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Maledetta
Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO Maledetta burocrazia Associazione Associazione S.I.ART.T.: la nuova mutualità degli artigiani Ecco lo sportello per il contribuente sommario RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO ADERENTE A CONFARTIGIANATO ANNO LXIII N. 3 MARZO 2012 La burocrazia, un costo sempre in aumento per le imprese Editoriale Il periodo dei mantra (Roberto De Laurentis) Direttore responsabile Stefano Frigo Primo piano Comitato di redazione Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani STUDI Un Paese con “eccesso di burocrazia” (Ufficio Studi Confartigianato Imprese) FOCUS S.I.ART.T., la nuova mutualità degli artigiani (Enzo Tomasi) NOVITÀ Ecco lo sportello per il contribuente (Stefano Frigo) Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 20 del 19.7.1949 Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534 Tiratura 13.250 copie Chiusura in redazione 5 marzo 2012 Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trento tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 Posta elettronica [email protected] Sito internet www.artigiani.tn.it 2 4 10 12 Associazione ANALISI Tassi d’interesse a 3,7 miliardi di euro (Stefano Frigo) Crisi, nel 2011 oltre 12 mila fallimenti (Stefano Frigo) SVILUPPO L’impegno della Provincia per crescita e sviluppo Un regolamento per la “Filiera del Porfido di Qualità” (Stefano Frigo) EMERGENZA CRISI «Piccole imprese a rischio credit crunch» ADESIONI La Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico CONTRIBUTI Detrazione Irap anno 2012 (Roberto Poletti) Contributi privati alle Aziende per il Turismo (Stefano Frigo) Bankitalia: il debito cala a 1.909 miliardi (Stefano Frigo) AREA APPALTI Contributi per le ristrutturazioni sulla prima casa (Marzia Albasini) Sartori: «Appalti, ci sentiamo presi in giro» (Enrico Orfano, “Corriere del Trentino”) GIOVANI E LAVORO Per i giovani è sempre più difficile trovare lavoro (Stefano Frigo) Lavoro, la crisi pesa di più sui giovani italiani (Stefano Frigo) IMPOSTE Imu batte Ici 2 a 1 (Alessandro Tonina) ENERGIA Addizionali sull’energia elettrica (Stefano Frigo) Energie rinnovabili (Stefano Frigo) SICUREZZA Infortuni stradali nel settore dei trasporti di merce su strada Noleggio a lungo termine di auto e furgoni fino a 35 quintali CAMERA DI COMMERCIO Riapertura delle iscrizioni al Registro delle imprese storiche italiane - anno 2012 La mostra sui laogai cinesi all’Istituto “Vittoria” di Trento (Massimo Parolini) MOSTRE Katábasis: una discesa nell’abisso dell’essere umano (Chiara Ianeselli e Isabella Merler) CONSORZI Consorzio Costruttori Trento in sigla C.C.T. (Giorgio Dellagiacoma) SERVIZI Il recupero dei crediti (Mauro Gabos) DISOCCUPAZIONE Giovani e lavoro… (Flavia Angeli) CULTURA CATEGORIE 13 13 14 14 17 18 20 21 23 24 25 26 26 27 28 29 30 31 32 33 34 36 39 40 42 46 Sistema Artigianato COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SAPI CEII TRENTINO TRENTINO IMPRESE La carta utilizzata per questa pubblicazione proviene da foreste ambientalmente amministrate 55 56 57 62 Rubriche AVVISI 64 Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA una risposta a tutte le tue domande inapa Il Patronato INAPA mette a tua disposizione la consulenza di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni 2 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 editoriale Il periodo dei mantra di Roberto De Laurentis M Roberto De Laurentis Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. i sembra che in politica, lungo questi ultimi anni e forse senza nemmeno saperlo, si stia vivendo il periodo dei mantra. Termine diventato ormai abituale – e derivato dal sanscrito, lingua ufficiale dell’India – composto dalle parole man “pensiero” e tra “che agisce”. Dunque il mantra è pensiero che agisce ma può anche essere tradotto come formula sacra o formula rituale; si tratta, insomma, di una formula buona per ogni occasione proprio perché si può prestare, si può adattare, si può ripetere in ogni occasione. Desidero così ricordare qualche mantra in circolazione ormai da troppo tempo: “deve essere ridotto il peso della burocrazia per le imprese”, “la struttura della Pubblica Amministrazione deve essere al servizio del cittadino”, “l’impegno politico non deve essere rendita di posizione personale ma servizio alla comunità” e via banaleggiando… quasi il termine mantra equivalga oggi a “già sentito, sempre ricordato, mai realizzato”. Anche in Trentino, affinché non si dica in giro che ci facciamo mancare qualcosa, abbiamo i mantra nostri. Come la formazione (talvolta quando si insegna l’inglese o l’uso di internet ad un metalmeccanico sessantenne in cassa integrazione), l’innovazione (spesso citata da quegli industriali la cui più recente modifica ai loro impianti produttivi è datata sempre anni sessanta), l’internazionalizzazione (abusata soprattutto da chi non la fa, e non si sogna di farla, perché competere lontano dall’orticello di casa è incerto, difficile, costoso). Ai quali vorrei aggiungere autonomia, mercato, comunità europea. In questi giorni il Presidente Dellai non solo parla di difesa dell’autonomia – che, comunque la si veda, è una conquista e non un privilegio – ma rilancia chiedendo “autonomia integrale” ad un governo Monti che preannuncia larghi tagli al bilancio provinciale. In sintesi il Presidente chiede di trattenere in Trentino il valore prodotto dal sistema – anziché versarne a Roma l’attuale 10 percento – assumendo in contropartita tutti gli oneri di competenza dello Stato: dall’Agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza, alle Forze Armate. Ipotesi estremamente impegnativa, a rischio di diventare anch’essa l’ennesimo mantra, se non si procede in diverse direzioni. La prima. Dobbiamo avere chiaro come al centro di ogni azione, se dipendiamo dal 100 percento di quanto prodotto, debba essere posta l’unica realtà in grado di generare ricchezza: l’impresa. Artigianale, commerciale, industriale. Dunque, meno burocrazia nella Pubblica Amministrazione, meno lacci e laccioli normativi e sindacali, meno costi della struttura pubblica talvolta pesante ed improduttiva, meno contributi pubblici a chi li pretende con il ricatto sui posti di lavoro. E più libertà d’azione normativa e sindacale alle imprese vere, quelle che già sono o vengono sul territorio per creare lavoro e ricchezza, non per morire o andarsene una volta esauriti gli incentivi. Perché senza il valore creato dall’impresa non c’è assegno di sostentamento, non c’è accoglienza, non c’è solidarietà, non c’è sussidiarietà, non c’è welfare, non c’è pubblico. La seconda. Dobbiamo avere chiaro come debbano cambiare i rapporti tra le imprese e tra le associazioni di impresa. Dunque basta con gli egoismi di bottega perché in un sistema, come quello trentino, dove è altissima l’interdipendenza tra le categorie economiche (turismo, artigianato, cooperazione, industria, commercio) dobbiamo capire che la fortuna ed il successo degli altri sono molto spesso anche la fortuna ed il successo nostri. La terza. Dobbiamo avere chiaro che, se dipendiamo dal 100 percento di quanto prodotto dalle imprese trentine, queste vanno assolutamente tutelate. A partire dall’assegnazione delle opere pubbliche che devono essere orientate alle nostre imprese. Dunque, smettiamola anche con il mantra del mercato perché abbiamo ormai tutti capito che il mercato, in realtà, si riduce alla sola corsa all’ingiù del prezzo. Che penalizza i veri fattori competitivi del Trentino: la capacità, la serietà, la qualità, il rapporto equilibrato tra il prezzo ed il prodotto/prestazione offerta. E smettiamola anche con il mantra della comunità europea: solo gli sciocchi continuano a pensare che Germania, Francia e compagnia comunitaria non tutelino e non favoriscano le proprie imprese. Anzi. Le tutelano e le favoriscono. Proprio mentre recitano il mantra delle regole comunitarie e del libero mercato. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 3 primo piano studi Un Paese con “eccesso di burocrazia” L’Osservatorio ISPO-Confartigianato (Confartigianato 2011a) ha rilevato quanto la burocrazia incida sulla vita delle aziende e quanto sia cresciuta nel corso degli ultimi due anni. [Ufficio Studi Confartigianato Imprese] Un costo per le imprese di 23 miliardi di euro Nell’ultimo anno gli imprenditori artigiani hanno dedicato alla gestione delle pratiche amministrative 86.334.706 giornate/uomo, equivalenti a 60 giornate/uomo all’anno per impresa; tenendo conto di cinque giornate lavorative settimanali, è solo dal 26 marzo di ciascun anno che si libera la risorsa vincolata dalle pratiche per dedicarla all’attività propria dell’impresa (dati Osservatorio ISPO-Confartigianato in Confartigianato 2011a). Il costo per gli adempimenti amministrativi stimato per le imprese con almeno un dipendente nel Manifatturiero, Costruzioni e Servizi ammonta a 16.629 milioni di euro 1. Se includiamo anche le imprese senza dipendenti e prendiamo a riferimento la misurazione degli oneri amministrativi per le piccole e medie imprese (MOA, vedi Ministero per la P.A. e l’innovazione, 2011), il costo arriva a 23.040 milioni di euro: la burocrazia pesa per 1,5 punti di PIL. Costi amministrativi annui per le imprese anno 2008 - milioni di euro - 81 procedure “ad alto impatto” Ambito Importo (mln. €) Lavoro e Previdenza 9.940 Ambiente 3.409 Fisco 2.757 Appalti 1.214 Prevenzione incendi 1.409 Privacy 2.190 che più costose determina un costo per le aziende di quasi 1,5 miliardi (1.489 milioni di euro all’anno). Quasi 1 milione di artigiani segnala un aumento della burocrazia negli ultimi due anni L’Osservatorio ISPO-Confartigianato (Confartigianato 2011a) ha rilevato quanto la burocrazia incida sulla vita delle aziende e quanto sia cresciuta nel corso degli ultimi due anni. In particolare si rileva che il 67% delle imprese artigiane ritiene che negli ultimi due anni il volume di burocrazia sia aumentato: il 41% segnala un forte aumento mentre un 26% segnala leggero aumento. Il 32% delle imprese ritiene che il volume sia rimasto uguale e solo l’1% registra una diminuzione. Le maggiori quote di imprenditori che segnalano un aumento della burocrazia la riscontriamo nei Servizi alle imprese (75%) e Costruzioni (72%), seguite dai Servizi alle persone (65%) e Manifatturiero (60%). Variazione del tempo dedicato dalle imprese artigiane alla gestione di procedure e pratiche amministrative «Pensi ora, in generale, agli adempimenti burocratici richiesti ad un’azienda come la sua. Per quanto ha percepito, negli ultimi due anni, il volume di burocrazia è…» III trimestre 2011 - valori % e stime su universo imprese artigiane nel periodo Paesaggio e Beni Culturali Sicurezza sul lavoro 621 1.500 Totale (milioni) 23.040 Costo per imprese fino 250 addetti (euro) Costo per procedura ad alto impatto (milioni) Il monitoraggio dei costi amministrativi evidenzia un costo di 5.182 euro per impresa; ciascuna procedura “ad alto impatto” di burocrazia costa 284 milioni di euro. Ciascuna delle dieci procedure burocrati- l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 % 981.931 468.982 14.656 1.465.569 67 32 1 100 Base casi: 402; periodo di rilevazione: 19-25 ottobre 2011; scheda di ricerca in fondo alla pubblicazione. Dati Osservatorio ISPO-Confartigianato 5.182 284 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero per la P.A. e l’innovazione 4 Aumentato (molto+leggermente) Uguale Diminuito Totale Imprese artigiane L’eroismo degli imprenditori in un Paese all’87° posto per “facilità” di fare impresa Come risulta evidente da questi primi dati, la diseconomia rappresentata dalla burocrazia rende particolarmente ostile il contesto del “fare impresa” nel nostro Paese: nella classifica sulla facilità di fare primo piano impresa “Doing Business 2012” redatta dalla Banca Mondiale, l’Italia si colloca all’87° posto. Facilità di fare impresa: Italia ultimo tra i maggiori Paesi avanzati anno 2011 - ranking su 183 Paesi Paese Rank Paese Rank Singapore 1 Hong Kong 2 Nuova Zelanda 3 Usa 4 Danimarca 5 Norvegia 6 Regno Unito 7 Corea 8 Islanda 9 Irlanda 10 Germania 19 Giappone 20 Francia 29 Spagna 44 Italia 87 Dati Banca Mondiale - Doing Business 2012 Nel corso dell’ultimo anno l’Italia peggiora – o al meglio mantiene – la posizione dell’anno precedente per tutte le variabili considerate. Per il nostro Paese le peggiori performances si riscontrano per la soluzione giudiziale delle controversie commerciali (158° posto sui 183 paesi monitorati, posizione invariata rispetto all’anno precedente); molto bassa la posizione anche per i tempi necessari al pagamento di imposte e contributi (134° posto, con peggioramento di 3 posizioni), per l’accesso al credito (98° posto con peggioramento di 2 posizioni), per le performances relative alle concessioni di licenze edilizie (96° posto con peggioramento di 3 posizioni), al trasferimento di una proprietà immobiliare (84° posto, con peggioramento di 2 posizioni), e all’avvio di una impresa (77° posto con peggioramento di 10 posizioni). Facilità di fare impresa: nell’ultimo anno l’Italia perde quattro posizioni anno 2010-2011 - numero Paesi: 183 Variabili considerate Variazione Rank 2011 Rank 2012 di posizione dall’indice Doing Business 2011-2012 Soluzione giudiziale delle 158 158 0 controversie commerciali Pagare imposte 131 134 -3 e contributi Ottenere credito 96 98 -2 Concessione di licenze 93 96 -3 edilizie Trasferimento di una 82 84 -2 proprietà immobiliare Avvio d’impresa 67 77 -10 Proteggere gli investimenti 60 65 -5 Commercio estero 63 63 0 Facilità di fare impresa 83 87 -4 studi dati sulla durata dei procedimenti civili pubblicati dal Ministero della Giustizia, i maggiori costi influiscono sulle imprese 2 per 2.216 milioni di euro (Confartigianato, 2011a). I tempi e l’arretrato della giustizia civile italiana sono impressionanti: la Relazione del Guardasigilli sull’amministrazione della Giustizia nell’anno 2011 indica che al 30 giugno del 2011, l’arretrato è di 5,5 milioni di processi civili e che i tempi medi di definizione sono di 2.645 giorni, pari a 7 anni e 3 mesi (Ministero della Giustizia, 2012). Se, idealmente, stendessimo i fascicoli relativi ai procedimenti civili pendenti negli uffici dei tribunali italiani, occuperemmo una superficie equivalente a 69 campi da calcio grandi come S. Siro a Milano. Maggiore costo del personale della Pubblica Amministrazione: in un decennio 0,4 punti di PIL Una delle cause dell’elevato costo della burocrazia consiste in una allocazione non ottimale della spesa pubblica per dipendenti. Sulla base dei dati dell’ultima comparazione internazionale realizzata dalla Commissione Europea nell’European Economic Forecast - Autumn 2011 si calcola che tra il 2000 e il 2011 la spesa per dipendenti pubblici in Italia sale di 0,4 punti, arrivando al 10,7% del PIL. Nello stesso periodo la Germania ha diminuito il peso del personale della Pubblica Amministrazione di 0,6 punti di PIL e la Francia lo ha mantenuto costante. In Italia l’aumento della spesa pubblica per dipendenti è doppia rispetto alla media dell’Eurozona (0,2 punti di PIL). Se prendiamo a riferimento altri valori di benchmark l’Italia presenta un forte divario con Francia e Germania messe insieme, dove la spesa pubblica per dipendenti rimane costante nell’arco di tempo esaminato mentre, all’opposto, il costo del personale della nostra Pubblica Amministrazione è più vicino al benchmark dei tre Paesi della fascia meridionale dell’Europa – Grecia, Spagna e Portogallo, la cosiddetta olive belt – dove la spesa pubblica per dipendenti sale nell’arco di tempo esaminato di 0,6 punti di PIL. In tale ambito va segnalata con favore una recente storica inversione di tendenza: tra il 2007 e il 2011 l’Italia è il paese più virtuoso in termini di contenimento del rapporto tra spesa per dipendenti pubblici e PIL; tale rapporto, infatti, nel nostro Paese aumenta (+0,2 punti di PIL) ma meno che nell’Eurozona (+0,5 punti). Tale minore dinamica della spesa nel periodo 20072011 segue una lunga fase nei precedenti sette anni in cui, invece, il rapporto tra spesa per lavoro pubblico e PIL era salito, in controtendenza rispetto alla riduzione media di 0,4 punti nell’Eurozona. Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca Mondiale - Doing Business La peggiore performance rilevata dalla Banca Mondiale è quella relativa ai tempi eccessivamente lunghi della giustizia civile. I costi per le imprese derivanti dal ritardo nei giudizi nei procedimenti civili sono elevati: sulla base dell’elaborazione degli ultimi Anche nella prospettiva della finanza locale sono evidenti situazioni di sovradimensionamento del pubblico impiego dipendente dalle Regioni. L’analisi dei costi per il personale delle Amministrazioni regionali rilevati dalla Copaff (2011) evidenzia forti disomogeneità tra territori. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 5 primo piano studi Dinamica costo del lavoro pubblico in Europa % del PIL - 2000-2011; per 2011 previsioni del 9 novembre 2011 Anno Germania Francia Italia Eurozona Francia e Germania 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 8,3 8,2 8,2 8,2 8,1 7,9 7,7 7,3 7,4 8,0 7,9 7,7 13,3 13,2 13,4 13,5 13,3 13,2 13,0 12,8 12,8 13,5 13,4 13,3 10,4 10,5 10,6 10,8 10,7 10,9 10,9 10,6 10,8 11,2 11,1 10,7 10,4 10,4 10,5 10,6 10,5 10,5 10,3 10,1 10,3 11,0 10,8 10,6 10,9 10,9 11,0 11,1 10,9 10,9 10,7 10,5 10,5 11,1 11,0 10,9 Olive belt Grecia, Portogallo e Spagna 10,9 10,8 10,9 10,8 10,9 10,9 10,6 10,7 11,2 12,3 11,9 11,5 diff. 2000-2007 diff. 2007-2011 Totale 2000-2011 -1,0 0,4 -0,6 -0,5 0,5 0,0 0,2 0,2 0,4 -0,4 0,5 0,2 -0,5 0,5 -0,0 -0,2 0,8 0,6 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea Tra le regioni a Statuto Ordinario si osserva che il Prendendo a riferimento il tempo complessivo costo del personale regionale per abitante in Campadelle singole fasi degli interventi – progettazione, affidamento ed esecuzione lavori – si riscontra che in nia è oltre tre volte quello della Lombardia. Per le regioni più piccole vi sono evidenti diseconomie di scala: in Molise la Spesa del personale delle Regioni e Province autonome spesa pro capite è di 178 euro per anno 2010 impegni di spesa - milioni di euro - spesa pro capite in euro abitante, è la più alta tra tutte le Re- regioni ordinate per popolazione Spesa gioni a Statuto Ordinario ed è quaspesa Popolazione Regione % % pro capite (mln euro) (mln) si quattro volte il valore medio di (euro) 45 euro/abitante. MOLISE 57 0,9 0,3 0,5 178 Nelle Regioni a Statuto Speciale i UMBRIA 97 1,5 0,9 1,5 107 costi del personale per abitante soBASILICATA 61 0,9 0,6 1,0 104 no quattro volte la media nazionaABRUZZO 90 1,4 1,3 2,2 67 le. Supera i duemila euro per abiCAMPANIA 384 5,8 5,8 9,6 66 tante in Valle d’Aosta e in provincia 132 2,0 2,0 3,3 66 di Bolzano. Il Veneto e la Sicilia CALABRIA LAZIO 285 4,3 5,7 9,4 50 hanno una popolazione simile (4,9 216 3,3 4,5 7,4 48 milioni contro 5,1 milioni) e – sep- PIEMONTE 73 1,1 1,6 2,6 47 pur in un contesto di diverso Statu- MARCHE 175 2,7 4,1 6,7 43 to regionale – si osserva che la Sici- PUGLIA lia spende per il personale quasi 12 TOSCANA 157 2,4 3,7 6,2 42 volte il Veneto: 1.748 milioni con- EMILIA ROMAGNA 160 2,4 4,4 7,3 36 tro 150 milioni. LIGURIA 56 0,8 1,6 2,7 34 L’eccesso di burocrazia penalizza la realizzazione di infrastrutture Per un Paese che presenta un gap negativo di spesa pubblica in conto capitale per investimenti – nel 2011 l’1,9% del PIL, di 0,4 punti inferiore al 2,3% della media Eurozona – le lungaggini della burocrazia influenzano negativamente le procedure di appalto per la realizzazione di opere pubbliche quali infrastrutture e impianti. 6 l’Artigianato VENETO LOMBARDIA Totale 15 Regioni a Statuto Ordinario VALLE D'AOSTA BOLZANO TRENTO SICILIA SARDEGNA FRIULI VENEZIA GIULIA Totale Regioni e province a statuto speciale ITALIA 150 224 2,3 3,4 4,9 9,9 8,1 16,4 30 23 2.316 35,2 51,5 84,9 45 263 1.041 747 1.748 271 189 4,0 15,8 11,4 26,6 4,1 2,9 0,1 0,5 0,5 5,1 1,7 1,2 0,2 0,8 0,9 8,3 2,8 2,0 2.055 2.051 1.410 346 162 153 4.260 64,8 9,1 15,1 467 60,6 100,0 108 6.576 100,0 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff e Istat Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 primo piano studi La scarsa interazione via web con la P.A. è diffusa e le differenze tra territori sono abbastanza contenute; Ripartizione Progettazione Aggiudicazione Esecuzione Tempi totali le regioni e province autonome in Nord 2,2 0,4 1,4 4,0 cui i cittadini interagiscono magCentro 2,4 0,4 1,8 4,6 giormente con la P.A. sostituendo le Mezzogiorno 2,3 0,5 1,7 4,5 code agli sportelli sono la Valle d’Aosta (17,5%), Bolzano (16,4%), SardeItalia 2,3 0,5 1,6 4,4 gna (15,9%) Campania (14,4%) e LaElaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MSE-DPS zio (14,1%). Le percentuali più basse Italia per realizzare un’opera pubblica servono per la spedizione di moduli compilati alla P.A. le rimediamente 4,4 anni. In generale si passa da 2,7 scontriamo in Emilia-Romagna (11,2%), Liguria e anni per interventi inferiori a 100 mila euro a 10,4 Abruzzo, entrambe con il 9,9%. anni per opere di importo superiore a 100 milioni Tra il 2010 e il 2011 solo 1 impresa artigiana su 5 di euro. In cinque regioni – le prime due sono del ha gestito via internet una pratica e sostituendo, Mezzogiorno – servono almeno cinque anni per una quindi, la procedura tradizionale: il 19% delle impreopera pubblica: in Basilicata servono 5,8 anni, in Sise artigiane ha potuto utilizzare internet attraverso cilia 5,4 anni, in Toscana 5,3 anni, in Trentino-Alto l’invio alle Pubbliche Amministrazioni di documenti Adige 5,2 anni e in Umbria 5,0 anni. necessari per una procedura obbligatoria e sostitutivi Oltre un terzo (36%) della durata complessiva dell’invio cartaceo. Un ulteriore 48% non ha utilizdi un’opera pubblica (dalla progettazione alla zato la rete per i suoi rapporti con le Pubbliche Amconclusione dei lavori) è rappresentato da tempi ministrazioni nonostante utilizzi internet per le attidi attraversamento, «riconducibili ad un insieme di vità di impresa. attività prevalentemente amministrative che sono Relazioni via internet con le Pubbliche Amministrazioni propedeutiche all’inizio della fase successiva» (Car«Nell’arco degli ultimi 12 mesi ha avuto una relazione via internet lucci e altri, 2010): su una durata media di 4,7 anni con una PA (Inps, Registro Imprese, Agenzia delle Entrate, SUAP locale, i “tempi morti” di attraversamento tra una fase e ecc.) attraverso l’invio di documenti necessari per una procedura obbligatoria e sostitutivi dell’invio cartaceo?» [valori %] l’altra è di 1,7 anni. Tempi realizzazione opere pubbliche - interventi infrastrutturali tempi espressi in anni - universo di 16.098 interventi per 65 miliardi di euro Serve più P.A. online Un driver fondamentale per la riduzione dei costi della burocrazia per le imprese è rappresentato da un più efficiente utilizzo dell’information technology da parte della Pubblica Amministrazione. In Italia è ancora scarsa l’interazione via web tra cittadino e P.A.: tra le persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi, il 35,1% ha richiesto via web informazioni dalla Pubblica Amministrazione, il 25,4% ha scaricato moduli da siti della P.A., ma soltanto un 12,9% ha potuto adempiere a obblighi burocratici spedendo moduli compilati della Pubblica Amministrazione. Sì 19 No, pur utilizzando internet per la mia attività di impresa 48 No, perché non utilizzo internet normalmente nell’attività di impresa 27 Non so 6 Base casi: 403 periodo di rilevazione: 13-17 maggio 2011; scheda di ricerca in Confartigianato (2011a). Dati Osservatorio ISPO-Confartigianato Se teniamo conto delle imprese utenti di internet le imprese artigiane che hanno inviato alla P.A. documenti via web, sostituendo le procedure cartacee, sono il 28,3%, valore in linea con il 29,7% delle imprese con almeno 10 addetti che, secondo la rileva- Utilizzo internet per relazionarsi con la P.A. per ripartizione anno 2010 - % utenti internet con 14 anni e oltre utilizzo nei precedenti 12 mesi Regione Valle d’Aosta Bolzano-Bozen Sardegna Campania Lazio Trento Calabria Molise Basilicata Veneto Toscana Ottenere informazioni dai siti web della P.A. 44,2 40,8 42,7 31,4 35,5 42,1 29,5 27,4 32,3 37,5 36,0 Scaricare moduli 32,9 29,9 33,7 23,4 27,4 29,3 24,2 23,2 25,8 27,3 25,7 Spedire moduli compilati Regione della P.A. 17,5 16,4 15,9 14,4 14,1 13,9 13,7 13,5 13,5 13,4 13,3 Piemonte Friuli-Venezia Giulia Sicilia Lombardia Umbria Puglia Marche Emilia-Romagna Liguria Abruzzo Italia Ottenere informazioni dai siti web della P.A. 40,0 43,1 30,5 37,0 32,0 27,3 35,0 35,5 30,1 27,7 35,1 Scaricare moduli Spedire moduli compilati della P.A. 26,6 30,8 22,5 25,4 22,2 20,1 25,2 25,3 20,9 20,0 25,4 13,1 13,0 13,0 12,3 12,1 12,1 11,4 11,2 9,9 9,9 12,9 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 7 primo piano studi zione Istat (2011b), si relazionano con la P.A. utilizzando i servizi a maggiore contenuto interattivo, come l’inoltro online di moduli compilati e lo svolgimento di procedure amministrative interamente per via elettronica. Nell’epoca dell’online… crescono le code agli sportelli A determinare le inefficienze della relazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione contribuisce anche il tempo richiesto, spesso eccessivo, per l’utilizzo di alcuni sportelli. Tra i più importanti vi sono gli Uffici Anagrafe dei Comuni e gli Uffici Postali. Vi sono infine gli sportelli delle Aziende Sanitarie Locali. Sempre più in coda: la durata delle code in Asl, Poste e Uffici Anagrafe 2001-2010; lunghezza in minuti - var. % cumulate Anno Asl Anagrafe Poste: invio raccomandate Poste: versamenti 2001 2010 differenze % 16,7 17,9 7,0 10,2 11,4 11,6 11,8 15,4 30,1 16,9 18,1 7,1 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat Nonostante il moltiplicarsi delle opportunità offerte dall’ICT e dei servizi online, nell’ultimo decennio le code per cittadini e imprese aumentano in modo implacabile per i diversi uffici: sulla base della distribuzione per classi di durata, abbiamo elaborato un indice sintetico di durata delle code 3 che evidenzia che nel 2010 la durata della coda all’anagrafe è cresciuta dell’11,6% rispetto al 2001, quella della coda all’ufficio postale per una raccomandata del 30,1%, sempre agli uffici postali per un versamento in c/c del 7,1% e, infine, la durata delle file davanti agli sportelli delle Asl è salita del 7,0% nell’arco del decennio esaminato. Se in dieci anni la popolazione utente di internet è passata dal 27,0% del 2001 al 51,5% del 2011, l’occupazione nella P.A. è rimasta pressoché invariata, la tendenza all’allungamento delle code evidenzia il persistere di problemi connessi all’organizzazione del front office degli uffici della P.A. e della produttività del lavoro. Mix esplosivo di eccesso di burocrazia, complessità e invadenza dei controlli e rischio corruzione Uno degli aspetti maggiormente critici nella relazione tra imprese e Pubblica Amministrazione è quello dei controlli. Questo aspetto è particolarmente problematico in un Paese appesantito da una elevata quantità e complessità legislativa. La Relazione del Governo al Parlamento sul “taglia-leggi” bene descrive il problema: «L’ipertrofia, la complessità, la farraginosità e la scarsa coerenza dell’ordinamento italiano rappresentano problemi strutturali, cronici… Allo stato, nessuno è in grado di dire quante siano le leggi oggi vigenti. Sembra un paradosso, ma né i cittadini, né i pubblici poteri sono in gra- 8 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 do di sapere quante siano le leggi (e gli altri atti con forza di legge) che sono tenuti a rispettare. Non solo: quando si è trattato di fare delle cifre, anche in sedi ufficiali (Dipartimento per la funzione pubblica o Servizio studi della Camera dei Deputati, in particolare) queste hanno avuto un margine di oscillazione estremamente elevato, passando dalle 20.000 alle 150.000» (Governo, 2008). In un contesto, quindi, in cui nemmeno i pubblici poteri sono in grado di sapere quante siano le leggi, i controlli rappresentano un aspetto particolarmente complesso, con inevitabili ripercussioni sul livello di legalità e di tutela della concorrenza tra le imprese. Tale complessità poggia su un articolato sistema di controlli che in Italia annovera, per i soli ambiti principali dell’attività di impresa, 1.667.313 accertamenti e controlli di natura fiscale, 303.691 controlli in ambito del lavoro e 1.045.090 controlli nell’ambito delle filiere degli alimenti e delle bevande. Il quadro dei principali controlli anni 2009 e 2010 Attività ispettiva di vigilanza Ministero del Lavoro (2009) Ministero del Lavoro 175.263 INPS 100.591 INAIL 27.218 ENPALS 619 Controlli fiscali Guardia di finanza (2010) Verifiche 31.777 Controlli 79.872 Controlli strumentali 779.863 Controlli Agenzia Entrate (2010) Accertamenti II.DD, IVA e IRAP Interventi esterni: verifiche e controlli mirati 705.580 9.559 Accertamenti nei confronti di soggetti non congrui agli studi di settore 30.219 Accertamenti ordinari II.DD. con determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche 30.443 Alimenti e bevande in Italia (2009) Ispezioni Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione delle A.S.L. 221.035 Ispezioni svolte dai Servizi Veterinari (S.V.) 764.486 Visite ispettive dell’ICQRF - Ispettorato controllo qualità prodotti agroalimentari 24.894 N.A.S - Carabinieri per la tutela della salute 34.675 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Agenzia Entrate, Ministero della Salute, Guardia di Finanza Preoccupante è l’elevato numero di enti deputati ai controlli con ben 29 enti differenti che si occupano di controlli: nell’ambito della Concorrenza, appalti e privacy sono 11, nell’ambito dell’Alimentazione sono 9, per Ambiente sono 8, per Lavoro e previdenza sono 7, per l’ambito Fiscale sono 4, come per quello delle Agevolazioni e incentivi 4. Secondo la rilevazione dell’Osservatorio ISPOConfartigianato il 67% degli imprenditori artigiani reputa corretti gli addetti ai controlli della P.A., mentre un 15% li reputa prepotenti e invadenti. In primo piano studi Il labirinto degli enti controllori anno 2011 Ambito Fiscale Ambiente Lavoro previdenza Agevolazioni e incentivi Concorrenza, appalti e privacy Alimentazione Totale organismi di controllo (al netto delle competenze su diversi ambiti) Enti controllori 4 8 7 4 11 9 29 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su fonti diverse questo caso circa 1 associato su 6 non è grado di esprimere un giudizio. Tra le imprese che hanno ricevuto un controllo nell’ultimo anno è stimato che vi siano 63.723 casi in cui i controllori sono stati prepotenti e invadenti (Confartigianato, 2011a). Il mix di una elevata complessità normativa, una più invasiva presenza della macchina burocratica e un non equilibrato sistema dei controlli aumenta il rischio di corruzione. In particolare si osserva che l’indice di Transparency International per il 2011 – indice che varia da 0, molto corrotto, a 10, per niente corrotto – per l’Italia è pari a 3,9 misurando una elevata percezione della corruzione che colloca il nostro Paese al 69° tra i 183 Paesi del mondo. Secondo la Corte dei Conti «il fenomeno corruttivo, in costante crescita in Italia, si è dimostrato essersi insediato e annidato dentro le pubbliche amministrazioni e rappresenta la terza fonte di danno erariale in ordine di importanza, stando ai dati riscontrati nelle citazioni emesse dalle procure regionali nell’anno 2010 (17,7%)» (Corte dei Conti, 2011, pag. 13). 1 Il costo per impresa nei diversi territori è disponibile nella pubblicazione “Territori 2011”. 2 Per la metodologia adottata si veda Confartigianato (2009). 3 La durata media stimata attribuendo alle code fino a 10 minuti una durata media di 5 minuti, per quelle tra 10 e 20 minuti una durata media di 15 minuti e per quelle superiori a 20 minuti una durata media “prudenziale” di 25 minuti (si veda Confartigianato, 2011a). 4 La questione dei controlli è stata affrontata anche in una audizione del Ministro dell’Economia e Finanze alla Commissione Finanze della Camera il 20 aprile 2011, in cui viene prospettato un intervento circa «l’esistenza effettiva, nei confronti delle imprese, di un quantum di controlli, o comunque di ispezioni, di accessi e di visite assolutamente incredibile ed eccessivo, che impone una costosa corvée: si pensi al tempo che i controlli sottraggono, allo stress che procurano, alle occasioni di corruzione che creano, anche a causa dell’eccesso di potere che si attribuisce. Così configurato, il meccanismo è non di pressione, ma di oppressione fiscale, che dobbiamo interrompere. Tuttavia, la proposta da avanzare deve essere equilibrata (…) A livello di laboratorio artigiano, si possono compiere alcuni interventi; a livello di altoforno, magari, i controlli devono essere intensificati» (Camera dei Deputati, 2011). Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 9 primo piano focus S.I.ART.T., la nuova mutualità degli artigiani Il Fondo di Sanità Integrativa S.I.ART.T., in vigore dal 1° gennaio 2012, è stato apprezzato da molti. Alcuni si sono lamentati in merito all’obbligatorietà dell’iscrizione. di Enzo Tomasi Responsabile provinciale del Patronato I.N.A.P.A. al 1 ° gennaio 2012 è in vigore il Fondo di Sanità Integrativa per gli artigiani che fanno parte della nostra Associazione. Lo abbiamo chiamato S.I.ART.T. Abbiamo svolto le 18 assemblee programmate sul territorio incontrando gli associati, abbiamo dato informazioni tramite la rivista e il sito, abbiamo contattato centinaia di artigiani, abbiamo promosso questo nuovo progetto tramite spot televisivi e articoli sui quotidiani locali. L’idea della mutua artigiana è stata apprezzata da molti mentre alcuni si sono lamentati del fatto di essere stati costretti a iscriversi. Emblematiche sono queste due opposte dichiarazioni di nostri associati che vogliamo pubblicare. Ci rammarica solo il fatto che quella di dissenso non sia stata autografata. Come è stato spiegato più volte l’Associazione ha deciso di “scendere in campo” sulla tematica della sa- D 10 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 nità integrativa per gli artigiani trentini per una serie di ragioni tra le quali una lucida analisi del periodo socio-economico che stiamo vivendo caratterizzato da enorme incertezza. Il pesante fardello del debito pubblico, la lenta ma inesorabile evoluzione demografica della popolazione – anche trentina – verso il processo di invecchiamento, i costi della sanità pubblica sempre più importanti, le prestazioni sanitarie sempre più richieste (nonostante il nostro territorio rappresenti un’isola felice rispetto al quadro nazionale), tutte ragioni che hanno condotto l’Associazione a interrogarsi sulla fattibilità di un progetto pensato e costruito a esclusivo beneficio degli artigiani associati. A onor del vero già la Mutua Artieri di Rovereto, una storica società di mutuo soccorso degli artigiani (“delle arti e dei mestieri”) nata nel 1852, aveva intuito l’importanza di recuperare con l’assistenza sanitaria quei valori, ispirati alla solidarietà e alla mu- primo piano tualità tra artigiani, che tanto avevano aiutato in tempi certamente più miseri. Ecco che, sommando la varie cause, gli organi dirigenti dell’Associazione, dopo un ampio approfondimento, hanno così deciso di agire. “Un progetto che nasce dagli artigiani per gli artigiani” è lo slogan che abbiamo ripetuto nel corso delle serate, un progetto di creare un fondo sanitario integrativo che solo con l’aiuto di tutti aveva possibilità di esistere e di tenere nel corso del tempo. Di valori si è parlato e di valori l’Associazione si è fatta promotrice nei confronti della persona dell’artigiano, nei confronti di tutti quei titolari e soci – attivi e passivi – che formano collettivamente quell’immensa popolazione artigiana appartenente alla nostra Associazione. Con questo Fondo, che nel tempo sarà gestito dalla Mutua degli artigiani nella sua nuova veste di Mutua provinciale, l’Associazione non offre un servizio all’impresa ma si rivolge direttamente all’artigiano come persona. Ricordiamo ancora una volta che le prestazioni offerte agli associati sono: FONDO DI SOLIDARIETÀ • Aiuto in caso di gravi eventi accaduti agli artigiani che abbiano causato pesanti ripercussioni sui familiari e sulla sopravvivenza dell’azienda. INTERVENTI CHIRURGICI Esclusi ultra 75 enni massimale per intervento € 40.000 franchigia: scoperto 20% con un minimo di € 1.500 VISITE SPECIALISTICHE E TICKET • visite/esami: rimborso in regime privato fino al 50% con un massimo di € 40 per visita e per esame • ticket per visite ed esami in regime pubblico: rimborso 100% massimale annuo dell’area per persona € 1.000 ODONTOIATRIA massimale € 200 annui per assistito presso medici odontoiatri convenzionati Tali prestazioni sono rimborsate a riparto a fine anno AREA ASSISTENZIALE Assistenza domiciliare massimale annuo € 400 Nel corso delle riunioni particolarmente apprezzata è stata l’istituzione del fondo di solidarietà. focus Addirittura ci è stato chiesto di aumentarne il contributo e di estendere i casi di gravità anche a eventi non necessariamente coincidenti con il decesso. A tutti è stato spiegato che “saranno gli artigiani a decidere”, saranno cioè coloro che avranno poi il compito di gestire la nuova mutua artigiana a pensare alla costruzione del piano sanitario annuale piuttosto che a regolamentare i casi di intervento del fondo di solidarietà. Accanto al piano collettivo per gli artigiani, l’Associazione ha deciso che sia istituito un piano volontario per i familiari conviventi con i titolari o i soci e per le famiglie dei collaboratori familiari. Lo stesso piano volontario è stato pensato per gli ex associati, se iscritti all’ANAP (l’associazione degli artigiani pensionati), e i loro familiari. Per il piano volontario è richiesta l’adesione di almeno mille persone, numero minimo che farà scattare questo beneficio e quindi invitiamo tutti i familiari a compilare la scheda di preiscrizione che si trova presso tutti gli uffici dell’Associazione e comunque sul nostro sito: www.artigiani.tn.it alla voce S.I.ART.T. Inviando la scheda di preiscrizione si manifesta l’interesse e non appena sarà raggiunta la soglia minima dei 1000 familiari aderenti chiederemo di effettuare il versamento del contributo di € 50,00 in modo che i familiari e gli ex artigiani possano ottenere le prestazioni. Ricordiamo infine che tutte le prestazioni sono iniziate con il 1° gennaio e quindi invitiamo tutti a trattenere le eventuali ricevute fiscali dei ticket pubblici e delle visite private o altra documentazione per poi chiedere il rimborso che sarà effettuato presso gli uffici del patronato INAPA in tutte le sedi dell’Associazione. Il termine ultimo per i rimborsi è fissato per il 31 gennaio dell’anno prossimo. Invitiamo inoltre, se possibile, a non fare una richiesta per ogni spesa ma a unirle in modo da effettuare richieste due o tre volte all’anno per evitare il moltiplicarsi delle pratiche. Per le richieste di rimborso relative alla GARANZIA INTERVENTI CHIRURGICI (da effettuare entro sei mesi dalla data dell’intervento) consigliamo di contattare il sig. Walter Tamanini al numero 0461.803996 per eventuali chiarimenti sulla procedura. Per saperne di più visita il sito www.artigiani.tn.it alla voce S.I.ART.T. Le informazioni telefoniche al numero del patronato INAPA 0461.803940 Martina Pedrotti Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 11 primo piano novità Ecco lo sportello per il contribuente Anche l’Associazione Artigiani della Provincia di Trento aderisce all’iniziativa di Confesercenti del Trentino e Confcommercio del Trentino che hanno da poco istituito uno sportello per assistere le piccole e medie imprese del territorio di fronte alle recenti innovazioni legislative che rendono molto più delicato e urgente per il contribuente fare fronte in modo adeguato e competente alle pretese, richieste e accertamenti del fisco. di Stefano Frigo o sportello, attivo da metà febbraio, è rivolto alla tutela del contribuente che agisca in buona fede; si pone come scopo difendere i suoi diritti, monitorare la correttezza dell’operato del fisco, esigere la massima trasparenza, correttezza ed equità tra fisco e cittadino in armonia con quanto previsto dallo Statuto L 12 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 del contribuente. Lo sportello opererà presso le sedi delle tre associazioni di categoria previo appuntamento telefonico: Associazione Artigiani al numero 0461.803994, Confcommercio Trentino al numero 0461.880518, e Confesercenti del Trentino al numero 0461.434200, oppure scrivendo agli indirizzi e-mail: [email protected] [email protected] - sportellosta [email protected] Lo sportello, svolgendo attività di informazione al contribuente piccolo e medio imprenditore, si propone di operare un costante monitoraggio delle diverse tipologie di situazioni critiche segnalate dai contribuenti; offrire suggerimenti sulle vie da intraprendere; approfondire e studiare le problematiche sottoposte dagli utenti; sollecitare in modo attivo gli uffici finanziari perorando l’obbligatorietà giuridica dei principi di buona fede, collaborazione, trasparenza tra fisco e utenti fissati nello statuto del contribuente; battersi contro situazioni ingiuste o troppo gravose. Lo sportello si impegna a ricercare forme, procedure e protocolli di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e con Equitalia. Ciò al fine di potenziare la collaborazione e la comunicazione tra i soggetti coinvolti anche allo scopo di rendere più fluidi e più giusti i rapporti tra fisco e aziende contribuenti. associazione analisi Tassi d’interesse a 3,7 miliardi di euro Negli ultimi tre mesi del 2011 i prestiti erogati dal sistema bancario alle imprese sono diminuiti dell’1,5% e a dicembre addirittura del 2,2%. Lo evidenzia la Cgia di Mestre, affermando che «ci troviamo di fronte a una vera e propria stretta creditizia». Le insolvenze in capo alle aziende nel 2011 hanno superato gli 80 miliardi di euro (+36% rispetto al 2010). di Stefano Frigo Tassi Gli aumenti dei tassi di interesse sono costati alle imprese 3,7 miliardi di euro. La stretta è stata dovuta anche all’aumento delle insolvenze in capo alle aziende: nel 2011 hanno superato gli 80 miliardi di euro (+36% rispetto al 2010). Secondo la Cgia questi dati confermano che «ci troviamo di fronte a una vera e propria stretta creditizia. Le banche hanno chiuso i rubinetti del credito e in una fase recessiva, come quella che stiamo vivendo in questo momento, corriamo il rischio che il nostro sistema produttivo, costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese, collassi». Se nel 2011 l’ammontare complessivo dei prestiti erogati alle imprese ha superato i 995 miliardi di euro, facendo segnare una variazione del +3% rispetto all’anno precedente, va comunque sottolineato che è stata inferiore alla crescita dell’ inflazione, che l’anno scorso è stata del +3,3%. Purtroppo, la situazione è peggiorata nell’ultima parte dell’anno, dopo che il nostro spread ha cominciato a crescere a ritmi vertiginosi. Se negli ultimi tre mesi dell’anno l’erogazione è diminuita dell’1,5%, in dicembre la contrazione è stata del -2,2%. Sofferenze Oltre alla stretta creditizia nel 2011 le imprese hanno dovuto subire anche un forte aumento dei tassi di interesse che si è tramutato in un costo aggiuntivo per l’intero sistema produttivo pari a 3,7 miliardi di euro. Tuttavia, prosegue la Cgia, va ricordato che le ragioni di questa contrazione dei finanziamenti sono in parte riconducibili anche all’aumento delle sofferenze bancarie registrato dalle aziende. «Nel 2011 le insolvenze in capo alle imprese italiane hanno toccato gli 80,6 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del +36%. Questa situazione ha sicuramente indotto molti istituti di credito a ridurre i prestiti soprattutto a quelle realtà produttive che non erano più in grado di dimostrare una certa affidabilità. Crisi, nel 2011 oltre 12 mila fallimenti Dal 2009 persi 300 mila posti di lavoro. Secondo i dati elaborati dal Cerved i crack nell’ultimo anno sono aumentati del 7% e a pagare sono soprattutto le piccole e medie imprese. Male i servizi e le costruzioni, in controtendenza l’industria. di Stefano Frigo La crisi accelera i fallimenti. Lo scorso anno sono aumentati del 7,4% a quota 12.094, cifra record dalla riforma della normativa fallimentare. Sono i dati elaborati dal Cerved dai quali emerge che negli ultimi tre anni i crack sono costati oltre 300 mila posti di lavoro. Nel corso del 2011, quindi, i fallimenti in Italia sono aumentati in tutte le forme giuridiche, con una crescita più sostenuta tra le società di capitali (+8,6% sul 2010) rispetto alle altre strutture societarie (+4,7%). Secondo il Cerved gli Insolvency ratio (Ir) che misurano la frequenza dei default (cioè il numero di fallimenti ogni 10.000 imprese operative) indicano che le aziende più colpite sono state le piccole e medie imprese (precisamente quelle con un attivo compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro, con un Ir di 132 punti) seguite da quelle con un attivo tra i 10 e i 50 milioni, con un Insolvency ratio a quota 127. Nel 2011 è proseguito l’aumento dei fallimenti nei servizi (+10% rispetto al 2010) e nelle costruzioni (+7,8%). In controtendenza l’industria che, pur rimanendo il macrosettore con la maggiore frequenza di fallimenti (Ir a 39 punti), ha registrato un’inversione di tendenza rispetto al 2010 (-6,3%). Il risultato, secondo il Cerved, è da attribuire soprattutto ai miglioramenti dei settori che negli anni precedenti hanno pagato un conto più salato alla crisi. Alla meccanica, per esempio, con un Ir che passa dai 70 punti del 2010 a 60 del 2011, alla chimica (da 59 a 46), al sistema moda (da 54 a 46), alla siderurgia (da 51 a 40). In peggioramento invece il sistema casa, da 54 a 59 punti di Insolvency ratio, e la filiera auto, da 45 a 53 punti. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 13 associazione sviluppo L’impegno della Provincia per crescita e sviluppo Obiettivi generali toccati da Alessandro Olivi, nel corso della conferenza stampa organizzata all’indomani della “due giorni” programmatica tenuta dalla Giunta provinciale a Lagolo: contrastare la recessione e agire sulle leve della crescita e dello sviluppo, favorendo così anche l’occupazione. inanza d’impresa, apertura della piattaforma produttiva, poli e filiere portatori di innovazione: questi in sintesi i temi principali toccati dall’Assessore provinciale all’industria, commercio e turismo Alessandro Olivi nel corso della conferenza stampa organizzata all’indomani della “due giorni” programmatica tenuta dalla Giunta provinciale a Lagolo. Obiettivi generali, contrastare la recessione e agire sulle leve della crescita e dello sviluppo, favorendo così anche l’occupazione. Secondo le previsioni, quest’anno sarà ancora difficile per l’economia, anche per le concomitanti criticità della finanza pubblica. In questo contesto le politiche a favore delle imprese, nelle loro diverse articolazioni (incentivi finanziari, servizi, interventi di sistema) sono nuovamente protagoniste, anche per riequilibrare in chiave antirecessiva le drastiche misure fiscali. F La riforma provinciale degli incentivi è operativa dal 30 dicembre scorso per la parte relativa alla ricerca applicata. Il resto della riforma è già sottoposto al confronto con le parti sociali (imprenditorialità femminile e giovanile) o lo sarà fra poche settimane (investimenti fissi, servizi alle imprese, internazionalizzazione). L’azione della Provincia si attuerà lungo tre assi strategici: la finanza d’impresa; l’apertura della piattaforma produttiva; i poli tecnologici e le filiere innovative. FINANZA D’IMPRESA La finanza d’impresa, oltre al polmone costituito dalla domanda pubblica e dai relativi tempi di pagamento delle prestazioni, sarà presidiata attraverso: Un regolamento per la “Filiera del Porfido di Qualità” Approvato lo scorso 24 gennaio dal Tavolo di Coordinamento del Distretto del Porfido. di Stefano Frigo È stato approvato dal Tavolo di Coordinamento del Distretto del Porfido e delle Pietre trentine il regolamento per la “Filiera del Porfido di Qualità”, al termine di un percorso partecipato che ha visto coinvolti i diversi attori del sistema, le associazioni degli industriali e degli artigiani, Espo - Ente Sviluppo Porfido, le amministrazioni comunali e le organizzazioni sindacali. Ai lavori ha partecipato anche l’Assessore all’industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, che ha espresso la soddisfazione per questo importante passo: «In un momento di perdurante difficoltà 14 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 di questo comparto, legato strettamente alla filiera dell’edilizia, è fondamentale lo sforzo che si sta facendo per uniformare il sistema, per qualificare la forza lavoro e alzare l’asticella complessiva della qualità dei processi. Attraverso questo percorso stiamo pian piano passando – ha proseguito Olivi – dal Distretto inteso come configurazione giuridica, organismo che abbiamo configurato alcuni anni fa, al Distretto per così dire materiale». Accanto all’assessore provinciale, associazione • gli incentivi finanziari: i dati dell’attività agevolativa della Provincia denotano che si tratta ancora di uno strumento poderoso, che coinvolge ogni anno circa 2.500 aziende trentine; • i prestiti partecipativi: saranno ulteriormente sostenuti, non più a bando ma a durata indeterminata. La capitalizzazione delle imprese sarà sostenuta con agevolazione IRAP sul nuo- Alessandro Olivi, vo capitale proprio (la Giunta Assessore provinciale provinciale definisce l’interven- all’industria, to in aggiunta all’agevolazione commercio e turismo nazionale) e sulle nuove attività produttive dal 2012 (riduzione del 3% per i primi cinque anni); • le garanzie rilasciate dai Confidi: verranno attivate con modalità innovative, in grado di conseguire preziosi effetti leva. Col sistema della “cappatura”, ossia l’accordo tra Confidi e banche per determinare un plafond di risorse destinato a garanzia diretta delle operazioni, minori risorse finanziarie consentono di mettere in moto una quantità superiore di credito. Il relativo accordo Confidi-banche sarà operativo entro marzo; • il “private equity”: cioè la partecipazione nelle imprese trentine mediante una nuova società d’investimento finanziario pubblico-privata; il bando lanciato da Trentino Sviluppo per la costituzione di detta società è andato deserto. Si sono registrate alcune importanti manifestazioni d’interesse, sulle quali si sta lavorando, tenendo conto che gli investitori privati preferiscono un impiego di risorse correlato con il manifestarsi della concreta prospettiva d’intervento in nuove iniziative imprendito- l’amministratore del Distretto Diego Laner, che ha coordinato il lavoro di predisposizione del protocollo, nonché il presidente, Mariano Gianotti, con il segretario Ezio Cristofolini. Il primo obiettivo che si pone la filiera è infatti quello della qualità, articolato in cinque tipologie: qualità dell’azienda, qualità della materia prima, qualità di prodotto, qualità di posa in opera e qualità dei servizi, in quanto nella filiera sono ricompresi tutti i soggetti interessati, dall’estrazione al prodotto finito. Questo si traduce in certificazioni di prodotto, marcature obbligatorie, prove tecniche sui materiali, ma anche rispetto delle norme e dei regolamenti attualmente in essere, compresi i disciplinari cava o gli accordi sottoscritti con le parti sociali per tutte le aziende appartenenti alla filiera, che dovranno controllare anche la qualità del grezzo e del prodotto finito. In sostanza si certifica che gli appartenenti alla filiera devono essere eticamente e concretamente corretti, sviluppo riali. Si ricorda che, secondo il progetto, Trentino Sviluppo conferirebbe 4,9 milioni di euro in una new.co in cui investitori privati conferiscano almeno 5,1 milioni di euro, con l’obiettivo di investire in aziende “promettenti” sul territorio provinciale; • Trentino Sviluppo, il cui nuovo Piano 2011-2013 comprende investimenti per circa 380 milioni di euro. La Giunta provinciale ha indicato a Trentino Sviluppo alcune priorità per circa 32 milioni aventi a oggetto operazioni di leaseback su un primo gruppo di 10 imprese selezionate in base all’effetto-leva che l’intervento pubblico produrrà in favore del consolidamento e dell’espansione dell’azienda stessa. Come ulteriore novità, parte degli interventi proposti come leaseback saranno convertiti, ove possibile, in opzioni all’acquisto con garanzia dei Confidi. In altre parole (in alternativa all’acquisto dell’immobile) Trentino Sviluppo potrà acquisire il solo diritto d’opzione all’acquisto del bene, valorizzato nel 10% del valore del compendio, da versare ai Confidi; con tale somma i Confidi attiveranno un finanziamento bancario garantito per un importo stimato di dieci volte superiore. L’APERTURA DELLA PIATTAFORMA PRODUTTIVA • Internazionalizzazione: la Giunta provinciale è fermamente convinta che le azioni perseguite fin qui su questo versante non siano adeguate ai nuovi scenari. Le esportazioni trentine, nel 2010, hanno inciso sul valore aggiunto soltanto per il 19,5%. Pertanto, serve sicuramente maggior protagonismo da parte delle imprese, ma il comparto pubblico deve fare qualcosa di diverso. Dal punto di vista organizzativo, la Provincia pensa di incardinare all’interno rispettando le norme e le regole per non creare danni al sistema. Altri passaggi importanti del regolamento riguardano: la volontà di favorire gli scambi di materiale fra tutti i soggetti della filiera senza nessuna prevaricazione, ma con modalità prestabilite, il rispetto dei prezzi minimi di vendita e di interscambio fra gli aderenti con la creazione di una mappatura dei prezzi da applicare ai vari prodotti. Inserito anche l’obbligo di lavorare il materiale con maestranze proprie delle ditte concessionarie o in alternativa ai soggetti facenti parte della filiera, al fine di migliorare l’occupazione del settore, oltre che garantire un controllo più diretto del prodotto a vantaggio sia della qualità che del prezzo. In sostanza, il regolamento di filiera, approvato nel corso del pomeriggio dal Tavolo di Coordinamento del Distretto del Porfido all’unanimità, punta a creare maggiore qualità a un prezzo adeguato, che consenta la crescita delle aziende e di conseguenza di tutto il comparto. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 15 associazione sviluppo della “nuova” Trentino Sviluppo un team che proponga e coordini operazioni di business all’estero. • Incentivi: sono in fase avanzata di stesura i nuovi criteri attuativi dell’art. 7 della L.P. 6/1999 (aiuti per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese), articolati in 3 tipologie: - (I) aiuti per la partecipazione a eventi fieristici internazionali (fino al 70% delle spese solamente per la prima partecipazione), estesi anche alle cooperative e consorzi che agiscono per conto degli associati; - (II) aiuti su interventi di commercializzazione di sistema attuati da cooperative e consorzi per conto delle imprese associate, per analisi di mercato, ricerca di partner, assistenza commerciale, contrattuale, doganale, fiscale ecc.; - (III) progetti imprenditoriali di marketing internazionale (50% per piani di marketing in Paesi extra UE). • Riorganizzazione di Trentino Sviluppo, in ragione dell’incorporazione di Trentino Marketing. Il nuovo assetto prevederà la presenza di tre divisioni concentrate rispettivamente sui settori: turismo; attività produttive, filiere e distretti; innovazione e servizi alle imprese. • Riassetto proprietario di CEii Trentino: nel secondo trimestre del 2012 il consorzio artigiano CEii Trentino verrà trasformato in società controllata direttamente dalla Provincia: potranno in tal modo assumere maggiore efficacia le azioni pubbliche promozionali a favore delle piccole imprese locali. I POLI TECNOLOGICI E LE FILIERE INNOVATIVE Secondo la Giunta provinciale le imprese trentine devono rafforzarsi all’interno di filiere produttive e distretti. Quattro, in particolare, i progetti-chiave: • filiera del legno e ARCA: il mercato delle case in legno vale in Europa circa 8 miliardi di euro. La produzione italiana supera i 520 milioni di euro, un terzo dei quali riconducibili alle imprese del Trentino-Alto Adige. Per dare ulteriore impulso al settore la Provincia si è impegnata ad aumentare dall’attuale 10% al 40%, entro i prossimi due anni, la quantità di edifici costruiti in legno nei settori scuola e social housing. Al fine di evitare confusione nel committente finale a fronte della compresenza di vari marchi e sistemi certificativi (LEED, Casaclima ecc.), è urgente adottare il protocollo ARCA quale sistema di certificazione “vincolato” degli edifici in legno realizzati dagli enti pubblici trentini, da coinvolgere in una capillare azione formativa e di sensibilizzazione. • Polo della Meccatronica: il progetto industriale e tecnico-scientifico della Meccatronica di Rovereto, del quale è stato nominato recentemente coordinatore il presidente di Dana Italia di Arco Rino Tarolli, ha un carattere assolutamente innovativo. L’obiettivo è coagulare attorno a questo polo una filiera di 16 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 imprese di eccellenza, nel contesto di una piattaforma integrata che vedrà presenti anche la scuola e il mondo della ricerca. La Giunta provinciale ha stanziato a tal fine 51,5 milioni per il polo scolastico, mentre Trentino Sviluppo ha bandito l’appalto per la costruzione dell’edificio produttivo per 21 milioni. La capacità di attrarre esperienze di eccellenza è testimoniata dalla costituzione, lo scorso settembre, presso il polo di Rovereto, del Bonfiglioli Mechatronic Research, centro ricerche che a regime occuperà 25 giovani ricercatori, e che rappresenta la “testa di ponte” dell’insediamento in Trentino di Bonfiglioli Riduttori Spa, leader mondiale nel settore delle trasmissioni. • Manifattura Domani: il progetto sta trasformando la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile e delle tecnologie per l’ambiente. Nei nove ettari del sito, centri di ricerca, strutture di formazione e pubblica amministrazione saranno stimolati a integrare le proprie attività per porsi come riferimento a livello nazionale ed europeo nel settore delle tecnologie pulite (clean tech). Una volta realizzate le parti comuni del progetto di ristrutturazione, la Giunta provinciale proseguirà secondo una “logica ad obiettivo”, nel senso di sincronizzare le realizzazioni edilizie all’effettivo tasso di utilizzo da parte delle imprese. • Distretto del porfido e delle pietre trentine: il Distretto ha promosso la “filiera del porfido di qualità”, ovvero un sistema che individua regole comuni e obiettivi condivisi per rilanciare il prodotto. associazione emergenza crisi L’allarme del Presidente Giorgio Guerrini: «Piccole imprese a rischio credit crunch» Giorgio Guerrini: «Serve terapia d’urto su credito e ritardi di pagamento P.A.». Da Confartigianato “pacchetto” di proposte al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. isure immediate per ridare “ossigeno” alle piccole imprese e scongiurare il credit crunch. In un pacchetto di proposte presentate lo scorso 17 febbraio al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha riassunto la “terapia” d’urto per consentire agli imprenditori di fronteggiare l’emergenza crisi e rilanciare la crescita e la competitività del Paese. «Le piccole imprese – ha detto Guerrini – sono allo stremo, soffocate da forti restrizioni creditizie che assomigliano per alcuni versi a quelle del 2009. A novembre 2011, i finanziamenti ai piccoli imprenditori sono aumentati appena dello 0,4%, quindi sono vicini alla “crescita zero”. I tassi medi d’interesse hanno raggiunto il 4,18%, il valore più alto tra quelli dell’area Euro. Nel frattempo i ritardi di pagamento della P.A. costano alle nostre imprese 3,7 miliardi di oneri finanziari. È ora di fare davvero qualcosa per le piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del totale delle aziende italiane e danno lavoro al 74,8% del totale degli addetti delle imprese italiane, e che finora hanno sfidato la crisi senza alcun “paracadute”». Tra le priorità indicate da Confartigianato al Ministro Passera vi sono interventi per risolvere il problema dei ritardi di pagamento. Per recuperare i 70 miliardi di debiti pregressi accumulati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, Confartigianato propone di introdurre la compensazione tra i crediti commerciali verso la P.A. e i debiti tributari. Per il futuro, Confartigianato sollecita il rapido recepimento della direttiva europea sui termini di pagamento e l’introduzione del sistema dell’Iva per cassa, cioè prevedere il versamento dell’Iva al momento dell’effettivo pagamento della fattura da parte del debitore. Per migliorare l’accesso al credito, il Presidente Guerrini chiede che vengano potenziati strumenti già esistenti, come i Consorzi di garanzia fidi, e il rafforzamento del Fondo Centrale di Garanzia. M Insieme a queste misure, Confartigianato sollecita interventi per rimettere in moto l’economia. A cominciare da un piano di recupero e manutenzione del patrimonio territoriale e immobiliare per sostenere la ripresa del ciclo edilizio. Un rilancio del “piano casa”, insomma, che si caratterizzi come scelta strategica nazionale. Non meno importante la riforma degli Giorgio Guerrini, incentivi alle imprese, all’insegna presidente nazionale della semplicità di norme e procedi Confartigianato dure per un facile accesso alle piccole imprese. La spinta alla green economy è un altro fronte sul quale Confartigianato insiste per promuovere interventi a favore dell’economia sostenibile. In tema di energia, il Presidente Guerrini sottolinea la necessità di ridurre i costi della bolletta delle piccole imprese, superiori del 30% rispetto alla media europea, attraverso la revisione del prelievo fiscale sull’energia, il trasferimento dell’onere degli incentivi alle rinnovabili alla fiscalità generale, l’effettiva separazione, nel settore gas, tra le attività di rete, stoccaggio e rigassificazione. Sostegno all’internazionalizzazione, all’innovazione e ricerca, alla cooperazione in reti sono gli altri fronti sui quali Confartigianato sollecita al Ministro Corrado Passera un impegno mirato sulle esigenze delle micro e piccole imprese. Altrettanto fondamentale, secondo Guerrini, la tutela del made in Italy con provvedimenti che garantiscano la riconoscibilità dei prodotti fatti in Italia attraverso l’etichettatura di origine volontaria e di tracciabilità delle lavorazioni. Per Confartigianato è urgente anche dare attuazione allo Statuto delle imprese e superare il Sistri, il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, uno strumento rivelatosi inutilmente complesso e costoso per le imprese e che andrebbe ripensato completamente ispirandosi al modello tedesco, più snello ed efficiente. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 17 associazione adesioni La Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico Lo scorso 26 gennaio a Milano la Provincia autonoma di Trento ha aderito ufficialmente alla Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, che ha lo scopo di evidenziare i valori e le peculiarità di questo settore, mettendone in luce i punti di forza e di debolezza. La Carta è promossa dall’Ateliers de France, da Confartigianato Imprese Nazionale e da Artex Firenze. el quadro di alcune convenzioni siglate nel 2008 con l’obiettivo principale di creare delle sinergie nel settore dell’Artigianato Artistico a scala europea e internazionale e di dare una maggiore visibilità alle produzioni artistiche a livello politico, Ateliers d’Art de France, Confartigianato Imprese Nazionale e Artex, Centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana, hanno messo a punto e sottoscritto nel 2010 una Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, volta a evidenziare i valori e le peculiarità del settore e a metterne in luce sia i punti di forza e sia quelli di debolezza. L’artigianato artistico infatti rappresenta un settore con caratteristiche assolutamente peculiari per il quale devono essere definite linee politiche, strategi- N 18 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 che e di azione a livello europeo e internazionale, studiate appositamente per sostenere, tutelare, valorizzare e promuovere il settore favorendone anche l’internazionalizzazione. La Carta si articola in vari punti: le definizioni di artigianato artistico e di artigianato tradizionale; i valori del settore; le proposte, studiate a partire da una prima analisi dei punti di forza e di debolezza del settore. Nelle intenzioni dei suoi promotori, la Carta dovrà essere condivisa dal maggior numero di partner a livello internazionale, affinché l’Artigianato Artistico diventi un punto focale delle politiche europee. L’Artigianato Artistico è infatti l’unico settore presente in tutte le realtà europee e internazionali e costituisce un patrimonio unico frutto di una tradizione culturale, artistica e produttiva secolare che rappresenta le peculiarità dei territori di appartenenza. Fino a oggi hanno sottoscritto la Carta numerose istituzioni e soggetti: la Kyoto Traditional Arts and Crafts Sponsorship Foundation, l’Oficio Y Arte della Spagna, le Regioni Toscana, Abruzzo, Liguria, Lazio e Molise, la Regione francese dell’Alsazia, lo Stato della Tunisia, la Prefettura di Kyoto. Dal 2010, inoltre, tra i sostenitori della Carta figura, accanto a numerose altre associazioni italiane, anche il CEii del Trentino. Il prossimo aprile, in occasione della Fiera internazionale dell’artigianato di Firenze, aderirà anche il Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità del Trentino, la consolidata realtà associativa dell’artigianato artistico, con 50 aziende associate, specializzate in tutte le categorie del comparto presenti sul nostro territorio. associazione adesioni Percorso della Carta Internazionale dell’Artigianato Il percorso verso la condivisione da parte del maggior numero possibile di soggetti è iniziato nel dicembre del 2009 a Firenze, dove la Carta è stata presentata ufficialmente, nell’ambito del convegno internazionale “I valori dell’Artigianato Artistico. Verso una rete internazionale del settore”, a cui hanno partecipato operatori del settore italiani, francesi, spagnoli, finlandesi, nonché una rappresentante della Commissione Europea. Il secondo passo è stata la sottoscrizione a Parigi nel gennaio 2010 da parte del presidente di Confartigianato Imprese Nazionale per l’Italia e dal presidente di Ateliers d’Art de France per la Francia. Ad essi si è unito il Presidente del Kyoto Traditional Arts and Crafts Sponsorship Foundation, che ha siglato la Carta il 26 aprile 2010 a Firenze, nell’ambito della Mostra Internazionale dell’Artigianato. Nella stessa occasione si è creato il primo gruppo di sistenitori della Carta, composto da: AiCC - Associazione Italiana Città della Ceramica; Artex-Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana; Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte della Toscana; CEii - Centro Europeo di Impresa e di Innovazione del Trentino; Citema - Città Europea dei Mestieri d’Arte; CO.SE.R. - Calabria; Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte; Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico; IVAT - Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition; Liguriastyle.it; ViArt - Artigianato Artistico Vicentino. La Carta è stata inoltre presentata anche al Ministero dello Sviluppo Economico e al Comité économique et social européen a Bruxelles il 23 giugno 2010. A seguito di tale presentazione, la Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico è stata inserita nel sito web istituzionale del Comité économique et social européen. Un importante appuntamento, che ha segnato un ulteriore passo in avanti nel percorso di condivisione e affermazione dei principi della Carta dell’Artigianato Artistico a livello internazionale è stata la cerimonia di sottoscrizione tenutasi nell’ambito del salone Maison & Objet di Parigi, il 22 gennaio 2011. In questa occasione la rete dei soggetti Promotori della Carta, costituita da CNA, Confartigianato Imprese, Ateliers d’Art de France e Kyoto Traditional Arts and Crafts Sponsorship Foundation, si è allargata ulteriormente. Il documento è stato infatti sottoscritto dal Presidente di Oficio y Arte, la più importante associazione spagnola di artigiani del settore artistico. Ha presenziato alla cerimonia di firma della Carta il Segretario di Stato presso il Ministro francese dell’Economia incaricato dell’Artigianato, Frédéric Lefèbvre, accompagnato da M.me Catherine Dumas, Senatrice Responsabile del Gruppo di lavoro sui Mestieri d’arte del Governo Francese. Hanno partecipato, inoltre, i Presidenti di Ateliers d’Art de France e Confartigianato, oltre a vari esponenti politici e operatori del settore: tra i partecipanti italiani annoveriamo la presenza del Ministero dello Sviluppo Economico rappresentato dalla dott.ssa Anna Maria Forte, dell’Assessore alle Attività Produttive, Sviluppo Economico, Lavoro e Formazione della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini. Tappa importante del percorso della Carta è stata la sottoscrizione da parte del primo gruppo di regioni italiane, che hanno condiviso valori e strategie per la valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale. Nell’ambito della 75ª Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, venerdì 6 maggio 2011 presso la Fortezza da Basso si è tenuta la cerimonia di sottoscrizione della Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico da parte di Regione Toscana, Abruzzo, Liguria, Lazio, Molise. Questa condivisione di intenti ha corrisposto alla necessità, avvertita con forza a livello nazionale e internazionale, dell’apertura di un confronto sulle problematiche, sui punti di forza e di debolezza e sul futuro dell’artigianato artistico e tradizionale. Il tutto nella prospettiva di un impegno comune per la valorizzazione di un settore da sempre fiore all’occhiello delle produzioni italiane e ambasciatore privilegiato del Made in Italy. 12-13 settembre 2011: Salone d’Onore, Maison & Objet - Parigi • La Regione francese dell’Alsazia e lo stato della Tunisia sono i nuovi firmatari della Carta Internazionale dell’Artigianato, la quale vede allargarsi ulteriormente la rete dei soggetti promotori. Un importante appuntamento, che si è tenuto a Parigi il 12 e il 13 settembre 2011 presso il Salone d’Onore di Maison & Objet, e che ha segnato un ulteriore passo in avanti nel percorso di condivisione e affermazione dei principi della Carta dell’Artigianato Artistico a livello internazionale. Alla cerimonia di firma hanno partecipato tra gli altri Frédéric Lefebvre - Ministro francese del Commercio e dell’Artigianato, Mehdi Haouas - Ministro del Commercio e dell’Artigianato della Tunisia, Soufiane Tékaya - Direttore Generale ONAT (Ufficio Nazionale dell’Artigianato Tunisino), Gianfranco Simoncini Assessore Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Regione Toscana, Anne-Basté Menzer - Presidente di FREMAA (Regione Alsazia), Serge Nicole - Presidente AAF, Giorgio Guerrini - Presidente Confartigianato, Giorgio Aguzzi - Vice Presidente CNA. 17 ottobre 2011: Palazzo Sacrati Strozzi, sede della Regione Toscana • La Prefettura di Kyoto, nella persona del Governatore Keiji Yamada, ha siglato la Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, andando ad aggiungersi alla lista delle regioni italiane ed estere firmatarie. Hanno presenziato alla cerimonia il Governatore della Prefettura di Kyoto Keiji Yamada, il Presidente del Consiglio Prefetturale Eitaro Kondo e l’Assessore alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 19 associazione contributi Detrazione Irap anno 2012 Per gli anni 2012, 2013 e 2014 è prevista una detrazione Irap pari al 90% dell’importo del contributo versato all’ente bilaterale. di Roberto Poletti ell’originaria previsione della Legge provinciale n° 27 del 27 dicembre 2010 (legge finanziaria provinciale 2011), alle aziende che versano un contributo a un ente bilaterale che eroga prestazioni di sostegno al reddito, è riconosciuta una detrazione pari al 90% dell’importo del contributo versato per quell’anno a condizione che tale detrazione cumulata con altre agevolazioni Irap, spettanti nel medesimo periodo, non comporti un’agevolazione complessiva superiore a 0,92 punti percentuali. Quindi si sarebbe potuto beneficiare di tale detrazione già dal 2011. Tale norma è stata però impugnata dal Governo sia per violazione delle competenze attribuite alla Provincia autonoma di Trento e in particolare per la violazione di cui agli artt. 8 e 9 e 73 comma 1-bis dello Statuto Speciale di autonomia, dell’art. 117, secondo comma lettera e) della Costituzione e sia per essere in contrasto con l’art. 16, comma 3, del Decreto legislativo n° 446 del 1997 istitutivo dell’Irap. Su tale questione si è pronunciata la Corte costituzionale che, con sentenza n° 323 depositata il 25 novembre scorso, ha riconosciuto la legittimità costituzionale dell’art. 27, comma 4, della legge finanziaria provinciale per l’anno 2011, affermando che tale detrazione è consentita in base al comma 1-bis dell’art. 73 dello statuto speciale di autonomia. N Quindi riassumendo: per l’anno 2011 non è possibile beneficiare di tale detrazione, mentre sarà possibile beneficiarne per gli anni 2012, 2013 e 2014. In ogni caso occorrerà attendere una delibera della Giunta provinciale che definisca i criteri necessari per individuare gli enti bilaterali che erogano prestazioni di sostegno al reddito e che quindi danno diritto alla detrazione d’imposta. Si ipotizzano i seguenti casi: ESEMPIO 1: • Base imponibile Irap, anno 2012, pari a 50.000 €; • aliquota generalizzata 3,44% - imposta pari a 1.720,00 €; • contributo Ebat versato nell’anno 2012 pari a 360,00 € (determinato in base al numero dipendenti); • l’impresa potrebbe detrarre potenzialmente il 90% di 360,00 € pari a 324,00 €; • l’importo massimo detraibile è però pari allo 0,46% di 50.000 € e pertanto 230,00 €; • questa azienda pertanto verserà 1.720 - 230 = 1.490 €. ESEMPIO 2: A seguito di questa sentenza, con la Legge provinciale n° 18 del 27 dicembre 2011 (legge finanziaria provinciale 2012) modificando l’art. 27, comma 4 della legge finanziaria provinciale per l’anno 2011, la P.A.T. ha deliberato che: 1. per gli anni 2012, 2013 e 2014; 2. per le aziende che versano il contributo a un ente bilaterale che eroga prestazioni di sostegno al reddito; 3. è prevista una detrazione Irap pari al 90% di quanto versato all’ente bilaterale; 4. la detrazione non può essere superiore allo 0,46% della base imponibile Irap. 20 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 • Base imponibile Irap, anno 2012, pari a 250.000 €; • aliquota generalizzata 3,44% per un’imposta pari a 8.600 €; • contributo Ebat versato nell’anno 2012 pari a 960,00 € (determinato in base al n° dipendenti); • l’impresa potrebbe potenzialmente detrarre il 90% di 960,00 = 864,00 €; • l’importo massimo detraibile è pari allo 0,46% di 250.000 € e pertanto 1.150 €; • questa azienda pertanto verserà 6.880 - 864 = 6.016,00 €. associazione contributi Contributi privati alle Aziende per il Turismo La Provincia spinge le imprese a sostenere le APT di ambito concedendo uno sconto sull’IRAP. di Stefano Frigo gevolazione sull’IRAP dovuta dalle imprese operanti in provincia di Trento per premiare quelle che: a. contribuiscono volontariamente al finanziamento delle APT (e dei Consorzi Pro loco) ovvero b. partecipano finanziariamente a progetti di marketing territoriale inseriti nel programma di attività annuale dell’APT o del Consorzio Pro Loco approvato dalla Provincia per la concessione dei contributi annui. A In estrema sintesi: l’azienda (potenzialmente tutti i soggetti passivi IRAP, escluse le pubbliche amministrazioni) che versa un contributo a un’APT o a un Consorzio Pro Loco, oppure paga ad essi corrispettivi a fronte della partecipazione a progetti di marketing territoriale, beneficia per i periodi di imposta 2012 e 2013 di una detrazione dell’IRAP dovuta alla Provincia pari al 50% di quanto versato. Di seguito il testo dell’articolo di legge. L’IRAP L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) è stata istituita con il Decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446. Colpisce il valore della produzione netta delle imprese e dei lavoratori autonomi, ossia il reddito prodotto al lordo dei costi per il personale e degli oneri finanziari. L’IRAP è pertanto un’imposta particolarmente incidente sulle imprese ad alta intensità di lavoro e che ricorrono all’indebitamento (come, tipicamente, gli alberghi). Di seguito sono indicate le diverse aliquote applicabili a livello nazionale e in provincia di Trento. Aliquote IRAP vigenti a livello nazionale 1) Aliquota ordinaria: 3,90% 2) Aliquota ridotta: 1,90% (settore agricolo) 3) Aliquote maggiorate: 5,90% (assicurazioni) 4,65% (banche) 4,20% (concessionarie non autostradali) LA LEGGE FINANZIARIA PROVINCIALE PER IL 2012 (L.P. 18/2011, ART. 10, C. 2) Legge provinciale n. 18/2011 - articolo 10, comma 2 2. Dopo l’articolo 27 della legge provinciale n. 27 del 2010 è inserito il seguente: «Art. 27 bis Agevolazione per il finanziamento dell’attività di promozione turistica 1. Per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011 e per il successivo, nei confronti dei soggetti passivi ai quali è applicabile l’aliquota stabilita dall’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo n. 446 del 1997, è riconosciuta una detrazione dell’IRAP dovuta alla Provincia pari al 50 per cento dell’importo dei finanziamenti dagli stessi erogati nel corrispondente periodo d’imposta ai soggetti indicati negli articoli 9 e 12 quater, comma 3, della legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 (legge provinciale sulla promozione turistica). La predetta detrazione non può in ogni caso risultare superiore a 0,46 punti percentuali del valore della produzione netta realizzata nel territorio provinciale. 2. Con deliberazione della Giunta provinciale sono definiti i criteri attuativi di quest’articolo, comprese le tipologie dei finanziamenti che danno diritto all’agevolazione, il loro limite minimo in valore assoluto, gli obblighi di conservazione e comunicazione dei dati relativi ai versamenti ricevuti da parte dei soggetti indicati negli articoli 9 e 12 quater, comma 3, della legge provinciale sulla promozione turistica». Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 21 associazione contributi Aliquote IRAP vigenti a livello provinciale (anno d’imposta 2012) 1) Aliquote banche/assicurazioni (nessun intervento provinciale, quindi restano ferme quelle previste dal legislatore nazionale). 2) Aliquota settore agricolo (riduzione 1%, con aliquota pari allo 0,90%). 3) Aliquota ordinaria - riduzione generalizzata 0,46% (aliquota 3,44%); - riduzione 0,46% per chi versa per Cassa Integrazione Guadagni (aliquota 2,98%); - riduzione 3% per nuove iniziative produttive (aliquota 0,90%). 4) Inoltre: DETRAZIONE IRAP 90% fino allo 0,46% della base imponibile IRAP nei confronti dei soggetti passivi che versano contributi agli enti bilaterali che erogano prestazioni di sostegno al reddito. DETRAZIONE IRAP 50% fino allo 0,46% della base imponibile IRAP nei confronti dei soggetti passivi che versano contributi alle APT e ai Consorzi Pro Loco. DEDUZIONE DALLA BASE IMPONIBILE IRAP degli oneri per la ricapitalizzazione delle imprese (art. 27 ter LP 27/2010). DEDUZIONE DALLA BASE IMPONIBILE IRAP dei premi di produttività erogati ai dipendenti (art. 27 sexies LP 27/2010). Le agevolazioni sono generalmente cumulabili (art. 27 quinquies LP 27/2010). BASE IMPONIBILE: € 200.000 l’IRAP dovuta sarebbe di € 6.880 (3,44% di 200.000). Caso 1: finanziamento all’APT € 1.000 l’impresa potrà detrarre € 500 di IRAP e verserà pertanto € 6.380 (l’importo massimo detraibile sarebbe stato pari allo 0,46% di 200.000, vale a dire € 920). Caso 2: finanziamento all’APT € 2.000 l’impresa potrà detrarre € 920 di IRAP e verserà pertanto € 5.960 (dato che il 50% di € 2.000 è superiore al tetto massimo di € 920). BASE IMPONIBILE: € 500.000 l’IRAP dovuta sarebbe di € 17.200 (3,44% di 500.000). Caso 1: finanziamento all’APT € 2.000 l’impresa potrà detrarre € 1.000 di IRAP e verserà pertanto € 16.200 (l’importo massimo detraibile sarebbe stato pari allo 0,46% di 500.000, vale a dire € 2.300). Caso 2: finanziamento all’APT € 5.000 l’impresa potrà detrarre € 2.300 di IRAP e verserà pertanto € 14.900 (dato che il 50% di € 5.000 è superiore al tetto massimo di € 2.300). Va aggiunto che se il finanziamento all’APT è un costo inerente all’attività dell’impresa (e lo è nella generalità dei casi), il contribuente potrà portare tutto il finanziamento in deduzione dalla base imponibile dell’imposta sui redditi (questo significa che, in caso di contribuente IRES, il risparmio fiscale del finanziamento dell’APT potrà arrivare fino a un max del 50% (IRAP) + 27,50% (IRES), riducendo l’esborso reale a carico del contribuente – nei casi più favorevoli – a meno di un quarto di quanto versato all’APT. MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO DELL’AGEVOLAZIONE Il contribuente IRAP che versa finanziamenti all’APT o al Consorzio Pro Loco a partire dal 01/01/2012 ha la possibilità di portare in detrazione dall’IRAP dovuta per l’anno in cui ha effettuato il finanziamento il 50% di quanto ha versato all’ente turistico, con un tetto massimo dello 0,46% della base imponibile IRAP. La prima applicazione della detrazione avverrà pertanto nel 2013, in sede di dichiarazione dei redditi 2012. I finanziamenti rilevanti sono tuttavia tutti quelli effettuati a partire dal 1° gennaio 2012. ESEMPI: L’impresa Alfa versa nel 2012 un contributo di xxxx € all’APT Delta. Al momento della liquidazione dell’imposta per il 2012 (dichiarazione dei redditi 2013), l’impresa Alfa porterà in detrazione dall’imposta che sarebbe dovuta all’Erario (e spettante alla PAT) il 50% del contributo versato all’APT. I seguenti esempi illustrano il vantaggio. Per semplicità si ipotizza che l’impresa sia soggetta all’aliquota IRAP del 3,44%. 22 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 TIPOLOGIE DEI FINANZIAMENTI CHE DANNO DIRITTO ALLA DETRAZIONE La ratio dell’agevolazione IRAP è sviluppare la capacità dell’APT di ottenere finanziamenti dagli operatori e dalla realtà economica locale. Sono quindi esclusi dall’agevolazione i semplici corrispettivi per diretta prestazione di servizi svolti dall’APT a beneficio del singolo operatore (vale a dire i casi in cui l’APT è un mero fornitore del contribuente IRAP). Le tipologie di finanziamento privato oggetto di detrazione IRAP sono quindi le seguenti: • finanziamenti erogati quali atti di liberalità o quali contributi in c/esercizio a favore dell’APT (o Consorzio Pro Loco); • finanziamenti erogati a fronte della partecipazione a progetti di marketing territoriale realizzati dall’APT (o Consorzio Pro Loco), inseriti nel programma annuale di attività dell’ente. LIMITE MINIMO SIGNIFICATIVO La soglia minima di significatività del finanziamento sarà individuata dalla Giunta provinciale, sentiti gli associazione contributi operatori, anche differenziandola per categoria economica (es. ricettività, impianti a fune, servizi ai turisti € 1000/anno; altri contribuenti: € 500/anno). OBBLIGHI DI CONSERVAZIONE E COMUNICAZIONE DEI DATI RELATIVI AI VERSAMENTI Trattandosi di finanziamenti che comunque affluiscono alla contabilità dell’APT o del Consorzio Pro Loco, non sono necessari obblighi di conservazione ulteriori rispetto a quelli ordinari (civilistici e fiscali). L’ente deve comunque conservare la documentazione attestante l’avvenuto finanziamento. La comunicazione dei dati alla Provincia (Servizio Turismo) viene fatta coincidere con la rendicontazione prevista per la liquidazione del saldo dei contributi concessi ai sensi della L.P. 8/2002 (30 giugno di ogni anno). Bankitalia: il debito cala a 1.909 miliardi Nel periodo gennaio-novembre 2011 migliora anche la lotta all’evasione: sono stati recuperati 858 milioni in più (+18,3%) rispetto all’anno prima. di Stefano Frigo Il debito pubblico italiano a novembre è sceso a 1.905,012 miliardi di euro, rispetto ai 1.909,1 di ottobre. È quanto risulta dai dati diffusi lo scorso 16 gennaio dalla Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica. A novembre del 2010 lo stock era pari a 1.868,4 miliardi. Il debito pubblico italiano nel mese di novembre torna dunque a scendere anche se resta sopra quota 1.900 miliardi di euro. Il record era stato toccato a luglio 2011 con 1.911,759 miliardi. A spingere il calo del debito sono le entrate tributarie erariali cresciute tra gennaio e novembre a 364,388 miliardi di euro, in aumento di +1,586 miliardi di euro sullo stesso periodo del 2010 (+0,4% tendenziale). Le imposte dirette, si legge in una nota, fanno registrare una flessione dell’1,5% (-3,041 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2010, dovuta principalmente alla decelerazione dell’Ire, mentre le imposte indirette fanno registrare un aumento del 2,9% (+4,627 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2010. Nel complesso, afferma il Tesoro, i risultati del gettito del periodo gennaio-novembre 2011 confermano “la tenuta delle entrate tributarie”. Il gettito dell’Imposta sul reddito presenta infatti una flessione dello 0,2% (-229 milioni di euro) sostenuto dall’andamento positivo delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente pubblico e privato (+1,1%) e di quelle sui redditi di lavoro autonomo (+1,1%) che ha compensato la riduzione del gettito dell’autoliquidazione su cui ha inciso, in particolare, la diminuzione di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef 2011. Il gettito Ires passa da 36.464 a 35.550 milioni di euro «registrando la sostanziale tenuta del gettito al netto dell’effetto del venir meno delle imposte sostitutive introdotte con la Legge Finanziaria del 2008», spiega il ministero. Il gettito Iva aumenta dell’1,8% (+1.801 milioni di euro) «trainato, in buona parte, dalla componente relativa al prelievo sulle importazioni (+20,6% pari a +2.714 milioni di euro) che riflette il rialzo dei prezzi dell’energia verificatosi fin dall’inizio dell’anno». Positivo il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (+10,0% pari a +387 milioni di euro). In crescita anche il gettito dell’imposta sugli oli minerali (+1,9% pari a +322 milioni di euro) che riflette l’aumento dell’aliquota deliberato per aumentare le dotazioni del fondo per fronteggiare le emergenze umanitarie e gli eventi alluvionali in Liguria e Toscana. Il gettito delle imposte sulle transazioni è in linea con quello dell’analogo periodo dell’anno precedente, al netto di un’entrata eccezionale registrata nel mese di febbraio 2010. In aumento gli incassi per la lotta all’evasione: nel periodo gennaio-novembre 2011 è stato registrato infatti un incremento del gettito del 18,3% (+858 milioni di euro), rispetto al corrispondente periodo del 2010. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 23 associazione area appalti Contributi per le ristrutturazioni sulla prima casa Nella Giunta provinciale del 10 febbraio 2012, sono stati deliberati i criteri attuativi dell’art. 43 della Legge Finanziaria provinciale, volti a sostenere gli interventi di ristrutturazione su singole unità abitative e relative pertinenze costituenti la prima casa di abitazione, che devono altresì garantire il miglioramento energetico dell’immobile. di Marzia Albasini a Finanziaria provinciale ha stanziato un fondo di 45 milioni (di cui 15 milioni riservati alle giovani coppie) assegnati alle Comunità di Valle, che avranno il compito di accogliere le domande e stilare le graduatorie. Gli stanziamenti sono stati suddivisi tra le varie Comunità, attribuendo un peso del 35% alla popolazione residente e del 65% al patrimonio edilizio esistente, come indicato nella tabella riportata in allegato. L Si può accedere ai contributi in due periodi diversi: • dal 1° marzo 2012 al 16 aprile 2012 - finestra in cui verranno distribuiti dal 50% al 70% dei 45 milioni stanziati; • dal 15 maggio 2012 al 29 giugno 2012 - finestra sul residuo. La spesa massima complessiva ammessa è di 120.000 euro per nuclei con almeno tre figli e 110.000 euro per gli altri. Il contributo è fissato nella misura del 30%, aumentato al 40% per le giovani coppie. A differenza di quanto avvenuto nella precedente manovra, questa volta i contributi non saranno assegnati in base alla cronologia di presentazione delle domande, bensì in base ad apposite graduatorie, formate presso ogni Comunità di Valle del luogo in cui si trova l’immobile oggetto dell’intervento: • una graduatoria per le giovani coppie o nubendi; • due graduatorie per la generalità dei richiedenti: una per coloro che hanno un ICEF che rientra nelle soglie individuate dalla delibera e una per coloro 24 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 che hanno un ICEF al di fuori delle soglie o che non hanno presentato la certificazione ICEF. A tal proposito, ricordiamo che il nostro CAAF è a disposizione per la predisposizione della Certificazione ICEF di tutti gli interessati. Per accedere al contributo, il nucleo familiare del richiedente deve avere un indicatore ICEF non superiore a 0,39 e non inferiore a 0,15. Coloro che appartengono a un nucleo familiare con un indicatore ICEF non compreso tra le soglie sopra indicate potranno beneficiare del contributo solamente per la parte di spesa riferita «a interventi destinati all’isolamento perimetrale, dei solai e del tetto, nonché a porte, finestre e infissi». Le graduatorie della generalità dei richiedenti saranno redatte sulla base del miglioramento energetico conseguibile con l’intervento. Si renderà pertanto necessario l’intervento di un Tecnico iscritto associazione Enti Comun General de Fascia Comunità Alta Valsugana e Bersntol Comunità Alto Garda e Ledro Comunità della Paganella Giovani coppie e nubendi Generalità 410.000,00 819.000,00 1.404.000,00 2.808.000,00 1.301.000,00 2.602.000,00 190.000,00 381.000,00 2.220.000,00 4.439.000,00 Comunità della Valle dei Laghi 269.000,00 538.000,00 Comunità della Valle di Cembra 290.000,00 579.000,00 Comunità della Valle di Non 1.113.000,00 2.226.000,00 Comunità della Valle di Sole 655.000,00 1.311.000,00 Comunità della Vallagarina Comunità delle Giudicarie 1.408.000,00 2.815.000,00 Comunità di Primiero 434.000,00 868.000,00 Comunità Rotaliana - Konigsberg Comunità territoriale della Valle di Fiemme Comunità Valsugana e Tesino Magnifica Comunità degli Altopiani Cimbri Territorio Val d’Adige 661.000,00 1.322.000,00 654.000,00 1.310.000,00 810.000,00 1.620.000,00 273.000,00 545.000,00 2.908.000,00 5.817.000,00 Totali 15.000.000,00 30.000.000,00 La spesa massima complessiva ammessa è di 120.000 euro per nuclei con almeno tre figli e 110.000 euro per gli altri. Il contributo è fissato nella misura del 30%, aumentato al 40% per le giovani coppie. nell’elenco dei soggetti certificatori abilitati, previsto dal D.P.R. 13 luglio 2009 n. 11-12/Leg. Il parametro di riferimento per il miglioramento energetico è rappresentato dalla differenza di fabbisogno di energia tra lo stato di fatto e lo stato di progetto espressa in chilowatt/ora al metro quadro per anno. Sono in particolare ammessi interventi che prevedono un miglioramento energetico superiore a 10 kWh/mq per anno. A parità di punteggio le domande saranno collocate in graduatoria sulla base di un sorteggio. La graduatoria delle giovani coppie e nubendi sarà invece redatta sulla base di tre parametri. Oltre al parametro di miglioramento energetico e all’indicatore ICEF come sopra definiti, verranno considerati anche gli anni di residenza in Trentino di chi presenta la domanda, tenendo conto di punteggi graduati che assegnano punteggio a chi ha almeno 5 anni di residenza, fino al punteggio massimo per chi ha residenza dalla nascita o da almeno 30 anni. La delibera precisa che non saranno ammesse domande presentate da soggetti che hanno già beneficiato di contributi provinciali per l’acquisto e la riqualificazione della casa negli ultimi 10 anni o su unità abitative già interessate da lavori assistiti da contributi. area appalti Sartori: «Appalti, ci sentiamo presi in giro» Artigiani: «I Comuni indicono gare aperte pensando di risparmiare. È un errore» di Enrico Orfano [dal “Corriere del Trentino” del 23.02.2012”] TRENTO - «Negli appalti pubblici ci sentiamo presi in giro: i Comuni non seguono quanto chiede la Provincia». Così Carmelo Sartori, presidente degli edili degli Artigiani, ieri alla fine dell’incontro dell’osservatorio di settore con Ance Confindustria e sindacati. Sartori fa un esempio: «A Tenna per lavori a base d’asta di 552.000 euro, a causa della gara aperta, si sono presentate 132 ditte da tutta Italia. Stessa cosa capita in molti altri Comuni. C’è una legge che dice che sotto i 500.000 euro basta invitare 5 ditte ed entro un milione 10. Perché non si applica? Il presidente Lorenzo Dellai si era impegnato personalmente in questo senso, ma mi pare che qui non cambi proprio nulla. Anzi, a questo punto viene iI sospetto che la Provincia non faccia per niente pressione in questo senso e che i segretari comunali facciano quello che vogliono». Una folta partecipazione significa ribassi molto accentuati, appalti vinti da imprese quasi sempre non trentine e con iI rischio che l’opera non venga mai realizzata. «Se l’idea dei Comuni è di risparmiare, allora non hanno capito nulla. Alla prova dei fatti quasi sempre i costi aumentano di molto e le ditte vincitrici presentano un malloppo di riserve che i Comuni sono costretti ad accettare pur di finire l’opera. In più queste aziende che vincono con ribassi sospetti sono impossibili da rintracciare se le cose vanno a finire male. Perché Durnwalder l’ha capito e iI Trentino non ci riesce?». Sono invece ammissibili anche interventi su immobili non ancora di proprietà del richiedente, purché sussistano le condizioni richiamate nella delibera. La Delibera che definisce i criteri per l’assegnazione dei contributi e i criteri sopra riassunti è rinvenibile tra le news sul nostro sito: www.artigiani.tn.it Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 25 associazione giovani e lavoro Per i giovani è sempre più difficile trovare lavoro Giovani trentini sempre più scoraggiati nella ricerca di lavoro. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia del lavoro provinciale, infatti, tra aprile e giugno 2011 il numero di coloro che non avevano alcuna volontà di cercare lavoro è aumentato di oltre 1.700 unità. di Stefano Frigo 38.000 under 25, uomini e donne, che alla fine del secondo trimestre erano di fatto “parcheggiati” a casa o a scuola rappresentano una quota pari a circa il 70% del totale di quella classe di età. Poco consola il fatto che il tasso di disoccupazione sia calato nello stesso periodo, visto che lo stesso ha fatto anche quello di attività, ovvero di partecipazione al mercato del lavoro dei giovani. Tale combinazione di dati, spiegano dall’Agenzia del lavoro, fa intuire che si è acuito un fenomeno di scoraggiamento dei giovani rispetto alla ricerca di un posto di lavoro. A contribuire a questo meccanismo non c’è solamente il lato della domanda di lavoro dei ragazzi. Anche le imprese, come dimostrano i dati sulle assunzioni, sembrano essere più propense a incrementare i I propri organici attraverso persone più esperte. Nei primi nove mesi del 2011, infatti, la quota di nuovi rapporti di lavoro in Trentino ha mostrato un segno positivo, tranne che per gli under 29. Per chi ha meno di 30 anni il numero di assunzioni è calato dell’1,3% e di 514 unità rispetto allo stesso periodo del 2010. In generale, invece, i numeri degli assunti sono cresciuti nei nove mesi considerati di circa il 2% di oltre 2.700 unità, toccando quota 102.000 circa. Tra i nuovi rapporti di lavoro, l’exploit maggiore tocca ai cosiddetti anziani (oltre 54 anni) che hanno visto aumentare del 9,8% (+583 in valore assoluto) il numero di assunti. Meglio dei ragazzi hanno fatto anche i lavoratori tra i 30 e i 54 anni che hanno visto lievitare del 4,9% il numero degli assunti, che nei primi nove mesi del 2011 hanno di fatto sfiorato quota 58.000. Lavoro, la crisi pesa di più sui giovani italiani di Stefano Frigo ITALIANI SENZA LAVORO Va male invece per gli italiani, soprattutto nelle fasce di età più basse: 160 mila posti in meno nello stesso arco di tempo preso in esame. Tra questi, annota Laura Zanfrini che per l’Ismu ha seguito la ricerca sul lavoro, «sono i giovani a rappresentare le principali vittime», e sono per la prima volta i giovani (due su tre) a considerare l’immigrazione un problema. Contrordine: a pagare le conseguenze della crisi non sono i lavoratori immigrati, ma i giovani italiani. Si legge nelle pagine del nuovo rapporto della Fondazione Ismu: l’andamento dell’occupazione complessiva nel nostro Paese nel confronto tra il primo trimestre del 2010 e l’inizio del 2011 ha fatto registrare un aumento di 116 mila unità. «Un risultato positivo ottenuto solo grazie alla componente immigrata», scrivono i ricercatori, cresciuta in un anno del 14 per cento (275 mila in più). Una resistenza alla recessione che è merito soprattutto delle donne, «concentrate nei servizi domestici e di assistenza meno legati agli andamenti ciclici dell’economia». NUOVO EQUILIBRIO I due fenomeni non sono legati: per esser chiari, gli stranieri (ancora soprattutto manodopera non qualificata) non occupano i posti dei ragazzi italiani (con aspettative più “alte” di impiego). Ma sono il risultato, certo, di un andamento complessivo: «In base ai dati del rapporto – scrive ancora la ricercatrice – trova credito l’ipotesi che il mercato del lavoro italiano stia cercando un nuovo equilibrio, ampliando il ricorso a una manodopera straniera a bassa retribuzione, rinunciando a investire sulle giovani generazioni, con effetti preoccupanti per le prospettive di fuoriuscita dalla crisi». Aumenta la disoccupazione tra le nuove generazioni di casa nostra. E sempre più stranieri lasciano l’Italia 26 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 associazione imposte Imu batte Ici 2a1 di Alessandro Tonina partire da quest’anno l’Imu va a sostituire l’Ici. La nuova imposta pesa maggiormente sui contribuenti. Abbiamo fatto alcune simulazioni che riportiamo in tabella. Gli incrementi sono evidenti. Innanzitutto per la prima casa l’incremento è netto in quanto non era soggetta a Ici mentre ora è soggetta a Imu. Anche l’incremento su un’abitazione tipo affittata è rilevante in quanto i maggiori costi sono pari al 121%. Ancora più onerosa la situazione di chi detiene la casa per vacanze senza locarla. In questo caso l’incremento è del 183% anche se un beneficio deriverà dal fatto che, limitatamente a questo caso, l’Imu assorbe l’irpef. Anche gli immobili produttivi sono incisi pesantemente. Si va dal +105% di un piccolo negozio al +103% di un ufficio. Minore ma comunque rilevan- A te l’incremento a carico dei capannoni artigianali. Prendendo l’esempio di un piccolo immobile strumentale osserviamo un incremento del 52%. Alla cassa al 16 giugno prossimo e al 16 dicembre. Tipologia di immobile IMU 2012 Incremento Note € percentuale A2 abitazione principale con rendita rivalutata 1.400 - 696 % A2 abitazione affittata con rendita riv. 1.300 715 1.629 128% A2 abitazione a disposizione con rendita riv. 1.000 600 1.696 183% C1 negozio con rendita rivalutata 2.050 418 883 111% 2.355 3.688 57% 540 1.128 109% 2.700 3.524 31% D capannone con rendita rivalutata 7.850 A10 ufficio con rendita rivalutata 1.800 STRANIERI IN FUGA Nel complesso, però, i nuovi conteggi ribadiscono e accentuano la caduta verticale nella crescita della presenza straniera in Italia: solo 70 mila in più rispetto al primo gennaio 2010 (il totale arriva a 5,4 milioni, irregolari inclusi). Significa che arrivano meno immigrati e sempre di più vanno altrove o rientrano in patria. E questo sì è effetto della crisi. Sulla base dei nuovi dati, il direttore generale dell’Immigrazione e delle Politiche d’integrazione del Ministero del Lavoro, Natale Forlani, ha confermato (era già nell’aria e circolavano i primi studi) che il Governo si sta orientando per non varare un nuovo decreto flussi nel 2012: «Potrebbe non essere necessario – dice –, si possono soddisfare le esigenze del mondo del lavoro con i 300 mila stranieri disoccupati già presenti in Italia e i 40 mila figli di immigrati in cerca di prima occupazione». Il tasso di disoccupazione tra gli stranieri (12,1%) resta comunque più alto di quello che si registra tra gli italiani (8,2%). ICI 2011 € Terreno edificabile con valore 450.000 1 2 1 (non si è tenuto conto delle detrazioni per figli e si è applicata la detrazione base di 200 euro) 2 (l’Imu assorbe l’Irpef; nei calcoli non se ne è tenuto conto) Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 27 associazione energia Addizionali sull’energia elettrica Approvato il disegno di legge La temuta duplicazione dell’imposta sui consumi, a carico di imprese e cittadini del Trentino, è stata “disinnescata” lo scorso 10 gennaio dalla Giunta provinciale, con il varo di un apposito disegno di legge. di Stefano Frigo trentini non dovranno pagare due volte l’imposizione sul consumo di energia elettrica, l’accisa erariale maggiorata allo Stato e le rispettive addizionali alla Provincia o ai Comuni. La temuta duplicazione dell’imposta sui consumi, a carico di imprese e cittadini del Trentino, è stata “disinnescata” lo scorso 10 gennaio dalla Giunta provinciale, con il varo di un apposito disegno di legge, un articolo unico che ha come scopo quello di ridurre a zero l’impatto delle addizionali provinciali e comunali sull’accisa. Per rendere immediatamente esecutivi i contenuti del disegno di legge, in attesa della sua approvazione, la Giunta provinciale ha disposto la sospensione del versamento degli acconti mensili delle addizionali. Il problema, lo ricordiamo, era sorto con l’incremento dell’aliquota dell’accisa erariale sull’energia elettrica, introdotto con decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze il 30 dicembre 2011 in attuazione delle disposizioni dei decreti sul federalismo regionale e municipale e valido per tutto il territorio nazionale. Ad esso doveva corrispondere la cessazione dell’applicazione delle addizionali provinciali e comunali sulla medesima accisa. Ma la soppressione di queste addizionali è stata disposta per le sole regioni a statuto ordinario, lasciando fuori i territori ad autonomia speciale. I Si è quindi determinata una disparità di trattamento tra cittadini e imprese di regioni e province ad autonomia speciale rispetto al resto d’Italia, particolarmente grave in un momento di crisi quale è quello attuale. Infatti, se da un lato resta sostanzialmente inalterato l’onere tributario complessivo gravante sui contribuenti delle regioni a statuto ordinario, che a fronte dell’aumento dell’accisa erariale non verseranno più le addizionali provinciali e comunali, dall’altro i soggetti passivi delle regioni e province a statuto speciale sarebbero tenuti a pagare sia l’accisa erariale maggiorata sia le addizionali provinciali e comunali, che non essendo state soppresse continuano a trovare regolare applicazione. Un aggravio, dunque, 28 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 sia per i conti delle famiglie sia per la competitività delle imprese, in un momento tutt’altro che favorevole per entrambe, considerata la situazione economica internazionale. Da qui l’intervento “riparatore” della Provincia autonoma di Trento. Facendo leva sulle prerogative statutarie in materia di tributi provinciali e locali (art. 73 dello Statuto), così come modificate a seguito dell’Accordo di Milano di fine 2009, si è proposto con il disegno di legge il cui testo è stato approvato stamani di eliminare questa ingiustificata disparità di trattamento attraverso la riduzione a zero delle addizionali provinciali e comunali, a partire dal 1° gennaio 2012 (i Comuni avranno 120 giorni di tempo per recepire questa indicazione). In tal modo, i trentini pagheranno la sola accisa erariale maggiorata e non le addizionali. associazione energia Energie rinnovabili Fotovoltaico: per gli italiani è l’energia del futuro. E con il 2012 in arrivo nuovi incentivi di Stefano Frigo empre più famiglie decidono di passare al solare per risparmiare sulla bolletta di luce e gas. A convincere i più reticenti ci pensano gli ecobonus statali destinati a chi investe nelle rinnovabili: i dettagli del nuovo Conto Energia. A rivelarlo è il rapporto “Gli italiani e il solare”, realizzato da Ipr marketing e Fondazione Univerde secondo cui dal 2009 è aumentato il numero delle famiglie che decidono di scommettere sul fotovoltaico. Tra i principali motivi alla base di questa maggiore propensione nei confronti dell’energia solare e, in generale, delle fonti rinnovabili c’è la volontà di risparmiare sui costi energia elettrica e gas, soprattutto in previsione dell’ennesimo rialzo annunciato dall’Aeeg. Inoltre, il Governo mette a disposizione degli incentivi specifici per chi investe nel fotovoltaico. S Secondo quanto affermato nel rapporto di Ipr marketing e Fondazione Univerde, da settembre 2009 è aumentata la quota di italiani che investe nel solare: il numero di persone che hanno dichiarato di aver preso in considerazione l’idea di sfruttare il solare è passato dal 54% all’80%. In crescita anche le percentuali di consumatori a favore di eolico, idroelettrico, geotermico e biomasse a conferma di un rinnovato interesse nei confronti delle fonti di energia rinnovabili, che sono state largamente giudicate sicure ed eco-compatibili. A influire su questi dati sono i continui aumenti che si sono abbattuti sui costi dell’energia. Anche se continua a persistere un 35% che considera il solare più costoso rispetto alle fonti energetiche tradizionali, il principale motivo alla base di questo trend è, infatti, la volontà di risparmiare sulla bolletta dell’energia (45%). Altre motivazioni sono il rispetto per l’ambiente (31%) e la convinzione di aver fatto una scelta giusta per il futuro (17%). Stranieri, il 9,2% della popolazione nel 2010 In Trentino nel 2010 l’incidenza degli stranieri sulla popolazione residente è stata del 9,2%, superiore al dato medio nazionale, pari al 7,5%. Si tratta di 48.622 persone al primo gennaio 2011. E l’immigrazione è ancora in crescita, ma meno che nella media nazionale: rispetto al 2009 l’aumento dei residenti stranieri ha registrato infatti un +5,6%, inferiore al dato nazionale, che è pari a +7,9%. Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto immigrazione in Trentino 2011 promosso dal Cinformi (Centro informativo per l’immigrazione) e dall’Assessorato alla Solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento, curato dalla facoltà di Sociologia dell’università di Trento e presentato stamattina. I Paesi del mondo che ora contribuiscono di più all’incremento dell’immigrazione in Trentino sono la Repubblica Moldova, la Federazione russa, il Pakistan e l’Ucraina. La presenza complessiva dell’immigrazione vede nel complesso per ancora al primo posto la Romania, con 8.545 persone, seguita da Albania, a quota 7.004, e Marocco, con 4.877 persone. Degli immigrati presenti in Trentino più di un quarto (13.000 persone) è residente nel capoluogo e il 50% ha meno di 30 anni. Tra i motivi dei permessi di soggiorno prevale il lavoro (52,1%), seguito dai ricongiungimenti familiari (40,7%). [S.F.] Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 29 associazione sicurezza Infortuni stradali nel settore trasporti di merce su strada L’Osservatorio Provinciale Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ha realizzato un’indagine sugli incidenti stradali nel settore del trasporto di merci su strada che ha l’obiettivo di elaborare un programma di prevenzione da mettere a disposizione di tutte le aziende di autotrasporto trentine. INFORTUNI STRADALI SUL LAVORO Frequenza Gli infortuni per incidente stradale nel periodo 2006-09 sono stati 180 (104 su strade trentine e 76 fuori provincia) e hanno coinvolto lavoratori di aziende di trasporto assicurate. 26 25 25 27 30 26 33 35 Costi sociali • In totale sono state perse 8.950 giornate di lavoro. • Per ogni infortunio stradale sono state perse in media 51 giornate di lavoro (esclusi i 4 casi mortali). • Gli incidenti stradali nel settore del trasporto merci su strada sono associati con una maggiore gravità dell’infortunio: la percentuale di infortuni gravi negli incidenti stradali occorsi in provincia di Trento è del 46% contro il 28% degli infortuni non stradali. • Non si registra nessuna differenza nella gravità degli incidenti tra lavoratori italiani e nati all’estero. Fonte: Flussi informativi “INAIL-ISPESL-Regioni” (aggiornamento 2010) DINAMICA DEGLI INCIDENTI 10 11 12 15 20 20 5 0 2006 In provincia 2007 2008 2009 Fuori provincia Profilo degli infortunati • Il 99% degli infortunati è di sesso maschile. • L’età media è di 40 anni (da 20 a 70 anni). • Nel 44% dei casi l’infortunato è nato all’estero. Esiti e gravità degli infortuni • Sono stati registrati 4 casi mortali (2 in provincia e 2 fuori), 20 casi con danni permanenti, mentre 156 (l’87%) ha avuto una inabilità temporanea. Esito infortunio Totale % Morte 4 2,2 Danni permanenti 20 11,1 Danni temporanei 155 86,1 Senza indennizzo 1 06 Totale 180 100 30 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 • Nel periodo 2008-09 il sistema MITRIS ha registrato 41 incidenti con lesioni che hanno visto il coinvolgimento di almeno un “mezzo pesante”, per un numero complessivo di 67 feriti e nessun deceduto. • In 11 casi su 41 (27%) l’incidente si è verificato in un centro abitato. • Dei 67 feriti, 17 erano conducenti di un mezzo pesante e gli altri erano conducenti o passeggeri di automobili, moto o biciclette. • Quindi, ogni incidente che coinvolge un mezzo pesante provoca in media 1,6 feriti e, tra i feriti, solo 1 su 4 è un conducente di mezzo pesante. • Natura dell'incidente: - 44% scontro; - 29% tamponamento; - 20% fuoriuscita; - 7% urto senza coinvolgimenti di altri veicoli. • Principali violazioni contestate: - 29% eccesso di velocità; - 15% distanza di sicurezza; - 9% mancata precedenza; - 9% cambio corsia/direzione; - 9% efficienza di veicoli e rimorchi; associazione La strada è un luogo dove si lavora. L’automezzo è uno strumento di lavoro. Prevenire gli infortuni stradali è possibile. sicurezza a tutte le aziende di autotrasporto della provincia di Trento a cui queste possano fare riferimento tenendo conto delle esigenze specifiche delle diverse tipologie di impresa. In conclusione - nessuna violazione per guida in stato di ebbrezza, un caso di uso di stupefacenti. Fonte: Sistema MITRIS (Mitigazione del rischio stradale, https://sim-mitris.itc.it/) il sistema di monitoraggio dell’Osservatorio provinciale sugli incidenti stradali PIANIFICAZIONE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE • L’indagine conoscitiva condotta nel 2009 presso le imprese di trasporto trentine ha evidenziato l’esistenza di valide esperienze aziendali finalizzate alla prevenzione degli infortuni per incidente stradale che si basano su approcci e strumenti eterogenei. • È emersa l’opportunità di raccogliere gli elementi più efficaci di queste esperienze concrete al fine di elaborare un programma di prevenzione, come insieme di “buone prassi”, da mettere a disposizione Noleggio a lungo termine di auto e furgoni fino a 35 quintali FIRMATA LA CONVENZIONE TRA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E DIELLEGI TRENTO Il 22 febbraio 2012 è stata siglata la convenzione tra Associazione Artigiani di Trento e Diellegi, per offrire agli associati la fornitura di auto e furgoni fino a 35 quintali con la formula del noleggio a lungo termine. Il noleggio a lungo termine è uno strumento che consente a un’azienda di disporre di un parco auto, • Gli incidenti stradali rappresentano una modalità importante di infortunio sul lavoro: - per la frequenza degli eventi - per la maggiore gravità - per i costi sociali associati - per il coinvolgimento della popolazione generale. • La proporzione maggiore di infortuni stradali rispetto agli altri infortuni si registra nel settore di “Trasporti merci su strada” dove gli eventi risultano inoltre particolarmente gravi. • Occorre rinforzare la cultura di sicurezza sulle strade, applicando a questo rischio le strategie di prevenzione dei rischi lavorativi. • A tal fine appare utile la diffusione di linee guida da produrre con la partecipazione attiva dei portatori di interesse e mettendo a frutto le migliori esperienze già in essere. o di una singola vettura, sempre nuove e di qualunque marca e modello. Una realtà che offre tutti i vantaggi senza gli oneri e le problematiche dell’acquisto, nella gestione e manutenzione del mezzo. Il noleggio a lungo termine è un prodotto grazie al quale un’azienda o un professionista dopo aver scelto una o più autovetture o veicoli commerciali, decidendone il colore, l’allestimento e gli optional desiderati, ne entrano in possesso e la detengono per la durata stabilita contrattualmente a un canone mensile fisso per tutta la durata del contratto e comprensivo di tutti i servizi correlati, sollevando il cliente da ogni e qualsiasi altro onere e incombenza. Grazie alla convenzione, solo alle imprese associate, è riservato uno sconto fino al 10% del canone mensile in funzione della tipologia del mezzo, della durata di noleggio e chilometri previsti contrattualmente, oltre ad altre variabili presenti nella tipologia di contratto. Per maggiori informazioni sono disponibili gli uffici territoriali dell’Associazione Artigiani e, in alternativa, è possibile visitare il sito http://myfleet.diellegi.com/. Rinnovo convenzione con Ford Italia in favore delle imprese associate per l’anno 2012 È stata rinnovata anche per il 2012 la Convenzione con Ford Italia riguardante l’offerta delle autovetture e dei veicoli commerciali del marchio FORD per l’acquisto continua a pagina 32 Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 31 associazione Camera di Commercio Riapertura delle iscrizioni al Registro delle imprese storiche italiane - anno 2012 PREMESSA La Camera di commercio di [NomeProvincia] informa che sono aperte le iscrizioni al Registro nazionale delle imprese storiche, reso disponibile sul sito istituzionale dell’Unioncamere (www.unioncamere.gov.it), allo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese che nel tempo hanno tramesso alle generazioni successive un patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali. L’iscrizione nel Registro avviene con le modalità di seguito indicate. 1. DESTINATARI E REQUISITI L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e attive, con esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni. Tale requisito temporale deve essere maturato al 31 dicembre 2011 (ovvero, l’attività deve esistere almeno dal 1911). 2. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Le imprese in possesso dei requisiti di cui all’art. 1 interessate possono presentare alla Camera della provincia dove hanno sede legale, domanda di iscrizione nel Registro utilizzando la modulistica, disponibile sul sito web www.tn.camcom.it (sezione “news”), o presso l’Ufficio Anagrafe Commerciale della Camera di Commercio di Trento. La domanda può essere: - presentata a mano all’Ufficio Anagrafe Commerciale; - inviata dalla casella di posta elettronica certificata dell’impresa alla casella [email protected]; - inviata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. La domanda deve essere inviata entro e non oltre il 23 marzo 2012. Per le raccomandate farà fede il timbro con la data dell’ufficio postale accettante. 3. DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Al modulo della domanda devono essere allegati: 1. una breve relazione sulla vita dell’azienda dalla costituzione ad oggi, dalla quale si evinca, in particolare, la continuità storica dell’impresa; segue da pagina 31 a condizioni agevolate da parte delle imprese associate. Le percentuali di sconto previste per i vari modelli, tutti di recente uscita sul mercato, sono aumentate di diversi punti percentuali rispetto al 2011, con particolare riferimento alle autovetture di fascia medio-alta come la C-Max5 e la C-Max7, ora acquistabili usufruendo di una riduzione del 20% (con un miglioramento fino al 10,5% rispetto al 2011), la Kuga (sconto del 22%, +7,5% rispetto al 2011), la Mondeo (sconto del 22%, +8,5% rispetto al 2011), la S-Max (sconto del 22%, +9,0% rispetto al 2011) e la Galaxy (sconto del 22%, +9,5% rispetto al 2011). Anche i modelli Ka e Fiesta sono acquistabili dalle imprese associate beneficiando di un’importante riduzione di prezzo, pari al 25%, così come il veicolo commerciale Transit, sul quale si applica uno sconto del 31%. Le percentuali indicate si applicano a tutte le motorizzazioni, a prescindere dalla tipologia di alimentazione (benzina, diesel, GPL), nonché a tutti gli allestimenti, partendo da un numero minimo di accessori. Per usufruire dei vantaggi è, come sempre, necessario che gli interessati dimostrino di essere associati all’Associazione Artigiani, attraverso l’esibizione della tessera associativa oppure di una lettera su carta intestata dell’Associazione comprovante la propria situazione associativa. 32 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 Rinnovo convenzione con FIAT per l’acquisto dei veicoli commerciali per l’anno 2012 Per l’anno 2012 sono state concordate con FIAT Professional condizioni di assoluto interesse per l’acquisto dei veicoli commerciali da parte delle imprese associate. L’offerta 2012 è caratterizzata da importanti percentuali di riduzione di prezzo per l’acquisto dell’intera gamma dei veicoli commerciali FIAT Professional, con rilevanti incrementi di sconto rispetto all’offerta 2011. Le nuove condizioni prevedono sconti del 27,5% per l’acquisto del modello SCUDO, del 26% per il DUCATO, del 24,5% per il DOBLÒ e il 22% per il FIORINO. In caso di permuta o rottamazione di un vecchio veicolo, le percentuali aumentano ulteriormente, arrivando, rispettivamente, al 32,5% per lo SCUDO, al 31% per il DUCATO, al 30,5% per il DOBLÒ e al 29% per il FIORINO. Le percentuali di sconto riportate si applicano su tutti i modelli indicati, compresi quelli alimentati a GPL e metano, oltre alle versioni benzina e diesel. Per dettagli relativi alle convenzioni è possibile rivolgersi presso gli uffici territoriali di riferimento. associazione L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e attive per un periodo non inferiore a 100 anni. 2. copia della documentazione storica utile a dimostrare la data di avvio dell’attività o della costituzione, qualora queste non coincidano con quelle risultanti dalla visura camerale; 3. eventuale copia di pubblicazioni e/o documentazione storica, sulle origini e sulla storia dell’impresa. Tutti i materiali possono essere messi a disposizione anche in formato elettronico. Sarà inoltre particolarmente apprezzato per l’eventuale pubblicazione nel Registro delle imprese storiche l’invio preferibilmente già in formato elettronico del logo o marchio attuale dell’impresa, riproduzioni di documenti storici (atti, fotografie d’epoca, disegni o rappresentazioni grafiche di marchi ecc.), corredate di didascalie (data o periodo, descrizione del documento o della fotografia ecc.). 4. CONTROLLI La Camera di Commercio e l’Unioncamere effettuano verifiche sulle informazioni rese al fine di validarle dal punto di vista storico-scientifico. 5. TENUTA DEL REGISTRO Un apposito Gruppo di lavoro, costituito presso l’Unioncamere, sovrintende alla tenuta e all’aggiornamento del Registro, inserendo nel medesimo le imprese riconosciute come storiche; con le modalità individuate dal Gruppo di lavoro saranno cancellate d’ufficio quelle imprese che nel tempo avranno perso i requisiti. 6. TRATTAMENTO DATI Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30/06/2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e successive modifiche e integrazioni, si informa che: - i dati forniti saranno oggetto di trattamento, con o senza l’ausilio di strumenti elettronici e informatici, esclusivamente per gli scopi previsti dal presente bando; - per tali scopi il conferimento dei dati è obbligatorio e il relativo trattamento non richiede il consenso degli interessati; - i dati saranno resi disponibili a terzi nei limiti e con le modalità previste dalle norme vigenti in materia di trasparenza amministrativa e di diritto di accesso agli atti; - il soggetto ai quali i dati si riferiscono potrà esercitare in ogni momento i diritti di cui all’art. 7 del suddetto D.Lgs. 196/2003; - titolare del trattamento dei dati è l’Unioncamere nazionale. Camera di Commercio La mostra sui laogai cinesi all’Istituto “Vittoria” di Trento di Massimo Parolini Tempo di Giornate della Memoria e del Ricordo: affinché non si dimentichi, per diffondere la conoscenze dell’orrore tra le nuove generazioni, etc. Film, dibattiti, convegni, articoli, libri. E poi? Il presente va avanti, e, come ci ricorda S. Agostino, il presente è già trapassato nel passato e il futuro è già presente. Il rischio è che le due giornate diventino un rito assolutorio delle coscienze dell’Occidente liberale attuale e che poi, passate le cerimonie, si abbassi la guardia, in attesa di altri 27 gennaio e 10 febbraio. E l’attualità? La discriminazione, i totalitarismi, le disuguaglianze sociali, le censure, i crimini di Stato, sono oggi un mero ricordo? Gli ultimi campi di concentramento sono stati i Gulag di Stalin chiusi negli anni Novanta del secolo ormai trascorso? A farci aprire gli occhi (a giovani e adulti) ci hanno pensato un piccolo gruppo di giovani: Andrea Giovanazzi, Alberto Raffaelli, Roberto Chemotti dell’Associazione “La Torre” di Volano, che hanno allestito e stanno prestando gratuitamente ai vari istituti scolastici (ed enti) che la richiedono una mostra itinerante sui laogai cinesi, campi di concentramento e lavoro forzato, prigioni (jianyu), ospedali psichiatrici (ankang), etc, termine che in italiano possiamo tradurre con “riforma-rieducazione attraverso il lavoro” (laojiao). Una ventina di pannelli che raccontano l’oggi dei “campi di rieducazione” dello Stato etico del Dragone, di fronte al quale ci inchiniamo perché immenso mercato aperto ai nostri prodotti e alle nostre ditte, ma nel quale, oltre all’apertura dei mercati, l’Occidente non ha il coraggio e la forza di imporre anche la globalizzazione delle libertà e dei diritti. L’Associazione “La Torre” ha organizzato questa mostra in collaborazione con la Laogai Research Foundation Italia (presieduta da Toni Brandi), un ramo dell’omonima associazione fondata a Washington dall’ex internato Harry Wu (presente al Teatro Sociale di Trento l’11 novembre scorso a fianco del governatore Dellai e dei presidenti nazionali di Confartigianato Guerrini e Coldiretti Marini), vittima per 19 anni dei laogai per aver criticato, ai tempi dell’Università, con un amico, l’invasione sovietica di Budapest del 1956. Tale associazione promuove una campagna di sensibilizzazione sui laogai, dove sono impiegati al lavoro forzato milioni di cinesi (oltre ai delinquenti comuni, vi sono dissidenti politici e d’opinione, tra cui sacerdoti e vescovi cattolici, monaci tibetani, donne, bambini, asociali) che generano un reddito enorme (milioni di dollari) a costo zero, a vantaggio del regime comunista-capitalista cinese (strano ibrido) e di varie imprese commerciali che producono continua a pagina 34 Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 33 associazione mostre Katábasis: una discesa nell’abisso dell’essere umano Dal 14 al 28 gennaio 2012, a Trento (Palazzo Salvadori - Vicolo dell’Adige 31), ha avuto luogo Katábasis, la mostra bipersonale degli artisti Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli. di Chiara Ianeselli e Isabella Merler al 14 al 28 gennaio 2012, a Trento (Palazzo Salvadori - Vicolo dell’Adige 31) ha avuto luogo Katábasis, mostra bipersonale degli artisti Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli. L’idea della mostra è nata nel novembre 2011, a conclusione della terza edizione del progetto L’Artificio: Arte e pensiero, promosso da il Funambolo. L’iniziativa ha costituito un’eccezionale opportunità di incontro e dialogo tra giovani professionisti (artisti e curatori) attivi nel panorama artistico trentino. Tema conduttore del seminario è stata la riflessione sulle ragioni attuali del fare artistico e sull’imprescindibilità della sua comunicazione come strumento per favorirne la comprensione, per vivificarne la naturale relazione con il pubblico. Per questo si è deciso di concludere questo percorso cercando un confronto diretto con la D segue da pagina 33 o investono in Cina. Spesso i laogai hanno due nomi: uno come prigione, uno come impresa, per stabilire rapporti con partner commerciali come una qualsiasi società di capitali. D’altronde la legge cinese indica chiaramente che il laogai deve «servire alla costruzione economica dello Stato» e «creare ricchezza per la società. Le strutture dei laogai sono sia strumenti per la dittatura, sia speciali attività d’impresa». Le merci prodotte col lavoro forzato sono vendute illegalmente sul mercato internazionale. La “Laogai Research Foundation” di Harry Wu ha identificato molti di questi prodotti in vendita negli USA e dal 1991 ad oggi le autorità statunitensi hanno attuato ventisei confische in proposito. In realtà, formalmente, dopo le proteste internazionali, il commercio dei prodotti dei laogai risulta illegale anche in Cina (anche per i trattati stipulati tra USA e Cina in tal senso). L’azione della Fondazione di Harry Wu è stata determinante per far approvare anche nei Parlamenti tedesco (maggio 2007) e italiano (ottobre 2007) una risoluzione contro i laogai e le violazioni dei diritti umani in Cina: in tal senso la Fondazione ha presentato al Parlamento italiano 34 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 una proposta di legge (n. 3887) contro il commercio dei prodotti del lavoro forzato. Ma tant’è… Si sa: la Cina traina il mercato mondiale, assorbe i deficit degli Stati (il 20% di quello spagnolo, 1.152 miliardi di dollari di debito Usa, circa l’8% del totale), si è appena comprata metà isola del Madagascar (di cui sfrutta da anni le miniere di ferro), continua a comprare anche in Italia piccole-medie imprese e attività commerciali (anche in Trentino) e ora è impegnata nel “land grabbing”, “accaparramento di terreni”, nella forma dell’affitto (sovente a prezzi stracciati) o dell’acquisto, una pratica già condannata dalla Fao per le conseguenze spesso negative che comporta all’autonomia degli approvvigionamenti agroalimentari e allo sviluppo dei paesi arretrati. Tale caccia grossa ai grandi terreni agricoli di tutto il mondo nasconde una “grande paura” diventata “grande necessità”: garantire l’alimentazione della popolazione cinese anche in caso di iperinflazione e crisi dei raccolti e garantire l’aumento costante del fabbisogno alimentare di tale popolazione che col decollo industriale ha spesso duplicato o triplicato la propria dieta annua (si prevede un +40% associazione mostre collettività, attraverso la progettazione e la realizzazione di una mostra. Dell’intera produzione dei due artisti partecipanti al progetto, Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli, le due curatrici, Chiara Ianeselli e Isabella Merler, prendono in considerazione le opere più recenti, che affrontano il medesimo oggetto d’indagine: l’individuo. Dimastrogiovanni, muovendo dalla considerazione del senso di smarrimento provato dall’uomo che, scostata la maschera di abitudini e finzioni quotidiane, non intravede più la sua essenza, propone un percorso di ricerca e recupero del Sé; Fogarolli indaga invece l’imperscrutabile identità umana, un’identità in dissoluzione, che nella sua materia pittorica investe non solo l’uomo del passato, ma anche quello moderno, imprigionandolo eternamente nel tempo. Entrambi, dunque, procedono in direzione verticale, in discesa: l’uno nell’animo tormentato del singolo, l’altro nelle profondità umane attraverso il tempo. Una catabasi appunto, dal greco katabaíno, letteralmente “vado giù”, un discendere, uno spingersi in profondità, in questo caso nell’abisso dell’essere umano. La mostra ha potuto usufruire anche di un piccolo contributo dell’Associazione Artigiani. di fabbisogno globale di cereali entro i prossimi 15 anni). Ciò a fronte della crisi finanziaria internazionale, del calo della disponibilità alimentare, dell’aumento dei prezzi seguito all’impennata del costo del petrolio, della crescita dei terreni utilizzati per la produzione di biocarburanti, del calo delle risorse idriche. Questa Cina non usa mezzi toni con l’Occidente: in una recente intervista a un quotidiano trentino, un brillante studente cinese dell’Università di Trento, dopo aver invitato le imprese trentine a investire nel mercato del suo Stato ha invitato a mettere da parte i principi “illuministi” occidentali, e a rispettare le “tradizioni” e il sentire comune di un immenso Paese radicalmente diverso. Insomma: globalizziamo le merci, ma non le libertà e i diritti. La mostra sui laogai è ora ospitata all’Istituto delle arti di Trento e Rovereto presso l’Istituto “Vittoria” di Trento (in Via Zambra 3), dopo essere stata esposta nella Sala di Rappresentanza della Regione, al Consiglio comunale di Volano e all’Istituto d’istruzione “Martino Martini” di Mezzolombardo. Gli studenti del “Vittoria” sono rimasti particolarmente colpiti da tale realtà, prendendo coscienza di un fenomeno – purtroppo – ancora semisconosciuto. In primavera l’Istituto d’arte proporrà una conferenza di Toni Brandi (presidente della Fondazione Loagai italiana) sul commercio degli organi dei condannati a morte nei laogai cinesi. Le scuole sono sicuramente il luogo privilegiato dove veicolare la conoscenza di tale realtà, anche in periodi lontani dalle giornate delle Memorie. I giovani dell’Associazione “La Torre” hanno una lista d’attesa di Istituti comprensivi e superiori che hanno prenotato la mostra. È un seme: ma, come ci ricorda Rodari nella canzone “Ci vuole un fiore” (cantata da Endrigo), “per fare l’ albero ci vuole il seme”, anche per l’albero della libertà. Per informazioni: Associazione Culturale “La Torre” Sede: Via Roma - 38060 Volano (TN) Recapito Postale: Via De Gasperi 9 - 38060 Volano (TN) Posta Elettronica: [email protected] Facciadilibro: www.facebook.com/pages/AssociazioneLa-Torre/160842924216 YT: www.youtube.com/associazionelatorre Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 35 associazione consorzi Consorzio Costruttori Trento in sigla C.C.T. di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa Consorzio Costruttori Trento in sigla C.C.T. Nome Consorzio Costruttori Trento in sigla C.C.T. Locazione Sede Legale ed Ufficio Amministrativo: 38121 Trento - Via dei Solteri, 74 tel. 0461.420726 - fax 0461.427280 Categoria edilizia pubblica e privata Consorziati 17 La fine della stagione fredda e l’arrivo della primavera porta come consuetudine all’apertura, a pieno regime, dei cantieri di lavoro. Con questo auspicio abbiamo voluto dedicare il nostro appuntamento mensile, rivolto alla presentazione di alcuni consorzi nati in ambito associativo, presentando una realtà che opera nel campo dell’edilizia pubblica e privata e che ci viene descritta dagli stessi vertici del Consorzio. secuzione, i lavori acquisiti alle imprese consorziate che ne fanno richiesta. Inoltre fornisce assistenza e consulenza nel settore amministrativo e finanziario e uno specifico supporto tecnico-gestionale. Il Consorzio, a norma di statuto, può affidare alle imprese consorziate la realizzazione delle opere mantenendo la responsabilità della corretta ese- Il Consorzio Costruttori Trento, in sigla C.C.T., è un consorzio di imprese artigiane radicate nel territorio trentino. Costituito nel 1996 e nato inizialmente come Consorzio Artigiani Edili Trentini 2000 in sigla CAET2000, associa oggi 17 imprese presenti su tutto il territorio provinciale e specializzate nell’esecuzione di lavori edili pubblici e privati. Il Consorzio svolge principalmente un’attività di servizio rivolta alle proprie imprese consorziate. In ambito commerciale partecipa a gare di appalto pubbliche, in quanto possiede requisiti qualificati, e assegna, per l’e- 36 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 cuzione delle stesse nei confronti della Stazione Appaltante. Per questo motivo il Consorzio è uno strumento di garanzia per i committenti. Per natura giuridica e per organizzazione, il Consorzio Costruttori Trento può fungere da interlocutore contrattuale unico per servizi eseguiti da imprese, capillarmente presenti in tutta la provincia. Attraverso atti formali (statuto, regolamento interno, regolamenti per l’assegnazione…), il Consorzio garantisce che le imprese consorziate affidatarie delle commesse: • abbiano mezzi e personale adeguati ai servizi da svolgere; • applichino i contratti collettivi di lavoro; • rispettino gli standard vigenti di sicurezza nei cantieri; • diano soddisfazione alle aspettative contrattuali e qualitative espresse dai committenti. Il C.C.T. è iscritto alla C.C.I.A.A. di Trento al n° 01541310221 e aderisce all’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. associazione Cariche sociali PRESIDENTE • Enzo Cologna VICEPRESIDENTE • Adriano Carraro CONSIGLIERI • Sabrina Scaglia • Mauro Collini • Massimo Debertol Il Consorzio C.C.T. è inoltre in possesso dell’attestazione SOA per l’esecuzione di Lavori Pubblici (ex DPR 34/2000), nonché del sistema di qualità aziendale UNI EN ISO 9000. Il Consorzio è attestato per le seguenti categorie: • OG01 classifica V - progettazione e costruzione edifici civili e industriali fino a 5.165.000 euro; • OG03 classifica IV - strade, autostrade, ponti viadotti fino a 2.582.000 euro; • OG06 classifica III - acquedotti, gasdotti, opere di irrigazione ed evacuazione fino a 1.033.000 euro. Questo traguardo è stato conseguito fornendo prova dell’elevata qualità che il Consorzio è in grado di garantire durante lo svolgimento dei lavori: dalla fase di offerta, alla progettazione, dalla qualifica dei fornitori e delle imprese consorziate, alla consorzi ELENCO CONSORZIATI Alco Snc Via Filzi, 20 - 38020 Castelfondo (TN) Amistadi Marco & C. Snc Via Nazionale, 13 - 38087 Roncone (TN) Autotr. e Scavi Cunaccia Francesco ed Emanuele Via Fucine, 10 - 38086 Pinzolo (TN) Bonomini Geom. Marco & C. Snc Via Ronch, 4 - 3808 Pinzolo (TN) Costruzioni Bassetti di Bassetti Stefano Via Valle, 198 - 38081 Breguzzo (TN) Costr. Bazzoli Colombo di Bazzoli Enrico & C. Snc Via Moro, 10 - 38087 Roncone (TN) Degiorgio Albano Fr. Tomaselli 11 - 38059 Strigno (TN) Delstroedil S.r.l. Loc. Podera, 25 - 38033 Masi di Cavalese (TN) Edilrendena S.a.s. di Collini Mauro & C., 107 - 38080 Villa Rendena (TN) F.lli Debertol Srl Via Col da Ronch, 7 - 38032 Canazei (TN) Fietta Gianni Impresa Lepre Loc. Paoli, 2 - 38050 Scurelle (TN) Fostini Giorgio Via Fucine, 35 - 38086 Pinzolo (TN) Impresa Costruzioni Carraro Geom. Adriano Via Tomaselli, 56 - 38059 Strigno (TN) Impresa Edile Scavi e Costruzioni TRAE di Scaglia Pietro & C. S.n.c. Via P. Cortella, 06 - 38089 Storo (TN) Luzzi Adelmo Via ai Corsi, 6 - 38060 Isera (TN) Rizzi Costruzioni Sas di Rizzi Serafino Via Zaffoni, 4 - 38020 Cloz (TN) Stefani Alfredo Tezze, 24 - 38055 Tezze di Grigno (TN) sicurezza sui cantieri fino al collaudo e all’avviamento delle opere. Gli importanti risultati e i numerosi settori di attività fanno del C.C.T. una importante realtà del mondo artigiano a livello provinciale; con propri uffici e imprese consorziate presenti in tutta la Provincia. Il Consorzio è cresciuto diversificando i propri interventi per rispondere in modo completo e qualificato alle nuove esigenze della committenza e della società civile. Ad oggi si possono contare più di cento opere realizzate per la Pubblica Amministrazione. L’organizzazione plurisettoriale e la possibilità di intervento sull’intero territorio provinciale, attraverso le 17 imprese consorziate, rendono ampia e flessibile la capacità di offerta del C.C.T. sul mercato delle costruzioni rivolte alla Pubblica Amministrazione, all’Impresa e ai Privati. Il Consorzio Costruttori Trento per la propria natura giuridica è ammesso agli appalti di opere pubbliche e alle commesse di qualsiasi genere delle Amministrazioni Pubbliche. Il C.C.T. opera per conto delle proprie imprese artigiane consorziate e pertanto, qualora aggiudicatario di commesse, rappresenterà il contraente con cui viene stipulato il contratto impegnandosi, conseguente- Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 37 associazione consorzi mente, ad assicurare la prestazione contrattuale che verrà assegnata e svolta da una o più imprese consorziate. In virtù della propria natura giuridica, dello statuto e del regolamento per l’assegnazione dei lavori, il C.C.T. non ha limiti rispetto al possibile numero delle affidatarie. Da Elenco lavori recenti OG1 - EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI • Comune di Rovereto: Ristrutturazione e ampliamento Caserma dei Carabinieri - € 1.344.150,64 • Comune di Pinzolo: Ristrutturazione Malga Cioca - € 400.000,00 • ASUC Stenico: Lavori di recupero Malga di Alpe Valagola - € 962.999,00 • Comune di Roncone: Ampliamento area cimiteriale € 575.000,00 • Trentino Mobilità: Costruzione autorimessa in Via Pilati - € 2.197.000,00 • Comune di Pinzolo: Lavori costruzione centro polifunzionale protezione civile Pinzolo - € 1.326.000,00 • Comune di Castello Tesino: Lavori di realizzazione centro permanente flora Castello Tesino - € 932.000,00 • Comune di Pozza di Fassa: costruzione scuola Pozza - € 1.679.000,00 • Comune di Caderzone: Ristrutturazione e ampliamento scuola elementare Caderzone - € 819.000,00 OG3 - STRADE, PONTI, METROPOLITANE • PAT: Realizzazione sottopasso percorso ciclopedonale Valsugana loc. Calceranica - € 320.000,00 • PAT: Realizzazione rotatoria e sistemazione marciapiede nel Comune di Telve Valsugana - € 711.000,00 • PAT: Realizzazione ponte e percorso ciclopedonale in Valle Sesena - € 620.000,00 • Comune di Storo: Realizzazione nuovo ponte Marchior sul Rio Pavino - € 798.000,00 • Comune di Tassullo: Lavoro di realizzazione collegamento stradale - € 425.000,00 • Comune di Fai della Paganella: Realizzazione della viabilità e delle reti tecnologiche a servizio dell’area per impianti in località Cavezzai - € 697.000,00 OG6 - ACQUEDOTTI, GASDOTTI, OLEODOTTI • Comune di Segonzano: Rifacimento collettori fognari nel C. di Segonzano - € 2.221.790,33 • Consorzio Miglioramento Fondiario di Cavareno: Realizzazione impianto a bocche di utenza - € 465.000,00 • Comune di Lases: Lavori di adeguamento fognature comune di Lona Lases - € 520.000,00 38 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 tempo la giurisprudenza ha riconosciuto che l’attività posta in essere da un’impresa consorziata fa della stessa un Organo del Consorzio. Il ruolo di Organi del Consorzio che le consorziate affidatarie rivestono nell’esecuzione di un lavoro, appaltato al Consorzio, è completamente diverso dal ruolo di subappaltatori. Dato il rapporto organico che s’instaura tra le imprese consorziate e il Consorzio, ai sensi dello statuto e del regolamento consortile, il C.C.T. ha le più ampie possibilità di controllo, d’intervento e di sanzione nei confronti delle consorziate affidatarie ed esecutrici dei lavori. Tutto questo è posto in essere anche al fine di garantire tutte le altre imprese facenti parte della compagine consortile. L’attività del Consiglio di Amministrazione, per questi motivi, è molto costante e al proprio interno sussiste una forte capacità di comunicazione e trasparenza. Attualmente il C.d.A. è composto da cinque membri che rappresentano ognuno una zona diversa del Trentino. Il C.C.T. fa inoltre parte del Consorzio Distretto Tecnologico Trentino Scarl, società consortile nata in seno ad Habitech, un progetto di Distretto Tecnologico per l’Edilizia Sostenibile, le Fonti Rinnovabili di Energia e le Tecnologie Ambientali; con sede in Via Fortunato Zeni, 8 a Rovereto. Possiamo concludere affermando che il Consorzio Costruttori Trento negli anni è cresciuto grazie all’impegno di tutti i suoi consorziati e, analogamente, tutti i consorziati sono cresciuti grazie all’impegno del Consorzio Costruttori Trento. Per chi volesse avere maggiori informazioni in argomento può contattare il numero telefonico 0461.420726 oppure scrivere un e-mail a [email protected] associazione servizi Il recupero dei crediti Il servizio dell’Area Legale dell’Associazione è a disposizione di tutti gli associati in regola con le quote associative, ed è svolto da personale qualificato e dotato di adeguata conoscenza in materia giuridica. di Mauro Gabos n estrema sintesi, il “recupero crediti” si può definire come l’attività mirata a ottenere il pagamento di un credito nelle situazioni in cui il debitore non voglia onorarlo, oppure semplicemente non possa (perché magari si trova in una situazione di momentanea difficoltà economico/finanziaria). In simili circostanze, prima di intraprendere la via giudiziaria, è opportuno cercare di risolvere il problema in forma bonaria (in via “stragiudiziale”, appunto), nel tentativo di ottenere un adempimento spontaneo, possibilmente anche in tempi ragionevoli, da parte del debitore. Il servizio di recupero crediti dell’Area Legale dell’Associazione viene svolto in fase stragiudiziale e consiste, generalmente, nell’invio al debitore di una o più diffide di pagamento, generalmente a mezzo raccomandata A/R. La lettera di diffida – inviata in copia per conoscenza anche all’associato/creditore – è finalizzata a sollecitare il debitore a regolarizzare la propria pendenza, spontaneamente ed entro il termine di pochi giorni dal ricevimento della raccomandata. Normalmente nella diffida sono calcolati e richiesti in pagamento al debitore anche gli interessi (legali o moratori, a seconda dei casi) e i costi delle spese postali. Quanto appena esposto vale, tuttavia, a condizione che il debitore non sia, a sua volta, un’impresa iscritta all’Associazione: nel caso di controversie fra associati, infatti, lo Statuto prevede che l’intervento avvenga solo in via conciliativa, vietando espressamente di prendere posizione nella vertenza a favore di una parte o dell’altra. Il servizio è a disposizione di tutti gli associati in regola con le quote associative, ed è svolto da personale qualificato e dotato di adeguata conoscenza in materia giuridica. I vantaggi del recupero crediti “stragiudiziale” risiedono certamente nella possibilità di evitare l’aggravio di costi e il dilatarsi dei tempi che, come noto, caratterizzano la via giudiziaria; d’altra parte, va comunque evidenziato che il buon esito della procedura dipende in larga misura anche dalla collabora- I zione offerta dal debitore (magari per concordare un piano di rientro, nel caso di impossibilità di provvedere tempestivamente al pagamento del dovuto). Per l’eventuale successiva fase giudiziale, che a volte si rende purtroppo inevitabile in caso di mancato o negativo riscontro da parte del debitore, ci si deve invece rivolgere ad un avvocato professionista. Va da sé che l’onere delle eventuali spese, in questo caso, non può essere per ovvi motivi sostenuto dall’Associazione (che, comunque, rimane a disposizione per segnalare all’associato eventuali nominativi di professionisti). Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 39 associazione disoccupazione Giovani e lavoro… Faticano le imprese a mantenere le risorse umane impiegate, e le piccole aziende cercano in tutti i modi di poter evitare i licenziamenti. In situazioni come queste, difficile e arduo pensare che le aziende possano assumere nuova manodopera, magari giovane e inesperta. di Flavia Angeli a grave crisi economica trascina nel suo vortice tutti, imprese, operai, ma anche i giovani alla ricerca del loro primo lavoro. Faticano le imprese a mantenere le risorse umane impiegate, e le piccole aziende cercano in tutti i modi di poter evitare i licenziamenti che, ahimè, nessuno vorrebbe fare. In situazioni come queste, difficile e arduo pensare che le aziende possano assumere nuova manodopera, magari giovane e inesperta. A questo si aggiunge il fatto che, con l’aumento dell’età pensionabile, e il blocco dei prepensionamenti, sono molti i posti di lavoro che si sarebbero potuti liberare, magari per dare la possibilità a molti giovani di iniziare a lavorare. Molti Stati in Europa investono sugli incentivi per il lavoro dei giovani, puntando sull’apprendistato, come hanno fatto la Francia, Finlandia e Svezia, ma pure in Austria, Regno Unito e Germania. L 40 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 Se analizziamo i dati sull’apprendistato, troviamo che l’età dei nostri giovani va dai 18 ai 24 anni, mentre in altri Stati europei la maggior parte degli apprendisti è minorenne. Dunque c’è chi torna indietro e permette ai giovani, terminati gli studi obbligatori della scuola secondaria inferiore, di affrontare il mercato del lavoro. La Germania, che registra il 75% dell’occupazione dei giovani sotto i 24 anni, fa riflettere. Lasciando perdere per un momento ciò che succede fuori dal nostro territorio, tralasciando pure il numero dei giovani disoccupati iscritti nelle liste in Italia, pesa il numero dei giovani inoccupati, dato allarmante e preoccupante. Se un giovane non studia, non lavora o non è in cerca di lavoro, cosa significa? Vero che il lavoro deve piacere per essere svolto nel migliore dei modi. Vera la difficoltà di trovare un lavoro, nella pluralità dei casi, ma l’analisi non è poi sempre corretta. Quanti associazione sono i posti di lavoro che non vengono nemmeno considerati da chi è alla ricerca dell’occupazione? Alto è il numero di tutte quelle attività artigianali che non riescono a reperire le figure professionali richieste, per la mancanza di qualifiche preparate al proprio settore. Pure le industrie faticano a reperire i tecnici richiesti. Quanti sono gli adolescenti che affrontano gli studi secondari superiori, grazie all’obbligo di studio fino ai 16 anni, per poi abbandonare gli stessi per pigrizia o non voglia di farcela? E quanti ancora i giovani che superato il test di ammissione alle varie facoltà universitarie, si ritirano strada facendo, perdendo denaro e tempo prezioso della propria crescita professionale? Apprendere dalle statistiche, ancora una volta, che siamo tra gli ultimi per diplomati e laureati, non ci fa davvero onore. Ecco il commento di Monti “che dobbiamo studiare di più” collegato alla crescita del nostro capitale umano per far crescere la nostra Italia. Forse anche la scuola dovrebbe rivedere programmi e metodi di insegnamento, puntando sull’approccio alle nuove tecnologie in modo più incisivo, accompagnando l’insegnamento in tal senso. Come afferma il ministro Profumo, la scuola dovrebbe informare e accompagnare i giovani sulle ricadute occupazionali delle loro scelte. Sempre parlando di giovani e lavoro, è apparsa recentemente sulla stampa nazionale la provocazione di Antonio Polito, che parla dell’iper protezione dei figli da parte dei papà-orsetti all’italiana. Non credo si possa generalizzare, ma in effetti una certa qual nota di verità sta nelle parole del giornalista, basta guardarsi attorno. Nella fattispecie troviamo pure chi si ritira dopo soli due giorni di lavoro dalla firma di un contratto di assunzione, pure a tempo indeterminato. Vero che le aspettative spesso non vengono realizzate nell’immediato, ma lasciare passare il tempo per poter crescere, formarsi, apprendere il lavoro. Non ci sono parole che possano giustificare decisioni di questo tipo che ti lasciano piuttosto senza parole. Giusto anche ricercare il lavoro più attinente alle proprie aspettative, ma accade pure che il proprio percorso professionale venga costruito strada facendo, con l’esperienza che si apprende, con un minimo di fatica e di sudore, con spirito di sacrificio. Spirito che non è proprio comune alla stragrande maggioranza dei giovani, spesso per colpa di quel senso di protezione che troppo spesso i genitori riversano su di loro. Protezione che non permette loro di crescere, che non permette loro, anche, di sbagliare, di cadere per poi rialzarsi, per così maturare. Se poi a ciò si aggiunge il fattore remunerazione come predominante nella scelta del lavoro, ora in tempo di piena crisi economica, possiamo capire di essere ben lungi dallo spirito di sacrificio e dal ricordo della vecchia “gavetta”. Non sono molti i ragazzi che accompagnano lo studio con il lavoro per il proprio mantenimento sco- disoccupazione Se analizziamo i dati sull’apprendistato, troviamo che l’età dei nostri giovani va dai 18 ai 24 anni, mentre in altri Stati europei la maggior parte degli apprendisti è minorenne. Dunque c’è chi torna indietro e permette ai giovani, terminati gli studi obbligatori della scuola secondaria inferiore, di affrontare il mercato del lavoro. lastico, mentre negli Stati Uniti l’usanza di “pretendere dai figli di cercarsi un lavoretto fin dalle superiori” responsabilizza e rende i giovani indipendenti, aiutandoli a crescere anche nella gestione delle proprie finanze. Se poi pensiamo a quei ragazzi apprendisti che affrontano il primo approccio con il lavoro sulla base dei loro “diritti” peraltro intoccabili, comprendiamo che il “dovere” viene meno o assume secondaria importanza, e di qui le difficoltà di approccio per un percorso formativo di lavoro, venendo meno spesso il rispetto. Altro importantissimo aspetto, quello del rispetto e dell’educazione, che nelle giovani generazioni, spesso manca. Un appello ai genitori, per far crescere i propri figli nel rispetto delle regole, magari chiedendo loro fin da piccoli un corretto contributo a favore della famiglia, nel far fare quei “sani” lavoretti che aiutano a crescere, anche se fanno loro spesso “sbuffare” nel farli. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 41 cultura MART Intervista alla nuova direttrice Cristiana Collu Franco Bernabè, presidente del Mart: «Cristiana Collu ci ha colpito per la capacità di innovare e contemporaneamente di coinvolgere le comunità locali di cui ha fornito prova al MAN di Nuoro». di Paolo Aldi opo Gabriella Belli un’altra donna alla direzione del Mart: è Cristiana Collu. Il Presidente Franco Bernabè l’ha presentata come «la persona giusta per il Mart. Al suo nome siamo arrivati dopo un procedimento di selezione accurato e trasparente. Il livello dei candidati, cinquantacinque in tutto, è stato molto alto, a conferma dell’autorevolezza raggiunta dal Mart. Abbiamo scelto Cristiana Collu da una rosa finale di quattro nomi. A parità di altri requisiti, lei ci ha colpito per la capacità di innovare e contemporaneamente di coinvolgere le comunità locali di cui ha fornito prova al MAN di Nuoro». Cortesemente la direttrice Collu ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande. D D. Signora Collu la sorprende che attraverso la sua rivista il mondo artigiano trentino si interessi alla sua nomina alla direzione del Mart? R. No, non mi sorprende e mi fa molto piacere. Questo territorio è fatto soprattutto di piccoli imprenditori che danno molto e chiedono altrettanto risultato. È giusto che gli artigiani s’interessino al destino di una grande istituzione quale il Mart: missione, programmi, finanziamenti, risultati. Ben venga l’interesse, il confronto. Il Mart fa parte del panorama Trentino senza essere un museo fuori scala, è una realtà che dimostra come i piccoli territori abbiano la volontà di pensare in grande, in avanti. Pensare in avanti, avere la capacità di pensare in grande, credere tenacemente nella propria missione Venturi, Viva Las Vegas 42 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 penso che sia nel DNA dell’artigiano e quindi ci si possa capire benissimo e aiutare. D. Mi è molto piaciuta una sua recente affermazione: “Penso che sia sempre importante considerare il posto dove sei il centro del mondo”. R. È importante partire dalle radici, da quello che si possiede, non cercare sempre quello che non c’è. Apri gli occhi su qualcosa che c’è e scopri la bellezza, ti appassioni; capisci che queste cose ti appartengono e vuoi intervenire. L’energia s’irradia. cultura CRISTIANA COLLU Cristiana Collu, la nuova direttrice del MART Ora dirigo il Mart, vivo a Rovereto, in Trentino: questo per me è il centro del mondo, il luogo meno provinciale d’Italia. D. Secondo Lei qual è il suo mestiere? Che cosa deve fare Cristiana Collu in quanto direttrice del Mart? R. Il mio è stato un curioso percorso professionale. Ho iniziato a fare la direttrice di una pinacoteca che poi è diventata un museo. Sono così diventata direttrice di una piccola realtà dove necessariamente ho fatto proprio tutti i mestieri, manuali e di direzione. Questo mi ha permesso di conoscere profondamente il museo come dispositivo. Io sarò la regista, attorno a me ruoterà la grande squadra del Mart, uno staff preparato con grande spirito di gruppo. Sarò un direttore tout court, non voglio fare il curatore o lo storico. D. Mi ricordo quando Umberto Savoia, l’uomo che fu la scintilla dell’idea della costruzione del Mart, mi parlava con entusiasmo di un museo in cui gli artisti si sarebbero incontrati e avrebbero lavorato in laboratori alloggiati all’interno del Mart. È un’idea ancora rimasta nel cassetto, non ci sono gli atelier all’interno del museo. Che mi dice? R. Il Mart ha una grande piazza coperta, è un luogo d’incontro, uno spazio pubblico. Io vedo un Mart, fuori e dentro, come luogo d’incontro, di scambio e di elaborazione. Penso che la mostra non debba essere l’unico rapporto tra museo e artista. Vorrei che gli artisti vivessero il museo, lo abitassero, e così il territorio che ospita il museo. L’idea dell’ideatore non è perduta: “artisti in residenza” ne può essere una felice traduzione. D. Un Mart anche fuori dalle sue mura? R. Un museo che coinvolge ed è coinvolto dal territorio con rapporti e collaborazioni costruiti sulla volontà delle persone. Laureata all’Università di Cagliari, Cristiana Collu è storica dell’arte. Ha conseguito prima il Master in Museologia e poi in Museografia presso l’Università Complutense di Madrid. Dal 1997 ha diretto il Museo MAN di Nuoro. Nel 2004 vince il premio ABO d’argento al miglior giovane direttore di museo italiano e nel 2006 riceve dal Ministero dei Beni Culturali il premio come direttore del MAN, quale luogo di eccellenza nel panorama museale italiano. Insegna dal 2006 al 2009 Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni, Progettazione Museografica presso l’Università di Sassari, Facoltà di Architettura di Alghero e Museologia presso l’Università di Cagliari, Facoltà di Architettura. Parla italiano, inglese e spagnolo. Questo mese vi consigliamo di visitare: Mart - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea - Rovereto (TN) Alice in Wonderland - sino al 3 giugno Postmodernismo - sino al 3 giugno Arte Sella - Val di Sella, Borgo Valsugana Opere dalla collezione permanente dell’Associazione Il mondo animale di Arte Sella - sino alla primavera Orari: ore 10.00 - 17.00 Galleria Civica G. Segantini - Arco (Tn) Roberto Floreani - sino al 10 giugno Centro Arte Contemporanea - Cavalese Carlo Orsi fotografo - sino all’8 aprile Paolo Maria Deanesi - Rovereto Armando Lulaj No More Feelings - sino al 20 maggio Galleria d’arte il Castello - Trento Maurizio Carriero Esercizi di inerzia - sino al 5 maggio Numero Due Arte Contemporanea - Trento Riccardo Badalà Anamnesi - sino al 24 marzo Studio d’Arte Raffaelli - Trento Laurina Paperina New Pollution - sino al 31 maggio Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 43 cultura D. A questo punto viene spontanea la domanda: quali saranno i rapporti con le altre grandi realtà regionali quali Museion di Bolzano e Galleria Civica di Trento e le loro problematiche? R. Credo nella buona pratica e nella capacità di collaborare con le altre istituzioni. Il Mart porterà la propria buona esperienza senza presunzione, la convinzione che bisogna farcela con le proprie forze, che è necessaria una continua formazione e innovazione, il coraggio dell’apertura a nuove sfide. D. I primi impegni e i programmi futuri del suo Mart? R. Ripeto: bisogna pensare al museo come luogo dove vado perché ci sono attività, e spendo bene il mio tempo. Piazza, biblioteca, caffetteria sono importanti. Vivere il museo, essere attratti dal museo non solo per l’attività espositiva ma anche per quella relazionale. Mostre e attività che creino momenti d’incontro, di dibattito e di confronto. In questi giorni il Mart offre due nuove mostre dedicate al Postmodernismo e quindi agli ultimi trenta anni dell’arte del secolo scorso e quella al mondo di Alice. La prima mostra ci permette di ricostruire la cultura di quegli anni e le sue trasformazioni. La mostra dedicata ad Alice nel paese delle meraviglie è invece simbolo dell’utopia, della forza del desiderio nel suo potenziale rivoluzionario. «È importante partire dalle radici, da quello che si possiede, non cercare sempre quello che non c’è […]». Anna Gaskell MART Due nuove mostre Luogo Rovereto, corso Bettini 43 Sino al 3 giugno 2012 Orario martedì-domenica 10-18 venerdì 10-21 lunedì chiuso (eccetto festivi) Informazioni e prenotazioni numero verde 800 397 760 Tariffe Intero €11, ridotto €7 I soci dell’Associazione Artigani e Piccole Imprese della Provincia di Trento hanno diritto all’ingresso a tariffa ridotta. ALICE IN WONDERLAND A cura di Christoph Benjamin Schulz e Gavin Delahunty, e con l’assistenza di Eleanor Clayton, la mostra è organizzata dalla Tate di Liverpool in collaborazione con il Mart e la Kunsthalle Hamburg. I classici di Lewis Carroll (Charles Lutwidge Dodgson, 1832 - 1898) “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo specchio” hanno affascinato e ispirato molte generazioni di artisti da quando furono pubblicati, 150 anni fa. Questa mostra approfondisce il processo 44 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 di creazione dei romanzi, l’adozione dei testi come fonte di ispirazione nel mondo dell’arte, e la revisione di alcuni temi chiave operata da molti artisti fino ai giorni nostri. POSTMODERNISMO. STILE E SOVVERSIONE 1970-1990 A cura di Glenn Adamson e Jane Pavitt, la mostra è realizzata da Victoria and Albert Museum di Londra. Dopo la mostra del 2009 “Cold War - La guerra fredda 1945-1970”, continua l’importante collaborazione del Mart con il prestigioso Victoria and Albert Museum di Londra con un nuovo progetto espositivo intitolato Postmodernismo. Stile e sovversione 1970-1990. In continuità con l’evento precedente, la mostra intende esplorare il concetto di Postmodernismo, emerso prepotentemente in un primo momento nella cultura architettonica internazionale, e poi diffuso ai più vasti ambiti culturali, a partire dagli anni Settanta. L’esposizione è così l’occasione per ricostruire la cultura di quegli anni attraverso le trasformazioni avvenute nell’architettura e nel design, ma anche con le suggestioni delle immagini cinematografiche, le testimonianze nel mondo della moda e le grandi rivoluzioni che coinvolsero la musica e la cultura giovanile. associazione ELETTRICISTI categorie Fotovoltaico, è davvero così semplice da installare? seguito della messa in vendita di un kit “autoinstallante” per impianti fotovoltaici da parte di una nota catena di bricolage il Direttivo degli Elettricisti dell’Associazione si è subito attivato per far conoscere ai cittadini quali siano le reali com- A petenze e le normative necessarie per una corretta installazione di un impianto fotovoltaico. Di seguito il comunicato che è stato inoltrato alla stampa locale. FOTOVOLTAICO, È DAVVERO COSÌ SEMPLICE DA INSTALLARE? A seguito dell’articolo pubblicato sul TRENTINO di martedì 7 febbraio 2012 dal titolo “Fotovoltaico, arriva il kit fai da te” ecco alcune precisazioni del Presidente degli elettricisti dell’Associazione Artigiani di Trento, Marco Segatta. «Gli impianti fotovoltaici sono impianti elettrici soggetti al D.M. 37/08 che prevede il possesso di specifici requisiti professionali (essere imprese iscritte alla Camera di Commercio o all’albo delle imprese artigiane, e con i requisiti tecnici di elettricista); secondo tale D.M.37/08, l’impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti. Se il lavoro non è stato realizzato da un’impresa installatrice chi compilerà questa Dichiarazione assumendosi la responsabilità e assicurando che l’impianto rispetti le normative vigenti? Da tener presente che tale dichiarazione è infatti necessaria per poter accedere ai contributi, riconosciuti dal GSE (conto energia). Inoltre, i pannelli fotovoltaici esposti alla luce iniziano a produrre con rischi per chi li installa, infatti gli impianti possono generare delle tensioni molto pericolose. Per poter operare in sicurezza vi è la normativa 46 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 UNI CEI 11-27 che regolamenta i “lavori sotto tensione” (in questa tipologia di lavori rientra l’impianto fotovoltaico), che prevede che i lavori possano essere eseguiti solo da persone esperte e qualificate. L’Associazione Artigiani organizza al riguardo degli appositi corsi di formazione che abilitano gli artigiani e i loro dipendenti ad operare su questi impianti. A tutto ciò si aggiunge che operare su un tetto non è mai una cosa semplice e priva di rischi, lo dimostra il numero elevato di infortuni che avvengono ogni anno nel mondo dell’edilizia, nonostante l’utilizzo di specifici dispositivi di sicurezza e i corsi di formazione ai quali gli artigiani e tutti i dipendenti delle ditte sono obbligati a partecipare. Voglio sottolineare, infine, come sia da considerarsi assolutamente positivo il fatto che le persone decidano di adoperarsi al fine di migliorare la qualità delle loro abitazioni, però questo deve avvenire sempre nel rispetto delle normative vigenti e senza banalizzare il lavoro dei professionisti che hanno investito molte risorse per imparare a realizzare questi impianti rispettando leggi e normative tecniche di settore». MECCANICI associazione categorie Fornitore offresi per lavorazioni meccaniche d’eccellenza COME PRESENTARE LA PROPRIA AZIENDA NELLA PROMOZIONE DI RETI DI IMPRESA Il 27 e 28 gennaio 2012 a Erba ha avuto luogo “Fornitore Offresi”, una fiera dove le imprese subfornitrici del settore meccanico hanno avuto modo di promuovere le proprie capacità e allacciare nuovi rapporti d’affari. di Veronica Costa a manifestazione si è proposta sotto un profilo innovativo, ponendosi come concreta occasione per diffondere le competenze di un territorio attraverso la creazione di sinergie specifiche tra imprese diverse e complementari. Dal nome stesso della fiera – “Fornitore Offresi” – emerge l’obiettivo di creare un luogo dove aziende del settore possono trovare un punto di incontro e ottenere vantaggi competitivi grazie all’accorciamento della catena della subfornitura. La fiera ha avuto il merito di curare l’importante aspetto della presenza delle aziende partecipanti: at- L traverso consigli e idee di esperti gli espositori sono stati seguiti nella progettazione e nella realizzazione del proprio stand, organizzato in modo tale da incentivare le relazioni e attrarre l’interesse dei visitatori specializzati. Organizzazione non solo dei prodotti, ma anche del modo di essere partecipi e presenti. L’occhio vuole la sua parte e gli stand ordinati, completi e ben organizzati con personale gentile e disponibile hanno fatto in modo che i prodotti esposti fossero al centro dell’attenzione di tutti. Una cosa era evidente: si notava immediatamente quale stand era poco calato nello spirito commerciale della fiera, raccogliendo l’interesse di pochi visitatori e vedendo scemare le opportunità di interessanti contatti commerciali. L’Area Categorie ha deciso di visitare la fiera per confrontarsi con il territorio e verificare le potenzialità di una simile iniziativa. Importanti in una logica di sistema e di relazioni future sono stati i contatti intrapresi con la Confartigianato di Lecco, e nella fattispecie con il Presidente Daniele Riva e il Responsabile dell’Ufficio Categorie Roberto Ferrario. “Fornitore Offresi” è stata quindi un’importante occasione di confronto con altre realtà e si è dimostrato un interessante momento di riflessione per la progettazione di nuove iniziative a favore delle imprese artigiane trentine, sia per quanto riguarda un supporto nella partecipazione e presenza in fiera, sia per quanto riguarda l’incentivazione di relazioni tra imprese locali per la subfornitura. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 47 associazione categorie PORFIDO Resoconto Assemblea provinciale della categoria porfido di Carla Pani n data 14 febbraio 2012, si è tenuta un’importante Assemblea per la Categoria degli Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, presso il museo Casa Porfido ad Albiano, avente come oggetto e scopo specifico la Filiera Porfido di Qualità. L’incontro-dibattito è stato introdotto da Ermanno Savoi, Presidente della Categoria Porfido dell’Associazione Artigiani, e a seguire Presidente E.S.Po.; Roberto De Laurentis, Presidente provinciale dell’Associazione Artigiani; Alessandro Olivi, Assessore provinciale all’industria Artigianato e Commercio; Presidente della Sezione Porfido di Confindustria Trento; Mariano Gianotti, Presidente del Distretto delle Pietre Trentine; Diego Laner, Amministratore Unico del Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine; Direttore E.S.Po.; Rosario Bertuzzi, Vicesindaco di Albiano, ed Ennio Bordato, Responsabile Area Contrattualistica e Politica del Lavoro Associazione Artigiani. Oltre ad affrontare gli aggiornamenti riguardo al rinnovo dei contratti di lavoro da parte di Ennio Bordato, oggetto principale della riunione è stato quello di illustrare le linee guida strategiche, i contenuti e gli obiettivi della nascente Filiera Porfido di Qualità. Tale Filiera, dotata di relativo regolamento ed elaborata da un tavolo tecnico nominato dal Distretto delle Pietre Trentine, è la conseguenza concreta dell’Accordo di Programma siglato dall’Associazione Artigiani, Confindustria Trento ed E.S.Po. in data 29 marzo 2011. I 48 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 Casa Porfido che ha ospitato l’evento, ha visto una sala gremita e un notevole interesse e attenzione da parte dei partecipanti. La numerosa affluenza denota e riflette le difficoltà congiunturali del settore ma anche un rinnovato coinvolgimento da parte della Categoria Artigiani. L’afflusso di partecipanti indica l’importanza che quest’incontro ha avuto per cavatori e trasformatori, il primo ma non l’unico per il settore, e seguito dall’Assemblea Plenaria di comparto, tenutasi il 24 febbraio 2012 presso le Scuole Elementari di Fornace, incontro ufficiale esteso a tutti gli attori - soggetti della Filiera Porfido di Qualità. Dal punto di vista operativo, infatti, i tempi per attivare la filiera risultano ristretti. Occorre dunque compattare le forze, e sviscerare ogni singolo aspetto di Regolamento, trovando un largo sostegno e un coinvolgimento unito da parte di tutti. Si sottolinea come le parole dell’Assessore Olivi e del Presidente De Laurentis mettano in evidenza come le istituzioni siano colpite da questa nuova visione di comparto per il settore Porfido, opportunità data dalla possibilità reale di far collaborare in maniera epocale (per la prima volta) Confindustria e Artigiani. Il dibattito durante la serata si è focalizzato principalmente sulla presentazione delle Linee guida da parte di Diego Laner, e sull’articolato collegamento tra filiera e disciplinare di concessione delle cave illustrato dal Vicesindaco di Albiano Rosario Bertuzzi. Molto sentito e vissuto è stato l’intervento tenuto dal PORFIDO Direttore E.S.Po. che ha presentato in maniera chiara ed esaustiva le opportunità, le modalità tecniche e collaborative che si devono operare, le caratteristiche e i soggetti attivi coinvolti nella Filiera Porfido di Qualità, valorizzando e focalizzando l’attenzione su un prodotto di qualità come il Porfido con un’ottima tradizione e identificato da un preciso Marchio. Anche il Presidente Confindustria sezione Porfido ha richiamato l’attenzione testimoniando che la Filiera nasce proprio dall’interno, trattandosi di uno strumento che ridefinisce gli stessi assetti funzionali, partendo dal basso e concatenandoli l’uno con l’altro, in nome di un rinnovato spirito collaborativo. Ecco dunque che per la prima volta si è dato inizio a un processo dove ognuno può e deve dare il suo contributo, motivo di svolta per il comparto. associazione categorie La Filiera si esplicita attraverso un programma di qualità integrata espressa attraverso elementi precisi: • qualità aziendale secondo un percorso già determinato; • materia prima resa reperibile e controllata con una codifica sia nei parametri sia nel controllo; • qualità di prodotto finito con identificazione di qualità massima e qualità minima; • qualità di posa in opera per la quale è stato già predisposto un percorso di qualifica molto articolato che trova corrispondenza in quanto attivato dall’Associazione Artigiani, E.S.Po. e Provincia. Si rimandano al prossimo numero maggiori approfondimenti e chiarimenti anche a fronte di auspicabili e ulteriori incontri con il mondo artigiano, i cavatori e i trasformatori. NOTIZIE IN BREVE Serata informativa su Certificato di Agibilità e Dichiarazioni di Conformità Lo scorso 18 gennaio si è tenuta a Pergine una serata, organizzata dal Comune, sulle modalità di consegna del certificato di agibilità e delle dichiarazioni di conformità. La serata, molto partecipata, ha visto i tecnici del Comune esporre alla platea, composta sia da tecnici che da impiantisti, le modalità di consegna di questi documenti, i controlli che vengono effettuati dal Comune e i principali errori che vengono commessi durante la compilazione di questi atti. Al termine dell’esposizione i partecipanti alla serata hanno potuto chiedere dei chiarimenti ai tecnici del Comune su specifici quesiti. Per chi volesse maggiori informazioni, sul sito del Comune di Pergine e su quello dell’Associazione sono disponibili le slides della serata. I Lattonieri trentini visitano la Fiera Dach+Holz 2012 di Stoccarda di Jacopo Pedrotti ai partecipanti di scambiarsi consigli, informazioni, fare il punto sulla situazione economica della lattoneria in Trentino e di parlare con i rappresentanti delle ditte ALPEWA e PREFA, sponsor della visita, che ci hanno accompagnato durante questi due giorni. Il 3 febbraio, durante il viaggio di ritorno, è stata organizzata una breve sosta allo stabilimento dell’ALPEWA di Kirchbichl nel quale sono stati mostrati i macchinari e le modalità di realizzazione dei tubi di scarico delle grondaie e altri componenti necessari per la loro installazione. Il Direttivo di Categoria, nella speranza che questa iniziativa possa essere stata utile agli associati, ringrazia tutti i partecipanti alla visita. Il 2 e 3 febbraio scorsi il Consiglio Direttivo dei Lattonieri ha organizzato una visita alla Fiera biennale Dach+Holz che, per l’anno 2012, si è tenuta a Stoccarda. La partecipazione da parte degli associati è stata elevata, vi hanno infatti preso parte più di trenta artigiani. La fiera è la principale fiera europea per la lattoneria, e nei quattro padiglioni dedicati alla materia si potevano trovare tutti gli ultimi ritrovati per le imprese del settore: dalla minuteria alle grandi macchine piegatrici. Il lungo viaggio in pullman fino a Stoccarda ha dato modo Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 49 associazione SPAZZACAMINI categorie Assemblea annuale degli Spazzacamini Lorenzo Bezzi, presidente della categoria, all’assemblea dello scorso 15 febbraio tenutasi presso la sala al 1° piano dell’Associazione Artigiani di Trento, ha presentato le principali attività del 2011 e inizio 2012. di Jacopo Pedrotti l 15 febbraio, presso la sala al I piano dell’Associazione Artigiani di Trento, si è tenuta la prima Assemblea provinciale degli Spazzacamini. Nella sua relazione il Presidente di Categoria Lorenzo Bezzi ha illustrato ai presenti le principali attività svolte nel 2011 e nei primi mesi del 2012, in particolare si ricordano: • un seminario tecnico sulle normative del settore; • un convegno tecnico presso la Fiera “IO CASA” di Riva del Garda; • la creazione del database degli spazzacamini; • la richiesta a Confartigianato di costituire il gruppo nazionale Fumisti e Spazzacamini; • la stesura prezziario da consegnare ai Comuni che ne fanno richiesta; • l’organizzazione di alcuni corsi di formazione per Fumisti e Spazzacamini. L’assemblea è poi proseguita con la presentazione della prima bozza del rapporto per la manutenzione dei camini, che servirà per informare i clienti degli spazzacamini sull’eventuale pericolosità delle canne fumarie presenti nelle loro abitazioni. I 50 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 TRASPORTI Uso di apparecchi radiotelefonici da parte di conducenti di autobus, taxi e ncc A seguito di recenti modifiche all’art. 173 del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dal 7 marzo 2012, i conducenti di autobus, taxi e vetture ncc non potranno più utilizzare il cellulare durante la guida. Rimane consentito l’uso del cellulare con apparecchi a viva voce o dotati di auricolare (purché il conducente abbia adeguate capacità uditive a entrambe le orecchie) che non richiedano per il loro funzionamento l’uso delle mani. Il rapporto di manutenzione dovrebbe essere il primo passo verso la creazione del libretto di camino sul quale si registrerà tutta la storia della canna fumaria, dalla dichiarazione di conformità a tutte le manutenzioni. Altro tema che ha riscosso particolare interesse ha riguardato la L.R. 24/54, infatti questa legge, che regolamenta l’attività di spazzacamino in Trentino, è disattesa nella maggior parte dei comuni e, quando viene applicata, non usano un unico metro di giudizio, creando così grosse difficoltà agli artigiani del settore. Il Presidente ha quindi comunicato ai presenti che il Direttivo si è già attivato per cercare di risolvere questo problema e, attraverso una collaborazione con i Vigili del Fuoco, si è abbozzata la stesura di una normativa provinciale che regoli il settore su tutto il territorio provinciale. associazione categorie NOTIZIE IN BREVE Piano della filiera Legno: piena soddisfazione da parte di Confartigianato Gambacci: «Importante che vi siano i fondi necessari allo sviluppo dei progetti». Il Presidente Nazionale della Federazione LegnoArredo di Confartigianato – Domenico Gambacci – esprime piena soddisfazione per l’esito del tavolo della filiera Legno che si è tenuto a metà febbraio presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. «È stato un impegnativo e importante lavoro – afferma Gambacci – che ha visto la nostra Associazione impegnata nella rivisitazione delle linee di sviluppo dell’intero sistema bosco in compagnia dei massimi esperti del settore in Italia. Erano in discussione – prosegue Gambacci –, quattro macro-aree suddivise ognuna per competenza e finalità. Confartigianato ha partecipato al tavolo relativo alla “Valorizzazione dei prodotti legno nazionale e armonizzazione delle filiere produttive” e ha contribuito alle azioni individuate portando le esigenze delle maestranze artigiane quali anello di congiunzione dell’intera filiera produttiva. Il lavoro è stato proficuo – commenta ancora Gambacci – e dopo la firma del Ministro sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per l’attuazione definitiva; l’unica incertezza – conclude laconico il Presidente – è rappresentata dall’entità dei fondi stanziati sui quali la Commissione deliberante non si è potuta esprimere». Ufficio stampa Confartigianato Nazionale Federazione Legno Arredo Il Direttivo Nazionale degli Autonoleggiatori a Trento di Andrea de Matthaeis Il 17 febbraio il Direttivo Nazionale degli Autonoleggiatori si è riunito presso la sede provinciale dell’Associazione Artigiani di Trento. Durante l’incontro, aperto con un accorato saluto di benvenuto del Presidente Provinciale Roberto De Laurentis, si è discusso delle modifiche da apportare alle due Leggi che disciplinano il settore dell’autonoleggio, ovvero la Legge 21/92 e la 218/2003; la prima disciplina il trasporto di persone fino a nove posti e la seconda il trasporto con veicoli superiori ai nove posti. Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda sul Trasporto Pubblico Locale cui hanno partecipato il Direttivo Provinciale degli Autonoleggiatori, i dirigenti del Consorzio Trentino Autonoleggiatori e il dirigente del Servizio Trasporti della Provincia Roberto Andreatta. Il tema approfondito nella tavola rotonda è stato il sistema di trasporto pubblico locale adottato in Emilia Romagna e si è discusso sulla possibilità di applicazione anche alla nostra Provincia. In Emilia Romagna il servizio di trasporto è affidato in buona misura ai privati, favorendo un forte risparmio di denaro alle casse pubbliche. Ai due eventi hanno presenziato il Presidente Nazionale degli Autonoleggiatori Willy Della Valle e il Presidente Provinciale degli Autonoleggiatori Giorgio Dellai. RC auto e decreto liberalizzazioni Soddisfazione dei Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani: «Bene stop del Senato a norma che taglia del 30% i risarcimenti». I Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani esprimono soddisfazione per il voto della Commissione Industria del Senato che il 21 febbraio ha cancellato il comma 2 dell’articolo 29 del decreto liberalizzazioni in base al quale sono ridotti del 30% i risarcimenti ai cittadini che scelgono di far riparare il veicolo incidentato dal carrozziere di fiducia. «Apprezziamo – sottolineano i Presidenti dei Carrozzieri di Confartigianato, Cna, Casartigiani – l’impegno dei parlamentari che si sono battuti per eliminare una norma che limitava la libertà dei cittadini e alterava la concorrenza nel mercato delle riparazioni di auto, penalizzando l’attività di 14.000 carrozzerie non convenzionate con le assicurazioni. La Commissione Industria del Senato ha recepito le nostre sollecitazioni e ha ristabilito il principio, sancito da una sentenza della Corte Costituzionale, della libera scelta dei cittadini rispetto alle modalità di risarcimento in caso di incidente automobilistico». Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 51 associazione CO-MANAGER categorie Registro provinciale delle Co-Manager Un’importante azione a sostegno dell’imprenditoria femminile. REGISTRO CO-MANAGER: poche parole, molti fatti di Veronica Costa Associazione Artigiani e Confesercenti, coadiuvate dall’Ufficio Politiche per le Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, hanno progettato e realizzato un’azione a sostegno delle attività lavorative di tutte le imprenditrici trentine che per varie situazioni personali non riescono a garantire in maniera continua la propria presenza in azienda. In poche parole, un servizio di sostituzione temporanea delle donne imprenditrici. Il registro delle Co-Manager – questo è il nome del progetto – vuole essere molto più di un semplice elenco di donne con esperienza lavorativa e valide competenze che desiderano mettere la loro professionalità a disposizione di altre donne che per vari motivi (gravidanza, maternità, cura di familiari) hanno la necessità di essere sostituite, parzialmente o totalmente, nella propria attività per un determinato periodo di tempo. Questa iniziativa si presenta con una modalità fresca e innovativa, da un lato rispondendo in modo L’ Gli orafi omaggiano il Trentino DOC Vino Santo Arte e vino. Bellezza e gusto. Innovazione e tradizione. Sono questi i binomi che caratterizzano la collaborazione tra l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento e Monte Bondone, Valle dei Laghi e la Fondazione Museo Storico del Trentino per “DiVinNosiola”, la più importante manifestazione della Valle dei Laghi, che unisce all’enogastronomia una serie di eventi unici ed esclusivi di carattere artistico, culturale e naturalistico. Gli orafi dell’Associazione – Roberto e Stefano Fronza, Nardelli & Garzetti Orafi, Giorgio Chiarcos, Alessandro Pagnin, Settimo Tamanini (Mastro 7), Tiziano Reversi, Fiorenzo Scartezzini e Ilaria Vegetti – hanno voluto omaggiare il prestigioso Trentino DOC Vino Santo con la creazione di gioielli in oro, argento e pietre preziose che 52 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 veloce ed efficiente alle particolari necessità imprenditoriali di una titolare d’impresa, dall’altro reinserendo professionalità che per vari motivi sono uscite dal mercato del lavoro o persone che si vogliono riprofessionalizzare e trovare nuovi stimoli lavorativi. Il progetto si rivolge a favore di titolari, socie o collaboratrici familiari d’impresa, verso donne che vogliono ricoprire il ruolo Co-Manager, che hanno maturato almeno 3 anni di esperienza nel lavoro autonomo come titolare, socia, collaboratrice familiare d’impresa o titolare di Partita I.V.A o almeno 5 anni di esperienza come lavoro dipendente, co.co.pro, co.co.co caratterizzati da elevati livelli di autonomia. Il Registro Co-Manager è a disposizione di tutte le imprenditrici artigiane trentine fin da subito: agevolazioni e un incontro veloce tra domanda e offerta permettono di dare una risposta alle esigenze specifiche delle realtà artigiane. Tutte le interessate sono invitate a partecipare all’incontro di mercoledì 21 marzo 2012 alle ore 18.00 presso la Sala Rosa in Piazza Dante a Trento, all’interno del quale ci sarà la presentazione ufficiale delle prime iscritte al Registro Provinciale delle Co-Manager. Registro provinciale delle Co-Manager: un servizio di sostituzione temporanea dell’imprenditrice saranno esposti alla Mostra del Nosiola Trentino, del Trentino DOC Vino Santo e delle Grappe di Nosiola e di Vinaccia di Vino Santo, uno degli appuntamenti centrali di DiVinNosiola. Sono la dedizione e la cura del dettaglio ad accomunare artigianato e viticoltura: il complesso processo per ottenere Vino Santo è paragonabile alla manualità e alla precisione necessarie per creare un gioiello a mano. L’artigianato incontra l’arte del vino in uno scenario inedito che rappresenta l’altra grande novità dell’edizione 2012: esposizione e mostra saranno allestite presso Le Gallerie a Trento, uno spazio espositivo unico al mondo. Dal 29 marzo al 29 aprile si potranno visitare contemporaneamente Le Gallerie con le loro installazioni multimediali e arricchite dalla presenza dei gioielli, in un percorso attraverso l’arte nelle sue sfaccettature più diverse. TRASPORTATORI associazione categorie Trasporto occasionale in conto proprio con veicoli destinati al trasporto di merci per conto terzi Tratto dal sito www.asaps.it (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) di Franco Medri Sostituto Commissario della Polizia Stradale di Maurizio Piraino Ispettore Capo della Polizia Stradale a questione relativa al trasporto in conto proprio con veicoli di proprietà destinati al trasporto di merci per conto di terzi è stata esaminata dal Ministero dei Trasporti con la circolare n. 212/85 del 27 dicembre 1985 (prot. n. 5323/CT 41 - D.C. III n. 16), con la quale tale Dicastero ha espresso «l’avviso che alla stregua della normativa vigente non appare consentita l’effettuazione di trasporti in conto proprio – conseguenti ad una attività di natura commerciale – con veicoli che non abbiano ottenuto l’apposita licenza per la effettuazione dei trasporti stessi, ancorché siano autorizzati al trasporto di merci per conto di terzi a nome della stessa Impresa che eserciti congiuntamente le due attività. Non possono non rilevarsi, infatti, tra l’altro vari motivi ostativi, quali l’incompatibilità della emissione dei documenti di natura totalmente diversa a seconda del tipo di trasporto (bolla d’accompagna- L Gli appuntamenti in programma per la manifestazione spaziano dalle proposte culturali alle tradizioni spirituali, dalle degustazioni eno-gastronomiche agli approfondimenti della realtà agro-vinicola locale, dai momenti artistico-musicali e di concertistica jazz ai trekking nella natura della Valle dei Laghi (programma completo sul sito www.apt.trento.it). mento, lettera di vettura, fattura del trasporto e tariffe obbligatorie ecc. e di contro fattura delle merci, dichiarazione ai sensi dell’articolo 39 della Legge n. 298/74 ecc.). Per le considerazioni suesposte qualora un’impresa svolga l’attività di trasporto per conto di terzi, nonché un’altra attività di diversa natura che comporti l’esigenza di effettuare trasporti in conto proprio, occorre a tale scopo che l’impresa stessa consegua anche l’apposita licenza e utilizzi veicoli destinati all’uopo, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 32 della Legge n. 298/74. Diversa è l’ipotesi della effettuazione di trasporti occasionali di cose per uso esclusivo del proprietario, fattispecie consentita in regime di esenzione nel caso di impiego di autovetture, motocarrozzette e di autoveicoli classificati ad uso promiscuo aventi una portata massima non superiore a 5 quintali, oltreché di veicoli muniti di licenza per il trasporto di cose in E proprio in questa varietà di eventi sta la forza di DiVinNosiola, capace di coinvolgere diverse realtà presenti sul territorio del Trentino, di attirare un pubblico che ha interessi diversi e di proporre appuntamenti dal valore storico, culturale e strettamente legati alla tradizione. La collaborazione tra APT, Provincia Autonoma di Trento, Comitato Valle dei Laghi, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi e Associazione Artigiani e Piccole Imprese va proprio in questa direzione: a rafforzare le sinergie, con la certezza che le eccellenze del territorio vadano proposte insieme, creando connubi nuovi che possano stupire e affascinare il visitatore. Per informazioni turistiche APT TRENTO, MONTE BONDONE, VALLE DEI LAGHI c/o Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi tel. 0461.216000 - 864400 [email protected] • www.apt.trento.it Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 53 associazione categorie conto proprio, che trasportino merci diverse da quelle indicate nella licenza stessa. In quest’ultima ipotesi il titolare della licenza deve compilare l’apposito documento di trasporto occasionale di cose proprie di cui all’allegato 2 previsto dall’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre 1977, in luogo di quello previsto dall’allegato 1 e inerente alla dichiarazione delle merci trasportate contemplata dall’articolo 39 della Legge n. 298/74. In analogia a quanto precede e visto l’avviso espresso in materia dal Comitato Centrale dell’Albo dei Trasportatori in occasione delle riunioni del 10/10/1983 secondo cui per chi è autorizzato al trasporto di cose per conto di terzi, avendo tale titolo contenuto più ampio del trasporto di cose in conto proprio, non dovrebbe considerarsi esclusa la possibilità di utilizzare i medesimi veicoli per il trasporto di cose proprie, si ritiene che il trasportatore professionale possa occasionalmente trasportare cose proprie, per suo uso esclusivo non connesso ad altra attività imprenditoriale. Per quanto concerne l’eventuale controllo su strada, si precisa peraltro che il concetto di occasionalità implica, come detto, che le cose oggetto del trasporto non siano inerenti ad altre attività esercitate dal trasportatore professionale e che, invece, siano destinate all’uso esclusivo del proprietario, per cui anche le quantità delle cose oggetto del trasporto devono ragionevolmente poter considerarsi destinabili a tale uso. In relazione a quanto precede anche il trasportatore di cose per conto di terzi dovrà redigere l’apposita dichiarazione prevista per il caso di trasporto di cose proprie di cui al già citato allegato 2 dell’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre 1977». Sempre in materia di trasporto di cose in conto proprio disposto da un’impresa iscritta all’Albo 54 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 TRASPORTATORI Nazionale degli Autotrasportatori con un veicolo sprovvisto di licenza in quanto destinato al trasporto di cose per conto di terzi, si veda anche la più recente sentenza emessa il 27 giugno 1996 dall’ex Pretura Circondariale di Roma e depositata in Cancelleria - Sez. 1a Dibattimento il 10 luglio 1996, secondo la quale: «Nel caso di azienda che svolga entrambe le attività di trasporto, per conto proprio e per conto di terzi, non si ravvisa la necessità di due distinti titoli autorizzativi, posto che l’autorizzazione al trasporto per conto terzi, per il suo contenuto decisamente più ampio e per il maggior rigore dei presupposti richiesti per il rilascio, dovrebbe contenere in sé anche la licenza al trasporto per conto proprio. Non si ravvisa la ragione di dover imporre l’utilizzazione di ulteriori e diversi mezzi muniti di licenza per il trasporto per conto proprio, quando le finalità di controllo dei trasporti su strada perseguite con la normativa dettata dalla Legge n. 298/74 sono ugualmente ed adeguatamente realizzabili mediante il trasporto effettuato con mezzi di proprietà dell’autotrasportatore, regolarmente iscritto all’albo e debitamente autorizzato per il trasporto di quel genere di merce». Per quanto concerne, infine, l’ipotesi di un trasportatore iscritto all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori che disponga per suo conto esclusivo il trasporto di un proprio rimorchio o semirimorchio mediante un proprio veicolo immatricolato ad «uso di terzi», nel 1998 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – interpellato al riguardo dalla Sezione Polizia Stradale di Genova – ha espresso il parere che: «Il rimorchio caricato, in relazione all’accertato uso futuro dello stesso, può considerarsi un’attrezzatura funzionale al trasporto e, dunque, non una merce per il cui trasporto sorgano particolari problematiche autorizzative». Eventuali violazioni sono sanzionate dall’applicazione dell’art. 46 della Legge 298/74 (sanzione amministrativa euro 4130,00 e Fermo Amministrativo del veicolo per 3 mesi). sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia Mercati finanziari ancora instabili Anche se si notano deboli segnali di ripresa La BCE vigila con attenzione sui dati economici degli Stati europei e sui Bilanci delle Banche. Operazioni garantite Casse Rurali Prestito/mutuo durata max 84 mesi Apertura di credito in c/c max 75.000 e durata 36 mesi Rinnovabile Fido per accredito effetti sbf durata 36 mesi Rinnovabile Anticipo su fatture durata 36 mesi Rinnovabile Aggiornamento Euribor 3M+3 Euribor 3M+2,50 Euribor 3M+1,90 Euribor 3M+1,90 4,20 3,95 3,25 3,35 1 febbraio 2012 Unicredit Banca di Trento e Bolzano Euribor 3M 4,011 da 2,00 a 2,75 Banca Sella-Calderari Cassa Risparmio Bolzano Banca Popolare Alto Adige Credito Valtellinese Banca Valsabbina Artigiancassa 3,261 3,511 Euribor 6M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 2,45 a 3,90 da 1,75 a 3,00 da 2,00 a 3,25 Euribor 6M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 3,50 a 5,50 da 2,75 a 3,75 da 1,75 a 2,75 da 2,25 a 3,25 BANCA SELLA - BOVIO CALDERARI Tassi per nuove operazioni validi dall’1 giugno 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread 1 febbraio 2012 1 febbraio 2012 Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 1,75 a 6,00 da 2,50 a 8,00 da 1,50 a 4,25 da 1,50 a 4,25 4,50 5,187 3,437 3,437 1 febbraio 2012 Euribor 1M - - - 1 febbraio 2012 da 1,10 a 1,40 Rating 1. Sicurezza massima 2. Sicurezza elevata 3. Sicurezza 4. Ampia solvibilità 5. Solvibilità regolare 6. Discreta solvibilità 7. Solvibilità sufficiente Mutuo durata < 5 n SPREAD Mutuo durata > 7 n SPREAD Fido di c/c SPREAD 4,85 5,10 5,35 6,10 6,60 6,85 7,85 5,15 5,40 5,65 6,40 6,90 7,15 8,15 3,90 3,90 4,40 4,40 5,40 5,40 - Rating Rating A Rating M Rating B Rating NC C/C S.B.F. ANT.FATT. MUTUI CHIROGRAFARI Garanzia 50 % da 3,40 a 4,55 da 3,70 a 5,05 da 4,25 a 5,65 da 5,85 a 7,25 RATING AAA-AA 1,60 0,65 0,70 3,75 Garanzia 80 % da 3,25 a 4,40 da 3,55 a 4,90 da 4,05 a 5,35 da 5,25 a 6,45 RATING A - BBB 1,80 0,95 1,15 4,00 1 febbraio 2012 1 febbraio 2012 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Mutuo Tassi per nuove operazioni validi da novembre 2011 Euribor 3 m/365 mmp + spread 1 febbraio 2012 da 2,75 a 4,15 UNICREDIT BANCA POPOLARE DEL TRENTINO 1 febbraio 2012 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Banca Popolare del Trentino Tassi per nuove operazioni attivate dal 20 gennaio 2012 Euribor 3 m/365 mmp + spread 1 febbraio 2012 Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) C/c smobil. cred. SPREAD 3,50 3,50 4,00 4,00 5,00 5,00 - Fido di c/c C/c smobilizzo crediti Garanzia Garanzia 6,25 6,85 7,35 8,30 4,10 4,55 5,00 5,70 RATING BB-B 2,50 1,80 2,00 4,20 Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 FASCIA C 3,70 3,00 3,20 4,75 l’Artigianato 55 sistema artigianato sapi SAPI S.r.l. La società di servizi tecnici del Sistema Artigianato e Piccole Imprese della Provincia di Trento SISTRI: ulteriore proroga… si parte il 30 giugno 2012 Il 23 febbraio 2012 il Parlamento Italiano ha approvato la legge di conversione del D.L. “milleproroghe” di fine anno (D.L. 21/2011), confermando definitivamente lo slittamento del termine di operatività del SISTRI al 30 giugno 2012. l 23 febbraio 2012 il Parlamento Italiano ha approvato la legge di conversione del D.L. “milleproroghe” di fine anno (D.L. 21/2011), confermando definitivamente lo slittamento del termine di operatività del SISTRI al 30 giugno 2012. I Questi i nuovi termini per l’avvio del sistema: • Dal 30 giugno 2012 l’utilizzo del SISTRI diventerà obbligatorio per i trasportatori professionali di rifiuti, per i gestori di rifiuti, nonché per i produttori di rifiuti con più di 10 dipendenti. • Per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti la data di entrata in vigore sarà successiva al 30 giugno 2012 e non al 1° giugno 2012 come inizialmente stabilito dal D.L. 70/2011. La data effettiva dovrà essere stabilita da un futuro Decreto Ministeriale. Rimane fermo l’adempimento per i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale MUD “Modello Unico di dichiarazione Ambientale” entro il 30 aprile 2012. CEii TRENTINO Metti in campo la tua creatività con il Premio Artigiano di Silvia Gadotti Scade il 30 marzo la sesta edizione del bando di concorso Premio Artigiano, promosso dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di valorizzare le componenti del mondo dell’artigianato e le realizzazioni che queste sono in grado di esplicare stimolando contemporaneamente le aziende artigiane ad arricchire e migliorare la propria offerta, proponendo prodotti (o processi o servizi) nuovi attraverso la reinterpretazione di prodotti tradizionali, l’adozione di nuove tecnologie, l’utilizzo di nuovi materiali o l’introduzione di nuove funzionalità. La nuova edizione si caratterizza per l’inserimento di quattro categorie all’interno delle quali 56 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 Semplificazioni in materia ambientale È stato approvato dalla Camera de Deputati il 16 febbraio 2012, ed ora è all’esame del Senato della Repubblica, il disegno di legge che modifica l’articolo 185 comma 1 lettera f) del D.Lgs. 152/06. Il disegno di legge esclude dalla nozione di rifiuto gli sfalci e le potature da manutenzione del verde pubblico e privato. Dopo la nuova modifica si potranno così recuperare, sottraendoli alla disciplina dei rifiuti, anche sfalci e potature da manutenzione del verde pubblico e privato a patto che siano sottoprodotti secondo la definizione dell’articolo 184 del D.Lgs. 152/06 e destinati a produrre energia da biomassa senza danneggiare l’ambiente o mettere in pericolo la salute. Attendiamo la definitiva conversione in legge per fornire maggiori chiarimenti sull’argomento. Per dubbi o approfondimenti: SAPI - UFFICIO AMBIENTE al numero 0461.803750 o inviare una e-mail a: [email protected] confluiranno le domande: casa & arredo (inclusa edilizia e arredo urbano), moda & stile (incluse arti grafiche e packaging), high tech & automazione (incluse chimica e farmaceutica), alimentare. I progetti presentati dovranno essere relativi al biennio 2010/2011 e saranno valutati sulla base di criteri diversi, rilevanti rispetto ai concetti di innovazione e design. Per le aziende iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane della Provincia autonoma di Trento, che si distingueranno per produzioni caratterizzate da elementi di originalità e creatività nelle categorie di riferimento, saranno messi in palio quattro premi da 6.000 euro lordi ciascuno. Per partecipare c’è tempo fino al 30 marzo 2012. Le modalità e il bando di concorso si possono scaricare dall’apposito spazio www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/ sul portale della Provincia autonoma di Trento e dal sito www.ceii.it. sistema artigianato CEii Trentino Ecco gli imprenditori del futuro Mercoledì 15 febbraio sono stati nominati i vincitori della prima edizione del “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani”, iniziativa ideata da CEii Trentino, con il sostegno dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento e del Servizio Cultura, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Trento, e in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Trento e Informatica Trentina Spa. di Silvia Gadotti [foto Agf Bernardinatti] a riscosso un grande successo l’evento conclusivo del “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani”, il gioco interattivo ideato da CEii Trentino che simula l’avvio e la gestione di una piccola azienda nei suoi primi tre anni di vita. Mercoledì 15 febbraio si è svolta la fase finale alla quale hanno partecipato 65 ragazzi per un totale di 20 squadre, confrontandosi in una sessione plenaria sui quattro modelli di gioco: una piccola azienda di web design, una carpenteria specializzata nella produzione di tetti in legno, una pasticceria/gelateria e un micro nido. Nell’ordine hanno vinto “Koala Mumbai” (Istituto Tecnico Pilati di Cles), “Ipom” (Iti Marconi di H I premiati per ciascun modello di gioco MODELLO AZIENDA DI GRAFICA E WEB DESIGN 1. KOALA MUMBAI (Istituto Tecnico Pilati di Cles) con Alexandru Simionel, Roberto Sandri e Luca Martinelli 2. FASB (Università degli Studi di Trento) con Andreasilvia Sansoni e Federica Barchetti 3. 2GM (Iti Marconi di Rovereto) con Fabrizio Gottardi, Luca Gottardi, Michele Moser MODELLO CARPENTERIA SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI TETTI IN LEGNO 1. IPOM (Iti Marconi di Rovereto) con Daniel Feller, Tommaso Montefusco, Luca Rospocher, Vincenzo Caracciolo 2. CATALIN (Università degli Studi di Trento) con Francesco Epiboli, Matteo Bertoni, Marco Minati, Massimo Dandrea 3. STIVOGROUP (Iti Marconi di Rovereto) con Giacomo Manica, Denis Paissan, Alessandro Festi MODELLO PASTICCERIA E GELATERIA 1. BZBG CORPORATION (Istituto di Istruzione G. Floriani di Riva del Garda) con Matteo Benuzzi, Maicol Zanoni, Altea Botturi, Federica Gianniello 2. KUDURO (Istituto A. Rosmini di Trento) con Adam Hamoudi, Ablaye Sarr, Valentino Zanini, Christopher Spagnolli 3. TOTOGA GROUP (Università degli Studi di Trento) con Nadia Pasetto e Giulia Fortin MODELLO MICRO NIDO 1. BIRBAU SNC (Università degli Studi di Trento) con Evelin Brugnara, Manuel Ress, Federico Gionta 2. LE SANTAL (Istituto di Istruzione G. Floriani di Riva del Garda) con Melany Bresciani, Gloria Lo Turco, Giada Caldini, Ornella Santini 3. M&C (Università degli Studi di Trento) con Chiara Capelli e Michela Sighel Primi classificati Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 57 sistema artigianato CEii Trentino Secondi classificati Terzi classificati Rovereto), “BZBG Corporation” (Istituto di Istruzione G. Floriani di Riva del Garda) e “Birbau Snc” (Università degli Studi di Trento), dimostrando di avere spiccate capacità tattiche e spirito imprenditoriale. I vincitori sono stati poi proclamati durante la cerimonia di premiazione che si è svolta presso l’Aula Magna del Palazzo Istruzione a Trento. Nei prossimi mesi avranno la possibilità di frequentare stage aziendali o corsi di formazione, grazie alla disponibilità di moltissimi enti e soggetti istituzionali che rappresentano la comunità territoriale trentina. A cominciare dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento, rappresentata dalla vice presidente Rossana Gramegna che ha ricordato come «la Fondazione ha sempre avuto molta attenzione per i giovani e per la loro formazione, offrendo opportunità di borse di studio e, in questa precisa occasione, premi formativi per i vincitori» e da Diego Pedrotti, presidente di CLB Bell. A questa si aggiunge l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, rappresentata oltre che dal presidente Roberto De Laurentis – che ha sottolineato come «questo gioco di simulazione aiuta i giovani a compiere scelte e a valorizzare le relazioni con gli altri» – e da Franco Grasselli, responsabile area studi, anche dai responsabili delle categorie Carmelo Sartori (Federazione Edilizia), Sergio Tomasoni (Federazione Alimentazione) e Armando Maistri (Federazione Comunicazione) e la cooperativa Città Futura rappresentata dalla presidente Sandra Dodi. L’Agenzia del Lavoro e l’Ufficio Placement dell’Università degli Studi di Trento supporteranno CEii Trentino nell’attivazione dei tirocini. Dopo il saluto introduttivo del presidente di CEii Trentino Luigi Sartori, che ha sottolineato l’importanza di avvicinare i giovani alle imprese, anche attraverso iniziative stimolanti come questa, è intervenuto l’Assessore all’Artigianato della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi. «Tra i tanti modi con cui vengono sostenute le nuove iniziative imprenditoriali, generalmente attivati da enti pubblici e istituzioni, questo gioco di simulazione avvicina la cultura e l’esperienza dell’impresa ai giovani, senza dimenticare che l’impresa racchiude in sé un sistema di valori importantissimi, che sono propri anche del mondo dell’artigianato trentino, tra i quali l’innovazione e la creatività – ha ricordato Olivi – Sempre più in un contesto di difficoltà e incertezza economica come quello che stiamo vivendo, si rende necessario, anche da par- I numeri della prima edizione 220 i partecipanti raggruppati in 69 squadre. Di queste 53 provengono da 10 Istituti scolastici secondari della provincia di Trento. Altre 15 sono formate da studenti iscritti all’Università di Trento o residenti in provincia di Trento. Gli Istituti scolastici coinvolti • ISTITUTO DI ISTRUZIONE “A. ROSMINI” TRENTO • C.F.P. ENAIP - ARCO • CFP “CENTROMODA CANOSSA” - TRENTO • ISTITUTO DI ISTRUZIONE “M. CURIE” PERGINE VALSUGANA • I.T.C.G. “A. PILATI” - CLES • ISTITUTO DI ISTRUZIONE “G. FLORIANI”RIVA DEL GARDA, 7 • I.T.I. “G. MARCONI”- ROVERETO • I. T. C. “A. TAMBOSI” - TRENTO • ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA “LADINO DI FASSA” - LICEO SCIENTIFICO - POZZA DI FASSA • ISTITUTO PAVONIANO ARTIGIANELLI TRENTO 58 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 sistema artigianato CEii Trentino I “Sensei” Durante il gioco i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi con i “sensei” (termine giapponese che significa “maestro”), ovvero con tre imprenditori artigiani e la presidente di una cooperativa, che in questa prima edizione si sono messi a disposizione fornendo interessanti spunti volti ad aiutare le squadre coinvolte a compiere le scelte più opportune nei quattro modelli di gioco. I “sensei” della prima edizione del “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani” sono: • Lucia Toffolon - HG Blu Srl (modello impresa di web-design). • Giorgio Marzari - Pasticceria Gelateria Marzari di Vigolo Vattaro (modello pasticceria-gelateria). • Ivo Gottardi - Carpenteria Gottardi di Vezzano (modello carpenteria in legno). • Sandra Dodi - Cooperativa Sociale Città Futura di Trento (modello micro nido). te degli enti e delle istituzioni, il supporto alle nuove generazioni, attraverso stimoli e messaggi positivi. Il sostegno all’imprenditorialità giovanile è uno dei punti saldi dei programmi della Giunta Provinciale». A seguire l’Assessore all’Istruzione della Provincia autonoma di Trento Marta Dalmaso ha ribadito «che il “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani” stimola le capacità imprenditoriali e innovative dei giovani, aiutandoli ad accedere al mondo del lavoro in maniera più consapevole». Lucia Maestri, Assessore alla Cultura, Turismo e Giovani del Comune di Trento, ha ribadito i concetti chiave del business game, ovvero «il fare squadra, l’autonomia, la sfida, elementi che si ritrovano poi anche nella vita reale». Mauro Piffer (responsabile comunicazione e collaborazione territoriale Modalità di gioco Giocata dopo giocata (le sessioni sono avvenute “on line” in quattro turni, giovedì 17 e 24 novembre, giovedì 1° dicembre e mercoledì 7 dicembre 2011), le squadre hanno dato vita a un’azienda e ne hanno gestito i primi tre anni di attività, rispondendo alle domande poste dalla piattaforma di gioco, mettendo alla prova le proprie abilità strategiche e prendendo confidenza con un nuovo ambito che richiede lo sviluppo di un piano di lavoro in team. I giocatori hanno compiuto scelte differenti a seconda del modello di azienda prescelto. Così, se la gestione oculata del budget è rimasta comune a tutte le tipologie di azienda, l’aspirante imprenditore pasticcere ha dovuto esprimere di Informatica Trentina SpA) ha poi ricordato il ruolo di Informatica Trentina nella collaborazione a questo progetto. Il progetto è stato poi spiegato nei dettagli dalla dott.ssa Doriana Prudel (CEii Trentino) che ne ha presentato anche gli sviluppi futuri, tra i quali la possibilità di creare nuovi modelli aziendali e di fare del business game uno strumento di sostegno/accompagnamento per gli stessi neo-imprenditori. Il “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani” ha catturato l’attenzione anche fuori dai confini territoriali, e lo scorso novembre è volato a Berlino in occasione dell’importante “Tools Exchange Forum for Innovation Based Incubators and BICs”, momento di scambio per progetti e strumenti innovativi realizzati e proposti all’interno dell’EBN - European Business & Innovation Centre Network, così come testimoniato da Chiara Davalli, rappresentante EBN. «Grazie alla collaborazione con CEii Trentino per il “BUSINESS GAME - gioca oggi per vincere domani” abbiamo avuto la possibilità di dimostrare come anche attraverso l’informatica si può fare innovazione» – ha aggiunto infine Aurelio Ravarini, direttore del CETIC, il Centro di ricerche dell’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza che si è occupato dello sviluppo della piattaforma software. preferenze in base a quali materie prime utilizzare e ha valutato la necessità di assumere nuovi camerieri per la zona bar o aiutanti per i laboratori artigianali. Per fare un altro esempio, il futuro web designer ha pensato anche ai corsi di formazione e di aggiornamento per i propri dipendenti, e la gestione di un micro nido ha richiesto, tra le altre cose, anche la scelta mirata di un’ampia varietà di proposte per i piccoli ospiti, che vanno dalle attività ludiche all’aria aperta a quelle più strettamente educative, andando incontro anche alle esigenze dei genitori. Anche per i futuri carpentieri un buon programma di aggiornamento e di specializzazione nell’utilizzo di nuovi materiali è stato di fondamentale importanza per essere al passo con i tempi e con le esigenze del mercato. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 59 sistema artigianato CEii Trentino Innovazione e qualità, punti di forza a Sarca Inerti L’azienda di Dro proiettata nel futuro attraverso il miglioramento continuo di Silvia Gadotti ulla crea valore come l’innovazione e la qualità, due fattori determinanti per lo sviluppo delle aziende chiamate a competere in uno scenario globale in continua evoluzione. Una filosofia aziendale che è stata sposata in pieno dalla Sarca Inerti s.r.l. di Dro, azienda artigiana leader nel settore dell’estrazione di sabbia e ghiaia per la produzione di aggregati naturali per calcestruzzo e malte. Iscritta all’albo Smaltitori, l’impresa ha scelto di diversificare la propria offerta introducendo l’attività di trattamento e recupero di materiale da scavo e da demolizione coniugando sostenibilità ambientale e risparmio di materie prime. L’impresa ha attualmente sette dipendenti e tre soci operativi: Flavia Angeli (che è anche la presidente del Consorzio Estrattivo Trentino, il più grande consorzio estrattivo del Trentino e la presidente del Movimento Donne Impresa dell’Associazione Artigiani della Provincia di Trento), il fratello Roberto e il padre Giovanni. Nata negli anni Cinquanta su iniziativa dei tre fratelli (Giovanni, padre di Flavia, Aldo e Arnaldo), l’azienda a conduzione familiare ha incrementato negli anni il proprio lavoro migliorando continuamente il processo produttivo introducendo nuove tecnolo- N 60 l’Artigianato Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 gie e investendo nel settore ambientale. Dal 1998 la Sarca Inerti s.r.l. ha affiancato alla normale attività estrattiva di cava anche una seconda attività di recupero dei materiali da costruzione e da demolizione, in grado di fornire materia prima secondaria (il riciclato) che per specifici utilizzi risulta essere altrettanto nobile rispetto al materiale da cava (sottofondi stradali e recuperi ambientali). L’importanza strategica dei materiali da demolizione e costruzione trattati dagli impianti di recupero “Le piccole imprese che fanno grande il Trentino” e “Tirocini Doc” sono progetti di CEii Trentino sostenuti dall’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento. Il primo punta a valorizzare le eccellenze produttive del territorio, il secondo a sostenere nell’artigianato lo sviluppo dell’innovazione attraverso l’introduzione di giovani laureati che collaborano con le aziende artigiane per dodici mesi. sistema artigianato Le aziende che collaborano con Sarca Inerti per lo sviluppo del progetto inerente a Tirocini Doc sono: Azzolini Costruzioni Generali spa, Bolognani Armando e figli Snc, Colò Costruzioni srl, Costruzioni F.lli Pedrotti sas, Edil Bressan snc, Edil Nicoletti Costruzioni Srl, Masserdoni srl, Pasina Srl, Pederzolli Dino e Ampelio snc, Toccoli Cherubino Srl. risulta oggi più che mai fondamentale per la salvaguardia del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale. Dal luglio scorso a Pietramurata in località Collungo, l’azienda ha colto una impegnativa sfida e ha investito in un nuovo impianto di recupero per la produzione di materiale di qualità eco-compatibile, grazie a un sistema tecnologicamente avanzato di pulizia e separazione dei rifiuti come ferro, legno e plastiche. Da questa attività di trasformazione e di recupero si ottengono diverse tipologie di prodotti conformi alle normative comunitarie. Dal punto di vista qualitativo il prodotto generato rientra nelle caratteristiche tecniche e prestazionali dei prodotti MPS (materia prima seconda). Sarca Inerti ha quindi fatto dell’innovazione e dell’attenzione alla qualità e all’ambiente i suoi punti di forza, e in virtù di queste eccellenze partecipa al progetto “Le piccole imprese che fanno grande il Trentino”. Inoltre ha vinto la terza edizione di Tirocini Doc. Nei prossimi CEii TRENTINO Un premio per la sicurezza sul lavoro di Silvia Gadotti C’è tempo fino al 4 maggio per partecipare al Premio Lavoro in Sicurezza, bando di concorso istituito dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino per diffondere una cultura d’impresa in tema di salute e di sicurezza e per individuare le prassi migliori nella conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia, nell’integrazione sociale, economica e ambientale dell’attività lavorativa. In palio ci sono tre premi da 11.000 euro lordi. La novità dell’ottava edizione è rappresentata dall’ampliamento del raggio d’azione anche ai dipendenti e ai collaboratori dell’azienda, che potranno segnalare le azioni poste in essere dalla stessa, finalizzate all’integrazione sociale, economica, CEii Trentino mesi, tramite la collaborazione del giovane ing. Nicola dall’Oglio e il supporto del tutor universitario Vincenzo Sglavo, professore presso la Facoltà di Ingegneria dei Materiali e Tecnologie Industriali dell’Università degli Studi di Trento, metterà in atto un progetto di ottimizzazione del processo di analisi del materiale di demolizione all’entrata dell’impianto di riciclaggio. Oltre agli aspetti tecnici il progetto ha come atout il coinvolgimento da parte della stessa Sarca Inerti di altre aziende a monte e a valle del suo ciclo produttivo condividendo obiettivi e risultati in un’ottica di filiera. Grazie alla continua sperimentazione e attuazione di processi innovativi, la Sarca Inerti, anche in un momento di ridefinizione del settore, guarda al futuro con ottimismo. o ambientale, e alla conciliazione dei tempi di famiglia e lavoro. Per l’azienda “più votata” è previsto un ulteriore riconoscimento di 4.000 euro, importo che dovrà essere destinato esclusivamente per gli interventi a beneficio dei collaboratori aziendali. Così come nelle precedenti, anche in questa ottava edizione del bando possono partecipare le piccole imprese private dei settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria, dei servizi, anche in forma di cooperativa, che si siano particolarmente distinte nell’impegno per l’igiene e sicurezza del lavoro, l’integrazione sociale, economica e ambientale dell’attività lavorativa e nelle politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Le imprese possono inviare le proprie candidature entro il 4 maggio. Per informazioni si può consultare il sito www.ceii.it e l’apposito spazio www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/ sul portale della Provincia autonoma di Trento. Anno LXIII N. 3 Marzo 2012 l’Artigianato 61 TRENTINO IMPRESE I MIGLIORI SERVIZI AI MIGLIORI PREZZI CONTABILITÀ DICHIARAZIONE DEI REDDITI CONSULENZA FISCALE CONTENZIOSO TRIBUTARIO CONSULENZA AZIENDALE PER ESSERE CONTATTATI: ✂ RICHIESTA PREVENTIVO PERSONALIZZATO DEI NOSTRI SERVIZI (da restituire compilato presso gli uffici riportati alla pagina seguente o inviare fax al n. 0461.803987 o alla nostra e-mail: [email protected]) Denominazione …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Codice fiscale ………………………………………………………………………………………………………………………………… Attività esercitata ……………………………………………………………………………………………………… C.A.P. e-mail ……………………………………………………… Comune …………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… Persona da contattare tel. Via …………………………………………………………… fax ………………………………………………………………………………………………………………………………………… .................................................................. cell. ……………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Informativa ai sensi del D.Lgs. 196/2003, art. 13: I dati da Lei forniti saranno trattati esclusivamente con riferimento al procedimento per il quale ha presentato la documentazione, con supporto cartaceo e/o informatico, dal titolare TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. INVIATE I VOSTRI DATI: SENZA IMPEGNO RICEVERETE via mail LE NOSTRE INFORMATIVE PER LE NOVITÀ fiscali, scadenze, contributi pubblici e quant’altro di interesse delle imprese Data ………………………………………………………………………………………………… TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. 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