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0 Quando avete buttato nel mondo di oggi un ragazzo senza
 091 8201468 – Fax 091 8291652 – e-mail: [email protected]; [email protected]; Codice Fiscale 97168730824
Corso San Marco n° 59 - 90030 Villafrati (PA) - Distretto 12/50
Quando avete buttato nel mondo di oggi un ragazzo senza istruzione
avete buttato in cielo un passerotto senz'ali (Don Milani)
0
Carissimi genitori,
attraverso questo documento, il Piano dell’Offerta Formativa (POF), desideriamo farvi
conoscere l’organizzazione interna delle singole Scuole (Infanzia, Primaria e
Secondaria di Primo Grado) appartenenti al nostro Istituto Comprensivo Villafrati –
Mezzojuso, ma soprattutto le linee guida del percorso formativo unitario che portiamo
avanti nel nostro territorio.
Vi siamo grati per la disponibilità e la fiducia che ci dimostrate, certi che la condivisione
delle scelte educative sia la premessa indispensabile per la piena realizzazione
dell’esperienza scolastica dei vostri figli.
Il Dirigente Scolastico
(Dott.ssa Elisa Inglima)
“Educare è un’impresa creativa,
un’arte più che una scienza”
B. Bettelheim
1
PREMESSA
Ogni scuola, grazie alla normativa sull'autonomia scolastica (D.P.R. n. 275/1999), è nelle condizioni di
progettare e realizzare interventi educativi e formativi differenziati: il progressivo superamento dell'uso
esclusivo dei programmi ha reso possibile il cambiamento e ha spostato l'attività degli insegnanti dalla
pura e semplice trasmissione di nozioni e contenuti alla programmazione degli interventi e alla
progettazione di percorsi ben finalizzati. L'Autonomia scolastica decorre dall'anno scolastico 2000/2001e
trova origine nell'art. 21 della legge 15 marzo 1997 n° 59, dove viene definita l'articolazione dell'attività
didattica e si introduce il principio sulla flessibilità oraria dei docenti. Dall'entrata in vigore della legge e
del successivo regolamento (D.P.R. n. 275/1999) le singole istituzioni scolastiche, nel rispetto della
libertà d'insegnamento e del pluralismo culturale, progettano e realizzano gli interventi di educazione,
formazione ed istruzione adeguandoli a diversi contesti e in coerenza con le finalità del sistema
d'Istruzione Nazionale. Con l'autonomia scolastica si è inteso realizzare interventi educativi e formativi
mirati allo sviluppo della persona, ampliando l'offerta formativa, adeguandoli ai vari contesti e alle
richieste delle famiglie e dell'economia del territorio, al fine di garantire il successo formativo in coerenza
con le finalità generali del sistema di istruzione stabiliti a livello nazionale. Con l'autonomia si introduce
per la prima volta il P.O.F. (Piano dell'offerta formativa).
CHE COSA È IL POF
Il piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo delle
identità culturali e progettuali dell‘ Istituzione Scolastica, attraverso cui la scuola si
presenta al territorio e dichiara i servizi che offre. Esso deve essere elaborato
annualmente da ogni Istituto e presentato agli utenti del servizio, alunni e famiglie,
al momento dell’iscrizione a scuola. E’ uno strumento flessibile in quanto può essere
integrato in qualunque momento dell’anno scolastico, secondo le necessità che
emergono dall’ utenza, dall’ ambiente e dai rapporti con gli enti e le associazioni culturali. Il POF
esplicita le finalità, le scelte di fondo e gli aspetti organizzativi e didattici dei suoi interventi, indica i
progetti e i meccanismi di verifica, valutazione ed autovalutazione. Esso costituisce un vincolo per
l’intera comunità scolastica e ne accresce la responsabilità; consente ai genitori degli alunni una
partecipazione più consapevole alla vita scolastica. E’ integrato dal Regolamento e dal Piano delle
attività, viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base delle indicazioni generali definite dal
Consiglio di Istituto e da quest’ultimo adottato. Assume le caratteristiche di documento di identità della
scuola, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole realizzare, utilizzando l'insieme delle risorse umane,
professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a disposizione e valorizzandole al massimo per
creare rapporti interni costruttivi e capaci di interagire con la realtà esterna. Esso è la dichiarazione
trasparente di tutte le caratteristiche dell’offerta formativa, ispirato a criteri di collegialità,
condivisione, flessibilità; è una progettualità sostenuta da intenti educativi condivisi dai tre ordini di
scuola, cioè un vero e proprio “progetto unitario” per :
2
una “scuola della comunità” intesa come “risorsa per il territorio” ;
una “scuola delle relazioni e delle scelte educative” ;
una “scuola del curricolo verticale”, in quanto “ambiente di apprendimento significativo” che
agevola e promuove la ricerca-azione” per l’innovazione metodologico/didattica e per un continuo
miglioramento del servizio scolastico da erogare. L’autonomia delle istituzioni scolastiche colloca la
scuola più incisivamente e fattivamente nella realtà sociale, culturale ed economica del territorio.
La scuola autonoma non esaurisce però il suo compito nel riflettere i bisogni del proprio contesto, ma si
propone anche come luogo di sviluppo della comunità.
È convinzione dei docenti che il Pof debba ispirarsi ai principi sanciti dalla nostra Costituzione e
dalla Carta dei Diritti dell’Infanzia.
In particolare si fa riferimento agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana:
“ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”(Art.3)
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento…” (Art. 33)
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore... è obbligatoria e gratuita”. (Art.34)
Dal testo della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, approvata dalla Assemblea Generale delle Nazioni
Unite il 20 Novembre 1989, vengono attenzionati i seguenti articoli:
ART. 13 “ Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione…”
ART. 14 “… alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione…”
ART. 23 “…un fanciullo fisicamente o mentalmente disabile deve godere di una vita soddisfacente che
garantisca la sua dignità, che promuova la sua autonomia e faciliti la sua partecipazione attiva alla vita
della comunità…”
ART. 24 “ ....il minore deve godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici
e di riabilitazione.
ART. 27 “...diritto di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico,
mentale, spirituale, morale e sociale.
ART. 29 “…l’educazione del fanciullo deve tendere a:
a) promuovere lo sviluppo della personalità, dei suoi talenti, delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutto
l’arco delle sue potenzialità;
b) favorire nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali…
c) stimolare il fanciullo al rispetto dei genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori
culturali, nonché al rispetto dei valori nazionali del paese in cui vive, del paese di cui è originario e
delle civiltà diverse della propria;
d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di
comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza fra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli;
e) sviluppare nel fanciullo il rispetto per l’ambiente naturale.
ART. 30 “ Negli Stati in cui esistono minoranze etniche, religiose o linguistiche ... un fanciullo .. che
appartiene a una di tali minoranze non può essere privato del diritto di avere una propria vita culturale, di
3
professare e di praticare la propria religione o di far uso della propria lingua insieme agli altri membri del
suo gruppo”.
ART. 31 “…il fanciullo ha diritto al riposo e allo svago, a partecipare pienamente alla vita culturale e
artistica in condizione di uguaglianza”.
ART. 39 “...agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo vittima
di ogni forma di negligenza, di sfruttamento o di maltrattamento.... Tale recupero e reinserimento devono
svolgersi in condizioni tali da favorire la salute, il rispetto della propria persona e la dignità del fanciullo.
I docenti dell’Istituto Comprensivo aspirano alla costruzione di una scuola che sia in grado, con la
partecipazione e con il concorso di tutti, di rispondere ai bisogni formativi e nello stesso tempo, grazie
alla ricchezza di valori personali e collettivi, consenta ad ogni cittadino di integrarsi ed orientarsi
responsabilmente, criticamente nella continua e complessa evoluzione culturale, sociale ed economico.
IL NOSTRO POF
TIENE CONTO
DELLA REALTÀ
SOCIALE
PREVEDE
UN’ORGANIZZAZIONE
DIDATTICA CHE
ASSICURI IL SUCCESSO
FORMATIVO DI OGNI
ALUNNO
OPERA SCELTE CHE
AFFERMANO LA
CRESCITA INTEGRALE
DELLA PERSONA NEL
PIENO RISPETTO DELLE
SUE POTENZIALITÀ
LE FINALITA’ DEL POF
 Promuovere il pieno sviluppo della persona, concentrando l’impegno sulla didattica.
 Promuovere l’aggiornamento dei docenti e dare un’identità unitaria alla Istituzione.
 Divenire una risorsa formativa del territorio.
 Creare una nuova cittadinanza.
 Combattere la dispersione, recuperare le difficoltà, valorizzare le eccellenze.
 Ricomporre sapere e saper fare.
 Educare alla legalità ed alla solidarietà.
Dalla lettura e dall’analisi del territorio e per rispondere ai bisogni formativi individuati, il corpo docente
definisce la seguente finalità educativa dandole fondamentale importanza:
“Promuovere
lo sviluppo integrale della persona
con la consapevolezza di sé, dell’altro e del proprio ruolo
anche attraverso la valorizzazione dell’”ambiente” come bene comune”.
4
La scuola che accompagna il bambino dai tre ai tredici anni, consapevole dell’incisività del proprio
compito, non può non considerare di essere uno dei fattori principali che concorrono allo sviluppo e alla
formazione della persona, insieme alla famiglia in primo luogo, al gruppo dei coetanei, all’ambiente
circostante, agli stimoli sociali locali e globali.
Il nostro Istituto intende:
rispondere alle esigenze degli alunni con un’attenzione ai diversi aspetti della persona (culturale,
affettivo e sociale), considerando che il pieno sviluppo si realizza anche nel rapporto con gli altri e
con la consapevolezza del proprio ruolo sociale;
promuovere occasioni per valorizzare le risorse del territorio al fine di diffondere la cultura della
difesa del territorio urbano e naturale.
5
PRINCIPI ISPIRATORI, FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA
UGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ
La scuola si impegna a perseguire il diritto allo studio nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità
individuali, sociali e culturali di ciascun alunno.
Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio sarà compiuta per motivi riguardanti sesso, razza,
etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, il loro inserimento , la loro integrazione e
inclusione. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni
diversamente abili, a quelli in situazione di svantaggio e a quelli stranieri.
PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE
La scuola, per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del POF, promuove la partecipazione e la
collaborazione di tutte le sue componenti.
EFFICACIA, EFFICIENZA, FLESSIBILITÀ E TRASPARENZA
La scuola programma percorsi di apprendimento nel rispetto della diversità dei bisogni formativi e
garantisce un’adeguata informazione su tutte le attività promosse.
Essa nel determinare le scelte organizzative (ad es. orario delle attività, orario servizi amministrativi), si
ispira a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO PERSONALE
I docenti svolgono la loro funzione nell’ambito della libertà di insegnamento e dell’autonomia
professionale loro riconosciute dalla norma. L’esercizio di tale libertà e autonomia è finalizzato alla
formazione della personalità degli alunni.
Tutto il personale della scuola si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la
partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dagli Organi Collegiali.
FINALITÀ
Il nostro Istituto persegue le seguenti finalità:
ralità della persona nell’ottica dello sviluppo integrale della personalità.
collegialità, la condivisione delle scelte,la circolarità dell’apprendimento e una sinergia di azioni tra
scuola famiglia e territorio.
l percorso formativo successivo alla Scuola secondaria
di 1° grado.
6
OBIETTIVI
Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità, favorendo lo sviluppo di un clima di fiducia e
collaborazione con le famiglie.
zzazione (efficienza ed efficacia).
convivenza democratica.
, dell’integrazione.
Le azioni di miglioramento si orienteranno verso quattro direzioni d’ intervento:
1. COMUNICAZIONE: maggiore e migliore circolazione delle notizie, rafforzamento di un clima
relazionale positivo, basato sulla sinergia, per un raggiungimento comune delle finalità.
2. ORGANIZZAZIONE: interventi nell’ ambito didattico – pedagogico, organizzativo e amministrativo
– gestionale attraverso nuove modalità organizzative che sviluppino il senso del lavoro insieme per
costruire strutture globali stabili:
 ampliamento del tempo sociale;
 diversificazione;
 personalizzazione dell’offerta formativa;
 innovazione educativa.
3. VALORIZZAZIONE: della professionalità del personale attraverso un processo graduale di
diffusione della leadership, attraverso la partecipazione a corsi di aggiornamenti finalizzati al
superamento delle problematiche che emergono in ogni classe.
4. VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE: monitorare e valutare gli esiti formativi, la qualità
attesa e quella percepita dall’ utenza.
7
FORMARE FUTURI
CITTADINI CHE
PARTECIPINO AD
AMPIE
EDUCARE ALLA
COLLETTIVITA’:
CONVIVENZA E ALLA
NAZIONALE,
CULTURA
EUROPEA,
DELL’ ACCOGLIENZA
MONDIALE.
PROMUOVERE LA
FAR
ACQUISIRE
SAPERI E
CULTURA DELLA
LEGALITA’ E
DELLA NON
COMPETENZE
VIOLENZA
ESSENZIALI,
PONENDO
L’ALUNNO AL
CENTRO DELLA
ATTENZIONE
CURARE IL
RACCORDO E
L’INTERAZIONE
TRA LE DIVERSE
COMPONENTI
SCOLASTICHE
ORGANIZZARE
INDIRIZZARE GLI
L’ ATTIVITA’
ACQUISIRE
ALUNNI AD
SCOLASTICA
CONSAPEVOLEZZA
CON EFFICIENZA
AD
DEL LORO
ED EFFICACIA
APPRENDIMENTO
8
IDENTITÀ DELL'ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo Villafrati – Mezzojuso è ubicato a Villafrati in Corso San Marco n° 59 ed è sede
della presidenza, dei locali di segreteria, dell’archivio e dell’Aula Magna. L’attuale realtà scolastica
comprende i seguenti ordini di scuola:

Scuola dell’Infanzia (Cefalà Diana, Campofelice di Fitalia, Godrano, Mezzojuso,Villafrati).

Scuola Primaria (Cefalà Diana, Campofelice di Fitalia, Godrano, Mezzojuso,Villafrati).

Scuola Secondaria di 1° grado (Mezzojuso, Godrano, Villafrati).
Esso nasce il 1° settembre 2013 dalla fusione di Villafrati con Mezzojuso, così come stabilito dal decreto
assessoriale prot. 8/GAB del 5 marzo 2013, riguardante il piano di dimensionamento della rete scolastica
della Sicilia, adottato per l’anno scolastico 2013/2014.
Comprende le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado dei Comuni di: Campofelice di
Fitalia, Cefalà Diana , Godrano, Mezzojuso e Villafrati. A dirigere l’Istituto è la dott.ssa Inglima Elisa ,
neo-vincitrice di concorso.
Ogni paese presenta delle caratteristiche proprie dal punto di vista fisico, economico e culturale; diverse
sono le tradizioni portate avanti in occasioni di feste paesane, ma l’unico denominatore comune è
determinato dal fatto che tutti coloro a cui sta a cuore la formazione e l’educazione delle future
generazioni (Sindaci, docenti, operatori sociali, famiglie...) devono lavorare in sinergia affinchè vengano
raggiunte le finalità stabilite nel Piano dell’Offerta Formativa. Il suddetto Istituto è suddiviso in 11 plessi
per un totale di 10 sezioni di Scuola dell’Infanzia, 29 classi di Scuola Primaria, 15 classi di Scuola
Secondaria di 1° grado, così come si evince dal seguente prospetto:
SCUOLA DELL’INFANZIA
N° ALUNNI
N° SEZIONI
CAMPOFELICE DI FITALIA
11
1
CEFALA’ DIANA
15
1
GODRANO
31
2
MEZZOJUSO
34
2
VILLAFRATI
93
4
TOTALE
184
10
9
SCUOLA
PRIMARIA
CEFALA’
DIANA
CAMPOFELICE
DI FITALIA
GODRANO
MEZZOJUSO VILLAFRATI
N° 2
N° 2
PLURICLASSI PLURICLASSI
N° ALUNNI
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
CLASSI
QUARTE
CLASSI
QUINTE
TOTALE
N° ALUNNI
N° ALUNNI
N° ALUNNI
N° ALUNNI
8
4
8
35
6
4
14
5
1
13
1 CLASSE
24 ALUNNI
29
4
3
7
5
8
27
20
1 CLASSE
23 ALUNNI
40
39
31
7
1 CLASSE
25 ALUNNI
31
49
144
173
40
TOTALE COMPLESSIVO: N° 29 CLASSI
N° 413 ALUNNI
SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO
GODRANO
MEZZOJUSO
N° ALUNNI
N° ALUNNI
1 CLASSE
27 ALUNNI
CLASSI SECONDE
11
43
CLASSI TERZE
10
36
TOTALE
38
106
TOTALE COMPLESSIVO: N° 15 CLASSI
CLASSI PRIME
17
N° 274 ALUNNI
10
VILLAFRATI
N° ALUNNI
43
40
47
130
Gli alunni di Cefalà Diana e Campofelice di Fitalia si recano nei plessi di Villafrati e Mezzojuso per
frequentare la Scuola Secondaria di 1° grado. I primi fruiscono di un servizio erogato dal Comune che,
da anni, mette a disposizione un pullmino; i secondi si spostano con le auto private o con il pullman di
linea.
ALUNNI FREQUENTANTI L’ISTITUTO COMPRENSIVO
450
400
350
300
Alunni inf
250
Alunni prim.
200
Alunni sec.
150
100
50
0
11
COME COMUNICARE CON I DOCENTI DEGLI 11 PLESSI
Ordine di
scuola
Comune
Indirizzo
Telefono
Fax
Corso Vittorio Emanuele
0918200242
0918200090
Corso Vittorio Emanuele
0918200242
0918200090
Via Regione Siciliana
0918291114
0918291114
Primaria
Via Regione Siciliana
0918291114
0918291114
Infanzia
Via Roccaforte 2
0918208333
0918208333
Via Roccaforte 1
0918208096
0918208096
Secondaria
Via Roccaforte 22
09018208008 09018208008
Infanzia
Via Aldo Moro
0918203826
Via Madre Macrina Raparelli
16
0918203523
0918207235
Secondaria
Via Palermo
0918203715
0918203715
Infanzia
P.zza F.lli Rosselli
0918291400
Via Rimembranze 1
0918201154
Corso San Marco 59
0918201468
Infanzia
CAMPOFELICE
DI FITALIA
Primaria
Infanzia
CEFALA'
DIANA
Primaria
Primaria
Primaria
Secondaria
GODRANO
MEZZOJUSO
VILLAFRATI
0918291652
COME COMUNICARE CON IL PERSONALE DELLA SEGRETERIA
TELEFONO: 091/8201468
FAX: 091/8291262
12
13
14
MEZZOJUSO
CAMPOFELICE DI FITALIA
ISTITUTO COMPRENSIVO VILLAFRATI - MEZZOJUSO
GODRANO
VILLAFRATI
CEFALA’ DIANA
15
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO – AMBIENTALE
Valorizzazione del territorio
L’eterogeneità delle famiglie a cui appartengono i nostri alunni e la consapevolezza della connessione tra
l’identità del soggetto e l’appartenenza al contesto ci orienterà a fare molteplici sforzi per capire le
disarmonie esistenti all’interno dei cinque comuni e puntare al superamento di difficoltà logistiche e
organizzative che man mano emergeranno. Fra i bisogni da rilevare c’è quello di rendere l’istituzione
scolastica una risorsa formativa unica del territorio, superando le barriere che l’ Istituto Comprensivo
presenta, considerato che gli 11 plessi sono dislocati su comuni diversi. Si cercherà, pertanto, di
promuovere azioni comuni basati sulla condivisione sia per quanto concerne attività didattiche da
programmare per gli alunni sia per le attività di aggiornamento programmate per i docenti.
BREVE STORIA DEI COMUNI
Villafrati
Il Comune di Villafrati dista dal capoluogo 34 km circa, è situato sulle
pendici del monte Busambra (a 475 m sul livello del mare) e si presenta
come un’ area collinare a carattere agro - silvo - pastorale. Nel territorio
di Villafrati, lungo il torrente San Marco, sono localizzate colture
pregiate (ortaggi e agrumeti). I resti di due mulini ad acqua
testimoniano passate tradizioni economiche legate alla macina del grano. Nel territori non esistono
industrie bensì una categoria di artigiani di cui una piccola parte impegnata nel settore edilizio che, da
alcuni anni, risente della crisi economica . Il terziario è rappresentato da alcune aziende commerciali e da
strutture ristorative. Molti residenti sono occupati nel terziario nella città di Palermo, per cui diffuso è il
pendolarismo. Villafrati gode di una biblioteca ben fornita e di diverse associazioni ( Consulta delle
donne e dei giovani, Proloco, Avis, banda musicale “V.Bellini”, Protezione civile, scuola di karate,
palestre, associazione “Sulle punte”). Non meno importante risulta il teatro”Baglio” sito nei locali della
residenza estiva della famiglia Filangeri, infatti da parecchi anni Villafrati ospita diverse compagnie di
teatro popolare e contemporaneo, per avvicinare l’utenza alla cultura del teatro.
Cefala’ Diana
Di rilevante valore ambientale è il castello di Cefalà Diana, costruito in epoca
normanna e aperto al pubblico in orario e giorni programmati. Altrettanto
importanti sono le Terme arabe, luogo di ristoro per tanti pellegrini nei tempi
passati; oggi centro di cultura. Dalle alture del territorio il panorama verso
16
nord-est si apre su vaste pianure coltivate a cui fanno sfondo le aspre cime delle Serre della Trigna e
Pizzo Cane di Baucina (Comune limitrofo).
La popolazione è impegnata in parte nell’ artigianato e in parte nell’ attività agricola di tipo tradizionale.
Nel territorio, essendo simile a quello di Villafrati, troviamo colture come ortaggi e agrumeti. Esiste un’
area commerciale artigianale ed industriale per le piccole e medie imprese, ubicata nell’ asse viario PAAG, dove i privati, supportati dalle agevolazioni del Comune e dal Patto Territoriale Alto Belice
Corleonese, hanno realizzato strutture produttive nei diversi settori. Tale area rappresenta una fonte di
ricchezza per fronteggiare il problema della disoccupazione. Cefalà Diana a livello culturale offre
all’utenza diverse risorse: la biblioteca e la videoteca comunale, la parrocchia, l’ AVIS, il Centro Sportivo
Italiano, la Proloco, l’ Associazione bandistica “G. Verdi “, gestita dal Comune. Le Terme e il Castello
arabo-normanno, di inestimabile valore artistico e monumentale, rappresentano un’ importante risorsa per
i turisti.
Godrano
Godrano presenta caratteristiche paesaggistiche assestanti. Il territorio, elevato in altitudine, arriva sino a
m. 1900 con Rocca Busambra ed ospita vasti pascoli ed estese formazioni forestali a macchia
mediterranea. Godrano, grazie alla posizione paesaggistica nel contesto della riserva naturale di Rocca
Busambra e bosco di Ficuzza, ha notevole potenzialità nell’ ambito del turismo naturalistico. Gli abitanti
integrano l’ attività del settore primario con quella dei servizi forestali. Godrano gode di un’ importante
risorsa culturale, momentaneamente non fruibile, che è il museo etnografico ”Godranopoli“ che accoglie
anche una sezione di arte contemporanea e di una biblioteca, dotata di cineteca, che offre un importante
stimolo culturale.
17
Campofelice di Fitalia
Campofelice di Fitalia, adagiato sul pizzo di Mezzaluna che da
qualche anno è diventato bosco, è un piccolo centro agricolo
dell’entroterra palermitano, con un contesto urbano gradevole. E’
un piccolo Comune, adagiato a circa 734 metri sul livello del mare,
raggiungibile dalla scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Siti
importanti per paesaggio e storia sono la montagna del "Morabito"
e Rocca Busambra dove presso le immediate vicinanze si trovano
tracce di insediamenti protostorici dell' VIII sec. A.C, relativi alla
cultura di S. Angelo Muxaro e di età ellennistica. Tra i ritrovamenti anche tombe di età ellennistica e
medievale. Il territorio è caratterizzato da una folta vegetazione e verso la Pianotta, dove sono presenti
uliveti, vigneti, alberi da frutta e giardini, dà spazio ai terreni seminativi dove si pratica la cerealicoltura.
L’agricoltura ha costituito da sempre la principale attività lavorativa dei suoi abitanti. Il grano continua a
rappresentare per il piccolo centro l’eccellenza della produzione agricola e per valorizzare questa
peculiarità è stato nominato “Paese del grano”. Le aziende agricole, quasi tutte a conduzione familiare,
sono distribuite su un territorio di circa 35 chilometri quadrati e dedite alla cerealicoltura e, in minima
parte, agli allevamenti.
Mezzojuso
Il sito di Mezzojuso sorge ai piedi della pittoresca collina “Brigna”, estremo versante orientale del bosco
Ficuzza e dista circa 36 Km da Palermo. E’ raggiungibile percorrendo la S.S. 121 Palermo-Agrigento e
imboccando la S.P. 89 che collega i centri di Mezzojuso e Campofelice di Fitalia. Il paese è circondato, in
qualsiasi stagione dell’anno, dal verde dei
boschi, inseriti nella Riserva naturale del Bosco di Ficuzza e costituiti in gran parte da querce, castagni,
olmi e frassini, che determinano una vivacità paesaggistica molto rilevante. Dando uno sguardo al suo
territorio è possibile ammirare un vario paesaggio agricolo costituito prevalentemente da pascoli,
vigneti,uliveti, seminativi, ortaggi e agrumi. L’economia del paese si basa essenzialmente sulla
coltivazione dei tradizionali seminativi: grano duro, sulla, cereali, molto apprezzata è, inoltre, la
produzione dell’olio extra – vergine proveniente da vecchi e nuovi impianti di oliveti. Altra fonte
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importante, per l’economia locale, è la zootecnia, ovvero l’allevamento, allo stato semibrado, di ovini,
bovini e caprini,con la conseguente produzione di prodotti lattiero - caseari e della carne.
Il centro urbano di Mezzojuso è caratterizzato da strade strette, tortuose e spesso molto ripide, animate da
qualche sott’arco, da vicoli e cortili. Al centro del paese si trova la
piazza principale, nella quale si ergono i due campanili vicinissimi tra loro, quello della Matrice latina
dell’Annunziata e l’altro della Matrice greca di San Nicolò di Mira.
Le due chiese sono collegate da una scalinata, alla cui sommità si presenta il prospetto del “Castello”,
antica struttura medievale ottenuta in enfiteusi da Giovanni Corvino, mercante pisano, che in quel periodo
operava in Sicilia. Altre chiese e monasteri dislocati nei vari punti del paese contribuiscono ad arricchire
il patrimonio architettonico e testimoniano la presenza dei due riti religiosi.
La storia del Comune di Mezzojuso è sicuramente molto articolata e ricca di controversie, queste ultime
originate in primo luogo dall’interpretazione etimologica del nome. Diverse sono state le interpretazioni
date dagli storici locali e al nome di Mezzojuso: Manzil Yûsuf, Mensel Jusuf, Menzil Jusuf, ecc. ma,
nonostante le varie alterazioni e deformazioni, l’origine araba del nome è accertata e variamente
interpretata come: “abitazione”, “casale”, “villaggio”, mentre Yûsuf, in onore dell’emiro di Sicilia Abu
al Fatah Yûsuf, rimane sempre invariato e tradotto come Giuseppe. Diverse, originariamente, furono le
tesi sul primo insediamento umano e sulla prima formazione del centro abitato, ma successivamente tutte
le indicazioni storiche e i documenti d’archivio portarono ad una tesi avvalorata da più parti e cioè che
Menzil Jusuf è quel casale che gli Albanesi trovarono nel luogo in cui era stato costruito dagli Arabi e
che essi ripopolarono.
L’esistenza del feudo di Mezzojuso, prima dell’arrivo degli Albanesi, è storicamente accertata, infatti,
dopo la dominazione musulmana del X secolo subentrarono i Normanni i quali costruirono una chiesa per
ripristinare la religione cristiana e cancellare il ricordo dei musulmani. E’ accertato inoltre che Ruggero II
nel 1132 donò i feudi di Mezzojuso e Scorciavacca, col casale e i suoi abitanti, al monastero di San
Giovanni degli Eremiti di Palermo.
Nel 1501 gli abitanti di Mezzojuso stipularono “le Capitolazioni” col Monastero di San Giovanni degli
Eremiti e nel 1526 il feudo di Mezzojuso fu dato in enfiteusi alla famiglia Corvino fino al 1832, quando
l’ultimo dei Corvino, Don Francesco Paolo Corvino Filangeri, morì senza lasciare eredi. Con la morte
dell’ultimo dei Corvino decadde il principato conferito da Filippo IV a Don Blasco Corvino Sabea nel
1634 e si estinse inoltre la feudalità a Mezzojuso. Questo piccolo paese è stato al centro di altre vicende
storiche, come la rivolta contro i Borboni nel 1856 durante la quale venne fucilato Francesco Bentivegna;
inoltre, nel 1860, Michelangelo Barone, cittadino di Mezzojuso fu una delle XIII vittime della piazza
omonima di Palermo. Altre vicende ancora hanno lasciato il loro ricordo nei monumenti e nelle lapidi
votive, come ad esempio una lapide ove è segnata la sosta di Garibaldi in una casa del centro abitato.
L’utenza di Mezzojuso può fruire della biblioteca, della banda musicale “G. Verdi”, della Caritas e di
associazioni sportive.
19
EMIGRAZIONE
CARENZE
DISOCCUPAZIONE
LINGUISTICO
CULTURALI
MANCANZA DI
STUTTURE
RICREATIVE
STRUTTURE
ADEGUATE
SICUREZZA
CONFORT:
RISCALDAMENTI....
20
CONTRIBUTO
ANNUO
Si rappresenta di seguito l’organigramma delle funzioni di questo Istituto Scolastico, la cui interazione
realizza la qualità del risultato di funzionamento del servizio e la capacità di efficacia dello stesso.
21
DOCENTI FIDUCIARI DI PLESSO
1° E 2° COLLABORATORE
COMUNE
Villafrati
PLESSO
Infanzia
DOCENTE
COLLURA ANGELA
Villafrati
Primaria
CALI' MARIA TERESA
Villafrati
Secondaria
FINA ANTONINA
Godrano
Infanzia
LA BARBERA LIDIA
Godrano
Primaria
CANNELLA GIUSEPPA
Godrano
Secondaria
CAMPOFIORITO CARMELA
Cefalà D.
Infanzia/Primaria
CAMPANELLA FRANCESCA
Mezzojuso
Infanzia
SANFILIPPO MARIA
Mezzojuso
Primaria
LALA ROSALIA
Mezzojuso
Secondaria
LA GATTUTA MARIA CECILIA
Campofelice
Infanzia/Primaria
DORSA ANTONINA
Vice Preside
LO FASO FRANCESCA
2° Collaboratore
LAGATTUTA MARIA
FUNZIONE STRUMENTALE
AREA 1 - POF
INS. TE PERNICE GIOVANNA
AREA 2 - Sostegno bisogni speciali, GLIS,
INS. TE COLLURA ANGELA
GOSP
AREA 3 - Informatica, PON e POR
INS.TI MANATA GIUSEPPA
LA GATTUTA ANNA MARIA
AREA 4 - Alunni, orientamento,
PROF.SSA PENNINO GIUSEPPA
dispersione, viaggi d’istruzione
INS.TE CANNELLA GIUSEPPA
AREA 5 – Sostegno ai docenti
PROF:SSA ROMEO MARIA
22
AMBITO FUNZIONE
COMPITI

AREA 1
ELABORAZIONE E GESTIONE POF
(1 DOCENTE)





AREA 2


INTEGRAZIONE ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
(1 DOCENTE)

AREA 3


NUOVE TECNOLOGIE E
MULTIMEDIALITA’
NELLA DIDATTICA
(2 DOCENTI)




Coordina il Gruppo di lavoro POF IC 2013/2014 per
elaborare la struttura del POF A.S.2013/2014, cura e redige
materialmente la sua stesura.
Relaziona e illustra i contenuti del POF alle riunioni
istituzionali (Collegio dei docenti, Consiglio d’Istituto,
assemblee dei genitori).
Interagisce con i dipartimenti disciplinari.
Elabora i dati di monitoraggio dei risultati degli
apprendimenti I e II Quadrimestre .
Coordina il gruppo di autovalutazione di Istituto che è
presieduto dal DS .
Interagisce con i coordinatori di classe per la rilevazione dei
bisogni.
Partecipa agli incontri con ASL, Servizi sociali, associazioni.
Coordina le attività degli insegnanti di sostegno per l’A.S.
2013/2014 e cura la convocazione dei gruppi misti.
Predispone la documentazione per le richieste delle ore di
sostegno per l’A.S. 2014/15.
Aggiorna i fascicoli personali degli alunni certificati .
Monitora i dati sulla dispersione scolastica raccordandosi
con l’Osservatorio di Area.
Supporta i docenti nell’uso didattico delle nuove tecnologie.
Fornisce supporto per l’utilizzo di software per il laboratorio
multimediale.
Gestisce e aggiorna il Sito della scuola.
Predispone la progettazione e Por.
23
Continuità :
 Cura il raccordo SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA,
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
 Promuove iniziative mirate e ne cura la progettazione in
particolare per le classi ponte
 Aggiorna le schede informative per la scuola primaria e
secondaria
AREA 4
ALUNNI
1 DOCENTE SC. PRIMARIA
1 DOCENTE SC. SEC.
AREA 5
SOSTEGNO AI DOCENTI
Orientamento in itinere e in uscita Scuola secondaria
di II Grado:
 Promuove azioni progettuali di orientamento per le classi
terze Scuola secondaria di I° Grado.
 Cura la distribuzione dei materiali per le attività di
orientamento nelle classi terze.
 Cura la distribuzione del materiale informativo inviato dalle
scuole secondarie di secondo grado.
 Si raccorda con gli Istituti di istruzione secondaria di II
grado del territorio per le azioni propedeutiche alle scelte o
di eventuale progettazione dopo l’effettuazione della scelta.
Viaggi di istruzione
 Predispone il piano delle uscite didattiche, delle visite
guidate e dei viaggi di istruzione.
 Promuove scambi culturali.
–
–
–
–
( 1 DOCENTE)
–
Organizza e gestisce il piano di valutazione nazionale INVALSI.
Elabora e propone un piano di formazione per i docenti.
Predispone e fornisce strumenti per la progettazione dell’attività
didattica.
Predispone e coordina criteri e indicatori per il sistema di
valutazione di istituto e per le prove dell’esame di stato.
Predispone i modelli di valutazione intermedia e finale della
certificazione delle competenze.
TUTOR NEOIMMESSI
Ins.. Martinez Erika Del Carmen - Tutor dell’ins. D’Ancona Maddalena
MENBRI ORGANO DI GARANZIA
Prof.ri Inserra Melchiorre e Grato Nicola
24
MEMBRI COMMISSIONE POF
Ins. te Dorsa Antonina /-Prof. Grato Nicola / Ins.te La Gattuta Liana / Ins.te Sagrì Rosa Maria
DOCENTI REFERENTI
Disturbi specifici dell’apprendimento: Ins.te Sagrì
Educazione alla Legalità: Ins.te Mauro Antonia / Prof. ssa Delfino Maria Carolina
Educazione ambientale e salute: Ins.te Portoghese Rosa / Ins.te D’India Adriana
Educazione alla Sicurezza: Prof. ssa Lo Faso Francesca
Referente progetto “Rrenjet Tona”: Prof. Di Miceli Giuseppe
RESPONSABILI LABORATORI
Scuola Secondaria di Villafrati
Laboratorio scientifico: Prof.ssa Mirabile Anna Maria
Laboratorio informatico/linguistico: Prof. Gigliotta Francesco
Laboratorio musicale: Prof. Mauro Salvatore
Palestra: Prof. Causa Sergio
Scuola Secondaria di Godrano
Laboratorio scientifico: Prof. ssa Campofiorito Carmela
Laboratorio musicale: Prof. Mauro Salvatore
Scuola Secondaria di Mezzojuso
Laboratorio scientifico: Prof.ssa Pecoraro
Laboratorio musicale: Prof. Pellegrino Antonino
Laboratorio informatico/linguistico: Prof. ssa Cosentino Antonina
Responsabile biblioteca: Prof. Di Miceli Giuseppe
25
Scuola Primaria Villafrati
Laboratorio informatico: Ins. te Manata Giuseppa
Laboratorio scientifico: Ins. Mauro Antonia
Scuola Primaria Godrano
Laboratorio informatico: Ins. La Gattuta Anna Maria
Scuola Primaria Mezzojuso
Laboratorio informatico: Ins.te Lagattuta Maria
Responsabile biblioteca: Ins.te Schillizzi Sara
Scuola Primaria Campofelice di Fitalia
Laboratorio informatico: Ins.te Dorsa Antonina
Responsabile biblioteca: Ins.te D’India Adriana
COORDINATORI E SEGRETARI
Scuola Secondaria di 1° grado di Villafrati
CLASSE
COORDINATORE
SEGRETARIO
1ª A
MIRABILE ANNA MARIA
CAUSA SERGIO
2 ªA
FINA ANTONINA
DE FRANCISCO GRAZIA
3 ªA
MAGGIO ANNA MARIA
PERNICIARO ANTONINA
CLASSE
COORDINATORE
SEGRETARIO
1ª B
GUCCIONE ANNA MARIA
LO FASO FRANCESCA
2ª B
DI FIORE BIBIANA
GIGLIOTTA FRANCESCO
3 ªB
GRATO NICOLA
PENNINO GIUSEPPA
26
Scuola Secondaria di 1° grado di Godrano
CLASSE
COORDINATORE
SEGRETARIO
1ª C
PARISI ANTONELLA
MAURO SALVATORE
2 ªC
CAMPOFIORITO CARMELA
TINNIRELLO SUSANNA
3 ªC
INSERRA MELCHIORRE
TECNOLOGIA
Scuola Secondaria di 1° grado di Mezzojuso
CLASSE
COORDINATORE
SEGRETARIO
1ª A
PECORARO ANNA MARIA
ORLANDO MARIA LETIZIA
2ª A
DI MICELI GIUSEPPE
BURRIESCI ELENA
3ª A
ROMEO MARIA
LA GATTUTA CECILIA MARIA
CLASSE
COORDINATORE
SEGRETARIO
2ª B
DELFINO MARIA CAROLINA
BARRANCA
3 ªB
INGUI’ GIULIANA
ANFUSO RENATO
COMITATO DI VALUTAZIONE
La Barbera Lidia, Collura Angela, Grato Nicola e La Gattuta Orsola. Membri supplenti i docenti:
D’India Adriana e Lo Faso Francesca.
27
COMMISSIONE INCLUSIONE
Ins.te Cuttitta Giuseppina
Prof.ssa Di Fiore Bibiana
Prof.ssa La Gattuta Cecilia Maria
Ins.te Lagattuta Maria
Prof.ssa Maggio Anna Maria
Prof.ssa Mirabile Anna Maria
Ins.te Pecoraro Santina
Ins.te Perrone Giuseppa
COMMISSIONE ORARIA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Scuola Primaria: Lala Rosalia, Schillizi Sara Rita, Calì Maria Teresa, Cannella Giuseppa, Dioguardi
Giuseppa, Dorsa Antonina, Perrone Giuseppa.
Scuola Secondaria di primo : Fina Antonina, Lo Faso Francesca, Di Fiore Bibiana, La Gattuta Cecilia,
Delfino Maria e Campofiorito Carmela.
CALENDARIO DEGLI ESAMI DI STATO PER LE CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO - ANNO SCOLASTICO 2013-14:
lunedì 6 giugno 2014 prova scritta di lingua italiana;
martedì 7 giugno 2014 prova scritta di matematica;
mercoledì 8 giugno 2014 prova scritta di lingua inglese e a seguire di lingua francese;
giovedì 19 giugno 2014 Prova Nazionale Invalsi.
La Riunione Preliminare viene fissata per venerdì 13 giugno 2014 alle ore 15:00.
28
TEMPO SCUOLA E ORGANIZZAZIONE
DEFINIZIONE SOGLIE MINIME DISCIPLINARI PER LA SCUOLA PRIMARIA
DISCIPLINA
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
CLASSE
1ª
2ª
3ª
4ª
5ª
ITALIANO
8
9
8
8
8
MATEMATICA
6
6
6
6
6
SCIENZE
2
2
2
2
2
STORIA
3
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
INGLESE
1
2
3
3
3
ARTE E
IMMAGINE
1
1
1
1
1
MUSICA
1
1
1
1
1
ED.MOTORIA
2
1
1
1
1
RELIGIONE
2
2
2
2
2
TOTALE
28 ore
28 ore
28 ore
28 ore
28 ore
29
ORARIO SETTIMANALE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
-
-
-
Le sezioni di
Campofelice di
Fitalia e Cefalà
Diana sono a
tempo ridotto e
adottano
il
seguente orario:
8:00/13:00.
Sono a tempo
normale
(8:00/16:00):
2 sezioni
Mezzojuso;
di
4 sezioni
Villafrati;
di
2 sezioni
Godrano.
di
-
Le scuole primarie di
Cefalà Diana, Godrano
e Villafrati hanno
adottato la settimana
corta
su
28h
settimanali,
pertanto
l’orario osservato è il
seguente:
lunedì,
mercoledì,
venerdì
dalle 8:00 alle 14:00;
martedì e giovedì dalle
8:00 alle 13:00.
Le scuole primarie di
Campofelice di Fitalia
e Mezzojuso lavorano
su
sei
giorni
e
osservano il seguente
orario:
lunedì-martedìmercoledì-venerdì
8:30 -13:30;
giovedì-sabato
8:30-12:30
30
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
-
Le sc. sec. di 1° grado di
Villafrati e Godrano hanno
adottato la settimana corta
su 30 ore e osservano il
seguente orario: 8:00/14.00.
-
La
scuola
Mezzojuso :
-
classe 1ª e 2ª B – Tempo
normale – ore 8:30/13:30;
-
classi 2ª A /3ª A e B
Tempo prolungato
ore
8:30/16:30
(Lunedì
Giovedì);
sec.
di
INTEGRAZIONE/INCLUSIONE
Il diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente (Art. 3 e 34) .Una scuola inclusiva
risponde ai Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) di tutti gli alunni e in particolare degli alunni disabili.
Negli anni sessanta nel nostro paese l’integrazione è diventata diritto esigibile per ogni cittadino, ribadita
poi nella legge 517 del 1977 e nella legge 104 del 1992 e non è accettabile nessun passo indietro rispetto
al percorso attuato.
È nella scuola, più che in ogni altra istituzione, che si realizzano i postulati di queste leggi.
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un percorso che coinvolge tutta la scuola, in
particolare tutti i docenti, che contribuiscono secondo il proprio ruolo e le proprie competenze.
Il diritto all’educazione e all’istruzione non può essere ostacolato, la scuola per questo garantisce in
collaborazione con le famiglie e la comunità un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) ad ogni alunno,
che ha come obiettivo primario la costruzione di un Progetto di vita realizzato attraverso lo sviluppo
delle potenzialità, nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Questo progetto trova la sua massima attuazione attraverso la Collegialità, come:
presenza delle specificità professionali all’interno degli organi collegiali della scuola;
organizzazione delle attività rispetto a due criteri, quello del raccordo in verticale ed in orizzontale degli
interventi didattici e quello della condivisione di obiettivi- strumenti- risorse- competenze per
l’integrazione;
raccordo tra l’attività pedagogico – didattica svolta dai docenti specialisti e i docenti curricolari ed
insieme poi, con gli organi collegiali della scuola;
attività di consulenza per famiglie, alunni e docenti;
gestione dei contatti con il servizio degli specialisti della Asl di Misilmeri;
gestione dei rapporti con i servizi sociali del Comune e del servizio di assistenza specialistica.
Tutto ciò assicura la giusta attenzione alla componente collegiale “di sostegno”, ostacolando ogni forma
di isolamento. Il sistema scolastico italiano è influenzato inoltre dal fenomeno della presenza di alunni
non italiani che ha assunto, specialmente negli ultimi anni, dimensioni notevoli.
Anche nella nostra realtà vi è la presenza di un buon numero di alunni stranieri.
L’elemento che caratterizza l’ambiente in cui operiamo è:
31
un contesto ambientale di piccoli comuni che accoglie alunni extracomunitari basandosi sulla
capacità di accoglienza ed integrazione, rendendo necessario un intervento coordinato con le
famiglie, con le istituzioni, con gli enti locali, con le associazioni culturali e con i soggetti educativi
presenti sul territorio, in modo da favorire l’integrazione, sulla base dei principi di accoglienza e
rispetto reciproco. La scuola conosce i suoi alunni stranieri, “quanti sono”, “da quali nazioni
provengono”, “come procede il loro percorso scolastico” e cerca di attuare interventi necessari alla
piena partecipazione alla vita della comunità scolastica.
La provenienza degli alunni stranieri, o meglio i tanti e diversi paesi di origine, in una scuola o in una
classe, si esprimono con una varietà di appartenenze, un fenomeno che se pur complesso, costituisce una
risorsa nella sua tensione fra identità e differenza.
La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, insieme all’incontro aperto con altre culture e
modelli di vita diversi, garantisce a tutti i cittadini, italiani e non, di compiere nella nostra scuola una reale
esperienza di apprendimento e di inclusione sociale.
L’obiettivo del nostro Istituto è “Una scuola aperta a tutti” proiettata verso la valorizzazione della
diversità, come valore aggiunto.
Il nostro Istituto Comprensivo, attento e sensibile alle problematiche degli alunni in difficoltà , in
un’ottica di prevenzione , anche quest’anno, nel rispetto della Legge 8 ottobre 2010 n° 170, prevede di
attivare interventi tempestivi capaci di individuare i casi sospetti di DSA. Si propone di avviare attività di
ricerca-azione per l’identificazione precoce e la messa in atto di interventi educativi e didattici, necessari
a sostenere il corretto processo di insegnamento-apprendimento, nonché forme di verifica e di valutazione
per garantire il diritto allo studio degli alunni con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento
quali:
32
DISLESSIA
Difficoltà
specifica nella
lettura.
Difficoltà a
riconoscere e a
comprendere i
segni associati
alla parola
DISNOMIA
Difficoltà di
richiamare alla
memoria la parola
corretta quando è
necessaria.
DSA
DISPRASSIA
.
Difficoltà di
compiere
movimenti
coordinati
sequenzialmente
tra loro, in
funzione di uno
scopo
DISORTOGRAFIA
Difficoltà
ortografica. In
genere si
riscontrano
difficoltà nello
scrivere le
parole usando
tutti i segni
alfabetici e a
collocarli al
posto giusto e/o
a rispettare le
regole
ortografiche
(accenti,
apostrofi, ecc..)
DISGRAFIA
Difficoltà a livello
grafo-esecutivo. Il
disturbo della
scrittura riguarda
la riproduzione dei
segni alfabetici e
numerici con
tracciato incerto,
irregolare.
Riguarda la forma
e non il contenuto
DISCALCULIA
Difficoltà nelle
abilità di
calcolo e di
scrittura e
lettura del
numero.
Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di Apprendimento occorre
che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le
persone (famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e
psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). E’necessario
attuare l’intervento già nella scuola dell’infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei prerequisiti, dell’apprendimento, della letto-scrittura; nella scuola primaria si può prevenire, invece,
attraverso la somministrazione di test di screening che consentono di individuare i bambini a rischio di
apprendimento della letto-scrittura. Alla prevenzione segue la diagnosi precoce, con l’attivazione di
trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura. La normativa vigente non
33
prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce
tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA. In attesa
della diagnosi la scuola inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA che coinvolgano
tutto il corpo docente.
Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le seguenti prassi:
crea un percorso didattico personalizzato (PDP - piano didattico personalizzato);
individua metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni;
utilizza strumenti compensativi e dispensativi;
collabora con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di aiuto, gli
strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti…)
la valutazione deve concretizzarsi discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che
esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.
Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati la valutazione e la verifica degli apprendimenti,
effettuate in sede di esame conclusivo della scuola secondaria di primo grado, devono tener conto delle
specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Nello svolgimento delle prove d’esame verranno adottati
strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale
rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della
differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122).
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PREMESSA
La direttiva del 27/12/2012 e la C.M. 8/2013 hanno introdotto il concetto di Bisogni educativi Speciali
(BES) nei quali rientrano tre grandi sottocategorie: quella della disabiltà, quella dei disturbi evolutivi
specifici e quella dello svantaggio socio- economico, linguistico e culturale. La direttiva estende a tutti
gli alunni l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei pilastri dell’inclusività:
individualizzazione, personalizzazione, strumenti compensativi, misure dispensative, nella prospettiva di
una presa in carico inclusiva di tutti gli alunni . Lo strumento privilegiato è rappresentato dal PDP che
tutti i docenti del Consiglio di classe sono chiamati ad elaborare al fine di documentare ed elaborare le
strategie d’intervento più idonee. Tale documento è aggiornabile e integrabile nel corso dell’anno
scolastico, sulla base delle esigenze e delle strategie necessarie all’alunno e dovrà sempre essere
condiviso con la famiglia. L’’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, richiede
l’applicazione di innovazioni didattiche, nonchè un’attenta riflessione sulle pratiche d’insegnamento,
azioni che rivestono un elevato livello di complessità. In tale prospettiva, l’impegno dei docenti è rivolto
alla valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni BES, nonché alla loro
formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata negli
obiettivi, nei percorsi formativi e nelle strategie didattiche.
FINALITA’
 Definire pratiche condivise ;
 favorire l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
 progettare percorsi di individualizzazione e/o personalizzazione con l’obiettivo principale dello
sviluppo della socializzazione e dell'apprendimento;
34
 incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola ed esperti nel settore delle
difficoltà dell’apprendimento;
 adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
 accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico;
 fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del
percorso formativo;
 trovare forme di verifica e valutazione collegiali;
 monitorare le azioni e gli interventi a livello collegiale.
ALUNNI BES
(Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n°8 del 06/03/2013)
DISABILITA’ (L. 104/92)
La Documentazione comprende:
1.
il verbale di accertamento della situazione di disabilità;
2.
la Diagnosi Funzionale;
3.
il Profilo Dinamico Funzionale ;
4.
il Piano Educativo Individualizzato.
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI:(DSA, ADHD, Disturbo dell’eloquio,Disprassia..)
( con presenza di diagnosi specialistica o in attesa di approfondimento diagnostico).
La Documentazione comprende:
1.Relazione clinica che includa il percorso di valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i
riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. La diagnosi di DSA,
può essere effettuata da strutture pubbliche e private accreditate (secondo i criteri previsti dalle Linee di
Indirizzo regionali e dalla Consensus Conference nazionale per i DSA del 2007).
2.Piano Didattico Personalizzato per DSA
SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO: ( situazioni segnalate dai servizi sociali del territorio, dalla
famiglia, rilevazioni del consiglio di classe attraverso osservazione diretta).
La Documentazione comprende:
1. Eventuale segnalazione dei Servizi Sociali del territorio
2. Considerazioni pedagogiche e didattiche del consiglio di classe
3. Dichiarazione di Adesione Famiglia
4. Piano Didattico Personalizzato BES
Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale, vengono considerate nella misura in cui
costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano
scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale.
SVANTAGGIO LINGUISTICO E CULTURALE: (alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non
hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche).
La Documentazione comprende:
1.
Indicazioni Commissione Intercultura o Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri
2.
Considerazioni pedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe
35
3.
4.
Dichiarazione di Adesione Famiglia
Piano Didattico Personalizzato BES
DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE: alunni con funzionamento problematico
(senza certificazione sanitaria)
La Documentazione comprende:
1. Considerazioni pedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe
2. Dichiarazione di Adesione Famiglia
3. Piano Didattico Personalizzato BES
PROCEDURE CONDIVISE
1. Rilevazione
2. Criteri di intervento
3. Strutturazione del PDP BES
4. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola
5. Monitoraggio intermedio e finale
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe definisce gli interventi didattico/educativi, individua le strategie e le metodologie
più utili per la realizzazione della piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di
apprendimento. E’ compito del Consiglio di classe individuare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
per i quali è “ Necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed, eventualmente, di
misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di
tutti gli alunni”. Nel caso in cui non sia presente la diagnosi, il Consiglio di Classe motiva
opportunamente le decisioni assunte ( verbalizzando), sulla base di considerazioni pedagogiche e
didattiche. L’ attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza e responsabilità di
tutti i docenti del Consiglio di classe.
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea, non solo la necessità che essa sia
informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla
necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di presentazione della situazione alla
famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia verranno
individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dell’alunno, per favorire
lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dal POF. Con
l’apposizione della firma la famiglia deve essere consapevole che autorizza il Consiglio di Classe ad
utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno,
impegnandosi a collaborare. Questo deve essere chiarito fin dall’inizio. Se la famiglia non vuole che siano
rese palesi le difficoltà dello studente lo deve dichiarare ed essere consapevole delle conseguenze
cagionate dalla mancanza di collaborazione . Rifiutando l’adozione delle misure indicate nel PDP per il
successo scolastico dello studente si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso. In
ogni caso la mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP, non solleva gli insegnanti
dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale,
36
richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge
53/2003. Ogni documentazione rientra nei dati sensibili secondo la normativa sulla privacy, quindi,
senza l’autorizzazione della famiglia, non si può rendere noto ad altri questa condizione.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP BES)
Il PDP BES è elaborato sulla base del disagio e dei bisogni educativi dell’alunno, ha carattere di
temporaneità e si configura come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il
raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. L’alunno che “avverte” di non essere in grado di
apprendere (difficoltà di lettura,scrittura,calcolo,…) le varie materie di studio prova un profondo disagio
anche nella comunicazione e nella relazione con gli adulti e con i coetanei; a volte “nasconde” o
“camuffa” questo disagio con comportamenti provocatori; oppure è disattento, agitato,disturba il normale
svolgimento delle lezioni. Spesso ad un’osservazione superficiale questi comportamenti ed atteggiamenti
vengono attribuiti a scarso interesse, svogliatezza, basso livello di autostima. Accade spesso che l’alunno
viene deriso dai compagni e non è posto nella condizione di manifestare la condizione di disagio che sta
vivendo; motivo per cui le reali cause di un tale comportamento e di tale situazione devono essere
individuate tempestivamente prima che l’alunno manifesti problematiche nella sfera emozionale, più
rilevanti delle stesse difficoltà di apprendimento. Gli alunni che presentano queste e altre difficoltà non
“certificati” sono identificati dal Consiglio di classe come alunni BES e necessitano in ambito
educativo ed apprenditivo di “educazione speciale personalizzata”.
RILEVAZIONE DEI BISOGNI
PROCEDURA
Compilazione scheda
 Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di individuazione dei
Bisogni Educativi Speciali da parte de Consiglio di classe
 Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento ( coinvolgimento del Consiglio di
Classe, della Famiglia, consulenza pedagogica/psicologica, Servizi
sociali del territorio). La famiglia può autorizzare o non autorizzare la stesura del
PDP
attraverso la firma.
OBIETTIVI MINIMI ED ESAMI
 Gli obiettivi minimi che questi alunni devono raggiungere in ogni materia sono identici a quelli
dei compagni, così come stabilito nelle programmazioni disciplinari curricolari.
 •Le indicazioni per questi alunni sono relative all’adozione di strumenti compensativi e
dispensativi, di modalità differenti di verifica e valutazione, che afferiscono ai modi, ma non alla
sostanza. In ogni caso le prove scritte e orali devono essere uguali a quelle dei compagni e non
differenziate (semplificate o simili).
STRATEGIE ORGANIZZATIVE
Stesura e messa a punto del piano di intervento (PDP BES). Procede alla progettazione di azioni mirate,
utilizzando le risorse e le competenze disponibili all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno
37
individualmente, in piccolo gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità, attraverso il
coinvolgimento del Consiglio di classe, della Famiglia, delle Funzioni Strumentali e del Referente BES.
MODALITA’ DI VERIFICA






Realizzazione di verifiche strutturate a scelte multiple, chiuse, V/F...,
realizzazione di verifiche a risposte aperte o in forma digitale;
riduzione/selezione della quantità (non della qualità)di esercizi nelle verifiche scritte;
organizzazione di interrogazioni programmate;
prove orali in compensazione alle prove scritte;
programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte.
VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALE
In conformità a quanto indicato nel piano personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le
quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline . Per ogni disciplina andranno
pertanto individuate le modalità che consentano di accertare l’effettivo livello di apprendimento.
Decrementare
atteggiamenti
individualistici che
portano ad una
competitività poco
costruttiva
all’interno del
gruppo e sviluppare
atteggiamenti
prosociali.
Svolgere il lavoro in
un clima relazionale
positivo centrato sul
rispetto e la
collaborazione tra
tutti coloro che
operano nella scuola.
BISOGNI
FORMATIVI:
NUOVI STILI DI
INSEGNAMENTO
Incrementare la
comunicazione come
luogo di
apprendimento
significativo ( scambio
di esperienze e
condivisione delle
conoscenze).
-Individuare
variabili di
criticità e
problemi,
segnalati dal
gruppo..
38
Favorire
l’inclusione
attraverso
esperienze di
apprendimento
significativo
CONTRATTO FORMATIVO
RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’
"La individuazione degli itinerari di apprendimento è garanzia per l’alunno di effettiva soddisfazione del
diritto allo studio". La Programmazione dovrà quindi, articolarsi in modo da prevedere la costruzione e la
realizzazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico.
docenti spetta, dunque, il compito di svolgere la loro professione in modo pedagogicamente,
deontologicamente e culturalmente funzionale ai bisogni e alle caratteristiche dei loro alunni. Per
costruire percorsi (curricoli) individualizzati occorre per prima cosa conoscere gli alunni, diagnosticare i
livelli di partenza, individuarne biso-gni e risorse. Tuttavia fare una scuola basata sui curricoli
individualizzati non può correttamente significare fare un tipo di scuola diversa per ogni alunno, bensì
gestire gli alunni per gruppi omogenei come livello di preparazione culturale e di maturazione umana.
alunni, protagonisti fondamentali dell’azione educativa, hanno diritto ad interventi pedagogico didattici mirati e funzionali ma, al tempo stesso, hanno il dovere di impegnarsi al meglio delle loro possibilità per migliorare se stessi e per apportare il proprio contributo al benessere degli altri. Ciò può
avvenire soltanto con la partecipazione consapevole, l’impegno, la volontà, la motivazione e l’interesse.
genitori svolgono un’azione di primaria importanza sul piano educativo e formativo e sul piano
dell’istruzione. Senza il completo coin-volgimento delle famiglie la scuola non può conseguire le proprie
finalità educative; senza, cioè, che ci sia una profonda condivisione delle attività e delle proposte della
scuola e senza che vi siano scambi in-formativi tra scuola e famiglia sulla personalità dell’alunno, sul suo
carattere, i suoi problemi, i suoi reali interessi, sulle sollecitazioni positive
o sui condizionamenti negativi che riceve dalla società, dal terri-torio, dagli amici. Molto possono fare i
genitori anche sul piano del rafforzamento delle motivazioni verso le attività scolastiche e i pro-blemi
della cultura, aiutando l’alunno a conoscersi meglio, a migliorare il concetto di sé, ad accrescere la fiducia
nelle proprie possibilità, a rafforzare le proprie abitudini, a coltivare i propri reali interessi. E’ necessario
dunque che l’ambiente familiare trasmetta ai figli l’impor-tanza della scuola, dell’impegno personale
necessario per raggiungere qualsiasi obiettivo, oltre che l’esempio della responsabilità e della coerenza.
personale amministrativo contribuisce a realizzare una corretta gestione amministrativa,
garantendo l’uso corretto delle risor-se strutturali e finanziarie come strumenti importantissimi per l’azione pedagogica e didattica.
personale ausiliario mediante specifiche mansioni di pulizia e di mantenimento delle strutture e
delle attrezzature e di vigilanza sugli alunni, contribuisce a fare della scuola un ambiente organizzato per
essere stimolante ai processi di apprendimento e di formazione culturale dei giovani.
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ORGANI COLLEGIALI CON LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
Consiglio d’ Istituto
Il Consiglio d’ Istituto è costituito da ventuno membri così ripartiti:
o Il Dirigente Scolastico
o Il Presidente
o Il Vice-Presidente
o Otto rappresentanti dei docenti
o Otto rappresentanti dei genitori
o Due rappresentanti dei componenti ATA
Il Consiglio dura in carica tre anni, è presieduto da un genitore e le funzioni di Segretario sono affidate
dal Presidente ad un membro del Consiglio stesso. Alle sedute del Consiglio d’ Istituto possono assistere
gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio stesso. Il Consiglio d’ Istituto elabora e adotta gli
indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. Delibera il Programma finanziario dello
Istituto (Programma Annuale), definisce il calendario delle attività didattiche, stabilisce il regolamento
interno.
Collegio dei docenti
Il Collegio docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico e con la verbalizzazione del primo collaboratore,
programma dal mese di settembre al mese di giugno tutte le attività da svolgere durante l’ anno scolastico:
o riunioni collegiali;
o riunioni dei Consigli di classe;
o commissioni;
o dipartimenti;
o corsi di aggiornamento e/o auto aggiornamento;
o modifiche del P.O.F.
CONSIGLI D’ INTERSEZIONE, D’ INTERCLASSE E DI CLASSE
I Consigli d’ Intersezione della Scuola dell’ Infanzia ed i Consigli d’ Interclasse della Scuola Primaria si
riuniscono ogni due mesi.
I Consigli di Classe della Scuola secondaria di primo grado si riuniscono ogni mese.
40
I Consigli d’ Intersezione, d’ Interclasse e di Classe
Componenti solo docenti
Componenti anche genitori
Svolgono compiti comuni:
Hanno poteri consultivi:
 organizzazione dei criteri
su tematiche;
- discussioni su proposte ;
 e modalità di osservazione
-
pareri su libri di testo.
dell’alunno;
 individuazione di risorse
e bisogni;
 progettazione di attività ;
 verifica delle programmazioni.
Consigli di classe
I Consigli di classe (costituiti da Dirigente scolastico, docenti, rappresentanti dei genitori) e di interclasse
(costituiti da Dirigente scolastico, docenti, rappresentanti dei genitori) hanno i seguenti compiti:
o formulare proposte al Collegio dei docenti in ordine all’ azione educativa e
didattica e iniziative di sperimentazione;
o agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori;
o verificare l’ andamento complessivo dell’ attività didattica nelle classi di loro
competenza per gli opportuni adeguamenti.
Ogni Consiglio di classe ha un coordinatore nominato dal Dirigente Scolastico, che presiede i Consigli di
classe e in caso di assenza delega il coordinatore a rappresentarlo
Il personale ATA
Il personale ATA, assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di
sorveglianza connesse alle attività della scuola, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e
41
con il personale docente. Tali funzioni sono assolte sulla base dei principi dell’autonomia scolastica di cui
all’art. 21 della Legge n. 59/1997, dei regolamenti attuativi e delle conseguenti nuove competenze
gestionali riorganizzate, sulla base del principio generale dell’unità dei servizi amministrativi e generali e
delle esigenze di gestione e organizzazione , con il coordinamento del Direttore dei servizi generali e
amministrativi.
Orario di servizio
L’orario di servizio è inteso come il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità
dell’istituto scolastico. Inizia con gli adempimenti indispensabili connessi con l’apertura della scuola e
termina con quelli di chiusura della stessa nonché con l’espletamento di tutte le attività amministrative,
didattiche e scolastiche in generale.
ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO
LUNEDI’
15:30/17:00
MARTEDI’
11:30/14:15
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
----
11:30/14:15
VENERDI’
----
SABATO
11.30/13:00
AREA D
Cognome e nome
Oliva Grazia
Qualifica
Settore
Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi
Svolge attività lavorativa di rilevante
complessità ed avente rilevanza esterna.
Sovrintende, con autonomia operativa, ai
servizi generali amministrativo-contabili e
ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni
di coordinamento, promozione delle attività
e verifica dei risultati conseguiti, rispetto
agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi
impartiti, al personale ATA, posto alle sue
dirette dipendenze ed in relazione alle
direttive impartite dal Dirigente Scolastico
organizza autonomamente l’attività del
personale ATA.
E’ funzionario delegato, Ufficiale Rogante e
Consegnatario dei beni mobili.
42
AREA B
PERSONALE ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Svolge le seguenti attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta. Nelle istituzioni
scolastiche ed educative dotate di magazzino può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia,
alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza. Esegue
attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle
procedure anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione, con
autonomia operativa e responsabilità diretta. Ha competenza diretta della tenuta dell'archivio e del
protocollo.
Battaglia Biagio (Alunni)
Cannizzaro Nicolò (Protocollo)
Cuccia Giovanna (Personale)
Fucarino Salvina (Patrimonio e contabilità)
Livaccari Isidora (Personale)
Sig. Tripo Onofrio Salvatore (Alunni)
AREA A
COLLABORATORI SCOLASTICI
Gli obiettivi assegnati vengono raggiunti utilizzando l’ orario ordinario, flessibile e plurisettimanale.
Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del
proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non
specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei
confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’ orario delle attività
didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi;
di vigilanza sugli alunni, compresa l’ ordinaria vigilanza e l’ assistenza necessaria durante il pasto nelle
mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i
docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell' accesso dalle aree esterne alle
strutture scolastiche, all’ interno e nell' uscita da esse, nonché nell’ uso dei servizi igienici e nella cura
dell’ igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 46.
43
“Le nuove Indicazioni confermano la
validità dell’impianto educativo e culturale
della scuola di base italiana che si è venuto
consolidando nel corso di tanti anni, con le
sue vocazioni di accoglienza e di inclusione,
ma siamo consapevoli che occorre ripensare
a fondo il modo di essere della scuola; che è
necessario fare di più per i nostri ragazzi; che
dobbiamo garantire in uno scenario mutato,
anche dal punto di vista demografico, più
solide competenze ai nostri giovani. Ciò a
partire dalla padronanza della lingua italiana,
dalle capacità di argomentare e di risolvere
problemi, dall’incontro con il nostro
patrimonio storico, artistico e ambientale,
dalle sempre più indispensabili competenze
digitali. Si delinea un core curriculum che
deve saper riscoprire le cose essenziali,
quelle che contano nella formazione dei
ragazzi di oggi, che sono già proiettati in un
mondo per larga parte ancora sconosciuto, da
affrontare con una dotazione di competenze
appropriata. Vi propongo, allora, di
considerare la fase di attuazione delle
Indicazioni 2012 come un periodo di
coinvolgimento attivo e diffuso di tutte le
comunità scolastiche nel quale torni a
prevalere
il
gusto
della
ricerca,
dell’innovazione metodologica, della sfida
dell’apprendimento permanente, per allievi e
insegnanti. Gli esiti di questo lavoro
dovrebbero consentire un adeguamento
continuo non solo del curricolo di ogni
scuola ma anche delle stesse Indicazioni
Nazionali.”
44
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano
la ricerca e l’ innovazione educativa. Il curricolo dà importanza alla continuità del
percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo, all’ interno del
Piano dell’ offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo
delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si
articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’ Infanzia e attraverso le
discipline nella scuola del Primo Ciclo. Il curricolo d’ Istituto è l’espressione della libertà
d’insegnamento e dell’autonomia della scuola.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado
di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene
comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici
situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese
nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze
matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà
e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base
di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva
ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione
per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
45
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il
senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni
pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti
educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali
nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non
agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le
proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a
misurarsi con le novità egli imprevisti.
SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA
COMPETENZA
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E L’ALTRO
 Il bambino gioca in modo costruttivo e
creativo con gli altri, sa argomentare,
confrontarsi, sostenere le proprie ragioni
con adulti e bambini.
 Sviluppa il senso dell’identità personale,
percepisce le proprie esigenze e i propri
sentimenti, sa esprimerli in modo sempre
più adeguato.
 Sa di avere una storia personale e familiare,
conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e le mette a confronto con le altre..
 Riflette, si confronta, discute con gli adulti e
con gli altri bambini e comincia a
riconoscere la reciprocità di attenzione tra
chi parla e chi ascolta
 Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che
46
è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto
una prima consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere insieme.
 Si orienta nelle prime generalizzazioni di
passato, presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia negli spazi
che gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento anche
in rapporto con gli altri e con le regole
condivise.
 Riconosce i più importanti segni della sua
cultura e del territorio, le istituzioni, i
servizi pubblici, il funzionamento delle
piccole comunità e della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 Il bambino vive pienamente la propria
corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura
condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a
scuola.
 Riconosce i ritmi e i segnali del proprio
corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e
adotta pratiche corrette di cura di sé, di
igiene e di sana alimentazione.
 Prova piacere nel movimento e sperimenta
schemi posturali e motori, li applica nei
giochi individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di
adattarli
alle
situazioni
ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
 Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il
rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza, nella
comunicazione espressiva.
 Riconosce il proprio corpo, le sue diverse
parti e rappresenta il corpo fermo e in
movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
 Il bambino comunica, esprime emozioni,
racconta, utilizzando le varie possibilità che
il linguaggio del corpo consente.
 Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e
47




altre attività manipolative; utilizza materiali
e strumenti, tecniche espressive e creative;
esplora le potenzialità offerte dalle
tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione...); sviluppa interesse per
l’ascolto della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di
base, producendo semplici sequenze sonoro
– musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando
anche i simboli di una notazione informale
per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I DISCORSI E LE PAROLE
 Il bambino usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi
su significati.
 Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che
utilizza
in
differenti
situazioni
comunicative.
 Sperimenta
rime,
filastrocche,
drammatizzazioni;
inventa
nuove
parole, cerca somiglianze e analogie tra
i suoni e i significati.
 Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per
progettare attività e per definire regole.
 Ragiona sulla lingua, scopre la presenza
di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si
misura con la creatività e la fantasia.
 Si avvicina alla lingua scritta, esplora e
sperimenta
prime
forme
di
comunicazione attraverso la scrittura,
incontrando anche le tecnologie digitali
e i nuovi media.
48
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 Il bambino raggruppa e ordina oggetti e
materiali secondo criteri diversi, ne identifica
alcune proprietà, confronta e valuta quantità;
utilizza simboli per registrarle; esegue
misurazioni usando strumenti alla sua portata.
 Sa collocare Le azioni quotidiane nel tempo
della giornata e della settimana.
 Riferisce correttamente eventi del passato
recente; sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
 Osserva con attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
 Si interessa a macchine e strumenti tecnologici,
sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
 Ha familiarità sia con le strategie del contare e
dell’operare con i numeri sia con quelle
necessarie per eseguire le prime misurazioni di
lunghezze, pesi, e altre quantità.
 Individua le posizioni di oggetti e persone nello
spazio, usando termini come avanti/dietro,
sopra/sotto,
destra/sinistra,
ecc.;
segue
correttamente un percorso sulla base di
indicazioni verbali.
Oggetti, fenomeni, viventi
Numero e spazio
SCUOLA PRIMARIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
 L’alunno partecipa a scambi comunicativi
con compagni e docenti (conversazioni,
discussioni di classe o di gruppo)
tinenti,formulati in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
 Ascolta e comprende testi orali “diretti” o
“trasmessi” dai media cogliendone il senso,
le informazioni principali e lo scopo.
 Legge e comprende testi di vario tipo,
49







continui e non continui, ne individua il
senso globale e le informazioni principali,
utilizzando strategie di lettura adeguate agli
scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio:
individua nei testi scritti informazioni utili
per l’apprendimento di un argomento dato e
le mette in relazione; le sintetizza, in
funzione anche dell’esposizione orale;
acquisisce un primo nucleo di terminologia
specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte
della letteratura per l’infanzia, sia a voce
alta sia in lettura silenziosa e autonoma e
formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e
coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre;
rielabora
testi
parafrasandoli,
completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i
vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;
capisce e utilizza i più frequenti termini
specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere
regolarità morfosintattiche e caratteristiche
del lessico; riconosce che le diverse scelte
linguistiche sono correlate alla varietà di
situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione
sono usate varietà diverse di lingua e lingue
differenti (plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse
le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della
frase semplice, alle parti del discorso (o
categorie lessicali) e ai principali connettivi.
 L’alunno comprende brevi messaggi
orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
 Descrive oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni
immediati.
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA
COMUNITARIA
50
 Interagisce nel gioco; comunica in modo
comprensibile, anche con espressioni e
frasi memorizzate, in scambi di
informazioni semplici e di routine.
 Svolge i compiti secondo le indicazioni
date in lingua straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni.
 Individua alcuni elementi culturali e
coglie rapporti tra forme linguistiche e
usi della lingua straniera.
STORIA
 L’alunno riconosce elementi significativi
del passato del suo ambiente di vita.
 Riconosce e esplora in modo via via più
approfondito le tracce storiche presenti nel
territorio e comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
 Usa la linea del tempo per organizzare
informazioni, conoscenze, periodi e
individuare successioni, contemporaneità,
durate, periodizzazioni.
 Individua le relazioni tra gruppi umani e
contesti spaziali.
 Organizza le informazioni e le conoscenze,
tematizzando
e
usando
le
concettualizzazioni pertinenti.
 Comprende i testi storici proposti e sa
individuarne le caratteristiche.
 Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio
di strumenti informatici.
 Racconta i fatti studiati e sa produrre
semplici testi storici, anche con risorse
digitali.
 Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni
delle società e civiltà che hanno
caratterizzato la storia dell’umanità dal
paleolitico alla fine del mondo antico con
possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità.
 Comprende aspetti fondamentali del passato
dell’Italia dal paleolitico alla fine
dell’impero romano d’Occidente, con
possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità.
51
GEOGRAFIA
 L’alunno si orienta nello spazio






circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte
geografiche e globo terrestre,
realizzare
semplici
schizzi
cartografici e carte tematiche,
progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (cartografiche
e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali
“oggetti” geografici fisici (fiumi,
monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i
paesaggi (di montagna, collina,
pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli
italiani, e individua analogie e
differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della
storia le progressive trasformazioni
operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di
connessione e/o interdipendenza.
MATEMATICA
 L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo
scritto e mentale con i numeri naturali e sa
valutare l’opportunità di ricorrere a una
calcolatrice.
 Riconosce e rappresenta forme del piano e
dello spazio, relazioni e strutture che si
trovano in natura o che sono state create
dall’uomo.
52
 Descrive, denomina e classifica figure in
base a caratteristiche geometriche, ne
determina misure, progetta e costruisce
modelli concreti di vario tipo.
 Utilizza strumenti per il disegno geometrico
(riga, compasso, squadra) e i più comuni
strumenti di misura (metro, goniometro...).
 Ricerca dati per ricavare informazioni e
costruisce rappresentazioni (tabelle e
grafici).
 Ricava informazioni anche da dati
rappresentati in tabelle e grafici.
 Riconosce e quantifica, in casi semplici,
situazioni di incertezza.
 Legge e comprende testi che coinvolgono
aspetti logici e matematici.
 Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli
ambiti di contenuto, mantenendo il controllo
sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione diverse
dalla propria.
 Costruisce ragionamenti formulando ipotesi,
sostenendo le proprie idee e confrontandosi
con il punto di vista di altri.
 Riconosce e utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici (numeri
decimali, frazioni, percentuali, scale di
riduzione, ...).
 Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto
alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire
come gli strumenti matematici che ha
imparato ad utilizzare siano utili per operare
nella realtà.
 L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità
e modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di quello
che vede succedere.
 Esplora i fenomeni con un approccio
scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e
descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi
SCIENZE
53







personali, propone e realizza semplici
esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e
differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi,
identifica
relazioni
spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei
fenomeni, produce rappresentazioni grafiche
e schemi di livello adeguato,elabora semplici
modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i
modi di vivere di organismi animali e
vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello
sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi
organi e apparati, ne riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli intuitivi
ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente
scolastico che condivide con gli altri; rispetta
e apprezza il valore dell’ambiente sociale e
naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha
sperimentato, utilizzando un linguaggio
appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi
degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni
sui problemi che lo interessano.
MUSICA
 L’alunno esplora, discrimina ed elabora
eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro fonte.
 Esplora diverse possibilità espressive della
voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa
uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
 Articola combinazioni timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti,
ivi compresi quelli della tecnologia
informatica.
 Improvvisa liberamente e in modo creativo,
imparando gradualmente a dominare
54
tecniche e materiali, suoni e silenzi.
 Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani
vocali o strumentali, appartenenti a generi e
culture
differenti,
utilizzando
anche
strumenti didattici e auto-costruiti.
 Riconosce gli elementi costitutivi di un
semplice brano musicale, utilizzandoli
nella pratica.
 Ascolta, interpreta e descrive brani musicali
di diverso genere.
 L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità
relative al linguaggio visivo per produrre
varie tipologie di testi visivi (espressivi,
narrativi, rappresentativi e comunicativi) e
rielaborare in modo creativo le immagini con
molteplici tecniche, materiali e strumenti
(grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma
anche audiovisivi e multimediali.
 È in grado di osservare, esplorare, descrivere
e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati, videoclip,
ecc.)
 Individua i principali aspetti formali
dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche
e artigianali provenienti da culture diverse
dalla propria.
 Conosce i principali beni artistico-culturali
presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
ARTE E IMMAGINE
EDUCAZIONE FISICA
 L’alunno acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio corpo e
la padronanza degli schemi motori e
posturali nel continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali contingenti.
 Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i propri stati
d’animo,
anche
attraverso
la
55





drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che
permettono di maturare competenze di
giocosport anche come orientamento alla
futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più complessa,
diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza
per sé e per gli altri, sia nel movimento che
nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale
competenza nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi
al proprio benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo, a un corretto regime
alimentare e alla prevenzione dell’uso di
sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni
di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.

 L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente
che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
 È a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di consumo di
energia, e del relativo impatto ambientale.
 Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la
struttura e di spiegarne il funzionamento.
 Sa ricavare informazioni utili su proprietà e
caratteristiche di beni o servizi leggendo
etichette, volantini o altra documentazione
tecnica e commerciale.
 Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne un uso
adeguato a seconda delle diverse situazioni.
 Produce semplici modelli o rappresentazioni
grafiche del proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico strumenti
multimediali.
 Inizia a riconoscere in modo critico le
caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale.
TECNOLOGIA
56
RELIGIONE
 L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui
dati fondamentali della vita di Gesù e sa
collegare i contenuti principali del suo
insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in
cui vive; riconosce il significato cristiano del
Natale e della Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali festività
nell’esperienza personale, familiare e
sociale.
 Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per i
cristiani ed ebrei e documento fondamentale
della nostra cultura, sapendola distinguere da
altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre
religioni; identifica le caratteristiche
essenziali di un brano biblico, sa farsi
accompagnare nell’analisi delle pagine a lui
più accessibili, per collegarle alla propria
esperienza.
 Si confronta con l’esperienza religiosa e
distingue la specificità della proposta di
salvezza del cristianesimo; identifica nella
Chiesa la comunità di coloro che credono in
Gesù Cristo e si impegnano per mettere in
pratica il suo insegnamento; coglie il
significato dei Sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI
DI
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
SECONDARIA DI I° GRADO
 L’allievo interagisce in modo efficace in
diverse situazioni comunicative, attraverso
modalità dialogiche sempre rispettose delle
idee degli altri; con ciò matura la
consapevolezza che il dialogo, oltre a essere
uno strumento comunicativo, ha anche un
grande valore civile e lo utilizza per
ITALIANO
57











58
apprendere informazioni ed elaborare
opinioni su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare
con gli altri, ad esempio nella realizzazione di
giochi o prodotti, nell’elaborazione di
progetti e nella formulazione di giudizi su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo
"diretti"
e
"trasmessi"
dai
media,
riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai
compagni argomenti di studio e di ricerca,
anche avvalendosi di supporti specifici
(schemi, mappe, presentazioni al computer,
ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi
divulgativi (continui, non continui e misti)
nelle attività di studio personali e
collaborative, per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e concetti;
costruisce sulla base di quanto letto testi o
presentazioni con l’utilizzo di strumenti
tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi,
poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione,
collaborando
con
compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso
(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione,
argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in
modo efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le
parole del vocabolario di base (fondamentale;
di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base
ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e
formale in base alla situazione comunicativa
e agli interlocutori, realizzando scelte
lessicali adeguate.
Riconosce
il
rapporto
tra
varietà
linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e
il loro uso nello spazio geografico, sociale e
comunicativo
 Padroneggia e applica in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logicosintattica della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali; utilizza le conoscenze
metalinguistiche per comprendere con
maggior precisione i significati dei testi e per
correggere i propri scritti.
INGLESE E SECONDA LINGUA
COMUNITARIA
LINGUA INGLESE
 L’alunno comprende oralmente e per
iscritto i punti essenziali di testi in lingua
standard su argomenti familiari o di studio
che affronta normalmente a scuola e nel
tempo libero.
 Descrive oralmente situazioni, racconta
avvenimenti ed esperienze personali,
espone argomenti di studio.
 Interagisce con uno o più interlocutori in
contesti familiari e su argomenti noti.
 Legge semplici testi con diverse strategie
adeguate allo scopo.
 Legge testi informativi e ascolta
spiegazioni attinenti a contenuti di studio di
altre discipline.
 Scrive semplici resoconti e compone brevi
lettere o messaggi rivolti a coetanei e
familiari.
 Individua elementi culturali veicolati dalla
lingua materna o di scolarizzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua
straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
 Affronta situazioni nuove attingendo al suo
repertorio linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di ambiti
disciplinari diversi e collabora fattivamente
con i compagni nella realizzazione di
attività e progetti.
 Autovaluta le competenze acquisite ed è
consapevole del proprio modo di
apprendere.
59
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
 L’alunno comprende brevi messaggi orali e
scritti relativi ad ambiti familiari.
 Comunica oralmente in attività che
richiedono solo uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e
abituali.
 Descrive oralmente e per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente.
 Legge brevi e semplici testi con tecniche
adeguate allo scopo.
 Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo
le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante.
 Stabilisce relazioni tra semplici elementi
linguistico-comunicativi e culturali propri
delle lingue di studio.
 Confronta i risultati conseguiti in lingue
diverse e le strategie utilizzate per imparare.
 L’alunno si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici anche mediante l’uso
di risorse digitali.
 Produce informazioni storiche con fonti di
vario genere – anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
 Comprende testi storici e li sa rielaborare con
un personale metodo di studio.
 Espone oralmente e con scritture – anche
digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le
proprie riflessioni.
 Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi
nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi
fondamentali del mondo contemporaneo.
 Comprende aspetti, processi e avvenimenti
fondamentali della storia italiana dalle forme
di insediamento e di potere medievali alla
formazione dello stato unitario fino alla
nascita della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti con il
mondo antico.
 Conosce aspetti e processi fondamentali della
STORIA
60
storia europea medievale, moderna e
contemporanea, anche con possibilità di
aperture e confronti con il mondo antico.
 Conosce aspetti e processi fondamentali della
storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica
alla
rivoluzione
industriale,
alla
globalizzazione.
 Conosce aspetti e processi essenziali della
storia del suo ambiente.
 Conosce aspetti del patrimonio culturale,
italiano e dell’umanità e li sa mettere in
relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
 Lo studente si orienta nello spazio e sulle
carte di diversa scala in base ai punti
cardinali e alle coordinate geografiche;sa
orientare una carta geografica a grande scala
facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
 Utilizza opportunamente carte geografiche,
fotografie attuali e d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici,
dati statistici, sistemi informativi geografici
per comunicare efficacemente informazioni
spaziali.
 Riconosce nei paesaggi europei e mondiali,
raffrontandoli in particolare a quelli italiani,
gli elementi fisici significativi e le emergenze
storiche, artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da tutelare e
valorizzare.
 Osserva, legge e analizza sistemi territoriali
vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e
valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
MATEMATICA
 L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo
anche con i numeri razionali, ne padroneggia
le diverse rappresentazioni e stima la
grandezza di un numero e il risultato di
operazioni.
 Riconosce e denomina le forme del piano e
dello spazio, le loro rappresentazioni e ne
coglie le relazioni tra gli elementi.
 Analizza e interpreta rappresentazioni di dati
61








per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti
diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in
forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce
formalizzazioni che gli consentono di passare
da un problema specifico a una classe di
problemi.
Produce argomentazioni in base alle
conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa
utilizzare
i
concetti
di
proprietà
caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando
esempi e contro esempi adeguati e
utilizzando concatenazioni di affermazioni
accetta di cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico
(piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne
coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana,
giochi, …) si orienta con valutazioni di
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti
matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
 L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio
e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause;
ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
 Sviluppa semplici schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e fenomeni
ricorrendo, quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici formalizzazioni.
 Riconosce nel proprio organismo strutture e
funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi limiti.
SCIENZE
62
 Ha una visione della complessità del sistema
dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
 È consapevole del ruolo della comunità
umana sulla Terra, del carattere finito delle
risorse,
nonché
dell’ineguaglianza
dell’accesso a esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
 Collega lo sviluppo delle scienze allo
sviluppo della storia dell’uomo.
 Ha curiosità e interesse verso i principali
problemi legati all’uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e
tecnologico.
MUSICA
 L’alunno partecipa in modo attivo alla
realizzazione
di
esperienze
musicali
attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di
brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti.
 Usa diversi sistemi di notazione funzionali
alla lettura, all’analisi e alla produzione di
brani musicali.
 È in grado di ideare e realizzare, anche
attraverso l’improvvisazione o partecipando a
processi di elaborazione collettiva, messaggi
musicali e multimediali, nel confronto critico
con modelli appartenenti al patrimonio
musicale,
utilizzando
anche
sistemi
informatici.
 Comprende e valuta eventi, materiali, opere
musicali riconoscendone i significati, anche
in relazione alla propria esperienza musicale
e ai diversi contesti storico-culturali.
 Integra con altri saperi e altre pratiche
artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e
sistemi di codifica.
ARTE E IMMAGINE
 L’alunno realizza elaborati personali e
creativi sulla base di un’ideazione e
progettazione originale, applicando le
conoscenze e le regole del linguaggio visivo,
scegliendo in modo funzionale tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione
63
di più media e codici espressivi.
 Padroneggia gli elementi principali del
linguaggio visivo, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in
movimento, di filmati audiovisivi e di
prodotti multimediali.
 Legge le opere più significative prodotte
nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei
rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti artigianali
prodotti in paesi diversi dal proprio.
 Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e ambientale
del proprio territorio e è sensibile ai problemi
della sua tutela e conservazione.
 Analizza e descrive beni culturali, immagini
statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
 L’alunno è consapevole delle proprie
competenze motorie sia nei punti di forza che
nei limiti.
 Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite
adattando il movimento in situazione.
 Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali
del linguaggio motorio per entrare in
relazione con gli altri, praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi (fair – play)
come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
 Riconosce, ricerca e applica a se stesso
comportamenti di promozione dello “star
bene” in ordine a un sano stile di vita e alla
prevenzione.
 Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per
gli altri.
 È capace di integrarsi nel gruppo, di
assumersi responsabilità e di impegnarsi per
il bene comune.
TECNOLOGIA
 L’alunno riconosce nell’ambiente che lo
circonda i principali sistemi tecnologici e le
molteplici relazioni che essi stabiliscono con
gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
64
 Conosce
i
principali
processi
di
trasformazione di risorse o di produzione di
beni e riconosce le diverse forme di energia
coinvolte.
 È in grado di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione o di una scelta
di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni
innovazione opportunità e rischi.
 Conosce e utilizza oggetti, strumenti e
macchine di uso comune ed è in grado di
classificarli e di descriverne la funzione in
relazione alla forma, alla struttura e ai
materiali.
 Utilizza
adeguate
risorse
materiali,
informative e organizzative per la
progettazione e la realizzazione di semplici
prodotti, anche di tipo digitale.
 Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o
tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere
valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
 Conosce le proprietà e le caratteristiche dei
diversi mezzi di comunicazione ed è in grado
di farne un uso efficace e responsabile
rispetto alle proprie necessità di studio e
socializzazione.
 Sa utilizzare comunicazioni procedurali e
istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi
complessi, anche collaborando e cooperando
con i compagni.
 Progetta e realizza rappresentazioni grafiche
o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o
immateriali, utilizzando elementi del disegno
tecnico o altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
 L’alunno è aperto alla sincera ricerca della
verità e sa interrogarsi sul trascendente e
porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio
tra dimensione religiosa e culturale. A partire
dal contesto in cui vive, sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando
un’identità capace di accoglienza, confronto e
dialogo.
 Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe
RELIGIONE
65
essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell’insegnamento di
Gesù, del cristianesimo delle origini.
 Ricostruisce gli elementi fondamentali della
storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente
elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
 Riconosce i linguaggi espressivi della fede
(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano,
europeo e nel mondo imparando ad
apprezzarli dal punto di vista artistico,
culturale e spirituale.
 Coglie le implicazioni etiche della fede
cristiana e le rende oggetto di riflessione in
vista di scelte di vita progettuali e
responsabili. Inizia a confrontarsi con la
complessità dell’esistenza e impara a dare
valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se
stesso, con gli altri, con il mondo che lo
circonda.
66
PROGETTI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
“PER SCOPRIRE BASTA UN CLICK”
PER GLI ALUNNI DI VILLAFRATI E
GODRANO
EXTRA CURRICULARE
PER GLI ALUNNI DI GODRANO
IL VILLAGGIO IN FESTA:
“GIULLARI E MENESTRELLI
NARRANO IL NATALE”
CURRICULARE PER I DOCENTI E EXTRA
CURRICULARE PER I BAMBINI
IL VILLAGGIO IN FESTA: “GRANDE
FESTA DI TUTTE LE FESTE”
PER GLI ALUNNI DI GODRANO E
MEZZOJUSO
CURRICULARE PER MEZZOJUSO, EXTRA
CURRICULARE GODRANO
PROGETTI PER LA SCUOLA PRIMARIA
“IL GRANDE GIOCO DEL TEATRO”
PER GLI ALUNNI DI VILLAFRATI
EXTRA CURRICULARE
CLASSI COINVOLTE: 2 - 3 -4
“STORIA PIU’... TRA MEMORIA E
RICERCA”
PER GLI ALUNNI DI CAMPOFELICE
PLURICLASSE 3ª – 4ª – 5 ª
EXTRA CURRICULARE
“ PAROLE E NUMERI IN GIOCO”
PER GLI ALUNNI DI MEZZOJUSO
EXTRA CURRICULARE
CLASSI COINVOLTE: 3ª A/3ª B
PIANO PER LA FRUIZIONE DELLA
BIBLIOTECA
PER GLI ALUNNI DI MEZZOJUSO
CLASSI COINVOLTE: 1ª A/1ª B
CURRICULARE
2ª A/2ª B -3ª A/3ª B- 4ª A-5ª A/5ª B
67
PROGETTI PER LA SCUOLA SECONDARIA
“IL PIACERE DI LEGGERE”
PER GLI ALUNNI DI MEZZOJUSO
CURRICULARE
1
PROGETTO “PER SCOPRIRE BASTA UN CLICK”
EQUIPE DI PROGETTO : 4 insegnanti della scuola dell’infanzia di Villafrati e Godrano
Il progetto nasce dall’ esigenza di far conoscere le componenti e le periferiche del computer ai bambini di
5 anni della scuola dell’infanzia di Villafrati e Godrano, facendo acquisire loro un livello minimo di
strumentalità e padronanza. Obiettivi formativi: conoscere il computer nelle
funzioni generali e nelle sue parti; individuare i possibili utilizzi del computer;
conoscere le parti costruttive della macchina; utilizzare i tasti principali della
tastiera; saper utilizzare il programma Paint e Word. Risultati attesi: Il progetto
si realizzerà in orario extra curriculare con cadenza settimanale. Alla fine del
percorso i bambini dovranno essere in grado di riconoscere le parti del computer e
saperlo utilizzare per semplici funzioni.
2
IL VILLAGGIO IN FESTA: “GIULLARI E MENESTRELLI NARRANO IL NATALE”
EQUIPE DI PROGETTO: i 4 docenti della Scuola dell’infanzia di Godrano.
La festa del Natale con i suoi simboli e l’atmosfera che la pervade diventa un’occasione per condividere e
trasmettere lo spirito natalizio nei suoi più veri valori legati alla fratellanza, alla solidarietà e alla
condivisione. Obiettivi formativi: scoprire la tradizione natalizia ai tempi di S. Francesco scoprire la
festa del Santo Natale; conoscere segni e simboli della tradizione natalizia; vivere lo spirito natalizio
come condivisione e fratellanza. Risultati attesi: il progetto si realizzerà in orario curriculare per i
docenti ed extra curriculare per i bambini. I bambini impareranno a vivere lo spirito natalizio come
condivisione e fratellanza.
68
IL VILLAGGIO IN FESTA: “ GRANDE FESTA DI TUTTE LE FESTE”
3
EQUIPE DI PROGETTO: i docenti della Scuola dell’infanzia di Godrano e Mezzojuso.
A conclusione del progetto annuale “Fantastica scuola” i bambini della Scuola dell’infanzia di Godrano si
incontreranno con i coetanei di Mezzojuso per partecipare alla “Festa del villaggio” al castello di
Mezzojuso.Obiettivi formativi: scoprire la vita del castello; conoscere i personaggi del castello; scoprire
usi e tradizioni dei villaggi; conoscere segni e simboli del castello. Risultati attesi: i bambini devono
poter condividere serenamente momenti festosi.
4
“ IL GRANDE GIOCO DEL TEATRO”
EQUIPE DI PROGETTO: 4 docenti della Scuola Primaria di Villafrati.
Il progetto tende alla formazione non di attori “professionisti”, ma della persona nella sua totalità. E’ una
proposta ludica che risponde al bisogno degli alunni di esprimersi, inventare e creare. Prevede , in un
primo momento, un approccio basato sull’espressione corporea e sul gioco del teatro e, successivamente,
sull’interiorizzazione delle regole delle tecniche teatrali. Obiettivi formativi: stabilire rapporti chiari e
corretti all’interno del gruppo di lavoro; incrementare una corretta comunicazione interpersonale;
rafforzare l’unità di espressione tra corpo e mente; favorire l’espressività e la creatività....Risultati attesi:
gli alunni vivranno il successo delle proprie azioni, esternando le emozioni, interagendo con i pari con
atteggiamenti controllati e protesi verso la collaborazione e la reciprocità.
69
5
“STORIA PIU’....TRA MEMORIA E RICERCA”
EQUIPE DI PROGETTO: 1 docente della Scuola Primaria di Campofelice di Fitalia.
Il progetto proposto servirà ad approfondire i contenuti di storia proposti agli alunni.
Obiettivi formativi: rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali e
disegni; acquisire un metodo di studio per comprendere il contenuto di un testo storico; confrontare gli
aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente; conoscere termini specifici
del linguaggio disciplinare....Risultati attesi: gli alunni avranno l’opportunità di approfondire i contenuti
proposti riuscendo a capire l’importanza di quanto loro proposto.
6
“ PAROLE E NUMERI IN GIOCO”
EQUIPE DI PROGETTO: 3 docenti di Mezzojuso
Il progetto si propone , tramite l’approccio laboratoriale e la metodologia utilizzata (Brainstorming), di
motivare gli alunni suscitando interesse, curiosità e partecipazione attiva in un ambiente di apprendimento
cooperativo. Obiettivi formativi:consolidare la tecnica della scrittura; migliorare la competenza
ortografica attraverso giochi; realizzare giochi linguistici; produrre semplici filastrocche in rima, saper
interpretare e risolvere problemi logici e matematici.....Risultati attesi:consolidamento e/o potenziamento
della capacità di produrre testi scritti, maggiore correttezza ortografica, potenziamento delle capacità
logiche e di astrazione....
7
PIANO PER LA FRUIZIONE DELLA BIBLIOTECA
EQUIPE DI PROGETTO: 1 docente di Mezzojuso
Il progetto si propone di offrire agli alunni l’opportunità di fruire della biblioteca, luogo di crescita dal
punto di vista sociale e culturale. Obiettivi formativi: rendere fruibile la biblioteca scolastica. Risultati
attesi: far nascere negli alunni il piacere per la lettura.
70
8
“IL PIACERE DI LEGGERE”
EQUIPE DI PROGETTO: 1 docente di Mezzojuso
Obiettivi formativi: avvicinare gli alunni al libro; educare alla lettura personale...
Risultati attesi: ciascun alunno alla fine del percorso apprezzerà il valore dei libri, fruirà della biblioteca
e saprà compilare una scheda di lettura e di recensione di un libro.
VISITE
GUIDATE E SPETTACOLI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SEZIONI
ITINERARI
DOCENTI
ACCOMPAGNATORI
TEMPO/PERIODO
Tutte le sezioni
delle
scuole
dell’infanzia
dell’Istituto.
Palermo
Gli alunni andranno in
pullman e saranno
accompagnati dai
docenti , da un genitore
o da un adulto delegato
dai genitori
8.00/14:30
“
Castelbuono
Circo
“
Gennaio/Febbraio
Intera giornata
Maggio
“
“
Mezzojuso: teatro dei
pupi
I genitori
accompagneranno gli
alunni con la propria
macchina
Spettacolo teatrale
In sede
71
8.00/18:30
Aprile - Maggio
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI
ITINERARI
DOCENTI
ACCOMPAGNATORI
TEMPO/PERIO
DO
PRIME SECONDE
FICUZZA:
progetto”Narra bosco”
Gli alunni saranno
accompagnati dai
docenti che nella
giornata hanno un
maggior numero di ore
nella classe
8.00/14:30
TERZE
PALERMO: museo “G.G.
Gemmellaro” e
“
Aprile - Maggio
8.00/14:30
Aprile - Maggio
“Zoologico”
QUARTE QUINTE
CASTELBUONO/
CEFALU’
8.00/18:30
Aprile - Maggio
DURANTE L’ANNO GLI ALUNNI PARTECIPERANNO AD UNO SPETTACOLO TEATRALE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ORARIO ANTIMERIDIANO
CLASSI PRIME
 I luoghi dell’arte e della storia: Itinerario Arabo Normanno ( Palazzo Reale – Cappella PalatinaCattedrale di Palermo).
 Interesse culturale, scientifico e tecnologico : Orto Botanico - Museo Paleontologico
“G.G. Gemellaro” .
 Spettacolo al Teatro Politeama - dal programma Musicaingioco: LA SINFONIA DEI
GIOCATTOLI; Sergej Prokof'ev - PIERINO E IL LUPO
ITINERARIO DI 1 GIORNO
Trapani/Saline - Erice
72
ORARIO ANTIMERIDIANO
CLASSI SECONDE
 I luoghi dell’arte e della storia: Itinerario Barocco: Chiesa del Gesù di Casa Professa– S.
Giuseppe dei Teatini - Martorana – Piazza Pretoria – Chiesa di San Domenico
 Interesse culturale, scientifico e tecnologico : Museo Doderlein (zoologia) e Giardino d’Orleans
 Spettacolo al Teatro Massimo dal progetto “La Scuola va al Massimo”
ITINERARIO DI 1 GIORNO
Marsala/Salemi (Museo della mafia)
ORARIO ANTIMERIDIANO
CLASSI TERZE
 I luoghi dell’arte e della storia: Bagheria e le sue ville: Palazzo Cattolica (Galleria d’ Arte
Moderna e Contemporanea) - Villa Palagonia
 Spettacolo al Teatro Massimo dal progetto “La Scuola va al Massimo”: La Traviata
VIAGGIO DI INTEGRAZIONE CULTURALE (3 giorni/2 notti)
Val di Noto, Siracusa e rappresentazione classica
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
1) Progetto “ALIMENTARCI PER VIVERE SANI” proposto e finanziato dalla SOAT per gli
alunni delle classi terze di Mezzojuso e Villafrati; per tutti i genitori che hanno i figli che
frequentano l’Istituto Comprensivo,
2) Concorso “ALIMENTARCI PER VIVERE SANI” proposto e finanziato dalla SOAT per gli
alunni delle classi terze e quinte di Villafrati.
73
Bando 2373 del 26/02/2013 - Piani integrati 2013
Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Il Piano di formazione destinato agli alunni dell'Istituto Comprensivo 'Villafrati - Mezzojuso intende
favorire una progettualità che possa intercettare le esigenze formative e di sviluppo di alcune competenze
chiave degli alunni della scuola, di età compresa tra i 6 e i 14 anni e provenienti da realtà socio-culturali e
territoriali diverse seppur simili in alcuni tratti. Il nostro Istituto, infatti, sottoposto a dimensionamento
nell'anno in corso, è formato da ben 5 comuni con istituzioni scolastiche aventi storie e bisogni non
sempre coincidenti. Il contesto territoriale di appartenenza è relativamente povero di sollecitazioni
culturali, pertanto la Scuola rappresenta un'agenzia formativa privilegiata, talora unica, designata a
favorire la crescita socio-culturale degli alunni. In particolar modo,si intende assecondare la richiesta di
approfondimento della conoscenza della lingua straniera studiata e il potenziamento dell'espressività
verbale, corporea, emotiva tramite moduli di 'messa in scena teatrale'.
I percorsi individuati e proposti dal collegio dei docenti, pertanto, risultano essere:
1) Kids English - Scuola Primaria (10 ore curriculari + 20 extracurriculari)
Destinatari: alunni della classe quinta A della Scuola Primaria di Villafrati.
2) Easy English - Scuola Primaria (10 ore curriculari + 20 extracurriculari)
Destinatari: alunni della classe quinta B della Scuola Primaria di Villafrati.
3) English Time - Scuola Primaria (10 ore curriculari + 20 extracurriculari)
Destinatari: alunni della classe quarta A della Scuola Primaria di Mezzojuso.
4) I play with English - Scuola Primaria (30 ore extracurriculari)
Destinatari: n° 20 alunni delle classi quinta A e B della Scuola Primaria di Mezzojuso.
5) Let's speak English! - Percorso formativo di competenze in lingue straniere (UE) - 50 ore
Destinatari: n°20 alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado di Villafrati.
6) Learning English in Godrano - Percorso formativo di competenze in lingue straniere (UE) - 30 h
Destinatari: n°20 alunni delle classi della Scuola Secondaria di 1° grado di Godrano.
7) Do you speak English? Percorso formativo di competenze in lingue straniere (UE) - 30 ore
Destinatari: n°20 alunni delle classi della Scuola Secondaria di 1° grado di Mezzojuso
8) Emozioni in...scena!- Percorso formativo di consapevolezza ed espressione culturale, l'arte dello
spettacolo (30 ore extracurriculari)
Destinatari: n° 25 alunni della Scuola Primaria di Godrano
9) Attori 'Primari', protagonisti in scena! - Percorso formativo di consapevolezza ed espressione
culturale, l'arte dello spettacolo (30 ore extracurriculari)
Destinatari: n° 25 alunni della Scuola Primaria di Godrano e Cefalà Diana
10) Il gioco del teatro- Percorso formativo di consapevolezza ed espressione culturale, l'arte dello
spettacolo (30 ore extracurriculari).
Destinatari: n° 25 alunni della Scuola Primaria di Mezzojuso e Campofelice di Fitalia
11) Ti racconto la mia storia: scritture dell'esistenza, memoria e parola - Corso di consapevolezza ed
espressione culturale - 30 ore Destinatari: n°20 alunni classi seconde della Scuola Secondaria di 1° grado di Villafrati
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OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI:
- Innalzare il tasso del "successo formativo" stimolando gli allievi ad "imparare ad imparare" mediante
una didattica dell'esplorazione e della scoperta.
- Favorire atteggiamenti di curiosità esplorativa nei riguardi di lingue e culture diverse.
- Motivare all'apprendimento delle lingue straniere.
- Potenziamento, negli alunni, di un atteggiamento positivo ed entusiastico nei confronti della lettura e
della scrittura.
- Sviluppare le capacità espressive.
- Sollecitare la motivazione ad apprendere attraverso una didattica laboratoriale ed interattiva.
- Accrescere l'autonomia decisionale e l'autostima.
- Potenziare capacità di relazione e comunicazione .
- Sviluppare il senso critico.
- Saper instaurare con gli altri rapporti di collaborazione e scambio fondati sul rispetto reciproco, la
valorizzazione dell'individualità di ciascuno, la disponibilità a verificare e a rimettere in discussione
ogni conoscenza.
- Sviluppare l'interesse per l'attualità ed i suoi problemi ed acquisire la consapevolezza che la conoscenza
del passato è necessaria per la comprensione del presente.
Agli alunni che seguiranno i corsi d’inglese sarà rilasciata la certificazione di grado 2, 3 e 4 del Trinity
College.
VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI
Dall’ anno scolastico 2008/09, visto il D.L. 137/2008 art.3, la valutazione periodica ed annuale degli
apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è illustrata da un giudizio
analitico sul livello globale di maturazione dell’ alunno nella scuola dell’ Infanzia; è espressa in decimi
nella Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado.. L’ ammissione alla classe successiva presuppone i sei
decimi. L’ attività valutativa è legata alla peculiarità delle singole discipline secondo i seguenti criteri:
o dare prevalenza, nel valutare positivamente l’ alunno, all’ acquisizione di metodi, abilità e
competenze;
o tenere conto, oltre che del profitto scolastico, dell’ impegno, del livello di socialità raggiunto e
dimostrato nell’ osservanza dei propri impegni e nel rapporto coi compagni;
o valutare in relazione alla condizione di partenza dell’ alunno tenendo conto delle difficoltà di
natura personale o sociale in cui alcuni alunni possono eventualmente venirsi a trovare.
Si concordano tre momenti di valutazione per il quadrimestre al fine di dare uniformità di criteri alle
classi:
1) Valutazione iniziale: collettiva d' ingresso, sulla base della quale impostare la programmazione di
classe.
2) Valutazione intermedia: ha lo scopo di fornire informazioni sulle abilità che l’ alunno sta acquisendo
in itinere per potere, di conseguenza, attivare interventi compensativi.
3) Valutazione finale basata sui parametri monitorati:
o percorso dell’ alunno nel corso del primo e secondo quadrimestre;
o socializzazione;
o interesse, partecipazione, impegno;
o ritmo di apprendimento rispetto al livello di partenza;
o metodo di studio;
75
o sviluppo delle abilità nelle diverse aree;
o acquisizione ed elaborazione di contenuti;
o grado di maturità ed attitudini dimostrate;
o livello della capacità decisionale fondata sulla conoscenza di sé.
Il momento è dato dalla compilazione della scheda personale relativa al primo e secondo
quadrimestre.
Criteri di valutazione
Giudizio sintetico
espresso in voto
Significato valutativo
Comportamento cognitivo
Attività elaborative
Stabilità
Condizioni di prestazioni
10
Pieno e completo raggiungimento L’alunno manifesta sempre ottime
degli obiettivi
abilità logiche, comunicative ed
espressive. L’impegno, l’interesse
e la partecipazione risultano
sempre attivi e motivati. L’alunno
è in grado pienamente di mettere
in relazione tra loro non solo i
contenuti di una singola disciplina,
ma anche quelli di discipline
diverse.
Sa
elaborare
autonomamente quanto apprende
nel corso delle attività didattiche.
La sua organizzazione del lavoro
risulta impeccabile ed esaustiva.
Consegna puntualmente quanto a
lui assegnato.
Completo raggiungimento degli
obiettivi
76
L’alunno manifesta quasi sempre
ottime
abilità
logiche,
comunicative
ed
espressive.
L’impegno, l’interesse e la
partecipazione risultano attivi e
motivati. L’alunno è in grado di
mettere in relazione tra loro i
contenuti disciplinari. Sa spesso
elaborare autonomamente quanto
apprende nel corso delle attività
didattiche. La sua organizzazione
del lavoro risulta efficace.
Consegna puntualmente quanto a
lui assegnato.
9
Complessivo raggiungimento
degli obiettivi
L’alunno dimostra di possedere
buone
capacità
logiche,
comunicative
ed
espressive.
L’impegno, l’interesse e la
partecipazione risultano buoni.
L’alunno è in grado, il più delle
volte, di mettere in relazione tra
loro i contenuti disciplinari. Sa
autonomamente rilevare i dati e le
informazioni. Generalmente sa
organizzarsi nel lavoro, nei tempi
e nei modi previsti, secondo le
indicazioni date.
Raggiungimento degli obiettivi
L’alunno dimostra di possedere
adeguate
abilità
logiche,
comunicative ed espressive. Pure
adeguati risultano l’impegno,
l’interesse e la partecipazione.
L’alunno talvolta è in grado di
mettere in relazione tra loro i
contenuti disciplinari e di rilevare
autonomamente i dati e le
informazioni.
La
sua
organizzazione del lavoro è
adeguatamente efficace. Infine,
consegna il più delle volte
puntualmente quanto a lui
assegnato.
Raggiungimento essenziale degli
obiettivi
L’alunno dimostra di possedere
sufficienti
abilità
logiche,
comunicative ed espressive. Pure
sufficienti risultano l’impegno,
l’interesse e la partecipazione.
L’alunno
rileva
in
modo
parzialmente autonomo i dati e le
informazioni.
La
sua
organizzazione del lavoro è
sufficientemente efficace. Non
sempre è puntuale nella consegna
8
7
77
di quanto assegnatogli.
6
5
4-0
Raggiungimento non essenziale L’alunno dimostra di possedere
degli obiettivi
parziali
abilità
logiche,
comunicative ed espressive. Pure
parziali
risultano
l’impegno,
l’interesse e la partecipazione.
L’alunno non sa rilevare in modo
autonomo i dati e le informazioni.
La sua organizzazione del lavoro è
parziale e non efficace. Infine, è
poco puntuale nella consegna di
quanto assegnatogli.
di non
Mancato raggiungimento degli L’alunno dimostra
possedere
sufficienti
abilità
obiettivi
logiche,
comunicative
ed
espressive. Pure insufficienti
risultano l’impegno, l’interesse e
la partecipazione. L’alunno non sa
rilevare i dati e le informazioni. La
sua organizzazione del lavoro è
inefficace. Non è quasi mai
puntuale nella consegna di quanto
assegnatogli.
78
Scuola Primaria
Criteri/Descrittori per il Documento di Valutazione
Italiano
- Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente
- Leggere e comprendere il significato di testi di vario tipo
riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali
- Produrre e rielaborare testi scritti di vario tipo
- Rispettare convenzioni di scrittura conosciute
- Arricchire il lessico
Inglese
- Ascoltare, comprendere semplici messaggi ed eseguire istruzioni e
procedure
- Leggere e comprendere semplici e brevi testi con lessico e strutture
noti su argomenti familiari
- Scrivere semplici messaggi seguendo un modello dato
- Saper sostenere una facile conversazione
Storia
- Collocare nel tempo fatti ed esperienze vissute e riconoscere rapporti
di successione, contemporaneità e durata
- Individuare elementi di contemporaneità, di sviluppo nel tempo e di
durata nei quadri storici di civiltà studiati
- Conoscere, ricostruire e comprendere eventi e trasformazioni storiche
- Conoscere ed usare termini specifici del linguaggio disciplinare
Geografia
- Orientarsi e muoversi nello spazio
- Leggere semplici rappresentazioni iconiche e cartografiche
- Osservare, descrivere e confrontare paesaggi geografici
Matematica
- Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto
- Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche
- Costruire, disegnare e descrivere alcune fondamentali figure
79
geometriche
- Effettuare misure dirette ed indirette di grandezze ed esprimerle
secondo unità di misure convenzionali e non convenzionali
Scienze
- Osservare, porre domande, fare ipotesi e verificarle
- Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico e
biologico
Tecnologia
- Osservare e analizzare gli oggetti, gli strumenti e le macchine di uso
comune utilizzati nell’ambiente di vita classificandoli in base alle loro
funzioni e alle caratteristiche dei materiali di cui sono composti
- Iniziare a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i
limiti della tecnologia attuale.
Arte e
Immagine
- Riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo utilizzando
tecniche grafiche e pittoriche e manipolando materiale di diverso tipi a
fini espressivi
- Analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artisticoculturale presenti sul proprio territorio.
Musica
- Usare le risorse espressive della vocalità, nella lettura, recitazione e
drammatizzazione di testi verbali, intonando semplici brani,
singolarmente e in gruppo
- Riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale
Educazione
Fisica
- Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole
- Utilizzare schemi motori e posturali, le loro interazioni in situazioni
combinate e simultanee
Valutazione del Mettere in atto comportamenti di autonomia e di autocontrollo
Comportamento - Attivare modalità relazionali positive
- Rispettare gli altri e l’ambiente
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Religione
Cattolica
- Conoscere espressioni, documenti, in particolare la Bibbia, e contenuti
essenziali della religione cattolica
- Riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici
nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO - SCUOLA PRIMARIA
GIUDIZIO
SINTETICO
VOTO
NON
SUFF.
DISCRETO
BUONO
DISTINTO
OTTIMO
6
7
8
9
10
SUFF.
5
Scuola Secondaria di I Grado
Criteri/Descrittori per il Documento di Valutazione
Italiano
- Leggere i testi di vario tipo
- Comprendere testi di vario tipo e riorganizzare le informazioni raccolte.
- Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative.
- Produrre testi scritti adeguati agli scopi e ai destinatari.
- Conoscere la funzione e la struttura della lingua,anche nei suoi aspetti storicoevolutivi.
Inglese
- Ascolto (comprensione orale)
- Parlato (produzione e interazione orale)
- Lettura (comprensione scritta)
-Scrittura (produzione scritta)
-Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
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Francese
- Ascolto (comprensione orale)
- Parlato (produzione e interazione orale)
- Lettura (comprensione scritta)
-Scrittura (produzione scritta)
-Riflessione sulla lingua
- Cultura e civiltà
Storia
- Conoscere, eventi storici
-Stabilire relazioni tra i fatti storici
- Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle
categorie di interpretazione storica
- Conoscere comprendere regole e forme della convivenza democratica e
dell’organizzazione sociale, anche in rapporto a culture diverse.
- Usare termini specifici del linguaggio disciplinare
Geografia
- Analizzare mediante osservazione diretta e indiretta, un territorio per comprenderne
la sua organizzazione.
-Usare gli strumenti propri della disciplina
- Comprendere ed usare il linguaggio specifico
- Comprendere le relazioni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche ed
economiche.
Matematica
- Conoscere gli elementi specifici della disciplina
- Osservare fatti, individuare e applicare relazioni, proprietà, procedimenti
- Identificare e comprendere i problemi, formulare ipotesi e verificarle
-Comprendere ed usare il linguaggio specifico.
Scienze
- Conoscere gli elementi specifici della disciplina
- Osservare fatti e fenomeni, anche con l’uso di strumenti
- Formulare ipotesi, verificarle e sperimentarle
-Comprendere ed usare il linguaggio specifico.
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Tecnologia
- Osservare la realtà tecnologica in relazione all’uomo e all’ambiente
- Riconoscere. analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, reti ed assetti
territoriali nelle loro procedure costruttive.
-Rappresentare graficamente un oggetto in modo intuitivo o con supporto di mezzi
tecnologici.
- Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le
potenzialità
Musica
- Riconoscere le strutture fondamentali del linguaggio musicale e la loro valenza
espressiva.
-Riprodurre brani corali ad una o più voci
- Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici ed eseguire
semplici brani
Arte e
Immagine
- Leggere ed interpretare i contenuti di messaggi visivi
-Creare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.
-Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico- culturali
Educazione
Fisica
Valutazione del
- Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole
- Utilizzare schemi motori e posturali, le loro interazioni in situazioni combinate e
simultanee
- Frequenza
Comportamento - Rispetto degli impegni scolastici
- Partecipazione
- Relazionalità
- Rispetto delle regole
Religione
-Conoscere i contenuti essenziali della religione.
Cattolica
-Riconoscere e apprezzare i valori religiosi
83
-Fare riferimento alle fonti bibliche e ai documenti.
-Comprendere e usare un linguaggio specifico.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
VOTO CONDOTTA
VOTO
5
6
7
8
9
10
Frequenza
Numerose
assenze
Frequenti
assenze
Discontinua
Assidua
Assidua
Assidua
Rispetto
degli
impegni
scolastici
Mancato
Saltuario
Discontinuo
Regolare
Costante
Puntuale
Partecipazio
ne
Assente
Sporadica
Discontinua
Costante
Attiva
Attiva
Relazionalità
Negativa
Problematica
Sufficientemen
te
collaborativa
Corretta
Corretta
Ottima e
solida
le
Rispetto
delle regole
Gravi
episodi di
non
rispetto
Diversi
episodi di
non rispetto
Alcuni episodi
di non rispetto
84
Non
sempre
pieno
Pieno
Pieno
Scuola Secondaria di I Grado
Criteri di Valutazione (Registro)
ITALIANO
- Correttezza ortografica.
TESTO SCRITTO
- Correttezza morfo-sintattica
- Lessico
- Contenuto.
-Contenuto
PROVA ORALE
-Fluidità nell’esposizione
-Lessico
-Rielaborazione
-Collegamenti logici
-Correttezza
PROVA DI LETTURA
-Scorrevolezza
-Comprensione del testo
STORIA E GEOGRAFIA
-Conoscenza degli eventi storici o dell’ambiente geografico
-Uso della terminologia e degli strumenti propri delle discipline
-Capacità di stabilire relazioni
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EDUCAZIONE FISICA
-Impegno e partecipazione
-Schemi motori di base
-Conoscenza e rispetto delle regole
-Abilità acquisite
MUSICA
-Conoscenza ed uso di linguaggi specifici
- Pratica vocale e strumentale
-Capacità di ascolto, interpretazione e analisi
-Produzione musicale
ARTE E IMMAGINE
Valutazione
di un
elaborato
grafico pittorico
Valutazione
della lettura
di un testo
visivo e/o
opera d’arte
-Uso delle tecniche grafico –pittoriche
-Uso degli strumenti
-Composizione degli elementi del linguaggio grafico pittorico
-Conoscenza della produzione artistica
-Conoscenza della terminologia specifica
-Decodificazione degli elementi del linguaggio grafico-iconico nella produzione
artistica.
-Analisi dei codici nella produzione artistica
MATEMATICA E SCIENZE
Numeri
-Conoscenza dei diversi insiemi numerici
-Abilità di calcolo nei diversi insiemi numerici
Spazio e
figure
-Conoscenza e rappresentazione grafica delle diverse figure geometriche
-Applicazione di regole e proprietà
86
Risoluzione di
problemi
-Comprensione del testo (individuazione dei dati e del quesito)
-Conoscenze procedurali
-Abilità di calcolo
-Formulazione della risposta
Misura
- Conoscenza dei sistemi di misura
- Applicazione dei sistemi di misura
Prova orale
-Contenuto
Matematica
/Scienze
-Fluidità nell’esposizione orale
-Proprietà lessicale
-Rielaborazione/Collegamenti logici
-Contenuto
Prova scritta
di Scienze
- Lessico
-Coerenza
Attività
laboratoriali
-Effettuazioni di esperimenti e osservazioni e loro descrizione
scientifiche
LINGUA STRANIERA
INGLESE /FRANCESE
Ascolto
-Saper individuare i protagonisti di un dialogo, suoni e vocali noti
-Comprendere il messaggio proposto in brevi conversazioni in lingua
Lettura
-Comprendere testi semplici trovando informazioni specifiche
Parlato
-Sapere partecipare a conversazioni utilizzando espressioni, anche semplici, adeguate
alle situazioni comunicative.
Scrittura
-Saper produrre semplici messaggi (cartoline, brevi lettere, biglietti)
87
-Saper utilizzare le scritture in modo appropriato
-Sapere scrivere parole e frasi usando una corretta ortografia.
TECNOLOGIA
Osservazione
e analisi della
realtà
tecnologica in
relazione con
l’uomo e
l’ambiente
-Capacità di osservare, analizzare e sintetizzare fenomeni e fatti.
Progettazione,
realizzazione
e verifica di
esperienze
operative
-Capacità di utilizzare strumenti e materiali
Conoscenze
tecniche
-Capacità di esprimere giudizi e formulare ipotesi e soluzioni
-Eseguire regole e procedimenti formali
-Capacità di applicare norme e procedimenti
-Documentare adeguatamente il percorso didattico
-Capacità di descrivere elementi, tecniche e processi
- Capacità di comunicazione utilizzando termini tecnici corretti
- Capacità di riferire esperienze operative
-Disegnare rispettando norme e regole
RIFERIMENTI NORMATIVI
 D.P.R. N° 275/1999 - Autonomia scolastica
 LEGGE 15 MARZO 1997 N° 59 - Autonomia del sistema formativo (L. Bassanini)
 ART. 3-33-34 - Costituzione Italiana
 ART. 13-14-23-28-29- Carta dei Diritti dell’Infanzia
 LEGGE 517/1977 - Valutazione degli alunni
 LEGGE 104/1992 - Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle
persone diversamente abili.
 D.P.R. 22/06/2009 N° 122 - Valutazione degli alunni
88
 D.M. 27/12//2012 N° 170 - Strumenti d'intervento per alunni con bisogni. educativi speciali
 C.M. 06/03/2013 N° 8 - Strumenti d'intervento per alunni con bisogni. educativi speciali
 D.L. 137/2008 ART.3 - Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
Il presente documento è stato approvato:
 dal Collegio dei docenti il 29/11/2013 con delibera n° 11;
 dal Consiglio d’Istituto il 3/12/2013 con delibera n° 6
89
INDICE
-
Premessa pag. 2
-
Le finalità del POF pag. 4
-
Principi ispiratori, finalità e obiettivi della scuola pag. 6
-
Identità dell’Istituto pag. 9
-
Comunicazione con i docenti dei plessi e la segreteria pag. 12
-
La Mission pag. 13
-
Progetto educativo d’Istituto pag. 14
-
Analisi del contesto socio – ambientale pag. 16
-
Un click sulle problematiche comuni pag. 20
-
Organigramma funzionale pag. 21
-
Docenti fiduciari di plesso / Collaboratori/Funzioni Strumentali pag. 22
-
Incarichi pag. 24
-
Tutor/ Coordinatori/ Segretari pag . 26
-
Calendario esami di Stato pag. 28
-
Tempo scuola e organizzazione oraria pag. 29
-
Orario settimanale pag. 30
-
Integrazione/Inclusione pag. 31
-
DSA pag. 33
-
PDP/BES pag. 34
-
Contratto formativo pag. 39
-
Organi Collegiali pag. 40
-
Dalle Indicazioni al Curricolo pag. 44
-
Profilo delle competenze pag. 45
-
I Traguardi i pag. 46
-
Progetti pag. 67
-
Visite guidate e spettacoli pag. 71
-
Rapporti con il territorio pag. 73
-
PON pag. 74
-
Valutazione pag. 75
-
Riferimenti normativi /Approvazione POF pag. 88
90
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