La protezione dal rumore ambientale: architettura urbana
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La protezione dal rumore ambientale: architettura urbana
Il rumore ambientale Fisica Tecnica Corso di Laurea in Ingegneria dei trasporti Prof. Gianfranco Cellai Premessa I programmi di protezione dall’inquinamento acustico ambientale sono stati definiti con l’emanazione della L. 447/95. Gli obiettivi sono la protezione del rumore in ambiente esterno ed interno. Essa si occupa : • della progettazione di nuove aree residenziali ed industriali, autostrade, aeroporti, ecc. imponendo le valutazioni d’impatto (sorgenti) e clima acustico (ricettori); • del controllo sull’osservanza dei limiti imposti alle sorgenti di rumore (quali impianti industriali, complessi commerciali, aeroporti, autostrade, reti ferroviarie, ecc) ; • della pianificazione urbanistica che deve essere integrata con la classificazione acustica del territorio. Analisi del disturbo e azioni di contenimento Lo studio dei fenomeni legati alla generazione e propagazione del suono si esplica mediante le seguenti azioni: 1- analisi a livello ambientale (sorgenti esterne); 2- analisi a livello edilizio (sorgenti esterne ed interne); 3- analisi della risposta dell’orecchio umano alle sollecitazioni sonore (acustica psicofisica); 4- analisi del livello di disturbo provocato dal rumore e sulla conseguente tollerabilità o meno; 5- azioni di controllo effettuate nell’ordine sulla sorgente, sul percorso di propagazione e sul ricettore. Quando un suono è percepito come fastidioso si parla di rumore. rumore Tipologia del rumore Quando si misura il rumore, dobbiamo riconoscerne il tipo, in modo da scegliere i parametri da misurare, la strumentazione da impiegare e la durata della misura. Si distinguono diversi tipi di rumore: Rumore di tipo continuo: es. industrie, macchinari, ecc. Rumore intermittente: es. velivoli, veicoli, ecc. Correzioni alle misure di pressione sonora (Decreto 16/3/98) Componenti impulsive Evento ripetitivo; Differenza tra LAImax e LASmax superiore a 6 dB; Durata dell’evento a -10 dB dal valore LAFmax inferiore a 1 s. Correzione KI = + 3 dB Componenti tonali Livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti di almeno 5 dB. Correzione KT = + 3 dB Componenti in bassa frequenza Presenza di componenti tonali nell’intervallo di frequenze compreso fra 20 Hz e 200 Hz, esclusivamente nel tempo di riferimento notturno. Correzione KB = + 3 dB > 5 dB La propagazione del rumore I fattori più importanti che influenzano la propagazione del rumore sono: • Tipo di sorgente (puntiforme o lineare) • Distanza dalla sorgente • Assorbimento acustico atmosferico • Vento • Temperatura e gradiente termico • Ostacoli come barriere o fabbricati • Assorbimento del suolo • Riflessioni • Umidità • Precipitazioni Tipi di sorgente Sorgente puntiforme Se le dimensioni di una sorgente sono piccole, in confronto alla distanza dell’ascoltatore, questa è chiamata sorgente puntiforme. La pressione sonora si propaga in modo sferico, cosicché il livello sonoro è lo stesso per tutti i punti posti alla stessa distanza dalla sorgente. Sorgente lineare Può essere una sorgente unica, come una conduttura, oppure può essere composta da molte sorgenti puntiformi che funzionano simultaneamente, come un flusso di veicoli su una strada ad alto scorrimento. Il livello sonoro si propaga in modo cilindrico così il livello di pressione sonora è lo stesso in tutti i punti posti alla stessa distanza dalla linea. Propagazione in campo libero: sorgente puntiforme nello spazio In un punto, posto a distanza r (m) da una sorgente puntiforme omnidirezionale, il livello di pressione sonora è desumibile dalla potenza sonora con la seguente relazione: Lp = Lw - 10 lg 4 π r² = Lw - 20 lg r - 11 Al raddoppiare della distanza r il livello sonoro si riduce di 6 dB (dB) Propagazione in campo libero: sorgente appoggiata al suolo Lp = Lw - 10 lg 2 π r² = Lw - 20 lg r - 8 (dB) Il termine 10lg n π r² delle suddette relazioni prende la denominazione di attenuazione per divergenza d’onda Adiv, ed esprime il fatto che l’energia sonora si distribuisce su di un fronte d’onda avente superficie che aumenta con la distanza. Al raddoppiare della distanza r il livello sonoro si riduce di 6 dB Propagazione in campo libero: sorgente lineare Lp = Lw - 10 lg π r = Lw - 10 lg r - 5 (dB) Al raddoppiare della distanza r il livello sonoro si riduce di 3 dB Esercizio In campo emisferico, si calcoli Lp ad una distanza di 10 che emette con una potenza di Lw = 60 dB: m da una sorgente Lp = Lw - 20 lg r - 8 = 60 – 20 – 8 = 32 dB Calcolare poi il livello di pressione sonora a 20 m: Lp = Lw - 20 lg r - 8 = 60 – 26 – 8 = 26 dB Si conferma pertanto che al raddoppio della distanza si ha una riduzione di 6 dB. Conoscendo il livello di pressione sonora Lp1 ad una distanza r1 dalla sorgente possiamo calcolare il livello Lp2 alla distanza r2 senza bisogno di conoscere la potenza sonora della sorgente stessa : Lp1 – Lp2 = 20 lg r2 – 20 lg r1 = 20 lg r2 / r1 Con riferimento all’esempio suddetto si ha: Lp20m = Lp10m – (20 lg r2 / r1) = 32 – (20 lg 20/10) = 32 - 6 = 26 dB c.v.d. La propagazione sonora Problematiche e metodi di calcolo differenti per: • Ambiente interni: campo sonoro diffuso ⇒ importanza delle riflessioni sonore multiple •Ambiente esterni: campo libero ⇒ importanza degli effetti di attenuazione Il campo sonoro Nella realtà occorre considerare che il campo sonoro può essere modificato da ostacoli (barriere naturali e artificiali), da superfici riflettenti quali il terreno, gli edifici, dal vento e da fenomeni meteorologici (pioggia, neve, nebbia), ecc. Incremento della pressione sonora in facciata Punti interessati dalle riflessioni della facciata A causa delle riflessioni in prossimità della facciata si possono avere incrementi sensibili dei livelli sonori: ad esempio un raddoppio di pressione provoca un incremento di 6 dB. Le rilevazioni per rumore da traffico stradale e ferroviario vengono eseguite di prassi ad 1 m di distanza e ad una altezza di 4 m. Direttività della sorgente La sorgente sonora può trovarsi in una posizione tale che l’emissione avvenga in porzioni ristrette dello spazio (metà emisfero, ¼ di emisfero, ecc.). Tale situazione è rappresentata dalla direttività Q della sorgente sonora espressa dall’indice di direttività Dθ Q Dθ Dθ = 10 lg Q Attenuazioni In pratica : Lp = Lw - Adiv + Dθ - A (dB) Dove A è il termine di attenuazione che raggruppa le attenuazioni: Lp = (LW - Adiv + Dθ) -Aatm - Aground - Ascreen - Amisc (dB) in cui: Adiv = attenuazione per divergenza d’onda (dB) ; Aatm = attenuazione per assorbimento dell’aria (dB); Aground = attenuazione per «effetto suolo» (dB); Ascreen = attenuazione per presenza di barriere (dB); Amisc = attenuazione per altri effetti (presenza di edifici o di vegetazione, gradiente termici, vento, ecc.) (dB). Principali sorgenti di rumore treni auto Tipici spettri di rumore da traffico: si rileva come il contenuto energetico sia elevato alle basse frequenze e dipenda dal tipo di veicoli Il rumore delle strade In campo libero, in assenza di ostacoli e fino a distanze di 200 m, si può usare la seguente relazione per calcolare il livello di rumore immesso LAeq : LAeq = 0,21 v + 10,2 log (QVL + 6 QVP) – 13,9 log d + 49, 5 (dBA) dove : v = velocità media dei veicoli (km/h) QVL = flusso dei veicoli leggeri (n° veicoli/h) QVP = flusso dei veicoli pesanti (n° veicoli/h) 6 = costante moltiplicativa che equipara 1 veicolo pesante a 6 veicoli leggeri d = distanza dal bordo strada (m) Se anziché trovarci in campo libero fossimo in presenza di edifici che delimitano la strada, la presenza delle riflessioni determina un incremento dei livelli sonori. Riflessioni Il tipo di riflessione delle onde sonore incidenti su una superficie può essere di tipo speculare, diffuso o misto in funzione del rapporto tra: lunghezza d’onda λ/a dimensione delle asperità. λ/a >> 1 λ/a ≅ 1 α α riflessione speculare riflessione mista riflessione diffusa Quando le asperità della superficie hanno una dimensione confrontabile con quella della lunghezza d’onda incidente, la riflessione è di tipo diffuso e viceversa speculare (la più comune). Normalmente le modanature in rilievo di una facciata di un edificio possono rendere la stessa diffondente a frequenze medio alte e speculare a quelle basse (dove il contenuto energetico è maggiore. Metodo delle sorgenti immagine R L pri n ⎛ L pd L p = 10 lg⎜10 10 + ∑10 10 ⎜ i =1 ⎝ S’ S ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ S’’ Lpd = livello di pressione dovuto alla propagazione diretta da sorgente a ricevitore; Lpri = livello di pressione dovuto alle onde riflesse dalla i esima superficie riflettente (α = coefficiente di assorbimento) Lpd = LW – 20lg(rd) – 11 (dB) Lpri = Lw – 20lg(ri) +10lg(1-α) – 11 (dB) Riflessioni di edifici Influenza della forma della facciata sulla diffusione del campo sonoro 70 60 50 40 30 20 10 0 16 31.5 63 125 250 500 Influenza delle riflessioni sui livelli sonori nelle parti alte di edifici 1k 2k 4k 8k 16 k Esempi dell’influenza delle facciate Esempi dell’influenza delle facciate Livelli sonori in facciata L’effetto della facciata è espresso dal valore ΔLfs (dB) funzione della forma, di h e αw. L’effetto della forma della facciata può essere sia positivo (valore ΔLfs > 0) che negativo (valore ΔLfs < 0): tale valore è sommato o sottratto all’isolamento acustico della facciata . L’effetto positivo è dovuto alla protezione dei componenti di facciata in aggetto (balconi, ballatoi, logge, ecc.) rispetto alla facciata piana. L’effetto negativo è dovuto alle maggiori riflessioni e al campo sonoro che potrebbe essere considerato riverberante quando questi elementi formano una chiusura parziale intorno alla facciata piana. Fattori correttivi ΔLfs (dB) Il rumore dei treni E’ possibile calcolare il LAeq a partire dalla determinazione del livello massimo LAX, associato al passaggio di un singolo treno, secondo la seguente relazione: LAeq = LAX – 10 log 3600 = LAX – 35,5 (dBA) Per il passaggio di N treni eguali in 1 ora si avrà: LAeq N = LAeq + 10 log N (dBA) Il valore LAX è dato dalla seguente espressione: LAX = Ldmax + 10 log [(3,6 l/v)+ (6d/100)] (dBA) v (km/h) velocità del treno, l (m) lunghezza del convoglio, d (m) distanza ricettore-asse ferrovia Ldmax = Lmax25 – K log (d/25) (dBA) K = 12 per treni lunghi (propagazione cilindrica perfetta K=10) e K=17 per treni corti (propagazione sferica perfetta, ad es. passaggio di sola motrice, K = 20), Lmax25 valore massimo di rumorosità rilevato convenzionalmente a 25 m Lmax25 = 30 log v + 28 (dBA) treni più rumorosi Lmax25 = 40 log v - 4 (dBA) treni meno rumorosi Esercizio Fonogramma di passaggio di un treno a 25 m Lmax25= 84 dBA Treno con V = 100 km/h l = 150 m d = 100 m K = 12 Ldmax = Lmax25 – K lg (d/25) = 84 – 12 lg (100/25) = 68.0 dBA LAX = Ldmax + 10 lg [(3,6 l/v)+ (6d/100)] = 68 + [10 lg (5,4 + 6)] = 79.0 dBA LAeq = LAX – 35.5 (dBA) = 79.0 – 35.5 = 43,5 dBA Livello di rumore a 100 m di distanza Le protezioni passive Le protezioni passive agiscono sulla via di propagazione o sul ricettore. Per gli interventi sulla via di propagazione si hanno: • barriere acustiche (le più efficaci in assoluto), • allontanamento dalle strade; • forma urbana. Per gli interventi sui ricettori si interviene: • sulla forma degli edifici; • sui requisiti acustici di facciata (isolamento). Barriere vegetali b. 3.3.3.1 Lato strada Barriere artificiali Per una barriera è sufficiente una massa superficiale di 20 kg/m² diffrazione Legenda : 1- onda diretta, 2- onda diffratta, 3- onda trasmessa, 4- onda riflessa dal suolo e successivamente diffratta, 5- onda diffratta e successivamente riflessa, 6- onda assorbita, 7- onda riflessa. Efficacia della barriera Altezza efficace Attenuazione in funzione di h/λ e dell’angolo di diffrazione φ Nella pratica l’attenuazione globale attesa non supera circa 10 dB e può essere migliorata di alcuni dB con pareti fonoassorbenti ed elementi antidiffrattivi. Lunghezza della barriera La lunghezza minima della barriera Lmin è data da ( fonte EMPA): Lmin = K x D (m) dove D è la distanza barriera ricettore R, e K è desumibile dal grafico in funzione dell’attenuazione Δ di progetto della barriera. Lmin D R Ad es. per una attenuazione di 10 dB con D = 10 m K = 4,5 da cui Lmin = 4,5 x 10 = 45 m K Esempi di barriere Barriera normale in elementi trasparenti tipo plexigas o in policarbonato antidiffrazione Barriera fonoassorbente con elemento antidiffrattivo Distanze edificabili dalla strada: limite 60 dBA 60 dBA Livelli < 60 dBA 37 m 12 m Livelli < 60 dBA 15 m Livelli < 60 dBA La forma degli edifici Allontanamento dalla strada: scaglionamento in altezza Dall’esame dei valori tabulati ΔLfs tale soluzione mostra riduzioni dei livelli sonori in facciata fino a 7 dB. La forma urbana Allontanamento dalla strada: inserimento di aree a verde attenuazione per divergenza sonora e schermi vegetali - 3 dB ad ogni raddoppio della distanza dalla sorgente lineare stradale Schermatura Schermatura di edifici mediante scarpate naturali o riporti di terra. Attenuazione fino a 10 dB Uso di terrapieni in funzione di “barriera acustica” Zona poco schermata Zona molto schermata Attenuazione superiore anche a 10 dB Schermatura di edifici residenziali in funzione dell’altezza Edificio basso = miglior protezione Edificio alto = peggior protezione no residenze Gli edifici bassi a), sono i più facili da proteggere mediante barriere o terrapieni; un opportuno scaglionamento in altezza tipo b) è quindi funzionale alla protezione acustica; in alternativa la soluzione c) prevede di costruire prospiciente alla strada edifici meno sensibili al rumore (non residenziali), in grado di schermare gli edifici residenziali, o altri ricettori sensibili (scuole, ospedali ecc.). Schermatura di edifici residenziali Circa 10 dB Circa 10 dB Totale – 20 dB Schermatura di edifici residenziali Attenuazione superiore anche a 20 dB NO SI Soluzione a) non corretta perchè le abitazioni sono esposte direttamente al rumore da traffico della via principale; Soluzione b) corretta perchè a parità di volumetria costruita, la diversa collocazione di negozi, garages, magazzini consente a quest’ultimi di costituire una barriera al rumore del traffico per le abitazioni Schermatura e sfalsamento a gradoni di insediamento residenziale Attenuazione superiore anche a 20 dB La forma delle strade: moderazione del traffico e arredo urbano Realizzazione di strade locali (v = 30 km/h) area pedonale disassamento Attenuazione ottenuta limitando gli accessi e la velocità Strade locali con parcheggi Realizzazione di strade locali (v = 30 km/h) area pedonale disassamento parcheggio Attenuazione ottenuta limitando gli accessi e la velocità Strade locali con parcheggi e arredo area pedonale con sosta parcheggio arredo attraversamenti Restringimenti puntuali della carreggiata attraversamenti Attenuazione ottenuta limitando la velocità Restringimenti puntuali della carreggiata Attenuazione ottenuta limitando la velocità Restringimento strada locale a senso unico area pedonale con sosta Piste Ciclabili Barriera acustica Separazione netta cicli Separazione netta degli usi dello spazio pubblico pedoni Barriere in città Protezione di fabbricati mediante barriere stradali e alberature Protezione di edifici e piste ciclabili mediante barriere stradali e alberature Esempio di biomuro - 20 dB Interventi sulla tipologia edilizia La normativa nazionale • Legge n. 447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” • DPCM 14.11.97 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” • DM 31.10.97 “Metodologia di misura del rumore aeroportuale” • DPCM 18.11.98 “Regolamento recante norme di esecuzione dell’articolo 11 Legge 26.10.95 n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario” • DM 29.11.00 “Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore” DPR 30.03.04 n°142 “Regolamento in materia di inquinamento acustico derivante da traffico stradale” Atti di indirizzo ANPA “Linee guida per l’elaborazione di piani comunali di risanamento acustico” - Roma 1998 Ministero dell’Ambiente -S.I.A.R. - “Linee Guida per la zonizzazione del territorio comunale - ” Roma 1997 La normativa regionale • Regione Toscana -Legge regionale 1.12.1998 n°89 “Norme in materia di inquinamento acustico” • Regione Toscana – Deliberazione G.R. 13.07.1999 n°788 “Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell’art.12,comma 2 e 3 della L.R. n°89/98” • Regione Toscana – Deliberazione C.R.T. 22.02.2000 n°77 “Definizione dei criteri e degli indirizzi della pianificazione degli enti locali ai sensi dell’art.2 della L.R. n°89/98” • Regione Toscana – Deliberazione C.R.T. 22.02.2000 n°77-Circolare applicativa Regione Toscana -Legge regionale 29.11.2004 n°67 “Modifiche alla L.R. 89/98” DPCM 14.11.97 Il piano di classificazione acustica Tabella II CLASSE Classificazione del territorio comunale (art.1 DPCM 14.11.97) DESCRIZIONE Aree particolarmente protette: aree nelle quali la quiete rappresenta un I II III IV V VI elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali Aree di tipo misto : aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici Aree di intensa attività umana - aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. Aree prevalentemente industriali - aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. Aree esclusivamente industriali - aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. Tabella III . Compatibilità tra classe di zona , popolazione, traffico e attività. parametri Classe di zona I II III IV V VI 1 solo rurale, bassa densità media densità alta densità bassa densità no popolazione centri di particolare interesse storico urbanistico no no si solo locale in prevalenza locale locale e di transito att. commerciali att.artigianali5 no4 no4 bassa densità no4 piccola industria6 media/grande industria6 no no no no attività rurali con macchine operatrici traffico veicolare 1 si3 intenso, aree in prossimità di autostrade e ferrovie media densità alta densità bassa densità media/alta densità no bassa densità no no no no intenso intenso si si si2 si2 si si si si Valori limite Secondo il DPCM 14/11/97 (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore) ¾ valori limite di emissione: valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa; ¾ valori limite di immissione: valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori; si distinguono in: ¾ Valori limite assoluti di immissione (non si applicano alle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali, all'interno delle rispettive fasce di pertinenza); ¾ Valori limite differenziali di immissione. Tabella IV Valori limite assoluti di immissione (dBA) Tempi di riferimento Classi Diurno (6-22) Notturno (22-6) I II III IV V VI 50 55 60 65 70 70 40 45 50 55 60 70 Tabella VI Valori di attenzione LeqA riferiti a 1 ora Tempi di riferimento Classi Diurno (6-22) Notturno (22-6) I II III IV V VI 60 65 70 75 80 80 45 50 55 60 65 75 Tabella V Valori limite di emissione (dBA) Tempi di riferimento Diurno (6-22) Notturno (22-6) Classi I II III IV V VI 45 50 55 60 65 65 35 40 45 50 55 65 Tabella VII Valori di qualità (dBA) Tempi di riferimento Classi I II III IV V VI Diurno (6-22) Notturno (22-6) 47 52 57 62 67 70 37 42 47 52 57 70 Valutazione del disturbo e delle prestazioni acustiche Valutazione del disturbo : unità di misura LpA dBA Legge di massa R (dB) Valutazione delle prestazioni : unità di misura Lp dB +9 dB/ottava + 6 dB/ottava -6 dB/ottava coincidenza risonanze f (Hz) Disturbo e periodi di riferimento Ai fini della valutazione del disturbo occorre distinguere anche l’arco temporale degli eventi sonori stabilito per legge (DM 16.03.98). Ad esempio il periodo notturno è più critico. Per il rumore ambientale il D.lvo 194/05 individua tre periodi di riferimento: 1) periodo diurno: dalle 06.00 alle 20.00; descrittore Lday (dBA) 2) periodo serale: dalle 20.00 alle 22.00; descrittore Levening (dBA) 3) periodo notturno: dalle 22.00 alle 06.00; descrittore Lnight (dBA) Il descrittore acustico complessivo è il livello giorno-sera-notte Lden Durata dei livelli di esposizione LAeq = 10 lg (Σ Ti ⋅10 LPi /10)/T = 10 lg [(1 ⋅ 1010 + 7 ⋅ 107) /8] = 91 dBA Criterio differenziale Se la differenza tra il livello di rumore con sorgente sonora attiva (rumore ambientale) meno il livello di rumore con sorgente disattivata (rumore di fondo), è minore a 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno il rumore è accettabile. Tali valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi: • se il rumore è prodotto da infrastrutture di trasporto; • se il rumore è prodotto da impianti fissi dell’edificio adibiti ad uso comune ; • se il rumore è prodotto da attività non connesse con esigenze produttive, commerciali e professionali. • se il livello di rumore misurato nei locali disturbati, a finestre aperte, è inferiore a 50 dBA di giorno e 40 dBA di notte; • se il livello di rumore misurato nei locali disturbati, a finestre chiuse, è inferiore a 35 dBA di giorno e 25 dBA di notte. Esempio di PCCA La limitazione del rumore mediante la classificazione acustica del territorio: Per ogni zona sono imposti i limiti seguenti Tabella IV Valori limite assoluti di immissione (dBA) Tempi di riferimento Classi Diurno (6-22) Notturno (22-6) I II III IV V VI 50 55 60 65 70 70 40 45 50 55 60 70 Tabella VI Valori di attenzione LeqA riferiti a 1 ora Tempi di riferimento Classi Diurno (6-22) Notturno (22-6) I II III IV V VI 60 65 70 75 80 80 45 50 55 60 65 75 Tabella V Valori limite di emissione (dBA) Tempi di riferimento Diurno (6-22) Notturno (22-6) Classi I II III IV V VI 45 50 55 60 65 65 35 40 45 50 55 65 Tabella VII Valori di qualità (dBA) Tempi di riferimento Classi I II III IV V VI Diurno (6-22) Notturno (22-6) 47 52 57 62 67 70 37 42 47 52 57 70 Documentazione necessaria al rilascio di concessioni edilizie o di autorizzazione all’esercizio di attività L. 447/95 – art. 8. VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO per la realizzazione, la modifica o il potenziamento di: a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti; b) strade di tipo A, B, C, D, E e F c) discoteche; d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi; e) impianti sportivi e ricreativi; f) ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia. VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO per la realizzazione di: a) scuole e asili nido; b) ospedali; c) case di cura e di riposo; d) parchi pubblici urbani ed extraurbani; e) nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui sopra. Valutazione di impatto acustico struttura ¾ Descrizione della classificazione acustica del territorio su cui si localizza l’attività o l’impianto oggetto di valutazione e delle aree comunque interessate significativamente dalla sua rumorosità; ¾ Planimetria fedele alla situazione attuale delle zone di potenziale influenza della sorgente (e comunque l’individuazione delle abitazioni più vicine e di quelle potenzialmente più disturbate); ¾Descrizione delle principali sorgenti di emissione sonora che ne individui la localizzazione, le connessioni strutturali col resto dell’edificio, le diverse modalità ed orari di funzionamento, i livelli sonori prodotti nelle zone di potenziale influenza ovvero l’irrilevanza delle loro immissioni sonore rispetto ai limiti; ¾ Confronto tra le emissioni dell’impianto od attività e gli eventuali limiti di emissione previsti. Valutazione d’impatto acustico Calcolo dei livelli sonori ai ricettori (sorgenti dentro un edificio che emettono fuori dall’edificio) • • • • • • Definizione delle caratteristiche emissive delle sorgenti; calcolo del campo sonoro all'interno dell'edificio che le racchiude; individuazione dei ricettori; calcolo della trasmissione all'esterno dell'edificio attraverso i vari percorsi possibili; calcolo della propagazione dal confine dell'edificio ai ricettori, comprendendo l'effetto di eventuali ostacoli. somma alla rumorosità già presente nell'area. E’ possibile riferirsi alla norma EN 12354-4 Schema della procedura Acquisizione dati territorio (*) Acquisizione dati sorgente Calcolo ante mitigazione (*) Interfacce sistemi CAD Calibrazione (**) (**) Confronto dati misure No Correzioni dati input Si Inserimento barriera (l, h) Calcolo post mitigazione Target raggiunto No Modificazione parametri (l, h) Si Presentazione risultati Valutazione d’impatto acustico di singole sorgenti sonore Definizione del modello geometrico Individuazione delle sorgenti e dei ricettori sensibili pianta alla quota delle sorgenti 85dBA Analisi delle emissioni sonore senza interventi di attenuazione 80dBA 75dBA 70dBA 65dBA 60dBA 55dBA 50dBA 45dBA 40dBA 35dBA Emissione sonora in dBA Stato attuale(vista in sezione) 30dBA 85dBA 25dBA 80dBA 75dBA 70dBA 65dBA 60dBA pianta alla quota dei ricettori 55dBA 50dBA 85dBA 80dBA 45dBA 75dBA 40dBA 70dBA 35dBA 65dBA 30dBA 60dBA 55dBA 25dBA 50dBA 45dBA 40dBA 35dBA 30dBA 25dBA Analisi delle emissioni sonore dopo l’intervento di attenuazione (barriere acustiche in copertura) 30.00 pianta alla quota dei ricettori con barriere 85dBA 90.00 Emissione sonora in dBA Con barriere (vista in sezione) 80dBA 85dBA 80dBA 75dBA 80.00 70dBA 75dBA 60dBA 65dBA 20.00 65dBA 70.00 70dBA 55dBA 60.00 60dBA 10.00 50dBA 55dBA 45dBA 50.00 40dBA 50dBA 0.00 10.00 20.00 30.00 40.00 50.00 60.00 70.00 80.00 90.00 100.00 35dBA 40.00 45dBA 30dBA 40dBA -10.00 35dBA 0.00 10.00 20.00 30.00 40.00 50.00 60.00 70.00 80.00 25dBA 30dBA stato attuale 25dBA Emissione sonora in dBA Stato attuale(vista in sezione) 85dBA 80dBA 85dBA 75dBA 80dBA 70dBA 75dBA 65dBA 70dBA 65dBA 60dBA 60dBA 55dBA 55dBA 50dBA 50dBA 45dBA 45dBA 40dBA 40dBA 35dBA 35dBA 30dBA 25dBA 30dBA 25dBA Valutazione di impatto acustico Secondo esempio: tratto di ferrovia 53 53 50 53 50 53 50 57 53 61 R30 50 65 R17 68 53 R26 R19 57 R24 R23 R22 R42 50 R40 R41 R29 R25 R34 R33 R36 R38 R27 R20 R21 57 R47 R46 R32 R31 68 R2 53 R28 R18 R1 53 R45 65 R49 68 7272 61 57 R48 R37R43 R44 65 R52 R7 72 R5 R4 61 R50 R51 R16 57 61 R54 68 65 72 57 53 57 R8 R9 R10 68 R11 R12 R6 R15 R13 50 65 61 Curve isolivello in sezione Senza interventi di attenuazione 68 68 61 65 61 57 65 68 68 72 72 68 72 72 65 68 76 76 76 72 72 68 Curve isolivello in sezione Con intervento di attenuazione (barriera) 61 68 65 61 57 68 68 65 68 72 65 61 72 68 68 Barriera 72 65 76 61 76 72 57 68 Valutazione di clima acustico struttura ¾ Individuazione dell’area dove si localizza il progetto con individuazione delle principali sorgenti sonore; ¾ Determinazione del clima acustico presente prima della realizzazione dell’opera (mediante misure); ¾ Descrizione della classificazione acustica del territorio; ¾ Analisi delle modificazioni prodotte dalla realizzazione dell’opera sulle sorgenti sonore precedentemente individuate e sulla propagazione acustica verso i ricettori (inclusi gli effetti di schermo, riflessione e simili introdotti dalla realizzazione dell’insediamento stesso); ¾ Descrizione delle prestazioni di isolamento acustico verso i rumori esterni offerte dall’edificio oggetto di valutazione; ¾ Nel caso di superamento dei limiti di legge, analisi dei possibili interventi che consentirebbero di ricondurre i livelli sonori entro i limiti previsti o di ridurre l’entità del superamento. Valutazione di clima acustico Esempio le Strada stata Fabbrica Asilo nido Strada locale Individuazione dell’area e delle sorgenti sonore esistenti e previste ro Strada di p Linea ferroviaria getto Individuazione dei punti di misura del rumore Punto di misura 1 Foto del punto di misura Individuazione del punto di misura Periodo della misura 04/01/01 Ora della misura 09.20 – 10.00 Condizioni meteorologiche Coperto senza pioggia Livello equivalente (Leq) 59,5 dBA Livello massimo (LF,max) 79,4 dBA Livello minimo (LF,min ) 44,7 dBA Principale sorgente di rumore Traffico aereo e ferroviario Note: durante il periodo della misura è stato rilevato il passaggio di: 1 aereo in decollo; 1 aereo in atterraggio; 1 aereo in volo ad alta quota; 4 treni passeggeri. Il livello sonoro misurato è rappresentativo del livello equivalente diurno che sarà presente ai limiti dell’area, in prossimità del parcheggio dell’asilo nido, quindi nella zona più prossima alla ferrovia, nell’ipotesi che la viabilità di progetto non sarà interessata da significativo flusso di traffico. Valutazione del clima acustico futuro (diverse ipotesi) Tutte le sorgenti di rumore. Viabilità di progetto e strada locale: complessive 300 auto, 80 motocicli, alla velocità media di 0 - 30 km/h). Ferrovia: Leq = 72 dBA nel periodo diurno. Area industriale: due sorgenti con livello di potenza Lw = 100 dBA. Sola viabilità interna. Viabilità di progetto e strada locale potenziata: complessive 1.600 auto, 320 camion a due assi, 320 motocicli, alla velocità m edia di 30 - 50 km/h).