Olivi: «Solo uniti conteremo Giunta, il Pd darà la sua linea»
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Olivi: «Solo uniti conteremo Giunta, il Pd darà la sua linea»
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 ANNO XI - N. 267 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente RIPARTIZIONE DELLE DELEGHE Provincia, intervista al vicepresidente. Italo Gilmozzi: adesso si deve lavorare Il convegno LE MOSSE DI ROSSI PRUDENTI E UN PO’ SCALTRE Olivi: «Solo uniti conteremo Giunta, il Pd darà la sua linea» FERMARSI A GUARDARE, ACCORGERSI DEL MONDO di MARCO BRUNAZZO L’ attesa per conoscere la composizione della nuova giunta era sentita: l’attribuzione delle deleghe costituisce in qualche modo una cartina di tornasole in grado di determinare quale dei partiti della coalizione vince e perde in una delicata fase negoziale come è quella che precede la costruzione di un governo. Ora che è tutto ufficiale, possiamo rilevare come, nell’assegnare le varie competenze agli assessori, Rossi sia stato assai prudente, ma anche un po’ scaltro. Il Pd, primo partito della coalizione, non ne esce particolarmente bene. Alessandro Olivi è diventato vicepresidente della giunta: gestirà competenze importanti come lo sviluppo economico e il lavoro, ma non quella riguardante la cooperazione. L’assessore all’università e ricerca, Sara Ferrari, ha dichiarato a più riprese la sua delusione per essere stata spogliata del settore della scuola, da cui pure proviene. Donata Borgonovo Re, infine, si dovrà occupare di salute e solidarietà sociale, temi determinanti anche per il bilancio della Provincia, ma che il presidente Rossi conosce nei minimi particolari, considerata la sua passata esperienza nella scorsa legislatura. Nemmeno l’Upt riceve deleghe pienamente soddisfacenti. L’assessore Tiziano Mellarini dovrà occuparsi di sport e cultura, ma pure di protezione civile e di economia cooperativa, mentre Mauro Gilmozzi si dedicherà ai lavori pubblici, all’ambiente e all’energia. Il Patt ottiene, invece, deleghe più omogenee, con, soprattutto, il presidente Rossi che tiene per sé ambiti strategici (anche elettoralmente) quali il settore dell’istruzione dalla scuola materna fino a quella secondaria. Si potrebbe dire che Pd e Upt hanno avuto i numeri di assessori cui miravano, ma non i poteri (le competenze) cui aspiravano. Mi pare che le competenze siano state divise in modo tale da garantire a Rossi di emergere chiaramente come il responsabile ultimo dell’azione della giunta, impedendo ai partiti concorrenti del Patt di costruirsi un bacino di consenso elettorale autonomo. Può darsi — e c’è da augurarselo — che ciò spingerà verso una maggiore collegialità, con assessori costretti a interfacciarsi costantemente e a condividere responsabilità. Potrebbe tuttavia succedere il contrario, ossia che la frammentazione delle competenze generi conflitto e «irresponsabilità», nel senso che non rende chiaro chi deve occuparsi di cosa e quindi l’identificazione del responsabile ultimo dei provvedimenti. Di questo il Trentino non ha certo bisogno. Ciò detto, la qualità del governo e la bontà dello schema adottato si vedrà quando verranno presi i primi provvedimenti. Ci sono cinque anni di lavoro di fronte, che ci restituiranno un Trentino sicuramente diverso. C’è da sperare che la nuova giunta sia in grado di precedere e indirizzare quel cambiamento inevitabile più che subirlo. Primo piano Castelli: «La cultura non è promozione» Maestri: Mellarini ok A PAGINA 2 Damaggio I grillini protestano «La scuola relegata a un ruolo minore» A PAGINA 2 TRENTO — «Al di là delle competenze, il Pd potrà far prevalere la propria progettualità politica nella misura in cui saprà essere squadra all’interno della giunta e se non verrà meno l’unità tra amministratori e partito». Parola di Alessandro Olivi, neo-vicepresidente della Provincia, che a poche ore dalla scelta degli assessori da parte del governatore Ugo Rossi commenta: «Poteva essere fatto un ragionamento più organico. Ma abbiamo mantenuto tre assessorati come la volta scorsa, con deleghe che non possiamo certo considerare marginali. Non dimentichiamo comunque che il quadro non è finito: il Pd deve avere una sua rappresentanza forte in Regione». Olivi guarda avanti: «Nessuno potrà chiudersi nel suo piccolo feudo. Dobbiamo lavorare insieme». Intanto, il segretario «reggente» del Pd Italo Gilmozzi stoppa la polemica per le scelte della giunta: «Alcune decisioni sono discutibili, ma siamo stati valorizzati. Ora dobbiamo lavorare». Primo intoppo per Daldoss Comunità di valle, maggioranza divisa su come cambiare di STEFANO VOLTOLINI TRENTO — Il primo ostacolo che Carlo Daldoss è chiamato a superare, prima che tecnico, sarà politico. La riforma istituzionale che coinvolge le comunità di valle, infatti, ha già diviso la coalizione formata da Pd, Upt e Patt, con Roberto Pinter che chiede alla Provincia di cedere poteri e Italo Gilmozzi che fissa il termine ultimo entro il quale decidere al 2015. La tragedia a Pinzolo Skipass scontati, corsi, pattini, ciaspole Il Bondone strizza l’occhio alle famiglie A PAGINA 7 Pisani TRENTO — Sono stati condannati a quattro mesi per omicidio colposo il direttore delle Funivie di Pinzolo, Pio Maruri e il manutentore, Luciano Caola, finiti nei guai per il terribile incidente in pista che il 24 gennaio 2012 costò la vita a un turista, Ter- Valle dei silio Tenerini, 72 anni. L’uomo rimase impigliato con il collo nella rete di protezione a bordo della pista. Una tragica fatalità secondo la difesa dei due imputati, mentre per l’accusa l’incidente poteva essere evitato. Nel mirino c’è la manutenzione della pista. L’assicurazione ha pagato 600.000 euro alla famiglia del povero sciatore. A PAGINA 5 Roat TRENTO — Tutti prosciolti. Si è sgretolato davanti al giudice Francesco Forlenza l’impianto accusatorio a carico dei sette indagati, tra cui molti professionisti, coinvolti nella vasta indagine della Procura sui presunti accordi illeciti negli appalti per Laghi la rifornitura degli arresti. Sono cadute tutte le accuse anche a carico del principale indagato, il patron di Habitat, Renzo Colombini e della figlia, Alessia, che A PAGINA 6 è stata prosciolta nell’udienza precedente. Il giudice Forlenza non ha ritenuto sussistenti le accuse mosse ai sette indagati, sospettati dei presunti accordi illeciti per dividersi gli appalti. A3111370 A PAGINA 6 Roat 1 Codacons: rimborsi «Circoscrizioni utili, per i tassi d’usura togliere il superfluo» EMILIO ISGRÒ MEZZOLOMBARDO Via Fiorini 1 Tel. 0461 604185 Colombini e altri sette Schianto in moto Gravissima una ventisettenne Mart PROPOSTE PER PRANZI E CENE DI GRUPPO CONTINUA A PAGINA 9 Sciatore morì Uffici e arredi, sulla pista accuse crollate Due condanne Tutti assolti © RIPRODUZIONE RISERVATA APERTO TUTTI I GIORNI La Step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, con gli allievi della prima edizione del Master in World natural heritage management, organizza venerdì prossimo la quinta edizione del convegno annuale «Dolomiti» dedicato quest’anno al tema «Progettare paesaggi». Da quando l’accreditamento Unesco ha dato alle Dolomiti un valore universale, generando l’esigenza di condividere le scelte per la loro valorizzazione a una scala più ampia di quella dei singoli luoghi e delle singole comunità, è evidente la necessità. A PAGINA 4 A PAGINA 3 Scarpetta La stagione parte il 30 novembre di UGO MORELLI Quando l’artista esalta la lentezza A PAGINA 13 Brugnara TRENTO — Ogni settimana il Codacons accoglie fino a 40 persone in difficoltà a pagare i mutui contratti in passato. Almeno due o tre stati di sofferenza hanno una causa oggettiva: i tassi applicati superano la soglia d’usura. In questo caso è possibile trattare con l’istituto e farsi restituire, come risarcimento, tutta la componente di interessi fino a quel momento pagata. A PAGINA 11 Orfano Salute LA SITUAZIONE Disturbi alimentari Crescono i pazienti A PAGINA 5 Cargnelutti TRENTO — I presidenti delle circoscrizioni cittadine difendono gli enti decentrati. «Eliminare i quartieri vuol dire impoverire il territorio» hanno detto ieri davanti ai componenti della commissione trasparenza di Palazzo Thun. «Si possono riformare le competenze, tagliando il superfluo — hanno aggiunto — ma la loro presenza va garantita». A PAGINA 7 Giovannini Codice cliente: 2684846 2 Mercoledì 13 Novembre 2013 Corriere del Trentino Primo Piano TN I nodi della giunta Il dibattito La scelta di dividere il settore della conoscenza non piace a Ferrandi. Contributi, richiesta di maggiore selettività «Non confondere cultura e promozione» Monito di Castelli. Fracalossi: superare il folklore. Maestri elogia Mellarini lustro a chi la promuove, piuttosto è un lavoro sotterraneo di preparazione: solo così crescerà qualcosa nel tempo». C’è poi la retorica della «sinergia» che Castelli suggerisce di mettere in pratica realmente: «Tutti ne parlano ma solo ora qualcosa sta cambiando — ribadisce — Qui sembra che al di là di Schützen e cori non ci sia nulla. Allora, senza polemica, va bene pensare all’orticello, però ricaviamo una grata per permetterci di guardare al di fuori». Tradotto: «Allargare lo sguardo». Da Verona a Innsbruck, passando per Bolzano. TRENTO — L’equazione ormai è assimilata, normalissima. Più o meno il risultato suona così: cultura ovvero promozione turistica quindi ricadute economiche. La ricetta pare ineccepibile. Eppure per gli operatori culturali la sintesi è forse ingenerosa, carica d’aspettative un comparto che è molto altro. Tant’è che Andrea Castelli pensando al «qui pro quo» balza dalla sedia: «Confondere la cultura con la promozione è un errore — commenta l’attore — Così non facciamo altro che creare un minestrone». Fuori di metafora, il pensiero (e il monito) va all’assessore alla cultura fresco di nomina, Tiziano Mellarini, che dello sviluppo economico legato alle potenzialità attrattive della cultura è da sempre convinto (sin dalla scorsa legislatura, nei panni di assessore al turismo). Di lavoro da fare ce n’è parecchio, di aspettative pure. Renzo Fracalossi, regista e presidente della compagnia Club Armonia, suggerisce con garbo un nuovo paradigma: «Se abbiamo percorso il settore del folklore ora è giusto guardare altrove — dice — La cultura deve esplorare il futuro». Oggi nella veste di consigliere provinciale, Lucia Maestri (Pd) pensa invece all’importanza della programmazione. Prima chiarisce la stima riposta in Mellarini («Ha ben sposato l’idea di cultura come sviluppo economico e sociale») poi, definito il denominatore comune, suggerisce la stesura del «primo piano strategico della cultura». Deleghe spezzate Ha sospeso la direzione del Museo storico per buttarsi a capofitto nel vortice elettorale, tra le fila del Pd. Anche se non avrà uno scranno, Giuseppe Ferrandi osserva con attenzione ciò che accade e il suo pensiero, naturalmente, è rivolto alla cultura. La buona notizia coincide con la nomina di Mellarini: «Venendo dal turismo, e avendo ancora in mano le deleghe per i grandi eventi, può aiutare il comparto a proiettarsi verso una logica di sistema complessivo: il nostro patrimonio può diventare elemento forte di promozione». Poi le criticità: «Le deleghe sono spezzettate — aggiunge — Io avrei preferito inserire la cultura nel filone della conoscenza e della formazione, o in alterativa abbinarla al turismo». A ogni modo, ora è bene rimboccarsi le maniche: «Non dobbiamo considerare il Trentino fermandoci alla concentrazione di strutture fra Trento e Rovereto — dice — Lo sviluppo del turismo culturale, si rafforza nell’interazione tra istituzioni e tessuto economico produttivo». Oltre il folklore Inutile nascondersi: nei prossimi cinque anni la cultura dovrà parare i colpi della spending review. Renzo Fracalossi chiede allora attenzione: «L’importante è che lo si faccia in maniera razionale, non sforbiciando a casaccio». Il parametro della selezione, ormai necessaria, dovrà quindi cambiare: «È arrivato il momento delle scelte — prosegue — Se da un lato abbiamo percorso il terreno della scoperta delle tradizioni e del folklore, ora scopriamo altri settori: la cultura deve esplorare il futuro oltre che il passato». Ancora: «L’importante — prosegue — è togliere ogni incrostazione ideologica dalla cultura». Di pari passo, persino la tradizionale distribuzione di contributi potrebbe seguire un nuovo schema, abbandonando l’assistenzialismo: «Perché i contributi non vengono assegnati premiando i virtuosi? — Dice — Abbiamo sempre immaginato i contributi come un tampone per sostenere chi è in difficoltà, perché non pensiamo anche al sostegno della qualità?». Sulla scena L’attore Andrea Castelli. A destra, la neo consigliera provinciale del Pd, Lucia Maestri «Cultura non è turismo» Fin qui le aspettative. C’è un equivoco di fondo che Andrea Castelli chiarisce per evitare fraintendimenti. Il binomio cultura-turismo è fuorviante, a suo dire: «È un errore — dice — Chi confonde la cultura col turismo sbaglia». Una lettura sfalsata che prosegue da tempo: «Tra cultura, turismo e sport si è sempre fatto un minestrone generale, anche in passato — aggiunge — Invece la cultura non è un modo per dare Piano strategico Sin dai primi vagiti dell’asse Trento-Rovereto, tre anni fa, Lucia Maestri ha apprezzato il lavoro di Tiziano Mellarini. A quel tempo, lei era assessore alla cultura del Comune. Oggi da consigliere provinciale strizza l’occhio al collega: «Da anni — spiega — ha sposato l’idea di cultura come sviluppo economico e sociale». Di qui l’auspicio: «Confermare la linea tracciata — dice — Sono certa che Mellarini e Michele Dallapiccola sapranno lavorare insieme». Dietro l’angolo c’è il primo obiettivo: «L’expo 2015 è una vera occasione, si può immaginare un accordo per attrarre in Trentino i visitatori, creando un vero collegamento nella promozione». Nessuno va dimenticato: «Il mondo della cultura — rimarca — non si esaurisce con i musei». Le grandi strutture rischiano infatti di oscurare una galassia articolata. Ecco allora la soluzione: «L’esperienza del Comune può essere un tesoro per la Provincia — precisa — Si può creare un grande piano strategico della cultura che non è la sommatoria dei desiderata, ma una sintesi di tutte le istanze». Una sorta di riferimento nella programmazione, ordinato e coerente. Mai fatto finora a livello provinciale. Marika Damaggio © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista L’ex titolare del turismo illustra i suoi programmi: aiuteremo chi presenta progetti di qualità 1 «Il Trentino dovrà aprirsi al mondo» TRENTO — Bastano poche parole e già s’intravede il suo tocco. Tiziano Mellarini da poco più di 24 ore è il nuovo assessore alla cultura. Una delega che raccoglie con entusiasmo e un approccio che potrebbe sorprendere. Se, infatti, da una parte la continuità con Franco Panizza c’è ed è netta, dall’altra Mellarini ha voglia di superare i confini stretti delle tradizioni e della memoria storica. Detto altrimenti e con piglio diplomatico: «La cultura trentina è sì legata al folklore, ma oggi è vitale aprirci al mondo». Trilinguismo (tema carissimo a Ugo Rossi), consapevolezza che la nostra «è una società multietnica» e collegamenti con Bolzano, Verona, Innsbruck. Le idee già ci sono. Assessore, dal turismo alla cultura: un salto inaspettato? «È stata una sorpresa che ho accolto con entusiasmo. In parte ho già avuto modo di testare il valore della cultura trentina in chiave promozionale e turistica, spesso abbiamo condiviso le scelte con Franco Panizza. Penso che la cultura trentina sia certamente legata alla storia e al folklore, ma oggi è importante aprirsi al mondo, allargare l’orizzonte e interpretarlo in modo moderno. Del resto, siamo una comunità multietnica, è sufficiente pensare al contesto in cui crescono oggi i nostri ragazzi. Lavorerò con questa consapevolezza, senza tralasciare il cammino che abbiamo fatto». In quale modo pensa di declinare questo progetto di rinnovamento? «La cultura dev’essere motore di sviluppo. Penso a Trento e Rovereto come veicolo promozionale, un distretto che può generare occupazione. Parallelamente non dimentichiamo l’importanza del trilinguismo, uno dei progetti che il presidente Rossi promuove da tempo: è l’inizio di un Trentino che si apre. A co- Assessore Tiziano Mellarini minciare da Verona, Bolzano, dal Tirolo». In cosa ci sarà continuità con Franco Panizza e in cosa discontinuità? «Io sono legatissimo alla nostra storia, ma oggi il Trentino ha la necessità di fare grandi passi avanti, inserendosi in un contesto più vivace. Immagino un sistema culturale che si affaccia sul mondo in modo moderno, ma dobbiamo dimostrare di essere pronti». Le risorse sono poche e si dovrà fare delle scelte. In base a quale parametro? «Ciò che mi interessa è la qualità, non solo quella legata alle punte di diamante. Anche il giovane che presenta un progetto meritevole va ascoltato». Ma. Da. © RIPRODUZIONE RISERVATA Istruzione Degasperi e Bottamedi all’attacco. La Uil teme la «latitanza da parte del decisore politico» I grillini: da Rossi uno schiaffo alla scuola In piazza Esponenti del movimento 5 stelle TRENTO — La decisione di Ugo Rossi di tenere per sè le deleghe sull’istruzione scatenano la preoccupata reazione del movimento 5 stelle. La decisione del governatore, secondo i nuovi consiglieri provinciali Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi, fa sì che la scuola «sia un settore relegato così a un ruolo minore e marginale, dequalificato e impoverito, svilito del suo importantissimo e delicatissimo compito di formazione del futuro Trentino. La scelta di privare la scuola trentina di un suo assessorato autonomo è uno schiaffo alla necessità di riportare l’istruzione al centro dell’azione e degli investimenti dell’ente pubblico Provincia». I timori dei grillini riguardano anche gli aspetti economici e finanziari: «Non vorremmo — proseguono Bottamedi e Degasperi — che la decisione di Rossi dimostri la volontà di proseguire nella politica dei tagli orizzontalì alla scuola, toccando in modo drammatico le risorse umane e non offrendo all’istruzione trentina la possibilità di rimediare alla pesante eredità lasciata dall’ex assessore Dalmaso». Un ulteriore punto critico è sollevato sulla burocrazia provinciale: «Non vorremmo inoltre che la decisione di Rossi indichi la volontà di proseguire nel modello di scuola "excel", quello per cui i vari dirigenti burocrati posti a presidio del Dipartimento della conoscenza operano solamente in termini ragionieristici, attraverso tabelle di calcolo complicatissime che tengono conto solo di un criterio: tagliare, tagliare tagliare, mantenendo se possibile gli sprechi (consulenze d'oro, super convegni, progetti onerosi, tecnologia costosissima, strutture scolastiche mega) che fanno tanto vetrina e consolidano la clientela elettorale». Un’ultima urgenza, secondo i 5 stelle è garantire alle «scuole e ai loro dirigenti» una «reale autonomia», perché questi sono «sotto il diretto controllo e potere del presidente della Provincia e del suo vassallo, il dirigente generale Marco Tomasi. Sul piano politico, i grilli traducono tutto così: «Vigileremo costantemente sulle iniziative e sulle scelte del presidente Ugo Rossi in materia di istruzione e di formazione professionale, contrastando con forza tutto ciò che andrà nella direzione contraria all’accrescimento della qualità della didattica e all’investimento sulle risorse umane, pilastri di una scuola orientata all’eccellenza del servizio. Vigileranno e si attiveranno affinchè la scuola trentina possa diventare un organismo realmente autonomo e slegato dalle attuali logiche di potere e controllo del governo provinciale e dalle attuali logiche burocratiche e ragionieristiche del dipartimento della conoscenza». Le scelte di Rossi non piacciono nem- meno alla Uil: «Le perplessità non sono sulle persone, ma sul fatto che «materie assimilabili siano state separate, dopo aggregazioni ormai storicizzate, come l’istruzione, la cultura, l’università e la ricerca o l’dilizia abitativa e il welfare». Quanto alla scuola e al personale, «dubbi solleva — secondo il segretario Walter Alotti — anche la decisione del presidente di riservarsi le deleghe all’istruzione e al personale. La possibilità che questa scelta possa comportare una certa "latitanza" da parte del decisore politico è qualcosa che l’istruzione ha già vissuto in precedente stagioni. Rischio che diventa ancor più concreto dall’aver ricondotto alla carica presidenziale anche l’onere del personale, oltreché la doverosa generale responsabilità politica dell’azione del governo provinciale». R. C. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 Corriere del Trentino Mercoledì 13 Novembre 2013 Trento e Provincia 7 TN Palazzo Thun Audizione in commissione dei rappresentanti degli enti decentrati. Tomasi: «La scelta entro la prossima estate» «Capoluogo, circoscrizioni da mantenere» Monito dei presidenti dei quartieri: eliminarle vuol dire impoverire il territorio Ricerca L’Europa traduce con i software Fbk TRENTO - Quando devono operare delle traduzioni, l’Onu e la Commissione europea si affidano alla Fondazione Bruno Kessler. «Moses» e «Irstlm» sono, infatti, due software open source sviluppati dalla fondazione trentina e ai quali i due enti internazionali hanno deciso di affidarsi in larga scala. Una grande soddisfazione per l’unità Human Language Technologies che ha visto il suo prodotto scaricato 4.800 volte dall’inizio del 2013 in tutto il mondo. «L’obiettivo è migliorare la produttività dei traduttori professionisti — spiega Marcello Federico, responsabile dell’unità Hlt — integrando funzionalità molto innovative all’interno dei tradizionali programmi software di traduzione assistita dal computer che oggi costituiscono la tecnologia dominante nel mercato». © RIPRODUZIONE RISERVATA TRENTO — «Nelle città dove le circoscrizioni sono state abolite, come Brescia o Cremona, le amministrazioni hanno delle enormi difficoltà nei rapporti con i cittadini. Bisogna riformare le competenze dei quartieri, togliere il superfluo. Ma non possiamo scomparire». In un’aula consiliare di Palazzo Thun affollata, per una volta, da presidenti di circoscrizione e componenti degli uffici di presidenza dei quartieri, ieri sera Melchiore Redolfi non ha usato mezzi termini: davanti ai membri della commissione trasparenza, riuniti per l’audizione con i rappresentanti dei sobborghi (convocata dal presidente Marco Patton), il presidente del Centro storico-Piedicastello ha difeso il ruolo dei dodici enti decentrati cittadini. «La consigliera Giovanna Giugni chiede di eliminare le circoscrizioni? Non sa di cosa parla» ha tagliato corto Redolfi, in un intervento appassionato che ha aperto la strada alle riflessioni — dello stesso tenore — degli altri rappresentanti locali. «Il nodo — ha proseguito Redolfi — non sono i soldi: con due consiglieri regionali paghiamo tutto il lavoro degli enti decentrati di Trento, Rovereto e Bolzano. Il fatto è che i cittadini ci riconoscono un ruolo specifico: un presidente non può muoversi senza essere fermato da almeno 50 persone». «Il nostro — ha sottolineato quindi Emanuele Lombardo, portavoce dei presidenti e guida dell’Oltrefersina — è un lavoro importante. I quar- Ma. Gio. tecnici diventerebbero pazzi». Così Sergio Cappelletti, alla guida della circoscrizione del Bondone: «Serve un collegamento con il territorio decentrato. Invito comunque i consiglieri a venire nelle circoscrizioni per capire veramente il nostro lavoro». A richiamare la legge regionale è stato invece Stefano Patton: «Il legislatore regionale — ha ricordato il presidente di Meano — ha sgombrato il campo dal problema dei costi: se il consiglio non si esprimerà, le circoscrizioni rimarranno ma scompariranno indennità di presidenti e gettoni. Concentriamoci quindi sul loro ruolo. Ragioniamo su come riformarle, ma manteniamole: un territorio è fatto di relazioni, di incontri, di contatti con cittadini e associazioni. Non dobbiamo correre il rischio di impoverirlo». Roberto Stanchina, presidente di Ravina-Romagnano, ha incalzato quindi i commissari: «Ci dicano se vogliono o meno le circoscrizioni. E consentano la presenza di due presidenti nelle commissioni che si occupano di temi che ci riguardano, come è successo per il piano sociale». «Le circoscrizioni — ha osservato infine l’assessore Renato Tomasi — organizzano moltissime iniziative e coinvolgono tante associazioni. Ogni decisione, in ogni caso, dovrà essere presa entro l’estate: negli ultimi sei mesi di legislatura, infatti, il consiglio non si potrà esprimere». © RIPRODUZIONE RISERVATA Marika Giovannini Dall’alto Il capoluogo trentino. Sopra, il presidente della commissione trasparenza Marco Patton tieri favoriscono integrazione e socialità, organizzano eventi. Bisogna piuttosto puntare l’attenzione sulle deleghe: su questo la maggioranza ha già prodotto delle proposte condivise». Deciso anche Corrado Pao- lazzi. «Un elemento di raccordo tra Comune e territorio — ha messo in chiaro il presidente di Gardolo — è indispensabile». E rivolto ai consiglieri comunali: «Prima di decidere se mantenere o meno le circoscrizioni, valutate l’impatto dell’eliminazione dei quartieri sulle strutture comunali, che dovrebbero gestire anche le attività culturali, sportive e di altro tipo di cui oggi ci occupiamo noi». Bruno Pintarelli, di Mattarello, è stato ancora più netto: «Le circoscrizioni vanno mantenute, altrimenti i paesi diventeranno un mortorio. Noi ci occupiamo dei problemi quotidiani dei territori, delle piccole questioni. Ascoltiamo la gente: se questo compito dovesse passare al Comune, i Oltrefersina Madonna Bianca, a fine mese la conferenza con Itea TRENTO — Il restyling delle «torri» di Madonna Bianca torna sul tavolo della circoscrizione dell’Oltrefersina. Lunedì sera la questione è stata affrontata dal consiglio guidato da Emanuele Lombardo: nella sala di via Clarina, il vicesindaco Paolo Biasioli e i tecnici di Itea spa hanno aggiornato il quadro, alla luce dei questionari somministrati ai residenti delle «torri» nelle scorse settimane. Proprio per approfondire i risultati dell’indagine anche con la popolazione, nella riunione di lunedì è stata messa in agenda una conferenza con Itea spa. L’incontro dovrebbe essere fissato a fine mese, probabilmente tra il 27 e il 28 novembre. Via libera della circoscrizione, lunedì, anche alla realizzazione di nuovi loculi nel cimitero di San Bartolomeo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Verso l’inverno Piste aperte dal 30 novembre: al via la nuova seggiovia Montesel. Promozioni per bambini e famiglie numerose Bondone, per i trentini sconti su skipass e corsi TRENTO — La palestra bianca dietro casa dei trentini, ovvero il monte Bondone, si prepara all’apertura delle piste prevista per il 30 novembre, intanto i residenti nel comune di Trento possono acquistare skipass e prenotare i corsi di sci a prezzi «concorrenziali», o almeno con pacchetti e offerte che mantengono i costi in linea con quelli dello scorso anno. È quanto presentato ieri a palazzo Geremia dall’amministrazione comunale, dall’Apt Trento, Monte Bondone, valle dei Laghi e da Trento Funivie. Tra le novità della stagione invernale: la nuova seggiovia Montesel e le agevolazioni sui pacchetti settimanali da trascorrere nelle città gemellate con Trento. Gli sconti per ragazzi «Il Comune, nonostante la diminuzione delle risorse — ha tenuto a precisare l’assessore allo sviluppo economico Fabiano Condini — ha confermato il contributo di 100.000 euro a favore delle famiglie trentine che potranno sciare a prezzi agevolati sulla montagna di Trento». In particolare la promozione riguarda i bambini e i ragazzi (fino ai 19 anni) che potranno ritirare all’anagrafe del Comune (entro il 10 gennaio) un buono sconto pari a 115 euro per l’acquisto di uno skipass stagionale sul Bondone. In pratica i cuccioli (nati dopo il primo dicembre 2005) potranno sciare per tutta la stagione con 59 euro; i bambini (nati dal primo gennaio 2003 al 30 novembre 2005) con 108 euro; i ragazzi (nati dal primo dicembre 1997 al 31 dicembre 2002) con 140 euro e i giovani (nati dal primo gennaio 1995 al 30 novembre 1997) con 190 euro. Particolari tariffe sono state studiate anche per le famiglie, agevolando soprattutto quelle più numerose. Oltre alla gratuità per il primo figlio, di età inferiore ai 19 anni, gli adulti potranno risparmiare sul loro abbonamento sta- gionale, acquistandolo a 299 euro. Per ogni figlio a partire dal secondo (di età inferiore ai 19 anni), poi, la quota aggiuntiva a carico della famiglia sarà di soli 60 euro. Insomma una famiglia di tre persone potrà sciare fino alla prossima primavera con poco meno di 600 euro. Più utenti Sconti e tariffe agevolate (per abbonamenti giornalieri e stagionali) sono stati riservati anche ai residenti nel comune da Trento Funivie, il cui presidente Fulvio Rigotti ha sottolineato: «Nonostante i contributi tre anni fa fossero il doppio, in questi anni abbiamo visto crescere notevolmente gli utenti che accedono ai servizi proposti, segno che ai trentini la montagna piace e grazie alle diverse iniziative proposte stanno riscoprendo il piacere dello sport bianco». In pratica non solo un adulto (nato dal primo dicembre 1948 al 31 dicembre 1994) potrà acquistare un abbonamento in prevendita a 299 euro fino al 2 dicembre (poi il prezzo salirà a 320 euro), ma sarà valido «night&day» (ossia anche per le sciate in notturna del giovedì e del sabato) con l’aggiunta di tre giornate gratis di sci a scelta tra Paganella e Folgaria, grazie all’accordo con Paganella Ski e Skipass Folgaria Lavarone. Tra le promozioni è da segnalare anche l’offerta skibus, il servizio di collegamento tra Trento e la skiarea del Bondone, attivo tutti i sabati, domenica e festivi da dicembre a fine stagione e tutti i giorni durante le festività natalizie, che darà diritto a uno sconto del 10% su skipass e noleggio attrezzature, all’insegna della mobilità sostenibile. Dalla scuola alle piste Agevolazioni anche per i corsi di sci grazie al programma «Scuola Sport» riservato a tutti gli istituti primari e secondari di primo grado, sia pubblici che paritari, del comune di Trento. I corsi partiranno il 10 gennaio e proseguiranno per 10 settimane (sempre sul Bondone) nelle giornate di venerdì pomeriggio e sabato mattina con tariffe che che vanno dai 178 euro ai 198 euro per lo sci alpino e di 137 per lo sci nordico (informazioni all’Ufficio istruzione e sport del Comune, al numero telefonico 0461 884175, e negli uffici dell’Apt al numero telefonico 0461 216000). In notturna Anche quest’anno si potrà sciare di sera Snowboard e ciaspole Infine, tanti gli appuntamenti sulle piste. È stata infatti confermata anche Il libro per quest’anno la possibilità di sciare in notturna (a partire dal 28 dicembre), ogni giovedì e sabato su tre piste (Diagonale Montesel, Cordela, Lavaman) e nello snowpark. Il divertimento sarà assicurato anche per chi pratica snowboard e freestyle. Lo snowpark e le piste del monte Bondone saranno infatti non solo teatro delle prossime Universiadi ma ospiteranno un ricco programma di eventi a partire dal 12 gennaio. E come ha rilevato Elda Verones, direttore dell’Apt Trento, monte Bondone e valle dei Laghi: «Quest’inverno il Bondone non finirà di stupire anche con passeggiate tra i boschi, escursioni con le ciaspole, pattinaggio a Vason e il servizio di mini-club direttamente sulle piste, ideale per genitori con bimbi e tanta passione per lo sci». Linda Pisani © RIPRODUZIONE RISERVATA Commercio Euregio, l’analisi di Parolari «Collaborazioni decisive» Trentina Sara Parolari ha collaborato alla pubblicazione sull’Euregio presentata lunedì all’Eurac TRENTO — «Abbiamo voluto raccogliere e sviluppare gli atti di un convegno tenutosi nel 2012 perché trattava di una tematica importante in un momento di crisi economica come questo: abbiamo preso l’Euregio come territorio di riferimento, per capire cosa accadeva in questi tre territori di confine nella prospettiva di forme di collaborazioni territoriali. L’obiettivo era quello di capire quali sono gli spazi di manovra per delineare come la cooperazione tra regioni sia sempre più importante anche su base finanziaria: in questo momento la situazione in Italia è in standby, nell’ultima fase politica in particolare non è stato fatto un granché». Così Sara Parolari, trentina, racconta la nascita del libro «Federalismo fiscale e autonomie territoriali: lo stato dell’arte nell’Euregio Tirolo-Alto Adige/Südtirol-Trentino» curato da Francesco Palermo, con la collaborazione di Parolari e Alice Valdesalici, presentato lunedì all’Eurac di Bolzano. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 Sociale, riapre il caffè con i gestori del Nettuno TRENTO — Dopo la lunga chiusura, riapre il bar del Teatro Sociale di Trento: i nuovi titolari sono Enrico e Walter, gestori per 14 anni del Nettuno. (Foto Rensi) Codice cliente: 2684846 Codice cliente: 2684846 11 Corriere del Trentino Mercoledì 13 Novembre 2013 TN Economia Mutui Canestrini: «Con le banche procedure stragiudiziali, ma a volte si va in tribunale» Sindacati Proclamate 15 ore 1 Addetti del credito Altri due scioperi Incertezza sui salari Tassi d’usura, scatta il rimborso Codacons: «In media affrontiamo tre casi a settimana» TRENTO — Il problema dei tassi d’interesse che oltrepassano la soglia d’usura viene preso di petto dal Codacons che informa: «Se la banca ha superato la soglia si può chiedere la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro solo la quota capitale». La presidente regionale Gloria Canestrini conferma l’entità del fenomeno: «Ogni settimana allo sportello trattiamo 30 o 40 casi. Di questi in media 2 o 3 hanno a che fare con tassi d’usura». L’argomento è quanto mai attuale visto che a fine ottobre una banca importante come Btb è incorsa in una causa: un suo cliente, per colpa di «interessi a tassi usurai», ha chiesto quasi 140.000 euro di risarcimento. «A livello locale — conferma Canestrini — stiamo operando con l’aiuto di Caritas e altri soggetti. Il problema è che fino a qualche tempo fa le banche hanno erogato crediti con molta facilità. Molto spesso era chiaro che il cliente non sarebbe riuscito a far fronte all’entità delle rate, ma il fatto veniva minimizzato. Da notare — approfondisce — che gli istituti hanno anche dinamiche di concorrenze interne e di pressing a stipulare contratti, fattori che hanno spinto gli operatori a rischiare». Dopo l’abbassamento dei tassi d’interesse da parte della Bce il livello di usura può essere collocato indicativamente fra il 6 e il 7%, ma dipende dal singolo caso. «Siamo di fronte a una situazione da non credere — commenta l’avvocato Canestrini — quando cambia il tasso d’interesse si fa una gran fatica a vedere gli istituti di credito adeguarsi ai nuovi livelli. Una cosa che all’estero non capita, l’adeguamento è automatico». Chi ritiene di avere a che fare con tassi d’usura deve mettere in conto un controllo dettagliato «della somma di tasso d’interesse di base con le altre spese e l’interesse di mora» dice la Codacons. Conteggi non facili da realizzare, «per questo ci affidiamo a professionisti del ramo» conferma Canestrini. «Prima di tutto avviene una scrematura dei casi, in modo da capire se i soggetti che si rivolgono a Codacons hanno un problema di "capienza", vale a dire che non ce la fanno più a sostenere le condizioni pattuite in un periodo migliore della loro vita, oppure se siamo di fronte a un oggettivo problema d’usura». «Noi con le banche ci muoviamo solo dopo aver fatto verifiche puntuali — continua l’avvocato —, dopodiché contattiamo i direttori. Devo dire che la maggior parte dei dirigenti affronta la cosa con buon senso, cercando una soluzione stragiudiziale che consenta di risolvere il problema». Codacons non lo dice, ma pare che fra i più propensi a risolvere i nodi fuori dal tribunale ci siano le banche locali, mentre altre preferiscono affidarsi a un giudice. «Ovvio che andare in tribunale ha dei costi che possono spaventare le persone — conclude il Codacons —, ma ci sono margini di manovra per riuscire a intervenire». Enrico Orfano © RIPRODUZIONE RISERVATA Istat La spesa pensionistica vale il 14,53% del Pil TRENTO — Nel 2011 la spesa per le prestazioni pensionistiche in Trentino ha inciso per il 14,53% rispetto al prodotto interno lordo della provincia. Un dato che colloca il territorio fra quelli con spesa più contenuta, visto che la media nazionale è del 16,84% e i due estremi sono rappresentati da Liguria con 21,25% e Bolzano con 11,47%. Nel 2011 in Trentino sono state erogate 206.564 pensioni a 141.625 pensionati, per un importo complessivo di 2,366 miliardi di euro. L’importo medio delle pensioni è di Panorama Sistema Arca-casa in legno Convenzione con Ucct In vista azioni comuni Arca Casa Legno, il sistema di certificazione delle costruzioni in legno promosso da Trentino Sviluppo, ha firmato una convenzione con Ucct Unione Costruttori chiusure tecniche che sancisce una collaborazione orientata alla promozione comune ma anche alla partnership tecnica. La collaborazione sarà volta a far meglio conoscere reciprocamente le aziende associate, trentine e italiane ma anche internazionali, che operano nel ramo di edilizia e costruzioni, ed a sviluppare progetti comuni orientati alla promozione di componenti quali porte tagliafuoco e basculanti per garage nell'ambito dell'edilizia sostenibile in legno. Conf.Servizi, Paissan presidente. Mauro Paissan, 3 titolare dell'agenzia di comunicazione Paissan&Partners di Trento, è il nuovo presidente di Conf.Servizi-Confesercenti Trentino. La sua elezione è avvenuta all'unanimità. Agrialp 2013, 40.000 visitatori. Numeri «al di là di 4 ogni aspettativa» per Agrialp 2013, la Fiera agricola dell'Arco alpino che, con i suoi 406 espositori italiani e stranieri, ha richiamato nei padiglioni di Fiera Bolzano oltre 40.000 visitatori. Il record di pubblico è stato dovuto in parte all'aumento dei visitatori provenienti da fuori provincia: il 22,6% è giunto da altre regioni italiane (il 12,2% dal Veneto, il 10,7% dal resto d'Italia) ed il 2,3% dall'estero. Stabile l'alta percentuale di visitatori provenienti dal Trentino (30,8%). Thermovacuum Ivalsa, l’Europa finanzia. L'istituto Ivalsa-Cnr ha messo a punto un processo per produrre una nuova generazione di legno termicamente modificato, che così acquista particolari doti estetiche e di durabilità. Il progetto Thermovacuum è stato finanziato dalla Commissione europea, che darà il 50% di 1,8 milioni a fondo perduto. 11.457 euro, mentre quello dei redditi pensionistici — che è l’ammontare degli importi delle pensioni percepite da ciascun beneficiario — è pari a 16.711 euro. In questo caso la forbice va dal valore più basso del Molise, con 9.226 euro per l’importo medio della singola pensione, al massimo del Lazio con 13.170 euro. Lo studio pubblicato ieri dall’Istat dà conto anche di altri dati relativi alla previdenza. Nel 2011 in Trentino il rapporto dei pensionati sul totale degli occupati è del 61,3%, mentre la percentuale dei pensionati sulla popolazione in età attiva è del 41,6%, mentre la percentuale dei pensionati sul totale della popolazione è del 27%. La spesa pensionistica sugli occupati è di 10.239 euro, mentre la spesa pensionistica per ogni abitante in età attiva è di 6.955 euro. Infine per ogni abitante il carico di spesa pensionistica è di 4.509 euro, tutti valori nella media rispetto al panorama nazionale. E. O. TRENTO — Altre 15 ore di sciopero entro fine febbraio, una grande manifestazione nazionale a Roma e altre iniziative «non convenzionali» contro la disdetta del contratto collettivo nazionale di lavoro in scadenza il 30 giugno 2014 da parte di Abi. Continua la protesta dei bancari, che lo scorso 31 ottobre ha coinvolto i 2000 dipendenti delle banche con contratto Abi, esclusi dunque i circa 2500 delle Casse rurali che, invece, non si sono visti disdire il contratto. Per Romano Vicentini della Fisac Cgil non ci sarebbero ancora vere e proprie richieste, in attesa di sedersi finalmente a un tavolo con Abi, che per ora non ha dato alcuna risposta ai sindacati, ma al centro del contendere ci sarebbe soprattutto il previsto adeguamento, entro il 31 dicembre, del fondo solidarietà e assistenza al reddito che fino ad oggi aveva accompagnato molti lavoratori alla pensione anticipata. «La disdetta unilaterale, che di solito viene concordata con i sindacati — commenta Vicentini — riguarda 1500-2000 lavoratori, i giovani bancari e tutti quelli che sono stati assunti dopo l'anno 2000 non hanno uno Vita (Fabi) stipendio che possa considerarsi particolarmente «Il loro fine è cancellare buono e non hanno più alil doppio livello cun extra oltre la tredicesidi contrattazione, ma». Anche per questi lasenza limiti al ribasso» voratori c'è stato dunque in questi anni un livellamento generale verso il basso sia dal punto di vista contrattuale che remunerativo. «La cosa più importante — spiega Paolo Vita di Fabi — è che la base continui a seguirci» forte di un precedente anche trentino. «Lo scorso anno il 2 luglio — racconta — facemmo una giornata di sciopero contro Intesa San Paolo che da parte sua aveva fatto la stessa cosa che fa oggi Abi». Quella volta i sindacalisti avevano ottenuto il ripristino del 90% delle condizioni presenti nel contratto appena disdetto. Al momento però con Abi non c'è alcuna trattativa in corso. «Il fine — commenta Paolo Vita — è cancellare i due livelli di contrattazione: finora a livello nazionale si discuteva anche il minimo salariale dal quale partire per le contrattazioni con le singole banche, se invece da domani non esisterà più alcun minimo da cui partire perché non si firmerà più alcun contratto collettivo allora ogni contrattazione verrà fatta solo banca per banca, senza alcun limite al ribasso». Sara Santolini © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Federcoop Uil Su base annua la diminuzione delle ore concesse è del 50% Vicepresidente trentino alla «Copa-Cogeca» La nomina Samuel Cornella è delegato Ue di Federcoop TRENTO — Nuovo incarico per Samuel Cornella, delegato della Cooperazione Trentina a Bruxelles. Cornella è stato eletto vicepresidente del comitato giuridico-fiscale di Copa-Cogeca, che da oltre mezzo secolo rappresenta in sede europea 36.000 cooperative agricole per un fatturato totale di 36 miliardi di euro. «Cornella si è ben integrato nel nostro team occupandosi di concorrenza, aiuti di Stato, appalti e sviluppo rurale» commenta Leonardo Pofferi, direttore dell'ufficio di Fedagri-Confcooperative Bruxelles e presidente del Comitato di coordinamento cooperativo della Cogeca. © RIPRODUZIONE RISERVATA Vigilanza Vendita North east service L’interesse dei concorrenti TRENTO — A breve la North east service potrebbe essere venduta: stanno alla finestra i 34 addetti di Trento e i 60 di Bolzano. A quanto pare i concorrenti della Nes sarebbero pronti ad acquistare il caveau e le sale conta della società e addirittura l'intero ramo della vigilanza. A giorni dovrebbe inoltre arrivare la firma sul prestito-ponte con un istituto di credito per garantire la continuità dell'attività ordinaria in vista della possibile vendita del ramo e dei bene aziendali. È questo l'esito dell'incontro che si è tenuto l’altro ieri a Unindustria Treviso. La società di Luigi Compiano indagato per un’appropriazione indebita da oltre 40 milioni di euro. Il buco nelle casse della società, che ne pregiudica la sopravvivenza, sfiorerebbe i 90 milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 Cassa integrazione: -30% Calo in ottobre, coinvolte 1159 persone TRENTO — Calo del 30% abbondante delle ore autorizzate di cassa integrazione nel mese di ottobre, in confronto con il mese precedente. Il dato emerge dal rapporto della Uil pubblicato ieri. Il numero totale di ore di cassa autorizzate ad ottobre è stato di 197.004, in calo per l’appunto del 30,2% rispetto a settembre. In particolare la cassa ordinaria arriva a 69.499 e cala del 28%, la straordinaria arriva a 113.088 ore e cala del 36,7%, mentre la cassa in deroga raggiunge le 14.417 ore e cresce del 106,7%. Le stime di quanti lavoratori sono effettivamente coinvolti dalla cassa integrazione (senza tenere conto dell’effetto tiraggio, vale a dire di quante ore sono state effettivamente utilizzate dall’impresa) parlano di 1.159 addetti coinvolti, con una diminuzione di 500 unità rispetto a settembre. Gli addetti in cassa ordinaria sono stimati in 409 unità (-159), quelli in straordinaria sono in 665 (-386) e quelli in deroga sono in 85 (+44). Il confronto con i dati dell’ottobre 2012 mostra un andamento ancora migliore. Su base annua il numero di ore di cassa integrazione autorizzate cala del 49,4%. In particolare sono in calo tutte le voci: sia la cassa ordinaria (-63,5%), la cas- sa straordinaria (-31,9%) e quella in deroga (-56,5%). Un deciso calo è visibile anche in relazione al numero di addetti coinvolti. La differenza su base annua è di 1.132 unità, quasi un dimezzamento rispetto alle 2.291 unità di ottobre 2012. In particolare la ordinaria è a -710 unità, la straordinaria a -312 e la deroga a -110. Dando uno sguardo ai settori, ad ottobre 2013 le ore autorizzate sono 74.442 nell’industria, 111.129 nell’edilizia, 3248 nell’artigianato e 8185 nel commercio. E. O. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’assemblea Funivie, stato di agitazione In 240 pronti a protestare TRENTO — I lavoratori delle funivie Pinzolo, Tonale, Bondone, Folgarida-Marilleva, Pejo, Madonna di Campiglio e Paganella (in tutto 240) si sono riuniti l’altra sera al teatro di Dimaro in assemblea generale. I lavoratori delle aziende interessati dalla disdetta degli accordi aziendali di secondo livello (Trento funivie, Funivie Folgarida Marilleva, Funivie Pinzolo, Funivie Carosello Tonale) visto lo stato attuale delle trattive e sentite le proposte aziendali che prevedono il taglio delle attuali retribuzioni in maniera pesantissima (con punte fino ai diecimila euro annuali) danno mandato a Rsa e sindacati di mettere in campo tutte le azioni necessarie alla tutela del proprio reddito, che non può subire decurtazioni, proclamando da subito lo stato di agitazione di tutto il personale, che se non sufficiente a far rivedere le posizioni aziendali si trasformerà in successive azioni di sciopero. Come prima azione di lotta si bloccheranno di conseguenza tutte le prestazioni previste dai contratti aziendali di secondo livello disdettati unilateralmente da parte delle aziende. Verranno coinvolti anche i nuovi amministratori provinciali. © RIPRODUZIONE RISERVATA R3110923 l 'Adige a MATTARELLO grande esposizione ampio parcheggio tel. 0461 945726 Nuovo ingresso da via Nazionale LUN-SAB 9-12 | 15-19 31113 www.patiflex.it www.ladige.it Mercoledì 13 novembre 2013 9 771594 144005 Materassi - Reti a doghe motorizzate Letti Tessili - Guanciali - Poltrone alzapersona Piumini d’oca - Tappezzeria con rifacimento divani e poltrone Anno 66 - numero 313 • 1,20 euro Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige Montagna 23 Dal 30 novembre si torna a sciare sul Bondone Trento 19 Oltre mille giovani trentini con disturbi alimentari Pergine 33 Sì alla nuova biblioteca Costerà 3,7 milioni di euro PROVINCIA Olivi illustra le linee di politica economica: segnale immediato con gli ammortizzatori 1 Primo obiettivo: giù l’Irap ANNIBALE SALSA I provvedimenti sono attesi già dalle prossime riunioni dell’esecutivo D are ossigeno alle imprese, soprattutto a Pmi e artigiani, per sostenere l’abbrivio della crescita. Come? Allentando la pressione fiscale, agendo sul fronte Irap. E, nel contempo, dare attuazione alla delega sugli ammortizzatori sociali. Saranno questi tra i primi atti della nuova giunta provinciale, assicura il vicepresidente Alessandro Olivi, nonché assessore allo sviluppo economico e al lavoro. Negli anni della crisi, spiega, la Provincia ha difeso con i denti il tessuto industriale presente sul territorio; ora si tratta di allargare gli interventi di sostegno, ricorrendo proprio alla leva fiscale. Già nelle prossime riunioni di giunta, dunque, verranno presi provvedimenti in questa direzione. «Report», l’allarme di Calliari (Coldiretti) sulle varietà di mela Povertà in Italia, ecco come cambia CLAUDIO FERLAN ggi alle 17.30 presso l’Istituto Storico ItaloGermanico di Trento Marina Garbellotti (Università di Verona) e il giornalista Marco Girardo (Avvenire) interverranno sul tema della povertà, e dell’evoluzione del fenomeno in Italia nei secoli. O na delle emergenze nell’Italia del U sociali 2013 è, fuori di dubbio, la povertà. Non è una novità: una ben documentata analisi, qual è quella di Marina Garbellotti (Per carità. Poveri e politiche assistenziali nell’Italia moderna, Carocci 2013) ce ne offre prova certa e ci invita a riflettere suggerendo un dialogo tra attualità e storia. Sarebbe fin troppo banale parlare di corsi e ricorsi storici: un’attenta riflessione sul passato ha ambizioni ben più avvedute di un vago richiamo alla ripetitività o a una presunta ciclicità. Indagare le vicende di secoli fa porta con sé il desiderio di arricchire la consapevolezza del presente. CONTINUA A PAGINA 46 P. GHEZZI A PAGINA 9 ALLE PAGINE 13 - 14 - 15 TWITTER @giornaleladige: seguite anche i «tweet» con notizie e commenti In fin di vita dopo lo schianto Una 27enne di Trento in moto travolta da un furgone C ristina Carletti, 27 anni di Trento, è ricoverata in fin di vita all’ospedale Santa Chiara di Trento, nel reparto di rianimazione. Ieri pomeriggio, a bordo della sua moto, una Ducati Monster, si è scontrata con un furgoncino guidato da un uomo di 67 anni, che ha invaso la corsia opposta, forse per un malore o per un colpo di sonno. L’incidente è avvenuto poco dopo le 14 lungo la statale della Gardesana, tra Vezzano e Padergnone. Cristina Carletti stava viaggiando in direzione Sarche. Fortissimo l’impatto per la giovane motociclista. L. PONTALTI A PAGINA MORTO IN PISTA DUE CONDANNE Pio Maturi e Luciano Caola, direttore delle Funivie Pinzolo e responsabile della manutenzione, sono stati condannati per la morte di uno sciatore perugino sulla pista Tulot. Ai parenti della vittima 600 mila euro. A PAGINA 21 Il caso | Destinazioni preferite la Svizzera, il principato di Monaco e gli Emirati 2 Nei paradisi fiscali 469 milioni trentini Smettila di sognare!... La realtà è al N VENERDÌ 15 NOVEMBRE GRANDE OSPITE COTTON Impresa Trento ELENA GRIMALDI SIAMO SEMPRE APERTI COTTON CLUB Vigolo Baselga (TN) via III Novembre - www.cottonclublapdance.com Cell. Franz 329 3060559 - Cell. Nicola 329 4353688 - [email protected] A3110796 IL DIBATTITO È la mezzadria il destino che attende i coltivatori, perché non saranno più padroni delle proprie produzioni; schiavi, invece, dei brevetti, che hanno «blindato» le nuove varietà di mela. Lo denuncia, a «Report», Gabriele Calliari, presidente di Coldiretti. on si arresta la corsa ai paradisi fiscali. Per chi può, ovviamente. Nel corso del 2012, i bonifici partiti da Trentino e Sudtirolo con destinazione paesi a fiscalità privilegiata sono aumentati del 19% rispetto al 2011, raggiungendo i 469 milioni. Destinazione preferita, la Svizzera, ma anche Montecarlo e gli Emirati. In deciso aumento le segnalazioni antiriciclaggio: 581 in regione, 318 in provincia di Trento, il 36% in più. F. TERRERI A PAGINA 8 IL TRENTINO E L’EUROPA Le Alpi sono cerniera, la guerra le fa barriera Le priorità della nuova giunta: ossigeno a imprese e artigiani «Schiavi dei brevetti» Pallavolo 40 Birarelli promosso capitano della nazionale 18 rendo spunto da una lettera pubblicata su l’Adige di domenica scorsa 10 novembre, a firma Marcello Martignoni da Aldeno, limitatamente alla questione della «barriera alpina». Come studioso di tutte le Alpi - dal Passo di Cadibonao Bocchetta di Altare, nei cui dintorni sono nato, fino al Passo Idrja seguendo la ritmica scansione scolastica del «Ma-Con-Gran-Pena-Le-Re-Ca-Giu» vorrei soffermarmi sul ruolo geopolitico della catena alpina nella storia delle Alpi. Su tali temi sono intervenuto più volte su questo giornale. Il punto della lettera che desidero evidenziare si riferisce all’affermazione secondo cui: «La montagna è, di per sé, barriera fisica». Non vi è alcun dubbio che le Alpi, in particolare, e le catene montuose, in generale, rappresentino un ostacolo all’attraversamento da parte degli uomini. Si tratta di una verità del tutto evidente dal punto di vista fisico. Tuttavia la presenza, lungo le Alpi, di una grande quantità di passi e valichi ha reso «poroso» il territorio alpino fin dall’antichità. Ma è soprattutto a partire dal basso Medioevo, dopo l’anno Mille, che si andranno formando a cavallo dei passi nuove entità amministrative. A esse si deve la trasformazione dell’idea di montagna da «barriera geo-fisica» a «cerniera geo-politica». P CONTINUA A PAGINA 47 «Viviamo sotto assedio» Quartiere in rivolta contro Casa Pound «Se il questore pensa di farci vivere in una zona militarizzata non lo accettiamo». I residenti di via Marighetto sono le vere vittime della tensione portata nel quartiere da Casa Pound e dalle manifestazioni di anarchici e disobbedienti contro i «fascisti del terzo millennio». «Siamo stufi di vivere in un quartiere blindato dalla polizia» dicono gli abitanti di Trento sud che chiederanno di far chiudere Casa Pound. D. BATTISTEL A PAGINA 20 ECONOMIA L3103003 8 SOLDI mercoledì 13 novembre 2013 L3103003 Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] G l'Adige Rapporto Uif-Bankitalia, crescono anche i flussi dai paesi Impennata di segnalazioni di operazioni sospette: +36% a fiscalità privilegiata. Dei 300 miliardi di patrimoni italiani Sono 40 in regione quelle passate alla Dia, rilevati 4 reati all’estero non dichiarati oltre 2 potrebbero essere regionali di riciclaggio, 1 di impiego di beni di provenienza illecita 1 Capitali, 469 milioni nei paradisi fiscali Svizzera, Monaco, Emirati: +19% nel 2012 Antiriciclaggio boom: in Trentino 318 allarmi FRANCESCO TERRERI twitter: @fterreri TRENTO - Trentini e altoatesini con disponibilità finanziarie corrono a portare i soldi nei paradisi fiscali. Nel 2012 i bonifici dalla regione verso i paesi a fiscalità privilegiata sono aumentati del 19% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 469 milioni di euro. Sono cresciuti della stessa dimensione, peraltro, anche i flussi in entrata, pari a 471 milioni, segno che dalle aree off-shore si continua a investire qui da noi, mantenendo i vantaggi fiscali delle piazze internazionali. Inoltre l’anno scorso hanno fatto un nuovo balzo le segnalazioni antiriciclaggio: 581 in regione, 318 in provincia di Trento, il 36% in più dell’anno prima. Il quadro emerge dall’ultimo rapporto annuale dell’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) della Banca d’Italia, appena pubblicato. L’Uif monitora i flussi di bonifici scambiati con controparti residenti all’estero, che a livello nazionale vedono nel 2012 una movimentazione di oltre 1.300 miliardi di euro, legata in gran parte all’interscambio commerciale dell’Italia. Particolare attenzione è riservata ai bonifici che interessa- Riciclaggio e paradisi fiscali in regione 2008 2009 2010 2011 2012 Var. 2011-2012 nd 112 191 234 318 Bolzano nd 81 152 258 263 1,9% 127 193 343 492 581 18,1% Totale Regione 35,9% Flussi di capitali con paesi e territori a fiscalità privilegiata (milioni di euro) 2008 2009 2010 2011 2012 Var. 2011-2012 Bonifici dal Trentino Alto Adige ai paradisi fiscali 432 468 444 393 469 19,3% Bonifici dai paradisi fiscali verso il Trentino Alto Adige 396 660 492 396 471 18,9% Fonte: elaborazione su dati Uif-Banca d’Italia no controparti o intermediari finanziari residenti in aree «sensibili» dal punto di vista dell’evasione fiscale e dell’azione di contrasto del riciclaggio. Verso i paesi o territori a fiscalità privilegiata o non cooperativi la movimentazione nazionale è di oltre 59 miliardi in uscita dall’Italia e di oltre 71 miliardi in entrata. La Svizzera continua a configurarsi come la piazza finanziaria più importante, con più del 60% dei flussi in entram- be le direzioni, e in questo caso c’è una quota importante di transazioni commerciali. Nelle posizioni più elevate continuano a collocarsi, pur con importi inferiori, piazze asiatiche dell’estremo oriente (Hong Kong, Singapore, Taiwan), gli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi, Dubai), il Principato di Monaco e la Repubblica di San Marino. Nel recente convegno di Bolzano organizzato da Alpenbank, è stata riportata la stima di 300 2 Tassi oltre soglia di usura Codacons: azioni di recupero TRENTO - Le banche concedono finanziamenti applicando troppo spesso tassi usurari. Ultimamente la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo il quale, nel calcolo ai fini della legge sull’usura, devono essere prese in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora. Come già aveva fatto Sos Utenti (l’Adige del 16 ottobre), sul caso interviene anche il Codacons: «Invitiamo tutti i cittadini del Trentino Alto Adige che hanno acceso un mutuo o un finanziamento a verificare se, al momento della stipulazione del contratto, il tasso soglia dell’usura sia stato superato o meno, sommando il tasso d’interesse di base con le altre spese e con l’interesse di mora». «Se la banca ha applicato tassi d’interesse usurari - spiega il Codacons - si può chiedere la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale. Infatti l’articolo 1815, secondo comma, del codice civile prevede che se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi». Si apre così la strada ad azioni risarcitorie da parte dei titolari di mutui. Segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio (numero) Trento CONTA PURE L’INTERESSE DI MORA miliardi di euro di patrimoni italiani detenuti all’estero e non dichiarati e si è parlato delle soluzioni mirate necessarie per i flussi di rientro, anche alla luce del piano per il rientro dei capitali del ministro dell’Economia Saccomanni. Sulla base di questa stima e della quota dei flussi negli ultimi anni dal Trentino Alto Adige verso i paradisi fiscali, il patrimonio dei possidenti regionali nelle località off-shore dovrebbe essere superiore ai 2 miliardi. Una nuova impennata si registra negli Sos, gli allarmi antiriciclaggio che arrivano dagli intermediari finanziari, primi fra tutti le banche, e dai professionisti (poco in Trentino). Nel 2012 le segnalazioni in provincia sono state 318, il 35,9% in più delle 234 del 2011 e ormai quasi tre volte gli Sos del 2009, che erano 112. A Bolzano le segnalazioni sono state 263, l’1,9% in più del 2011. Dall’ultima relazione sull’attività della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, presentata in Parlamento dal ministro dell’Interno, emerge che sono state 40 in regione le segnalazioni antiriciclaggio 2012 passate alla Dia, in nessuna delle quali è stato trovato un legame con la criminalità organizzata. I fatti di reato rilevati sono 4 nel riciclaggio e 1 nell’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. 3 Alimentari, bar, benzina costano meno Prezzi in calo dello 0,3% a ottobre L’incremento annuo si ferma allo 0,4% Pesa però la contrazione dei consumi IMMOBILIARE TRENTO - Alimentari, casa, carburanti, bar, telefonini a ottobre costano meno. Secondo l’Istat e il servizio statistica della Provincia, il mese scorso l’indice dei prezzi al consumo a Trento è sceso dello 0,3%, secondo calo consecutivo dopo settembre. L’inflazione su base annua, quindi, non c’è quasi più: il tasso tendenziale scende allo 0,4%, il tasso medio all’1,4%. A livello nazionale il calo mensile è dello 0,1% e il tasso tendenziale è allo 0,7%. Ma non è solo una buona notizia per le tasche delle famiglie trentine e italiane. Come sottolineano associazioni di produttori e di consumatori, a pesare maggiormente sul crollo dei prezzi è la contrazione dei consumi. Tra i capitoli merceologici, i prodotti alimentari e bevande analcoliche vedono i prezzi di ottobre scendere dello 0,2% rispetto al mese precedente. Su base annua si registra ancora un incremento dello 0,4%. Più accentuato il calo mensile della voce abitazione, acqua, elettricità e combustibili, cioè casa e Accordo trentini-Comune. «Interesse da parte di investitori esteri» bollette, che scendono dello 0,6% e dell’1,1% rispetto all’ottobre 2012. Vanno giù, come abbiamo spiegato sull’Adige del 1° novembre, i prezzi dei trasporti, in primo luogo quelli dei carburanti: è dello 0,7% il calo mensile, mentre su base annua resta un aumento dello 0,3%. Alberghi e pubblici esercizi scendono dello 0,4%, ma crescono del 2,1% in un anno. Il calo più consistente, come di consueto, è quello della voce comunicazione, che comprende cellulari, smartphone e altri strumenti hi-tech: i prezzi scendono del 4,5% nel mese e di ben l’8,6% in un anno. Sono fermi nel mese i prezzi delle bevande alcoliche, in calo dello 0,4% su base annua. Ritocchi dello 0,1% in più per abbigliamento e calzature, che scendono dell’1,8% in dodici mesi, servizi sanitari, che invece in un anno crescono dell’1,6%, ricreazione e cultura, in calo annuo dello 0,5%. Salgono dello 0,2% l’istruzione (+1% annuo) e dello 0,5% mobili e servizi per la casa (+1,3% annuo). F. Ter. Ricerca | La Commissione Europea mette il 50% In vendita il megaprogetto a Mestre Il4 legno del futuro è «sottovuoto» Progetto Ivalsa da 1,8 milioni e l’area scoperta di 15 mila metri, destinata a parcheggio, in modo che siano presto fruibili». «In cambio il Comune accetta le modifiche al progetto: una torre destinata a uso alberghiero per 8.700 metri quadri e l’aumento della superficie commerciale da 6.000 a 16.000 metri quadri, dove sorgerà un vero e proprio distretto commerciale. Nel complesso è previsto un aumento volumetrico del 15%. L’accordo - sottolinea Carli - ci dà un respiro importante, migliora la collocabilità del bene sul mercato ad un ventaglio di investitori allargato». Dng intende cedere l’intero progetto. «Ora proporre di insediarsi a Eataly ha un valore diverso». SAN MICHELE - Si chiama Thermovacuum ed è un processo innovativo creato dall’Istituto per la valorizzazione del legno del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ivalsa) di San Michele all’Adige insieme alla ditta Wde Maspell di Terni, detentrice del brevetto, per produrre una nuova generazione di legno termicamente modificato con alto valore aggiunto ed eccezionali proprietà di resistenza e durabilità, che esclude l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica. Il Thermovacuum, o Termovuoto, è ora entrato in un progetto più ampio che studia la penetrazione del prodotto sul mercato. Il progetto, con il nome di Tv4Newood, è stato approvato dalla Commissione Europea nel bando Eco Innovation e ha una durata di tre anni: vale 1.800.000 euro, di cui Bruxelles finanzierà il 50%. «Il Termovuoto - spiega Ottaviano Allegretti, responsabile del laboratorio Labess di Cnr-Ivalsa e della parte scientifica del progetto - combina un processo di essiccazione sottovuoto ad alta efficienza energetica e un trattamento termico, con l’obiettivo di offrire un prodotto ecologico, a basso impatto ambientale, conveniente e di alta qualità. Grazie a questa tecnologia è possibile fornire a specie legnose come l’abete rosso, dominante in Trentino e nell’arco alpino, caratteristiche che lo rendono particolarmente idoneo all’utilizzo in esterno, per esempio in infissi, facciate, arredi esterni e guardrail». 5 IN BREVE BANCA GENERALI INAUGURA LA SEDE 쐢 TRENTO - Oggi alle 19 al Muse presentazione della nuova sede di piazza Silvio Pellico, dei vertici della banca sul territorio e dell’opera interattiva dell’artista di Los Angeles Marcos Lutyens. PREMIO A BUDAPEST ALLA COREHAB 쐢 TRENTO - Corehab, la start up trentina partecipata da Trentino Invest, ha vinto gli Eit Awards 2013 che si sono svolti a Budapest. TRENTO - Ieri mattina il presidente di Dng Marcello Carli (nella foto) e il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, accompagnato dal vicesindaco Sandro Simionato e dagli assessori a urbanistica e viabilità, hanno firmato il protocollo d’intesa tra il Comune e la società degli imprenditori trentini che ridisegna il progetto e cede aree e volumi per utilizzi pubblici. L’accordo rende ora il megaprogetto sull’area dell’ex policlinico Umberto I di Mestre collocabile sul mercato, tanto che vi sono già interessamenti all’acquisto da parte di investitori internazionali. L’accordo è subordinato a due condizioni: da un lato l’approvazione del consiglio comunale, dall’altro il via libera delle banche che hanno finanziato Dng per 41 milioni di euro. «Sulla base della convenzione spiega Carli - cederemo al Comune i volumi di valore storico dell’ospedale. Intanto daremo in comodato d’uso l’area verde di 17 mila metri quadri L3103004 l'Adige AGRICOLTURA Economia mercoledì 13 novembre 2013 A «Report» la denuncia Replica il direttore Apot del presidente di Coldiretti Dalpiaz: è il 5% del prodotto, Gabriele Calliari: futuro nero pure noi brevettiamo Fem8 9 MERANO WINE FESTIVAL Otto produttrici e due chef «Noi servi dei padroni delle mele brevettate» TRENTO - Servi dei brevetti delle mele, i coltivatori ritorneranno mezzadri, non più padroni delle proprie produzioni. L’amara profezia è del presidente di Coldiretti, il noneso Gabriele Calliari (foto in alto), intervistato nell’ultimo «Report», lunedì sera su Raitre - da vedere e leggere su www.report.rai.it -, dedicata alle varietà vegetali «sotto copyright», e partita dalle mele del Trentino Alto Adige. «L’insostenibile brevetto», di Piero Riccardi, è stato così introdotto da Milena Gabanelli: «Kissinger ha detto: “Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla i popoli”. Dall’accordo di Marrakesh del 1994, sollecitato dagli Usa, che invitava tutti gli Stati a mettere un copyright sugli organismi viventi, si è arrivati ad oggi: sono in quattro a controllare la metà di tutto quello che viene coltivato». Gerhard Dichgans, direttore del consorzio sudtirolese Vog, ha confermato l’allarme: «Le nuove proposte che arrivano dalla ricerca e dal breeding oggi sono al 99% varietà protette, non liberamente fruibili. La gran parte della ricerca negli ultimi 20 anni è diventata privata perché il settore pubblico si è ritirato». Mostrando la valle dell’Adige dall’alto, «Report» afferma che buona parte della produzione ormai è vincolata ai club di filiera, come quelli delle rosse Pink Lady, Modì, Jazz. Calliari: «È come avere un melo in prestito sul tuo terreno, l’assistenza tecnica ti dice quello che devi o non devi fare, ti dice a chi conferire, a quale prezzo. Significa di nuovo, e il mondo agricolo italiano l’ha conosciuto questo sistema, lavorare a mezzadria, cioè lavorare più per gli altri che per se stessi. Significa mangiarsi il futuro». L’Adige ha chiesto un commento ad Alessandro Dalpiaz, direttore Apot: la situazione è così apocalittica? «Non proprio. La Pink Lady e le altre varietà brevettate faranno in Italia 100mila tonnellate su 2 milioni, il 5% del totale. Aumenteranno, certo. Ma è normale: il selezionatore investe il suo tempo e i ricercatori, inventa un ritrovato vegetale e si tiene i diritti. Nei club si rispetta il contratto, ovvio: ma non è così nelle Op? Ci sono logiche di mercato, si invitano i produttori a piantare certe varietà, non altre». «E comunque - conclude Dalpiaz - la Pink Lady non è il marchio di un multinazionale, è stata selezionata in Australia tra coltivatori che hanno cofinanziato la ricerca. E noi stessi di Apot, con San Michele e i vivaisti, abbiamo creato e brevettato Fem8, una varietà molto buona». twitter: pgheconomiadige Donne del vino, poker TrentoDoc Cornella sale in Cogeca BRUXELLES - L’enfant prodige della cooperazione trentina, Samuel Cornella, 32 anni, laureato in legge a Trento, fa carriera: è stato eletto vicepresidente del comitato giuridico-fiscale di Copa-Cogeca (presidente Birgit Buth), che rappresenta in Ue 36mila coop agricole per 36 miliardi di fatturato. MERANO - Per i 25 anni dell’Associazione nazionale donne del vino (700 iscritte), la delegazione Trentino Alto Adige/Südtirol, guidata da Walch, ha promosso nell’ambito del Merano Wine Festival una degustazione con 8 produttrici e 2 ristoratrici. «Un evento speciale - spiega Aurora Endrici, che ha organizzato l’evento - perché le donne delle due Province di Trento e Bolzano collaborano oltre le logiche che separano i due mondi vinicoli». Gli assaggi gastronomici sono stati preparati da Sonya Trafoyer (ristorante Kuppelrain a Castelbello) e Silvana Segna (Locanda Alpina a Brez). Ecco la sequenza, aperta da 4 TrentoDoc: Francesca Moser, Lucia Letrari, Roberta Stelzer - Maso Martis, Camilla Lunelli Ferrari, Elena Walch, Valentina Togn - Maso Poli, Barbara Scienza - Vallarom, Christine Endrici - Endrizzi. Vino e app. Brevetto trentino antifrodi 1 TRENTO - Il sughero-detective «made in Trentino» debutta oggi alla fiera specializzata Simei a Rho. Dalla ricerca IdCork sono nati un tappo e un’app che dovrebbe ridurre in modo decisivo le possibilità di contraffazione e tutelare il vino di qualità. Per farlo basta un clic sul proprio smartphone. La tecnologia è stata studiata e brevettata dall’azienda Brentapack di Borgo Valsugana, del gruppo Labrenta che vanta un’esperienza quarantennale nelle «chiusure per il settore beverage» (in italiano corrente, tappi) e assicura «una rintracciabilità a 360 gradi che parte dal sughero utilizzato per la produzione del tappo e passa attraverso le informazioni fornite dalla cantina». La trama del sughero, infatti, è come un’impronta digitale: i fori naturali la rendono unica e irripetibile. Grazie al brevetto IdCork, il consumatore potrà verificare: zona e periodo di estrazione del sughero, dati sulla lavorazione del tappo, nome della cantina e caratteristiche del vino (annata, uvaggio, codice della bottiglia, ecc.). Per farlo basta scaricare l’app gratuita dal sito www.idcork.com: si potrà procedere al riconoscimento visivo del tappo grazie al confronto della sua trama con quello riprodotto dalla foto. Successivamente si potrà inserire il codice stampato sul tappo e si apriranno le diverse scherma- te con info sul tappo, sul vino, sulla cantina. «Ogni tappo è univoco e, con la tecnologia che adottiamo, abbiamo la possibilità di rintracciare la sua storia, la lavorazione e la produzione», spiega Gianni Tagliapietra, amministratore di Brentapack. «Forniamo un servizio professionale anche alle cantine - aggiunge -. Il consumatore finale, infatti, può inviare la chiusura presso i nostri laboratori che forniranno una risposta sugli eventuali problemi del prodotto. In questo modo solleviamo le cantine dai dubbi. Ad un prezzo accessibile (costeranno solo il 10% in più dei tappi di sughero di buona qualità) si fornirà un sistema capace di mettere fine al fenomeno della contraffazione, che sta danneggiando il settore produttivo ma anche lo stesso utente, che talvolta si trova ad acquistare un vino che non può dirsi tale». Secondo i dati Coldiretti solo nell’Unione europea almeno 20 milioni di bottiglie di pseudovino vengono ottenuti attraverso wine kit prodotti in Canada, ma anche in Paesi europei come la Svezia. Wine kit che prometterebbero in soli 5 giorni di ottenere in casa vini come Valpolicella, Lambrusco, Sangiovese o Primitivo, per i quali vengono addirittura fornite le etichette da apporre sulle bottiglie. Insomma, la trentina IdCork sarebbe la minaccia definitiva ai wine faker. pgh A3111271 Tappo digitale di Brentapack TRENTO l'Adige L’INTERVISTA Parla il vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico 13.681 9 3 120 Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] G mercoledì 13 novembre 2013 13 LA GIUNTA 50% PREFERENZE PER OLIVI CONSIGLIERI DEL PD ASSESSORI PD IN GIUNTA MILIONI IRAP DI RIDUZIONE PER 2014-15 Alessandro Olivi è stato il consigliere più votato con 13.681 preferenze (Pacher ne prese 15 mila nel 2008) Il Pd ha eletto 9 consiglieri provinciali quattro dei quali sono alla prima esperienza Rossi ha voluto in giunta per il Pd oltre ad Alessandro Olivi anche Donata Borgonovo Re e Sara Ferrari Il gettito attuale dell’Irap (già ridotta) per la Provincia è di 120 milioni di euro all’anno Il programma elettorale di Rossi prevede di dimezzare l’Irap per i prossimi due anni (2014-15) La giunta di Rossi è formata persone 8 1 Primo impegno di giunta: giù l’Irap Olivi: «Sarà un segno concreto e immediato insieme ai nuovi ammortizzatori sociali» LUISA MARIA PATRUNO [email protected] Alessandro Olivi, nuovo vicepresidente della Provincia nonché assessore allo sviluppo economico e al lavoro, all’indomani della nomina a vicario del governatore Rossi alla testa di un assessorato forte, è felice per quello che ritiene essere soprattutto il risultato di un suo successo personale - la valanga di oltre 13.600 preferenze lo dimostra - che ha riscattato, benché parzialmente, l’assurda sconfitta alle primarie. Una sconfitta, quella di luglio, la cui responsabilità - invece - Olivi attribuisce ora più che mai a «una gravissima sottovalutazione politica di quel passaggio da parte del Pd, perché è il Pd che ha perso le primarie». La vicepresidenza della Provincia è una carica che si aspettava? Diciamo che il mio risultato elettorale non lasciava molti margini di interpretazione. Ed è un ruolo che sento di aver conquistato un po’ da solo, avendo accettato di mettermi in gioco nel luglio scorso con le primarie e poi riuscendo a non farmi prendere dal rammarico e dal rancore, ma continuando a impegnarmi nel compito che il Pd mi ha affidato di essere punto di riferimento e di sintesi. Credo di aver dimostrato che il partito può uscire dalla sindrome della sconfitta e dalla subalternità in cui ci siamo cacciati da soli per anni come rifugio. Comunque lei resta il vice, non è il presidente. Certo, rispetto i ruoli e non intendo fare l’alter ego di Rossi, ma mi piacerebbe poter collaborare con il presidente con una condivisione attiva e complicità progettuale su alcune scelte importanti. La competenza sullo sviluppo economico unita al lavoro era quello a cui puntava. Rossi l’ha accontentata è soddistatto? Personalmente sono molto soddisfatto. Io ho fatto presente a Rossi che, dopo aver lavorato per cinque anni in un settore molto difficile segnato dalla più PD Olivi: sarò punto di coesione «Voglio occuparmi del partito» Alessandro Olivi è nato ad Ala, 47 anni, avvocato, ha iniziato l’attività politica giovanissimo come consigliere comunale a Folgaria, nel 1990. Diventa sindaco della località turistica nel 1995 e viene confermato per altre due legislature. Alle elezioni provinciali del 2008 si candida con il Pd e viene eletto con 3.346 preferenze. Diventa assessore all’industria, commercio e artigianato della giunta Dellai. Dopo la rinuncia del vicepresidente della Provincia, poi presidente, Alberto Pacher, a candidarsi per il dopo-Dellai, il Pd ha scelto Alessandro Olivi come proprio candidato unico alle primarie di coalizione per il candidato presidente, tra le proteste di Donata Borgonovo Re e Luca Zeni che avrebbero voluto partecipare anche loro al confronto. A sorpresa, alle primarie del 13 luglio scorso Olivi è stato battuto di poco dal candidato del Patt, Ugo Rossi, che quindi ha conquistato la leadership del centrosinistra autonomista e il 27 ottobre scorso la presidenza della Provincia. Il Pd, che si è riconfermato come il primo partito del Trentino, ha perso così la sua occasione storica di guidare la Provincia dopo gli anni di Dellai. È ancora secondo e ora rischia di rimanere tale per almeno 10 anni se nel 2018 il centrosinistra autonomista riproporrà Rossi. Olivi non si sbilancia sul suo futuro fra cinque anni e dice: «È lunga la strada, ma l’importante è che Rossi faccia bene così vuol dire fa bene la giunta e il centrosinistra autonomista potrà tornare a vincere. Chi sarà il candidato presidente si vedrà. Intanto, comunque il vicepresidente Pd della Provincia annuncia che intende occuparsi anche del partito (non come segretario) e fare politica: «Non ho intenzione di rintanarmi dentro la sfera amministrativa e istituzionale: farò politica perché lo devo a chi mi ha dato fiducia e per l’ampio consenso che ho ricevuto. Sento la responsabilità di fare sentire la mia voce all’interno del partito per essere elemento di coesione». L.P. Alessandro Olivi si fa firmare i voti conquistati il 27 ottobre: dopo il trionfo deve gestire un superassessorato grave crisi che il Trentino abbia mai conosciuto, e avendo impostato un certo lavoro che non è stato solo di lotta all’emergenza ma di avvio delle riforme per un raccordo tra le politiche per la crescita e quelle attive per il lavoro, volevo continuare in questo solco. Mi sembrava anche un atto di responsabilità nei confronti delle categorie e al mondo del lavoro che ho incrociato in questi anni. E avevo chiesto che finalmente ci fosse una congiunzione tra politiche per l’economia e per il lavoro. Per me mettere il lavoro insieme al welfare vuol dire occuparsi del lavoro solo quando è «troppo tardi». Gli indirizzi di politica economica compresi i rapporti con Trentino Sviluppo restano in capo al presidente. È un depotenziamento del suo assessorato? No, era così anche con Dellai. Non la considero una deminutio, anche perché ho sempre avuto totale autonomia nei rapporti con Trentino Sviluppo, poi certo su alcune questioni di carattere generale è giusto che il presidente abbia una visione di sistema. I sindacati già la sollecitano sull’attuazione della delega sugli am- mortizzatori sociali. Quali saranno i suoi primi interventi? Questo sarà uno dei primi atti. Già con il presidente Pacher si era fatto un gran lavoro preparatorio per definire i nuovi interventi che la delega sugli am- mortizzatori può consentire rispetto agli ammortizzatori statali standard. Il primo atto che farò da venerdì è convocare le parti sociali per dare contenuto a questa delega. C’è un lavoro già impostato su giovani, red- La vicepresidenza l’ho conquistata da solo Non voglio fare l’alter ego di Rossi ma mi piacerebbe una complicità progettuale su scelte importanti PROVINCIA 2 dito di qualificazione, politiche di accompagnamento all’ingresso che è bene che parta il prima possibile. Sul fronte delle imprese, invece, da cosa comincerete a dare risposte? Vedo che gli artigiani chiedono più attenzione sulle piccole e medie imprese: posso già dire che sarà così. Noi abbiamo difeso con i denti, negli anni pesanti della crisi, la presenza in Trentino di una struttura industriale che fosse una spina dorsale per uno sviluppo innovativo. Ma credo che oggi le politiche debbano essere indirizzate alla valorizzazione di un tessuto più vasto attraverso la partita della fiscalità. Io penso che già nella prima riunione di giunta o al massimo la seconda, il tema dell’allentamento dell’Irap sulle imprese, come promesso in campagna elettorale, darà il segno concreto di una immediata risposta della giunta per cercare di aiutare la crescita. Il dirigente in pensione. Prima va scelto il successore di Dalmonego Il direttore generale Ivano Dalmonego con Paolo Spagni Confermato l’assessore, cambierà invece il dirigente generale e sarà una novità non da poco. Il Dipartimento industria e artigianato, sta per perdere infatti Paolo Spagni, dirigente di grande esperienza che per molti anni si è occupato di industria e che è in procinto di andare in pensione. Sul nome di chi prenderà il suo posto, sempre che Rossi non ritenga opportuno prolungargli l’incarico, non ci sono per ora indiscrezioni. anche perché questo sarà un passaggio successivo rispetto alla scelta del nuovo direttore generale della Provincia. L’incarico di Invano Dalmonego scade infatti nel «giorno successivo alla seduta del consiglio provinciale convocata per il giuramento», come precisato da una delibera approvata dalla giunta la settimana scorsa, che ha modificato la scadenza che inizialmente era prevista per il giorno precedente l’insediamento del nuovo presidente della Provincia. La convocazione potrebbe avvenire già per lunedì 18 novembre e dunque la Provincia la settimana prossima si troverebbe senza direttore generale. Per il posto di numero uno della burocrazia provinciale si fa il nome di Paolo Nicoletti, dirigente del Dipartimento commercio e turismo. R3102201 Industria, in attesa del dopo-Spagni Trento 14 mercoledì 13 novembre 2013 l'Adige Regione, Detomas è l’unico sicuro in giunta Posto per il ladino ma per due anni e mezzo Gli altri in corsa sono Moltrer, Kaswalder (Patt), Zeni e Civico (Pd) Conclusa la partita dell’attribuzione degli assessorati provinciali da parte del nuovo governatore Ugo Rossi, l’attenzione si sposta ora sulle nomine all’interno del consiglio provinciale - già la settimana prossima - e sul livello regionale (giunta e presidenza del consiglio regionale) dove però si comincerà a discutere di poltrone probabilmente da gennaio. Riguardo al consiglio provinciale, l’orientamento della maggioranza di centrosinistra autonomista è quello di confermare il presidente uscente Bruno Dorigatti (Pd) nella poltrona più alta del Consiglio. Dorigatti è stato il terzo più vo- tato del suo partito, con oltre 5 mila preferenze, e il Pd rivendica questa posizione. Per l’ufficio di presidenza (altri quattro posti oltre al presidente) sarà da capire se questa volta il centrosinistra punterà a tenersi la maggioranza occupando due posti, che andrebbero uno all’Upt e l’altro al Patt, oppure solo uno lasciandone tre alle minoranze (la vicepresidenza e altri due). In Regione, i giochi sono condizionati in parte dallo Statuto, che prevede regole rigide sull’equilibrio dei gruppi linguistici sia in giunta che nell’ufficio di presidenza, e in parte dalla forza della Svp. Certo è so- lo il posto di assessore ladino per Beppe Detomas (unico ladino trentino) che starà in giunta regionale per due anni e mezzo e perché metà legislatura tocca al ladino dell’Alto Adige. L’altra parte della legislatura Detomas la passerà nell’ufficio di presidenza del consiglio regionale. Il presidente del consiglio (sempre per due anni e mezzo) potrà essere un consigliere del Patt (Diego Moltrer o Walter Kaswalder) meno probabile dell’Upt. Mentre puntano a entrare in giunta regionale (in alternativa) Moltrer o Kaswalder, ma anche per il Pd Mattia Civico o Luca Zeni. 1 «Treni e ambiente, fattori di sviluppo» Gilmozzi: avevamo chiesto l’economia, Rossi l’ha spezzettata in tre LUISA MARIA PATRUNO Twitter: @patrunoladige L’insieme di competenze affidate a Mauro Gilmozzi rendono questo assessorato uno dei più affascinanti, impegnativi e strategici della nuova giunta di Ugo Rossi. L’assessore dell’Upt si troverà infatti ad occuparsi di lavori pubblici, infrastrutture, reti, A22, uniti a trasporti, ambiente (parchi, aree protette, Dolomiti patrimonio Unesco), rifiuti, acque ed energia. E Gilmozzi è il primo a definire «bellissimo» il suo assessorato. Eppure non era di questo che avrebbe voluto occuparsi, perché l’uomo di punta dell’Unione per il Trentino avrebbe preferito le competenze che alla fine sono state affidate ad Olivi e altri, ovvero lo sviluppo economico unito a università, ricerca e innovazione. Assessore Gilmozzi, che valutazione dà delle deleghe che le sono state affidate dal presidente Rossi? Penso che sia un bell’assessorato, molto completo, dalle reti infrastrutturali di mobilità, viabilità, banda larga, il patrimonio e le opere pubbliche della Provincia, di cui mi ero occupato negli ultimi quattro mesi. In più c’è tutto il tema del territorio, ambiente, parchi, acqua e aria. Insomma è un tema molto ampio e su cui si può fare molto, oltre ad essere trasversale rispetto ad altri assessorati e strategico guardando al futuro. Si troverà a dover ricalibrare molte scelte dopo l’abbandono dell’idea di Metroland e il fatto che si sono ridotte le risorse per le opere pubbliche. Lei su cosa vorrebbe puntare in materia di infrastrutture? Penso che la mobilità su rotaia resti strategica per il Trentino, sia per il trasporto di merci che di persone. Cambieran- Mauro Gilmozzi, che alle ultime provinciali è risultato il secondo degli eletti con l’Unione per il Trentino, nella giunta guidata da Ugo Rossi è l’assessore ai lavori pubblici, ai trasporti e all’energia Per l’ex sindaco di Cavalese si tratta del terzo mandato da assessore no nei prossimi vent’anni parecchi scenari e noi dovremo arrivare preparati soprattutto nel modo in cui il Trentino vorrà essere connesso con gli altri territori, penso all’asse del Brennero, così il tema dell’autostrada. Lei condivide l’idea dell’accorpamento delle concessioni delle autostrade del Nord? L’accorpamento delle concessioni è un’ipotesi che lo Stato ha verificato con Bruxelles ed è percorribile. Noi non escludiamo che si possa arrivare a un accorpamento della concessione dell’A22 con quella della Serenissima purché si tolga definitivamente di mezzo la questione Valdastico e noi possiamo mantenere tutte le nostre prerogative e i diritti dell’A22 in relazione alla destinazione dei fondi accantonati per il tunnel del Brennero. Come si può migliorare il rapporto fra infrastrutture e mobilità con l’ambiente? Io penso che il modello di sviluppo del Trentino debba essere basato sulla qualificazione ambientale. La qualità ambientale del nostro territorio dovrà essere il principale fattore di competitività del Trentino. Nogliamo garantire una rete di alta qualità dei trasporti pubblici e abbiamo già un bando di progettazione, ad esempio, per la ferrovia in val di Fiemme. Credo che un investimento su una progettazione seria sia importante. Io l’avevo già inserito nei piani di mobilità di Fiemme e Fassa. La mia idea è un treno che però sia integrato al resto del sistema ferroviario trentino. Anche a livello di Dolomiti Unesco si sta cercando una strategia comune sul tema della mobilità nelle aree montate e chissà che questa unione non possa fare la forza nel trovare risorse in Europa a questo scopo. Sul piano politico che valutazione dà delle scelte fatte dal presidente Rossi? Noi, come Upt avevamo chiesto il «pacchetto» dell’economia, sviluppo e crescita, insieme alle politiche del lavoro, università e ricerca. Sarebbe stato un pacchetto completo e io mi ero candidato per questo, ma il presidente ha fatto scelte diverse. Ha dato quelle deleghe a Olivi. Direi che le ha date in parte al Pd, in parte al Patt (agricoltura e turismo, Ndr.), in parte all’Upt, il coordinamento generale se l’è tenuto lui; ne è risultato uno spezzettamento dei vari blocchi, lasciando integro solo sanità e welfare. Rossi ha deciso di dare la «coesione territoriale» e le deleghe su urbanistica ed enti locali, che per anni sono state sue, a un assessore esterno. Cosa ne pensa? Sta bene, perché alla fine c’è sempre una giunta e l’esterno è persona di fiducia del presidente. Però i rapporti con i comuni e le comunità sono dimensioni molto politiche. Pensavo che il Pd potesse essere interessato a queste competenze. Per questo non trovavo strano che a noi venisse il blocco dell’economia e al Pd andassero territorio e welfare. Comunque, penso che ce la faremo bene anche con Rossi. Carlo Daldoss, ex sindaco ed ex presidente di comprensorio, è stato per anni nella Margherita. Si può dire che ci sono tre margheritini nella giunta Rossi? No. Direi proprio di no. Ma è vero che gira e rigira ci conosciamo tutti. È una persona che stimo molto. Ha fatto il sindaco ai tempi in cui lo facevo anch’io. Teme per il futuro delle Comunità di valle e come saranno riformate? No. Mi sembra che gli elementi della riforma fossero già stati tutti individuati. Sarà importante sentire il Consiglio delle autonomie e i sindaci. Le varie forze politiche hanno già espresso le loro posizioni e nella maggioranza ci sono le competenze per aiutare il nuovo assessore a dipanare la matassa. Dunque io non temo la riforma della riforma, oltre tutto dico sempre che io non sono il padre delle Comunità di valle, semmai sono lo zio, che ha dovuto accompagnare i primi passi di attuazione della riforma. C’è ancora spazio per nuove strade in Trentino? E partita la circonvallazione di Cles e direi che il piano della viabilità comprende già le opere principali. Su Rovereto dovremo fare qualche ragionamento in più. Penso che prioritario sia collegare viale Rosmini, superando la stazione, con il polo della meccatronica. Questa è l’opera più urgente sulla quale mi impegnerò come prima cosa. UPT Passamani nominato capogruppo Sarà Gianpiero Passamani il nuovo capogruupo dell’Upt, sia in Provincia che in Regione. Lo ha deciso il gruppo, composto oltre che da Passamani e dagli assessori Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, anche da Piero De Godenz e Mario Tonina. Ieri intanto il Parlamentino provinciale dal partito ha analizzato l’esito delle votazioni. Al di là del calo generale dei votanti, la riflessione è arrivata alla conclusione che «tenuto conto del contesto nel quale è maturato, il risultato conseguito dall’Upt alle elezioni provinciali (13,3% contro il 17,9% di 5 anni fa, ndr) sia un’ottima base di partenza per rilanciare il progetto politico che tenga conto delle istanze di rinnovamento tanto della base quanto dei vertici». Secondo gli ex margheritini, il valore dell’Upt è fondamentale come «cerniera» della coalizione del centrosinistra autonomista, tra l’anima più progressista del Pd e quella più tradizionalista del Patt. Alla segreteria è stato dato mandato di mettere in campo azioni ed iniziative per il consolidamento del progetto e porre le basi per una maggiore partecipazione da parte anche delle categorie sociali ed economiche. Istruzione | I consiglieri: no ai tagli lineari Scuola, i 5 Stelle bocciano Rossi «Ha svilito un settore strategico» I Consiglieri provinciali 5 Stelle Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi “bocciano” la giunta Rossi per la decisione di «tenere in capo al presidente le attribuzioni sull’Istruzione - scrivono in una nota - settore relegato così ad un ruolo minore e marginale, dequalificato e impoverito, svilito del suo importantissimo e delicatissimo compito di formazione del futuro Trentino». Secondo il movimento la scelta «è uno schiaffo alla necessità di riportare l’Istruzione al centro dell’azione e degli investimenti dell’ente pubblico provincia. Non vorremmo che la decisione di Rossi dimostri la volontà di proseguire nella politica dei tagli “orizzontali” alla scuola, toccando in modo drammatico le risorse umane e non offrendo all’istruzione trentina la possibilità di rimediare alla pesante eredità lasciata dall’ex assessore Dalmaso». I 5 Stelle temono che la scelta nasconda «la volontà di proseguire nel modello di Scuola “excel”, quello per cui i vari dirigenti burocrati posti a presidio del Dipartimento della Conoscenza operano solamente in termini ragionieristici, attraverso tabelle di calcolo complicatissime che tengono conto solo di un criterio: tagliare, tagliare tagliare, mantenendo se possibile gli sprechi (consulenze d’oro, super convegni, tecnologia costosissima, strutture scolastiche mega) che fanno tanto “vetrina” e consolidano la clientela elettorale». Bottamedi e Degasperi promettono di contrastare «con forza tutto ciò che andrà nella direzione contraria all’ accrescimento della qualità della didattica e all’investimento sulle risorse umane, pilastri di una Scuola orientata all’eccellenza del servizio». Trento 16 mercoledì 13 novembre 2013 PRIMARIE l'Adige Settimana di voto nei circoli del Trentino Le prime assemblee locali si dividono fra il sindaco di Firenze e lo sfidante ecologista lombardo In congressi di circolo proseguono stasera ad Arco (con Dro e Ledro), al Casinò, dalle 20; a Villa Lagarina (palazzo Libera, dalle 20); a Cles per la val di Non (sala ex Filanda 20.30); a Storo (municipio, 20.30). Domani, a Tione (pizzeria Pellegrini, 18.30); a Trento (palazzo Regione, 20.30) per il centro storico, Gardolo, Meano, Valle dei Laghi e Sardagna; a Cognola per Argentario, Povo e Villazzano (centro civico, 20.30); a Grumes per Cembra, Fiemme e Fassa (teatro, 20.30); a Pergine (sala Banda, 20.30) anche per Levico, Caldonazzo, Civezzano e Piné; a Pinzolo (pizzeria Bagat, 20.30). Venerdì a Borgo Valsugana anche per il Primiero e Tesino (Comunità di valle, 20.30); a Rovereto (20.30, centro Brione); Lavis (casa anziani, 20.30); Dimaro (20.30, sala sociale). Sabato a Riva del Garda (dalle 16, scuole Sighele). Domenica seggio nella sede cittadina del Pd. Duello Renzi-Civati nei congressi del Pd Per ora Cuperlo deve inseguire i rottamatori ZENONE SOVILLA Un testa a testa fra Matteo Renzi e Pippo Civati: questo il quadro parziale che emerge dopo i primi congressi di circolo Pd che si sono tenuti sabato e lunedì scorsi. Il sindaco di Firenze si impone di misura in Oltrefersina (17 a 16, con Gianni Cuperlo fermo a otto voti) e San Giuseppe-Santa Chiara (19 a 16, 14 per l’ex leader della Fgci e uno all’europarlamentare lucano Gianni Pittella). Il rottamatore brianzolo, che incarna l’anima più critica verso le larghe intese, stravince a Mattarello (16 voti, quattro per Cuperlo e soltanto due a Renzi) e passa di misura a Mori, dove sabato si è inaugurata la serie di congressi di circolo che si chiuderà domenica (dalle 10 alle 12) nella sede cittadina del Pd per consentire il voto agli iscritti impossibilitati a partecipare alle assemblee locali. Queste ultime proseguono a pieno ritmo tutte le sere di questa settimana: ieri sera toccava a Brentonico, Ala e Avio; oggi i congressi si celebrano a Villa Lagarina (per la Destra Adige), in valle di Non, nel Basso Chiese e ad Arco (con Dro e Ledro); info al sito Web partitodemocraticotrentino.it. In ogni riunione vengono presentate le mozioni congressuali in lizza, in vista delle primarie nazionali, aperte a tutti i cittadini, che si terranno l’8 dicembre per decidere il nome del nuovo segretario nazionale. Nell’appuntamento di apertura, per esempio, al circolo di Mori, a sostenere la linea Civati era la neoassessora provinciale alla I CONGRESSI Salute Donata Borgonovo Re; Renzi era rappresentato dal senatore Giorgio Tonini; Cuperlo dalla ex deputata Laura Froner; non c’erano fan per Pittella. In questo caso, al di là delle differenze numeriche dei consensi per i candidati, ognuna delle tre mozioni ha ottenu- to altrettanti delegati per la convenzione provinciale che si terrà lunedì, alle 20.30, nella sala circoscrizionale di Piedicastello. Quest’ultimo appuntamento servirà a scegliere i sei delegati per la convenzione nazionale in programma a Roma il 24 novembre, chiamata a ratificare il voto dei circoli e a ufficializzare i nomi dei tre partecipanti alle primarie di dicembre: dei quattro oggi in corsa, infatti, sarà escluso quello che avrà ottenuto meno voti nelle riunioni di circolo, sorta di eliminatorie. Segretario del Pd, ecco gli schieramenti Alessandro Andreatta Margherita Cogo Donata Borgonovo Re Giovanni Scalfi Mattia Civico Violetta Plotegher Giuseppe Ferrandi Bruno Dorigatti Giorgio Tonini Alessandro Olivi Elisa Filippi Andrea Miorandi Sara Ferrari Sergio De Carneri Fabiano Lorandi Alessio Manica Luigi Olivieri Lucia Maestri Flavio Ceol Laura Froner Luca Zeni Italo Gilmozzi Albert Pacher Roberto Pinter Luciana Chini Il sindaco la spunta a San Giuseppe e in Oltrefersina, Civati spopola a Mattarello Per quanto riguarda il posizionamento dei principali esponenti del Pd trentino nella costellazione congressuale, spicca una nutrita pattuglia di eletti nelle istituzioni a sostegno di Matteo Renzi. Accanto a Tonini e a Elisa Filippi, referente trentina del politico toscano, figurano infatti fra gli altri il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi, il suo collega di Trento Alessandro Andreatta, il presidente Alberto Pacher, i neoassessori Alessandro Olivi e Sara Ferrari, il consigliere provinciale uscente Margherita Cogo e quelli entranti Luca Zeni, Alessio Manica e Lucia, Maestri. Quest’ultima, interpellata dall’Adige, precisa che non sarà nei circoli a illustrare le tesi renziane ma si limiterà a votarle. «In realtà, questo congresso nazionale non è particolarmente sentito qui in Trentino, tanto più dopo gli scandali sui tesseramenti gonfiati, in altre zone d’Italia, che hanno guastato il clima. Qui l’attesa è piuttosto per il nostro congresso di febbraio e spero che in quella circostanza si superino le divisioni di questi giorni sul nome preferito a Roma, per unire le forze verso la creazione di un partito territoriale». Sul fronte civatiano, oltre a Donata Borgonovo Re, figurano la neoconsigliera provinciale Violetta Plotegher, e Giovanni Scalfi, che siede nell’assemblea municipale di Trento. Cuperlo, sostenuto a Roma da gran parte dell’ala diessina, trova fra i suoi paladini in Trentino anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, Giuseppe Ferrandi, Sergio De Carneri, Roberto Pinter e Fabiano Lorandi, segretario Pd di Rovereto. Credito | Appello Codacons Una sera al circolo, di corsa senza dibattito 1 «Potete difendervi dai tassi usurari» Renzi ne vince due su tre, ma di stretta misura, ed il suo «concorrente» principale non è il governativo Cuperlo, ma Pippo Civati. Congressi e votazioni del Pd nella bufera in tutta Italia, ma a Trento le cose vanno diversamente: lunedì sera si sono tenuti i congressi dei circoli sud della città, San Giuseppe - Santa Chiara, Oltrefersina, Mattarello e Ravina Romagnano. Per l’occasione, le singole assise sono state accorpate e così la sala di via Perini era gremita come non si vedeva da tempo. Ma non sono mancate le tensioni, specialmente nel finale quando le urne già chiuse e mezze scrutinate sono state riaperte in via del tutto eccezionale (e per alcuni non appropriatamente) per consentire il voto a cinque ritardatari. Grazie al complicatissimo sistema elettorale messo in campo per queste primarie, si votava fra i quattro candidati alla segreteria (Civati, Cuperlo, Pittella e Renzi) allo scopo di ridurre la rosa a tre nomi. Con le votazioni, ogni circolo ha anche eletto un numero di rappresentanti (variabile a seconda degli iscritti) da mandare alla «convention» provinciale, la quale poi eleggerà i magnifici sei che dal Trentino parteciperanno a quella nazionale. Ma - come ha ricordato il presidente dell’assise Graziano Tomasin, «il Pd che combatte il Porcellum ha fatto un suo Porcellum interno» e quindi i nomi dei delegati non potevano Iniziativa del Codacons contro i tassi usurari su mutui e prestiti. «È possibile recuperare gli interessi illegali versati e non pagare nemmeno quelli futuri», sottolinea l’associazione di tutela dei consumatori. «Le banche - scrive il Codacons in una nota - concedono come noto finanziamenti applicando diversi tipi di tasso d’interesse, ma troppo spesso anche tassi usurari. La legge anti-usura 108/1996 vieta espressamente il superamento del limite rilevato trimestralmente dal ministero dell’Economia e dalla Banca d’Italia e ultimamente la Corte di cassazione ha ribadito l’importante principio secondo il quale, nel calcolo ai fini della legge sull’usura, devono essere prese in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora». Da qui l’appello ai cittadini che hanno acceso un mutuo o un finanziamento: «Verificate se, al momento della stipulazione del contratto, il tasso soglia dell’usura sia stato superato o meno, sommando il tasso d’interesse di base con le altre spese e con l’interesse di mora. Se la banca ha applicato tassi d’interesse usurari, si può chiedere, in base alla legge, la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale». L’invito è a seguire la procedura indicata sul sito www.codacons.it e l’associazione analizzerà i contratti e la possibilità di avviare l’iter. Un vero «assalto» alle urne, il momento clou dei congressi dei Circoli di Trento Sud, lunedì sera alla sala di via Perini essere votati direttamente bensì «indicati» dai referenti delle diverse correnti. A scatola chiusa. Una curiosità: il congresso del circolo Ravina-Romagnano non si è tenuto poiché risulta al partito che il circolo abbia un solo iscritto (Daniele Bornancin, assente), il quale avrebbe dovuto eleggere un delegato. La serata è trascorsa velocemente e quasi a passo di corsa: i presentatori delle diverse mozioni hanno illustrato in quindici minuti ciascuno la propria proposta, con Amelia Fiore per Cuperlo, Roberta Calza per Renzi, Andrea Pradi per Civati. Non c’erano invece rappresentanti per Pittella, che ha inviato un messaggio letto dal presidente dell’assemblea. Poi Tomasin ha aperto il dibattito, dicendo: «nel frattempo le urne sono aperte e chi vuole votare perché ha fretta di andare, lo può fare». Ne è nato un vero assalto al tavolo della presidenza, che ha costretto Tomasin a minacciare l’arrivo dei carabinieri per riportare l’ordine. Ovviamente, con un parapiglia del genere, non c’è stato alcun dibattito. Poco dopo le 22, quando tutti i presenti avevano votato, l’annuncio di Tomasin: «Come indicato in precedenza, le urne rimangono aperte fino alle ore 22.30». E sono stati quindi lunghi minuti di attesa, allietati dal brindisi che la neoassessore provinciale Sara Ferrari ha offerto per festeggiare il risultato personale. Alle 22,30 è partito lo spoglio, che stava per concludersi rapidamente. Ma ecco il colpo di scena: Roberta Calza dei renziani chiedeva di fermare tutto per consentire ai consiglieri circoscrizionali impegnati in un consiglio che andava per le lunghe - di poter esprimere il voto. Piccata la risposta di altre correnti, secondo le quali per i consiglieri circoscrizionali impegnati altrove sarebbe stato aperto un altro seggio volante ad hoc nella giornata di sabato. Attimi di tensione, con cellulari roventi e toni sempre più alti. Infine i cinque consiglieri - giunti trafelati venivano ammessi al voto sotto l’occhio vigile dei «garanti» Rino Sbop e Italo Gilmozzi. «Facciamoli votare e non se ne parli più - la salomonica frase di Sbop - tanto, qualunque cosa si decida, ci sarà qualcuno che avrà da ridire». Urne chiuse, poi riaperte, poi richiuse, poi scrutinate. Infine i risultati: a Mattarello trionfo di Civati (14 voti) su Cuperlo (4) e su Renzi (solo 2 voti). Per il circolo San Giuseppe vittoria di Renzi (19) su Civati (16), Cuperlo (14) e Pittella (1). Infine per l’Oltrefersina vince Renzi (17) su Civati (16) e Cuperlo (8). Ma come sarebbe stato il voto senza i cinque ritardatari ammessi fuori tempo massimo? A tarda sera tutti a casa, fra commenti e battute: «Sono arrivate le truppe cammellate» quello più ricorrente. Ma anche considerazioni amare fra i tesserati: «Il solito Pd, non si cambierà mai». E qualcuno che replicava: «Meno male, perché siamo gli unici a fare le primarie e a non avere un capo-padrone». G. Z. Arco 30 mercoledì 13 novembre 2013 l'Adige 1 Ai «mercatini» come a scuola, per imparare AGRICOLTURA Con l’avvio, venerdì, dei tradizionali mercatini natalizi, gli allievi di Upt, Enaip e Gardascuola verranno coinvolti da Assocentro in tre attività diverse per dare concretezza al rapporto di collaborazione già instaurato in passato, mettere in campo le risorse territoriali e, nel contempo, permettere ai ragazzi di dare dimostrazione delle competenze acquisite, venire gratificati pubblicamente. «Si tratta di un punto di arrivo e di partenza - ha sottolineato il presidente di Assocentro Bruno Lunelli - da tempo cercavamo di dare forma concreta alla sinergia instaurata con le scuole superiori arcensi, con l’auspicio che questo possa divenire una costante per il futuro. Nello specifico, gli allievi di Gardascuola avranno l’onere di gestire un punto informativo, farsi promotori degli eventi nonché attivarsi nella somministrazione di questionari ai visitatori, utili per aiutar- ci a dirigere le scelte attuate quest’anno per rendere appetibile l’offerta turistica natalizia arcense. Come ad esempio il prolungamento - deciso assieme all’amministrazione comunale - dei mercatini fino all’Epifania. Quindi i ragazzi di Upt, già all’opera in questi giorni in una delle 37 casette presenti in piazza: a loro è stato affidato l’allestimento, in collaborazione con i tutor e un esercente del mondo florovivaistico, e la gestione del- lo stand, non solo dal punto di vista commerciale ma anche da quello amministrativo. Infine Enaip: visto l’entusiasmo degli anni passati e il coinvolgimento degli studenti nella realizzazione di un presepe per Stranfora, quest’anno abbiamo deciso di commissionare loro la creazione delle quattro mega-sedie in metallo, di quasi due metri d’altezza e un metro di profondità, da posizionare nella “Piazzetta dell’Agorà”». P.M. Arriverà dal lago di Cavedine, poi 40 km di tubi. Progetto da 30 milioni per la Busa L’acqua ovunque con una «goccia» ROBERTO VIVALDELLI Betta: «In via della Cinta resterà il flusso» Somministrare l’acqua nella quantità giusta, senza sprechi e mirata è il concetto e lo scopo dell’irrigazione a goccia. Grazie a questo sistema d’irrigazione si riesce a sopperire con soddisfazione al fabbisogno idrico delle coltivazioni permettendo maggiore produzione. Irrigare costantemente mantenendo una frequenza giornaliera e calibrando la giusta quantità d’acqua, aiuta a mantenere il terreno morbido, spugnoso e ossigenato, favorendo uno sviluppo sano, vigoroso e produttivo. Sia la quantità che la pressione dell’acqua necessarie per il funzionamento di un impianto di irrigazione a goccia sono nettamente inferiori rispetto ad una irrigazione tradizionale. Questo passaggio “storico” dal vecchio sistema al nuovo coste- Questo nuovo metodo d’irrigazione potrebbe lasciare a secco la storica fitta di Arco, proprio quella in cui Giovanni Segantini rischiò di annegare - salvo essere salvato in extremis da Domenico Morghen. Su questo il sindaco Betta ha spiegato: «Dovremmo ragionarci per bene perché non è possibile lasciarla senz’acqua, non è solo una faccenda puramente estetica proprio perché è parte del patrimonio storico della nostra comunità». Nel frattempo, il consorzio fitta di Arco ha deciso di “cedere” i tratti di competenza del centro storico all’amministrazione. L’obiettivo del sindaco è di rendere percorribili questi tratti in modo da poter compiere la pulizia e la manutenzione necessaria pedissequamente. La «spedizione» ieri mattina nel tunnel alla Maza rà 30 milioni di euro - al 90% sborsati dalla Pat - una cifra importante in questi tempi di vacche magre: 40 km di condotte in ghisa sotterranee che permetteranno di fornire per la prima volta tutto l’Alto Garda, anche zone sguarnite sino a oggi. L’ingegner provinciale Federico Vivari, ha illustrato l’opera nel corso di piccola escursione insieme ai soci del consorzio Fitta Arco: «Nell’impianto sono previsti 64 mini gruppi che servono 30 ettari ciascuno, controllandone la distribuzione e segnalando automaticamente anomalie al computer principale». Un elemento fondamentale, infatti, di questo nuovo si- stema è il programmatore, grazie al quale è possibile somministrare in maniera automatica la quantità e la frequenza delle irrigazioni. E visto che questo tipo di sistema funziona grazie alla pressione, da dove viene presa l’acqua? Dalla galleria sopra la Maza. Un piccolo tunnel di circa 200 metri di profondità (Fotoshop) realizzato negli anni ’60, con un’imponente parete stagna a chiuderlo. Aldilà della parete passa l’acqua che parte dal Lago di Cavedine e arriva a Torbole. Qui verrà effettuata una perforazione per prelevare l’acqua e da questa galleria partiranno i due tubi che serviranno ad alimentare il sistema. IN BREVE «OLD CINEMA» A PALAZZO PANNI 쐢 Per le anteprime di «Pagine del Garda» domani alle 15 si proietta a Palazzo dei Panni il docufilm «Old Cinema». In collaborazione con Lega Vita Serena. Ingresso libero. «PROTAGONISTI» SAT, VENERDÌ PRIMA SFIDA 쐢 Venerdì alle 21 primo appuntamento con i «protagonisti» che affrontano il giudizio del pubblico. Franco Giovanazzi di Arco con «Alaska» e Cesare Linoto di Padenghe con «Angola: popoli e deserti». CLASSE 1953, FESTA AL CASINÒ 쐢 Sabato 30 novembre festa di classe del ‘53 al Casinò dalle 20 e messa alle 19 in S.Anna. Info: 348-8601660. «FOTO DEL POPOLO», TORNA LA MOSTRA 쐢 Da sabato torna la «Grande mostra fotografica del popolo» con 5500 foto della Busa e 4600 cartoline dell’Alto Garda nella hall del centro commerciale di via S.Caterina. Informazioni: 347-5489004. A3111393 Tre istituti arcensi collaborano con Assocentro Promozione, questionari, gestione: Enaip, Upt e Gardascuola Basso Sarca e Ledro l'Adige ALTO GARDA. Coop Alto Garda al contrattacco RIVA - «In epoca di liberalizzazioni e globalizzazione sembra arcaico il desiderio di impedire la compresenza di più operatori, organizzati in cooperative od altre forme, che possano offrire un servizio pubblico tramite numeri di riferimento diversi». La riflessione arriva dai taxisti appartenenti alla Cooperativa Taxi Alto Garda all’indomani della presentazione da parte dei consiglieri comuna- IL CASO mercoledì 13 novembre 2013 31 «Taxi, è arcaico limitare le presenze» li del gruppo «Progetto per Riva - Rivanità» di un’interpellanza al sindaco Mosaner con la quale si chiede all’amministrazione comunale di «mettere ordine» nel comparto e nella gestione del servizio pubblico. «Il riferimento del consigliere Modena ad una carenza di risposta in alcuni orari è del tutto estranea alla realtà di Riva, dotata di un servizio che copre l’intero arco delle 24 ore con efficienza e preci- sione. Se il problema di una carenza di servizio si pone - osservano i tassisti aderenti alla Coop Alto Garda - casomai può essere riferibile ad altre realtà comunali limitrofe. Non vorremmo che interessi privati che nulla hanno a che vedere con la tutela dell’utente, strumentalizzino la presenza della pluralità di numeri facendone derivare un’asserita ma inesistente carenza di efficienza del servizio». «Ad oggi - si precisa ancora nella nota - vige l’utilizzo di vari numeri telefonici per accedere al servizio taxi. I vari numeri sono tutti reperibili agevolmente, così come lo sarebbe un numero unico. Anzi il servizio telefonico è stato testato anche dall’amministrazione comunale con personale incaricato ed è stato rilevato come sia efficiente e a garanzia dell’utente». La querelle prende le mosse dal parere del Con- Nel centenario la nuova ricostruzione del suo viaggio gardesano siglio di Stato che ha sospeso gli effetti della convenzione tra i tre Comuni per la gestione condivisa del servizio taxi. Ma anche la possibilità per chi ha promosso il ricorso «di prelevare i clienti nei territori limitrofi, nonchè di pubblicizzare i propri recapiti telefonici nei comuni diversi da quelli nel quale ha la licenza taxi, non di utilizzare i vari numeri telefonici come asserito dal consigliere Modena». GRASSO: «CONTA L’OSPITALITÀ» Klimt sul Garda, il «giallo» del quadro su Malcesine Potrebbe essere tra i capolavori ritrovati a Monaco ALTO GARDA - Klimt fu a Malcesine, la sua mano seppe ritrarre con la comprensibile maestria il borgo veronese ma di quel capolavoro si è persa ogni traccia e ormai in circolazione ci sono solo alcune riproduzioni fotografiche. L’opera in questione è “Malcesine am Gardasee”, ed è al centro di un “giallo” pittorico che potrebbe risolversi quando le autorità tedesche diffonderanno - se lo faranno - la lista dei capolavori rinvenuti a Monaco di Baviera. Domenica al Casinò di Arco sarà celebrato il centenario del soggiorno di Gustav Klimt sul lago di Garda con la presenta- IN BREVE I RIVA Castagnata sociale Gli aviatori della sezione Alto Garda organizzano sabato in sede sociale in via S.Tomaso, 53 a Riva la tradizionale castagnata. Dalle ore 14 in poi. I RIVA Il nuoto s’impara adulti Si raccolgono iscrizioni per il corso di nuoto per principianti adulti in piscina «Meroni» a Riva. Info: 0464-590078. Nel 2010 la restituzione di «Kirche in Cassone» Le opere confiscate dai nazisti All’inizio di novembre è stata data notizia del rinvenimento in un appartamento di Monaco di Baviera di ben millecinquecento opere di maestri della pittura come Picasso, Matisse, Chagall, Kokoschka, Marc, Nolde e Klee, confiscate durante il Terzo Reich e ritenute perdute. Del zione di un testo curato da Paolo Boccafoglio ed edito dalla rivista “Il Sommolago”, “Gustav Klimt e Malcesine. La famiglia Zuckerkandl e il mistero di un quadro scomparso”. Nonostante ancor oggi monografie sull’artista riportino che fu l’albergo Morandi di Tremosine ad ospitare il pittore, l’autore dimostra invece come fu TRIBUNALE/1 resto già nel 2010 aveva avuto un’eco sulla stampa internazionale la restituzione di Kirche in Cassone a Georges Jorisch, nipote della legittima proprietaria del quadro, Amalie Zuckerkandl, deportata prima nel ghetto di Lodz, poi nel campo di sterminio di Chelmno. a Malcesine che Klimt passò la sua sola, lunga vacanza estiva trascorsa all’estero e come lì furono realizzati non solo i due paesaggi “Malcesine am Gardasee” e “Kirche in Cassone”, ma anche “Italienische Gartenlandschaft”. Il lavoro ricostruisce inoltre quali profondi rapporti legavano l’artista ad alcuni membri della famiglia Zuckerkandl, tra cui Victor che acquistò i primi due quadri, e quale ruolo questa famiglia ebrea svolse all’interno degli ambienti culturali austriaci tra Otto e Novecento prima che con l’Anschluss e l’avvento del nazionalsocialismo venisse cacciata, deportata, espropriata. In particolare, seguendo il destino dei quadri, sulla base di un’ampia documentazione si mette in dubbio che “Malcesine am Gardasee”, di cui attualmente sono disponibili soltanto delle riproduzioni a colori, sia effettivamente andato distrutto l’8 maggio 1945 nell’incendio del castello di Immendorf, come sostengono autorevoli storici dell’arte e studiosi di Klimt. A quasi settant’anni dalla fine del conflitto il tema della scomparsa delle opere requisite a collezionisti ebrei, del loro ritrovamento e della restituzione rimane attuale. D.P. I DRO Con le famiglie tunisine La «Festa dell’amicizia» è organizzata dalle Famiglie tunisine.Venerdì dalle 19.30 al centro culturale di Dro cucina tipica tunisina, musica e ballo ospiti dell’associazione. I ALTO GARDA Farmacie in servizio Di turno oggi la farmacia di Varone (tel. 0464-551195) e quella di Pietramurata (tel. 0464-547044). I BRENZONE I «grandi» veneti Stasera all’osteria «Al Pescatore» di Castelletto di Brenzone seconda tappa della rassegna letteraria «Sillabe, sorsi, sapori». Stefano Lorenzetto presenta «Hic, sunt leones», 25 storie di veneti notevoli. Info: 045-7430702. Rubarono 65 chili di grana: condannati TRIBUNALE/2 1 Tariffe dinamiche? «Meglio in alta che in bassa stagione» PAOLA MALCOTTI RIVA - «Se piove, camere d’albergo con lo sconto». Le considerazioni espresse dagli albergatori dell’Alto Garda in merito all’ipotesi di una politica di tariffe dinamiche che si aggancino alle previsioni meteo, lanciata per invogliare il mercato turistico della bassa stagione, ha portato nei giorni scorsi ad un’accalorata discussione sul portale de l’Adige dove, a dire la propria, sono stati questa volta i nostri lettori. E’ per questo motivo che Franco Grasso, tra i massimi esperti del settore turistico presente a Riva ai primi di ottobre in occasione del convegno “Turismo oggi & domani-L’hotel nella nuova era revenue management”, promotore dell’ipotesi sulla tariffazione alberghiera variabile, desidera unirsi alla discussione e chiarire alcuni concetti. «Sebbene ci si orienti sempre verso l’opportunità o meno di abbassare la tariffa in periodi di magra per condizionare la domanda - scrive in una nota - il vero problema nel Revenue management è l’alta stagione dove, a dispetto di quel che ritengono gli imprenditori, si fanno i veri danni. L’ottima e piena occupazione trae in inganno, poiché spesso i ricavi medi dell’alta stagione sono più bassi di quello che si potrebbe ottenere. Il motivo risiede nell’elevata presenza in alta stagione di clientela proveniente da canali statici (allotment, clienti abituali ecc.). Ma lancio una provocazione: vogliamo scommettere che a questo punto coloro che si lamentano della tariffa troppo bassa da applicare in bassa stagione troveranno troppo alta la stessa in alta stagione? E scommettiamo che quanti affermano che in bassa stagione si squalifica il mercato abbassando troppo la tariffa diranno che si rischia di esagerare e/o comunque di creare un disagio ai clienti vendendo la camera a prezzi alti? Così, come molti non ritenevano i loro alberghi impossibilitati a scendere al di sotto di una certa tariffa perché il livello della struttura non lo consente si riterranno altrettanto indegni di vendere a prezzi troppo alti». Insomma, è la percezione soggettiva a dare la differenza. O il danno. «Un’ultima riflessione - conclude Grasso - gli alberghi sono aziende come tutte le altre e vendono ospitalità: concentriamoci su questo e non sul prezzo». Disse di non aver visto per evitare problemi Ladri ghiotti di parmigiano Da testimone a indagato Il grana va a ruba ARCO - La vicenda finita a processo ieri è istruttiva, per tutti coloro che credono di evitare problemi, evitando di aiutare le forze dell’ordine. Perché questa gente ignora che il rischio, alla fine, è maggiore del beneficio. Ne sa qualche cosa un cittadino di Arco, finito ieri davanti al giudice Corrado Pascucci. Lui nel 2008, mentre andava a casa del cognato, ha assistito ad una lite violenta (con tanto di cazzotti) tra due vicini di casa. Ma quando è stato interrogato dai carabinieri, circa l’accaduto, ha fatto il vago. «Non R3070901 ARCO - Di furti strani la polizia ne ha visti tanti, in questi anni. Ma quel che si sono trovati davanti l’11 novembre di un anno fa deve averli fatti sorridere non poco. Perché i due stranieri - finiti a processo ieri per furto aggravato - quando sono stati fermati avevano nascosto in auto 70 confezioni di parmigiano, per un totale di 65 chili. Tutti rubati, secondo l’accusa, quella mattina stessa. La vicenda, come detto, risale a un anno fa. I due, Cosmin Cardos e Nicolae Gabriel Tipos, viaggiavano in auto nella zona di Arco, quando sono stati fermati dalla polizia per un controllo. E il loro atteggiamento, la loro evidente ansia, ha insospettito gli agenti, che hanno deciso di dare un’occhiata pià approfondita nell’auto. E lì hanno trovato uno sfollagente e, soprattutto, questa quantità enorme di parmigiano. Le confezioni erano ancora fredde, segno che erano appena state portate via da una cella frigorifera. Dalle etichette si è risaliti ai negozi si trattava del Dpiù, da cui si è scoperto poi erano sparite 32 confezioni di parmigiano, della Lidl, dove era sparito altrettanto materiale, e del Penny Market. Da qui la querela nei confronti dei due e, ieri, la condanna: 6 mesi per Cardos e 7 mesi per Tipos. volevo avere nulla a che fare con questa storia» ha spiegato ieri, aggiungendo di essere stato messo sotto pressione da uno dei due, nella caserma dei carabinieri, poco prima di essere sentito a sommarie informazioni. Ma quella ritrosia rischia di costargli cara: mentre i due litiganti se la sono cavata con un procedimento dal giudice di pace, lui è a giudizio per favoreggiamento. Ora il giudice ha chiamato a testimoniare un carabiniere, per sapere come andò l’incontro in caserma. La sentenza è attesa a breve. Fruner Alessandro e Pederzolli Maurizio SERVIZI FUNEBRI - MARMI - LAPIDI e FIORI ARCO - Via Monte Baldo, 6 - Tel. 0464 518546 BEZZECCA - LEDRO - Via Chiassi, 11 - Tel. 0464 591570 CALCIO » Ricky Fiamozzi, il golden boy di Mezzocorona nella Nazionale under 20 € 1,20 ANNO 68 (CXXVII) - N O 269 Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 QUOTIDIANOFONDATONEL 1945 DIREZIONE REDAZIONE: VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111 il dopo giunta ■ TRENTINI A PAG. 43 ALTO ADIGE [email protected] ■ www.giornaletrentino.it e mellarini: cultura, basta schützen y(7HB5J2*TQQNKM( +%!#!=!#!@ Stete attenti a Daldoss, vi sorprenderà Il Patt va all’attacco «Ora vogliamo i posti in Regione» di Paolo Mantovan C arlo Daldoss non è un pivello, sappiatelo. Anzi, attenti a Carlo Daldoss. ■ CHIARA BERT E PAOLO MORANDO ALLE PAGINE 16 E 17 Moltrer, Baratter e Kaswalder: il Patt va all’attacco ■ SEGUE A PAGINA 18 1 DUE PROVINCE SEMPRE PIÙ STACCATE di Vincenzo Calì «V ivere di rimembranze», come osserva Marcello Bonazza commentando il passo dello Zibaldone di Giacomo Leopardi nell’articolo di apertura dell’ultimo numero della rivista “Studi trentini” in determinate circostanze può creare problemi: ad esempio quando all’avvicinarsi di un centenario come quello della Grande Guerra il toccare nervi ancora scopertissimi nel Trentino, “terra di nessuno” lacerata da ben due conflitti mondiali, finirebbe per dar luogo a risse più che a tranquilli dibattiti storiografici(siveda inquestigiorni Maxi controlli sui redditi Agenzia Entrate, quattromila lettere ai contribuenti trentini nelle cronache dramma a vezzano Si schianta con la moto, ragazza in fin di vita LA GUERRA VENDUTA COME GITA ■ A PAGINA 20 Due condanne per la morte sulla pista da sci la prima serata ■ MATUELLA A PAG. 21 Casa Pound, conferenza col Campari di Leonardo Gandini S ■ SEGUEA PAGINA 10 a pinzolo Doppia condanna per la tragedia sulla Tulot di Pinzolo, costata la vita a uno sciatore di Perugia che era rimasto soffocato nelle reti di protezione: 4 mesi al direttore Pio Maturi e a Luciano Caola. ■ SEGUEAPAGINA 11 eicentocinquantamila: questo il bilancio delle vittime italiane nella prima guerra mondiale. Più o meno la popolazione di Trento moltiplicata per sei, o quella di Rovereto moltiplicatapersedici.E nonsiè trattato di morti eleganti: la prima guerra mondiale è stato l’ultimo conflitto internazionale dove le vittime al fronte sono stati più numerose di quelle civili. Il che significa che si moriva perlopiù dilaniati dalle bombe o infilzati dalle baionette, crivellati dai colpi delle mitragliatrici o per feriteche, inassenzadifarmaci ■ CORDELLINI A PAG. 19 ■ ■ Terribile schianto ieri pomeriggio in valle dei Laghi, lungo la Gardesana all’altezza di Vezzano. Una motociclista di 27 anni, Cristina Carletti di Trento, stava andando dai genitori a Calavino quando si è scontrata con la sua moto contro un furgone: è in gravissime condizioni all’ospedale Santa Chiara. ■ FRANCESCHINI A PAGINA 22 il crac «santa cruz» la protesta sul contratto Buco da nove milioni di euro Patteggiano Poletti e Siligardi Funivie, lavoratori furibondi «Siamo in stato di agitazione» ■ IL SERVIZIO A PAGINA 23 ■ ALESSIA ZANON A PAGINA 40 oltre la vita Riva, cremazioni da record Sfiorata la quota del 70% nei quattro cimiteri del Comune A Riva del Garda le cremazioni hanno raggiunto cifre da record. Secondo gli ultimi dati disponibili, infatti, nei quattro cimiteri del Comune si è sfiorata la quota del 70%. Le spese per i familiari sono ridotte al minimo: duecento euro, il resto lo mette di tasca propria l’amministrazione comunale. ■ APAGINA 30 a riva a trento Le lezioni su Dante fanno il tutto esaurito In via Perini in arrivo gli asini anti-crisi ■ PICCOLI A PAGINA 32 ■ MAROGNOLI A PAGINA 24 l’inchiesta ■ A PAGINA 22 Turbativa d’asta Prosciolto Colombini TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 ■ e-mail: [email protected] Economia 8 » Inflazione, brusca frenata Il tasso medio è all’1,4% IL COSTO DELLA VITA I DATI 1 A ottobre secondo mese consecutivo con i prezzi in discesa a Trento Le tariffe del settore comunicazioni sono calate dell’8,6% in un solo anno lo studio uil di ottobre 2 Nuovo calo per la «cassa» L’edilizia torna a sorridere ◗ TRENTO Brusca frenata dell’inflazione a Trento: secondo i dati del Servizio Statistica e dell’Istat in ottobre il costo della vita è calato dello 0,3% rispetto al mese precedente, portando l’incremento complessivo nell’arco degli ultimi dodici mesi a +0,4%, il valore più basso da due anni a questa parte. Per fare un paragone con quanto succedeva un anno fa, i prezzi avevano fatto registrare un eloquente +3,3%. Anche il tasso medio annuo dell’inflazione a Trento è in netto calo: dal +3,4% di gennaio è arrivato al +1,4% di ottobre. La frenata tendenziale del costo della vita in Trentino segue un andamento nazionale simile, anche se con altre cifre: in Italia rispetto al mese scorso c’è stato un calo dello 0,1%, mentre rispetto a dodici mesi fa l’incremento è stato del +0,7%. Ma a cosa si deve questa frenata dei prezzi? C’è un dato che a Trento ha decisamente fatto la differenza, e cioè quello relativo al comparto delle comunicazioni che ha fatto registrare un eloquente -4,5% rispetto al mese scorso e addirittura -8,6% rispetto ad ottobre 2012. Ma il segno meno è piuttosto diffuso: calano rispetto a un mese fa i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (-0,2%), l’acqua e l’elettricità (-0,6%), i trasporti (-0,7%) e le tariffe di alberghi e pubblici esercizi (-0,4%). Rispetto ad un anno fa, il calo riguarda le bevande alcoliche e i tabacchi (-0,4%), l’abbigliamento e le calzature (-1,8%), ancora l’acqua e l’elettricità (-1,1%), i biglietti degli eventi ricreativi e culturali (-0,5%) e infine la voce residuale di “altri ben i e Cassa integrazione in calo in Trentino anche per il settore dell’edilizia ◗ TRENTO Inflazione in frenata a Trento: il tasso medio è calato in 9 mesi dal 3,4% fino all’attuale 1,4% servizi”, calata anch’essa dello 0,8% rispetto ad ottobre 2012. I dati peggiori, invece, riguardano i servizi sanitari, cresciuti dell’1,6% in dodici mesi e le tariffe di alberghi e pubblici esercizi che in un anno sono cresciuti del 2,1%. Ma ottobre non doveva essere il mese col rischio aumento inflazione, dovuto all’aumento dell’Iva? Secondo il Codacons «i dati Istat non devono trarre in inganno. L'effetto Iva c'è stato, nonostante non abbia ancora dispiegato tutti i suoi effetti, dato che moltissimi negozianti e gruppi della Gdo hanno per ora assorbito l'aumento, ritardando l'applicazione». I prezzi, spiega l'associazione, «stavano precipitando ma, con l'Iva aumentata al 22%, hanno improvvisamente rallentato la loro discesa». la nomina a bruxelles Cornella vicepresidente di Copa-Cogeca TRENTO. Nuovo incarico per Samuel Cornella, delegato della Cooperazione Trentina a Bruxelles. E’ stato eletto vicepresidente del comitato giuridico-fiscale di Copa-Cogeca. Presidente del gruppo di lavoro è stata confermata Birgit Buth, giurista tedesca, in rappresentanza della Federazione delle cooperative agricole tedesche. Da oltre mezzo secolo Copa-Congeca rappresenta in sede europea 36.000 cooperative agricole per un fatturato totale di 36 miliardi di euro. Cornella, da alcuni anni, ha integrato lo staff dell'ufficio Confcooperative di Bruxelles in rappresentanza della Federazione Trentina della Cooperazione. «Cornella si è ben integrato nel nostro team occupandosi di concorrenza, aiuti di Stato, appalti e sviluppo rurale», commenta Leonardo Pofferi, direttore dell'ufficio di Fedagri-Confcooperative Bruxelles e presidente del Comitato di coordinamento cooperativo della Cogeca. Samuel Cornella, 32 anni, si è laureato in giurisprudenza all'Università di Trento nel 2005, e ha poi conseguito un dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei. Confermata anche dai dati di ottobre la discesa della cassa integrazione in Trentino, come già accaduto a settembre, secondo la tradizionale rilevazione della Uil. Con un dato complessivo di -49,4% rispetto all’anno scorso e del 30,2% rispetto al mese di settembre, le aziende trentine sembrano risentire ancora una volta meno della crisi che continua a persistere nell’economia italiana. La media nazionale, infatti, ha visto una crescita del 6,4% della “cassa” rispetto a settembre, mentre il saldo rispetto a dodici mesi fa è negativo ma dell’11,9%, quasi 38 punti per- centuali in meno della performance trentina. Male, invece, la situazione dei “cugini” bolzanini, che vengono relegati addirittura all’ultimo posto della classifica con un aumento annuo del 355%, colpa soprattutto di un innalzamento record delle ore di cassa integrazione straordinaria. Tornando al Trentino, il segno meno sulle ore di “cassa” riguardano tutti i settori: si va dal -66,5% dell’artigianato al -61% dell’edilizia fino al -56,1% del commercio e infine al -2% dell’industria. Il dato dell’edilizia è in forte controtendenza rispetto a quello nazionale, che vede un ulteriore incremento del 10,3%. 3 Ecco l’«app» per il tappo doc Vino di qualità, nuova tecnologia della Brentapack di Borgo Valsugana ◗ TRENTO Il sistema Idcork ideato a Borgo Dalla ricerca Idcork nasce il tappo in sughero e l’app che dice «stop» alla contraffazione e tutela il vino di qualità. Per farlo basta un clic. La tecnologia studiata e brevettata dall’azienda Brentapack del gruppo Labrenta, che vanta una esperienza quarantennale nelle chiusure per il settore beverage, è destinata a fare scuola perché garantisce l’autenticità del vino grazie a una rintracciabilità a 360 gradi che parte dal sughero utilizzato per la produzione del tappo e passa attraverso le informazioni fornite dalla cantina. La trama del sughero è come un’impronta digitale: i fori naturali che la compongono la rendono unica e irripetibile. Ed è da questa certezza che l’azienda di Borgo Valsugana è partita per dare vita al sistema Idcork che tutela, con un’unica app, sia il consumatore sia il produttore. Tramite un’apposita app il consumatore può visualizzare tutta una serie di servizi: zona e periodo di estrazione del sughero, caratteristiche, dati sulla lavorazione del tappo, nome del- la cantina e caratteristiche del vino (come annata, uvaggio e codice della bottiglia). Chiunque può utilizzare questo sistema direttamente dal cellulare, scoprendo tutto quello che c’è da sapere su ciò che acquista o che gli viene servito al ristorante. Per farlo basta scaricare l’app gratuita dal sito www. idcork.com. «Ogni tappo è univoco e, con la tecnologia che adottiamo, abbiamo la possibilità di rintracciare la sua storia, la lavorazione e la produzione», dice Gianni Tagliapietra, amministratore di Brentapack. per la promozione comune nuova sede a trento Arca Casa Legno, siglato accordo con Ucct Banca Generali Stasera al Muse la presentazione ◗ TRENTO Arca Casa Legno, il sistema di certificazione delle costruzioni in legno promosso da Trentino Sviluppo, ha firmato una convenzione con Ucct (l’Unione Costruttori Chiusure Tecniche) che sancisce una collaborazione orientata alla promozione comune ma anche alla partnership tecnica. La collaborazione sarà volta a far meglio conoscere reciprocamente le aziende associate, trentine e italiane ma anche internazionali, che operano nel ramo di edilizia e costruzioni, ed a sviluppare progetti comuni orientati alla promozione di componenti quali porte tagliafuoco e basculanti per garage nell’ambito dell’edilizia sostenibile in legno. Ucct, nata nel 1994 con sede a Trento, è l’associazione italiana di costruttori, installatori e manutentori di chiusure tecniche per l’edilizia, ovvero di porte tagliafuoco, di porte per garage e per uso industriale, di porte automatizzate, attuatori e accessori. L’associazione è attiva nella consulenza e monitoraggio delle norme di settore, nazionali ed europee, nell’organizzazione di momenti formativi e informativi, nella promozione del settore attraverso incon- tri e fiere. L’accordo siglato con Arca Casa Legno prevede l’impegno ad una promozione e formazione congiunta per accrescere la qualità dei prodotti e la reciproca conoscenza dei vantaggi associati ai rispettivi sistemi di certificazione a garanzia delle aziende partner e del cliente che acquista una particolare chiusura tecnica piuttosto che un edificio in legno. In collaborazione con il Ministero dell’Interno, Ucct sta infatti promuovendo un rilevante progetto di formazione e qualificazione degli installatori e manutentori di porte tagliafuoco. ◗ TRENTO Banca Generali celebra questa sera alle 19 al Muse l’apertura dei nuovi uffici operativi dei consulenti Banca Generali Financial Planner in Piazza Silvio Pellico 12. Prevista la presentazione dei vertici della banca sul territorio e del progetto scientifico-artistico legato ad un’installazione interattiva dell’artista Marcos Lutyens. La sede trentina di Banca Generali avrà nove professionisti guidati dal District Manager Massimo Morocutti e dall’executive manager Carlo De Sanctis. Lettere e Commenti MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO LA RUBRICA 1 LICENZIAMENTI CONCILIATI: LE NOVITÀ Consulenti del Lavoro I l recente Dl 76/2013 ha nuovamente messo mano alla disciplina in materia di licenziamenti individuali, con riferimento alle aziende che occupano più di 15 dipendenti, già modificata nel 2012 dalla riforma Fornero. Facendo un passo indietro, il recesso giustificato da ragioni economiche – ovvero inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro – deve essere preceduto da un tentativo di conciliazione presso la direzione territoriale del Lavoro. Il licenziamento intimato in violazione di questa disposizione causa l’inefficacia dello stesso, con applicazione di un’indennità risarcitoria omnicomprensiva in favore del lavorato- LE LIQUIDAZIONI D’ORO re, che il giudice può determinare tra un minimo di 6 e un massimo di 12 mensilità. E’ quindi importante che la procedura sia osservata scrupolosamente e che vengano rispettati tutti i passaggi previsti. In primo luogo, il datore di lavoro dovrà trasmettere una comunicazione alla Dtl, e per conoscenza al lavoratore, manifestando la volontà di intimare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e indicando i motivi sottesi al medesimo. Sia in questa importante fase che nella fase conciliativa successiva, il datore di lavoro potrà essere assistito da un consulente del lavoro, che lo supporterà nella gestione della procedura e nel valutare soluzioni alternative al licenzia- di Mario Cossali A ldo Cazzullo sul Corriere di mercoledì in un articolo dedicato all’intervento della ministra Cancellieri in Senato tra altre osservazioni ha scritto che “ha evocato «i sentimenti che hanno prevalso sul doveroso distacco». «Mio figlio Piergiorgio Peluso riceve l’offerta di lavoro da Fonsai il 25 maggio 2011, quando io ero una tranquilla signora in pensione, che mai avrebbe pensato di poter diventare ministro dell’Interno...». In molti ci eravamo affezionati all’immagine di “nonna della Repubblica”, di fedele funzionaria dello Stato estranea alle caste e per questo ascesa al Viminale, al novero dei nomi per il Quirinale, al mento ovvero gli strumenti che potrebbero attenuare le conseguenze dello stesso (al fine di evitare il contenzioso) quali eventuali incentivi economici o opportunità di ricollocazione lavorativa. L’intervento del Dl 76 ha escluso dal campo di applicazione della procedura alcune ipotesi di licenziamento: per superamento del cosiddetto periodo di comporto (ai sensi dell’articolo 2110 del Codice Civile), ovvero quello intimato al dipendente che si sia assentato dal lavoro per malattia, per un periodo superiore a quello stabilito dal Ccnl ai fini della conservazione del posto di lavoro; dei licenziamenti conseguenti ai “cambi appalti”, laddove siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, nell’osservanza delle disposizioni previste dai Ccnl finalizzate alla salvaguardia della continuità occupazionale; nell’ipotesi di licenziamenti inerenti i rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore delle costruzioni edili, per l’ultimazione delle diverse fasi lavorative e la chiusura del cantiere. A cura del Consiglio provinciale dei CDL di Trento SEGUE DALLA PRIMA PAGINA DUE PROVINCE SEMPRE PIÙ STACCATE CANCELLIERI E LA CASTA DEI SUPER-VIP Il datore di lavoro dovrà trasmettere una comunicazione alla Dtl e al lavoratore 11 ministero della Giustizia. Le intercettazioni telefoniche hanno invece dato l’impressione che pure Annamaria Cancellieri appartenga al mondo incantato e detestato dove si guadagnano 3 milioni e 600 mila euro in un anno (n.d.r.: la liquidazione di Piergiorgio Peluso, passato da Fonsai a Telecom), tutti conoscono tutti e quando serve sono «a disposizione» per aiutarsi l’un l’altro”. Condivido pienamente il pensiero di Aldo Cazzullo, al di là di ogni strumentalizzazione interessata del caso e al di là di ogni demagogia, anche questo caso ripropone il problema del distacco di tanta parte della classe politica dalla vita quotidiana dei cittadini italiani, senza nulla togliere alla bontà e alla concretezza delle proposte avanzate dalla ministra per affrontare il gravissimo problema delle carceri e della condizione carceraria. ©RIPRODUZIONE RISERVATA il caso della polemica su Cesare Battisti innescata dal deputato trentino Mauro Ottobre e che si sperava chiusa dopo l’umanissima risposta di Mimma Battisti). Proprio nella ricorrenza del 40˚ anniversario della nascita dell’Istituto storico Italo-Germanico, in chiusura del convegno tenutosi alla fondazione Bruno Kessler, il direttore Paolo Pombeni si è ben guardato dall’aprire un dibattito dopo l’intervento del prof. Christof Dipper, il quale nella sua approfondita relazione aveva sottolineato fra le lacune nel campo della quarantennale ricerca storica dell’Istituto quella di non aver trattato i temi delle unità nazionali ottocentesche e dei totalitarismi novecenteschi di Italia e Germania. Si sarebbe potuto far osservare allo studioso tedesco che il particolare “contesto” trentino tirolese rende proibitiva la trattazione di temi che, seppur lunghi un secolo, segnano come cicatrici non rimarginate il locale paesaggio umano. Forse, per pacificare gli animi, si può pensare che a Trento, stazione di posta fra Italia e Germania, per usare una felice espressione di Paolo Prodi, valga la pena di concentrare l’attenzione sul bimillenario della via Claudia Augusta, delimitando rigorosamente la trattazione agli aspetti ingegneristici della via di comunicazione (magari con una sponsorizzazione dell’Autobrennero). Questo detto con amarezza, dopo aver constatato che la più che trentennale fatica del nutrito gruppo di ricercatori gravitanti intorno al gruppo di “Materiali di lavoro” finalizzata a far riemergere le memorie delle vittime della “grande catastrofe”, non ha avuto la considerazione e l’attenzione che meritava da parte dell’intera comunità trentina. Ma sappiamo che il tempo è galantuomo e rimetterà le cose a posto, magari senza dover attendere, sensibilità e identità locali permettendo, un anniversario bimillenario anche per trattare delle guerre e dei totalitarismi del Novecento in val d’Adige. La prima occasione, nella prossima primavera, sarà il convegno che l’associazione Museo storico in Trento, con l’obbiettivo di riallacciare i rapporti fra Trento e Bolzano, promuoverà in ricordo dello studioso Claus Gatterer nel trentesimo della scomparsa. Ricostruire ponti: questo è almeno quanto si spera di realizzare, anche se dopo le recenti elezioni la fotografia geopolitica regionale non lascia molto spazio all’ottimismo riguardo possibili letture condivise del recente passato; Con il voto del 27 ottobre si è assistito ad un’accelerazione del processo, in atto da lungo tempo, di allontanamento fra loro delle due province atesine, quasi una sorta di piccola deriva di continenti, se ci è concessa questa definizione in dodicesimo. In Trentino l’astensione dal voto si è portata a livelli paragonabili a quelli degli altri territori italici (per inciso va ricordato che di quei territori il Trentino fa parte) mentre in Sudtirolo si sono ri- proposte le consolidate tradizioni partecipative; Nella parte meridionale il sistema dei partiti italiani ha complessivamente tenuto, mentre a Nord di Salorno la presenza partitica italiana si è ridotta al lumicino. La divaricazione fra i movimenti ambientalisti delle due realtà si è ulteriormente accentuata, e i risultati delle liste civiche di Trento e Bolzano portano segni opposti. Tutto ciò porta ad un indebolimento oggettivo del progetto di Euregio a cui tanto hanno lavorato le due comunità territoriali. I prossimi anni, che paiono destinati all’instabilità politica, sia nel quadro regionale che in quelli provinciali, per via del difficile momento economico, non paiono fra quelli più propizi al prosieguo del progetto di integrazione regionale. A Bolzano si porrà il serissimo problema delle garanzie per le minoranze, visto che la presenza italiana in Consiglio provinciale è ridotta ai minimi termini ( 5 consiglieri) e si fa sempre più forte ed agguerrita la destra tedesca, mentre a Trento la larghissima coalizione di centrosinistrautonomista, così pensata, senza trattino, non tarderà a mostrare profonde divergenze interne ( e la neo costituita giunta-spezzatino ne è la prima avvisaglia), quali il modo diverso fra i partners di concepire l’organizzazione territoriale e le opposte visioni riguardo l’identità trentina. Si è parlato molto, da parte dei commentatori, della scomparsa, in Trentino come nell’Alto Adige italiano, di una destra organizzata, mentre poco si è riflettuto invece sulla marginalità, politica e programmatica, del centro sinistra e del PD in particolare. Nel caso bolzanino per il PD si apre il modesto ruolo di presenza al governo in pura quota di rappresentanza etnica, mentre a Trento, l’idea della nascita di un partito federale territoriale, confederato con il PD nazionale, idea sostenuta da pochi fin dagli ultimi congressi dei DS che precedettero la nascita del PD, si può considerare definitivamente tramontata in quanto è il PATT che ha finito di fatto per imporsi come partito territoriale, pur con tutte le sue debolezze programmatiche ed ideali. Un quadro questo che imporrebbe, a tutte le forze sensibili la necessità di proseguire un processo federale di integrazione europea che veda il superamento dei partiti nazionali. Non sono alle viste personalità politiche capaci di dare impulso a questa necessaria strategia e fortissima si fa, in quanti fino ad ora hanno creduto al sogno di una fratellanza vera fra i popoli alpini, la nostalgia per gli anni davvero formidabili in cui le battaglie per la convivenza avevano come protagonista Alexander Langer. Sarebbe un bel segnale che almeno sul piano storico e culturale, ciò che non è possibile in politica si realizzi: un centro studi di alta formazione di carattere regionale, transalpino, che porti il nome del nostro amato “viaggiatore leggero”, l’uomo che aveva saputo portare l’utopia sul terreno della realtà e che non a caso, per il pensiero e per l’azione, aveva trovato nel biografo di Cesare Battisti Claus Gatterer un solido ancoraggio. Vincenzo Calì Trento MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO 19 1 Denunce dei redditi, 4 mila controlli In questi giorni stanno arrivando ai contribuenti gli avvisi che invitano a consegnare i documenti su spese e detrazioni di Ubaldo Cordellini ◗ TRENTO Stanno arrivando nelle case dei trentini in questi giorni. Centinaia di avvisi dell’Agenzia delle Entrate. Lettere con le quali si chiede ai contribuenti di portare tutta la documentazione relativa della dichiarazione dei redditi del 2010 relativa all’anno di imposta 2009. Verifiche che, nonostante le molte promesse, si sono mantenute su un numero molto alto. La stessa Agenzia spiega che quest’anno sono stati inviati 4 mila avvisi. Con queste lettere, l’Agenzia chiede ai contribuenti sottoposti al controllo di portare tutta la documentazione relativa alla dichiarazione con particolare attenzione, soprattutto alle pezze d’appoggio per le detrazioni. Questo costringe i contribuenti a cercare tutta la documentazione e a portarla fisicamente presso la sede dell’Agenzia delle Entrate, oppure a inviarla via mail tramite posta certificata. L’Agenzia spiega che le persone da controllare non vengono scelte a caso, ma in base ad alcuni criteri. In particolare si tiene conto dell’entità delle detrazioni. Quindi, se ci sono stati aumenti consistenti di queste ultime, la probabilità che arrivi un controllo è abbastanza alta. In particolare si tiene conto delle detrazioni per spese mediche, per le spese legate all’istruzione e, soprattutto, per le spese di ristrutturazione. Queste ultime sono, in genere, quelle più consistenti. I controlli mirano a verificare se ci sono tutti i requisiti e se sussiste la documentazione relativa a questo genere di spese. Le spese per le ristrutturazioni vengono detratte nell’arco di dieci anni dalla dichiarazione dei redditi. Varia la percentuale. Chi sostiene spese per i lavori di ristrutturazione edilizia può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 36 per cento Per le Vengono sottoposte a verifica soprattutto le spese sostenute per le ristrutturazioni spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013, la detrazione Irpef sale al 50 per cento e si calcola su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Il decreto legge 63 del 4 giugno 2013 (entrato in vigore il 6 giugno 2013) ha riconosciuto la detrazione del 50 per cento anche sulle ulteriori spese sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all' arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo, ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro. Per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota iva agevolata del 10 per cento. E’ chiaro, quindi, che questo genere di detrazioni attira l’attenzione dei controllori dell’Agenzia delle Entrate. La documentazione relativa a queste la norma Le ricevute vanno conservate per 4 anni E’ necessario la conservazione dei documenti fino al quarto esercizio successivo all’anno di presentazione del modello 730 o Unico. La documentazione va eventualmente esibita a richiesta delle competenti direzioni provinciali o uffici dell’Agenzia delle Entrate. Va prima di tutto sottolineato che la documentazione non è da presentare al Fisco (ma solo al CAF o al professionista nel caso), cioè il contribuente non deve allegare alcuna documentazione alla dichiarazione dei redditi presentata, sia che provveda alla presentazione del modello 730 che del modello Unico. E appunto per questo motivo è molto importante conservare tutti i documenti, soprattutto se si ha diritto a recuperi d’imposta tramite le detrazioni fiscali, soprattutto se si va poi a ricevere un rimborso dell’imposta Irpef in busta paga, a conguaglio. spese comprende le ricevute, ma anche una raccomandata con cui si avverte dell’inizio dei lavori. Per quanto riguarda la spese mediche, invece, sono sufficienti gli scontrini delle farma- cie con il numero della tessera sanitaria. Anche per le spese di istruzione bastano le ricevute. In caso di controllo, tutta questa documentazione deve essere trasmessa all’Agenzia delle En- trate, ma possono bastare delle fotocopie. La documentazione può essere inviata anche per posta elettronica, ma è necessaria una casella certificata di posta elettronica. Si può anche usare il portale Civis, dopo essersi registrati. Lo scopo è quello di evitare al massimo disagi ai contribuenti. Molti, però, lamentano il fatto di subire controlli anche in anni consecutivi. Soprattutto, poi, molti fanno osservare che il controllo delle dichiarazioni di lavoratori dipendenti con dichiarazione fatta tramite Caf ha poco senso se si pensa al fatto che la grande evasione è altrove. Dalla sede di via Brennero, però, si spiega che le verifiche sono legate proprio allo sforamento di determinati parametri. Quindi se viene superato un determinato tetto, scattano i controlli anche per due anni consecutivi. ©RIPRODUZIONERISERVATA Controlli a tappeto sulle dichiarazioni dei redditi in Trentino IN BREVE L’EVENTO Festival della famiglia debutto con film ■■ Si terrà sabato 30 novembre a Vezzano, presso il Teatro della Valle dei Laghi alle ore 16.30, ingresso libero, l'evento di apertura del "Festival della Famiglia", in programma a Riva del Garda il 6 dicembre. Accanto alla presentazione del Festival, verrà proiettato il film "Touch of the light", vincitore del Fiuggi Family Festival 2013. Nel frattempo proseguono i preparativi della seconda edizione: sul sito www.festivalfamiglia.it sono on line le tesi emerse dal Festival 2012, inoltre è stato pubblicato il nuovo spot 2013. UNESCO Beni naturali, master con 5 borse di studio ■■ Scadranno il prossimo 25 novembre i termini per la presentazione delle domande per accedere alle cinque borse di studio disponibili per agevolare la partecipazione di giovani laureati al Master in World Natural Heritage Management (WNHM), che si svolgerà a Trento dal 15 gennaio al 12 dicembre 2014. Il programma di alta formazione, rivolto sia a lavoratori che a giovani laureati, ha l’obiettivo di sviluppare professionalità evolute per la gestione dei beni naturali e in particolare di quelli iscritti nella Lista del Patrimonio UNESCO. Per maggiori informazioni www.tsm.tn.it | tel. 0461.020 060 | [email protected]. PARLA OTTOBRE Tunnel del Brennero «opera strategica» ■■ «La ratifica dell’accordo fra Italia e Francia per la realizzazione e l’esercizio della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è un progetto che è parte essenziale della rete TEN-T europea. In questa prospettiva ha un ruolo strategico come la realizzazione della Galleria del Brennero e delle relative tratte di accesso”. Lo ha affermato Mauro Ottobre, intervenendo alla Camera a favore della ratifica dell’accordo Italia-Francia. 20 Trento TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 Report lancia l’allarme sulle mele griffate ◗ TRENTO Le multinazionali stanno mettendo le mani anche sulle mele. E’ stato questo uno degli argomenti della trasmissione di Report andata in onda lunedì sera. La trasmissione di Milena Gabanelli ha anche intervistato a lungo il leader della Coldiretti trentina Gabriele Calliari. E’ emerso che anche Report si è occupato del copyright sulle mele da noi si affaccia il fenomeno dei club di filiera. Ovvero multinazionali che brevettano una specie di mela e poi la sfruttano appieno costringendo gli agricoltori a rispettare rigidamente le loro condizioni. Sono brevettate varietà come la Pink Lady, marchio di proprietà del governo australiano e dato in concessione, o Jazz, di proprietà di una multi- nazionale neozelandese. Calliari ha lanciato l’allarme: «Per entrare nel club, l’agricoltore deve firmare un contratto, acquista le piante che costano il doppio di una varietà tradizionale e si impegna a vendere tutta la produzione a un distributore autorizzato. In questo modo l’agricoltore perde tutta la sua libertà. In un primo momento ci guada- gna anche, ma a lungo andare è da vedere. E poi ci rimette la sua capacità di scegliere. Se io ho fatto l’agricoltore è proprio per poter scegliere. In questo modo, invece, l’agricoltore diventa un prestatore d’opera. E’ come se avesse in prestito una pianta sul proprio terreno. L’assistenza tecnica ti dice quello che devi fare, ti dice quando raccogliere e a chi devi conferire e a che prezzo. E’ come tornare alla mezzadria o anche peggio. Vuol dire lavorare più per gli altri che per se stessi». Morto soffocato in pista, due condanne Quattro mesi a Pio Maturi e Luciano Caola, direttore e responsabile delle funivie di Pinzolo. Risarcimento di 600 mila euro ◗ TRENTO Era morto dopo quasi venti giorni di agonia, vittima di un incidente sciistico con una dinamica che sembrava impossibile. Tersilio Tenerini, turista perugino di 72 anni, infatti perdendo il controllo degli sci al termine della pista Tulot di Pinzolo, si era infilato nello spazio fra il cordino d’acciaio che doveva tenere tesa la rete di protezione e la neve. Ed era rimasto in bilico con il corpo quasi sospeso nel vuoto e il collo impigliato nel cordino. E ieri per questo incidente mortale sono stati condannati con rito abbreviato, Pio Maturi, direttore delle funivie di Pinzolo e Luciano Caola, responsabile della manutenzione di quella pista nel momento dell’incidente a 4 mesi di reclusione per omicidio colposo. Condanna che è avvenuta dopo il risarcimento alla famiglia del turista, un risarcimento che si aggira sui 600 mila euro e che è stato pagato dall’assicurazione degli impianti. Già archiviata in precedenza, invece, la posizione di Fausto Collini che era responsabile della pista nel periodo precedente all’incidente. L’avvocato di Maturi e Caola, Bonifacio Giudiceandre, è pronto ad impugnare questa sentenza forte. Insistendo su due punti. Il primo riguarda l’imprevedibilità dell’incidente che effettivamente ha avuto una dinamica alquanto particolare. E poi sull’interruzione del nesso causale. Immediatamente dopo la caduta di Tenerini, infatti, pare che un medico di passaggio ne avesse constatato il decesso ma poi, con l’arrivo dei soccorsi e le manovre di rianimazione - durate due ore solo sulla pista e proseguite poi al Santa Chiara - il cuore dell’anziano umbro aveva ricomincia- la nomina 1 «Confservizi», Mauro Paissan è il nuovo presidente Mauro Paissan ◗ TRENTO I rilievi della polizia sulla pista Tulot a Pinzolo dopo l’incidente in cui perse la vita Tersilio Tenerini ‘‘ incidente imprevedibile Tersilio Tenerini, 72 anni, era finito contro la rete di protezione della pista infilandosi fra il cordino d’acciaio e la neve to a battere. Intanto il giudice Forlenza ieri ha accolto le richieste dell’accusa (sostenuta dal sostituto procuratore Davide Ognibene) condannando i due a 4 mesi di reclusione. L’incidente era avvenuto il 24 gennaio dello scorso anno. Tenerini, in compagnia di alcuni amici, stava facendo l'ultima discesa della giornata lungo la pista Tulot. A un tratto, perse il controllo degli sci e finì contro la rete di protezione della pista. Purtroppo, si infilò in uno spazio tra il cordino in acciaio che doveva tenere tesa la rete e la neve. Rimase in bilico con il corpo sospeso quasi nel vuoto e il collo impigliato nel cordino. Morì 18 giorni dopo l'incidente all'ospedale di Foligno dove era stato trasferito nel frattempo. Il referto medico individuava la causa della morte in un' asfissia da impiccamento. Per i periti della procura, il cordino della rete non sarebbe stato teso e per questo si sarebbe venuto a creare uno spazio vuoto tra la rete e il mano nevoso. Proprio lo spazio nel quale si è infilato lo sfortunato sciatore. Chiede l’elemosina durante il funerale TRENTO. La gente in silenzio, in chiesa seguiva il funerale, funerale che è stato interrotto dall’ingresso di un extracomunitario che voleva vendere alcuni oggetti. A raccontare questa storia è il consigliere circoscrizionale della Lega Devid Moranduzzo. «È successo lunedì pomeriggio a Gardolo spiega - Ieri pomeriggio, durante la celebrazione di un funerale a Gardolo, e sono state alcune persone che, visto il comportamento assolutamente inadeguato, hanno chiamato le forze dell’ordine dopo aver fatto uscire il mendicante dalla chiesa. Lui è stato multato per 401 euro oltre alla sanzione per ubriachezza molesta. Ringraziamo i carabinieri del nucleo radiomobile e i vigili urbani che sono intervenuti tempestivamente, sperando che il questuante molesto paghi per intero la sanzione. Non è concepibile che si possa pensare di violare un luogo di culto, soprattutto durante un rito così delicato come quello della scomparsa di una persona. Gardolo ormai è divenuto un sobborgo invivibile a causa dei numerosi casi di microcriminalità, prostituzione e spaccio di droga a cielo aperto con conseguente abbandono di siringhe insanguinate vicino ai luoghi di culto e agli spazi frequentati da famiglie. E’ ora che l’amministrazione comunale si ne occupi». ©RIPRODUZIONERISERVATA in biblioteca Mauro Paissan, titolare della Paissan&Partners di Trento – agenzia di comunicazione, è il nuovo presidente di Conf. Servizi-Confesercenti. E' stato eletto all'unanimità lunedì sera nella sede di Confesercenti. Oltre alla nomina di Paissan è avvenuto anche il rinnovo delle cariche sociali. Questi i nominativi del nuovo consiglio: Mauro Paissan (presidente); Maura Tamanini; Flavio Giongo; Luigi Menestrina; Bruno Dalledonne; Matteo Bonazza; Walter Gualtiero Merler; Alessandro Mattedi; Stefano Fattor; Marco Graziola. La serata è stata occasione anche per definire gli obiettivi dell'associazione nel corso del dibattito “Il futuro delle società di servizio, sinonimo e garanzia di professionalità e competenza”. In particolare l’associazione punta a una maggiore valorizzazione dell’apporto del comparto dei Servizi nella definizione e realizzazione delle politiche di sviluppo del territorio. tecnologie Diritti dell’infanzia, le iniziative Traduzioni, Fbk sbarca all’Onu Trento 0-18, fino al 15 novembre una mostra in via Roma ◗ TRENTO La mostra alla sezione ragazzi È ospitata fino al 15 novembre presso la sezione ragazzi della Biblioteca comunale di via Roma la mostra Io, io...e gli altri?, organizzata nell'ambito delle iniziative dell'edizione di quest' anno di Trento 0-18. La mostra ospita una sezione dedicata alle scuole primarie, che prenoteranno la visita: nel percorso interattivo guidato, studiato e proposto dalle realtà che a vario titolo si occupano di minori della nostra città, i protagonisti saranno i piccoli visitatori, che potranno esprimere il loro punto di vista attraverso giochi e interviste a tema. L'iniziativa, ispirata dal libro di Nicoletta Costa, è aperta anche alla cittadinanza per dare la possibilità a tutti di essere informati sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. È visitabile lunedì e giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30, sabato dalle 8.30 alle 18.30. E fino a venerdì 15 novembre sono aperte le iscrizioni all' incontro I.D.E.-E in fermento, ricerca e riflessioni sull'intervento di educativa a domicilio, che si terrà mercoledì 20 novembre dalle 9 alle 13 a Sociologia. Software sviluppato in Trentino usato anche dalla Commissione Ue ◗ TRENTO Marcello Federico Per i propri sistemi di traduzione automatica l'Onu e la Commissione europea utilizzano su larga scala il software open source Irstlm sviluppato dalla Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento. Una grande soddisfazione per la ricerca italiana e per l’Unità Hlt (Human Language Technologies), appartenente al Centro Communication and Information Technology della Fbk, che ha realizzato il software. “L'Onu e la Commissione europea – spiega Marcello Federico, responsabile dell’Unità Hlt della Fbk- gestiscono i servizi di traduzione mediante dipartimenti interni. La Commissione dispone di uno staff di circa 2300 persone, tra traduttori e assistenti, per la traduzione nelle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea”. Il risultato è frutto di un’esperienza ventennale nel settore che ha reso la Fondazione Bruno Kessler uno dei maggiori punti di riferimento a livello internazionale per la ricerca nelle tecnologie del linguaggio. 24 Trento FARMACIE ❙❙ TRENTO Grandi via Manzoni, 7/A - tel. 0461 239805 dalle ore 00.00 alle 24.00 ❙❙ ROVERETO Barbacovi via Benacense 9/b - tel. 0464 421373 dalle ore 00.00 alle 24.00 ❙❙ PERGINE PIZZO via Bellini, 17 - tel. 0461 531101 dalle ore 00.00 alle 24.00 SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 20.00 alle ore 8.00 del giorno dopo. Nei prefestivi dalle ore 10.00 alle ore 20.00. Il sabato, la domenica e nei giorni festivi il servizio è reperibile 24 ore su 24 in via P. Orsi, 1 - tel. 0461/904298. 1 TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 NUMERI UTILI Azienda sanitaria Cup Prenotazioni Pronto soccorso Canile comunale Carabinieri Emergenza sanitaria Guardia medica Guasti acq. e gas Osp. San Camillo Osp. S. Chiara Osp. Villa Bianca Polizia stradale Questura Vigili del fuoco Vigili urbani Aci Aeroporto Bolzano Aeroporto Verona A22 Informazioni A22 Centro operativo SOS EMERGENZE 0461.904111 848816816 0461.903206 0461.420090 0461.202000 118 0461.904298 0461.362222 0461.216111 0461.903111 0461.916000 0461.899736 0461.899511 115 (492300) 0461.889111 0461.433100 0471.255255 045.8095666 800.279940 0461.980085 Biblioteche (sede centr.) 0461.275526 Denunce piccoli reati 0461.910100 Ferrovie dello Stato (s. pref.) 892021 Lega Lotta Tumori 0461.922733 Materiale ingombrante 0461.362460 Municipio numero verde 800017615 Municipio servizi sociali 0461.884477 Patenti (rilascio/rinnovo) 0461.904266 Piscina di Gardolo 0461.959441 Piscina Manazzon 0461.924248 Prenotazione ambulanze 800070080 Provincia Trento 0461.984331 Radiotaxi 0461.930002 Consorzio Tassisti Trento 840.024.000 Servizi funerari 0461.884301 Servizio veterinario 0461.902777 Soccorso Alpino 118 Telefono Amico 199.284.284 Telefono Azzurro 19696 Trentino Trasporti 0461.821000 Trib. Malato gio 15.30-18.30 0461.902456 Ufficio oggetti smarriti 0461.884351 Ufficio protezione civile 0461.204447 Viaggiare informati 1518 Vigili ufficio multe 0461.884420/1/5/6 Violenza alle donne 0461.220048 appuntamenti PROGETTO PRESENTI al liceo da vinci ■■ Presentazione del secondo volume del progetto «Presenti», laboratorio di giornalismo sociale del Liceo Leonardo da Vinci di Trento, alla presenza di Padre Mario Benedetti, Fabio Pasinetti, Andrea Segre, Giovanni Porzio, Renzo De Stefani e i ragazzi autori delle interviste Oggi ore 9,30 al Liceo da Vinci per La settimana de Il Gioco degli Specchi LA SCOMMESSA DI FABIO PASINETTI ■■ Oggi alle 17,30 Fabio Pasinetti racconta la sua esperienza quale maratoneta non vedente. L’incontro che fa parte del ciclo Dalla paura alla speranza per il benessere comune si tiene a Barycentro di Piazza Venezia INCONTRO CON GIOVANNI PORZIO ■■ Si parla di giornalismo d’impegno con Giovanni Porzio che oggi racconta della sue esperienza di inviato dalle aree di guerra. L’appuntamento è alle ore 19,30 a Cafè de la Paix Passaggio Teatro Osele CHI è L’UOMO al sacro cuore ■■ L'Istituto Sacro Cuore, scuola cattolica paritaria di Trento, ha voluto affrontare il tema del rapporto mente cervello e neuroscienze. Oggi ore 20,30 Istituto Sacro Cuore DALLA PAURA ALLA SPERANZA ■■ Si tiene a Bookique Caffè Letterario alle ore 18,30 l’incontro con Padre Mario Benedetti, missionario comboniano in Congo e Sud Sudan, per La Settimana de Il Gioco degli Specchi CRISTIANI E MUSSULMANI IN DIALOGO ■■ Il Centro Diocesano per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso promuove l’incontro Cristiani e musulmani in dialogo, racconti e testimonianze di esperienze d'incontro. Appuntamento a Centro Islamico via Soprasasso a Gardolo. Ore 20. FUORI DAL CENTRO - L’INIZIATIVA Via Perini, luminarie e asini anticrisi I commercianti uniscono le forze per rianimare la zona. Fontana del bar Civico 131: «La crisi resta, ma noi non molliamo» di Luca Marognoli ◗ TRENTO I negozianti del centro aspettano con ansia i bagni di folla del mercatino di Natale, sperando in una boccata di ossigeno anticrisi. Ma non tutti hanno questo privilegio: c’è chi le torme di turisti non li vede nemmeno, come in via Perini. La crisi invece sì, quella si sente pure qui, anzi forse di più. Restare inoperosi a mugugnare, però, non serve a niente, hanno pensato gli operatori della zona: meglio darsi una mossa. Così anche via Perini avrà il suo Natale, assicura Ivan Fontana, titolare del bar Civico 131, famoso per avere bandito dal suo locale le slot nel gennaio 2012: «Il giorno prima di Santa Lucia, per tutto il pomeriggio, gireremo con il carro, l'asinello Mario (proveniente da Ravina) e distribuiremo caramelle, cioccolatini e succo di mela. Ci vestiremo da Babbo Natale, interpretato da un pensionato, Raffaele, da Santa Lucia, l'edicolante Daniele, e da asinello, che sarò io. Faremo la stessa cosa tutta la settimana prima di Natale. Probabilmente non ci sarà Mario, impegnato al- Da sx Ivan Fontana, Daniele Odorizzi, Antonio Dagnello, Carlo Miorandi e Marialivia Tecilla trove (“star” come lui sono super-richieste in quel periodo, ndr) ma noi sì: dalle 11 di mattina a tutto il pomeriggio». L’obiettivo non è solo economico: «Sì, cerchiamo di tirare un po’ su la via in questo momento di crisi - dice Fontana – ma soprattutto vogliamo portare un po’ di gioia e clima natalizio nonostante questo periodaccio. Io ho ricordi molto belli di quando ero piccolo, negli Anni 70, anche se sono figlio di operaio e non si stava benissimo neanche allora. Questa serenità però non la stiamo dando ai nostri figli: siamo troppo tesi, nervosi, non abbia- Via Perini, zona che lotta contro la crisi (Foto Panato) mo più il tempo di sorridere...». Ivan si allena a fare l'asino («non sarà difficile: ho piantato lì ragioneria per fare il meccanico», dice) e nonostante tutto guarda avanti con ottimismo: «No, non vedo nessuna luce in fondo al tunnel. Ma a nessuno piace andare a picco: prima di «Campel, no alla gestione Asuc» Il presidente Stefani contrario all’ipotesi. Cittadini chiamati al referendum di Martina Bridi ◗ ARGENTARIO La collina dell’Argentario si prepara a prendere una decisione importante. Con la consultazione popolare del 24 novembre, infatti, gli abitanti di Villamontagna saranno chiamati a decidere se sarà una Asuc -Amministrazione Separata dei beni di Uso Civico – a gestire i beni di uso civico della zona: si tratta del rifugio Campèl, di parte delle cave di Pila e di un centinaio di ettari di bosco. Un’opportunità interessante. Finora, per vent’anni, a gestire l’ex rifugio sono stati gli Alpini, utilizzando come sede il secondo piano e affidando i locali restanti a privati di fiducia. Per evitare che il rifugio venga affidato a sconosciuti, gli Alpini sono corsi ai ripari e hanno deciso di raccogliere le firme per la formazione di una Asuc a Villamontagna. “Non ho nulla contro le Asuc perché sono convinto che se a prendere in mano un bene comune sono le persone del po- Il rifugio Campel è attualmente in fasi di ristrutturazione sto, ciò sia una garanzia di qualità nella gestione – osserva il presidente della circoscrizione Argentario Armando Stefani – Ma la mia preoccupazione riguarda sia la complessità di occuparsi di boschi, cave e rifugio nonché i limiti cui tutta la comunità andrà incontro se sarà l’Asuc a gestire tali beni”. Quali? “Innanzitutto il Comune di Trento non potrà destinare i fon- di previsti per la ristrutturazione se la struttura sarà gestita da ente privato come la Asuc” – spiega Stefani. “Inoltre l’Azienda Forestale non potrà investire denaro per ampliare il numero dei posteggi e per realizzare la piazzola elicotteri se quel terreno sarà gestito da ente privato”. Per informare gli abitanti di Villamontagna su pro e contro della costituzione dell’Asuc, prima della consultazione popolare la Circoscrizione ha organizzato per lunedì 18 novembre un’assemblea pubblica durante la quale saranno chiamati a intervenire un dirigente degli Enti locali della Provincia e un dirigente del comitato pro-Asuc. Gli abitanti di Villamontagna potranno recarsi a votare dalle 7:30 alle 21:30 di domenica 24 novembre presso la sala della Canonica in via San Fabiano. Sarà l’Asuc a ottenere la gestione degli usi civici se alla prima votazione si recherà alle urne il 40% dei votanti. Altrimenti il Comune affiderà la gestione tramite bando pubblico. mollare le tenteremo tutte. La nostra difesa è limitare le spese, abbassare gli utili: se prima potevi fare da sponsor a qualche squadretta, adesso lasci stare, però non contribuisci a far girare l'economia». La gente - spiega - «a caffè e brioche non rinuncia, ma ha tagliato gli aperitivi, che sono diminuiti sensibilmente». Al Natale di via Perini hanno dato il loro appoggio organizzativo anche i parrucchieri del Salone 97 e il giornalaio Odorizzi: «La crisi si sente - dice l’edicolante - ma sono rimasto molto contento dal fatto che abbiano aderito quasi tutti gli operatori: una ventina. Da molti anni mancavano le luminarie: ora abbiamo installato 15 palle a led del diametro di 80 centimetri pronte ad essere accese». Filippo a Beccara, consigliere del Pd in San Giuseppe, ha messo in contatto i commercianti con il Cti: «La via sta soffrendo perché non è nel circuito del centro.Ora che c'è il Muse, però, si vorrebbe richiamare l'attenzione su di essa, per evitare che resti sono un'arteria di passaggio. Alcuni negozi stanno chiudendo, ma fortunatamente è arrivato il nuovo linguistico di via Matteotti: per questo credo sia da valutare molto attentamente lo spostamento delle scuole fuori dal centro. Vediamo con grande favore l'iniziativa dei commercianti come Fontana, anche perché quando aveva tolto le slot tutti gli avevano detto bravo ma non aveva ricevuto alcun tipo incentivo». Mattarello, il campo dedicato a Mantovan di Gino Micheli ◗ MATTARELLO Sabato scorso la Circoscrizione ha dedicato ufficialmente il complesso palestra, al carabiniere di Mattarello Mario Zorzi, unico atleta locale a partecipare a ben due Olimpiadi nella disciplina del tiro con carabina, venuto a mancare 69 anni fa. E’ dell’altra sera invece, la proposta al consiglio circoscrizionale (accettata all’unanimità) fatta dal consigliere Oreste Tamanini, di dedicare il campo da calcio ad Orlando Mantovan. Per la verità, come ha ricordato Tamanini nella richiesta, il rettangolo di gioco venne intitolato alla memoria del concittadino Orlando Mantovan ancora nel 1955, ma tale dedica non risulta all’ufficio toponomastica del Comune di Trento. E si chiede pertanto il suo riconoscimento allo scopo di conservare la memoria. A sostegno dell’intitolazione, Tamanini ha fornito la documen- tazione attraverso foto d’epoca che riportano come il campo, allora parrocchiale, reso agibile dall’impresario Secondo Mantovan, in ricordo del figlio Orlando, calciatore, deceduto in seguito ad un male incurabile all’età di 28 anni, sposato con 2 figli (Giorgio e Manuela), venne inaugurato dall’Oratorio (parroco don Vittore Maroni) e dall’Us Mattarello (presidente Bruno Bianchini) con il taglio del nastro effettuato dalla giovane vedova Margherita Ferrari il 23 ottobre del 1955 e con calcio d’inizio della partita inaugurale effettuato dal figlioletto Giorgio. La targa “Campo Sportivo O. Mantovan” era apposta sul cancello in ferro all’entrata, insegna che gran parte dei residenti ancora ricordano. Nel 1985 il campo passò di mano al Comune di Trento privo di denominazione mentre all’ufficio attività sportive della Provincia risulta censito come: “Campo calcio Mattarello O. Mantovan”. ■ e-mail: [email protected] Riva-Arco TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 ■ Indirizzo [email protected] ■ Centralino 0461/885111 ■ Fax 0461/885215 Il 2012 anno record per le cremazioni: sono al 70 per cento 30 ■ Abbonamenti 0471/904252 ■ Pubblicità 0464/432499 ■ TaxiAltoGarda 0464/557044 in breve cinema a riva In sala della Comunità c’è «Vado a scuola» ■■ Oggi e domani alle 21 nella sala della Comunità di via Rosmini a Riva per la rassegna "Il piacere del cinema" si proietta "Vado a scuola", film-documentario di Pascal Plisson insignito del logo Unesco che narra la storia di quattro bambini provenienti da angoli differenti del pianeta. L'ingresso costa 5 euro. (m.cass.) Riva, sempre più persone scelgono questa pratica La spesa è di 200 euro, il resto è a carico del Comune Riva ◗ RIVA Donne e lavoro, convegno Acli in Comunità RIVA. Venerdì alle 20.30 nella sala della Comunità di via Rosmini a Riva è in programma l'incontro pubblico-tavola rotonda "Donna, lavoro, futuro. Armonia di vita quotidiana", organizzato dal coordinamento donne di Acli Trentino, dai circoli Acli di Riva, Arco e Pré e dalla Comunità Alto Garda e Ledro. L'appuntamento si aprirà con il saluto del presidente dell'ex C9 Salvador Valandro, quindi l'avvio sarà a cura del Forum delle associazioni dei familiari del Trentino; a seguire il «Contributo video sul ruolo della donna nell'ambito del lavoro femminile» a cura del professor Stefano Zamagni, poi l'intervento di Luisa Masera, responsabile del coordinamento donne di Acli Trentino, quindi il dibattito pubblico. Ospiti della tavola rotonda saranno Agnese Ranghelli (responsabile nazionale coordinamento donne Acli), Donata Borgonovo Re (neoassessore provinciale, già difensore civico di Trento), Eleonora Stenico (consigliera di parità), Marinella Seidita (Istituto Pace sviluppo innovazione Acli) e Valeria Caola (Gy Form, delegata per le Giudicarie di Confindustria). Moderatore sarà Eugenio Valentini, giornalista, direttore di "Trentino 7 giorni" e "Trentino Infoinrete". La cittadinanza è invitata. (m.cass.) Gli ultimi dati si riferiscono all' anno 2012 e dicono che nell' ambito del comune di Riva i decessi sono stati 137, di cui quasi il 70% (per l'esattezza il 67) sono stati seguiti dalla cremazione, per la quale l'amministrazione chiede un contributo di 200 euro, accollandosi tutto il resto delle spese. Nei giorni scorsi, avvicinandosi la fine dell'anno, la giunta ha provveduto allo stanziamento del fondi necessari per l'anno 2014. I provvedimenti adottati sono due. Il primo consiste nell'appalto della manutenzione ordinaria dei quattro cimiteri del comune, Grez, Varone, Campi e Pregasina, del seppellimento ed esumazione delle salme, e della cremazione delle salme non mineralizzate, sulla base d'un dettagliatissimo capitolato che, tanto per fare alcuni esempi, fissa in 764 euro semetsrali lo svuotamento dei cestini al Grez, in 82 euro al Grez, 54 a Varone, 39 a Pregasina lo sgombero della neve dai vialetti, e 267 euro per lo scavo d'una fossa al Grez ed a Varone che salgono a 383 a Pregasina. Per questo servizio è stata preventivata una somma euro di cui 67mila a base d'asta ed il resto per somme a disposizione. L'altra decisione è quella che incide più immediatamente sulla collettività e riguarda l'attuazione della scelta dell'ente pubblico di incentivare la pratica della cremazione sia per ragioni igienico-sanitarie che per contenere l'utilizzo di aree destinate alole sepolture: si tratta dell'assunzione a carico dell'ente pubblico sia delle spese per la cremazione negli impianti di Mantova, Verona, Brescia e Bolzano (a seconda delle disponibilità) che di quelle del trasporto delle salme dal cimitero del Grez, dove termina la cerimonia funebre pubblica alle aree crematorie. Il servizio è offerto ai residenti nel comune o a persone che in precedenza siano state comunque iscritte nelle liste dell'anagrafe rivana, nonché ai residenti in Ipab o presso parenti di I grado, mentre per i non residenti che siano defunti nel territorio comunale l'ente pubblico copre il solo costo del servizio di cremazione. Per questo servizio lo stanziamento è stato fissato in 44.904 euro per l'anno prossimo, naturalmente Convegno sommelier c’è l’olio dell’Agraria Cremazioni, trasferta obbligatoria a Bolzano, Mantova, Verona o Brescia con l'avvertenza che il conto è fatto sulla stima degli anni passati, non essendo possibile in alcun caso fare previsioni sicure sugli viluppi dei prossimo 12 mesi. La relativa delibera assunta dalla giunta precisa anche che il contributo dei privati copre poco meno del 40% del costo com- plessivo. Per l'anno in corso il servizio è stato svolto, con soddisfazione afferma il comune, dalla ditta Ser.Cim di Mattia Zambarda: per il prossimo ci sarà un confronto concorrenziale fra almeno 3 ditte del settore, sulla base della previsione di spesa indicata in precedenza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA arco Laboratori per bimbi a villa Althamer riva Palagarda, la Cestistica al gelo Caldaia in tilt, giovanili costrette a traslocare al Floriani ◗ RIVA Fino agli ultimi tempi il problema non era stato così evidente, in virtù delle condizioni climatiche tutto sommato clementi, ma di recente i disagi si sono fatti sentire: il riscaldamento del Palagarda-Palarigotti, che da quest'anno ospita la società di basket femminile Cestistica Rivana anziché l'ormai purtroppo derelitto Gs Riva (che sotto la tensostruttura di località San Tomaso, nella vana attesa di un palazzetto dello sport degno di questo nome, ha fatto la storia della palla a spicchi regionale dell' ultimo decennio, peraltro avendo non di rado a propria volta a che fare con le bizze dell'impianto), è tornato a fare le bizze. In pratica, dall'arrivo delle nuove inquiline il riscaldamento non ha mai fun- ■■ Sabato 16 e domenica 17 novembre si terrà a Firenze alla ex Stazione Leopolda il convegno nazionale Ais (Associazione Italiana Somellier): Agraria Riva del Garda sarà presente coi propri oli extravergini d’oliva nello spazio Alcatraz dedicato alla degustazione e conoscenza dell’olio, a cura dell’Accademia Maestro d’olio di Fausto Borella. (s.m.) L’ingresso del Palagarda zionato, il che per tutti - e soprattutto per una prima squadra impegnata in serie A3 - è un notevole disagio. La situazione, però, sembra in fase di risoluzione. «Si tratta di un problema spiega la presidente Licia Armani - che probabilmente ri- guarda la caldaia, con i tecnici che stanno cercando di porvi rimedio. Per ora ci siamo barcamenati, spostando le giovanili alla palestra del Floriani, ma speriamo che a breve il riscaldamento, che in generale e in particolare in un tendone pieno di spifferi non è certo un optional, possa essere attivato. Per gli spogliatoi, perlomeno, ci deve essere una caldaia a parte, visto che in quella parte tutto, per fortuna, funziona regolarmente». «A quanto ci dicono (la struttura è comunale, ndr) commenta da parte sua il vicepresidente Mirko Carotta - saranno fatti dei lavori di sistemazione della caldaia per provare ad affrontare il guaio alla radice e chi di competenza ci ha assicurato che a breve si potrà giocare al caldo». (m.cass.) ■■ Prende il via sabato 16 novembre con «La tigre di carota» il nuovo ciclo di laboratori «Una salute da favola», narrazione animata e laboratorio-gioco per bambini dai 3 ai 7 anni d'età su quattro temi della salute e stili di vita: la sana alimentazione, la prevenzione delle abitudini sedentarie, l'igiene in bocca e i pidocchi. I laboratori sono condotti da Nella Valentini a villa Althamer. Le iscrizioni sono aperte (associazione Giovani Arco, cell. 329 8520314, e-mail [email protected]). corso di cucina Alla Berlera i segreti della pasticceria ■■ Corsi di Cucina alla Berlera. Venerdì 22 novembre alle 20 i grandi classici della pasticceria. Il costo del corso, comprensivo di materiale didattico e piccola cena è di 30 euro a persona. Per info ed iscrizioni telefonate allo 0464-521149 o via mail a [email protected] 13/11/1997 il presidente di categoria 1 13/11/2013 Tiboni: «Il coperto nella ristorazione è giustificato» ◗ ALTOGARDA «Il pagamento del coperto nei ristoranti non è certo un delitto. Anzi, è giustificato dal fatto che approntare un tavolo comporta necessariamente un costo. L'importante è essere estremamente chiari con il cliente». Il presidente dell'associazione ristoratori dell'Alto Garda e Ledro Aldo Tiboni prende posizione sulla questione sollevata quest'estate dal consiglio comunale di Riva e tornata in auge in questi giorni. «Per coperto si intende tutto il corredo di stoviglie e suppellettili che un ristoratore mette a disposizione delle persone per permettere loro di consumare un pasto – commenta il presidente di categoria nonché patron chef del ristorante Il Ritratto di via Ferrera ad Arco – vi sono dunque ricomprese le tovaglie, i tovaglioli, le posate, il pane, i grissini, le oliere. Approntare tutto ciò per ogni tavolo comporta necessariamente un costo, che non è giusto scaricare sulle pietanze in quanto nulla ha a che vedere con la loro preparazione, ma che non è nemmeno giusto sia sempre e in tutti i casi tralasciato. Purché ci sia chiarezza con il cliente, che deve essere sempre informato di quello che per lui rap- presenterà poi una voce di spesa da aggiungere all'importo complessivo del conto, l'ipotesi del coperto deve considerarsi quindi ammissibile e giustificata. Il problema può sorgere semmai in quei casi, rari per fortuna nella nostra zona, nei quali è possibile percepire una netta sproporzione tra il prezzo del coperto e ciò che viene effettivamente offerto. Tali situazioni sono da considerare sicuramente censurabili, e la raccomandazione per tutti non può dunque essere che quella di imputare correttamente i costi». «Si ritiene infine sterile e inutilmente provocatoria l'idea che la previsione di un prezzo ulteriore, oltre a quello delle vivande, possa rappresentare un biglietto da visita negativo per il territorio e per la ristorazione locale; in primo luogo perché, pur definito in modi diversi o fatto passare sotto altre vesti, un coperto si paga in quasi tutti i paesi (mance obbligatorie, servizio, pane); in secondo luogo perché la vera differenza tra un locale ed un altro sta nella qualità del cibo che si propone, e che nell'Alto Garda - conclude Tiboni - non manca di certo». (gl.m.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA NERINO BOTTESI Sei sempre nei nostri cuori Marina, Luca, Erlisa, Samuele, Andrea, Laura, parenti e amici. Una Santa Messa in suffragio verrà celebrata domenica 17 novembre, alle ore 19.00, nella chiesa di San Giuseppe a Rione De Gasperi. ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE 800.700.800 Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20 PAGAMENTO TRAMITE CARTA DI CREDITO: VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ ALTO ADIGE Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione per la dettatura dei testi da pubblicare Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.) Riva ❖ Arco MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO 31 1 Il Mercatino sposa le scuole in breve sat di arco Arco: Gardascuola, Enaip e Upt coinvolte in alcuni progetti legati alla manifestazione di Natale di Gianluca Marcolini i fuochi di natale ◗ ARCO Il mercatino di Natale arcense non rappresenta solamente una ghiotta opportunità, per i commercianti, di fare buoni affari. E' anche un banco di prova per gli studenti che frequentano gli istituti tecnici e professionali di Arco: durante le settimane di apertura al pubblico, gli alunni di Gardascuola, Enaip e Upt testeranno sul campo le nozioni acquisite in classe, durante le lezioni, contribuendo così alla buona riuscita della manifestazione che parte venerdì. Il sindaco Alessandro Betta e l'assessore all'istruzione Renato Veronesi, ieri mattina, hanno incontrato, assieme al patron del mercatino Bruno Lunelli, i dirigenti e gli insegnanti per lanciare le iniziative che vedranno la partecipazione delle tre scuole. Nello specifico gli studenti del Gardascuola si occuperanno di testare il gradimento dei visitatori nei confronti dell'iniziativa di punta del turismo invernale in Busa, intervistando un campione significativo di persone; i risultati del sondaggio saranno analizzati e quindi adoperati per migliorare ulteriormente l'evento. I ragazzi dell'Upt, invece, si occuperanno di gestire una delle casette di prodotti tipici, leccornie, «Botti, servono norme nuove» «Forse è un'ordinanza che necessita di modifiche, anche perché è ridicolo che il divieto a sparare i botti si fermi a San Tomaso o che nel divieto finiscano anche le stelle filanti dei bambini. Piuttosto sono convinto della necessità di dare vita ad un'ordinanza comune su tutto il territorio; la questione dovrebbe passare nelle mani della Comunità di valle». Alessandro Betta mette le mani avanti. Ancor prima di ricevere le immancabili critiche sull'incoerenza di un provvedimento, quello contro mortaretti e compagnia cantante, che verrà disatteso il prossimo 7 dicembre quando si svolgerà lo spettacolo previsto nel programma del mercatino di Natale. «L'ordinanza esisteva da tanti anni – spiega – e l'ex sindaco Mattei l'ha soltanto rispolverata da un cassetto. Ma serve un approccio diverso». Spenti sul nascere anche i mugugni per la presenza di molti cantieri in centro storico, a ridosso delle casette del mercatino: la gru installata all'ex cassa rurale verrà smantellata nel giro di una decina di giorni. (gl.m.) La presentazione del progetto che coinvolge il Mercatino di Natale e le scuole (foto Galas) abbigliamento e souvenir collocate intorno alla Collegiata. Sarà compito loro mettere a frutto gli insegnamenti in materia di vetrinistica, vendita e contabilità. Commercializzeranno prodotti legati al florovivaismo su incarico di un esercente lagarino e saranno all' opera anche fuori orario scolastico, in quello che sarà in tutto e per tutto uno stage formativo dal valore enorme, come hanno sottolineato i docenti: «Si tratta di un'opportunità unica per i ragazzi che potran- no mettersi alla prova nella vita reale anziché solo in una simulazione scolastica. E' un' iniziativa che fa onore alla comunità e all'amministrazione». Gli allievi dell'Enaip, invece, daranno sfogo alla loro abilità nella lavorazione dei materiali ferrosi. Dopo aver dato vita, negli anni passati, alla rappresentazione dell'immagine più significativa del presepe – la Natività – quest'anno gli alunni dei vari corsi ed annate si sono impegnati nella realiz- zazione di un angolo della casa di Babbo Natale dando forme ad enormi sedie (un metro per un metro di base e alte poco meno di due metri, completamente in ferro) che verranno collocate nei dintorni del mercatino con l'obiettivo di ricreare una sorta di focolare dove i cantastorie racconteranno le fiabe più belle. Il sindaco Betta ha voluto sottolineare l'importanza di questi progetti anche ai fini educativi, oltre che didattici: «Fanno parte di quell'attenzione che è ne- arco al casinò In via Nas cittadella del boulder Pd, i democratici di Arco, Dro e Ledro oggi in assemblea E’ una delle novità con i lavori di ristrutturazione della palestra ◗ ARCO I soldi ci sono perché li ha trovati la precedente giunta provinciale in una delle sue ultime sedute prima del cambio della guardia. E così l'amministrazione comunale di Arco può proseguire nell'iter progettuale per la realizzazione della nuova palestra scolastica di via Nas che porterà non solo all'ampliamento della struttura ma anche alla creazione di uno spazio destinato ad ospitare eventi sportivi di rilievo tra cui le gare di arrampicata sportiva al coperto. E' intenzione dell'assessore al turismo e allo sport Renato Veronesi, con l'appoggio del suo sindaco Betta, dare esecuzione ad un progetto che punta all'installazione nella palestra, che verrà rimessa a nuovo, di una sorta di cittadella del boulder indoor. L'obiettivo è dare ai turisti appassionati di arrampicata sportiva un motivo in più per venire a trascorrere le vacanze ad Arco, soprattutto una valida alternativa alle falesie naturali nelle giornate di pioggia o di maltempo. In realtà l'intervento è nato essenzialmente per mettere in sicurezza l'attuale palestra delle scuole elementari Segantini dopo che diverse perizie tecniche ne hanno evidenziato i limiti dal punto di vista statico e antisismico. Da qui la richiesta di contributo alla Provincia e la concessione di un finanziamento di 2,5 milioni di euro a fronte di una spesa di 2,8 milioni. Successive considerazioni, legate anche alla contrazione delle risorse pubbliche, hanno portato la Provincia a ridimensionare il progetto e quindi anche il contributo facendolo scendere ad Il bouldering arriva in via Nas un importo assai più modesto, pari a 1,4 milioni a fronte di una spesa ammessa di 1,6 milioni. L'amministrazione arcense ha mosso tutte le proprie pedine per cercare di salvaguardare lo stanziamento iniziale, evidenziando nella propria linea difensiva il fatto che la nuova pale- stra, così come è stata pensata in origine, è destinata anche ad ospitare i campionati provinciali di pallavolo e a tal fine sarà omologata dal Coni. Il Comune, inoltre, ha evidenziato l'importanza di poter disporre di uno stabile di maggiori dimensioni, completo di adeguati spogliatoi, anche in vista dei mondiali indoor di arrampicata sportiva, per poter allestire successivamente anche la palestra adiacente. La puntualizzazione di Betta e assessori ha colpito nel segno tant'è che la Provincia ha condiviso l'importante rilevanza extrascolastica di quest'opera che richiede, dunque, la necessità di spazi di dimensioni maggiori tali da consentire il suo utilizzo per attività sportive a livello agonistico. Da qui la decisione di ripristinare l'ammontare iniziale del finanziamento prevedendo la copertura, su altri capitoli, del milione e duecentomila euro che era stato temporaneamente levato. (gl.m.) Sei mesi di carcere ai ladri di formaggio ALTO GARDA. L’11 novembre dello scorso anno, una volante della Polizia di Stato di Riva, impegnata in uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, s’era imbattuta in un’auto che aveva insospettito gli agenti. Sospetti che si erano ben presto rivelati fondati: sulla vettura a bordo della quale viaggiavano due cittadini romeni, i poliziotti avevano rinvenuto - oltre ad uno sfollagente -ben 65 chilogrammi di formaggio. Proprio così: 70 confezioni di grana padano e parmigiano reggiano del peso di poco meno di un chilo ciascuna, rubate poco prima alla Lidl (32 confezioni), a Dpiù (32) e al Penny Market (le altre sei). Ieri Cardos Cosmin e Tipos Nicolae Gabriel sono comparsi davanti al giudice Corrado Pascucci, in tribunale a Rovereto: il primo è stato condannato a 6 mesi di reclusione per il furto e 100 euro di ammenda per lo sfollagente, il secondo a 7 mesi e 300 euro di multa per il furto. ◗ ARCO Smaltite le tossine della campagna elettorale per le provinciali di fine ottobre, il Pd si appresta a vivere un altro momento importante, quello che porterà all' elezione del segretario nazionale. I vari circoli territoriali sono dunque chiamati ad esprimersi sulle mozioni presentate dai vari candidati, Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Giuseppe Civati e Gianni Pittella. Sono in corso di svolgimento, in Trentino, le assemblee di circolo nelle quali saranno presentate e discusse le mozioni a sostegno dei quattro candidati e quindi eletti i delegati, in proporzione ai voti ottenuti da ogni mozione, per la Convenzione provinciale che si terrà il prossimo 18 novembre. Per i circoli di Arco, Dro e Ledro l'assemblea si svolgerà stasera, al Casinò di Arco, a partire dalle 20 (le votazioni sono previste dalle 21 alle 22.30: le assemblee sono aperte a tutti, mentre il voto è riservato ai soli iscritti). Stasera la mozione di Renzi, che i pronostici e i sondaggi accreditano come il candidato superfavorito, verrà presentata dal vicesindaco reggente di Arco Alessandro Betta, in pole position per la candidatura a sindaco alle comunali del prossimo marzo. Una novità assoluta, questa, considerando che Betta e gran parte del circolo arcense aveva sostenuto Bersani, un anno fa, nella sfida contro Renzi. Il primo cittadino prenderà parola per spiegare la genesi di questa decisione che è motivata essenzialmente dalla posizione assunta da Enrico Letta che di fatto ha detto di sostenere Renzi in questa partita. (gl.m.) cessario rivolgere al mondo dell'adolescenza per combattere fenomeni come il vandalismo». Bruno Lunelli, vulcano di idee, cercherà la collaborazione con i giovani dell'Agio: «Proporrò ai ragazzi di diventare gli Elfi del tappeto rosso, quello che adagiamo sulla pavimentazione del centro storico. Dovranno controllare che rimanga sempre bello teso e per questo li doterò di una pistola di silicone. In cambio offrirò loro la pizza». ©RIPRODUZIONERISERVATA Franco Giovanazzi racconta l’Alaska ■■ Venerdì alle ore 21, presso la sede della Sat di Arco in via S. Anna, i primi due ospiti di Protagonista per una sera: Franco Giovanazzi di Arco con “Alaska”: navigazione fra i fiordi ghiacciati del Kenai, sorvolo del monte Mc Kinley e Dawson city: l'ultima frontiera dei cercatori d'oro” e Cesare Linoto di Padenghe con “Angola: popoli e deserti”: un viaggio avventura, dalla Namibia all'Angola, tra natura incontaminata e Popoli non ancora avvezzi al turismo di massa”. Ingresso gratuito e, al termine, rinfresco. ledro Gruppi di lettura in biblioteca ■■ Mai sentito parlare dei gruppi di lettura? Il percorso prevede un incontro al mese per un totale di 5 incontri con il tutorAlessandro Tamburini. In seguito il gruppo di lettura proseguirà da solo. Il percorso è gratuito ed è aperto ai lettori dai 16 anni in su. Primo incontro il 27 novembre alle 20.30 presso la biblioteca a Bezzecca. Informazioni sul sito della biblioteca o 0464/592790 e-mail: [email protected]. GRUPPO Comet SimeVignuda Spa, azienda specializzata nella distribuzione di materiale elettrico, automazione industriale ed illuminotecnica, ricerca Venditori commerciali esterni per potenziare la rete commerciale del Trentino Alto Adige. Gli interessati possono inviare il proprio CV all'indirizzo: [email protected] MULTINAZIONALE seleziona COLLABORATORI da inserire nel proprio organico a tempo indeterminato per attività part-time e full-time a Bolzano e provincia. Info cell 3490719023, email: [email protected] SELEZIONIAMO diplomati/laureati 23/25enni da inserire nella nostra rete commerciale disponibili subito e non richiedesi esperienza di vendita. Offriamo agli idonei reale crescita personale e professionale prevedendo quattro settimane di percorso formativo, retribuito, spesato e auto aziendale. 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Pergine MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO Pergine e Amstetten rinnovano l’amicizia ◗ PERGINE Ursula Puchebner e Roberto Oss Emer e rinnovano l’amicizia tra le due città Rinnovata l’amicizia dopo 35 anni con un nuovo atto ufficiale. Gli “attori” sono cambiati. A Norj Tait, a Luigi Fontanari (presidente del Coro Castel Pergine), all’allora Bürgermeister di Amstetten, all’allora Mario Zampedri (sindaco di Pergine) sono subentrati nuovi nomi: Ursula Puchebner (Bürgermeisterin di Amstetten), Roberto Oss Emer (sindaco di Pergine). Ma i rapporti d’ amicizia costruiti in questi 35 anni sono stati riconfermati con la firma di un documento ufficiale. Con Norj Tait (perginese emigrata in Austria dopo la guerra) i rapporti con Amstetten erano stati avviati qualche anno prima, ma ufficializzati solo nel 1978. Gli scambi culturali e sportivi, gli incontri, le visite reciproche si erano succeduti con una certa frequenza. Memorabile fu la “tre giorni” nel 1983 per un “triangolare” di judo. Poi, gli appuntamenti erano proseguiti con varie realtà culturali. Ora, un fine settimana con la delegazione perginese formata anche dalla vicesindaco Daniela Casagrande, dal consigliere “delegato” Renato Nisco e dal Coro Castel Pergine. Cerimonia nella sala consiliare, con il sindaco Roberto Oss Emer e la Bürgermeisterin di Amstetten Ursula Puchebner hanno siglato il documento 35 che conferma il proseguimento di questo gemellaggio. Con loro anche la deputata del Parlamento austriaco, e vice sindaco di Amstetten Ulrike Konigsberg-Ludwig, consiglieri comunali di Amstetten e i presidenti dei comitati del gemellaggio Steliana Stefanescu e Paola Casapiccola. I discorsi sono stati improntati ad esaltare i valori che, attraverso gli scambi culturali e sportivi, si sono consolidati fra le due comunità. Il concerto del Coro Castel Pergine che ha inaugurato, con lunghi applausi, le due settimane della cultura che si svolgono ad Amstetten. (r.g.) 1 Telecamere in centro città appalto da 150mila euro La giunta comunale ha approvato il bando per realizzare la videosorveglianza L’intervento interesserà una quindicina di punti a rischio per la sicurezza di Roberto Gerola ◗ PERGINE orchestra giovANILE TRENTINA Approvato in municipio il bando di gara per la collocazione nel centro storico di Pergine di videocamere di sorveglianza. Si parla di una quindicina di “punti” e una spesa di 150.000 euro. Con i primi risultati soltanto l’anno prossimo. La videosorveglianza non ha finora avuto vita facile. La progettazione era stata avviata ancora due anni fa con l’affido dell’incarico a una ditta specializzata veneta. Si dovevano ricercare i luoghi considerati “più caldi” e quindi da controllare 24 ore su 24. In pratica, già nel 2011 si era reso necessario arginare i fenomeni di vandalismo più che per altri eventi. E’ chiaro tuttavia, che la videosorveglianza rappresenta un deterrente per gli atti criminosi. C’era stata un' unica aggressione: nei confronti di una signora (in via Volpare) e poi numerosi furti nei bar: colpi messi a segno di notte per impadronirsi dei soldi della slot machine. A Pergine centro, ma anche in alcune frazioni, i ladri avevano compiuto non pochi raid. Nel frattempo, era anche emerso il fenomeno dei writer con seri danneggiamenti nei confronti delle facciate di edifici pubblici e privati, ma non solo. Per questo si era sempre più resa necessaria l’installazione di videocamere per il controllo del territorio specialmente in centro. Vita non facile tuttavia, per la progettazione, in quanto Premio De Barbieri, finalisti in concerto sul palco di Pergine ◗ PERGINE Saranno una quindicina i punti del centro città nei quali verranno collocate delle telecamere l’agenzia specializzata era incorsa in problemi giudiziari, tanto che le era stato ritirato l’incarico ed era subentrata la Stet spa. La proposta della videosorveglianza era emersa in sede consiliare dalla Lega Nord appunto anni fa. Era ritornata poi l’anno scorso e rispolverata quest’anno anche se i termini erano stati modificati nel frattempo. Ripresa in mano dall’attuale amministrazione, è stato redatto un bando per la realizzazione del progetto, documento che sarà pubblicato quanto prima. Le soluzioni dovrebbero arrivare in municipio fra due-tre mesi ed esaminate. Quindi si potrà procedere all’assegnazione dell’incarico. Quindi controllo del territorio contro furti, danneggiamenti, writer, vandalismi, ma anche contro l’abbandono indiscriminato di immondizie ed evitare così spese a carico dei cittadini. In un primo momento, con l’attuale finanziamento, si dovrebbero coprire solo il centro storico e le vie principali con i luoghi più sensibili. In un secondo tempo, saranno interessate anche le frazioni più consistenti. A Pergine centro, telecamere sono per la verità già installate davanti agli istituti bancari e per vigilare sui Mercatini di Natale. ©RIPRODUZIONERISERVATA teatro Si alza il sipario su «Tanti saluti» Domani lo spettacolo. Domenica invece appuntamento per i bimbi di Gianluca Filippi ◗ PERGINE Settimana di teatro al Comunale di Pergine. Al di là dei consueti appuntamenti dedicati al cinema e al teatro amatoriale, il palco della nuova struttura cittadina si appresta a portare sul palco due spettacoli di grande livello, destinati a due pubblici diversi. Il primo è in programma domani e si tratta di “Tanti saluti” di Giuliana Musso, diretto da Massimo Somaglino. “Tanti saluti” è l’atto conclusivo di una trilogia di spettacoli che ripercorrono idealmente gli appuntamenti fondamentali dell’esistenza: il primo era stato “Nati in casa”, che tratta come è desumibile il tema della nascita, il secondo era stato “Sex Maschine”, dedicato per l’appunto alla sessualità, il terzo, “Tanti saluti”, conclude il percorso e, per l’appunto, il cammino della vita. La messinscena vuole esplorare il tema del morire ai nostri tempi, attraverso testimonianze e racconti dei principali protagonisti dell’evento: medici, infermieri, familiari e morenti. Un viaggio tra ospizi, ospedali, ho- spice, case e le cure palliative, l’accanimento terapeutico, i protocolli di rianimazione, l’eutanasia hanno alimentato il testo. Non temi facili, dunque, raccontati dall’apparente leggerezza di tre clown. Inizio dello spettacolo alle 20.45. Si cambia rotta e clima domenica prossima 17 novembre: il palco del teatro comunale ritrova un umore più sereno e si prepara ad ospitare un appuntamento della rassegna Teatro Ragazzi. “Farfalle nella pancia-Moon Amour” è il titolo dello spettacolo di Alessio Kogoj, Klaus Saccardo e Soledad Rivas, destinato ai ragazzi di circa 6 anni. Uno spettacolo chiaramente divertente e un po' romantico, che racconta la nascita dell' amore attraverso lo sguardo di due bambini, che si trovano alle prese con i primi batticuori. E, quando l’amore si romperà, con i primi scherzi crudeli, capaci di scatenare liti furibonde e appassionate. Uno spettacolo dove genitori e figli si passano il testimone delle emozioni, nell'eterno e instancabile gioco del rincorrersi e sfuggirsi, cercarsi e lasciarsi. Inizio alle 16. La biglietteria è aperta dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, il sabato dalle 10 alle 12 e a partire da 1 ora prima di ogni evento. ©RIPRODUZIONERISERVATA La musica si eleva al teatro comunale di Pergine. La nuova struttura perginese è stata, infatti, scelta dall’Orchestra Giovanile Trentina per i suoi concerti più importanti, tanto da farla diventare regista della Stagione concerti 2013. Il primo appuntamento, peraltro spiacevolmente non molto partecipato, s’è tenuto lo scorso 30 ottobre con il Gala Lirico, che ha visto l’orchestra diretta da Andrea Fuoli, accompagnare il soprano Nina Zaziyants e il baritono Walter Franceschini. La stagione ha rilanciato domenica scorsa con un altro appuntamento d’eccezione. Si è, infatti, tenuto il concerto dei finalisti al Concorso Premio d’archi nazionale “Renato De Barbieri”. De Barbieri è stato una figura di primo piano nel mondo violinistico e della musica classica del secolo scorso e in particolar modo all’interno della ristretta cerchia di solisti italiani del violino, conosciuti e stimati anche a livello internazionale. Fu definito il Paganini del Novecento, per il suo amore e studio verso l’opera del grande concittadino. Le ragioni del concorso sono riconducibili al forte legame che De Barbieri aveva con la Piana Rotaliana, sua seconda patria dopo Genova, dato che possedeva una casa a Mezzocorona. Negli anni Settanta e Ottanta organizzò a Mezzolombardo i corsi internazionali di violino e musica da camera, che richiamarono una notevole quantità di allievi e pubblico, dall’Italia e dall’estero. I protagonisti di questo concerto sono stati Teofil Milenkovich (violino), Lorenza Baldo (violoncello), Indro Borreani (violino) e Eleonora De Poi (violino). Più in là, negli ultimi giorni dell’anno, non mancherà neppure il Concerto di Natale, che vedrà l’Orchestra Giovanile Trentina diretta da Stefano Sarzani, con il violino solista Gian Paolo Peloso. (g.f.)