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I risultati delle Prove Invalsi as 2014/15 Le principali

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I risultati delle Prove Invalsi as 2014/15 Le principali
I risultati delle Prove Invalsi
a.s. 2014/15
Le principali evidenze
Chiara Tamanini
Il 9 luglio 2015 sono stati presentati a Roma presso il MIUR i
Chiara Tamanini, laureata in Filosofia e
risultati delle rilevazioni INVALSI condotte nei precedenti mesi
Storia, svolge funzioni di innovazione,
di maggio e giugno. I risultati, illustrati dalla Presidente INVALSI
ricerca e formazione presso l’IPRASE
Anna Maria Ajello e dal coordinatore dell’Area Ricerca Roberto
(Istituto per la Ricerca e la
Sperimentazione Educativa della
Ricci, riguardano le somministrazioni delle prove di matematica
Provincia di Trento).
e italiano effettuate nelle 6.655 classi campione, seguite in tutte
Le sue attività riguardano soprattutto
le loro fasi da osservatori esterni al fine di garantirne la
l’area valutativa in cui si occupa
principalmente degli apprendimenti
massima attendibilità. In Trentino le classi campionate sono
degli studenti, coordinando la
state 191 (108 classi primarie, 57 secondarie di secondo grado
somministrazione e costruzione di
e 26 classi di Istituti di Istruzione e Formazione Professionale) e
prove standardizzate e, in particolare,
dei test INVALSI.
gli osservatori coinvolti, selezionati da IPRASE con bando,
Ha collaborato con INVALSI anche per
sono stati 101.
i progetti Vales e V&M. Si occupa
La prima notazione positiva da fare è che le classi campione
inoltre di didattica della Storia e delle
della nostra Provincia hanno aderito alla rilevazione garantendo
Filosofia, di progetti riferiti
all’Argomentazione e all’Educazione di
un tasso di rappresentatività del 100%. Questo dato è rilevante
Genere.
in quanto la partecipazione delle classi campione, anche a
[email protected],
causa di uno sciopero generale indetto in concomitanza con lo
0461494380.
svolgimento delle prove, è stata fortemente differenziata nelle
varie regioni italiane e nei diversi livelli scolastici interessati alla
rilevazione, cioè nelle II e V primaria e nella II secondaria di
secondo grado1. Il Trentino è tra le Regioni e Province, tutte del
Centro Nord, in cui le classi dei vari livelli scolastici hanno
assicurato la compilazione delle prove.2
Le classi campione della III secondaria di primo grado hanno tutte partecipato alla somministrazione,
essendo la prova un momento dell’esame di stato (Prova Nazionale).
1
2
Cfr. il rapporto Rilevazione nazionale degli apprendimenti 2014-15, INVALSI, luglio 2015 (www.invalsi.it/
invalsi/doc_evidenza/2015/034_Rapporto_Prove_INVALSI_2015.pdf): ”la partecipazione delle classi
campione è fortemente differenziata nel Paese, con un’astensione tutta concentrata nel Centro-Sud, dove
nella scuola secondaria di secondo grado ha raggiunto anche punte molto elevate, in particolare in Sicilia,
Campania, Puglia e Calabria”, pag.10 - 11 e fig. 1.1 e 1.2.
!1
Il fatto è ancora più notevole se osserviamo che la nostra Provincia è anche tra le poche che
prevede, per il terzo anno consecutivo, la partecipazione alle prove di tutti gli Istituti di Istruzione e
Formazione Professionale (IeFP) - i cui risultati saranno diffusi a settembre -3, facendo da apripista
ad una partecipazione più ampia dell’Istruzione e Formazione Professionale alla rilevazione
nazionale, prevista per i prossimi anni.4
Prima di arrivare all’illustrazione dei principali esiti delle prove è importante introdurre un’altra
notazione: come negli altri anni la nostra Provincia si distingue per un quasi nullo livello di
cheating, cioè di fenomeni di copiatura da parte degli alunni o di suggerimento delle risposte da
parte degli insegnanti. Un dato che segnala la correttezza - si potrebbe dire il buon livello di
cittadinanza - dei nostri alunni e docenti. Proprio su questo tema la Provincia Autonoma di Trento è
stata ufficialmente ringraziata alla conferenza del 9 luglio per avere collaborato con INVALSI ad
una ricerca sui cosiddetti “falsi positivi”, ossia sugli apparenti fenomeni di cheating che sono invece
espressione di classi di alunni con abilità particolarmente elevate. Tale indagine ha, tra l’altro,
permesso di inserire nelle prove della II secondaria di secondo grado del 2015 un esercizio che
non verrà conteggiato ai fini del punteggio, ma che potrà essere utile ad individuare proprio il
fenomeno dei “falsi positivi”5.
I risultati delle prove
La tabella seguente illustra i punteggi medi ottenuti nei diversi livelli scolastici nella Provincia
Autonoma di Trento. La freccia rivolta verso l’alto ( ) indica che il punteggio è significativamente
superiore alla media italiana, il segno di uguale (=) indica che il punteggio, anche se superiore alla
media nazionale, non si differenzia dalla stessa in modo statisticamente significativo.
I risultati degli anni precedenti degli IeFP sono stati presentati in due seminari IPRASE nel 2014 e nel
2015. Si veda il sito www.iprase.tn.it/ricerca_01/valutazione/rilevazioni-invalsi/ e, in particolare, la
pubblicazione Gli esiti della rilevazione INVALSI 2014 nel sistema educativo di istruzione e formazione
della provincia di Trento, IPRASE, marzo 2015.
3
Si ricorda che dal 2010/11 in Trentino è stata avviata la confluenza degli Istituti professionali nell’
Istruzione Tecnica o nell’Istruzione e Formazione professionale. Sarebbe interessante analizzare come
questa riforma abbia agito sugli apprendimenti degli studenti a differenza del resto d’Italia dove gli
Istituti Professionali, riformati nello stesso 2010/11, sono stati mantenuti. I risultati delle prove INVALSI
sembrano confermare la bontà della scelta del Trentino.
4
Non è questo il contesto per approfondire la questione, piuttosto complessa dei falsi positivi. Oltre al
Rapporto citato nella nota precedente, si veda lo studio di A. Martini I casi di "Falsi positivi" al cheating:
una questione aperta nelle rilevazioni INVALSI, IPRASE, giugno 2015, in www.iprase.tn.it/ricerca_01/
valutazione/rilevazioni-invalsi/.
5
!2
Tab. 1 - Percentuale di risposte corrette per disciplina e per livello scolastico in Trentino e
confronto con l’Italia, il Nord Est e il Nord Ovest
Classe e materia
Trentino
Italia
Nord Est
Nord Ovest
Regione migliore
Italiano
205 =
200
198
203
Marche 207
Matematica
209
200
200
202
Trentino
(Marche 207)
Italiano
206
200
202
204
Marche 208
(Friuli V.G. 207)
Matematica
213
200
206
207
Trentino
(Friuli V.G. 209)
Italiano
209
200
207
207
Liguria 212
Matematica
212
200
208
209
Trentino
(e Piemonte 212)
Italiano
219
200
210
210
Trentino
Matematica
220
200
212
212
Trentino
2^PRIMARIA
5^PRIMARIA
3^ SEC PRIMO GRADO
2^ SEC. SECONDO GRADO
Come si può vedere la Provincia di Trento ottiene risultati significativamente superiori alla media
nazionale in entrambe le prove, sia nella scuola primaria, fatta eccezione per la prova di italiano
della seconda primaria - in cui il punteggio è comunque più alto della media nazionale e di quelle
del Nord Est e del Nord Ovest -, sia nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Non si
manifestano nel 2015 le criticità evidenziate nella rilevazione del 2013/14 quando in italiano in II e
V primaria i risultati erano inferiori alla media nazionale, e in matematica in II primaria gli esiti
erano pari alla media nazionale. Ciò conferma l’alto livello degli apprendimenti nella Provincia
Autonoma di Trento, con un exploit che si collega ai risultati, pure eccellenti, del 2012/13. Inoltre
questo andamento è la riprova che le riflessioni vanno fatte non sui risultati delle singole annualità,
ma con riferimento alla serie storica.
All’interno dell’andamento illustrato, decisamente positivo, il Trentino ha i risultati più alti in
matematica in II e V primaria e in italiano e matematica nella II secondaria di secondo grado.
!3
Complessivamente si ha un trend crescente e costante di risposte corrette nella prova di italiano
lungo tutti i livelli scolastici. Nelle prove di matematica il risultato è alto in tutti i livelli scolastici, ma
ha un’ulteriore impennata al livello 10, cioè nella II secondaria di secondo grado.
È interessante notare che il miglioramento nei punteggi si manifesta costantemente durante tutto il
corso di studi sia in italiano sia, ancora di più, in matematica, fino a raggiungere, come già detto,
risultati particolarmente rilevanti nella scuola secondaria di secondo grado.
Le figure seguenti6 illustrano in modo visivo quanto appena detto e mostrano, inoltre, le differenze
tra i risultati del Trentino e i risultati della scuola italiana in Alto Adige. Per la lettura delle figure 1 e
2 è utile sottolineare che le caratteristiche delle scuole italiane in Alto Adige sono specifiche e
l’analisi dei risultati vanno considerati alla luce di tale specificità. Per quanto riguarda le scuole
tedesche altoatesine la comparabilità può essere riferita solo alle prove di matematica che sono le
stesse fatte dagli studenti italiani ma tradotte in tedesco. La prova in lingua madre (cioè in tedesco)
viene costruita appositamente. Le scuole tedesche non partecipano peraltro al campionamento
realizzato da INVALSI a maggio e, pertanto, al momento non sono possibili confronti neppure per
matematica.
Fig. 1: I risultati del Trentino in italiano rispetto alla scuola italiana di Bolzano, del Nord Est
e nazionale
6
I grafici sono allegati al comunicato stampa della Provincia di Bolzano sugli esiti delle prove INVALSI 2015
(www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_id=505617).
!4
Fig. 2: I risultati del Trentino in matematica rispetto alla scuola italiana di Bolzano, del Nord
Est e nazionale
Se si considerano ora i diversi indirizzi scolastici (Fig. 3 e 4), sia i Licei sia i Tecnici della nostra
Provincia ottengono punteggi significativamente superiori alla media, con gli Istituti Tecnici che in
matematica si avvicinano ai risultati dei Licei, come mostra la figura 4. In italiano i Tecnici hanno un
risultato inferiore rispetto ai Licei, ma raggiungono comunque un punteggio decisamente maggiore
della media nazionale e sono di poco superati solo dai Tecnici del Veneto e del Friuli Venezia
Giulia (Fig. 3).
!5
Fig. 3 -Risultati medi in italiano per Regione e per tipo di scuola
Fig. 4 - Risultati medi in matematica per Regione e per tipo di scuola
!6
Nel paragrafo sulle “Considerazioni Conclusive” del rapporto dedicato alla Rilevazione Nazionale
degli apprendimenti 2014-157, a conferma dei buoni risultati trentini a pag. 68 si legge:
“Nella tornata di rilevazioni 2014-15 si segnalano per risultati particolarmente positivi nel grado
secondario la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia e il Veneto, con risultati
significativamente superiori alla media italiana in entrambe le prove sia in III secondaria di primo
grado che in II secondaria di secondo grado. La Provincia Autonoma di Trento ottiene risultati
superiori alla media italiana anche nella scuola primaria (fatta eccezione, per la prova di Italiano
della classe seconda).”
Differenze tra alunni
Se si analizzano, pur brevemente, le differenze negli apprendimenti tra maschi e femmine, si vede
(Tab. 2) che anche per il Trentino viene confermato il dato emerso da molte altre indagini per cui i
maschi ottengono un punteggio più basso delle femmine in italiano e un punteggio più alto in
matematica. Ciò avviene sistematicamente in tutti i livelli interessati dalla rilevazione, anche se il
dato risulta statisticamente significativo solo per lo svantaggio maschile in Italiano nella classe III
secondaria di primo grado.
Va notato pure che le differenze si accentuano con l’aumentare dei livelli scolastici, raggiungendo
lo scarto più alto in matematica nella II secondaria di secondo grado, dove i maschi ottengono 14
punti in media più delle femmine.
Questo risultato deve far riflettere e sollecitare a indirizzare la didattica a prendere atto di tali
differenze: esse determinano, infatti, conseguenze sull’orientamento, sulle scelte post scolastiche
e di vita dei giovani e delle giovani. Queste diversità, frutto anche di stereotipi, hanno effetto, in
definitiva, sulla società e sull’economia e gli insegnanti potrebbero cercare di attenuarle.
7
Citato.
!7
Tab. 2 - Punteggi medi di maschi e femmine in italiano e matematica nei diversi livelli
scolastici
Maschi
MEDIA ITA
E.S.
Femmine
MEDIA MAT
E.S.
MEDIA ITA
E.S.
MEDIA MAT
Differenz Differenza
a
(M.- F.) Mat
E.S.
(M.- F.)
Ita
Classe II primaria
203
2,6
211
3,1
206
2,7
206
3,0
-3
5
3,0
-4
8
-8
8
-7
14
Classe V primaria
204
2,3
217
3,0
208
2,3
209
Classe III secondaria di primo grado
205
1,7
216
2,2
213
1,8
208
2,2
Classe II secondaria di secondo grado
215
3,1
228
4,2
222
3,1
214
4,0
Permangono anche i divari tra alunni italiani e alunni stranieri di I e II generazione: gli stranieri
ottengono risultati statisticamente più bassi rispetto ai loro coetanei trentini in tutti i livelli.
Contrariamente all’andamento generale però in Trentino gli alunni di I generazione ottengono
risultati più alti degli alunni di II generazione in II e V primaria, e ciò avviene sia in italiano sia in
matematica. Nella III secondaria di primo grado e nella II secondaria di II grado i risultati tornano
simili al resto d’Italia in cui gli alunni di II generazione vanno meglio degli alunni di prima
generazione. Sia nella primaria sia nella secondaria gli scarti più ridotti sono in matematica (tranne
che per l’italiano in II primaria dove gli studenti di I generazione vanno leggermente meglio dei loro
compagni di II generazione), seguendo in ciò l’andamento nazionale.8 In positivo è da notare il
punteggio di 205 ottenuto in italiano dagli studenti stranieri di seconda generazione del livello 10 è,
come detto, inferiore a quello dei coetanei trentini, ma superiore al punteggio medio degli studenti
dello stesso livello di molte Regioni italiane, sia del Nord che del Centro-Sud. Ciò conferma il buon
livello della II classe della secondaria di secondo grado della nostra Provincia ed è probabilmente
spiegabile anche con il fatto che gli studenti stranieri che accedono alla scuola superiore di
secondo grado sono quelli con rendimenti migliori.
Si vedano le tavole 5.6, 5.7, 5.8 e 5.9 alle pp. 79-80 del rapporto sulle Rilevazione nazionale degli
apprendimenti 2014-15, cit.
8
!8
Tuttavia, in generale, le differenze tra alunni italiani e stranieri perdurano negli anni9 e i
fenomeni specifici della nostra Provincia richiederebbero un approfondimento di analisi che sarà
possibile fare soprattutto quando i risultati saranno restituiti alle scuole a settembre. Ciò che si può
dire fin d’ora è che risulta importante, ai fini di una individuazione di fruttuose strategie di
integrazione, porre attenzione agli apprendimenti degli alunni di origine immigrata, in modo da
avvicinare i loro rendimenti in italiano e matematica a quelli degli alunni italiani.
Confronto con i risultati degli anni precedenti
La tabella n.3 riporta i punteggi medi degli ultimi quattro anni di prove INVALSI. I confronti
sono fatti a partire dal 2011/12 in quanto è da quell’anno che i risultati sono restituiti in riferimento
ad una scala di misura con valore di riferimento posto convenzionalmente a 200 punti.10
Nella tabella la freccia rivolta verso l’alto ( ) indica che il punteggio è significativamente superiore
alla media italiana; il segno di uguale ( = ) segnala che il punteggio, anche se superiore alla media
nazionale, non si differenzia dalla stessa in modo statisticamente significativo; il segno meno ( - )
evidenzia che il punteggio è significativamente inferiore alla media italiana. Sono stati inoltre
sottolineati, inserendo sotto i punteggi il riferimento al Trentino, i casi in cui la nostra Provincia ha
ottenuto i punteggi più alti a livello nazionale. Come si può leggere nel rapporto sulla Rilevazione
nazionale degli apprendimenti 2014-15, citato più volte, bisogna sottolineare che “il confronto
considera la posizione relativa, nelle prove di ciascun anno […]. Questo perché le prove non sono
al momento ancorate a una metrica costante nel tempo.”11 Detto in altri termini, il paragone tra le
prove dei vari anni va considerato con cautela in quanto le prove somministrate ogni anno sono
diverse rispetto a quelle dell’anno precedente e non perfettamente comparabili, anche se, essendo
costruite con riferimento allo stesso framework ricavato dalle Indicazioni Nazionali, sottoposte a
numerosi pre-test e analisi delle domande lungo diverse dimensioni
Cfr. Gli esiti della rilevazione INVALSI 2014 nel sistema educativo di istruzione e formazione della
provincia di Trento, cit., e Le prove INVALSI nelle rilevazioni provinciali, 2012, Chiara Tamanini, (in:
www.iprase.tn.it/alfresco/guestDownload/direct/workspace/SpacesStore/0b816675-fa30-460f-b97bc2ec37e9f305/SNV%20e%20rilevaz_provincialiIPRASE.pdf) .
9
Precedentemente è stato usato il dato sulla percentuale di risposte corrette, che è peraltro correlato
con la scala di misura utilizzata a partire dal 2011/12.
10
Cfr. pag. 52 del Rapporto 2014/15, cit. dove si precisa che ” L’INVALSI ha ormai definito e quasi
completamente realizzato una procedura per pervenire a un ancoraggio delle prove, cioè per legare la
metrica sulla quale sono espressi i risultati di una prova con quella con cui sono definiti quelli di una prova
del livello scolare successivo. Tale ancoraggio potrà consentire tanto di effettuare confronti assoluti nel
tempo…” . Si veda anche Il Rapporto Tecnico relativo alla Rilevazione nazionale degli apprendimenti
2014-15, INVALSI, in www.invalsi.it/invalsi/doc_evidenza/2015/024_Rapporto_tecnico_2015.pdf .
11
!9
(question intent, Item analysis classica, modelli di Rasch ecc.)12, un paragone tra i punteggi dei
diversi anni è comunque possibile. 13
Tab. 3 - Percentuale di risposte corrette per disciplina e per livello scolastico in Trentino
dal 2011/12 al 2014/5
Classe e materia
2014/15
2013/14
2012/13
2011/12
Italia
205 =
197 -
211
Trentino
199 -
200
209
Trentino
199=
210
Trentino
205
200
203
200
2^PRIMARIA
Italiano
Matematica
5^PRIMARIA
Italiano
Matematica
195-
206
213
Trentino
207
206
211
Trentino
207
Trentino
200
212
Trentino
198
Trentino
200
3^ SEC PRIMO GRADO
Italiano
209
208
Matematica
212
210
213
194
200
2^ SEC. SECONDO GRADO
Italiano
219
Trentino
215
Trentino
218
Trentino
Matematica
220
Trentino
220
Trentino
226
Trentino
214
Trentino
212
200
200
La tabella mostra che, all’interno di un andamento delle performance della nostra Provincia,
confermatosi decisamente positivo e ai massimi livelli nazionali, si avvalora lo schema per cui si
Cfr. “La Costruzione delle prove “, in Rilevazione nazionale degli apprendimenti 2014-15, cit,, pp. 16 –
35.
12
Ciò vale a maggior ragione in quanto il confronto è fatto con alunni che hanno svolto la medesima
prova in tutte le scuole della nazione.
13
!10
hanno risultati meno alti nella seconda primaria (specie in italiano) e, talvolta, nella quinta primaria,
con una decisa ripresa nella secondaria di primo e, soprattutto, di secondo grado.
Anche i risultati del 2010/11 (Tab. 4), calcolati, come si è già detto, con una metrica diversa (si
veda la nota 10), confermano la costanza dell’eccellenza degli esiti di apprendimento degli alunni e
alunne trentini rispetto alla media nazionale.
Tab. 4 - Percentuale di risposte corrette per disciplina e per livello scolastico in Trentino
nel 2010/11 in rapporto alla media italiana e all’esito della Regione con i risultati più alti14
Classe e materia
Trentino
Italia
Esito della
regione
migliore
2^PRIMARIA
Italiano
71,3
69,2
72,5
Matematica
61,2
60,3
68,5
Italiano
72,4 =
73,1
75,5
Matematica
71,4
68,4
71,7
Italiano
71,7
66,4
72,3
Matematica
60,9
56,1
62,8
Italiano
75,6
69,8
75,6
Trentino
Matematica
52,9
47,9
53,0
5^PRIMARIA
3^ SEC PRIMO GRADO
2^ SEC. SECONDO GRADO
Si ricorda che fino al 2012/13 la somministrazione della prova veniva effettuata anche nella I secondaria
di primo grado i cui risultati non vengono qui riportati, venendo a mancare il confronto con gli anni
successivi.
14
!11
Conclusioni e prospettive
Solo dopo settembre, quando i dati verranno restituiti alle scuole, saranno possibili analisi più
approfondite. Se anche queste confermeranno le tendenze degli anni precedenti, come il dato per
cui la variabilità tra le scuole della Provincia è molto inferiore alla variabilità rilevata in altre aree
italiane - a riprova di un carattere di maggiore equità della scuola trentina - o il risultato per cui gli
IeFP hanno risultati inferiori rispetto alle altre scuole provinciali, ma superiori ai risultati degli Istituti
di Istruzione e Formazione Professionale di altre Regioni15, si potrà concludere, ancora una volta,
‑
che il sistema scolastico Trentino ha un buon livello di efficacia . Anche se, come è ovvio, ci sono
margini di miglioramento e fenomeni su cui riflettere, come le differenze di rendimento tra maschi e
femmine, i risultati migliorabili per gli alunni stranieri, la rilevanza delle caratteristiche socio-culturali
ed economiche degli studenti e delle loro famiglie sui livelli di apprendimento raggiunti, l’aumento,
nel corso dei diversi livelli scolastici, della quota di studenti posticipari16. A completamento di un
‑
quadro oggettivo occorre infine rilevare che , se è vero che il Trentino ha risultati davvero alti, ci
sono altre Regioni, come ad esempio il Veneto, che mostrano buoni esiti pur avendo una
situazione più complessa ed economicamente meno favorevole della nostra Provincia.
I motivi per cui la scuola trentina ottiene risultati buoni nei test nazionali, ma anche in quelli
internazionali, sono numerosi e non è questo il contesto per proporre un approfondimento del
tema. Sicuramente positivo è il costante investimento della Provincia sul mondo della scuola in tutti
i suoi aspetti: nell’organizzazione, nella didattica, nell’inclusione, nel rapporto con il mondo del
lavoro, più recentemente nella promozione delle lingue e, in generale, nella ricerca e nella
formazione. Anche l’aver mantenuto un Istituto come IPRASE ha un significato e l’Ente, pur
migliorabile nella sua attività, costituisce un punto di riferimento che manca in altre Regioni.
Tuttavia, tornando al punto, gli elementi fondamentali paiono da un lato la tenuta professionale dei
docenti e dei dirigenti, assieme all’attenzione delle famiglie per la scuola e, dall’altro lato, una
cultura della valutazione che in Trentino è più sedimentata che altrove e che va non solo
mantenuta ma costantemente rinnovata e sviluppata, seguendo l’evoluzione degli indirizzi e azioni
nazionali e internazionali. Da questo punto di vista vanno tra l’alto valorizzati:
Come già accennato nelle prima parte di questo articolo e nelle nota 4, la specificità degli IeFP della
nostra Provincia richiederebbe un approfondimento peculiare, anche per capire fino a che punto la
situazione di queste scuole del Trentino sia paragonabile a quella degli IeFP delle altre Regioni e della
Provincia di Bolzano.
15
Cfr. Gli esiti della rilevazione INVALSI 2014 nel sistema educativo di istruzione e formazione della
provincia di Trento, cit., “Considerazioni conclusive”, pp. 41 - 43 in www.iprase.tn.it/ricerca_01/
valutazione/rilevazioni-invalsi/ .
16
!12
-
una cultura dell’autovalutazione, in cui le prove INVALSI hanno un ruolo importante, e che
va intesa come occasione di miglioramento per le scuole dell’autonomia, mettendo al
centro gli apprendimenti degli alunni;
-
un utilizzo didattico dei test INVALSI (o, in futuro, di altri test, per esempio di lingue
straniere ).
I test INVALSI per come sono costruiti e restituiti alle scuole (aspetti, processi, ambiti, singoli item
ecc.)17 possono costituire, infatti, un punto di riferimento non solo per una valutazione di sistema o
‑
per una visione complessiva dell’andamento di una scuola, ma per diventare un punto di partenza
per una articolata analisi delle abilità più o meno consolidate in (per ora) due discipline
fondamentali come l’italiano e la matematica e per le conseguenti azioni didattiche.18
Si vedano le guida di lettura elaborate per ogni prova: https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?
form=strumenti.
17
Oltre che il percorso guidato alla lettura dei dati INVALSI (www.komedia.it/invalsi/home.html), si veda
la recente intervista a Roberto Ricci, coordinatore della ricerca INVALSI, intitolata “Come si costruiscono e
utilizzano le prove INVALSI. Le peculiarità del Trentino” in: www.youtube.com/watch?
v=DjHyN0OgHoQ&feature=youtu.be .
18
!13
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