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Metodologia ICA Cavaliere GIORNATA DI STUDIO 25 GIUGNO 2012

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Metodologia ICA Cavaliere GIORNATA DI STUDIO 25 GIUGNO 2012
25 giugno 2012 regione Emilia
Romagna
26/06/2012
M ETODO PER LA DETERMINAZIONE
DEGLI I NDICI DI C OMPLESSITÀ
A SSISTENZIALE (ICA)®
GIORNATA DI STUDIO
L’ OSPEDALE
ORGANIZZATO PER INTENSITÀ DI CURA :
STRUMENTI DI CLASSIFICAZIONE DEI PAZIENTI
BOLOGNA 25 GIUGNO 2012
B R U N O C AVA L I E R E
2
V ERSIONE 3/2012
M ETODOLOGIA ICA
Realizzare un «sistema di cure» integrato,
equo, appropriato e sicuro organizzato per
processi;
Misurare le cure personalizzate (piani di
assistenza) attraverso «indici»;
Supportare le decisioni strategiche per
realizzare «interventi» di eccellenza in un
regime di cure sicuro.
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[email protected]
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M ETODOLOGIA ICA
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RIFERIMENTI DALLA LETTERATURA
«Clinical Governance» sulla responsabilizzazione
dei professionisti;
«Direzione
per
processi»
per
l’integrazione delle competenze ;
realizzare
«Projet management» per lo sviluppo dello
strumento ICAcode ®;
«Modello delle competenze» per la mappatura e
valutazione;
Mintzberg come
organizzativo».
riferimento
«modello
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del
Storia e sviluppo della metodologia ICA
Validazioni
scientifiche
Dal 2005 ad oggi
Start prima
pubblicazione nel 1999
A CUI SONO SEGUITE 3
PUBBLICAZIONI DAL 2000
AL 2006
NEL 2012 ULTIMO
ARTICOLO PUBBLICATO
SU SANITA’ PUBBLICA E
PRIVATA N.1
> 15 Studi osservazionali
LONGITUDINALI
PROSPETTICI
3 VALIDAZIONI
COMPARATIVE (con met.
Svizzero, TISS28,
ASGO/VIA
VERIFICHE DI
CUSTOMER e
VALIDAZIONI dei
Dizionari e Modelli
DOTT. BRUNO CAVALIERE
[email protected]
2009
Campo d’applicazione
Pubblicazione Libro
Ospedale
2010
Territorio
Applicativo web
Sala operatoria
ICAcode ®
Ambulatori
dedicato alla
«governance »delle
professioni sanitarie
Diagnostiche
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Sperimentazioni/applicazioni
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Studi sperimentali (tesi)
condotti in diversi atenei –
ultimi lavori
MONODISCIPLINARI
Massa Pasquinucci CNR
Napoli Santobbono
struttura pediatrica
MULTIDISCIPLINARI :
ULSS Vicentina – Arziniano
valdagno montecchio
Siena USL 7
Verbania
Usl 10 fiorentina
Infermieristico; riabilitativo;
pediatrico; ostetrico; tecnico
Ospedale di alessandria
Humanitas Milano
Roma San Camillo Forlanini ;
San Raffaele Milano
Aviano CRO
Matera ;
Osp. Di Empoli
Viareggio versilia
Azienda USL Roma H ;
Osp. Di Asti
Lanusei .
Osp. Alessandria
Omegna
Osp di Crema
Ancona ASRU
DOTT. BRUNO CAVALIERE
P ROBLEMA
6
Teoria della
complessità.
Seth Loyd,
fisico
Teoria della
decisione
Kahneman
Tversky,
economisti
Classificare
e
misurare
gli
«elementi» le «connessioni» e le
«interazioni»
del
sistema
assistenziale;
Produrre indicatori di «feed-back»
a supporto del
«dilemma del
giudizio»;
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T EORIA
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Teoria della complessità. Seth Loyd, fisico
L’incertezza
determina un
incremento
della
complessità
e pone
di fronte
al dilemma
del giudizio
Teoria della decisione Kahneman Tversky, economisti
«dilemma di Giudizio»
Tutto
ciò
determina
una
incertezza elevata sull’agire che
di conseguenza rende complessa
la decisione
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A PPROCCIO
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ALLA COMPLESSITÀ
Elementi connessioni e interazioni non lineari.
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C OMPLESSITÀ ASSISTENZIALE
• Problema
• Domanda
assistenziale
Professionista
• competenze
• Esperienze
finalizzate
• abilità
Assistito
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• Processi
• tecnologie
• logistica
Struttura
organizzativa
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C OMPLESSITÀ ASSISTENZIALE
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DEL PROCESSO DI CURA
• Classificazione
• Sicurezza
• tracciabilità
Professionista
• Dilemma del
giudizio
• Decisione
Assistito
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• Processi di
ricorrenza (durata)
• Frequenza (carico
di lavoro )
Struttura
organizzativa
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F EEDBACK / INTERAZIONI
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Assistito
Problema
Professionista
Struttura organizzativa
Pianificazione
Esecuzione
Riconoscimento
strategico
Complessità
Assistenziale
Elementi
connessioni
e interazioni
Competenza
Metodi
Bisogno
Strumenti
Domanda
espressa o
inespressa
Accertamento
Autonomia
Responsabilità
Risultato garantito
In termini di
efficacia ed
efficienza
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M ETODOLOGIA
DEGLI I NDICI DI C OMPLESSITÀ
A SSISTENZIALE (I.C.A.)
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Strumenti di sistema (elementi):
Dizionari degli interventi;
Modelli di pianificazione e di raccolta dati
Indicatori (feed-back):
Indice di Complessità Assistenziale (ica), Classe di Gravità (CdG), Peso
Intervento (PI), livello di Priorità intervento (P), Indice di Criticità di
Struttura (ICS).
Strumenti gestionali (feed-back):
carico di lavoro, determinazione del fabbisogno di personale; pesatura degli
interventi e valutazione del ricovero / presa in carico (quali-quantitativa);
Strumenti operativi (connessioni e interazioni):
pianificazione ed esecuzione del processo di cura , programmazione del
carico di lavoro per priorità d’intervento ;
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TASSONOMIE VALIDATE E CONDIVISE
MULTIDISCIPLINARI
PESATE (P I )
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F RAME
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DIZIONARI INTERVENTI
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TASSONOMIE CONDIVISE
P ESO INTERVENTO ( PI )/ ALGORITMO
SU SCALA LIKERT A 5 LIVELLI
Punteggio
Peso
intervento
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0-7
1
8 - 15
2
16 - 23
3
24 - 31
4
32 - 40
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D IZIONARI DEGLI INTERVENTI
Tassonomie
condivise
validate
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A PPROPRIATEZZA DELL’ACCERTAMENTO
DELLA DOMANDA ASSISTENZIALE
COPYRIGHT (C) BRUNO CAVALIERE
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F RAME
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MODELLI DI RACCOLTA
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DATI
Sono completamente configurabile nel loro contenuto;
Vengono abilitati per singolo centro di costo ;
Permettono di realizzare qualsiasi documento di accertamento;
Multidisciplinari .
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A CCERTAMENTO /
E
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RIVALUTAZIONE
www.ICAc
ode.it
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S CALE / CHECK - LIST
www.ICAc
ode.it
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M ODELLI DI PIANIFICAZIONE
Rappresentano la costruzione di clinical pathwais,
profili di cura
Sono uno strumento che facilita la stesura dei
piani di assistenza mediante la standardizzazione
Consentono di definire: il Problema, l’Obiettivo,
il Risultato atteso e gli interventi ad essi associati
Gestiscono la schedulazione della ricorrenza:
durata (gg.) e frequenza (ore).
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M ODELLI DI PIANIFICAZIONE
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M ODELLI DI PIANIFICAZIONE
Indicano il/i problema/i da risolvere
Indicano il/i risultato/i da garantire
Indicano il percorso e gli interventi
Determinano preventivamente le condizioni
organizzative necessarie per una «buona pratica»
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M ODELLI DI PIANIFICAZIONE
Costituiscono lo strumento con il quale i
professionisti definiscono standard di cura
rappresentano dei facilitatori della pianificazione
personalizzata
Aumentano la sicurezza dell’assistito e del
professionista
Rendono più efficace ed efficiente il processo di
cura
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Modelli di pianificazione
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PIANIFICAZIONE
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PIANIFICAZIONE
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PIANIFICAZIONE
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LO STRUMENTO ICA CODE ®
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I DENTIFICAZIONE DEI
P ROBLEMI ED OUTCOME
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ATTESI
www.ICAcode.it
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C LASSE DI GRAVITÀ GIORNALIERA
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ASSOCIATA AL PIANO
Classe di Gravità
Descrizione
Intervallo delle
classi d’intervento
ICA= ∑ interventi a > peso per categoria
1
Gravità molto lieve
0 – 11
2
Gravità lieve
12 – 22
3
Gravità moderata
23 – 33
4
Gravità elevata
34 – 44
5
Gravità molto
45 – 55
elevata
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C LASSE DI GRAVITÀ GIORNALIERA
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ASSOCIATA AL PIANO
Classe di
Gravità
1
2
3
4
5
Descrizione
Gravità molto
lieve
Gravità lieve
Gravità
moderata
Gravità elevata
Gravità molto
elevata
Valore ICA per
dizionario
Infermieristico
Valore ICA per
dizionario
Riabilitativo
0 – 11
0–5
12 – 22
6 – 10
23 – 33
11 – 16
34 – 44
45– 55
ICA= ∑ interventi a > peso per categoria
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17 – 21
Classe di Gravità
Descrizione
22 – 25
Intervallo delle
classi d’intervento
1
Gravità molto lieve
0 – 11
2
Gravità lieve
12 – 22
3
Gravità moderata
23 – 33
4
Gravità elevata
34 – 44
5
Gravità molto
45 – 55
elevata
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M ONITORAGGIO DEL CASO ATTRAVERSO
INDICATORI : ICA; C D G; IMPRONTA
Indicatori
Direttamente
Associati
Al piano di
cura
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M ONITORARE IL CASO : IMPRONTA
Studio
Su U.O.
Chirurgia
Toracica
Caso più
Complesso
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Monitorare il caso: problemi
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M ONITORARE IL CASO : PRIORITÀ (P);
FREQUENZA ;
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ANALISI INTERVENTI RICOVER0
ANALITICO E COMPLESSIVO
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M ONITORARE IL CASO : PRIORITÀ (P)
E FREQUENZE
Studio
Su U.O.
Chirurgia
Toracica
Caso più
Complesso
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E SECUZIONE DEGLI INTERVENTI
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P RIORITÀ D ’ INTERVENTO
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FASE DI
ESECUZIONE DELLE ATTIVITA’
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V ERIFICA
ESECUZIONE DELLA
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PIANIFICAZIONE
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DIMENSIONE MANAGERIALE
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D ISTRIBUZIONE
CLASSI DI
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GRAVITÀ
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ICS - I NDICE
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DI CRITICITA’ DI
STRUTTURA
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(C D G)
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DETERMINAZIONE DEL CARICO
DI LAVORO PER PRIORITA’
D’INTERVENTO (P)
P1…5 =
Priorità
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C ALCOLO
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DEL FABBISOGNO DI PERSONALE
• Totale minuti medi per intervallo di
tempo
• Multidisciplinare
• Collegato alla pianificazione
• Delta con l’esecuzione
3705*
3705 : 309 = 11,99…
11,99 * 1,2= 14,39
309 = 36 ore * 60
min / 7 gg (308,57)
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C ONTRAZIONE DELL’OFFERTA
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S VILUPPO DEL SISTEMA
Creare di un indicatore di Complessità Ricovero/presa in
carico
Sviluppo di modelli di pianificazione validati dalle società
scientifiche e dalle associazioni per realizzare sistemi di
eccellenza;
Sviluppo di un sistema di mappatura delle competenze e del
portfolio delle competenze individuali ;
Realizzare un sistema esperto a supporto della “presa in
carico dell’assistito” che gestisca l’esito del processo di cura
(verifica);
Definire nuovi standard di sicurezza attraverso i livelli di
priorità d’intervento (P).
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BIBLIOGRAFIA
49
1. Cavaliere B, Snaidero D.,1999, “Metodologia per la rilevazione della
complessità assistenziale: calcolo dell’Indice di Complessità Assistenziale” ,
Management Infermieristico, 1: 32-36;
2. Cavaliere B, Susmel M., 2001,“La qualità dell’assistenza infermieristica:
uno strumento di rilevazione e di elaborazione dell’Indice di Complessità
Assistenziale (I.C.A.)”, Nursing Oggi, 2:20-36
3. Guerra A, Cavaliere B.,2003, Applicazione della metodologia ICA presso
l’ospedale “Pasquinucci”, Massa, A.O. IFC CNR-CREAS – Pisa, Management
Infermieristico ; 1:4-11
4. Cavaliere B. , 2006, Sistema integrato per la determinazione della
complessità assistenziale, Management Infermieristico ; 1: 13-22
5. Cavaliere B. 2009 , Misurare la complessità assistenziale , Maggioli editore
6. Cavaliere B. , 2012,SVILUPPO E APPLICAZIONE DEL METODO ICA. ASPETTI
CORRELATI AL “CARICO DI LAVORO” E ALLA DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI
PERSONALE SANITARIO E DI SUPPORTO, Sanità Pubblica e privata 1 : 20-31
COPYRIGHT (C) BRUNO CAVALIERE MAIL [email protected]
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50
“La scoperta consiste nel guardare la stessa cosa che guardano
tutti e pensare a qualcosa di diverso”
Albert Szent Gyorgyi
“I problemi che abbiamo non possono essere risolti allo stesso
livello di pensiero che li ha generati”.
Albert Einstein
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ICA CODE ®
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