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“Ogni bambino è felice e ogni cuore vuole tornare ad esserlo, e se la
ISTITUTO COMPRENSIVO “ C. D’ALESSANDRO –
RISORGIMENTO” TERAMO
Scuola dell’Infanzia “Miss Gioia”
(Un Viaggio nel Mondo delle Emozioni)
“Ogni bambino è felice e ogni cuore vuole tornare ad esserlo, e se
la scuola è fatta per i bambini, allora insegniamo loro innanzitutto
ad essere felici”
ANALISI DI PARTENZA
Scuola dell‟Infanzia “Miss Gioia”
La scuola dell‟infanzia “Miss Gioia” accoglie 87 bambini di cui 8 di
origine straniera, divisi in quattro sezioni eterogenee per età. Il
personale è composto da: 10 docenti, compresa l‟insegnante di
religione cattolica e l‟insegnante di sostegno, 1 cuoca, un aiuto cuoca
e 3 collaboratrici di cui una per 18 ore settimanali.
ORGANIZZAZIONE SPAZI
La nostra scuola è situata nella zona periferica del quartiere
“Gammarana”, in via Matteotti e l‟edificio, strutturato su due piani,
ospita al piano superiore, l‟asilo nido comunale “Pinocchio”. La scuola
dell‟infanzia è ubicata al piano terra con ingresso indipendente ed
accoglie bambini provenienti dal quartiere stesso e da altre zone.
L‟ingresso esterno è delimitato da una recinzione metallica con
cancello ad apertura manuale.
Al suo interno è presente un giardino attrezzato con: una sabbionaia,
un castello con torretta-scivolo, un gioco per l‟arrampicata,
un
cavalluccio a molla, una casetta-gioco in plastica per esterni, due
panchine in legno e ferro.
L‟area esterna viene utilizzata durante tutto l‟anno scolastico sia per
le attività ludiche che didattiche.
Gli spazi interni sono costituiti da: un ingresso spogliatoio, un salone,
4 aule-sezione, un bagno bambini, un laboratorio d‟informatica, un
laboratorio espressivo nonché lavanderia utilizzato anche dalle
collaboratrici, una sala da pranzo, una cucina con dispensa, un bagno
per la cuoca, una piccola stanza ripostiglio per il personale ausiliario,
un sottoscala con il quadro elettrico generale.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Al mattino i bambini vengono accolti all‟interno della sezione di turno;
più tardi, con l‟arrivo delle altre docenti, essi si trasferiscono nelle
rispettive sezioni per poi dedicarsi ad attività igieniche e di routine,
fino all‟inizio delle attività didattiche progettuali che si svolgono nei
vari spazi scolastici.
L‟atrio è utilizzato nell‟arco della giornata per attività motorie,
musicali, drammatico-teatrali, in piccolo e grande gruppo.
Il primo periodo di scuola è dedicato all‟accoglienza dei “grandi” e dei
“piccoli” per favorire un graduale inserimento nel gruppo-sezione.
In seguito, quando si sarà creato un clima favorevole, si darà inizio
alle attività di intersezione.
Le varie esperienze ed attività ludiformi del progetto coinvolgono
tutti i bambini del plesso e sono diversificate in base alle fasce di etàLe attività proposte si svolgeranno in intersezione per fasce di età e
in sezione per i bambini più piccoli per motivi di spazio.
I gruppi omogenei vengono ulteriormente suddivisi in sottogruppi,
guidati da altrettanti insegnanti per l‟intero anno scolastico.
Le esperienze di intersezione si svolgono principalmente nei giorni in
cui è prevista maggiore compresenza delle insegnanti: Mercoledì,
Giovedì e Venerdì dalle 10,30 alle 11,45 circa, mentre il Martedì si
effettua l‟attività di insegnamento della religione cattolica.
Durante l‟orario pomeridiano si svolgono attività didattiche e
ricreative.
“Si educa con l’affettività e all’affettività, avviando il fanciullo a conoscere meglio le
proprie capacità e a saperle utilizzare, ad avere consapevolezza dei propri
sentimenti e a saperli adeguatamente esprimere e, all’occorrenza,controllarli; a
saper vivere insieme agli altri con sincerità, serenità, spirito di collaborazione, senza
sopraffare e senza essere sopraffatti”
(Star bene insieme a scuola, Putton-Francescato-Cudini)
PREMESSA
Goleman definisce l‟intelligenza emotiva come
“la capacità
di
riconoscere e gestire le emozioni proprie e altrui e di saperle
indirizzare nella direzione più favorevole e vantaggiosa.” Essa è
considerata come una meta-capacità ovvero una capacità che ci
permette di usarne altre più complesse. Un buon sviluppo della nostra
intelligenza emotiva ci permette di adattarci meglio all‟ambiente e di
conseguenza di migliorare il nostro benessere. L‟intelligenza emotiva è
composta di 5 abilità (da cui ne derivano poi molte altre ad esse
strettamente collegate): la consapevolezza emotiva, il controllo
emotivo, la motivazione, l‟empatia e le competenze sociali. Lavorare
su queste abilità, favorendone lo sviluppo,
vuol dire migliorare la
nostra intelligenza emotiva e di conseguenza favorire il nostro
benessere personale.
Goleman afferma che occorre collegare l‟intelligenza alle emozioni.
Mente Razionale
(Pensa)
E’ la modalità di
comprensione della quale
siamo solitamente coscienti
Mente Emozionale
(Sente)
E’ impulsiva e potente.
Il nostro modo di comportarci nella vita è determinato da entrambi.
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012
L‟AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La scuola dell‟infanzia si presenta come un ambiente protettivo,
capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di
tutti i bambini, che fra i 3 e i 6 anni esprimono una grande ricchezza di
bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare
nuovi linguaggi…
La scuola dell‟infanzia riconosce questa pluralità di elementi che
creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per
fare evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la
disponibilità
nei
bambini
a
fidarsi
e
ad
essere
accompagnati
nell‟avventura della conoscenza.
Il bambino cerca di dare un nome agli stati d‟animo, sperimenta il
piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle
difficoltà
della
condivisione
e
nei
primi
conflitti,
supera
progressivamente l‟egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.
(Campo di Esperienza, Il Sé e l‟Altro)
MOTIVAZIONE
Troppo spesso nel mondo ci troviamo a vedere trascurati gli aspetti
emotivi del processo di sviluppo del bambino a tutto vantaggio di
quelli puramente cognitivi.
La nostra esperienza ci ha portato a verificare in tante situazioni di
apprendimento, la stretta osmosi esistente tra la componente
affettiva e quella cognitiva. Il ruolo che ha l‟adulto nello sviluppo
affettivo di un bambino è determinante. Il suo atteggiamento, le sue
aspettative, le sue parole (anche quelle non dichiarate apertamente),
la fiducia che ripone nelle capacità del bambino, possono avere un
gran peso nella crescita, sostenendo o impedendo, facilitando o
ostacolando qualsiasi azione conoscitiva. L‟educazione affettiva,
quindi, deve occupare nella scuola un ruolo fondamentale, avviando il
bambino ad una più profonda, positiva conoscenza di sé, delle sue
potenzialità, delle sue fragilità e ad instaurare rapporti gratificanti
con gli altri basati sulla collaborazione, il rispetto, il dialogo.
Il percorso che vogliamo realizzare è “alfabetizzare alle emozioni” e
nasce dall‟esigenza di fornire al bambino strumenti per conoscere e
riconoscere il linguaggio delle emozioni.
L‟azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il
bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le
diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dal loro un
nome.
Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a
conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente, in sé stesso
e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita.
Lo scenario della scuola è teatro ideale perché il bambino possa vivere
e consolidare la sua affettività, offrendogli la possibilità di mettersi in
fioco, per la prima volta, in un ambiente diverso da quello familiare.
Partendo dalle motivazioni sopra citate e dalla lettura dei bisogni
emotivi dei bambini di questa specifica fascia di età, il percorso “Tu
chiamale se vuoi… emozioni” , si propone di offrire ai bambini, sin dai
primissimi giorni di scuola, la possibilità di:
 Manifestare i propri stati d‟animo
 Conoscere e riconoscere le emozioni
 Raccontare sensazioni.
La novità, l‟incognito, la rabbia, la felicità sono solo alcuni degli
aspetti emotivi su cui ruoterà l‟intero percorso che vedrà le diverse
emozioni trattate da un punto di vista narrativo, ludico, creativo,
espressivo, musicale.
Nel cuore c’è tutto quello che un adulto vorrebbe:
spontaneità, freschezza, gioia profonda, gioco, amore
per la vita, capacità di essere nel momento presente, di
far tornare subito il sorriso dopo aver vissuto un
dolore, di vivere semplicemente la vita e di goderne
totalmente.
FASI DEL PERCORSO
LABORATORIO DI LETTURA: Le storie
come dimensione immaginativa e aggancio
al proprio vissuto.
LABORATORIO ESPLORATIVO: suoni
e colori delle emozioni.
LABORATORIO
CREATIVO:
L‟uso
metaforico dei materiali per esprimere
emozioni.
LABORATORIO
INTERPRETATIVO:
La conoscenza di forme artistiche per
esprimere emozioni.
COMPETENZA
Favorire
la
competenza
emotiva
dei
bambini
per
abituarli
a
decentrarsi, riconoscendo le “ragioni” dell‟altro.
BISOGNI
- Affettivi:
ascolto,
comprensione,
sicurezza
e
stabilità,
accettazione
- Cognitivi:
curiosità,
scoperta,
esplorazione,
gioco,
comunicazione
- Sociali: contatto con gli altri e relazione, partecipazione
OBIETTIVI
- Offrire ai bambini la possibilità di sentire, riconoscere, esprimere
ed elaborare le emozioni.
- Rendere protagonista il bambino della sua storia attraverso il
racconto.
- Favorire “la cura” della relazione.
- Conoscere e discriminare le emozioni fondamentali.
- Esprimere il proprio stato emotivo.
- Controllare le proprie emozioni.
- Riconoscere le emozioni altrui.
METODOLOGIA
La realizzazione di questo percorso avverrà secondo due modalità:
- Approccio informale. Si interverrà nei momenti in cui si
verificherà un episodio particolarmente significativo dal punto di
vista emotivo che coinvolgerà il singolo alunno o il gruppo.
- Approccio formale. L‟alfabetizzazione emotiva sarà oggetto di
esperienze specificamente programmate.
LABORATORIO DI LETTURA
Obiettivi
 Ascoltare e comprendere storie, letture, filastrocche, …
 Descrivere caratteristiche di personaggi e oggetti.
 Leggere immagini e descriverle.
 Esprimere emozioni e stati d‟animo con le parole.
 Memorizzare canti, poesie, filastrocche, …
Scelte metodologiche
Per promuovere il piacere della lettura e educare alle emozioni le
insegnanti si avvalgono del racconto “Sei folletti nel mio cuore” di
Rosalba Corallo pubblicato dalle Edizioni Erikson: un testo di
narrativa che attraverso le avventure di Tommy, un bambino che non
sopporta di essere definito dai grandi “troppo sensibile” e dei buffi
folletti che abitano il suo cuore, affronta la tematica delle emozioni e
ne rivela l‟importanza di una loro serena accettazione e corretta
gestione.
In particolare il team di laboratorio avrà cura di:
 Predisporre attività laboratoriali di lettura e ascolto di storie,
letture, filastrocche, canti, …
 Coinvolgere gruppi di bambini in attività di ascolto del libro, a
più puntate, “Sei folletti nel mio cuore”.
 Stimolare
i
bambini
a
rielaborare
i
contenuti
in
chiave
emozionale.
Scelte didattiche
Il percorso prevede tre momenti che caratterizzano l‟attività
laboratoriale:
 Ascolto del racconto “Sei folletti nel mio cuore” in relazione ad
una emozione.
 Rielaborazione verbale e grafica della parte ascoltata e aggancio
al proprio vissuto emozionale reale o immaginario.
 Costruzione del libro del “cuore” come contenitore delle
emozioni.
LABORATORIO ESPLORATIVO
Obiettivi
 Individuare e riconoscere suoni e rumori della natura e
dell‟ambiente che suscitano emozioni.
 Analizzare le emozioni suscitate dall‟ascolto di brani musicali.
 Analizzare
emozioni
provocate
da
particolari
ritmi,
toni,
intensità.
 Produrre suoni, rumori, capaci di indurre particolari stati
d‟animo.
Scelte metodologiche
 Predisposizione di attività laboratori ali grafico/sonore.
 Coinvolgimento di gruppi di bambini in attività diascolto di brani
di generi diversi.
Scelte didattiche
Il percorso si articola attraverso tre fasi:
 Ascolto del brano musicale opportunamente scelto in relazione
ad una emozione.
 Libera interpretazione cromatica e grafica del brano e racconto
del lavoro eseguito.
 Invenzione di storie tratte da immagini e brani musicali.
LABORATORIO CREATIVO
Obiettivi
 Saper manipolare un‟immagine per modificare il contenuto
emotivo.
 Saper esprimere operativamente in modo creativo e personale
emozioni, mediante: utilizzo
di materiali vari; attività di
manipolazione e di modellaggio.
Scelte metodologiche
 Predisposizione
di
attività
laboratori
ali
manipolative
e
costruttive con materiali diversi.
 Coinvolgimento di gruppi di bambini in attività dove la
manipolazione, l‟assemblaggio e la trasformazione dei materiali
consente, attraverso la realizzazione di oggetti, di proiettare
particolari stati d‟animo.
Scelte didattiche
Il percorso prevede due momenti che caratterizzano le attività
laboratoriali:
 Il primo l‟esplorazione di vari materiali e la libera rielaborazione
degli stessi per la creazione di elementari oggetti/feticcio.
 Il secondo l‟animazione degli oggetti con storie e/o giochi.
LABORATORIO INTERPRETATIVO
Obiettivo
 Saper riconoscere gli elementi che in un‟immagine denotano le
emozioni.
 Saper cogliere le emozioni in un‟immagine partendo dalle
composizioni cromatiche.
Scelte metodologiche
 Predisposizione di attività laboratori ali di lettura di dipinti di
vario genere artistico appositamente selezionate.
 Coinvolgimento di gruppi di ambini in attività laboratori ali con
attività di lettura delle immagini predispostem in formato
cartaceo, digitale e o copie di dipinti d‟autore.
Scelte didattiche
Il percorso si articola attraverso due fasi:
 Leggere in ottica emozionale opere artistiche figurative/astratte.
 Rielaborare opere astratte utilizzando liberamente colori e
forme.
Il progetto si inserisce nell‟ambito “Ambiente-Territorio” delineato
nelle indicazioni del Piano dell‟Offerta Formativa a.s 2013/14
Fintanto che sono ancora bambini, possiamo fare in modo
che non dimentichino il loro tesoro, che crescano vicino al
cuore, al sentire e al sentirsi e che imparino a conoscere,
senza temerlo, il loro universo interiore, popolato da tanti
personaggi che noi chiamiamo emozioni, sensazioni,
pensieri, percezioni, …
METODOLOGIA
Il percorso sull'arte si avvale di una metodologia laboratoriale che si
basa su tre momenti flessibili: DISCUTERE - FRUIRE - PRODURRE.
Il gruppo diventa un "gruppo di ricerca e di apprendimento", dove ogni
bambino condivide con gli altri la "fatica" e il "piacere" di esplorare,
valutare,
confrontare, negoziare i
significati
per arrivare
alla
costruzione del sapere.
Lo spazio-sezione viene adibito a laboratorio dove si lavora sull'opera
d'arte per osservarla, scomporla, analizzarla rispetto al contenuto, alle
tecniche, alle emozioni fino ad arrivare ad una produzione personale
con stili e tecniche diversificate.
Nel processo di costruzione della conoscenza, l'insegnante ha un
ruolo di regista e mediatore a sostegno delle attività del bambino, il
quale, diventando più esperto, sarà sempre più autonomo sia nella
creatività e critica, sia nel pensiero collaborativo e condiviso.
USCITE DIDATTICHE
Per arricchire l'itinerario didattico verranno effettuate uscite
finalizzate ad ampliare gli apprendimenti attraverso stimoli provenienti
dal territorio:
Visita al Museo Civico di Teramo
Uscite da definire sulla base di proposte offerte dal territorio.
TEMPI
Il progetto si svolgerà nell'anno scolastico 2013/14.
OLTRE IL PROGETTO
Oltre ai percorsi esperienziali collegati al progetto "..." i bambini
saranno coinvolti in altri percorsi didattici quali:
 Progetto continuità: le attività di continuità educativa verranno
svolte in senso verticale con l'Asilo Nido "Pinocchio" e con la
Scuola Primaria "De Jacobis".
 Attività di routine: distribuite nell‟arco della giornata per
favorire la socializzazione, la sicurezza e l „autonomia.
 Attività di socializzazione: per tutti i bambini e le bambine e
soprattutto per quelli più piccoli e per gli anticipatari.
Attraverso esperienze strettamente collegate all‟inserimento e
alla mediazione affettiva con insegnanti e sarà articolata in:
 Conversazioni minime su esperienze personali vissute.
 Racconto/ascolto di storie.
 Giochi cantati e mimati.
 Accettazione e adeguamento alle prime regole sociali.
Queste attività saranno prevalenti nel primo periodo di scuola,
ma verranno proposte durante tutto l‟anno scolastico.
 Feste e ricorrenze: si svolgeranno attività mirate per realizzare
addobbi, biglietti augurali e oggetti per le feste periodiche e gli
eventi significativi.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Attraverso un'osservazione continua dei comportamenti, dei processi
e dei prodotti dei bambini, si potrà valutare l'efficacia dell'intervento
educativo.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione prodotta consentirà di pubblicizzare oltre che gli
elaborati dei bambini, anche i processi attuati nell'intervento
educativo ed evidenzierà gli eventi più significativi del progetto
attuato. Tale percorso potrà essere modificato, ampliato o ridotto in
relazione alle risposte, agli interventi dei bambini, senza mai perdere di
vista le intenzioni e le mete prefissate.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE NEL PROGETTO
"I COLORI DEL CUORE"
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