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La programmazione nel settore giovanile
LA PROGRAMMAZIONE NEL SETTORE GIOVANILE PROGRESSIONI DIDATTICHE, SCHEDE DI ALLENAMENTO E ESERCITAZIONI SPECIFICHE La programmazione nel settore giovanile La programmazione nel settore giovanile PROGRESSIONI DIDATTICHE, SCHEDE DI ALLENAMENTO E ESERCITAZIONI SPECIFICHE LA PROGRAMMAZIONE In generale la programmazione può essere definita come l’organizzazione delle risorse disponibili , al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, in tempi determinati e con i metodi più opportuni. Nel calcio tale descrizione può essere intesa come l’ideazione di un progetto stagionale (o pluriennale) attraverso cui raggiungere gli obiettivi individuati e concordati tra società ed allenatori. Per programmare con efficacia è necessario analizzare la reale situazione di partenza tenendo conto della società (Dirigenti, Staff, Competenze, …), delle strutture (Impianti, Attrezzature, Durata e Numero allenamenti, …) e dei giocatori con le diversità che caratterizzano i singoli componenti del gruppo (Esperienze tecnico-tattiche, esperienze motorio-sportive, sviluppo biologico, attitudine). Sono proprio i giocatori la risorsa principale, quella su cui fondare la propria attenzione. Il calciatore può essere visto come sommatoria di qualità TECNICHE, TATTICHE, FISICO-ATLETICHE e MORALI che l’allenatore deve essere in grado di conoscere, valutare e soprattutto sviluppare. La programmazione delle attività è chiamata periodizzazione e si basa sugli obiettivi da raggiungere distribuiti in diversi periodi detti cicli. Quest’ultimi possono essere suddivisi in MEGA-CICLI, l’organizzazioni su più stagioni sportive, in MACRO-CICLI, la stagione sportiva o una sua parte, MESO e MICRO-CICLI, la programmazione a breve termine, e l’UNITA’ DI LAVORO, il singolo allenamento. Nel preparare l’allenamento il mister deve sempre aver ben chiari due aspetti fondamentali: l’obiettivo da raggiungere, che deve necessariamente essere adeguato alle caratteristiche psico-fisiche e tecnicotattiche dei giocatori, e la progressione dell’unità di lavoro, che deve permettere un apprendimento chiaro e permanente ai giocatori. L’allenamento è determinato da fasi successive e da scelte continue e progressive legate da un comune obiettivo da perseguire. Pertanto sarà connotato non solo dal tipo di esercitazione proposta, ma anche dall’intensità di esecuzione e dalla quantità di lavoro, secondo una progressione basata su principi quali: Dal conosciuto al nuovo Dal facile al difficile Dal semplice al complesso Alternanza tra lavoro e pause Variazione delle esercitazioni per fornire sempre nuovo stimoli Allenare in modo simile alla gara Assenza di tempi morti Ripetizione di quanto insegnato e appreso Scomposizione dei gesti (metodo analitico) Correzione costante dell’errore Alternanza tra gioco ed esercizio Grande attenzione al singolo Pagina 1 La programmazione nel settore giovanile Fondamentale nell’azione didattica dell’allenatore sarà in susseguirsi delle fasi di spiegazione, dimostrazione, osservazione e correzione. Il metodo didattico sarà infine l’itinerario e il modo con cui l’allenatore attuerà la gestione del processo di insegnamento-apprendimento tramite metodi deduttivi, in cui il protagonista è l’insegnante che codifica l’attività e ricerca la precisione esecutiva attraverso la ripetizione sistematica, e metodi induttivi, nei quali il protagonista principale è l’allievo, che ricerca e scopre in maniera autonoma le soluzioni ai problemi presentati. Idealmente la sequenza temporale potrebbe essere: Conoscenza dei programmi, obiettivi ed organizzazione della società Verifica dei mezzi e delle strutture a disposizione Conoscenza dei giocatori (Test di valutazione, relazioni, …) Definizione degli obiettivi e dei tempi sia a medio-lungo termine che nel breve termine Fissare i momenti di verifica durante la stagione sportiva Pagina 2 La programmazione nel settore giovanile LA CLASSIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI TECNICI E TATTICI Obiettivi di Tecnica Individuale Guidare / Dominare Calciare Ricevere Contrastare Colpire di testa Rimessa laterale Tecnica del portiere Obiettivi di Tecnica Applicata (o Tattica Individuale) In fase di attacco In fase di difesa Smarcamento Presa di posizione Controllo e difesa della palla Marcamento Passaggio Intercettamento Finta e dribbling Contrasto Tiro in porta Difesa della porta Obiettivi di Tattica Collettiva In fase di attacco In fase di difesa Scaglionamento Scaglionamento Penetrazione Azione ritardatrice Ampiezza Concentrazione Mobilità Equilibrio Improvvisazione e sorpresa Controllo e limitazione del rischio Pagina 3 La programmazione nel settore giovanile LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI TECNICO-TATTICI E DEI CONCETTI CORRELATI Tecnica individuale I gesti tecnici, ovvero i comportamenti, che vengono attuati dal singolo giocatore quando entra in contatto con il pallone. I “fondamentali” vengono così suddivisi come se il contesto di gioco non esistesse, al fine di porre in risalto esclusivamente il rapporto del giocatore con la palla Guidare / Dominare Prerequisito fondamentale che determina il nostro grado di abilità nella gestione individuale della palla in un rapporto di stretto contatto e di poco spazio. Calciare Gesto specifico che evidenzia l’abilità di un giocatore di indirizzare con un piede la palla verso un obiettivo prefissato (compagno, porta avversaria). Ricevere Abilità tecnica che consente di gestire la palla in arrivo arrestandola oppure orientandola, anticipando la scelta della giocata immediatamente successiva. Contrastare Cercare di recuperare palla con un’azione di contrasto diretto o indiretto. Colpire di testa Gesto tecnico che evidenzia l’abilità di un giocatore di indirizzare la palla con la testa verso un obiettivo prefissato (compagno, porta avversaria). Rimessa laterale Gesto tecnico da effettuarsi con le mani, per mezzo del quale il gioco può essere ripreso a seguito di una uscita laterale della palla. Tecnica del portiere Fondamentale a se stante. Tecnica applicata o tatti ca individuale Tutti gli accorgimenti e tutti i movimenti, con o senza palla, che vengono eseguiti dal giocatore affinché, tenuto conto dei compagni, degli avversari e delle situazioni di gioco, la propria prestazione risulti utile, redditizia ed economica. Smarcamento Abilità tattica individuale che consiste nel liberarsi dalla marcatura avversaria finalizzata alla ricezione della palla o alla creazione di uno spazio. Controllo e difesa della palla Abilità individuale che consente di mantenere il dominio della palla in presenza di avversari. Pagina 4 La programmazione nel settore giovanile Passaggio Abilità individuale che consente di trasmettere la palla ad un compagno sulla figura o nello spazio. Da non confondere con il fondamentale tecnico del calciare la palla (“meccanica” del gesto). Finta Movimento da eseguire con la palla o senza palla che non prevede il superamento di un avversario. La si esegue in fase di conduzione, di ricezione e di smarcamento. Dribbling Abilità individuale che va eseguita in possesso di palla e che prevede il superamento di un avversario. Tiro in porta Abilità individuale che permette la conclusione a rete. Presa di posizione La presa di posizione, o piazzamento, consiste nell’assumere una dislocazione che, tenendo conto della propria porta, del diretto avversario e del settore del campo in cui si trova il pallone, offre la possibilità di ritardare o di ostacolare l’azione avversaria. Marcamento L’azione di controllo diretto dell’avversario. Intercettamento Interrompere l’azione avversaria agendo direttamente sulla palla. La forma più efficace di intercettamento è dato dall’anticipo dell’avversario. Contrasto Può essere diretto, se effettuato sul giocatore che è in possesso palla, o indiretto, quando si cerca di mettere in “zona ombra” un avversario non in possesso palla. Difesa della porta Principio fondamentale per la fase difensiva. La forma tipica con cui il difendente attua questo principio consiste nell’interporsi tra il pallone e lo specchio della propria porta. Ulteriori concetti e definizioni correlate agli obiettivi di tecnica applicata Blocchi e Veli Azioni individuali che tendono ad interrompere la continuità di marcamento del difensore nei confronti del proprio compagno. I blocchi vengono effettuati in situazioni pressoché statiche, pertanto prevalentemente su palle inattive. I veli vengono effettuati con palla in movimento, in qualunque momento e situazione di gioco. Aiuti verbali Messaggi codificati di aiuto per lo sviluppo in sicurezza dell’azione. Zona luce e zona ombra Indicano la zona dove si può ricevere la palla o dove un avversario chiude le traiettorie di passaggio. Pagina 5 La programmazione nel settore giovanile Palla libera e palla coperta E’ il concetto fondamentale su cui si basano tutti i movimenti difensivi ed offensivi di un giocatore, di un reparto e della squadra. “Palla libera o scoperta” quando l’avversario in possesso palla può determinare una giocata pericolosa per la nostra porta. “Palla chiusa o coperta” quando l’avversario in possesso palla non può portare pericoli alla nostra porta. Lato forte e lato debole Questa distinzione viene determinata dall’assetto di scatto che assume il difendente, il cui lato forte corrisponde a quello del piede arretrato, mentre il lato debole a quello del piede avanzato. Temporeggiamento Su palla libera. Rallentare il più possibile l’azione offensiva avversaria per recuperare una situazione di svantaggio o inferiorità numerica. Attacco della palla Su palla coperta. Togliere spazio di gioco all’avversario. Appoggio Movimento davanti alla linea della palla. Sostegno Movimento dietro la linea della palla. Inserimento Movimento verticale o diagonale con Partenza da dietro la linea della palla. Taglio Movimento (a stringere o ad allargare) di appoggio davanti alla linea della palla Sovrapposizione Corsa (interna o esterna) con aggiramento del possessore di palla. Movimento in appoggio davanti alla linea della palla. Tattica collettiva Scaglionamento (offensivo) La squadra viene distribuita su più linee di gioco per poter attaccare in modo efficace. Penetrazione La capacità di saper entrare nella difesa avversaria. L’attacco in profondità rimane l’obiettivo primario del gioco offensivo. Ampiezza L’allargamento del fronte di attacco. Oltre che in profondità, una manovra di attacco tatticamente efficiente deve saper sfruttare in tutta la sua larghezza il terreno di gioco. Mobilità Pagina 6 La programmazione nel settore giovanile Favorire il movimento dei giocatori di attacco per dare aiuto al portatore palla e, contemporaneamente, creare spazi liberi per gli altri compagni. Improvvisazione e sorpresa Il successo di un’azione offensiva non può prescindere dal fattore sorpresa. Questa è originata dalla tecnica, dalla velocità e dalla tattica. Scaglionamento (difensivo) Atteggiamento collettivo volto a aumentare la sicurezza della fase difensiva di squadra attraverso collaborazioni e coperture reciproche. Azione ritardatrice Il movimento di ritirata di un reparto verso la propria area di rigore, prendendo in considerazione sia la propria porta che le distanze tra ciascun giocatore, al fine di ritardare l’azione degli avversari. Concentrazione Il movimento e la presa di posizione dei difendenti per limitare e restringere gli spazi di gioco agli avversari. Equilibrio Cercare di presidiare le zone pericolose o nevralgiche del campo. Controllo e limitazione del rischio I giocatori in fase difensiva devono, tutti quanti, controllare i rispettivi avversari, la propria posizione e funzione in rapporto ai compagni. Ulteriori concetti e definizioni correlate agli obiettivi di tattica collettiva Coperture L’azione di sostegno portata ad un compagno intento a contrastare un avversario in possesso palla al fine di limitarne tempo e spazio qualora il compagno fosse superato. Elastico difensivo Tutti quei movimenti a salire o a scendere eseguiti dal blocco squadra con l’intento di mantenere lo schieramento “corto”, sono da considerarsi scivolamenti verticali. In generale, i movimenti a salire vengono fatti in direzione della palla, mentre quelli a scendere vengono fatti verso la porta. Scorrimento laterale Movimenti eseguiti con l’intento di stringere il campo nella sua ampiezza, in modo da creare, in combinazione agli scivolamenti verticali, la maggior densità possibile di uomini nello spazio attaccato dagli avversari. Pressing L’azione collettiva e coordinata atta a togliere spazio e tempo di gioco al possessore di palla e a non concedere ai compagni vicini di riceverla. Fuorigioco L’azione collettiva e coordinata atta a togliere profondità alla squadra avversaria. Pagina 7 La programmazione nel settore giovanile LA PROGRESSIONE DIDATTICA NEL SETTORE GIOVANILE Nel percorso formativo che attraversa tutta la carriera sportiva dei giocatori, l’attenzione si sposterà, progressivamente, dal comportamento individuale a quello collettivo: aumenterà in modo crescente il numero di elementi che caratterizzano il contesto di gioco (compagni ed avversari), lo spazio da utilizzare o controllare ed in generale le difficoltà da affrontare. L’insegnamento delle capacità tecnico-tattiche si attua attraverso le seguenti fasi: Allenamento motorio: Lo sviluppo corretto e completo di tutte le capacità coordinative e motorie maggiormente sensibili nelle varie fasce di età aiuta un più corretto e redditizio apprendimento di tutti gli elementi della tecnica di base. Allenamento tecnico(1): Mira all’ampliamento del baglio dei fondamentali ed al loro perfezionamento. Il lavoro continuo ripetitivo, organizzato secondo i principi della progressività didattica e della correzione costante dell’errore permette di poter sviluppare in modo corretto e redditizio gli elementi di Tecnica Applicata. Allenamento Tecnico - Tattico(2): Ricerca lo sviluppo del pensiero tattico individuale. Allenamento Tattico di gruppo(3): Stimola la creazione e lo sviluppo del pensiero tattico collettivo. La conoscenza degli elementi caratterizzanti la tecnica applicata sviluppati secondo i principi fondamentali dell’allenamento permette al giocatore di inserirsi in modo veloce ed efficace in qualsiasi sistema di gioco. Allenamento tattico di reparto e di squadra(4): Mira ad instaurare e perfezionare specifiche collaborazioni in funzione dei ruoli e delle situazioni. Non esiste uno sviluppo tattico di reparto o di squadra efficace e duraturo nel tempo se gli elementi sopradescritti non vengono sviluppati in maniera completa e corretta. Pagina 8 La programmazione nel settore giovanile La tecnica di base nel calcio deve essere considerata come elemento di trasmissione motoria delle decisioni prese dal giocatore al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato. Pertanto rappresenta un mezzo ma non il fine. L’apprendimento dei fondamentali tecnici dovrà avvenire in un contesto di gioco per poi essere corretta analiticamente. Non si può semplicemente passare dall’esercizio al gioco, bensì servono degli strumenti intermedi che favoriscano il transfert. Globale situazionale • Far scoprire la tecnica nel gioco • Evidenziare gli errori • Permettere l’esperienza situazionale • Creare il problema tecnico • Motivare gli allievi Analitico situazionale (e non) • Per la ripetizione del gesto • Per la correzione degli errori • Per la velocizzazione del gesto In generale si può pensare di organizzare una programmazione che preveda un lavoro di tipo analitico, come momento di studio e di conoscenza del fondamentale, ed un lavoro di tipo situazionale, come momento di verifica dell’apprendimento e di esperienza per il nostro giocatore. Nell’apprendimento della tattica il saper fare individuale e collettivo si integrano continuamente nel gioco e così dovrà avvenire anche in sede di allenamento. Il percorso formativo indicato per lo sviluppo delle capacità collaborative passa, quindi, attraverso la conoscenza e l’applicazione delle capacità individuali nei contesti di situazioni semplificate dall’ 1 contro 0 al 4 contro 4. Comunque il bagaglio tecnico rimane il presupposto per lo sviluppo di qualsiasi disegno tattico. NON CI PUO’ ESSERE TATTICA SENZA TECNICA Una programmazione didattica dovrà evidenziare gli obiettivi tecnici e tattici dominanti per le diverse fasce d'età e i mezzi di allenamento più idonei per il loro raggiungimento. Pagina 9 La programmazione nel settore giovanile Categoria Obiettivo dominante Mezzo di allenamento principale Gioco Piccoli amici Allenamento motorio • Giochi polivalenti • Esercitazioni con e senza palla Rapporto con la palla Pulcini Allenamento tecnico Esordienti Allenamento tecnicotattico Giovanissimi Allenamento tattico di gruppo Allievi Allenamento tattico di squadra • Esercitazioni con la palla • 1 vs 1 Situazioni di gioco semplici • 1 vs 1 e 2 vs 1 • Esercitazioni a tema con vincolo tecnico Situazioni di gioco complesse • Dal 2 vs 2 al 4 vs 4 • Esercitazioni a tema con vincolo tecnico-tattico Situazioni di gioco specifiche • Esercitazioni di reparto e fra reparti • Esercitazioni a tema con vincolo tattico In uno sport come il calcio, il bravo calciatore è colui che in ogni contesto di gioco sa trovare la soluzione idonea ad un determinato problema, che comunque difficilmente potrà essere codificata in maniera assoluta, perché le situazioni che si ripropongono nel gioco non sono mai esattamente uguali. Nel calcio, quindi, l’aspetto determinante per chi lo pratica ad ogni livello è dato dalla capacità di adattamento tecnico e tattico alle situazioni che il gioco stesso presenta. Pagina 10 La programmazione nel settore giovanile ESEMPIO DI SCHEDA PER LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE AREA TECNICA 1° trimestre settembre /novembre 2° trimestre dicembre / febbraio 3° trimestre marzo / maggio Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : AREA TECNICO TATTICA 1° trimestre settembre /novembre 2° trimestre dicembre / febbraio 3° trimestre marzo / maggio Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : AREA MOTORIA 1° trimestre settembre /novembre 2° trimestre dicembre / febbraio 3° trimestre marzo / maggio Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : AREA PSICOLOGICO / COMPORTAMENTALE 1° trimestre settembre /novembre 2° trimestre dicembre / febbraio 3° trimestre marzo / maggio Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Primario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : Ob. Secondario : Pagina 11 La programmazione nel settore giovanile ESEMPIO DI SCHEDA ALLENAMENTO N° Allenamento Data allenamento Orario allenamento Località Condizioni Terreno Condizioni climatiche Giocatori assenti Staff Giocatori aggregati Infortuni Differenziati Valutazione allenamento Ob. Tecnico primario Ob. Tecnico secondario Ob. Tc / Tt primario Ob. Tc / Tt secondario Ob. Motorio primario Ob. Motorio secondario Ob. Psi/com primario Ob. Psi/com secondario Figura Descrizione attività Minuti Figura Descrizione attività Minuti Figura Descrizione attività Minuti Figura Descrizione attività Minuti Pagina 12 La programmazione nel settore giovanile ESEMPIO DI UNA PROGRESSIONE DIDATTICA AREA TECNICA AREA TC/APPL. Sensibilità e dominio della palla Conduzione della palla Finta Dribbling Protezione della palla Le tappe PRIMO PERCORSO - Miglioramento delle capacità senso percettive attraverso esercitazioni e giochi di sensibilità in forma statica mantenendo la posizione di equilibrio - Miglioramento delle capacità di palleggio con vaie tecniche per alzare la palla - Esercizi e giochi basati sulle finte SECONDO PERCORSO - Miglioramento delle capacità di sensibilità in forma dinamica con l’utilizzo di percorsi di conduzione della palla - Miglioramento delle capacità generali di palleggio - Esercizi e giochi di finta e dribbling con avversari fissi e mobili passivi TERZO PERCORSO - Miglioramento delle capacità di conduzione della palla nelle sue varie forme privilegiando la conduzione con cambi di direzione - Esercizi e giochi di finta e dribbling su avversari con handicap e a seguire attivi - Esercizi e giochi per l’introduzione della protezione della palla QUARTO PERCORSO - Esercizi e giochi di conduzione su percorsi combinati a ritmi più elevati - Situazioni di gioco di 1vs1 specifiche - Situazione di gioco per la protezione della palla Al termine di ogni percorso va eseguita la verifica al fine della riprogrammazione Metodologia : Analitico ( momento di “studio” del fondamentale ) Situazione ( momento di verifica ) Pagina 13 La programmazione nel settore giovanile Organizzazione in cicli di lavoro Settembre / Ottobre 16 allenamenti Novembre Dic/Genn 16 allenamenti Febbraio / Marzo 16 allenamenti Aprile / Maggio 16 allenamenti 1° micro ciclo da 1 a 4 Miglioramento della sensibilità in forma statica 5° micro ciclo da 17 a 20 Miglioramento della sensibilità in forma dinamica libera 9° micro ciclo da 33 a 36 Miglioramento della tecnica di conduzione lineare a cambi di dir. 13° micro ciclo da 49 a 52 Proposte di conduzione con combinazione di movimenti di finta e dribbling Miglioramento delle capacità di palleggio introducendo scalette più complesse Giochi ed esercizi di finta e dribbling con avversari ad handicap Sit di gioco con avv a protezione di una linea Tecniche di palleggio partendo da palla in mano 2° micro ciclo da 5 a 8 Miglioramento della sensibilità in forma statica aumentando il grado di difficoltà Esercizi e giochi sulle finte 6° micro ciclo da 21 a 24 Miglioramento della sensibilità in forma dinamica abbinata a piccoli percorsi Palleggio con introduzione di piccole scalette Miglioramento delle capacità di palleggio 3° micro ciclo da 9 a 12 Miglioramento della sensibilità in forma statica aumentando il grado di difficoltà introducendo movimenti di finta e dribbling Palleggio con introduzione piccole scalette partendo da palla a terra Esercizi e giochi sulle finte ( senza palla ) 4 micro ciclo da 13 a 16 Miglioramento della sensibilità in forma statica aumentando il grado di difficoltà introducendo movimenti di finta e dribbling Palleggio con introduzione piccole scalette partendo da palla a terra Esercizi e giochi di finta e dribbling con avversari fissi 7° micro ciclo da 25 a 28 Miglioramento della sensibilità in forma dinamica abbinata a piccoli percorsi Miglioramento delle capacità di palleggio Esercizi e giochi di finta e dribbling con avversari fissi In tutte le proposte aumentare il grado di difficoltà 8° micro ciclo da 29 a 32 Miglioramento della sensibilità in forma dinamica abbinata a piccoli percorsi Miglioramento delle capacità di palleggio Esercizi e giochi di finta e dribbling con mobili passivi Sit di gioco per la protezione della palla 10° micro ciclo da 37 a 40 Miglioramento della tecnica di conduzione con cambi di dir e senso 14° micro ciclo da 53 a 56 Proposte di conduzione con combinazione di movimenti di finta e dribbling Giochi ed es di finta e dribbling con avversari ad handicap Sit di gioco con avv a protezione di uno spazio Intro del fondamentale di protezione della palla 11° micro ciclo da 41 a 44 Miglioramento della tc di cond con cambi dir senso e ritmo Giochi ed es di finta e dribbling con avversari ad handicap ed attivi Es e giochi per il fondamentale della protezione della palla Sit di gioco per la protezione della palla 15° micro ciclo da 57 a 60 Proposte di conduzione con combinazione di mov e aumento dei ritmi Sit di gioco con avversario proveniente laterale Situazione di gioco per la protezione della palla 12° micro ciclo da 45 a 48 Es e giochi di finta e dribbling con avversari attivi 16° micro ciclo da 61 a64 Proposte di conduzione con combinazione di movimenti e aumento dei ritmi Es e giochi per lo sviluppo del fondamentale della protezione della palla Situazioni di gioco con avversario proveniente da dietro Situazioni di gioco per la protezione della palla Esercizi e giochi sulle finte ( senza palla ) Pagina 14 La programmazione nel settore giovanile ESEMPIO DI PROGRAMMAZIONE STAGIONALE Categoria pulcini OBIETTIVI TECNICI Dominio della palla attraverso lavori di contatto e rullaggio palla / piede , palla / altre parti del corpo , tecniche per alzare la palla da terra e palleggio Conduzione : lineare / con cambi di direzione su varie angolature / con cambi di senso / con cambi di velocità – tutto con entrambi i piedi e con le varie superfici Calciare : da fermo , rasoterra , a mezza altezza con traiettoria tesa ed arcuata , con interno , collo , collo interno di entrambi i piedi. Con esterno rasoterra. In movimento , rasoterra , a mezza altezza con traiettoria tesa ed arcuata , con interno , collo , collo interno , di entrambi i piedi. Con esterno rasoterra. Ricevere : da fermo con suola , interno collo ed esterno di entrambi i piedi anche su palla a mezza altezza. In movimento con suola , interno , collo ed esterno di entrambi i piedi anche su palla a mezza altezza. Orientata : in funzione di , un passaggio , un tiro , una conduzione un attacco ecc.. Rimessa laterale : corretta esecuzione di una rimessa laterale da fermo ed in movimento FONDAMENTALI Difesa della porta Marcamento Contrasto Presa di posizione Intercettamento OBIETTIVI TECNICO / TATTICI Protezione della palla Passaggio Finta e dribbling Tiro in porta Smarcamento SITUAZIONI 1 > portiere ( ricerca di finta e dribbling ) 1 > 1 con portiere ( F.O. ricerca di finta e dribbling ; F.D. difesa della porta marcamento e contrasto ) 2 > 1 senza / con portiere ( F.O. finta dribbling , tiro in porta e smarcamento. F.D. marcamento difesa della porta e contrasto ) 2 > 2 senza / con portiere ( con obiettivi sia per la F.O che per la F.D dei fondamentali affrontati ) COLLETTIVI Conoscenza delle regole della partita Ricerca di una minor confusione nell’occupazione degli spazi Ricerca di una occupazione degli spazi omogenea Sviluppo del concetto di ampiezza Pagina 15 La programmazione nel settore giovanile OBIETTIVI MOTORI OBIETTIVI PSICOLOGICI Capacità coordinative : equilibrio / orientamento / velocità di reazione / percezione spazio tempo / ritmo / differenziazione / fantasia motoria / anticipazione / combinazione / adattamento e trasformazione Capacità condizionali : rapidità / flessibilità / velocità Andature / propriocettività Accettazione e rispetto delle regole Rispetto nei confronti di allenatori , dirigenti , avversari e arbitri Equilibrio nelle vittorie e accettazione delle sconfitte Ricerca di una autonomia adeguata all’età relativi a tutti gli aspetti possibili Cooperazione e collaborazione Presa di coscienza del massimo impegno Ricerca della vittoria nel pieno rispetto delle regole Accettazione dell’analisi dell’errore del singolo di fronte al gruppo finalizzato al miglioramento di tutti. Pagina 16