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Dominare il peccato

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Dominare il peccato
Dominare il peccato
"Il peccato e' la mancanza di conformità alla legge di Dio e la sua trasgressione" Genesi 4/7: "Se fai il bene non sarai tu accettato? Ma se fai il male,il peccato sta in
agguato alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare." ( Ora i
desideri di esso (peccato) dipendono da te, e tu hai la signoria sopra lui. (Diodati)
Nel caso di Caino possiamo vedere il peccato di gelosia all'opera. Maturandosi poi in omicidio,attraverso lo sguardo di Caino si nota la disapprovazione che
ha nei riguardi di suo fratello Abele.
Caino permette al peccato di agire e fare la sua opera distruttrice, concependo e
partorendo il peccato di omicidio . Caino aveva osservato che l'offerta di Abele venne gradita da Dio.
Attraverso i suoi occhi permette al male di inquinare tutto il corpo. In Matteo al capitolo 6 versetto 22 e scritto:"La lampada del corpo e l'occhio; se
dunque il tuo occhio e puro,tutto il tuo corpo sarà illuminato,ma se il tuo occhio e
viziato,tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque la luce che e in te e tenebre,
quanto grandi saranno quelle tenebre! Dio e luce e se noi non permettiamo ai nostri occhi di vederla,saremo ottenebrati dal
peccato permettendo ad esso di contaminare tutto il nostro corpo.
La luce di Dio ci permette di vedere in modo chiaro cose che non si vedono ad occhi nudi.
Come quando ci capita di vedere attraverso la luce del sole quel pulviscolo nell'aria che ad
occhi nudi non riusciamo a vedere.
Caino si era fatto inquinare dalla concupiscenza degli occhi,aveva permesso alla
gelosia di offuscargli gli occhi facendolo meditare odio.
Per farci intendere la gravita di questa azione, Gesù nel sermone sul monte disse:" Ora
se il tuo occhio destro ti e causa di peccato,cavalo e gettalo via da te,perché e
meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato
nella Genna." Matteo 5/29.
Dio disse a Caino:"Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male,il peccato sta in
agguato alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare." Genesi4/7
la nuova Riveduta sembra chiarire meglio questo versetto: " Perché sei irritato? E perché
hai il volto abbattuto? Se agisci bene,non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato
sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!". Il peccato implica e coinvolge sempre l'egoismo,infatti Giacomo scrive: "Ognuno e
tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la
concupiscenza,quando ha concepito,partorisce il peccato; e il peccato, quando e
compiuto,produce la morte" Giacomo 1/14-15.
Se Caino avesse dominato quel "sentimento",non avrebbe ucciso suo fratello. Se permettiamo al peccato qualsiasi esso sia di inquinare i nostri occhi, noi iniziamo a
vedere il fratello o la sorella in modo negativo. E tutte le nostre azioni e pensieri nei riguardi del fratello o sorella saranno inquinati o
"viziati" come dice Matteo 6/22,; vedendo non più con gli occhi dell'amore (Spirito)ma con
gli occhi della carne (mondo). Come abbiamo letto in 1 Giovanni 2/17 "Perché tutto ciò che e nel mondo,la
concupiscenza della carne,la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita,non
viene dal Padre,ma dal mondo."
Se permettiamo alla gelosia di farla entrare in noi, vedremo il fratello o la sorella con gli
occhi della gelosia, se con odio li vedremo con odio,se concupendo qualsiasi cosa o
persona,noi permetteremo che questo desiderio entra partorendo poi il peccato.
Se invece faremo entrare continuamente la luce dell'amore di Dio, noi vedremo con gli
occhi dell'amore.
Perché "l'amore e paziente,e benigno; l'amore non si mette in mostra,non si
gonfia,non si comporta in modo indecoroso,non cerca le cose proprie,non si
irrita,non tiene conto del male; non si rallegra dell'ingiustizia,ma gioisce con la
verità,tollera ogni cosa,crede ogni cosa." 1Corinzi 13/4-7
Ce un episodio nella Bibbia,molto significativo riguardante la conseguenza e la
persistenza al peccato.
In Giudici 13-- Parla di un uomo di nome Sansone,i suoi genitori avevano ricevuto da Dio L'ordine di consacrarlo fin dal grembo di sua madre attraverso il Nazireo.
Sansone fin dalla fanciullezza non beveva alcolici ne rasoio fu passato sulla sua testa.
Ma quando diventò grande,pur sapendo che non poteva sposare una donna pagana,lui a
tutti costi chiese ai suoi genitori che le piaceva e la voleva.(disobbedienza)
E scritto che Sansone vide.... la donna gli piacque non importandosi che era una Filistea
la volle.Giudici14/1-2 Con questa disubbidienza Sansone inizia un tortuoso cammino verso il declino.
Incomincia una lenta cecità spirituale,lui pensava che poteva disubbidire ai suoi
genitori e allo stesso momento avere Dio dalla sua parte.
Dio non ha fretta a rispondere, in modo da darci opportunità di pentimento,questo non
significa che Dio approva il peccato.
Infatti vediamo che Sansone nel disubbidire a quelle norme basilari comincia un continuo
declino che lo porta ad avere anche una cecità morale. Infatti facendo entrare prima il peccato della disubbidienza,poi permette al peccato della
fornicazione di entrare "da quella porta". Sansone vide una prostituta, ed entro da lei.Giudici 16/1 Ed e talmente tranquillo e convinto del suo operato(la cecità avanzava) che mostra la sua
forza divellendo la porta della città,portandola sul monte. Quando incontra Dalila che lo seduce con la sua bellezza,facendosi svelare il segreto
della sua forza; vediamo che l'attrazione verso quella donna e la sua persistenza al
peccato, lo porta a rivelargli il suo segreto. Infatti quando Dalila e consapevole che ormai era nelle sue mani, lo fa addormentare sulle
sue ginocchia e chiama i suoi complici per fargli tagliare i capelli.
Incatenandolo e cavandogli gli occhi divenne cieco anche fisicamente,finendo i suoi giorni
a girare una macina di un mulino.
Ed e in quella condizione che Sansone realizza la sua condizione di peccato.
Anche noi a volte ci troviamo in certe situazioni che Dio stesso permette,a causa della
nostra caparbietà,facendoci toccare il fondo. Questa volta Sansone con un sincero pentimento e pagando le conseguenze della sua
incoerenza, Dio lo ristabilisce ridonandogli la forza.
E con umiltà si affida ad un fanciullo facendosi portare vicino alle colonne che
sostenevano l'intero edificio,facendolo crollare su tutti i filistei. Anche Davide l'uomo secondo il cuore di Dio,permise al peccato di "entrare" non
riuscendo a dominarlo.
Infatti leggiamo in 2 Samuele al capitolo 11/2:. ..."una sera avvenne che Davide si alzo dal
suo letto e si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna nuda che faceva il bagno; la donna era bellissima."
Con questo versetto si racconta di Davide che invece di andare in guerra manda un suo
preposto Joab con il suo esercito a combattere. Mentre lui rimane a corte,e non avendo nulla da fare (pericolo),magari girovagando tutto il
giorno o restando a letto. Infatti il versetto inizia: ....una sera!! Probabilmente non riusciva a dormire perché aveva
dormito tutto il giorno. Così passeggiando sulla terrazza della sua reggia i suoi occhi videro una bellissima
donna tutta nuda........ Davide invece di tornare nella sua camera,permette alla
concupiscenza dei suoi occhi di fare la sua opera, quella di concepire il peccato.
Davide non solo pecca di adulterio ma poi peccherà anche di omicidio facendo uccidere
Uria il marito di Bat-Sceba
Quando attraverso la lanterna degli occhi permettiamo di farvi penetrare il peccato,questi
inevitabilmente sfocerà in un continuo declino. Sia spirituale,morale e poi carnale.
Questi sono alcuni esempi Dell' Antico Testamento dove Lo Spirito Santo investiva uomini
che Dio sceglieva per determinati servizi.
E nonostante avessero per mezzo dello Spirito Santo la capacita di dominare il peccato,
questi non l'hanno fatto. Ma le Scritture non ci parlano soltanto di uomini che hanno permesso al peccato di entrare come Caino, Sansone, Davide, Miriam, Acab, i figli del sacerdote Eliu e tanti altri ancora.
Perché ci sono stati anche esempi di uomini che sono riusciti a dominare il peccato,come
Giuseppe che fu tentato dalla moglie di Potifar ed invece di discutere con quella donna,
scappa. E anche se questa sua integrità gli costa delle ingiustizie nei suoi confronti, lui sapeva
che tutto era sotto il controllo di Dio. Perché lui aveva la lampada degli occhi aperta solo per l'amore infatti anche davanti ai
fratelli che lo avevano maltrattato e venduto come schiavo, li tranquillizza dicendogli che
Dio aveva preparato e permesso ogni cosa.(Genesi 45/5
Se Giuseppe avesse guardato i suoi fratelli con odio,ed era più che giustificato in quanto
gli avevano fatto molto male,vendendolo come schiavo,facendogli perdere tutta la dignità
e la libertà.
Giuseppe non sarebbe stato un potente strumento nelle mani di Dio. Proprio perché Giuseppe aveva imparato a dominare il peccato fu un grande strumento
nelle mani di Dio. Molte volte al giorno d'oggi vediamo credenti che avendo lo Spirito Santo si mettono a
giocare con il peccato pensando di poterlo dominare. Approfittando della pazienza e la misericordia di Dio continuano a patteggiare con il
peccato facendolo entrare ed uscire dalle loro porte, dicendo: "tanto Dio mi perdona". Non rendendosi conto che si stanno avviando ad una lenta cecità spirituale e man mano la
cecità sarà morale e poi carnale coinvolgendo tutto l'intero essere.
Non dobbiamo permettere al peccato di entrare, perché prima o poi prenderà il
sopravvento non riuscendolo più a dominare.
C'e' una storia molto significativa, alcuni libri storici raccontano di un uomo che era vissuto
agli inizi del 1800, quando gli artisti incominciavano ad esibirsi per le strade e nelle piazze
per guadagnare un po di soldi. Quest'uomo girava per le piazze portando il suo spettacolo,ed era molto noto in tutta
L'Inghilterra a causa di un suo numero.
Faceva stupire le persone mostrando la sua abilita' nel maneggiare una frusta,e lo
spettacolo si avviava alla conclusione con un numero mozzafiato.
Con uno scocco dava il segnale ad un enorme serpente che usciva da una grande cassa
di legno e avvicinandosi a lui, iniziava ad attorcigliarsi tutt'intorno al suo corpo fino ad
avvolgerlo completamente.......tutti i presenti guardavano attoniti.!!
Un giorno, mentre i suoi spettatori erano con il fiato sospeso restando tutti in silenzio.....
Si senti un scricchiolio di ossa che si rompevano !!!
Il serpente lo aveva stritolato facendolo morire,fu così che fini la storia di quest'uomo che
per anni aveva dato questo spettacolo rendendolo famoso.
Quest'uomo aveva allevato e addestrato il serpente da quando era lungo pochi centimetri.
Ed era talmente sicuro e tranquillo facendo questo numero che mai avrebbe immaginato
che un giorno quel piccolo animale che aveva allevato nutrendolo con tanto amore,lo
avrebbe stritolato con la sua possente forza.
Questa e una storia molto significativa che ci insegna molto. Ci insegna che non dobbiamo sottovalutare il pericolo che un "innocuo" peccato può
diventare una scure sulla nostra vita. Avendo l'illusione che siamo in grado di domarlo e smettere quando vogliamo noi. Questo e un pericolo che incombe su di noi se pensiamo di fare "entrare ed uscire"il
peccato nella nostra vita e poterlo poi domare. Solo se c"e un reale pentimento come quello di Davide,che rispondendo al profeta Nathan
che Dio stesso aveva mandato per illuminarlo. Rispondendo al profeta disse: "come e vero che L'Eterno vive,colui che ha fatto
questo merita la morte!... E Nathan disse a Davide: tu sei quell'uomo! 2 Samuele
12/5-7.
Fu così che Davide si rese conto della gravita del peccato e scrisse il Salmo 51 ed il 32. Questi Salmi esprimono un vero pentimento,sopratutto il Salmo 51,dove Davide esprime la
sua costernazione per ciò che aveva fatto.
Davide quando realizzo' la sua condizione di peccato,inizia la sua confessione del
peccato e chiede a Dio il perdono.
In questo Salmo Davide esprime il suo stato d'animo,aveva perso la gioia della salvezza
si sentiva come se avesse tutta le ossa spezzate.
Quando c'e' un reale pentimento non si può continuare a vivere come se nulla fosse
accaduto, Davide paragona il suo dolore come avere le ossa spezzate. Quando ci spezziamo un solo osso del nostro corpo,sentiamo un dolore atroce e più ci
muoviamo più il dolore e fitto,figuriamoci come ci si può sentire avendo tutte le ossa
spezzate.
Davide sapeva che a Dio piaceva la verità che risiede nell'intimo e che Dio ci insegna la
sapienza nel segreto del cuore (v.6). Davide sapeva che Dio ha gli occhi puri ed e Santo,e non può avere lo sguardo rivolto
verso colui che persiste nel peccato (v.9) .
Quando c'e' un reale pentimento Dio ci da anche la soluzione per poterne uscire, tutto
dipende da noi. Il nostro Dio e tre volte Santo e non può avere lo sguardo rivolto verso il peccato.
Addirittura dovette distogliere il Suo sguardo dal Suo Unigenito Figlio Gesù che era
senza peccato,quando sulla croce si carico di tutti i nostri peccati.
Quando c'e' un reale pentimento e l'abbandono del peccato,la comunione con Dio si
ristabilirà. Ma se continuiamo a persistere e permettere al peccato di entrare ed uscire ci avvieremo
ad una lenta cecità spirituale. Quando si inizia a diventare cieco,la vista non si perde subito,ma lentamente si offuscherà'
non riuscendo più a distinguere le cose che ci sono davanti.
E come Sansone nel suo persistere nel peccato si illudeva che Dio sarebbe stato sempre
dalla sua parte,divenne totalmente cieco pagando amare conseguenze.
Gli insegnamenti che danno le storie di questi personaggi ci dovrebbero far riflettere sulla
gravita del peccato. Ma sopratutto che Dio non può avere lo sguardo su di noi se continuiamo a persistere in
esso. Perché quando permettiamo al peccato di entrare e dimorare in noi,senza accorgerci ci
incammineremo in un lento declino incominciando a vedere le persone con gli occhi del
peccato perché inquinati o viziati da esso.
Ricerchiamo del continuo il Suo volto e permettiamo alla luce della Sua Parola di
illuminare le nostre menti perché il vero peccato e l'allontanamento da Dio,l'interruzione
della comunione con Lui i suoi frutti : omicidio,fornicazione,adulterio,cupidigia,
maldicenza,etc. non sono altro che una conseguenza .
Non permettiamo al peccato di entrare in noi producendo poi le sue conseguenze,ma
teniamolo lontano affinché non si interrompe la comunione con il nostro Padre Celeste. Questo e il vero peccato che rifiutano Gesù come unico Salvatore e Signore della nostra
vita. 
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