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Olivi: «Solo uniti conteremo Giunta, il Pd darà la sua linea»

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Olivi: «Solo uniti conteremo Giunta, il Pd darà la sua linea»
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013
ANNO XI - N. 267
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected]
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
RIPARTIZIONE DELLE DELEGHE
Provincia, intervista al vicepresidente. Italo Gilmozzi: adesso si deve lavorare
Il convegno
LE MOSSE DI ROSSI
PRUDENTI
E UN PO’ SCALTRE
Olivi: «Solo uniti conteremo
Giunta, il Pd darà la sua linea»
FERMARSI
A GUARDARE,
ACCORGERSI
DEL MONDO
di MARCO BRUNAZZO
L’
attesa per conoscere la composizione
della nuova giunta era sentita: l’attribuzione delle deleghe costituisce in qualche modo una cartina di tornasole in
grado di determinare quale dei partiti della coalizione vince e perde in una delicata fase negoziale
come è quella che precede la costruzione di un
governo. Ora che è tutto ufficiale, possiamo rilevare come, nell’assegnare le varie competenze
agli assessori, Rossi sia stato assai prudente, ma
anche un po’ scaltro.
Il Pd, primo partito della coalizione, non ne
esce particolarmente bene. Alessandro Olivi è diventato vicepresidente della giunta: gestirà competenze importanti come lo sviluppo economico
e il lavoro, ma non quella riguardante la cooperazione. L’assessore all’università e ricerca, Sara Ferrari, ha dichiarato a più riprese la sua delusione
per essere stata spogliata del settore della scuola,
da cui pure proviene. Donata Borgonovo Re, infine, si dovrà occupare di salute e solidarietà sociale, temi determinanti anche per il bilancio della
Provincia, ma che il presidente Rossi conosce nei
minimi particolari, considerata la sua passata
esperienza nella scorsa legislatura. Nemmeno
l’Upt riceve deleghe pienamente soddisfacenti.
L’assessore Tiziano Mellarini dovrà occuparsi di
sport e cultura, ma pure di protezione civile e di
economia cooperativa, mentre Mauro Gilmozzi
si dedicherà ai lavori pubblici, all’ambiente e all’energia. Il Patt ottiene, invece, deleghe più omogenee, con, soprattutto, il presidente Rossi che
tiene per sé ambiti strategici (anche elettoralmente) quali il settore dell’istruzione dalla scuola materna fino a quella secondaria. Si potrebbe dire
che Pd e Upt hanno avuto i numeri di assessori
cui miravano, ma non i poteri (le competenze)
cui aspiravano.
Mi pare che le competenze siano state divise
in modo tale da garantire a Rossi di emergere
chiaramente come il responsabile ultimo dell’azione della giunta, impedendo ai partiti concorrenti del Patt di costruirsi un bacino di consenso elettorale autonomo. Può darsi — e c’è da
augurarselo — che ciò spingerà verso una maggiore collegialità, con assessori costretti a interfacciarsi costantemente e a condividere responsabilità. Potrebbe tuttavia succedere il contrario, ossia che la frammentazione delle competenze generi conflitto e «irresponsabilità», nel senso che
non rende chiaro chi deve occuparsi di cosa e
quindi l’identificazione del responsabile ultimo
dei provvedimenti. Di questo il Trentino non ha
certo bisogno.
Ciò detto, la qualità del governo e la bontà dello schema adottato si vedrà quando verranno presi i primi provvedimenti. Ci sono cinque anni di
lavoro di fronte, che ci restituiranno un Trentino
sicuramente diverso. C’è da sperare che la nuova
giunta sia in grado di precedere e indirizzare
quel cambiamento inevitabile più che subirlo.
Primo piano
Castelli: «La cultura
non è promozione»
Maestri: Mellarini ok
A PAGINA 2 Damaggio
I grillini protestano
«La scuola relegata
a un ruolo minore»
A PAGINA 2
TRENTO — «Al di là delle competenze, il
Pd potrà far prevalere la propria progettualità politica nella misura in cui saprà essere
squadra all’interno della giunta e se non verrà meno l’unità tra amministratori e partito». Parola di Alessandro Olivi, neo-vicepresidente della Provincia, che a poche ore dalla scelta degli assessori da parte del governatore Ugo Rossi commenta: «Poteva essere
fatto un ragionamento più organico. Ma abbiamo mantenuto tre assessorati come la
volta scorsa, con deleghe che non possiamo
certo considerare marginali. Non dimentichiamo comunque che il quadro non è finito: il Pd deve avere una sua rappresentanza
forte in Regione». Olivi guarda avanti: «Nessuno potrà chiudersi nel suo piccolo feudo.
Dobbiamo lavorare insieme». Intanto, il segretario «reggente» del Pd Italo Gilmozzi
stoppa la polemica per le scelte della giunta:
«Alcune decisioni sono discutibili, ma siamo stati valorizzati. Ora dobbiamo lavorare».
Primo intoppo per Daldoss
Comunità di valle,
maggioranza divisa
su come cambiare
di STEFANO VOLTOLINI
TRENTO — Il primo ostacolo che Carlo
Daldoss è chiamato a superare, prima che
tecnico, sarà politico. La riforma
istituzionale che coinvolge le comunità di
valle, infatti, ha già diviso la coalizione
formata da Pd, Upt e Patt, con Roberto
Pinter che chiede alla Provincia di cedere
poteri e Italo Gilmozzi che fissa il termine
ultimo entro il quale decidere al 2015.
La tragedia a Pinzolo
Skipass scontati, corsi, pattini, ciaspole
Il Bondone strizza l’occhio alle famiglie
A PAGINA 7 Pisani
TRENTO — Sono stati condannati
a quattro mesi per omicidio colposo
il direttore delle Funivie di Pinzolo,
Pio Maruri e il manutentore, Luciano
Caola, finiti nei guai per il terribile incidente in pista che il
24 gennaio 2012 costò
la vita a un turista, Ter- Valle dei
silio Tenerini, 72 anni.
L’uomo rimase impigliato con il collo nella
rete di protezione a bordo della pista. Una tragica fatalità secondo la
difesa dei due imputati, mentre per l’accusa
l’incidente poteva essere evitato. Nel mirino c’è la manutenzione della pista. L’assicurazione ha
pagato 600.000 euro alla famiglia del
povero sciatore.
A PAGINA 5 Roat
TRENTO — Tutti prosciolti. Si è
sgretolato davanti al giudice Francesco Forlenza l’impianto accusatorio a
carico dei sette indagati, tra cui molti
professionisti, coinvolti nella vasta indagine della Procura
sui presunti accordi illeciti negli appalti per
Laghi
la rifornitura degli arresti. Sono cadute tutte
le accuse anche a carico del principale indagato, il patron di Habitat, Renzo Colombini e
della figlia, Alessia, che
A PAGINA 6
è stata prosciolta nell’udienza precedente. Il
giudice Forlenza non ha ritenuto sussistenti le accuse mosse ai sette indagati, sospettati dei presunti accordi illeciti per dividersi gli appalti.
A3111370
A PAGINA 6 Roat
1
Codacons:
rimborsi «Circoscrizioni utili,
per i tassi d’usura
togliere il superfluo»
EMILIO ISGRÒ
MEZZOLOMBARDO
Via Fiorini 1
Tel. 0461 604185
Colombini e altri sette
Schianto in moto
Gravissima
una ventisettenne
Mart
PROPOSTE PER PRANZI
E CENE DI GRUPPO
CONTINUA A PAGINA 9
Sciatore morì Uffici e arredi,
sulla pista
accuse crollate
Due condanne Tutti assolti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
APERTO TUTTI I GIORNI
La Step-Scuola per il governo
del territorio e del paesaggio,
con gli allievi della prima
edizione del Master in World
natural heritage
management, organizza
venerdì prossimo la quinta
edizione del convegno
annuale «Dolomiti» dedicato
quest’anno al tema
«Progettare paesaggi».
Da quando l’accreditamento
Unesco ha dato alle Dolomiti
un valore universale,
generando l’esigenza di
condividere le scelte per la
loro valorizzazione a una
scala più ampia di quella dei
singoli luoghi e delle singole
comunità, è evidente la
necessità.
A PAGINA 4
A PAGINA 3 Scarpetta
La stagione parte il 30 novembre
di UGO MORELLI
Quando
l’artista
esalta
la lentezza
A PAGINA 13 Brugnara
TRENTO — Ogni settimana il Codacons accoglie fino a 40 persone in
difficoltà a pagare i mutui
contratti in passato. Almeno due o tre stati di sofferenza hanno una causa oggettiva: i tassi applicati superano la soglia d’usura.
In questo caso è possibile
trattare con l’istituto e farsi restituire, come risarcimento, tutta la componente di interessi fino a
quel momento pagata.
A PAGINA 11 Orfano
Salute
LA SITUAZIONE
Disturbi
alimentari
Crescono
i pazienti
A PAGINA 5 Cargnelutti
TRENTO — I presidenti delle circoscrizioni cittadine difendono gli enti decentrati. «Eliminare
i quartieri vuol dire impoverire il territorio»
hanno detto ieri davanti
ai componenti della commissione trasparenza di
Palazzo Thun. «Si possono riformare le competenze, tagliando il superfluo — hanno aggiunto
— ma la loro presenza
va garantita».
A PAGINA 7 Giovannini
Codice cliente: 2684846
2
Mercoledì 13 Novembre 2013 Corriere del Trentino
Primo Piano
TN
I nodi della giunta
Il dibattito La scelta di dividere il settore della conoscenza non piace a Ferrandi. Contributi, richiesta di maggiore selettività
«Non confondere cultura e promozione»
Monito di Castelli. Fracalossi: superare il folklore. Maestri elogia Mellarini
lustro a chi la promuove, piuttosto è un lavoro sotterraneo di preparazione: solo così crescerà qualcosa nel
tempo». C’è poi la retorica della «sinergia» che Castelli suggerisce di mettere in pratica realmente: «Tutti
ne parlano ma solo ora qualcosa sta cambiando —
ribadisce — Qui sembra che al di là di Schützen e cori
non ci sia nulla. Allora, senza polemica, va bene pensare all’orticello, però ricaviamo una grata per permetterci di guardare al di fuori». Tradotto: «Allargare lo
sguardo». Da Verona a Innsbruck, passando per Bolzano.
TRENTO — L’equazione ormai è assimilata, normalissima. Più o meno il risultato suona così: cultura
ovvero promozione turistica quindi ricadute economiche. La ricetta pare ineccepibile. Eppure per gli operatori culturali la sintesi è forse ingenerosa, carica
d’aspettative un comparto che è molto altro. Tant’è
che Andrea Castelli pensando al «qui pro quo» balza
dalla sedia: «Confondere la cultura con la promozione è un errore — commenta l’attore — Così non facciamo altro che creare un minestrone». Fuori di metafora, il pensiero (e il monito) va all’assessore alla cultura fresco di nomina, Tiziano Mellarini, che dello sviluppo economico legato alle potenzialità attrattive
della cultura è da sempre convinto (sin dalla scorsa
legislatura, nei panni di assessore al turismo). Di lavoro da fare ce n’è parecchio, di aspettative pure. Renzo
Fracalossi, regista e presidente della compagnia Club
Armonia, suggerisce con garbo un nuovo paradigma:
«Se abbiamo percorso il settore del folklore ora è giusto guardare altrove — dice — La cultura deve esplorare il futuro». Oggi nella veste di consigliere provinciale, Lucia Maestri (Pd) pensa invece all’importanza
della programmazione. Prima chiarisce la stima riposta in Mellarini («Ha ben sposato l’idea di cultura come sviluppo economico e sociale») poi, definito il denominatore comune, suggerisce la stesura del «primo piano strategico della cultura».
Deleghe spezzate
Ha sospeso la direzione del Museo storico per buttarsi a capofitto nel vortice elettorale, tra le fila del Pd.
Anche se non avrà uno scranno, Giuseppe Ferrandi
osserva con attenzione ciò che accade e il suo pensiero, naturalmente, è rivolto alla cultura. La buona notizia coincide con la nomina di Mellarini: «Venendo
dal turismo, e avendo ancora in mano le deleghe per i
grandi eventi, può aiutare il comparto a proiettarsi
verso una logica di sistema complessivo: il nostro patrimonio può diventare elemento forte di promozione». Poi le criticità: «Le deleghe sono spezzettate —
aggiunge — Io avrei preferito inserire la cultura nel
filone della conoscenza e della formazione, o in alterativa abbinarla al turismo». A ogni modo, ora è bene
rimboccarsi le maniche: «Non dobbiamo considerare
il Trentino fermandoci alla concentrazione di strutture fra Trento e Rovereto — dice — Lo sviluppo del
turismo culturale, si rafforza nell’interazione tra istituzioni e tessuto economico produttivo».
Oltre il folklore
Inutile nascondersi: nei prossimi cinque anni la
cultura dovrà parare i colpi della spending review.
Renzo Fracalossi chiede allora attenzione: «L’importante è che lo si faccia in maniera razionale, non sforbiciando a casaccio». Il parametro della selezione, ormai necessaria, dovrà quindi cambiare: «È arrivato il
momento delle scelte — prosegue — Se da un lato
abbiamo percorso il terreno della scoperta delle tradizioni e del folklore, ora scopriamo altri settori: la cultura deve esplorare il futuro oltre che il passato». Ancora: «L’importante — prosegue — è togliere ogni incrostazione ideologica dalla cultura». Di pari passo,
persino la tradizionale distribuzione di contributi potrebbe seguire un nuovo schema, abbandonando l’assistenzialismo: «Perché i contributi non vengono assegnati premiando i virtuosi? — Dice — Abbiamo
sempre immaginato i contributi come un tampone
per sostenere chi è in difficoltà, perché non pensiamo anche al sostegno della qualità?».
Sulla scena L’attore Andrea Castelli. A destra, la neo consigliera provinciale
del Pd, Lucia Maestri
«Cultura non è turismo»
Fin qui le aspettative. C’è un equivoco di fondo che
Andrea Castelli chiarisce per evitare fraintendimenti.
Il binomio cultura-turismo è fuorviante, a suo dire:
«È un errore — dice — Chi confonde la cultura col
turismo sbaglia». Una lettura sfalsata che prosegue
da tempo: «Tra cultura, turismo e sport si è sempre
fatto un minestrone generale, anche in passato — aggiunge — Invece la cultura non è un modo per dare
Piano strategico
Sin dai primi vagiti dell’asse Trento-Rovereto, tre
anni fa, Lucia Maestri ha apprezzato il lavoro di Tiziano Mellarini. A quel tempo, lei era assessore alla cultura del Comune. Oggi da consigliere provinciale strizza l’occhio al collega: «Da anni — spiega — ha sposato l’idea di cultura come sviluppo economico e sociale». Di qui l’auspicio: «Confermare la linea tracciata
— dice — Sono certa che Mellarini e Michele Dallapiccola sapranno lavorare insieme». Dietro l’angolo c’è il
primo obiettivo: «L’expo 2015 è una vera occasione,
si può immaginare un accordo per attrarre in Trentino i visitatori, creando un vero collegamento nella
promozione». Nessuno va dimenticato: «Il mondo
della cultura — rimarca — non si esaurisce con i musei». Le grandi strutture rischiano infatti di oscurare
una galassia articolata. Ecco allora la soluzione:
«L’esperienza del Comune può essere un tesoro per
la Provincia — precisa — Si può creare un grande piano strategico della cultura che non è la sommatoria
dei desiderata, ma una sintesi di tutte le istanze». Una
sorta di riferimento nella programmazione, ordinato
e coerente. Mai fatto finora a livello provinciale.
Marika Damaggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’intervista L’ex titolare del turismo illustra i suoi programmi: aiuteremo chi presenta progetti di qualità
1
«Il Trentino dovrà aprirsi al mondo»
TRENTO — Bastano poche parole e
già s’intravede il suo tocco. Tiziano Mellarini da poco più di 24 ore è il nuovo
assessore alla cultura. Una delega che
raccoglie con entusiasmo e un approccio che potrebbe sorprendere. Se, infatti, da una parte la continuità con Franco
Panizza c’è ed è netta, dall’altra Mellarini ha voglia di superare i confini stretti
delle tradizioni e della memoria storica.
Detto altrimenti e con piglio diplomatico: «La cultura trentina è sì legata al
folklore, ma oggi è vitale aprirci al mondo». Trilinguismo (tema carissimo a
Ugo Rossi), consapevolezza che la nostra «è una società multietnica» e collegamenti con Bolzano, Verona, Innsbruck. Le idee già ci sono.
Assessore, dal turismo alla cultura:
un salto inaspettato?
«È stata una sorpresa che ho accolto
con entusiasmo. In parte ho già avuto
modo di testare il valore della cultura
trentina in chiave promozionale e turistica, spesso abbiamo condiviso le scelte con Franco Panizza. Penso che la cultura trentina sia certamente legata alla
storia e al folklore, ma oggi è importante aprirsi al mondo, allargare l’orizzonte
e interpretarlo in modo moderno. Del resto, siamo una comunità multietnica, è
sufficiente pensare al contesto in cui crescono oggi i nostri ragazzi. Lavorerò
con questa consapevolezza, senza tralasciare il cammino che abbiamo fatto».
In quale modo pensa di declinare
questo progetto di rinnovamento?
«La cultura dev’essere motore di sviluppo. Penso a Trento e Rovereto come
veicolo promozionale, un distretto che
può generare occupazione. Parallelamente non dimentichiamo l’importanza
del trilinguismo, uno dei progetti che il
presidente Rossi promuove da tempo: è
l’inizio di un Trentino che si apre. A co-
Assessore Tiziano Mellarini
minciare da Verona, Bolzano, dal Tirolo».
In cosa ci sarà continuità con Franco Panizza e in cosa discontinuità?
«Io sono legatissimo alla nostra storia, ma oggi il Trentino ha la necessità
di fare grandi passi avanti, inserendosi
in un contesto più vivace. Immagino un
sistema culturale che si affaccia sul mondo in modo moderno, ma dobbiamo dimostrare di essere pronti».
Le risorse sono poche e si dovrà fare
delle scelte. In base a quale parametro?
«Ciò che mi interessa è la qualità,
non solo quella legata alle punte di diamante. Anche il giovane che presenta
un progetto meritevole va ascoltato».
Ma. Da.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Istruzione Degasperi e Bottamedi all’attacco. La Uil teme la «latitanza da parte del decisore politico»
I grillini: da Rossi uno schiaffo alla scuola
In piazza Esponenti del movimento 5 stelle
TRENTO — La decisione di Ugo Rossi di tenere per sè le deleghe sull’istruzione scatenano la preoccupata reazione del movimento 5 stelle. La decisione
del governatore, secondo i nuovi consiglieri provinciali Manuela Bottamedi e
Filippo Degasperi, fa sì che la scuola
«sia un settore relegato così a un ruolo
minore e marginale, dequalificato e impoverito, svilito del suo importantissimo e delicatissimo compito di formazione del futuro Trentino. La scelta di
privare la scuola trentina di un suo assessorato autonomo è uno schiaffo alla
necessità di riportare l’istruzione al centro dell’azione e degli investimenti dell’ente pubblico Provincia».
I timori dei grillini riguardano anche
gli aspetti economici e finanziari: «Non
vorremmo — proseguono Bottamedi e
Degasperi — che la decisione di Rossi
dimostri la volontà di proseguire nella
politica dei tagli orizzontalì alla scuola,
toccando in modo drammatico le risorse umane e non offrendo all’istruzione
trentina la possibilità di rimediare alla
pesante eredità lasciata dall’ex assessore Dalmaso». Un ulteriore punto critico
è sollevato sulla burocrazia provinciale: «Non vorremmo inoltre che la decisione di Rossi indichi la volontà di proseguire nel modello di scuola "excel",
quello per cui i vari dirigenti burocrati
posti a presidio del Dipartimento della
conoscenza operano solamente in termini ragionieristici, attraverso tabelle
di calcolo complicatissime che tengono
conto solo di un criterio: tagliare, tagliare tagliare, mantenendo se possibile gli
sprechi (consulenze d'oro, super convegni, progetti onerosi, tecnologia costosissima, strutture scolastiche mega)
che fanno tanto vetrina e consolidano
la clientela elettorale». Un’ultima urgenza, secondo i 5 stelle è garantire alle
«scuole e ai loro dirigenti» una «reale
autonomia», perché questi sono «sotto
il diretto controllo e potere del presidente della Provincia e del suo vassallo,
il dirigente generale Marco Tomasi.
Sul piano politico, i grilli traducono
tutto così: «Vigileremo costantemente
sulle iniziative e sulle scelte del presidente Ugo Rossi in materia di istruzione e di formazione professionale, contrastando con forza tutto ciò che andrà
nella direzione contraria all’accrescimento della qualità della didattica e all’investimento sulle risorse umane, pilastri di una scuola orientata all’eccellenza del servizio. Vigileranno e si attiveranno affinchè la scuola trentina possa diventare un organismo realmente
autonomo e slegato dalle attuali logiche di potere e controllo del governo
provinciale e dalle attuali logiche burocratiche e ragionieristiche del dipartimento della conoscenza».
Le scelte di Rossi non piacciono nem-
meno alla Uil: «Le perplessità non sono
sulle persone, ma sul fatto che «materie assimilabili siano state separate, dopo aggregazioni ormai storicizzate, come l’istruzione, la cultura, l’università
e la ricerca o l’dilizia abitativa e il welfare». Quanto alla scuola e al personale,
«dubbi solleva — secondo il segretario
Walter Alotti — anche la decisione del
presidente di riservarsi le deleghe all’istruzione e al personale. La possibilità che questa scelta possa comportare
una certa "latitanza" da parte del decisore politico è qualcosa che l’istruzione
ha già vissuto in precedente stagioni.
Rischio che diventa ancor più concreto
dall’aver ricondotto alla carica presidenziale anche l’onere del personale, oltreché la doverosa generale responsabilità politica dell’azione del governo provinciale».
R. C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente: 2684846
Corriere del Trentino Mercoledì 13 Novembre 2013
Trento e Provincia
7
TN
Palazzo Thun Audizione in commissione dei rappresentanti degli enti decentrati. Tomasi: «La scelta entro la prossima estate»
«Capoluogo, circoscrizioni da mantenere»
Monito dei presidenti dei quartieri: eliminarle vuol dire impoverire il territorio
Ricerca
L’Europa
traduce con
i software Fbk
TRENTO - Quando
devono operare delle
traduzioni, l’Onu e la
Commissione europea si
affidano alla Fondazione
Bruno Kessler. «Moses»
e «Irstlm» sono, infatti,
due software open
source sviluppati dalla
fondazione trentina e ai
quali i due enti
internazionali hanno
deciso di affidarsi in
larga scala. Una grande
soddisfazione per l’unità
Human Language
Technologies che ha
visto il suo prodotto
scaricato 4.800 volte
dall’inizio del 2013 in
tutto il mondo.
«L’obiettivo è migliorare
la produttività dei
traduttori professionisti
— spiega Marcello
Federico, responsabile
dell’unità Hlt —
integrando funzionalità
molto innovative
all’interno dei
tradizionali programmi
software di traduzione
assistita dal computer
che oggi costituiscono la
tecnologia dominante
nel mercato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TRENTO — «Nelle città dove le circoscrizioni sono state
abolite, come Brescia o Cremona, le amministrazioni
hanno delle enormi difficoltà
nei rapporti con i cittadini. Bisogna riformare le competenze dei quartieri, togliere il superfluo. Ma non possiamo
scomparire». In un’aula consiliare di Palazzo Thun affollata, per una volta, da presidenti di circoscrizione e componenti degli uffici di presidenza dei quartieri, ieri sera Melchiore Redolfi non ha usato
mezzi termini: davanti ai
membri della commissione
trasparenza, riuniti per l’audizione con i rappresentanti dei
sobborghi (convocata dal presidente Marco Patton), il presidente del Centro storico-Piedicastello ha difeso il ruolo
dei dodici enti decentrati cittadini. «La consigliera Giovanna Giugni chiede di eliminare
le circoscrizioni? Non sa di cosa parla» ha tagliato corto Redolfi, in un intervento appassionato che ha aperto la strada alle riflessioni — dello stesso tenore — degli altri rappresentanti locali. «Il nodo — ha
proseguito Redolfi — non sono i soldi: con due consiglieri
regionali paghiamo tutto il lavoro degli enti decentrati di
Trento, Rovereto e Bolzano. Il
fatto è che i cittadini ci riconoscono un ruolo specifico: un
presidente non può muoversi
senza essere fermato da almeno 50 persone».
«Il nostro — ha sottolineato quindi Emanuele Lombardo, portavoce dei presidenti e
guida dell’Oltrefersina — è
un lavoro importante. I quar-
Ma. Gio.
tecnici diventerebbero pazzi». Così Sergio Cappelletti, alla guida della circoscrizione
del Bondone: «Serve un collegamento con il territorio decentrato. Invito comunque i
consiglieri a venire nelle circoscrizioni per capire veramente il nostro lavoro».
A richiamare la legge regionale è stato invece Stefano
Patton: «Il legislatore regionale — ha ricordato il presidente di Meano — ha sgombrato
il campo dal problema dei costi: se il consiglio non si esprimerà, le circoscrizioni rimarranno ma scompariranno indennità di presidenti e gettoni. Concentriamoci quindi sul
loro ruolo. Ragioniamo su come riformarle, ma manteniamole: un territorio è fatto di
relazioni, di incontri, di contatti con cittadini e associazioni. Non dobbiamo correre il rischio di impoverirlo». Roberto Stanchina, presidente di Ravina-Romagnano, ha incalzato quindi i commissari: «Ci dicano se vogliono o meno le
circoscrizioni. E consentano
la presenza di due presidenti
nelle commissioni che si occupano di temi che ci riguardano, come è successo per il piano sociale».
«Le circoscrizioni — ha osservato infine l’assessore Renato Tomasi — organizzano
moltissime iniziative e coinvolgono tante associazioni.
Ogni decisione, in ogni caso,
dovrà essere presa entro
l’estate: negli ultimi sei mesi
di legislatura, infatti, il consiglio non si potrà esprimere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marika Giovannini
Dall’alto Il capoluogo trentino. Sopra, il presidente della commissione trasparenza Marco Patton
tieri favoriscono integrazione
e socialità, organizzano eventi. Bisogna piuttosto puntare
l’attenzione sulle deleghe: su
questo la maggioranza ha già
prodotto delle proposte condivise».
Deciso anche Corrado Pao-
lazzi. «Un elemento di raccordo tra Comune e territorio —
ha messo in chiaro il presidente di Gardolo — è indispensabile». E rivolto ai consiglieri
comunali: «Prima di decidere
se mantenere o meno le circoscrizioni, valutate l’impatto
dell’eliminazione dei quartieri sulle strutture comunali,
che dovrebbero gestire anche
le attività culturali, sportive e
di altro tipo di cui oggi ci occupiamo noi».
Bruno Pintarelli, di Mattarello, è stato ancora più netto:
«Le circoscrizioni vanno mantenute, altrimenti i paesi diventeranno un mortorio. Noi
ci occupiamo dei problemi
quotidiani dei territori, delle
piccole questioni. Ascoltiamo
la gente: se questo compito
dovesse passare al Comune, i
Oltrefersina
Madonna Bianca, a fine mese la conferenza con Itea
TRENTO — Il restyling delle «torri» di
Madonna Bianca torna sul tavolo della
circoscrizione dell’Oltrefersina.
Lunedì sera la questione è stata
affrontata dal consiglio guidato da
Emanuele Lombardo: nella sala di via
Clarina, il vicesindaco Paolo Biasioli e
i tecnici di Itea spa hanno aggiornato
il quadro, alla luce dei questionari
somministrati ai residenti delle
«torri» nelle scorse settimane. Proprio
per approfondire i risultati
dell’indagine anche con la
popolazione, nella riunione di lunedì
è stata messa in agenda una
conferenza con Itea spa. L’incontro
dovrebbe essere fissato a fine mese,
probabilmente tra il 27 e il 28
novembre. Via libera della
circoscrizione, lunedì, anche alla
realizzazione di nuovi loculi nel
cimitero di San Bartolomeo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Verso l’inverno Piste aperte dal 30 novembre: al via la nuova seggiovia Montesel. Promozioni per bambini e famiglie numerose
Bondone, per i trentini sconti su skipass e corsi
TRENTO — La palestra bianca dietro
casa dei trentini, ovvero il monte Bondone, si prepara all’apertura delle piste
prevista per il 30 novembre, intanto i
residenti nel comune di Trento possono acquistare skipass e prenotare i corsi di sci a prezzi «concorrenziali», o almeno con pacchetti e offerte che mantengono i costi in linea con quelli dello
scorso anno. È quanto presentato ieri a
palazzo Geremia dall’amministrazione
comunale, dall’Apt Trento, Monte Bondone, valle dei Laghi e da Trento Funivie. Tra le novità della stagione invernale: la nuova seggiovia Montesel e le agevolazioni sui pacchetti settimanali da
trascorrere nelle città gemellate con
Trento.
Gli sconti per ragazzi
«Il Comune, nonostante la diminuzione delle risorse — ha tenuto a precisare l’assessore allo sviluppo economico Fabiano Condini — ha confermato il
contributo di 100.000 euro a favore delle famiglie trentine che potranno sciare
a prezzi agevolati sulla montagna di
Trento». In particolare la promozione
riguarda i bambini e i ragazzi (fino ai
19 anni) che potranno ritirare all’anagrafe del Comune (entro il 10 gennaio)
un buono sconto pari a 115 euro per
l’acquisto di uno skipass stagionale sul
Bondone. In pratica i cuccioli (nati dopo il primo dicembre 2005) potranno
sciare per tutta la stagione con 59 euro;
i bambini (nati dal primo gennaio 2003
al 30 novembre 2005) con 108 euro; i
ragazzi (nati dal primo dicembre 1997
al 31 dicembre 2002) con 140 euro e i
giovani (nati dal primo gennaio 1995
al 30 novembre 1997) con 190 euro.
Particolari tariffe sono state studiate anche per le famiglie, agevolando soprattutto quelle più numerose. Oltre alla
gratuità per il primo figlio, di età inferiore ai 19 anni, gli adulti potranno risparmiare sul loro abbonamento sta-
gionale, acquistandolo a 299 euro. Per
ogni figlio a partire dal secondo (di età
inferiore ai 19 anni), poi, la quota aggiuntiva a carico della famiglia sarà di
soli 60 euro. Insomma una famiglia di
tre persone potrà sciare fino alla prossima primavera con poco meno di 600
euro.
Più utenti
Sconti e tariffe agevolate (per abbonamenti giornalieri e stagionali) sono
stati riservati anche ai residenti nel comune da Trento Funivie, il cui presidente Fulvio Rigotti ha sottolineato:
«Nonostante i contributi tre anni fa fossero il doppio, in questi anni abbiamo
visto crescere notevolmente gli utenti
che accedono ai servizi proposti, segno
che ai trentini la montagna piace e grazie alle diverse iniziative proposte stanno riscoprendo il piacere dello sport
bianco». In pratica non solo un adulto
(nato dal primo dicembre 1948 al 31 dicembre 1994) potrà acquistare un abbonamento in prevendita a 299 euro fino
al 2 dicembre (poi il prezzo salirà a 320
euro), ma sarà valido «night&day» (ossia anche per le sciate in notturna del
giovedì e del sabato) con l’aggiunta di
tre giornate gratis di sci a scelta tra Paganella e Folgaria, grazie all’accordo
con Paganella Ski e Skipass Folgaria Lavarone. Tra le promozioni è da segnalare anche l’offerta skibus, il servizio di
collegamento tra Trento e la skiarea del
Bondone, attivo tutti i sabati, domenica e festivi da dicembre a fine stagione
e tutti i giorni durante le festività natalizie, che darà diritto a uno sconto del
10% su skipass e noleggio attrezzature,
all’insegna della mobilità sostenibile.
Dalla scuola alle piste
Agevolazioni anche per i corsi di sci
grazie al programma «Scuola Sport» riservato a tutti gli istituti primari e secondari di primo grado, sia pubblici
che paritari, del comune di Trento. I
corsi partiranno il 10 gennaio e proseguiranno per 10 settimane (sempre sul
Bondone) nelle giornate di venerdì pomeriggio e sabato mattina con tariffe
che che vanno dai 178 euro ai 198 euro
per lo sci alpino e di 137 per lo sci nordico (informazioni all’Ufficio istruzione e sport del Comune, al numero telefonico 0461 884175, e negli uffici dell’Apt al numero telefonico 0461
216000).
In notturna Anche quest’anno si potrà sciare di sera
Snowboard e ciaspole
Infine, tanti gli appuntamenti sulle
piste. È stata infatti confermata anche
Il libro
per quest’anno la possibilità di sciare
in notturna (a partire dal 28 dicembre),
ogni giovedì e sabato su tre piste (Diagonale Montesel, Cordela, Lavaman) e
nello snowpark. Il divertimento sarà assicurato anche per chi pratica snowboard e freestyle. Lo snowpark e le piste
del monte Bondone saranno infatti
non solo teatro delle prossime Universiadi ma ospiteranno un ricco programma di eventi a partire dal 12 gennaio. E
come ha rilevato Elda Verones, direttore dell’Apt Trento, monte Bondone e
valle dei Laghi: «Quest’inverno il Bondone non finirà di stupire anche con
passeggiate tra i boschi, escursioni con
le ciaspole, pattinaggio a Vason e il servizio di mini-club direttamente sulle piste, ideale per genitori con bimbi e tanta passione per lo sci».
Linda Pisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commercio
Euregio, l’analisi di Parolari
«Collaborazioni decisive»
Trentina
Sara Parolari ha
collaborato alla
pubblicazione
sull’Euregio
presentata
lunedì all’Eurac
TRENTO — «Abbiamo voluto raccogliere e
sviluppare gli atti di un convegno tenutosi nel
2012 perché trattava di una tematica importante
in un momento di crisi economica come questo:
abbiamo preso l’Euregio come territorio di
riferimento, per capire cosa accadeva in questi tre
territori di confine nella prospettiva di forme di
collaborazioni territoriali. L’obiettivo era quello di
capire quali sono gli spazi di manovra per
delineare come la cooperazione tra regioni sia
sempre più importante anche su base finanziaria:
in questo momento la situazione in Italia è in
standby, nell’ultima fase politica in particolare
non è stato fatto un granché». Così Sara Parolari,
trentina, racconta la nascita del libro «Federalismo
fiscale e autonomie territoriali: lo stato dell’arte
nell’Euregio Tirolo-Alto Adige/Südtirol-Trentino»
curato da Francesco Palermo, con la
collaborazione di Parolari e Alice Valdesalici,
presentato lunedì all’Eurac di Bolzano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Sociale,
riapre il caffè
con i gestori del Nettuno
TRENTO — Dopo la lunga chiusura, riapre il bar del
Teatro Sociale di Trento: i nuovi titolari sono Enrico e
Walter, gestori per 14 anni del Nettuno. (Foto Rensi)
Codice cliente: 2684846
Codice cliente: 2684846
11
Corriere del Trentino Mercoledì 13 Novembre 2013
TN
Economia
Mutui Canestrini: «Con le banche procedure stragiudiziali, ma a volte si va in tribunale»
Sindacati Proclamate 15 ore
1
Addetti del credito
Altri due scioperi
Incertezza sui salari
Tassi d’usura, scatta il rimborso
Codacons: «In media affrontiamo tre casi a settimana»
TRENTO — Il problema
dei tassi d’interesse che oltrepassano la soglia d’usura viene preso di petto dal Codacons che informa: «Se la banca ha superato la soglia si
può chiedere la restituzione
degli interessi già versati e
corrispondere per il futuro
solo la quota capitale». La presidente regionale Gloria Canestrini conferma l’entità del
fenomeno: «Ogni settimana
allo sportello trattiamo 30 o
40 casi. Di questi in media 2
o 3 hanno a che fare con tassi
d’usura».
L’argomento è quanto mai
attuale visto che a fine ottobre una banca importante come Btb è incorsa in una causa: un suo cliente, per colpa
di «interessi a tassi usurai»,
ha chiesto quasi 140.000 euro
di risarcimento. «A livello locale — conferma Canestrini
— stiamo operando con l’aiuto di Caritas e altri soggetti. Il
problema è che fino a qualche
tempo fa le banche hanno erogato crediti con molta facilità.
Molto spesso era chiaro che il
cliente non sarebbe riuscito a
far fronte all’entità delle rate,
ma il fatto veniva minimizzato. Da notare — approfondisce — che gli istituti hanno
anche dinamiche di concorrenze interne e di pressing a
stipulare contratti, fattori che
hanno spinto gli operatori a rischiare».
Dopo l’abbassamento dei
tassi d’interesse da parte della
Bce il livello di usura può essere collocato indicativamente
fra il 6 e il 7%, ma dipende dal
singolo caso. «Siamo di fronte a una situazione da non credere — commenta l’avvocato
Canestrini — quando cambia
il tasso d’interesse si fa una
gran fatica a vedere gli istituti
di credito adeguarsi ai nuovi
livelli. Una cosa che all’estero
non capita, l’adeguamento è
automatico».
Chi ritiene di avere a che fare con tassi d’usura deve mettere in conto un controllo dettagliato «della somma di tasso d’interesse di base con le
altre spese e l’interesse di mora» dice la Codacons. Conteggi non facili da realizzare,
«per questo ci affidiamo a
professionisti del ramo» conferma Canestrini. «Prima di
tutto avviene una scrematura
dei casi, in modo da capire se
i soggetti che si rivolgono a
Codacons hanno un problema di "capienza", vale a dire
che non ce la fanno più a sostenere le condizioni pattuite
in un periodo migliore della
loro vita, oppure se siamo di
fronte a un oggettivo problema d’usura». «Noi con le banche ci muoviamo solo dopo
aver fatto verifiche puntuali
— continua l’avvocato —, dopodiché contattiamo i direttori. Devo dire che la maggior
parte dei dirigenti affronta la
cosa con buon senso, cercando una soluzione stragiudiziale che consenta di risolvere il
problema». Codacons non lo
dice, ma pare che fra i più
propensi a risolvere i nodi
fuori dal tribunale ci siano le
banche locali, mentre altre
preferiscono affidarsi a un
giudice. «Ovvio che andare
in tribunale ha dei costi che
possono spaventare le persone — conclude il Codacons
—, ma ci sono margini di manovra per riuscire a intervenire».
Enrico Orfano
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Istat
La spesa pensionistica vale il 14,53% del Pil
TRENTO — Nel 2011 la spesa per le
prestazioni pensionistiche in Trentino
ha inciso per il 14,53% rispetto al
prodotto interno lordo della provincia.
Un dato che colloca il territorio fra
quelli con spesa più contenuta, visto
che la media nazionale è del 16,84% e i
due estremi sono rappresentati da
Liguria con 21,25% e Bolzano con
11,47%. Nel 2011 in Trentino sono
state erogate 206.564 pensioni a
141.625 pensionati, per un importo
complessivo di 2,366 miliardi di euro.
L’importo medio delle pensioni è di
Panorama
Sistema Arca-casa in legno
Convenzione con Ucct
In vista azioni comuni
Arca Casa Legno, il sistema di certificazione delle
costruzioni in legno promosso da Trentino Sviluppo,
ha firmato una convenzione con Ucct Unione
Costruttori chiusure tecniche che sancisce una
collaborazione orientata alla promozione comune ma
anche alla partnership tecnica. La collaborazione sarà
volta a far meglio conoscere reciprocamente le
aziende associate, trentine e italiane ma anche
internazionali, che operano nel ramo di edilizia e
costruzioni, ed a sviluppare progetti comuni orientati
alla promozione di componenti quali porte tagliafuoco
e basculanti per garage nell'ambito dell'edilizia
sostenibile in legno.
Conf.Servizi,
Paissan presidente. Mauro Paissan,
3
titolare dell'agenzia di comunicazione
Paissan&Partners di Trento, è il nuovo presidente di
Conf.Servizi-Confesercenti Trentino. La sua elezione è
avvenuta all'unanimità.
Agrialp
2013, 40.000 visitatori. Numeri «al di là di
4
ogni aspettativa» per Agrialp 2013, la Fiera agricola
dell'Arco alpino che, con i suoi 406 espositori italiani e
stranieri, ha richiamato nei padiglioni di Fiera Bolzano
oltre 40.000 visitatori. Il record di pubblico è stato
dovuto in parte all'aumento dei visitatori provenienti
da fuori provincia: il 22,6% è giunto da altre regioni
italiane (il 12,2% dal Veneto, il 10,7% dal resto d'Italia)
ed il 2,3% dall'estero. Stabile l'alta percentuale di
visitatori provenienti dal Trentino (30,8%).
Thermovacuum Ivalsa, l’Europa finanzia.
L'istituto Ivalsa-Cnr ha messo a punto un processo per
produrre una nuova generazione di legno
termicamente modificato, che così acquista particolari
doti estetiche e di durabilità. Il progetto
Thermovacuum è stato finanziato dalla Commissione
europea, che darà il 50% di 1,8 milioni a fondo
perduto.
11.457 euro, mentre quello dei redditi
pensionistici — che è l’ammontare
degli importi delle pensioni percepite
da ciascun beneficiario — è pari a
16.711 euro. In questo caso la forbice
va dal valore più basso del Molise, con
9.226 euro per l’importo medio della
singola pensione, al massimo del
Lazio con 13.170 euro. Lo studio
pubblicato ieri dall’Istat dà conto
anche di altri dati relativi alla
previdenza. Nel 2011 in Trentino il
rapporto dei pensionati sul totale
degli occupati è del 61,3%, mentre la
percentuale dei pensionati sulla
popolazione in età attiva è del 41,6%,
mentre la percentuale dei pensionati
sul totale della popolazione è del 27%.
La spesa pensionistica sugli occupati è
di 10.239 euro, mentre la spesa
pensionistica per ogni abitante in età
attiva è di 6.955 euro. Infine per ogni
abitante il carico di spesa
pensionistica è di 4.509 euro, tutti
valori nella media rispetto al
panorama nazionale.
E. O.
TRENTO — Altre 15 ore di sciopero entro fine febbraio,
una grande manifestazione nazionale a Roma e altre iniziative «non convenzionali» contro la disdetta del contratto
collettivo nazionale di lavoro in scadenza il 30 giugno 2014
da parte di Abi. Continua la protesta dei bancari, che lo
scorso 31 ottobre ha coinvolto i 2000 dipendenti delle banche con contratto Abi, esclusi dunque i circa 2500 delle Casse rurali che, invece, non si sono visti disdire il contratto.
Per Romano Vicentini della Fisac Cgil non ci sarebbero
ancora vere e proprie richieste, in attesa di sedersi finalmente a un tavolo con Abi, che per ora non ha dato alcuna
risposta ai sindacati, ma al centro del contendere ci sarebbe soprattutto il previsto adeguamento, entro il 31 dicembre, del fondo solidarietà e assistenza al reddito che fino
ad oggi aveva accompagnato molti lavoratori alla pensione
anticipata. «La disdetta unilaterale, che di solito viene concordata con i sindacati — commenta Vicentini — riguarda
1500-2000 lavoratori, i giovani bancari e tutti quelli che sono stati assunti dopo l'anno 2000 non hanno uno
Vita (Fabi)
stipendio che possa considerarsi particolarmente
«Il loro fine è cancellare
buono e non hanno più alil doppio livello
cun extra oltre la tredicesidi contrattazione,
ma». Anche per questi lasenza limiti al ribasso»
voratori c'è stato dunque
in questi anni un livellamento generale verso il
basso sia dal punto di vista contrattuale che remunerativo.
«La cosa più importante — spiega Paolo Vita di Fabi — è
che la base continui a seguirci» forte di un precedente anche trentino. «Lo scorso anno il 2 luglio — racconta — facemmo una giornata di sciopero contro Intesa San Paolo
che da parte sua aveva fatto la stessa cosa che fa oggi Abi».
Quella volta i sindacalisti avevano ottenuto il ripristino del
90% delle condizioni presenti nel contratto appena disdetto. Al momento però con Abi non c'è alcuna trattativa in
corso. «Il fine — commenta Paolo Vita — è cancellare i due
livelli di contrattazione: finora a livello nazionale si discuteva anche il minimo salariale dal quale partire per le contrattazioni con le singole banche, se invece da domani non esisterà più alcun minimo da cui partire perché non si firmerà più alcun contratto collettivo allora ogni contrattazione
verrà fatta solo banca per banca, senza alcun limite al ribasso».
Sara Santolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Federcoop
Uil Su base annua la diminuzione delle ore concesse è del 50%
Vicepresidente trentino
alla «Copa-Cogeca»
La nomina
Samuel
Cornella è
delegato Ue di
Federcoop
TRENTO — Nuovo incarico per Samuel
Cornella, delegato della Cooperazione Trentina
a Bruxelles. Cornella è stato eletto
vicepresidente del comitato giuridico-fiscale di
Copa-Cogeca, che da oltre mezzo secolo
rappresenta in sede europea 36.000
cooperative agricole per un fatturato totale di
36 miliardi di euro. «Cornella si è ben integrato
nel nostro team occupandosi di concorrenza,
aiuti di Stato, appalti e sviluppo rurale»
commenta Leonardo Pofferi, direttore
dell'ufficio di Fedagri-Confcooperative
Bruxelles e presidente del Comitato di
coordinamento cooperativo della Cogeca.
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Vigilanza
Vendita North east service
L’interesse dei concorrenti
TRENTO — A breve la North
east service potrebbe essere
venduta: stanno alla finestra i
34 addetti di Trento e i 60 di
Bolzano. A quanto pare i
concorrenti della Nes
sarebbero pronti ad acquistare
il caveau e le sale conta della
società e addirittura l'intero
ramo della vigilanza. A giorni
dovrebbe inoltre arrivare la
firma sul prestito-ponte con
un istituto di credito per
garantire la continuità
dell'attività ordinaria in vista
della possibile vendita del
ramo e dei bene aziendali. È
questo l'esito dell'incontro che
si è tenuto l’altro ieri a
Unindustria Treviso. La società
di Luigi Compiano indagato
per un’appropriazione indebita
da oltre 40 milioni di euro. Il
buco nelle casse della società,
che ne pregiudica la
sopravvivenza, sfiorerebbe i 90
milioni di euro.
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2
Cassa integrazione: -30%
Calo in ottobre, coinvolte 1159 persone
TRENTO — Calo del 30% abbondante delle ore autorizzate
di cassa integrazione nel mese
di ottobre, in confronto con il
mese precedente. Il dato emerge dal rapporto della Uil pubblicato ieri.
Il numero totale di ore di cassa autorizzate ad ottobre è stato di 197.004, in calo per l’appunto del 30,2% rispetto a settembre. In particolare la cassa
ordinaria arriva a 69.499 e cala
del 28%, la straordinaria arriva
a 113.088 ore e cala del 36,7%,
mentre la cassa in deroga raggiunge le 14.417 ore e cresce
del 106,7%. Le stime di quanti
lavoratori sono effettivamente
coinvolti dalla cassa integrazione (senza tenere conto dell’effetto tiraggio, vale a dire di
quante ore sono state effettivamente utilizzate dall’impresa)
parlano di 1.159 addetti coinvolti, con una diminuzione di
500 unità rispetto a settembre.
Gli addetti in cassa ordinaria
sono stimati in 409 unità
(-159), quelli in straordinaria
sono in 665 (-386) e quelli in
deroga sono in 85 (+44).
Il confronto con i dati dell’ottobre 2012 mostra un andamento ancora migliore. Su base annua il numero di ore di
cassa integrazione autorizzate
cala del 49,4%. In particolare sono in calo tutte le voci: sia la
cassa ordinaria (-63,5%), la cas-
sa straordinaria (-31,9%) e
quella in deroga (-56,5%). Un
deciso calo è visibile anche in
relazione al numero di addetti
coinvolti. La differenza su base
annua è di 1.132 unità, quasi
un dimezzamento rispetto alle
2.291 unità di ottobre 2012. In
particolare la ordinaria è a -710
unità, la straordinaria a -312 e
la deroga a -110. Dando uno
sguardo ai settori, ad ottobre
2013 le ore autorizzate sono
74.442 nell’industria, 111.129
nell’edilizia, 3248 nell’artigianato e 8185 nel commercio.
E. O.
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L’assemblea
Funivie, stato di agitazione
In 240 pronti a protestare
TRENTO — I lavoratori delle funivie Pinzolo, Tonale,
Bondone, Folgarida-Marilleva, Pejo, Madonna di Campiglio e
Paganella (in tutto 240) si sono riuniti l’altra sera al teatro di
Dimaro in assemblea generale. I lavoratori delle aziende
interessati dalla disdetta degli accordi aziendali di secondo
livello (Trento funivie, Funivie Folgarida Marilleva, Funivie
Pinzolo, Funivie Carosello Tonale) visto lo stato attuale delle
trattive e sentite le proposte aziendali che prevedono il taglio
delle attuali retribuzioni in maniera pesantissima (con punte
fino ai diecimila euro annuali) danno mandato a Rsa e
sindacati di mettere in campo tutte le azioni necessarie alla
tutela del proprio reddito, che non può subire decurtazioni,
proclamando da subito lo stato di agitazione di tutto il
personale, che se non sufficiente a far rivedere le posizioni
aziendali si trasformerà in successive azioni di sciopero.
Come prima azione di lotta si bloccheranno di conseguenza
tutte le prestazioni previste dai contratti aziendali di secondo
livello disdettati unilateralmente da parte delle aziende.
Verranno coinvolti anche i nuovi amministratori provinciali.
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Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
Montagna
23
Dal 30 novembre si torna
a sciare sul Bondone
Trento
19
Oltre mille giovani trentini
con disturbi alimentari
Pergine
33
Sì alla nuova biblioteca
Costerà 3,7 milioni di euro
PROVINCIA Olivi illustra le linee di politica economica: segnale immediato con gli ammortizzatori
1
Primo obiettivo: giù l’Irap
ANNIBALE SALSA
I provvedimenti sono
attesi già dalle prossime
riunioni dell’esecutivo
D
are ossigeno alle imprese,
soprattutto a Pmi e artigiani, per sostenere l’abbrivio
della crescita. Come? Allentando
la pressione fiscale, agendo sul
fronte Irap. E, nel contempo, dare
attuazione alla delega sugli ammortizzatori sociali. Saranno questi tra i primi atti della nuova giunta provinciale, assicura il vicepresidente Alessandro Olivi, nonché
assessore allo sviluppo economico e al lavoro. Negli anni della crisi, spiega, la Provincia ha difeso
con i denti il tessuto industriale
presente sul territorio; ora si tratta di allargare gli interventi di sostegno, ricorrendo proprio alla leva fiscale. Già nelle prossime riunioni di giunta, dunque, verranno
presi provvedimenti in questa direzione.
«Report», l’allarme
di Calliari (Coldiretti)
sulle varietà di mela
Povertà in Italia,
ecco come cambia
CLAUDIO FERLAN
ggi alle 17.30 presso
l’Istituto Storico ItaloGermanico di Trento
Marina Garbellotti
(Università di Verona) e il
giornalista Marco Girardo
(Avvenire) interverranno
sul tema della povertà, e
dell’evoluzione del
fenomeno in Italia nei
secoli.
O
na delle emergenze
nell’Italia del
U sociali
2013 è, fuori di dubbio, la
povertà. Non è una novità:
una ben documentata
analisi, qual è quella di
Marina Garbellotti (Per
carità. Poveri e politiche
assistenziali nell’Italia
moderna, Carocci 2013) ce
ne offre prova certa e ci
invita a riflettere
suggerendo un dialogo tra
attualità e storia.
Sarebbe fin troppo banale
parlare di corsi e ricorsi
storici: un’attenta
riflessione sul passato ha
ambizioni ben più
avvedute di un vago
richiamo alla ripetitività o
a una presunta ciclicità.
Indagare le vicende di
secoli fa porta con sé il
desiderio di arricchire la
consapevolezza del
presente.
CONTINUA A PAGINA
46
P. GHEZZI
A PAGINA
9
ALLE PAGINE
13 - 14 - 15
TWITTER
@giornaleladige: seguite anche
i «tweet» con notizie e commenti
In fin di vita dopo lo schianto
Una 27enne di Trento in moto travolta da un furgone
C
ristina Carletti, 27 anni di Trento, è
ricoverata in fin di vita all’ospedale
Santa Chiara di Trento, nel reparto
di rianimazione. Ieri pomeriggio, a bordo
della sua moto, una Ducati Monster, si è
scontrata con un furgoncino guidato da un
uomo di 67 anni, che ha invaso la corsia
opposta, forse per un malore o per un
colpo di sonno. L’incidente è avvenuto
poco dopo le 14 lungo la statale della
Gardesana, tra Vezzano e Padergnone.
Cristina Carletti stava viaggiando in
direzione Sarche. Fortissimo l’impatto per
la giovane motociclista.
L. PONTALTI
A PAGINA
MORTO IN PISTA
DUE CONDANNE
Pio Maturi e Luciano Caola,
direttore delle Funivie
Pinzolo e responsabile della
manutenzione, sono stati
condannati per la morte di
uno sciatore perugino sulla
pista Tulot. Ai parenti della
vittima 600 mila euro.
A PAGINA
21
Il caso | Destinazioni preferite la Svizzera, il principato di Monaco e gli Emirati
2
Nei paradisi fiscali 469 milioni trentini
Smettila
di sognare!...
La realtà è al
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NOVEMBRE
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IL DIBATTITO
È la mezzadria il destino che attende i coltivatori, perché non saranno più padroni delle proprie produzioni; schiavi, invece, dei
brevetti, che hanno «blindato» le nuove varietà di mela. Lo denuncia, a «Report», Gabriele Calliari, presidente di Coldiretti.
on si arresta la corsa ai
paradisi fiscali. Per chi
può, ovviamente. Nel
corso del 2012, i bonifici
partiti da Trentino e Sudtirolo
con destinazione paesi a
fiscalità privilegiata sono
aumentati del 19% rispetto al
2011, raggiungendo i 469
milioni. Destinazione
preferita, la Svizzera, ma
anche Montecarlo e gli
Emirati. In deciso aumento le
segnalazioni antiriciclaggio:
581 in regione, 318 in
provincia di Trento, il 36% in
più.
F. TERRERI
A PAGINA
8
IL TRENTINO E L’EUROPA
Le Alpi sono cerniera,
la guerra le fa barriera
Le priorità della nuova giunta: ossigeno a imprese e artigiani
«Schiavi dei brevetti»
Pallavolo
40
Birarelli promosso
capitano della nazionale
18
rendo spunto da una lettera
pubblicata su l’Adige di
domenica scorsa 10 novembre, a
firma Marcello Martignoni da
Aldeno, limitatamente alla
questione della «barriera alpina».
Come studioso di tutte le Alpi - dal
Passo di Cadibonao Bocchetta di
Altare, nei cui dintorni sono nato,
fino al Passo Idrja seguendo la
ritmica scansione scolastica del
«Ma-Con-Gran-Pena-Le-Re-Ca-Giu»
vorrei soffermarmi sul ruolo geopolitico della catena alpina nella
storia delle Alpi. Su tali temi sono
intervenuto più volte su questo
giornale. Il punto della lettera che
desidero evidenziare si riferisce
all’affermazione secondo cui: «La
montagna è, di per sé, barriera
fisica». Non vi è alcun dubbio che le
Alpi, in particolare, e le catene
montuose, in generale,
rappresentino un ostacolo
all’attraversamento da parte degli
uomini. Si tratta di una verità del
tutto evidente dal punto di vista
fisico. Tuttavia la presenza, lungo
le Alpi, di una grande quantità di
passi e valichi ha reso «poroso» il
territorio alpino fin dall’antichità.
Ma è soprattutto a partire dal
basso Medioevo, dopo l’anno Mille,
che si andranno formando a
cavallo dei passi nuove entità
amministrative. A esse si deve la
trasformazione dell’idea di
montagna da «barriera geo-fisica» a
«cerniera geo-politica».
P
CONTINUA A PAGINA
47
«Viviamo sotto assedio»
Quartiere in rivolta
contro Casa Pound
«Se il questore pensa di farci
vivere in una zona militarizzata
non lo accettiamo». I residenti di
via Marighetto sono le vere
vittime della tensione portata nel
quartiere da Casa Pound e dalle
manifestazioni di anarchici e
disobbedienti contro i «fascisti
del terzo millennio». «Siamo stufi
di vivere in un quartiere blindato
dalla polizia» dicono gli abitanti
di Trento sud che chiederanno
di far chiudere Casa Pound.
D. BATTISTEL
A PAGINA
20
ECONOMIA
L3103003
8
SOLDI
mercoledì 13 novembre 2013
L3103003
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
l'Adige
Rapporto Uif-Bankitalia, crescono anche i flussi dai paesi Impennata di segnalazioni di operazioni sospette: +36%
a fiscalità privilegiata. Dei 300 miliardi di patrimoni italiani Sono 40 in regione quelle passate alla Dia, rilevati 4 reati
all’estero non dichiarati oltre 2 potrebbero essere regionali di riciclaggio, 1 di impiego di beni di provenienza illecita
1
Capitali, 469 milioni nei paradisi fiscali
Svizzera, Monaco, Emirati: +19% nel 2012
Antiriciclaggio boom: in Trentino 318 allarmi
FRANCESCO TERRERI
twitter: @fterreri
TRENTO - Trentini e altoatesini con disponibilità finanziarie
corrono a portare i soldi nei paradisi fiscali. Nel 2012 i bonifici dalla regione verso i paesi a
fiscalità privilegiata sono aumentati del 19% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i
469 milioni di euro. Sono cresciuti della stessa dimensione,
peraltro, anche i flussi in entrata, pari a 471 milioni, segno che
dalle aree off-shore si continua
a investire qui da noi, mantenendo i vantaggi fiscali delle
piazze internazionali. Inoltre
l’anno scorso hanno fatto un
nuovo balzo le segnalazioni antiriciclaggio: 581 in regione, 318
in provincia di Trento, il 36% in
più dell’anno prima.
Il quadro emerge dall’ultimo
rapporto annuale dell’Unità di
Informazione Finanziaria (Uif)
della Banca d’Italia, appena
pubblicato. L’Uif monitora i flussi di bonifici scambiati con controparti residenti all’estero, che
a livello nazionale vedono nel
2012 una movimentazione di oltre 1.300 miliardi di euro, legata in gran parte all’interscambio commerciale dell’Italia.
Particolare attenzione è riservata ai bonifici che interessa-
Riciclaggio e paradisi fiscali in regione
2008
2009
2010
2011
2012 Var. 2011-2012
nd
112
191
234
318
Bolzano
nd
81
152
258
263
1,9%
127
193
343
492
581
18,1%
Totale Regione
35,9%
Flussi di capitali con paesi e territori a fiscalità privilegiata
(milioni di euro)
2008
2009
2010
2011
2012 Var. 2011-2012
Bonifici dal Trentino
Alto Adige
ai paradisi fiscali
432
468
444
393
469
19,3%
Bonifici dai paradisi
fiscali verso
il Trentino Alto Adige
396
660
492
396
471
18,9%
Fonte: elaborazione su dati Uif-Banca d’Italia
no controparti o intermediari
finanziari residenti in aree «sensibili» dal punto di vista dell’evasione fiscale e dell’azione
di contrasto del riciclaggio. Verso i paesi o territori a fiscalità
privilegiata o non cooperativi
la movimentazione nazionale è
di oltre 59 miliardi in uscita dall’Italia e di oltre 71 miliardi in
entrata. La Svizzera continua a
configurarsi come la piazza finanziaria più importante, con
più del 60% dei flussi in entram-
be le direzioni, e in questo caso c’è una quota importante di
transazioni commerciali. Nelle
posizioni più elevate continuano a collocarsi, pur con importi inferiori, piazze asiatiche dell’estremo oriente (Hong Kong,
Singapore, Taiwan), gli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi, Dubai), il Principato di Monaco e
la Repubblica di San Marino.
Nel recente convegno di Bolzano organizzato da Alpenbank,
è stata riportata la stima di 300
2
Tassi oltre soglia di usura
Codacons: azioni di recupero
TRENTO - Le banche concedono finanziamenti applicando troppo spesso tassi usurari. Ultimamente la Corte di
Cassazione ha ribadito il principio secondo il quale, nel
calcolo ai fini della legge sull’usura, devono essere prese
in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative
all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora. Come già aveva fatto Sos Utenti (l’Adige del 16 ottobre), sul caso interviene anche il Codacons: «Invitiamo tutti i cittadini del Trentino Alto Adige
che hanno acceso un mutuo o un finanziamento a verificare se, al momento della stipulazione del contratto, il tasso
soglia dell’usura sia stato superato o meno, sommando il
tasso d’interesse di base con le altre spese e con l’interesse di mora».
«Se la banca ha applicato tassi d’interesse usurari - spiega
il Codacons - si può chiedere la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale. Infatti l’articolo 1815, secondo comma, del codice
civile prevede che se sono convenuti interessi usurari, la
clausola è nulla e non sono dovuti interessi». Si apre così
la strada ad azioni risarcitorie da parte dei titolari di mutui.
Segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio
(numero)
Trento
CONTA PURE L’INTERESSE DI MORA
miliardi di euro di patrimoni italiani detenuti all’estero e non
dichiarati e si è parlato delle
soluzioni mirate necessarie per
i flussi di rientro, anche alla luce del piano per il rientro dei
capitali del ministro dell’Economia Saccomanni. Sulla base
di questa stima e della quota
dei flussi negli ultimi anni dal
Trentino Alto Adige verso i paradisi fiscali, il patrimonio dei
possidenti regionali nelle località off-shore dovrebbe essere
superiore ai 2 miliardi.
Una nuova impennata si registra negli Sos, gli allarmi antiriciclaggio che arrivano dagli
intermediari finanziari, primi
fra tutti le banche, e dai professionisti (poco in Trentino). Nel
2012 le segnalazioni in provincia sono state 318, il 35,9% in
più delle 234 del 2011 e ormai
quasi tre volte gli Sos del 2009,
che erano 112. A Bolzano le segnalazioni sono state 263, l’1,9%
in più del 2011.
Dall’ultima relazione sull’attività della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, presentata in Parlamento dal ministro
dell’Interno, emerge che sono
state 40 in regione le segnalazioni antiriciclaggio 2012 passate alla Dia, in nessuna delle
quali è stato trovato un legame
con la criminalità organizzata.
I fatti di reato rilevati sono 4 nel
riciclaggio e 1 nell’impiego di
denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
3
Alimentari, bar, benzina costano meno
Prezzi in calo
dello 0,3%
a ottobre
L’incremento
annuo si ferma
allo 0,4%
Pesa però
la contrazione
dei consumi
IMMOBILIARE
TRENTO - Alimentari, casa,
carburanti, bar, telefonini a
ottobre costano meno.
Secondo l’Istat e il servizio
statistica della Provincia, il
mese scorso l’indice dei
prezzi al consumo a Trento è
sceso dello 0,3%, secondo
calo consecutivo dopo
settembre. L’inflazione su
base annua, quindi, non c’è
quasi più: il tasso tendenziale
scende allo 0,4%, il tasso
medio all’1,4%. A livello
nazionale il calo mensile è
dello 0,1% e il tasso
tendenziale è allo 0,7%. Ma
non è solo una buona notizia
per le tasche delle famiglie
trentine e italiane. Come
sottolineano associazioni di
produttori e di consumatori,
a pesare maggiormente sul
crollo dei prezzi è la
contrazione dei consumi.
Tra i capitoli merceologici, i
prodotti alimentari e bevande
analcoliche vedono i prezzi di
ottobre scendere dello 0,2%
rispetto al mese precedente.
Su base annua si registra
ancora un incremento dello
0,4%. Più accentuato il calo
mensile della voce
abitazione, acqua, elettricità
e combustibili, cioè casa e
Accordo trentini-Comune. «Interesse da parte di investitori esteri»
bollette, che scendono dello
0,6% e dell’1,1% rispetto
all’ottobre 2012.
Vanno giù, come abbiamo
spiegato sull’Adige del 1°
novembre, i prezzi dei
trasporti, in primo luogo
quelli dei carburanti: è dello
0,7% il calo mensile, mentre
su base annua resta un
aumento dello 0,3%. Alberghi
e pubblici esercizi scendono
dello 0,4%, ma crescono del
2,1% in un anno. Il calo più
consistente, come di
consueto, è quello della voce
comunicazione, che
comprende cellulari,
smartphone e altri strumenti
hi-tech: i prezzi scendono del
4,5% nel mese e di ben l’8,6%
in un anno. Sono fermi nel
mese i prezzi delle bevande
alcoliche, in calo dello 0,4%
su base annua. Ritocchi dello
0,1% in più per abbigliamento
e calzature, che scendono
dell’1,8% in dodici mesi,
servizi sanitari, che invece in
un anno crescono dell’1,6%,
ricreazione e cultura, in calo
annuo dello 0,5%. Salgono
dello 0,2% l’istruzione (+1%
annuo) e dello 0,5% mobili e
servizi per la casa (+1,3%
annuo).
F. Ter.
Ricerca | La Commissione Europea mette il 50%
In vendita il megaprogetto a Mestre
Il4 legno del futuro è «sottovuoto»
Progetto Ivalsa da 1,8 milioni
e l’area scoperta di 15 mila metri, destinata a parcheggio, in
modo che siano presto fruibili».
«In cambio il Comune accetta
le modifiche al progetto: una
torre destinata a uso alberghiero per 8.700 metri quadri e l’aumento della superficie commerciale da 6.000 a 16.000 metri quadri, dove sorgerà un vero e proprio distretto commerciale. Nel complesso è previsto un aumento volumetrico
del 15%. L’accordo - sottolinea
Carli - ci dà un respiro importante, migliora la collocabilità
del bene sul mercato ad un ventaglio di investitori allargato».
Dng intende cedere l’intero
progetto. «Ora proporre di insediarsi a Eataly ha un valore
diverso».
SAN MICHELE - Si chiama Thermovacuum ed è un processo
innovativo creato dall’Istituto per la valorizzazione del legno
del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ivalsa) di San Michele all’Adige insieme alla ditta Wde Maspell di Terni, detentrice del brevetto, per produrre una nuova generazione
di legno termicamente modificato con alto valore aggiunto
ed eccezionali proprietà di resistenza e durabilità, che esclude l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica. Il Thermovacuum,
o Termovuoto, è ora entrato in un progetto più ampio che
studia la penetrazione del prodotto sul mercato. Il progetto,
con il nome di Tv4Newood, è stato approvato dalla Commissione Europea nel bando Eco Innovation e ha una durata di
tre anni: vale 1.800.000 euro, di cui Bruxelles finanzierà il 50%.
«Il Termovuoto - spiega Ottaviano Allegretti, responsabile del
laboratorio Labess di Cnr-Ivalsa e della parte scientifica del
progetto - combina un processo di essiccazione sottovuoto
ad alta efficienza energetica e un trattamento termico, con
l’obiettivo di offrire un prodotto ecologico, a basso impatto
ambientale, conveniente e di alta qualità. Grazie a questa tecnologia è possibile fornire a specie legnose come l’abete rosso, dominante in Trentino e nell’arco alpino, caratteristiche
che lo rendono particolarmente idoneo all’utilizzo in esterno, per esempio in infissi, facciate, arredi esterni e guardrail».
5
IN BREVE
BANCA GENERALI
INAUGURA LA SEDE
쐢 TRENTO - Oggi alle 19 al
Muse presentazione della
nuova sede di piazza Silvio
Pellico, dei vertici della banca
sul territorio e dell’opera
interattiva dell’artista di Los
Angeles Marcos Lutyens.
PREMIO A BUDAPEST
ALLA COREHAB
쐢 TRENTO - Corehab, la
start up trentina partecipata
da Trentino Invest, ha vinto
gli Eit Awards 2013 che si
sono svolti a Budapest.
TRENTO - Ieri mattina il presidente di Dng Marcello Carli (nella foto) e il sindaco di Venezia
Giorgio Orsoni, accompagnato
dal vicesindaco Sandro Simionato e dagli assessori a urbanistica e viabilità, hanno firmato
il protocollo d’intesa tra il Comune e la società degli imprenditori trentini che ridisegna il
progetto e cede aree e volumi
per utilizzi pubblici. L’accordo
rende ora il megaprogetto sull’area dell’ex policlinico Umberto I di Mestre collocabile
sul mercato, tanto che vi sono
già interessamenti all’acquisto
da parte di investitori internazionali.
L’accordo è subordinato a due
condizioni: da un lato l’approvazione del consiglio comunale, dall’altro il via libera delle
banche che hanno finanziato
Dng per 41 milioni di euro. «Sulla base della convenzione spiega Carli - cederemo al Comune i volumi di valore storico dell’ospedale. Intanto daremo in comodato d’uso l’area
verde di 17 mila metri quadri
L3103004
l'Adige
AGRICOLTURA
Economia
mercoledì 13 novembre 2013
A «Report» la denuncia
Replica il direttore Apot
del presidente di Coldiretti Dalpiaz: è il 5% del prodotto,
Gabriele Calliari: futuro nero pure noi brevettiamo Fem8
9
MERANO WINE FESTIVAL
Otto produttrici e due chef
«Noi servi dei padroni
delle mele brevettate»
TRENTO - Servi dei brevetti delle mele, i coltivatori ritorneranno mezzadri, non più padroni
delle proprie produzioni. L’amara profezia è del presidente di
Coldiretti, il noneso Gabriele Calliari (foto in alto), intervistato
nell’ultimo «Report», lunedì sera su Raitre - da vedere e leggere su www.report.rai.it -, dedicata alle varietà vegetali «sotto copyright», e partita dalle mele del
Trentino Alto Adige.
«L’insostenibile brevetto», di Piero Riccardi, è stato così introdotto da Milena Gabanelli: «Kissinger ha detto: “Chi controlla
il petrolio controlla le nazioni,
chi controlla il cibo controlla i
popoli”. Dall’accordo di Marrakesh del 1994, sollecitato dagli
Usa, che invitava tutti gli Stati
a mettere un copyright sugli organismi viventi, si è arrivati ad
oggi: sono in quattro a controllare la metà di tutto quello che
viene coltivato».
Gerhard Dichgans, direttore del
consorzio sudtirolese Vog, ha
confermato l’allarme: «Le nuove proposte che arrivano dalla
ricerca e dal breeding oggi sono al 99% varietà protette, non
liberamente fruibili. La gran parte della ricerca negli ultimi 20
anni è diventata privata perché
il settore pubblico si è ritirato».
Mostrando la valle dell’Adige
dall’alto, «Report» afferma che
buona parte della produzione
ormai è vincolata ai club di filiera, come quelli delle rosse
Pink Lady, Modì, Jazz.
Calliari: «È come avere un melo
in prestito sul tuo terreno, l’assistenza tecnica ti dice quello
che devi o non devi fare, ti dice
a chi conferire, a quale prezzo.
Significa di nuovo, e il mondo
agricolo italiano l’ha conosciuto questo sistema, lavorare a
mezzadria, cioè lavorare più per
gli altri che per se stessi. Significa mangiarsi il futuro».
L’Adige ha chiesto un commento ad Alessandro Dalpiaz, direttore Apot: la situazione è così
apocalittica? «Non proprio. La
Pink Lady e le altre varietà brevettate faranno in Italia 100mila tonnellate su 2 milioni, il 5%
del totale. Aumenteranno, certo. Ma è normale: il selezionatore investe il suo tempo e i ricercatori, inventa un ritrovato
vegetale e si tiene i diritti. Nei
club si rispetta il contratto, ovvio: ma non è così nelle Op? Ci
sono logiche di mercato, si invitano i produttori a piantare
certe varietà, non altre».
«E comunque - conclude Dalpiaz
- la Pink Lady non è il marchio
di un multinazionale, è stata selezionata in Australia tra coltivatori che hanno cofinanziato
la ricerca. E noi stessi di Apot,
con San Michele e i vivaisti, abbiamo creato e brevettato
Fem8, una varietà molto buona». twitter: pgheconomiadige
Donne del vino,
poker TrentoDoc
Cornella sale in Cogeca
BRUXELLES - L’enfant prodige della cooperazione trentina, Samuel Cornella, 32 anni,
laureato in legge a Trento, fa carriera: è stato eletto vicepresidente del comitato giuridico-fiscale di Copa-Cogeca (presidente
Birgit Buth), che rappresenta in Ue 36mila
coop agricole per 36 miliardi di fatturato.
MERANO - Per i 25 anni dell’Associazione
nazionale donne del vino (700 iscritte), la
delegazione Trentino Alto Adige/Südtirol,
guidata da Walch, ha promosso nell’ambito del Merano Wine Festival una degustazione con 8 produttrici e 2 ristoratrici.
«Un evento speciale - spiega Aurora Endrici, che ha organizzato l’evento - perché le
donne delle due Province di Trento e Bolzano collaborano oltre le logiche che separano i due mondi vinicoli».
Gli assaggi gastronomici sono stati preparati da Sonya Trafoyer (ristorante Kuppelrain a Castelbello) e Silvana Segna (Locanda Alpina a Brez). Ecco la sequenza, aperta da 4 TrentoDoc: Francesca Moser, Lucia Letrari, Roberta Stelzer - Maso Martis,
Camilla Lunelli Ferrari, Elena Walch, Valentina Togn - Maso Poli, Barbara Scienza
- Vallarom, Christine Endrici - Endrizzi.
Vino e app. Brevetto trentino antifrodi
1
TRENTO - Il sughero-detective
«made in Trentino» debutta oggi alla fiera specializzata Simei
a Rho. Dalla ricerca IdCork sono nati un tappo e un’app che
dovrebbe ridurre in modo decisivo le possibilità di contraffazione e tutelare il vino di qualità. Per farlo basta un clic sul
proprio smartphone.
La tecnologia è stata studiata
e brevettata dall’azienda Brentapack di Borgo Valsugana, del
gruppo Labrenta che vanta
un’esperienza quarantennale
nelle «chiusure per il settore
beverage» (in italiano corrente, tappi) e assicura «una rintracciabilità a 360 gradi che parte dal sughero utilizzato per la
produzione del tappo e passa
attraverso le informazioni fornite dalla cantina».
La trama del sughero, infatti, è
come un’impronta digitale: i fori naturali la rendono unica e
irripetibile.
Grazie al brevetto IdCork, il
consumatore potrà verificare:
zona e periodo di estrazione
del sughero, dati sulla lavorazione del tappo, nome della
cantina e caratteristiche del vino (annata, uvaggio, codice della bottiglia, ecc.). Per farlo basta scaricare l’app gratuita dal
sito www.idcork.com: si potrà
procedere al riconoscimento
visivo del tappo grazie al confronto della sua trama con quello riprodotto dalla foto. Successivamente si potrà inserire il
codice stampato sul tappo e si
apriranno le diverse scherma-
te con info sul tappo, sul vino,
sulla cantina.
«Ogni tappo è univoco e, con la
tecnologia che adottiamo, abbiamo la possibilità di rintracciare la sua storia, la lavorazione e la produzione», spiega
Gianni Tagliapietra, amministratore di Brentapack.
«Forniamo un servizio professionale anche alle cantine - aggiunge -. Il consumatore finale,
infatti, può inviare la chiusura
presso i nostri laboratori che
forniranno una risposta sugli
eventuali problemi del prodotto. In questo modo solleviamo
le cantine dai dubbi. Ad un
prezzo accessibile (costeranno solo il 10% in più dei tappi
di sughero di buona qualità) si
fornirà un sistema capace di
mettere fine al fenomeno della
contraffazione, che sta danneggiando il settore produttivo ma
anche lo stesso utente, che talvolta si trova ad acquistare un
vino che non può dirsi tale».
Secondo i dati Coldiretti solo
nell’Unione europea almeno 20
milioni di bottiglie di pseudovino vengono ottenuti attraverso wine kit prodotti in Canada,
ma anche in Paesi europei come la Svezia. Wine kit che prometterebbero in soli 5 giorni di
ottenere in casa vini come Valpolicella, Lambrusco, Sangiovese o Primitivo, per i quali vengono addirittura fornite le etichette da apporre sulle bottiglie. Insomma, la trentina IdCork sarebbe la minaccia definitiva ai wine faker.
pgh
A3111271
Tappo digitale
di Brentapack
TRENTO
l'Adige
L’INTERVISTA
Parla il vicepresidente
della Provincia e assessore
allo sviluppo economico
13.681
9
3
120
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
mercoledì 13 novembre 2013
13
LA GIUNTA
50%
PREFERENZE
PER OLIVI
CONSIGLIERI
DEL PD
ASSESSORI PD
IN GIUNTA
MILIONI
IRAP
DI RIDUZIONE
PER 2014-15
Alessandro Olivi è
stato il consigliere
più votato con
13.681 preferenze
(Pacher ne prese
15 mila nel 2008)
Il Pd ha eletto
9 consiglieri
provinciali
quattro dei quali
sono alla prima
esperienza
Rossi ha voluto in
giunta per il Pd
oltre ad Alessandro
Olivi anche Donata
Borgonovo Re e
Sara Ferrari
Il gettito attuale
dell’Irap
(già ridotta)
per la Provincia
è di 120 milioni
di euro all’anno
Il programma
elettorale di Rossi
prevede di
dimezzare l’Irap
per i prossimi due
anni (2014-15)
La giunta di
Rossi è formata
persone
8
1
Primo impegno di giunta: giù l’Irap
Olivi: «Sarà un segno concreto e immediato
insieme ai nuovi ammortizzatori sociali»
LUISA MARIA PATRUNO
[email protected]
Alessandro Olivi, nuovo vicepresidente della Provincia nonché assessore allo sviluppo economico e al lavoro, all’indomani della nomina a vicario del governatore Rossi alla testa di un
assessorato forte, è felice per
quello che ritiene essere soprattutto il risultato di un suo successo personale - la valanga di
oltre 13.600 preferenze lo dimostra - che ha riscattato, benché
parzialmente, l’assurda sconfitta alle primarie. Una sconfitta, quella di luglio, la cui responsabilità - invece - Olivi attribuisce ora più che mai a «una gravissima sottovalutazione politica di quel passaggio da parte
del Pd, perché è il Pd che ha
perso le primarie».
La vicepresidenza della Provincia è una carica che si aspettava?
Diciamo che il mio risultato
elettorale non lasciava molti
margini di interpretazione. Ed
è un ruolo che sento di aver
conquistato un po’ da solo,
avendo accettato di mettermi
in gioco nel luglio scorso con
le primarie e poi riuscendo a
non farmi prendere dal rammarico e dal rancore, ma continuando a impegnarmi nel compito che il Pd mi ha affidato di
essere punto di riferimento e di
sintesi. Credo di aver dimostrato che il partito può uscire dalla sindrome della sconfitta e
dalla subalternità in cui ci siamo cacciati da soli per anni come rifugio.
Comunque lei resta il vice, non è
il presidente.
Certo, rispetto i ruoli e non intendo fare l’alter ego di Rossi,
ma mi piacerebbe poter collaborare con il presidente con
una condivisione attiva e complicità progettuale su alcune
scelte importanti.
La competenza sullo sviluppo economico unita al lavoro era quello a cui puntava. Rossi l’ha accontentata è soddistatto?
Personalmente sono molto soddisfatto. Io ho fatto presente a
Rossi che, dopo aver lavorato
per cinque anni in un settore
molto difficile segnato dalla più
PD
Olivi: sarò punto di coesione
«Voglio occuparmi del partito»
Alessandro Olivi è nato ad Ala, 47 anni, avvocato, ha iniziato l’attività politica giovanissimo come consigliere comunale a Folgaria, nel 1990. Diventa sindaco della località turistica nel 1995 e viene confermato per altre due legislature. Alle elezioni provinciali del 2008 si candida con il Pd e
viene eletto con 3.346 preferenze. Diventa assessore all’industria, commercio e artigianato della giunta Dellai.
Dopo la rinuncia del vicepresidente della Provincia, poi presidente, Alberto Pacher, a candidarsi per il dopo-Dellai, il
Pd ha scelto Alessandro Olivi come proprio candidato unico alle primarie di coalizione per il candidato presidente,
tra le proteste di Donata Borgonovo Re e Luca Zeni che
avrebbero voluto partecipare anche loro al confronto.
A sorpresa, alle primarie del 13 luglio scorso Olivi è stato
battuto di poco dal candidato del Patt, Ugo Rossi, che quindi ha conquistato la leadership del centrosinistra autonomista e il 27 ottobre scorso la presidenza della Provincia.
Il Pd, che si è riconfermato come il primo partito del Trentino, ha perso così la sua occasione storica di guidare la
Provincia dopo gli anni di Dellai. È ancora secondo e ora rischia di rimanere tale per almeno 10 anni se nel 2018 il centrosinistra autonomista riproporrà Rossi. Olivi non si sbilancia sul suo futuro fra cinque anni e dice: «È lunga la strada, ma l’importante è che Rossi faccia bene così vuol dire
fa bene la giunta e il centrosinistra autonomista potrà tornare a vincere. Chi sarà il candidato presidente si vedrà.
Intanto, comunque il vicepresidente Pd della Provincia annuncia che intende occuparsi anche del partito (non come
segretario) e fare politica: «Non ho intenzione di rintanarmi dentro la sfera amministrativa e istituzionale: farò politica perché lo devo a chi mi ha dato fiducia e per l’ampio
consenso che ho ricevuto. Sento la responsabilità di fare
sentire la mia voce all’interno del partito per essere elemento di coesione».
L.P.
Alessandro Olivi si fa firmare i voti conquistati il 27 ottobre: dopo il trionfo deve gestire un superassessorato
grave crisi che il Trentino abbia mai conosciuto, e avendo
impostato un certo lavoro che
non è stato solo di lotta all’emergenza ma di avvio delle
riforme per un raccordo tra le
politiche per la crescita e quelle attive per il lavoro, volevo
continuare in questo solco. Mi
sembrava anche un atto di responsabilità nei confronti delle categorie e al mondo del lavoro che ho incrociato in questi anni. E avevo chiesto che finalmente ci fosse una congiunzione tra politiche per l’economia e per il lavoro. Per me mettere il lavoro insieme al welfare vuol dire occuparsi del lavoro solo quando è «troppo tardi».
Gli indirizzi di politica economica compresi i rapporti con Trentino Sviluppo restano in capo al
presidente. È un depotenziamento del suo assessorato?
No, era così anche con Dellai.
Non la considero una
deminutio, anche perché ho
sempre avuto totale autonomia
nei rapporti con Trentino Sviluppo, poi certo su alcune questioni di carattere generale è
giusto che il presidente abbia
una visione di sistema.
I sindacati già la sollecitano sull’attuazione della delega sugli am-
mortizzatori sociali. Quali saranno i suoi primi interventi?
Questo sarà uno dei primi atti.
Già con il presidente Pacher si
era fatto un gran lavoro preparatorio per definire i nuovi interventi che la delega sugli am-
mortizzatori può consentire rispetto agli ammortizzatori statali standard. Il primo atto che
farò da venerdì è convocare le
parti sociali per dare contenuto a questa delega. C’è un lavoro già impostato su giovani, red-
La vicepresidenza
l’ho conquistata da solo
Non voglio fare l’alter ego
di Rossi ma mi piacerebbe
una complicità progettuale
su scelte importanti
PROVINCIA
2
dito di qualificazione, politiche
di accompagnamento all’ingresso che è bene che parta il prima possibile.
Sul fronte delle imprese, invece,
da cosa comincerete a dare risposte?
Vedo che gli artigiani chiedono
più attenzione sulle piccole e
medie imprese: posso già dire
che sarà così. Noi abbiamo difeso con i denti, negli anni pesanti della crisi, la presenza in
Trentino di una struttura industriale che fosse una spina dorsale per uno sviluppo innovativo. Ma credo che oggi le politiche debbano essere indirizzate alla valorizzazione di un tessuto più vasto attraverso la partita della fiscalità. Io penso che
già nella prima riunione di giunta o al massimo la seconda, il
tema dell’allentamento dell’Irap
sulle imprese, come promesso
in campagna elettorale, darà il
segno concreto di una immediata risposta della giunta per
cercare di aiutare la crescita.
Il dirigente in pensione. Prima va scelto il successore di Dalmonego
Il direttore generale Ivano Dalmonego con Paolo Spagni
Confermato l’assessore,
cambierà invece il dirigente
generale e sarà una novità
non da poco. Il Dipartimento
industria e artigianato, sta
per perdere infatti Paolo
Spagni, dirigente di grande
esperienza che per molti anni
si è occupato di industria e
che è in procinto di andare in
pensione.
Sul nome di chi prenderà il
suo posto, sempre che Rossi
non ritenga opportuno
prolungargli l’incarico, non ci
sono per ora indiscrezioni.
anche perché questo sarà un
passaggio successivo rispetto
alla scelta del nuovo direttore
generale della Provincia.
L’incarico di Invano
Dalmonego scade infatti nel
«giorno successivo alla
seduta del consiglio
provinciale convocata per il
giuramento», come precisato
da una delibera approvata
dalla giunta la settimana
scorsa, che ha modificato la
scadenza che inizialmente era
prevista per il giorno
precedente l’insediamento
del nuovo presidente della
Provincia. La convocazione
potrebbe avvenire già per
lunedì 18 novembre e dunque
la Provincia la settimana
prossima si troverebbe senza
direttore generale. Per il
posto di numero uno della
burocrazia provinciale si fa il
nome di Paolo Nicoletti,
dirigente del Dipartimento
commercio e turismo.
R3102201
Industria, in attesa del dopo-Spagni
Trento
14 mercoledì 13 novembre 2013
l'Adige
Regione, Detomas è l’unico sicuro in giunta
Posto
per il ladino
ma per due
anni e mezzo
Gli altri
in corsa sono
Moltrer,
Kaswalder
(Patt), Zeni
e Civico (Pd)
Conclusa la partita dell’attribuzione degli
assessorati provinciali da parte del nuovo
governatore Ugo Rossi, l’attenzione si sposta ora sulle nomine all’interno del consiglio provinciale - già la settimana prossima
- e sul livello regionale (giunta e presidenza del consiglio regionale) dove però si comincerà a discutere di poltrone probabilmente da gennaio. Riguardo al consiglio
provinciale, l’orientamento della maggioranza di centrosinistra autonomista è quello di confermare il presidente uscente Bruno Dorigatti (Pd) nella poltrona più alta del
Consiglio. Dorigatti è stato il terzo più vo-
tato del suo partito, con oltre 5 mila preferenze, e il Pd rivendica questa posizione.
Per l’ufficio di presidenza (altri quattro posti oltre al presidente) sarà da capire se
questa volta il centrosinistra punterà a tenersi la maggioranza occupando due posti, che andrebbero uno all’Upt e l’altro al
Patt, oppure solo uno lasciandone tre alle
minoranze (la vicepresidenza e altri due).
In Regione, i giochi sono condizionati in
parte dallo Statuto, che prevede regole rigide sull’equilibrio dei gruppi linguistici
sia in giunta che nell’ufficio di presidenza,
e in parte dalla forza della Svp. Certo è so-
lo il posto di assessore ladino per Beppe
Detomas (unico ladino trentino) che starà
in giunta regionale per due anni e mezzo e
perché metà legislatura tocca al ladino dell’Alto Adige. L’altra parte della legislatura
Detomas la passerà nell’ufficio di presidenza del consiglio regionale. Il presidente del
consiglio (sempre per due anni e mezzo)
potrà essere un consigliere del Patt (Diego
Moltrer o Walter Kaswalder) meno probabile dell’Upt. Mentre puntano a entrare in
giunta regionale (in alternativa) Moltrer o
Kaswalder, ma anche per il Pd Mattia Civico
o Luca Zeni.
1
«Treni e ambiente, fattori di sviluppo»
Gilmozzi: avevamo chiesto l’economia, Rossi l’ha spezzettata in tre
LUISA MARIA PATRUNO
Twitter: @patrunoladige
L’insieme di competenze affidate a Mauro Gilmozzi rendono
questo assessorato uno dei più
affascinanti, impegnativi e strategici della nuova giunta di Ugo
Rossi. L’assessore dell’Upt si
troverà infatti ad occuparsi di
lavori pubblici, infrastrutture,
reti, A22, uniti a trasporti, ambiente (parchi, aree protette,
Dolomiti patrimonio Unesco),
rifiuti, acque ed energia. E Gilmozzi è il primo a definire «bellissimo» il suo assessorato. Eppure non era di questo che
avrebbe voluto occuparsi, perché l’uomo di punta dell’Unione per il Trentino avrebbe preferito le competenze che alla
fine sono state affidate ad Olivi e altri, ovvero lo sviluppo
economico unito a università,
ricerca e innovazione.
Assessore Gilmozzi, che valutazione dà delle deleghe che le sono state affidate dal presidente
Rossi?
Penso che sia un bell’assessorato, molto completo, dalle reti infrastrutturali di mobilità,
viabilità, banda larga, il patrimonio e le opere pubbliche della Provincia, di cui mi ero occupato negli ultimi quattro mesi. In più c’è tutto il tema del
territorio, ambiente, parchi, acqua e aria. Insomma è un tema
molto ampio e su cui si può fare molto, oltre ad essere trasversale rispetto ad altri assessorati e strategico guardando
al futuro.
Si troverà a dover ricalibrare molte scelte dopo l’abbandono dell’idea di Metroland e il fatto che
si sono ridotte le risorse per le
opere pubbliche. Lei su cosa vorrebbe puntare in materia di infrastrutture?
Penso che la mobilità su rotaia resti strategica per il Trentino, sia per il trasporto di merci che di persone. Cambieran-
Mauro
Gilmozzi,
che alle ultime
provinciali
è risultato
il secondo degli
eletti
con l’Unione
per il Trentino,
nella giunta
guidata
da Ugo Rossi
è l’assessore
ai lavori
pubblici,
ai trasporti
e all’energia
Per l’ex sindaco
di Cavalese
si tratta del
terzo mandato
da assessore
no nei prossimi vent’anni parecchi scenari e noi dovremo
arrivare preparati soprattutto
nel modo in cui il Trentino vorrà essere connesso con gli altri territori, penso all’asse del
Brennero, così il tema dell’autostrada.
Lei condivide l’idea dell’accorpamento delle concessioni delle autostrade del Nord?
L’accorpamento delle concessioni è un’ipotesi che lo Stato
ha verificato con Bruxelles ed
è percorribile. Noi non escludiamo che si possa arrivare a
un accorpamento della concessione dell’A22 con quella della Serenissima purché si tolga
definitivamente di mezzo la
questione Valdastico e noi possiamo mantenere tutte le nostre prerogative e i diritti dell’A22 in relazione alla destinazione dei fondi accantonati per
il tunnel del Brennero.
Come si può migliorare il rapporto fra infrastrutture e mobilità con
l’ambiente?
Io penso che il modello di sviluppo del Trentino debba essere basato sulla qualificazione ambientale. La qualità ambientale del nostro territorio
dovrà essere il principale fattore di competitività del Trentino. Nogliamo garantire una
rete di alta qualità dei trasporti pubblici e abbiamo già un
bando di progettazione, ad
esempio, per la ferrovia in val
di Fiemme. Credo che un investimento su una progettazione
seria sia importante. Io l’avevo già inserito nei piani di mobilità di Fiemme e Fassa. La mia
idea è un treno che però sia integrato al resto del sistema ferroviario trentino. Anche a livello di Dolomiti Unesco si sta cercando una strategia comune
sul tema della mobilità nelle
aree montate e chissà che questa unione non possa fare la
forza nel trovare risorse in Europa a questo scopo.
Sul piano politico che valutazione dà delle scelte fatte dal presidente Rossi?
Noi, come Upt avevamo chiesto il «pacchetto» dell’economia, sviluppo e crescita, insieme alle politiche del lavoro,
università e ricerca. Sarebbe
stato un pacchetto completo e
io mi ero candidato per questo, ma il presidente ha fatto
scelte diverse.
Ha dato quelle deleghe a Olivi.
Direi che le ha date in parte al
Pd, in parte al Patt (agricoltura e turismo, Ndr.), in parte all’Upt, il coordinamento generale se l’è tenuto lui; ne è risultato uno spezzettamento dei
vari blocchi, lasciando integro
solo sanità e welfare.
Rossi ha deciso di dare la «coesione territoriale» e le deleghe su
urbanistica ed enti locali, che per
anni sono state sue, a un assessore esterno. Cosa ne pensa?
Sta bene, perché alla fine c’è
sempre una giunta e l’esterno
è persona di fiducia del presidente. Però i rapporti con i comuni e le comunità sono dimensioni molto politiche. Pensavo che il Pd potesse essere
interessato a queste competenze. Per questo non trovavo
strano che a noi venisse il blocco dell’economia e al Pd andassero territorio e welfare. Comunque, penso che ce la faremo bene anche con Rossi.
Carlo Daldoss, ex sindaco ed ex
presidente di comprensorio, è stato per anni nella Margherita. Si
può dire che ci sono tre margheritini nella giunta Rossi?
No. Direi proprio di no. Ma è
vero che gira e rigira ci conosciamo tutti. È una persona che
stimo molto. Ha fatto il sindaco ai tempi in cui lo facevo anch’io.
Teme per il futuro delle Comunità di valle e come saranno riformate?
No. Mi sembra che gli elementi della riforma fossero già stati tutti individuati. Sarà importante sentire il Consiglio delle
autonomie e i sindaci. Le varie
forze politiche hanno già
espresso le loro posizioni e nella maggioranza ci sono le competenze per aiutare il nuovo assessore a dipanare la matassa.
Dunque io non temo la riforma
della riforma, oltre tutto dico
sempre che io non sono il padre delle Comunità di valle,
semmai sono lo zio, che ha dovuto accompagnare i primi passi di attuazione della riforma.
C’è ancora spazio per nuove strade in Trentino?
E partita la circonvallazione di
Cles e direi che il piano della
viabilità comprende già le opere principali. Su Rovereto dovremo fare qualche ragionamento in più. Penso che prioritario sia collegare viale Rosmini, superando la stazione,
con il polo della meccatronica.
Questa è l’opera più urgente
sulla quale mi impegnerò come prima cosa.
UPT
Passamani
nominato
capogruppo
Sarà Gianpiero Passamani il
nuovo capogruupo
dell’Upt, sia in Provincia
che in Regione. Lo ha
deciso il gruppo, composto
oltre che da Passamani e
dagli assessori Mauro
Gilmozzi e Tiziano
Mellarini, anche da Piero
De Godenz e Mario Tonina.
Ieri intanto il Parlamentino
provinciale dal partito ha
analizzato l’esito delle
votazioni.
Al di là del calo generale
dei votanti, la riflessione è
arrivata alla conclusione
che «tenuto conto del
contesto nel quale è
maturato, il risultato
conseguito dall’Upt alle
elezioni provinciali (13,3%
contro il 17,9% di 5 anni fa,
ndr) sia un’ottima base di
partenza per rilanciare il
progetto politico che tenga
conto delle istanze di
rinnovamento tanto della
base quanto dei vertici».
Secondo gli ex margheritini,
il valore dell’Upt è
fondamentale come
«cerniera» della coalizione
del centrosinistra
autonomista, tra l’anima
più progressista del Pd e
quella più tradizionalista
del Patt.
Alla segreteria è stato dato
mandato di mettere in
campo azioni ed iniziative
per il consolidamento del
progetto e porre le basi per
una maggiore
partecipazione da parte
anche delle categorie
sociali ed economiche.
Istruzione | I consiglieri: no ai tagli lineari
Scuola, i 5 Stelle bocciano Rossi
«Ha svilito un settore strategico»
I Consiglieri provinciali 5 Stelle
Manuela Bottamedi e Filippo
Degasperi “bocciano” la giunta
Rossi per la decisione di «tenere in capo al presidente le attribuzioni sull’Istruzione - scrivono in una nota - settore relegato così ad un ruolo minore e
marginale, dequalificato e impoverito, svilito del suo importantissimo e delicatissimo compito di formazione del futuro
Trentino». Secondo il movimento la scelta «è uno schiaffo alla
necessità di riportare l’Istruzione al centro dell’azione e degli
investimenti dell’ente pubblico
provincia. Non vorremmo che
la decisione di Rossi dimostri
la volontà di proseguire nella
politica dei tagli “orizzontali”
alla scuola, toccando in modo
drammatico le risorse umane e
non offrendo all’istruzione trentina la possibilità di rimediare
alla pesante eredità lasciata dall’ex assessore Dalmaso».
I 5 Stelle temono che la scelta
nasconda «la volontà di proseguire nel modello di Scuola “excel”, quello per cui i vari dirigenti burocrati posti a presidio
del Dipartimento della Conoscenza operano solamente in
termini ragionieristici, attraverso tabelle di calcolo complicatissime che tengono conto solo di un criterio: tagliare, tagliare tagliare, mantenendo se possibile gli sprechi (consulenze
d’oro, super convegni, tecnologia costosissima, strutture scolastiche mega) che fanno tanto
“vetrina” e consolidano la clientela elettorale».
Bottamedi e Degasperi promettono di contrastare «con forza
tutto ciò che andrà nella direzione contraria all’ accrescimento della qualità della didattica e all’investimento sulle risorse umane, pilastri di una
Scuola orientata all’eccellenza
del servizio».
Trento
16 mercoledì 13 novembre 2013
PRIMARIE
l'Adige
Settimana di voto nei circoli del Trentino
Le prime assemblee locali
si dividono fra il sindaco
di Firenze e lo sfidante
ecologista lombardo
In congressi di circolo proseguono
stasera ad Arco (con Dro e Ledro),
al Casinò, dalle 20; a Villa Lagarina
(palazzo Libera, dalle 20); a Cles per
la val di Non (sala ex Filanda 20.30);
a Storo (municipio, 20.30). Domani,
a Tione (pizzeria Pellegrini, 18.30);
a Trento (palazzo Regione, 20.30)
per il centro storico, Gardolo, Meano, Valle dei Laghi e Sardagna; a Cognola per Argentario, Povo e Villazzano (centro civico, 20.30); a Grumes
per Cembra, Fiemme e Fassa (teatro, 20.30); a Pergine (sala Banda,
20.30) anche per Levico, Caldonazzo, Civezzano e Piné; a Pinzolo (pizzeria Bagat, 20.30). Venerdì a Borgo
Valsugana anche per il Primiero e Tesino (Comunità di valle, 20.30); a Rovereto (20.30, centro Brione); Lavis
(casa anziani, 20.30); Dimaro (20.30,
sala sociale). Sabato a Riva del Garda
(dalle 16, scuole Sighele). Domenica
seggio nella sede cittadina del Pd.
Duello Renzi-Civati
nei congressi del Pd
Per ora Cuperlo deve inseguire i rottamatori
ZENONE SOVILLA
Un testa a testa fra Matteo Renzi e Pippo Civati: questo il quadro parziale che
emerge dopo i primi congressi di circolo Pd che si sono tenuti sabato e lunedì scorsi. Il sindaco di Firenze si impone di misura in Oltrefersina (17 a 16,
con Gianni Cuperlo fermo a otto voti)
e San Giuseppe-Santa Chiara (19 a 16,
14 per l’ex leader della Fgci e uno all’europarlamentare lucano Gianni Pittella). Il rottamatore brianzolo, che incarna l’anima più critica verso le larghe intese, stravince a Mattarello (16
voti, quattro per Cuperlo e soltanto
due a Renzi) e passa di misura a Mori,
dove sabato si è inaugurata la serie di
congressi di circolo che si chiuderà
domenica (dalle 10 alle 12) nella sede
cittadina del Pd per consentire il voto
agli iscritti impossibilitati a partecipare alle assemblee locali.
Queste ultime proseguono a pieno ritmo tutte le sere di questa settimana:
ieri sera toccava a Brentonico, Ala e
Avio; oggi i congressi si celebrano a
Villa Lagarina (per la Destra Adige), in
valle di Non, nel Basso Chiese e ad Arco (con Dro e Ledro); info al sito Web
partitodemocraticotrentino.it.
In ogni riunione vengono presentate
le mozioni congressuali in lizza, in vista delle primarie nazionali, aperte a
tutti i cittadini, che si terranno l’8 dicembre per decidere il nome del nuovo segretario nazionale. Nell’appuntamento di apertura, per esempio, al circolo di Mori, a sostenere la linea Civati era la neoassessora provinciale alla
I CONGRESSI
Salute Donata Borgonovo Re; Renzi era
rappresentato dal senatore Giorgio Tonini; Cuperlo dalla ex deputata Laura
Froner; non c’erano fan per Pittella. In
questo caso, al di là delle differenze
numeriche dei consensi per i candidati, ognuna delle tre mozioni ha ottenu-
to altrettanti delegati per la convenzione provinciale che si terrà lunedì,
alle 20.30, nella sala circoscrizionale
di Piedicastello.
Quest’ultimo appuntamento servirà a
scegliere i sei delegati per la convenzione nazionale in programma a Roma
il 24 novembre, chiamata a ratificare
il voto dei circoli e a ufficializzare i nomi dei tre partecipanti alle primarie di
dicembre: dei quattro oggi in corsa, infatti, sarà escluso quello che avrà ottenuto meno voti nelle riunioni di circolo, sorta di eliminatorie.
Segretario
del Pd, ecco
gli schieramenti
Alessandro
Andreatta
Margherita
Cogo
Donata
Borgonovo Re
Giovanni
Scalfi
Mattia
Civico
Violetta
Plotegher
Giuseppe
Ferrandi
Bruno
Dorigatti
Giorgio
Tonini
Alessandro
Olivi
Elisa
Filippi
Andrea
Miorandi
Sara
Ferrari
Sergio
De Carneri
Fabiano
Lorandi
Alessio
Manica
Luigi
Olivieri
Lucia
Maestri
Flavio
Ceol
Laura
Froner
Luca
Zeni
Italo
Gilmozzi
Albert
Pacher
Roberto
Pinter
Luciana
Chini
Il sindaco la spunta a San Giuseppe e in Oltrefersina, Civati spopola a Mattarello
Per quanto riguarda il posizionamento dei principali esponenti del Pd trentino nella costellazione congressuale,
spicca una nutrita pattuglia di eletti
nelle istituzioni a sostegno di Matteo
Renzi. Accanto a Tonini e a Elisa Filippi,
referente trentina del politico toscano, figurano infatti fra gli altri il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi, il suo
collega di Trento Alessandro Andreatta,
il presidente Alberto Pacher, i neoassessori Alessandro Olivi e Sara Ferrari,
il consigliere provinciale uscente Margherita Cogo e quelli entranti Luca Zeni,
Alessio Manica e Lucia, Maestri. Quest’ultima, interpellata dall’Adige, precisa che non sarà nei circoli a illustrare le tesi renziane ma si limiterà a votarle. «In realtà, questo congresso nazionale non è particolarmente sentito
qui in Trentino, tanto più dopo gli scandali sui tesseramenti gonfiati, in altre
zone d’Italia, che hanno guastato il clima. Qui l’attesa è piuttosto per il nostro congresso di febbraio e spero che
in quella circostanza si superino le divisioni di questi giorni sul nome preferito a Roma, per unire le forze verso
la creazione di un partito territoriale».
Sul fronte civatiano, oltre a Donata Borgonovo Re, figurano la neoconsigliera
provinciale Violetta Plotegher, e Giovanni Scalfi, che siede nell’assemblea municipale di Trento.
Cuperlo, sostenuto a Roma da gran
parte dell’ala diessina, trova fra i suoi
paladini in Trentino anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, Giuseppe Ferrandi, Sergio De Carneri, Roberto Pinter e Fabiano Lorandi,
segretario Pd di Rovereto.
Credito | Appello Codacons
Una sera al circolo, di corsa senza dibattito
1
«Potete
difendervi
dai tassi usurari»
Renzi ne vince due su tre, ma di
stretta misura, ed il suo
«concorrente» principale non è il
governativo Cuperlo, ma Pippo
Civati. Congressi e votazioni del Pd
nella bufera in tutta Italia, ma a
Trento le cose vanno diversamente:
lunedì sera si sono tenuti i congressi
dei circoli sud della città, San
Giuseppe - Santa Chiara,
Oltrefersina, Mattarello e Ravina Romagnano. Per l’occasione, le
singole assise sono state accorpate
e così la sala di via Perini era
gremita come non si vedeva da
tempo. Ma non sono mancate le
tensioni, specialmente nel finale
quando le urne già chiuse e mezze
scrutinate sono state riaperte in via
del tutto eccezionale (e per alcuni
non appropriatamente) per
consentire il voto a cinque
ritardatari. Grazie al
complicatissimo sistema elettorale
messo in campo per queste
primarie, si votava fra i quattro
candidati alla segreteria (Civati,
Cuperlo, Pittella e Renzi) allo scopo
di ridurre la rosa a tre nomi. Con le
votazioni, ogni circolo ha anche
eletto un numero di rappresentanti
(variabile a seconda degli iscritti) da
mandare alla «convention»
provinciale, la quale poi eleggerà i
magnifici sei che dal Trentino
parteciperanno a quella nazionale.
Ma - come ha ricordato il presidente
dell’assise Graziano Tomasin, «il Pd
che combatte il Porcellum ha fatto
un suo Porcellum interno» e quindi i
nomi dei delegati non potevano
Iniziativa del Codacons contro i tassi usurari su mutui e prestiti. «È possibile recuperare gli interessi illegali versati e non pagare nemmeno
quelli futuri», sottolinea l’associazione di tutela dei consumatori.
«Le banche - scrive il Codacons in
una nota - concedono come noto finanziamenti applicando diversi tipi di tasso d’interesse, ma troppo
spesso anche tassi usurari. La legge anti-usura 108/1996 vieta espressamente il superamento del limite
rilevato trimestralmente dal ministero dell’Economia e dalla Banca
d’Italia e ultimamente la Corte di
cassazione ha ribadito l’importante principio secondo il quale, nel
calcolo ai fini della legge sull’usura, devono essere prese in considerazione tutte le spese e le voci di
costo relative all’erogazione di una
somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora».
Da qui l’appello ai cittadini che hanno acceso un mutuo o un finanziamento: «Verificate se, al momento
della stipulazione del contratto, il
tasso soglia dell’usura sia stato superato o meno, sommando il tasso
d’interesse di base con le altre spese e con l’interesse di mora. Se la
banca ha applicato tassi d’interesse usurari, si può chiedere, in base
alla legge, la restituzione degli interessi già versati e corrispondere per
il futuro la sola quota capitale».
L’invito è a seguire la procedura indicata sul sito www.codacons.it e
l’associazione analizzerà i contratti e la possibilità di avviare l’iter.
Un vero
«assalto»
alle urne,
il momento clou
dei congressi
dei Circoli di
Trento Sud,
lunedì sera alla
sala di via
Perini
essere votati direttamente bensì
«indicati» dai referenti delle diverse
correnti. A scatola chiusa.
Una curiosità: il congresso del
circolo Ravina-Romagnano non si è
tenuto poiché risulta al partito che il
circolo abbia un solo iscritto
(Daniele Bornancin, assente), il
quale avrebbe dovuto eleggere un
delegato.
La serata è trascorsa velocemente e
quasi a passo di corsa: i presentatori
delle diverse mozioni hanno
illustrato in quindici minuti ciascuno
la propria proposta, con Amelia
Fiore per Cuperlo, Roberta Calza per
Renzi, Andrea Pradi per Civati. Non
c’erano invece rappresentanti per
Pittella, che ha inviato un messaggio
letto dal presidente dell’assemblea.
Poi Tomasin ha aperto il dibattito,
dicendo: «nel frattempo le urne sono
aperte e chi vuole votare perché ha
fretta di andare, lo può fare». Ne è
nato un vero assalto al tavolo della
presidenza, che ha costretto
Tomasin a minacciare l’arrivo dei
carabinieri per riportare l’ordine.
Ovviamente, con un parapiglia del
genere, non c’è stato alcun dibattito.
Poco dopo le 22, quando tutti i
presenti avevano votato, l’annuncio
di Tomasin: «Come indicato in
precedenza, le urne rimangono
aperte fino alle ore 22.30». E sono
stati quindi lunghi minuti di attesa,
allietati dal brindisi che la neoassessore provinciale Sara Ferrari ha
offerto per festeggiare il risultato
personale.
Alle 22,30 è partito lo spoglio, che
stava per concludersi rapidamente.
Ma ecco il colpo di scena: Roberta
Calza dei renziani chiedeva di
fermare tutto per consentire ai
consiglieri circoscrizionali impegnati in un consiglio che
andava per le lunghe - di poter
esprimere il voto. Piccata la risposta
di altre correnti, secondo le quali
per i consiglieri circoscrizionali
impegnati altrove sarebbe stato
aperto un altro seggio volante ad
hoc nella giornata di sabato.
Attimi di tensione, con cellulari
roventi e toni sempre più alti. Infine i
cinque consiglieri - giunti trafelati venivano ammessi al voto sotto
l’occhio vigile dei «garanti» Rino
Sbop e Italo Gilmozzi. «Facciamoli
votare e non se ne parli più - la
salomonica frase di Sbop - tanto,
qualunque cosa si decida, ci sarà
qualcuno che avrà da ridire».
Urne chiuse, poi riaperte, poi
richiuse, poi scrutinate. Infine i
risultati: a Mattarello trionfo di
Civati (14 voti) su Cuperlo (4) e su
Renzi (solo 2 voti). Per il circolo San
Giuseppe vittoria di Renzi (19) su
Civati (16), Cuperlo (14) e Pittella
(1). Infine per l’Oltrefersina vince
Renzi (17) su Civati (16) e Cuperlo
(8). Ma come sarebbe stato il voto
senza i cinque ritardatari ammessi
fuori tempo massimo?
A tarda sera tutti a casa, fra
commenti e battute: «Sono arrivate
le truppe cammellate» quello più
ricorrente. Ma anche considerazioni
amare fra i tesserati: «Il solito Pd,
non si cambierà mai». E qualcuno
che replicava: «Meno male, perché
siamo gli unici a fare le primarie e a
non avere un capo-padrone».
G. Z.
Arco
30 mercoledì 13 novembre 2013
l'Adige
1
Ai «mercatini» come a scuola, per imparare
AGRICOLTURA
Con l’avvio, venerdì, dei tradizionali mercatini natalizi, gli allievi
di Upt, Enaip e Gardascuola verranno coinvolti da Assocentro in
tre attività diverse per dare concretezza al rapporto di collaborazione già instaurato in passato, mettere in campo le risorse
territoriali e, nel contempo, permettere ai ragazzi di dare dimostrazione delle competenze acquisite, venire gratificati pubblicamente.
«Si tratta di un punto di arrivo e
di partenza - ha sottolineato il
presidente di Assocentro Bruno
Lunelli - da tempo cercavamo di
dare forma concreta alla sinergia instaurata con le scuole superiori arcensi, con l’auspicio
che questo possa divenire una
costante per il futuro. Nello specifico, gli allievi di Gardascuola
avranno l’onere di gestire un punto informativo, farsi promotori
degli eventi nonché attivarsi nella somministrazione di questionari ai visitatori, utili per aiutar-
ci a dirigere le scelte attuate quest’anno per rendere appetibile
l’offerta turistica natalizia arcense. Come ad esempio il prolungamento - deciso assieme all’amministrazione comunale - dei
mercatini fino all’Epifania.
Quindi i ragazzi di Upt, già all’opera in questi giorni in una delle 37 casette presenti in piazza:
a loro è stato affidato l’allestimento, in collaborazione con i
tutor e un esercente del mondo
florovivaistico, e la gestione del-
lo stand, non solo dal punto di
vista commerciale ma anche da
quello amministrativo.
Infine Enaip: visto l’entusiasmo
degli anni passati e il coinvolgimento degli studenti nella realizzazione di un presepe per Stranfora, quest’anno abbiamo deciso di commissionare loro la creazione delle quattro mega-sedie
in metallo, di quasi due metri
d’altezza e un metro di profondità, da posizionare nella “Piazzetta dell’Agorà”».
P.M.
Arriverà dal lago di Cavedine, poi 40 km di tubi. Progetto da 30 milioni per la Busa
L’acqua ovunque
con una «goccia»
ROBERTO VIVALDELLI
Betta: «In via della Cinta resterà il flusso»
Somministrare l’acqua nella
quantità giusta, senza sprechi
e mirata è il concetto e lo scopo dell’irrigazione a goccia.
Grazie a questo sistema d’irrigazione si riesce a sopperire
con soddisfazione al fabbisogno idrico delle coltivazioni permettendo maggiore produzione. Irrigare costantemente mantenendo una frequenza giornaliera e calibrando la giusta
quantità d’acqua, aiuta a mantenere il terreno morbido, spugnoso e ossigenato, favorendo
uno sviluppo sano, vigoroso e
produttivo.
Sia la quantità che la pressione
dell’acqua necessarie per il funzionamento di un impianto di
irrigazione a goccia sono nettamente inferiori rispetto ad una
irrigazione tradizionale.
Questo passaggio “storico” dal
vecchio sistema al nuovo coste-
Questo nuovo metodo d’irrigazione potrebbe lasciare a secco la storica fitta di Arco, proprio quella in cui Giovanni Segantini rischiò di annegare - salvo essere salvato in extremis da Domenico Morghen. Su questo il sindaco Betta ha
spiegato: «Dovremmo ragionarci per bene perché non è possibile lasciarla senz’acqua, non è solo una faccenda puramente estetica proprio perché è parte del patrimonio storico della nostra comunità». Nel frattempo, il consorzio fitta
di Arco ha deciso di “cedere” i tratti di competenza del centro storico all’amministrazione. L’obiettivo del sindaco è di
rendere percorribili questi tratti in modo da poter compiere la pulizia e la manutenzione necessaria pedissequamente.
La «spedizione» ieri mattina nel tunnel alla Maza
rà 30 milioni di euro - al 90%
sborsati dalla Pat - una cifra importante in questi tempi di vacche magre: 40 km di condotte
in ghisa sotterranee che permetteranno di fornire per la prima volta tutto l’Alto Garda, anche zone sguarnite sino a oggi.
L’ingegner provinciale Federico Vivari, ha illustrato l’opera
nel corso di piccola escursione
insieme ai soci del consorzio
Fitta Arco: «Nell’impianto sono
previsti 64 mini gruppi che servono 30 ettari ciascuno, controllandone la distribuzione e
segnalando automaticamente
anomalie al computer principale». Un elemento fondamentale, infatti, di questo nuovo si-
stema è il programmatore, grazie al quale è possibile somministrare in maniera automatica
la quantità e la frequenza delle
irrigazioni. E visto che questo
tipo di sistema funziona grazie
alla pressione, da dove viene
presa l’acqua? Dalla galleria sopra la Maza. Un piccolo tunnel
di circa 200 metri di profondità
(Fotoshop)
realizzato negli anni ’60, con
un’imponente parete stagna a
chiuderlo. Aldilà della parete
passa l’acqua che parte dal Lago di Cavedine e arriva a Torbole. Qui verrà effettuata una
perforazione per prelevare l’acqua e da questa galleria partiranno i due tubi che serviranno ad alimentare il sistema.
IN BREVE
«OLD CINEMA»
A PALAZZO PANNI
쐢 Per le anteprime di
«Pagine del Garda» domani
alle 15 si proietta a Palazzo
dei Panni il docufilm «Old
Cinema». In collaborazione
con Lega Vita Serena.
Ingresso libero.
«PROTAGONISTI» SAT,
VENERDÌ PRIMA SFIDA
쐢 Venerdì alle 21 primo
appuntamento con i
«protagonisti» che
affrontano il giudizio del
pubblico. Franco Giovanazzi
di Arco con «Alaska» e
Cesare Linoto di Padenghe
con «Angola: popoli e
deserti».
CLASSE 1953,
FESTA AL CASINÒ
쐢 Sabato 30 novembre festa
di classe del ‘53 al Casinò
dalle 20 e messa alle 19 in
S.Anna. Info: 348-8601660.
«FOTO DEL POPOLO»,
TORNA LA MOSTRA
쐢 Da sabato torna la
«Grande mostra fotografica
del popolo» con 5500 foto
della Busa e 4600 cartoline
dell’Alto Garda nella hall del
centro commerciale di via
S.Caterina. Informazioni:
347-5489004.
A3111393
Tre istituti
arcensi
collaborano
con
Assocentro
Promozione,
questionari,
gestione:
Enaip, Upt e
Gardascuola
Basso Sarca e Ledro
l'Adige
ALTO GARDA. Coop
Alto Garda al contrattacco
RIVA - «In epoca di liberalizzazioni e globalizzazione sembra arcaico il desiderio di impedire la compresenza di più
operatori, organizzati in cooperative od altre forme, che
possano offrire un servizio
pubblico tramite numeri di riferimento diversi».
La riflessione arriva dai taxisti appartenenti alla Cooperativa Taxi Alto Garda all’indomani della presentazione da
parte dei consiglieri comuna-
IL CASO
mercoledì 13 novembre 2013
31
«Taxi, è arcaico limitare le presenze»
li del gruppo «Progetto per Riva - Rivanità» di un’interpellanza al sindaco Mosaner con
la quale si chiede all’amministrazione comunale di «mettere ordine» nel comparto e nella gestione del servizio pubblico. «Il riferimento del consigliere Modena ad una carenza di risposta in alcuni orari è
del tutto estranea alla realtà
di Riva, dotata di un servizio
che copre l’intero arco delle
24 ore con efficienza e preci-
sione. Se il problema di una carenza di servizio si pone - osservano i tassisti aderenti alla Coop Alto Garda - casomai
può essere riferibile ad altre
realtà comunali limitrofe. Non
vorremmo che interessi privati che nulla hanno a che vedere con la tutela dell’utente,
strumentalizzino la presenza
della pluralità di numeri facendone derivare un’asserita ma
inesistente carenza di efficienza del servizio».
«Ad oggi - si precisa ancora nella nota - vige l’utilizzo di vari
numeri telefonici per accedere al servizio taxi. I vari numeri sono tutti reperibili agevolmente, così come lo sarebbe
un numero unico. Anzi il servizio telefonico è stato testato anche dall’amministrazione comunale con personale incaricato ed è stato rilevato come sia efficiente e a garanzia
dell’utente». La querelle prende le mosse dal parere del Con-
Nel centenario la nuova ricostruzione del suo viaggio gardesano
siglio di Stato che ha sospeso
gli effetti della convenzione tra
i tre Comuni per la gestione
condivisa del servizio taxi. Ma
anche la possibilità per chi ha
promosso il ricorso «di prelevare i clienti nei territori limitrofi, nonchè di pubblicizzare
i propri recapiti telefonici nei
comuni diversi da quelli nel
quale ha la licenza taxi, non di
utilizzare i vari numeri telefonici come asserito dal consigliere Modena».
GRASSO: «CONTA L’OSPITALITÀ»
Klimt sul Garda, il «giallo»
del quadro su Malcesine
Potrebbe essere tra i capolavori ritrovati a Monaco
ALTO GARDA - Klimt fu a Malcesine, la sua mano seppe ritrarre con la comprensibile
maestria il borgo veronese ma
di quel capolavoro si è persa
ogni traccia e ormai in circolazione ci sono solo alcune riproduzioni fotografiche.
L’opera in questione è “Malcesine am Gardasee”, ed è al centro di un “giallo” pittorico che
potrebbe risolversi quando le
autorità tedesche diffonderanno - se lo faranno - la lista dei
capolavori rinvenuti a Monaco di Baviera.
Domenica al Casinò di Arco sarà celebrato il centenario del
soggiorno di Gustav Klimt sul
lago di Garda con la presenta-
IN BREVE
I RIVA
Castagnata sociale
Gli aviatori della sezione
Alto Garda organizzano
sabato in sede sociale in via
S.Tomaso, 53 a Riva la
tradizionale castagnata.
Dalle ore 14 in poi.
I RIVA
Il nuoto s’impara adulti
Si raccolgono iscrizioni per il
corso di nuoto per
principianti adulti in piscina
«Meroni» a Riva. Info:
0464-590078.
Nel 2010 la restituzione di «Kirche in Cassone»
Le opere confiscate dai nazisti
All’inizio di novembre è stata data notizia del rinvenimento in un appartamento
di Monaco di Baviera di ben
millecinquecento opere di
maestri della pittura come Picasso, Matisse, Chagall, Kokoschka, Marc, Nolde e Klee,
confiscate durante il Terzo
Reich e ritenute perdute. Del
zione di un testo curato da Paolo Boccafoglio ed edito dalla rivista “Il Sommolago”, “Gustav
Klimt e Malcesine. La famiglia
Zuckerkandl e il mistero di un
quadro scomparso”.
Nonostante ancor oggi monografie sull’artista riportino che
fu l’albergo Morandi di Tremosine ad ospitare il pittore, l’autore dimostra invece come fu
TRIBUNALE/1
resto già nel 2010 aveva avuto un’eco sulla stampa internazionale la restituzione di
Kirche in Cassone a Georges
Jorisch, nipote della legittima proprietaria del quadro,
Amalie Zuckerkandl, deportata prima nel ghetto di Lodz,
poi nel campo di sterminio
di Chelmno.
a Malcesine che Klimt passò la
sua sola, lunga vacanza estiva
trascorsa all’estero e come lì
furono realizzati non solo i due
paesaggi “Malcesine am Gardasee” e “Kirche in Cassone”,
ma anche “Italienische Gartenlandschaft”.
Il lavoro ricostruisce inoltre
quali profondi rapporti legavano l’artista ad alcuni membri
della famiglia Zuckerkandl, tra
cui Victor che acquistò i primi
due quadri, e quale ruolo questa famiglia ebrea svolse all’interno degli ambienti culturali
austriaci tra Otto e Novecento
prima che con l’Anschluss e
l’avvento del nazionalsocialismo venisse cacciata, deportata, espropriata. In particolare, seguendo il destino dei quadri, sulla base di un’ampia documentazione si mette in dubbio che “Malcesine am Gardasee”, di cui attualmente sono
disponibili soltanto delle riproduzioni a colori, sia effettivamente andato distrutto l’8 maggio 1945 nell’incendio del castello di Immendorf, come sostengono autorevoli storici dell’arte e studiosi di Klimt.
A quasi settant’anni dalla fine
del conflitto il tema della scomparsa delle opere requisite a
collezionisti ebrei, del loro ritrovamento e della restituzione rimane attuale.
D.P.
I DRO
Con le famiglie tunisine
La «Festa dell’amicizia» è
organizzata dalle Famiglie
tunisine.Venerdì dalle
19.30 al centro culturale di
Dro cucina tipica tunisina,
musica e ballo ospiti
dell’associazione.
I ALTO GARDA
Farmacie in servizio
Di turno oggi la farmacia di
Varone (tel. 0464-551195)
e quella di Pietramurata
(tel. 0464-547044).
I BRENZONE
I «grandi» veneti
Stasera all’osteria «Al
Pescatore» di Castelletto di
Brenzone seconda tappa
della rassegna letteraria
«Sillabe, sorsi, sapori».
Stefano Lorenzetto presenta
«Hic, sunt leones», 25 storie
di veneti notevoli. Info:
045-7430702.
Rubarono 65 chili di grana: condannati
TRIBUNALE/2
1
Tariffe dinamiche?
«Meglio in alta che
in bassa stagione»
PAOLA MALCOTTI
RIVA - «Se piove, camere d’albergo con lo sconto». Le considerazioni espresse dagli albergatori dell’Alto Garda in
merito all’ipotesi di una politica di tariffe dinamiche che
si aggancino alle previsioni
meteo, lanciata per invogliare il mercato turistico della
bassa stagione, ha portato
nei giorni scorsi ad un’accalorata discussione sul portale de l’Adige dove, a dire la
propria, sono stati questa volta i nostri lettori.
E’ per questo motivo che
Franco Grasso, tra i massimi
esperti del settore turistico
presente a Riva ai primi di ottobre in occasione del convegno “Turismo oggi & domani-L’hotel nella nuova era revenue management”, promotore dell’ipotesi sulla tariffazione alberghiera variabile,
desidera unirsi alla discussione e chiarire alcuni concetti.
«Sebbene ci si orienti sempre
verso l’opportunità o meno
di abbassare la tariffa in periodi di magra per condizionare la domanda - scrive in
una nota - il vero problema
nel Revenue management è
l’alta stagione dove, a dispetto di quel che ritengono gli
imprenditori, si fanno i veri
danni. L’ottima e piena occupazione trae in inganno, poiché spesso i ricavi medi dell’alta stagione sono più bassi di quello che si potrebbe
ottenere. Il motivo risiede nell’elevata presenza in alta stagione di clientela proveniente da canali statici (allotment,
clienti abituali ecc.). Ma lancio una provocazione: vogliamo scommettere che a questo punto coloro che si lamentano della tariffa troppo
bassa da applicare in bassa
stagione troveranno troppo
alta la stessa in alta stagione?
E scommettiamo che quanti
affermano che in bassa stagione si squalifica il mercato
abbassando troppo la tariffa
diranno che si rischia di esagerare e/o comunque di creare un disagio ai clienti vendendo la camera a prezzi alti? Così, come molti non ritenevano i loro alberghi impossibilitati a scendere al di sotto di una certa tariffa perché
il livello della struttura non
lo consente si riterranno altrettanto indegni di vendere
a prezzi troppo alti». Insomma, è la percezione soggettiva a dare la differenza. O il
danno. «Un’ultima riflessione - conclude Grasso - gli alberghi sono aziende come
tutte le altre e vendono ospitalità: concentriamoci su questo e non sul prezzo».
Disse di non aver visto per evitare problemi
Ladri ghiotti di parmigiano Da testimone a indagato
Il grana va a ruba
ARCO - La vicenda finita a processo ieri è istruttiva, per tutti coloro che credono di evitare problemi, evitando di aiutare le forze dell’ordine.
Perché questa gente ignora che il rischio, alla
fine, è maggiore del beneficio. Ne sa qualche cosa un cittadino di Arco, finito ieri davanti al giudice Corrado Pascucci. Lui nel 2008, mentre andava a casa del cognato, ha assistito ad una lite violenta (con tanto di cazzotti) tra due vicini di casa. Ma quando è stato interrogato dai carabinieri, circa l’accaduto, ha fatto il vago. «Non
R3070901
ARCO - Di furti strani la polizia ne ha visti tanti, in questi anni.
Ma quel che si sono trovati davanti l’11 novembre di un anno fa
deve averli fatti sorridere non poco. Perché i due stranieri - finiti a processo ieri per furto aggravato - quando sono stati fermati avevano nascosto in auto 70 confezioni di parmigiano, per un
totale di 65 chili. Tutti rubati, secondo l’accusa, quella mattina
stessa.
La vicenda, come detto, risale a un anno fa. I due, Cosmin Cardos e Nicolae Gabriel Tipos, viaggiavano in auto nella zona di Arco, quando sono stati fermati dalla polizia per un controllo. E il
loro atteggiamento, la loro evidente ansia, ha insospettito gli
agenti, che hanno deciso di dare un’occhiata pià approfondita
nell’auto. E lì hanno trovato uno sfollagente e, soprattutto, questa quantità enorme di parmigiano. Le confezioni erano ancora
fredde, segno che erano appena state portate via da una cella
frigorifera.
Dalle etichette si è risaliti ai negozi si trattava del Dpiù, da cui si
è scoperto poi erano sparite 32 confezioni di parmigiano, della
Lidl, dove era sparito altrettanto materiale, e del Penny Market.
Da qui la querela nei confronti dei due e, ieri, la condanna: 6 mesi per Cardos e 7 mesi per Tipos.
volevo avere nulla a che fare con questa storia»
ha spiegato ieri, aggiungendo di essere stato
messo sotto pressione da uno dei due, nella caserma dei carabinieri, poco prima di essere sentito a sommarie informazioni. Ma quella ritrosia rischia di costargli cara: mentre i due litiganti se la sono cavata con un procedimento dal
giudice di pace, lui è a giudizio per favoreggiamento. Ora il giudice ha chiamato a testimoniare un carabiniere, per sapere come andò l’incontro in caserma. La sentenza è attesa a breve.
Fruner Alessandro e Pederzolli Maurizio
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postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
il dopo giunta
■ TRENTINI A PAG. 43
ALTO ADIGE
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
e mellarini: cultura, basta schützen
y(7HB5J2*TQQNKM( +%!#!=!#!@
Stete attenti
a Daldoss,
vi sorprenderà
Il Patt va all’attacco
«Ora vogliamo
i posti in Regione»
di Paolo Mantovan
C
arlo Daldoss non è un pivello, sappiatelo. Anzi, attenti a Carlo Daldoss.
■ CHIARA BERT E PAOLO MORANDO ALLE PAGINE 16 E 17
Moltrer, Baratter e Kaswalder: il Patt va all’attacco
■ SEGUE A PAGINA 18
1
DUE PROVINCE
SEMPRE PIÙ
STACCATE
di Vincenzo Calì
«V
ivere di rimembranze», come osserva
Marcello Bonazza
commentando il passo dello Zibaldone di Giacomo Leopardi
nell’articolo di apertura dell’ultimo numero della rivista “Studi
trentini” in determinate circostanze può creare problemi: ad
esempio quando all’avvicinarsi
di un centenario come quello
della Grande Guerra il toccare
nervi ancora scopertissimi nel
Trentino, “terra di nessuno” lacerata da ben due conflitti mondiali, finirebbe per dar luogo a risse
più che a tranquilli dibattiti storiografici(siveda inquestigiorni
Maxi controlli sui redditi
Agenzia Entrate, quattromila lettere ai contribuenti trentini
nelle cronache
dramma a vezzano
Si schianta con la moto, ragazza in fin di vita
LA GUERRA
VENDUTA
COME GITA
■ A PAGINA 20
Due condanne
per la morte
sulla pista da sci
la prima serata
■ MATUELLA A PAG. 21
Casa Pound,
conferenza
col Campari
di Leonardo Gandini
S
■ SEGUEA PAGINA 10
a pinzolo
Doppia condanna per la tragedia sulla Tulot di
Pinzolo, costata la vita a uno sciatore di Perugia
che era rimasto soffocato nelle reti di protezione:
4 mesi al direttore Pio Maturi e a Luciano Caola.
■ SEGUEAPAGINA 11
eicentocinquantamila:
questo il bilancio delle vittime italiane nella prima
guerra mondiale. Più o meno la
popolazione di Trento moltiplicata per sei, o quella di Rovereto
moltiplicatapersedici.E nonsiè
trattato di morti eleganti: la prima guerra mondiale è stato l’ultimo conflitto internazionale dove le vittime al fronte sono stati
più numerose di quelle civili. Il
che significa che si moriva perlopiù dilaniati dalle bombe o infilzati dalle baionette, crivellati dai
colpi delle mitragliatrici o per feriteche, inassenzadifarmaci
■ CORDELLINI A PAG. 19
■ ■ Terribile schianto ieri pomeriggio in valle dei Laghi, lungo la Gardesana all’altezza di Vezzano. Una motociclista
di 27 anni, Cristina Carletti di Trento, stava andando dai genitori a Calavino quando si è scontrata con la sua moto
contro un furgone: è in gravissime condizioni all’ospedale Santa Chiara.
■ FRANCESCHINI A PAGINA 22
il crac «santa cruz»
la protesta sul contratto
Buco da nove milioni di euro
Patteggiano Poletti e Siligardi
Funivie, lavoratori furibondi
«Siamo in stato di agitazione»
■ IL SERVIZIO A PAGINA 23
■ ALESSIA ZANON A PAGINA 40
oltre la vita
Riva, cremazioni da record
Sfiorata la quota del 70% nei quattro cimiteri del Comune
A Riva del Garda le cremazioni hanno raggiunto cifre da record. Secondo gli
ultimi dati disponibili, infatti, nei quattro cimiteri
del Comune si è sfiorata la
quota del 70%. Le spese
per i familiari sono ridotte
al minimo: duecento euro,
il resto lo mette di tasca
propria l’amministrazione
comunale.
■ APAGINA 30
a riva
a trento
Le lezioni
su Dante
fanno il tutto
esaurito
In via Perini
in arrivo
gli asini
anti-crisi
■ PICCOLI A PAGINA 32
■ MAROGNOLI A PAGINA 24
l’inchiesta
■ A PAGINA 22
Turbativa d’asta
Prosciolto
Colombini
TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013
■ e-mail: [email protected]
Economia
8
»
Inflazione, brusca frenata
Il tasso medio è all’1,4%
IL COSTO DELLA VITA I DATI
1
A ottobre secondo mese consecutivo con i prezzi in discesa a Trento
Le tariffe del settore comunicazioni sono calate dell’8,6% in un solo anno
lo studio uil di ottobre
2
Nuovo calo per la «cassa»
L’edilizia torna a sorridere
◗ TRENTO
Brusca frenata dell’inflazione
a Trento: secondo i dati del
Servizio Statistica e dell’Istat
in ottobre il costo della vita è
calato dello 0,3% rispetto al
mese precedente, portando
l’incremento
complessivo
nell’arco degli ultimi dodici
mesi a +0,4%, il valore più basso da due anni a questa parte.
Per fare un paragone con
quanto succedeva un anno fa,
i prezzi avevano fatto registrare un eloquente +3,3%. Anche
il tasso medio annuo dell’inflazione a Trento è in netto calo:
dal +3,4% di gennaio è arrivato al +1,4% di ottobre. La frenata tendenziale del costo della vita in Trentino segue un andamento nazionale simile, anche se con altre cifre: in Italia
rispetto al mese scorso c’è stato un calo dello 0,1%, mentre
rispetto a dodici mesi fa l’incremento è stato del +0,7%.
Ma a cosa si deve questa frenata dei prezzi? C’è un dato
che a Trento ha decisamente
fatto la differenza, e cioè quello relativo al comparto delle
comunicazioni che ha fatto registrare un eloquente -4,5% rispetto al mese scorso e addirittura -8,6% rispetto ad ottobre
2012. Ma il segno meno è piuttosto diffuso: calano rispetto a
un mese fa i prodotti alimentari e le bevande analcoliche
(-0,2%), l’acqua e l’elettricità
(-0,6%), i trasporti (-0,7%) e le
tariffe di alberghi e pubblici
esercizi (-0,4%). Rispetto ad
un anno fa, il calo riguarda le
bevande alcoliche e i tabacchi
(-0,4%), l’abbigliamento e le
calzature (-1,8%), ancora l’acqua e l’elettricità (-1,1%), i biglietti degli eventi ricreativi e
culturali (-0,5%) e infine la voce residuale di “altri ben i e
Cassa integrazione in calo in Trentino anche per il settore dell’edilizia
◗ TRENTO
Inflazione in frenata a Trento: il tasso medio è calato in 9 mesi dal 3,4% fino all’attuale 1,4%
servizi”, calata anch’essa dello
0,8% rispetto ad ottobre 2012.
I dati peggiori, invece, riguardano i servizi sanitari, cresciuti dell’1,6% in dodici mesi e le
tariffe di alberghi e pubblici
esercizi che in un anno sono
cresciuti del 2,1%.
Ma ottobre non doveva essere il mese col rischio aumento inflazione, dovuto all’aumento dell’Iva? Secondo il Codacons «i dati Istat non devono trarre in inganno. L'effetto
Iva c'è stato, nonostante non
abbia ancora dispiegato tutti i
suoi effetti, dato che moltissimi negozianti e gruppi della
Gdo hanno per ora assorbito
l'aumento, ritardando l'applicazione». I prezzi, spiega l'associazione, «stavano precipitando ma, con l'Iva aumentata al 22%, hanno improvvisamente rallentato la loro discesa».
la nomina a bruxelles
Cornella vicepresidente di Copa-Cogeca
TRENTO. Nuovo incarico per Samuel
Cornella, delegato della Cooperazione
Trentina a Bruxelles. E’ stato eletto
vicepresidente del comitato
giuridico-fiscale di Copa-Cogeca.
Presidente del gruppo di lavoro è stata
confermata Birgit Buth, giurista tedesca,
in rappresentanza della Federazione delle
cooperative agricole tedesche.
Da oltre mezzo secolo Copa-Congeca
rappresenta in sede europea 36.000
cooperative agricole per un fatturato
totale di 36 miliardi di euro. Cornella, da alcuni anni, ha integrato lo staff
dell'ufficio Confcooperative di Bruxelles in rappresentanza della
Federazione Trentina della Cooperazione. «Cornella si è ben integrato nel
nostro team occupandosi di concorrenza, aiuti di Stato, appalti e sviluppo
rurale», commenta Leonardo Pofferi, direttore dell'ufficio di
Fedagri-Confcooperative Bruxelles e presidente del Comitato di
coordinamento cooperativo della Cogeca. Samuel Cornella, 32 anni, si è
laureato in giurisprudenza all'Università di Trento nel 2005, e ha poi
conseguito un dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed europei.
Confermata anche dai dati di
ottobre la discesa della cassa
integrazione in Trentino, come già accaduto a settembre,
secondo la tradizionale rilevazione della Uil. Con un dato
complessivo di -49,4% rispetto
all’anno scorso e del 30,2% rispetto al mese di settembre, le
aziende trentine sembrano risentire ancora una volta meno
della crisi che continua a persistere nell’economia italiana.
La media nazionale, infatti, ha
visto una crescita del 6,4% della “cassa” rispetto a settembre,
mentre il saldo rispetto a dodici mesi fa è negativo ma
dell’11,9%, quasi 38 punti per-
centuali in meno della performance trentina. Male, invece,
la situazione dei “cugini” bolzanini, che vengono relegati
addirittura all’ultimo posto
della classifica con un aumento annuo del 355%, colpa soprattutto di un innalzamento
record delle ore di cassa integrazione straordinaria. Tornando al Trentino, il segno meno sulle ore di “cassa” riguardano tutti i settori: si va dal
-66,5% dell’artigianato al -61%
dell’edilizia fino al -56,1% del
commercio e infine al -2%
dell’industria. Il dato dell’edilizia è in forte controtendenza
rispetto a quello nazionale,
che vede un ulteriore incremento del 10,3%.
3
Ecco l’«app» per il tappo doc
Vino di qualità, nuova tecnologia della Brentapack di Borgo Valsugana
◗ TRENTO
Il sistema Idcork ideato a Borgo
Dalla ricerca Idcork nasce il tappo in sughero e l’app che dice
«stop» alla contraffazione e tutela il vino di qualità. Per farlo
basta un clic. La tecnologia studiata e brevettata dall’azienda
Brentapack del gruppo Labrenta, che vanta una esperienza
quarantennale nelle chiusure
per il settore beverage, è destinata a fare scuola perché garantisce l’autenticità del vino grazie a una rintracciabilità a 360
gradi che parte dal sughero utilizzato per la produzione del
tappo e passa attraverso le informazioni fornite dalla cantina. La trama del sughero è come un’impronta digitale: i fori
naturali che la compongono la
rendono unica e irripetibile. Ed
è da questa certezza che l’azienda di Borgo Valsugana è partita
per dare vita al sistema Idcork
che tutela, con un’unica app,
sia il consumatore sia il produttore. Tramite un’apposita app il
consumatore può visualizzare
tutta una serie di servizi: zona e
periodo di estrazione del sughero, caratteristiche, dati sulla lavorazione del tappo, nome del-
la cantina e caratteristiche del
vino (come annata, uvaggio e
codice della bottiglia). Chiunque può utilizzare questo sistema direttamente dal cellulare,
scoprendo tutto quello che c’è
da sapere su ciò che acquista o
che gli viene servito al ristorante. Per farlo basta scaricare
l’app gratuita dal sito www.
idcork.com. «Ogni tappo è univoco e, con la tecnologia che
adottiamo, abbiamo la possibilità di rintracciare la sua storia,
la lavorazione e la produzione»,
dice Gianni Tagliapietra, amministratore di Brentapack.
per la promozione comune
nuova sede a trento
Arca Casa Legno, siglato accordo con Ucct
Banca Generali
Stasera al Muse
la presentazione
◗ TRENTO
Arca Casa Legno, il sistema di
certificazione delle costruzioni in legno promosso da Trentino Sviluppo, ha firmato una
convenzione con Ucct (l’Unione Costruttori Chiusure Tecniche) che sancisce una collaborazione orientata alla promozione comune ma anche alla
partnership tecnica. La collaborazione sarà volta a far meglio conoscere reciprocamente le aziende associate, trentine e italiane ma anche internazionali, che operano nel ramo
di edilizia e costruzioni, ed a
sviluppare progetti comuni
orientati alla promozione di
componenti quali porte tagliafuoco e basculanti per garage
nell’ambito dell’edilizia sostenibile in legno.
Ucct, nata nel 1994 con sede
a Trento, è l’associazione italiana di costruttori, installatori
e manutentori di chiusure tecniche per l’edilizia, ovvero di
porte tagliafuoco, di porte per
garage e per uso industriale, di
porte automatizzate, attuatori
e accessori.
L’associazione è attiva nella
consulenza e monitoraggio
delle norme di settore, nazionali ed europee, nell’organizzazione di momenti formativi
e informativi, nella promozione del settore attraverso incon-
tri e fiere.
L’accordo siglato con Arca
Casa Legno prevede l’impegno ad una promozione e formazione congiunta per accrescere la qualità dei prodotti e
la reciproca conoscenza dei
vantaggi associati ai rispettivi
sistemi di certificazione a garanzia delle aziende partner e
del cliente che acquista una
particolare chiusura tecnica
piuttosto che un edificio in legno. In collaborazione con il
Ministero dell’Interno, Ucct
sta infatti promuovendo un rilevante progetto di formazione e qualificazione degli installatori e manutentori di porte
tagliafuoco.
◗ TRENTO
Banca Generali celebra questa
sera alle 19 al Muse l’apertura
dei nuovi uffici operativi dei
consulenti Banca Generali Financial Planner in Piazza Silvio
Pellico 12. Prevista la presentazione dei vertici della banca sul
territorio e del progetto scientifico-artistico legato ad un’installazione interattiva dell’artista Marcos Lutyens. La sede
trentina di Banca Generali avrà
nove professionisti guidati dal
District Manager Massimo Morocutti e dall’executive manager Carlo De Sanctis.
Lettere e Commenti
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO
LA RUBRICA
1
LICENZIAMENTI
CONCILIATI:
LE NOVITÀ
Consulenti del Lavoro
I
l recente Dl 76/2013 ha
nuovamente messo mano
alla disciplina in materia di
licenziamenti individuali, con
riferimento alle aziende che occupano più di 15 dipendenti,
già modificata nel 2012 dalla riforma Fornero.
Facendo un passo indietro,
il recesso giustificato da ragioni economiche – ovvero inerenti all’attività produttiva e
all’organizzazione del lavoro –
deve essere preceduto da un
tentativo di conciliazione presso la direzione territoriale del
Lavoro.
Il licenziamento intimato in
violazione di questa disposizione causa l’inefficacia dello stesso, con applicazione di un’indennità risarcitoria omnicomprensiva in favore del lavorato-
LE LIQUIDAZIONI D’ORO
re, che il giudice può determinare tra un minimo di 6 e un
massimo di 12 mensilità.
E’ quindi importante che la
procedura sia osservata scrupolosamente e che vengano rispettati tutti i passaggi previsti.
In primo luogo, il datore di lavoro dovrà trasmettere una comunicazione alla Dtl, e per conoscenza al lavoratore, manifestando la volontà di intimare il
licenziamento per giustificato
motivo oggettivo e indicando i
motivi sottesi al medesimo.
Sia in questa importante fase che nella fase conciliativa
successiva, il datore di lavoro
potrà essere assistito da un
consulente del lavoro, che lo
supporterà nella gestione della
procedura e nel valutare soluzioni alternative al licenzia-
di Mario Cossali
A
ldo Cazzullo sul Corriere di mercoledì in un
articolo dedicato all’intervento della ministra Cancellieri in Senato tra altre osservazioni ha scritto che “ha
evocato «i sentimenti che hanno prevalso sul doveroso distacco». «Mio figlio Piergiorgio Peluso riceve l’offerta di lavoro da Fonsai il 25 maggio
2011, quando io ero una tranquilla signora in pensione,
che mai avrebbe pensato di
poter diventare ministro
dell’Interno...».
In molti ci eravamo affezionati all’immagine di “nonna
della Repubblica”, di fedele
funzionaria dello Stato estranea alle caste e per questo
ascesa al Viminale, al novero
dei nomi per il Quirinale, al
mento ovvero gli strumenti
che potrebbero attenuare le
conseguenze dello stesso (al fine di evitare il contenzioso)
quali eventuali incentivi economici o opportunità di ricollocazione lavorativa.
L’intervento del Dl 76 ha
escluso dal campo di applicazione della procedura alcune
ipotesi di licenziamento: per
superamento del cosiddetto
periodo di comporto (ai sensi
dell’articolo 2110 del Codice
Civile), ovvero quello intimato
al dipendente che si sia assentato dal lavoro per malattia,
per un periodo superiore a
quello stabilito dal Ccnl ai fini
della conservazione del posto
di lavoro; dei licenziamenti
conseguenti ai “cambi appalti”, laddove siano succedute assunzioni presso altri datori di
lavoro, nell’osservanza delle disposizioni previste dai Ccnl finalizzate alla salvaguardia della continuità occupazionale;
nell’ipotesi di licenziamenti
inerenti i rapporti di lavoro a
tempo indeterminato nel settore delle costruzioni edili, per
l’ultimazione delle diverse fasi
lavorative e la chiusura del cantiere.
A cura del Consiglio
provinciale dei CDL di Trento
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
DUE PROVINCE
SEMPRE PIÙ
STACCATE
CANCELLIERI
E LA CASTA
DEI SUPER-VIP
Il datore di lavoro
dovrà trasmettere
una comunicazione
alla Dtl e al lavoratore
11
ministero della Giustizia. Le
intercettazioni
telefoniche
hanno invece dato l’impressione che pure Annamaria
Cancellieri appartenga al
mondo incantato e detestato
dove si guadagnano 3 milioni
e 600 mila euro in un anno
(n.d.r.: la liquidazione di Piergiorgio Peluso, passato da
Fonsai a Telecom), tutti conoscono tutti e quando serve sono «a disposizione» per aiutarsi l’un l’altro”.
Condivido pienamente il
pensiero di Aldo Cazzullo, al
di là di ogni strumentalizzazione interessata del caso e al
di là di ogni demagogia, anche questo caso ripropone il
problema del distacco di tanta parte della classe politica
dalla vita quotidiana dei cittadini italiani, senza nulla togliere alla bontà e alla concretezza delle proposte avanzate
dalla ministra per affrontare il
gravissimo problema delle
carceri e della condizione carceraria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
il caso della polemica su Cesare Battisti innescata dal deputato trentino Mauro Ottobre e
che si sperava chiusa dopo
l’umanissima risposta di Mimma Battisti). Proprio nella ricorrenza del 40˚ anniversario
della nascita dell’Istituto storico Italo-Germanico, in chiusura del convegno tenutosi alla
fondazione Bruno Kessler, il
direttore Paolo Pombeni si è
ben guardato dall’aprire un dibattito dopo l’intervento del
prof. Christof Dipper, il quale
nella sua approfondita relazione aveva sottolineato fra le lacune nel campo della quarantennale ricerca storica dell’Istituto quella di non aver trattato
i temi delle unità nazionali ottocentesche e dei totalitarismi
novecenteschi di Italia e Germania. Si sarebbe potuto far
osservare allo studioso tedesco
che
il
particolare
“contesto” trentino tirolese
rende proibitiva la trattazione
di temi che, seppur lunghi un
secolo, segnano come cicatrici
non rimarginate il locale paesaggio umano. Forse, per pacificare gli animi, si può pensare
che a Trento, stazione di posta
fra Italia e Germania, per usare
una felice espressione di Paolo
Prodi, valga la pena di concentrare l’attenzione sul bimillenario della via Claudia Augusta, delimitando rigorosamente la trattazione agli aspetti ingegneristici della via di comunicazione (magari con una
sponsorizzazione dell’Autobrennero). Questo detto con
amarezza, dopo aver constatato che la più che trentennale
fatica del nutrito gruppo di ricercatori gravitanti intorno al
gruppo di “Materiali di lavoro”
finalizzata a far riemergere le
memorie delle vittime della
“grande catastrofe”, non ha
avuto la considerazione e l’attenzione che meritava da parte dell’intera comunità trentina.
Ma sappiamo che il tempo è
galantuomo e rimetterà le cose a posto, magari senza dover
attendere, sensibilità e identità locali permettendo, un anniversario bimillenario anche
per trattare delle guerre e dei
totalitarismi del Novecento in
val d’Adige. La prima occasione, nella prossima primavera,
sarà il convegno che l’associazione Museo storico in Trento,
con l’obbiettivo
di riallacciare i
rapporti fra Trento e Bolzano,
promuoverà in
ricordo dello studioso Claus Gatterer nel trentesimo della scomparsa. Ricostruire ponti: questo
è almeno quanto si spera di realizzare, anche se
dopo le recenti
elezioni la fotografia geopolitica regionale
non lascia molto spazio all’ottimismo riguardo possibili letture condivise del recente passato; Con il voto del 27 ottobre
si è assistito ad un’accelerazione del processo, in atto da lungo tempo, di allontanamento
fra loro delle due province atesine, quasi una sorta di piccola
deriva di continenti, se ci è
concessa questa definizione in
dodicesimo. In Trentino
l’astensione dal voto si è portata a livelli paragonabili a quelli
degli altri territori italici (per
inciso va ricordato che di quei
territori il Trentino fa parte)
mentre in Sudtirolo si sono ri-
proposte le consolidate tradizioni partecipative; Nella parte meridionale il sistema dei
partiti italiani ha complessivamente tenuto, mentre a Nord
di Salorno la presenza partitica italiana si è ridotta al lumicino. La divaricazione fra i movimenti ambientalisti delle due
realtà si è ulteriormente accentuata, e i risultati delle liste civiche di Trento e Bolzano portano segni opposti. Tutto ciò
porta ad un indebolimento oggettivo del progetto di Euregio
a cui tanto hanno lavorato le
due comunità territoriali. I
prossimi anni, che paiono destinati all’instabilità politica,
sia nel quadro regionale che in
quelli provinciali, per via del difficile momento
economico, non
paiono fra quelli
più propizi al
prosieguo del
progetto di integrazione regionale. A Bolzano
si porrà il serissimo problema
delle garanzie
per le minoranze, visto che la
presenza italiana in Consiglio provinciale è ridotta ai minimi termini ( 5 consiglieri) e si fa sempre più forte
ed agguerrita la destra tedesca, mentre a Trento la larghissima coalizione di centrosinistrautonomista, così pensata,
senza trattino, non tarderà a
mostrare profonde divergenze
interne ( e la neo costituita
giunta-spezzatino ne è la prima avvisaglia), quali il modo
diverso fra i partners di concepire l’organizzazione territoriale e le opposte visioni riguardo l’identità trentina. Si è parlato molto, da parte dei commentatori, della scomparsa, in
Trentino come nell’Alto Adige
italiano, di una destra organizzata, mentre poco si è riflettuto invece sulla marginalità, politica e programmatica, del
centro sinistra e del PD in particolare. Nel caso bolzanino
per il PD si apre il modesto
ruolo di presenza al governo in
pura quota di rappresentanza
etnica, mentre a Trento, l’idea
della nascita di un partito federale territoriale, confederato
con il PD nazionale, idea sostenuta da pochi fin dagli ultimi
congressi dei DS che precedettero la nascita del PD, si può
considerare definitivamente
tramontata in quanto è il
PATT che ha finito di fatto per
imporsi come partito territoriale, pur con tutte le sue debolezze programmatiche ed ideali. Un quadro questo che imporrebbe, a tutte le forze sensibili la necessità di proseguire
un processo federale di integrazione europea che veda il
superamento dei partiti nazionali. Non sono alle viste personalità politiche capaci di dare
impulso a questa necessaria
strategia e fortissima si fa, in
quanti fino ad ora hanno creduto al sogno di una fratellanza vera fra i popoli alpini, la nostalgia per gli anni davvero formidabili in cui le battaglie per
la convivenza avevano come
protagonista Alexander Langer. Sarebbe un bel segnale
che almeno sul piano storico e
culturale, ciò che non è possibile in politica si realizzi: un
centro studi di alta formazione
di carattere regionale, transalpino, che porti il nome del nostro amato “viaggiatore leggero”, l’uomo che aveva saputo
portare l’utopia sul terreno
della realtà e che non a caso,
per il pensiero e per l’azione,
aveva trovato nel biografo di
Cesare Battisti Claus Gatterer
un solido ancoraggio.
Vincenzo Calì
Trento
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO
19
1
Denunce dei redditi, 4 mila controlli
In questi giorni stanno arrivando ai contribuenti gli avvisi che invitano a consegnare i documenti su spese e detrazioni
di Ubaldo Cordellini
◗ TRENTO
Stanno arrivando nelle case dei
trentini in questi giorni. Centinaia di avvisi dell’Agenzia delle Entrate. Lettere con le quali si chiede ai contribuenti di portare tutta la documentazione relativa
della dichiarazione dei redditi
del 2010 relativa all’anno di imposta 2009. Verifiche che, nonostante le molte promesse, si sono mantenute su un numero
molto alto. La stessa Agenzia
spiega che quest’anno sono stati
inviati 4 mila avvisi. Con queste
lettere, l’Agenzia chiede ai contribuenti sottoposti al controllo
di portare tutta la documentazione relativa alla dichiarazione
con particolare attenzione, soprattutto alle pezze d’appoggio
per le detrazioni. Questo costringe i contribuenti a cercare tutta
la documentazione e a portarla
fisicamente presso la sede
dell’Agenzia delle Entrate, oppure a inviarla via mail tramite posta certificata.
L’Agenzia spiega che le persone da controllare non vengono
scelte a caso, ma in base ad alcuni criteri. In particolare si tiene
conto dell’entità delle detrazioni. Quindi, se ci sono stati aumenti consistenti di queste ultime, la probabilità che arrivi un
controllo è abbastanza alta. In
particolare si tiene conto delle
detrazioni per spese mediche,
per le spese legate all’istruzione
e, soprattutto, per le spese di ristrutturazione. Queste ultime
sono, in genere, quelle più consistenti. I controlli mirano a verificare se ci sono tutti i requisiti e
se sussiste la documentazione
relativa a questo genere di spese. Le spese per le ristrutturazioni vengono detratte nell’arco di
dieci anni dalla dichiarazione
dei redditi. Varia la percentuale.
Chi sostiene spese per i lavori di
ristrutturazione edilizia può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 36 per cento Per le
Vengono sottoposte
a verifica soprattutto
le spese sostenute
per le ristrutturazioni
spese sostenute dal 26 giugno
2012 al 31 dicembre 2013, la detrazione Irpef sale al 50 per cento e si calcola su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per
unità immobiliare.
Il decreto legge 63 del 4 giugno 2013 (entrato in vigore il 6
giugno 2013) ha riconosciuto la
detrazione del 50 per cento anche sulle ulteriori spese sostenute per l'acquisto di mobili e di
grandi elettrodomestici di classe
non inferiore alla A+, nonché A
per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'
arredo dell'immobile oggetto di
ristrutturazione. La detrazione
va ripartita in 10 quote annuali
di pari importo, ed è calcolata su
un ammontare complessivo
non superiore a 10.000 euro. Per
le prestazioni di servizi relative
agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria
e straordinaria, realizzati sugli
immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota iva agevolata del 10
per cento.
E’ chiaro, quindi, che questo
genere di detrazioni attira l’attenzione
dei
controllori
dell’Agenzia delle Entrate. La documentazione relativa a queste
la norma
Le ricevute vanno conservate per 4 anni
E’ necessario la conservazione dei
documenti fino al quarto esercizio
successivo all’anno di
presentazione del modello 730 o
Unico. La documentazione va
eventualmente esibita a richiesta
delle competenti direzioni
provinciali o uffici dell’Agenzia
delle Entrate. Va prima di tutto
sottolineato che la documentazione
non è da presentare al Fisco (ma
solo al CAF o al professionista nel
caso), cioè il contribuente non deve
allegare alcuna documentazione
alla dichiarazione dei redditi
presentata, sia che provveda alla
presentazione del modello 730 che
del modello Unico. E appunto per
questo motivo è molto importante
conservare tutti i documenti,
soprattutto se si ha diritto a
recuperi d’imposta tramite le
detrazioni fiscali, soprattutto se si
va poi a ricevere un rimborso
dell’imposta Irpef in busta paga, a
conguaglio.
spese comprende le ricevute,
ma anche una raccomandata
con cui si avverte dell’inizio dei
lavori. Per quanto riguarda la
spese mediche, invece, sono sufficienti gli scontrini delle farma-
cie con il numero della tessera
sanitaria. Anche per le spese di
istruzione bastano le ricevute.
In caso di controllo, tutta questa documentazione deve essere
trasmessa all’Agenzia delle En-
trate, ma possono bastare delle
fotocopie. La documentazione
può essere inviata anche per posta elettronica, ma è necessaria
una casella certificata di posta
elettronica. Si può anche usare il
portale Civis, dopo essersi registrati. Lo scopo è quello di evitare al massimo disagi ai contribuenti. Molti, però, lamentano il
fatto di subire controlli anche in
anni consecutivi. Soprattutto,
poi, molti fanno osservare che il
controllo delle dichiarazioni di
lavoratori dipendenti con dichiarazione fatta tramite Caf ha
poco senso se si pensa al fatto
che la grande evasione è altrove.
Dalla sede di via Brennero, però,
si spiega che le verifiche sono legate proprio allo sforamento di
determinati parametri. Quindi
se viene superato un determinato tetto, scattano i controlli anche per due anni consecutivi.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Controlli a tappeto sulle dichiarazioni dei redditi in Trentino
IN BREVE
L’EVENTO
Festival della famiglia
debutto con film
■■ Si terrà sabato 30
novembre a Vezzano, presso
il Teatro della Valle dei Laghi
alle ore 16.30, ingresso libero,
l'evento di apertura del
"Festival della Famiglia", in
programma a Riva del Garda il
6 dicembre. Accanto alla
presentazione del Festival,
verrà proiettato il film "Touch
of the light", vincitore del
Fiuggi Family Festival 2013.
Nel frattempo proseguono i
preparativi della seconda
edizione: sul sito
www.festivalfamiglia.it sono
on line le tesi emerse dal
Festival 2012, inoltre è stato
pubblicato il nuovo spot 2013.
UNESCO
Beni naturali, master
con 5 borse di studio
■■ Scadranno il prossimo 25
novembre i termini per la
presentazione delle domande
per accedere alle cinque
borse di studio disponibili per
agevolare la partecipazione
di giovani laureati al Master in
World Natural Heritage
Management (WNHM), che si
svolgerà a Trento dal 15
gennaio al 12 dicembre 2014.
Il programma di alta
formazione, rivolto sia a
lavoratori che a giovani
laureati, ha l’obiettivo di
sviluppare professionalità
evolute per la gestione dei
beni naturali e in particolare
di quelli iscritti nella Lista del
Patrimonio UNESCO. Per
maggiori informazioni
www.tsm.tn.it | tel. 0461.020
060 | [email protected].
PARLA OTTOBRE
Tunnel del Brennero
«opera strategica»
■■ «La ratifica dell’accordo
fra Italia e Francia per la
realizzazione e l’esercizio
della nuova linea ferroviaria
Torino-Lione è un progetto
che è parte essenziale della
rete TEN-T europea. In questa
prospettiva ha un ruolo
strategico come la
realizzazione della Galleria
del Brennero e delle relative
tratte di accesso”. Lo ha
affermato Mauro Ottobre,
intervenendo alla Camera a
favore della ratifica
dell’accordo Italia-Francia.
20
Trento
TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013
Report lancia l’allarme sulle mele griffate
◗ TRENTO
Le multinazionali stanno mettendo le mani anche sulle mele. E’ stato questo uno degli argomenti della trasmissione di
Report andata in onda lunedì
sera. La trasmissione di Milena Gabanelli ha anche intervistato a lungo il leader della
Coldiretti trentina Gabriele
Calliari. E’ emerso che anche
Report si è occupato del copyright sulle mele
da noi si affaccia il fenomeno
dei club di filiera. Ovvero multinazionali che brevettano
una specie di mela e poi la
sfruttano appieno costringendo gli agricoltori a rispettare
rigidamente le loro condizioni. Sono brevettate varietà come la Pink Lady, marchio di
proprietà del governo australiano e dato in concessione, o
Jazz, di proprietà di una multi-
nazionale neozelandese. Calliari ha lanciato l’allarme:
«Per entrare nel club, l’agricoltore deve firmare un contratto, acquista le piante che costano il doppio di una varietà
tradizionale e si impegna a
vendere tutta la produzione a
un distributore autorizzato.
In questo modo l’agricoltore
perde tutta la sua libertà. In
un primo momento ci guada-
gna anche, ma a lungo andare
è da vedere. E poi ci rimette la
sua capacità di scegliere. Se io
ho fatto l’agricoltore è proprio
per poter scegliere. In questo
modo, invece, l’agricoltore diventa un prestatore d’opera.
E’ come se avesse in prestito
una pianta sul proprio terreno. L’assistenza tecnica ti dice quello che devi fare, ti dice
quando raccogliere e a chi devi conferire e a che prezzo. E’
come tornare alla mezzadria
o anche peggio. Vuol dire lavorare più per gli altri che per
se stessi».
Morto soffocato in pista, due condanne
Quattro mesi a Pio Maturi e Luciano Caola, direttore e responsabile delle funivie di Pinzolo. Risarcimento di 600 mila euro
◗ TRENTO
Era morto dopo quasi venti
giorni di agonia, vittima di un
incidente sciistico con una dinamica che sembrava impossibile. Tersilio Tenerini, turista
perugino di 72 anni, infatti perdendo il controllo degli sci al
termine della pista Tulot di Pinzolo, si era infilato nello spazio
fra il cordino d’acciaio che doveva tenere tesa la rete di protezione e la neve. Ed era rimasto
in bilico con il corpo quasi sospeso nel vuoto e il collo impigliato nel cordino. E ieri per
questo incidente mortale sono
stati condannati con rito abbreviato, Pio Maturi, direttore delle funivie di Pinzolo e Luciano
Caola, responsabile della manutenzione di quella pista nel
momento dell’incidente a 4
mesi di reclusione per omicidio colposo. Condanna che è
avvenuta dopo il risarcimento
alla famiglia del turista, un risarcimento che si aggira sui 600
mila euro e che è stato pagato
dall’assicurazione degli impianti. Già archiviata in precedenza, invece, la posizione di
Fausto Collini che era responsabile della pista nel periodo
precedente all’incidente.
L’avvocato di Maturi e Caola,
Bonifacio Giudiceandre, è
pronto ad impugnare questa
sentenza forte. Insistendo su
due punti. Il primo riguarda
l’imprevedibilità dell’incidente
che effettivamente ha avuto
una dinamica alquanto particolare. E poi sull’interruzione del
nesso causale. Immediatamente dopo la caduta di Tenerini,
infatti, pare che un medico di
passaggio ne avesse constatato
il decesso ma poi, con l’arrivo
dei soccorsi e le manovre di rianimazione - durate due ore solo sulla pista e proseguite poi al
Santa Chiara - il cuore dell’anziano umbro aveva ricomincia-
la nomina
1
«Confservizi»,
Mauro Paissan
è il nuovo presidente
Mauro Paissan
◗ TRENTO
I rilievi della polizia sulla pista Tulot a Pinzolo dopo l’incidente in cui perse la vita Tersilio Tenerini
‘‘
incidente
imprevedibile
Tersilio
Tenerini, 72 anni, era
finito contro la rete
di protezione della pista
infilandosi fra il cordino
d’acciaio e la neve
to a battere.
Intanto il giudice Forlenza ieri ha accolto le richieste dell’accusa (sostenuta dal sostituto
procuratore Davide Ognibene)
condannando i due a 4 mesi di
reclusione.
L’incidente era avvenuto il
24 gennaio dello scorso anno.
Tenerini, in compagnia di alcuni amici, stava facendo l'ultima
discesa della giornata lungo la
pista Tulot. A un tratto, perse il
controllo degli sci e finì contro
la rete di protezione della pista.
Purtroppo, si infilò in uno spazio tra il cordino in acciaio che
doveva tenere tesa la rete e la
neve. Rimase in bilico con il
corpo sospeso quasi nel vuoto
e il collo impigliato nel cordino.
Morì 18 giorni dopo l'incidente
all'ospedale di Foligno dove
era stato trasferito nel frattempo. Il referto medico individuava la causa della morte in un'
asfissia da impiccamento. Per i
periti della procura, il cordino
della rete non sarebbe stato teso e per questo si sarebbe venuto a creare uno spazio vuoto tra
la rete e il mano nevoso. Proprio lo spazio nel quale si è infilato lo sfortunato sciatore.
Chiede l’elemosina durante il funerale
TRENTO. La gente in silenzio, in chiesa seguiva il funerale, funerale che è
stato interrotto dall’ingresso di un extracomunitario che voleva vendere
alcuni oggetti. A raccontare questa storia è il consigliere circoscrizionale
della Lega Devid Moranduzzo. «È successo lunedì pomeriggio a Gardolo spiega - Ieri pomeriggio, durante la celebrazione di un funerale a
Gardolo, e sono state alcune persone che, visto il comportamento
assolutamente inadeguato, hanno chiamato le forze dell’ordine dopo
aver fatto uscire il mendicante dalla chiesa. Lui è stato multato per 401
euro oltre alla sanzione per ubriachezza molesta. Ringraziamo i
carabinieri del nucleo radiomobile e i vigili urbani che sono intervenuti
tempestivamente, sperando che il questuante molesto paghi per intero
la sanzione. Non è concepibile che si possa pensare di violare un luogo di
culto, soprattutto durante un rito così delicato come quello della
scomparsa di una persona. Gardolo ormai è divenuto un sobborgo
invivibile a causa dei numerosi casi di microcriminalità, prostituzione e
spaccio di droga a cielo aperto con conseguente abbandono di siringhe
insanguinate vicino ai luoghi di culto e agli spazi frequentati da famiglie.
E’ ora che l’amministrazione comunale si ne occupi».
©RIPRODUZIONERISERVATA
in biblioteca
Mauro Paissan, titolare della
Paissan&Partners di Trento –
agenzia di comunicazione, è
il nuovo presidente di Conf.
Servizi-Confesercenti. E' stato eletto all'unanimità lunedì
sera nella sede di Confesercenti. Oltre alla nomina di
Paissan è avvenuto anche il
rinnovo delle cariche sociali.
Questi i nominativi del
nuovo consiglio: Mauro Paissan (presidente); Maura Tamanini; Flavio Giongo; Luigi
Menestrina; Bruno Dalledonne; Matteo Bonazza; Walter
Gualtiero Merler; Alessandro
Mattedi; Stefano Fattor; Marco Graziola. La serata è stata
occasione anche per definire
gli obiettivi dell'associazione
nel corso del dibattito “Il futuro delle società di servizio,
sinonimo e garanzia di professionalità e competenza”.
In particolare l’associazione
punta a una maggiore valorizzazione dell’apporto del comparto dei Servizi nella definizione e realizzazione delle
politiche di sviluppo del territorio.
tecnologie
Diritti dell’infanzia, le iniziative Traduzioni, Fbk sbarca all’Onu
Trento 0-18, fino al 15 novembre una mostra in via Roma
◗ TRENTO
La mostra alla sezione ragazzi
È ospitata fino al 15 novembre
presso la sezione ragazzi della
Biblioteca comunale di via Roma la mostra Io, io...e gli altri?,
organizzata nell'ambito delle
iniziative dell'edizione di quest'
anno di Trento 0-18. La mostra
ospita una sezione dedicata alle
scuole primarie, che prenoteranno la visita: nel percorso interattivo guidato, studiato e proposto
dalle realtà che a vario titolo si
occupano di minori della nostra
città, i protagonisti saranno i piccoli visitatori, che potranno
esprimere il loro punto di vista
attraverso giochi e interviste a tema. L'iniziativa, ispirata dal libro di Nicoletta Costa, è aperta
anche alla cittadinanza per dare
la possibilità a tutti di essere informati sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza. È visitabile lunedì e giovedì dalle 10 alle 12 e
dalle 14.30 alle 18.30, martedì,
mercoledì e venerdì dalle 14.30
alle 18.30, sabato dalle 8.30 alle
18.30. E fino a venerdì 15 novembre sono aperte le iscrizioni all'
incontro I.D.E.-E in fermento, ricerca e riflessioni sull'intervento
di educativa a domicilio, che si
terrà mercoledì 20 novembre
dalle 9 alle 13 a Sociologia.
Software sviluppato in Trentino usato anche dalla Commissione Ue
◗ TRENTO
Marcello Federico
Per i propri sistemi di traduzione automatica l'Onu e la
Commissione europea utilizzano su larga scala il software
open source Irstlm sviluppato dalla Fondazione Bruno
Kessler (Fbk) di Trento. Una
grande soddisfazione per la ricerca italiana e per l’Unità Hlt
(Human Language Technologies), appartenente al Centro
Communication and Information Technology della
Fbk, che ha realizzato il software.
“L'Onu e la Commissione
europea – spiega Marcello Federico, responsabile dell’Unità Hlt della Fbk- gestiscono i
servizi di traduzione mediante dipartimenti interni. La
Commissione dispone di uno
staff di circa 2300 persone, tra
traduttori e assistenti, per la
traduzione nelle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea”.
Il risultato è frutto di un’esperienza ventennale nel settore
che ha reso la Fondazione
Bruno Kessler uno dei maggiori punti di riferimento a livello internazionale per la ricerca nelle tecnologie del linguaggio.
24
Trento
FARMACIE
❙❙ TRENTO
Grandi
via Manzoni, 7/A - tel. 0461 239805
dalle ore 00.00 alle 24.00
❙❙ ROVERETO
Barbacovi
via Benacense 9/b - tel. 0464 421373
dalle ore 00.00 alle 24.00
❙❙ PERGINE
PIZZO
via Bellini, 17 - tel. 0461 531101
dalle ore 00.00 alle 24.00
SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA
Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 20.00 alle
ore 8.00 del giorno dopo. Nei prefestivi dalle ore
10.00 alle ore 20.00. Il sabato, la domenica e nei
giorni festivi il servizio è reperibile 24 ore su 24 in
via P. Orsi, 1 - tel. 0461/904298.
1
TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013
NUMERI UTILI
Azienda sanitaria
Cup Prenotazioni
Pronto soccorso
Canile comunale
Carabinieri
Emergenza sanitaria
Guardia medica
Guasti acq. e gas
Osp. San Camillo
Osp. S. Chiara
Osp. Villa Bianca
Polizia stradale
Questura
Vigili del fuoco
Vigili urbani
Aci
Aeroporto Bolzano
Aeroporto Verona
A22 Informazioni
A22 Centro operativo
SOS EMERGENZE
0461.904111
848816816
0461.903206
0461.420090
0461.202000
118
0461.904298
0461.362222
0461.216111
0461.903111
0461.916000
0461.899736
0461.899511
115 (492300)
0461.889111
0461.433100
0471.255255
045.8095666
800.279940
0461.980085
Biblioteche (sede centr.)
0461.275526
Denunce piccoli reati
0461.910100
Ferrovie dello Stato (s. pref.)
892021
Lega Lotta Tumori
0461.922733
Materiale ingombrante
0461.362460
Municipio numero verde
800017615
Municipio servizi sociali
0461.884477
Patenti (rilascio/rinnovo) 0461.904266
Piscina di Gardolo
0461.959441
Piscina Manazzon
0461.924248
Prenotazione ambulanze
800070080
Provincia Trento
0461.984331
Radiotaxi
0461.930002
Consorzio Tassisti Trento
840.024.000
Servizi funerari
0461.884301
Servizio veterinario
0461.902777
Soccorso Alpino
118
Telefono Amico
199.284.284
Telefono Azzurro
19696
Trentino Trasporti
0461.821000
Trib. Malato gio 15.30-18.30 0461.902456
Ufficio oggetti smarriti
0461.884351
Ufficio protezione civile
0461.204447
Viaggiare informati
1518
Vigili ufficio multe
0461.884420/1/5/6
Violenza alle donne
0461.220048
appuntamenti
PROGETTO PRESENTI
al liceo da vinci
■■ Presentazione del secondo
volume del progetto «Presenti»,
laboratorio di giornalismo
sociale del Liceo Leonardo da
Vinci di Trento, alla presenza di
Padre Mario Benedetti, Fabio
Pasinetti, Andrea Segre,
Giovanni Porzio, Renzo De
Stefani e i ragazzi autori delle
interviste Oggi ore 9,30 al Liceo
da Vinci per La settimana de Il
Gioco degli Specchi
LA SCOMMESSA
DI FABIO PASINETTI
■■ Oggi alle 17,30 Fabio
Pasinetti racconta la sua
esperienza quale maratoneta
non vedente. L’incontro che fa
parte del ciclo Dalla paura alla
speranza per il benessere
comune si tiene a Barycentro di
Piazza Venezia
INCONTRO
CON GIOVANNI PORZIO
■■ Si parla di giornalismo
d’impegno con Giovanni Porzio
che oggi racconta della sue
esperienza di inviato dalle aree
di guerra. L’appuntamento è alle
ore 19,30 a Cafè de la Paix
Passaggio Teatro Osele
CHI è L’UOMO
al sacro cuore
■■ L'Istituto Sacro Cuore,
scuola cattolica paritaria di
Trento, ha voluto affrontare il
tema del rapporto mente
cervello e neuroscienze. Oggi
ore 20,30 Istituto Sacro Cuore
DALLA PAURA
ALLA SPERANZA
■■ Si tiene a Bookique Caffè
Letterario alle ore 18,30
l’incontro con Padre Mario
Benedetti, missionario
comboniano in Congo e Sud
Sudan, per La Settimana de Il
Gioco degli Specchi
CRISTIANI E MUSSULMANI
IN DIALOGO
■■ Il Centro Diocesano per
l'Ecumenismo e il Dialogo
Interreligioso promuove
l’incontro Cristiani e musulmani
in dialogo, racconti e
testimonianze di esperienze
d'incontro. Appuntamento a
Centro Islamico via Soprasasso a
Gardolo. Ore 20.
FUORI DAL CENTRO - L’INIZIATIVA
Via Perini, luminarie e asini anticrisi
I commercianti uniscono le forze per rianimare la zona. Fontana del bar Civico 131: «La crisi resta, ma noi non molliamo»
di Luca Marognoli
◗ TRENTO
I negozianti del centro aspettano con ansia i bagni di folla del
mercatino di Natale, sperando
in una boccata di ossigeno anticrisi. Ma non tutti hanno questo
privilegio: c’è chi le torme di turisti non li vede nemmeno, come
in via Perini. La crisi invece sì,
quella si sente pure qui, anzi forse di più.
Restare inoperosi a mugugnare, però, non serve a niente, hanno pensato gli operatori della zona: meglio darsi una mossa. Così anche via Perini avrà il suo Natale, assicura Ivan Fontana, titolare del bar Civico 131, famoso
per avere bandito dal suo locale
le slot nel gennaio 2012: «Il giorno prima di Santa Lucia, per tutto il pomeriggio, gireremo con il
carro, l'asinello Mario (proveniente da Ravina) e distribuiremo caramelle, cioccolatini e succo di mela. Ci vestiremo da Babbo Natale, interpretato da un
pensionato, Raffaele, da Santa
Lucia, l'edicolante Daniele, e da
asinello, che sarò io. Faremo la
stessa cosa tutta la settimana prima di Natale. Probabilmente
non ci sarà Mario, impegnato al-
Da sx Ivan Fontana, Daniele Odorizzi, Antonio Dagnello, Carlo Miorandi e Marialivia Tecilla
trove (“star” come lui sono super-richieste in quel periodo,
ndr) ma noi sì: dalle 11 di mattina a tutto il pomeriggio».
L’obiettivo non è solo economico: «Sì, cerchiamo di tirare un
po’ su la via in questo momento
di crisi - dice Fontana – ma soprattutto vogliamo portare un
po’ di gioia e clima natalizio nonostante questo periodaccio. Io
ho ricordi molto belli di quando
ero piccolo, negli Anni 70, anche
se sono figlio di operaio e non si
stava benissimo neanche allora.
Questa serenità però non la stiamo dando ai nostri figli: siamo
troppo tesi, nervosi, non abbia-
Via Perini, zona che lotta contro la crisi (Foto Panato)
mo più il tempo di sorridere...».
Ivan si allena a fare l'asino
(«non sarà difficile: ho piantato
lì ragioneria per fare il meccanico», dice) e nonostante tutto
guarda avanti con ottimismo:
«No, non vedo nessuna luce in
fondo al tunnel. Ma a nessuno
piace andare a picco: prima di
«Campel, no alla gestione Asuc»
Il presidente Stefani contrario all’ipotesi. Cittadini chiamati al referendum
di Martina Bridi
◗ ARGENTARIO
La collina dell’Argentario si prepara a prendere una decisione
importante. Con la consultazione popolare del 24 novembre,
infatti, gli abitanti di Villamontagna saranno chiamati a decidere se sarà una Asuc -Amministrazione Separata dei beni di Uso
Civico – a gestire i beni di uso civico della zona: si tratta del rifugio Campèl, di parte delle cave
di Pila e di un centinaio di ettari
di bosco. Un’opportunità interessante. Finora, per vent’anni,
a gestire l’ex rifugio sono stati gli
Alpini, utilizzando come sede il
secondo piano e affidando i locali restanti a privati di fiducia.
Per evitare che il rifugio venga affidato a sconosciuti, gli Alpini sono corsi ai ripari e hanno deciso
di raccogliere le firme per la formazione di una Asuc a Villamontagna. “Non ho nulla contro le
Asuc perché sono convinto che
se a prendere in mano un bene
comune sono le persone del po-
Il rifugio Campel è attualmente in fasi di ristrutturazione
sto, ciò sia una garanzia di qualità nella gestione – osserva il presidente della circoscrizione Argentario Armando Stefani – Ma
la mia preoccupazione riguarda
sia la complessità di occuparsi
di boschi, cave e rifugio nonché i
limiti cui tutta la comunità andrà incontro se sarà l’Asuc a gestire
tali
beni”.
Quali?
“Innanzitutto il Comune di
Trento non potrà destinare i fon-
di previsti per la ristrutturazione
se la struttura sarà gestita da ente privato come la Asuc” – spiega
Stefani. “Inoltre l’Azienda Forestale non potrà investire denaro
per ampliare il numero dei posteggi e per realizzare la piazzola
elicotteri se quel terreno sarà gestito da ente privato”. Per informare gli abitanti di Villamontagna su pro e contro della costituzione dell’Asuc, prima della consultazione popolare la Circoscrizione ha organizzato per lunedì
18 novembre un’assemblea pubblica durante la quale saranno
chiamati a intervenire un dirigente degli Enti locali della Provincia e un dirigente del comitato pro-Asuc. Gli abitanti di Villamontagna potranno recarsi a votare dalle 7:30 alle 21:30 di domenica 24 novembre presso la sala
della Canonica in via San Fabiano. Sarà l’Asuc a ottenere la gestione degli usi civici se alla prima votazione si recherà alle urne il 40% dei votanti. Altrimenti
il Comune affiderà la gestione
tramite bando pubblico.
mollare le tenteremo tutte. La
nostra difesa è limitare le spese,
abbassare gli utili: se prima potevi fare da sponsor a qualche
squadretta, adesso lasci stare,
però non contribuisci a far girare l'economia». La gente - spiega
- «a caffè e brioche non rinuncia,
ma ha tagliato gli aperitivi, che
sono diminuiti sensibilmente».
Al Natale di via Perini hanno
dato il loro appoggio organizzativo anche i parrucchieri del Salone 97 e il giornalaio Odorizzi:
«La crisi si sente - dice l’edicolante - ma sono rimasto molto
contento dal fatto che abbiano
aderito quasi tutti gli operatori:
una ventina. Da molti anni mancavano le luminarie: ora abbiamo installato 15 palle a led del
diametro di 80 centimetri pronte ad essere accese». Filippo a
Beccara, consigliere del Pd in
San Giuseppe, ha messo in contatto i commercianti con il Cti:
«La via sta soffrendo perché non
è nel circuito del centro.Ora che
c'è il Muse, però, si vorrebbe richiamare l'attenzione su di essa,
per evitare che resti sono un'arteria di passaggio. Alcuni negozi
stanno chiudendo, ma fortunatamente è arrivato il nuovo linguistico di via Matteotti: per questo credo sia da valutare molto
attentamente lo spostamento
delle scuole fuori dal centro. Vediamo con grande favore l'iniziativa dei commercianti come
Fontana, anche perché quando
aveva tolto le slot tutti gli avevano detto bravo ma non aveva ricevuto alcun tipo incentivo».
Mattarello, il campo
dedicato a Mantovan
di Gino Micheli
◗ MATTARELLO
Sabato scorso la Circoscrizione ha dedicato ufficialmente il
complesso palestra, al carabiniere di Mattarello Mario Zorzi, unico atleta locale a partecipare a ben due Olimpiadi nella
disciplina del tiro con carabina, venuto a mancare 69 anni
fa. E’ dell’altra sera invece, la
proposta al consiglio circoscrizionale (accettata all’unanimità) fatta dal consigliere Oreste
Tamanini, di dedicare il campo da calcio ad Orlando Mantovan. Per la verità, come ha ricordato Tamanini nella richiesta, il rettangolo di gioco venne
intitolato alla memoria del concittadino Orlando Mantovan
ancora nel 1955, ma tale dedica non risulta all’ufficio toponomastica del Comune di
Trento. E si chiede pertanto il
suo riconoscimento allo scopo
di conservare la memoria. A sostegno dell’intitolazione, Tamanini ha fornito la documen-
tazione attraverso foto d’epoca
che riportano come il campo,
allora parrocchiale, reso agibile dall’impresario Secondo
Mantovan, in ricordo del figlio
Orlando, calciatore, deceduto
in seguito ad un male incurabile all’età di 28 anni, sposato
con 2 figli (Giorgio e Manuela),
venne inaugurato dall’Oratorio (parroco don Vittore Maroni) e dall’Us Mattarello (presidente Bruno Bianchini) con il
taglio del nastro effettuato dalla giovane vedova Margherita
Ferrari il 23 ottobre del 1955 e
con calcio d’inizio della partita
inaugurale effettuato dal figlioletto Giorgio. La targa “Campo
Sportivo O. Mantovan” era apposta sul cancello in ferro
all’entrata, insegna che gran
parte dei residenti ancora ricordano. Nel 1985 il campo
passò di mano al Comune di
Trento privo di denominazione mentre all’ufficio attività
sportive della Provincia risulta
censito come: “Campo calcio
Mattarello O. Mantovan”.
■ e-mail: [email protected]
Riva-Arco
TRENTINO MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013
■ Indirizzo
[email protected]
■ Centralino 0461/885111
■ Fax
0461/885215
Il 2012 anno record
per le cremazioni:
sono al 70 per cento
30
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
■ TaxiAltoGarda 0464/557044
in breve
cinema a riva
In sala della Comunità
c’è «Vado a scuola»
■■ Oggi e domani alle 21 nella
sala della Comunità di via
Rosmini a Riva per la rassegna
"Il piacere del cinema" si
proietta "Vado a scuola",
film-documentario di Pascal
Plisson insignito del logo
Unesco che narra la storia di
quattro bambini provenienti
da angoli differenti del
pianeta. L'ingresso costa 5
euro. (m.cass.)
Riva, sempre più persone scelgono questa pratica
La spesa è di 200 euro, il resto è a carico del Comune
Riva
◗ RIVA
Donne e lavoro,
convegno Acli
in Comunità
RIVA. Venerdì alle 20.30 nella
sala della Comunità di via
Rosmini a Riva è in programma
l'incontro pubblico-tavola
rotonda "Donna, lavoro,
futuro. Armonia di vita
quotidiana", organizzato dal
coordinamento donne di Acli
Trentino, dai circoli Acli di
Riva, Arco e Pré e dalla
Comunità Alto Garda e Ledro.
L'appuntamento si aprirà con
il saluto del presidente dell'ex
C9 Salvador Valandro, quindi
l'avvio sarà a cura del Forum
delle associazioni dei familiari
del Trentino; a seguire il
«Contributo video sul ruolo
della donna nell'ambito del
lavoro femminile» a cura del
professor Stefano Zamagni,
poi l'intervento di Luisa
Masera, responsabile del
coordinamento donne di Acli
Trentino, quindi il dibattito
pubblico. Ospiti della tavola
rotonda saranno Agnese
Ranghelli (responsabile
nazionale coordinamento
donne Acli), Donata Borgonovo
Re (neoassessore provinciale,
già difensore civico di Trento),
Eleonora Stenico (consigliera
di parità), Marinella Seidita
(Istituto Pace sviluppo
innovazione Acli) e Valeria
Caola (Gy Form, delegata per le
Giudicarie di Confindustria).
Moderatore sarà Eugenio
Valentini, giornalista,
direttore di "Trentino 7 giorni"
e "Trentino Infoinrete". La
cittadinanza è invitata.
(m.cass.)
Gli ultimi dati si riferiscono all'
anno 2012 e dicono che nell'
ambito del comune di Riva i decessi sono stati 137, di cui quasi
il 70% (per l'esattezza il 67) sono stati seguiti dalla cremazione, per la quale l'amministrazione chiede un contributo di
200 euro, accollandosi tutto il
resto delle spese.
Nei giorni scorsi, avvicinandosi la fine dell'anno, la giunta
ha provveduto allo stanziamento del fondi necessari per l'anno 2014. I provvedimenti adottati sono due. Il primo consiste
nell'appalto della manutenzione ordinaria dei quattro cimiteri del comune, Grez, Varone,
Campi e Pregasina, del seppellimento ed esumazione delle salme, e della cremazione delle
salme non mineralizzate, sulla
base d'un dettagliatissimo capitolato che, tanto per fare alcuni
esempi, fissa in 764 euro semetsrali lo svuotamento dei cestini
al Grez, in 82 euro al Grez, 54 a
Varone, 39 a Pregasina lo sgombero della neve dai vialetti, e
267 euro per lo scavo d'una fossa al Grez ed a Varone che salgono a 383 a Pregasina. Per questo
servizio è stata preventivata
una somma euro di cui 67mila a
base d'asta ed il resto per somme a disposizione.
L'altra decisione è quella che
incide più immediatamente sulla collettività e riguarda l'attuazione della scelta dell'ente pubblico di incentivare la pratica
della cremazione sia per ragioni igienico-sanitarie che per
contenere l'utilizzo di aree destinate alole sepolture: si tratta
dell'assunzione a carico dell'ente pubblico sia delle spese per
la cremazione negli impianti di
Mantova, Verona, Brescia e Bolzano (a seconda delle disponibilità) che di quelle del trasporto
delle salme dal cimitero del
Grez, dove termina la cerimonia funebre pubblica alle aree
crematorie. Il servizio è offerto
ai residenti nel comune o a persone che in precedenza siano
state comunque iscritte nelle liste dell'anagrafe rivana, nonché ai residenti in Ipab o presso
parenti di I grado, mentre per i
non residenti che siano defunti
nel territorio comunale l'ente
pubblico copre il solo costo del
servizio di cremazione. Per questo servizio lo stanziamento è
stato fissato in 44.904 euro per
l'anno prossimo, naturalmente
Convegno sommelier
c’è l’olio dell’Agraria
Cremazioni, trasferta obbligatoria a Bolzano, Mantova, Verona o Brescia
con l'avvertenza che il conto è
fatto sulla stima degli anni passati, non essendo possibile in alcun caso fare previsioni sicure
sugli viluppi dei prossimo 12
mesi.
La relativa delibera assunta
dalla giunta precisa anche che il
contributo dei privati copre poco meno del 40% del costo com-
plessivo. Per l'anno in corso il
servizio è stato svolto, con soddisfazione afferma il comune,
dalla ditta Ser.Cim di Mattia
Zambarda: per il prossimo ci sarà un confronto concorrenziale
fra almeno 3 ditte del settore,
sulla base della previsione di
spesa indicata in precedenza.
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arco
Laboratori per bimbi
a villa Althamer
riva
Palagarda, la Cestistica al gelo
Caldaia in tilt, giovanili costrette a traslocare al Floriani
◗ RIVA
Fino agli ultimi tempi il problema non era stato così evidente, in virtù delle condizioni climatiche tutto sommato
clementi, ma di recente i disagi si sono fatti sentire: il riscaldamento del Palagarda-Palarigotti, che da quest'anno ospita la società di basket femminile Cestistica Rivana anziché
l'ormai purtroppo derelitto Gs
Riva (che sotto la tensostruttura di località San Tomaso, nella vana attesa di un palazzetto
dello sport degno di questo
nome, ha fatto la storia della
palla a spicchi regionale dell'
ultimo decennio, peraltro
avendo non di rado a propria
volta a che fare con le bizze
dell'impianto), è tornato a fare le bizze. In pratica, dall'arrivo delle nuove inquiline il riscaldamento non ha mai fun-
■■ Sabato 16 e domenica 17
novembre si terrà a Firenze
alla ex Stazione Leopolda il
convegno nazionale Ais
(Associazione Italiana
Somellier): Agraria Riva del
Garda sarà presente coi propri
oli extravergini d’oliva nello
spazio Alcatraz dedicato alla
degustazione e conoscenza
dell’olio, a cura
dell’Accademia Maestro d’olio
di Fausto Borella. (s.m.)
L’ingresso del Palagarda
zionato, il che per tutti - e soprattutto per una prima squadra impegnata in serie A3 - è
un notevole disagio. La situazione, però, sembra in fase di
risoluzione.
«Si tratta di un problema spiega la presidente Licia Armani - che probabilmente ri-
guarda la caldaia, con i tecnici
che stanno cercando di porvi
rimedio. Per ora ci siamo barcamenati, spostando le giovanili alla palestra del Floriani,
ma speriamo che a breve il riscaldamento, che in generale
e in particolare in un tendone
pieno di spifferi non è certo
un optional, possa essere attivato. Per gli spogliatoi, perlomeno, ci deve essere una caldaia a parte, visto che in quella parte tutto, per fortuna, funziona regolarmente».
«A quanto ci dicono (la
struttura è comunale, ndr) commenta da parte sua il vicepresidente Mirko Carotta - saranno fatti dei lavori di sistemazione della caldaia per provare ad affrontare il guaio alla
radice e chi di competenza ci
ha assicurato che a breve si potrà giocare al caldo».
(m.cass.)
■■ Prende il via sabato 16
novembre con «La tigre di
carota» il nuovo ciclo di
laboratori «Una salute da
favola», narrazione animata e
laboratorio-gioco per bambini
dai 3 ai 7 anni d'età su quattro
temi della salute e stili di vita:
la sana alimentazione, la
prevenzione delle abitudini
sedentarie, l'igiene in bocca e i
pidocchi. I laboratori sono
condotti da Nella Valentini a
villa Althamer. Le iscrizioni
sono aperte (associazione
Giovani Arco, cell. 329
8520314, e-mail
[email protected]).
corso di cucina
Alla Berlera i segreti
della pasticceria
■■ Corsi di Cucina alla
Berlera. Venerdì 22 novembre
alle 20 i grandi classici della
pasticceria. Il costo del corso,
comprensivo di materiale
didattico e piccola cena è di 30
euro a persona. Per info ed
iscrizioni telefonate allo
0464-521149 o via mail a
[email protected]
13/11/1997
il presidente di categoria
1
13/11/2013
Tiboni: «Il coperto nella ristorazione è giustificato»
◗ ALTOGARDA
«Il pagamento del coperto nei
ristoranti non è certo un delitto. Anzi, è giustificato dal fatto
che approntare un tavolo
comporta necessariamente
un costo. L'importante è essere estremamente chiari con il
cliente». Il presidente dell'associazione ristoratori dell'Alto Garda e Ledro Aldo Tiboni
prende posizione sulla questione sollevata quest'estate
dal consiglio comunale di Riva e tornata in auge in questi
giorni. «Per coperto si intende
tutto il corredo di stoviglie e
suppellettili che un ristoratore mette a disposizione delle
persone per permettere loro
di consumare un pasto – commenta il presidente di categoria nonché patron chef del ristorante Il Ritratto di via Ferrera ad Arco – vi sono dunque
ricomprese le tovaglie, i tovaglioli, le posate, il pane, i grissini, le oliere. Approntare tutto ciò per ogni tavolo comporta necessariamente un costo,
che non è giusto scaricare sulle pietanze in quanto nulla ha
a che vedere con la loro preparazione, ma che non è nemmeno giusto sia sempre e in
tutti i casi tralasciato. Purché
ci sia chiarezza con il cliente,
che deve essere sempre informato di quello che per lui rap-
presenterà poi una voce di
spesa da aggiungere all'importo complessivo del conto,
l'ipotesi del coperto deve considerarsi quindi ammissibile
e giustificata. Il problema può
sorgere semmai in quei casi,
rari per fortuna nella nostra
zona, nei quali è possibile percepire una netta sproporzione tra il prezzo del coperto e
ciò che viene effettivamente
offerto. Tali situazioni sono
da considerare sicuramente
censurabili, e la raccomandazione per tutti non può dunque essere che quella di imputare correttamente i costi».
«Si ritiene infine sterile e
inutilmente
provocatoria
l'idea che la previsione di un
prezzo ulteriore, oltre a quello
delle vivande, possa rappresentare un biglietto da visita
negativo per il territorio e per
la ristorazione locale; in primo luogo perché, pur definito
in modi diversi o fatto passare
sotto altre vesti, un coperto si
paga in quasi tutti i paesi
(mance obbligatorie, servizio,
pane); in secondo luogo perché la vera differenza tra un
locale ed un altro sta nella
qualità del cibo che si propone, e che nell'Alto Garda - conclude Tiboni - non manca di
certo».
(gl.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
NERINO BOTTESI
Sei sempre nei nostri cuori
Marina, Luca, Erlisa, Samuele, Andrea, Laura, parenti e amici.
Una Santa Messa in suffragio verrà celebrata domenica 17
novembre, alle ore 19.00, nella chiesa di San Giuseppe a
Rione De Gasperi.
ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE
800.700.800
Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI
COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20
PAGAMENTO TRAMITE
CARTA DI CREDITO:
VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ
ALTO ADIGE
Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione
per la dettatura dei testi da pubblicare
Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto
un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi
all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
Riva ❖ Arco
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO
31
1
Il Mercatino sposa le scuole
in breve
sat di arco
Arco: Gardascuola, Enaip e Upt coinvolte in alcuni progetti legati alla manifestazione di Natale
di Gianluca Marcolini
i fuochi di natale
◗ ARCO
Il mercatino di Natale arcense
non rappresenta solamente
una ghiotta opportunità, per i
commercianti, di fare buoni
affari. E' anche un banco di
prova per gli studenti che frequentano gli istituti tecnici e
professionali di Arco: durante
le settimane di apertura al
pubblico, gli alunni di Gardascuola, Enaip e Upt testeranno sul campo le nozioni acquisite in classe, durante le lezioni, contribuendo così alla buona riuscita della manifestazione che parte venerdì.
Il sindaco Alessandro Betta
e l'assessore all'istruzione Renato Veronesi, ieri mattina,
hanno incontrato, assieme al
patron del mercatino Bruno
Lunelli, i dirigenti e gli insegnanti per lanciare le iniziative che vedranno la partecipazione delle tre scuole. Nello
specifico gli studenti del Gardascuola si occuperanno di testare il gradimento dei visitatori nei confronti dell'iniziativa di punta del turismo invernale in Busa, intervistando un
campione significativo di persone; i risultati del sondaggio
saranno analizzati e quindi
adoperati per migliorare ulteriormente l'evento. I ragazzi
dell'Upt, invece, si occuperanno di gestire una delle casette
di prodotti tipici, leccornie,
«Botti, servono norme nuove»
«Forse è un'ordinanza che necessita di modifiche,
anche perché è ridicolo che il divieto a sparare i botti si
fermi a San Tomaso o che nel divieto finiscano anche le
stelle filanti dei bambini. Piuttosto sono convinto
della necessità di dare vita ad un'ordinanza comune su
tutto il territorio; la questione dovrebbe passare nelle
mani della Comunità di valle». Alessandro Betta mette
le mani avanti. Ancor prima di ricevere le immancabili
critiche sull'incoerenza di un provvedimento, quello
contro mortaretti e compagnia cantante, che verrà
disatteso il prossimo 7 dicembre quando si svolgerà lo
spettacolo previsto nel programma del mercatino di
Natale. «L'ordinanza esisteva da tanti anni – spiega – e
l'ex sindaco Mattei l'ha soltanto rispolverata da un
cassetto. Ma serve un approccio diverso». Spenti sul
nascere anche i mugugni per la presenza di molti
cantieri in centro storico, a ridosso delle casette del
mercatino: la gru installata all'ex cassa rurale verrà
smantellata nel giro di una decina di giorni. (gl.m.)
La presentazione del progetto che coinvolge il Mercatino di Natale e le scuole (foto Galas)
abbigliamento e souvenir collocate intorno alla Collegiata.
Sarà compito loro mettere a
frutto gli insegnamenti in materia di vetrinistica, vendita e
contabilità. Commercializzeranno prodotti legati al florovivaismo su incarico di un esercente lagarino e saranno all'
opera anche fuori orario scolastico, in quello che sarà in tutto e per tutto uno stage formativo dal valore enorme, come
hanno sottolineato i docenti:
«Si tratta di un'opportunità
unica per i ragazzi che potran-
no mettersi alla prova nella vita reale anziché solo in una simulazione scolastica. E' un'
iniziativa che fa onore alla comunità e all'amministrazione».
Gli allievi dell'Enaip, invece, daranno sfogo alla loro abilità nella lavorazione dei materiali ferrosi. Dopo aver dato vita, negli anni passati, alla rappresentazione dell'immagine
più significativa del presepe –
la Natività – quest'anno gli
alunni dei vari corsi ed annate
si sono impegnati nella realiz-
zazione di un angolo della casa di Babbo Natale dando forme ad enormi sedie (un metro
per un metro di base e alte poco meno di due metri, completamente in ferro) che verranno collocate nei dintorni del
mercatino con l'obiettivo di ricreare una sorta di focolare
dove i cantastorie racconteranno le fiabe più belle. Il sindaco Betta ha voluto sottolineare l'importanza di questi progetti anche ai fini educativi, oltre che didattici: «Fanno parte
di quell'attenzione che è ne-
arco
al casinò
In via Nas cittadella del boulder
Pd, i democratici
di Arco, Dro e Ledro
oggi in assemblea
E’ una delle novità con i lavori di ristrutturazione della palestra
◗ ARCO
I soldi ci sono perché li ha trovati la precedente giunta provinciale in una delle sue ultime sedute prima del cambio della
guardia. E così l'amministrazione comunale di Arco può proseguire nell'iter progettuale per la
realizzazione della nuova palestra scolastica di via Nas che
porterà non solo all'ampliamento della struttura ma anche alla
creazione di uno spazio destinato ad ospitare eventi sportivi di
rilievo tra cui le gare di arrampicata sportiva al coperto.
E' intenzione dell'assessore
al turismo e allo sport Renato
Veronesi, con l'appoggio del
suo sindaco Betta, dare esecuzione ad un progetto che punta
all'installazione nella palestra,
che verrà rimessa a nuovo, di
una sorta di cittadella del boulder indoor. L'obiettivo è dare ai
turisti appassionati di arrampicata sportiva un motivo in più
per venire a trascorrere le vacanze ad Arco, soprattutto una valida alternativa alle falesie naturali nelle giornate di pioggia o di
maltempo. In realtà l'intervento
è nato essenzialmente per mettere in sicurezza l'attuale palestra delle scuole elementari Segantini dopo che diverse perizie
tecniche ne hanno evidenziato i
limiti dal punto di vista statico e
antisismico. Da qui la richiesta
di contributo alla Provincia e la
concessione di un finanziamento di 2,5 milioni di euro a fronte
di una spesa di 2,8 milioni. Successive considerazioni, legate
anche alla contrazione delle risorse pubbliche, hanno portato
la Provincia a ridimensionare il
progetto e quindi anche il contributo facendolo scendere ad
Il bouldering arriva in via Nas
un importo assai più modesto,
pari a 1,4 milioni a fronte di una
spesa ammessa di 1,6 milioni.
L'amministrazione arcense ha
mosso tutte le proprie pedine
per cercare di salvaguardare lo
stanziamento iniziale, evidenziando nella propria linea difensiva il fatto che la nuova pale-
stra, così come è stata pensata
in origine, è destinata anche ad
ospitare i campionati provinciali di pallavolo e a tal fine sarà
omologata dal Coni.
Il Comune, inoltre, ha evidenziato l'importanza di poter disporre di uno stabile di maggiori dimensioni, completo di adeguati spogliatoi, anche in vista
dei mondiali indoor di arrampicata sportiva, per poter allestire
successivamente anche la palestra adiacente. La puntualizzazione di Betta e assessori ha colpito nel segno tant'è che la Provincia ha condiviso l'importante rilevanza extrascolastica di
quest'opera che richiede, dunque, la necessità di spazi di dimensioni maggiori tali da consentire il suo utilizzo per attività
sportive a livello agonistico. Da
qui la decisione di ripristinare
l'ammontare iniziale del finanziamento prevedendo la copertura, su altri capitoli, del milione e duecentomila euro che era
stato temporaneamente levato.
(gl.m.)
Sei mesi di carcere ai ladri di formaggio
ALTO GARDA. L’11 novembre dello scorso anno, una volante della Polizia
di Stato di Riva, impegnata in uno dei quotidiani servizi di controllo del
territorio, s’era imbattuta in un’auto che aveva insospettito gli agenti.
Sospetti che si erano ben presto rivelati fondati: sulla vettura a bordo
della quale viaggiavano due cittadini romeni, i poliziotti avevano
rinvenuto - oltre ad uno sfollagente -ben 65 chilogrammi di formaggio.
Proprio così: 70 confezioni di grana padano e parmigiano reggiano del
peso di poco meno di un chilo ciascuna, rubate poco prima alla Lidl (32
confezioni), a Dpiù (32) e al Penny Market (le altre sei). Ieri Cardos
Cosmin e Tipos Nicolae Gabriel sono comparsi davanti al giudice
Corrado Pascucci, in tribunale a Rovereto: il primo è stato condannato
a 6 mesi di reclusione per il furto e 100 euro di ammenda per lo
sfollagente, il secondo a 7 mesi e 300 euro di multa per il furto.
◗ ARCO
Smaltite le tossine della campagna elettorale per le provinciali
di fine ottobre, il Pd si appresta
a vivere un altro momento importante, quello che porterà all'
elezione del segretario nazionale. I vari circoli territoriali sono
dunque chiamati ad esprimersi
sulle mozioni presentate dai vari candidati, Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Giuseppe Civati e
Gianni Pittella. Sono in corso di
svolgimento, in Trentino, le assemblee di circolo nelle quali saranno presentate e discusse le
mozioni a sostegno dei quattro
candidati e quindi eletti i delegati, in proporzione ai voti ottenuti da ogni mozione, per la Convenzione provinciale che si terrà il prossimo 18 novembre. Per
i circoli di Arco, Dro e Ledro l'assemblea si svolgerà stasera, al
Casinò di Arco, a partire dalle 20
(le votazioni sono previste dalle
21 alle 22.30: le assemblee sono
aperte a tutti, mentre il voto è riservato ai soli iscritti). Stasera la
mozione di Renzi, che i pronostici e i sondaggi accreditano come il candidato superfavorito,
verrà presentata dal vicesindaco reggente di Arco Alessandro
Betta, in pole position per la
candidatura a sindaco alle comunali del prossimo marzo.
Una novità assoluta, questa,
considerando che Betta e gran
parte del circolo arcense aveva
sostenuto Bersani, un anno fa,
nella sfida contro Renzi. Il primo cittadino prenderà parola
per spiegare la genesi di questa
decisione che è motivata essenzialmente dalla posizione assunta da Enrico Letta che di fatto ha detto di sostenere Renzi in
questa partita.
(gl.m.)
cessario rivolgere al mondo
dell'adolescenza per combattere fenomeni come il vandalismo». Bruno Lunelli, vulcano
di idee, cercherà la collaborazione con i giovani dell'Agio:
«Proporrò ai ragazzi di diventare gli Elfi del tappeto rosso,
quello che adagiamo sulla pavimentazione del centro storico. Dovranno controllare che
rimanga sempre bello teso e
per questo li doterò di una pistola di silicone. In cambio offrirò loro la pizza».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Franco Giovanazzi
racconta l’Alaska
■■ Venerdì alle ore 21,
presso la sede della Sat di
Arco in via S. Anna, i primi
due ospiti di Protagonista
per una sera: Franco
Giovanazzi di Arco con
“Alaska”: navigazione fra i
fiordi ghiacciati del Kenai,
sorvolo del monte Mc
Kinley e Dawson city:
l'ultima frontiera dei
cercatori d'oro” e
Cesare Linoto di Padenghe
con “Angola: popoli e
deserti”: un viaggio
avventura, dalla Namibia
all'Angola, tra natura
incontaminata e Popoli non
ancora avvezzi al turismo di
massa”. Ingresso gratuito e,
al termine, rinfresco.
ledro
Gruppi di lettura
in biblioteca
■■ Mai sentito parlare dei
gruppi di lettura? Il
percorso prevede un
incontro al mese per un
totale di 5 incontri con il
tutorAlessandro
Tamburini. In seguito il
gruppo di lettura
proseguirà da solo. Il
percorso è gratuito ed è
aperto ai lettori dai 16 anni
in su. Primo incontro il 27
novembre alle 20.30
presso la biblioteca a
Bezzecca. Informazioni sul
sito della biblioteca o
0464/592790 e-mail:
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Pergine
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 TRENTINO
Pergine e Amstetten rinnovano l’amicizia
◗ PERGINE
Ursula Puchebner e Roberto Oss Emer e rinnovano l’amicizia tra le due città
Rinnovata l’amicizia dopo 35
anni con un nuovo atto ufficiale. Gli “attori” sono cambiati. A
Norj Tait, a Luigi Fontanari
(presidente del Coro Castel Pergine), all’allora Bürgermeister
di Amstetten, all’allora Mario
Zampedri (sindaco di Pergine)
sono subentrati nuovi nomi:
Ursula Puchebner (Bürgermeisterin di Amstetten), Roberto
Oss Emer (sindaco di Pergine).
Ma i rapporti d’ amicizia costruiti in questi 35 anni sono
stati riconfermati con la firma
di un documento ufficiale.
Con Norj Tait (perginese
emigrata in Austria dopo la
guerra) i rapporti con Amstetten erano stati avviati qualche
anno prima, ma ufficializzati
solo nel 1978. Gli scambi culturali e sportivi, gli incontri, le visite reciproche si erano succeduti con una certa frequenza.
Memorabile fu la “tre giorni”
nel 1983 per un “triangolare” di
judo. Poi, gli appuntamenti erano proseguiti con varie realtà
culturali. Ora, un fine settimana con la delegazione perginese formata anche dalla vicesindaco Daniela Casagrande, dal
consigliere “delegato” Renato
Nisco e dal Coro Castel Pergine. Cerimonia nella sala consiliare, con il sindaco Roberto
Oss Emer e la Bürgermeisterin
di Amstetten Ursula Puchebner hanno siglato il documento
35
che conferma il proseguimento di questo gemellaggio. Con
loro anche la deputata del Parlamento austriaco, e vice sindaco di Amstetten Ulrike Konigsberg-Ludwig, consiglieri comunali di Amstetten e i presidenti dei comitati del gemellaggio Steliana Stefanescu e Paola
Casapiccola. I discorsi sono stati improntati ad esaltare i valori
che, attraverso gli scambi culturali e sportivi, si sono consolidati fra le due comunità. Il concerto del Coro Castel Pergine
che ha inaugurato, con lunghi
applausi, le due settimane della cultura che si svolgono ad
Amstetten.
(r.g.)
1
Telecamere in centro città
appalto da 150mila euro
La giunta comunale ha approvato il bando per realizzare la videosorveglianza
L’intervento interesserà una quindicina di punti a rischio per la sicurezza
di Roberto Gerola
◗ PERGINE
orchestra giovANILE TRENTINA
Approvato in municipio il bando di gara per la collocazione
nel centro storico di Pergine di
videocamere di sorveglianza. Si
parla di una quindicina di
“punti” e una spesa di 150.000
euro. Con i primi risultati soltanto l’anno prossimo.
La videosorveglianza non ha
finora avuto vita facile. La progettazione era stata avviata ancora due anni fa con l’affido
dell’incarico a una ditta specializzata veneta. Si dovevano ricercare i luoghi considerati “più
caldi” e quindi da controllare 24
ore su 24. In pratica, già nel 2011
si era reso necessario arginare i
fenomeni di vandalismo più
che per altri eventi. E’ chiaro tuttavia, che la videosorveglianza
rappresenta un deterrente per
gli atti criminosi. C’era stata un'
unica aggressione: nei confronti di una signora (in via Volpare)
e poi numerosi furti nei bar: colpi messi a segno di notte per impadronirsi dei soldi della slot
machine. A Pergine centro, ma
anche in alcune frazioni, i ladri
avevano compiuto non pochi
raid. Nel frattempo, era anche
emerso il fenomeno dei writer
con seri danneggiamenti nei
confronti delle facciate di edifici
pubblici e privati, ma non solo.
Per questo si era sempre più resa necessaria l’installazione di
videocamere per il controllo del
territorio specialmente in centro. Vita non facile tuttavia, per
la progettazione, in quanto
Premio De Barbieri,
finalisti in concerto
sul palco di Pergine
◗ PERGINE
Saranno una quindicina i punti del centro città nei quali verranno collocate delle telecamere
l’agenzia specializzata era incorsa in problemi giudiziari, tanto
che le era stato ritirato l’incarico
ed era subentrata la Stet spa.
La proposta della videosorveglianza era emersa in sede consiliare dalla Lega Nord appunto
anni fa. Era ritornata poi l’anno
scorso e rispolverata quest’anno anche se i termini erano stati
modificati nel frattempo. Ripresa in mano dall’attuale amministrazione, è stato redatto un
bando per la realizzazione del
progetto, documento che sarà
pubblicato quanto prima. Le soluzioni dovrebbero arrivare in
municipio fra due-tre mesi ed
esaminate. Quindi si potrà procedere all’assegnazione dell’incarico. Quindi controllo del territorio contro furti, danneggiamenti, writer, vandalismi, ma
anche contro l’abbandono indiscriminato di immondizie ed
evitare così spese a carico dei
cittadini. In un primo momento, con l’attuale finanziamento,
si dovrebbero coprire solo il centro storico e le vie principali con
i luoghi più sensibili. In un secondo tempo, saranno interessate anche le frazioni più consistenti. A Pergine centro, telecamere sono per la verità già installate davanti agli istituti bancari e per vigilare sui Mercatini
di Natale.
©RIPRODUZIONERISERVATA
teatro
Si alza il sipario su «Tanti saluti»
Domani lo spettacolo. Domenica invece appuntamento per i bimbi
di Gianluca Filippi
◗ PERGINE
Settimana di teatro al Comunale di Pergine. Al di là dei consueti appuntamenti dedicati
al cinema e al teatro amatoriale, il palco della nuova struttura cittadina si appresta a portare sul palco due spettacoli di
grande livello, destinati a due
pubblici diversi.
Il primo è in programma domani e si tratta di “Tanti saluti” di Giuliana Musso, diretto
da
Massimo Somaglino.
“Tanti saluti” è l’atto conclusivo di una trilogia di spettacoli
che ripercorrono idealmente
gli appuntamenti fondamentali dell’esistenza: il primo era
stato “Nati in casa”, che tratta
come è desumibile il tema della nascita, il secondo era stato
“Sex Maschine”, dedicato per
l’appunto alla sessualità, il terzo, “Tanti saluti”, conclude il
percorso e, per l’appunto, il
cammino della vita. La messinscena vuole esplorare il tema
del morire ai nostri tempi, attraverso testimonianze e racconti dei principali protagonisti dell’evento: medici, infermieri, familiari e morenti. Un
viaggio tra ospizi, ospedali, ho-
spice, case e le cure palliative,
l’accanimento terapeutico, i
protocolli di rianimazione,
l’eutanasia hanno alimentato
il testo. Non temi facili, dunque, raccontati dall’apparente
leggerezza di tre clown. Inizio
dello spettacolo alle 20.45.
Si cambia rotta e clima domenica prossima 17 novembre: il palco del teatro comunale ritrova un umore più sereno
e si prepara ad ospitare un appuntamento della rassegna Teatro Ragazzi.
“Farfalle nella pancia-Moon
Amour” è il titolo dello spettacolo di Alessio Kogoj, Klaus
Saccardo e Soledad Rivas, destinato ai ragazzi di circa 6 anni. Uno spettacolo chiaramente divertente e un po' romantico, che racconta la nascita dell'
amore attraverso lo sguardo di
due bambini, che si trovano alle prese con i primi batticuori.
E, quando l’amore si romperà,
con i primi scherzi crudeli, capaci di scatenare liti furibonde
e appassionate. Uno spettacolo dove genitori e figli si passano il testimone delle emozioni, nell'eterno e instancabile
gioco del rincorrersi e sfuggirsi, cercarsi e lasciarsi. Inizio alle 16.
La biglietteria è aperta dal
martedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, il sabato
dalle 10 alle 12 e a partire da 1
ora prima di ogni evento.
©RIPRODUZIONERISERVATA
La musica si eleva al teatro comunale di Pergine. La nuova
struttura perginese è stata, infatti, scelta dall’Orchestra Giovanile Trentina per i suoi concerti più importanti, tanto da
farla diventare regista della Stagione concerti 2013.
Il primo appuntamento, peraltro spiacevolmente non molto partecipato, s’è tenuto lo
scorso 30 ottobre con il Gala Lirico, che ha visto l’orchestra diretta da Andrea Fuoli, accompagnare il soprano Nina Zaziyants
e il baritono Walter Franceschini. La stagione ha rilanciato domenica scorsa con un altro appuntamento d’eccezione. Si è,
infatti, tenuto il concerto dei finalisti al Concorso Premio d’archi nazionale “Renato De Barbieri”. De Barbieri è stato una figura di primo piano nel mondo
violinistico e della musica classica del secolo scorso e in particolar modo all’interno della ristretta cerchia di solisti italiani
del violino, conosciuti e stimati
anche a livello internazionale.
Fu definito il Paganini del Novecento, per il suo amore e studio
verso l’opera del grande concittadino. Le ragioni del concorso
sono riconducibili al forte legame che De Barbieri aveva con la
Piana Rotaliana, sua seconda
patria dopo Genova, dato che
possedeva una casa a Mezzocorona. Negli anni Settanta e Ottanta organizzò a Mezzolombardo i corsi internazionali di
violino e musica da camera,
che richiamarono una notevole
quantità di allievi e pubblico,
dall’Italia e dall’estero. I protagonisti di questo concerto sono
stati Teofil Milenkovich (violino), Lorenza Baldo (violoncello), Indro Borreani (violino) e
Eleonora De Poi (violino).
Più in là, negli ultimi giorni
dell’anno, non mancherà neppure il Concerto di Natale, che
vedrà l’Orchestra Giovanile
Trentina diretta da Stefano Sarzani, con il violino solista Gian
Paolo Peloso.
(g.f.)
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