Comments
Description
Transcript
LA MEDICAZIONE DELLE PICCOLE FERITE La
LA MEDICAZIONE DELLE PICCOLE FERITE La cute (pelle) è il tessuto che è posto a delimitare i confini del nostro corpo e a mediare gli scambi con l'ambiente esterno; è un tessuto estremamente vitale e in rinnovamento costante. Le funzioni svolte dalla cute sono le seguenti: - Traspirazione - Sudorazione - Termoregolazione - Barriera protettiva La cute è una barriera di protezione che opera a favore di tutte le strutture sottostanti. Ci rendiamo conto dell'importanza di questa funzione della cute nel momento in cui viene in qualche modo compromessa (es. a seguito di una ferita). La cute è costituita da due differenti strati: epidermide e derma. L'epidermide è lo strato più esterno, molto sottile che si rigenera ogni 4/6 settimane. È formata da 5 diversi strati di cellule. Protegge l'organismo e costituisce un vero e proprio scudo nei confronti degli agenti esterni; è il primo strato ad essere danneggiato a seguito di un evento lesivo. La parte più profonda della cute è il derma. Il derma ha la funzione di fornire alla cute il sostegno, il sangue e l'ossigeno. Le cellule sono meno numerose e sono presenti fibre elastiche e collagene: grazie a queste la cute ha un tono che la mantiene tesa. Inoltre resistenza alla trazione ed elasticità dipendono dal derma. Quando un taglio recide il derma, a causa dell'elasticità della cute i lembi rimasti liberi tendono ad allontanarsi, divaricando la ferita. Di conseguenza la ferita potrebbe guarire più lentamente e con esiti cicatriziali maggiori. Sull'epidermide (strato superficiale della cute) sono presenti milioni di microrganismi (mediamente 1.000.000 per ogni centimetro quadrato di cute). Alcuni di questi sono “residenti” e colonizzano la cute in modo stabile e duraturo, altri “occasionali” arrivano sulla cute accidentalmente e “alloggiano” solitamente per brevi periodi. La cute umana, a differenza dei materiali non organici non può essere resa completamente sterile. È anche grazie ai microrganismi presenti che viene mantenuto l'equilibrio fisiologico della cute. In alcuni casi la presenza dei microrganismi può costituire un problema. In particolare nei casi in cui la continuità dell'epidermide viene compromessa a causa di una ferita accidentale o di una ferita chirurgica. COSA FARE IN CASO DI... ABRASIONI ED ESCORIAZIONI Sono ferite con una profondità limitata e una superficie a volte estesa, spesso associate a contusione. Nella maggioranza dei casi sono determinate da cadute o dallo sfregamento contro pareti o terreno. Costituiscono le ferite più frequenti nei bambini. La pulizia della ferita e la successiva disinfezione sono operazioni sempre necessarie, anche in caso di abrasioni ed escoriazioni di lieve entità. Quindi: - Pulire la ferita delicatamente, con una morbida garza sterile, imbevuta di disinfettante specifico per CUTE LESA. - Fare movimenti di detersione dall'interno all'esterno, in modo da rimuovere eventuali tracce di sporco o materiale rimasto sulla ferita. - Può essere applicata una crema cicatrizzante. - Coprire con una medicazione adatta. Nei casi di abrasioni estese e con perdita di sangue si può ricorrere ad una medicazione preparata con elevate capacità assorbenti e protettive e dotata di uno strato antiaderente a contatto con la ferita. Come alternativa si può utilizzare una compressa di garza sterile successivamente fissata alla cute con un cerotto su rocchetto o in alternativa eseguire il fissaggio per mezzo di una rete tubolare elastica. FERITE DA TAGLIO Generalmente sono ferite sottili e lunghe. La profondità è variabile a seconda della forza con la quale l'oggetto tagliente ha colpito la cute. I margini della ferita possono essere compatti nel caso di taglio con oggetti aventi una lama con filo omogeneo (es. rasoio) oppure frastagliati nel caso di taglio con oggetti aventi una lama seghettata (es. coltello). A parità di estensione e profondità della ferita, il danno cutaneo nel caso di ferita con margini compatti è minore e associato ad una più rapida guarigione. Al contrario nel caso di margini frastagliati il danno cutaneo è decisamente maggiore e necessita di un maggior tempo di guarigione. Il dolore è generalmente direttamente proporzionale all'estensione e alla profondità del taglio. La medicazione da utilizzare in questi casi varia in funzione del grado di sanguinamento della ferita. Nel caso di ferita profonda ed estesa è sempre consigliabile fare ricorso alle cure del pronto soccorso. Negli altri casi: Pulire la ferita e disinfettare con abbondanti lavaggi di antisettico, avendo cura che il liquido disinfettante penetri bene all'interno dei lembi della ferita da taglio. Chiudere i lembi della ferita applicando un cerotto preparato. Se è necessario bagnare la cute (esempio: bagno, doccia, ecc.) utilizzare un cerotto preparato resistente all'immersione in acqua. Nei casi di ferite da taglio più profonde non infette e non essudanti si può utilizzare un “cerotto per suture”. Il cerotto per sutura consente la chiusura della ferita e sostituisce nei casi meno gravi le suture in filo o metalliche. Di seguito alcune indicazioni per applicare correttamente un "cerotto per suture". Fig. 1 Applicare la prima metà del cerotto trasversalmente al taglio da suturare. Fig. 2 Avvicinare con delicatezza i bordi della ferita in modo da unirli facendo attenzione a non svrapporli. Fig. 3 Fare aderire la seconda metà del cerotto. Fig. 4 Completare la sutura applicando più strip in modo tale che le estremità dei cerotti si trovino una vicina all'altra. FERITE DA PUNTA Le ferite da punta sono generalmente associate ad un danno superficiale modesto. Il foro d'ingresso ha solitamente una dimensione limitata ed è caratterizzato da un'incisione a forma di cuneo che si estende in profondità. L'aspetto superficiale non deve trarre in inganno: queste ferite devono essere attentamente valutate e trattate anche quando il danno superficiale appare lieve. L'intensità del sanguinamento può variare in relazione all'entità del danno e al punto colpito ma è sempre minore del sanguinamento associato alle ferite da taglio. Tra gli oggetti che di solito determinano queste ferite ricordiamo aghi, punteruoli, cacciaviti, rami e bastoni appuntiti. Si tratta di oggetti potenzialmente abitati da batteri patogeni; per questo è indispensabile procedere con una accurata disinfezione seguita dal monitoraggio, nelle ore successive all'incidente, della zona interessata. È sempre necessario rimuovere eventuali frammenti dell'oggetto responsabile della ferita (schegge di legno, vetro ecc.) prima di medicare. La permanenza del residuo nella ferita può provocare infezioni e ritardare la guarigione. Le procedure sono le stesse già indicate per le ferite da taglio: Pulire la ferita e disinfettare con abbondanti lavaggi di antisettico, avendo cura che il liquido disinfettante penetri bene all'interno dei lembi della ferita. Chiudere i lembi della ferita applicando un cerotto preparato. Nei casi di ferite da punta più profonde utilizzare un “cerotto per suture”. Il cerotto per sutura consente la chiusura della ferita e sostituisce nei casi meno gravi le suture in filo o metalliche. SCOTTATURE E USTIONI Le ustioni più comuni sono generate da calore; rare, specie in ambiente domestico, quelle provocate da freddo o da sostanze corrosive. Solitamente sono di lieve entità e spesso sono generate dal contatto con utensili ad alta temperatura. Le ustioni di maggiore gravità sono causate da contatto con liquidi bollenti (acqua, cibi). L'ustione rappresenta una ferita ad elevato rischio di infezione e ad elevata incidenza di esiti cicatriziali antiestetici. Per limitare il danno ai tessuti è necessario interrompere nel più breve tempo possibile il contatto con la fonte di calore e raffreddare la zona ustionata con acqua corrente o in assenza applicando impacchi bagnati e freddi. Non applicare mai sulla cute ustionata olio o altre sostanze grasse che oltre a non essere sterili, sono particolarmente “apprezzate” dai batteri e conseguentemente possono causare o accrescere le infezioni della ferita. Il ghiaccio non deve mai essere applicato direttamente sulla ferita poiché a sua volta può costituire fonte di ustione da freddo. In caso di utilizzo del ghiaccio è necessario avvolgerlo in un panno o meglio in una garza sterile e applicarlo sulla cute a piccoli intervalli di tempo. Nei casi seguenti è necessario l'intervento del medico: - Ustione di terzo grado. - Ustione di secondo grado con estensione maggiore a quella del palmo della mano della persona colpita. Ustione di superficie poco estesa che interessa il viso, il collo, la testa, le mani, i piedi, l'inguine. Ustione a carico di persona con età superiore a 60 anni. Ustione a carico di un bambino con età inferiore a 5 anni. Ustione a carico di soggetti diabetici. Ustione a carico di soggetti immunodepressi. Occorre seguire alcune precauzioni durante la medicazione delle ustioni. Non devono essere toccate o rimosse le eventuali vesciche presenti perché queste rappresentano una naturale protezione della cute; in caso di rottura accidentale della vescica si deve procedere ad accurata pulizia della stessa, alla rimozione dei frammenti di pelle non vitale, alla successiva disinfezione e medicazione con prodotti appropriati (vedi abrasioni ed escoriazioni). La disinfezione deve essere eseguita con sostanze disinfettanti incolore per meglio valutare l'evoluzione della ferita. È consigliabile applicare un impacco con soluzione disinfettante, da rinnovare più volte al giorno, per almeno 2-3 giorni. La medicazione da applicare è analoga alla medicazione delle escoriazioni. Per proteggere la ferita da acqua e batteri è consigliato l'utilizzo di medicazioni preparate sterili e impermeabili. FERITE CHIRURGICHE La ferita chirurgica, originata cioè da un intervento del medico che ha inciso e successivamente suturato la cute è considerata, rispetto alle precedenti, una ferita “pulita”. Si presume cioè che l'ambiente della ferita, i cui lembi sono normalmente chiusi da punti, sia pulito e con scarsa contaminazione batterica. È però necessario mantenere la ferita in buone condizioni di pulizia, evitando la sovracontaminazione batterica, e proteggere la sutura dal contatto con indumenti e con lo sporco. Quindi: - Salvo diversa prescrizione medica disinfettare regolarmente la ferita con antisettico specifico. - Applicare una medicazione preparata sterile con elevate capacità di assorbimento degli essudati. - Rinnovare la medicazione quando necessario (ad esempio quando è sporca, imbevuta di essudato o ha perso l'adesività). - Se è necessario bagnare la cute (ad esempio per una doccia) utilizzare medicazioni impermeabili adatte.