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«...Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge
Risveglio NOVEMBRE 2012 “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105) P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia Risveglio Pentecostale Anno LXVI numero 11 Periodico Mensile Poste Italiane spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza corriamo co la gara «...Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta» [EBREI 12:1] Risveglio P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Specchi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giuseppe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo Presidente emerito: Francesco Toppi Consigliere onorario: Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Tel. 049.605127 fax 049.612565 - e mail: [email protected] www.assembleedidio.org Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Banca Carige: codice IBAN IT31 C061 7512 1550 0000 0051 080 codice BIC CRGEITGG782 intestato a: Chiesa Crist. ADI Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a membri e simpatizzanti delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I. ed è sostenuta da offerte volontarie. In conformità alla Legge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei dati personali, la Redazione di Risveglio Pente costale garantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono custoditi in un archivio elettronico presso la sede del giornale e verranno utilizzati soltanto per inviare la corrispondenza relativa al mensile Risveglio Pentecostale. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i loro autori. I manoscritti non pubblicati non si restituiscono. Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione 2 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 Vita infelice del pens Alcuni pensano ed insegnano che è vantaggioso allineare la mente a uno stato di positività, superando gli schemi di pensiero negativi sussistenti e creandone di nuovi, più ottimisti e sani, al fine di affrontare con fiducia la propria esperienza di vita e raggiungere il benessere psicofisico. Il problema di questa scuola di pensiero è che lascia fuori il protagonista e numero uno, cioè Dio, e tende a far sentire l’uomo come un dio. Ogni vero cristiano, invece, indipendentemente dalle difficoltà che sta attraversando, ha dei buoni motivi per essere positivo sopra e contro ogni avversità che lo circonda. Si racconta di un venditore di calzature che fu inviato dalla propria azienda in una lontana località per cercare nuovi mercati; giuntovi, re- stò costernato perché tutti andavano in giro a piedi nudi! Inviò un messaggio telegrafico alla ditta, affermando: “Nessuna prospettiva per le vendite! Qui la gente non indossa scarpe!”. Qualche tempo dopo, un altro venditore si recò nelle medesima città, immediatamente inviò un telegramma al suo ufficio vendite dicendo: “Grandi opportunità! Qui la gente non indossa scarpe!”. Questa breve storia riassume due estremi “punti di vista” che ben rappresentano le persone “pessimiste” e le “ottimiste”. Tu a quale di queste due categorie appartieni? LA NOSTRA MENTE Qualcuno ha detto che la nostra mente è un campo di battaglia dove il bene ed il male si fronteggiano, atore negativo ma c’è un principio biblico che ci aiuta ad avere un “pensiero positivo” e si trova nelle Sacre Scritture: “Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri” (Filippesi 4:8). Forse sarà buono ribadire che il testo sopramenzionato non nomina: “tutte le cose che sono false, le cose che sono disonorevoli, le cose che sono sbagliate, cose che sono inquinate, le cose che sono brutte, le cose che sono di fama terribile, le cose che non hanno eccellenza, le cose che sono vergognose e non degne di lode”. Questo non vuol dire che dobbiamo smettere di considerare le cose negative o negarne l'esistenza. Il problema riguarda quello su cui ci soffermiamo di più e a cui pensiamo a ogni piè sospinto. Scegliere di affrontare i problemi nella giusta prospettiva significa essere già alla metà della battaglia per superare definitivamente il problema. AUTOCOMMISERAZIONE L’autocommiserazione è la reazione più comune di coloro che devono affrontare difficoltà. Si tratta di una forte tendenza umana a provare compassione per noi stessi, quando le cose non sono andate come volevamo. Hai mai avuto la sensazione che tutto e tutti siano contro di te? Hai mai desiderato scappare via perché le cose non andavano bene? Se questa è stata o è la tua esperienza, allora non sei solo! Il “crimine” che l’autocommiserazione commette contro di noi è questo: ci deruba della speranza quale elemento assolutamente necessario per una vita serena. Circostanze avverse ci fanno sentire male; da lì si inizia a dire: “Povero me!” fino al punto da farci arrivare a credere che la situazione sia assolutamente disperata, ed in alcuni casi si cade nella depressione. Mosè, in un momento difficile della sua vita, disse a Dio: “Io non posso, da solo, portare tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. Se mi vuoi trattare così, uccidimi, ti prego; uccidimi, se ho trovato grazia agli occhi tuoi; che io non veda la mia sventura” (Numeri 11:14,15). Anche Elia si autocommiserò: “Ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a mettersi seduto sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: “Basta! Prendi la mia anima, o Signore, poiché io non valgo più dei miei padri”. Tutto ciò conferma che tutti possono scoraggiarsi, ma alcuni complicano terribilmente situazioni già di per sé difficili, autocommiserandosi e scegliendo questo atteggiamento come proprio stile di vita. Un personaggio biblico che spesso si autocommiserava era Giacobbe. Di lui si legge che, alla notizia dell'uccisione di Giuseppe da parte di una belva feroce, assunse tale atteggiamento: “Tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiutò di essere consolato, e disse: «Io scenderò con cordoglio da mio figlio, nel soggiorno dei morti». E suo padre lo pianse” (Genesi 37:35). Successivamente disse: “Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non è più, Simeone non è più, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutte queste cose pesano su di me!” (Genesi 42:36). Giacobbe dopo oltre 20 anni sembrava ancora in questa condizione. È come se egli fosse morto nel giorno della notizia della mor- in questo numero novembre 2012 VITA INFELICE DEL PENSATORE NEGATIVO Archetto Brasiello ............................ pag.24 ATTENTO AI PERICOLI DELL'ULTIMA CURVA Michele Rutigliano ............................. pag.5 SOLO TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA Francesco Molea ............................... pag.68 VUOI ESSERE VITTORIOSO? Domenico Dicuzzo .........................pag.910 UNA PREGHIERA EFFICACE Salvatore Ciofalo ................................pag.11 IL PRIMATO DI CRISTO Francesco Davide Scianna ......... pag.1213 IL LEBBROSO PURO Sergio Barretta ..............................pag.1416 TESTIMONIANZA DAL CARCERE I FOGLIETTI DEL CALENDARIO Daniele ..................................................pag.17 PROMOSSI ALLA GLORIA FRANCESCO LAZZARO ......pag.18 SPIGOLATURE BIBLICHE UNA CORSA PER LA GLORIA Gioacchino Caltagirone ....................pag.19 NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ .............................pag.2023 APPUNTAMENTI ..................... pag.24 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org Risveglio Pentecostale è disponibile anche in edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato leggibile mediante computer con un programma screen reader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’indirizzo risveglio.pentecostale@ assembleedidio.org (i file inviati sono nei più comuni formati di salvataggio). Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 3 te di Giuseppe e avesse rifiutato di vivere negli anni che seguirono: “Gli anni della mia vita nomade sono centotrenta. I miei anni sono stati pochi e travagliati e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade” (Genesi 47:9). Per Giacobbe 130 anni erano pochi. Chissà quanti vorrebbero vivere così a lungo! L’autocommiserazione è in realtà il peccato di incredulità; è la diretta negazione della fedeltà delle promesse di Dio, che dice: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Romani 8:28). Pensare dentro noi che non importa a nessuno quello che stiamo attraversando, che la situazione è disperata o addirittura supporre che Dio sia ingiusto con noi, implica mancanza di fiducia nel bene che Lui ha promesso: “Infatti io so i pensieri che medito per voi", dice il Signore: "pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza” (Geremia 29:11). La “prospettiva umana” ci porta a considerare ed osservare solo l’apparenza: “Il servo dell'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. Il servo disse all'uomo di Dio: «Ah, mio signore, come faremo?»” (2 Re 6:15). La “prospettiva spirituale”, invece, porta a reagire così: “Quegli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro». Ed Eliseo pregò e disse: «Signore, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il Signore aprì gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo (2 Re 6:16,17). In questo straordinario passo della Parola, non possiamo fare a meno di rilevare “la conseguenza” della “prospettiva spirituale d’Eliseo” ovvero l’intervento pronto, immediato, risolutore di Dio. Il credente non è un pessimista: egli sa in chi ha creduto! Qualcuno ha detto che un pessimista è uno che costruisce prigioni in aria. Forse stai vivendo una situazione di questo tipo, un profondo scoraggiamento unito all’autocommiserazione. Prego il Signore QUESTIONE DI PROSPETTIVE Ritornando ai venditori di scarpe, essi ci presenta- che questa riflessione possa servire a dare una svolta alla tua vita. C'è un proverbio che dice: “Le cattive no modi diversi di vedere lo stesso problema. notizie vanno in giro con gli zoccoli, quelle buone con La “prospettiva umana” è assimilabile alla vista umana, è limitata, ingannevole: “Lot alzò gli occhi e i calzini!”. Bisogna concentrarsi e sintonizzare bene vide l'intera pianura del Giordano. Prima che il Signo- le orecchie per ascoltare il bene. È necessario mettere a fuoco la vista per vedere re avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutDio all’opera. Alleniamoci nel cercare il bene, aventa irrigata fino a Soar, come il giardino del Signore, come il paese d'Egitto. Lot scelse per sé tutta la pia- do fiducia in questo: “Che colui che ha cominciato in nura del Giordano e partì andando verso oriente. Co- voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Filippesi 1:8). sì si separarono l'uno dall'altro” (Genesi 13:10,12). La Scrittura non nasconde le tragiche conseguenArchetto Brasiello ze della scelta di Lot. Rinnova il tuo sostegno a Risveglio Pentecostale Invia il tuo sostegno a Risveglio Pentecostale, il mensile di edificazione delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia, che dal 1946 mantiene vivo il legame fraterno che contraddistingue l̕opera del Signore nel nostro Paese. 4 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 In tempi economicamente così difficili Risveglio Pentecostale è sostenuto dalle offerte di tutti quei lettori che, mediante il proprio contributo, collaborano alla sua diffusione, consapevoli che “Dio ama un donatore gioioso” (2 Corinzi 9:7). Invia il tuo sostegno a Risveglio Pentecostale utilizzando il conto corrente postale numero 12710323 intestato a Risveglio Pentecostale oppure le coordinate bancarie IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323. Attento ai pericoli dell’ultima curva Quando un atleta sente diminuire la capacità di lottare, in realtà affronta il grande rischio di accontentarsi di un diploma di partecipazione piuttosto che puntare a raggiungere la medaglia d’oro. Ci sono credenti che agiscono in questo modo, perché hanno abbandonato il loro primo amore. Possiamo definire questo pericolo “l’insidia del pressappochismo”. Gesù disse: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10). Secondo la Parola di Dio ci sono dei pericoli che chiameremo “dell’ultima curva”, quelli che è possibile incontrare quando, dopo una vita di ubbidienza e di fede, qualcuno valuta la possibilità di “rallentare” la corsa, pensando che ormai gli sforzi compiuti nel lavoro cristiano finora adempiuto possano essere sicura garanzia di vittoria finale. Questo è un grande errore da cui guardarsi, in particolare per chi ha corso già per molti anni, e ha al suo attivo un lavoro proficuo svolto per il progresso dell’opera di Dio. È sufficiente cambiare passo, basta così poco per fermarsi, oppure per rallentare la corsa? Basta già questo per “dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare...” (Proverbi 6:10). Questo è uno dei pericoli dell’ultima curva da cui bisogna guardarsi bene, perché come molti atleti hanno fallito a pochi metri dal traguardo, così molti credenti possono fallire a pochi passi dalla meta, nell’ultimo periodo della loro vita. Di Davide, il re il cui cuore era secondo il cuore di Dio, il Signore stesso rende testimonianza: “Io ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni mio volere” (Atti 13:22). Conosciamo una vicenda molto dolorosa, che costò riprensione e grande afflizione. La Bibbia racconta di come egli un giorno fosse salito sulla terrazza del suo palazzo. Proprio in quel momento, il diavolo stava preparando una terribile trappola per lui. Il re era di natura sensuale; colui che vuole distruggere la nostra anima sa bene quali siano i nostri punti deboli e cerca di agire utilizzando proprio il momento in cui ci “riposiamo”, quando pensiamo di essere al sicuro, di essere diventati inattaccabili alle sue trappole. La narrazione biblica descrive come, proprio in quel momento, Bat-sceba, una giovane e bellissima donna, facesse il bagno. Davide cadde nella trappola ordita dal diavolo, desiderò quella donna, la fece chiamare, giacque con lei. Il seguito della vicenda ci è chiaro in tutte le sue sfumature. Chi cade in un abisso rischia di sprofondare sempre più. “Un abisso chiama un altro abisso al fragore delle tue cascate” (Salmo 42:7). Davide peccò prima di adulterio, poi di omicidio nei confronti di Uria, l’Ittita. Perché la Parola di Dio ci presenta questa triste vicenda? Per ammonirci dei rischi che possiamo correre cadendo anche quando stiamo per raggiungere il traguardo, quando ormai siamo giunti all’ultima curva, poco prima della vittoria! Anche se Davide si pentì e il Salmo 51 esprime molto bene il suo sentimento, pagò a caro prezzo il suo peccato. Dio ci aiuti ad ascoltare la Sua Parola, osservando quei cartelli di avvertimento che Lui mette per noi. Michele Rutigliano Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 5 Solo tu hai Parole di vita Il sesto capitolo del Vangelo di Giovanni si apre col racconto del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Gesù aveva saziato cinquemila uomini, senza includere donne e bambini, con cinque pani e due pesci e così inevitabilmente la sua fama si era sparsa per tutto Israele. Alcuni giudei pensarono che Gesù, proprio per la Sua capacità di sfamare le folle, fosse il sovrano ideale e per questo tentarono di rapirLo e farLo re (Giovanni 6:15), ma il Figlio di Dio non era venuto con lo scopo di diventare famoso o potente su questa terra, perché aveva una missione più alta: salvare l’umanità! Purtroppo molti di coloro che lo seguivano non comprendevano queste realtà e non percepivano che l’uomo non è solo corpo, ma anche anima e spirito. Proprio questa miopia delle folle spinse il Maestro a predicare un messaggio più profondo, evidenziando la necessità di nutrire non solo il corpo, ma anche l’anima. Questa predicazione, purtroppo, non riscosse grande successo, anzi, Gesù improvvisamente vide le folle allontanarsi e rimase da solo con i dodici “storici” discepoli. Fu in questa occasione che il Signore disse: “Non volete andarvene anche voi?”. La domanda aveva lo scopo di mettere i discepoli con le “spalle al muro”, costringendoli a fare una scelta: seguire la maggioranza o continuare a servire questo figlio del falegname che tante volte li aveva meravigliati. UNA SCELTA MOTIVATA In effetti non c’erano molti motivi per se- 6 Risveglio Pentecostale - Novembre 2012 guire Gesù: • davanti a loro avevano un uomo che dovette ammettere: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”; • i Suoi stessi fratelli non credevano in Lui (7:5) e in ogni caso Gesù si era presentato non come un possibile leader politico capace di garantire un futuro roseo, ma come un uomo animato da sentimenti di umiltà e abnegazione; • il Suo messaggio non era per questo mondo, ma per l’aldilà e i dodici, con qualche eccezione, erano uomini rudi, non filosofi avvezzi alla contemplazione. Nonostante ciò proprio uno di questi uomini semplici, Pietro, disse in modo inequivocabile: “Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna”. Che contrasto con le affermazioni dei discepoli che lasciarono Gesù! Questi avevano definito il parlare del Maestro come duro, difficile da ascoltare, mentre Pietro le considera “parole di vita eterna”! Da che cosa nasce questa diversa interpretazione? Sicuramente dalle motivazioni che animavano i dodici. Le motivazioni della folla erano frivole: cercavano miracoli, avvenimenti spettacolari, sensazioni forti ed inevitabilmente, quando Gesù parlava delle cose profonde di Dio, molti si scandalizzavano. «Ma a chi paragonerò questa generazione? È simile ai bambini seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: "Vi abbiamo sonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto". Difat- eterna ti è venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: "Ha un demonio!" È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: "Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei «peccatori»!" Ma la sapienza è stata giustificata dalle sue opere». (Matteo 11:16-19). Alcune, se non quasi tutte le persone che circondavano Gesù non erano evidentemente interessate alle cose spirituali: il loro unico interesse era soddisfare i bisogni del corpo, l’anima poteva aspettare. I dodici, invece, consideravano l’anima più importante del corpo e la vita eterna più desiderabile delle cose di questa terra. UNA SCELTA NECESSARIA Pietro e gli altri erano motivati, dunque, dal desiderio di vita eterna che animava il loro cuore. Proprio in funzione di ciò consideravano il seguire Gesù necessario: solo Lui aveva parole di vita eterna. Il primo passo è realizzare il bisogno di Dio che c’è in noi. La Bibbia riporta la storia di due personaggi, Esaù e Giacobbe, due gemel- li che tuttavia erano animati da motivazioni diverse: Esaù guardava e desiderava il presente, Giacobbe il contrario. Esaù, proprio per questo suo sentimento, vendette la primogenitura e i diritti che da essa derivavano per un piatto di lenticchie. «Giacobbe gli rispose: “Vendimi prima di tutto la tua primogenitura”. Esaù disse: “Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?”» (Genesi 25:31-32). Esaù, purtroppo, ha una discendenza numerosa; molti ragionano allo stesso modo, considerando i bisogni materiali come prioritari rispetto a quelli spirituali. Ma «Cercate prima il regno e la giustizia di Dio» dice Gesù. Chi è malato ha bisogno di guarigione; chi è schiavo di qualche vizio ha bisogno di liberazione, ma in tutti e due i casi ancor prima c’è bisogno di salvezza! Pietro lo comprese, e quest’uomo abituato a combattere con le onde sentì dentro di sé il bisogno di realizzare qualcosa di più, qualcosa che avesse un eterno peso di gloria e in Gesù trovò quanto stava cercando. Un giorno un giovane si avvicinò al Signore. Risveglio Pentecostale - Novembre 2012 7 Era un benestante che desiderava piacere a Dio e che pose al Maestro una domanda importante: “Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?” Il parlare di Gesù fu dapprima dolce alle orecchie di quel bravo ragazzo: «Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"». Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù» (Marco 10:19-20). Improvvisamente l’iniziale entusiasmo si trasformò in amarezza profonda: «Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse: “Una cosa ti manca! Va', vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni» (Marco 10:21-22). UNA SCELTA PER L’ETERNITÀ Pietro sottolinea che le parole di Gesù sono “parole di vita eterna”. Certo non tutti sono interessati all’eternità, alcuni credono o perlomeno vivono come se tutto si esaurisse su questa terra. Si insegue il divertimento, si ricerca il piacere, ci si abbandona a ciò che è effimero, passeggero; per alcuni Dio è un’entità astratta cui si dedicano uno o due ore la settimana. Paolo ai Colossesi scrive: Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra. Possa il cuore di ogni uomo trovare quel genuino desiderio per le cose spirituali; possa Dio aprire gli occhi sui bisogni reali della vita; non per il cibo che perisce ma «per il cibo che dura in vita eterna» e che il Figlio dell'uomo vi darà. Molti se ne andarono, non erano interessati ad una reale consacrazione ma solo ad una superficiale esperienza; Pietro e gli altri undici discepoli continuarono a seguire Gesù. Caro lettore, fai anche tu la stessa scelta segui il Signore e in questo momento dichiaraGli: “Signore, da chi me ne andrei? Tu hai parole di vita eterna”. Francesco Molea 8 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 IN CHE COSA CREDIAMO Crediamo e accettiamo l’intera Bibbia come l’ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autore-vole regola della nostra fede e condotta (2 Tim.3:15,17; 2 Pie.1:21; Rom.1:16; 1 Tess.2:13). Crediamo nell’unico vero Dio, Eterno, Onnipotente, Creatore di tutte le cose e che nella Sua unità vi sono tre distinte Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21, 1 Giov.5:7). Crediamo che il Signore Gesù Cristo fu concepito dallo Spirito Santo e assunse la natura umana in seno di Maria vergine. Vero Dio e vero uomo (Giov.1:1,2,14; Luca 1:34,35; Matt.1:23). Crediamo al battesimo nello Spirito Santo come espeespe rienza susseguensusseguen te a quella della nuova nascinasci ta, che si manifesta, secondo le ScritScrit ture, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ubbidienza a tutta la verità delle Sacre Scritture, nella potenza dell’annuncio di “Tutto l’Evangelo” al mondo (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44-46; 11:1416; 15:79; 19:26; Mar.16:20; Giov.16:13; Matt.28:19-20). Crediamo ai carismi e alle grazie dello Spirito Santo nella vita dei cristiani che, nell’esercizio del sacerdozio universale dei credenti, si manifestano per l’edificazione, l’esortazione e la consolaCrediamo nella Sua vita senza peccato, zione della comunità cristiana e, connei Suoi miracoli, nella Sua morte vica- seguentemente, della società umaria, come “prezzo di riscatto per tutti” na (1 Cor.12:4-11; Gal.5:22; Ebr.13:15; gli uomini, nella Sua resurrezione, nel- Rom.12:1). la Sua ascensione alla destra del Padre, Crediamo ai ministeri del Signore gloriquale unico mediatore, nel Suo perso- ficato quali strumenti autorevoli di guinale e imminente ritorno per i reden- da, d’insegnamento, di edificazione e ti e poi sulla terra in potenza e gloria di servizio nella comunità cristiana, riper stabilire il Suo regno (1 Pie.2:22; 2 fuggendo da qualsiasi forma gerarchiCor.5:21; Atti 2:22; 1 Pie.3:18; Rom.1:4; ca (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18). 2:24; 1 Cor.15:4; Atti 1:911, Giov.14:13; 1 Cor.15:25; 1 Tim.2:5). Crediamo all’attualità e alla validità delle deliberazioni del Concilio di GeCrediamo all’esistenza degli angeli rusalemme, riportate in Atti 15:28-29; creati puri e che una parte di que16:4. sti, caduti in una corruzione e perdizione irreparabili, per diretta azione Crediamo alla resurrezione dei morti, di Satana, angelo ribelle, saranno con alla condanna dei reprobi e alla glorifilui eternamente puniti (Matt.25:41; cazione dei redenti, i quali hanno perEfe.6:11-12). severato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13). Crediamo che soltanto il ravvedimento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, Celebriamo il battesimo in acqua per siano indispensabili per la purificazio- immersione nel nome del Padre, del ne dal peccato di chiunque Lo accet- Figlio e dello Spirito Santo per coloro ta come personale Salvatore e Signore che fanno professione della propria fe(Rom.3:22-25; Atti 2:38; 1 Pie.1:18,19; de nel Signore Gesù Cristo come perEfe.2:8). sonale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12). Crediamo che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spirito Santo è Celebriamo la cena del Signore o Sanassolutamente essenziale per la salvez- ta Cena, sotto le due specie del pane e za (Giov.3:3; 1 Pie.1:23; Tito 3:5). del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziando il Suo ritorno, Crediamo alla guarigione divina, seamministrata a chiunque sia stato batcondo le Sacre Scritture mediantezzato secondo le regole dell’Evangete la preghiera, l’unzione dell’olio e lo e viva una vita degna e santa davanti l’imposizione delle mani (Isa.53:45; a Dio e alla società (1 Cor.11:23-29; LuMatt.8:1617; 1 Pie.2:24; Mar.16:17-18; ca 22:19-20). Giac.5:14-16). VUOI EVITSSERE TORIOSO? 2 Cronache 29:1 -11 Lungo il cammino cristiano spesso ci imbattiamo in situazioni in cui è necessario fere delle importanti scelte. Anche un semplice “sì” o un “no” possono cambiare radicalmente la nostra vita. Già dal Libro di Deuteronomio il Signore lo ricorda: “Ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita” (Deut.30:19). La scelta di oggi può diventare la tua vittoria di domani! Credo che tutti noi desideriamo essere vittoriosi: su noi stessi, sul peccato che così facilmente ci avvolge, sulle tentazioni, sulle incomprensioni... La Parola di Dio offre molte indicazioni riguardo la vittoria, ricordandoci sempre che Dio la desidera per noi! Ecco un modo per realizzarla. APRI TUTTO IL TUO CUORE A GESÙ! Ezechia riaprì le porte del tempio (v.3). Suo padre Acaz aveva fatto scempio del tempio del Signore, inserendovi addirittura pratiche pagane e immonde. Alla sua morte infatti non lo vollero neanche nelle tombe reali! Il giovane Ezechia invece scelse di ritornare a quello che avevano dimenticato. Non dobbiamo cercare le novità per appropriarci della benedizione di Dio; dobbiamo semplicemente tornare alla semplice ed efficace ubbidienza alla Parola di Dio. Dovremmo sempre ricordarci di quelle bellissime parole che disse Samuele a Saul: “L’ubbidienza val meglio del sacrificio”. “Se sapete queste cose, siete beati se le fate”! (Giov. 13:17) PORTA VIA DALLA TUA VITA TUTTO CIÒ CHE NON ONORA DIO Abbi il coraggio di fare delle sante decisioni per il Signore (v.4-8). I sacerdoti impiegarono otto giorni per togliere le “immondezze” dal tempio! La vittoria comincia con la nostra ricerca di Dio e della Sua volontà. Dobbiamo fare come quell’uomo “il quale, edificando una casa, ha scavato e scavato profondo, ed ha posto il fondamento sulla roccia” (Luca 6:48). Spesso ad allontanarci da Dio sono i cattivi sentimenti nascosti nel cuore. Il sacerdote Eli non sentiva più la voce di Dio, ma il Signore non si era mai allontanato dal Suo popolo, infatti nello stesso luogo in cui era Eli sia Anna che il giovane Samuele ricevettero risposte e benedizioni. Gesù ci ha detto in maniera chiara: “Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio” (Matteo 5:8). Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 9 PENSA AL POPOLO DIO Ezechia stabilì delle priorità nella sua vita (v.10-11). Egli era il re, ma non visse per se stesso. Amava Dio e, come conseguenza, amava il popolo di Dio, al quale diede fiducia e incoraggiamento. Possano essere le nostre scelte e i nostri interessi a testimoniare chi siamo e che cosa desideriamo. Purtroppo quando Ezechia, alla fine della sua vita, pensò solo a se stesso ci fu il suo decadimento e la sua personale sconfitta. Come Paolo vogliamo dire: “Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m' ha amato, e ha dato se stesso per me” (Galati 2:20) . AFFRONTA CON CORAGGIO LE PROVE Il coraggio non è innato in noi, ma è il risultato delle nostre scelte e degli obiettivi spirituali che ci prefiggiamo (cap.32:6-8). Ezechia fece degli “atti di fedeltà” (cap.32:1), e furono proprio quelle scelte a muovere il braccio di Dio. “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi” (Giac.4:8). Pietro ebbe il coraggio di proclamare con franchezza il messaggio dell’Evangelo solo quando gustò il perdono di Gesù e la pienezza dello Spirito Santo (Atti 2:14-39). ACCETTA TUTTA LA VOLONTÀ DI DIO PER LA TUA VITA Può capitare che accadano situazioni a noi incomprensibili ma, se abbiamo donato completamente la nostra vita a Gesù, non temiamo (cap.32:24-33). A causa dell’impeto della tempesta, i discepoli si erano quasi dimenticati che Gesù era con loro, ma anche nella tempesta possiamo riposare nel fatto che Gesù non ci lascia e non ci abbandona. Forse non capiamo i Suoi ritardi, come fu per la morte di Lazzaro (Giov.11), ma non smettiamo mai di credere che Egli ha per noi un futuro ed una speranza. Ricordiamoci sempre del nostro Maestro, che nell’ora più difficile della Sua vita “si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi” (Mat. 26:39). “Confida nel Signore e fa' il bene; abita il paese e pratica la fedeltà. Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore. Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà. Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce, e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno. Sta' in silenzio davanti al Signore, e aspettalo. (Salmi 37:3-7). Caro lettore, il Signore ti benedica! Domenico Dicuzzo 10 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 RADIOEVANGELO la Buona Novella in ogni casa Ascolta i programmi di edificazione e musica cristiana di Radio Evangelo dalle emittenti locali, e anche on-line dal sito www.assembleedidio.org EMILIA ROMAGNA Bologna 88,450 e 88,300 Mhz; Rimini 95,00 Mhz PIEMONTE E LOMBARDIA Torino su TV digitale terrestre (sez. radio) Canale 67 - 842000 Khz. (trasmette anche on line). Radio Evangelo Castellanza all’indirizzo: http://www.adicastellanza.it/radioevangelo e digitale terrestre: in Lombardia, Piemonte (Novara, Vercelli, Biella), Liguria, Nord Est (Verona, Vicenza) Canton Ticino (Svizzera Italiana) LAZIO Roma 101,700 Mhz; Colleferro 107,500 Mhz; Rieti 101,950 Mhz; Latina Sonnino 93,500 Mhz; Frosinone 89,300 Mhz; Sora 89,400 Mhz; Cassino 89,300 Mhz; Atina 102,800 Mhz; Isola Liri 101,400 Mhz ABRUZZO L’Aquila Valle di Roveto 92,600 Mhz CAMPANIA Napoli 102,800 Mhz; Monte Faito 102,800 Mhz; Avellino Casalbore 96,300 Mhz; S.Angelo dei Lombardi 91,200 Mhz; Salerno Atena Lucana 88,400 Mhz; Benevento Ponte 88,800 Mhz CALABRIA Reggio Calabria 107,700 Mhz; Melito Porto Salvo 104,300 Mhz; S. Lorenzo Superiore 101,700 Mhz; Palizzi 104,800 Mhz; Ardore Marina 88,800 Mhz; Crotone Isola Capo Rizzuto 104,900 Mhz; Caccuri 107,400 Mhz; Catanzaro Monte Pero 90,500 Mhz; Striano 106,300 Mhz; Satriano Centro 95,00 Mhz PUGLIA Bari 91,500 Mhz; Gravina di Puglia 103,500 Mhz; Ginosa 102,300 Mhz BASILICATA Matera 98,300 Mhz e 93,00 Mhz SARDEGNA Cagliari 101,750 Mhz SICILIA Catania 91,00 Mhz; Macchia di Giarre 93,400 Mhz; Castelmola 93,800 Mhz; Linguaglossa 106,300 Mhz; Randazzo 101,600 Mhz; Acireale 92,500 Mhz; Acireale Piano D’Api 92,800 Mhz; Messina 99,00 Mhz; Forza D’Agrò 93,800; S’Agata di Militello 88,250 Mhz; Naso 91,200 Mhz; Trapani Erice 103,00, Salemi 98,900 Mhz; Caltanissetta Gela 104,200 Mhz; Agrigento Raffadali 98,500 Mhz; Palermo Misilmeri 99,500 Mhz. Radio Evangelo si può ascoltare anche con iPhone e iPad scaricando l'applicazione gratuita su Apple Store "Radio Evangelo". p preghiera Una preghiera efficace “Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia” (Giacomo 5:16). Leggiamo questa traduzione (Nuova Riveduta), forse la più vicina alla traduzione letterale greca. Le traduzioni del Diodati e la Versione Riveduta utilizzano i termini “molto può”, aggiungendo il verbo “fare”: “Molto può l'orazione del giusto, fatta con efficacia” (Diod.); “Molto può la supplicazione del giusto, fatta con efficacia” (Riv.). Un'altra Versione traduce: Molto può la preghiera del giusto (essa è) operante (Nestle-Aland). In modo particolare esaminiamo due termini: • Il termine giusto, dal greco dikaiou, derivante dal verbo dikaios, che significa “rendere retto”. Quindi il giusto è non una persona nata retta, ma resa retta. • Il termine efficace che può significare: raggiungere un fine, compiere l’effetto che si desidera. La radice greca di efficace è emerghés, che significa “essere operativo, essere al lavoro, mostrare potere”. Da questa semplice spiegazione dei termini si può argomentare che: • La preghiera del giusto non è solamente fatta con efficacia, ma è efficace! • Il giusto è colui che è retto nell’interiore e nelle azioni esteriori, perché reso retto per mezzo dell’opera giustificante di Cristo Gesù! • L’efficacia della preghiera consiste nell’essere operante, ovvero una preghiera potente che smuove qualcosa, che compie lavoro, come di qualcuno che si pone all’opera per raggiungere uno scopo. Colui che opera nel cuore dell’uomo rendendolo retto e giusto è Gesù. Egli lo rende anche adatto ad avere efficacia, potenza nella preghiera. Questo tipo di preghiera efficace è una preghiera che smuove, che mette in atto un movimento di lavoro, che ha la capacità di operare qualcosa di meraviglioso alla gloria di Dio! La preghiera efficace non è una preghiera necessariamente rumorosa o chiassosa, ma è fervente e intensa nello spirito e nel sentimento interiore dell’uomo, mosso con efficacia dallo Spirito Santo, tanto da sperimentare la realtà affermata da Gesù a Nicodemo: “Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va…” (Giovanni 3:8). Questo per dire che, quando opera lo Spirito Santo per mezzo di una preghiera, forse può anche essere che non riusciremo a capire bene come agisce, ma ne riconosceremo l’efficacia. Fratelli, quando preghiamo, la nostra preghiera deve smuovere qualcosa dentro di noi, i monti delle difficoltà, gli ostacoli della vita, gli impedimenti causati dall'avversario, le coscienze degli increduli e dei peccatori, i cuori degli indecisi o di coloro che vivono un cristianesimo superficiale! Non dobbiamo solo pregare, ma dobbiamo pregare con efficacia! Dio ci aiuti! Salvatore Ciofalo Risveglio Pentecostale - Novembre 2012 11 a il primato “Egli è prima in ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato” (Col.1:17-18). Senza alcun dubbio nella vita di ciascuno esiste una scala di valori, che varia da persona a persona. Per il cristiano la scala di valori, o in generale delle sue priorità, si è modificata dal giorno in cui ha incontrato e accettato Gesù come Signore e Salvatore; questa, quindi, diventa un buon indicatore della relazione che si ha con Dio, con la chiesa e con il prossimo. Il cammino del cristiano è caratterizzato dall'impegno di innalzare Cristo in ogni cosa. DarGli il primo posto significa, in primis, ubbidire. Se non facciamo quello che Lui dice nella Sua Parola, è indizio che Gesù non ha veramente il primo posto nella nostra vita. Se il Signore ti ha parlato, mettendo davanti a te qualcosa da fare per Lui, lascia tutto e ubbidisci! 12 Risveglio Pentecostale - Novembre 2012 Non permettere alle circostanze esterne, ai tuoi umori giornalieri o alle tue debolezze di bloccarti. Fidati, Gesù è degno di avere il primato in ogni cosa ed è giusto che tutte le altre cose vengano dopo di Lui. Qualsiasi bene terreno paragonato all'eccellenza di Dio sarà sempre carente in qualcosa; l'unico ad essere pienamente perfetto è solo Gesù, il capo della Chiesa, a cui il Suo popolo anela per assomigliarGli sempre più. Riflettiamo: Egli ci ha dato la vita e noi rifiutiamo di darGli il primato, di metterlo al primo posto? La vita eterna dipende dalla Sua morte in croce. Ovviamente ci sono cose che hanno grande importanza come la famiglia, i figli, anche un buon lavoro poiché ci aiuta a vivere meglio. Sebbene sia lecito e umano che amiamo le nostre famiglie, che le rispettiamo e le serviamo, è altrettanto lecito da parte di Dio aspettarsi che noi Lo consideriamo al di sopra di tutto. Non perché Egli vuole a di Cristo che trascuriamo i nostri doveri e affetti, ma perché è bene per noi considerare Dio più di quello che ci circonda. Ovviamente come uomini non possiamo comprendere appieno il perché di questo desiderio di Dio, ma se Lo conosciamo come Egli è, ci fidiamo e sappiamo che quello che Lui ci chiede è per il nostro bene! Egli infatti guarda all'inclinazione del nostro cuore. Quante volte, dopo la nascita di un figlio, i genitori trascurano la chiesa solo perché i ritmi del neonato sono diversi dalla vita attiva nella comunità cristiana? Oppure quante volte a dettare legge sui genitori sono gli impegni dei figli, lo studio, lo sport...? Dall'altro lato Dio non chiede neanche che la famiglia sia trascurata e si logori a motivo del servizio che Gli rivolgiamo. Il Signore ci chiede il giusto “equilibrio” e ci aiuta nel perseguirlo. Ricordiamo che Gesù risorto dà potenza e vittoria a tutti coloro che credono in Lui e ricercano la pienezza dello Spirito Santo. Sia la nostra disposizione di cuore quella di chi non vuole trascurarLo, ma vuole onorarLo nel concederGli il posto migliore nei propri cuori! Se Cristo ha il primato nella nostra vita, noi possiamo dedicarci a Lui con gioia, sapendo che non verrà a mancarci nulla (Matt.6:33). Un giorno Gesù chiese a Pietro: “Mi ami tu più di questi?” (Giov.21:15); oggi la stessa domanda viene rivolta anche a te, che cosa risponderai? “Signor Gesù, riconosco che Tu sei vivente e ogni cosa non ha senso se non in vista di Te. La mia stessa vita è tua, così come i miei affetti e i beni che posseggo su questa terra. Riconosco che tutto ha una fine e che Tu solo sei Eterno; aiutami, affinché io possa per sempre avere questa certezza e vivere in funzione di essa per la tua gloria!” Francesco Davide Scianna Risveglio Pentecostale - Novembre 2012 13 IL LEBBROSO “PURO” Con la generica definizione di “lebbra” la Bibbia e particolarmente la Legge che Dio aveva data a Mosè, intesa come quel compendio di regole e norme che avevano lo scopo di santificare, regolamentare la vita e le abitudini di un popolo appartato, non fa riferimento soltanto al morbo di Hansen (l’odierna lebbra), ma anche a varie malattie della pelle, come la psoriasi, la vitiligine, la scabbia, ecc. La lebbra, in ebraico “nagà” che significa “colpire”, raffigura gli effetti del peccato in quanto corrode il corpo lentamente e progressivamente, così come il peccato produce un logorìo graduale della mente e del cuore, che allontana la creatura dal Creatore, proiettando l’anima alla separazione eterna dal Signore. Il lebbroso veniva escluso dal campo, era un reietto senza casa, forzato a vivere in un campo isolato, fuori dal villaggio. Per legge, doveva tenersi ad una distanza di almeno 100 passi (60-90 metri) dagli altri. Anche l’uomo affetto dal morbo del peccato è inadatto alla comunione con Dio e il Suo popolo santo. L’unico rimedio all'esclusione era per il lebbroso la completa guarigione dalla malattia. L’effettiva guarigione, come il perdono dei peccati, poteva e può ancora oggi esse- 14 Risveglio Pentecostale - Novembre 2012 re operata solo ed esclusivamente da Dio; il sacerdote esaminava la lebbra fuori dal campo e, se si convinceva che il sofferente era guarito, procedeva a purificarlo con un lungo rituale. Il rito purificatorio previsto dalla legge per i casi di lebbra comprendeva, tra l’altro, l’utilizzo di una tortora e di un piccione; uno veniva sacrificato e quindi ucciso, mentre l’altro, vivo, immerso nel sangue, veniva poi lasciato libero, e alzandosi in volo portava sulle sue ali il sangue, simbolo di un’opera di redenzione compiuta. Questo lungo cerimoniale presenta l’opera espiatoria del Signore Gesù, il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è risuscitato per la nostra giustificazione. Fin qui è tutto chiaro e meravigliosamente edificante, ma poi, leggendo nel libro del Levitico e soffermando l’attenzione particolarmente sui alcuni versi, si può notare qualcosa di singolare, apparentemente strano agli occhi di un lettore superficiale: “Se la lebbra produce delle eruzioni sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle dell’uomo che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, il sacerdote lo esaminerà; e quando avrà visto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga. Egli è diventato tutto quanto bianco, quindi è puro” (Levitico 13:12-13). La differenza tra l’uomo e Dio nel giudicare i “lebbrosi” o i peccatori di questo mondo Stiamo attenti ai giudizi frettolosi ed approssimativi, basati sulle nostre sensazioni, e sul nostro modo di vedere le persone. Lasciamo questo compito al Signore, Sommo Sacerdote per eccellenza, Colui che ha gli occhi di fiamma, che scruta l’animo umano, investigandolo nel profondo, dove nessuna TAC o Radiografia possono arrivare. Quelle che, alla nostra vista superficiale sembrano irrecuperabili, potrebbero essere delle vite preziose ed utili nelle mani del Sommo Maestro. L’apostolo Pietro pensava che il centurione Cornelio e la sua famiglia fossero troppo peccatori, troppo lebbrosi per essere ammessi nella famiglia dei santi, per cui non valeva la pena annunciare loro il lieto messaggio dell’Evangelo. Lo Spirito Santo dovette intervenire e in una visione l’apostolo ricevette questo messaggio: "Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure" (Atti 10:15). Da quella visione Pietro ricevette una lezione di grande e fondamentale importanza dottrinale: “In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali, ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito” (Atti 10:34). “Egli è diventato tutto bianco, quindi è puro!!” Dio ci considera puri solo quando siamo del tutto consapevoli di essere completamente malati, imbiancati dalla lebbra Quando un uomo si vede completamente perduto e rovinato, interamente coperto dalla corruzione del peccato e in nessuna parte integro, quando si riconosce colpevole davanti al Signore, allora egli è puro in virtù del sangue di Gesù e della grazia di Dio. Se non capisce di essere malato, non accetterà mai la prescrizione del medico; per essere graditi a Dio dobbiamo disconoscere e rigettare la nostra personale e umana visione di giustizia e accettare l’infallibile e perfetta giustizia di Dio in Cristo Gesù. Negli ultimi tempi il concetto ABC della Salvezza A AMMETTI DI ESSERE PECCATORE! Solo Gesù è morto sulla croce per il perdono dei tuoi peccati. "Non c’è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Chiedi a Dio il Suo perdono, ti ascolterà e ti perdonerà! B BISOGNA NASCERE DI NUOVO! "Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). "Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). "A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio" (Giovanni 1:12). "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). Dio ti dice che, anche se hai peccato, nulla Gli impedisce di continuare ad amarti. Sì, Dio ti ama così come sei, ma vuole fare per te qualcosa di speciale, vuole darti una vita nuova C CREDI NEL SIGNORE GESÙ, CONFESSALO COME TUO PERSONALE SALVATORE! Se hai accettato Gesù come tuo Salvatore, potrai rivolgerti a Lui in ogni momento, per ogni cosa, ringraziandoLo con tutto il cuore, perché "in nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvato" (Romani 10:9). "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31). Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 15 di giustizia divina va confondendosi con quello di perbenismo religioso; non serve solo frequentare la chiesa quattro volte a settimana; non serve ricoprire un certo numero di incarichi nella comunità per andare in cielo, occorre camminare in santità, praticare e applicare unicamente la giustizia di Dio. La giustizia umana è sommaria, a volte discriminatoria, e qualche volta anche fatta di parzialità e poco obiettiva. Per essere graditi a Dio, cioè puri, dobbiamo disconoscere e rigettare il nostro saper fare; l’apostolo Paolo definisce elementi, come giustizia umana, zelo, impegno per le attività quotidiane, conoscenza della legge e della scienza, irreprensibilità morale “...tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in Lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede” (Filippesi 3:8,9). Disponibilità verso Dio nel lasciarsi esaminare e soprattutto curare “Il sacerdote lo esaminerà dalla testa ai piedi in ogni punto del corpo”. Diciamo tutta la verità! Spesso ci sentiamo mancanti e quindi vorremmo nasconderci agli occhi di Dio e a volte, ancora peggio, non vorremmo che Dio scoprisse quel particolare difetto, quella cattiva abitudine che noi riteniamo in fondo non essere così grave. Dobbiamo avere il coraggio di lasciarci esaminare e poi modellare dallo Spirito di Dio. Il peccato inconfessato e nascosto è la vera lebbra, quella mortale, che produce anche delle vere e proprie patologie fisiche. “Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata e il cui peccato è coperto!” (Salmo 32). Prendiamo coraggio e così come siamo andiamo a Gesù, mostriamoci al Sommo Sacerdote per eccellenza. Di fronte ai nostri debiti, grandi o piccoli, quando saremo consapevoli di non aver nulla con cui pagarli, il Signore ci perdonerà tutto!! Soltanto questa totale povertà rende l’anima libera. Ma fino a quando rivendicheremo un solo spicciolo, non otterremo mai piena assoluzione. Egli è diventato tutto bianco, quindi è puro!! Sergio Barretta 16 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 Programma TV Cristiani Oggi Segui il programma TV Cristiani Oggi dalle stazioni televisive indicate e da satellite su Studio Europa, in chiaro su Hotbird ogni sabato sera alle 20,30. ALTAMURA (BA), Canaledue, Altamura, Matera e dintorni, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BARLETTA (BA), Tele Sveva, Parte della Puglia, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BENEVENTO, Rete 6 Tele Cervinara, Benevento e parte di Caserta, Lun. ore 9:00, Merc. ore 16:30. Benevento, C.D.S. TV, Benevento, Avellino e parte di Caserta, Dom. ore 12:00, Ven. ore 12:30. BOLOGNA, TSM (Ex.telestudio TV), Emilia Romagna, Sab. ore 20:30. CAMPOBASSO, Tele Molise, Campobasso e parte del Molise, Lun. ore 12:30 e 20:30. CARBONIA (CA), Tulcis TV, Sulcis e Iglesiente, tutti i giorni ore 11:30 e 19:30. CHIANCIANO Terme (SI), Tele Idea, Arezzo e Siena e parte di Perugia, Dom. ore 11:30, Mart. ore 22:30. CIVITAVECCHIA (RM), Tele Civitavecchia, Civitavecchia, Tarquinia, Viterbo e S.Marinella, Lun. ore 22:30, Mart. ore 18:00, Mer. ore 15:50. CROTONE, RTI Radio Tele Internat, Crotone e dintorni, Lun., Mar., Gio. e Ven. ore 17:30. FAVARA (AG), Sicilia TV, Prov. Agrigento, Caltanisetta, Enna, Ragusa Giov. ore 15:00, Dom. ore 14:30. FOGGIA, Telefoggia, Provincia di Foggia, Merc. ore 18:00, Ven. ore 10:00, Sab. ore 12:30. LECCE, Canale 8, Provincia di Lecce, dal Lun. al Sab. ore 11:30, Dom. ore 12:15. MILANO, Più Blu, Lombardia, Sab. ore 13.00. MODENA, TSM (Ex. telestudio TV), Bologna, Parma, Reggio Emilia, Sab. ore 20:30. NAPOLI, Teleoggi, Campania, Dom. ore 9:00, Sab. ore 9:10. PALERMO, TGS, Sicilia, Ven. ore 21:00. PESCARA, ATV7, Abruzzo, Dom. ore 14:00. REGGIO CALABRIA, Telereggio, Provincie di Reggio Calabria e Messina, Merc. ore 18:00, Dom. ore 12:00. ROMA, Teleroma 56, Lazio, Umbria, Sab. ore 12:00. S.AGATA DI MILITELLO (ME), Onda Mistero TV, Prov. Messina, Palermo, Reggio Calabria, Gio. ore 23:00, Dom. ore 12:00. SALA CONSILINA (SA), Italia 2 TV, Vallo Diano (SA), dal Lun. al Sab. ore 19:00. SCIACCA (AG), Teleradio Sciacca(TRS), Prov. Agrigento e Trapani, Lun. ore 15:30, Giov. 22:30. TORINO, Quartarete, Piemonte, Sab. ore 10.00. TIVOLI Tele Blu, Lun. ore 18:20, Sab. ore 12:30 VIBO VALENTIA, Rete Kalabria, Vibo, litorale Tirrenico, Ven. ore 21:30 DAL CARCERE i foglietti del calendario I foglietti staccabili del calendario con le meditazioni cristiane sono come dei piccoli semi che, sparsi in maniera generosa, possono giungere a parlare a dei cuori aperti, pronti a ricevere il messaggio del Vangelo e la vita eterna in Cristo Gesù. Questo è quanto è avvenuto a un giovane detenuto che, all’interno di un carcere, è stato raggiunto da alcuni foglietti del nostro calendario; è stato toccato dal messaggio letto e ha dato il suo cuore al Signore. Ecco, in breve, la sua testimonianza: “Sono Daniele, il figlio di Luisa che da poco frequenta la vostra Chiesa. Vi scrivo per dirvi come ho conosciuto il Signore. Tutto è iniziato nel dicembre 2009 quando fui arrestato. Mia madre, dopo qualche brusca lettera inviatami nei primi momenti della mia carcerazione, ha cominciato a inviarmi, con le lettere successive, dei foglietti con i versi della Bibbia e delle brevi meditazioni di un suo calendario. Ma io li ignorai. Passato un anno, ho conosciuto un ragazzo colombiano molto simpatico con cui lavoravo. Un giorno, per scherzare, gli diedi uno schiaffetto sulla testa, ma lui serio mi disse: “Daniele, per favore, non mi toccare più la testa perché nella mia religione è vietato”. Da allora iniziai, incuriosito, a fargli molte domande per saperne di più. Mi disse che faceva parte della setta “Santero” [la Santeria, che letteralmente significa “culto dei santi”, è a Cuba quello che il Vudú è ad Haiti, o Umbanda y Kimbanda in Brasile e Shangó a Trinidad, una religione sincretistica derivata dalla combinazione di elementi africani animisti e feticisti con elementi di religioni occidentali. n.d.r.] e affermò di poter fare opere di magia bianca e nera. Dopo qualche giorni ne parlai a mia madre durante il colloquio, in occasione della sua visita presso il carcere. Lei mi disse di lasciare perdere, di non prestare attenzione a queste cose perché non sono buone. Mi disse: “Prega il Signore, l’unico vero Dio e leggi quei foglietti del calendario che ti mando”. Ma io, testardo come sempre, volli fare un rito per ingraziarmi l’operato dei giudici. Per questo mi fu chiesto di procurare del miele necessario per questa opera, ma proprio in quel giorno non mi fu possibile trovarne. Allora segnai la mia richiesta di spesa sulla consueta domandina; sarebbe dovuto arrivare il giovedì, ma già mercoledì fui trasferito al carcere di Spoleto, dove conobbi un Testimone di Geova al quale, incuriosito, ho fatto fin da subito molte domande. Mi ha convinto a frequentare un loro incontro, ma anche in questa circostanza Dio mi ha aiutato a fare la scelta giusta, mettendo al mio fianco un giovane di Roma che mi ha spiegato che avrei potuto trovare la verità solo dove si leggeva la Parola di Dio, come nella Chiesa Cristiana Evangelica. Mi ha letto molti passi della Bibbia e così, per curiosità, ho ripreso quei foglietti che mia madre mi aveva più volte inviato. Trovandovi conforto, decisi che avrei letto anche io la Bibbia e ne chiesi una a mia madre. Oggi la leggo sempre e prego tutti i giorni. Da quando ho conosciuto la Parola di Dio la mia vita è cambiata, è come se non stessi più vivendo qui, chiuso in carcere! Riflettendo sulla mia vita ho compreso che Dio mi vuole con Lui. Molte volte, in molte situazioni prima del carcere sarei potuto morire, ma il Signore mi ha preservato e mi ha salvato mostrandomi la strada giusta, quella della Vita Eterna in Gesù, e non quella della perdizione. Ora sono sei mesi che leggo la Parola del Signore insieme ad altri miei fratelli. Un pastore evangelico, Massimo Zangari, è venuto a visitarci già due volte; purtroppo vive a 100 km da Spoleto, è impegnato anche in altre carceri, ma quando ci incontriamo attorno alla Parola, i suoi incoraggiamenti ci riempieno il cuore di gioia. Ho potuto vedere come mia madre sia stata cambiata dal Signore in modo profondo, e come Lui abbia cambiato anche me. Pregherò per voi, e vi chiedo che voi lo facciate per noi. Ora vi lascio con la penna, ma non con il cuore. Dio vi benedica!”. Daniele Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 17 Francesco Lazzaro PROMOSSI ALLA GLORIA Il fratello pastore Francesco Lazzaro è nato a Badolato (CZ) l’11 giugno 1942, primo di dieci figli. Da ragazzo iniziò giovanissimo a lavorare come contadino prima, nell’edilizia poi. A 18 anni incontrerà la sorella Angelina che diventerà poi sua sposa e con la quale formerà una famiglia allietata dai figli Abramo, Debora, Gionatan e Rossella. Il fratello Francesco Lazzaro si convertirà all’Evangelo da giovanissimo e, fin da subito, maturò il desiderio di servire il Signore prima in Calabria, sua terra di origine, poi in Svizzera, a seguito della chiamata del Signore nella guida benedetta dello Spirito Santo. Nel principio suo consigliere è stato il fratello pastore Giuseppe Pelaggi. Successivamente il fratello Francesco Lazzaro, nel corso del suo ministerio pastorale, ha avuto modo di maturare sentite amicizie con diversi conservi dell’opera di Dio, in particolare con il fratello Cesare Cananzi. Arrivato a Torino collaborerà nell’ambito del gruppo giovanile della Chiesa ADI di via Issiglio curata allora dal pastore Antonio Santoro. Nel primo periodo della sua residenza a Rivoli (To) con alcuni credenti conterranei darà avvio a delle riunioni di preghiera in famiglia le quali, in breve tempo, divennero sempre più frequentate al punto che si rese necessario aprire un locale di Culto in via Fratelli Piol. Dopo pochi anni il locale divenne insufficiente a contenere i credenti che si radunavano. Fu così che nel 1983 il fratello Lazzaro, con l’apporto dei fratelli del luogo, edificherà il nuovo locale di Culto di via Lincoln 2/A, forte della competenza acquisita nella sua attività professionale di impresario edile, lavoro secolare che avrebbe lasciato in seguito per servire a pieno tempo il Signore. Sempre negli anni ‘80, vista la necessità di curare i credenti nel comune di Cuorgné (To), inizierà il suo impegno evangelistico e pastorale anche nel Canavese, oltre che nella Valle di Susa. 18 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 A Rivoli come a Cuorgné oggi si radunano, per la grazia del Signore e l’infaticabile impegno del fratello Lazzaro, un numero considerevole di credenti nel locale di culto appena ristrutturato. Questi edifici sono per i credenti segno di continuità nell’Opera di Dio. A fronte del suo servizio a Dio, oltre alla comunità di Rivoli, si annoverano nell’elenco le Chiese ADI di Avigliana, Sant’Antonino di Susa, la missione di Susa, Cuorgné e Ivrea, affidate poi alla cura di altri servi del Signore. Impegnato nel corso degli anni anche nel Comitato della Zona Italia Nord-Ovest come consigliere, si è speso, inoltre, a supporto del Comitato Centro Comunitario Evangelico “Val d’Ulivi” anche come incaricato del coordinamento delle attività evangelistiche della Zona; in questo servizio esprimeva al meglio la sua vocazione di araldo dell’Evangelo. A seguito di 50 anni di ministerio pastorale, particolarmente provato da lutti, malattie, e sofferenze di vario genere, ricordiamo il fratello Lazzaro come un uomo di fede. Sempre pronto ad incoraggiare gli altri, disposto con qualunque sforzo e impegno a proseguire il cammino. Il fratello Lazzaro ha sempre desiderato vivere per servire il Signore! A motivo dell’approssimarsi del giorno della sua emeritazione, i progetti con la sua amata sposa erano di visitare le chiese per condividere le esperienze di fede ed il suo ministerio. Il Signore ha deliberato altrimenti come a significare che il “suo corso era compiuto”. Lo ricorderemo in camicia e cravatta an- che nello svolgere lavori pratici; lo ricorderemo per la sua vitalità ma, soprattutto, per il suo profondo attaccamento alle Chiese in sua cura ancorché alla benedetta Parola di Dio. Sentendo la mancanza per la sua dipartita, siamo vicini alla famiglia. Ora più che mai ci sentiamo in dovere di applicarci con maggiore impegno nell’opera del Signore, per poter unirci un giorno anche noi alle parole dell’apostolo nell’incoraggiarci vicendevolmente, dicendo: “Fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore” (1 Cor.15:58). I funerali si sono celebrati venerdì 24 agosto 2012 nel locale di Culto della Chiesa Cristiana Evangelica ADI di Rivoli alla presenza di centinaia di credenti, di conoscenti e a diversi pastori della Zona Italia Nord-Ovest e della Lombardia che affollavano, nonostante il periodo di ferie estive, il locale di Culto sia all’interno che all’esterno. La predicazione dell’Evangelo, udibile anche a coloro che erano rimasti fuori dal locale, è stata porta dal pastore F.A. Loria, presidente delle Assemblee di Dio in Italia, il quale, prendendo spunto dal Salmo 73, ha incoraggiato gli astanti ed in modo particolare la sorella Angelina, consorte del fratello Lazzaro, ed i figli a rimanere vicini al Signore nonostante le prove che a volte dobbiamo affrontare nel corso della nostra vita su questa terra. Il Comitato di Zona Italia Nord-Ovest Spigolature Bibliche UNA CORSA PER LA VITTORIA I Samuele 17:22,48,51 Per ben tre volte nel nostro testo viene detto che “Davide corse”. Tutto questo a dimostrazione del fatto che la vita cristiana non è una passeggiata, ma una corsa! Paolo dirà: “Non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio” (Atti 20:24) e alla fine dei suoi giorni dichiarerà: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede” (II Tim.4:7). L’andatura rapida di questo giovane pastore risulta essere una corsa consapevole, dinamica, non è incerta, infatti è scritto: “Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo” (I Cor. 9:24). Dio ci aiuti a correre e a farlo bene! L’apostolo Paolo, scrivendo ai Galati, dice: “Voi correvate bene; chi vi ha fermati perché non ubbidiate alla verità?” (Gal.5:7). Niente è nessuno riuscì a fermare il figlio di Isai in questa corsa per la vittoria. Davide era un giovane, ma la sua età non fu per lui di alcun ostacolo. Questo fu vero anche per Daniele e i suoi amici, per la fanciulla d’Israele e per tanti altri che, pur non essendo giovani, come Caleb, avevano il desiderio di correre nelle gloriose vie di Dio. Davide non si fece neanche fermare dalla stanchezza. Vai avanti, prendi forza in Dio e non perderti d’animo, perché la Sua mano si poserà su te e realizzerai ciò che un giorno realizzò il profeta Elia: “La mano del Signore fu sopra Elia, il quale si cinse i fianchi, e corse davanti ad Acab fino all'ingresso di Izreel” (I Re 18:46). Infine, non farti fermare dalla realtà delle situazioni. La realtà di Davide era difficile e spaventosa, ma egli corse sapendo che il Signore era con lui. Paolo disse: “Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:14,15). Gioacchino Caltagirone Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 19 Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI AL LAGO DI BRACCIANO Era il 17 settembre 2005 quando la comunità evangelica A.D.I. di Roma Olgiata celebrava i primi battesimi nelle acque del lago di Bracciano. Non vi era ancora una chiesa nella città, e le riunioni avvenivano intorno al tavolo da pranzo di una casa privata. Sono passati meno di sette anni da allora, e nella missione di Bracciano vi è adesso una numerosa comunità di circa cinquanta credenti in continua crescita, un'intensa attività evangelistica che si sta espandendo anche verso i paesi limitrofi. Vi sono già due locali, uno per i culti (aperto nel 2012) e uno per la nuovissima scuola domenicale (il locale aperto nel 2007), entrambi sulla via Luigi Domenici, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Bracciano. Non bastano le parole per ringraziare Dio per come sta portando avanti l'opera Sua a Bracciano, ed in particolare vogliamo ringraziarLo perché il 16 giugno scorso dodici credenti sono scesi nelle acque battesimali, ancora una volta sulle rive del nostro bellissimo lago. Durante l'evento, ogni cosa è stata guidata dalla mano di Dio: dall'organizzazione tecnica e logistica, alla predicazione del pastore Salvatore Caruso; dai cantici alle testimonianze dei neofiti. Queste ultime sono state la parte più commovente. Con le dodici diverse storie della loro salvezza, i fratelli e le sorelle, di tutte le età, tutti emozionatissimi, hanno raccontato la loro esperienza di fede di fronte ad un numeroso pubblico di parenti, amici, perfino passanti che si sono fermati incuriositi ad assistere. Ringraziamo il Signore anche per la presenza di molti contatti del tavolino evangelistico e membri delle riunioni nelle case, che continuano a svolgersi nelle zone di Anguillara e Manziana. Molti erano giunti anche tramite l’annuncio propagato da Radioevangelo Roma per tutta la settimana prece- dente l’evento. Questi battesimi sono stati un grande incoraggiamento, una dimostrazione di come il Signore operi potentemente nelle nostre vite in ogni circostanza. Alcuni fratelli hanno conosciuto il Signore mentre attraversavano delle prove molto dure e hanno trovato consolazione; altri sono venuti in chiesa grazie alla testimonianza di un amico o di un familiare; altri ancora sono nati e cresciuti in chiesa, ma hanno capito, a un certo punto della loro vita, di dover fare una scelta per Cristo. L'invito a fare questa scelta è ancora aperto, e qualcuno ha già espresso il desiderio di essere il prossimo a battezzarsi. Vogliamo davvero dare tutta la lode al Signore, e pregare perché possa continuare a servirsi di noi per diffondere il Suo messaggio di grazia e di salvezza. A Dio sia la gloria! Angelo Rossi BATTESIMI A NAPOLI-CASSANO Cari fratelli, sono lieto di rendervi partecipe della gioia che il 10 giugno nella chiesa di Napoli-Cassano abbiamo avuto per il meraviglioso culto durante il quale 3 sorelle e 2 fratelli sono scesi nelle acque battesimali, manifestando la loro ferma decisione di servire il Signore. Molti parenti e amici sono intervenuti e hanno partecipato con entusiasmo e commozione. La Parola di Dio ci ha raggiunto attraverso il fratello Luigi Attanasio, pastore della chiesa di BATTESIMI A SANTA MARIA CAPUA VETERE Con gioia comunichiamo alla fratellanza che domenica 8 luglio quattro anime hanno confessato pubblicamente la loro fede in Colui che le ha salvate dai loro peccati scendendo nelle acque battesimali. Due sono della comunità di Santa Maria Capua Vetere e altre due della comunità di Teverola (Ce) curata dal fratello Francesco Turco. Lo strumento che il Signore ha usato per l’occasione è stato il fratello Massimo Granata, proveniente dalla comunità di Ruvigliano Napoli. In questi ultimi anni, il Signore ci ha dato la grazia e la gioia di vedere molti giovani salvati e battezzati nello Spirito Santo. Sentiamo di ringraziare il Signore con tutto il cuore per quello che sta operando nelle nostre Comunità, non facendoci mancare la Sua benedizione. Rendiamo al Signore ogni gloria e ci uniamo nella preghiera a tutta la fratellanza, affinché Egli continui ad operare in ogni luogo per la Sua gloria, per la salvezza dei perduti e per l’edificazione dei credenti. Cesare Turco 20 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 Napoli-Montesanto che, presentando l’incontro tra Filippo e il ministro etiope (Atti 8:26-40), ci ha mostrato la potenza di una vita trasformata dalla grazia che rende autonomi, fa scoprire il valore della Parola , della guida dello Spirito Santo e delle perseveranza. Vi chiediamo di pregare affinchè la grazia divina continui a raggiungere i cuori, in questa numerosa e difficile parte della città. Giuseppe Perrella NOTIZIE DA CASTELLANA SICULA E POLIZZI GENEROSA (PA) PARCO DELLE MADONIE Siamo grati e riconoscenti a Dio nostro Padre celeste, perché quest’estate abbiamo svolto dei culti all’aperto per raggiungere con il messaggio dell’Evangelo altri peccatori perduti. Il 7 luglio per la prima volta abbiamo evangelizzato il borgo di Nociazzi posto a quota 1000 s.l.m. che conta circa 300 anime; per l’occasione la parola di Dio è stata predicata dal fratello Settimo Seidita. Il 14 luglio è stata la volta di Castellana, il luogo prescelto è stata una villa comunale molto frequentata e lo strumento che Dio ha usato per l’annuncio del messaggio della salvezza è stato il fratello Leonardo Passasmonte. Il 21 luglio, grazie a Dio, dopo tantissimi anni anche nel paese di Polizzi nella piazzetta centrale, cuore del paese montano, il fratello Ruben Infantino ha potuto annunciare ai numerosi presenti che Gesù è colui che offre la salvezza a chiunque crede. Il seme della parola di Dio è stato sparso per fede nei cuori della gente; le nostre preghiere saranno: “Signore fai germogliare questo seme per la salvezza”. A conclusione della stagione sabato 8 settembre nel locale di Culto di Castellana Sicula, gremito di credenti provenienti da Barcellona Pozzo di Grotta e da S.Agata di Militello (ME), abbiamo celebrato nella gioia e nel ricordo la Cena del Signore. Il fratello Gioacchino Caltagirone, strumento di cui Dio si è usato meditando un passo nel libro di Ester al capitolo 3, si è soffermato al verso 8: “C’è un popolo separato….le cui leggi sono diver se da quelle di ogni altro popolo...” e ci ha ricordato, rimarcando fortemente per lo Spirito Santo, che la Chiesa del Signore c’è, esiste e si deve distinguere dagli altri popoli! Era con noi per l’occasione il fratello Gaetano Di Pisa con la consorte. Ringraziamo il nostro Signore per la sua bontà e la sua misericordia, e chiediamo ai fratelli che leggeranno queste poche righe di pregare per noi e per l’opera Sua. Pietro Calogero Geraci NOTIZIE DA CENTO (FE) Cari nel Signore, pace! Solo due righe per condividere la nostra zare per la Sua gloria quanto abbiamo nel nostro cuore. Continuagioia nel comunicarvi che 55 giorni dopo il 29 maggio, giorno del te a pregare per noi. sisma che rese inagibile il locale di culto di Cento, il Signore ce ne Eliseo Lattuca ha provveduto un altro, anche se più piccolo, nel quale il 22 luglio abbiamo celebrato il primo culto. Anche se abbiamo un serio problema per le aule della Scuola Domenicale, in quanto non abbiamo lo spazio sufficiente, non è stato facile arrivare a questo punto. Sono stati giorni di grande travaglio spirituale e materiale, ma il Signore ci ha aiutati in ogni cosa. Anche se ancora abbiamo qualche altra cosa da sistemare, il fatto di avere un locale che ci permette di riprendere le attività là dove sono state interrotte a causa degli eventi sismici è qualcosa di importante per noi, che ci riempie di gioia e di coraggio. Tanta e indescrivibile è stata l'emozione e la commozione che abbiamo provato durante il culto, ma per ogni cosa abbiamo ringraziato Dio, sapendo che il Signore che adoravamo nel precedente locale è lo stesso. Noi consideriamo questa una fase transitoria e preghiamo che il Signore ci dia la gioia di realiz- NOTIZIE DA PRIVERNO (LT) È con immensa gioia che rendiamo partecipe tutta la fratellanza del fatto che anche quest’anno il Signore ci ha dato grazie di evangelizzare la città di Priverno. Già a fine maggio abbiamo avuto la possibilità di ospitare i fratelli del Centro Kades, che con il loro camper, posizionato davanti al SERT della cittadina privernate, hanno contattato numerosi giovani che quel giorno oltre a ritirare la loro dose giornaliera di metadone hanno potuto portare a casa qualcosa di molto più prezioso: il seme della Parola di Dio, sparso nei loro cuori. In particolare con uno di loro siamo rimasti in contatto anche nei giorni dei culti all’aperto che abbiamo tenuto durante il mese di giugno in tre zone diverse della città. Nella cornice delle case popolari di Osteria dei Pignatatri, nel parcheggio della scuola media Fratelli Cervi e nei giardinetti di Borgo S. Antonio, la Parola di Dio è stata predicata rispettivamente dal fratello Carmelo Lorè, pastore a Monte San Biagio e Fondi, dal fratello Alfredo Annunziata, pastore a Sabaudia, e dal fratello Gianni Di Crasto, pastore a Formia ed Itri. Abbiamo visto tante anime nuove venire alle riunioni, abbiamo avuto la gioia di rivedere alcuni (che da tempo si erano allontanati) ritornare sui loro passi, ma, cosa ancor più gloriosa, abbiamo realizzato la dolce presenza del Signore nei nostri cuori e Lo abbiamo visto operare potentemente in mezzo a noi. Vogliate pregare per noi, affinché il pane gettato sulle acque in questi anni possa essere ritrovato… ”Quelli che seminano con lacrime,mieteranno con canti di gioia. Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando por terà i suoi covoni“ (Salmo 126: 56). Francesco Alboreto Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 21 Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI A PALAGIANELLO (TA) È con grande riconoscenza al Signore, che condividiamo con la fratellanza e i lettori di questo periodico, la gioia che abbiamo goduto il 22 Luglio nel vedere nella comunità di Palagianello (Ta) cinque sorelle scendere nelle acque battesimali per testimoniare pubblicamente della loro esperienza di salvezza in Cristo Gesù. I cinque neofiti hanno “rappresentato” ogni fascia di età da i 16 ai 60 anni, a testimonianza del fatto che il Signore salva chiunque senza distinzione d’età, purché ognuno Lo accetti come personale Salvatore. L’Eterno non ha mancato di parlarci con l’esposizione della Sua Parola (Atti 2:37-47), affidata al pastore Carmine Lamanna conduttore della Comunità di Matera, incoraggiando non solo i neofiti ma tutti noi ad amare e servire il Signore ogni giorno della nostra vita e essere inseriti attivamente nella comunità locale nonché in tutto il popolo universale riscattato dal prezioso sangue di Cristo Gesù. Tutta la nostra lode e il nostro ringraziamento sono per l’Eterno Iddio, se pur in tempi così difficili, nel Suo Figlio che salva, guarisce e battezza nello Spirito Santo ancora oggi. Martino Lamanna EVANGELIZZAZIONE E BATTESIMI FORMIA (LT) Formia con i suoi 37.571 abitanti, è un importante cittadina del basso Lazio. Il suo nome deriva dal greco hormiae "approdo" per indicare la tranquillità del riparo fornito dal golfo di Gaeta dov'è situata. In epoca romana Il suo passaggio era strategicamente importante per Roma, tanto che per la città venne fatta passare la via Appia nel 312 a. C. I resti di ville e monumenti risalenti ad epoca romana (come quelli di Mamurra Mecenate e Cicerone) testimoniano del fatto che citquesta cit tadina era un luogo di villeggiatuvilleggiatu ritra e di ri poso. Doposo. Do po questa testibreve testi monianza risastorica risa lente a più duemidi duemi la anni fa, vogliamo ringraziaringrazia re il Signore Gesù per come verso la fine di Luglio abbiamo annunciato alla cittadina, all'interno di una meravigliosa villa di epoca romana, il messaggio di "Tutto l'Evangelo" l'unico messaggio che dà "quel vero riposo all'anima". Abbiamo potuto parlare di Gesù liberamente anche dopo la riunione a numerose persone. Gradita la visita dei pastori Alberto Mungai e Francesco Carvello, che sono stati strumenti nelle mani del Padre Celeste. Inoltre è stato prezioso l'aiuto e il supporto datoci dai giovani della comunità di Cassino e di altre comunità. La festa si è protratta fino all'8 Settembre, quando abbiamo visto scendere nelle acque battesimale due sorelle, già unite dal legame di parentela e ora anche in Cristo, che hanno testimoniato dell'opera di salvezza in Dio, e con la volontà attraverso il battesimo di seguirLo fino alla fine. La sala di culto era gremita, c'erano diverse persone che per la prima volta hanno potuto ascoltare il potente messaggio dell'amore di Dio che ci è stato impartito dal fratello Raimondo Mennella, pastore delle comunità di Torre del Greco, S. Sebastiano al Vesuvio e S. Giorgio (Na). Chiediamo alla fratellanza preghiere incessanti per quest'opera che Dio vuole benedire grandemente. Nel frattempo abbiamo la determinazione di continuare a servire il Signore Gesù nonostante le difficoltà che incontriamo sul cammino. Insieme a Neemia diciamo anche a noi: “Io sto facendo un gran lavoro e non posso scendere...” (Ne.6:3). Dio ci benedica! Giovanni Di Crasto BATTESIMI A BELLUNO Grati al Signore per come dà vita all’opera Sua, è nostro desiderio rendere partecipe la fratellanza della gioia provata dalla comunità di Belluno domenica 26 agosto per il culto di battesimi tenuto al fiume Piave in località Termine di Cadore, durante il quale due giovani sorelle hanno confessato pubblicamente, mediante il battesimo in acqua secondo l’insegnamento del Signore, della propria personale scelta di seguire Cristo Gesù. Diversi familiari e amici, per la prima volta presenti a questo inconsueto incontro cristiano evangelico sulle rive del fiume Piave, oltre a fratelli e sorelle intervenuti, hanno potuto ascoltare le personali testimonianze delle due neofite, ma soprattutto il consiglio della Parola del Signore portato dal fratello Lorenzo Framarin, pastore a Lonigo (VI). 22 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 Preghiamo che quanto in semplicità, hanno ricevuto dal Signore, porti un frutto di ravvedimento anche nelle loro vite. Dio benedica l’opera Sua! Giuseppe Bortoli APRILIA (LT): CONVEGNO ADI-MEZ E BATTESIMI È con immensa gioia che desideriamo comunicare alla fratellanza come il Signore anche quest'anno ci ha dato la possibilità di tenere per circa un mese, dal 20 Luglio al 19 Agosto, il convegno della Missione Evangelica Zigana ADI-MEZ, installando una tenda nel comune di Aprilia. Gli scopi di questi incontri sono quelli di promuovere la fede e la conoscenza della Parola di Dio nel popolo Zigano e raggiungere con il messaggio del Vangelo quanti tra il popolo zigano o sedentario hanno bisogno di Cristo Gesù. Durante il convegno abbiamo avuto modo di predicare il messaggio del Vangelo e godere della comunione fraterna anche con fratelli sedentari. L'ultimo giorno del convegno, domenica 19 Agosto, abbiamo avuto un culto di battesimi, in cui due credenti hanno testimoniato dinanzi a Dio e alla fratellanza di voler seguire Cristo Gesù tutti i giorni della loro vita. Nel culto di Domenica tramite la celebrazione della Santa Cena abbiamo anche ricordato la morte del no- stro Signore Gesù e il Suo imminente ritorno. Vi chiediamo di continuare a pregare per l’opera Zigana, poiché abbiamo bisogno della Sua grazia ogni giorno, desiderando vivere una vita di fedeltà a tutto l'Evangelo. Mario Bonino FORLÌ RADUNO CAMPISTICO ITALIA NORD EST ”Ecco quanto è buono e quanto è piacevole che i fratelli vivano insie me! È come olio profumato che sparso sul capo scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende fino all’orlo dei suoi vestiti; è come la rugiada dell’Ermon che scende sui monti di Sion; là infatti il Signo re ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno” (Salmo 133)” Non si potrebbero trovare parole più adatte di quelle espresse nel Salmo 133 per descrivere la benedizione e la gioia ricevuta sabato 8 settembre, quando i credenti dell’Italia Nord Est si sono ritrovati presso il Palafiera di Forlì in occasione del Raduno Campistico 2012. Bella è stata la comunione fraterna fin dall’arrivo al mattino presto, quando, dopo un viaggio più o meno lungo, avviamo gioito nel ritrovare i fratelli e le sorelle con i quali si erano trascorsi i giorni dei vari turni al Centro Comunitario Evangelico “Poggiale”. Bella è stata l’atmosfera che da subito si è creata all’interno del palazzetto dove era stata allestita la “Sala Culto”. Quel luogo, generalmente usato per eventi sportivi, oppure per incontri di vario genere, in quel benedetto giorno è diventato il luogo dove “i fratelli hanno dimorato insieme” e lo Spirito Santo, con la Sua divina presenza, lo ha reso il “luogo della dimora dell’Altissimo”. Bella soprattutto è stata la presenza di Gesù e la guida della Spirito Santo, scesa sull’assemblea dei credenti nei due culti di adorazione offerti con cuore sincero al Signore. Particolarmente commovente è stato il momento dei canti esibiti da un gruppo formatosi fra i turni “Giovani 1 e Giovani 2”, diretti da un giovane fratello. Notevole è stata l’unzione dello Spirito Santo sul fratello Michele Mango, ospite e predicatore nei due culti. Nel culto mattutino, prenden- do spunto da Ester 2:21-23 ed Ecclesiaste 9:11, ci è stato ricordato come “Dio guida le circostanze della vita dei credenti per portare a compimento il Suo piano di redenzione”. Nel culto pomeridiano, invece, partendo dal Libro dei Proverbi (20:14), il fratello ha ricordato a tutti i presenti “la preziosità dei doni di Dio e la necessità di non svendere al nemico cose preziose, come la salvezza, il servizio, le promesse di Dio, la fedeltà a Dio.” Per chi scrive, è stato bello sentire le testimonianze del giorno dopo, quando in molti si sono alzati per ringraziare Dio di quanto ci aveva concesso e di come Egli ci aveva parlato. Per questo desideriamo dare tutta la lode, la gloria e l’onore la Capo Supremo della Chiesa: Gesù Cristo! Francesco Carvello Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 23 Richiesta urgente di sostegno economico per Risveglio Pentecostale Cari fratelli e lettori tutti, il Signore possa benedire le vostre vite e ricompensare quanti stanno sostenendo con offerte, oltre che con preghiere, la diffusione del Risveglio Pentecostale, il mensile di edificazione delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia. In questi tempi difficili portiamo alla vostra attenzione il grande bisogno di sostegno economico del Risveglio Pentecostale, dato che, purtroppo, non sono molti coloro che inviano la propria offerta. Siamo dispiaciuti, qualora permanga la presente situazione, di dover sospendere l’invio del Risveglio Pentecostale a partire dal numero di gennaio 2013 a quanti, Chiese e individui, non abbiano inviato il proprio sostegno alla pubblicazione. Annunciamo che, vista la situazione attuale, non sarà possibile produrre il calendario 2013 solitamente abbinato al numero di dicembre. Ci vediamo costretti a richiedere il vostro immediato sostegno che potrete dare utilizzando il conto corrente postale 12710323 intestato a Risveglio Pentecostale o le coordinate bancarie IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 Segnaliamo che la medesima situazione si verifica anche per Cristiani Oggi. appuntamenti INCONTRO SBC PUGLIA E BASILICATA Sabato 10 novembre 2012, presso la Chiesa ADI di Modugno, Via Roma 93, Incontro SBC (seminario per Consiglieri di Chiesa e Pastori). Relatore dello studio biblico sarà il fratello Vincenzo Specchi. INCONTRO FRATERNO ITALIA CENTRALE E SARDEGNA Sabato 8 dicembre 2012, presso la chiesa di Roma - Via Repetti, Incontro Fraterno delle chiese della zona Italia Centrale e Sardegna. Ospite il fratello Claudio D'Antonio, pastore a Torre Annunziata (NA). XXXVII Incontro Giovanile ADI-IBI FIUGGI 1-4 NOVEMBRE 2012 Anche quest'anno la trentasettesima edizione dell'atteso incontro giovanile ADI-IBI si terrà, a Dio piacendo, a Fiuggi, presso la tensostruttura del Palatenda di Via IV Giugno. A questo appuntamento possono partecipare tutti i credenti di età compresa fra i 18 e i 40 anni; per i più piccoli, sono state organizzate delle attività di intrattenimento, per dare l'opportunità di parte- cipare anche alle coppie con figli. Anche se per l'adesione è necessaria la registrazione on-line a cura del pastore della comunità o di un suo incaricato all'indirizzo web www.assembleedidio.org/IBI/raduno, è possibile ricevere ulteriori indicazioni telefonando all'Istituto Biblico Italiano al numero 06.2280291 o per e-mail all'indirizzo [email protected] RADUNO REGIONALE SARDEGNA L'8 dicembre 2012, a Borore (NU), presso il ristorante "Le Cupole", Raduno Regionale delle Chiese della Sardegna. Ospite il fratello Guerino Perugini, pastore ad Isola Capo Rizzuto (KR). Risveglio P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R.5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Mensile a carattere religioso pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Tel. 049.605127 fax 049.612565 e mail: [email protected] Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: STAMPE PERIODICHE Risveglio Pentecostale V. 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Gli articoli, salvati in formato leggibile mediante computer con un programma screen re ader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’indirizzo [email protected] (i file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub). “Risveglio Pentecostale” è la pubblicazione delle Assemblee Tipografia Cooperativa Tipografica Operai srl Vicenza di Dio in Italia che dal 1946 ha scopo di edificazione spiri- Spedizione in Abbonamento Postale Poste Italiane spa tuale ed è sostenuto da libere offerte. D.L.353/03 (conv. L.27/02/04 n.46) art.1 com.2, DCB Vicenza 24 Risveglio Pentecostale - novembRe 2012 Destinatario ❏ SCONOSCIUTO ❏ PARTITO ❏ TRASFERITO ❏ IRREPERIBILE ❏ DECEDUTO Indirizzo ❏ INSUFFICIENTE ❏ INESATTO Oggetto ❏ RIFIUTATO ❏ NON RICHIESTO ❏ NON AMMESSO grazie per la cortese collaborazione