente
sommario
RIVISTA MENSILE
DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ADERENTE A CONFARTIGIANATO
ANNO LXIII N. 3 MARZO 2012
La burocrazia, un costo
sempre in aumento per le imprese
Editoriale
Il periodo dei mantra (Roberto De Laurentis)
Direttore responsabile
Stefano Frigo
Primo piano
Comitato di redazione
Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi,
Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani
STUDI
Un Paese con “eccesso di burocrazia” (Ufficio Studi Confartigianato Imprese)
FOCUS
S.I.ART.T., la nuova mutualità degli artigiani (Enzo Tomasi)
NOVITÀ
Ecco lo sportello per il contribuente (Stefano Frigo)
Impaginazione e stampa
Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 20 del 19.7.1949
Iscrizione all’ex Registro Nazionale
della Stampa/ROC n. 5534
Tiratura
13.250 copie
Chiusura in redazione
5 marzo 2012
Direzione, redazione,
amministrazione e pubblicità
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38121 Trento
tel. 0461.803800 - fax 0461.824315
Posta elettronica
[email protected]
Sito internet
www.artigiani.tn.it
2
4
10
12
Associazione
ANALISI
Tassi d’interesse a 3,7 miliardi di euro (Stefano Frigo)
Crisi, nel 2011 oltre 12 mila fallimenti (Stefano Frigo)
SVILUPPO
L’impegno della Provincia per crescita e sviluppo
Un regolamento per la “Filiera del Porfido di Qualità” (Stefano Frigo)
EMERGENZA CRISI
«Piccole imprese a rischio credit crunch»
ADESIONI
La Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico
CONTRIBUTI
Detrazione Irap anno 2012 (Roberto Poletti)
Contributi privati alle Aziende per il Turismo (Stefano Frigo)
Bankitalia: il debito cala a 1.909 miliardi (Stefano Frigo)
AREA APPALTI
Contributi per le ristrutturazioni sulla prima casa (Marzia Albasini)
Sartori: «Appalti, ci sentiamo presi in giro» (Enrico Orfano, “Corriere del Trentino”)
GIOVANI E LAVORO
Per i giovani è sempre più difficile trovare lavoro (Stefano Frigo)
Lavoro, la crisi pesa di più sui giovani italiani (Stefano Frigo)
IMPOSTE
Imu batte Ici 2 a 1 (Alessandro Tonina)
ENERGIA
Addizionali sull’energia elettrica (Stefano Frigo)
Energie rinnovabili (Stefano Frigo)
SICUREZZA
Infortuni stradali nel settore dei trasporti di merce su strada
Noleggio a lungo termine di auto e furgoni fino a 35 quintali
CAMERA DI COMMERCIO
Riapertura delle iscrizioni al Registro delle imprese storiche italiane - anno 2012
La mostra sui laogai cinesi all’Istituto “Vittoria” di Trento (Massimo Parolini)
MOSTRE
Katábasis: una discesa nell’abisso dell’essere umano (Chiara Ianeselli e Isabella Merler)
CONSORZI
Consorzio Costruttori Trento in sigla C.C.T. (Giorgio Dellagiacoma)
SERVIZI
Il recupero dei crediti (Mauro Gabos)
DISOCCUPAZIONE
Giovani e lavoro… (Flavia Angeli)
CULTURA
CATEGORIE
13
13
14
14
17
18
20
21
23
24
25
26
26
27
28
29
30
31
32
33
34
36
39
40
42
46
Sistema Artigianato
COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA
SAPI
CEII TRENTINO
TRENTINO IMPRESE
La carta utilizzata per questa pubblicazione
proviene da foreste ambientalmente amministrate
55
56
57
62
Rubriche
AVVISI
64
Ho contributi sufficienti per andare in pensione?
Come devo fare per presentare la domanda?
Quale sarà l’importo che mi spetta?
Se subisco un infortunio
cosa devo fare?
IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI
Il Patronato INAPA
una risposta
a tutte
le tue domande
inapa
Il Patronato INAPA
mette a tua disposizione
la consulenza
di medici ed avvocati
Sono andato in pensione ma lavoro ancora.
Pago sempre gli stessi contributi?
Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione.
Di cosa si tratta?
Che cos’è il Pacchetto Famiglia?
A chi posso rivolgermi per avere informazioni
2
l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
editoriale
Il periodo
dei mantra
di Roberto De Laurentis
M
Roberto De Laurentis
Presidente dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese della
Provincia di Trento.
i sembra che in politica, lungo questi ultimi anni e forse senza nemmeno saperlo, si stia
vivendo il periodo dei mantra. Termine diventato ormai abituale – e derivato dal sanscrito,
lingua ufficiale dell’India – composto dalle parole man “pensiero” e tra “che agisce”.
Dunque il mantra è pensiero che agisce ma può anche essere tradotto come formula sacra o
formula rituale; si tratta, insomma, di una formula buona per ogni occasione proprio perché
si può prestare, si può adattare, si può ripetere in ogni occasione. Desidero così ricordare
qualche mantra in circolazione ormai da troppo tempo: “deve essere ridotto il peso della
burocrazia per le imprese”, “la struttura della Pubblica Amministrazione deve essere al
servizio del cittadino”, “l’impegno politico non deve essere rendita di posizione personale
ma servizio alla comunità” e via banaleggiando… quasi il termine mantra equivalga oggi
a “già sentito, sempre ricordato, mai realizzato”. Anche in Trentino, affinché non si dica
in giro che ci facciamo mancare qualcosa, abbiamo i mantra nostri. Come la formazione
(talvolta quando si insegna l’inglese o l’uso di internet ad un metalmeccanico sessantenne
in cassa integrazione), l’innovazione (spesso citata da quegli industriali la cui più recente
modifica ai loro impianti produttivi è datata sempre anni sessanta), l’internazionalizzazione
(abusata soprattutto da chi non la fa, e non si sogna di farla, perché competere lontano
dall’orticello di casa è incerto, difficile, costoso). Ai quali vorrei aggiungere autonomia,
mercato, comunità europea. In questi giorni il Presidente Dellai non solo parla di difesa
dell’autonomia – che, comunque la si veda, è una conquista e non un privilegio – ma
rilancia chiedendo “autonomia integrale” ad un governo Monti che preannuncia larghi
tagli al bilancio provinciale. In sintesi il Presidente chiede di trattenere in Trentino il valore
prodotto dal sistema – anziché versarne a Roma l’attuale 10 percento – assumendo
in contropartita tutti gli oneri di competenza dello Stato: dall’Agenzia delle Entrate, alla
Guardia di Finanza, alle Forze Armate. Ipotesi estremamente impegnativa, a rischio
di diventare anch’essa l’ennesimo mantra, se non si procede in diverse direzioni. La prima.
Dobbiamo avere chiaro come al centro di ogni azione, se dipendiamo dal 100 percento di
quanto prodotto, debba essere posta l’unica realtà in grado di generare ricchezza: l’impresa.
Artigianale, commerciale, industriale. Dunque, meno burocrazia nella Pubblica
Amministrazione, meno lacci e laccioli normativi e sindacali, meno costi della struttura
pubblica talvolta pesante ed improduttiva, meno contributi pubblici a chi li pretende con
il ricatto sui posti di lavoro. E più libertà d’azione normativa e sindacale alle imprese vere,
quelle che già sono o vengono sul territorio per creare lavoro e ricchezza, non per morire o
andarsene una volta esauriti gli incentivi. Perché senza il valore creato dall’impresa non c’è
assegno di sostentamento, non c’è accoglienza, non c’è solidarietà, non c’è sussidiarietà, non
c’è welfare, non c’è pubblico. La seconda. Dobbiamo avere chiaro come debbano cambiare
i rapporti tra le imprese e tra le associazioni di impresa. Dunque basta con gli egoismi
di bottega perché in un sistema, come quello trentino, dove è altissima l’interdipendenza
tra le categorie economiche (turismo, artigianato, cooperazione, industria, commercio)
dobbiamo capire che la fortuna ed il successo degli altri sono molto spesso anche la fortuna
ed il successo nostri. La terza. Dobbiamo avere chiaro che, se dipendiamo dal 100 percento
di quanto prodotto dalle imprese trentine, queste vanno assolutamente tutelate. A partire
dall’assegnazione delle opere pubbliche che devono essere orientate alle nostre imprese.
Dunque, smettiamola anche con il mantra del mercato perché abbiamo ormai tutti capito
che il mercato, in realtà, si riduce alla sola corsa all’ingiù del prezzo. Che penalizza i veri
fattori competitivi del Trentino: la capacità, la serietà, la qualità, il rapporto equilibrato
tra il prezzo ed il prodotto/prestazione offerta. E smettiamola anche con il mantra della
comunità europea: solo gli sciocchi continuano a pensare che Germania, Francia
e compagnia comunitaria non tutelino e non favoriscano le proprie imprese. Anzi.
Le tutelano e le favoriscono. Proprio mentre recitano il mantra delle regole comunitarie
e del libero mercato. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
3
primo piano
studi
Un Paese con
“eccesso di burocrazia”
L’Osservatorio ISPO-Confartigianato (Confartigianato 2011a) ha rilevato
quanto la burocrazia incida sulla vita delle aziende e quanto sia cresciuta
nel corso degli ultimi due anni.
[Ufficio Studi Confartigianato Imprese]
Un costo per le imprese di 23 miliardi di euro
Nell’ultimo anno gli imprenditori artigiani hanno
dedicato alla gestione delle pratiche amministrative
86.334.706 giornate/uomo, equivalenti a 60 giornate/uomo all’anno per impresa; tenendo conto di
cinque giornate lavorative settimanali, è solo dal 26
marzo di ciascun anno che si libera la risorsa vincolata dalle pratiche per dedicarla all’attività propria dell’impresa (dati Osservatorio ISPO-Confartigianato in Confartigianato 2011a).
Il costo per gli adempimenti amministrativi stimato per le imprese con almeno un dipendente nel
Manifatturiero, Costruzioni e Servizi ammonta a
16.629 milioni di euro 1. Se includiamo anche le imprese senza dipendenti e prendiamo a riferimento la
misurazione degli oneri amministrativi per le piccole
e medie imprese (MOA, vedi Ministero per la P.A. e
l’innovazione, 2011), il costo arriva a 23.040 milioni
di euro: la burocrazia pesa per 1,5 punti di PIL.
Costi amministrativi annui per le imprese
anno 2008 - milioni di euro - 81 procedure “ad alto impatto”
Ambito
Importo (mln. €)
Lavoro e Previdenza
9.940
Ambiente
3.409
Fisco
2.757
Appalti
1.214
Prevenzione incendi
1.409
Privacy
2.190
che più costose determina un costo per le aziende di
quasi 1,5 miliardi (1.489 milioni di euro all’anno).
Quasi 1 milione di artigiani segnala un aumento
della burocrazia negli ultimi due anni
L’Osservatorio ISPO-Confartigianato (Confartigianato 2011a) ha rilevato quanto la burocrazia incida
sulla vita delle aziende e quanto sia cresciuta nel corso degli ultimi due anni. In particolare si rileva che il
67% delle imprese artigiane ritiene che negli ultimi
due anni il volume di burocrazia sia aumentato: il
41% segnala un forte aumento mentre un 26% segnala leggero aumento. Il 32% delle imprese ritiene
che il volume sia rimasto uguale e solo l’1% registra
una diminuzione. Le maggiori quote di imprenditori
che segnalano un aumento della burocrazia la riscontriamo nei Servizi alle imprese (75%) e Costruzioni (72%), seguite dai Servizi alle persone (65%) e
Manifatturiero (60%).
Variazione del tempo dedicato dalle imprese artigiane
alla gestione di procedure e pratiche amministrative
«Pensi ora, in generale, agli adempimenti burocratici richiesti ad
un’azienda come la sua. Per quanto ha percepito, negli ultimi due
anni, il volume di burocrazia è…»
III trimestre 2011 - valori % e stime su universo imprese artigiane nel periodo
Paesaggio e Beni Culturali
Sicurezza sul lavoro
621
1.500
Totale (milioni)
23.040
Costo per imprese fino 250 addetti (euro)
Costo per procedura ad alto impatto (milioni)
Il monitoraggio dei costi amministrativi evidenzia
un costo di 5.182 euro per impresa; ciascuna procedura “ad alto impatto” di burocrazia costa 284 milioni di euro. Ciascuna delle dieci procedure burocrati-
l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
%
981.931
468.982
14.656
1.465.569
67
32
1
100
Base casi: 402; periodo di rilevazione: 19-25 ottobre 2011; scheda di ricerca in fondo alla
pubblicazione. Dati Osservatorio ISPO-Confartigianato
5.182
284
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero per la P.A. e l’innovazione
4
Aumentato (molto+leggermente)
Uguale
Diminuito
Totale
Imprese
artigiane
L’eroismo degli imprenditori in un Paese all’87°
posto per “facilità” di fare impresa
Come risulta evidente da questi primi dati, la
diseconomia rappresentata dalla burocrazia rende
particolarmente ostile il contesto del “fare impresa”
nel nostro Paese: nella classifica sulla facilità di fare
primo piano
impresa “Doing Business 2012” redatta dalla Banca
Mondiale, l’Italia si colloca all’87° posto.
Facilità di fare impresa:
Italia ultimo tra i maggiori Paesi avanzati
anno 2011 - ranking su 183 Paesi
Paese
Rank
Paese
Rank
Singapore
1 Hong Kong
2
Nuova Zelanda
3 Usa
4
Danimarca
5 Norvegia
6
Regno Unito
7 Corea
8
Islanda
9 Irlanda
10
Germania
19 Giappone
20
Francia
29 Spagna
44
Italia
87
Dati Banca Mondiale - Doing Business 2012
Nel corso dell’ultimo anno l’Italia peggiora – o al
meglio mantiene – la posizione dell’anno precedente
per tutte le variabili considerate. Per il nostro Paese le
peggiori performances si riscontrano per la soluzione
giudiziale delle controversie commerciali (158° posto
sui 183 paesi monitorati, posizione invariata rispetto
all’anno precedente); molto bassa la posizione anche
per i tempi necessari al pagamento di imposte e contributi (134° posto, con peggioramento di 3 posizioni), per l’accesso al credito (98° posto con peggioramento di 2 posizioni), per le performances relative alle
concessioni di licenze edilizie (96° posto con peggioramento di 3 posizioni), al trasferimento di una proprietà immobiliare (84° posto, con peggioramento di
2 posizioni), e all’avvio di una impresa (77° posto
con peggioramento di 10 posizioni).
Facilità di fare impresa:
nell’ultimo anno l’Italia perde quattro posizioni
anno 2010-2011 - numero Paesi: 183
Variabili considerate
Variazione
Rank 2011 Rank 2012 di posizione
dall’indice
Doing Business
2011-2012
Soluzione giudiziale delle
158
158
0
controversie commerciali
Pagare imposte
131
134
-3
e contributi
Ottenere credito
96
98
-2
Concessione di licenze
93
96
-3
edilizie
Trasferimento di una
82
84
-2
proprietà immobiliare
Avvio d’impresa
67
77
-10
Proteggere gli investimenti
60
65
-5
Commercio estero
63
63
0
Facilità di fare impresa
83
87
-4
studi
dati sulla durata dei procedimenti civili pubblicati dal
Ministero della Giustizia, i maggiori costi influiscono
sulle imprese 2 per 2.216 milioni di euro (Confartigianato, 2011a). I tempi e l’arretrato della giustizia civile
italiana sono impressionanti: la Relazione del Guardasigilli sull’amministrazione della Giustizia nell’anno
2011 indica che al 30 giugno del 2011, l’arretrato è di
5,5 milioni di processi civili e che i tempi medi di definizione sono di 2.645 giorni, pari a 7 anni e 3 mesi
(Ministero della Giustizia, 2012).
Se, idealmente, stendessimo i fascicoli relativi ai
procedimenti civili pendenti negli uffici dei tribunali italiani, occuperemmo una superficie equivalente
a 69 campi da calcio grandi come S. Siro a Milano.
Maggiore costo del personale
della Pubblica Amministrazione:
in un decennio 0,4 punti di PIL
Una delle cause dell’elevato costo della burocrazia
consiste in una allocazione non ottimale della spesa pubblica per dipendenti. Sulla base dei dati dell’ultima comparazione internazionale realizzata dalla
Commissione Europea nell’European Economic Forecast
- Autumn 2011 si calcola che tra il 2000 e il 2011 la
spesa per dipendenti pubblici in Italia sale di 0,4
punti, arrivando al 10,7% del PIL. Nello stesso periodo la Germania ha diminuito il peso del personale
della Pubblica Amministrazione di 0,6 punti di PIL e
la Francia lo ha mantenuto costante.
In Italia l’aumento della spesa pubblica per dipendenti è doppia rispetto alla media dell’Eurozona
(0,2 punti di PIL). Se prendiamo a riferimento altri
valori di benchmark l’Italia presenta un forte divario con Francia e Germania messe insieme, dove la
spesa pubblica per dipendenti rimane costante nell’arco di tempo esaminato mentre, all’opposto, il costo del personale della nostra Pubblica Amministrazione è più vicino al benchmark dei tre Paesi della
fascia meridionale dell’Europa – Grecia, Spagna e
Portogallo, la cosiddetta olive belt – dove la spesa
pubblica per dipendenti sale nell’arco di tempo esaminato di 0,6 punti di PIL.
In tale ambito va segnalata con favore una recente
storica inversione di tendenza: tra il 2007 e il 2011 l’Italia è il paese più virtuoso in termini di contenimento del rapporto tra spesa per dipendenti pubblici e PIL;
tale rapporto, infatti, nel nostro Paese aumenta (+0,2
punti di PIL) ma meno che nell’Eurozona (+0,5 punti).
Tale minore dinamica della spesa nel periodo 20072011 segue una lunga fase nei precedenti sette anni in
cui, invece, il rapporto tra spesa per lavoro pubblico e
PIL era salito, in controtendenza rispetto alla riduzione
media di 0,4 punti nell’Eurozona.
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca Mondiale - Doing Business
La peggiore performance rilevata dalla Banca Mondiale è quella relativa ai tempi eccessivamente lunghi della giustizia civile. I costi per le imprese derivanti dal ritardo nei giudizi nei procedimenti civili
sono elevati: sulla base dell’elaborazione degli ultimi
Anche nella prospettiva della finanza locale sono
evidenti situazioni di sovradimensionamento del
pubblico impiego dipendente dalle Regioni. L’analisi dei costi per il personale delle Amministrazioni
regionali rilevati dalla Copaff (2011) evidenzia forti
disomogeneità tra territori.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
5
primo piano
studi
Dinamica costo del lavoro pubblico in Europa
% del PIL - 2000-2011; per 2011 previsioni del 9 novembre 2011
Anno
Germania
Francia
Italia
Eurozona
Francia
e Germania
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
8,3
8,2
8,2
8,2
8,1
7,9
7,7
7,3
7,4
8,0
7,9
7,7
13,3
13,2
13,4
13,5
13,3
13,2
13,0
12,8
12,8
13,5
13,4
13,3
10,4
10,5
10,6
10,8
10,7
10,9
10,9
10,6
10,8
11,2
11,1
10,7
10,4
10,4
10,5
10,6
10,5
10,5
10,3
10,1
10,3
11,0
10,8
10,6
10,9
10,9
11,0
11,1
10,9
10,9
10,7
10,5
10,5
11,1
11,0
10,9
Olive belt
Grecia, Portogallo
e Spagna
10,9
10,8
10,9
10,8
10,9
10,9
10,6
10,7
11,2
12,3
11,9
11,5
diff. 2000-2007
diff. 2007-2011
Totale 2000-2011
-1,0
0,4
-0,6
-0,5
0,5
0,0
0,2
0,2
0,4
-0,4
0,5
0,2
-0,5
0,5
-0,0
-0,2
0,8
0,6
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea
Tra le regioni a Statuto Ordinario si osserva che il
Prendendo a riferimento il tempo complessivo
costo del personale regionale per abitante in Campadelle singole fasi degli interventi – progettazione, affidamento ed esecuzione lavori – si riscontra che in
nia è oltre tre volte quello della Lombardia. Per le regioni più piccole vi sono evidenti
diseconomie di scala: in Molise la Spesa del personale delle Regioni e Province autonome
spesa pro capite è di 178 euro per anno 2010 impegni di spesa - milioni di euro - spesa pro capite in euro
abitante, è la più alta tra tutte le Re- regioni ordinate per popolazione
Spesa
gioni a Statuto Ordinario ed è quaspesa
Popolazione
Regione
%
% pro capite
(mln euro)
(mln)
si quattro volte il valore medio di
(euro)
45 euro/abitante.
MOLISE
57
0,9
0,3
0,5
178
Nelle Regioni a Statuto Speciale i
UMBRIA
97
1,5
0,9
1,5
107
costi del personale per abitante soBASILICATA
61
0,9
0,6
1,0
104
no quattro volte la media nazionaABRUZZO
90
1,4
1,3
2,2
67
le. Supera i duemila euro per abiCAMPANIA
384
5,8
5,8
9,6
66
tante in Valle d’Aosta e in provincia
132
2,0
2,0
3,3
66
di Bolzano. Il Veneto e la Sicilia CALABRIA
LAZIO
285
4,3
5,7
9,4
50
hanno una popolazione simile (4,9
216
3,3
4,5
7,4
48
milioni contro 5,1 milioni) e – sep- PIEMONTE
73
1,1
1,6
2,6
47
pur in un contesto di diverso Statu- MARCHE
175
2,7
4,1
6,7
43
to regionale – si osserva che la Sici- PUGLIA
lia spende per il personale quasi 12 TOSCANA
157
2,4
3,7
6,2
42
volte il Veneto: 1.748 milioni con- EMILIA ROMAGNA
160
2,4
4,4
7,3
36
tro 150 milioni.
LIGURIA
56
0,8
1,6
2,7
34
L’eccesso di burocrazia
penalizza la realizzazione
di infrastrutture
Per un Paese che presenta un gap
negativo di spesa pubblica in conto
capitale per investimenti – nel 2011
l’1,9% del PIL, di 0,4 punti inferiore al 2,3% della media Eurozona –
le lungaggini della burocrazia influenzano negativamente le procedure di appalto per la realizzazione
di opere pubbliche quali infrastrutture e impianti.
6
l’Artigianato
VENETO
LOMBARDIA
Totale 15 Regioni
a Statuto Ordinario
VALLE D'AOSTA
BOLZANO
TRENTO
SICILIA
SARDEGNA
FRIULI VENEZIA GIULIA
Totale Regioni e province
a statuto speciale
ITALIA
150
224
2,3
3,4
4,9
9,9
8,1
16,4
30
23
2.316
35,2
51,5
84,9
45
263
1.041
747
1.748
271
189
4,0
15,8
11,4
26,6
4,1
2,9
0,1
0,5
0,5
5,1
1,7
1,2
0,2
0,8
0,9
8,3
2,8
2,0
2.055
2.051
1.410
346
162
153
4.260
64,8
9,1
15,1
467
60,6 100,0
108
6.576 100,0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff e Istat
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
primo piano
studi
La scarsa interazione via web con
la P.A. è diffusa e le differenze tra
territori sono abbastanza contenute;
Ripartizione
Progettazione Aggiudicazione
Esecuzione Tempi totali
le regioni e province autonome in
Nord
2,2
0,4
1,4
4,0 cui i cittadini interagiscono magCentro
2,4
0,4
1,8
4,6 giormente con la P.A. sostituendo le
Mezzogiorno
2,3
0,5
1,7
4,5 code agli sportelli sono la Valle d’Aosta (17,5%), Bolzano (16,4%), SardeItalia
2,3
0,5
1,6
4,4
gna (15,9%) Campania (14,4%) e LaElaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MSE-DPS
zio (14,1%). Le percentuali più basse
Italia per realizzare un’opera pubblica servono
per la spedizione di moduli compilati alla P.A. le rimediamente 4,4 anni. In generale si passa da 2,7
scontriamo in Emilia-Romagna (11,2%), Liguria e
anni per interventi inferiori a 100 mila euro a 10,4
Abruzzo, entrambe con il 9,9%.
anni per opere di importo superiore a 100 milioni
Tra il 2010 e il 2011 solo 1 impresa artigiana su 5
di euro. In cinque regioni – le prime due sono del
ha gestito via internet una pratica e sostituendo,
Mezzogiorno – servono almeno cinque anni per una
quindi, la procedura tradizionale: il 19% delle impreopera pubblica: in Basilicata servono 5,8 anni, in Sise artigiane ha potuto utilizzare internet attraverso
cilia 5,4 anni, in Toscana 5,3 anni, in Trentino-Alto
l’invio alle Pubbliche Amministrazioni di documenti
Adige 5,2 anni e in Umbria 5,0 anni.
necessari per una procedura obbligatoria e sostitutivi
Oltre un terzo (36%) della durata complessiva
dell’invio cartaceo. Un ulteriore 48% non ha utilizdi un’opera pubblica (dalla progettazione alla
zato la rete per i suoi rapporti con le Pubbliche Amconclusione dei lavori) è rappresentato da tempi
ministrazioni nonostante utilizzi internet per le attidi attraversamento, «riconducibili ad un insieme di
vità di impresa.
attività prevalentemente amministrative che sono
Relazioni via internet con le Pubbliche Amministrazioni
propedeutiche all’inizio della fase successiva» (Car«Nell’arco degli ultimi 12 mesi ha avuto una relazione via internet
lucci e altri, 2010): su una durata media di 4,7 anni
con una PA (Inps, Registro Imprese, Agenzia delle Entrate, SUAP locale,
i “tempi morti” di attraversamento tra una fase e
ecc.) attraverso l’invio di documenti necessari per una procedura
obbligatoria e sostitutivi dell’invio cartaceo?»
[valori %]
l’altra è di 1,7 anni.
Tempi realizzazione opere pubbliche - interventi infrastrutturali
tempi espressi in anni - universo di 16.098 interventi per 65 miliardi di euro
Serve più P.A. online
Un driver fondamentale per la riduzione dei costi
della burocrazia per le imprese è rappresentato da un
più efficiente utilizzo dell’information technology da parte della Pubblica Amministrazione. In Italia è ancora
scarsa l’interazione via web tra cittadino e P.A.: tra le
persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi, il 35,1% ha richiesto via web informazioni dalla Pubblica Amministrazione, il 25,4% ha
scaricato moduli da siti della P.A., ma soltanto un 12,9%
ha potuto adempiere a obblighi burocratici spedendo
moduli compilati della Pubblica Amministrazione.
Sì
19
No, pur utilizzando internet per la mia attività di impresa
48
No, perché non utilizzo internet normalmente
nell’attività di impresa
27
Non so
6
Base casi: 403 periodo di rilevazione: 13-17 maggio 2011; scheda di ricerca
in Confartigianato (2011a). Dati Osservatorio ISPO-Confartigianato
Se teniamo conto delle imprese utenti di internet
le imprese artigiane che hanno inviato alla P.A. documenti via web, sostituendo le procedure cartacee,
sono il 28,3%, valore in linea con il 29,7% delle imprese con almeno 10 addetti che, secondo la rileva-
Utilizzo internet per relazionarsi con la P.A. per ripartizione
anno 2010 - % utenti internet con 14 anni e oltre utilizzo nei precedenti 12 mesi
Regione
Valle d’Aosta
Bolzano-Bozen
Sardegna
Campania
Lazio
Trento
Calabria
Molise
Basilicata
Veneto
Toscana
Ottenere
informazioni
dai siti web
della P.A.
44,2
40,8
42,7
31,4
35,5
42,1
29,5
27,4
32,3
37,5
36,0
Scaricare
moduli
32,9
29,9
33,7
23,4
27,4
29,3
24,2
23,2
25,8
27,3
25,7
Spedire moduli
compilati Regione
della P.A.
17,5
16,4
15,9
14,4
14,1
13,9
13,7
13,5
13,5
13,4
13,3
Piemonte
Friuli-Venezia Giulia
Sicilia
Lombardia
Umbria
Puglia
Marche
Emilia-Romagna
Liguria
Abruzzo
Italia
Ottenere
informazioni
dai siti web
della P.A.
40,0
43,1
30,5
37,0
32,0
27,3
35,0
35,5
30,1
27,7
35,1
Scaricare
moduli
Spedire moduli
compilati
della P.A.
26,6
30,8
22,5
25,4
22,2
20,1
25,2
25,3
20,9
20,0
25,4
13,1
13,0
13,0
12,3
12,1
12,1
11,4
11,2
9,9
9,9
12,9
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
7
primo piano
studi
zione Istat (2011b), si relazionano con la P.A. utilizzando i servizi a maggiore contenuto interattivo, come l’inoltro online di moduli compilati e lo svolgimento di procedure amministrative interamente per
via elettronica.
Nell’epoca dell’online… crescono le code
agli sportelli
A determinare le inefficienze della relazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione contribuisce anche il tempo richiesto, spesso eccessivo, per l’utilizzo
di alcuni sportelli. Tra i più importanti vi sono gli Uffici Anagrafe dei Comuni e gli Uffici Postali. Vi sono
infine gli sportelli delle Aziende Sanitarie Locali.
Sempre più in coda: la durata delle code in Asl, Poste
e Uffici Anagrafe
2001-2010; lunghezza in minuti - var. % cumulate
Anno
Asl
Anagrafe
Poste: invio
raccomandate
Poste:
versamenti
2001
2010
differenze %
16,7
17,9
7,0
10,2
11,4
11,6
11,8
15,4
30,1
16,9
18,1
7,1
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Nonostante il moltiplicarsi delle opportunità offerte dall’ICT e dei servizi online, nell’ultimo decennio le code per cittadini e imprese aumentano in
modo implacabile per i diversi uffici: sulla base della distribuzione per classi di durata, abbiamo elaborato un indice sintetico di durata delle code 3 che evidenzia che nel 2010 la durata della coda all’anagrafe
è cresciuta dell’11,6% rispetto al 2001, quella della
coda all’ufficio postale per una raccomandata del
30,1%, sempre agli uffici postali per un versamento
in c/c del 7,1% e, infine, la durata delle file davanti
agli sportelli delle Asl è salita del 7,0% nell’arco del
decennio esaminato.
Se in dieci anni la popolazione utente di internet
è passata dal 27,0% del 2001 al 51,5% del 2011, l’occupazione nella P.A. è rimasta pressoché invariata, la
tendenza all’allungamento delle code evidenzia il
persistere di problemi connessi all’organizzazione
del front office degli uffici della P.A. e della produttività del lavoro.
Mix esplosivo di eccesso di burocrazia,
complessità e invadenza dei controlli
e rischio corruzione
Uno degli aspetti maggiormente critici nella relazione tra imprese e Pubblica Amministrazione è quello dei controlli. Questo aspetto è particolarmente problematico in un Paese appesantito da una elevata
quantità e complessità legislativa. La Relazione del Governo al Parlamento sul “taglia-leggi” bene descrive il
problema: «L’ipertrofia, la complessità, la farraginosità e
la scarsa coerenza dell’ordinamento italiano rappresentano
problemi strutturali, cronici… Allo stato, nessuno è in grado di dire quante siano le leggi oggi vigenti. Sembra un paradosso, ma né i cittadini, né i pubblici poteri sono in gra-
8
l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
do di sapere quante siano le leggi (e gli altri atti con forza
di legge) che sono tenuti a rispettare. Non solo: quando si è
trattato di fare delle cifre, anche in sedi ufficiali (Dipartimento per la funzione pubblica o Servizio studi della Camera dei Deputati, in particolare) queste hanno avuto un
margine di oscillazione estremamente elevato, passando
dalle 20.000 alle 150.000» (Governo, 2008). In un contesto, quindi, in cui nemmeno i pubblici poteri sono
in grado di sapere quante siano le leggi, i controlli rappresentano un aspetto particolarmente complesso,
con inevitabili ripercussioni sul livello di legalità e di
tutela della concorrenza tra le imprese. Tale complessità poggia su un articolato sistema di controlli che
in Italia annovera, per i soli ambiti principali dell’attività di impresa, 1.667.313 accertamenti e controlli
di natura fiscale, 303.691 controlli in ambito del lavoro e 1.045.090 controlli nell’ambito delle filiere
degli alimenti e delle bevande.
Il quadro dei principali controlli
anni 2009 e 2010
Attività ispettiva di vigilanza Ministero del Lavoro (2009)
Ministero del Lavoro
175.263
INPS
100.591
INAIL
27.218
ENPALS
619
Controlli fiscali Guardia di finanza (2010)
Verifiche
31.777
Controlli
79.872
Controlli strumentali
779.863
Controlli Agenzia Entrate (2010)
Accertamenti II.DD, IVA e IRAP
Interventi esterni: verifiche e controlli mirati
705.580
9.559
Accertamenti nei confronti di soggetti
non congrui agli studi di settore
30.219
Accertamenti ordinari II.DD. con determinazione
sintetica del reddito delle persone fisiche
30.443
Alimenti e bevande in Italia (2009)
Ispezioni Servizi Igiene degli Alimenti
e Nutrizione delle A.S.L.
221.035
Ispezioni svolte dai Servizi Veterinari (S.V.)
764.486
Visite ispettive dell’ICQRF - Ispettorato controllo
qualità prodotti agroalimentari
24.894
N.A.S - Carabinieri per la tutela della salute
34.675
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali, Agenzia Entrate, Ministero della Salute, Guardia di Finanza
Preoccupante è l’elevato numero di enti deputati
ai controlli con ben 29 enti differenti che si occupano di controlli: nell’ambito della Concorrenza, appalti e privacy sono 11, nell’ambito dell’Alimentazione
sono 9, per Ambiente sono 8, per Lavoro e previdenza sono 7, per l’ambito Fiscale sono 4, come per quello delle Agevolazioni e incentivi 4.
Secondo la rilevazione dell’Osservatorio ISPOConfartigianato il 67% degli imprenditori artigiani
reputa corretti gli addetti ai controlli della P.A.,
mentre un 15% li reputa prepotenti e invadenti. In
primo piano
studi
Il labirinto degli enti controllori
anno 2011
Ambito
Fiscale
Ambiente
Lavoro previdenza
Agevolazioni e incentivi
Concorrenza, appalti e privacy
Alimentazione
Totale organismi di controllo
(al netto delle competenze su diversi ambiti)
Enti controllori
4
8
7
4
11
9
29
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su fonti diverse
questo caso circa 1 associato su 6 non è grado di esprimere un giudizio.
Tra le imprese che hanno ricevuto un controllo nell’ultimo anno è stimato che vi siano 63.723 casi in cui i
controllori sono stati prepotenti e invadenti (Confartigianato, 2011a).
Il mix di una elevata complessità normativa, una più
invasiva presenza della macchina burocratica e un non
equilibrato sistema dei controlli aumenta il rischio di
corruzione. In particolare si osserva che l’indice di
Transparency International per il 2011 – indice che varia da 0, molto corrotto, a 10, per niente corrotto – per
l’Italia è pari a 3,9 misurando una elevata percezione della corruzione che colloca il nostro Paese al 69° tra i 183
Paesi del mondo. Secondo la Corte dei Conti «il fenomeno corruttivo, in costante crescita in Italia, si è dimostrato
essersi insediato e annidato dentro le pubbliche amministrazioni e rappresenta la terza fonte di danno erariale in ordine
di importanza, stando ai dati riscontrati nelle citazioni emesse dalle procure regionali nell’anno 2010 (17,7%)» (Corte
dei Conti, 2011, pag. 13). 1
Il costo per impresa nei diversi territori è disponibile nella pubblicazione
“Territori 2011”.
2
Per la metodologia adottata si veda Confartigianato (2009).
3
La durata media stimata attribuendo alle code fino a 10 minuti una durata media di 5 minuti, per quelle tra 10 e 20 minuti una durata media di 15 minuti e per
quelle superiori a 20 minuti una durata media “prudenziale” di 25 minuti (si veda Confartigianato, 2011a).
4
La questione dei controlli è stata affrontata anche in una audizione del Ministro
dell’Economia e Finanze alla Commissione Finanze della Camera il 20 aprile
2011, in cui viene prospettato un intervento circa «l’esistenza effettiva, nei confronti delle imprese, di un quantum di controlli, o comunque di ispezioni, di accessi e di visite assolutamente incredibile ed eccessivo, che impone una costosa
corvée: si pensi al tempo che i controlli sottraggono, allo stress che procurano,
alle occasioni di corruzione che creano, anche a causa dell’eccesso di potere che
si attribuisce. Così configurato, il meccanismo è non di pressione, ma di oppressione fiscale, che dobbiamo interrompere. Tuttavia, la proposta da avanzare deve essere equilibrata (…) A livello di laboratorio artigiano, si possono compiere
alcuni interventi; a livello di altoforno, magari, i controlli devono essere intensificati» (Camera dei Deputati, 2011).
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
9
primo piano
focus
S.I.ART.T., la nuova
mutualità degli artigiani
Il Fondo di Sanità Integrativa S.I.ART.T., in vigore dal 1° gennaio 2012, è stato
apprezzato da molti. Alcuni si sono lamentati in merito all’obbligatorietà
dell’iscrizione.
di Enzo Tomasi Responsabile provinciale del Patronato I.N.A.P.A.
al 1 ° gennaio 2012 è in vigore il Fondo di
Sanità Integrativa per gli artigiani che fanno
parte della nostra Associazione. Lo abbiamo
chiamato S.I.ART.T.
Abbiamo svolto le 18 assemblee programmate sul
territorio incontrando gli associati, abbiamo dato
informazioni tramite la rivista e il sito, abbiamo contattato centinaia di artigiani, abbiamo promosso
questo nuovo progetto tramite spot televisivi e articoli sui quotidiani locali.
L’idea della mutua artigiana è stata apprezzata da
molti mentre alcuni si sono lamentati del fatto di essere stati costretti a iscriversi.
Emblematiche sono queste due opposte dichiarazioni di nostri associati che vogliamo pubblicare. Ci
rammarica solo il fatto che quella di dissenso non sia
stata autografata.
Come è stato spiegato più volte l’Associazione ha
deciso di “scendere in campo” sulla tematica della sa-
D
10 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
nità integrativa per gli artigiani trentini per una serie
di ragioni tra le quali una lucida analisi del periodo
socio-economico che stiamo vivendo caratterizzato
da enorme incertezza.
Il pesante fardello del debito pubblico, la lenta ma
inesorabile evoluzione demografica della popolazione – anche trentina – verso il processo di invecchiamento, i costi della sanità pubblica sempre più importanti, le prestazioni sanitarie sempre più richieste
(nonostante il nostro territorio rappresenti un’isola
felice rispetto al quadro nazionale), tutte ragioni che
hanno condotto l’Associazione a interrogarsi sulla
fattibilità di un progetto pensato e costruito a esclusivo beneficio degli artigiani associati.
A onor del vero già la Mutua Artieri di Rovereto,
una storica società di mutuo soccorso degli artigiani
(“delle arti e dei mestieri”) nata nel 1852, aveva intuito l’importanza di recuperare con l’assistenza sanitaria quei valori, ispirati alla solidarietà e alla mu-
primo piano
tualità tra artigiani, che tanto avevano aiutato in
tempi certamente più miseri.
Ecco che, sommando la varie cause, gli organi dirigenti dell’Associazione, dopo un ampio approfondimento, hanno così deciso di agire.
“Un progetto che nasce dagli artigiani per gli artigiani” è lo slogan che abbiamo ripetuto nel corso delle
serate, un progetto di creare un fondo sanitario integrativo che solo con l’aiuto di tutti aveva possibilità
di esistere e di tenere nel corso del tempo.
Di valori si è parlato e di valori l’Associazione si è
fatta promotrice nei confronti della persona dell’artigiano, nei confronti di tutti quei titolari e soci – attivi
e passivi – che formano collettivamente quell’immensa popolazione artigiana appartenente alla nostra Associazione.
Con questo Fondo, che nel tempo sarà gestito dalla Mutua degli artigiani nella sua nuova veste di Mutua provinciale, l’Associazione non offre un servizio
all’impresa ma si rivolge direttamente all’artigiano
come persona.
Ricordiamo ancora una volta che le prestazioni
offerte agli associati sono:
FONDO DI SOLIDARIETÀ
• Aiuto in caso di gravi eventi accaduti agli artigiani che abbiano
causato pesanti ripercussioni sui familiari e sulla sopravvivenza
dell’azienda.
INTERVENTI CHIRURGICI
Esclusi ultra 75 enni
massimale per intervento € 40.000
franchigia: scoperto 20% con un minimo di € 1.500
VISITE SPECIALISTICHE E TICKET
• visite/esami:
rimborso in regime privato fino al 50% con un massimo di € 40
per visita e per esame
• ticket per visite ed esami in regime pubblico:
rimborso 100%
massimale annuo dell’area per persona € 1.000
ODONTOIATRIA
massimale € 200 annui per assistito
presso medici odontoiatri convenzionati
Tali prestazioni sono rimborsate a riparto a fine anno
AREA ASSISTENZIALE
Assistenza domiciliare
massimale annuo € 400
Nel corso delle riunioni particolarmente apprezzata è stata l’istituzione del fondo di solidarietà.
focus
Addirittura ci è stato chiesto di aumentarne il contributo e di estendere i casi di gravità anche a eventi
non necessariamente coincidenti con il decesso. A tutti è stato spiegato che “saranno gli artigiani a decidere”,
saranno cioè coloro che avranno poi il compito di gestire la nuova mutua artigiana a pensare alla costruzione del piano sanitario annuale piuttosto che a regolamentare i casi di intervento del fondo di solidarietà.
Accanto al piano collettivo per gli artigiani, l’Associazione ha deciso che sia istituito un piano volontario per i familiari conviventi con i titolari o i
soci e per le famiglie dei collaboratori familiari.
Lo stesso piano volontario è stato pensato per gli
ex associati, se iscritti all’ANAP (l’associazione degli
artigiani pensionati), e i loro familiari.
Per il piano volontario è richiesta l’adesione di almeno mille persone, numero minimo che farà scattare questo beneficio e quindi invitiamo tutti i familiari
a compilare la scheda di preiscrizione che si trova presso tutti gli uffici dell’Associazione e comunque sul nostro sito: www.artigiani.tn.it alla voce S.I.ART.T.
Inviando la scheda di preiscrizione si manifesta l’interesse e non appena sarà raggiunta la soglia minima
dei 1000 familiari aderenti chiederemo di effettuare il
versamento del contributo di € 50,00 in modo che i familiari e gli ex artigiani possano ottenere le prestazioni.
Ricordiamo infine che tutte le prestazioni sono iniziate con il 1° gennaio e quindi invitiamo tutti a trattenere le eventuali ricevute fiscali dei ticket pubblici e
delle visite private o altra documentazione per poi
chiedere il rimborso che sarà effettuato presso gli uffici
del patronato INAPA in tutte le sedi dell’Associazione.
Il termine ultimo per i rimborsi è fissato per il 31
gennaio dell’anno prossimo.
Invitiamo inoltre, se possibile, a non fare una richiesta per ogni spesa ma a unirle in modo da effettuare richieste due o tre volte all’anno per evitare il
moltiplicarsi delle pratiche.
Per le richieste di rimborso relative alla GARANZIA
INTERVENTI CHIRURGICI (da effettuare entro sei mesi dalla data dell’intervento) consigliamo di contattare
il sig. Walter Tamanini al numero 0461.803996 per
eventuali chiarimenti sulla procedura. Per saperne di più visita il sito www.artigiani.tn.it alla voce S.I.ART.T.
Le informazioni telefoniche al numero del patronato INAPA
0461.803940 Martina Pedrotti
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
11
primo piano
novità
Ecco lo sportello
per il contribuente
Anche l’Associazione Artigiani
della Provincia di Trento aderisce
all’iniziativa di Confesercenti
del Trentino e Confcommercio del
Trentino che hanno da poco istituito
uno sportello per assistere le piccole
e medie imprese del territorio
di fronte alle recenti innovazioni
legislative che rendono molto più
delicato e urgente per il contribuente
fare fronte in modo adeguato
e competente alle pretese, richieste
e accertamenti del fisco.
di Stefano Frigo
o sportello, attivo da metà febbraio, è rivolto alla tutela del contribuente che agisca in buona fede; si pone come scopo difendere i suoi diritti,
monitorare la correttezza dell’operato del fisco, esigere
la massima trasparenza, correttezza ed equità tra fisco e
cittadino in armonia con quanto previsto dallo Statuto
L
12 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
del contribuente. Lo sportello opererà presso le sedi
delle tre associazioni di categoria previo appuntamento telefonico: Associazione Artigiani al numero
0461.803994, Confcommercio Trentino al numero
0461.880518, e Confesercenti del Trentino al numero
0461.434200, oppure scrivendo agli indirizzi e-mail:
[email protected]
[email protected] - sportellosta
[email protected]
Lo sportello, svolgendo attività di informazione al
contribuente piccolo e medio imprenditore, si propone di operare un costante monitoraggio delle diverse
tipologie di situazioni critiche segnalate dai contribuenti; offrire suggerimenti sulle vie da intraprendere;
approfondire e studiare le problematiche sottoposte
dagli utenti; sollecitare in modo attivo gli uffici finanziari perorando l’obbligatorietà giuridica dei principi
di buona fede, collaborazione, trasparenza tra fisco e
utenti fissati nello statuto del contribuente; battersi
contro situazioni ingiuste o troppo gravose. Lo sportello si impegna a ricercare forme, procedure e protocolli di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e
con Equitalia. Ciò al fine di potenziare la collaborazione e la comunicazione tra i soggetti coinvolti anche
allo scopo di rendere più fluidi e più giusti i rapporti
tra fisco e aziende contribuenti. associazione
analisi
Tassi d’interesse
a 3,7 miliardi di euro
Negli ultimi tre mesi del 2011
i prestiti erogati dal sistema
bancario alle imprese sono
diminuiti dell’1,5% e a dicembre
addirittura del 2,2%. Lo evidenzia
la Cgia di Mestre, affermando che
«ci troviamo di fronte a una vera e
propria stretta creditizia».
Le insolvenze in capo alle aziende nel
2011 hanno superato gli 80 miliardi
di euro (+36% rispetto al 2010).
di Stefano Frigo
Tassi
Gli aumenti dei tassi di interesse sono costati alle
imprese 3,7 miliardi di euro. La stretta è stata dovuta
anche all’aumento delle insolvenze in capo alle aziende: nel 2011 hanno superato gli 80 miliardi di euro
(+36% rispetto al 2010). Secondo la Cgia questi dati
confermano che «ci troviamo di fronte a una vera e
propria stretta creditizia. Le banche hanno chiuso i rubinetti del credito e in una fase recessiva, come quella
che stiamo vivendo in questo momento, corriamo il rischio che il nostro sistema produttivo, costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese, collassi».
Se nel 2011 l’ammontare complessivo dei prestiti erogati alle imprese ha superato i 995 miliardi di euro, facendo segnare una variazione del +3% rispetto all’anno
precedente, va comunque sottolineato che è stata inferiore alla crescita dell’ inflazione, che l’anno scorso è
stata del +3,3%. Purtroppo, la situazione è peggiorata
nell’ultima parte dell’anno, dopo che il nostro spread
ha cominciato a crescere a ritmi vertiginosi. Se negli
ultimi tre mesi dell’anno l’erogazione è diminuita
dell’1,5%, in dicembre la contrazione è stata del -2,2%.
Sofferenze
Oltre alla stretta creditizia nel 2011 le imprese hanno dovuto subire anche un forte aumento dei tassi di
interesse che si è tramutato in un costo aggiuntivo per
l’intero sistema produttivo pari a 3,7 miliardi di euro.
Tuttavia, prosegue la Cgia, va ricordato che le ragioni
di questa contrazione dei finanziamenti sono in parte
riconducibili anche all’aumento delle sofferenze bancarie registrato dalle aziende. «Nel 2011 le insolvenze
in capo alle imprese italiane hanno toccato gli 80,6 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del +36%. Questa situazione ha sicuramente
indotto molti istituti di credito a ridurre i prestiti soprattutto a quelle realtà produttive che non erano più
in grado di dimostrare una certa affidabilità. Crisi, nel 2011
oltre 12 mila fallimenti
Dal 2009 persi 300 mila posti di lavoro. Secondo i dati
elaborati dal Cerved i crack nell’ultimo anno sono
aumentati del 7% e a pagare sono soprattutto
le piccole e medie imprese. Male i servizi
e le costruzioni, in controtendenza l’industria.
di Stefano Frigo
La crisi accelera i fallimenti. Lo scorso anno sono
aumentati del 7,4% a quota 12.094, cifra record dalla
riforma della normativa fallimentare. Sono i dati elaborati
dal Cerved dai quali emerge che negli ultimi tre anni
i crack sono costati oltre 300 mila posti di lavoro.
Nel corso del 2011, quindi, i fallimenti in Italia sono
aumentati in tutte le forme giuridiche, con una crescita
più sostenuta tra le società di capitali (+8,6% sul 2010)
rispetto alle altre strutture societarie (+4,7%). Secondo il
Cerved gli Insolvency ratio (Ir) che misurano la frequenza
dei default (cioè il numero di fallimenti ogni 10.000
imprese operative) indicano che le aziende più colpite
sono state le piccole e medie imprese (precisamente
quelle con un attivo compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro,
con un Ir di 132 punti) seguite da quelle con un attivo tra
i 10 e i 50 milioni, con un Insolvency ratio a quota 127.
Nel 2011 è proseguito l’aumento dei fallimenti nei servizi
(+10% rispetto al 2010) e nelle costruzioni (+7,8%).
In controtendenza l’industria che, pur rimanendo
il macrosettore con la maggiore frequenza di fallimenti
(Ir a 39 punti), ha registrato un’inversione di tendenza
rispetto al 2010 (-6,3%). Il risultato, secondo il Cerved,
è da attribuire soprattutto ai miglioramenti dei settori
che negli anni precedenti hanno pagato un conto più
salato alla crisi. Alla meccanica, per esempio, con un
Ir che passa dai 70 punti del 2010 a 60 del 2011,
alla chimica (da 59 a 46), al sistema moda (da 54 a 46),
alla siderurgia (da 51 a 40). In peggioramento invece
il sistema casa, da 54 a 59 punti di Insolvency ratio,
e la filiera auto, da 45 a 53 punti.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
13
associazione
sviluppo
L’impegno della Provincia
per crescita e sviluppo
Obiettivi generali toccati da Alessandro Olivi, nel corso della conferenza
stampa organizzata all’indomani della “due giorni” programmatica tenuta
dalla Giunta provinciale a Lagolo: contrastare la recessione e agire sulle
leve della crescita e dello sviluppo, favorendo così anche l’occupazione.
inanza d’impresa, apertura della piattaforma
produttiva, poli e filiere portatori di innovazione: questi in sintesi i temi principali toccati
dall’Assessore provinciale all’industria, commercio e
turismo Alessandro Olivi nel corso della conferenza
stampa organizzata all’indomani della “due giorni”
programmatica tenuta dalla Giunta provinciale a Lagolo. Obiettivi generali, contrastare la recessione e
agire sulle leve della crescita e dello sviluppo, favorendo così anche l’occupazione.
Secondo le previsioni, quest’anno sarà ancora difficile per l’economia, anche per le concomitanti criticità della finanza pubblica. In questo contesto le
politiche a favore delle imprese, nelle loro diverse articolazioni (incentivi finanziari, servizi, interventi di
sistema) sono nuovamente protagoniste, anche per
riequilibrare in chiave antirecessiva le drastiche misure fiscali.
F
La riforma provinciale degli incentivi è operativa
dal 30 dicembre scorso per la parte relativa alla ricerca applicata. Il resto della riforma è già sottoposto al
confronto con le parti sociali (imprenditorialità femminile e giovanile) o lo sarà fra poche settimane (investimenti fissi, servizi alle imprese, internazionalizzazione).
L’azione della Provincia si attuerà lungo tre assi
strategici: la finanza d’impresa; l’apertura della piattaforma produttiva; i poli tecnologici e le filiere innovative.
FINANZA D’IMPRESA
La finanza d’impresa, oltre al polmone costituito
dalla domanda pubblica e dai relativi tempi di pagamento delle prestazioni, sarà presidiata attraverso:
Un regolamento per
la “Filiera del Porfido di Qualità”
Approvato lo scorso 24 gennaio dal Tavolo
di Coordinamento del Distretto del Porfido.
di Stefano Frigo
È stato approvato dal Tavolo di Coordinamento
del Distretto del Porfido e delle Pietre trentine
il regolamento per la “Filiera del Porfido di Qualità”,
al termine di un percorso partecipato che ha visto
coinvolti i diversi attori del sistema, le associazioni degli
industriali e degli artigiani, Espo - Ente Sviluppo Porfido,
le amministrazioni comunali e le organizzazioni
sindacali. Ai lavori ha partecipato anche l’Assessore
all’industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi,
che ha espresso la soddisfazione per questo importante
passo: «In un momento di perdurante difficoltà
14 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
di questo comparto, legato strettamente alla filiera
dell’edilizia, è fondamentale lo sforzo che si sta facendo
per uniformare il sistema, per qualificare la forza lavoro
e alzare l’asticella complessiva della qualità dei
processi. Attraverso questo percorso stiamo pian piano
passando – ha proseguito Olivi – dal Distretto inteso
come configurazione giuridica, organismo che abbiamo
configurato alcuni anni fa, al Distretto per così dire
materiale». Accanto all’assessore provinciale,
associazione
• gli incentivi finanziari: i dati
dell’attività agevolativa della
Provincia denotano che si tratta
ancora di uno strumento poderoso, che coinvolge ogni anno
circa 2.500 aziende trentine;
• i prestiti partecipativi: saranno ulteriormente sostenuti, non
più a bando ma a durata indeterminata. La capitalizzazione
delle imprese sarà sostenuta
con agevolazione IRAP sul nuo- Alessandro Olivi,
vo capitale proprio (la Giunta Assessore provinciale
provinciale definisce l’interven- all’industria,
to in aggiunta all’agevolazione commercio e turismo
nazionale) e sulle nuove attività
produttive dal 2012 (riduzione del 3% per i primi
cinque anni);
• le garanzie rilasciate dai Confidi: verranno attivate con modalità innovative, in grado di conseguire
preziosi effetti leva. Col sistema della “cappatura”,
ossia l’accordo tra Confidi e banche per determinare un plafond di risorse destinato a garanzia diretta
delle operazioni, minori risorse finanziarie consentono di mettere in moto una quantità superiore di
credito. Il relativo accordo Confidi-banche sarà operativo entro marzo;
• il “private equity”: cioè la partecipazione nelle
imprese trentine mediante una nuova società d’investimento finanziario pubblico-privata; il bando
lanciato da Trentino Sviluppo per la costituzione di
detta società è andato deserto. Si sono registrate alcune importanti manifestazioni d’interesse, sulle
quali si sta lavorando, tenendo conto che gli investitori privati preferiscono un impiego di risorse
correlato con il manifestarsi della concreta prospettiva d’intervento in nuove iniziative imprendito-
l’amministratore del Distretto Diego Laner, che
ha coordinato il lavoro di predisposizione del protocollo,
nonché il presidente, Mariano Gianotti, con il segretario
Ezio Cristofolini.
Il primo obiettivo che si pone la filiera è infatti quello
della qualità, articolato in cinque tipologie: qualità
dell’azienda, qualità della materia prima, qualità
di prodotto, qualità di posa in opera e qualità dei servizi,
in quanto nella filiera sono ricompresi tutti i soggetti
interessati, dall’estrazione al prodotto finito. Questo
si traduce in certificazioni di prodotto, marcature
obbligatorie, prove tecniche sui materiali, ma anche
rispetto delle norme e dei regolamenti attualmente
in essere, compresi i disciplinari cava o gli accordi
sottoscritti con le parti sociali per tutte le aziende
appartenenti alla filiera, che dovranno controllare anche
la qualità del grezzo e del prodotto finito.
In sostanza si certifica che gli appartenenti alla filiera
devono essere eticamente e concretamente corretti,
sviluppo
riali. Si ricorda che, secondo il progetto, Trentino
Sviluppo conferirebbe 4,9 milioni di euro in una
new.co in cui investitori privati conferiscano almeno 5,1 milioni di euro, con l’obiettivo di investire
in aziende “promettenti” sul territorio provinciale;
• Trentino Sviluppo, il cui nuovo Piano 2011-2013
comprende investimenti per circa 380 milioni di euro. La Giunta provinciale ha indicato a Trentino Sviluppo alcune priorità per circa 32 milioni aventi a
oggetto operazioni di leaseback su un primo gruppo
di 10 imprese selezionate in base all’effetto-leva che
l’intervento pubblico produrrà in favore del consolidamento e dell’espansione dell’azienda stessa.
Come ulteriore novità, parte degli interventi proposti come leaseback saranno convertiti, ove possibile, in opzioni all’acquisto con garanzia dei Confidi. In
altre parole (in alternativa all’acquisto dell’immobile)
Trentino Sviluppo potrà acquisire il solo diritto d’opzione all’acquisto del bene, valorizzato nel 10% del
valore del compendio, da versare ai Confidi; con tale
somma i Confidi attiveranno un finanziamento bancario garantito per un importo stimato di dieci volte
superiore.
L’APERTURA DELLA PIATTAFORMA PRODUTTIVA
• Internazionalizzazione: la Giunta provinciale è fermamente convinta che le azioni perseguite fin qui
su questo versante non siano adeguate ai nuovi scenari. Le esportazioni trentine, nel 2010, hanno inciso sul valore aggiunto soltanto per il 19,5%. Pertanto, serve sicuramente maggior protagonismo da
parte delle imprese, ma il comparto pubblico deve
fare qualcosa di diverso. Dal punto di vista organizzativo, la Provincia pensa di incardinare all’interno
rispettando le norme e le regole per non creare danni
al sistema.
Altri passaggi importanti del regolamento riguardano:
la volontà di favorire gli scambi di materiale fra tutti
i soggetti della filiera senza nessuna prevaricazione,
ma con modalità prestabilite, il rispetto dei prezzi
minimi di vendita e di interscambio fra gli aderenti con
la creazione di una mappatura dei prezzi da applicare
ai vari prodotti. Inserito anche l’obbligo di lavorare
il materiale con maestranze proprie delle ditte
concessionarie o in alternativa ai soggetti facenti parte
della filiera, al fine di migliorare l’occupazione del
settore, oltre che garantire un controllo più diretto del
prodotto a vantaggio sia della qualità che del prezzo.
In sostanza, il regolamento di filiera, approvato nel corso
del pomeriggio dal Tavolo di Coordinamento
del Distretto del Porfido all’unanimità, punta a creare
maggiore qualità a un prezzo adeguato, che consenta
la crescita delle aziende e di conseguenza di tutto
il comparto.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
15
associazione
sviluppo
della “nuova” Trentino Sviluppo un team che proponga e coordini operazioni di business all’estero.
• Incentivi: sono in fase avanzata di stesura i nuovi
criteri attuativi dell’art. 7 della L.P. 6/1999 (aiuti
per l’internazionalizzazione delle piccole e medie
imprese), articolati in 3 tipologie:
- (I) aiuti per la partecipazione a eventi fieristici internazionali (fino al 70% delle spese solamente
per la prima partecipazione), estesi anche alle
cooperative e consorzi che agiscono per conto degli associati;
- (II) aiuti su interventi di commercializzazione di
sistema attuati da cooperative e consorzi per conto delle imprese associate, per analisi di mercato,
ricerca di partner, assistenza commerciale, contrattuale, doganale, fiscale ecc.;
- (III) progetti imprenditoriali di marketing internazionale (50% per piani di marketing in Paesi extra
UE).
• Riorganizzazione di Trentino Sviluppo, in ragione dell’incorporazione di Trentino Marketing. Il
nuovo assetto prevederà la presenza di tre divisioni
concentrate rispettivamente sui settori: turismo; attività produttive, filiere e distretti; innovazione e
servizi alle imprese.
• Riassetto proprietario di CEii Trentino: nel secondo trimestre del 2012 il consorzio artigiano CEii
Trentino verrà trasformato in società controllata direttamente dalla Provincia: potranno in tal modo assumere maggiore efficacia le azioni pubbliche promozionali a favore delle piccole imprese locali.
I POLI TECNOLOGICI E LE FILIERE INNOVATIVE
Secondo la Giunta provinciale le imprese trentine
devono rafforzarsi all’interno di filiere produttive e
distretti. Quattro, in particolare, i progetti-chiave:
• filiera del legno e ARCA: il mercato delle case in
legno vale in Europa circa 8 miliardi di euro. La
produzione italiana supera i 520 milioni di euro,
un terzo dei quali riconducibili alle imprese del
Trentino-Alto Adige. Per dare ulteriore impulso al
settore la Provincia si è impegnata ad aumentare
dall’attuale 10% al 40%, entro i prossimi due anni,
la quantità di edifici costruiti in legno nei settori
scuola e social housing.
Al fine di evitare confusione nel committente finale
a fronte della compresenza di vari marchi e sistemi
certificativi (LEED, Casaclima ecc.), è urgente adottare il protocollo ARCA quale sistema di certificazione “vincolato” degli edifici in legno realizzati dagli
enti pubblici trentini, da coinvolgere in una capillare azione formativa e di sensibilizzazione.
• Polo della Meccatronica: il progetto industriale e
tecnico-scientifico della Meccatronica di Rovereto,
del quale è stato nominato recentemente coordinatore il presidente di Dana Italia di Arco Rino Tarolli,
ha un carattere assolutamente innovativo. L’obiettivo è coagulare attorno a questo polo una filiera di
16 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
imprese di eccellenza, nel contesto di una piattaforma integrata che vedrà presenti anche la scuola e il mondo della ricerca. La Giunta provinciale
ha stanziato a tal fine 51,5 milioni per il polo scolastico, mentre Trentino Sviluppo ha bandito l’appalto per la costruzione dell’edificio produttivo per
21 milioni.
La capacità di attrarre esperienze di eccellenza è testimoniata dalla costituzione, lo scorso settembre,
presso il polo di Rovereto, del Bonfiglioli Mechatronic Research, centro ricerche che a regime occuperà 25 giovani ricercatori, e che rappresenta la
“testa di ponte” dell’insediamento in Trentino di
Bonfiglioli Riduttori Spa, leader mondiale nel settore delle trasmissioni.
• Manifattura Domani: il progetto sta trasformando
la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto in un
centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile e
delle tecnologie per l’ambiente. Nei nove ettari del
sito, centri di ricerca, strutture di formazione e
pubblica amministrazione saranno stimolati a integrare le proprie attività per porsi come riferimento
a livello nazionale ed europeo nel settore delle tecnologie pulite (clean tech).
Una volta realizzate le parti comuni del progetto di
ristrutturazione, la Giunta provinciale proseguirà
secondo una “logica ad obiettivo”, nel senso di sincronizzare le realizzazioni edilizie all’effettivo tasso
di utilizzo da parte delle imprese.
• Distretto del porfido e delle pietre trentine: il Distretto ha promosso la “filiera del porfido di qualità”, ovvero un sistema che individua regole comuni e obiettivi condivisi per rilanciare il prodotto. associazione
emergenza crisi
L’allarme del Presidente Giorgio Guerrini:
«Piccole imprese
a rischio credit crunch»
Giorgio Guerrini: «Serve terapia d’urto su credito e ritardi di pagamento P.A.».
Da Confartigianato “pacchetto” di proposte al Ministro dello Sviluppo
Economico Corrado Passera.
isure immediate per ridare “ossigeno” alle
piccole imprese e scongiurare il credit crunch.
In un pacchetto di proposte presentate lo
scorso 17 febbraio al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha riassunto la “terapia” d’urto
per consentire agli imprenditori di fronteggiare l’emergenza crisi e rilanciare la crescita e la competitività del Paese.
«Le piccole imprese – ha detto Guerrini – sono allo stremo, soffocate da forti restrizioni creditizie
che assomigliano per alcuni versi a quelle del 2009.
A novembre 2011, i finanziamenti ai piccoli imprenditori sono aumentati appena dello 0,4%,
quindi sono vicini alla “crescita zero”. I tassi medi
d’interesse hanno raggiunto il 4,18%, il valore più
alto tra quelli dell’area Euro. Nel frattempo i ritardi di pagamento della P.A. costano alle nostre imprese 3,7 miliardi di oneri finanziari. È ora di fare
davvero qualcosa per le piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del totale delle aziende italiane e danno lavoro al 74,8% del totale degli addetti
delle imprese italiane, e che finora hanno sfidato la
crisi senza alcun “paracadute”».
Tra le priorità indicate da Confartigianato al Ministro Passera vi sono interventi per risolvere il problema dei ritardi di pagamento.
Per recuperare i 70 miliardi di debiti pregressi accumulati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, Confartigianato propone di introdurre la compensazione tra i crediti commerciali
verso la P.A. e i debiti tributari. Per il futuro, Confartigianato sollecita il rapido recepimento della direttiva europea sui termini di pagamento e l’introduzione del sistema dell’Iva per cassa, cioè prevedere il
versamento dell’Iva al momento dell’effettivo pagamento della fattura da parte del debitore. Per migliorare l’accesso al credito, il Presidente Guerrini chiede
che vengano potenziati strumenti già esistenti, come
i Consorzi di garanzia fidi, e il rafforzamento del
Fondo Centrale di Garanzia.
M
Insieme a queste misure, Confartigianato sollecita interventi
per rimettere in moto l’economia.
A cominciare da un piano di recupero e manutenzione del patrimonio territoriale e immobiliare per
sostenere la ripresa del ciclo edilizio. Un rilancio del “piano casa”,
insomma, che si caratterizzi come
scelta strategica nazionale. Non
meno importante la riforma degli
Giorgio Guerrini,
incentivi alle imprese, all’insegna
presidente nazionale
della semplicità di norme e procedi Confartigianato
dure per un facile accesso alle piccole imprese. La spinta alla green economy è un altro
fronte sul quale Confartigianato insiste per promuovere interventi a favore dell’economia sostenibile.
In tema di energia, il Presidente Guerrini sottolinea la necessità di ridurre i costi della bolletta delle
piccole imprese, superiori del 30% rispetto alla media
europea, attraverso la revisione del prelievo fiscale
sull’energia, il trasferimento dell’onere degli incentivi alle rinnovabili alla fiscalità generale, l’effettiva separazione, nel settore gas, tra le attività di rete, stoccaggio e rigassificazione.
Sostegno all’internazionalizzazione, all’innovazione e ricerca, alla cooperazione in reti sono gli altri
fronti sui quali Confartigianato sollecita al Ministro
Corrado Passera un impegno mirato sulle esigenze
delle micro e piccole imprese. Altrettanto fondamentale, secondo Guerrini, la tutela del made in Italy con
provvedimenti che garantiscano la riconoscibilità dei
prodotti fatti in Italia attraverso l’etichettatura di origine volontaria e di tracciabilità delle lavorazioni.
Per Confartigianato è urgente anche dare attuazione allo Statuto delle imprese e superare il Sistri, il
sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, uno strumento rivelatosi inutilmente complesso e costoso per le imprese e che andrebbe ripensato completamente ispirandosi al modello tedesco,
più snello ed efficiente. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
17
associazione
adesioni
La Carta Internazionale
dell’Artigianato Artistico
Lo scorso 26 gennaio a Milano
la Provincia autonoma di Trento
ha aderito ufficialmente
alla Carta Internazionale
dell’Artigianato Artistico,
che ha lo scopo di evidenziare
i valori e le peculiarità di questo
settore, mettendone in luce i punti
di forza e di debolezza. La Carta
è promossa dall’Ateliers de France,
da Confartigianato Imprese
Nazionale e da Artex Firenze.
el quadro di alcune convenzioni siglate nel
2008 con l’obiettivo principale di creare delle sinergie nel settore dell’Artigianato Artistico a scala europea e internazionale e di dare una
maggiore visibilità alle produzioni artistiche a livello
politico, Ateliers d’Art de France, Confartigianato
Imprese Nazionale e Artex, Centro per l’artigianato
artistico e tradizionale della Toscana, hanno messo a
punto e sottoscritto nel 2010 una Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, volta a evidenziare i
valori e le peculiarità del settore e a metterne in luce
sia i punti di forza e sia quelli di debolezza.
L’artigianato artistico infatti rappresenta un settore con caratteristiche assolutamente peculiari per il
quale devono essere definite linee politiche, strategi-
N
18 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
che e di azione a livello europeo e internazionale,
studiate appositamente per sostenere, tutelare, valorizzare e promuovere il settore favorendone anche
l’internazionalizzazione.
La Carta si articola in vari punti: le definizioni di
artigianato artistico e di artigianato tradizionale; i
valori del settore; le proposte, studiate a partire da
una prima analisi dei punti di forza e di debolezza
del settore. Nelle intenzioni dei suoi promotori, la
Carta dovrà essere condivisa dal maggior numero di
partner a livello internazionale, affinché l’Artigianato Artistico diventi un punto focale delle politiche europee. L’Artigianato Artistico è infatti l’unico
settore presente in tutte le realtà europee e internazionali e costituisce un patrimonio unico frutto di una tradizione culturale, artistica e produttiva secolare che
rappresenta le peculiarità dei territori di appartenenza.
Fino a oggi hanno sottoscritto la Carta numerose
istituzioni e soggetti: la Kyoto Traditional Arts and
Crafts Sponsorship Foundation, l’Oficio Y Arte della
Spagna, le Regioni Toscana, Abruzzo, Liguria, Lazio e
Molise, la Regione francese dell’Alsazia, lo Stato della Tunisia, la Prefettura di Kyoto. Dal 2010, inoltre,
tra i sostenitori della Carta figura, accanto a numerose altre associazioni italiane, anche il CEii del Trentino. Il prossimo aprile, in occasione della Fiera internazionale dell’artigianato di Firenze, aderirà
anche il Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità del Trentino, la consolidata realtà associativa
dell’artigianato artistico, con 50 aziende associate, specializzate in tutte le categorie del comparto
presenti sul nostro territorio. associazione
adesioni
Percorso della Carta
Internazionale dell’Artigianato
Il percorso verso la condivisione da parte del maggior
numero possibile di soggetti è iniziato nel dicembre
del 2009 a Firenze, dove la Carta è stata presentata
ufficialmente, nell’ambito del convegno internazionale
“I valori dell’Artigianato Artistico. Verso una rete
internazionale del settore”, a cui hanno partecipato
operatori del settore italiani, francesi, spagnoli,
finlandesi, nonché una rappresentante della
Commissione Europea.
Il secondo passo è stata la sottoscrizione a Parigi
nel gennaio 2010 da parte del presidente
di Confartigianato Imprese Nazionale per l’Italia e
dal presidente di Ateliers d’Art de France per la Francia.
Ad essi si è unito il Presidente del Kyoto Traditional Arts
and Crafts Sponsorship Foundation, che ha siglato
la Carta il 26 aprile 2010 a Firenze, nell’ambito della
Mostra Internazionale dell’Artigianato. Nella stessa
occasione si è creato il primo gruppo di sistenitori della
Carta, composto da: AiCC - Associazione Italiana Città
della Ceramica; Artex-Centro per l’Artigianato Artistico
e Tradizionale della Toscana; Associazione Osservatorio
dei Mestieri d’Arte della Toscana; CEii - Centro Europeo
di Impresa e di Innovazione del Trentino; Citema - Città
Europea dei Mestieri d’Arte; CO.SE.R. - Calabria;
Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte; Fondazione
di Firenze per l’Artigianato Artistico; IVAT - Institut
Valdôtain de l’Artisanat de Tradition; Liguriastyle.it;
ViArt - Artigianato Artistico Vicentino.
La Carta è stata inoltre presentata anche al Ministero
dello Sviluppo Economico e al Comité économique
et social européen a Bruxelles il 23 giugno 2010.
A seguito di tale presentazione, la Carta Internazionale
dell’Artigianato Artistico è stata inserita nel sito web
istituzionale del Comité économique et social européen.
Un importante appuntamento, che ha segnato
un ulteriore passo in avanti nel percorso di condivisione
e affermazione dei principi della Carta dell’Artigianato
Artistico a livello internazionale è stata la cerimonia
di sottoscrizione tenutasi nell’ambito del salone
Maison & Objet di Parigi, il 22 gennaio 2011. In questa
occasione la rete dei soggetti Promotori della Carta,
costituita da CNA, Confartigianato Imprese, Ateliers
d’Art de France e Kyoto Traditional Arts and Crafts
Sponsorship Foundation, si è allargata ulteriormente.
Il documento è stato infatti sottoscritto dal Presidente
di Oficio y Arte, la più importante associazione spagnola
di artigiani del settore artistico. Ha presenziato
alla cerimonia di firma della Carta il Segretario di Stato
presso il Ministro francese dell’Economia incaricato
dell’Artigianato, Frédéric Lefèbvre, accompagnato
da M.me Catherine Dumas, Senatrice Responsabile
del Gruppo di lavoro sui Mestieri d’arte del Governo
Francese. Hanno partecipato, inoltre, i Presidenti
di Ateliers d’Art de France e Confartigianato, oltre
a vari esponenti politici e operatori del settore:
tra i partecipanti italiani annoveriamo la presenza
del Ministero dello Sviluppo Economico rappresentato
dalla dott.ssa Anna Maria Forte, dell’Assessore alle
Attività Produttive, Sviluppo Economico, Lavoro e
Formazione della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini.
Tappa importante del percorso della Carta è stata la
sottoscrizione da parte del primo gruppo di regioni
italiane, che hanno condiviso valori e strategie per la
valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale.
Nell’ambito della 75ª Mostra Internazionale
dell’Artigianato di Firenze, venerdì 6 maggio 2011
presso la Fortezza da Basso si è tenuta la cerimonia
di sottoscrizione della Carta Internazionale
dell’Artigianato Artistico da parte di Regione Toscana,
Abruzzo, Liguria, Lazio, Molise. Questa condivisione
di intenti ha corrisposto alla necessità, avvertita con
forza a livello nazionale e internazionale, dell’apertura
di un confronto sulle problematiche, sui punti di forza
e di debolezza e sul futuro dell’artigianato artistico
e tradizionale. Il tutto nella prospettiva di un impegno
comune per la valorizzazione di un settore da sempre
fiore all’occhiello delle produzioni italiane
e ambasciatore privilegiato del Made in Italy.
12-13 settembre 2011: Salone d’Onore, Maison & Objet
- Parigi • La Regione francese dell’Alsazia e lo stato
della Tunisia sono i nuovi firmatari della Carta
Internazionale dell’Artigianato, la quale vede allargarsi
ulteriormente la rete dei soggetti promotori.
Un importante appuntamento, che si è tenuto a Parigi
il 12 e il 13 settembre 2011 presso il Salone d’Onore
di Maison & Objet, e che ha segnato un ulteriore passo
in avanti nel percorso di condivisione e affermazione dei
principi della Carta dell’Artigianato Artistico a livello
internazionale. Alla cerimonia di firma hanno partecipato
tra gli altri Frédéric Lefebvre - Ministro francese del
Commercio e dell’Artigianato, Mehdi Haouas - Ministro
del Commercio e dell’Artigianato della Tunisia, Soufiane
Tékaya - Direttore Generale ONAT (Ufficio Nazionale
dell’Artigianato Tunisino), Gianfranco Simoncini Assessore Attività Produttive, Lavoro e Formazione della
Regione Toscana, Anne-Basté Menzer - Presidente
di FREMAA (Regione Alsazia), Serge Nicole - Presidente
AAF, Giorgio Guerrini - Presidente Confartigianato,
Giorgio Aguzzi - Vice Presidente CNA.
17 ottobre 2011: Palazzo Sacrati Strozzi, sede della
Regione Toscana • La Prefettura di Kyoto, nella persona
del Governatore Keiji Yamada, ha siglato la Carta
Internazionale dell’Artigianato Artistico, andando
ad aggiungersi alla lista delle regioni italiane ed estere
firmatarie. Hanno presenziato alla cerimonia
il Governatore della Prefettura di Kyoto Keiji Yamada,
il Presidente del Consiglio Prefetturale Eitaro Kondo
e l’Assessore alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 19
associazione
contributi
Detrazione Irap
anno 2012
Per gli anni 2012, 2013 e 2014 è prevista una detrazione Irap pari al 90%
dell’importo del contributo versato all’ente bilaterale.
di Roberto Poletti
ell’originaria previsione della Legge provinciale n° 27 del 27 dicembre 2010 (legge finanziaria provinciale 2011), alle aziende che versano un contributo a un ente bilaterale che eroga
prestazioni di sostegno al reddito, è riconosciuta una
detrazione pari al 90% dell’importo del contributo
versato per quell’anno a condizione che tale detrazione cumulata con altre agevolazioni Irap, spettanti nel
medesimo periodo, non comporti un’agevolazione
complessiva superiore a 0,92 punti percentuali. Quindi si sarebbe potuto beneficiare di tale detrazione già
dal 2011.
Tale norma è stata però impugnata dal Governo
sia per violazione delle competenze attribuite alla
Provincia autonoma di Trento e in particolare per la
violazione di cui agli artt. 8 e 9 e 73 comma 1-bis dello Statuto Speciale di autonomia, dell’art. 117, secondo comma lettera e) della Costituzione e sia per
essere in contrasto con l’art. 16, comma 3, del Decreto legislativo n° 446 del 1997 istitutivo dell’Irap.
Su tale questione si è pronunciata la Corte costituzionale che, con sentenza n° 323 depositata il 25 novembre scorso, ha riconosciuto la legittimità costituzionale dell’art. 27, comma 4, della legge finanziaria
provinciale per l’anno 2011, affermando che tale detrazione è consentita in base al comma 1-bis dell’art.
73 dello statuto speciale di autonomia.
N
Quindi riassumendo: per l’anno 2011 non è possibile beneficiare di tale detrazione, mentre sarà possibile beneficiarne per gli anni 2012, 2013 e 2014.
In ogni caso occorrerà attendere una delibera della Giunta provinciale che definisca i criteri necessari
per individuare gli enti bilaterali che erogano prestazioni di sostegno al reddito e che quindi danno diritto alla detrazione d’imposta.
Si ipotizzano i seguenti casi:
ESEMPIO 1:
• Base imponibile Irap, anno 2012, pari a 50.000 €;
• aliquota generalizzata 3,44% - imposta pari a
1.720,00 €;
• contributo Ebat versato nell’anno 2012 pari a
360,00 € (determinato in base al numero dipendenti);
• l’impresa potrebbe detrarre potenzialmente il
90% di 360,00 € pari a 324,00 €;
• l’importo massimo detraibile è però pari allo
0,46% di 50.000 € e pertanto 230,00 €;
• questa azienda pertanto verserà 1.720 - 230 =
1.490 €.
ESEMPIO 2:
A seguito di questa sentenza, con la Legge provinciale n° 18 del 27 dicembre 2011 (legge finanziaria provinciale 2012) modificando l’art. 27,
comma 4 della legge finanziaria provinciale per
l’anno 2011, la P.A.T. ha deliberato che:
1. per gli anni 2012, 2013 e 2014;
2. per le aziende che versano il contributo a un
ente bilaterale che eroga prestazioni di sostegno al reddito;
3. è prevista una detrazione Irap pari al 90% di
quanto versato all’ente bilaterale;
4. la detrazione non può essere superiore allo
0,46% della base imponibile Irap.
20 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
• Base imponibile Irap, anno 2012, pari a 250.000 €;
• aliquota generalizzata 3,44% per un’imposta pari
a 8.600 €;
• contributo Ebat versato nell’anno 2012 pari a
960,00 € (determinato in base al n° dipendenti);
• l’impresa potrebbe potenzialmente detrarre il
90% di 960,00 = 864,00 €;
• l’importo massimo detraibile è pari allo 0,46% di
250.000 € e pertanto 1.150 €;
• questa azienda pertanto verserà 6.880 - 864 =
6.016,00 €.
associazione
contributi
Contributi privati
alle Aziende per il Turismo
La Provincia spinge le imprese a sostenere le APT di ambito concedendo
uno sconto sull’IRAP.
di Stefano Frigo
gevolazione sull’IRAP dovuta dalle imprese
operanti in provincia di Trento per premiare
quelle che:
a. contribuiscono volontariamente al finanziamento
delle APT (e dei Consorzi Pro loco)
ovvero
b. partecipano finanziariamente a progetti di marketing territoriale inseriti nel programma di attività
annuale dell’APT o del Consorzio Pro Loco approvato dalla Provincia per la concessione dei contributi annui.
A
In estrema sintesi: l’azienda (potenzialmente tutti
i soggetti passivi IRAP, escluse le pubbliche amministrazioni) che versa un contributo a un’APT o a un
Consorzio Pro Loco, oppure paga ad essi corrispettivi
a fronte della partecipazione a progetti di marketing
territoriale, beneficia per i periodi di imposta 2012 e
2013 di una detrazione dell’IRAP dovuta alla Provincia pari al 50% di quanto versato.
Di seguito il testo dell’articolo di legge.
L’IRAP
L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive
(IRAP) è stata istituita con il Decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446. Colpisce il valore della produzione netta delle imprese e dei lavoratori autonomi,
ossia il reddito prodotto al lordo dei costi per il personale e degli oneri finanziari. L’IRAP è pertanto
un’imposta particolarmente incidente sulle imprese
ad alta intensità di lavoro e che ricorrono all’indebitamento (come, tipicamente, gli alberghi).
Di seguito sono indicate le diverse aliquote applicabili a livello nazionale e in provincia di Trento.
Aliquote IRAP vigenti a livello nazionale
1) Aliquota ordinaria:
3,90%
2) Aliquota ridotta:
1,90% (settore agricolo)
3) Aliquote maggiorate:
5,90% (assicurazioni)
4,65% (banche)
4,20% (concessionarie
non autostradali)
LA LEGGE FINANZIARIA PROVINCIALE PER IL 2012 (L.P. 18/2011, ART. 10, C. 2)
Legge provinciale n. 18/2011 - articolo 10, comma 2
2. Dopo l’articolo 27 della legge provinciale n. 27 del 2010 è inserito il seguente:
«Art. 27 bis
Agevolazione per il finanziamento dell’attività di promozione turistica
1. Per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011 e per il successivo, nei confronti dei
soggetti passivi ai quali è applicabile l’aliquota stabilita dall’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo n. 446
del 1997, è riconosciuta una detrazione dell’IRAP dovuta alla Provincia pari al 50 per cento dell’importo dei finanziamenti dagli stessi erogati nel corrispondente periodo d’imposta ai soggetti indicati negli articoli 9 e 12
quater, comma 3, della legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 (legge provinciale sulla promozione turistica).
La predetta detrazione non può in ogni caso risultare superiore a 0,46 punti percentuali del valore della produzione netta realizzata nel territorio provinciale.
2. Con deliberazione della Giunta provinciale sono definiti i criteri attuativi di quest’articolo, comprese le
tipologie dei finanziamenti che danno diritto all’agevolazione, il loro limite minimo in valore assoluto, gli obblighi di conservazione e comunicazione dei dati relativi ai versamenti ricevuti da parte dei soggetti indicati negli
articoli 9 e 12 quater, comma 3, della legge provinciale sulla promozione turistica».
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
21
associazione
contributi
Aliquote IRAP vigenti a livello provinciale
(anno d’imposta 2012)
1) Aliquote banche/assicurazioni (nessun intervento
provinciale, quindi restano ferme quelle previste
dal legislatore nazionale).
2) Aliquota settore agricolo (riduzione 1%, con aliquota pari allo 0,90%).
3) Aliquota ordinaria
- riduzione generalizzata 0,46% (aliquota 3,44%);
- riduzione 0,46% per chi versa per Cassa Integrazione Guadagni (aliquota 2,98%);
- riduzione 3% per nuove iniziative produttive
(aliquota 0,90%).
4) Inoltre:
DETRAZIONE IRAP 90% fino allo 0,46% della base imponibile IRAP nei confronti dei soggetti passivi che versano contributi agli enti bilaterali che
erogano prestazioni di sostegno al reddito.
DETRAZIONE IRAP 50% fino allo 0,46% della
base imponibile IRAP nei confronti dei soggetti
passivi che versano contributi alle APT e ai
Consorzi Pro Loco.
DEDUZIONE DALLA BASE IMPONIBILE IRAP degli oneri per la ricapitalizzazione delle imprese
(art. 27 ter LP 27/2010).
DEDUZIONE DALLA BASE IMPONIBILE IRAP dei
premi di produttività erogati ai dipendenti (art. 27
sexies LP 27/2010).
Le agevolazioni sono generalmente cumulabili
(art. 27 quinquies LP 27/2010).
BASE IMPONIBILE: € 200.000  l’IRAP dovuta sarebbe di € 6.880 (3,44% di 200.000).
Caso 1: finanziamento all’APT € 1.000  l’impresa
potrà detrarre € 500 di IRAP e verserà pertanto
€ 6.380 (l’importo massimo detraibile sarebbe stato
pari allo 0,46% di 200.000, vale a dire € 920).
Caso 2: finanziamento all’APT € 2.000  l’impresa
potrà detrarre € 920 di IRAP e verserà pertanto
€ 5.960 (dato che il 50% di € 2.000 è superiore al
tetto massimo di € 920).
BASE IMPONIBILE: € 500.000  l’IRAP dovuta sarebbe di € 17.200 (3,44% di 500.000).
Caso 1: finanziamento all’APT € 2.000  l’impresa
potrà detrarre € 1.000 di IRAP e verserà pertanto
€ 16.200 (l’importo massimo detraibile sarebbe stato pari allo 0,46% di 500.000, vale a dire € 2.300).
Caso 2: finanziamento all’APT € 5.000  l’impresa
potrà detrarre € 2.300 di IRAP e verserà pertanto
€ 14.900 (dato che il 50% di € 5.000 è superiore al
tetto massimo di € 2.300).
Va aggiunto che se il finanziamento all’APT è un
costo inerente all’attività dell’impresa (e lo è nella generalità dei casi), il contribuente potrà portare tutto il
finanziamento in deduzione dalla base imponibile
dell’imposta sui redditi (questo significa che, in caso
di contribuente IRES, il risparmio fiscale del finanziamento dell’APT potrà arrivare fino a un max del 50%
(IRAP) + 27,50% (IRES), riducendo l’esborso reale a carico del contribuente – nei casi più favorevoli – a meno di un quarto di quanto versato all’APT.
MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO
DELL’AGEVOLAZIONE
Il contribuente IRAP che versa finanziamenti all’APT o al Consorzio Pro Loco a partire dal 01/01/2012
ha la possibilità di portare in detrazione dall’IRAP dovuta per l’anno in cui ha effettuato il finanziamento il
50% di quanto ha versato all’ente turistico, con un tetto massimo dello 0,46% della base imponibile IRAP. La
prima applicazione della detrazione avverrà pertanto
nel 2013, in sede di dichiarazione dei redditi 2012. I finanziamenti rilevanti sono tuttavia tutti quelli effettuati a partire dal 1° gennaio 2012.
ESEMPI:
L’impresa Alfa versa nel 2012 un contributo di xxxx €
all’APT Delta.
Al momento della liquidazione dell’imposta per il
2012 (dichiarazione dei redditi 2013), l’impresa Alfa
porterà in detrazione dall’imposta che sarebbe dovuta all’Erario (e spettante alla PAT) il 50% del contributo versato all’APT.
I seguenti esempi illustrano il vantaggio. Per semplicità si ipotizza che l’impresa sia soggetta all’aliquota
IRAP del 3,44%.
22 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
TIPOLOGIE DEI FINANZIAMENTI
CHE DANNO DIRITTO ALLA DETRAZIONE
La ratio dell’agevolazione IRAP è sviluppare la capacità dell’APT di ottenere finanziamenti dagli operatori e dalla realtà economica locale. Sono quindi
esclusi dall’agevolazione i semplici corrispettivi per
diretta prestazione di servizi svolti dall’APT a beneficio del singolo operatore (vale a dire i casi in cui l’APT
è un mero fornitore del contribuente IRAP).
Le tipologie di finanziamento privato oggetto di
detrazione IRAP sono quindi le seguenti:
• finanziamenti erogati quali atti di liberalità o quali contributi in c/esercizio a favore dell’APT (o
Consorzio Pro Loco);
• finanziamenti erogati a fronte della partecipazione a progetti di marketing territoriale realizzati
dall’APT (o Consorzio Pro Loco), inseriti nel programma annuale di attività dell’ente.
LIMITE MINIMO SIGNIFICATIVO
La soglia minima di significatività del finanziamento sarà individuata dalla Giunta provinciale, sentiti gli
associazione
contributi
operatori, anche differenziandola per categoria economica (es. ricettività, impianti a fune, servizi ai turisti
€ 1000/anno; altri contribuenti: € 500/anno).
OBBLIGHI DI CONSERVAZIONE
E COMUNICAZIONE DEI DATI RELATIVI
AI VERSAMENTI
Trattandosi di finanziamenti che comunque affluiscono alla contabilità dell’APT o del Consorzio Pro
Loco, non sono necessari obblighi di conservazione
ulteriori rispetto a quelli ordinari (civilistici e fiscali).
L’ente deve comunque conservare la documentazione
attestante l’avvenuto finanziamento.
La comunicazione dei dati alla Provincia (Servizio
Turismo) viene fatta coincidere con la rendicontazione prevista per la liquidazione del saldo dei contributi concessi ai sensi della L.P. 8/2002 (30 giugno di
ogni anno). Bankitalia:
il debito cala a 1.909 miliardi
Nel periodo gennaio-novembre 2011 migliora anche
la lotta all’evasione: sono stati recuperati 858 milioni
in più (+18,3%) rispetto all’anno prima.
di Stefano Frigo
Il debito pubblico italiano a novembre è sceso a
1.905,012 miliardi di euro, rispetto ai 1.909,1 di ottobre.
È quanto risulta dai dati diffusi lo scorso 16 gennaio
dalla Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino
statistico dedicato alla Finanza pubblica. A novembre
del 2010 lo stock era pari a 1.868,4 miliardi. Il debito
pubblico italiano nel mese di novembre torna dunque
a scendere anche se resta sopra quota 1.900 miliardi
di euro. Il record era stato toccato a luglio 2011 con
1.911,759 miliardi.
A spingere il calo del debito sono le entrate tributarie
erariali cresciute tra gennaio e novembre a 364,388
miliardi di euro, in aumento di +1,586 miliardi di euro
sullo stesso periodo del 2010 (+0,4% tendenziale).
Le imposte dirette, si legge in una nota, fanno registrare
una flessione dell’1,5% (-3,041 miliardi) rispetto
al corrispondente periodo del 2010, dovuta
principalmente alla decelerazione dell’Ire, mentre
le imposte indirette fanno registrare un aumento
del 2,9% (+4,627 miliardi) rispetto allo stesso periodo
del 2010. Nel complesso, afferma il Tesoro, i risultati
del gettito del periodo gennaio-novembre 2011
confermano “la tenuta delle entrate tributarie”.
Il gettito dell’Imposta sul reddito presenta infatti una
flessione dello 0,2% (-229 milioni di euro) sostenuto
dall’andamento positivo delle ritenute sui redditi di lavoro
dipendente pubblico e privato (+1,1%) e di quelle sui
redditi di lavoro autonomo (+1,1%) che ha compensato
la riduzione del gettito dell’autoliquidazione su cui
ha inciso, in particolare, la diminuzione di 17 punti
percentuali dell’acconto Irpef 2011.
Il gettito Ires passa da 36.464 a 35.550 milioni di euro
«registrando la sostanziale tenuta del gettito al netto
dell’effetto del venir meno delle imposte sostitutive
introdotte con la Legge Finanziaria del 2008», spiega
il ministero. Il gettito Iva aumenta dell’1,8% (+1.801
milioni di euro) «trainato, in buona parte, dalla
componente relativa al prelievo sulle importazioni
(+20,6% pari a +2.714 milioni di euro) che riflette
il rialzo dei prezzi dell’energia verificatosi fin dall’inizio
dell’anno». Positivo il gettito dell’imposta di consumo
sul gas metano (+10,0% pari a +387 milioni di euro).
In crescita anche il gettito dell’imposta sugli oli minerali
(+1,9% pari a +322 milioni di euro) che riflette
l’aumento dell’aliquota deliberato per aumentare
le dotazioni del fondo per fronteggiare le emergenze
umanitarie e gli eventi alluvionali in Liguria e Toscana.
Il gettito delle imposte sulle transazioni è in linea con
quello dell’analogo periodo dell’anno precedente,
al netto di un’entrata eccezionale registrata nel mese
di febbraio 2010.
In aumento gli incassi per la lotta all’evasione:
nel periodo gennaio-novembre 2011 è stato registrato
infatti un incremento del gettito del 18,3% (+858 milioni
di euro), rispetto al corrispondente periodo del 2010.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 23
associazione
area appalti
Contributi
per le ristrutturazioni
sulla prima casa
Nella Giunta provinciale del
10 febbraio 2012, sono stati
deliberati i criteri attuativi
dell’art. 43 della Legge Finanziaria
provinciale, volti a sostenere
gli interventi di ristrutturazione
su singole unità abitative e relative
pertinenze costituenti la prima
casa di abitazione, che devono
altresì garantire il miglioramento
energetico dell’immobile.
di Marzia Albasini
a Finanziaria provinciale ha stanziato un fondo di 45 milioni (di cui 15 milioni riservati alle giovani coppie) assegnati alle Comunità di
Valle, che avranno il compito di accogliere le domande e stilare le graduatorie.
Gli stanziamenti sono stati suddivisi tra le varie Comunità, attribuendo un peso del 35% alla popolazione residente e del 65% al patrimonio edilizio esistente, come indicato nella tabella riportata in allegato.
L
Si può accedere ai contributi in due periodi diversi:
• dal 1° marzo 2012 al 16 aprile 2012 - finestra in
cui verranno distribuiti dal 50% al 70% dei 45 milioni stanziati;
• dal 15 maggio 2012 al 29 giugno 2012 - finestra
sul residuo.
La spesa massima complessiva ammessa è di
120.000 euro per nuclei con almeno tre figli e 110.000
euro per gli altri. Il contributo è fissato nella misura del
30%, aumentato al 40% per le giovani coppie.
A differenza di quanto avvenuto nella precedente
manovra, questa volta i contributi non saranno assegnati in base alla cronologia di presentazione delle
domande, bensì in base ad apposite graduatorie, formate presso ogni Comunità di Valle del luogo in cui
si trova l’immobile oggetto dell’intervento:
• una graduatoria per le giovani coppie o nubendi;
• due graduatorie per la generalità dei richiedenti:
una per coloro che hanno un ICEF che rientra nelle soglie individuate dalla delibera e una per coloro
24 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
che hanno un ICEF al di fuori delle soglie o che
non hanno presentato la certificazione ICEF.
A tal proposito, ricordiamo che il nostro CAAF è a
disposizione per la predisposizione della Certificazione ICEF di tutti gli interessati.
Per accedere al contributo, il nucleo familiare del
richiedente deve avere un indicatore ICEF non superiore a 0,39 e non inferiore a 0,15.
Coloro che appartengono a un nucleo familiare
con un indicatore ICEF non compreso tra le soglie
sopra indicate potranno beneficiare del contributo
solamente per la parte di spesa riferita «a interventi destinati all’isolamento perimetrale, dei solai e del tetto,
nonché a porte, finestre e infissi».
Le graduatorie della generalità dei richiedenti saranno redatte sulla base del miglioramento energetico conseguibile con l’intervento. Si renderà pertanto necessario l’intervento di un Tecnico iscritto
associazione
Enti
Comun General de Fascia
Comunità Alta Valsugana
e Bersntol
Comunità Alto Garda e Ledro
Comunità della Paganella
Giovani coppie
e nubendi
Generalità
410.000,00
819.000,00
1.404.000,00
2.808.000,00
1.301.000,00
2.602.000,00
190.000,00
381.000,00
2.220.000,00
4.439.000,00
Comunità della Valle dei Laghi
269.000,00
538.000,00
Comunità della Valle di Cembra
290.000,00
579.000,00
Comunità della Valle di Non
1.113.000,00
2.226.000,00
Comunità della Valle di Sole
655.000,00
1.311.000,00
Comunità della Vallagarina
Comunità delle Giudicarie
1.408.000,00
2.815.000,00
Comunità di Primiero
434.000,00
868.000,00
Comunità Rotaliana - Konigsberg
Comunità territoriale
della Valle di Fiemme
Comunità Valsugana e Tesino
Magnifica Comunità
degli Altopiani Cimbri
Territorio Val d’Adige
661.000,00
1.322.000,00
654.000,00
1.310.000,00
810.000,00
1.620.000,00
273.000,00
545.000,00
2.908.000,00
5.817.000,00
Totali
15.000.000,00 30.000.000,00
La spesa massima complessiva
ammessa è di 120.000 euro per
nuclei con almeno tre figli e 110.000
euro per gli altri. Il contributo è
fissato nella misura del 30%,
aumentato al 40% per le giovani
coppie.
nell’elenco dei soggetti certificatori abilitati, previsto
dal D.P.R. 13 luglio 2009 n. 11-12/Leg.
Il parametro di riferimento per il miglioramento
energetico è rappresentato dalla differenza di fabbisogno di energia tra lo stato di fatto e lo stato di progetto espressa in chilowatt/ora al metro quadro per anno.
Sono in particolare ammessi interventi che prevedono
un miglioramento energetico superiore a 10 kWh/mq
per anno. A parità di punteggio le domande saranno
collocate in graduatoria sulla base di un sorteggio.
La graduatoria delle giovani coppie e nubendi sarà
invece redatta sulla base di tre parametri. Oltre al parametro di miglioramento energetico e all’indicatore
ICEF come sopra definiti, verranno considerati anche
gli anni di residenza in Trentino di chi presenta la
domanda, tenendo conto di punteggi graduati che
assegnano punteggio a chi ha almeno 5 anni di residenza, fino al punteggio massimo per chi ha residenza dalla nascita o da almeno 30 anni.
La delibera precisa che non saranno ammesse domande presentate da soggetti che hanno già beneficiato di contributi provinciali per l’acquisto e la riqualificazione della casa negli ultimi 10 anni o su unità
abitative già interessate da lavori assistiti da contributi.
area appalti
Sartori: «Appalti, ci sentiamo
presi in giro»
Artigiani: «I Comuni indicono gare aperte pensando
di risparmiare. È un errore»
di Enrico Orfano [dal “Corriere del Trentino” del 23.02.2012”]
TRENTO - «Negli appalti pubblici ci sentiamo presi in
giro: i Comuni non seguono quanto chiede la
Provincia». Così Carmelo Sartori, presidente degli edili
degli Artigiani, ieri alla fine dell’incontro
dell’osservatorio di settore con Ance Confindustria e
sindacati. Sartori fa un esempio: «A Tenna per lavori a
base d’asta di 552.000 euro, a causa della gara aperta,
si sono presentate 132 ditte da tutta Italia. Stessa cosa
capita in molti altri Comuni. C’è una legge che dice che
sotto i 500.000 euro basta invitare 5 ditte ed entro un
milione 10. Perché non si applica? Il presidente Lorenzo
Dellai si era impegnato personalmente in questo senso,
ma mi pare che qui non cambi proprio nulla.
Anzi, a questo punto viene iI sospetto che la Provincia
non faccia per niente pressione in questo senso e che
i segretari comunali facciano quello che vogliono».
Una folta partecipazione significa ribassi molto
accentuati, appalti vinti da imprese quasi sempre non
trentine e con iI rischio che l’opera non venga mai
realizzata. «Se l’idea dei Comuni è di risparmiare,
allora non hanno capito nulla. Alla prova dei fatti
quasi sempre i costi aumentano di molto e le ditte
vincitrici presentano un malloppo di riserve che
i Comuni sono costretti ad accettare pur di finire
l’opera. In più queste aziende che vincono con ribassi
sospetti sono impossibili da rintracciare se le cose
vanno a finire male. Perché Durnwalder l’ha capito
e iI Trentino non ci riesce?».
Sono invece ammissibili anche interventi su immobili non ancora di proprietà del richiedente, purché sussistano le condizioni richiamate nella delibera.
La Delibera che definisce i criteri per l’assegnazione
dei contributi e i criteri sopra riassunti è rinvenibile tra
le news sul nostro sito: www.artigiani.tn.it Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 25
associazione
giovani e lavoro
Per i giovani è sempre
più difficile trovare lavoro
Giovani trentini sempre più scoraggiati nella ricerca di lavoro. Secondo gli
ultimi dati dell’Agenzia del lavoro provinciale, infatti, tra aprile e giugno 2011 il
numero di coloro che non avevano alcuna volontà di cercare lavoro è aumentato
di oltre 1.700 unità.
di Stefano Frigo
38.000 under 25, uomini e donne, che alla fine
del secondo trimestre erano di fatto “parcheggiati” a casa o a scuola rappresentano una quota pari a circa il 70% del totale di quella classe di età. Poco consola il fatto che il tasso di disoccupazione sia
calato nello stesso periodo, visto che lo stesso ha fatto anche quello di attività, ovvero di partecipazione
al mercato del lavoro dei giovani.
Tale combinazione di dati, spiegano dall’Agenzia
del lavoro, fa intuire che si è acuito un fenomeno di
scoraggiamento dei giovani rispetto alla ricerca di un
posto di lavoro.
A contribuire a questo meccanismo non c’è solamente il lato della domanda di lavoro dei ragazzi. Anche le imprese, come dimostrano i dati sulle assunzioni, sembrano essere più propense a incrementare i
I
propri organici attraverso persone più esperte. Nei primi nove mesi del 2011, infatti, la quota di nuovi rapporti di lavoro in Trentino ha mostrato un segno positivo, tranne che per gli under 29. Per chi ha meno di
30 anni il numero di assunzioni è calato dell’1,3% e di
514 unità rispetto allo stesso periodo del 2010. In generale, invece, i numeri degli assunti sono cresciuti nei
nove mesi considerati di circa il 2% di oltre 2.700
unità, toccando quota 102.000 circa. Tra i nuovi rapporti di lavoro, l’exploit maggiore tocca ai cosiddetti
anziani (oltre 54 anni) che hanno visto aumentare del
9,8% (+583 in valore assoluto) il numero di assunti.
Meglio dei ragazzi hanno fatto anche i lavoratori tra i
30 e i 54 anni che hanno visto lievitare del 4,9% il numero degli assunti, che nei primi nove mesi del 2011
hanno di fatto sfiorato quota 58.000. Lavoro, la crisi pesa di più
sui giovani italiani
di Stefano Frigo
ITALIANI SENZA LAVORO
Va male invece per gli italiani, soprattutto nelle fasce
di età più basse: 160 mila posti in meno nello stesso
arco di tempo preso in esame. Tra questi, annota Laura
Zanfrini che per l’Ismu ha seguito la ricerca sul lavoro,
«sono i giovani a rappresentare le principali vittime»,
e sono per la prima volta i giovani (due su tre)
a considerare l’immigrazione un problema.
Contrordine: a pagare le conseguenze della crisi non
sono i lavoratori immigrati, ma i giovani italiani. Si legge
nelle pagine del nuovo rapporto della Fondazione Ismu:
l’andamento dell’occupazione complessiva nel nostro
Paese nel confronto tra il primo trimestre del 2010 e
l’inizio del 2011 ha fatto registrare un aumento di 116
mila unità. «Un risultato positivo ottenuto solo grazie
alla componente immigrata», scrivono i ricercatori,
cresciuta in un anno del 14 per cento (275 mila in più).
Una resistenza alla recessione che è merito soprattutto
delle donne, «concentrate nei servizi domestici
e di assistenza meno legati agli andamenti ciclici
dell’economia».
NUOVO EQUILIBRIO
I due fenomeni non sono legati: per esser chiari,
gli stranieri (ancora soprattutto manodopera non
qualificata) non occupano i posti dei ragazzi italiani
(con aspettative più “alte” di impiego). Ma sono il
risultato, certo, di un andamento complessivo: «In base
ai dati del rapporto – scrive ancora la ricercatrice –
trova credito l’ipotesi che il mercato del lavoro italiano
stia cercando un nuovo equilibrio, ampliando il ricorso
a una manodopera straniera a bassa retribuzione,
rinunciando a investire sulle giovani generazioni,
con effetti preoccupanti per le prospettive di fuoriuscita
dalla crisi».
Aumenta la disoccupazione tra le nuove generazioni
di casa nostra. E sempre più stranieri lasciano l’Italia
26 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
associazione
imposte
Imu batte Ici
2a1
di Alessandro Tonina
partire da quest’anno l’Imu va a sostituire l’Ici.
La nuova imposta pesa maggiormente sui
contribuenti.
Abbiamo fatto alcune simulazioni che riportiamo
in tabella.
Gli incrementi sono evidenti. Innanzitutto per la
prima casa l’incremento è netto in quanto non era
soggetta a Ici mentre ora è soggetta a Imu.
Anche l’incremento su un’abitazione tipo affittata è rilevante in quanto i maggiori costi sono pari al
121%.
Ancora più onerosa la situazione di chi detiene la
casa per vacanze senza locarla. In questo caso l’incremento è del 183% anche se un beneficio deriverà dal
fatto che, limitatamente a questo caso, l’Imu assorbe
l’irpef.
Anche gli immobili produttivi sono incisi pesantemente. Si va dal +105% di un piccolo negozio al
+103% di un ufficio. Minore ma comunque rilevan-
A
te l’incremento a carico dei capannoni artigianali.
Prendendo l’esempio di un piccolo immobile strumentale osserviamo un incremento del 52%.
Alla cassa al 16 giugno prossimo e al 16 dicembre. Tipologia
di immobile
IMU 2012 Incremento
Note
€ percentuale
A2 abitazione
principale con rendita
rivalutata 1.400
-
696
%
A2 abitazione affittata
con rendita riv. 1.300
715
1.629
128%
A2 abitazione
a disposizione
con rendita riv. 1.000
600
1.696
183%
C1 negozio con rendita
rivalutata 2.050
418
883
111%
2.355
3.688
57%
540
1.128
109%
2.700
3.524
31%
D capannone
con rendita rivalutata
7.850
A10 ufficio con rendita
rivalutata 1.800
STRANIERI IN FUGA
Nel complesso, però, i nuovi conteggi ribadiscono
e accentuano la caduta verticale nella crescita
della presenza straniera in Italia: solo 70 mila in più
rispetto al primo gennaio 2010 (il totale arriva
a 5,4 milioni, irregolari inclusi).
Significa che arrivano meno immigrati e sempre
di più vanno altrove o rientrano in patria.
E questo sì è effetto della crisi. Sulla base dei nuovi
dati, il direttore generale dell’Immigrazione e delle
Politiche d’integrazione del Ministero del Lavoro,
Natale Forlani, ha confermato (era già nell’aria e
circolavano i primi studi) che il Governo si sta
orientando per non varare un nuovo decreto flussi
nel 2012: «Potrebbe non essere necessario – dice –,
si possono soddisfare le esigenze del mondo del
lavoro con i 300 mila stranieri disoccupati già
presenti in Italia e i 40 mila figli di immigrati in cerca
di prima occupazione».
Il tasso di disoccupazione tra gli stranieri (12,1%)
resta comunque più alto di quello che si registra
tra gli italiani (8,2%).
ICI 2011
€
Terreno edificabile
con valore 450.000
1
2
1 (non si è tenuto conto delle detrazioni per figli e si è applicata la detrazione base di 200 euro)
2 (l’Imu assorbe l’Irpef; nei calcoli non se ne è tenuto conto)
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 27
associazione
energia
Addizionali
sull’energia elettrica
Approvato il disegno di legge
La temuta duplicazione dell’imposta sui consumi, a carico di imprese e cittadini
del Trentino, è stata “disinnescata” lo scorso 10 gennaio dalla Giunta
provinciale, con il varo di un apposito disegno di legge.
di Stefano Frigo
trentini non dovranno pagare due volte l’imposizione sul consumo di energia elettrica, l’accisa
erariale maggiorata allo Stato e le rispettive addizionali alla Provincia o ai Comuni. La temuta duplicazione dell’imposta sui consumi, a carico di imprese e cittadini del Trentino, è stata “disinnescata” lo
scorso 10 gennaio dalla Giunta provinciale, con il varo di un apposito disegno di legge, un articolo unico
che ha come scopo quello di ridurre a zero l’impatto
delle addizionali provinciali e comunali sull’accisa.
Per rendere immediatamente esecutivi i contenuti
del disegno di legge, in attesa della sua approvazione, la Giunta provinciale ha disposto la sospensione
del versamento degli acconti mensili delle addizionali. Il problema, lo ricordiamo, era sorto con l’incremento dell’aliquota dell’accisa erariale sull’energia elettrica, introdotto con decreto del Ministero
dell’Economia e delle finanze il 30 dicembre 2011 in
attuazione delle disposizioni dei decreti sul federalismo regionale e municipale e valido per tutto il territorio nazionale. Ad esso doveva corrispondere la
cessazione dell’applicazione delle addizionali provinciali e comunali sulla medesima accisa. Ma la soppressione di queste addizionali è stata disposta per le
sole regioni a statuto ordinario, lasciando fuori i territori ad autonomia speciale.
I
Si è quindi determinata una disparità di trattamento tra cittadini e imprese di regioni e province ad
autonomia speciale rispetto al resto d’Italia, particolarmente grave in un momento di crisi quale è quello attuale. Infatti, se da un lato resta sostanzialmente inalterato l’onere tributario complessivo gravante
sui contribuenti delle regioni a statuto ordinario, che
a fronte dell’aumento dell’accisa erariale non verseranno più le addizionali provinciali e comunali, dall’altro i soggetti passivi delle regioni e province a statuto speciale sarebbero tenuti a pagare sia l’accisa
erariale maggiorata sia le addizionali provinciali e comunali, che non essendo state soppresse continuano
a trovare regolare applicazione. Un aggravio, dunque,
28 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
sia per i conti delle famiglie sia per la competitività
delle imprese, in un momento tutt’altro che favorevole per entrambe, considerata la situazione economica internazionale.
Da qui l’intervento “riparatore” della Provincia
autonoma di Trento. Facendo leva sulle prerogative
statutarie in materia di tributi provinciali e locali
(art. 73 dello Statuto), così come modificate a seguito dell’Accordo di Milano di fine 2009, si è proposto
con il disegno di legge il cui testo è stato approvato
stamani di eliminare questa ingiustificata disparità di
trattamento attraverso la riduzione a zero delle addizionali provinciali e comunali, a partire dal 1° gennaio 2012 (i Comuni avranno 120 giorni di tempo
per recepire questa indicazione). In tal modo, i trentini pagheranno la sola accisa erariale maggiorata e
non le addizionali. associazione
energia
Energie
rinnovabili
Fotovoltaico: per gli italiani
è l’energia del futuro. E con il 2012
in arrivo nuovi incentivi
di Stefano Frigo
empre più famiglie decidono di passare al solare per risparmiare sulla bolletta di luce e
gas. A convincere i più reticenti ci pensano
gli ecobonus statali destinati a chi investe nelle rinnovabili: i dettagli del nuovo Conto Energia.
A rivelarlo è il rapporto “Gli italiani e il solare”,
realizzato da Ipr marketing e Fondazione Univerde
secondo cui dal 2009 è aumentato il numero delle famiglie che decidono di scommettere sul fotovoltaico.
Tra i principali motivi alla base di questa maggiore
propensione nei confronti dell’energia solare e, in
generale, delle fonti rinnovabili c’è la volontà di risparmiare sui costi energia elettrica e gas, soprattutto
in previsione dell’ennesimo rialzo annunciato dall’Aeeg. Inoltre, il Governo mette a disposizione degli
incentivi specifici per chi investe nel fotovoltaico.
S
Secondo quanto affermato nel rapporto di Ipr
marketing e Fondazione Univerde, da settembre
2009 è aumentata la quota di italiani che investe nel
solare: il numero di persone che hanno dichiarato
di aver preso in considerazione l’idea di sfruttare il
solare è passato dal 54% all’80%. In crescita anche
le percentuali di consumatori a favore di eolico,
idroelettrico, geotermico e biomasse a conferma di
un rinnovato interesse nei confronti delle fonti di
energia rinnovabili, che sono state largamente giudicate sicure ed eco-compatibili.
A influire su questi dati sono i continui aumenti
che si sono abbattuti sui costi dell’energia. Anche se
continua a persistere un 35% che considera il solare
più costoso rispetto alle fonti energetiche tradizionali, il principale motivo alla base di questo trend è,
infatti, la volontà di risparmiare sulla bolletta dell’energia (45%).
Altre motivazioni
sono il rispetto per
l’ambiente (31%) e
la convinzione di aver fatto una scelta
giusta per il futuro (17%). Stranieri,
il 9,2% della popolazione
nel 2010
In Trentino nel 2010 l’incidenza degli stranieri sulla
popolazione residente è stata del 9,2%, superiore
al dato medio nazionale, pari al 7,5%. Si tratta
di 48.622 persone al primo gennaio 2011.
E l’immigrazione è ancora in crescita, ma meno
che nella media nazionale: rispetto al 2009
l’aumento dei residenti stranieri ha registrato infatti
un +5,6%, inferiore al dato nazionale, che è pari
a +7,9%.
Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto
immigrazione in Trentino 2011 promosso dal Cinformi
(Centro informativo per l’immigrazione) e
dall’Assessorato alla Solidarietà internazionale della
Provincia autonoma di Trento, curato dalla facoltà
di Sociologia dell’università di Trento e presentato
stamattina. I Paesi del mondo che ora contribuiscono
di più all’incremento dell’immigrazione in Trentino
sono la Repubblica Moldova, la Federazione russa,
il Pakistan e l’Ucraina.
La presenza complessiva dell’immigrazione vede nel
complesso per ancora al primo posto la Romania, con
8.545 persone, seguita da Albania, a quota 7.004,
e Marocco, con 4.877 persone. Degli
immigrati presenti in Trentino più di un
quarto (13.000 persone) è residente nel
capoluogo e il 50% ha meno di 30 anni.
Tra i motivi dei permessi di soggiorno
prevale il lavoro (52,1%), seguito dai
ricongiungimenti familiari (40,7%).
[S.F.]
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 29
associazione
sicurezza
Infortuni stradali
nel settore trasporti
di merce su strada
L’Osservatorio Provinciale Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali
dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ha realizzato un’indagine
sugli incidenti stradali nel settore del trasporto di merci su strada che ha
l’obiettivo di elaborare un programma di prevenzione da mettere a disposizione
di tutte le aziende di autotrasporto trentine.
INFORTUNI STRADALI SUL LAVORO
Frequenza
Gli infortuni per incidente stradale nel periodo
2006-09 sono stati 180 (104 su strade trentine e 76
fuori provincia) e hanno coinvolto lavoratori di
aziende di trasporto assicurate.
26
25
25
27
30
26
33
35
Costi sociali
• In totale sono state perse 8.950 giornate di lavoro.
• Per ogni infortunio stradale sono state perse in media 51 giornate di lavoro (esclusi i 4 casi mortali).
• Gli incidenti stradali nel settore del trasporto merci su strada sono associati con una maggiore gravità dell’infortunio: la percentuale di infortuni
gravi negli incidenti stradali occorsi in provincia
di Trento è del 46% contro il 28% degli infortuni
non stradali.
• Non si registra nessuna differenza nella gravità degli incidenti tra lavoratori italiani e nati all’estero.
Fonte: Flussi informativi “INAIL-ISPESL-Regioni” (aggiornamento 2010)
DINAMICA DEGLI INCIDENTI
10
11
12
15
20
20
5
0
2006
In provincia
2007
2008
2009
Fuori provincia
Profilo degli infortunati
• Il 99% degli infortunati è di sesso maschile.
• L’età media è di 40 anni (da 20 a 70 anni).
• Nel 44% dei casi l’infortunato è nato all’estero.
Esiti e gravità degli infortuni
• Sono stati registrati 4 casi mortali (2 in provincia
e 2 fuori), 20 casi con danni permanenti, mentre
156 (l’87%) ha avuto una inabilità temporanea.
Esito infortunio
Totale
%
Morte
4
2,2
Danni permanenti
20
11,1
Danni temporanei
155
86,1
Senza indennizzo
1
06
Totale
180
100
30 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
• Nel periodo 2008-09 il sistema MITRIS ha registrato 41 incidenti con lesioni che hanno visto il
coinvolgimento di almeno un “mezzo pesante”,
per un numero complessivo di 67 feriti e nessun
deceduto.
• In 11 casi su 41 (27%) l’incidente si è verificato in
un centro abitato.
• Dei 67 feriti, 17 erano conducenti di un mezzo pesante e gli altri erano conducenti o passeggeri di
automobili, moto o biciclette.
• Quindi, ogni incidente che coinvolge un mezzo
pesante provoca in media 1,6 feriti e, tra i feriti,
solo 1 su 4 è un conducente di mezzo pesante.
• Natura dell'incidente:
- 44% scontro;
- 29% tamponamento;
- 20% fuoriuscita;
- 7% urto senza coinvolgimenti di altri veicoli.
• Principali violazioni contestate:
- 29% eccesso di velocità;
- 15% distanza di sicurezza;
- 9% mancata precedenza;
- 9% cambio corsia/direzione;
- 9% efficienza di veicoli e rimorchi;
associazione
La strada è un luogo dove si lavora.
L’automezzo è uno strumento
di lavoro. Prevenire gli infortuni
stradali è possibile.
sicurezza
a tutte le aziende di autotrasporto della provincia
di Trento a cui queste possano fare riferimento tenendo conto delle esigenze specifiche delle diverse
tipologie di impresa. In conclusione
- nessuna violazione per guida in stato di ebbrezza, un caso di uso di stupefacenti.
Fonte: Sistema MITRIS (Mitigazione del rischio stradale, https://sim-mitris.itc.it/)
il sistema di monitoraggio dell’Osservatorio provinciale sugli incidenti stradali
PIANIFICAZIONE DI INTERVENTI
DI PROMOZIONE DELLA SALUTE
• L’indagine conoscitiva condotta nel 2009 presso le
imprese di trasporto trentine ha evidenziato l’esistenza di valide esperienze aziendali finalizzate alla
prevenzione degli infortuni per incidente stradale
che si basano su approcci e strumenti eterogenei.
• È emersa l’opportunità di raccogliere gli elementi
più efficaci di queste esperienze concrete al fine di
elaborare un programma di prevenzione, come insieme di “buone prassi”, da mettere a disposizione
Noleggio a lungo termine
di auto e furgoni fino a 35 quintali
FIRMATA LA CONVENZIONE TRA
ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E DIELLEGI TRENTO
Il 22 febbraio 2012 è stata siglata la convenzione
tra Associazione Artigiani di Trento e Diellegi, per offrire
agli associati la fornitura di auto e furgoni fino a 35
quintali con la formula del noleggio a lungo termine.
Il noleggio a lungo termine è uno strumento che
consente a un’azienda di disporre di un parco auto,
• Gli incidenti stradali rappresentano una modalità
importante di infortunio sul lavoro:
- per la frequenza degli eventi
- per la maggiore gravità
- per i costi sociali associati
- per il coinvolgimento della popolazione generale.
• La proporzione maggiore di infortuni stradali
rispetto agli altri infortuni si registra nel settore
di “Trasporti merci su strada” dove gli eventi
risultano inoltre particolarmente gravi.
• Occorre rinforzare la cultura di sicurezza sulle
strade, applicando a questo rischio le strategie
di prevenzione dei rischi lavorativi.
• A tal fine appare utile la diffusione di linee guida
da produrre con la partecipazione attiva
dei portatori di interesse e mettendo a frutto
le migliori esperienze già in essere.
o di una singola vettura, sempre nuove e di qualunque
marca e modello.
Una realtà che offre tutti i vantaggi senza gli oneri
e le problematiche dell’acquisto, nella gestione
e manutenzione del mezzo.
Il noleggio a lungo termine è un prodotto grazie al quale
un’azienda o un professionista dopo aver scelto una
o più autovetture o veicoli commerciali, decidendone
il colore, l’allestimento e gli optional desiderati,
ne entrano in possesso e la detengono per la durata
stabilita contrattualmente a un canone mensile fisso
per tutta la durata del contratto e comprensivo di tutti
i servizi correlati, sollevando il cliente da ogni e qualsiasi
altro onere e incombenza.
Grazie alla convenzione, solo alle imprese associate,
è riservato uno sconto fino al 10% del canone mensile
in funzione della tipologia del mezzo, della durata
di noleggio e chilometri previsti contrattualmente, oltre
ad altre variabili presenti nella tipologia di contratto.
Per maggiori informazioni sono disponibili gli uffici
territoriali dell’Associazione Artigiani e, in alternativa,
è possibile visitare il sito http://myfleet.diellegi.com/.
Rinnovo convenzione con Ford Italia in favore
delle imprese associate per l’anno 2012
È stata rinnovata anche per il 2012 la Convenzione con
Ford Italia riguardante l’offerta delle autovetture e dei
veicoli commerciali del marchio FORD per l’acquisto
continua a pagina 32
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
31
associazione
Camera di Commercio
Riapertura delle iscrizioni
al Registro delle imprese
storiche italiane - anno 2012
PREMESSA
La Camera di commercio di [NomeProvincia] informa che sono aperte le iscrizioni al Registro nazionale
delle imprese storiche, reso disponibile sul sito istituzionale dell’Unioncamere (www.unioncamere.gov.it),
allo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese
che nel tempo hanno tramesso alle generazioni successive un patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali.
L’iscrizione nel Registro avviene con le modalità
di seguito indicate.
1. DESTINATARI E REQUISITI
L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese di qualsiasi
forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e attive, con
esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni.
Tale requisito temporale deve essere maturato al
31 dicembre 2011 (ovvero, l’attività deve esistere almeno dal 1911).
2. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Le imprese in possesso dei requisiti di cui all’art. 1
interessate possono presentare alla Camera della provincia dove hanno sede legale, domanda di iscrizione nel Registro utilizzando la modulistica, disponibile sul sito web www.tn.camcom.it (sezione “news”),
o presso l’Ufficio Anagrafe Commerciale della Camera di Commercio di Trento. La domanda può essere:
- presentata a mano all’Ufficio Anagrafe Commerciale;
- inviata dalla casella di posta elettronica certificata dell’impresa alla casella [email protected];
- inviata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.
La domanda deve essere inviata entro e non oltre
il 23 marzo 2012. Per le raccomandate farà fede il
timbro con la data dell’ufficio postale accettante.
3. DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
Al modulo della domanda devono essere allegati:
1. una breve relazione sulla vita dell’azienda dalla
costituzione ad oggi, dalla quale si evinca, in particolare, la continuità storica dell’impresa;
segue da pagina 31
a condizioni agevolate da parte delle imprese associate.
Le percentuali di sconto previste per i vari modelli, tutti di
recente uscita sul mercato, sono aumentate di diversi
punti percentuali rispetto al 2011, con particolare
riferimento alle autovetture di fascia medio-alta come
la C-Max5 e la C-Max7, ora acquistabili usufruendo di una
riduzione del 20% (con un miglioramento fino al 10,5%
rispetto al 2011), la Kuga (sconto del 22%, +7,5% rispetto
al 2011), la Mondeo (sconto del 22%, +8,5% rispetto al
2011), la S-Max (sconto del 22%, +9,0% rispetto al 2011)
e la Galaxy (sconto del 22%, +9,5% rispetto al 2011).
Anche i modelli Ka e Fiesta sono acquistabili dalle imprese
associate beneficiando di un’importante riduzione
di prezzo, pari al 25%, così come il veicolo commerciale
Transit, sul quale si applica uno sconto del 31%.
Le percentuali indicate si applicano a tutte
le motorizzazioni, a prescindere dalla tipologia
di alimentazione (benzina, diesel, GPL), nonché a tutti
gli allestimenti, partendo da un numero minimo
di accessori. Per usufruire dei vantaggi è, come sempre,
necessario che gli interessati dimostrino di essere
associati all’Associazione Artigiani, attraverso
l’esibizione della tessera associativa oppure di una
lettera su carta intestata dell’Associazione comprovante
la propria situazione associativa.
32 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
Rinnovo convenzione con FIAT per l’acquisto
dei veicoli commerciali per l’anno 2012
Per l’anno 2012 sono state concordate con FIAT
Professional condizioni di assoluto interesse
per l’acquisto dei veicoli commerciali da parte
delle imprese associate.
L’offerta 2012 è caratterizzata da importanti percentuali
di riduzione di prezzo per l’acquisto dell’intera gamma
dei veicoli commerciali FIAT Professional, con rilevanti
incrementi di sconto rispetto all’offerta 2011.
Le nuove condizioni prevedono sconti del 27,5% per
l’acquisto del modello SCUDO, del 26% per il DUCATO,
del 24,5% per il DOBLÒ e il 22% per il FIORINO.
In caso di permuta o rottamazione di un vecchio
veicolo, le percentuali aumentano ulteriormente,
arrivando, rispettivamente, al 32,5% per lo SCUDO,
al 31% per il DUCATO, al 30,5% per il DOBLÒ e al 29%
per il FIORINO.
Le percentuali di sconto riportate si applicano su tutti
i modelli indicati, compresi quelli alimentati a GPL
e metano, oltre alle versioni benzina e diesel.
Per dettagli relativi alle convenzioni è possibile rivolgersi
presso gli uffici territoriali di riferimento.
associazione
L’iniziativa è rivolta a tutte
le imprese di qualsiasi forma
giuridica operanti in qualsiasi settore
economico, iscritte nel Registro
delle imprese e attive per un
periodo non inferiore a 100 anni.
2. copia della documentazione storica utile a dimostrare la data di avvio dell’attività o della costituzione, qualora queste non coincidano con quelle
risultanti dalla visura camerale;
3. eventuale copia di pubblicazioni e/o documentazione storica, sulle origini e sulla storia dell’impresa.
Tutti i materiali possono essere messi a disposizione anche in formato elettronico.
Sarà inoltre particolarmente apprezzato per l’eventuale pubblicazione nel Registro delle imprese
storiche l’invio preferibilmente già in formato elettronico del logo o marchio attuale dell’impresa, riproduzioni di documenti storici (atti, fotografie d’epoca, disegni o rappresentazioni grafiche di marchi ecc.),
corredate di didascalie (data o periodo, descrizione del
documento o della fotografia ecc.).
4. CONTROLLI
La Camera di Commercio e l’Unioncamere effettuano verifiche sulle informazioni rese al fine di validarle dal punto di vista storico-scientifico.
5. TENUTA DEL REGISTRO
Un apposito Gruppo di lavoro, costituito presso
l’Unioncamere, sovrintende alla tenuta e all’aggiornamento del Registro, inserendo nel medesimo le
imprese riconosciute come storiche; con le modalità
individuate dal Gruppo di lavoro saranno cancellate
d’ufficio quelle imprese che nel tempo avranno perso i requisiti.
6. TRATTAMENTO DATI
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30/06/2003, n. 196
“Codice in materia di protezione dei dati personali”
e successive modifiche e integrazioni, si informa che:
- i dati forniti saranno oggetto di trattamento, con o
senza l’ausilio di strumenti elettronici e informatici, esclusivamente per gli scopi previsti dal presente bando;
- per tali scopi il conferimento dei dati è obbligatorio e il relativo trattamento non richiede il consenso degli interessati;
- i dati saranno resi disponibili a terzi nei limiti e con
le modalità previste dalle norme vigenti in materia
di trasparenza amministrativa e di diritto di accesso agli atti;
- il soggetto ai quali i dati si riferiscono potrà esercitare in ogni momento i diritti di cui all’art. 7 del
suddetto D.Lgs. 196/2003;
- titolare del trattamento dei dati è l’Unioncamere
nazionale. Camera di Commercio
La mostra sui laogai cinesi
all’Istituto “Vittoria” di Trento
di Massimo Parolini
Tempo di Giornate della Memoria e del Ricordo:
affinché non si dimentichi, per diffondere
la conoscenze dell’orrore tra le nuove generazioni,
etc. Film, dibattiti, convegni, articoli, libri. E poi?
Il presente va avanti, e, come ci ricorda S. Agostino,
il presente è già trapassato nel passato e il futuro è
già presente. Il rischio è che le due giornate diventino
un rito assolutorio delle coscienze dell’Occidente
liberale attuale e che poi, passate le cerimonie,
si abbassi la guardia, in attesa di altri 27 gennaio
e 10 febbraio. E l’attualità? La discriminazione,
i totalitarismi, le disuguaglianze sociali, le censure,
i crimini di Stato, sono oggi un mero ricordo?
Gli ultimi campi di concentramento sono stati i Gulag
di Stalin chiusi negli anni Novanta del secolo ormai
trascorso? A farci aprire gli occhi (a giovani e adulti)
ci hanno pensato un piccolo gruppo di giovani:
Andrea Giovanazzi, Alberto Raffaelli, Roberto
Chemotti dell’Associazione “La Torre” di Volano, che
hanno allestito e stanno prestando gratuitamente
ai vari istituti scolastici (ed enti) che la richiedono
una mostra itinerante sui laogai cinesi, campi
di concentramento e lavoro forzato, prigioni (jianyu),
ospedali psichiatrici (ankang), etc, termine che
in italiano possiamo tradurre con “riforma-rieducazione
attraverso il lavoro” (laojiao). Una ventina di pannelli
che raccontano l’oggi dei “campi di rieducazione”
dello Stato etico del Dragone, di fronte al quale
ci inchiniamo perché immenso mercato aperto
ai nostri prodotti e alle nostre ditte, ma nel quale, oltre
all’apertura dei mercati, l’Occidente non ha il coraggio
e la forza di imporre anche la globalizzazione delle
libertà e dei diritti. L’Associazione “La Torre”
ha organizzato questa mostra in collaborazione con
la Laogai Research Foundation Italia (presieduta
da Toni Brandi), un ramo dell’omonima associazione
fondata a Washington dall’ex internato Harry Wu
(presente al Teatro Sociale di Trento l’11 novembre
scorso a fianco del governatore Dellai e dei presidenti
nazionali di Confartigianato Guerrini e Coldiretti
Marini), vittima per 19 anni dei laogai per aver
criticato, ai tempi dell’Università, con un amico,
l’invasione sovietica di Budapest del 1956.
Tale associazione promuove una campagna
di sensibilizzazione sui laogai, dove sono impiegati
al lavoro forzato milioni di cinesi (oltre ai delinquenti
comuni, vi sono dissidenti politici e d’opinione, tra cui
sacerdoti e vescovi cattolici, monaci tibetani, donne,
bambini, asociali) che generano un reddito enorme
(milioni di dollari) a costo zero, a vantaggio del
regime comunista-capitalista cinese (strano ibrido)
e di varie imprese commerciali che producono
continua a pagina 34
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 33
associazione
mostre
Katábasis:
una discesa nell’abisso
dell’essere umano
Dal 14 al 28 gennaio 2012, a Trento (Palazzo Salvadori - Vicolo dell’Adige 31),
ha avuto luogo Katábasis, la mostra bipersonale degli artisti Jacopo
Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli.
di Chiara Ianeselli e Isabella Merler
al 14 al 28 gennaio 2012, a Trento (Palazzo
Salvadori - Vicolo dell’Adige 31) ha avuto
luogo Katábasis, mostra bipersonale degli artisti Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli.
L’idea della mostra è nata nel novembre 2011, a conclusione della terza edizione del progetto L’Artificio:
Arte e pensiero, promosso da il Funambolo. L’iniziativa
ha costituito un’eccezionale opportunità di incontro
e dialogo tra giovani professionisti (artisti e curatori)
attivi nel panorama artistico trentino. Tema conduttore del seminario è stata la riflessione sulle ragioni
attuali del fare artistico e sull’imprescindibilità della
sua comunicazione come strumento per favorirne la
comprensione, per vivificarne la naturale relazione
con il pubblico. Per questo si è deciso di concludere
questo percorso cercando un confronto diretto con la
D
segue da pagina 33
o investono in Cina. Spesso i laogai hanno due nomi:
uno come prigione, uno come impresa, per stabilire
rapporti con partner commerciali come una qualsiasi
società di capitali. D’altronde la legge cinese indica
chiaramente che il laogai deve «servire alla costruzione
economica dello Stato» e «creare ricchezza per
la società. Le strutture dei laogai sono sia strumenti
per la dittatura, sia speciali attività d’impresa». Le merci
prodotte col lavoro forzato sono vendute illegalmente
sul mercato internazionale. La “Laogai Research
Foundation” di Harry Wu ha identificato molti di questi
prodotti in vendita negli USA e dal 1991 ad oggi
le autorità statunitensi hanno attuato ventisei confische
in proposito. In realtà, formalmente, dopo le proteste
internazionali, il commercio dei prodotti dei laogai
risulta illegale anche in Cina (anche per i trattati
stipulati tra USA e Cina in tal senso). L’azione della
Fondazione di Harry Wu è stata determinante per far
approvare anche nei Parlamenti tedesco (maggio 2007)
e italiano (ottobre 2007) una risoluzione contro i laogai
e le violazioni dei diritti umani in Cina: in tal senso
la Fondazione ha presentato al Parlamento italiano
34 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
una proposta di legge (n. 3887) contro il commercio
dei prodotti del lavoro forzato. Ma tant’è… Si sa: la Cina
traina il mercato mondiale, assorbe i deficit degli Stati
(il 20% di quello spagnolo, 1.152 miliardi di dollari
di debito Usa, circa l’8% del totale), si è appena
comprata metà isola del Madagascar (di cui sfrutta
da anni le miniere di ferro), continua a comprare anche
in Italia piccole-medie imprese e attività commerciali
(anche in Trentino) e ora è impegnata nel “land
grabbing”, “accaparramento di terreni”, nella forma
dell’affitto (sovente a prezzi stracciati) o dell’acquisto,
una pratica già condannata dalla Fao per
le conseguenze spesso negative che comporta
all’autonomia degli approvvigionamenti agroalimentari
e allo sviluppo dei paesi arretrati. Tale caccia grossa
ai grandi terreni agricoli di tutto il mondo nasconde una
“grande paura” diventata “grande necessità”: garantire
l’alimentazione della popolazione cinese anche in caso
di iperinflazione e crisi dei raccolti e garantire l’aumento
costante del fabbisogno alimentare di tale popolazione
che col decollo industriale ha spesso duplicato o
triplicato la propria dieta annua (si prevede un +40%
associazione
mostre
collettività, attraverso la progettazione e la realizzazione di una mostra.
Dell’intera produzione dei due artisti partecipanti
al progetto, Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli, le due curatrici, Chiara Ianeselli e Isabella Merler, prendono in considerazione le opere più recenti,
che affrontano il medesimo oggetto d’indagine: l’individuo. Dimastrogiovanni, muovendo dalla considerazione del senso di smarrimento provato dall’uomo
che, scostata la maschera di abitudini e finzioni quotidiane, non intravede più la sua essenza, propone un
percorso di ricerca e recupero del Sé; Fogarolli indaga
invece l’imperscrutabile identità umana, un’identità
in dissoluzione, che nella sua materia pittorica investe
non solo l’uomo del passato, ma anche quello moderno, imprigionandolo eternamente nel tempo. Entrambi, dunque, procedono in direzione verticale, in
discesa: l’uno nell’animo tormentato del singolo, l’altro nelle profondità umane attraverso il tempo. Una
catabasi appunto, dal greco katabaíno, letteralmente
“vado giù”, un discendere, uno spingersi in profondità, in questo caso nell’abisso dell’essere umano. La
mostra ha potuto usufruire anche di un piccolo contributo dell’Associazione Artigiani. di fabbisogno globale di cereali entro i prossimi 15 anni).
Ciò a fronte della crisi finanziaria internazionale,
del calo della disponibilità alimentare, dell’aumento
dei prezzi seguito all’impennata del costo del petrolio,
della crescita dei terreni utilizzati per la produzione
di biocarburanti, del calo delle risorse idriche.
Questa Cina non usa mezzi toni con l’Occidente:
in una recente intervista a un quotidiano trentino,
un brillante studente cinese dell’Università di Trento,
dopo aver invitato le imprese trentine a investire nel
mercato del suo Stato ha invitato a mettere da parte
i principi “illuministi” occidentali, e a rispettare
le “tradizioni” e il sentire comune di un immenso Paese
radicalmente diverso. Insomma: globalizziamo le merci,
ma non le libertà e i diritti. La mostra sui laogai è ora
ospitata all’Istituto delle arti di Trento e Rovereto presso
l’Istituto “Vittoria” di Trento (in Via Zambra 3), dopo
essere stata esposta nella Sala di Rappresentanza della
Regione, al Consiglio comunale di Volano e all’Istituto
d’istruzione “Martino Martini” di Mezzolombardo.
Gli studenti del “Vittoria” sono rimasti particolarmente
colpiti da tale realtà, prendendo coscienza
di un fenomeno – purtroppo – ancora semisconosciuto.
In primavera l’Istituto d’arte proporrà una conferenza
di Toni Brandi (presidente della Fondazione Loagai
italiana) sul commercio degli organi dei condannati
a morte nei laogai cinesi. Le scuole sono sicuramente
il luogo privilegiato dove veicolare la conoscenza di tale
realtà, anche in periodi lontani dalle giornate delle
Memorie. I giovani dell’Associazione “La Torre” hanno
una lista d’attesa di Istituti comprensivi e superiori
che hanno prenotato la mostra. È un seme: ma, come
ci ricorda Rodari nella canzone “Ci vuole un fiore”
(cantata da Endrigo), “per fare l’ albero ci vuole il seme”,
anche per l’albero della libertà.
Per informazioni:
Associazione Culturale “La Torre”
Sede: Via Roma - 38060 Volano (TN)
Recapito Postale: Via De Gasperi 9 - 38060 Volano (TN)
Posta Elettronica: [email protected]
Facciadilibro: www.facebook.com/pages/AssociazioneLa-Torre/160842924216
YT: www.youtube.com/associazionelatorre
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 35
associazione
consorzi
Consorzio
Costruttori Trento
in sigla C.C.T.
di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa
Consorzio Costruttori Trento
in sigla C.C.T.
Nome Consorzio Costruttori Trento in sigla C.C.T.
Locazione Sede Legale ed Ufficio Amministrativo:
38121 Trento - Via dei Solteri, 74
tel. 0461.420726 - fax 0461.427280
Categoria edilizia pubblica e privata
Consorziati 17
La fine della stagione fredda e l’arrivo della primavera porta come consuetudine all’apertura, a pieno regime, dei cantieri di lavoro. Con questo
auspicio abbiamo voluto dedicare il
nostro appuntamento mensile, rivolto alla presentazione di alcuni consorzi nati in ambito associativo, presentando una realtà che opera nel
campo dell’edilizia pubblica e privata
e che ci viene descritta dagli stessi
vertici del Consorzio.
secuzione, i lavori acquisiti alle imprese consorziate che ne fanno richiesta. Inoltre fornisce assistenza e
consulenza nel settore amministrativo e finanziario e uno specifico supporto tecnico-gestionale.
Il Consorzio, a norma di statuto, può
affidare alle imprese consorziate la
realizzazione delle opere mantenendo la responsabilità della corretta ese-
Il Consorzio Costruttori Trento, in sigla C.C.T., è un consorzio di imprese
artigiane radicate nel territorio trentino. Costituito nel 1996 e nato inizialmente come Consorzio Artigiani Edili
Trentini 2000 in sigla CAET2000, associa oggi 17 imprese presenti su tutto il territorio provinciale e specializzate nell’esecuzione di lavori edili
pubblici e privati.
Il Consorzio svolge principalmente
un’attività di servizio rivolta alle proprie imprese consorziate. In ambito
commerciale partecipa a gare di appalto pubbliche, in quanto possiede
requisiti qualificati, e assegna, per l’e-
36 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
cuzione delle stesse nei confronti della Stazione Appaltante. Per questo
motivo il Consorzio è uno strumento
di garanzia per i committenti.
Per natura giuridica e per organizzazione, il Consorzio Costruttori Trento
può fungere da interlocutore contrattuale unico per servizi eseguiti
da imprese, capillarmente presenti
in tutta la provincia.
Attraverso atti formali (statuto, regolamento interno, regolamenti per
l’assegnazione…), il Consorzio garantisce che le imprese consorziate affidatarie delle commesse:
• abbiano mezzi e personale adeguati ai servizi da svolgere;
• applichino i contratti collettivi di
lavoro;
• rispettino gli standard vigenti di
sicurezza nei cantieri;
• diano soddisfazione alle aspettative contrattuali e qualitative espresse dai committenti.
Il C.C.T. è iscritto alla C.C.I.A.A. di
Trento al n° 01541310221 e aderisce
all’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento.
associazione
Cariche sociali
PRESIDENTE
• Enzo Cologna
VICEPRESIDENTE
• Adriano Carraro
CONSIGLIERI
• Sabrina Scaglia
• Mauro Collini
• Massimo Debertol
Il Consorzio C.C.T. è inoltre in possesso dell’attestazione SOA per l’esecuzione di Lavori Pubblici (ex DPR
34/2000), nonché del sistema di
qualità aziendale UNI EN ISO 9000.
Il Consorzio è attestato per le seguenti categorie:
• OG01 classifica V - progettazione
e costruzione edifici civili e industriali fino a 5.165.000 euro;
• OG03 classifica IV - strade, autostrade, ponti viadotti fino a 2.582.000
euro;
• OG06 classifica III - acquedotti, gasdotti, opere di irrigazione ed evacuazione fino a 1.033.000 euro.
Questo traguardo è stato conseguito fornendo prova dell’elevata qualità che il Consorzio è in grado di garantire durante lo svolgimento dei
lavori: dalla fase di offerta, alla progettazione, dalla qualifica dei fornitori e delle imprese consorziate, alla
consorzi
ELENCO CONSORZIATI
Alco Snc
Via Filzi, 20 - 38020 Castelfondo (TN)
Amistadi Marco & C. Snc
Via Nazionale, 13 - 38087 Roncone (TN)
Autotr. e Scavi Cunaccia Francesco
ed Emanuele
Via Fucine, 10 - 38086 Pinzolo (TN)
Bonomini Geom. Marco & C. Snc
Via Ronch, 4 - 3808 Pinzolo (TN)
Costruzioni Bassetti
di Bassetti Stefano
Via Valle, 198 - 38081 Breguzzo (TN)
Costr. Bazzoli Colombo
di Bazzoli Enrico & C. Snc
Via Moro, 10 - 38087 Roncone (TN)
Degiorgio Albano Fr. Tomaselli
11 - 38059 Strigno (TN)
Delstroedil S.r.l.
Loc. Podera, 25 - 38033 Masi di Cavalese (TN)
Edilrendena S.a.s.
di Collini Mauro & C.,
107 - 38080 Villa Rendena (TN)
F.lli Debertol Srl
Via Col da Ronch, 7 - 38032 Canazei (TN)
Fietta Gianni Impresa Lepre
Loc. Paoli, 2 - 38050 Scurelle (TN)
Fostini Giorgio
Via Fucine, 35 - 38086 Pinzolo (TN)
Impresa Costruzioni Carraro
Geom. Adriano
Via Tomaselli, 56 - 38059 Strigno (TN)
Impresa Edile Scavi e Costruzioni
TRAE di Scaglia Pietro & C. S.n.c.
Via P. Cortella, 06 - 38089 Storo (TN)
Luzzi Adelmo
Via ai Corsi, 6 - 38060 Isera (TN)
Rizzi Costruzioni Sas di Rizzi Serafino Via Zaffoni, 4 - 38020 Cloz (TN)
Stefani Alfredo
Tezze, 24 - 38055 Tezze di Grigno (TN)
sicurezza sui cantieri fino al collaudo e all’avviamento delle opere.
Gli importanti risultati e i numerosi
settori di attività fanno del C.C.T. una
importante realtà del mondo artigiano a livello provinciale; con propri uffici e imprese consorziate presenti
in tutta la Provincia.
Il Consorzio è cresciuto diversificando i propri interventi per rispondere
in modo completo e qualificato alle
nuove esigenze della committenza e
della società civile.
Ad oggi si possono contare più di
cento opere realizzate per la Pubblica Amministrazione.
L’organizzazione plurisettoriale e la
possibilità di intervento sull’intero
territorio provinciale, attraverso le
17 imprese consorziate, rendono
ampia e flessibile la capacità di offerta del C.C.T. sul mercato delle costruzioni rivolte alla Pubblica Amministrazione, all’Impresa e ai Privati.
Il Consorzio Costruttori Trento per la
propria natura giuridica è ammesso
agli appalti di opere pubbliche e alle
commesse di qualsiasi genere delle
Amministrazioni Pubbliche.
Il C.C.T. opera per conto delle proprie imprese artigiane consorziate e
pertanto, qualora aggiudicatario di
commesse, rappresenterà il contraente con cui viene stipulato il contratto impegnandosi, conseguente-
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 37
associazione
consorzi
mente, ad assicurare la prestazione
contrattuale che verrà assegnata e
svolta da una o più imprese consorziate. In virtù della propria natura
giuridica, dello statuto e del regolamento per l’assegnazione dei lavori,
il C.C.T. non ha limiti rispetto al possibile numero delle affidatarie. Da
Elenco lavori recenti
OG1 - EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI
• Comune di Rovereto: Ristrutturazione e ampliamento Caserma dei
Carabinieri - € 1.344.150,64
• Comune di Pinzolo: Ristrutturazione Malga Cioca - € 400.000,00
• ASUC Stenico: Lavori di recupero Malga di Alpe Valagola - € 962.999,00
• Comune di Roncone: Ampliamento area cimiteriale € 575.000,00
• Trentino Mobilità: Costruzione autorimessa in Via Pilati - € 2.197.000,00
• Comune di Pinzolo: Lavori costruzione centro polifunzionale protezione civile Pinzolo - € 1.326.000,00
• Comune di Castello Tesino: Lavori di realizzazione centro permanente
flora Castello Tesino - € 932.000,00
• Comune di Pozza di Fassa: costruzione scuola Pozza - € 1.679.000,00
• Comune di Caderzone: Ristrutturazione e ampliamento scuola elementare Caderzone - € 819.000,00
OG3 - STRADE, PONTI, METROPOLITANE
• PAT: Realizzazione sottopasso percorso ciclopedonale Valsugana loc.
Calceranica - € 320.000,00
• PAT: Realizzazione rotatoria e sistemazione marciapiede nel Comune
di Telve Valsugana - € 711.000,00
• PAT: Realizzazione ponte e percorso ciclopedonale in Valle Sesena
- € 620.000,00
• Comune di Storo: Realizzazione nuovo ponte Marchior sul Rio Pavino
- € 798.000,00
• Comune di Tassullo: Lavoro di realizzazione collegamento stradale
- € 425.000,00
• Comune di Fai della Paganella: Realizzazione della viabilità e delle reti
tecnologiche a servizio dell’area per impianti in località Cavezzai
- € 697.000,00
OG6 - ACQUEDOTTI, GASDOTTI, OLEODOTTI
• Comune di Segonzano: Rifacimento collettori fognari nel C. di Segonzano - € 2.221.790,33
• Consorzio Miglioramento Fondiario di Cavareno: Realizzazione impianto a bocche di utenza - € 465.000,00
• Comune di Lases: Lavori di adeguamento fognature comune di Lona
Lases - € 520.000,00
38 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
tempo la giurisprudenza ha riconosciuto che l’attività posta in essere
da un’impresa consorziata fa della
stessa un Organo del Consorzio.
Il ruolo di Organi del Consorzio che
le consorziate affidatarie rivestono
nell’esecuzione di un lavoro, appaltato al Consorzio, è completamente
diverso dal ruolo di subappaltatori.
Dato il rapporto organico che s’instaura tra le imprese consorziate e il
Consorzio, ai sensi dello statuto e del
regolamento consortile, il C.C.T. ha le
più ampie possibilità di controllo,
d’intervento e di sanzione nei confronti delle consorziate affidatarie ed
esecutrici dei lavori. Tutto questo è
posto in essere anche al fine di garantire tutte le altre imprese facenti parte della compagine consortile.
L’attività del Consiglio di Amministrazione, per questi motivi, è molto costante e al proprio interno sussiste
una forte capacità di comunicazione e
trasparenza. Attualmente il C.d.A. è
composto da cinque membri che rappresentano ognuno una zona diversa
del Trentino. Il C.C.T. fa inoltre parte del
Consorzio Distretto Tecnologico Trentino Scarl, società consortile nata in
seno ad Habitech, un progetto di Distretto Tecnologico per l’Edilizia Sostenibile, le Fonti Rinnovabili di Energia
e le Tecnologie Ambientali; con sede in
Via Fortunato Zeni, 8 a Rovereto.
Possiamo concludere affermando
che il Consorzio Costruttori Trento
negli anni è cresciuto grazie all’impegno di tutti i suoi consorziati e,
analogamente, tutti i consorziati sono cresciuti grazie all’impegno del
Consorzio Costruttori Trento.
Per chi volesse avere maggiori informazioni
in argomento può contattare
il numero telefonico 0461.420726
oppure scrivere un e-mail a
[email protected]
associazione
servizi
Il recupero
dei crediti
Il servizio dell’Area Legale dell’Associazione è a disposizione di tutti gli associati
in regola con le quote associative, ed è svolto da personale qualificato e dotato
di adeguata conoscenza in materia giuridica.
di Mauro Gabos
n estrema sintesi, il “recupero crediti” si può definire come l’attività mirata a ottenere il pagamento di un credito nelle situazioni in cui il debitore non voglia onorarlo, oppure semplicemente
non possa (perché magari si trova in una situazione
di momentanea difficoltà economico/finanziaria).
In simili circostanze, prima di intraprendere la via
giudiziaria, è opportuno cercare di risolvere il problema in forma bonaria (in via “stragiudiziale”, appunto), nel tentativo di ottenere un adempimento spontaneo, possibilmente anche in tempi ragionevoli, da
parte del debitore.
Il servizio di recupero crediti dell’Area Legale dell’Associazione viene svolto in fase stragiudiziale e consiste, generalmente, nell’invio al debitore di una o più
diffide di pagamento, generalmente a mezzo raccomandata A/R. La lettera di diffida – inviata in copia
per conoscenza anche all’associato/creditore – è finalizzata a sollecitare il debitore a regolarizzare la propria pendenza, spontaneamente ed entro il termine di
pochi giorni dal ricevimento della raccomandata.
Normalmente nella diffida sono calcolati e richiesti in
pagamento al debitore anche gli interessi (legali o moratori, a seconda dei casi) e i costi delle spese postali.
Quanto appena esposto vale, tuttavia, a condizione
che il debitore non sia, a sua volta, un’impresa iscritta all’Associazione: nel caso di controversie fra associati, infatti, lo Statuto prevede che l’intervento avvenga solo in via conciliativa, vietando espressamente
di prendere posizione nella vertenza a favore di una
parte o dell’altra.
Il servizio è a disposizione di tutti gli associati in
regola con le quote associative, ed è svolto da personale qualificato e dotato di adeguata conoscenza in
materia giuridica.
I vantaggi del recupero crediti “stragiudiziale” risiedono certamente nella possibilità di evitare l’aggravio di costi e il dilatarsi dei tempi che, come noto, caratterizzano la via giudiziaria; d’altra parte, va
comunque evidenziato che il buon esito della procedura dipende in larga misura anche dalla collabora-
I
zione offerta dal debitore (magari per concordare un
piano di rientro, nel caso di impossibilità di provvedere tempestivamente al pagamento del dovuto).
Per l’eventuale successiva fase giudiziale, che a
volte si rende purtroppo inevitabile in caso di mancato o negativo riscontro da parte del debitore, ci si
deve invece rivolgere ad un avvocato professionista.
Va da sé che l’onere delle eventuali spese, in questo
caso, non può essere per ovvi motivi sostenuto dall’Associazione (che, comunque, rimane a disposizione per segnalare all’associato eventuali nominativi di
professionisti). Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 39
associazione
disoccupazione
Giovani
e lavoro…
Faticano le imprese a mantenere le risorse umane impiegate, e le piccole
aziende cercano in tutti i modi di poter evitare i licenziamenti. In situazioni
come queste, difficile e arduo pensare che le aziende possano assumere
nuova manodopera, magari giovane e inesperta.
di Flavia Angeli
a grave crisi economica trascina nel suo vortice
tutti, imprese, operai, ma anche i giovani alla
ricerca del loro primo lavoro. Faticano le imprese a mantenere le risorse umane impiegate, e le
piccole aziende cercano in tutti i modi di poter evitare i licenziamenti che, ahimè, nessuno vorrebbe fare.
In situazioni come queste, difficile e arduo pensare
che le aziende possano assumere nuova manodopera,
magari giovane e inesperta.
A questo si aggiunge il fatto che, con l’aumento
dell’età pensionabile, e il blocco dei prepensionamenti, sono molti i posti di lavoro che si sarebbero
potuti liberare, magari per dare la possibilità a molti
giovani di iniziare a lavorare. Molti Stati in Europa
investono sugli incentivi per il lavoro dei giovani,
puntando sull’apprendistato, come hanno fatto la
Francia, Finlandia e Svezia, ma pure in Austria, Regno Unito e Germania.
L
40 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
Se analizziamo i dati sull’apprendistato, troviamo
che l’età dei nostri giovani va dai 18 ai 24 anni,
mentre in altri Stati europei la maggior parte degli
apprendisti è minorenne. Dunque c’è chi torna indietro e permette ai giovani, terminati gli studi obbligatori della scuola secondaria inferiore, di affrontare il mercato del lavoro. La Germania, che registra
il 75% dell’occupazione dei giovani sotto i 24 anni,
fa riflettere. Lasciando perdere per un momento ciò
che succede fuori dal nostro territorio, tralasciando
pure il numero dei giovani disoccupati iscritti nelle
liste in Italia, pesa il numero dei giovani inoccupati,
dato allarmante e preoccupante.
Se un giovane non studia, non lavora o non è in
cerca di lavoro, cosa significa? Vero che il lavoro deve piacere per essere svolto nel migliore dei modi. Vera la difficoltà di trovare un lavoro, nella pluralità dei
casi, ma l’analisi non è poi sempre corretta. Quanti
associazione
sono i posti di lavoro che non vengono nemmeno
considerati da chi è alla ricerca dell’occupazione? Alto è il numero di tutte quelle attività artigianali che
non riescono a reperire le figure professionali richieste, per la mancanza di qualifiche preparate al proprio settore. Pure le industrie faticano a reperire i tecnici richiesti.
Quanti sono gli adolescenti che affrontano gli studi secondari superiori, grazie all’obbligo di studio fino ai 16 anni, per poi abbandonare gli stessi per pigrizia o non voglia di farcela? E quanti ancora i
giovani che superato il test di ammissione alle varie
facoltà universitarie, si ritirano strada facendo, perdendo denaro e tempo prezioso della propria crescita professionale?
Apprendere dalle statistiche, ancora una volta,
che siamo tra gli ultimi per diplomati e laureati, non
ci fa davvero onore. Ecco il commento di Monti “che
dobbiamo studiare di più” collegato alla crescita del
nostro capitale umano per far crescere la nostra Italia. Forse anche la scuola dovrebbe rivedere programmi e metodi di insegnamento, puntando sull’approccio alle nuove tecnologie in modo più
incisivo, accompagnando l’insegnamento in tal senso. Come afferma il ministro Profumo, la scuola dovrebbe informare e accompagnare i giovani sulle ricadute occupazionali delle loro scelte.
Sempre parlando di giovani e lavoro, è apparsa recentemente sulla stampa nazionale la provocazione
di Antonio Polito, che parla dell’iper protezione dei
figli da parte dei papà-orsetti all’italiana. Non credo
si possa generalizzare, ma in effetti una certa qual
nota di verità sta nelle parole del giornalista, basta
guardarsi attorno.
Nella fattispecie troviamo pure chi si ritira dopo
soli due giorni di lavoro dalla firma di un contratto
di assunzione, pure a tempo indeterminato. Vero che
le aspettative spesso non vengono realizzate nell’immediato, ma lasciare passare il tempo per poter crescere, formarsi, apprendere il lavoro.
Non ci sono parole che possano giustificare decisioni di questo tipo che ti lasciano piuttosto senza
parole. Giusto anche ricercare il lavoro più attinente
alle proprie aspettative, ma accade pure che il proprio percorso professionale venga costruito strada facendo, con l’esperienza che si apprende, con un minimo di fatica e di sudore, con spirito di sacrificio.
Spirito che non è proprio comune alla stragrande
maggioranza dei giovani, spesso per colpa di quel
senso di protezione che troppo spesso i genitori riversano su di loro.
Protezione che non permette loro di crescere, che
non permette loro, anche, di sbagliare, di cadere per
poi rialzarsi, per così maturare. Se poi a ciò si aggiunge il fattore remunerazione come predominante nella
scelta del lavoro, ora in tempo di piena crisi economica, possiamo capire di essere ben lungi dallo spirito di
sacrificio e dal ricordo della vecchia “gavetta”.
Non sono molti i ragazzi che accompagnano lo
studio con il lavoro per il proprio mantenimento sco-
disoccupazione
Se analizziamo i dati
sull’apprendistato, troviamo che
l’età dei nostri giovani va dai 18
ai 24 anni, mentre in altri Stati
europei la maggior parte
degli apprendisti è minorenne.
Dunque c’è chi torna indietro
e permette ai giovani, terminati
gli studi obbligatori della scuola
secondaria inferiore, di affrontare
il mercato del lavoro.
lastico, mentre negli Stati Uniti l’usanza di “pretendere dai figli di cercarsi un lavoretto fin dalle superiori” responsabilizza e rende i giovani indipendenti,
aiutandoli a crescere anche nella gestione delle proprie finanze. Se poi pensiamo a quei ragazzi apprendisti che affrontano il primo approccio con il lavoro
sulla base dei loro “diritti” peraltro intoccabili, comprendiamo che il “dovere” viene meno o assume secondaria importanza, e di qui le difficoltà di approccio per un percorso formativo di lavoro, venendo
meno spesso il rispetto.
Altro importantissimo aspetto, quello del rispetto e
dell’educazione, che nelle giovani generazioni, spesso
manca. Un appello ai genitori, per far crescere i propri
figli nel rispetto delle regole, magari chiedendo loro
fin da piccoli un corretto contributo a favore della
famiglia, nel far fare quei “sani” lavoretti che aiutano a crescere, anche se fanno loro spesso “sbuffare”
nel farli. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 41
cultura
MART
Intervista alla nuova
direttrice Cristiana Collu
Franco Bernabè, presidente del Mart: «Cristiana Collu ci ha colpito per la
capacità di innovare e contemporaneamente di coinvolgere le comunità
locali di cui ha fornito prova al MAN di Nuoro».
di Paolo Aldi
opo Gabriella Belli un’altra donna alla direzione del Mart: è Cristiana Collu.
Il Presidente Franco Bernabè l’ha presentata
come «la persona giusta per il Mart. Al suo nome siamo
arrivati dopo un procedimento di selezione accurato e trasparente. Il livello dei candidati, cinquantacinque in tutto, è stato molto alto, a conferma dell’autorevolezza raggiunta dal Mart. Abbiamo scelto Cristiana Collu da una
rosa finale di quattro nomi. A parità di altri requisiti, lei
ci ha colpito per la capacità di innovare e contemporaneamente di coinvolgere le comunità locali di cui ha fornito prova al MAN di Nuoro».
Cortesemente la direttrice
Collu ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
D
D. Signora Collu la sorprende che attraverso la sua rivista
il mondo artigiano trentino si
interessi alla sua nomina alla
direzione del Mart?
R. No, non mi sorprende e
mi fa molto piacere. Questo territorio è fatto soprattutto di piccoli imprenditori che danno
molto e chiedono altrettanto
risultato. È giusto che gli artigiani s’interessino al destino di
una grande istituzione quale il
Mart: missione, programmi, finanziamenti, risultati. Ben venga l’interesse, il confronto. Il
Mart fa parte del panorama
Trentino senza essere un museo
fuori scala, è una realtà che dimostra come i piccoli territori
abbiano la volontà di pensare
in grande, in avanti. Pensare in
avanti, avere la capacità di pensare in grande, credere tenacemente nella propria missione Venturi, Viva Las Vegas
42 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
penso che sia nel DNA dell’artigiano e quindi ci si possa capire benissimo e aiutare.
D. Mi è molto piaciuta una sua recente affermazione: “Penso che sia sempre importante considerare il
posto dove sei il centro del mondo”.
R. È importante partire dalle radici, da quello che
si possiede, non cercare sempre quello che non c’è.
Apri gli occhi su qualcosa che c’è e scopri la bellezza,
ti appassioni; capisci che queste cose ti appartengono
e vuoi intervenire. L’energia s’irradia.
cultura
CRISTIANA COLLU
Cristiana Collu, la nuova direttrice del MART
Ora dirigo il Mart, vivo a Rovereto, in Trentino:
questo per me è il centro del mondo, il luogo meno
provinciale d’Italia.
D. Secondo Lei qual è il suo mestiere? Che cosa deve fare Cristiana Collu in quanto direttrice del Mart?
R. Il mio è stato un curioso percorso professionale. Ho iniziato a fare la direttrice di una pinacoteca
che poi è diventata un museo. Sono così diventata
direttrice di una piccola realtà dove necessariamente
ho fatto proprio tutti i mestieri, manuali e di direzione. Questo mi ha permesso di conoscere profondamente il museo come dispositivo. Io sarò la regista, attorno a me ruoterà la grande squadra del Mart,
uno staff preparato con grande spirito di gruppo.
Sarò un direttore tout court, non voglio fare il curatore o lo storico.
D. Mi ricordo quando Umberto Savoia, l’uomo
che fu la scintilla dell’idea della costruzione del Mart,
mi parlava con entusiasmo di un museo in cui gli artisti si sarebbero incontrati e avrebbero lavorato in
laboratori alloggiati all’interno del Mart. È un’idea
ancora rimasta nel cassetto, non ci sono gli atelier all’interno del museo. Che mi dice?
R. Il Mart ha una grande piazza coperta, è un luogo d’incontro, uno spazio pubblico. Io vedo un Mart,
fuori e dentro, come luogo d’incontro, di scambio e
di elaborazione. Penso che la mostra non debba essere l’unico rapporto tra museo e artista. Vorrei che gli
artisti vivessero il museo, lo abitassero, e così il territorio che ospita il museo. L’idea dell’ideatore non è
perduta: “artisti in residenza” ne può essere una felice traduzione.
D. Un Mart anche fuori dalle sue mura?
R. Un museo che coinvolge ed è coinvolto dal territorio con rapporti e collaborazioni costruiti sulla
volontà delle persone.
Laureata all’Università di Cagliari, Cristiana Collu
è storica dell’arte.
Ha conseguito prima il Master in Museologia e
poi in Museografia presso l’Università Complutense
di Madrid.
Dal 1997 ha diretto il Museo MAN di Nuoro.
Nel 2004 vince il premio ABO d’argento al miglior
giovane direttore di museo italiano e nel 2006 riceve
dal Ministero dei Beni Culturali il premio come
direttore del MAN, quale luogo di eccellenza
nel panorama museale italiano.
Insegna dal 2006 al 2009 Storia dell’Arte
contemporanea presso l’Università La Sapienza
di Roma, Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni,
Progettazione Museografica presso l’Università
di Sassari, Facoltà di Architettura di Alghero
e Museologia presso l’Università di Cagliari,
Facoltà di Architettura.
Parla italiano, inglese e spagnolo.
Questo mese vi consigliamo
di visitare:
Mart - Museo d’Arte Moderna
e Contemporanea - Rovereto (TN)
Alice in Wonderland - sino al 3 giugno
Postmodernismo - sino al 3 giugno
Arte Sella - Val di Sella, Borgo Valsugana
Opere dalla collezione permanente
dell’Associazione
Il mondo animale di Arte Sella - sino alla primavera
Orari: ore 10.00 - 17.00
Galleria Civica G. Segantini - Arco (Tn)
Roberto Floreani - sino al 10 giugno
Centro Arte Contemporanea - Cavalese
Carlo Orsi fotografo - sino all’8 aprile
Paolo Maria Deanesi - Rovereto
Armando Lulaj
No More Feelings - sino al 20 maggio
Galleria d’arte il Castello - Trento
Maurizio Carriero
Esercizi di inerzia - sino al 5 maggio
Numero Due Arte Contemporanea - Trento
Riccardo Badalà
Anamnesi - sino al 24 marzo
Studio d’Arte Raffaelli - Trento
Laurina Paperina
New Pollution - sino al 31 maggio
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 43
cultura
D. A questo punto viene spontanea la domanda:
quali saranno i rapporti con le altre grandi realtà regionali quali Museion di Bolzano e Galleria Civica di
Trento e le loro problematiche?
R. Credo nella buona pratica e nella capacità di
collaborare con le altre istituzioni. Il Mart porterà la
propria buona esperienza senza presunzione, la convinzione che bisogna farcela con le proprie forze, che
è necessaria una continua formazione e innovazione,
il coraggio dell’apertura a nuove sfide.
D. I primi impegni e i programmi futuri del suo
Mart?
R. Ripeto: bisogna pensare al museo come luogo
dove vado perché ci sono attività, e spendo bene il
mio tempo. Piazza, biblioteca, caffetteria sono importanti. Vivere il museo, essere attratti dal museo
non solo per l’attività espositiva ma anche per quella relazionale. Mostre e attività che creino momenti
d’incontro, di dibattito e di confronto.
In questi giorni il Mart offre due nuove mostre dedicate al Postmodernismo e quindi agli ultimi trenta
anni dell’arte del secolo scorso e quella al mondo di
Alice. La prima mostra ci permette di ricostruire la
cultura di quegli anni e le sue trasformazioni. La mostra dedicata ad Alice nel paese delle meraviglie è invece simbolo dell’utopia, della forza del desiderio nel
suo potenziale rivoluzionario. «È importante partire dalle radici,
da quello che si possiede, non cercare
sempre quello che non c’è […]».
Anna Gaskell
MART
Due nuove mostre
Luogo Rovereto, corso Bettini 43
Sino al 3 giugno 2012
Orario martedì-domenica 10-18
venerdì 10-21
lunedì chiuso (eccetto festivi)
Informazioni e prenotazioni
numero verde 800 397 760
Tariffe Intero €11, ridotto €7
I soci dell’Associazione Artigani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento hanno diritto all’ingresso
a tariffa ridotta.
ALICE IN WONDERLAND
A cura di Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty,
e con l’assistenza di Eleanor Clayton, la mostra
è organizzata dalla Tate di Liverpool in collaborazione
con il Mart e la Kunsthalle Hamburg.
I classici di Lewis Carroll (Charles Lutwidge
Dodgson, 1832 - 1898) “Alice nel Paese delle
Meraviglie” e “Attraverso lo specchio” hanno
affascinato e ispirato molte generazioni di artisti
da quando furono pubblicati, 150 anni fa.
Questa mostra approfondisce il processo
44 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
di creazione dei romanzi, l’adozione dei testi come
fonte di ispirazione nel mondo dell’arte, e
la revisione di alcuni temi chiave operata da molti
artisti fino ai giorni nostri.
POSTMODERNISMO.
STILE E SOVVERSIONE 1970-1990
A cura di Glenn Adamson e Jane Pavitt, la mostra
è realizzata da Victoria and Albert Museum di Londra.
Dopo la mostra del 2009 “Cold War - La guerra
fredda 1945-1970”, continua l’importante
collaborazione del Mart con il prestigioso Victoria
and Albert Museum di Londra con un nuovo
progetto espositivo intitolato Postmodernismo.
Stile e sovversione 1970-1990.
In continuità con l’evento precedente, la mostra
intende esplorare il concetto di Postmodernismo,
emerso prepotentemente in un primo momento
nella cultura architettonica internazionale, e poi
diffuso ai più vasti ambiti culturali, a partire
dagli anni Settanta. L’esposizione è così l’occasione
per ricostruire la cultura di quegli anni attraverso
le trasformazioni avvenute nell’architettura
e nel design, ma anche con le suggestioni
delle immagini cinematografiche, le testimonianze
nel mondo della moda e le grandi rivoluzioni che
coinvolsero la musica e la cultura giovanile.
associazione
ELETTRICISTI
categorie
Fotovoltaico, è davvero
così semplice da installare?
seguito della messa in vendita di un kit “autoinstallante” per impianti fotovoltaici da parte di una nota catena di bricolage il Direttivo
degli Elettricisti dell’Associazione si è subito attivato
per far conoscere ai cittadini quali siano le reali com-
A
petenze e le normative necessarie per una corretta installazione di un impianto fotovoltaico.
Di seguito il comunicato che è stato inoltrato alla
stampa locale.
FOTOVOLTAICO, È DAVVERO COSÌ SEMPLICE DA INSTALLARE?
A seguito dell’articolo pubblicato sul TRENTINO di
martedì 7 febbraio 2012 dal titolo “Fotovoltaico, arriva il kit fai da te” ecco alcune precisazioni del Presidente degli elettricisti dell’Associazione Artigiani di
Trento, Marco Segatta.
«Gli impianti fotovoltaici sono impianti elettrici soggetti
al D.M. 37/08 che prevede il possesso di specifici requisiti professionali (essere imprese iscritte alla Camera di
Commercio o all’albo delle imprese artigiane, e con i requisiti tecnici di elettricista); secondo tale D.M.37/08,
l’impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti. Se il lavoro non è
stato realizzato da un’impresa installatrice chi compilerà
questa Dichiarazione assumendosi la responsabilità e
assicurando che l’impianto rispetti le normative vigenti?
Da tener presente che tale dichiarazione è infatti necessaria per poter accedere ai contributi, riconosciuti
dal GSE (conto energia).
Inoltre, i pannelli fotovoltaici esposti alla luce iniziano a produrre con rischi per chi li installa, infatti gli
impianti possono generare delle tensioni molto pericolose. Per poter operare in sicurezza vi è la normativa
46 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
UNI CEI 11-27 che regolamenta i “lavori sotto tensione” (in questa tipologia di lavori rientra l’impianto fotovoltaico), che prevede che i lavori possano essere eseguiti solo da persone esperte e qualificate.
L’Associazione Artigiani organizza al riguardo degli
appositi corsi di formazione che abilitano gli artigiani
e i loro dipendenti ad operare su questi impianti.
A tutto ciò si aggiunge che operare su un tetto non è
mai una cosa semplice e priva di rischi, lo dimostra il
numero elevato di infortuni che avvengono ogni anno
nel mondo dell’edilizia, nonostante l’utilizzo di specifici dispositivi di sicurezza e i corsi di formazione ai
quali gli artigiani e tutti i dipendenti delle ditte sono
obbligati a partecipare.
Voglio sottolineare, infine, come sia da considerarsi
assolutamente positivo il fatto che le persone decidano
di adoperarsi al fine di migliorare la qualità delle loro
abitazioni, però questo deve avvenire sempre nel rispetto delle normative vigenti e senza banalizzare il
lavoro dei professionisti che hanno investito molte risorse per imparare a realizzare questi impianti rispettando leggi e normative tecniche di settore».
MECCANICI
associazione
categorie
Fornitore
offresi
per lavorazioni meccaniche d’eccellenza
COME PRESENTARE LA PROPRIA
AZIENDA NELLA PROMOZIONE
DI RETI DI IMPRESA
Il 27 e 28 gennaio 2012 a Erba
ha avuto luogo “Fornitore Offresi”,
una fiera dove le imprese
subfornitrici del settore meccanico
hanno avuto modo di promuovere
le proprie capacità e allacciare
nuovi rapporti d’affari.
di Veronica Costa
a manifestazione si è proposta
sotto un profilo innovativo,
ponendosi come concreta occasione per diffondere le competenze di un territorio attraverso la creazione di sinergie specifiche tra
imprese diverse e complementari.
Dal nome stesso della fiera – “Fornitore Offresi” – emerge l’obiettivo di
creare un luogo dove aziende del settore possono trovare un punto di incontro e ottenere vantaggi competitivi grazie all’accorciamento della
catena della subfornitura.
La fiera ha avuto il merito di curare l’importante aspetto della presenza delle aziende partecipanti: at-
L
traverso consigli e idee di esperti gli espositori sono
stati seguiti nella progettazione e nella realizzazione
del proprio stand, organizzato in modo tale da incentivare le relazioni e attrarre l’interesse dei visitatori
specializzati. Organizzazione non solo dei prodotti,
ma anche del modo di essere partecipi e presenti.
L’occhio vuole la sua parte e gli stand ordinati, completi e ben organizzati con personale gentile e disponibile hanno fatto in modo che i prodotti esposti fossero
al centro dell’attenzione di tutti. Una cosa era evidente: si notava immediatamente quale stand era poco calato nello spirito commerciale della fiera, raccogliendo
l’interesse di pochi visitatori e vedendo scemare le opportunità di interessanti contatti commerciali.
L’Area Categorie ha deciso di visitare la fiera per
confrontarsi con il territorio e verificare le potenzialità di una simile iniziativa. Importanti in una logica
di sistema e di relazioni future sono stati i contatti
intrapresi con la Confartigianato di
Lecco, e nella fattispecie con il Presidente Daniele Riva e il Responsabile dell’Ufficio Categorie Roberto
Ferrario.
“Fornitore Offresi” è stata quindi un’importante occasione di confronto con altre realtà e si è dimostrato un interessante momento di
riflessione per la progettazione di
nuove iniziative a favore delle imprese artigiane trentine, sia per
quanto riguarda un supporto nella
partecipazione e presenza in fiera,
sia per quanto riguarda l’incentivazione di relazioni tra imprese locali per la subfornitura. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 47
associazione
categorie
PORFIDO
Resoconto
Assemblea provinciale
della categoria porfido
di Carla Pani
n data 14 febbraio 2012, si è tenuta un’importante Assemblea per la Categoria degli Artigiani
e Piccole Imprese della Provincia di Trento, presso il museo Casa Porfido ad Albiano, avente come
oggetto e scopo specifico la Filiera Porfido di Qualità.
L’incontro-dibattito è stato introdotto da Ermanno Savoi, Presidente della Categoria Porfido dell’Associazione Artigiani, e a seguire Presidente E.S.Po.;
Roberto De Laurentis, Presidente provinciale dell’Associazione Artigiani; Alessandro Olivi, Assessore provinciale all’industria Artigianato e Commercio; Presidente della Sezione Porfido di Confindustria Trento;
Mariano Gianotti, Presidente del Distretto delle Pietre Trentine; Diego Laner, Amministratore Unico del
Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine; Direttore E.S.Po.; Rosario Bertuzzi, Vicesindaco di Albiano,
ed Ennio Bordato, Responsabile Area Contrattualistica e Politica del Lavoro Associazione Artigiani.
Oltre ad affrontare gli aggiornamenti riguardo al
rinnovo dei contratti di lavoro da parte di Ennio Bordato, oggetto principale della riunione è stato quello
di illustrare le linee guida strategiche, i contenuti e
gli obiettivi della nascente Filiera Porfido di Qualità.
Tale Filiera, dotata di relativo regolamento ed elaborata da un tavolo tecnico nominato dal Distretto
delle Pietre Trentine, è la conseguenza concreta dell’Accordo di Programma siglato dall’Associazione Artigiani, Confindustria Trento ed E.S.Po. in data 29 marzo 2011.
I
48 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
Casa Porfido che ha ospitato l’evento, ha visto
una sala gremita e un notevole interesse e attenzione
da parte dei partecipanti. La numerosa affluenza denota e riflette le difficoltà congiunturali del settore
ma anche un rinnovato coinvolgimento da parte della Categoria Artigiani.
L’afflusso di partecipanti indica l’importanza che
quest’incontro ha avuto per cavatori e trasformatori, il
primo ma non l’unico per il settore, e seguito dall’Assemblea Plenaria di comparto, tenutasi il 24 febbraio
2012 presso le Scuole Elementari di Fornace, incontro
ufficiale esteso a tutti gli attori - soggetti della Filiera
Porfido di Qualità. Dal punto di vista operativo, infatti, i tempi per attivare la filiera risultano ristretti. Occorre dunque compattare le forze, e sviscerare ogni
singolo aspetto di Regolamento, trovando un largo sostegno e un coinvolgimento unito da parte di tutti.
Si sottolinea come le parole dell’Assessore Olivi e
del Presidente De Laurentis mettano in evidenza come
le istituzioni siano colpite da questa nuova visione di
comparto per il settore Porfido, opportunità data dalla possibilità reale di far collaborare in maniera epocale (per la prima volta) Confindustria e Artigiani.
Il dibattito durante la serata si è focalizzato principalmente sulla presentazione delle Linee guida da
parte di Diego Laner, e sull’articolato collegamento
tra filiera e disciplinare di concessione delle cave illustrato dal Vicesindaco di Albiano Rosario Bertuzzi.
Molto sentito e vissuto è stato l’intervento tenuto dal
PORFIDO
Direttore E.S.Po. che ha presentato in maniera chiara ed esaustiva le opportunità, le modalità tecniche e
collaborative che si devono operare, le caratteristiche
e i soggetti attivi coinvolti nella Filiera Porfido di
Qualità, valorizzando e focalizzando l’attenzione su
un prodotto di qualità come il Porfido con un’ottima
tradizione e identificato da un preciso Marchio. Anche il Presidente Confindustria sezione Porfido ha richiamato l’attenzione testimoniando che la Filiera
nasce proprio dall’interno, trattandosi di uno strumento che ridefinisce gli stessi assetti funzionali, partendo dal basso e concatenandoli l’uno con l’altro, in
nome di un rinnovato spirito collaborativo.
Ecco dunque che per la prima volta si è dato inizio a un processo dove ognuno può e deve dare il suo
contributo, motivo di svolta per il comparto.
associazione
categorie
La Filiera si esplicita attraverso un programma di
qualità integrata espressa attraverso elementi precisi:
• qualità aziendale secondo un percorso già determinato;
• materia prima resa reperibile e controllata con una
codifica sia nei parametri sia nel controllo;
• qualità di prodotto finito con identificazione di
qualità massima e qualità minima;
• qualità di posa in opera per la quale è stato già predisposto un percorso di qualifica molto articolato
che trova corrispondenza in quanto attivato dall’Associazione Artigiani, E.S.Po. e Provincia.
Si rimandano al prossimo numero maggiori approfondimenti e chiarimenti anche a fronte di auspicabili e ulteriori incontri con il mondo artigiano, i
cavatori e i trasformatori. NOTIZIE IN BREVE
Serata informativa su Certificato di Agibilità
e Dichiarazioni di Conformità
Lo scorso 18 gennaio si è tenuta a Pergine una serata,
organizzata dal Comune, sulle modalità di consegna
del certificato di agibilità e delle dichiarazioni
di conformità.
La serata, molto partecipata, ha visto i tecnici
del Comune esporre alla platea, composta sia
da tecnici che da impiantisti, le modalità di consegna
di questi documenti, i controlli che vengono effettuati
dal Comune e i principali errori che vengono
commessi durante la compilazione di questi atti.
Al termine dell’esposizione i partecipanti alla serata
hanno potuto chiedere dei chiarimenti ai tecnici
del Comune su specifici quesiti.
Per chi volesse maggiori informazioni, sul sito del
Comune di Pergine e su quello dell’Associazione sono
disponibili le slides della serata.
I Lattonieri trentini visitano la Fiera Dach+Holz 2012 di Stoccarda
di Jacopo Pedrotti
ai partecipanti di scambiarsi consigli, informazioni, fare
il punto sulla situazione economica della lattoneria
in Trentino e di parlare con i rappresentanti delle ditte
ALPEWA e PREFA, sponsor della visita, che ci hanno
accompagnato durante questi due giorni.
Il 3 febbraio, durante il viaggio di ritorno, è stata
organizzata una breve sosta allo stabilimento
dell’ALPEWA di Kirchbichl nel quale sono stati
mostrati i macchinari e le modalità di realizzazione
dei tubi di scarico delle grondaie e altri componenti
necessari per la loro installazione.
Il Direttivo di Categoria, nella speranza che questa
iniziativa possa essere stata utile agli associati,
ringrazia tutti i partecipanti alla visita.
Il 2 e 3 febbraio scorsi il Consiglio Direttivo dei Lattonieri
ha organizzato una visita alla Fiera biennale Dach+Holz
che, per l’anno 2012, si è tenuta a Stoccarda. La
partecipazione da parte degli associati è stata elevata,
vi hanno infatti preso parte più di trenta artigiani.
La fiera è la principale fiera europea per la lattoneria,
e nei quattro padiglioni dedicati alla materia si potevano
trovare tutti gli ultimi ritrovati per le imprese del settore:
dalla minuteria alle grandi macchine piegatrici. Il lungo
viaggio in pullman fino a Stoccarda ha dato modo
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 49
associazione
SPAZZACAMINI
categorie
Assemblea annuale
degli Spazzacamini
Lorenzo Bezzi, presidente della categoria, all’assemblea dello scorso 15 febbraio
tenutasi presso la sala al 1° piano dell’Associazione Artigiani di Trento, ha
presentato le principali attività del 2011 e inizio 2012.
di Jacopo Pedrotti
l 15 febbraio, presso la sala al I piano dell’Associazione Artigiani di Trento, si è tenuta la prima
Assemblea provinciale degli Spazzacamini.
Nella sua relazione il Presidente di Categoria Lorenzo Bezzi ha illustrato ai presenti le principali attività svolte nel 2011 e nei primi mesi del 2012, in particolare si ricordano:
• un seminario tecnico sulle normative del settore;
• un convegno tecnico presso la Fiera “IO CASA” di
Riva del Garda;
• la creazione del database degli spazzacamini;
• la richiesta a Confartigianato di costituire il gruppo
nazionale Fumisti e Spazzacamini;
• la stesura prezziario da consegnare ai Comuni che
ne fanno richiesta;
• l’organizzazione di alcuni corsi di formazione per
Fumisti e Spazzacamini.
L’assemblea è poi proseguita con la presentazione
della prima bozza del rapporto per la manutenzione
dei camini, che servirà per informare i clienti degli
spazzacamini sull’eventuale pericolosità delle canne
fumarie presenti nelle loro abitazioni.
I
50 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
TRASPORTI
Uso di apparecchi radiotelefonici
da parte di conducenti
di autobus, taxi e ncc
A seguito di recenti modifiche all’art. 173 del Decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dal 7 marzo 2012,
i conducenti di autobus, taxi e vetture ncc non
potranno più utilizzare il cellulare durante la guida.
Rimane consentito l’uso del cellulare con apparecchi
a viva voce o dotati di auricolare (purché il
conducente abbia adeguate capacità uditive
a entrambe le orecchie) che non richiedano per
il loro funzionamento l’uso delle mani.
Il rapporto di manutenzione dovrebbe essere il
primo passo verso la creazione del libretto di camino
sul quale si registrerà tutta la storia della canna fumaria, dalla dichiarazione di conformità a tutte le
manutenzioni.
Altro tema che ha riscosso particolare interesse ha riguardato la
L.R. 24/54, infatti questa legge, che
regolamenta l’attività di spazzacamino in Trentino, è disattesa nella
maggior parte dei comuni e, quando viene applicata, non usano un
unico metro di giudizio, creando
così grosse difficoltà agli artigiani
del settore. Il Presidente ha quindi
comunicato ai presenti che il Direttivo si è già attivato per cercare di
risolvere questo problema e, attraverso una collaborazione con i Vigili del Fuoco, si è abbozzata la stesura di una normativa provinciale
che regoli il settore su tutto il territorio provinciale. associazione
categorie
NOTIZIE IN BREVE
Piano della filiera Legno:
piena soddisfazione da parte di Confartigianato
Gambacci: «Importante che vi siano
i fondi necessari allo sviluppo dei progetti».
Il Presidente Nazionale della Federazione LegnoArredo di Confartigianato – Domenico Gambacci –
esprime piena soddisfazione per l’esito del tavolo della
filiera Legno che si è tenuto a metà febbraio presso
il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
«È stato un impegnativo e importante lavoro – afferma
Gambacci – che ha visto la nostra Associazione
impegnata nella rivisitazione delle linee di sviluppo
dell’intero sistema bosco in compagnia dei massimi
esperti del settore in Italia. Erano in discussione
– prosegue Gambacci –, quattro macro-aree suddivise
ognuna per competenza e finalità. Confartigianato
ha partecipato al tavolo relativo alla “Valorizzazione dei
prodotti legno nazionale e armonizzazione delle filiere
produttive” e ha contribuito alle azioni individuate
portando le esigenze delle maestranze artigiane quali
anello di congiunzione dell’intera filiera produttiva.
Il lavoro è stato proficuo – commenta ancora
Gambacci – e dopo la firma del Ministro sarà trasmesso
alla Conferenza Stato-Regioni per l’attuazione definitiva;
l’unica incertezza – conclude laconico il Presidente –
è rappresentata dall’entità dei fondi stanziati sui quali
la Commissione deliberante non si è potuta esprimere».
Ufficio stampa Confartigianato Nazionale
Federazione Legno Arredo
Il Direttivo Nazionale degli Autonoleggiatori a Trento
di Andrea de Matthaeis
Il 17 febbraio il Direttivo Nazionale degli
Autonoleggiatori si è riunito presso la sede
provinciale dell’Associazione Artigiani di Trento.
Durante l’incontro, aperto con un accorato saluto
di benvenuto del Presidente Provinciale Roberto
De Laurentis, si è discusso delle modifiche
da apportare alle due Leggi che disciplinano il settore
dell’autonoleggio, ovvero la Legge 21/92
e la 218/2003; la prima disciplina il trasporto
di persone fino a nove posti e la seconda il trasporto
con veicoli superiori ai nove posti.
Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda
sul Trasporto Pubblico Locale cui hanno partecipato
il Direttivo Provinciale degli Autonoleggiatori,
i dirigenti del Consorzio Trentino Autonoleggiatori
e il dirigente del Servizio Trasporti della Provincia
Roberto Andreatta. Il tema approfondito nella tavola
rotonda è stato il sistema di trasporto pubblico locale
adottato in Emilia Romagna e si è discusso sulla
possibilità di applicazione anche alla nostra Provincia.
In Emilia Romagna il servizio di trasporto è affidato in
buona misura ai privati, favorendo un forte risparmio
di denaro alle casse pubbliche.
Ai due eventi hanno presenziato il Presidente Nazionale
degli Autonoleggiatori Willy Della Valle e il Presidente
Provinciale degli Autonoleggiatori Giorgio Dellai.
RC auto e decreto liberalizzazioni
Soddisfazione dei Carrozzieri di Confartigianato,
Cna e Casartigiani:
«Bene stop del Senato a norma che taglia del 30%
i risarcimenti».
I Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani
esprimono soddisfazione per il voto della
Commissione Industria del Senato che il 21 febbraio
ha cancellato il comma 2 dell’articolo 29 del decreto
liberalizzazioni in base al quale sono ridotti del 30%
i risarcimenti ai cittadini che scelgono di far riparare
il veicolo incidentato dal carrozziere di fiducia.
«Apprezziamo – sottolineano i Presidenti dei
Carrozzieri di Confartigianato, Cna, Casartigiani –
l’impegno dei parlamentari che si sono battuti per
eliminare una norma che limitava la libertà dei
cittadini e alterava la concorrenza nel mercato delle
riparazioni di auto, penalizzando l’attività di 14.000
carrozzerie non convenzionate con le assicurazioni.
La Commissione Industria del Senato ha recepito
le nostre sollecitazioni e ha ristabilito il principio,
sancito da una sentenza della Corte Costituzionale,
della libera scelta dei cittadini rispetto alle modalità
di risarcimento in caso di incidente automobilistico».
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato
51
associazione
CO-MANAGER
categorie
Registro provinciale
delle Co-Manager
Un’importante azione a sostegno
dell’imprenditoria femminile.
REGISTRO CO-MANAGER:
poche parole, molti fatti
di Veronica Costa
Associazione Artigiani e Confesercenti, coadiuvate dall’Ufficio Politiche per le Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, hanno progettato e realizzato un’azione a sostegno
delle attività lavorative di tutte le imprenditrici trentine che per varie situazioni personali non riescono a
garantire in maniera continua la propria presenza in
azienda. In poche parole, un servizio di sostituzione
temporanea delle donne imprenditrici.
Il registro delle Co-Manager – questo è il nome del
progetto – vuole essere molto più di un semplice elenco di donne con esperienza lavorativa e valide competenze che desiderano mettere la loro professionalità a
disposizione di altre donne che per vari motivi (gravidanza, maternità, cura di familiari) hanno la necessità
di essere sostituite, parzialmente o totalmente, nella
propria attività per un determinato periodo di tempo.
Questa iniziativa si presenta con una modalità fresca e innovativa, da un lato rispondendo in modo
L’
Gli orafi omaggiano
il Trentino DOC Vino Santo
Arte e vino. Bellezza e gusto. Innovazione e tradizione.
Sono questi i binomi che caratterizzano la
collaborazione tra l’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento e Monte Bondone,
Valle dei Laghi e la Fondazione Museo Storico del
Trentino per “DiVinNosiola”, la più importante
manifestazione della Valle dei Laghi, che unisce
all’enogastronomia una serie di eventi unici ed esclusivi
di carattere artistico, culturale e naturalistico.
Gli orafi dell’Associazione – Roberto e Stefano Fronza,
Nardelli & Garzetti Orafi, Giorgio Chiarcos, Alessandro
Pagnin, Settimo Tamanini (Mastro 7), Tiziano Reversi,
Fiorenzo Scartezzini e Ilaria Vegetti – hanno voluto
omaggiare il prestigioso Trentino DOC Vino Santo con la
creazione di gioielli in oro, argento e pietre preziose che
52 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
veloce ed efficiente alle particolari necessità imprenditoriali di una titolare d’impresa, dall’altro reinserendo professionalità che per vari motivi sono uscite
dal mercato del lavoro o persone che si vogliono riprofessionalizzare e trovare nuovi stimoli lavorativi.
Il progetto si rivolge a favore di titolari, socie o
collaboratrici familiari d’impresa, verso donne che
vogliono ricoprire il ruolo Co-Manager, che hanno
maturato almeno 3 anni di esperienza nel lavoro autonomo come titolare, socia, collaboratrice familiare
d’impresa o titolare di Partita I.V.A o almeno 5 anni
di esperienza come lavoro dipendente, co.co.pro,
co.co.co caratterizzati da elevati livelli di autonomia.
Il Registro Co-Manager è a disposizione di tutte le
imprenditrici artigiane trentine fin da subito: agevolazioni e un incontro veloce tra domanda e offerta
permettono di dare una risposta alle esigenze specifiche delle realtà artigiane.
Tutte le interessate sono invitate a partecipare all’incontro di mercoledì 21 marzo 2012 alle ore 18.00
presso la Sala Rosa in Piazza Dante a Trento, all’interno del quale ci sarà la presentazione ufficiale delle prime iscritte al Registro Provinciale delle Co-Manager. Registro provinciale delle Co-Manager:
un servizio di sostituzione
temporanea dell’imprenditrice
saranno esposti alla Mostra del Nosiola
Trentino, del Trentino DOC Vino Santo e
delle Grappe di Nosiola e di Vinaccia di
Vino Santo, uno degli appuntamenti
centrali di DiVinNosiola. Sono la dedizione
e la cura del dettaglio ad accomunare
artigianato e viticoltura: il complesso processo per
ottenere Vino Santo è paragonabile alla manualità e alla
precisione necessarie per creare un gioiello a mano.
L’artigianato incontra l’arte del vino in uno scenario
inedito che rappresenta l’altra grande novità
dell’edizione 2012: esposizione e mostra saranno
allestite presso Le Gallerie a Trento, uno spazio
espositivo unico al mondo.
Dal 29 marzo al 29 aprile si potranno visitare
contemporaneamente Le Gallerie con le loro
installazioni multimediali e arricchite dalla presenza
dei gioielli, in un percorso attraverso l’arte nelle sue
sfaccettature più diverse.
TRASPORTATORI
associazione
categorie
Trasporto occasionale
in conto proprio
con veicoli destinati al trasporto di merci per conto terzi
Tratto dal sito www.asaps.it
(Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale)
di Franco Medri Sostituto Commissario della Polizia Stradale
di Maurizio Piraino Ispettore Capo della Polizia Stradale
a questione relativa al trasporto in conto
proprio con veicoli di proprietà destinati
al trasporto di merci per conto di terzi è
stata esaminata dal Ministero dei Trasporti con la
circolare n. 212/85 del 27 dicembre 1985 (prot. n.
5323/CT 41 - D.C. III n. 16), con la quale tale Dicastero ha espresso «l’avviso che alla stregua della
normativa vigente non appare consentita l’effettuazione di trasporti in conto proprio – conseguenti ad
una attività di natura commerciale – con veicoli che
non abbiano ottenuto l’apposita licenza per la effettuazione dei trasporti stessi, ancorché siano autorizzati al trasporto di merci per conto di terzi a
nome della stessa Impresa che eserciti congiuntamente le due attività.
Non possono non rilevarsi, infatti, tra l’altro vari motivi ostativi, quali l’incompatibilità della emissione dei documenti di natura totalmente diversa a
seconda del tipo di trasporto (bolla d’accompagna-
L
Gli appuntamenti in programma per la manifestazione
spaziano dalle proposte culturali alle tradizioni
spirituali, dalle degustazioni eno-gastronomiche agli
approfondimenti della realtà agro-vinicola locale, dai
momenti artistico-musicali e di concertistica jazz ai
trekking nella natura della Valle dei Laghi (programma
completo sul sito www.apt.trento.it).
mento, lettera di vettura, fattura del trasporto e tariffe obbligatorie ecc. e di contro fattura delle merci,
dichiarazione ai sensi dell’articolo 39 della Legge
n. 298/74 ecc.).
Per le considerazioni suesposte qualora un’impresa svolga l’attività di trasporto per conto di terzi, nonché un’altra attività di diversa natura che comporti
l’esigenza di effettuare trasporti in conto proprio, occorre a tale scopo che l’impresa stessa consegua anche l’apposita licenza e utilizzi veicoli destinati all’uopo, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 32
della Legge n. 298/74.
Diversa è l’ipotesi della effettuazione di trasporti occasionali di cose per uso esclusivo del proprietario, fattispecie consentita in regime di esenzione
nel caso di impiego di autovetture, motocarrozzette e
di autoveicoli classificati ad uso promiscuo aventi una
portata massima non superiore a 5 quintali, oltreché
di veicoli muniti di licenza per il trasporto di cose in
E proprio in questa varietà di eventi sta la forza
di DiVinNosiola, capace di coinvolgere diverse realtà
presenti sul territorio del Trentino, di attirare un
pubblico che ha interessi diversi e di proporre
appuntamenti dal valore storico, culturale e
strettamente legati alla tradizione. La collaborazione
tra APT, Provincia Autonoma di Trento, Comitato Valle
dei Laghi, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi e
Associazione Artigiani e Piccole Imprese va proprio
in questa direzione: a rafforzare le sinergie, con
la certezza che le eccellenze del territorio vadano
proposte insieme, creando connubi nuovi che possano
stupire e affascinare il visitatore.
Per informazioni turistiche
APT TRENTO, MONTE BONDONE, VALLE DEI LAGHI
c/o Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi
tel. 0461.216000 - 864400
[email protected] • www.apt.trento.it
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 53
associazione
categorie
conto proprio, che trasportino merci diverse da quelle indicate nella licenza stessa.
In quest’ultima ipotesi il titolare della licenza deve compilare l’apposito documento di trasporto occasionale di cose proprie di cui all’allegato 2 previsto
dall’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre
1977, in luogo di quello previsto dall’allegato 1 e inerente alla dichiarazione delle merci trasportate contemplata dall’articolo 39 della Legge n. 298/74.
In analogia a quanto precede e visto l’avviso
espresso in materia dal Comitato Centrale dell’Albo dei Trasportatori in occasione delle riunioni del 10/10/1983 secondo cui per chi è autorizzato al trasporto di cose per conto di terzi,
avendo tale titolo contenuto più ampio del trasporto di cose in conto proprio, non dovrebbe
considerarsi esclusa la possibilità di utilizzare i
medesimi veicoli per il trasporto di cose proprie,
si ritiene che il trasportatore professionale possa occasionalmente trasportare cose proprie,
per suo uso esclusivo non connesso ad altra attività imprenditoriale.
Per quanto concerne l’eventuale controllo su strada,
si precisa peraltro che il concetto di occasionalità implica, come detto, che le cose oggetto del trasporto non
siano inerenti ad altre attività esercitate dal trasportatore professionale e che, invece, siano destinate all’uso
esclusivo del proprietario, per cui anche le quantità
delle cose oggetto del trasporto devono ragionevolmente poter considerarsi destinabili a tale uso.
In relazione a quanto precede anche il trasportatore di cose per conto di terzi dovrà redigere l’apposita dichiarazione prevista per il caso di trasporto di
cose proprie di cui al già citato allegato 2 dell’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre 1977».
Sempre in materia di trasporto di cose in conto
proprio disposto da un’impresa iscritta all’Albo
54 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
TRASPORTATORI
Nazionale degli Autotrasportatori con un veicolo
sprovvisto di licenza in quanto destinato al trasporto di cose per conto di terzi, si veda anche la
più recente sentenza emessa il 27 giugno 1996
dall’ex Pretura Circondariale di Roma e depositata in Cancelleria - Sez. 1a Dibattimento il 10 luglio 1996, secondo la quale: «Nel caso di azienda che
svolga entrambe le attività di trasporto, per conto proprio e per conto di terzi, non si ravvisa la necessità di
due distinti titoli autorizzativi, posto che l’autorizzazione al trasporto per conto terzi, per il suo contenuto decisamente più ampio e per il maggior rigore dei presupposti richiesti per il rilascio, dovrebbe contenere in sé anche
la licenza al trasporto per conto proprio. Non si ravvisa
la ragione di dover imporre l’utilizzazione di ulteriori e
diversi mezzi muniti di licenza per il trasporto per conto
proprio, quando le finalità di controllo dei trasporti su
strada perseguite con la normativa dettata dalla Legge n.
298/74 sono ugualmente ed adeguatamente realizzabili
mediante il trasporto effettuato con mezzi di proprietà dell’autotrasportatore, regolarmente iscritto all’albo e debitamente autorizzato per il trasporto di quel genere di merce».
Per quanto concerne, infine, l’ipotesi di un trasportatore iscritto all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori che disponga per suo conto esclusivo il
trasporto di un proprio rimorchio o semirimorchio mediante un proprio veicolo immatricolato
ad «uso di terzi», nel 1998 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – interpellato al riguardo
dalla Sezione Polizia Stradale di Genova – ha espresso il parere che: «Il rimorchio caricato, in relazione all’accertato uso futuro dello stesso, può considerarsi
un’attrezzatura funzionale al trasporto e, dunque, non
una merce per il cui trasporto sorgano particolari problematiche autorizzative».
Eventuali violazioni sono sanzionate dall’applicazione dell’art. 46 della Legge 298/74 (sanzione amministrativa euro 4130,00 e Fermo Amministrativo
del veicolo per 3 mesi). sistema artigianato
cooperativa artigiana di garanzia
Mercati finanziari
ancora instabili
Anche se si notano deboli segnali di ripresa
La BCE vigila con attenzione sui dati economici degli Stati europei e sui Bilanci delle Banche.
Operazioni garantite
Casse Rurali
Prestito/mutuo
durata max 84 mesi
Apertura di credito
in c/c max 75.000 e
durata 36 mesi
Rinnovabile
Fido per accredito
effetti sbf
durata 36 mesi
Rinnovabile
Anticipo su fatture
durata 36 mesi
Rinnovabile
Aggiornamento
Euribor 3M+3
Euribor 3M+2,50
Euribor 3M+1,90
Euribor 3M+1,90
4,20
3,95
3,25
3,35
1 febbraio 2012
Unicredit
Banca di Trento e Bolzano
Euribor 3M
4,011
da 2,00 a 2,75
Banca Sella-Calderari
Cassa Risparmio Bolzano
Banca Popolare Alto Adige
Credito Valtellinese
Banca Valsabbina
Artigiancassa
3,261
3,511
Euribor 6M
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
da 2,45 a 3,90
da 1,75 a 3,00
da 2,00 a 3,25
Euribor 6M
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
da 3,50 a 5,50
da 2,75 a 3,75
da 1,75 a 2,75
da 2,25 a 3,25
BANCA SELLA
- BOVIO CALDERARI
Tassi per nuove operazioni
validi dall’1 giugno 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
1 febbraio 2012
1 febbraio 2012
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
da 1,75 a 6,00
da 2,50 a 8,00
da 1,50 a 4,25
da 1,50 a 4,25
4,50
5,187
3,437
3,437
1 febbraio 2012
Euribor 1M
-
-
-
1 febbraio 2012
da 1,10 a 1,40
Rating
1. Sicurezza massima
2. Sicurezza elevata
3. Sicurezza
4. Ampia solvibilità
5. Solvibilità regolare
6. Discreta solvibilità
7. Solvibilità sufficiente
Mutuo durata < 5 n
SPREAD
Mutuo durata > 7 n
SPREAD
Fido di c/c
SPREAD
4,85
5,10
5,35
6,10
6,60
6,85
7,85
5,15
5,40
5,65
6,40
6,90
7,15
8,15
3,90
3,90
4,40
4,40
5,40
5,40
-
Rating
Rating A
Rating M
Rating B
Rating NC
C/C
S.B.F.
ANT.FATT.
MUTUI CHIROGRAFARI
Garanzia
50 %
da 3,40 a 4,55
da 3,70 a 5,05
da 4,25 a 5,65
da 5,85 a 7,25
RATING
AAA-AA
1,60
0,65
0,70
3,75
Garanzia
80 %
da 3,25 a 4,40
da 3,55 a 4,90
da 4,05 a 5,35
da 5,25 a 6,45
RATING
A - BBB
1,80
0,95
1,15
4,00
1 febbraio 2012
1 febbraio 2012
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Mutuo
Tassi per nuove operazioni
validi da novembre 2011
Euribor 3 m/365 mmp + spread
1 febbraio 2012
da 2,75 a 4,15
UNICREDIT
BANCA POPOLARE
DEL TRENTINO
1 febbraio 2012
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Banca Popolare del Trentino
Tassi per nuove operazioni
attivate dal 20 gennaio 2012
Euribor 3 m/365 mmp + spread
1 febbraio 2012
Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
C/c smobil. cred.
SPREAD
3,50
3,50
4,00
4,00
5,00
5,00
-
Fido di c/c
C/c smobilizzo crediti
Garanzia
Garanzia
6,25
6,85
7,35
8,30
4,10
4,55
5,00
5,70
RATING
BB-B
2,50
1,80
2,00
4,20
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
FASCIA C
3,70
3,00
3,20
4,75
l’Artigianato 55
sistema artigianato
sapi
SAPI
S.r.l.
La società di servizi tecnici del Sistema Artigianato
e Piccole Imprese della Provincia di Trento
SISTRI: ulteriore proroga…
si parte il 30 giugno 2012
Il 23 febbraio 2012 il Parlamento Italiano ha approvato la legge di conversione
del D.L. “milleproroghe” di fine anno (D.L. 21/2011), confermando definitivamente
lo slittamento del termine di operatività del SISTRI al 30 giugno 2012.
l 23 febbraio 2012 il Parlamento Italiano ha approvato la legge di conversione del D.L. “milleproroghe” di fine anno (D.L. 21/2011), confermando definitivamente lo slittamento del termine di
operatività del SISTRI al 30 giugno 2012.
I
Questi i nuovi termini per l’avvio del sistema:
• Dal 30 giugno 2012 l’utilizzo del SISTRI diventerà
obbligatorio per i trasportatori professionali di rifiuti, per i gestori di rifiuti, nonché per i produttori di
rifiuti con più di 10 dipendenti.
• Per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti la data di entrata in vigore sarà successiva al
30 giugno 2012 e non al 1° giugno 2012 come inizialmente stabilito dal D.L. 70/2011. La data effettiva dovrà essere stabilita da un futuro Decreto Ministeriale.
Rimane fermo l’adempimento per i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale
MUD “Modello Unico di dichiarazione Ambientale” entro
il 30 aprile 2012.
CEii TRENTINO
Metti in campo la tua creatività
con il Premio Artigiano
di Silvia Gadotti
Scade il 30 marzo la sesta edizione del bando
di concorso Premio Artigiano, promosso dalla Provincia
autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino. L’obiettivo
dell’iniziativa è quello di valorizzare le componenti
del mondo dell’artigianato e le realizzazioni che queste
sono in grado di esplicare stimolando
contemporaneamente le aziende artigiane ad arricchire e
migliorare la propria offerta, proponendo prodotti (o
processi o servizi) nuovi attraverso la reinterpretazione di
prodotti tradizionali, l’adozione di nuove tecnologie,
l’utilizzo di nuovi materiali o l’introduzione di nuove
funzionalità. La nuova edizione si caratterizza per
l’inserimento di quattro categorie all’interno delle quali
56 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
Semplificazioni in materia ambientale
È stato approvato dalla Camera de Deputati il 16
febbraio 2012, ed ora è all’esame del Senato della Repubblica, il disegno di legge che modifica l’articolo
185 comma 1 lettera f) del D.Lgs. 152/06.
Il disegno di legge esclude dalla nozione di rifiuto
gli sfalci e le potature da manutenzione del verde pubblico e privato.
Dopo la nuova modifica si potranno così recuperare, sottraendoli alla disciplina dei rifiuti, anche sfalci e
potature da manutenzione del verde pubblico e privato a patto che siano sottoprodotti secondo la definizione dell’articolo 184 del D.Lgs. 152/06 e destinati a
produrre energia da biomassa senza danneggiare l’ambiente o mettere in pericolo la salute.
Attendiamo la definitiva conversione in legge per
fornire maggiori chiarimenti sull’argomento.
Per dubbi o approfondimenti: SAPI - UFFICIO AMBIENTE al numero 0461.803750 o inviare una e-mail
a: [email protected] confluiranno le domande:
casa & arredo (inclusa
edilizia e arredo urbano),
moda & stile (incluse arti
grafiche e packaging),
high tech & automazione
(incluse chimica e farmaceutica), alimentare. I progetti
presentati dovranno essere relativi al biennio 2010/2011
e saranno valutati sulla base di criteri diversi, rilevanti
rispetto ai concetti di innovazione e design. Per
le aziende iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane della
Provincia autonoma di Trento, che si distingueranno
per produzioni caratterizzate da elementi di originalità e
creatività nelle categorie di riferimento, saranno messi
in palio quattro premi da 6.000 euro lordi ciascuno. Per
partecipare c’è tempo fino al 30 marzo 2012. Le modalità
e il bando di concorso si possono scaricare dall’apposito
spazio www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/
sul portale della Provincia autonoma di Trento e dal sito
www.ceii.it.
sistema artigianato
CEii Trentino
Ecco gli imprenditori
del futuro
Mercoledì 15 febbraio sono stati
nominati i vincitori della prima
edizione del “BUSINESS GAME
- gioca oggi per vincere domani”,
iniziativa ideata da CEii Trentino,
con il sostegno dell’Assessorato
all’Industria, Artigianato e Commercio
della Provincia autonoma di Trento
e del Servizio Cultura, Turismo
e Politiche Giovanili del Comune
di Trento, e in collaborazione
con l’Assessorato all’Istruzione
della Provincia di Trento
e Informatica Trentina Spa.
di Silvia Gadotti [foto Agf Bernardinatti]
a riscosso un grande successo l’evento conclusivo del “BUSINESS GAME - gioca oggi per
vincere domani”, il gioco interattivo ideato da
CEii Trentino che simula l’avvio e la gestione di una
piccola azienda nei suoi primi tre anni di vita. Mercoledì 15 febbraio si è svolta la fase finale alla quale
hanno partecipato 65 ragazzi per un totale di 20
squadre, confrontandosi in una sessione plenaria sui
quattro modelli di gioco: una piccola azienda di web
design, una carpenteria specializzata nella produzione di tetti in legno, una pasticceria/gelateria e un micro nido. Nell’ordine hanno vinto “Koala Mumbai”
(Istituto Tecnico Pilati di Cles), “Ipom” (Iti Marconi di
H
I premiati per ciascun
modello di gioco
MODELLO AZIENDA
DI GRAFICA E WEB DESIGN
1. KOALA MUMBAI (Istituto Tecnico Pilati
di Cles) con Alexandru Simionel, Roberto
Sandri e Luca Martinelli
2. FASB (Università degli Studi di Trento) con
Andreasilvia Sansoni e Federica Barchetti
3. 2GM (Iti Marconi di Rovereto) con Fabrizio
Gottardi, Luca Gottardi, Michele Moser
MODELLO CARPENTERIA SPECIALIZZATA
NELLA PRODUZIONE DI TETTI IN LEGNO
1. IPOM (Iti Marconi di Rovereto)
con Daniel Feller, Tommaso Montefusco,
Luca Rospocher, Vincenzo Caracciolo
2. CATALIN (Università degli Studi di Trento)
con Francesco Epiboli, Matteo Bertoni,
Marco Minati, Massimo Dandrea
3. STIVOGROUP (Iti Marconi di Rovereto)
con Giacomo Manica, Denis Paissan,
Alessandro Festi
MODELLO PASTICCERIA E GELATERIA
1. BZBG CORPORATION (Istituto di Istruzione
G. Floriani di Riva del Garda)
con Matteo Benuzzi, Maicol Zanoni,
Altea Botturi, Federica Gianniello
2. KUDURO (Istituto A. Rosmini di Trento)
con Adam Hamoudi, Ablaye Sarr,
Valentino Zanini, Christopher Spagnolli
3. TOTOGA GROUP (Università degli Studi
di Trento) con Nadia Pasetto e Giulia Fortin
MODELLO MICRO NIDO
1. BIRBAU SNC (Università degli Studi
di Trento) con Evelin Brugnara, Manuel Ress,
Federico Gionta
2. LE SANTAL (Istituto di Istruzione G. Floriani
di Riva del Garda) con Melany Bresciani,
Gloria Lo Turco, Giada Caldini, Ornella Santini
3. M&C (Università degli Studi di Trento)
con Chiara Capelli e Michela Sighel
Primi classificati
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 57
sistema artigianato
CEii Trentino
Secondi classificati
Terzi classificati
Rovereto), “BZBG Corporation” (Istituto di Istruzione
G. Floriani di Riva del Garda) e “Birbau Snc” (Università degli Studi di Trento), dimostrando di avere spiccate capacità tattiche e spirito imprenditoriale.
I vincitori sono stati poi proclamati durante la cerimonia di premiazione che si è svolta presso l’Aula
Magna del Palazzo Istruzione a Trento. Nei prossimi
mesi avranno la possibilità di frequentare stage aziendali o corsi di formazione, grazie alla disponibilità di
moltissimi enti e soggetti istituzionali che rappresentano la comunità territoriale trentina. A cominciare
dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento, rappresentata
dalla vice presidente Rossana Gramegna che ha ricordato come «la Fondazione ha sempre avuto molta attenzione per i giovani e per la loro formazione, offrendo opportunità di borse di studio e, in questa precisa
occasione, premi formativi per i vincitori» e da Diego
Pedrotti, presidente di CLB Bell. A questa si aggiunge
l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di
Trento, rappresentata oltre che dal presidente Roberto
De Laurentis – che ha sottolineato come «questo gioco di simulazione aiuta i giovani a compiere scelte e a
valorizzare le relazioni con gli altri» – e da Franco Grasselli, responsabile area studi, anche dai responsabili
delle categorie Carmelo Sartori (Federazione Edilizia),
Sergio Tomasoni (Federazione Alimentazione) e Armando Maistri (Federazione Comunicazione) e la cooperativa Città Futura rappresentata dalla presidente
Sandra Dodi. L’Agenzia del Lavoro e l’Ufficio Placement
dell’Università degli Studi di Trento supporteranno CEii
Trentino nell’attivazione dei tirocini.
Dopo il saluto introduttivo del presidente di CEii
Trentino Luigi Sartori, che ha sottolineato l’importanza di avvicinare i giovani alle imprese, anche attraverso iniziative stimolanti come questa, è intervenuto
l’Assessore all’Artigianato della Provincia autonoma di
Trento Alessandro Olivi. «Tra i tanti modi con cui
vengono sostenute le nuove iniziative imprenditoriali,
generalmente attivati da enti pubblici e istituzioni,
questo gioco di simulazione avvicina la cultura e
l’esperienza dell’impresa ai giovani, senza dimenticare che l’impresa racchiude in sé un sistema di valori
importantissimi, che sono propri anche del mondo
dell’artigianato trentino, tra i quali l’innovazione e la
creatività – ha ricordato Olivi – Sempre più in un contesto di difficoltà e incertezza economica come quello
che stiamo vivendo, si rende necessario, anche da par-
I numeri della prima edizione
220 i partecipanti raggruppati in 69 squadre.
Di queste 53 provengono da 10 Istituti scolastici
secondari della provincia di Trento. Altre 15 sono
formate da studenti iscritti all’Università
di Trento o residenti in provincia di Trento.
Gli Istituti scolastici coinvolti
• ISTITUTO DI ISTRUZIONE “A. ROSMINI” TRENTO
• C.F.P. ENAIP - ARCO
• CFP “CENTROMODA CANOSSA” - TRENTO
• ISTITUTO DI ISTRUZIONE “M. CURIE” PERGINE VALSUGANA
• I.T.C.G. “A. PILATI” - CLES
• ISTITUTO DI ISTRUZIONE “G. FLORIANI”RIVA DEL GARDA, 7
• I.T.I. “G. MARCONI”- ROVERETO
• I. T. C. “A. TAMBOSI” - TRENTO
• ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA
PRIMARIA E SECONDARIA “LADINO DI FASSA”
- LICEO SCIENTIFICO - POZZA DI FASSA
• ISTITUTO PAVONIANO ARTIGIANELLI TRENTO
58 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
sistema artigianato
CEii Trentino
I “Sensei”
Durante il gioco i partecipanti hanno avuto
modo di confrontarsi con i “sensei” (termine
giapponese che significa “maestro”), ovvero
con tre imprenditori artigiani e la presidente
di una cooperativa, che in questa prima
edizione si sono messi a disposizione fornendo
interessanti spunti volti ad aiutare le squadre
coinvolte a compiere le scelte più opportune
nei quattro modelli di gioco.
I “sensei” della prima edizione del “BUSINESS
GAME - gioca oggi per vincere domani” sono:
• Lucia Toffolon - HG Blu Srl (modello impresa
di web-design).
• Giorgio Marzari - Pasticceria Gelateria
Marzari di Vigolo Vattaro (modello
pasticceria-gelateria).
• Ivo Gottardi - Carpenteria Gottardi di
Vezzano (modello carpenteria in legno).
• Sandra Dodi - Cooperativa Sociale Città
Futura di Trento (modello micro nido).
te degli enti e delle istituzioni, il supporto alle nuove
generazioni, attraverso stimoli e messaggi positivi. Il
sostegno all’imprenditorialità giovanile è uno dei punti saldi dei programmi della Giunta Provinciale».
A seguire l’Assessore all’Istruzione della Provincia
autonoma di Trento Marta Dalmaso ha ribadito «che
il “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani”
stimola le capacità imprenditoriali e innovative dei
giovani, aiutandoli ad accedere al mondo del lavoro in
maniera più consapevole». Lucia Maestri, Assessore
alla Cultura, Turismo e Giovani del Comune di Trento,
ha ribadito i concetti chiave del business game, ovvero
«il fare squadra, l’autonomia, la sfida, elementi che si
ritrovano poi anche nella vita reale». Mauro Piffer (responsabile comunicazione e collaborazione territoriale
Modalità di gioco
Giocata dopo giocata (le sessioni sono avvenute
“on line” in quattro turni, giovedì 17 e 24 novembre,
giovedì 1° dicembre e mercoledì 7 dicembre 2011),
le squadre hanno dato vita a un’azienda e
ne hanno gestito i primi tre anni di attività,
rispondendo alle domande poste dalla piattaforma
di gioco, mettendo alla prova le proprie abilità
strategiche e prendendo confidenza con un nuovo
ambito che richiede lo sviluppo di un piano
di lavoro in team.
I giocatori hanno compiuto scelte differenti
a seconda del modello di azienda prescelto.
Così, se la gestione oculata del budget è rimasta
comune a tutte le tipologie di azienda, l’aspirante
imprenditore pasticcere ha dovuto esprimere
di Informatica Trentina SpA) ha poi ricordato il ruolo
di Informatica Trentina nella collaborazione a questo
progetto.
Il progetto è stato poi spiegato nei dettagli dalla
dott.ssa Doriana Prudel (CEii Trentino) che ne ha
presentato anche gli sviluppi futuri, tra i quali la possibilità di creare nuovi modelli aziendali e di fare del
business game uno strumento di sostegno/accompagnamento per gli stessi neo-imprenditori.
Il “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani” ha catturato l’attenzione anche fuori dai confini territoriali, e lo scorso novembre è volato a Berlino
in occasione dell’importante “Tools Exchange Forum
for Innovation Based Incubators and BICs”, momento
di scambio per progetti e strumenti innovativi realizzati e proposti all’interno dell’EBN - European Business & Innovation Centre Network, così come testimoniato da Chiara Davalli, rappresentante EBN.
«Grazie alla collaborazione con CEii Trentino per il
“BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani”
abbiamo avuto la possibilità di dimostrare come anche
attraverso l’informatica si può fare innovazione» – ha
aggiunto infine Aurelio Ravarini, direttore del CETIC,
il Centro di ricerche dell’Università Carlo Cattaneo
Liuc di Castellanza che si è occupato dello sviluppo
della piattaforma software. preferenze in base a quali materie prime utilizzare
e ha valutato la necessità di assumere nuovi
camerieri per la zona bar o aiutanti per i laboratori
artigianali. Per fare un altro esempio, il futuro web
designer ha pensato anche ai corsi di formazione
e di aggiornamento per i propri dipendenti,
e la gestione di un micro nido ha richiesto, tra
le altre cose, anche la scelta mirata di un’ampia
varietà di proposte per i piccoli ospiti, che vanno
dalle attività ludiche all’aria aperta a quelle più
strettamente educative, andando incontro anche
alle esigenze dei genitori.
Anche per i futuri carpentieri un buon programma
di aggiornamento e di specializzazione nell’utilizzo
di nuovi materiali è stato di fondamentale
importanza per essere al passo con i tempi
e con le esigenze del mercato.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 59
sistema artigianato
CEii Trentino
Innovazione e qualità,
punti di forza a Sarca Inerti
L’azienda di Dro proiettata nel futuro attraverso il miglioramento continuo
di Silvia Gadotti
ulla crea valore come l’innovazione e la qualità,
due fattori determinanti per lo sviluppo delle
aziende chiamate a competere in uno scenario
globale in continua evoluzione. Una filosofia aziendale
che è stata sposata in pieno dalla Sarca Inerti s.r.l. di
Dro, azienda artigiana leader nel settore dell’estrazione
di sabbia e ghiaia per la produzione di aggregati naturali per calcestruzzo e malte. Iscritta all’albo Smaltitori,
l’impresa ha scelto di diversificare la propria offerta introducendo l’attività di trattamento e recupero di materiale da scavo e da demolizione coniugando sostenibilità ambientale e risparmio di materie prime. L’impresa
ha attualmente sette dipendenti e tre soci operativi: Flavia Angeli (che è anche la presidente del Consorzio
Estrattivo Trentino, il più grande consorzio estrattivo
del Trentino e la presidente del Movimento Donne Impresa dell’Associazione Artigiani della Provincia di Trento), il fratello Roberto e il padre Giovanni.
Nata negli anni Cinquanta su iniziativa dei tre fratelli (Giovanni, padre di Flavia, Aldo e Arnaldo), l’azienda a conduzione familiare ha incrementato negli
anni il proprio lavoro migliorando continuamente il
processo produttivo introducendo nuove tecnolo-
N
60 l’Artigianato
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
gie e investendo nel settore ambientale. Dal 1998 la
Sarca Inerti s.r.l. ha affiancato alla normale attività
estrattiva di cava anche una seconda attività di recupero dei materiali da costruzione e da demolizione,
in grado di fornire materia prima secondaria (il riciclato) che per specifici utilizzi risulta essere altrettanto nobile rispetto al materiale da cava (sottofondi stradali e
recuperi ambientali).
L’importanza strategica dei materiali da demolizione e costruzione trattati dagli impianti di recupero
“Le piccole imprese che fanno grande il
Trentino” e “Tirocini Doc” sono progetti di CEii
Trentino sostenuti dall’Assessorato all’Industria,
Artigianato e Commercio della Provincia
autonoma di Trento. Il primo punta a valorizzare
le eccellenze produttive del territorio, il secondo
a sostenere nell’artigianato lo sviluppo
dell’innovazione attraverso l’introduzione
di giovani laureati che collaborano con le aziende
artigiane per dodici mesi.
sistema artigianato
Le aziende che collaborano con Sarca Inerti
per lo sviluppo del progetto inerente a Tirocini
Doc sono: Azzolini Costruzioni Generali spa,
Bolognani Armando e figli Snc, Colò Costruzioni
srl, Costruzioni F.lli Pedrotti sas, Edil Bressan
snc, Edil Nicoletti Costruzioni Srl, Masserdoni
srl, Pasina Srl, Pederzolli Dino e Ampelio snc,
Toccoli Cherubino Srl.
risulta oggi più che mai fondamentale per la salvaguardia del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale. Dal luglio scorso a Pietramurata in località
Collungo, l’azienda ha colto una impegnativa sfida e
ha investito in un nuovo impianto
di recupero per la produzione di materiale di qualità eco-compatibile,
grazie a un sistema tecnologicamente avanzato di pulizia e separazione
dei rifiuti come ferro, legno e plastiche. Da questa attività di trasformazione e di recupero si ottengono diverse tipologie di prodotti conformi
alle normative comunitarie. Dal
punto di vista qualitativo il prodotto generato rientra nelle caratteristiche tecniche e prestazionali dei prodotti MPS (materia prima seconda).
Sarca Inerti ha quindi fatto dell’innovazione e dell’attenzione alla
qualità e all’ambiente i suoi punti di
forza, e in virtù di queste eccellenze
partecipa al progetto “Le piccole
imprese che fanno grande il Trentino”. Inoltre ha vinto la terza edizione di Tirocini Doc. Nei prossimi
CEii TRENTINO
Un premio per la sicurezza
sul lavoro
di Silvia Gadotti
C’è tempo fino al 4 maggio per partecipare al Premio
Lavoro in Sicurezza, bando di concorso istituito dalla
Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino
per diffondere una cultura d’impresa in tema di salute
e di sicurezza e per individuare le prassi migliori nella
conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia,
nell’integrazione sociale, economica e ambientale
dell’attività lavorativa. In palio ci sono tre premi da
11.000 euro lordi. La novità dell’ottava edizione è
rappresentata dall’ampliamento del raggio d’azione
anche ai dipendenti e ai collaboratori dell’azienda, che
potranno segnalare le azioni poste in essere dalla stessa,
finalizzate all’integrazione sociale, economica,
CEii Trentino
mesi, tramite la collaborazione del giovane ing. Nicola
dall’Oglio e il supporto del tutor universitario Vincenzo
Sglavo, professore presso la Facoltà di Ingegneria dei
Materiali e Tecnologie Industriali dell’Università degli
Studi di Trento, metterà in atto un progetto di ottimizzazione del processo di analisi del materiale di demolizione all’entrata dell’impianto di riciclaggio. Oltre
agli aspetti tecnici il progetto ha come atout il coinvolgimento da parte della stessa Sarca Inerti di altre
aziende a monte e a valle del suo ciclo produttivo condividendo obiettivi e risultati in un’ottica di filiera.
Grazie alla continua sperimentazione e attuazione di
processi innovativi, la Sarca Inerti, anche in un momento di ridefinizione del settore, guarda al futuro
con ottimismo. o ambientale, e alla conciliazione dei
tempi di famiglia e lavoro. Per l’azienda
“più votata” è previsto un ulteriore
riconoscimento di 4.000 euro,
importo che dovrà essere destinato
esclusivamente per gli interventi
a beneficio dei collaboratori aziendali.
Così come nelle precedenti, anche in questa ottava
edizione del bando possono partecipare le piccole
imprese private dei settori dell’artigianato, del
commercio, dell’industria, dei servizi, anche in forma
di cooperativa, che si siano particolarmente distinte
nell’impegno per l’igiene e sicurezza del lavoro,
l’integrazione sociale, economica e ambientale
dell’attività lavorativa e nelle politiche di conciliazione
lavoro-famiglia. Le imprese possono inviare le proprie
candidature entro il 4 maggio. Per informazioni si può
consultare il sito www.ceii.it e l’apposito spazio
www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/
sul portale della Provincia autonoma di Trento.
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012
l’Artigianato 61
TRENTINO IMPRESE
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(da restituire compilato presso gli uffici riportati alla pagina seguente
o inviare fax al n. 0461.803987 o alla nostra e-mail: [email protected])
Denominazione
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Codice fiscale ………………………………………………………………………………………………………………………………… Attività esercitata ………………………………………………………………………………………………………
C.A.P.
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Comune
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Persona da contattare
tel.
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cell. ………………………………………………………………
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la documentazione, con supporto cartaceo e/o informatico, dal titolare TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l.
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PER LE NOVITÀ fiscali, scadenze, contributi pubblici e quant’altro di interesse delle imprese
Data
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TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229
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TRENTINO IMPRESE
• tutela le imprese nei confronti del fisco (CAF)
• fa parte del gruppo Associazione Artigiani Trento
• leader di consulenza e contabilità per le piccole imprese
UFFICI DI TRENTINO IMPRESE
BORGO
Corso Vicenza, 47
CAVALESE
Via degli Artigiani, 13
CEMBRA
Via dei Rododendri, 1/2
CLES
Piazza C. Battisti, 1/A
FIERA
Via A. Guadagnini, 21
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Piazza Regina Elena, 10
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Via Trento, 117
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Viale Dante Alighieri, 300
POZZA
Strada Dolomites, 151
PREDAZZO
Via Gabrielli, 1
Avanzo Giovanni
0461.751913
[email protected]
Goss Piergiorgio
0462.241820
[email protected]
Favaron Mario
0461.681112
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Recla Cristina
0463.601221
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Bertocco Stefano
0439.610112
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Leuzzi Alessandro
0463.909618
[email protected]
Favaron Mario
0461.610515
[email protected]
Vicentini Paola
0461.500002
[email protected]
Goss Piergiorgio
0462.763133
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Turrini Michele
0462.508422
[email protected]
Bortolameotti Marica
0464.571921
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Della Valentina Roberto
0464.402611
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Nicolli Marta
0465.338833
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Nicolli Marta
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Tomasi Luciano
0461.803840
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Poletti Roberto
0461.803899
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Tonina Alessandro
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