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nell`ultima foresta primaria d`europa

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nell`ultima foresta primaria d`europa
FORESTALE / Polonia
NELL’ULTIMA FORESTA
PRIMARIA D’EUROPA
Hanno la divisa, gestiscono 1.200 riserve naturali
e quasi 8 milioni di ettari di foreste
© L. Colletti
di Lorenza Colletti
O
rganizzata dall’Azienda delle foreste statali polacche, dal 9 al 12 giugno 2008 si
è tenuta nella foresta di Bialowieza la
nona conferenza dell’EUSTAFOR, associazione che raggruppa le organizzazioni
forestali statali europee. Svolta attorno al tema
“Protezione delle foreste tramite la loro gestione
attiva” la conferenza ha registrato partecipanti da
tutta Europa, tra cui due funzionari del Corpo
forestale dello Stato. È stata l’occasione per visitare il Parco nazionale di Bialowieza. La Polonia
ospita, infatti, una delle ultime foreste primarie
d’Europa, 150.000 ettari, condivisa con la
Bielorussia. A causa dell’assenza secolare di
utilizzazioni buona parte della foresta di
38 - Il Forestale n. 48
Bialowieza vanta struttura e composizione eccezionali con abbondante presenza di specie
arboree normalmente sporadiche, diametri e
notevoli ed una presenza di legno morto superiore ai 100 metri cubi per ettaro. Da sottolineare
anche la presenza di oltre 400 esemplari di
bisonte europeo, popolazione estinta in Europa
ed attentamente ricostituita dal 1929 a partire da
pochi esemplari preservati in cattività.
L’Azienda delle foreste statali polacche (Lasy
Panstwowe) è un’organizzazione forestale abbastanza affine al Corpo forestale con cui
intrattiene rapporti regolari, che da oltre ottanta
anni protegge ed utilizza le foreste della
Polonia. L’Azienda, infatti, gestisce per conto del
Il ritorno del bisonte
ministero del Tesoro polacco un territorio pubblico di 7,6 milioni di ettari di cui 7,2 coperti da
foreste, pari ad oltre i due terzi delle foreste
polacche (9,2 milioni di ettari, composte per il
76 per cento da conifere). L’Amministrazione
dipende dal ministero dell’Ambiente, delle risorse naturali e delle foreste: coordinata da un
direttore generale, è gerarchicamente organizzata in diciassette direzioni regionali e 430 distretti
locali che nel loro insieme occupano circa 26
mila persone (da un organico che negli anni
Ottanta era di 100 mila unità), comprendenti forestali – oltre la metà – amministrativi ed operai.
Foreste produttive e in crescita
© L. Colletti
I forestali polacchi gestiscono le loro foreste in
modo da garantire sia la produzione di legname
(circa 30 milioni di metri cubi nel 2005) che
numerosi servizi forestali, rappresentati in particolare dall’immagazzinamento di carbonio
(stima di 736 tonnellate di carbonio) e dalla protezione delle risorse idriche, nonché dalla
conservazione della biodiversità vegetale ed animale. Infatti questa Amministrazione si occupa
di ogni fase della gestione delle foreste pubbliche: si va, quindi, dalle attività di raccolta di
legname al rimboschimento ed alla gestione di
vivai forestali, dal monitoraggio della salute
forestale all’educazione ambientale, dalla prevenzione e lotta agli incendi boschivi alla
regolamentazione della caccia. Gestisce, inoltre,
circa 1.200 riserve naturali, per un’estensione
totale di oltre 100 mila ettari.
l bisonte europeo è un grande mammifero
che ha seriamente rischiato di scomparire.
Animale antichissimo, era diffuso in quasi
tutte le foreste d’Europa tanto che l’uomo
primitivo lo ha spesso ritratto in graffiti e pitture. Citato come abbondante da Cesare, la
distruzione del manto boschivo europeo e la
caccia accanita ne hanno provocato la rarefazione e la scomparsa come popolazione
selvatica. Deve, curiosamente, la sua salvezza al fatto che rappresentava un ambito
trofeo di caccia per Re e potenti. Attualmente
il luogo che ospita il maggior numero di
bisonti europei è Bialowieza.
Nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra
Mondiale, vi erano rimasti solo 785 bisonti
mentre l’ultimo esemplare selvatico fu abbattuto 1919. Fortunatamente diversi esemplari
sopravvivevano in cattività in parchi, zoo e
circhi: da loro, con la costituzione nel 1921
della Società internazionale per la protezione
del bisonte, con un piccolo nucleo selezionato di soli sette esemplari, a Bialowieza fu
avviata con successo la ricostituzione e la
reintroduzione in natura. Oggi esistono complessivamente tremila esemplari di bisonte,
sia selvatici che in cattività, buona parte dei
quali in Polonia o Bielorussia: al momento
non sono a grave rischio di estinzione ma
preoccupante ne resta la modesta variabilità
genetica. Attorno ai bisonti è nata una fiorente industria legata al turismo: la Polonia è
molto fiera della rinascita di tale poderoso
animale tanto che il suo nome in polacco,
zubr, è stato utilizzato per numerosi prodotti
industriali quali camion o navi. Il logo ed il
nome del bisonte sono molto diffusi ed
amati, utilizzati per bevande a grande diffusione quali birra, vodka o grappa, nonché
come simbolo di banche e catene commerciali. Viene, inoltre, sfoggiato sulle uniformi
del personale in servizio nel Parco nazionale
di Bialowieza.
I
Il Forestale n. 48 - 39
© L. Colletti
© L. Colletti
La crescita della superficie forestale nazionale è
uno degli elementi più importanti della politica forestale statale polacca: essa, infatti, mira
ad aumentare le foreste nazionali del 33 per
cento entro il 2020 e di un ulteriore 33 per
cento dopo il 2050, tanto che ogni anno vengono rimboschiti e restaurati circa 10 mila ettari
di bosco. La gestione forestale sostenibile viene
assicurata tramite piani di gestione forestale
decennali redatti per ciascun distretto forestale:
tutto ciò in accordo con la nuova legge forestale nazionale del 28 settembre 1991, rivista nel
2005. Pur avendo una gerarchia ben strutturata
e personale in uniforme, va detto che l’amministrazione forestale polacca non ha compiti
di polizia: pertanto si avvicina molto a quella
che era l’Azienda Demaniale delle Foreste di
Stato, i cui beni sono stati trasferiti in parte alle
Regioni fin dagli anni Settanta e le cui funzioni
sono state assorbite dall’Ufficio per la
Biodiversità del Corpo forestale.
Per saperne di più sulla Conferenza dell’ EUSTAFOR:
http://www.lp.gov.pl/9thCESFO
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