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tante cose non fatte tante cose non fatte
DOMENICA 31 GENNAIO 2016 Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: [email protected] 1 ANNO XV - N° 04 - DOMENICA 24 GENNAIO 2016 ESCLUSIVISTA AUTORIZZATO Melluso, Cinzia Soft, Geox, Valleverde, Ara, Moda Confort, Pregunta ed altro ... www.flessigno.com Via Pio XII - 77 Casoria tel. 081 737 17 02 TANTE COSE NON FATTE 2 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 3 LA REDAZIONE POLITICA SOMMERSI DALLA BILE Non siamo morti democristiani. Ma in compenso sopravviviamo incavolati. Ecco, categoria per categoria, la mappa dello scontento casoriano. Una volta lo chiamavano qualunquismo, oggi... Male di vivere, il tuo nome era ed è il maggioritario. Bipolarismo, panacea dell’alternanza, dovevi portarci la seconda Repubblica e invece ci hai trasformato in un popolo di scontenti, fegatosi, vendicativi, furiosi. Insomma, delusi, se proprio va bene, indifferenti. Credevamo di morire democristiani, invece, forse, sopravviveremo incazzati. Casoriani, ecco la nuova mappa dello scontento trasversale a tutti gli schieramenti. Una volta avreste potuto chiamarlo, con sprezzo, qualunquismo. Oggi, con la morte delle ideologie e la latitanza di una classe dirigente degna di questo nome, è soltanto un sano esercizio di autodifesa. La ciurma degli scontenti è divisa in varie categorie, ma si gonfia ogni giorno di nuove regole. Proviamo a disegnarne la tipologia. Prima partiamo dai contenti. Si chiamano Assunta, Antonio, Massimo, Nando, che mi scrivono, coprendo di invettive i politici casoriani: “ero stufo di vedere i comizi al Consiglio Comunale, sempre uguali, sempre le stesse persone, sempre quelli che ti danno anche del tu”. Bersaglio indifferenziato: così l’impegno del cittadino si sgretola di fronte alla marmellata politica. Altro esempio, nobile, di insofferenza: Teresa, Franco, Tania, Rosa, Mauro, Gianni, Patrizia, Angela, Ciro e tanti altri, a cui lascio l’anonimato. Uno di loro mi confida: “e pensare che c’era il pensiero”, tagliente nella surreale soporosità. Uno di questi, medico, si scaglia contro tutti, nonostante le sue radici rimandino ad una precisa identità: “mi fanno male i partiti. Più che altro…. Tutti. Mi fanno male i politici, sempre più viscidi, sempre più brutti. Mi fanno male i loro modi rassicuranti, imbecilli e ruffiani….. tutti l’abbiamo preso a quel posto. Da quelli di prima, da quelli di ora, da tutti quelli che fanno il mestiere della politica”. Ma l’incazzato può anche piegare nel Casoria Nel parco Bofi, vendiamo grazioso appartamento diviso in ingresso – living, cucina, due camere e doppi accessori. L’immobile dispone di doppia esposizione, ed è ben rifinito. Ampio box auto. www.remax.it/20670001-203 Casoria Nei pressi della stazione ferroviaria, propongo in vendita nuda proprietà di un appartamento su 2 livelli di 65 mq. ciascuno. L’immobile dispone di posto auto condominiale ed ampia cantinola. www.remax.it/20670001-201 burlesco, come faceva qualche anno fa con le sue pagelle Rino Tomasiello, ex Assessore nella Giunta De Luca, professore di lettere in una scuola media di Acerra e, oggi, Assessore al Comune natio di San Lupo nel beneventano. Impietoso, il professore non risparmiava nessuno, nonostante pendesse dichiaratamente a sinistra. Ma la sua penna leggera e intelligente faceva ben digerire perfino gli incubi ossessivi dell’antiberlusconismo ad oltranza. La rabbia gronda a fiotti negli articoli del Roma di Luigi Esposito. Poi c’è la rabbia di una sinistra che non vede all’orizzonte una valida alternativa al trasformismo post comunista preparato dall’Unione prima, Ulivo poi, Progressisti anche ed infine da questo imperfetto modello di governo tutto casoriano composto da Api (ex sdi), da un PD spaccato, riottoso e polemico, noi di Arpino autonoma, NCD, IDV. Rabbia di chi non si fida e si sente turlupinato. continua a pag.4 Roccaraso Napoli Al centro città, si vende monolocale di 40 mq. con servizi. Da ristrutturare. Ingresso indipendente. Ottimo prezzo. a pochi passi dal "Parco delle Acacie" di Casavatore, propongo in vendita appartamento di 3 vani e acc.. L'immobile è posto al secondo piano di uno stabile con ascensore. www.remax.it/31671001-81 www.remax.it/20670031-163 Afragola Casavatore Via Ciampa, propongo in vendita intero stabile, fabbricato con corte, da ristrutturare o ricostruire. Lo stabile sorge su un’ area di c.ca 500 mq e di sviluppa su tre livelli per i complessivi mq. 540 coperti. a pochi passi dal centro di Casoria, propongo in vendita appartamento in parco di nuova costruzione, di c.ca 89 mq. interni e 25 mq. di balconate.Possibilità di acquistare box auto. www.remax.it/20670001-202 www.remax.it/20670031-142 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 4 SEGUE da pag. 3 I rassegnati. Ed ecco spuntare all’orizzonte un gruppo di giovani di varie estradizioni e mestieri. Quando gettare la spugna può diventare un atto di coraggio. Tanti sono partiti per lontane e varie destinazioni: Milano la meta preferita ma c’è anche chi sceglie l’estero: Barcellona e Berlino in pole position, con Londra a ruota. In fuga dalla politica casoriana anche Bartolo Senatore, ex candidato Sindaco, ex Assessore, avvocato. Anche Giulio Finamore e Gennaro Laudiero, consiglieri comunali di Rifondazione Comunista, il primo e di Sinistra Critica il secondo. Una scelta esistenziale, semplice coincidenza. Gli annoiati. Aspettavano l’occasione buona da una vita e il vento della destra potrebbe trovarli dalla parte giusta della barricata. Debbono preparare la partita per il governo della Città. Hanno la forza, è questo il grande interrogativo, di gridare una voglia di rivalsa contro il mondo della politica che ha sempre discriminato chi va controcorrente? Non è giusto fare menzioni, essendo le loro imprese arcinote e pluricommentate, quindi, a forte rischio inflazionistico. I trombati. Il re della categoria, non c’è dubbio, Vincenzo Carfora perdendo corona e tesoro (successe lo stesso tra il 2005 e il 2006, giusto dieci anni fa, a Giosuè De Rosa; corsi e ricorsi storici di vichiana memoria). Poi c’è Tommaso Girasole. Gli vengono tributati onori innocui da destra e da sinistra, purché se ne stia buono lui, le norme di indirizzo urbanistico, la variante al PUC, gli oneri di urbanizzazione e la variante di salvaguardia. All’Urbanistica non c’è più il suo fido Romeo bensì l’Architetto Salvatore Napolitano. E, a proposito di pensionati, una poltrona, una papalina e due babbucce di lana non si possono negare al deus ex machina di tante operazioni comunali, già Assessore al Personale, sempre dieci anni fa, oggi e sempre, in sinergia e collaborazione con Casillo nonché nemico giurato di Carfora, Cosimo Boemio; dice di non essere più con Nicola Marrazzo ma fa parte di un gruppo politico di antiche date e esperienze che sta tentando l’assalto alla conquista della sezione PD di Casoria; tra i trombati, l’uomo delle brevi stagioni Giulio Russo ed, inoltre, l’avvocato Mariano Russo, strappato a viva forza dalla promessa di candidature a Sindaco e portato, causa i dissidi interni all’API, sul retto governo della tecnologia. Di sogni, per la verità, Mariano Russo ne ha fatto parecchi. Uno era quello della fotografia della macchina comunale se fosse riuscito ad avere la candidatura a Sindaco al posto di Carfora. Sembra stano ma un pensionato, anche se baby, è Antonio Pugliese, nonostante abbia lanciato il figlio Pasquale nell’agone politico. Voleva diventare, sempre dieci anni fa, la vestale dei socialisti, si è trasformato in un ragazzotto in giro per corse a piedi e per tagli di nastri, feste, festicciole e cotillons. Un ritorno. Il fustigatore e picconatore della politica casoriana è Ciccio Polizio, ex numero uno della Democrazia Cristiana e anche della intera Città di Casoria, fino a 25 anni fa. “Certo che sono un arrabbiato – ci dichiara – un incazzato, ma non sarò mai un annoiato”. Ad ammettere la propria condizione è Franco Polizio. Quale sarà, però, la sua funzione o locazione futura? Non lo sa né lui, né il figlio Emilio, né i suoi tantissimi elettori... L’editoriale di Nando Troise Il silenzio degli innocenti Lo hanno seppellito (politicamente parlando!) e sono finiti i bla – bla insopportabili di tuttologi, moralisti e pubblici ministeri. Vincenzo Carfora è diventato una riga nelle tristi tabelle che ciclicamente, quando ci scapperà il prossimo (Sindaco!), i giornali tireranno fuori per aggiornare la lista ed offrirla ai lettori (sono già sei quelli fatti fuori e sempre alla stessa maniera ndr). Chissà se sparirà, prima o poi, il dramma del mostro di turno, il potente che a Casoria elimina un Sindaco senza farci sapere il perché. Per invitare alla riflessione, il mondo della politica si è fermato e non scriveremo che è una sosta inutile e demagogica, voluta da chi non aveva altro da dire o da offrire in cambio. Vogliamo illuderci, ancora una volta, che tutto quello che è stato detto o scritto possa risolvere i problemi della politica e assicurarci, d’ora in poi, amministrazioni tranquille. Sappiamo che non sarà così e Casoriadue vuol dare il suo contributo cercando di andare al cuore del problema, ancora una volta, evitando di cadere negli eccessi comuni a molti, che hanno fatto perdere di vista la realtà. Guarderemo tutte le facce del problema, chiedendo conforto per la pluralità d’opinione, ai politici più illustri. E’ il trionfo dell’ipocrisia e della mistificazione. I giornali hanno dedicato il giusto spazio a questa Città. Sono gli stessi giornali che però preferiscono la notizia del figlio che uccide il padre, del padre che uccide la figlia, del marito che sgozza moglie ed amante. Ci sono notizie di serie A e di B? Non si può fare speciosa distinzione: i fatti violenti che offendono le norme del vivere civile, come l’assassinio di Andrea Nollino, fanno più notizia, per questi giornali, della dismissione dal patrimonio comunale del CPR3. Le prefiche hanno urlato forte e la sensibilissima Commissione Prefettizia ha nominato un nuovo sovraordinato. Per far riflettere. Per capire le differenze con gli altri, le vestali del buon costume o i politicanti da strapazzo. Per attualizzare il fenomeno e collocarlo nel giusto ambito. Hanno processato sommariamente tutti e tutto, confondendo causa ed effetto e dipingendo i consiglieri comunali un popolo di incapaci. Per chiarire i concetti ai soliti “Pierino” di turno, preciso che non siamo tra quelli che gridano: la colpa è del Sindaco! Se quest’Amministrazione è, finalmente, arrivata al capolinea molti debbono salire sul banco degli imputati: i politici, gli assessori, gli uomini di cultura, la classe dirigente ed anche i giovani, molti di essi sbandati, senza ideali e senza prospettive. E’ troppo comodo dire il Comune è malato e produce incapaci; è vero invece che malata è la società e che i mostri sono tra di noi al Municipio, per le strade, in banca, nella vita di ogni giorno. C’è un pauroso scadimento. Ci faccia riflettere, oggi, il silenzio della politica ma non ci induca a dimenticare i mali di una società nella quale si può morire per una rapina in banca, per i sassi sulla strada ferrata e sull’autostrada e per un qualsiasi utilissimo motivo d’interesse o persino di perverso disinteresse. E’ giusto demonizzare e colpevolizzare i partiti? No. Da estirpare e da combattere, è la degenerazione della politica, sia quella pompata dalla grancassa dell’incultura sia quella che nasce dall’aggregazione di “imprenditori” che la nostra società crea e che la politica ospita. Riunioni, convegni, proposte. A crisi avvenuta, la politica resta sola con i suoi problemi. Quando si spengono le luci le promesse rimangono tali, gli assessori cambiano, la ruota continua a girare tra l’indifferenza generale. Serva il silenzio degli innocenti a far capire che la misura è colma e che non si è più disposti a subire beffe. E’ malata la politica, ma è malata anche e, soprattutto, la nostra Città. DOMENICA 31 GENNAIO 2016 5 ANTONIO BOTTA QUALE TURISMO RELIGIOSO A CASORIA? Qualche anno fa, Rai Uno mandò in onda la Santa Messa domenicale celebrata nella Basilica Pontificia di S. Mauro, in occasione del Giubileo maurino per festeggiare i 1500 anni dalla nascita del Santo Patrono. La liturgia eucaristica fu preceduta da un efficace “affresco” della nostra Città, consentendo agli Italiani sintonizzati sulla principale rete televisiva nazionale di conoscerne il profilo storico, lo splendore artistico della Basilica e l’elevato spessore culturale e spirituale delle personalità nate e/o risiedute a Casoria, tra cui S. Ludovico da Casoria, S. Maria Giulia Salzano e S. Maria Cristina Brando. Mentre scorrevano le immagini del nucleo storico e alcune “perle”dell’inestimabile patrimonio artistico e religioso, il commentatore pose in rilievo che Casoria potrebbe diventare “un polo di sviluppo artigianale e culturale”. Il come lo si evinceva chiaramente dall’efficace servizio televisivo, ossia dando valore al nostro patrimonio artistico attraverso lo sviluppo del “turismo religioso” a Casoria, su cui da anni insiste Nando Troise, Direttore di codesto Settimanale. È noto, però, che finora nulla si è fatto e il motivo lo si conosce fin troppo bene: lo sviluppo turistico – religioso di un’area dipende soprattutto dalla capacità di governo degli attori territoriali nel gestire politiche integrate di valorizzazione dei preziosi tesori di un territorio. Ma l’insipienza politica di chi ha governato Casoria non ha consentito tutto ciò. La canonizzazione di tre fulgide figure di eccelsa spiritualità, venerate in tante parti del mondo, avrebbe potuto stimolare le classi dirigenti di questa Città a promuovere, di concerto con la Chiesa diocesana, politiche di sviluppo turistico, dopo un’attenta disamina di diagnosi territoriale e di valutazione strategica,utili ad individuarne le effettive potenzialità turistico – religiose. Pensate che a Casoria più di una volta è giunto Mons. Giovan Battista Montini, che sarebbe diventato Papa sotto il nome di Paolo VI, ospite del suo caro amico Cardinale Luigi Maglione; secondo la tesi sostenuta nel convegno “Casoria e i semi del Concilio”, svoltosi poco più di un mese fa nella Chiesa delle Sacramentine, proprio nella nostra Città, a seguito dei colloqui tra Montini e Maglione, ambedue propugnatori di una Chiesa “aperta” al mondo e non arroccata nei suoi rigidi principi, germogliarono i “semi” di quelle idee innovative che portarono, in seguito, Paolo VI a completare il Concilio Vaticano II aperto dal suo predecessore Giovanni XXIII. E’ inutile, però, lamentarsi sul “latte versato”, rammaricandosi su ciò che si sarebbe potuto fare in passato e non si è fatto: concentriamoci sul presente in vista di un progettualità futura che vada nella direzione auspicata dal commentatore della RAI, a cui ho fatto cenno poc’anzi. Da dove cominciare? A mio avviso, da un convegno a cui invitare, in qualità di relatori, coordinati dal Direttore Troise, esponenti della regione campana, politici locali, membri della chiesa diocesana e rappresentanti delle varie congregazioni religiose casoriane per confrontarsi seriamente sulle seguenti tematiche: “Qual è la correlazione tra turismo religioso e turismo culturale? Come fondere e/o semplicemente equilibrare la fruizione spirituale e mistica con quella culturale? Fede, cultura e arte possono convivere a Casoria? E in che modo?” E’ necessario, infatti, sviluppare una vera e propria politica del turismo religioso in cui siano coinvolti tutte le componenti della società civile, religiosa e istituzionale; pertanto, dopo il convegno, sarebbe necessario costituire un comitato allargato a tutte le componenti dianzi citate per elaborare un progetto con obiettivi a breve, medio e lungo termine. A mio avviso, a Casoria il turismo religioso si potrebbe integrare bene con la tipologia di turismo culturale, perché nei luoghi sacri sono custoditi tesori d’arte invidiabili: da una parte, quindi, i turisti sarebbero invogliati dal desiderio di ammirare la bellezza delle opere d’arte, immergendosi nelle radici del passato, assaporando emozioni antiche; dall’altra i visitatori raggiungerebbero, attraverso le “vestigia esteriori”, la spiritualità di cui esse sono espressione, riconoscendo al patrimonio artistico – religioso della nostra Città un valore condiviso e uno stimolo per la propria ricerca di Dio attraverso le “tracce” dei Santi che a Casoria hanno vissuto e operato per rendere gloria al Signore. Il risultato di tale mescolanza non è altro che la nascita di un fiorente artigianato, con nuove tipologie di domanda e offerta, nuovi circuiti, nuovi soggetti imprenditoriali, nuova ricchezza. In tale contesto, il turismo religioso diverrebbe un volano di sviluppo economico del nostro territorio, fattore trainante dell’economia locale. In tale progetto condiviso, un ruolo molto importante dovrebbe essere esercitato dalla Chiesa locale e diocesana, quale promotrice di un appropriato programma pastorale, mirante alla valorizzazione totale del patrimonio religioso, culturale ed artistico di Casoria, realizzando iniziative pastorali arricchite e combinate con le opere d’arte e utilizzando beni culturali ecclesiastici ai fini delle dinamiche di sviluppo del fenomeno turistico. Alla Politica, invece, il non facile compito di creare infrastrutture ad hoc e strutture associative. A questo punto la domanda sorge spontanea: “Perché, nel PIU EUROPA, non è stato proposto dalla nostra Amministrazione nessun progetto mirato a favorire il Turismo religioso a Casoria? La mia idea l’ho lanciata: vediamo se la mia pietruzza smuove un poco le acque stagnanti. 6 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 7 VALERIA POSTIGLIONE La manomissione delle parole: la trasparenza nel burocratese Oggi voglio parlarvi della manomissione delle parole, in particolare di una, la trasparenza, e del linguaggio burocratese. La PA, di tutte le tipologie, oltre ad utilizzare mille procedure per cose tendenzialmente semplici, tendono a completarsi la vita con una lingua che tra l’altro hanno inventato loro stesse: il burocratese. Più o meno è come il latino, complessa, difficile da declinare e tutti credono di conoscerla, ma in realtà è tutto fumo. Questa tipologia di linguaggio monta incredibili sproloqui per poi essere tradotta e districata in mille modi differenti. Insomma per dirla in breve, più che semplificare, complica. E qui volevo arrivare… semplificazione… trasparenza. Quante volte avete sentito queste parole negli ultimi anni?! Se andate a prendere qualche documento di una qualsiasi amministrazione le troverete sicuramente. Verrebbe allora da chiedersi cos’è la trasparenza. Eh e mo come ne usciamo! Sicuramente e qui nessuno potrà contraddirmi, è qualcosa attraverso cui si riesce a guardare attraverso (es. un vetro di una finestra). E nella PA invece cos’è la trasparenza? La cosa si complica perché questa parola entra nel vocabolario del burocratese. Trasparenza è comunicare una procedura alla luce del giorno attraverso una determina, giustificandola per l’eccezionalità del caso, pur nella consapevolezza che non rispetta l’esatta procedura? Aspettate vi faccio un esempio: prendiamo due determine. Determina 299 del 24/09/2015 e determina 300 del 25/09/2015 entrambe sono state redatte e firmate dal Consorzio Cimiteriale tra i comuni di Casoria Arzano e Casavatore, rispettivamente riguardati lavori di manutenzione e impermeabilizzazione e ristrutturazione. Entrambe le scritture dichiarano di aver affidato i suddetti lavori per affidamento diretto. A questo punto non sono io a vestirmi da giudice, non credo la toga mi stia poi così bene, chiamo a deporre allora un altro documento (noi giornalisti o pseudo tali siamo molto attaccati a certi pezzi di carta): Dir/Con.1/2015, documento prodotto dalla Commissione straordinaria del Comune di Arzano (oggi non ci soffermeremo divagando sulla parola straordinaria, ma ci sarebbe tanto da dire sulla manomissione di questo vocabolo), avente per oggetto “Direttive operative in merito all’osservanza della normativa per la regolarità amministrativa e contabile delle procedure adottate da codesto Consorzio”, che tradotto sarebbe: fate quello che sta scritto, come sta scritto. Saltiamo un po’ di punti e andiamo direttamente al 7: la corretta gestione della procedura di affidamento ai lavori, servizi e forniture, ora per importi superiori a 40.000 euro è prevista la procedura di evidenza pubblica; per importi inferiori però va comunque pubblicato un avviso pubblico e rispettati determinati principi. È il burocratese, ci si muove così, tutto deve essere minuzioso, non si può sbagliare la virgola, altrimenti poi qualcuno diventa malpensante, si sparla e si parla di eventuali favoritismi, corruzioni, insomma un po’ di tarantelle. Mica si fanno le direttive tanto per fare, sono un po’ come quando la mamma ti sgrida e ti bacchetta, dopo la raccomandazione arriva la frase “Io lo dico per te, perché altrimenti ti troverai male”. In fondo è una sorta di consiglio, non richiesto, affinché si inizino a fare le cose nel modo giusto. Io direi un premuroso correttivo. Si lo so oggi mi sono lasciata prendere anch’io dal burocratese, lui è così ti fagocita, ma non starò qui a raccontarvi tutta la determina e le direttive a cui in potenza si riferisce, andremo avanti per ore togliendo spazio ai miei colleghi e annoiandovi fino allo svenimento. La domenica già è difficile da gestire evitiamo. Però ho l’impressione che forse un giorno riprenderemo e approfondiremo il discorso con qualche altro esempio. Intanto vi invito ad adottare la parola trasparenza questa settimana: tutelatela, fatele qualche coccola, abbiatene cura perché è stata stuprata da troppe bocche; utilizzatela con cura, anche perché io la trovo una parola bellissima. Per la PA e per il burocratese invece io consiglierei tanto Vetril o prodotto affine o in caso di ridimensionamento di budget alcol e carta di giornale e una bella pulizia approfondita a questi vetri. Buona domenica e buone pulizie a tutti! 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Davanti ai suoi occhi si sono susseguite diverse amministrazioni e ci sono stati momenti sereni e periodi disastrosi, ma il Dottor Cresci ha sempre cercato di svolgere al meglio il proprio lavoro senza condizionamenti esterni. Ci racconta in questa breve intervista, la sua carriera e il suo percorso lavorativo iniziato da giovanissimo e conclusosi al meglio. Avvocato Cresci quando e in che modo ha iniziato il suo lavoro nell’Amministrazione Comunale di Casoria? Il mio lavoro al Comune di Casoria è iniziato nel lontano 79’, avevo appena 29 anni ed ero già avvocato, ma come tutti i giovani non ero ben visto appena arrivato. All’epoca volevo semplicemente lavorare e quando arrivai al Comune fui assunto con una legge speciale per un anno, ma dopo il terremoto molti contratti lavorativi divennero indeterminati e tra questi anche il mio. Nel periodo iniziale del mio impiego, Casoria era legata all’Amministrazione di Francesco Paone, un ottimo sindaco e soprattutto una persona che io stimo tutt’ora. Inizialmente mi occupavo di sistemare un po’ l’archivio e solo successivamente con il Vice Sindaco Fasano ci fu la creazione dell’ufficio contratti, che prima non esisteva. Di cosa si occupava precisamente nell’ambito dell’Amministrazione Comunale? Io mi occupavo di tutta l’attività contrattuale dell’Ente, essendo questa una mansione pubblico- amministrativa, mi interessavo dei contratti di locazione, ma anche di contratti relativi ai lavori o all’affidamento di questi ultimi. Nell’86’ poi l’ufficio fu modificato diventando il servizi“contratti e contenzioso”. Successivamente io e l’Avvocato Iavarone riuscimmo ad ottenere l’iscrizione nell’albo dei patrocinanti per gli Enti pubblici e iniziammo a creare un archivio, costruendo anche una consulenza per l’ente. Molti sono stati i nostri incarichi nel corso degli anni, conferivo con gli altri dirigenti e mi occupavo di tutte le gare per i diversi uffici. Alla fine degli anni 90’ mi sono poi dedicato al Diritto Amministrativo e ho ricevuto molte soddisfazioni. Il nostro settore è diventato di riferimento e di esempio, perché dopo di noi, altri settori di avvocatura si sono creati nei Comuni di Afragola e Casavatore. Per più volte sono stato Dirigente della Polizia Municipale, l’ultimo incarico per la polizia è terminato il 10 novembre del 2015, dopo di ché ho deciso di anticipare la mia pensione e il 31 dicembre ho lasciato tutti i miei incarichi. Quali sono stati gli anni più sereni trascorsi nell’Amministrazione di Casoria? Gli anni più turbolenti sono stati sicuramente gli ultimi, mentre quelli più sereni risalgono al periodo in cui abbiamo iniziato a creare il nostro servizio e abbiamo ottenuto la libertà di farlo. In generale riguardo agli anni passati nell’Amministrazione comunale, posso dire di aver un ottimo ricordo del Sindaco Francesco Paone, che ho preso come punto di riferimento per la sua enorme professionalità e per la dedizione al lavoro. Forse nella politica della nostra cittadina, le cose andavano bene fin quando i partiti egemoni erano pochi e si riusciva a raggiungere un maggiore equilibrio, ricordo che a Casoria abbiamo raggiunto uno dei primi accordi tra la Democrazia Cristiana e i Comunisti, al governo insieme. Ora i partiti sono tantissimi e si crea una confusione generale nei personaggi che li rappresentano e di conseguenza anche in noi cittadini. 10 CARMINE D’ARGENIO DOMENICA 31 GENNAIO 2016 SECONDA PARTE SAN LUDOVICO DA CASORIA AD ASSISI La religiosissima mamma, che sognava per Arcangelo una carriera ecclesiastica, sarebbe stata orgogliosa della Chiesa Natale San Ludovico da Casoria. Alle sette e trenta ogni giorno vi si celebra Messa. La domenica alle nove e trenta. Con Vespri alla sera. Il padre invece, volendo assicurargli un mestiere, a tredici anni lo mandò a bottega presso un falegname di Napoli. Ogni fine settimana il ragazzo tornava a casa, ogni lunedì ritornava al lavoro. Andata e ritorno, sempre a piedi, con qualsiasi tempo. Custodiscono e divulgano. Avevamo scritto in conclusione della prima parte. Ma ad ascoltare le Suore Elisabettiane Bigie i Vespri rievocano il tramonto con la sera che sembra aver più di scuro che di romantico. Sul far del desìo si accentuerebbe lo stato di abbandono, diventando ‘pulpito’ di “bravate” di “giovinastri urlanti e schiamazzanti” non disdegnanti di atti di natura vandalistica. Non ultimo la manomissione predatoria delle cassette offertorie. L’8 ottobre 1829 la morte della mamma pose fine al faticoso apprendistato. Il padre volle che Arcangelo restasse a casa, con gli altri fratelli. Riprese così gli studi iniziati anni prima sotto la guida di due insegnanti locali. Questa volta, però, presso una scuola francescana della vicina Afragola. Sentendosi chiamato alla missione sacerdotale, Arcangelo pensò in un primo tempo al clero diocesano di Napoli, anche per aver avuto dalla matrigna – nel frattempo il padre si era risposato – la garanzia della dote, necessaria a quel tempo per entrare in seminario. Così il 17 giugno 1832, diciottenne, fu ammesso al noviziato dei Frati Minori presso il convento di San Giovanni del Palco a Taurano. (Av). Fu l’abitudine di tale circostanza a fargli cambiare il nome per la vita nuova, da Arcangelo Palmentieri alla forma latinizzante del termine franco Clodoveo, e fu per sempre chiamato e si firmò Ludovico da Casoria. Compiuti con profitto gli studi filosofici e teologici in vari conventi francescani – Afragola, Nola, Napoli - il 12 marzo 1834, appena compiuti 20 anni fu definitivamente incorporato con la professione perpetua dei voti religiosi nell’Ordine dei Frati Minori. Il copioso cammino. I suoi natali. Avrebbero avuto di chè far diventare Casoria quotidianamente visitata da migliaia di turisti e pellegrini quasi come ad Assisi, prima di San Francesco poverissima. Ma questo è il prodromo del terzo capitolo nel prossimo numero di CasoriaDue. I primi nove anni dall’ordinazione sacerdotale, connotati da studi scientifici e frequentazioni di corsi all’Università di Napoli, sono da qualche biografo definiti “oscuri”, in rapporto a quelli, luminosissimi, che sarebbero venuti dopo. Aveva assunto uno stile di vita piuttosto “borghese” – scarpe invece dei sandali, saio di fine tessuto, amicizie “mondane” – non propiamente consono alla rigorosa Regola francescana. Il pensiero va a questi giovani e giovanissimi che “girovagano” i dintorni del suolo reso “fertile” , attraverso Padre Ludovico, da ciò che nulla davvero è impossibile a Dio, e a chi a lui si affida. Per prenotare il campo chiamare al…….. Si legge su un foglio affisso al grande cancello di ferro blu dell’Oratorio. Dall’altro lato dipinti murales “narrano” la storia della vita del Santo. Al di là di queste mura si possono immaginare ancora spazi, chissà quante volte da lui percorsi, nel suo non star mai fermo. E poi la sua “presenza”. Riservata. La cappelletta interna. Unico spazio visibile dall’esterno anche chiuso. Ma quasi di “passaggio”. Come se tutto non fosse lì per lui. Fu in occasione di una grave malattia che Padre Ludovico capì, dalle parole del guardiano del suo convento di San Pietro ad Aram, che era giunto il momento di dare una sterzata alla sua vita. Il cambiamento maturò, come confiderà più tardi al successore e amico Padre Bonaventura Maresca, nella chiesa delle Sacramentine, vicina al Duomo di Napoli, davanti all’Eucarestia. Un’esperienza da lui considerata come una nuova nascita, a 33 anni. Si accorsero del cambiamento gli altri frati, gli stesi parenti, ai quali fece sapere che potevano tranquillamente prendere dalla sua stanza tutto quello che aveva accumulato. Le parole dell’apostolo Paolo ai Filippesi – “quello che poteva essere per me un guadagno l’ho considerato una perdita, a motivo Cristo” – fino a quel momento le aveva meditate. Ora, aveva deciso di farle proprie. L’esperienza di preghiere relativa a San Francesco D’Assisi, della “notte di San Diego” del 12 novembre 1848 provocò in lui un incredibile “ciclone” di carità cristiana. Che lo porterà fino in Africa per l’eroica impresa di liberare dalla schiavitù bambini e ragazzi africani dalle grinfie dei negrieri attraverso la Pia Opera del Riscatto. Costituendo poi i Collegi per “moretti” e “morette”. Dopo aver cercato opera di recupero per gli “accattoncelli” dei vicoli di Napoli. Probabilmente se gli odierni “accattoncelli” fossero portati a conoscenza dei valori di quei posti potrebbero fare un passo indietro, e tutt’intorno “uscire” con un passo avanti. Il passo di San Ludovico da Casoria. DOMENICA 31 GENNAIO 2016 11 ANTONIO BOTTA “CASORIA…UNA VOLTA” Occorre essere grati al prezioso lavoro della prof.ssa Giulia Campece che, scrivendo il libro “Casoria…una volta” (Edizioni Sophia), presentato di recente nella biblioteca civica di Grumo, restituisce identità ad una Città trasformatasi, da tempo, in una propaggine caotica della periferia napoletana, in un agglomerato urbano privo di radici e di memoria storica. Ella prende il lettore per mano e lo conduce alla riscoperta dell’”anima” di Casoria, volgendo il suo sguardo colmo di premura partecipe, di benevola comprensione e di profonda solidarietà umana e cristiana verso coloro che nella storia delle vicende umane non hanno mai contato niente e che, per questo, hanno sempre subìto le scelte dei “grandi” della terra, ossia di quelli che hanno sempre avuto fra le mani le leve del potere, e, per questo, il loro nome è scritto in neretto nella storia delle varie epoche che si sono succedute nei secoli . Le persone, invece, importanti nel libro “Casoria…una volta”, poste in primo piano dall’Autrice, appartengono al popolo umile, completamente ignorato nei libri di Storia: gente semplice, con i propri difetti, limiti e fragilità, ma capace anche di slanci di altruismo e di atti di coraggio, pur soffrendo i morsi della miseria e pur penando per i pregiudizi e i limiti culturali del tempo in cui è vissuta. Con le sue “ Cronache paesane del passato”, dunque, l’Autrice, raccontando episodi a partire dall’avvento del Fascismo fino al dopoguerra, restituisce dignità a uomini, donne, giovani, ragazzi e bambini delle “periferie esistenziali”, agli “eroi” comuni, ponendone in evidenza soprattutto la capacità di sopportare pazientemente e, non poche volte, con gaiezza la fatica del vivere, di affrontare le difficoltà senza avvilirsi, di venirsi incontro nella comune Nel libro di Giulia Campece uno spaccato della storia della nostra Città, scritta “dal basso” “Cronache paesane del passato”, che restituiscono dignità alla gente semplice sofferenza, di godere con gioia dei pochi momenti di svago, vissuti intensamente proprio perché rari e tanto attesi. Il linguaggio è fruibile, oltremodo scorrevole, e vi si coglie, nella narrazione degli avvenimenti e nella descrizione di tante situazioni di vita, l’acuta sensibilità d’animo dell’Autrice, pienamente coinvolta in ciò che narra e descrive. Campece, infatti, racconta con passione e compassione: mai implacabile giudice di chi compie scelte sbagliate e sempre empaticamente vicina ai “vinti”, vittime della furbizia e della cattiveria altrui. Più che “cronache”, allora, come è scritto nel sottotitolo, le definirei “racconti di vita” di chi appartiene al mondo sommerso delle città, di quelli a cui la politica passa sulla testa, di coloro che si sentono bruciare dentro le ingiustizie dei “potenti”: gente, insomma, che non ha peso e che qualche sacerdote ha definito “pietre di scarto”, da ammaliare, lusingare, raggirare con false promesse solo in occasione delle elezioni, per carpirne il voto. Intensa e impregnata di pathos la narrazione della strage dei civili in piazza Cirillo da parte dei tedeschi in ritirata, così come toccano il cuore aneddoti del periodo dell’infanzia dell’Autrice (“Raimondino”); non mancano, però, episodi spassosi e divertenti, quale, ad esempio, “L’Appicceco (Rafilina ‘a camurrista). Protagonista assoluta di “Casoria…una volta” è, dunque, la variegata umanità dei “bassi” e delle zone del Centro storico di Casoria ( “S.Mauro”, “vicoli Rocco”, “S. Benedetto”, ‘o vico ‘a spuntatora”, “‘ncopp ‘o ponte..”), tratteggiata con impareggiabile e umoristica perizia descrittiva, grazie anche ai dialoghi riportati in dialetto: gente rappresentata nel suo micromondo fatto di miserie, sofferenze e furbizie, di piccole e grandi ingiustizie (“Francesca”,”Carmenella, “Melina”,Rusunella , ‘O miéreco ‘e Dio..), ma anche intessuto di affetti profondi e di sentimenti intensi: vi emerge una quotidianità ordinaria, vissuta non poche volte in maniera straordinaria (“Don Domenico”, “dott. Nataluccio Ferrara” ). Il volume ha, inoltre, una indubbia valenza pedagogica, utilizzabile nelle scuole per far conoscere agli studenti uno spaccato della storia della propria Città; storia che permette di “ scavare” le radici del passato locale, per dare un senso al presente insignificante, in cui ci si muove smarriti, senza alcuna progettualità, perché privi di memoria; “cronache paesane del passato “ che trasmettono le usanze, le tradizioni, la cultura popolare di un tempo che fu, codificata in coloriti ed efficaci “modi di dire” dialettali, di cui in appendice Campece spiega il significato. Interessantissimo, inoltre, anche dal punto di vista didattico, il capitolo “Gli antichi mestieri scomparsi”; ma è anche un libro molto “formativo” perché la storia è raccontata “dal basso”, dalla parte del popolo che ha sperimentato le nefandezze della seconda guerra mondiale; uomini e donne dal cuore devastato per la morte dei propri cari, specie se giovani. “Quelle voci – ha scritto l’Autrice - delle tante vite spezzate nel fiore della gioventù (…) interrotte sotto una bomba o un crollo di un fabbricato (…) vogliono radicarsi nella nostra coscienza affinché la loro gioventù o il loro progetto di vita interrotto si trasferisca dentro ciascuno di noi e viva la loro avventura umana realizzando i sogni e i desideri svaniti, con l’amore e la gioia che avrebbero dato, forse anche con le delusioni, ma affermando il valore della vita che va vissuta in pieno, con vera solidarietà, fino alla sua naturale conclusione, consegnando il sorriso e la speranza ai figli, nipoti e pronipoti. nell’abbraccio continuo dell’Umanità, nel fiorire e fruttificare periodico della vita”. Nella biblioteca civica di Grumo, di cui è responsabile la signora Rosa Moscato, oltre all’ Autrice e al coniuge, prof. Francesco Iorio, erano presenti gli editori Enrica Romano e Antonio Moccia e una rappresentanza di bambini delle classi prime e seconde di scuola primaria dell’ I. C. Ludovico da Casoria centrale, che, in coro, preparati e guidati dalle ins. Giovanna Bocchetti, Imma Di Paola e dallo scrivente, hanno cantato la canzone “Caro papa’, ti scrivo”, composta durante la seconda guerra mondiale per i figli dei combattenti, citata dall’Autrice nel libro. Ha deliziato la serata con alcuni brani musicali la flautista Monica Manco. DOMENICA 31 GENNAIO 2016 12 COMUNICATO STAMPA SEMINARIO GIURIDICO La polizia locale polizia di prossimità e polizia europea vicina alle esigenze dei cittadini Oggi è terminata la due giorni di studio, formazione ed aggiornamento professionale organizzata dal comandante colonnello Antonio Piricelli unitamente al segretario nazionale agg. Associazione Professionale d’Italia PL Giuseppe D’Elia, presso l’UciCinemas di Casoria. Le previsioni sono andate oltre le aspettative, la sala gremita, ha annoverato la presenza di circa seicento partecipanti. Venerdì 22 gennaio il direttore del corso, il comandante colonnello dott. Antonio Piricelli ha aperto la giornata di studio ricordando il dott Federico Bisceglia, sostituto procuratore della repubblica di Napoli e Napoli Nord, il dott. Angelo Di Salvo presidente della III sez. penale della corte di appello di Napoli, i colleghi deceduti nell’espletamento del proprio dovere Cap. Francesco Bruner, luogotenente Vincenzo Cinque del comando polizia Locale Napoli, Nicolò Savarino comando polizia locale Milano, Maria Ilardo comando polizia locale Collesano, tenente Michele Liguori comando polizia Locale Acerra . Il dott. Salvatore PRISCO Sostituto Procuratore della Repubblica di Napoli ha ricordato la figura del dott. Federico Bisceglia ed unitamente allo stesso è stata consegnata alla famiglia presente in sala una statua alla memoria, brillante ed umanissimo Magistrato di origini calabresi, che ha prestato servizio presso la Procura della Repubblica di Napoli e poi quella di Napoli Nord, assegnatario di numerose indagini in materia ambientale,di pubblica amministrazione, di criminalità economica, di criminalità predatoria, di omicidio e in relazione alla tutela delle fasce deboli. Sono interventi il dott. Rossi Scuola Regionale Polizia Locale, Colonnello Luigi Maiello omandante Polizia Locale Casoria Nola, Dott. Ivano Leo, Presidente Nazionale dell’Associazione Professionale Polizia Locale D’Italia PL, Colonnello Gennaro Sallusto, Comandante Polizia Locale Portici – Presidente Regionale Associazione Nazionale Comandanti ed Ufficiali Polizia Locale (ANCUPM), Dott. Giovanni Bonora, Segretario Nazionale Aggiunto Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL), Dott. Stefano Lulli, responsabile O.S.Po.L, CSA dipartimento Nazionale Polizia Locale, sono intervenuti il sub commissario straordinario dott.ssa Desirée D’Ovidio del Comune di Casoria, il sindaco di Crispano Antonio Barra, per la dott.ssa Lorenza Oore- fie sindaco del comune di Casavatore l’assessore Nadia Silva, l’avv. Geremia Biancardi sindaco del comune di Nola il sindaco, Dott. Mario Molino, assessore polizia locale comune di Villaricca, Senatore Pasquale Sollo, l’Onorevole Giuseppina Castiello. Argomenti trattati la Dott.ssa Monica Di Sante, criminologa, già comitato scientifico regionale per la sicurezza e la legalità Abruzzo – comando Polizia Locale Pescara TSO quale attività per la Polizia Locale, il Dottor Ivano Leo, gruppo sicurezza Polizia Roma Capitale – TSO tecniche e strumenti, Colonnello dott. Domenico Carola, già comandante Polizia Locale Isernia, esperto in codice della strada, guida sicura il sole 24 ore – materia novità in materia di codice della strada. Sabato 23 gennaio 2016 ha aperto la giornata di studio il comandante colonnello Antonio Piricelli,interventi Dott. Domenico Giannetta, segretario nazionale PL Associazione Professionale Polizia Locale D’Italia, Dott. Castrense Ganci, Comandante ff. Polizia Locale Monreale Palermo, On. Palladino Giovanni, Dott. Emilio Di Marzio portavoce del Presidente della Regione Campania, Dott.Francesco Del Deo, sindaco del comune di Forio di Ischia in rappresentanza dei sindaci dell’isola di Ischia, dott. Luigi Marucci Presidente Nazionale OSPOL CSA, il comandante della Polizia Locale di Napoli Generale Ciro Esposito . Presentato il libro redatto dal comandante Carola e dal comandante Piricelli in materia di compiti e limiti dei volontari nelle attività di polizia stradale.Hanno relazionato Dott. Luigi Del Giudice, Polizia Locale San Giuseppe Vesuviano coautore e docente Soprov.it docente scuola regionale Marche e Dott. Angelo Ambrosi, Ufficiale Polizia Locale Perugia autore e docente Soprov.it, docente di formazione Polizia Locale Roma Capitale – controlli veicoli esteri, il falso documentale la circolazione dei veicoli esteri ed il falso documentale controllo operativo su strada e novità legislative, Dott. Luca Leccisotti, comandante Polizia Locale Pietramontecorvino (FG) – gli acquisti di beni e servizi dopo l’approvazione della legge di stabilità, Dott. Marco Massavelli, vice comandante Polizia Locale Druento(TO) - art.94 c.4 bis codice della strada, le novità sull’intestazione temporanea di veicoli dopo l’intervento della giustizia amministrativa, Colonnello dott. Domenico Carola, già comandante Polizia DOMENICA 31 GENNAIO 2016 13 Locale Isernia, esperto in codice della strada, guida sicura il sole 24 ore – codice della strada : le attività di polizia stradale legate agli eventi di protezione civile. L’evento ha ospitato la mostra itinerante “quella divisa macchiata di sangue”, inaugurata nella capitale nel giugno 2014 nell’aula Savarino - Liguori, è stata successivamente esposta nell’auditorium di Scampia (Napoli) nel palazzo del governo di Cosenza, nell’auditorium di Patti (Messina), nel polo fieristico Chiuduno (Bergamo) nella sala Promoteca di Roma, nella galleria Vittorio Emanuele di Milano, nelle giornate di Riccione della Maggioli. L’esposizione è stata visitata da scolaresche, da giovani di ogni ceto sociale, da cittadini e da molteplici appartenenti alle Polizie dello Stato, oltre che da autorità istituzionali civili e militari, l’affluenza degli agenti ed ufficiali di Polizia Locale d’Italia è stata come un fiume in piena che ha reso Onore ai propri eroi deceduti nell’adempimento del proprio dovere. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO In questo saggio, intitolato “Il mio amore: L’Eucarestia Santa Maria Cristina Brando Edizione San Paolo 2015”, Don Nunzio D’Elia ( delegato episcopale del tribunale ecclesiastico regionale della Campania per le cause dei santi ) autore di varie pubblicazioni, affronta con determinazione il problema esegetico, interpretando la spiritualità della Santa nel suo rapporto di amore a Gesù Sacramentato. L’Apostolo, se pur modesto nella sua configurazione cartacea e tipografica, rappresenta, però una “comprensione” corretta ed esaustiva della devozione alle Eucarestia della Santa, nella sua realtà monacale ai primi del ‘900, e che risulta essere l’espressione più qualificante del carisma di Santa Maria Cristina Brando. La consultazione del volumetto è facile ed è finalizzata alle generazioni cristiane, in cui l’autore abbina la narrazione dell’esperienza sofferta di una Santa del nostro tempo, al monito che “… La vita cristiana consiste nell’esercizio della carità …” e su queste virtù teologali e cardinali che il lavoro eseguito si snocciola, sottolineando come la Santa racchiudeva nella preghiera la sua carità cristiana. Questo lavoro di Don Nunzio D’Elia non ha solo come fine la valorizzazione dell’esperienza di vita di Madre Cristina , “… la cui giornata era organizzata in questo modo: lavoro e preghiera, poiché tutto potesse essere una continua disciplina, per rispondere alla bellezza del volere di Dio …” , ma offre, anche, un’importante aspetto del patrimonio culturale e religioso italiano e Recensione di Maria Balsamo al testo di Don Nunzio D’Elia “Il mio amore: L’Eucarestia Santa Maria Cristina Brando Edizione San Paolo 2015” Quando si affronta un argomento affascinante e poliedrico come la nostra “spiritualità” si apre la porta su un mondo vasto che può articolarsi all’infinito. in special modo di quello casoriano in cui ella operò ed in cui brillò come “un foro luminoso”. Il saggio, inoltre prende in considerazione (attraverso varie espressioni della Santa) la forte ricerca di qualità di vita e benessere che si ottiene “ attraverso l’esercizio della carità che deve essere sostenuto dalla umiltà, come segno ineludibile di insegnamento alle consorelle”. Ciò che l’autore sottolinea, con un discorso preciso ed incisivo, è l’importanza delle sofferte esperienze vissute da Suor Maria Cristina, nel settore monacale e la catarsi conquistata nella sua pur breve esistenza ( la Santa nasce nel 1856 e muore nel 1908) che l’hanno portata alla santità attraverso la castità di un cuore puro. L’autore non si sottrae, ad un certo punto, ad esortare il lettore a fare una riflessione attenta sulla propria vita e a considerare la conversione, il mutamento interiore come momento necessario per tutti noi oggi, immersi in una società che purtroppo ha una scarsissima stima della virtù della castità. Nel consiglio evangelico della povertà, l’autore, poi si sofferma sull’importanza che esso ha nella vita religiosa, illustrando come si possa essere,al pari di Santa Maria Cristina : “… felice di accontentarsi di quanto basta per vivere … ” usando “ … il voto di povertà come impegno di distacco per sradicare dal cuore l’egoistico istinto di possesso … ” ed “… aprirsi ad un voto di fiducia assoluto in Dio … ” Nel nostro tempo spesso rivolto ad una società fatta di anomie e rifiuto di valori certi ma scomodi, e piuttosto rivolta agli pseudo - valori dell’apparire, cioè il lusso facile, il denaro, lo spreco egoistico del corpo, la fruizione egoistica dell’ esistenza, è esemplare la stesura del libro di Don Nunzio D’Elia, che risulta essere un lucido documento, un chiaro messaggio di speranza nel campo della ricerca di spiritualità e possibile conquista della santità. E’ una luce d’intelligenza, una chiara risposta alle “conturbazioni” di una falsa società pseudo - cristiana .” Si tratta, in ultima analisi, veramente di un saggio ampiamente approfondito, nella sua esemplare sinteticità e sociologicamente documentato nelle sue annotazioni storiche. Infine possiamo affermare che la straordinaria luminosità del messaggio, il fascino della parola piana e serena, ma comunque pregna di significati illuminati, consentiranno al lavoro di Don Nunzio D’Elia di innalzarsi verso esiti culturali e religiosi di incomparabili significati. DOMENICA 31 GENNAIO 2016 14 KEEWAY GOCCIA 50 cc 1.250 euro SYM SYMPHONY S 50 CC 1.399 euro 125 CC 1.590 euro 150 CC 1.690 euro benelli caffenero 125 CC 1.590 euro 150 CC 1.690 euro LML star 125 CC 150 CC 151 CC 200 CC 1.990 euro 2.090 euro 2.190 euro 2.390 euro kymco people gti 200 CC 2.960 euro 300 CC 3.400 euro kymco x-citing 400 CC 400abs CC 4.850 euro 5.250 euro S.S. 87 KM 8.800 - ADIAC. P. CO COMM. I PINI - CASORIA (NA) TEL 0817585428 - WWW.CERBONEMOTO.IT - WWW.MOTOQUAD.IT I PREZZI SONO F.C. DOMENICA 31 GENNAIO 2016 15 PAOLA CONSOLETTI Il Contrassegno ”H” un diritto per i disabili A.I.A Il Contrassegno H viene utilizzato per la libera circolazione delle autovetture dei portatotori di handicap, viene rilasciato dal Comune di appartenenza, per consentire di agevolare la mobilità dei cittadini con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, previo accertamento sanitario, i nuovi contrassegni H sono in formato europeo e sostituiscono quelli vecchi ancora in circolazione. A Casoria, nel Comune sito in Piazza Cirillo, è ubicato l’ufficio che si occupa con grande impegno, grazie alla Responsabile Sig.ra Anna Maria Vittozzi e le sue collaboratrici del gruppo lavori socialmente utili, dei contrassegni H. La Responsabile spiega che guida gli utenti, soprattutto i più anziani, alla compilazione del modulo di richiesta con i rispettivi documenti, dopodichè sono necessari solo pochi giorni per far si che vengano consegnati, dopo i relativi controlli e l’approvazione del Dirigente, un sistema veloce e pratico. Un altro aspetto importante è che la Sig.ra Vittozzi consiglia gli utenti, di non far sottoscrivere da parte del medico curante il tipo di patologia, in quanto è strettamente personale e non ha importanza per l’autorizzazione. Questo punto è da sottolineare perchè indica con quanto zelo l’ufficio segua l’utente disabile. Nel Comune di Casoria, le richieste dei contrassegni H si aggirano intorno ai cinque/ sei al giorno, questo indica anche la celerita’ del servizio. In questo Comune qualche mese fa, alcuni contrassegni H sono stati sequestrati dai Carabinieri per ordine delle Autorità competenti, e come spiega la Responsabile Sig.ra Vittozzi sono stati effettuati controlli sui faldoni contenenti documenti, richieste per i contrassegni, senza avere alcuna spiegazione, probabilmente giustificata in merito, da parte delle Autorità. Attualmente tutta la documentazione è rientrata negli Archivi degli uffici del Comune di Casoria, ma bisogna sottolineare un elemento fondamentale per quanto riguarda l’archivio, quest’ultimo è aperto a tutti senza nessun controllo e chiave che possa tenere riservati in questi armadi i faldoni con numerosi documenti, i quali presentano ovviamente dati sensibili, quindi la privacy. La Responsabile compie un lavoro idoneo anche da un punto di vista umano, perchè con la sua attenzione semplifica l’aspetto burocratico degli utenti che già presentano problemi di salute e questo, oggi, è difficile riscontrarlo negli uffici pubblici. A I R O S A C .S. ONLUS nale e Professio ormazion Scuola di F ne Cam ta alla Regio a it d re c c A – pania O.S.S. OPERATORE SOCIO SANITARIO O.S.S.S. O.S.S.S. di 1000ore e di 400 ore per chi è in possesso dell'O.S.A OPERATORE SOCIO SANITARIO SPECIALE Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria A.I.A.S. – Sede corsuale Via G. Matteotti n.9 - Casoria (NA) Tel-fax 081/7586774 – 081/5405672 - E-mail: [email protected] Tutti i giorni lavorativi dalle ore 09:00 – 12:00 e 16:00 – 18:00 - Il sabato dalle ore 09:00 alle 12:00 Aiutarci non ti costa niente. Basta opporre la tua firma nel riquadro della Dichiarazione dei redditi, indicando il nostro CODICE FISCALE: 93005880633 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 16 LA Città in…Pillole a cura della Redazione POLITICA - SOCIETA’ - EVENTI La Città Metropolitana si mette in movimento Presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale Nicola Romeo di Sant’Antimo il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Sindaco di Bacoli Josi Della Ragione ed il consigliere comunale di Sant’Antimo Giuseppe Italia incontreranno i cittadini per stabilire le linee guida di un impegno comune per il governo della Città metropolitana per le periferie. Il 3 febbraio alle 18.30; Modera la giornalista de Il Mattino, Nella Capasso. Laboratori itineranti di progettazione partecipata sui parchi pubblici E’ partito, il 26 gennaio, l’edizione 2016 dei laboratori di progettazione partecipata itineranti “Urbact III – Growth by reconversion dedicata ai parchi pubblici della Città di Casoria. Il tour è iniziato con un convegno pubblico svoltasi alla Biblioteca Comunale di Casoria, raccogliendo larghi consensi tra i giovani, le associazioni ed i movimenti; soddisfatto il dirigente del settore tecnico Arch: Salvatore Napolitano. Secondo Focus Group il 2 febbraio, dalle 16,30 alle 19 sempre in biblioteca comunale, dal titolo: i parchi come bene comune. San Biagio, festa patronale Tra fuochi e riti religiosi verrà dedicata al Patrono della Città di Cardito la giornata di mercoledì 3 febbraio la Solenne Celebrazione Eucaristica, ricordando il decreto di erezione a Santuario della Chiesa parrocchiale di Piazza Garibaldi. GLI AUGURI dei nostri lettori …a nonna Teresa Hai superato con forza e coraggio le grandi delusioni e sofferenze della vita. Tanti auguri per i tuoi 89 anni dalla tua famiglia. Ai Sacri Cuori la commedia “Senza solde nun se cantano messe” Oggi, domenica 31 gennaio, alle ore 20.30, presso il Teatro Sacri Cuori di Afragola, si terrà la commedia teatrale “Senza solde nun se cantano messe” con Sabatino Laurenza, Maria Onorato, Angelo Senese, Alessia Ramaglia e tanti altri per la regia di Sabatino Laurenza. Marcia della Pace In occasione della Giornata della Pace, Domenica 31 Gennaio la comunità di San Benedetto Abate a Casoria vivrà la Marcia con la partecipazione di molti fedeli e di molti fanciulli. La partenza dalla Chiesa di San Benedetto è alle ore 11.30. La manifestazione interesserà le seguenti vie: Chiesa, via Nicola Rocco, via Manzoni, via Aldo Moro, traversa Aldo Moro, via Filangieri, via Salierno, via San Benedetto, Chiesa. 31 gennaio: Festa liturgica di San Giovanni Bosco e di San Ciro La Parrocchia Maria SS. Assunta di Frattamaggiore e il Centro Don Bosco alla Doganella celebrano la Festa Liturgica di San Giovanni Bosco, Patrono degli educatori e Protettore della Gioventù. Festa Patronale a Portici per la ricorrenza liturgica di San Ciro, la cui tomba trovasi nella Basilica del Gesù Nuovo a Piazza del Gesù. Auguri ai tantissimi Ciro che festeggiano in questa ricorrenza liturgica il loro onomastico www.casoriadue.it DOMENICA 31 GENNAIO 2016 17 IDA PICCOLO BIAGIO IZZO: L’AMICO DEL CUORE La regia è di Vincenzo Salemme e l’interprete principale è Biagio Izzo; divertimento e comicità assicurati vede Biagio ed altri attori in scena al Teatro Italia di Acerra in una commedia di equivoci e comicità partenopea, dove ogni attore si veste di un ruolo per nascondere ciò che realmente è. Biagio collaborare con Vincenzo Salemme com’è stato? “La regia e il testo sono di Vincenzo Salemme, insieme abbiamo iniziato e spero continui anche per il prossimo anno, uno spettacolo molto bello perché aldilà della trama piace perché è il primo film che ho fatto con Vincenzo, quindi ci accomuna questa grande nostalgia, e quando me l’ha proposto sono stato davvero orgoglioso perché è un lavoro straordinario, ha cambiato un pò i caratteri dei personaggi rispetto alla prima edizione poiché nato come primo desiderio nel 1991 in un unico atto, poi portato a due atti diventando “ L’Amico Del Cuore” e questo lo rende del tutto nuovo nonostante la gente già conosca la trama, se lo gode a piene mani”. Come ti sembra la nuova compagnia con degli ottimi interpreti? “Io mi sono avvalso sempre di attori bravi non improvvisati, poi è chiaro che ci sono giovani che devono crescere inserendosi in un gruppo già affermato, per me è fondamentale per la resa dello spettacolo, penso che in teatro se sei bravo è perché l’altro è bravo, mai da soli”. Della tua città cosa diciamo? Napoli è la città più bella del mondo , tanti amici attori mi dicono che preferiscono vivere qui, e questo per me è motivo di gioie e soddisfazioni”. Perché devono seguire questo spettacolo? “Noi sudiamo, fatichiamo e ci impegniamo tanto con una signora compagnia, il titolo è una garanzia -conclude Izzo- e basterebbe solo questo per far si che il mio caro pubblico veda questo spettacolo”. Un plauso particolare oltre alla scrittura e alla regia, va al cast di attori d’eccezione che con la loro sinergia sul palco hanno trascinato gli spettatori guidandoli tra risate e riflessioni quello che è stato ad Acerra; una serata sold-out. PER LA TUA PUBBLICITA CHIAMA IL 3384356954 FARMACIA ZENATTO s.a.s. MISURAZIONE PRESSIONE GRATUITA AUTOANALISI - CUP ARTICOLI PER L’INFANZIA DERMOCOSMESI APERTA 24 ORE TUTTI I GIORNI Via Nazionale delle Puglie, 9 - Casoria (NA) Tel/Fax 081.7590590 [email protected] DOMENICA 31 GENNAIO 2016 18 GIUSEPPE NAPPA Filumena Marturano di Gloriana e Mascia conferma il successo di pubblico al Teatro Troisi di Napoli Filumena Marturano dopo il successo del San Ferdinando di Napoli e di altri teatri conferma anche al Teatro Troisi di Napoli. Una commedia scritta e portata in scena nel 1946 da Eduardo De Filippo, interpretata dalla grande cantante e attrice Gloriana nel ruolo di Filumena Marturano e dal grande attore che da giovane ha lavorato nella compagnia di Eduardo, Nello Mascia nel ruolo di Domenico Soriano, curatore anche della regia dello spettacolo. Una commedia interpretata veramente in modo magistrale alternata da momenti di divertimento e altri di grande emozione. Una commedia ancora molto attuale, sembra che il grande Eduardo l’abbia scritta nei nostri tempi. Nel seguire lo spettacolo anche consapevole della maestria di Gloriana e di Mascia rimango davvero incantato dalla bravura di questi due grandi. Ci sono monologhi che lasciano senza fiato. Molto commovente inoltre il monologo di Gloriana, seduta sulle scale del palco rivolto alla Madonna e di grande bravura è stato Mascia sia nella parte in cui è stato preso in giro da Filumena per il falso matrimonio, sia quando lui nella scena finale vuole confessare ai figli di Filumena di non volerla sposare più e loro lo chiamano papà. Interpretazioni eccezionali. Una compagnia davvero di bravi e professionisti attori formata da : Cloris Brosca, nel ruolo di Rosalia Solimene, Giancarlo Cosentino, nel ruolo di Alfredo Amoroso, F. Maddaloni, nel ruolo di l’Avvocato Nocella, Francesca Golia, nel ruolo di Diana, Antonio D’Avino, nel ruolo di Michele, Antonio Filogamo, nel ruolo di Umberto, Gianluca D’A- gostino, nel ruolo di Riccardo, Rossella Amato, nel ruolo di Lucia cameriera, Valentina Elia nel ruolo di Teresina la sarta, Sergio Caporaso, nel ruolo del facchino. Le musiche dello spettacolo sono state curate dal maestro James Senese. La scenografia di Raffaele Di Florio, aiuto regia Francesco Maddaloni, costumi di Luca Sallustio e direttore della fotografia Lucio Sabatino. Uno spettacolo da vedere, da applaudire. Un teatro che fa rivivere gli antichi sapori della professionalità attoriale e del piacere di gustarsi il vero Teatro. [email protected] VIALE RISORGIMENTO, 6 80026 CASORIA (NA) STAMPA OFFSET - DEPLIANTISTICA MANIFESTI - EDITORIA GRAFICA COMPUTERIZZATA STAMPA DIGITALE - VOLANTINI DOMENICA 31 GENNAIO 2016 19 ANTONIO VALENTI Sogno di una notte di mezzo inverno: Parigi tre carte e tre campane senza bancariello … Caro Direttore, Paris mon amour: il sogno di una vita che si realizza, la Parigi delle Follie Berges, di Brigitte Bardot, delle sorelle Kessler, dei Champs Elisee e della Torre Eiffel. Ti immagini già lo schianto degli amici quando sentiranno, e invece Naturalmente, avevi prenotato il viaggio prima… Naturalmente….. Po anche tu, Direttore… Sarai il nostro inviato a Parigi, sui luoghi dell’attentato! Mi sento un poco la Oriana Fallaci inviata di guerra con la faccia incazzata e pensare che ero partito per fare l’emigrante alla Troisi, sparandomi la posa con i selfie come si usa oggi. Figurati, Direttore, che ho scoperto il motivo per cui tutti vanno al Louvre: non è, come pensavo, che era per vedere le opere d’arte, la Gioconda in primis, ma per farsi i selfie con Monna Lisa la quale, se uno guarda attentamente, un poco ha cambiato il suo leggendario e indefinibile sorriso: è come se le guance si fossero un poco “gonfiate”, insomma ora si può dire, si è proprio “abbuffata” con tutti questi selfie che la poverina manco la guardano più, arrivano già girati di spalle e scattano, poi il quadro se lo guardano con calma a casa e con gli amici direttamente sullo smartphone. A Capodichino il check in è stato alquanto morbido è un poco mi distendo, ma appena sbarcato ad Orly, sul telefonino il primo messaggio, come avrà fatto con la tempistica non ti so dire, è di Anna Solo Viaggi. Vuole portarmi a Teano e Paestum, non perdere l’ occasione di un viaggio irripetibile! A me che sto a Parigi! Vuoi vedere che ho sbagliato il viaggio della vita e il tour operator? All’Ufficio Informazioni la madame addetta, sarà l’unico francese che incontro a parlare italiano e a spiegarsi bene, distribuisce ticket e buoni consigli. State attenti ai ladrì. In effetti, le spiego, un poco di naso ce l’abbiamo, qualche mariunciello anche dalle nostre parti pure ci sta: madame mi ferma categorica e scandalizzata. No, monsieur, da voi è tutt’altra cosa, i ladri sono napoletani, siete abituatì: da noi vengono da altri paesi e, poi, da voi c’è lo scippò che da noi non c’è. + accorgi. Loro, però, nella loro megalomania non usano la minuscola pallina ma una palla da tennis e, di conseguenza, occorrono campanelle adeguate che sembrano le campane della Chiesa del Carmine. In più, forse ci sono work in progress, sono sforniti del bancariello e si arrangiano per terra. Ti dirò, direttore, che il cartaro che ho visto era particolarmente sfortunato: i clienti erano un gruppetto variopinto con una signora che vinceva sempre, a colpi di 50 euro per volta, povero giocoliero! A pensarci bene una cosa così mi sembra di averla vista anche da noi, zona Ferrovia, e anche là c’era una signora che vinceva sempre, solo 20 euro per volta lei, poveraccia Sono rimasto, Direttore, vista la vastità del fenomeno, col dubbio se sono le signore ad essere particolarmente brave o i giocolieri ad essere distratti e sfortunati. Anche per le misure di sicurezza fanno un poco come noi, dove ci sono i poveracci non c’è nessuno, mentre c’è molta attenzione e presenza per, come i cosiddetti obiettivi sensibili: i Ministeri, gli Uffici Pubblici e i monumenti, là vedi camionette, blindati, polizia ed esercito oltre la cerimonia ormai consueta dello “spogliarello” per ogni passaggio “istituzionale”, tra poco anche per andare in bagno per cui conviene sempre, per evitare “incidenti” , prepararsi per tempo che quelli manco là te la fanno passare liscia. Al quartiere latino sono del tutto insensibili, non ti fanno mai spogliare, forse pensano che possano essere gli indigeni a spogliarti per farti uno scherzo. Telefono in.... TELEFONO IN.. Mi allontano, Direttore, prima che anche madame possa invocare il Vesuvio modello Mastro Lindo come i suoi confratelli di casa nostra: Paese che vai idiota che trovi, non solo da noi la mamma degli idioti è sempre incinta, anche là sono si prolifica evidentemente ad abundantiam. In verità, nazionalità a parte, Direttore, mi rendo conto che questi manco “scarseano”. Il gioco delle tre carte viene servito alla carta, in molte piazze specialmente nei paraggi della Torre Eiffel e della Basilique du Sacrè-Coeur a Montmartre, nella versione delle tre campanelle con la pallina che cambia campanella e manco te ne Tutto incluso a soli 30€ 15€ al mese Via G. Carducci, 8 Casoria (Na) Info 0815405264 [email protected] Via Carducci, 8 – Casoria Tel. 0815405264 20 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 21 CIRO TROISE Giuntoli, l’allievo che sfida il maestro Paratici ma il gap con la Juventus è ancora ampio Nei giorni in cui Cristiano Giuntoli Grassi è la risposta imbastiva la trattativa con il Napoli a Mandragora, per diventare il nuovo direttore sporla “Giovane Italia” tivo, era a Berlino a vedere la finale di Champions League tra Juventus e torna ad essere apprezzata Barcellona. Non era la classica tapma per competere pa imperdibile per un appassionato di calcio ma per il direttore sportivo stabilmente con la Juventus reduce dal miracolo Carpi si trattava bisogna investire di un viaggio dovuto all’amicizia con Fabio Paratici, l’anima tecnica della su stadio e settore giovanile dirigenza bianconera. Marotta s’occupa dell’aspetto gestionale, il guru della programmazione calcistica in casa Juve è Paratici, un esempio per Cristiano Giuntoli. C’è sintonia tra i due, lo dimostra anche il lavoro, la preferenza per il mercato italiano, l’attenzione costante ai giovani da acquistare prima che il prezzo del cartellino diventi spropositato e il mirino sulle categorie minori alla ricerca della scoperta stile Letizia o della plusvalenza che per glior calcio d’Italia emozionando tanesempio potrebbe produrre in futuro tissimo il pubblico del San Paolo. Un meccanismo tattico curato nei detun’operazione alla Gnahorè. La Juventus in questo mercato non ha tagli, una squadra corta che ha degli potenziato una rosa completa in tutti i automatismi splendidi in entrambe le reparti, solo un colpo di grande spesso- fasi. I sogni sono legittimi, è un grupre alla Gundogan avrebbe potuto eleva- po che convince ma ha degli interpreti re il livello della squadra di Allegri ma che hanno un peso specifico impresha lavorato per il futuro. Ha acquista- sionante, molto difficili da sostituire: to Rolando Mandragora, il talento più Koulibaly, l’unico difensore rapido ed promettente del calcio italiano valutan- esplosivo in rosa, Hamsik, l’elemento do il rapporto età-qualità calcistiche e in grado di cucire i reparti e guidare la ha stretto una sinergia interessante con transizione tra le due fasi, Callejon, il il Sassuolo, monitorando Trotta e Sen- “motorino” sulla fascia destra che per si oltre a Berardi nella squadra di Di intensità e senso tattico non ha sostituiti, e Higuain, che, però, sarebbe indiFrancesco. In casa bianconera possono permet- spensabile in qualsiasi squadra. tersi il lusso di parcheggiare in pan- Giuntoli finora ha arricchito il cenchina calciatori del calibro di Asa- trocampo con un giovane molto intemoah, Lemina, Rugani, Morata, Zaza, ressante che può dare un ricambio ad nel mercato di riparazione c’è poco Allan: è Alberto Grassi, un centrocamda completare. La storia del Napoli pista di sostanza, dotato di spiccate è completamente diversa, gli azzurri capacità nel recupero palla e anche diavevano programmato la stagione sul screti tempi d’inserimento. Ha perso4-3-1-2, con Saponara primo obiettivo nalità ma dovrà superare l’esame del e Soriano l’alternativa di livello trattata San Paolo e della realtà d’alta classifica fino alle ultime ore dello scorso merca- ma è un rinforzo valido soprattutto in to estivo. Il passaggio al 4-3-3, il rendi- prospettiva. Grassi nella sfida Giuntolimento straordinario, il ricorso costante Paratici è la risposta a Mandragora, è ai “titolarissimi” in campionato hanno la “Giovane Italia” che cura l’overdose trasformato la storia della stagione. Il di stranieri mediocri del calcio italiano. film dell’”anno del ridimensionamen- Non si tratta del “colpo da scudetto” to” ha lasciato spazio ad una squadra ma con i parametri finanziari del Nache diverte e vince esprimendo il mi- poli è difficile immaginare che si pos- sa compiere un acquisto del genere a gennaio. Ha ragione Maurizio Sarri quando dice che questo calciomercato non cambia gli obiettivi stagionali. Riguardo alla difesa, la programmazione del Napoli non è stata all’altezza, a fine mercato De Laurentiis e Giuntoli stanno cercando un “tappabuchi”, un quarto difensore perché in realtà su Luperto ci credono in prospettiva ma non nell’immediato. “E’ il nostro quarto difensore ma non è ancora pronto”, rivelò Maurizio Sarri dopo la partenza di Henrique. La terza stagione vissuta stabilmente in maglia azzurra gli consentirà di essere considerato un prodotto del vivaio nella prossima stagione, probabilmente senza la riforma sarebbe stato ceduto in prestito visto che le squadre interessate erano tante. L’obiettivo era Maksimovic ma il Torino non ha voluto cederlo, il piano B Tonelli ma anche il ds Carli ha declinato tutte le proposte e allora dovrebbe arrivare uno tra Barba e De Maio, giocatori che non hanno brillato finora con le maglie di Empoli e Genoa. A questo punto perché non riportare a casa Izzo e correggere uno dei più gravi errori di mercato degli ultimi anni? Il Napoli è a +2 sulla Juventus e a +6 su Inter e Fiorentina che stanno provando a rinforzarsi ad ampio raggio in questa sessione di calciomercato. La Champions fa gola a tutti ma sul campo e sul mercato il Napoli ha il dovere di dare linfa all’impresa che sta realizzando. Considerando gli ultimi quattro campionati, tra i bianconeri e gli azzurri c’è un gap complessivo di settanta punti, questo dato è significativo riguardo alla stagione strepitosa del Napoli di Sarri ma mette in luce anche il divario strutturale tra le due realtà. Non nasce sul campo ma fuori, nel calcolo del fatturato e del monte ingaggi e De Laurentiis ha una sola strada per essere competitivo sul lungo periodo ai bianconeri: investire sullo stadio facendolo diventare una macchina che produce ricavi, sul settore giovanile in modo che siano di più gli “Insigne” in organico e seguire la strada della crescita a livello societario, a cominciare dalle strutture, il “bigliettino da visita” per ogni professionista che arrivi a Castelvolturno. 22 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 DOMENICA 31 GENNAIO 2016 23 CIRO TROISE La Giovane Italia, la “guida” imperdibile sui giovani talenti italiani Il calcio italiano ha nei suoi mali l’overdose di stranieri mediocri che in ogni sessione di mercato invade le nostre squadre. La risposta a tale processo è la cura nei settori giovanili, la fiducia nei talenti che emergono dai nostri vivai crescendo come uomini oltre che da calciatori. La guida “imperdibile” è la Giovane Italia, almanacco con le schede di circa cinquecento talenti under 19, ragazzi tra i ’96 e i ‘2001 che fioriscono non solo nelle realtà di A e B ma anche nella “desolata” Lega Pro. Per sapere tutto sulle giovani promesse del calcio italiano, basta cercare La Giovane Italia sul sito della casa editrice Zambon. Il libro può essere ordinato via e-mail ad [email protected], via fax allo +39.0421.369875 oppure telefonando al numero +39.0421.351366 dalle ore 08.30 alle ore 13.00. Tutte le schede sono comprensive di foto, di dati, di curiosità sul percorso di crescita di ogni ragazzo ma quest’anno non mancano le novità. Impreziosiscono il libro le prefazioni del presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi, dell’allenatore del Frosinone Roberto Stellone, del capitano del Sassuolo Francesco Magnanelli e di Enrico Sbardella e Rita Guarino, che rappresentano il mondo del calcio femminile, new entry in quest’edizione de “La Giovane Italia”. Non vi resta che prenotare e tuffarvi nel racconto dei “talenti del domani”. Augurissimi “Nanodispositivi per il rilascio controllato di farmaci” AUGURI ALLA DOTTORESSA FLORIANA ALAIA PER LA LAUREA in ingegneria biomedica Università federico II RELATRICE PROF.ssa Assunta Borzacchiello DOMENICO BORRIELLO I mille problemi del sottosuolo Claudio Chiappetti E’ da tempo che CasoriaDue segnala la porosità e i pericoli del sottosuolo groviera del nostro comune. La nostra città, infatti, sorge su un territorio che, subito dopo il secondo dopoguerra, è stato protagonista di attività estrattive di tufo e lapillo destinati al settore dell’edilizia. Secondo gli esperti del settore, ciò che servirebbe per mettere in sicurezza l’incolumità dei cittadini è uno studio geologico serio e approfondito per andare a stabilizzare e consolidare il sottosuolo. La cronologia degli episodi legati a questo problema è veramente lunga, basterebbe citare i casi di via Cardinale Castaldo e via Enrico Caruso, che purtroppo non sono nemmeno gli unici. La foto allegata all’articolo riguarda la situazione dell’ultima strada citata, dove si è operato con il solito intervento “tampone”. Non vorremmo sembrare ripetitivi, ma ci auguriamo che questa situazione possa cambiare quanto prima. Per i tuoi lieti eventi Feste di Compleanno Battesimi & Comunioni Per Contatti: 3471077260 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000 Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 28 GENNAIO 2016 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: [email protected] 24 DOMENICA 31 GENNAIO 2016