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segni e tracce 1 partebb

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segni e tracce 1 partebb
Direzione Didattica 2° Circolo Sassuolo (MO)
Dal progetto:
Segni
e
tracce
“Il più piccolo segno, libero, casuale, illeggibile rappresenta
un piccolo momento dell’invenzione. Questo piccolo segno ha
un rapporto profondo con il corpo, con il gesto, con la mano.”
(R. Pittarello)
Scuola dell’Infanzia Peter Pan Quattroponti
Sez. 4 anni a.s. 2011-2012
Ins. Cassiani Tamara
Calabrese Giuliana
MOTIVAZIONE
Tracciare un segno, prima di essere una tecnica è una grande
scoperta, pertanto è molto importante permettere ai bambini di
sperimentarne le diverse forme di costruzione.
Durante il percorso i bambini avranno la possibilità di fare
esperienza pratica e grafica sui diversi modi di produrre segni,
linee, tracce.
OBIETTIVI
•
•
•
•
•
Affinare la coordinazione oculo-manuale
Potenziare le competenze motorie di base
Sviluppare concentrazione e abilità fino motorie
Distinguere e realizzare differenti simboli, segni e tracce
Formulare ipotesi sui segni prodotti
METODOLOGIA
• Attività di sperimentazione grafico-pittorica con il punto, le
linee e i tracciati
• Attività motorie
• Incontro con l’arte
• Conversazioni
Queste mani se
non scrivono ancora, registrano, segnano,
intervengono e si muovono per affermare intanto
l’esistenza.
(R. Pittarello)
IL PUNTO
Il punto è il più piccolo segno che i nostri
occhi riescono a percepire e quindi a vedere.
Può essere prodotto con appositi strumenti
(penna,
matita,
pennarello,
punta
di
pennello, strumenti metallici con varie punte
e molto altro) su degli appositi supporti che
possono
essere
di
legno,
tela,
carta,
cartoncino, pietra, metalli … e, in base allo
strumento che useremo, potremo avere un
punto sempre diverso per circonferenza o
per forma vera e propria
Vari tipi di punto eseguiti con:
pennarello, uni-posca, tappo di bottiglia….
La Storia di un Punto
Un giorno come tanti un bambino disegnò un piccolo Punto nero.
Il piccolo Punto nero appena nato, non sapeva nulla del mondo in
cui era apparso e curioso girovagava per il foglio bianco. Il
piccolo Punto nero era sorpreso, in quel mondo così grande non
c’era nessuno come lui.
“Ehi! Sei tu che mi hai creato?
Crea qualcuno come me! È triste essere soli!” disse al bambino.
Un piccolo Punto rosso apparve accanto a quello nero. Il piccolo
Punto nero prese per mano il Punto rosso e gli mostrò tutto il suo
mondo bianco. Corsero veloci da una parte
all’altra del foglio
lasciando dietro di loro delle scie rosse e nere.
I piccoli punti si
fermarono ad ammirare quelle linee che
seguivano ogni loro spostamento. Poi iniziarono a danzare e
danzare sempre più veloci tracciando dietro di loro linee che
formarono case, alberi, prati, fiori, strade ….
Saltando diedero vita
a altri piccoli punti
neri e rossi.
“Ora non sono più solo!”
disse il piccolo Punto nero
felice di poter vivere con
la sua famiglia per sempre.
CONVERSAZIONE
- Un giorno un bambino disegna un puntino nero su un foglio bianco
(Rachele)
- il punto nero gira tutto il foglio per cercare un amico. Non trova
nessuno il punto nero, era da solo (Hilary)
- è triste (Riccardo G.)
- dopo succede che dice:”Io sono da solo e voglio un altro amico”
(Irene)
- dice: “Ehi tu! Puoi disegnare un altro punto? (Samuele)
- allora il bambino ha disegnato un altro punto però rosso … (Giuseppe)
- ora il punto nero non è più solo, ha un amico (Riccardo G.)
- il punto nero ora vuole giocare con il punto rosso (Chiara)
- e il punto nero mostra al punto rosso il suo mondo tutto bianco
(Francesco M.)
- I due puntini diventano amici (Marco T.)
- giocano, si girano intorno, ballano (Katia)
- così correvano, saltavano, fanno le capriole (Giuseppe)
- poi guardano indietro e …(Riccardo A)
- e si accorgono di lasciare delle scie dietro (Matteo)
- tante linee (Christian)
- delle righe (Leonardo)
- correndo si sono incrociati … hanno fatto una casa per dormirci e
mangiarci (Francesco M.)
- dei fiori profumati (Irene)
- gli alberi e le strade (Giorgia)
- i due hanno fatto una famiglia e sono nati tanti piccoli puntini
(Roberta)
RAPPRESENTAZIONE GREAFICA DELLA STORIA
TANTI PUNTINI PER RIEMPIRE IL MIO NOME
UNISCO I PUNTINI PER FORMARE IL MIO
NOME
IL PUNTO E’
Il punto è un puntino (Hilary)
è un pallino … un rotondo … un cerchio (Matteo)
è un punto dove stare fermi (Roberta)
DARE FORMA CON I PUNTI
“Abbiamo messo la colla e la formetta e poi l’abbiamo
seppellito con tanti pallini…puntini…zuccherini
Poi la colla intorno alla forma e poi i semini a fare la
forma. Dentro è vuota”.
UTILIZZO IL PERFORATORE PER FARE TANTI
PUNTI SUL FOGLIO
PUNTI VICINI PUNTI LONTANI
Vicino vuol dire…quasi si toccano (Hilary)
Fuoco vuol dire vicino …. acqua vuol dire
lontano (Matteo)
Noi siamo seduti vicino (indica il
compagno seduto accanto) (Giuseppe)
Lontano vuol dire lontano (Giorgia)
Vuol dire che non si toccano
(Francesco M.)
OSSERVO E DESCRIVO
Hilary: …. un albero con tutti i puntini
Matteo: vedo tanti alberi, sono fatti di puntini grandi e piccoli
Giorgia: i puntini sono le foglie
Come sono le foglie?
Marco T: sono di cerchi
Giuseppe: a forma di cerchio
Samuele: vedo tanti alberi…tanti puntini
Secondo voi chi li ha fatti?
Roberta: l’ha fatto un pittore
Chi è il pittore?
Rachele: Quello che pittura
Marco T.: quello che “pinge”
Francesco M.: che dipinge con il pennello
I bambini raccontano
Francesco B.: li abbiamo fatti così
Giuseppe: li abbiamo fatti a forma di ruota
Irene: prima abbiamo fatto il tronco
Riccardo G.: poi i rami
Katia: con la spugna rotonda
Rachele: con i tamponi
ALBERI CON PUNTINI
COLORATI
OSSERVO E DESCRIVO
Blu II (1961) di J. Mirò
- una riga (Giulia)
- e puntini neri (Katia)
- un quadrato blu (Francesco M)
- un puntino gigante e dei puntini piccoli (Matteo)
- sono in fila (Riccardo A)
- è un quadro (Riccardo G.)
- l’ha fatto un pittore (Hilary)
- l’ azzurro è il cielo blu (Francesco M.)
- i puntini sono le nuvole nere (Matteo)
- a linea rossa un fulmine (Francesco M)
Visto dai bambini
Abbiamo spalmato (Katia) tutto blu (Davide). Con il colore blu abbiamo
pitturato tutto il foglio (Alessia P) con il pennello (Danilo)
poi abbiamo fatto
i punti neri con il
coton fiocs, con il
pennarello nero;
con una spugnetta
il cerchio nero e
con il pennello la linea rossa
RIEMPIAMO LO SPAZIO CON PUNTI
COLORATI
Con i colori a tempera abbiamo “coprito” il foglio nero con tanti
puntini colorati … abbiamo usato il cotton fioc così i puntini venivano
tutti uguali … quelle verdi sembrano stradine fatte sempre con i
puntini
Abbiamo
fatto un
quadro
COMPLETIAMO UN’OPERA D’ARTE CON I
PUNTI
COLORA SOLO GLI SPAZI DOVE CI SONO I PUNTINI
IO VEDO: (prima di colorare gli
spazi)
Katia: sono tante linee … delle
righe
Riccardo G.: sembrano delle
ragnatele
Giorgia: ci sono dei puntini
Dopo aver colorato gli spazi:
Francesco M: vedo un uomo
Giuseppe: che spacca le ragnatele, che
sta cercando di liberarsi
DAL PUNTO ALLA LINEA
LA LINEA
La linea è il punto in movimento; è un
elemento del linguaggio visivo e
costituisce un mezzo espressivo che
produce effetti diversi a seconda
dell’andamento (orizzontale, obliquo,
curvo, spezzato, misto) dello spessore,
della sua disposizione sulla superficie.
Sul pavimento della sezione vengono tracciate e descritte i diverse
tipi di linee. I bambini provano a riprodurle con le costruzioni e
successivamente si divertono a camminarci sopra
CONVERSAZIONE:
COS’È LA LINEA?
- è una riga dritta (Francesco B.)
- è tipo una riga dritta che sembra un bastoncino (Roberta)
- sono delle strisce … delle frecce (Matteo)
- sono delle righe che sembrano … dritte dritte (Rachele)
- alcune vanno come le onde (Riccardo A.)
- a onde (Alessia P.)
- alcune sono dritte e altre curvano (Francesco M.)
- alcune sono su e altre giù (Roberta)
- sono fatte di qua e di là (Riccardo G.)
- sono a onde e dritte (Danilo)
- vanno su, giù, di qua e di là (Alessia F.)
- le linee sono all’insù e all’ingiù (Giuseppe)
- sono incrociate (Christian)
Sto camminando su una
linea dritta e sotto è una
linea a onde.
(Giuseppe)
Sono io e sto camminando
su una linea dritta ….
sotto invece ho fatto una
linea circolare e ci sto
camminando sopra
(Giorgia)
LA LINEA VERTICALE
Con il dito dritte (Giuseppe)
Su un foglio attaccato al muro (Rachele)
Abbiamo usato il dito (Giulia)
Anche i colori (Riccardo G.)
Dall’alto e poi andare giù (Riccardo A.)
LA LINEA ORIZZONTALE
OSSERVO E DESCRIVO
“COMPOSIZIONE 1938-39” di P.MONDRIAN
- È un quadro (Hilary)
- l’ha fatto un pittore (Katia)
- ha fatto delle righe (Riccardo G.)
- sono delle strisce nere e dei quadratini alcuni rossi, alcuni blu, alcuni
gialli (Giuseppe)
- alcuni quadrati sono bianchi però le righe formano dei quadrati
(Francesco M)
- vedo rosso, giallo, blu sono i colori (Giulia)
- sono delle linee sono così e così (con le mani indica la linea
orizzontale e verticale) (Rachele)
- alcune sono dritte alcune curvano (Francesco M.)
- tante stradine che vanno di qua e di là (Giuseppe)
- però si sono incrociate (Francesco M)
- a me sembra un recinto (Matteo)
“Abbiamo guardato un quadro e abbiamo
fatto le delle linee … le linee si sono
incrociate e sono venuti fuori dei quadrati
… Abbiamo colorato dentro quei quadrati
con il rosso, il giallo e il blu perché il
pittore l’ha fatto così. … Alcuni li
dovevamo lasciare bianchi”
Libera interpretazione dell’opera: COMPOSIZIONE 1938-39
(P. Mondrian)
CON IL PONGO MODELLATO SUL FOGLIO E
POI GRAFFIATO, CREO LINEE
I bambini raccontano
Prima abbiamo schiacciato il pongo sul
foglio con quello del pane poi abbiamo
fatto le righe con la forchetta, con il
bastoncino…
Come
tante
stradine
Come le
onde
del
mare
Come i
raggi
del sole
LA LINEA SI TRASFORMA
LA
LINEA CIRCOLARE
si fa rotonda … ci giri
intorno
GIOCHIAMO CON LA LINEA CIRCOLARE
ABBIAMO MESSO LA COLLA E I
BOTTONI … CON LA LANA ABBIAMO
FATTO LA LINEA CHE GIRA E POI SI
FERMA …
COME IL GUSCIO DELLA
LUMACA. ABBIAMO FATTO
LA LINEA CIRCOLARE
IL
GIOCO DEL FILO DI LANA
Si prende un filo di lana e poi lo si lascia cadere giù
È bello vedere come sia
possibile trasformare un segno
realizzato casualmente in
un’immagine, trovando soggetti
nuovi e sorprendenti.
Un monopattino
un fiocco…un laccio
un otto …. gli occhiali
un martello … un laccio
un otto che con la stanghetta fa un
giro in rotondo
Un palloncino con il filo …. il guscio di
una lumaca …. Una girandola …
un cono di un gelato e due
palloncini attaccati a un filo
una catapulta…il giro della morte
LA LINEA CURVA
Abbiamo fatto con i pennelli la linea
curva. Abbiamo usato tanti colori.
Assomiglia a una luna …. alla lettera
C … se giro il foglio sembra una U ….
a una bocca che sorride
LE LINEE SI INCROCIANO
Alcune sono così e altre sono così (Giulia le indica con le mani)
Una verticale e l’altra è orizzontale (Francesco M.)
Si dicono incrociate perché si incontrano (Giorgia)
Si toccano (Francesco B.) Si incontrano qui (Marco T. e Giuseppe
indicano il punto d’incontro su delle linee tracciate sul pavimento)
LA LINEA OBLIQUA
Sembra un bastone che sta per cadere
(Matteo)
Sembra dell’erba che soffia il vento
(Irene)
Sembra un pezzo di un più (Francesco M.)
LE LINEE OBLIQUE
OSSERVO E DESCRIVO
“IL PROGIONIERO” DI PAUL KLEE
• C’è un’immagine, un disegno (Samuele)
• tante linee incrociate (Giulia)
• delle linee e dei bambini (Nello)
• delle facce … due (Francesco M)
• una come questa qui (indica una linea incrociata riprodotta sul
pavimento) e due facce sorridenti (Giorgia)
• sembrano dei binari che “trasportano in tutta la città” (Riccardo G.)
• Sembra una gabbia (Roberta)
• vedo una bocca e un occhio (Marco T)
• c’è una faccia che fa l’occhiolino (Irene)
• vedo un occhio che fa l’occhiolino e un occhio aperto (Giuseppe)
• sembrano dei quadretti formati da tante linee (Roberta)
• vedo dei binari (Giuseppe)
• dei quadrettini che si attaccano con le linee (Rachele)
• … un occhio, una bocca e un’altra bocca (Riccardo A.)
• Ha fatto dei quadretti con la matita con tante linee (Katia)
Le linee sono tutte uguali?
- Sono diverse …. non sono tutte dritte (Matteo)
- Alcune dritte si sono incrociate e alcune curve (Riccardo G.)
L’ immagine che vedete secondo voi cos’è?
- È un dipinto (Matteo)
- L’ha fatto un pittore (Samuele)
Che colori ha usato?
- Il nero per le linee (Giorgia)
- E il verde acqua per fare il contorno (Federica)
Che titolo possiamo dare a questo quadro?
- Lo chiamiamo quadro che si incrocia perché le linee si incrociano
(Matteo)
Il pittore invece l’ha chiamato “Il prigioniero” secondo voi perché?
- perché sono in prigione? … forse perché le linee formano i quadretti
della prigione (Francesco M.)
I BAMBINI RACCONTANO:
Non abbiamo usato il
foglio … sembrava una
maglietta ma non era
una maglietta …
sembra quella che cuce
mia madre … abbiamo
usato un pezzo di
stoffa bianca.
Abbiamo preso il nero e
abbiamo fatto le faccine e le
linee incrociate.
Stiamo copiando il disegno che ha
fatto il pittore
Riproduzione dell’opera
“IL PRIGIONIERO” DI P.KLEE
RAPPRESENTIAMO LE LINEE CON IL NOSTRO
CORPO
LA LINEA CURVA
LA LINEA VERTICALE
LA LINEA ORIZZONTALE
LA LINEA A ONDE
LA LINEA OBLIQUA
LA LINEA CHIUSA
LA LINEA INCROCIATA
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