Comments
Description
Transcript
Il Tempo e lo Spazio Esistono?
Il Tempo e lo Spazio Esistono? D: Il tempo e lo spazio sono dei concetti che esistono al di fuori della coscienza fisica? R: No. Poiché la coscienza fisica è un’attività che li usa, come la divisione di spazio e tempo. E nella pazienza soltanto puoi diventare consapevole del concetto di entrambi. 262-123 Come si differenzia l’uomo da altri esseri o materia animati, inanimati sul piano materiale? Come è stato dato, l’errore o la separazione cominciò prima che comparisse ciò che conosciamo come la Terra, i Cieli; o prima che lo Spazio venne manifestato. Questo diventa difficile da concepire nella mente finita; allo stesso modo in cui la mente finita non riesce a cogliere la mancanza di o niente tempo. Però fuori da Tempo, Spazio, Pazienza è possibile per la coscienza del finito conoscere l’infinito. 262-115 Poiché, mentre il tempo e lo spazio sono letterali soltanto per la coscienza della mente finita, essi sono una parte dell’esperienza nella materialità; e le presentazioni di questi dovrebbero quindi essere delle forze creatrici - come tempo, spazio, pazienza. Poiché con la creazione di questi venne la coscienza di essere separati dalle Forze Creatrici, o Dio. 2000-3 Così il concetto dell’uomo della Divinità è tridimensionale - Padre, Figlio e Spirito Santo. La comunicazione o l’attività o la forza motivante, troviamo, è tridimensionale - tempo, spazio e pazienza. Nessuna di queste tre cose esiste in realtà, eccetto che nel concetto dell’individuo come esso può avere attinenza con il tempo o lo spazio o la pazienza. 4035-1 L’uomo si ritrova un corpo, una mente, un’anima ... Spera nell’anima o nella parte spirituale, e la si può distinguere solo con una coscienza spirituale. Il corpo, la mente e l’anima sono come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo - proprio come l’infinità nella sua espressione rispetto alla mente finita è espressa nel tempo, nello spazio e nella pazienza. Questi vengono esercitati nella coscienza, eppure solo chi sa discernere spiritualmente sa interpretarli. Spiritualmente tempo o spazio non avvengono poiché essi - come il Padre - sono uno. Ma nell’applicazione dell’uomo essi diventano tutt’uno, nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. 2879-1 Perciò, come il Maestro disse, a meno che non diventiamo proprio come Lui, non possiamo in nessun modo entrare. Entrare dove? Nella coscienza che nostro Padre vorrebbe che fossimo uguali a quello Spirito di Verità manifestato dal Figlio di Rettitudine, questo - proprio come quelle anime presero su di sé la carne in questo mondo tridimensionale; diventando parte integrante di che cosa? Di quei regni di cui la terra è una parte; o che per la loro stessa presenza è in esistenza. Perciò troviamo che Lui era venuto, è venuto, è sempre venuto nell’esperienza affinché Lui attraverso l’amore - non con la forza, né con l’odio, né per qualche ordine, bensì tramite l’edificazione e la giustificazione - potesse portare quell’anima dominata dallo Spirito alla comprensione. Così troviamo il Suo intervento nel tentativo dell’uomo attraverso gli eoni di tempo e spazio. Poiché questi (tempo e spazio) diventano parte di questo piano tridimensionale. E qual è l’altra? Tempo, Spazio, Pazienza! Perché Dio ci ha mostrato e ci mostra giorno per giorno, proprio come diede Suo Figlio, che nella pazienza diventiamo consapevoli delle nostre anime, della nostra identità, di essere ognuno di noi un corpuscolo, per così dire, nel grande corpo, nel cuore del nostro Dio ... Quindi che cos’è lo Spirito di Dio? Pazienza, tempo e spazio nella comprensione materiale. Questa è quindi la nostra prima premessa; che Dio è - nell’esperienza materiale dell’uomo - tempo, spazio e pazienza! Perché non hanno persino i nostri stessi saggi immaginato che quegli elementi fra ciò che è e ciò che sarà sono gli stessi? Che cosa? Dio, lo Spirito! 262-114 Per quanto riguarda quindi le fonti - per quanto riguarda quindi gli archivi: Ogni anima, ogni entità imprime sul tempo e sullo spazio - attraverso la pazienza che lo registra ciò che può essere davvero la registrazione degli intenti e degli scopi, nonché le manifestazioni materiali dell’entità durante il suo soggiorno nella materialità. 1681-1