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Rumore: cinque Nikon a confronto
Test Rumore: cinque Nikon a confronto Il Centro Studi Progresso Fotografico ha messo a punto nuovi avanzati test che permettono un esame approfondito del rumore prodotto dalle fotocamere e di confrontare i valori misurati. In prova le Nikon D3s, D300s, D90, D5000 e D50. Affrontiamo in questo articolo uno dei problemi fondamentali nellʼevoluzione tecnologica della fotografia: il rumore. Se ai tempi della pellicola si parlava unicamente di grana, con lʼavvento dei sensori digitali bisogna fare i conti con molteplici forme di rumore, che contribuiscono a vari livelli al deterioramento dellʼimmagine. Possono dipendere dalle fluttuazioni nel flusso dei fotoni che raggiungono il sensore, nella loro conversione in corrente elettrica e quindi in valori digitali; anche lʼaumento della temperatura può 22 aumentare il rumore, anche se è una problematica che riguarda le riprese astronomiche. Nel box a parte approfondiamo tutti questi aspetti. Come misurare il rumore Misurare il rumore non è di per sé un compito difficile. Lo possiamo fare anche in Photoshop aprendo unʼimmagine scattata ad un soggetto di colore grigio uniforme, controllando in modalità istogramma la larghezza della curva a campana che appare (cioè la deviazione standard). Sarà ben evidente lʼaumento del rumore (ovvero della larghezza della campana) allʼaumentare della sensibilità impostata. Da qui ad ottenere dei valori numerici necessari per confrontare tra loro diverse fotocamere il passo è però piuttosto lungo. Le difficoltà La prima difficoltà consiste nella standardizzazione delle metodologie di ripresa, con lʼutilizzo di una sorgente luminosa estremamente controllata nellʼintensità e nella temperatura colore. Le norme ISO ci danno importanti suggerimenti per questo, ma appaiono carenti se lʼobiettivo non è quello di controllare la ripetitività nel funzionamento di un esemplare (operazione importantissima per il controllo di qualità durante la produzione) ma quello di confrontare tra loro fotocamere molto diverse. Nikon D3s Data: ottobre 2009 Dimensioni sensore: 23,9x36 mm Risoluzione: 12,1 Mpixel Immagine Raw: 2868x4320 pixel Dimensione pixel: 8,3 micron Conversione A/D: 14 bit Le interferenze “software” RUMORE E SENSIBILITA’ - D3s 100 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore misure effettuate sul grigio medio 94,3 80 70 60 66,9 50 50,1 40 30 35,7 20 24,7 ISO 2,7 102400 8,3 4,2 51200 12,2 I file Raw 6,2 25600 3200 1600 800 400 200 100 0 12800 17,4 10 6400 Segnale / rumore 90 RUMORE ED ESPOSIZIONE - D3s Quanto più alta è la curva tanto più basso è il rumore ISO 100 200 400 800 1600 3200 6400 12800 25600 51200 102400 Segnale / rumore 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 -6 -5 -4 -3 -2 -1 Sottoesposizione in diaframmi 0 LATITUDINE DI POSA IN LUCI E OMBRE - D3s con segnale / rumore maggiore di 8 8 2 OMBRE 3 51200 25600 12800 6400 102400 ISO 3200 1600 800 400 200 1 0 Una luce controllata Per mettere alla pari tutti i dispositivi da misurare abbiamo deciso di fornire delle quantità di luce fisse, e per la precisione le quantità di luce necessarie a produrre il grigio 18% alle sensibilità nominali. Per controllare con precisione la quantità di luce che giunge sul sensore, elemento questo fondamentale per la misura del rumore, lʼesposizione avviene senza obiettivo, tramite una sorgente estremamente controllata in intensità e temperatura colore, a 5200 K, con uno spettro il più possibile continuo. Per valutare il rumore parliamo di “rapporto segnale / rumore”: tanto più è elevato questo rapporto, tanto minore sarà il rumore nelle nostre immagini. Ma è possibile misurare il comportamento di una singola fotocamera e disporre di valori confrontabili con quelli di altre fotocamere? Eʼ proprio quanto siamo riusciti ad ottenere con i nuovi test ed i risultati sono riassunti in tre grafici. 5 4 Lʼunico mezzo per andare a guardare direttamente le prestazioni di una fotocamera, al netto di ogni elaborazione, è lʼutilizzo dei file Raw, che registrano solo i dati prodotti dal sensore. Non è però possibile fare questo utilizzando i programmi forniti dal produttore della fotocamera, a meno di non limitare il confronto a modelli di una sola marca. Proprio per questo motivo utilizziamo un software speciale che ci consente di ottenere unʼimmagine non demosaicizzata, in cui possiamo leggere la risposta di ogni singolo elemento sensibile prima dellʼinterpolazione. A questa immagine possiamo quindi applicare unʼelaborazione identica per tutte le fotocamere. La prova del rumore e i grafici LUCI 6 100 Latitudine di posa in EV 9 7 Le difficoltà derivano principalmente dalle innumerevoli possibilità di manipolazione dei segnali prodotti dal sensore attraverso strumenti software, sia da parte della fotocamera stessa nella conversione Jpeg, che da parte dei software di conversione, qualora utilizziamo delle immagini Raw. Se per esempio vogliamo confrontare due fotocamere e solo una di esse utilizza un filtro di riduzione del rumore, avremo dei risultati assolutamente inutilizzabili per un confronto. Tra gli elementi che vanno tenuti in considerazione possiamo citare la sensibilità ISO (quasi mai esattamente corrispondente ai valori dichiarati), il contrasto, lo sharpening, il bilanciamento del bianco ed il metodo di interpolazione per la demosaicizzazione. Rumore e sensibilità Eʼ noto che aumentando la sensibilità aumenta anche il rumore: 23 Nikon D90 Data: agosto 2008 Dimensioni sensore: 15,8x23,6 mm Risoluzione: 12,3 Mpixel Immagine: 2868x4310 pixel Dimensione pixel: 5,5 micron Conversione A/D: 12 bit RUMORE E SENSIBILITA’ - D90 100 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore misure effettuate sul grigio medio 90 Segnale / rumore 80 70 60 50 Questo grafico, di grande utilità, ci mostra la gamma dinamica disponibile ad ogni sensibilità, o in linguaggio più fotografico, la latitudine di posa. 4,9 Va precisato che mentre lʼestensione della gamma dinamica sulle alte luci è definita con precisione dal raggiungimento della satu6400 razione (ovvero quando il sensore raggiunge il suo segnale massimo), nelle ombre dobbiamo stabilire arbitrariamente un valore a seconda del livello di rumore che riteniamo accettabile. Noi abbiamo scelto un livello di segnale/rumore uguale a 8 (corrispondente a 9 db se il rumore è espresso in decibel), al quale le immagini risultano ancora di buona qualità. ISO Se si ritiene tollerabile un livello di rumore superiore ovviamente 100 la gamma dinamica si ampia. 26,7 20 18,8 10 13,0 7,8 0 100 200 400 800 ISO 1600 3200 RUMORE ED ESPOSIZIONE - D90 Quanto più alta è la curva tanto più basso è il rumore Segnale / rumore 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 200 400 800 1600 3200 6400 -6 -5 -4 -3 -2 -1 Sottoesposizione in diaframmi 0 LATITUDINE DI POSA IN LUCI E OMBRE - D90 con segnale / rumore maggiore di 8 LUCI 8 5 4 2 OMBRE Latitudine di posa in EV 9 3 100 Rumore, risoluzione e dimensioni del pixel La precisione di queste nuove misurazioni ci ha consentito di verificare sperimentalmente alcuni principi molto importanti. Eʼ opinione diffusa che, a parità di dimensioni, sensori dotati di alta risoluzione siano più rumorosi di quelli con un minor numero di pixel. Eʼ vero che il pixel piccolo riceve meno luce e quindi risulta effettivamente più rumoroso ma se andiamo a sommare il segnale prodotto da un gruppo di 4 pixel, e facciamo lo stesso per il loro rumore, ci accorgeremo che otteniamo un rapporto segnale/ rumore esattamente identico a quello di un grande pixel di area corrispondente a quella dei 4 pixel più piccoli. Eʼ esattamente quello che abbiamo fatto per confrontare macchine di risoluzione differente. Per sommare i pixel abbiamo eseguito un ricampionamento dellʼimmagine ad una risoluzione più bassa e nel caso delle Nikon in prova le abbiamo “portate” tutte a 6 Megapixel (3039x2014). I dati dei grafici mostrano che se mettiamo i due sensori in grado di produrre la stessa immagine alla stessa risoluzione le diverse dimensioni dei pixel non comportano la minima differenza nel rumore. Grande è bello 1 0 24 Eʼ altrettanto noto che quando si fotografa in luce scarsa il rumore tende ad aumentare; nellʼimmagine predominano infatti le zone scure e lì è facile rilevare la classica granulosità. Anche in questo caso abbiamo misurato come varia il rumore a mano a mano che la sotto-esposizione aumenta. Le singole curve corrispondono alle differenti sensibilità ed è evidente come impostando il massimo valore ISO si riesca a contenere la sotto-esposizione. Ma qui entra in gioco il rumore prodotto dallʼamplificazione del segnale per cui la curva relativa è giustamente sotto alle altre curve. Anche in questo caso il rumore è tanto più basso quanto più alti sono i valori delle curve. La latitudine di posa 36,8 30 6 Rumore ed esposizione 55,3 40 7 il grafico ci dice di quanto. Le colonne dellʼistogramma corrispondono al rapporto segnale / rumore per cui quanto più alta è la colonna tanto migliore è la qualità dʼimmagine (ovvero rumore contenuto). 200 400 800 ISO 1600 3200 6400 Questo non vuol dire che i pixel grandi non siano desiderabili, anzi sono il modo più sicuro per avere un basso rumore, perché in questo modo si catturano più fotoni; bisogna però ragionare non a livello di singolo pixel, ma di area di tutto il sensore. Nikon D300s Data: giugno 2009 Dimensioni sensore: 15,8x23,6 mm Risoluzione; 12,3 Mpixel Immagine: 2868x4320 pixel Dimensione pixel: 5,5 micron Conversione A/D: 14 bit RUMORE E SENSIBILITA’ - D300s 100 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore misure effettuate sul grigio medio Segnale / rumore 90 Il rumore di lettura (Read Noise) 80 70 60 50 49,2 40 30 35,0 20 24,5 17,4 10 11,9 0 100 200 400 800 ISO 1600 4,7 7,4 3200 6400 RUMORE ED ESPOSIZIONE - D300s Quanto più alta è la curva tanto più basso è il rumore ISO Segnale / rumore 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 200 400 800 1600 3200 6400 -6 -5 -4 -3 -2 -1 Sottoesposizione in diaframmi 0 LATITUDINE DI POSA IN LUCI E OMBRE - D300s con segnale / rumore maggiore di 8 I fotoni stimolano negli elementi sensibili del sensore lʼemissione di elettroni, uno per ogni fotone. Gli elettroni accumulati vengono poi convertiti in una tensione elettrica, amplificata in base allʼimpostazione ISO della fotocamera, e quindi convertita in un valore digitale attraverso un convertitore A/D analogico / digitale. Ognuno di questi 3 passaggi è soggetto a fluttuazioni nel segnale elettrico, ovvero a rumore. Esso dipende dalla qualità dei componenti della fotocamera e dalla velocità con cui il processo viene eseguito. Non si tratta di un rumore ugualmente distribuito nelle frequenze spaziali (o come si dice in gergo elettronico, non è un rumore bianco) ma in genere sono presenti bande (Binding Noise) o sequenze ripetitive (Pattern Noise) che risultano particolarmente riconoscibili dallʼocchio, e quindi più fastidiose di un rumore con distribuzione casuale (gaussiana). Il Pattern Noise è più frequente sui modelli meno recenti. Il Patter Noise può avere una componente che si ripete su tutte le immagini, il Fixed Pattern Noise, che può essere eliminato eseguendo la media di un certo numero di scatti identici. Il Read Noise è pressoché costante al variare dellʼesposizione e diventa rilevante solo a livelli di illuminazione molto bassi. Il rumore termico Non sono solo i fotoni a liberare elettroni allʼinterno degli elementi sensibili, ma anche il movimento delle molecole legato alla temperatura. Il numero di elettroni liberato aumenta con la temperatura ed è pressoché costante nel tempo. Questo significa che il suo contributo è irrilevante nelle pose brevi, mentre diventa più evidente in pose superiori a 1/4 s o 1 s. I componenti che generano calore allʼinterno della fotocamera, ad esempio gli amplificatori del segnale, possono influire sul rumore termico del sensore, talvolta in modo poco piacevole, con una distribuzione irregolare sulla superficie del fotogramma. Al di fuori di applicazioni astronomiche tuttavia il rumore termico può essere trascurato. La risposta non uniforme dei pixel 5 (PRNU, Pixel Response Non-Uniformity) Non tutti i pixel hanno la stessa efficienza nel catturare e contare i fotoni, cosicché abbiamo delle variazioni di segnale da un pixel allʼaltro, tanto maggiori quanto maggiore è il flusso di fotoni. Questo rumore varia perciò linearmente con lʼintensità della luce, e diventa rilevante nelle alte luci, dove lo Shot Noise aumenta più lentamente (cresce infatti secondo la radice quadrata del numero dei fotoni). 4 Il rumore di quantizzazione 9 7 6 3 2 LUCI 8 OMBRE Latitudine di posa in EV Il rumore Shot dipende dalla natura stessa della luce, ovvero dalle fluttuazioni che si hanno nel flusso di fotoni. Queste fluttuazioni seguono una distribuzione gaussiana (curva a campana) con una dispersione uguale alla radice quadrata del numero dei fotoni. Se ad esempio i fotoni che giungono al sensore producono allʼuscita di un convertitore analogico/digitale a 14 bit un segnale medio di 10000 ADU (Unità Analogico Digitali), non tutti i pixel avranno questo valore, ma la maggior parte di essi avrà valori compresi tra 9900 e 10100, con un rumore quindi di 100. Allʼaumentare dellʼintensità della luce cresceranno sia il numero di fotoni che il rumore, ma questʼultimo crescerà molto più lentamente, quindi il rapporto segnale/rumore aumenterà, ovvero lʼimmagine ci apparirà via via più “pulita”. Eʼ importante sottolineare che il rumore Shot è sicuramente la fonte di rumore principale, nel normale utilizzo della fotocamera. PER CAPIRE MEGLIO Il rumore Shot (Photon Shot Noise) 1 0 100 200 400 800 ISO 1600 3200 6400 Anche la conversione A/D introduce del rumore, in quanto il segnale analogico viene arrotondato al valore numerico più vicino; maggiore è il numero di gradini a disposizione nella conversione, tanto è minore il rumore di quantizzazione. Se abbiamo un convertitore a 12 bit, come è ormai prassi anche sulle fotocamere più economiche, il rumore di quantizzazione risulta nettamente inferiore alle altre forme di rumore presenti. 25 Nikon D5000 Nikon D50 Data: aprile 2009 Dimensioni sensore: 15,8x23,6 mm Risoluzione; 12,3 Mpixel Immagine: 2868x4310 pixel Dimensione pixel: 5,5 micron Conversione A/D: 12 bit Data: aprile 2005 Dimensioni sensore: 15,6x23,7 mm Risoluzione; 6,1 Mpixel Immagine: 2014x3039 pixel Dimensione pixel: 7,7 micron Conversione A/D: 12 bit RUMORE E SENSIBILITA’ - D50 RUMORE E SENSIBILITA’ - D5000 misure effettuate sul grigio medio 90 80 70 60 64,6 50 40 39,5 30 10 8,8 3200 0 400 800 ISO 1600 50 40 RUMORE ED ESPOSIZIONE - D50 Quanto più alta è la curva tanto più basso è il rumore 100 200 400 800 1600 3200 6400 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 -6 -5 -4 -3 -2 -1 Sottoesposizione in diaframmi 0 Latitudine di posa in EV LUCI 1 -6 -5 -4 -3 -2 -1 Sottoesposizione in diaframmi 0 con segnale / rumore maggiore di 8 8 4 200 400 800 1600 LATITUDINE DI POSA IN LUCI E OMBRE - D50 8 5 ISO 7 6 5 LUCI ISO OMBRE Latitudine di posa in EV 1600 RUMORE ED ESPOSIZIONE - D5000 4 3 2 1 0 0 100 26 800 400 ISO 9 2 13,0 200 9 3 20,1 6400 con segnale / rumore maggiore di 8 6 29,4 0 LATITUDINE DI POSA IN LUCI E OMBRE - D5000 7 41,9 30 OMBRE 0 60 Quanto più alta è la curva tanto più basso è il rumore Segnale / rumore 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 70 5,5 14,8 200 80 10 21,3 100 misure effettuate sul grigio medio 20 29,5 20 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore 90 Segnale / rumore Segnale / rumore 100 Segnale / rumore 100 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore 200 400 800 ISO 1600 3200 6400 200 800 400 ISO 1600 ISO 200 400 800 1600 Quindi per avere un basso livello di rumore conviene avere sensori grandi, ovvero Full Frame. 100 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore I risultati a confronto Come abbiamo spiegato, per confrontare in modo corretto fotocamere dotate di risoluzione diversa (la D50 è da 6 Mpixel, mentre tutte le altre sono da 12 Mpixel) dobbiamo fare un ricampionamento dellʼimmagine, in altre parole applicare un filtro che produca una risoluzione inferiore. Si nota in questo modo che il rapporto segnale/rumore delle fotocamere da 12 Mpixel appare più elevato. Per confrontare le prestazioni delle cinque Nikon abbiamo scelto le sensibilità di 200 e 1600 ISO, disponibili su tutte le fotocamere: la prima è generalmente la sensibilità base del sensore, mentre la seconda è sì spinta, ma grazie allʼevoluzione tecnologica degli ultimi anni è una sensibilità ancora ampiamente utilizzabile. In entrambi i casi appare evidente come le maggiori dimensioni del sensore della D3s risultino determinanti ai fini di un basso livello di rumore. Più luce viene catturata dal sensore, più basso è il rumore, quindi la D3s si stacca nettamente da tutte le altre reflex. Un discorso particolare merita la D50 che, pur disponendo di elementi sensibili molto grandi, non riesce a competere con le fotocamere più moderne. Il motivo principale è sicuramente nella scarsa efficienza con cui i fotoni che arrivano al sensore vengono convogliati sugli Il prossimo mese 5 refle3x Canon. misure effettuate sul grigio medio con ricampionamento a 3039x2014 95,2 80 70 60 50 56,3 49,8 40 52,4 41,9 30 20 10 0 Nikon D3s Nikon D300s Nikon D5000 Nikon D90 Nikon D50 RUMORE A 1600 ISO 100 Quanto più alta è la colonna tanto più basso è il rumore misure effettuate sul grigio medio con ricampionamento a 3039x2014 90 Segnale / rumore Questo mese presentiamo i risultati delle nuove misurazioni eseguite su cinque fotocamere Nikon. Non potevamo ovviamente non prendere in considerazione il gioiello della casa giapponese, la D3s, uscita nellʼottobre 2009 e caratterizzata da un sensore Full Frame con una sensibilità massima elevatissima: 102.400 ISO. Altrettanto obbligata la scelta per la D300s, uscita nel giugno 2009, dotata della stessa risoluzione della D3s, ma con un sensore più piccolo, in formato DX. A queste professionali abbiamo accostato lʼinteressante reflex amatoriale D5000 (dellʼaprile 2009), dotata di un sensore simile per dimensioni e risoluzione a quello della D300s, ed infine due modelli più datati, la D90 dellʼagosto 2008 e la D50 addirittura dellʼaprile 2005. Segnale / rumore 90 Il rumore in casa Nikon IL CONFRONTO RUMORE A 200 ISO 80 70 60 50 40 30 35,1 20 10 17 21,1 18,5 13,0 0 Nikon D3s Nikon D300s Nikon D5000 Nikon D90 Nikon D50 Per confrontare queste fotocamere che hanno una risoluzione diversa (la D50 è da 6 Mpixel, mentre le altre sono tutte da 12 Mpixel) abbiamo fatto un ricampionamento delle immagini portandole tutte a 6 Mpixel. Si può notare come in questo modo il rapporto segnale/rumore delle fotocamere da 12 Mpixel sia più elevato rispetto ai grafici pubblicati nelle schede precedenti; il motivo è che riducendo la risoluzione il pixel diventa più grande. Come sensibilità abbiamo scelto 200 e 1600 ISO: la prima è generalmente la sensibilità base del sensore, mentre la seconda è sì spinta, ma è una sensibilità oggi ancora ampiamente utilizzabile. Osservando i risultati si può notare come la D3s si stacchi nettamente da tutte le altre reflex, grazie alle maggiori dimensioni del suo sensore. Le differenze tra le altre reflex dotate di sensore Aps dipende dallʼefficienza con cui le fotocamere gestiscono i fotoni che arrivano al sensore. elementi sensibili, a causa dellʼassenza di microlenti gapless. In conclusione Le nostre nuove tecniche di misurazione ci permettono di quantificare i noti concetti relativi al rumore, ad esempio che per avere bassi livelli di rumore conviene utilizzare sensori di grandi dimensioni, possibilmente Full Frame. Infatti più fotoni vengono catturati, più elevato è il rapporto segnale/rumore. Per lo stesso motivo sensori dotati di microlenti gapless, che riescono per questo a convogliare più fotoni sugli elementi sensibili, riescono ad avere un più elevato rapporto segnale/rumore. Inoltre, a parità di rumore di lettura, di dimensione del sensore e di efficienza nella trasformazione dei fotoni, due sensori dotati di risoluzione diversa hanno un comportamento identico per quanto riguarda il rumore a patto che le immagini vengano ricampionate alla stessa 27