...

Apri l`articolo in pdf

by user

on
Category: Documents
17

views

Report

Comments

Transcript

Apri l`articolo in pdf
La Pro loco di Cambiago presenta
gli eventi della Festa patronale
CAMBIAGO (lzm) Cinque giorni di festa per
celebrare la Patronale. La Pro loco ha presentato il cartellone degli eventi che, dal 28
al 30 agosto e dal 4 al 5 settembre, ani-
meranno via Gesù e largo Fumagalli. Si
comincia con un concerto blues, seguito da
un divertente schiumem party fluo. Domenica sarà dedicata ai bimbi, mentre
quelle settembrine vedranno l’esibizione
della cover band «Vasco Anthology» e il
contest dei gruppi emergenti. Il tutto accompagnato da servizio bar e ristorazione.
Pessano - Cambiago 28
SABATO 8 AGOSTO 2015
La Gazzetta della Martesana
CAMBIAGO A circa un anno dalla tragedia, si è concluso il procedimento giudiziario ai danni della gessatese Clelia Brandonisio che il 24 luglio investì Luciano Cereda
Travolse e uccise anziano, patteggia la condanna
Per ricostruire l’esatta dinamica i familiari si sono rivolti a una società che è risalita alle responsabilità dell’automobilista cui è stata revocata la patente
CAMBIAGO (lzm) A un anno dalla morte dello sfortunato Luciano Cereda, travolto il 24
luglio mentre proveniva in bici
sulla rotonda di via Prandi il
processo all’au to m o b i l i st a
che lo ha ucciso si è concluso.
Clelia Brandonisio la 33enne
di origini palermitane, ma residente a Gessate, durante l’udienza che si è tenuta nel Tribunale di Milano, davanti al
Gup Maria Vicidomini, ha
patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa). Il
giudice per le udienze preliminari per la giovane gessatese ha inoltre applicato l’ulteriore sanzione di un anno di
sospensione della patente.
L’incidente era avvenuto
pochi minuti prima delle 9, in
una mattina di pioggia, mentre Luciano Cereda, 68 anni,
percorreva la rotonda che collega via Prandi con via Dante,
in sella alla sua bicicletta. La
giovane automobilista, che
avrebbe dovuto fermarsi e
dargli la precedenza, non lo ha
neppure visto sopraggiungere
e nell’immettersi all’interno
della rotonda ha così causato
l’inevitabile scontro avvenuto
all’altezza della parte anteriore sinistra dell’auto. Un urto
tremendo che ha causato al
68enne traumi gravissimi e un
immediato arresto cardiocircolatorio, interrotto all’arrivo
dei medici grazie alle pronte
procedure di rianimazione.
Trasportato d’urgenza al San
Raffele di Milano, Cereda ha
poi lottato in fin di vita per due
giorni, spegnendosi nel reparto di neurorianimazione a
causa dei gravissimi traumi
SCHIANTO
Forze dell’ordine e passanti
davanti ai resti
della bicicletta
di Luciano Cereda, il 68enne di
Torrazza travolto
il 24 luglio del
2014 sulla rotonda di via Prandi
subiti.
In un primo momento, sulla
base della testimonianza stessa rilasciata dall’automobilista che lo aveva investito, si era
fatta largo l’ipotesi che Cereda
potesse essere entrato nella
rotonda da via Dante Alighieri, dunque in contromano. I
familiari del ciclista si sono
così affidati a una società specializzata in risarcimento danni e responsabilità civile, la
Giesse Gestione-Sinistri di
Monza, che li ha assistiti durante l’intera fase di ricostruzione dell’incidente, fino a ottenere per loro il riconosci-
mento del risarcimento dei
danni, avvenuto già da alcuni
mesi, ancor prima della sentenza. «Siamo felici di aver
potuto aiutare questa famiglia, colpita dall’improvvisa
morte di Luciano, a chiarire
fino in fondo le circostanze in
cui è avvenuto l’incidente - ha
spiegato Fernando Rosa, responsabile della sede monzese di Giesse - Nonostante
l’ingiustizia di una morte tanto assurda, il rischio era che
alla fine non emergessero
neppure le reali responsabilità
di chi lo ha causato».
VITTIMA Luciano Cereda, vittima dell’inci-
Martino Lorenzini dente stradale che gli è stato fatale
BEL GESTO In pochi giorni i compaesani avevano indetto una colletta per aiutare la famiglia
Il paese si era mobilitato per pagare le esequie
CAMBIAGO (lzm) Dalla tragedia per
l’improvvisa scomparsa di Luciano
Cereda, travolto il 24 luglio del
2014 sulla rotonda di via Prandi e
deceduto due giorni dopo all’ospedale di Vimercate, il paese aveva reagito con un esemplare gesto
di generosità. Anzitutto lo hanno
fatto i figli Gino e Maria che, pur
distrutti dal dolore, avevano subito
dato il via libera alla donazione
degli organi. E nei giorni successivi,
il gesto di altruismo lo avevano
compiuto Torrazza e Cambiago,
sollevando la famiglia di Cereda
dalle preoccupazioni per le spese
del funerale: circa 600 euro per
dare una degna sepoltura allo storico idraulico. Una cifra banale per
qualcuno, impegnativa, se non di
più, per altri. Ma che è servita per
non rimanere soli Gino e Maria nel
momento di difficoltà. Infatti, su
iniziativa di Mirella Brioschi dell’omonimo albergo di via Matteotti
era partita una gara di generosità
per raccogliere in meno di 12 ore,
centinaia di euro, nei punti di raccolta sparsi per la frazione. Soldi
donati anche da vecchi torrazzesi
tornati per un giorno in paese per
compiere un nobile gesto d’altruismo.
BEL GESTO Alcuni torrazzesi protagonisti della colletta
PESSANO - PROTAGONISTA UN TURISTA INGLESE NEL PARCO DI VIA PORTA
«Aiuto! Un cadavere», ma stava dormendo
POLIZIA LOCALE Vigili chiamati in via porta per l’inglese dormiente
PESSANO CON BORNAGO (slb) Quando
l’hanno visto in mezzo al prato hanno
subito pensato al peggio, ma per fortuna
lui si stava facendo solo un riposino
utilizzando la nuda terra come improvvisato giaciglio.
Il fatto è accaduto martedì scorso in un
prato che si trova nei pressi di via Carlo
Porta, la strada che porta a Carugate.
Erano le 10 del mattino quando alcuni
passanti hanno visto un uomo, apparentemente privo di sensi, giacere in
mezzo all’erba. Alcuni passanti, che stavano passeggiando nella via, si sono
preoccupati, hanno chiamato il 118 e
avvertito la Polizia locale, temendo il
peggio. Giunti sul posto alle 10.30, sono
passati pochi minuti per far passare
l’apprensione. L’uomo nel campo, infatti,
si stava soltanto facendo un riposino.
«Era sdraiato nel prato, i passanti l’hanno
visto e hanno subito pensato che potesse
essersi sentito male, forse a causa del
caldo. Così ci hanno chiamati», ha spiegato uno degli agenti della Locale intervenuti sul posto.
Il «resuscitato», di origine inglese, (presumibilmente un turista) accorgendosi
del gran trambusto, alla vista dei soccorritori si è subito destato e ha as-
sicurato i presenti di stare bene. Non
presentava alcuna ferita nè sembrava
sotto l’effetto di alcol o stupefacenti:
aveva solo pensato di approfittare della
soffice superficie erbosa per schiacciare
un pisolino.
Rassicurati agenti, soccorritori e passanti, l’inglese «si è allontanato con le
proprie gambe dal suo improvvisato giaciglio», ha concluso l’agente.
Un equivoco che ha tenuto impegnati i
«ghisa» per una mezz’oretta e che ha
suscitato la curiosità dei passanti, prima
preoccupati e poi, fortunatamente, sollevati e divertiti.
PESSANO
IL CASO La Provincia di Monza (competente per un tratto) ha assicurato il massimo sforzo per trovare una soluzione in tempi brevi
Schiamazzi notturni al negozio
aperto 24 ore, residenti infuriati
La nuova Sp13 aprirà, ma non si sa né come né quando
PESSANO CON BORNAGO (tgb) Residenti infatsiditi dagli avventori di un
negozio di distributori automatici di
bevande e snack.
La vicenda va avanti da qualche
mese, ma il problema si acuisce durante l’estate quando le scuole sono
chiuse e i ragazzi stanno in giro fino a
tarda ora. Dietro ai complessi residenziali di viale Europa, nei negozi a
piano terreno è stato infatti attivato
un esercizio aperto 24 ore si 24.
Funziona esclusivamente attraverso
macchine di distribuzione automatica dei prodotti. Per adolescenti e
giovani è come una goccia di miele
per le api. Gruppi di ragazzi vi si
ritrovano la sera e i residenti si lamentano sovente per gli schiamazzi
nelle ore notturne, tanto che spesso
hanno anche fatto intervenire i carabinieri. Tuttavia, nonostante ciò,
sembra che la situazione non sia
migliorata e chi abita nel quartiere
continua a protestare per le notti
insonni.
PESSANO CON BORNAGO (stg) La variante della Sp13 resta ancora chiusa, ma la Provincia di Monza sta
cercando di fare tutto il possibile
per risolvere il problema.
Come è noto infatti, la strada,
alternativa al vecchio tracciato e
realizzata come opera di compensazione per dall’azienda che la realizzato la Tem, la tangenziale esterna, è completata, ma non può ancora essere aperta perché la Provincia di Monza, che dovrebbe
prendere in carico quanto a responsabilità e manutenzione il
tracciato dal Comune di Caponago
in poi, non ha risorse per ottemperare ai propri obblighi.
La scadenza dall’inizio del mese
di luglio era stata poi rinviata alla
prima settimana di agosto, ma ora
l’apertura è da rimandare a data da
destinarsi, anche se da Monza appaiono fiduciosi. Dall’assessorato
alla Viabilità di Gigi Ponti, fanno
sapere infatti che la parte impiantistica è risolta, mentre il problema
vero riguarda la manutenzione, in
particolare quella del verde, che
riguarda una superficie di 90mila
metri quadrati (solo per il primo
sfalcio di settembre servirebbero
25mila euro). Ad oggi il bilancio
provinciale, dopo il taglio delle risorse, non ha fondi sufficienti per
farvi fronte. Ciò significa che la
situazione è di stallo, per quanto
ancora non si sa. Tuttavia tenere la
strada chiusa non si può e quindi
da Monza assicurano che una soluzione sarà trovata.
E in attesa di sviluppi non ci sono
solamente gli automobilisti, che
sperano in un rientro dalle vacanze
non caotico, ma anche la Città
metropolitana di Milano, che invece è pronta a prendere in carico
la propria parte di tracciato: «Noi ci
facciamo carico della nostra strada
e ci prendiamo le responsabilità
del nostro tratto, ma non possiamo
sostituirci a Monza-Brianza - ha
spiegato l’assessore meneghino alla Viabilità e Trasporti, Arianna
PROVINCIALE La nuova Sp13 di cui gli automobilisti attendono l’apertura
Censi - Per quanto ci riguarda abbiamo fatto il possibile».
Sempre in tema di variante alla
Sp13 resta aperto anche il problema del sottopasso di via Kennedy, di cui si è decisa la chiusura
al traffico veicolare in quanto non
adeguato, nonostante le proteste
dei residenti delle cascine. Alberto
Villa, consigliere di Forza Italia ha
promesso che se il suo gruppo
prevarrà alle elezioni del prossimo
anno lo riaprirà (se nel frattempo
sarà stato chiuso).
Fly UP