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Le promozioni nel Largo Consumo
WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? Febbraio 2014 WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? Introduzione Secondo i recenti dati divulgati da Istat riferiti all’anno 2012, quasi un terzo degli italiani si trova in una situazione di rischio povertà o di esclusione sociale. Gli indicatori delle condizioni della popolazione sono principalmente 3: il 19,4% dei residenti in Italia ha un reddito sensibilmente inferiore a quello medio; il 14,5% si trova in condizioni di “severa deprivazione materiale”, non riesce dunque a pagare affitto o bollette, il 10,3% vive in famiglie con componenti di 18-59 anni di età che hanno avuto un posto di lavoro per un periodo che non raggiunge un quinto del tempo durante l’anno. Se si tiene conto di chi si trova in due o tre di queste condizioni, si giunge ad un indice complessivo di quasi il 30% con un incremento di 1,7 punti rispetto all’anno precedente e con oltre cinque punti di divario con la media europea (24,8%). Inoltre il quadro disegnato da Istat mostra differenze drammatiche tra il Sud e il resto del paese. Quasi la metà dei residenti nel Mezzogiorno (48%) è a rischio povertà. Il 2013 secondo Istat sarebbe stato caratterizzato da un probabile peggioramento di tutti questi indicatori visto che le previsioni sul PIL variano da -1,8% a -2%. In un contesto di questo tipo è chiaro che l’attenzione al prezzo di ciò che si deve acquistare diviene un elemento fondamentale e che un prodotto in promozione, per chi fa fatica a arrivare a fine mese, possa risultare più appealing di una referenza a prezzo pieno. Questo è particolarmente vero quando parliamo della spesa di alimentari e di prodotti per la persona e la casa effettuata settimanalmente dalle famiglie. Il presente studio ha l’obiettivo di analizzare il ruolo delle promozioni nel canale moderno e di evidenziare quelli che sono gli aspetti positivi e negativi di questa leva per gli operatori del largo consumo. Le promozioni nel Largo Consumo Confezionato L’attenzione al prezzo e i tentativi di risparmio hanno un impatto all’interno del mercato del largo consumo confezionato, dove le famiglie hanno adottato diverse strategie per difendere il proprio potere d’acquisto risparmiando circa 1,3 miliardi di Euro durante il corso dell’ultimo anno. L’elasticità ai prezzi (e quindi l’attenzione alle loro dinamiche) è aumentata (+0,6%), al punto che è la stessa filiera ad assorbire gli aumenti e a calmierare i prezzi per stare al passo con un sistema fortemente competitivo ed un consumatore sempre più esigente. Utilizzando le opportunità messe a disposizione dalla filiera, la famiglia italiana ha operato una «spending review» di circa il 2% sulla spesa complessiva per prodotti confezionati di largo consumo. Tra le strategie utilizzate un ruolo primario gioca sicuramente la scelta dei prodotti in promozione. 2 WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? Come hanno risparmiato le famiglie nel 2013 Fonte: Stime IRI; Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio Piccolo, Specialisti Casa Toilette, Discount. Dati ad anno terminate ottobre 2013 rispetto anno precedente Il grafico qui sopra illustra le diverse strategie adottate dai consumatori ed il risparmio risultante da ciascuna di esse. Le strategie messe a punto dal consumatore italiano evidenziano che distributori e produttori devono fare i conti con un acquirente che negli ultimi anni sta cambiando radicalmente i propri comportamenti. Nel recente passato avevamo a che fare con un consumatore fedele, sia alla Marca sia al punto vendita. Oggi abbiamo a che fare con un vero e proprio «professionista», che considera la spesa come un lavoro. IRI ha recentemente condotto un’indagine che ha mostrato come, rispetto agli anni passati, il consumatore sia più attento al prezzo per il 43% e più attento alle offerte per il 23%. Largo Consumo Confezionato- le promozioni Fonte: IRI. Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio-Piccolo, Casa-Toilette. - Sono incluse esclusivamente le attività di taglio prezzo 3 WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? Un consumatore che prepara la lista della spesa utilizzando il volantino per la sua compilazione ed è per quasi il 30% meno propenso ad acquistare d’impulso. Le promozioni nei canali L’attenzione al prezzo risulta il 10% più alta rispetto al 2008. Il consumatore di oggi, inoltre , ha aumentato il numero di punti vendita visitati in un mese. Solo i punti vendita alimentari visitati in un arco di tempo di 3 mesi nel 2013 sono 9. Tre di questi nel mondo mass market. Per invogliare i consumatori a spendere, industria e distribuzione aumentano le promozioni e la profondità dello sconto. Il risultato è che oggi la pressione promozionale del comparto è arrivata a valori inediti: 27%, quasi un punto e mezzo in più rispetto ad un anno fa. Fonte: IRI InfoScan Census ®– Anno 2013 Le promozioni nei diversi formati e nelle categorie merceologiche Le promozioni durante il corso del 2013 hanno preso piede in tutte le categorie e tutti i formati distributivi hanno registrato un incremento della pressione promozionale. Come si evince dal grafico sopra, mentre la porzione totale delle vendite effettuate in promozione è tradizionalmente più alta negli ipermercati, l’aggressività delle Differenza punti promo nelle categorie - 2013 vs 2012 Fonte: IRI InfoScan Census ®- Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio-Piccolo, Casa-Toilette. – Anno 2013 4 WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? promozioni, cioè la percentuale media di sconto è maggiore nei superstore, superati solo dal canale Drugstore, che ha sempre considerato l’aggressività delle promozioni la principale strategia per attirare i consumatori. Sono ben l’ 80% le categorie in cui la pressione promozionale è aumentata e il 20% di queste ultime registra una pressione superiore al 30%. Nella pagina precedente sono elencate le 30 categorie dove la pressione promozionale è aumentata maggiormente (son incluse le categorie che pesano almeno lo 0,5% sul fatturato LCC). Il volantino ha acquistato molta importanza. A conferma di ciò una recente indagine condotta sul consumatore evidenzia che l’87% degli intervistati dichiarano di essere più interessati rispetto al passato al volantino promozionale quando fanno la spesa. Come dicevamo prima,sembra quasi che il ricorso inarrestabile alle promozioni abbia generato un circolo vizioso difficile da interrompere. Vizioso perché il consumatore si assuefa’ a mano a mano ad un livello promozionale sempre maggiore, costringendo la filiera ad aumentarlo sempre più per renderlo appetibile. Ciò è dimostrato anche da un’indagine effettuata a metà del 2013 su 19 insegne italiane, da cui emerge che per la maggior parte di esse “la convenienza” è un valore molto importante che il consumatore si aspetta di trovare, ma sul quale al tempo stesso egli si dichiara insoddisfatto, nonostante i numeri ci dicano che le promozioni continuano a crescere. Inoltre questo ricorso pesante alla leva promozionale rischia di stravolgere il tentativo di garantire all’interno di ciascuna categoria merceologica un’offerta assortimentale e di prezzo strutturata, riconoscibile e al tempo stesso atta a soddisfare le diverse esigenze dei clienti, grazie alla presenza dei prodotti top di gamma insieme ai prodotti con un posizionamento più di primo prezzo o ai prodotti di marca del distributore, che solitamente rappresentano la scelta di qualità ma con un prezzo inferiore a quello del leader di categoria. Nelle categorie merceologiche che rappresentano oltre metà del fatturato (Ipermercati+ Supermercati+LSP), a causa della forte attività promozionale, i prodotti a marchio insegna risultano avere un posizionamento di prezzo superiore a quello dell’industria di marca. L’efficacia della leva Questa enorme mole di investimenti, e le conseguenze non sempre positive, che hanno spinto molte aziende a trasferire risorse precedentemente dedicate ad altre leve di marketing, obbligano tutti a ripensare l’utilizzo della leva promozionale per il futuro. Le promozioni riducono il margine per la filiera, tuttavia il saldo complessivo in termini di vendite è negativo. Stiamo parlando di circa 1 miliardo di Euro nel 2012-2013, pari ad una mancato apporto di crescita al giro d’affari del comparto attorno al punto percentuale. Questa inefficienza intrinseca al sistema è un fattore già presente in passato, che la crisi (a partire dal 2009), ha enfatizzato. Quali sono dunque le principali problematiche legate all’utilizzo della leva promozionale? Dei recenti studi di IRI individuano principalmente alcune voci: Eccessiva pressione promozionale Elevata aggressività dell’HiLow Omologazione e Mix non equilibrato Frequenza ravvicinata degli eventi promozionali Scarsa sinergia con la pubblicità Infine non bisogna dimenticare che l’elemento che determina il successo o l’insuccesso delle attività promozionali è il consumatore. E’ un soggetto che tende inevitabilmente a percepire la bontà e l’appeal di un’offerta di convenienza anche in funzione di dove esso ne viene esposto, ovvero nel negozio. E da questo punto di vista anche la capacità dei distributori di veicolare nel modo migliore le offerte promozionali è inevitabilmente un fattore critico. Occorre oggi puntare alla distinzione in ogni attività che si 5 WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? pianifica, è fondamentale che i consumatori percepiscano le offerte sempre come un evento dotato di una peculiarità. Inoltre è opportuno non abusare della leva per non correre il rischio di erodere i margini di Industria e Distribuzione. Alcuni distributori sviluppano tecniche promozionali diverse Sicuramente già oggi i distributori stanno sviluppando meccaniche promozionali diverse, con obiettivi che vanno oltre al mero push tattico sulle vendite di breve periodo. Parliamo, ad esempio, dei buoni sconto sul riacquisto, grazie ai quali i distributori si pongono obiettivi strategici di customer retention, cercando di fidelizzare il consumatore al riacquisto nello stesso punto vendita. Inoltre, parliamo di buoni sconto non su uno specifico prodotto, ma relativi ad un intero reparto. Questo non solo in occasione di particolari eventi stagionali. L’obiettivo è quello di cercare di sviluppare reparti considerati strategici da parte del distributore. Oppure la possibilità per il consumatore di scegliere i prodotti su cui verrà applicato il buono sconto ricevuto. «su misura», in una logica di spiccato customer marketing. Ma si può fare di più ed è compito di Industria e Distribuzione rivedere la leva promozionale. In un contesto dove i ricavi complessivi LCC sono in calo, è evidente che non cogliere opportunità di crescita costituisce un problema. Alcuni distributori sviluppano tecniche promozionali diverse I retailer propongono sempre più promozioni dedicate, in alcuni casi interi volantini che hanno come soggetto la marca del distributore, con l’obiettivo di fidelizzare il consumatore alla propria marca commerciale. Infine, sempre di più vediamo situazioni dove al consumatore sono proposte promozioni fatte 6 WHITE PAPER Le promozioni nel Largo Consumo Un circolo vizioso inarrestabile? Conclusioni Benchè la leva promozionale abbia rappresentato lo strumento principe per sostenere i volumi in un periodo difficoltoso come quello che abbiamo recentemente affrontato, il rischio che lo strumento si riveli poco efficace, soprattutto nel lungo termine, senza dubbio esiste. A fronte di una pressione di circa il 27%, infatti, il ritorno economico non è altrettanto elevato ed i margini ne risentono. Questo perché il consumatore è diverso, più infedele e tecnologicamente equipaggiato per confrontare e quindi selezionare l’offerta a volantino. L’imperativo odierno è quello di puntare alla distinzione, è fondamentale che i consumatori percepiscano le offerte sempre come un evento dotato di una peculiarità. Per questo occorre che ogni promozione venga mirata ad un target ben preciso. Sparare nel mucchio, oggi più che mai, è solo un dispendio inutile di risorse, tempo e immagine del brand. L’imperativo dunque è personalizzazione e non massificazione. È per questo, infatti, che anche le nuove tecnologie basate sull’engagement possono essere degli utili strumenti per customizzare l’approccio promozionale. Inoltre è opportuno che Industria di Marca e Grande Distribuzione adottino strumenti in grado di misurare scientificamente il ritorno delle operazioni promozionali. Devono cioè investire in strumenti analitici che non si limitino a leggere il passato in modo aggregato, ma che siano in grado di ricavare dal passato le informazioni necessarie a valutare i risultati promozionali non solo sui singoli prodotti ma tenendo conto di tutti gli effetti incrociati che una promozione su un prodotto genera sugli altri prodotti che compongono la categoria merceologica. Solo in questo modo si potrà riuscire a garantire un’offerta in linea con le aspettative del consumatore con la chiarezza che egli pretende, ed al tempo stesso dei risultati accettabili dal punto di vista economico. Definizione ottimale delle promozioni per la crescita di Industria e Distribuzione La sfida Oltre la metà degli investimenti di un cliente operante nel mercato dei cereali erano assorbiti dalle promozioni rivolte ai consumatori. Era necessario conoscere meglio la modalità di implementazione da parte della distribuzione di queste attività e il tasso di phasing in e out per determinare le vendite incrementali e quindi il ROI. Questo anche per definire un benchmark per la pianificazione di attività future. La soluzione Per isolare l’impatto delle promozioni, sono state utilizzate delle analisi IRI Store Group Profiler basate su dati audit a livello di negozio. Le analisi sono state condotte sui fattori di prezzo, advertising, promozioni , stagionalità, etc. I risultati Il cliente ha selezionato le promozioni di prodotto/consumatore per la fase successiva dell’analisi; ha determinato quale execution portasse i maggiori volumi; inoltre ha condiviso le informazioni raccolte con le consociate in Europa per dare indicazioni sulla prossima strategia promozionale e supportare le argomentazioni con il trade in ottica win win per entrambe le controparti. 7 WHITE PAPER Le promozioni Consumo Fonti utilizzate nel perLargo lo studio Un circolo vizioso inarrestabile? • Questo Studio contiene dati provenienti dal servizio IRI InfoScan Census ® sull’andamento delle promozioni nel canale moderno. Il periodo si riferisce all’anno 2013 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. I canali considerati sono quello degli Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo, Drugstore nel totale Italia. • Per avere maggiori informazioni sull’anadmento di prezzi e promozioni o su altre tematiche rilevanti del settore del Largo Consumo contatta il tuo account IRI di riferimento o scrivi a: [email protected] IRI. IRI è leader mondiale nella fornitura di informazioni sui mercati del Largo Consumo e sullo shopper, nelle analisi predittive e nella generazione di insight strumentali alla presa di decisioni. IRI è in grado di supportare la crescita dei suoi Clienti individuando l’impatto che i diversi fattori competitivi e di mercato possono avere sulle performance di aziende di largo consumo e distribuzione. Contribuiamo al successo del vostro futuro : IRIworldwide.it Via dei Missaglia 97, 20142 Milano, T +39 02 52579 1 Via Erminio Spalla 41, 00142 Roma, T +39 06 5195961 Copyright © 2014 Information Resources, Inc. (IRI). All rights reserved. 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