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4 passi per creare un Innovation Lab
passi per creare un Innovation Lab 4 passi per creare un Innovation Lab Fai evolvere il tuo business con un nuovo approccio all’innovazione SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione indice Cosa vuol dire innovare? 05 Come portare innovazione nella 10 tua azienda 1. Fai il salto di pensiero: 14 l’IT Transformation 2. Coinvolgi le persone giuste al 19 posto giusto 3. Diffondi la nuova cultura 24 aziendale: condivisione e learning by doing 4. Non rimandare. Costruisci ora il 28 tuo Big Data Innovation Lab Sas Lab for Hadoop: il motore del tuo laboratorio d’innovazione 33 4 5 cosa vuol dire innovare? SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione T Trattare di innovazione, oggi, non è certamente un fatto originale. Bastano veloci ricerche on e offline per capire che innovazione e tecnologia sono strettamente correlate, l’una influenza l’altra, si orientano e si sviluppano in una relazione biunivoca. Negli ultimi anni innovazione e tecnologia hanno trovato nei Big Data una forte spinta alla crescita in direzione human support, ovvero verso una semplificazione della vita delle persone. L’interconnessione tra infrastrutture che possono essere installate nelle abitazioni, o tra gli oggetti usati nella vita privata e professionale comporta un continuo scambio di dati. L’Internet of Things, ha recentemente dato il via al processo di ‘smartification’ (Smart Home, Smart Cities): oggi è possibile, per esempio, attraverso la connessione internet, modificare, a seconda delle proprie necessità, le funzionalità del termostato di casa o prenotare un taxi attraverso un’applicazione. Innovare però non vuol dire solo demo di prodotti o wearable. 6 Cosa vuol dire innovare? Proprio quest’anno (3/2015) la legge italiana ha definito come PMI innovative quelle imprese che soddisfano determinati parametri di innovazione tecnologica. Di conseguenza, tutte le altre aziende vengono contrapposte alle imprese innovative e alle start-up, strutture (se così si possono definire) agili e snelle, nate da programmi di found-raising per lo sviluppo del settore tech. Ma allora, fare innovazione è possibile solo nelle PMI innovative o nelle start-up? La risposta è no. INNOVARE significa anche MIGLIORARE un prodotto o un servizio esistente sulla base del bisogno espresso dal cliente, dando al risultato ‘finale’ un valore aggiunto, che permetta al produttore/fornitore di guadagnare competitività nel mercato. Già J. Schumpeter nella ‘Teoria dello sviluppo economico’ del 1934 aveva distinto tra due tipi di innovazioni e le aveva classificate a seconda del loro grado di novità: • innovazioni incrementali, che consistono in un miglioramento o in un adattamento di una tecnologia già esistente; • innovazioni radicali, che comportano una rottura con la tecnologia disponibile in precedenza. Per esempio, l’introduzione di Internet può essere considerata un’innovazione radicale. 7 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione Innovazione quindi non è solo un concetto moderno indissolubilmente legato alla tecnologia. È una forma mentis che può coinvolgere più livelli sociali, politici e di business. Perché oltre a ‘portare qualcosa di nuovo’ innovare vuol dire introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti e nuovi modelli. Portare innovazione nelle aziende è di norma il focus del reparto di Ricerca e Sviluppo (R&D). Ricerca e Sviluppo non sempre sono circoscritti a spazi fisici: in alcune aziende, ad esempio, la ricerca è costante e i supporti tecnologici diffusi (le cosiddette Hardware Commodities) sono sufficienti per svolgere entrambi i compiti. Per rispondere ad esigenze innovative di business è oggi consuetudine rivolgersi a risorse esterne: agenzie o consulenti, che possono adottare temporaneamente una funzione manageriale o diventare responsabili della ‘trasformazione’ di un processo. Seppur professionali però, queste figure altamente specializzate rappresentano spesso un costo difficile da sostenere e non sempre, quando viene coinvolta l’area tecnologica, sono in grado di creare un ponte tra questo dipartimento e l’area business. Mentre è proprio il punto di incontro fra l’esperienza, le tecnologie e la conoscenza del territorio e dei processi a rappresentare una grande opportunità di crescita in termini di competitività. 8 Cosa vuol dire innovare? Questo fattore e la recente scoperta del potenziale innovativo proveniente dall’analisi dei dati hanno portato alla nascita di una nuova esigenza: la presenza in azienda di un luogo di collaborazione tra le divisioni aziendali con una vasta gamma di funzionalità di ricerca, insieme a tecnologie e competenze specialistiche nell’ambito dell’IT. 9 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione come portare innovazione nella tua azienda 10 Come portare innovazione nella tua azienda S Secondo il report di Forbes Insight e KPMG del 2014, “Business Transformation and the Corporate Agenda” i tre ingredienti principali dell’IT Business Transformation sono: 1. UNA NUOVA CULTURA AZIENDALE 2. IL RINNOVAMENTO DEI PROCESSI 3. LA MISURAZIONE BASATA SUI DATI Una recente ricerca di Accenture e General Electric (“How the Industrial Internet is Changing the Competitive Landscape of Industries”, 2014) ha rilevato, inoltre, che l’87% delle imprese sostengono che le analisi sui Big Data rimodelleranno il contesto competitivo delle loro Industry nel giro di soli 3 anni. I software di Big Data Analytics da soli non sono sufficienti a dominare la trasformazione del contesto competitivo: un accesso trasversale alle tecnologie, assieme ad un luogo dedicato a portare innovazione in tutti i livelli organizzativi, diventano misure necessarie per anticipare trend e non subire passivamente i mutamenti del mercato. 11 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione Un laboratorio basato sull’uso dei dati aziendali Sappiamo che l’interconnessione crea una quantità di dati impressionante ogni secondo, strutturati e destrutturati. E che le organizzazioni di qualsiasi dimensione hanno bisogno di analizzare per trovare informazioni preziose, prendere decisioni corrette e guadagnare competitività. Di questa necessità e di come le aziende possano sfruttare al meglio il valore dei dati che producono continuamente, ci siamo occupati nel primo e-book ‘4 Motivi per cui non puoi più fare a meno della Data Visualization’, un contenuto chiave per conoscere tutte le potenzialità derivanti dalla visualizzazione dei dati. Gli archivi informatici, i Data Warehouse, sono stracolmi di dati (motivo per cui parliamo di Big Data), che se non trasformati in informazioni utili a fini decisionali e se lasciati inutilizzati, comportano solo un aumento della complessità e dei costi fissi. Creare un ambiente il cui obiettivo principale è portare innovazione a partire dai Big Data non implica necessariamente l’uso di uno spazio interno all’azienda da adibire ex novo: possono essere sufficienti le infrastrutture già presenti, o può esserci bisogno solamente di un potenziamento di esse. L’azienda, per essere sempre competitiva, ha bisogno di informazioni aggiornate e costanti. Creare un laboratorio d’innovazione in questo senso rappresenta una bussola 12 Come portare innovazione nella tua azienda per prendere decisioni corrette in tempi brevi, grazie a report visuali, facili da consultare. Se l’output della Ricerca e Sviluppo sono i brevetti o le pubblicazioni scientifiche, entrambi volti al miglioramento di prodotti e servizi già esistenti, quello di un laboratorio dedicato all’innovazione è un insieme di report e analisi accessibili all’imprenditore o al management che permetta loro di prendere decisioni veloci basate su informazioni reali. Informazioni che provengono dall’interpretazione dei dati e che appartengono, in prima battuta, al comparto IT: per questo motivo, nelle aziende impegnate su questo fronte, si sente parlare spesso di processo di IT Business Transformation. Ma quali sono i quattro passi fondamentali rendere operativo un Laboratorio di Innovazione, capace di far evolvere la tua azienda, partendo dai dati che hai? Di seguito parleremo di alcuni aspetti che culturalmente e tecnicamente derivano dalla creazione di un ‘luogo’ aziendale altamente innovativo, proponendo una breve e pratica guida. 13 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione 14 1. Fai il salto di pensiero: l’IT Transformation 1. Fai il salto di pensiero: l’IT Transformation L L’introduzione di nuovi canali di vendita (es: l’e-commerce) e l’utilizzo di piattaforme di condivisone delle preferenze personali, usate oggi dai brand per coinvolgere ed attirare potenziali nuovi clienti (es: social network), ha radicalmente cambiato il bacino d’azione delle aziende che sono entrate in possesso di una miriade di dati. I dati sono la base dell’innovazione: senza di essi si rischia di prendere decisioni di business fondate solo su sensazioni e non su informazioni certe e reali. Per far sì che questo non accada, occorre fare un salto di pensiero verso quello che viene comunemente definito l’IT Business Transformation. Ci riferiamo a un salto di paradigma, un passaggio, che parte dalle tecnologie per poi inserirsi nei processi di business. In termini di investimenti ciò vuol dire sostituire i vecchi sistemi gestionali con soluzioni più snelle e agili, che riescano a ricavare tutto il valore nascosto nei Big Data. 15 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione La necessità di raccolta e processamento dei Big Data a fini di business ha innescato il processo di Digital Business Transformation, che consiste nella digitalizzazione dei processi di tutta l’azienda. I Big Data aziendali sono tutti quei dati che vengono prodotti in azienda o provengono dall’ambiente esterno: anagrafici, di vendita, di marketing, di organizzazione e processi interni (ecc.) e che, fino a qualche anno fa, rimanevano ad uso esclusivo dell’IT. Se la Digital Business Transformation comporta la capacità di raccolta dei dati provenienti dalle divisioni aziendali il processo di IT Transformation presuppone la presenza di un luogo di analisi e modellizzazione degli stessi, unito alla capacità dell’IT di produrre informazioni di valore da condividere a tutti i livelli. In ogni settore, la necessità di aumentare la velocità e abbracciare questa trasformazione sta aumentando. Nuovi player con modelli di business dirompenti stanno già guadagnando quote di mercato e le tecnologie basate sui Big Data costituiscono un aiuto per sfuggire alla ‘trappola’ della modernizzazione. Secondo l’ “Agility Research” di BTM grazie al rinnovamento degli strumenti/soluzioni tecnologiche, le aziende possono realizzare enormi risparmi sui costi, liberando disponibilità di badget per investimenti in infrastrutture più agili. La riduzione dei costi di impresa è oggi all’apice della lista di priorità di CEO e piccoli imprenditori: i leader IT sono chiamati, non solo a tenere sotto controllo gli 16 1. Fai il salto di pensiero: l’IT Transformation investimenti, ma anche a favorire la trasformazione, modificando la relazione tra IT e il business. I leader IT devono saper diventare business leader e potenziare la produttività e la profittabilità dell’azienda attraverso una visione inter-disciplinare. La natura delle infrastrutture in sé si è evoluta. Una volta il compito del CIO (Chief Information Officer) era di implementare le infrastrutture per supportare l’attività delle aziende. Oggi, con la ‘democratizzazione dell’IT’, occorre un cambio di mentalità. I leader IT devono chiedersi cos’è più importante - focalizzarsi sulle infrastrutture o sulla condivisione delle best practice e sul lavoro di squadra? (‘Business Transformation through IT Transformation. Leveraging the new economics of IT’. Report VMWare featuring Gartner) L’ IT Transformation è il punto di partenza per la trasformazione dei business e non può avvenire senza questo cambio di mentalità. Abbracciare questa evoluzione di pensiero è il primo passo verso il processo di Digital Business Transformation e di trasformazione dell’IT. Solo a questo punto sarà necessario: •Assumere un CIO o un responsabile dell’area tecnologica che, attraverso la formazione/consulenza erogata dalle società di hardware e software vendor in ambito Big Data, operi come un ponte di comunicazione tra uffici IT e Business; 17 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione •Formare un team composto da Data Scientist, che conosca le tecnologie e sappia governare il flusso informatico di origine dei dati, identificare problemi di business risolvibili attraverso l’analisi dei dati e comunicare i risultati con chiarezza al Top Management; •Investire in una piattaforma di storage ed elaborazione dei dati, assieme ai software, necessari per creare report visuali e facilmente consultabili da tutti i rami d’azienda. La visione dell’IT come un servizio trasversale a tutta l’azienda può cambiare le regole del gioco e portare le organizzazioni a progredire insieme al mercato. Avere un Big Data Innovation Lab facilita la trasformazione attraverso una struttura agile, trasferisce in-house le capacità e il sapere analitico-tecnologico necessari a sfruttare le potenzialità dei Big Data. 18 19 2. Coinvolgi le persone giuste al posto giusto SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione C Chi deve assumere la guida di un Big Data Innovation Lab aziendale? Come deve essere composto il suo team? Solitamente nelle grandi aziende la figura dedicata alla direzione strategica dei sistemi informativi è, come già accennato, il CIO. La sua posizione manageriale comporta, tra le altre attività, la valutazione e l’eventuale acquisto di infrastrutture tecnologiche in grado di adattarsi al meglio ai processi aziendali. Disporre in azienda di una figura di questo tipo con le conoscenze e l’esperienza adeguate è essenziale per sfruttare a pieno le funzionalità del laboratorio innovativo. I CIO stanno attraversando una fase complessa. Cloud, Big Data, Mobile e Social Network rappresentano oggi le sfide più critiche per molte aziende. Business Digital Transformation e IT Transformation sono la risposta a queste sfide dalle quali gli stessi Chief Information Officer non possono più sottrarsi. La maggior parte delle divisioni IT sono però ancora focalizzate sull’ottimizzazione e la conservazione 20 2. Coinvolgi le persone giuste al posto giusto dell’esistente, senza rendersi conto dell’opportunità proveniente, per esempio, dai servizi digitali applicati ai canali di distribuzione, adottabili solo dopo la trasformazione digitale di tutte le funzioni aziendali, dal marketing alle vendite, fino alla produzione. La vecchia mentalità a “silos” rappresenta un freno nei confronti della trasformazione: i dati da analizzare devono provenire da tutti i rami dell’azienda e devono rispondere ad una precisa Data Governance. Per questo motivo la trasformazione deve partire dall’ area IT. Il leader designato è quindi il CIO, il quale, insieme al team, non dovrà più utilizzare la tecnologia semplicemente per supportare i processi di business, ma anche per modellarne le strategie. Il CIO ha quindi nuove priorità: •adottare sistemi e soluzioni che permettano di guadagnare un vantaggio competitivo, non dare solo supporto; •guidare la produttività e le revenue provenienti dall’IT; •implementare e favorire processi condivisi; •non scegliere solo sulla base dei costi; •diventare un vero e proprio creatore di valore di lungo periodo. 21 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione Il ruolo del CIO sta cambiando all’interno dell’IT e di conseguenza anche il valore che i dipartimenti IT trasferiscono. La capacità di leadership del CIO diventa cruciale sia nello sviluppo della relazione tra IT e stakeholder, sia per guidare il processo di trasformazione dell’ ‘IT come servizio’. I CIO devono crescere e diventare dei business leader proattivi, il loro lavoro non deve consistere più nell’essere di supporto al team IT. Abbracciando un approccio proattivo, sia nei confronti delle soluzioni adottate sia nei confronti degli utilizzatori delle soluzioni stesse e diventando sempre più agili e flessibili, i dipartimenti IT e i loro leader possono diventare i veri creatori di valore. (‘Business Transformation through IT Transformation. Leveraging the new economics of IT’. Report VMWare featuring Gartner) Occorre creare all’interno dell’IT una nuova area di innovazione e ricerca sui Big Data dell’azienda, che racchiuda competenze analitiche necessarie a sviluppare un team in grado di esplorare, visualizzare ed eseguire analisi utili al business e al futuro dell’azienda. Se prima l’area IT aveva una struttura piramidale e l’ufficio del CIO era parte dell’IT Management la nuova area IT risponde ad un modello diffuso, dove tutte le figure fanno parte di un rete flat interconnessa da cui provengono tutti i dati che devono essere analizzati. Per estrarre le informazioni giuste dai dati, occorrono grande capacità di calcolo e potenti motori analitici. Mentre l’installazione delle infrastrutture è compito delle società che forniscono soluzioni di analisi dei 22 23 2. Coinvolgi le persone giuste al posto giusto Vecchio Modello dell’IT Nuovo Modello dell’IT CIO CTO CDO CMO 1. Management IT Agenti CIO CTO eg ns Co k& ac Project Manager or t Operations o Team Leader 3. Fornitori & Stakeholders Utenti Business Unità di supporto (Legale, Risorse Umane, Compliance) Sviluppatori pp db Venditori su Fe e Analisti e& Sviluppatori n zio 2. Staff IT Provider di servizi e Dir ne CAMBIAMENTO Sponsors Analisti Terzisti Management Sponsor Unità di supporto (Legale, Risorse Umane, Compliance) Terzisti Provider di servizi Venditori Operations Utenti Business Fonte: www.dionhinchcliffe.com/ Big Data, l’utilizzo di queste soluzioni è diffuso a vari livelli aziendali, anche grazie alla nuova figura del Data Scientist. Con le sue capacità di analizzare e interpretare dati, il Data Scientist riesce a coniugare le conoscenze relative alla gestione e all’interpretazione dei dati con le competenze funzionali e di processo delle aree più calde del business. Il Big Data Innovation Lab non può quindi funzionare senza: •la presenza di uno o più Data Scientist guidati da un leader IT; •un ‘ecosistema’ di condivisone con l’area Business. SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione 3. Diffondi la nuova cultura aziendale: condivisione e learning by doing 24 3. Diffondi la nuova cultura aziendale: condivisione e learning by doing I Il cambio di paradigma che si è verificato negli anni scorsi nelle abitudini professionali delle persone, con l’introduzione di tool e software semplici e capaci di fornire una grande quantità di risultati, ha comportato un cambiamento ed una semplificazione dei processi aziendali, soprattutto a livello di raccolta e analisi dei dati. La figura dell’utilizzatore finale delle soluzioni IT è cambiata: oggi anche un utente delle vendite può accedere e beneficiare dei risultati di analisi statistiche, indipendentemente dalle sue competenze, e monitorare giorno per giorno la propria performance, intuendo e anticipando i trend di mercato. Attraverso l’IT Business Transformation, di cui parlavamo in precedenza, imprenditore e manager abbracciano il salto culturale, promuovendolo e incentivandolo. Ad esempio, una grande banca retail ha ridotto i costi operativi del proprio Data Warehouse migrando parti significative del magazzino da un ambiente mainframe a una piattaforma di immagazzinamento ed elaborazione dei dati. In questo modo l’azienda non solo è stata in grado di ridurre il carico sul mainframe e risparmiare 25 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione significativamente, ma anche di accelerare il tempo di elaborazione di tutti i dati in modo esponenziale. Ancora, un grande provider di telecomunicazioni in Italia, ha raccolto i dati di copertura della rete dei suoi concorrenti. La società aveva l’obiettivo di migliorare le proprie attività di marketing e di ricavare informazioni necessarie a guidare gli investimenti futuri. Attraverso le Big Data Technologies è stato possibile elaborare grandi quantità di dati raccolti sul lungo periodo. Sono state utilizzate tecnologie di analisi in-memory per riconoscere potenziali correlazioni e per rendere operativi nuovi modelli di business in tempo reale. L’implementazione di un Big Data Innovation Lab è impensabile se prima non viene diffusa una visione condivisa di ‘sforzo comune’ tra il CIO e l’area Business. Un cambiamento che avviene su 3 livelli: 1. nella leadership: deve esserci un top manager che crede nelle potenzialità dei Big Data e vuole aumentare il potenziale innovativo dell’azienda rispetto alla concorrenza; 2. nella mentalità: le metodologie di progetto tradizionali non sono adatte per i Big Data e la sperimentazione deve essere consentita. Fondamentale per innovare è la consapevolezza del learning by doing. Non lasciate che un fallimento iniziale definisca l’intero programma come infruttuoso: iniziate con i dati esistenti, raccogliete ulteriori dati e procedete esplorando visivamente qualsiasi tipo di dato; 26 3. Diffondi la nuova cultura aziendale: condivisione e learning by doing 3. nelle persone: come detto in precedenza avete bisogno di persone innovative, motivate, con la mente aperta, disposte a collaborare e a perseguire obiettivi comuni. Favorire una coscienza aziendale più visionaria e utile a stimolare l’innovazione e il miglioramento, nei modelli di business, o nel design di prodotti o servizi è quindi il primo passo imprescindibile alla creazione di un luogo di sperimentazione orientato alla crescita. I laboratori di innovazione sono proprio quegli ambienti dove viene promossa l’esplorazione su dati, dove si realizzano prototipi di modelli analitici su piattaforme di raccolta, dove si fa memorizzazione ed elaborazione dei Big Data. Luoghi dove si possa avere anche la libertà di fallire, ovvero stabilire che il “caso d’uso” non è applicabile, purché questo venga scoperto rapidamente e si possa passare subito al caso successivo. 27 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione 4. Non rimandare. Costruisci ora il tuo Big Data Innovation Lab 28 4. Non rimandare. Costruisci ora il tuo Big Data Innovation Lab N Nelle pagine precedenti abbiamo anticipato i numerosi effetti positivi che derivano dalla creazione di un laboratorio di innovazione: primo tra tutti, l’acquisizione di un vantaggio competitivo derivante da nuove soluzioni agili e scalabili. La sua costituzione, come parte dell’area IT, è in grado di portare innovazione attraverso l’utilizzo di risorse tecnologiche aziendali. Evita quindi la necessità di costruire business case in risposta alle esigenze di business del momento e di assumere personale specializzato (consulenti, team esterni). In una visione lungimirante e di ampio respiro. Implementare un Big Data Innovation Lab permette di: •favorire un luogo di competenze (esterne/interne); •utilizzare piattaforme e soluzioni meno costose rispetto al passato, ‘self-service’, facili da installare, utilizzare e condividere; •studiare soluzioni al servizio di tutte le Business Operation, dalle vendite, all’area Finance, dal Marketing, alle risorse umane fino al Risk Management. Sulla base della misurazione dei dati. 29 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione La creazione di un Big Data Innovation Lab comporta investimenti tecnologici scalabili e facilmente sostenibili anche dalle aziende più piccole. Nel momento della scelta delle infrastrutture IT per la creazione del laboratorio innovativo è importante non sottovalutare il fatto che nuove tecniche di analisi sui Big Data hanno già permesso, come detto in precedenza, ad aziende all’avanguardia di evolvere ed ottenere un ritorno degli investimenti in tempi ragionevoli e chiari. Il vostro Big Data Innovation Lab, si occuperà, nello specifico, di: 1. raccogliere e immagazzinare dati e integrarli, trasformarli e verificarli. Inoltre, potrà effettuare operazioni di profiling, standardizzazione e trasformazione dei dati raccolti; 2. analizzare i dati, ricavare insight e identificare nuove aree di opportunità o inefficienze/costi da eliminare; 3. esplorare i dati attraverso analisi visuali e creare report facilmente consultabili e condivisibili. Sono 3 i passaggi necessari per strutturare il laboratorio e tutti richiedono il supporto di vendor esterni, come SAS, specializzati nella raccolta e analisi dei dati: 30 4. Non rimandare. Costruisci ora il tuo Big Data Innovation Lab 1. l’installazione di una piattaforma in grado di far confluire informazioni massive in un Data Lake: un grande contenitore di dati non filtrati, un metodo di archiviazione nuovo, che consente operazioni su larga scala, abilitando gli utenti a esplorare, raffinare e arricchire i dati. Grazie al Data Lake non è più necessario modellare e organizzare i dati a priori in relazione alla loro tipologia e natura; 2. l’aggiunta di software per l’analisi e l’esplorazione dei dati; 3. la trasformazione della stanza del CIO, o del responsabile IT, in un Hub, che, a partire da questo momento, viene concepita come un vero e proprio laboratorio per l’innovazione a partire dai Big Data. Sono sufficienti quindi Hardware Commodity e software dedicati alla raccolta, all’esplorazione e alla modellizzazione dei dati aziendali interni ed esterni. Tecnicamente, per l’installazione della piattaforma di raccolta dati è possibile iniziare mettendo a disposizione uno spazio di archiviazione sufficiente per gestire un set di dati, per poi scalarlo rapidamente a seconda delle esigenze. Una volta acquisiti lo spazio fisico e la piattaforma di archiviazione dei dati, si passa all’installazione dei software di analisi. All’inizio del progetto è possibile optare per un software che possa essere utilizzato senza un forte coinvolgimento dell’IT e che permetta 31 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione di effettuare attività di Data Management in modalità self-service. A questo punto, coinvolgere sia l’area IT che l’area business non sarà difficile: entrambi potranno esplorare, visualizzare ed eseguire un certo numero di analisi iniziali senza scrivere una sola riga di codice, caricare le statistiche in-memory e personalizzarle, visualizzarle ed esplorarle in modo da individuare tempestivamente le opportunità e nuovi mezzi per incrementare i ricavi. In questa seconda fase, potrebbe essere necessario l’inserimento di funzioni di Machine Learning per l’apprendimento automatico, l’elaborazione di algoritmi particolari o di funzionalità per l’analisi dei dati non strutturati. Un ruolo che spetta alla già citata figura del Data Scientist. Una volta definite le funzionalità di “laboratorio” e messo a punto il team sarà necessaria la creazione di un sistema interno per regolare l’accesso ai servizi di laboratorio e alle sue risorse. Il Big Data Innovation Lab è ora pronto per diventare il “motore” interno per l’innovazione continua di tutta l’organizzazione. 32 33 Sas Lab for Hadoop: il motore del tuo laboratorio d’innovazione SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione S SAS Lab for Hadoop è una piattaforma analitica che risponde all’esigenza di creazione nelle aziende di un luogo di collaborazione e ricerca attraverso tecnologie e competenze specialistiche IT e di business, in grado di: 1. raccogliere i dati utili al business 2. modellizzare e analizzare statisticamente i dati 3. esplorarli e ricavare insight necessari a prendere importanti decisioni di business. La soluzione si basa su Hadoop, una piattaforma scalabile che può essere implementata senza eliminare il proprio Data Warehouse. Hadoop si sta ormai imponendo come ecosistema di riferimento per la raccolta, la memorizzazione e l’elaborazione dei Big Data perché, oltre ad operare a costi competitivi, può scalare virtualmente all’infinito e può gestire qualsiasi tipologia di dato. Grazie ad Hadoop è possibile far confluire le informazioni in un Data Lake, un ‘lago’ di dati di diversa natura. La piattaforma Hadoop suddivide gli stessi dati in cluster (gruppi), compie elaborazioni massive e parallele e ottimizza il lavoro sui cluster di diverse macchine o nodi. 34 Sas Lab for Hadoop: il motore del tuo laboratorio d’innovazione Se da un lato Hadoop è uno strumento economicamente sostenibile, dall’altro lato risulta ostico per l’utente non IT: nato open source, è una collezione di tool che per essere sfruttati appieno richiedono competenze fortemente specialistiche, difficilmente reperibili sia in azienda che nel mercato. Inoltre, nonostante gli sforzi di una numerosa community di sviluppatori, la maturità di Hadoop in termini di sicurezza e governance dei dati non è ancora consolidata. SAS Data Loader For Hadoop nasce proprio per superare gli ostacoli all’utilizzo del cluster Hadoop. Si tratta di una virtual application che, in quanto tale, riduce drasticamente tempi e attività di installazione e configurazione di Hadoop (basta scaricare la virtual machine e configurarla). Grazie ad un’interfaccia intuitiva, basata su Wizard, si configura come uno strumento self-service che elimina le complessità insite nell’interazione con Hadoop e semplifica le attività di integrazione, trasformazione e verifica di qualità dei dati, nonché il loro trasferimento da e verso Hadoop. Gli utenti di business possono così, in piena autonomia, non solo acquisire o integrare dati da fonti esterne e copiarli in e da Hadoop, ma anche effettuare operazioni di profiling, standardizzazione e trasformazione dei dati, selezionando, ad esempio, righe e colonne, ordinando e aggregando tabelle o filtrando i campi secondo i criteri di 35 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione interesse. Grazie a questa piattaforma si riducono i tempi correlati con la preparazione dei dati perché questa attività viene effettuata da Hadoop senza la necessità di spostare i dati in ulteriori sistemi dedicati per la Data Preparation e la Data Quality. Hadoop diventa così un sistema di archiviazione e di elaborazione con cui intrefacciarsi senza dover essere degli esperti. SAS Data Loader for Hadoop offre all’utente di business completa libertà di azione e di analisi, superando il collo di bottiglia delle tante richieste dati fatte all’IT. Basta seguire i passi delle wizard per trovare i dati che servono, trattarli e trasferirli direttamente nella piattaforma in-memory di SAS, dove sono già pronti per essere elaborati dai motori analitici SAS Visual Statistics e di SAS Visual Analytics. Questa combinazione trasforma l’utente: da utilizzatore finale di dati (prodotti da altri), a parte autonoma e attiva nel processo di analisi dei Big Data a fini di business. Mentre la funzione IT viene liberata dalle operazioni di routine e può dedicarsi alle attività a più alto valore aggiunto, come amministrazione, sicurezza e governo dei dati, l’utente di business può accedere e sfruttare i Big Data disponibili per realizzare ed ottimizzare modelli, aumentandone il numero potenziale e le applicazioni possibili. 36 Sas Lab for Hadoop: il motore del tuo laboratorio d’innovazione Le componenti di SAS Lab for Hadoop SAS Data Loader for Hadoop: predisporre i dati alle analisi SAS Data Loader for Hadoop è una virtual Application che dialoga direttamente con Hadoop per dargli delle direttive, cioè delle attività tecniche che saranno poi eseguite dal cluster Hadoop. Grazie a questa componente gli utenti possono definire e eseguire direttive di data management sfruttando la potenza di calcolo di Hadoop e in autonomia, senza chiedere all’IT e senza dover imparare linguaggi javabased o simil-SQL; ad esempio •Riversare dati da un Database in Hadoop; •Effettuare analisi di qualità sui dati e successiva standardizzazione; •Realizzare un dataset analitico; •Predisporre i dati per le fasi successive. Il tutto in modalità self-service, guidati da wizard. 37 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione SAS Visual Statistics: effettuare le analisi SAS Visual Statistics nasce per facilitare i Data Scientist nell’interpretare i dati e utilizzare le capacità analitiche del laboratorio per disegnare modelli. Grazie al motore in-memory e all’interfaccia completamente visuale, si instaura un dialogo continuo e istantaneo tra dati e Data Scientist, attraverso la visualizzazione dati, combinata all’applicazione simultanea di tecniche analitiche. Questo permette di: •Analizzare molto velocemente, con occhio specialistico e statistico, le grandi moli di dati e effettuare tecniche di modellazione e visualizzazione statistica; •Definire rapidamente e in autonomia variabili target per verificare correlazioni e pattern; •Definire e testare sui dati, in pochi secondi, modelli predittivi; •Effettuare fine tuning sui modelli, provare tecniche alternative di modellazione, identificare il modello che produrrebbe le migliori capacità predittive. In questo modo il processo di analisi è guidato dall’intuito e creatività degli utenti. 38 Sas Lab for Hadoop: il motore del tuo laboratorio d’innovazione SAS Visual Analytics: esplorare e condividere le analisi SAS Visual Analytics avvicina l’utente di business, non statistico, all’esplorazione e visualizzazione dei dati in Hadoop, dandogli un primo grado di utilizzo di tecniche analitiche e indirizzando un’attività fondamentale del laboratorio, la comunicazione dei risultati. Con SAS Visual Analytics è possibile: •Predisporre in modo interattivo e visuale i dashboard per le evidenze; •Effettuare analisi e Data Discovery sui dati, da parte degli utenti di business; •Distribuire via web e mobile i risultati e gli esiti delle analisi. 39 SAS Innovation Lab — 4 passi per creare il tuo laboratorio di innovazione Fonti http://www.etimo.it/?term=innovare “Sfruttare Hadoop per essere agili e innovativi come una startup’, Mark Torr, Senior Director, Analytical Platform Centre of Excellence, SAS http://www.pmi.it/tecnologia/prodotti-e-servizi-ict/approfondimenti/98623/ sas-pmi-big-data-binomio-vincente.html http://www.pmi.it/tecnologia/software-e-web/approfondimenti/97528/sasperche-business-analytics-conviene-alle-pmi.html https://it.wikipedia.org/wiki/Chief_information_officer http://www.wired.it/lifestyle/design/2014/08/19/chi-e-il-data-scientist/ http://www.sas.com/it_it/insights/articles/analytics/master-cesma.html ‘Business Transformation through IT Transformation. Leveraging the new economics of IT. How businesses can transform through making IT assets work more efficiently.’ http://www.vmware.com/files/pdf/solutions/VMW-WP-BTiTGartnerUSLET-101.pdf http://www.sas.com/it_it/insights/articles/il-punto-di-vista/0115-torrsfruttare-hadoop.html http://blogs.sas.com/content/sascom/2015/03/25/the-tale-of-twoinnovation-labs-for-big-data/ https://it.wikipedia.org/wiki/Data_warehouse http://www.sas.com/it_it/insights/articles/big-data/sas-data-loader-forhadoop.html http://backus.di.unipi.it/~marcod/Lincei/LezioneDino.pdf https://it.wikipedia.org/wiki/Innovazione_tecnologica_(economia) http://blogs.sas.com/content/sascom/2015/06/05/big-data-use-cases-andthe-big-data-wake-call/ http://www.forbes.com/sites/forbesinsights/2014/10/14/the-top-3ingredients-for-a-successful-business-transformation/ http://www.forbes.com/sites/louiscolumbus/2014/10/19/84-of-enterprisessee-big-data-analytics-changing-their-industries-competitive-landscapesin-the-next-year/ 40 41 segui SAS Italy su SAS INSTITUTE VIA DARWIN, 20/22 20143 MILANO 02 831 341 WORLD HEADQUARTERS CARY, NC 27153 USA +1 919 677 8000 www.sas.com/italy