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il trapianto di fegato nell`adulto
Ospedale Maggiore Policlinico I.R.C.C.S. di Milano IL TRAPIANTO DI FEGATO NELL'ADULTO Informazioni ai pazienti INDICE LOSPEDALE POLICLINICO DI MILANO LOspedale LUnità Trapianto di Fegato Le Unità che collaborano PRIMA DEL TRAPIANTO DI FEGATO Il fegato Indicazioni al trapianto Linserimento in lista di trapianto La chiamata allintervento LINTERVENTO CHIRURGICO Il donatore cadavere Tecniche di trapianto DURANTE IL RICOVERO La degenza in Terapia Intensiva La degenza in Reparto pag 5 5 5 6 9 9 10 12 14 18 18 19 23 23 25 DOPO LA DIMISSIONE Le visite ed i controlli Terapia medica post-trapianto COMPLICANZE DEL TRAPIANTO DI FEGATO Complicanze chirurgiche Complicanze mediche COSA SI DEVE, COSA NON SI DEVE, COSA SI PUO FARE GLOSSARIO DEI TERMINI MEDICI INFORMAZIONI UTILI Come raggiungere lOspedale Contatti utili Servizi vari dentro e fuori lOspedale ASPETTANDO LE VISITE RINGRAZIAMENTI DISEGNI E FOTOGRAFIE 29 29 33 39 39 41 47 53 59 59 60 62 69 73 75 IL TRAPIANTO DI FEGATO NEGLI ADULTI Informazioni ai pazienti Ospedale Maggiore Policlinico I.R.C.C.S. di Milano Scopo di quest'opuscolo è quello di fornire alcune indicazioni al paziente a cui proponiamo il trapianto di fegato per curare la sua malattia. Pensiamo che questo strumento possa facilitare un percorso di diagnosi e di terapia lungo e difficile. Lopuscolo deve essere considerato solo un mezzo per favorire linstaurarsi di un fondamentale rapporto umano tra paziente e medico. Non esitate in qualunque momento a porre dei quesiti se lo scritto apparirà poco chiaro o poco approfondito in alcune sue parti. 3 L'OSPEDALE POLICLINICO DI MILANO LOspedale conservata e rafforzata nei secoli. LOspedale Maggiore di Milano IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere L'Ospedale Maggiore di Milano fu fondato nel 1456. Definito albergo dei Scientifico) ha in atto un processo di rinnovamento generale delle proprie poveri, dal suo progettista e primo costruttore Antonio Averlino detto il strutture, di riorganizzazione ed ottimizzazione dell'uso delle risorse. Filarete, l'Ospedale Maggiore si differenziava dai precedenti ospizi medioevali perché adibito non tanto al soccorso della "povertà, madre LUnità Trapianto di Fegato delle malattie", quanto piuttosto alla cura degli individui affetti da malattie acute, suscettibili di guarigione. L'Ospedale Maggiore nacque Lattività di reparto si avvale di unequipe medica ed infermieristica dunque come fabbrica della salute istituzionalmente destinata a curare, altamente qualificata a gestire problematiche cliniche che riguardano la risanare e restituire alla società i soggetti reintegrati nella pienezza selezione e la cura di pazienti che necessitano un trapianto epatico, così delle condizioni fisiche e delle capacità lavorative. Questa finalità di come quelle di tutta la chirurgia specialistica del fegato, vie biliari e fornire servizi sanitari d'interesse principale alla popolazione è stata pancreas. 5 6 La nostra pionieristica attività trapiantologica è iniziata nel 1983; in ventanni abbiamo eseguito circa 600 trapianti di fegato in pazienti adulti ed in bambini. Lattività di reparto è affiancata ad unattività ambulatoriale e da unattività di Day Hospital. Lattività di Day Hospital e dAmbulatorio per il controllo dei pazienti trapiantati, attualmente si svolge presso il padiglione Zonda - 3° piano. Lambulatorio di chirurgia epato-bilio-pancreatica e chirurgia laparoscopica sono attivi presso il padiglione Lamarmora. Presso lAmbulatorio/Day Hospital del padiglione Zonda è prevista unattività di prelievo, per esami di laboratorio nel primo periodo postoperatorio, ed un servizio decografia ed eco-color-doppler diagnostico ed interventistico. Queste attività ambulatoriali sono gestite dalla stessa equipe medica di reparto, affiancata da specialisti epatologi dedicati al trapianto di fegato, a garanzia di una continuità di cura per i pazienti dimessi dal reparto. LUnità chirurgica è diretta dal Prof. Luigi Rainero Fassati che è affiancato dai Dottori Lucio Caccamo, Stefano Gatti, Umberto Maggi, Ernesto Melada, Giovanni Paone, Paolo Reggiani, e dal Prof. Giorgio Rossi. LUnità epatologica è diretta dal Prof. Massimo Colombo che è affiancato dai Dottori Francesca Agnelli, Francesca Donato e Angelo Sangiovanni. Le Unità che collaborano Proprio per i requisiti deccellenza necessari allattività superspecialistica del Centro, è attiva una rete di competenze interdisciplinari. Alcuni servizi collaborano più strettamente con noi ed affiancano i medici di reparto nellaffrontare le specifiche esigenze assistenziali mediche del paziente durante tutto il ricovero: - endoscopisti - nefrologi - neurologi - oncologi - psichiatri 7 - radiologi - infettivologi - terapisti riabilitativi. Altre valide collaborazioni, allinterno dellOspedale, sono attivate in casi specifici che si propongono allinterno delliter diagnostico-terapeutico. PRIMA DEL TRAPIANTO DI FEGATO Il fegato Il fegato è un organo contenuto nella parte destra delladdome: può essere suddiviso in una parte destra ed in una sinistra. Esso si presenta come un unico organo, ma dal punto di vista anatomico si distingue in lobi ed è divisibile chirurgicamente. Il fegato riceve il sangue arterioso dallarteria epatica e quello venoso dalla vena porta che raccoglie il sangue dallintestino e dalla milza. Il sangue, una volta attraversato il fegato, giunge al cuore attraverso le vene sovraepatiche (tramite la vena cava). La bile prodotta dal fegato, raccolta nella colecisti, giunge allintestino attraverso il coledoco. 9 10 In sintesi è un laboratorio che svolge molteplici funzioni necessarie alla nostra sopravvivenza. Senza il fegato, quindi, non si può vivere e ad oggi non è ancora disponibile un fegato artificiale che sia in grado di svolgere in modo definitivo le funzioni epatiche. Indicazioni al trapianto Le malattie del fegato che possono portare a trapianto sono numerose. Poiché il trapianto di fegato non è privo di rischi, lindicazione al trapianto è data quando la malattia del fegato comporta unaspettativa di vita Le funzioni del fegato sono molteplici: - controllo dei livelli di zucchero (glucidi) e grassi (trigliceridi e colesterolo) inferiore ad un anno oppure se la malattia epatica è causa di sintomatologia incompatibile con una qualità di vita accettabile (quindi trapianto inteso - produzione e trasformazione di proteine, come lalbumina, etc come indicazione salvavita oppure proposto per migliorare la qualità - produzione di bile della vita). - produzione di fattori per la coagulazione del sangue Le indicazioni e le controindicazioni al trapianto sono ben codificate, - elaborazione di vitamine (complesso B, A, D, E, K) - elaborazione di ormoni che regolano lo sviluppo e la funzione daltri organi. seppur soggette a modificazioni dettate dal progredire della scienza 11 medica, e concordate dal nostro Centro con il Centro Coordinamento Interregionale NITp (Organismo interregionale che coordina le attività di trapianto). Il paziente epatopatico riferito al nostro Centro dai medici curanti, di base o specialisti è valutato presso lambulatorio al terzo piano del Padiglione Zonda. In questa sede viene effettuato un esame clinico e si esamina la documentazione del possibile candidato. Se non viene considerata corretta lindicazione al trapianto, viene compilata una relazione clinica riassuntiva che viene consegnata al paziente riaffidandolo al curante. Se lindicazione al trapianto viene considerata corretta ma la documentazione è insufficiente sinvita il curante a completare le indagini, per meglio inquadrare lo stato generale del paziente che successivamente contatterà lAmbulatorio per prenotare una nuova visita (dopo aver eseguito gli esami richiesti). Se invece, sulla base dellesame clinico e della documentazione prodotta, viene posta lindicazione al trapianto si programmano un completamento della diagnostica strumentale/di laboratorio e le visite specialistiche come elencato di seguito, per individuare eventuali criteri desclusione, non noti in precedenza: 1) Esami di laboratorio 2) Esami strumentali (non tutti dovranno necessariamente essere eseguiti: questo è variabile da paziente a paziente): · Radiografia del torace=Rx Torace · Elettrocardiogramma=ECG · Ecografia Addominale · TAC Addome con contrasto · NMR addome=Risonanza Addome · TAC della testa · Elettroencefalogramma=EEG · Esofagogastroduodenoscopia=EGDS · Colangiografia Endoscopia Retrograda=ERCP · Arteriografia del Tripode celiaco e dellarteria mesenterica superiore 12 · Ecocardiografia con valutazione anche delle cavità cardiache destre e, se possibile, la stima della pressione polmonare · Prove di Funzionalità respiratoria=PFR · Cateterismo cardiaco destro con misurazione della pressione dellarteria polmonare · Scintigrafia ossea · TAC torace · Coronarografia · Scintigrafia miocardica · Colonscopia 3) Visite specialistiche: · Cardiologica · Anestesiologica. · Psichiatrica. un sostegno psicologico a pazienti e familiari prima e dopo il trapianto. Potrà verificarsi la necessità di programmare la ripetizione di esami o prescrivere ulteriori accertamenti. Completate queste indagini lidoneità allinserimento in lista di trapianto viene espressa collegialmente dai chirurghi e dagli epatologi del Centro nel corso di riunioni periodiche. Durante una successiva visita se il paziente viene definitivamente considerato non idoneo viene compilata una relazione clinica riassuntiva che riporta il giudizio di non idoneità al trapianto espresso in sede collegiale. Durante queste periodo come in quelli successivi verranno fornite informazioni al paziente ed alle persone indicate dal paziente stesso (legge 31/12/96 numero 675; art. 13, 22,23). Linserimento in lista di trapianto Questultima, riconoscendo le importanti implicazioni connesse Se lei è stato considerato idoneo allinserimento in lista di trapianto, allesperienza del trapianto, prevede una serie di colloqui atti a fornire durante un ricovero Day Hospital (DH), verificheremo ulteriormente la 13 sua effettiva disponibilità a ricevere il trapianto e che le sia stata fornita una corretta informazione. Il personale medico la informerà dettagliatamente e nel modo più chiaro possibile sulle procedure diagnostiche e terapeutiche cui dovrà sottoporsi. In particolare le saranno indicati i rischi ed i benefici dellintervento di trapianto. Firmerà quindi sulla cartella sanitaria del Centro Coordinamento Interregionale NIT il consenso informato per l'accettazione al collocamento in lista d'attesa per trapianto ed il consenso alle eventuali trasfusioni di emoderivati. Il medico del Centro provvederà inoltre a firmare il giudizio didoneità sulla scheda del Centro Coordinamento Interregionale NIT. Le verrà quindi consegnata una certificazione dellavvenuto inserimento in lista e le verranno descritte le modalità di chiamata in seguito a segnalazione di donatore compatibile. Le verrà spiegato che per rimanere iscritto in lista dovrà sottoporsi ai programmati controlli presso il Centro Trapianto. Le verrà inoltre sottolineata la necessità che lei sia raggiungibile telefonicamente 24 ore su 24 (dovrà quindi comunicare tempestivamente al Centro cambi di numeri telefonici) e che dovrà essere in grado di raggiungere lOspedale entro 6 ore dalla chiamata. Qualora lei abbia dei ripensamenti circa il programma di trapianto, oppure necessiti di ulteriori chiarimenti, il personale del Centro è a completa disposizione affinché il programma di cura le sia descritto in modo più chiaro. La scienza medica, in particolare quella che riguarda i trapianti, è in rapida evoluzione. E quindi necessità per noi medici, nellinteresse di voi pazienti verificare lefficacia di nuove terapie mediche o chirurgiche. Per ottenere dei dati che si possano confrontare a livello mondiale (protocolli di studio) è necessario che i pazienti vengano seguiti in modo estremamente personalizzato aggiungendo, talune volte, visite o esami aggiuntivi. Si potrà quindi verificare il caso che, in questa fase o nelle fasi successive del percorso di diagnosi e cura, le venga chiesto di rientrare in un protocollo di studio; verrà quindi informato in maniera dettagliata, e il suo assenso o dissenso non influirà ovviamente sulle caratteristiche usuali del servizio da noi erogato. 14 La chiamata allintervento contatto con lambulatorio, entro breve, dove verrà rivalutato. Nel corso della chiamata telefonica viene comunicato: Il chirurgo che riceve la segnalazione di un potenziale donatore la chiamerà telefonicamente. - la necessità di raggiungere il Reparto di degenza, munito di eventuale La scelta del paziente che dovrà ricevere il fegato viene fatta in base a documentazione clinica recente, documento didentità e codice fiscale; vari fattori: - i tempi massimi per raggiungere il Reparto (solitamente non più di 6 ore); - di rimanere a digiuno. - compatibilità del gruppo del sangue - compatibilità delle dimensioni del fegato Data limportanza di raggiungere lOspedale in tempi brevi si consiglia - grado durgenza del ricevente ai pazienti che abitano lontano di informarsi preventivamente degli orari - tempo dattesa in lista. dei voli per Milano. Nelleventualità che la chiamata per il trapianto giunga in una fascia oraria in cui non vi sia disponibilità di voli di linea Il chirurgo di turno le comunicherà lesistenza di un donatore compatibile occorrerà organizzare un trasporto militare. Si raccomanda pertanto di e le chiederà se si siano presentati recentemente episodi clinici rilevanti annotare il numero telefonico della Prefettura di competenza. Il chirurgo con particolare attenzione a malattie infettive. Qualora presenti, oppure di turno sarà quindi in grado di contattare la Prefettura per organizzare sia appena guarito da malattie infettive respiratorie o gastroenteriche, il trasporto. non si potrà procedere al trapianto e lei verrà invitato a riprendere Il ricovero presso il nostro reparto può avvenire in qualsiasi momento 15 nellarco delle 24 ore e nel corso di tutto lanno, festività comprese. Nella nostra esperienza i ricoveri sono prevalentemente serali o notturni. Al momento del ricovero lei sarà ricevuto dal personale infermieristico e dal Medico di Guardia che organizzerà i prelievi di sangue e un Rx torace/ECG, se necessario. Le verranno attribuiti la stanza di degenza, il letto, larmadietto ed il comodino personali. Il personale infermieristico le darà indicazioni per luso del campanello di chiamata ed i servizi igienici utilizzabili. E opportuno presentarsi con pigiama, biancheria personale e occorrente per la toilette. E necessario segnalare un recapito telefonico di una persona di riferimento per qualsiasi comunicazione urgente. Appena avuta la conferma telefonica dellidoneità del fegato, da parte dei chirurghi del nostro Centro che eseguono il prelievo, lei verrà trasferito nella sala operatoria. L'INTERVENTO CHIRURGICO Il trapianto di fegato è un intervento chirurgico di elevata complessità. La durata, le difficoltà tecniche ed i rischi sono superiori a quelli della maggior parte degli interventi chirurgici. Il rischio di complicanze intraoperatorie è considerato elevato rispetto ai normali atti chirurgici. Il trapianto di fegato non è una terapia sperimentale ed i benefici che offre sono giustificati nonostante il rischio che si corre. Per ridurre il più possibile il rischio operatorio, sono disponibili in sala operatoria, attrezzature speciali e le tecniche chirurgiche sono particolarmente meticolose. Una volta iniziata lanestesia, prima di iniziare lintervento vero e proprio lanestesista introdurrà numerosi cateteri che permettano di affrontare meglio le fasi più critiche dellintervento. In considerazione della complessità di questo intervento 17 e per garantire la massima assistenza nelle numerose fasi critiche dellintervento sono presenti, in genere, in sala operatoria almeno due anestesisti. La scelta del fegato da trapiantare segue alcune criteri di base. Il fegato è lorgano più grande del corpo umano e quindi la taglia del paziente ricevente deve essere simile a quella del donatore. Il rigetto verso lorgano trapiantato è minore quando il donatore ed il ricevente abbiano gruppi sanguigni identici o compatibili. Inoltre la graduatoria della lista di attesa viene composta sulla base della gravità clinica e del tempo di permanenza nella lista stessa. Da questi concetti si evince che fare delle previsioni circa la disponibilità di un organo adeguato per uno specifico paziente è impossibile. Il tempo di attesa di un organo non è quindi prevedibile. 18 Il donatore cadavere Il fegato che le verrà trapiantato viene prelevato, da chirurghi della nostra equipe, da donatori che hanno subito, per svariati motivi (incidente, emorragia cerebrale, etc.) la distruzione totale ed irreversibile delle funzioni cerebrali. La certificazione della morte cerebrale avviene al termine di un periodo di osservazione e viene effettuata attraverso esami che sono stati stabiliti dagli scienziati e recepiti dalla legge italiana. Le sofisticate strumentazioni oggi disponibili consentono di mantenere comunque il cuore battente in modo da preservare la circolazione sanguigna e non danneggiare gli organi che il paziente deceduto ha deciso in vita di donare. Tuttora mantenere il cuore battente durante la fase di morte del cervello è estremamente difficile; appena accertata la morte cerebrale, trascorso quindi il periodo di osservazione, si procede al prelievo del fegato. E importante valutare attentamente la qualità del fegato che si vuole prelevare. Non è infrequente che un fegato ritenuto idoneo in base agli esami del sangue venga poi ritenuto non idoneo da parte dei chirurghi prelevatori. La frequenza di donatori che siano compatibili con il suo organismo non è ovviamente prevedibile. Per quanto riguarda i particolari tecnici del prelievo si possono verificare tre situazioni: - Trapianto di fegato intero: tutto il fegato donato viene trapiantato in un solo paziente. - Trapianto di fegato diviso (Split liver): una parte viene trapiantata in un paziente adulto e una parte in un bambino (oppure paziente adulto di taglia estremamente piccola). Il fegato ha una grande capacità di rigenerare e quindi riesce a soddisfare le esigenze dellorganismo. Quindi con un unico fegato si riescono a trapiantare due pazienti. - Trapianto di fegato ridotto: solo una parte di fegato viene trapiantata mentre laltra viene scartata. E una tecnica che si effettua raramente quando una parte di fegato è traumatizzata o quando le dimensioni del fegato donato sono troppo grandi per il paziente ricevente. 19 Tecniche di trapianto consentire una circolazione artificiale del sangue venoso. Questo sussidio implica lesecuzione di due incisioni cutanee di pochi centimetri allinguine Lintervento che di solito dura circa 10-12 ore (compreso il tempo della e allascella. preparazione anestesiologica) si articola in tre fasi: limpianto del nuovo fegato. Si procede in questa fase a ricollegare la rimozione del fegato malato. Lincisione chirurgica che verrà (anastomizzare) i vasi venosi (vena cava e vena porta) e larteria del praticata sarà ampia in modo da consentire ai chirurghi di avere una nuovo fegato con i vasi del paziente ricevente. Unultima anastomosi consentirà alla bile di defluire nellintestino. buona visibilità nel campo operatorio. Questa fase di rimozione del fegato ammalato è estremamente delicata Solitamente viene effettuata tra coledoco del donatore e coledoco del nel paziente con la cirrosi perché il sangue ha scarse capacità di coagulare ricevente inserendo, il più delle volte, un drenaggio al suo interno ed inoltre si sono sviluppate delle vene che normalmente non esistono (drenaggio a T di Kehr). La colecisti viene asportata per evitare una futura (circoli collaterali venosi). E il momento in cui il paziente può avere formazione di calcoli. bisogno di ricevere numerose trasfusioni di sangue. Alla fine dellintervento lei avrà un tubo che le consente di respirare la fase anepatica in cui il fegato malato è già stato rimosso ma il artificialmente (ma le impedirà di parlare), tre-quattro drenaggi addominali nuovo fegato non è ancora stato impiantato. Durante questa fase talune e uno per la bile, un catetere vescicale per valutare la produzione durina, volte è necessario effettuare una circolazione extracorporea (CEC) per diversi cateteri venosi ed uno in unarteria. Questi tubi sono indispensabili 20 per avere sotto controllo la situazione clinica e verranno rimossi nei giorni a seguire lintervento (ad esclusione di quello biliare che verrà mantenuto per alcuni mesi) se il decorso postoperatorio sarà regolare. Un chirurgo che ha partecipato allintervento fornirà le informazioni esclusivamente alle persone da lei indicate. Schema che illustra la tecnica di trapianto con le anastomosi dei vasi e della via biliare. 21 DURANTE IL RICOVERO Terapia Intensiva, situato al Padiglione Guardia, accanto al Pronto Soccorso, dove verrà seguito 24 ore su 24 da personale medico e infermieristico molto qualificato con lausilio di apparecchiature estremamente sofisticate. Tali apparecchiature permettono una continua sorveglianza della funzione cardiaca e della pressione arteriosa; permettono inoltre di mantenere una adeguata ventilazione per tutto il tempo in cui i polmoni non riescono a svolgere spontaneamente il loro compito, a causa principalmente dei farmaci sedativi che vengono somministrati al paziente durante e subito dopo lintervento. Come già detto in precedenza, per consentire questo monitoraggio e La degenza in Terapia Intensiva assistenza continua, verranno posizionati allinizio dellintervento di Il paziente dopo lintervento chirurgico verrà trasferito nel reparto di trapianto, quando il paziente è già addormentato, i seguenti presidi: La degenza in Ospedale, dopo lintervento chirurgico, si può suddividere in due fasi: in Terapia Intensiva (Rianimazione), fino al superamento della fase più critica; in Reparto, fino alla stabilizzazione clinica generale. E possibile che, nel periodo precoce dopo il trapianto, insorgano complicanze che richiedano un nuovo ricovero in Terapia Intensiva. E inoltre possibile che si rendano necessari ulteriori interventi chirurgici. 23 24 - un tubo attraverso cui il paziente respira artificialmente. Tale tubo passando attraverso le corde vocali impedisce al paziente di parlare; tuttavia il personale della Rianimazione è in grado di capire bene le necessità del paziente attraverso i gesti e la lettura delle labbra. Tale tubo viene rimosso non appena il paziente si sveglia ed è in grado di respirare autonomamente in modo adeguato - alcuni cateteri morbidi inseriti nelle vene e in arteria che consentono di controllare la funzione del cuore e le pressioni del sangue e di fare i prelievi necessari senza bucare ogni volta il paziente - un catetere vescicale - un sondino naso gastrico - delle placche posizionate sulla cute collegate al monitor con dei cavi per la lettura in continuo del ritmo cardiaco. La degenza in Rianimazione, quando il decorso postoperatorio è regolare, dura pochi giorni. Se è necessaria una sorveglianza più prolungata, o in caso di insorgenza di complicazioni, il trasferimento in reparto verrà differito. Durante questa degenza il personale medico, che ha in cura il paziente, fornirà quotidianamente, alle ore 13.00, notizie chiare e dettagliate sullandamento clinico del paziente. Per garantire continuità nellinformazione è importante che il colloquio avvenga sempre con gli stessi famigliari. Anche i chirurghi, che collaborano in questa fase alla gestione del paziente trapiantato, sono disponibili al colloquio con i parenti. Laccesso al reparto è consentito tutti i giorni alle ore 13 e alle ore 18.30. Per motivi organizzativi è consentita la visita di soli 3 parenti per paziente (uno per volta). Queste limitazioni sono necessarie per evitare di intralciare lattività assistenziale di tutti i pazienti ricoverati. Data la peculiarità del reparto è possibile che possano esserci ritardi rispetto allorario programmato di colloquio o di visita (a causa di urgenze o di manovre indifferibili). 25 La degenza in Reparto Una volta superata la fase critica, lei rientrerà in reparto di degenza situato al primo piano del padiglione Zonda. Nei primi giorni si sentirà estremamente stanco. Ciò nonostante, per facilitare un buon decorso postoperatorio e se le condizioni cliniche lo consentiranno, verrà invitato ad alzarsi dal letto con lopportuno aiuto del personale infermieristico. E fondamentale che esegua gli esercizi che le verranno insegnati per favorire unadeguata respirazione in modo da ridurre il rischio di comparsa di complicanze polmonari che sono frequenti nonostante lintervento non sia sul torace. Levoluzione del decorso non è prevedibile con certezza, quindi, nel postoperatorio è fondamentale controllare attentamente landamento clinico, attraverso lesecuzione di esami strumentali e del sangue. Lei verrà sottoposto a prelievi di sangue dapprima due volte al giorno, quindi una volta al giorno e successivamente una volta ogni due giorni. Levento che si verifica più frequentemente è un episodio di rigetto e deve essere precocemente diagnosticato con una biopsia epatica. La terapia medica risolve nella maggior parte dei casi il rigetto ed è solitamente basata sulla somministrazione supplementare di cortisone per via endovenosa. Molto più raramente si può verificare un mancato funzionamento del fegato o una trombosi arteriosa o venosa. Per questo motivo lei verrà sottoposto ad ecografie, TAC ed eventualmente ad angiografia per via femorale. Frequentemente verrà anche sottoposto a radiografie del torace (Rx Torace). Riceverà anche la terapia farmacologia. Dopo il trapianto, le medicine da prendere nellarco della giornata sono tante, indispensabili e da assumere negli orari stabiliti. Il numero e la frequenza di assunzione delle medicine rimane elevata per un periodo lungo di tempo (8-10 mesi), ma successivamente essa sarà sempre di meno anche se alcuni farmaci dovranno essere assunti per sempre. 26 Anche se non frequentemente potrebbero comparire dei disturbi psichici transitori (ansia, allucinazioni, disorientamento, depressione). La consulenza psicologica è prevista per risolvere queste problematiche. Quando tutto procede regolarmente, gradualmente verranno rimossi i drenaggi posizionati in addome, ad eccezione del drenaggio per la bile che verrà chiuso dopo aver eseguito una radiografia (colangiografia) con mezzo di contrasto. Alla rimozione di questo drenaggio (tubo di Kehr) si provvederà alcuni mesi dopo il trapianto, nel corso di un breve ricovero. Lei stesso avvertirà di riacquistare le forze e riprenderà, se il decorso è regolare, ad alimentarsi naturalmente entro pochi giorni. La dimissione a seguito di un periodo postoperatorio non complicato avviene generalmente tra la terza e la quarta settimana dopo il trapianto. Alla dimissione le verranno rilasciate una relazione clinica (lettera di dimissione) per il Medico Curante con prescrizioni mediche e piano delle visite di controllo, eventuali certificazioni per esenzioni da spese sanitarie e le ricette per acquistare le prime confezioni di farmaci che si dovranno assumere (per le successive prescrizioni ci si dovrà rivolgere al medico curante). Laccesso al reparto è consentito: · nei giorni feriali dalle ore 17 alle ore 18 · nei giorni festivi anche dalle ore 11 alle ore 12 E molto importante attenersi agli orari previsti e rispettare la regola di un solo visitatore presente al letto del paziente per prevenire il più possibile le infezioni. Per tale motivo è importante che il visitatore non sia portatore o convalescente da eventti morbosi (potenzialmente trasmissibili come ad esempio influenza, tosse, malattie infettive). E comunque consigliabile che i visitatori siano numericamente limitati; questo al fine di evitare potenziali infezioni ma anche per non affaticare il 27 paziente. Non è consentito luso del telefono cellulare durante il giro visita del mattino. Sarà consentita la presenza di un visitatore al di fuori degli orari di visita solo per i casi più gravi e su indicazione dei Medici di reparto. DOPO LA DIMISSIONE Le visite ed i controlli Ricevere il trapianto di fegato può essere un cambiamento tale della propria vita da essere vissuto come un evento estremamente stressante per il paziente e anche per la famiglia del trapiantato. Lei entrerà in una nuova fase della sua vita nel corso della quale potrà scrollarsi di dosso il ricordo della lunga storia della malattia epatica cronica. Dovrà però confrontarsi con la nuova realtà del trapianto. E opportuno ricordare che la stragrande maggioranza dei trapiantati ritorna a vivere una vita normale, fatta di una stabile attività lavorativa (se si è ancora nelletà del lavoro), di normali attività scolastiche, 29 relazioni sociali, di adeguate capacità motorie ed anche sessuali. Da un punto di vista della spesa sanitaria e dellinquadramento sociale il paziente che riceve il trapianto riceverà una certificazione di esonero dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esenzione dai ticket medici) relativo alla patologia Trapianto di organo. Quindi dovranno essere rivalutate le precedenti esenzioni eventualmente possedute, comprese quelle di riconoscimento di invalidità civile qualora la stessa sia stata attribuita sulla base della presenza di patologie epatiche croniche (rimosse con il trapianto). Invitiamo pertanto i trapiantati a chiedere sulla materia delle esenzioni dalla spesa sanitaria delucidazioni presso gli uffici della propria ASL, presentando tutte le proprie passate e presenti 30 certificazioni in merito. Controlli medici La vita dopo il trapianto di fegato è generalmente regolare, senza rilevanti limitazioni, ma la necessità di mantenere sempre periodici controlli è un assoluto. Lo scopo di questi controlli medici periodici è di verificare, con una frequenza decrescente nel tempo, lo stato di salute generale, determinare i livelli degli esami del sangue e quantificare il livello di immunosoppressione mantenuta con lassunzione dei farmaci anti-rigetto. I controlli medici devono essere completi (esami del sangue, visita medica generale, controllo della pressione sanguigna, ecografia e doppler del fegato) ed eseguiti con regolarità. Altrettanta regolarità è richiesta ai pazienti, relativamente allassunzione della terapia prescritta, che andrà con il tempo sempre più riducendosi, senza però mai azzerarsi. Prelievi di sangue Raccomandiamo lesecuzione periodica di esami ematici prescritti per tutto il periodo post-trapianto. La frequenza dei controlli sarà allinizio molto ravvicinata per divenire nel tempo sempre più distanziata. Nel corso del primo mese da quando si rientra al proprio domicilio (in genere corrisponde al secondo mese post-trapianto dopo una permanenza a Milano di circa un mese dal trapianto) si devono eseguire i prelievi ematici con frequenza settimanale. Nel corso del terzo e quarto mese dopo il trapianto, i prelievi potranno essere eseguiti ogni 10 giorni circa. Nel corso del quinto e sesto mese dopo il trapianto, i prelievi potranno essere eseguiti ogni due settimane. Tra il settimo mese ed il nono mese, i prelievi potranno essere eseguiti ogni tre settimane. Tra il decimo ed il dodicesimo mese (anniversario del trapianto!) i prelievi potranno essere eseguiti una volta al mese. Anche nel periodo compreso tra il secondo ed il compimento del quinto anno i prelievi dovranno essere ripetuti con una cadenza di 1-2-3 mesi a seconda dello stato clinico. 31 Al quinto anno dopo il trapianto i prelievi dovranno essere eseguiti ogni In ogni caso, sono richiesti controlli medici da eseguire presso il centro tre-sei mesi per sempre. di trapianto con la seguente frequenza prefissata, che potrà subire modificazioni su base individuale: 3°, 6°, 9°, 12° mese e successivamente Visite mediche ogni anno. La visita medica generale riveste ancora oggi un ruolo rilevante nellambito del monitoraggio temporale di patologie conosciute, come pure del Estrazione del tubo di Kehr. riconoscimento di nuove patologie. Questa manovra avverrà in reparto di radiologia durante un breve ricovero Per questo motivo riteniamo importante la periodica valutazione del ospedaliero presso il nostro reparto. Lestrazione, che può causare paziente da parte di medici esperti nel campo. linsorgenza di dolore solitamente di breve durata, verrà seguita dal Suggeriamo che la frequenza delle visite sia regolare nel tempo e posizionamento temporaneo di un drenaggio che ha la funzione di drenare riteniamo prudente una valutazione almeno semestrale per tutto il allesterno leventuale fuoriuscita di bile dal coledoco. Lei sarà quindi periodo post-trapianto. invitato a stare a letto e resterà a digiuno (assumerà i farmaci che le Il nostro ambulatorio, cui si accede attraverso prenotazione telefonica, sono stati prescritti). Si monitorerà quindi la quantità di bile raccolta dal è volto a espletare questo servizio qualora non si abbia la disponibilità drenaggio che verrà ritirato un poco alla volta se il paziente non ha di analoga competenza altrove (es. il medico che ha suggerito il trapianto). dolore e lesame obiettivo addominale è normale. Dopo alcune ore si In questultimo caso chiediamo che si facciano pervenire al Centro potrà rimuovere il drenaggio qualora la quantità di bile drenata sia periodiche notizie ed esami di aggiornamento via fax. minima. 32 Allinstaurarsi di dolori addominali, febbre o vomito il paziente verrà tenuto sotto osservazione nei giorni a seguire fino alla risoluzione del quadro clinico (che solitamente avviene spontaneamente e comunque non richiede un trattamento chirurgico). A prescindere dal decorso della rimozione del tubo di Kehr, dopo circa una settimana il paziente dovrà ripetere un controllo clinico che comprenderà lesame ecografico. Ecografie ed ecodoppler epatici Lecografia/doppler del fegato è un accertamento diagnostico di semplice esecuzione, non invasivo ma estremamente importante. La frequenza di esecuzione dellesame ecografico del fegato dipenderà soprattutto dallandamento degli esami ematici di controllo eseguiti. In presenza di esami di funzionalità epatica normali è prudente eseguire ogni mese unecografia ed ecodoppler epatico fino al terzo mese post-trapianto e quindi ripetere lesame al sesto ed al dodicesimo mese. Successivamente può essere utile ripetere lesame a cadenza semestrale/annuale. Biopsie epatiche Lagobiopsia epatica è un accertamento diagnostico di grande utilità dopo riscontro di alterazione degli esami di funzionalità epatica e può essere importante eseguirla periodicamente per studiare leventuale progressione del danno epatico cronico. In considerazione del possibile, seppur raro, rischio di complicanze postbioptiche, non è per noi giustificato mantenere un rigido programma di monitoraggio bioptico post-trapianto e consideriamo lesecuzione delle biopsie sulla base di necessità di approfondimento di fronte a specifiche situazioni individuali. Vi sono peraltro patologie, come lepatite C, in cui è dimostrata una progressione della malattia dopo trapianto anche in assenza di alterazione dei valori degli esami del sangue. Si segnala che in relazione alle biopsie epatiche di controllo vi sono abitudini molto diverse tra i vari centri trapianti che subiscono periodiche revisioni in virtù delle nuove conoscenze. Prima dellesecuzione di ogni biopsia le verrà fatto firmare un consenso informato. 33 Terapia medica post-trapianto (In assenza di complicanze.) Prevenzione del rigetto (immunodepressione) La terapia anti-rigetto si basa su un farmaco principale, la ciclosporina (Sandimmun Neoral) o lFK506 (Prograf), al quale può essere o meno associato per un periodo di tempo limitato un cortisonico (prednisone, Deltacortene) a basse dosi o altri farmaci. Il farmaco principale (Neoral o Prograf) dovrà sempre essere assunto dopo il trapianto e la dose da assumere potrà cambiare sulla base del tempo trascorso dal trapianto o per eventuali alterazioni della funzione epatica o renale. E quindi utile determinare con regolarità il livello nel sangue del medicinale (sia ciclosporina che FK506) mediante prelievo di sangue. Ogni volta che si eseguirà il prelievo di sangue occorrerà effettuarlo prima dellassunzione mattutina del farmaco in questione. Quindi gli orari di assunzione della ciclosporina e dellFK506 devono essere fissi: le due dosi giornaliere devono essere assunte ogni 12 ore (es. 7 e 19, oppure 8 e 20, oppure 9 e 21). Bisogna assumere questi farmaci a digiuno solo con acqua e mai con succhi di frutta e a distanza (minimo 2 ore) dallassunzione dei medicinali gastroprotettivi. Il dosaggio del cortisone sarà gradualmente ridotto nel tempo per essere nella maggior parte dei pazienti sospeso tra il terzo ed il sesto mese post-trapianto. Esistono altri farmaci immunodepressivi già in commercio (Azatioprina, Cellcept, Rapamune) ed altri ancora sono in fase di studio. Attualmente il loro impiego è riservato a situazioni particolari. Prevenzione delle infezioni Linduzione di uno stato di immunodepressione fa aumentare il rischio di contrarre infezioni sebbene una terapia anti-rigetto ben calibrata non determini in genere un significativo rischio di malattie infettive. Per quanto riguarda la prevenzione di infezioni di origine micotica (funghi) adottiamo una profilassi di breve durata nel primo mese post-trapianto con fluconazolo (Diflucan, Elazor, Biozolene). In casi particolari questo medicinale può essere sostituito dallitraconazolo (Sporanox, Triasporin) 34 a causa della presenza di specifici miceti ed in questi casi il trattamento può protrarsi nel lungo periodo. Per quanto riguarda la prevenzione delle infezioni di origine virale adottiamo una profilassi di lunga durata (nel corso del primo anno posttrapianto) con aciclovir (Aciclin, Aciclovir, Acy, Acyvir, Alovir, Amodiyr, Avirase, Avirix, Avyclor, Avyplus, Avisal, Citivir, Cyicloviran Dravyr, Efriviral, Esavir, Fuviron, Iliaclor, Immunovir, Ipaviran, Ipsovir, Neclovir, Neviran, Rexan, Riduvir, Sanavir, Voraclor, Zovirax). Lassunzione dellaciclovir può essere sospesa qualora si verifichi uninfezione da parte di virus resistenti a questo farmaco. Ad esempio, a seguito di infezione da parte del citomegalovirus (CMV) si introduce un medicinale attivo nei suoi confronti (gancyclovir Cymevene, Citovirax, cidofovir Vistide) per lo stretto periodo necessario alla sua cura, e quando questo viene interrotto il paziente deve riprendere laciclovir. Losservanza delle comuni norme igieniche è sufficiente a prevenire il rischio di contrarre la gran parte delle malattie infettive, tuttavia nel corso dei primi sei mesi post-trapianto crediamo sia opportuno non entrare in contatto ravvicinato con bambini in età pre-adolescenziale (a rischio di per sé di malattie infettive contagiose dellinfanzia). In particolare nel periodo precoce post-trapianto, quando esso coincide con la stagione fredda, raccomandiamo di non frequentare luoghi chiusi ed affollati. Prevenzione delle complicanze chirurgiche vascolari Viene consigliato limpiego di acido acetilsalicilico (Cardioaspirin) a basso dosaggio per i primi 8-10 mesi post-trapianto per proteggere dal rischio di trombosi vascolare. Controllo delle complicanze mediche della terapia immunodepressiva Tutti i farmaci immunodepressivi presentano alcuni effetti collaterali la cui eventuale comparsa può determinare la necessità dellintroduzione di medicine rivolte al loro controllo. I problemi più comunemente 35 riscontrabili sono lipertensione arteriosa, il diabete, il peggioramento Desoxil, Deursil, Dissolursil, Fraurs, Galmax, Lentoursil, Litoff, Litursol, dei parametri di funzione renale e laumento dei livelli di uricemia (fino Ursobil, Ursofalk, Urdes, Ursolisin, Ursoflor, Ursacol, Ursodamor, Ursoproge, alla gotta sintomatica). A seguito della comparsa di questi problemi Ursolac, Ursodiol, Ursilon). potranno essere suggeriti farmaci specifici. Prevenzione della recidiva della malattia pre-trapianto Gastro ed epato-protezione Vi sono alcune malattie che portano al trapianto di fegato per le quali Presso il nostro Centro manteniamo per i primi 8-10 mesi post-trapianto cè rischio di una recidiva post-trapianto. una gastro-protezione, ad esempio mediante sucralfato (Antepsin, Citogel, Fra queste si annoverano le cirrosi e le epatiti fulminanti originate da Crafilm, Escudo, Gastrogel, Ipagastril, Sucrager, Sucralfin, Sucramal, Sugast, infezioni di virus dellepatite (HBV, HDV, HCV), le cirrosi e le insufficienze Sucrate, Sucralfato, Sucroril, Sugar, Sugast, Suril, Ulcrast, Zenodian). In epatiche acute di origine autoimmune, la malattia di Budd-Chiari ed i casi particolari la somministrazione di sucralfato può essere tumori del fegato. temporaneamente sospesa da parte dei medici per essere sostituita da Per alcune di queste malattie nel periodo post-trapianto vengono instaurate quella di altri gastroprotettivi (omeprazolo, Antra, Losec, Mepral, delle terapie mirate, anche di lunga durata, rivolte alla riduzione del Omeprazen). rischio di recidiva ed in questi casi il monitoraggio post-trapianto può Consigliamo inoltre il mantenimento, anche nel lungo termine, della comprendere procedure diagnostiche specifiche, tra le quali esami del somministrazione di un farmaco che rende la bile più fluida, quale lacido sangue e la periodica esecuzione di biopsie epatiche. ursodesossicolico (acido ursodesossicolico, Biliepar, Coledos, Desocol, Anche per altre malattie che portano al trapianto di fegato si sospetta 36 il pericolo di recidiva post-trapianto. Fra queste si annoveriamo la cirrosi appieno, ecco di seguito un elenco di disturbi con alcune generiche biliare primaria, la colangite sclerosante primaria e lemocromatosi. raccomandazioni per farvi fronte. Vaccinazioni post-trapianto Il paziente trapiantato è immunosoppresso per cui è importante evitare limpiego di vaccini attenuati (vivi) mentre possono essere somministrati vaccini inattivati (morti) e ricombinati (sub-unità esito di biogenetica). E buona norma che lindicazione alla vaccinazione sia suggerita e prescritta da un medico. Quali farmaci si possono assumere temporaneamente in caso di necessità Lintroduzione, anche solo per una dose, di un nuovo farmaco deve essere valutata e suggerita da parte di un medico, al quale peraltro è bene sempre rivolgersi per essere visitati nel caso di necessità. Ciò premesso e senza dimenticare che disturbi percepiti come banali possono essere spia di un problema che solo il medico può essere in grado di valutare Allergie (siano esse di natura alimentare o stagionali respiratorie): gli anti-istaminici per impiego sistemico possono essere assunti. Limpiego di cortisonici deve essere limitato. Diarrea: bere in abbondanza (es. the al limone zuccherato) e ridurre lalimentazione (es. riso allolio con formaggio grana, bistecca ai ferri , patate bollite). Febbre: paracetamolo (dose 500-1000 mg, massimo 3 dosi al giorno per tre giorni consecutivi) (Acetamol, Efferalgan, Levadol, Normaflu, Panadol, Paracetamolo, Puernol, Tachipirina). Influenza (sindrome para-influenzale): non assumere antibiotici; il paracetamolo combatte la febbre, i dolori muscolari ed articolari. Consigliato il riposo. 37 Prurito generalizzato: rivolgersi al medico senza assumere alcuna medicina. Prurito localizzato: applicare un preparato ad uso locale a base di cortisonico. Raffreddore: mantenere unidratazione adeguata anche nellambiente domestico/lavorativo; evitare farmaci decongestionanti specie se si è affetti da ipertensione arteriosa. E consigliato il riposo. Vomito: non assumere farmaci antispastici (es. Buscopan), né procinetici (es. Plasil); mantenere unidratazione adeguata (es. the al limone zuccherato) e ridurre lalimentazione (es. riso allolio con grana padano, bistecca ai ferri, patate bollite). COMPLICANZE DEL TRAPIANTO DI FEGATO Abbiamo finora sottolineato che i programmi prefissati di controlli posttrapianto sono rivolti ai pazienti che non abbiano presentato complicanze. Sebbene il decorso postoperatorio possa evolvere senza alcuna complicanza, realisticamente esse si possono verificare. La comparsa di queste ultime può rendere necessaria, talora anche per lunghi periodi, una specifica attenzione nei confronti di quanto è accaduto e richiedere, di conseguenza, una personalizzazione del monitoraggio clinico. Complicanze chirurgiche direttamente o indirettamente dallintervento chirurgico di sostituzione del fegato e che possono richiedere un trattamento chirurgico. Fra queste, non citiamo tutte quelle possibili complicanze tipiche del periodo precoce post-operatorio che spesso non sono specifiche dellintervento di trapianto di fegato, ma possono complicare ogni intervento chirurgico. Occorre sottolineare che questo volumetto non ha la pretesa di essere completo circa il grande spettro di possibili complicazioni che possono seguire un intervento delicato come il trapianto di fegato. Verranno quindi citate quelle complicanze che più di frequente richiedono un certo tempo per la loro risoluzione e che quindi coinvolgono il paziente e la sua famiglia. Con questo nome vengono raggruppate quelle complicanze che dipendono Complicanze biliari: sono relativamente frequenti e possono rendersi 39 40 evidenti anche in tempi lontani dal trapianto. La più comune consiste in un restringimento della cicatrice del ricongiungimento tra il dotto biliare del nuovo fegato e quello del paziente (stenosi dellanastomosi biliare) che determina un ristagno della bile nel fegato con ittero e/o colangiti, con o senza prurito e febbre. Possono essere riparate mediante reintervento chirurgico o con dilatazioni attraverso la cute o per via endoscopica (la scelta della via migliore da seguire dipende dal caso specifico). Più raramente si può presentare uninsufficiente cicatrizzazione con fuoriuscita della bile allinterno della cavità addominale (deiscenza dellanastomosi biliare o fistola biliare interna), il che può causare febbre, con o senza dolore, e comunque è allorigine di una raccolta biliare (vedi sotto). Le complicanze biliari possono necessitare di un reintervento chirurgico ma, nella maggior parte dei casi, è possibile risolvere il problema per via endoscopica o percutanea. cava, vene sovra-epatiche, vena porta, arteria/e epatica/he). A distanza dal trapianto le complicanze vascolari sono di tipo occlusivo (trombosi) o di riduzione del flusso ematico (stenosi). La complicanze arteriose, molto spesso, portano alla necessità di un nuovo trapianto, mentre quelle venose possono essere affrontate mediante dilatazione percutanea con o senza posizionamento di endoprotesi. Raccolte cavitarie: non sono infrequenti e consistono nellaccumulo di liquido nella cavità toracica (più spesso a destra, versamento pleurico) ovvero in quella addominale (raccolta intraperitoneale). Possono infettarsi ed essere fonte di uninfezione generalizzata (stato settico). Devono essere svuotate mediante puntura diretta ed eventualmente possono richiedere il posizionamento di un drenaggio evacuativo da lasciare in sede fin tanto che non si risolvono. Complicanze vascolari: sono rare ma in genere gravi. Possono riguardare (Sub)occlusione intestinale: è di rara presentazione e consiste nella uno o più dei vasi sanguigni ricostruiti chirurgicamente al trapianto (vena comparsa di dolori addominali spesso accompagnati da vomito e con 41 interruzione dellattività dellalvo (espulsione di feci e aria). In caso di non guarisce spontaneamente, anzi, tende ad aumentare di volume e occlusione è sempre necessario un ricovero ospedaliero ed il primo lunica terapia è quella chirurgica. tentativo terapeutico è sempre di natura conservativa, anche se talora è necessario un intervento chirurgico. Cheloidi: sono frequenti e consistono in una cicatrizzazione esuberante della ferita a livello della pelle dove cè stata lincisione. La loro insorgenza Decubiti: sono di non rara comparsa a seguito di trapianti di lunga dipende anche da alcune medicine che occorre assumere. Per non aggravare durata ovvero di prolungata degenza in reparto di terapia intensiva. Sono il fenomeno è bene non esporre ai raggi ultravioletti (lampade abbronzanti costituiti da ulcere della cute del dorso, in genere a livello sacrale ed ai e luce solare) la ferita nei primi sei mesi post-trapianto. Laspetto talloni. La loro guarigione richiede grande dedizione con medicazioni esuberante della cicatrice tende gradualmente a ridursi nel tempo. accurate ed attenzione alligiene personale. La risoluzione può richiedere Insensibilità della cute attorno alla ferita: è dovuta alla sezione dei nervi tempi lunghi. cutanei causata dallincisione operatoria, si può verificare, ma è solitamente transitoria. Laparoceli: simulano unernia; consistono in uninsufficiente cicatrizzazione della ferita operatoria interna con eventrazioni dei visceri addominali Complicanze mediche verso lesterno. La loro comparsa (non infrequente per ampie ferite) può essere ridotta dallimpiego nei primi 4-6 mesi post-trapianto di fasce Rigetto: è quella reazione del nostro organismo che riconosce come elastiche contenitive e da una cauta riabilitazione motoria. Il laparocele estraneo il nuovo fegato. E abbastanza frequente nel primo mese e 42 tipicamente si presenta circa una settimana dopo dopo lintervento. Comunque episodi di rigetto possono insorgere anche a distanza dal trapianto. Nella maggioranza dei casi lepisodio di rigetto viene riscontrato sulla base dellalterazione degli esami del sangue relativi alla funzionalità epatica. Talora il rigetto può accompagnarsi anche a sintomi che più comunemente sono: astenia (stanchezza, debolezza), febbre, ittero (colorito giallo delle sclere oculari ed eventualmente della cute; eventualmente anche con urine scure e feci chiare). In presenza del sospetto di rigetto è opportuno eseguire una biopsia epatica che ha lo scopo di confermarlo o di evidenziare altre cause del danno epatico. In presenza di rigetto può essere necessaria una modifica della terapia immunodepressiva in corso (es. innalzamento della dose di ciclosporina o FK506) oppure laggiunta di altri farmaci sia temporanea (boli di cortisone) che per periodi più lunghi (Azatioprina, Cellcept, Rapamune). Oggigiorno nella stragrande maggioranza dei casi gli episodi di rigetto sono curabili, ma rimane pur sempre la possibilità teorica (in passato anche reale) che si verfichi un grave deterioramento della funzione del fegato trapiantato, fino alla necessità di provvedere alla sua sostituzione mediante un ri-trapianto. Diabete: il trapianto di fegato non cura il diabete e quindi chi ne è affetto in fase pre-trapianto manterrà questa patologia anche a seguito del trapianto. Inoltre alcune delle medicine che si impiegano dopo il trapianto di fegato possono indurre la comparsa del diabete in individui predisposti. Qualora compaia, il diabete dopo trapianto richiede di solito lassunzione dellinsulina, ma nel tempo questa necessità potrebbe venir meno. Infezioni: al fine di limitare la reazione di rigetto verso il nuovo fegato lei dovrà assumere delle medicine che limitano la risposta immunitaria e questo ha come rovescio della medaglia laumentato rischio di contrarre infezioni. In realtà a seguito del trapianto di fegato questo rischio è abbastanza limitato per cui non è necessario che lei si protegga 43 dallambiente esterno (ad esempio, con una maschera che filtri laria che respira). Le infezioni possono essere di diversa origine. Per curare le infezioni batteriche si può far ricorso ad antibiotici (tenendo conto della funzionalità renale). Se possibile si sceglie quello più indicato a seguito dellindividuazione del germe in questione mediante coltura (del sangue, dellespettorato, delle urine etc.) ed antibiogramma (test di antibiotici verso i germi). Per curare le infezioni virali (raffreddore, influenza, ecc) i comuni antibiotici non sono efficaci e di norma è sufficiente ricorrere ai comuni farmaci antipiretici per il controllo della febbre qualora ve ne sia. Peraltro per il trattamento di malattie virali specifiche (Fuoco di SantAntonio, Herpes labiale, Varicella, CMV) sono disponibili farmaci attivi da impiegarsi sotto controllo medico. Relativamente alle temibili infezioni fungine esse sono in genere riscontrate a seguito di accertamenti in corso di ricoveri ospedalieri per sintomatologie mantenute per cui riteniamo non necessaria la loro trattazione in questa sede. Ipertrofia gengivale: la crescita eccessiva delle gengive è un fenomeno provocato dallassunzione della ciclosporina. Per limitare questo effetto collaterale del farmaco è bene mantenere una scrupolosa igiene dei denti spazzolandoli poco tempo dopo ogni pasto/spuntino. Una valutazione stomatologica preliminare viene suggerita al fine di verificare leventuale presenza di patologie (pseudo-tasche gengivali, placca e tartaro) che richiedano uno specifico trattamento. Qualora lipertrofia gengivale si presenti anche a fronte di unadeguata igiene orale (che, ripetiamo, è lunica prevenzione) può essere suggerito, sotto controllo specialistico, limpiego di unantibioticoterapia a cicli brevi ripetuti (es. azitromicina 500 mg 2 volte al giorno, per 3 giorni al mese, per 3 mesi). Lipertrofia gengivale, se non controllata, può richiedere la correzione chirurgica e, in casi estremi, può portare a perdita dei denti. Irsutismo ed alopecia: sia la crescita dei peli (irsutismo) che la caduta dei capelli (alopecia) sono effetti collaterali della ciclosporina (il primo) e dellFK506 (entrambi). Sono in genere fenomeni transitori che tendono 44 a presentarsi a seguito dellinizio della terapia, raggiungono un culmine diarrea cronica, irritabilità senza motivi noti, sudorazione importante alcuni mesi dopo e quindi presentano una graduale spontanea risoluzione specie se notturna, febbriciattola o febbre persistente, prurito generalizzato nel tempo. Lalopecia può in realtà anche essere non effetto collaterale dopo la doccia o il bagno, perdita di sangue con urine, feci, o espettorato. ai farmaci ma reazione allo stress emotivo causato dal trapianto. Malattie cardio-vascolari: i trapiantati vengono recuperati ad una Tumori de novo: con questo nome vengono definiti quei tumori che capacità sociale e lavorativa pari a quella dei non trapiantati e per questo possono insorgere in tempi imprevedibili nel post-trapianto (da qualche motivo sono esposti allo stesso rischio di malattie del sistema cardiomese a decenni dopo). Lorigine di questi tumori è da addebitare alla vascolare, tipico della società moderna. Inoltre i medicinali anti-rigetto terapia immunodepressiva; nel trapianto di fegato, per il quale lo stato possono presentare effetti collaterali tali che aumentano questo rischio. immunodepressivo è relativamente modesto, il rischio è il più basso I principi comunemente conosciuti per la diminuzione del rischio di infarto rispetto a quello dei trapiantati di altri organi. Come sempre nel campo cardiaco sono quindi quelli da adottare: mantenere un peso corporeo dei tumori è fondamentale riconoscerli precocemente. A tale scopo, adeguato alla propria conformazione, mantenere sotto controllo i livelli suggeriamo di prendere confidenza con il proprio corpo al fine di riuscire di colesterolo e trigliceridi nel sangue, mantenersi attivi dal punto di a riconoscere la comparsa di eventuali cambiamenti. In particolare vista motorio, controllare i valori di pressione arteriosa, non fumare. suggeriamo di prestare attenzione ai seguenti fenomeni: comparsa di tumefazioni o escrescenze cutanee nuove, calo di peso, grave debolezza Insufficienza renale cronica: nonostante i reni siano un po il bersaglio non altrimenti spiegabile, dolori localizzati e persistenti, calo dellappetito, dei due farmaci immunodepressivi, ciclosporina e FK506, linsorgenza 45 negli anni post-trapianto di un danno funzionale renale grave (da diarrea protratta per alcuni giorni prendere contatto con un medico per necessitare dialisi) risulta relativamente raro, mentre la persistenza di eventuali controlli. valori alterati di funzionalità renale è frequente e condiziona talora lintroduzione di regimi terapeutico/alimentari specifici. Complicanze neurosensoriali: sono estremamente rare ma possono essere gravemente invalidanti. La più frequente consiste in un transitorio danno agli arti inferiori. Vomito/diarrea: non sono complicanze specifiche del trapianto ma a chiunque è capitato di sperimentare malattie intercorrenti che abbiano generato tali reazioni. Occorre qui sottolineare che sia il vomito sia la diarrea possono alterare lassorbimento delle medicine che vengono assunte a protezione del trapianto. In particolare la comparsa di questi disturbi può causare un livello minore nel sangue del farmaco immunodepressivo e questo può essere allorigine dellinsorgenza di episodi di rigetto. E quindi buona norma qualora si abbia vomito oppure COSA SI DEVE, COSA NON SI DEVE, COSA SI PUO' FARE Alimentazione ed abitudini Dopo il trapianto il paziente si sentirà progressivamente meglio e ciò, assieme alleffetto del cortisone che può essere presente tra le medicine suggerite, può essere di stimolo alla ricerca di unalimentazione eccessiva rispetto al fabbisogno. Infatti, se da un lato il malato avrà bisogno di recuperare le energie perdute nel corso degli anni a causa della cirrosi e a seguito del trapianto, dallaltro è bene avere chiaro che il segreto sta nella pazienza e nella moderazione. Occorre infatti evitare di ingrassare troppo e troppo rapidamente per non rischiare di compromettere altri settori corporei (cuore e ossa) che possono risultare anchessi debilitati e che necessitano di tempo per poter farsi carico di nuove richieste. Lalimentazione inizialmente dovrà dare una ricca quota proteica ma anche essere di basso contenuto calorico (e quindi poco grasso). Questo si ottiene attraverso alimenti quali: agnello magro, suino magro, pesce magro, pollo, tacchino, legumi, formaggi magri. A causa dellimpiego di cortisone nel primo periodo post-trapianto sarà opportuno limitare lassunzione di cibi dolci (caramelle, gelatine, miele, marmellata, succhi di frutta, gelati, torte, merendine) che potrebbero favorire linsorgenza di diabete. Le calorie necessarie potranno essere assunte con la pasta, il riso, le patate. In seguito, in assenza di altre malattie (es. diabete), non vi sono restrizioni dietetiche assolute ad eccezione dellastensione dagli alcolici. Questultima deve essere assoluta per ogni tipo di alcolici per almeno un anno dopo il trapianto, successivamente si potrà assumere al massimo un bicchiere 47 48 di vino ai pasti, ma non saranno mai ammessi i superalcolici. E prudente non mangiare pesce e crostacei crudi. Si sottolinea che dopo il trapianto la ripresa dellalimentazione, anche con cibi che non si assumevano da lungo tempo a causa della pregressa epatopatia, deve essere cauta e graduale. La dieta iposodica (senza sale) consigliata in corso di cirrosi può pertanto essere sospesa, ma è comunque buona norma non eccedere con il sale in cucina. Bisogna fare attenzione allalimentazione relativamente al rischio cardiovascolare, salvaguardando un corretto peso corporeo, evitando di consumare pasti troppo abbondanti ovvero troppo calorici rispetto allattività fisica svolta e badare che abbiano un corretto bilanciamento della quota proteica, di grassi e di farinacei. Fumare è un abitudine sempre e comunque dannosa che deve essere evitata indipendentemente dal trapianto. Animali domestici E noto che la compagnia di un animale domestico è un ottimo aiuto psicologico. Oltre che per motivi di legge anche dal punto di vista di buon senso sanitario è bene che gli animali domestici nella casa di un trapiantato siano stati sottoposti alle vaccinazioni e siano periodicamente valutati da un veterinario. I cani in generale non sono pericolosi per il rischio di trasmissione di malattie infettive a patto di non manipolare in prima persona le loro feci (se si è obbligati a farlo sarà opportuno proteggersi con mascherina il naso e la bocca ed adoperare guanti; al termine lavare accuratamente le mani ed il viso). I gatti possono rappresentare rischio di trasmissione di malattie infettive (è bene non manipolare mai la loro cassetta delle deiezioni). I criceti, i topi, le tartarughe non sono in grado di causare trasmissione di malattie infettive, ma possono essere portatori di batteri e quindi causare infezioni spontanee. Occorre mantenere unadeguata igiene del loro ambiente e una scrupolosa attenzione alle norme igieniche nella loro manipolazione e dei materiali a loro dedicati. 49 I pesci da acquario non rappresentano alcun rischio rilevante. Gli uccelli ed i pappagalli sono poco raccomandabili a causa del loro elevato rischio di essere portatori di malattie infettive e dellimpossibilità di prevenire una nebulizzazione delle loro deiezioni a seguito del volo. Esposizione ai raggi solari Nel corso della prima estate che trascorrerà dopo il trapianto è sconsigliabile esporre al sole le cicatrici chirurgiche perché cè il rischio di un peggior risultato estetico . Lesposizione ai raggi solari dovrà comunque essere filtrata con lapplicazione di creme ad alta protezione per evitare scottature. Occorre infatti ricordare che i trapiantati sono a rischio aumentato di sviluppare tumori e fra questi i tumori della pelle rappresentano una parte cospicua. I tumori della pelle sono da mettere in relazione allesposizione alle radiazioni solari e sono tanto più frequenti quanto maggiore è stata lesposizione solare. Aggiungiamo infatti che la credenza che una crema ad alta protezione impedisca una abbronzatura invidiabile è errata. Le creme protettive infatti non fanno altro che prolungare la propria suscettibilità individuale alla formazione dellabbronzatura impedendo linsorgenza delleritema solare. Le creme vanno applicate dopo bagni/docce e comunque periodicamente durante lesposizione al sole. Attività motoria La ferita addominale impiega circa due mesi a consolidarsi, ma i muscoli hanno bisogno di un tempo maggiore per migliorare sensibilmente il proprio tono. Dapprincipio è sconsigliata lattività fisica che non sia di semplice stiramento e spontanea contrazione muscolare senza applicazione di forza. E invece utile per il recupero generale fare delle camminate in piano, che saranno sempre più lunghe con il progredire della forma fisica. Dopo i primi quattro-sei mesi dal trapianto è suggerita una graduale ripresa dellattività muscolare, che è stata spesso limitata nel corso della durata della malattia pre-trapianto. La chiave del successo è la moderazione 50 e la determinazione, allo stesso tempo, nel raggiungimento dello scopo prefisso: non bisogna avere fretta, ma neanche arrendersi di fronte alla difficoltà. Lesercizio fisico è importante per recuperare la forma e perseguire un costante progresso individuale nella ripresa generale dopo un intervento complesso come il trapianto di fegato. Il mantenimento di unadeguata attività motoria è inoltre vantaggiosa sia per mantenere un giusto peso corporeo, sia per il controllo della pressione arteriosa. I trapiantati possono anche svolgere attività sportiva a livello agonistico, pur sotto il controllo sanitario periodico (ci sono le Olimpiadi dei Trapiantati!). Attività lavorativa Il trapianto di fegato con un buon decorso permette una completa riabilitazione allattività lavorativa. In realtà vi sono alcuni lavori che espongono ad un rischio specifico il trapiantato e sono quelli che si svolgono in ambienti caldo-umidi (es. serre di giardinaggio), in ambienti polverosi (es. lavori di muratura e falegnameria, archivi cartacei vetusti, ecc) e lavori noti per loro nocività (es. lavorazione dellamianto, esposizioni a vapori chimici, esposizioni a sorgenti radioattive, ecc.). In ogni caso si raccomanda di non impegnare pesantemente il fisico prima di tre mesi dopo il trapianto e di riprendere, se possibile, gradatamente lattività lavorativa. Relazioni interpersonali Ad eccezione del periodo precoce post-trapianto nel quale consigliamo, specie nella stagione invernale, di non frequentare luoghi chiusi ed affollati, e lassidua frequentazione di bambini per il pericolo di trasmissione di malattie contagiose, non vi sono restrizioni alla vita sociale. In particolare non è consigliato limpiego di mascherine per il filtraggio dellaria. Rimangono opportuni i consueti ed ovvi suggerimenti di igiene, quali: - Lavare le mani frequentemente e soprattutto prima di mangiare - Non adoperare in promiscuità oggetti che entrino in contatto con il sangue o altri liquidi organici (es. rasoio, spazzolino da denti) 51 - Evitare o comunque cautelarsi dalla frequentazione di persone affette Procreazione da malattie infettive (es. malattie esantematiche) anche stagionali (es. Per il primo anno post-trapianto è sconsigliabile la ricerca della influenza) procreazione in funzione dellalto livello di dosi di farmaci che si assumono. Sia per le donne che per gli uomini è quindi consigliato un adeguato Viaggi sistema di contraccezione.E assolutamente sconsigliato limpiego della Le ferie e le vacanze sono da considerarsi una medicina per il corpo e pillola contraccettiva nelle donne. Il rischio di aborto per le donne per lanima, ma il trapiantato deve, al pari di tante altre categorie di trapiantate e di infertilità per gli uomini trapiantati è maggiore rispetto soggetti che devono assumere medicine cronicamente, prendere opportune alla popolazione in generale. In realtà questo dato, conseguenza delle precauzioni: terapie immunodepressive, non impedisce la possibilità di procreazione - Portare con sé i documenti sanitari che riassumono la propria condizione sana da parte dei trapiantati. Nel caso si persegua lidea del concepimento di trapiantato con lelenco della terapia in corso, i numeri telefonici consigliamo di effettuare una valutazione andro/ginecologica di base, in del medico curante ovvero del centro trapianti e le medicine; modo anche da raccogliere informazioni più dettagliate. - Se si viaggia in aereo le medicine vanno tenute nel bagaglio a mano Lallattamento naturale è sconsigliato da parte di madri che assumano e non spedite con la valigia; ciclosporina o FK506, e in via precauzionale è opportuno non praticarlo - I viaggi verso paesi in via di sviluppo dovrebbero essere concordati con e chiedere il parere del pediatra. il medico per ottenerne il consenso e discutere la migliore condotta precauzionale. GLOSSARIO DEI TERMINI MEDICI Acido acetilsalicilico (Cardioaspirin): farmaco antinfiammatorio che viene anche usato, a basso dosaggio, per fluidificare il sangue. Acido ursodesossicolico (Biliepar, Coledos, Desocol, Desoxil, Deursil, Dissolursil, Fraurs, Galmax, Lentoursil, Litoff, Litursol, Ursobil, Ursofalk, Urdes, Ursolisin, Ursoflor, Ursacol, Ursodamor, Ursoproge, Ursolac, Ursodiol, Ursilon): farmaco che fluidifica la bile. Aciclovir (Aciclin, Aciclovir, Acy, Acyvir, Alovir, Amodiyr, Avirase, Avirix, Avyclor, Avyplus, Avisal, Citivir, Cyicloviran Dravyr, Efriviral, Esavir, Fuviron, Iliaclor, Immunovir, Ipaviran, Ipsovir, Neclovir, Neviran, Rexan, Riduvir, Sanavir, Voraclor, Zovirax): farmaco anti virale. Si usa nella profilassi delle infezioni virali. Alopecia: caduta dei capelli. Anastomizzare: ricongiungere con una cucitura ad esempio una vena con unaltra vena. Angiografia per via femorale (Arteriografia del Tripode celiaco e della arteria mesenterica superiore, con studio dellasse portale): esame radiologico che prevede limmissione di un piccolo tubicino nellarteria femorale. Questo esame consente la visualizzazione dellanatomia delle arterie del fegato e necessita limpiego di mezzo di contrasto. Arteria epatica: arteria che porta il sangue al fegato. Ascite: presenza di liquido libero allinterno delladdome. Astenia: debolezza. Bile: sostanza emessa dal fegato e scaricata nellintestino. Permette la digestione dei grassi. 53 54 Bilirubina: sostanza contenuta nella bile che, quando non riesce a scaricarsi nellintestino o non viene secreta dal fegato, si accumula nel sangue. Questa situazione porta allittero (colore giallastro della cute). Catetere vescicale: tubo che drena le urine dalla vescica. Cateterismo cardiaco destro con misurazione della pressione dellarteria polmonare: posizionamento di un tubicino nel cuore attraverso una grossa vena del collo per misurare la pressione nel cuore. Cheloide: rigonfiamento e arrossamento della ferita operatoria. Ciclosporina (Sandimmun Neoral): farmaco che riduce le risposte dellorganismo nei confronti dellorgano trapiantato (antirigetto). Citomegalovirus: detto anche CMV. Virus che nel trapiantato viene controllato per la maggior parte delle volte con Ganciclovir. Coagulazione del sangue: è il frutto dellazione di una serie di sostanze prodotte dal fegato e dallazione delle piastrine. Colangiografia: esame radiologico che visualizza le vie biliari. Colecisti: o cistifellea, sacchettino nel quale viene contenuta la bile. Si asporta sempre nel fegato trapiantato e questo non determina alcun problema. Coledoco: struttura che permette che la bile venga trasportata dal fegato nellintestino. Colesterolo: sostanza grassa che si dosa nel sangue e che deve essere controllata periodicamente. La quantità trovata nel sangue dipende molto dallalimentazione. Cortisone (prednisone, Deltacortene): farmaco che si usa nel paziente trapiantato per prevenire e trattare il rigetto. Decubito: lesione della pelle caratterizzata da una lenta guarigione. Deiscenza: mancata cicatrizzazione. Diabete: intolleranza agli zuccheri. Ecocardiografia con misurazione della pressione arteriosa polmonare: esame ecografico effettuato dai cardiologi, non doloroso che consente di valutare la funzione del cuore. Ecografia Epatica: esame che viene effettuato spesso prima e dopo il trapianto. Consente di vedere, senza dolore per il paziente, la struttura del fegato e le sue strutture arteriose e venose. 55 Elettrocardiogramma = ECG: grafico ottenuto con il posizionamento di placche o ventose esterne sul torace ed ai quattro arti che consente di valutare la funzione del cuore. Registra lattività elettrica del cuore. Elettroencefalogramma = EEG: grafico ottenuto con lelettroencefalografo. Si dice piatto quello del donatore per la mancanza dattività cerebrale. E un esame che viene effettuato anche nel ricevente per averlo come riferimento dopo il trapianto. Registra lattività elettrica del cervello. Emoperitoneo: presenza di sangue libero allinterno delladdome. Emotorace: presenza di sangue libero allinterno del torace. ERCP = Colangiopancreatografia Endoscopica Retrograda: esame fastidioso per il paziente che consente di visualizzare la forma della via biliare e di correggere eventuali ristrettezze dellanastomosi. Viene effettuato introducendo un tubo tramite la bocca nello stomaco e quindi nel primo tratto dellintestino (duodeno). Nel corso dellesame viene iniettato del mezzo di contrasto e si scattano delle lastre radiologiche. Esofagogastroduodenoscopia = EGDS: esame fastidioso per il paziente che consente di visualizzare le caratteristiche dellesofago, dello stomaco e del duodeno. Viene effettuato introducendo un tubo tramite la bocca nello stomaco e quindi nel primo tratto dellintestino. Fistola: mancata cicatrizzazione interna con fuoriuscita di materiale organico dalle sedi naturali. FK506 (Tacrolimus, Prograf): farmaco che riduce le risposte dellorganismo nei confronti dellorgano trapiantato (antirigetto). Fluconazolo (Diflucan, Elazor, Biozolene): farmaco che viene utilizzato per prevenire e curare le infezioni fungine. Glucidi: zuccheri. Immunodepressione: riduzione delle difese immunitarie. Nel paziente trapiantato viene indotta con lutilizzo dei farmaci antirigetto. Irsutismo: crescita esuberante dei peli. Ittero: colorazione gialla della pelle e degli occhi. Laparocele: insufficiente cicatrizzazione dei muscoli della parete addominale in corrispondenza della ferita operatoria con conseguente eventrazione dei visceri addominali verso lesterno. 56 NMR (RMN) = Risonanza Magnetica Nucleare: esame radiologico che consente di vedere la forma e la struttura degli organi interni. Nutrizione enterale: alimentazione artificiale introdotta attraverso un sondino naso-gastrico. Nutrizione parenterale: alimentazione artificiale somministrata per via endovenosa. Omeprazolo: (Antra, Losec, Mepral, Omeprazen) farmaco che protegge lo stomaco riducendo la produzione di acido cloridrico. Paracetamolo: (Acetamol, Efferalgan, Levadol, Normaflu, Panadol, Paracetamolo, Puernol, Tachipirina) farmaco andilororifico antifebbrile. PFR = Prove di Funzionalità Respiratoria: esame che consente di valutare le capacità respiratorie prima del trapianto. Esame non fastidioso e non doloroso per il paziente. Piastrine: circolano nel sangue e servono per la coagulazione. Prograf: vedi FK506 Proteine: costituenti fondamentali dellorganismo. Si possono dosare nel sangue. Radiografia del torace = Rx Torace: esame radiologico che viene effettuato spesso nel postoperatorio per valutare la presenza di liquido o di infezione dei polmoni. Rigetto: reazione dellorganismo verso lorgano trapiantato. Sandimmun Neoral: vedi ciclosporina. Scintigrafia ossea: esame non fastidioso né doloroso che consente di individuare malattie delle ossa. Sepsi: infezione diffusa. Sondino naso-gastrico: tubo che attraverso il naso arriva nello stomaco. Stenosi: restringimento che ostacola il passaggio. Sucralfato (Antepsin, Citogel, Crafilm ,Escudo, Gastrogel, Ipagastril, Sucrager, Sucralfin, Sucramal, Sugast, Sucrate, Sucralfato, Sucroril, Sugar, Sugast, Suril, Ulcrast, Zenodian): farmaco che protegge lo stomaco TAC = Tomografia Assiale Computerizzata: esame radiologico che consente di vedere la forma e la struttura degli organi interni. Tachipirina: farmaco antidolorifico ed antipiretico. Trapianto di fegato diviso (Split liver): tecnica chirurgica che consente 57 lutilizzo di un fegato di un donatore per due riceventi. Trigliceridi: sostanza grassa che si dosa nel sangue e che deve essere controllata periodicamente. La quantità trovata nel sangue dipende molto dallalimentazione. Tubo a T di Kehr: tubicino che viene usualmente inserito nel coledoco durante lintervento di trapianto. Viene rimosso dopo qualche mese. Vena porta: vena che porta il sangue dallintestino al fegato. Vene sovraepatiche: vene che portano il sangue dal fegato al cuore. Versamento pleurico: presenza di liquido libero allinterno del torace. Vitamine: sostanze fondamentali per il nostro organismo. Vengono somministrate nel primo periodo postoperatorio. INFORMAZIONI UTILI Come raggiungere lOspedale 59 · Tram 12, 27 o 23, fermata Vittoria-Sforza/Augusto. · Autobus 93, 94 o 77, fermata Policlinico. L'Ospedale Maggiore Policlinico è situato in Via Francesco Sforza, 35 tra Corso di Porta Romana e Corso di Porta Vittoria, a sud-est del Duomo. Da fuori Milano L'Ospedale Maggiore è raggiungibile: · Dallautostrada Milano-Laghi, Milano-Torino uscita Viale Certosa (direzione Fiera Campionaria poi continuare verso il centro città). Con i mezzi pubblici · Dallautostrada Milano-Genova: uscita per Milano Centro Piazza Maggi · Metropolitana linea 3 GIALLA, fermata Crocetta (a circa 300 metri (seguire la segnaletica per il centro città). dall'Ospedale). · Dallautostrada Milano-Bologna: uscita per Milano Centro Piazzale · Dall'aeroporto di Linate: Autobus 73, fermata Vittoria-Augusto. Corvetto (proseguire verso il centro città seguendo Corso Lodi che · Dalla Stazione Centrale FS: Autobus 60, fermata Vittoria-Augusto. continua in Corso di Porta Romana). · Tram 4 o 24, fermata Via Lamarmora e Corso di Porta Romana. · Posteggio a pagamento in Via San Barnaba. 60 Contatti utili Sito dellOspedale: www.policlinico.mi.it Centralino dellOspedale: 0255031 Centro Trapianto Fegato: Reparto Tel. 025503.5805-5622 Ambulatorio Padiglione Zonda Tel. 025503.5855-5826 Ambulatorio Padiglione Zonda Tel. 800887788 Fax 0250320554 E-mail [email protected] Direzione Medica di Presidio Dott. Francesco Della Croce Tel. 025503.3254 E-mail [email protected] Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 0255033103 Fax. 0255185528 Ufficio Accettazione Amministrativa Tel. 025503.1 Fax 025503.3811 [email protected] Ufficio Cartelle Cliniche Tel. 025503.3207 Fax 0255185528 61 U.O. Anestesia Rianimazione Prof. Luciano Gattinoni Tel. 025503.3232 U.O. Prelievo e Conservazione di Organi e Tessuti Prof. Mario Scalamogna Tel. 025503.4022 S.O.S 113 112 116 118 115 0277271 026690735-935 Soccorso Pubblica Emergenza Carabinieri Pronto Intervento A.C.I. Soccorso Stradale Emergenza Sanitaria Vigili del Fuoco Vigili Urbani - Pronto intervento Farmacia aperta 24 ore su 24 ore Stazione Centrale Galleria Partenze 800801185 Pronto Farmacia - informazioni Azienda di Promozione Turistica Milanese Informazioni e accoglienza turistica Via Marconi, 1 (piazza Duomo) Tel. 0272524301-2-3 Fax 0272524350 www.milanoinfoturist.com Offrono la guida alle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, disponibile anche presso la Segreteria del Servizio Sociale. Associazione Provinciale Alberghiera di Milano C.so Buenos Aires, 77 Tel.0258580076 Informazioni Ferroviarie Stazione Centrale, dallItalia Tel. 02892021 www.trenitalia.com Stazione Nord-Cadorna Tel. 0220222 www.ferrovienord.it 62 A.T.M. Azienda Trasporti Municipali Numero verde Tel. 800016857 dallItalia www.atm-milano.it Presso la segreteria del Servizio Sociale è disponibile la piantina dei mezzi pubblici urbani Radio Taxi Tel. 028585 - 024040 - 025353 Numero unico chiamata 14781478.1 Alitalia Stazione Nord-Cadorna - tel. 0224992500 Informazioni e prenotazioni dallItalia: Tel. 8488.65643 - 8488.65642 www.sea-aeroportimilano.it Informazioni sui voli in arrivo e partenza negli Aeroporti di Linate e Malpensa SEA Tel. 0274852200 Collegamento per Aeroporto di Linate: - Servizio Stam Tel. 02717106 Partenza dal Bus Terminal Stazione Centrale p.zza Savoia. - BUS ATM n. 73 da c.so Europa Collegamento per Aeroporto di Malpensa: Partenza da Stazione Nord Cadorna: Malpensa Express, Tel . 0220222. Partenza dalla Stazione Centrale, Bus Terminal p.zza Savoia Informazioni: Autostradale Tel. 0233910794 www.autostradale.com Air Pullman, Tel. 0258583202 www.airpullman.com Servizi vari dentro e fuori lOspedale Servizio Religioso La Chiesa principale, S. Giuseppe, si trova al centro dell'Ospedale tra il Padiglione Monteggia e la Guardia II. La Santa Messa delle ore 6.00 nei 63 giorni feriali, viene officiata presso la Cappella delle Suore, alla casa delle Suore a fianco della Chiesa. In Via Pace è situata la Chiesa Maria Addolorata. L'orario delle Sante Messe e' il seguente: Giorni feriali: ore 6.00 (Cappella delle Suore); ore 15.30 (S. Giuseppe) Giorni festivi: ore 11.00 (S. Giuseppe); ore 15.30 (S.Giuseppe) Tutti i giorni: ore 19.10 (Maria Addolorata - Via Pace) Don Piero Cresseri è a disposizione per qualsiasi necessità 24 ore su 24 chiamando i numeri: 025503.3663 / 3677. Per altre confessioni rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) al numero 025503.3103. Servizio Bar E' attivo un servizio Bar allinterno dellOspedale in Via F. Sforza, 35 presso l'ex Casa Sacerdoti. Gli orari di apertura sono i seguenti: - dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 19.00; - sabato, domenica e festivi dalle ore 7.00 alle ore 14.00. Edicola E' situata allinterno dellOspedale in Via F. Sforza, 35 di fronte al Bar vicino al Padiglione Guardia II. Servizi di ristorazione situati nelle vicinanze dellOspedale Allinterno dell Ospedale è disponibile, presso lex Casa Sacerdoti, in prossimità della Chiesa, unarea di ristoro nei seguenti orari: - dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 19.00; - sabato domenica e festivi dalle ore 7.00 alle ore 14.00. Self-Service Ca' Sto' Presso la sede delle A.C.L.I.: via della Signora n. 3. Raggiungibile a piedi in 10 minuti. Lorario di apertura è dalle ore 12.00 64 alle ore 14.45 dal lunedì al venerdì. Self-Service Poker: piazza Santo Stefano angolo via Larga. Raggiungibile a piedi in 10 minuti. Lorario di apertura è dalle ore 11.30 alle ore 14.30. Chiuso la domenica. Ristorante Pizzeria Metropolis: via Donizetti, 3. Menù fisso circa Euro 10. Raggiungibile a piedi in 15 minuti. E aperto tutti i giorni dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 19.00 alle ore 22.30. Ristorante Pizzeria piazza Santo Stefano. Raggiungibile a piedi in 10 minuti. Lorario di apertura e dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00. Chiuso la domenica. Autogrill Self-Service piazza San Babila. Raggiungibile a piedi in 15/20 minuti o con lautobus 94. E aperto tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore 24.00. Alberghi, pensioni e case daccoglienza Centro di accoglienza "Beatrice Vitiello" COPEV: Corso di Porta Romana 51, Milano Case di accoglienza riservate ai familiari delle persone ricoverate nelle strutture sanitarie provenienti da altre province: tel. 0245474323-0245474324 Oasi di San Francesco via Arzaga, 23 tel. 02416318 65 La Casa di Teddy (Croce Rossa Italiana) via Mac Mahon, 2 tel. 02311888 Opera Ozanam via Motta, 4 tel. 024390354 Casa Betania "Parrocchia Sant'Eufemia" piazza Sant Eufemia/c.so Italia tel. 025503.3663 Rivolgersi ai Cappellani dellOspedale Policlinico Istituto Preziosissimo Sangue via Padre Riccardi, 5 tel. 022593344 Casa Accoglienza Suore San Vincenzo via Poma, 30 tel. 027492550 Casa di accoglienza "Parrocchia San Protaso" viale Murillo, 14 tel. 024980127 Casa di Accoglienza via Saldini, 26 tel. 0270103588 via Fucini, 3 tel. 022664248 via S. Achilleo 4 tel. 0271040296 66 Suore Figlie della Chiesa via degli Elemosinieri, 8 tel. 0226826886 Shalom via Bonvesin de la Riva, 2 tel. 027383971 Casa di Accoglienza "Parrocchia del Redentore" tel. 026690655 026694498 Casa dell'Unione Samaritana via Sbarbaro, 11 tel. 026622022 Casa di Accoglienza "Parrocchia San Leone Magno" via Carnia, 12 tel. 022890976 Lega Italiana Lotta Contro i Tumori via Venezian, 1 tel. 0270635424 Contattare la coordinatrice sig.ra Angela Coppi. Casa di Accoglienza "Mondo Migliore" via C. Balbo, 25 tel. 0258296375 cell. 03394189287 Rivolgersi alla sig.ra Rita Effatà Associazione Volontaria via Guasta, 1 c/o Parrocchia Trinità dAmore VIMODRONE. tel. 0227402154 sig. Porrini tel. 0227400730 sig. Morelli 67 Casa Piergiorgio Frassati Fondazione Pro Famiglia via Erba, 2 BARANZATE di BOLLATE tel. 0238201091-92 Punto Amico Confraternita di Misericordia via G.Verdi, 30 SEGRATE tel. 022139584 ASPETTANDO LE VISITE Due microbi si incontrano. Come stai? Male, ho la penicillina! Una coccinella va dal farmacista. Ha qualcosa contro i punti neri? 69 Dottore, ho una figlia che è pelle ed ossa; cosa mi consiglia? Falla mangiare. E da chi? Il dottore al paziente: Mi dica: quante ore al giorno dorme? Solo due ore, dottore. La moglie al marito: Ma è pochissimo! Caro, il dottore mi ha prescritto due mesi al mare. Dove mi porti? Lo so bene. Ma la notte ne dormo dodici. Da un altro dottore! Il medico al paziente alcolizzato: Mi raccomando, stia attento al vino! Una goccia di sangue caduta a terra: Oggi non sono in vena! Guai a chi me lo tocca, dottore 70 Si metta supino. Su quale pino? Una mela al giorno non basta. Il cliente al farmacista: Vorrei una confezione di acido acetilsalicilico. Vorrà dire aspirina! Bravo, non riesco mai a ricordarne il nome. Dentista: un medico che mangia con i denti degli altri. Quali furono i più fedeli alleati dei Medici? I farmacisti! Lo sai che lAIDS si può curare? Speriamo trovino una cura anche per lINPS Trasfusione: unoperazione che va a gonfie vene. Raffreddore: la goccia che fa traboccare il naso. Oculista: occhio per occhio, lente per lente. Medicina: alcune medicine sono reali, altre supposte. 71 ORIZZONTALI: 1. Sigla automobilistica di Bari. 3. Articolazione che unisce il femore al bacino. 6. tubicino che viene usualmente inserito nel coledoco durante lintervento di trapianto. 7. Alimento che spesso non si deve assumere se si ha la cirrosi. 10. Articolo singolare femminile. 11. Per quanto devo prendere limmunosoppressore?. 14. Piccolo laboratorio con grandi funzioni per la nostra sopravvivenza. 15. Sigla automobilistica di Enna. 16. Sigla automobilistica di Sassari. 18. Un trapianto di fegato dura meno di 6 ore? 21. Farmaco che riduce le risposte dellorganismo nei confronti dellorgano trapiantato. 23. Esame che viene effettuato spesso prima e dopo il trapianto. Consente di vedere, senza dolore per il paziente, la struttura del fegato ed in particolare le strutture arteriose e venose. 27. Si dice piatto quello del donatore. VERTICALI: 1. Sostanza emessa dal fegato e scaricata nellintestino. 2. Al loro interno il sangue venoso. 3. La bocca quando si ha sete. 4. Le prime di Aspirina. 5. Sigla automobilistica di Caserta. 8. Quella epatica porta il sangue al fegato. 9. Articolo femminile plurale. 12. Extraterrestre. 13. Malattia.14. Il 506 è un farmaco antirigetto. 16. Le iniziali di Connery. 17. Contrario di no. 18. Sigla automobilistica di Novara. 19. Termine medico per indicare che il farmaco deve essere preso per bocca. 20. La sigla di tomografia assiale computerizzata. 22. Associazione, alleanza di natura politica o sociale. 23. Le prime due della sigla di Elettrocardiogramma. 24. Le prime due di un liquido che danneggia il fegato 25. Articolo maschile singolare. 26. Le ultime del plurale di biopsia. RINGRAZIAMENTI Tutto quello che noi medici facciamo per i pazienti è consentito dalla generosità dei donatori dorgano. Grazie. Ringrazio il dott. Stefano Gatti che ha ideato e realizzato, con la collaborazione del dott. Lucio Caccamo, il volume. Ringrazio anche il prof. Giorgio Rossi e il dott. Paolo Reggiani, per aver contribuito alla stesura, ed i dott. Umberto Maggi, Ernesto Melada, Giovanni Paone, Francesca Agnelli, Luisa Caspani, Elisa Colombo, Francesca Donato, Daniele Mascheroni e Angelo Sangiovanni per lattenta revisione. Luigi Rainero Fassati Un grazie di cuore agli amici che, regalando la loro arte, hanno consentito di illustrare questo volumetto. Grazie anche agli amici dellUltima Spiaggia di Capalbio per i preziosi consigli. Ed infine grazie a Federica Gatti ed Elena Caccamo per lideazione del capitolo Aspettando le visite Stefano Gatti 73 DISEGNI E FOTOGRAFIE A pagina 2 disegno di Fabio Vettori E nato nel 1957 a Trento dove vive e lavora. Nel 1978 si è diplomato geometra e nel 1976, mentre frequentava la scuola, è diventato Maestro di sci. Professione questa che gli ha permesso di coltivare la sua grande passione per il disegno: dinverno insegnava ed il resto dellanno disegnava. E del 1982 la prima mostra; da allora molte altre si sono succedute in diverse città italiane e nelle località turistiche dolomitiche. Nel 1985 inizia la vendita dei suoi primi poster e biglietti dauguri in Italia. Nel 1995 nasce la società che tuttora produce e commercializza tutti i prodotti in Italia ed allestero. Ha collaborato con diverse aziende italiane ed estere per la realizzazione di prodotti, anche personalizzati (poster, biglietti di auguri, cartoline, 75 puzzle, agende, calendari, rubriche, T-shirt, orologi, pupazzi, etc) A pagina 4 disegno di Fabio Vettori A pagina 8 disegno di Franco Cheli Nato a Chiari il 17 settembre 1939, si diploma in scenografia allAccademia di Brera dove attualmente è titolare della cattedra di Scenotecnica. Vive a Milano dove svolge la professione di scenografo alternandola con la progettazione realizzativa di scenografie per vari settori dello spettacolo (Rai, Mediaset).Artista e scenografo, agisce come un artefice rinascimentale che non si occupa solo della grande opera darte, ma disegna anche i costumi, i tessuti e le scenografie per il suo mecenate.Collabora con 76 numerosi pittori e scultori; il suo studio nel centro di Milano è luogo dincontro per Artisti provenienti da ogni parte del mondo. Come scultore ha ripreso lattività nel 1990 partecipando a tutte le manifestazioni organizzate dallAccademia di Brera. presente in due mostre: Innesti Contemporanei - Galleria Vittorio Emanuele Milano e La maniera moderna del Rosso Fiorentino e la pittura di oggi - Museo Sandro Parmeggiani - Cento. Di lui hanno scritto Raffaele De Grada, Vittorio Sgarbi, Fabrizio Dentice e Roberto De Feo. A pagina 16 disegno di Adriano Pompa Adriano Pompa è nato a Roma nel 1965. Figlio d'arte va a bottega dal padre Gaetano nel 1989 ed esordisce alla galleria Rondanini di Roma. Si trasferisce a Milano agli inizi degli anni 90 dove attualmente vive e lavora; è sposato con Barbara e ha due figli (Lucrezia ed Alessandro). Prosegue l'attività espositiva con personali (1991 - galleria Benassati Modena; 1994 - studio Panicati Milano; 1998-galleria l'Indicatore - Roma; 1999 - teatrino Gonzaga - Olgiate Olona; 1999 galleria Antonia Jannone - Milano) e collettive a Parma , Varzi, Milano, Piacenza (2002 - Surrealismo Padano - Palazzo Gotico), Trieste(2002 Arte Fantastica in Italia Museo Revoltella) e Duesseldorf (2002 - gallerie Horst Schuler - con il fratello Lorenzo e opere del padre). Nel 2003 è A pagina 22 disegno di Franco Rognoni Franco Rognoni nasce a Milano il 20 settembre 1913. Frequenta le scuole tecniche di tessitura e quindi la Scuola superiore dArte applicata del Castello Sforzesco. Fin dal 1934 collabora come disegnatore a importanti riviste e quotidiani. Nel 1938 espone in personale a Milano. Durante la guerra si trasferisce a Luino, sul Lago Maggiore dove ha possibilità di concentrarsi sul lavoro creativo. Incisioni, illustrazione di libri, collaborazione a diversi periodici lo mantengono in rapporto con editori e collezionisti. Dopo la Liberazione torna ad abitare a Milano. Disegno e pittura trovano nuovi impulsi. Un alternarsi di motivazioni tematiche ed espressive, che conduce in modo appartato, nella scelta di portare avanti un proprio discorso antiaccademico 77 che può realizzare liberamente solo allinterno di personali esperienze. Nel 1953 una personale a Milano presentata da Guido Ballo. Nel 1957 la Rai TV lo invita in qualità di artista a creare scenografie e costumi, attività che svolge anche alla Piccola Scala e a La Fenice di Venezia. Negli anni Cinquanta lartista si lega in esclusiva alla Galleria dellAnnunciata di Milano che organizzerà sue mostre in Europa. Negli anni Sessanta si moltiplicano le esposizioni personali ed è sempre molto intenso il lavoro per leditoria. Le sue amicizie si contano soprattutto fra i letterati e i musicisti: Riccardo Malipiero, Vittorio Sereni, Piero Chiara, Dante Isella. Dipinge quattro grandi tele con le gesta di Ulisse per la turbonave Michelangelo. Negli anni Settanta e Ottanta le mostre personali sono altrettante antologie di un discorso che si fa incisivo sulluomo e il suo ambiente, la città, che lo trasforma e lo fa sentire sempre più estraneo. Lartista muore a Milano l11 marzo 1999. A pagina 28 disegno di Franco Rognoni A pagina 38 disegno di Tiberio Colantuoni Tiberio Freemann Colantuoni Trevelyan nasce a Roma il 20 maggio 1935. Si diploma presso la scuola darte ceramica di Civitacastellana e per cinque anni lavora come pittore ceramista. Nel 53 frequenta il cartoonist Benito Jacovitti che gli dà consigli per intraprendere tale attività. Si trasferisce a Milano, frequenta lAccademia di Brera e inizia a disegnare episodi della serie Cucciolo, Sfortunino di cui è anche lautore, Maramao e Sceriffo Fox. Nel 55 crea Bongo che disegna tuttora, e realizza storie e disegni per Felix, Braccio di ferro e Pinocchio. Nel 74 crea Big Tom che viene pubblicato sul Corriere dei Piccoli. E autore della strip Prato e asfalto per lo studio Bierreci. E attualmente uno dei disegnatori dello staff italiano della Disney con al suo attivo alcune storie per Topolino. E autore di vignette umoristiche per "il Giorno" ed illustrazioni per le enciclopedie Mondadori. A pagina 46 fotografia di Antonia Mulas Da sinistra a destra il prof. Luigi Rainero Fassati (attuale direttore del 78 Centro), il prof. Thomas E. Starzl e il prof. Dinangelo Galmarini nel Teatro (Fondazione Antonio Ratti di Como).Ha esposto per la prima volta sue Anatomico, Palazzo del Bo' (PD). opere alla Galleria delle Ore di Milano nel maggio 1962, e da allora ha tenuto più di sessanta mostre personali e ha partecipato a premi e a A pagina 52 disegno di Fabio Vettori rassegne collettive in Italia e all'estero. Nel 1980 la Regione Lombardia ha ordinato (Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano) una sua personale di A pagina 58 disegno di Giuliano Collina circa centotrenta opere (prefazione del catalogo di Roberto Sanesi). Giuliano Collina è nato a Intra (VB) il 9 dicembre 1938. Dal 1944 risiede L'Assessorato alla Cultura del Comune di Como ha promosso un'antologica a Como. Dopo la maturità artistica presso il Liceo Artistico di Brera di più di cento titoli. Nel 1989 l'Associazione PSAS (Pittori Scultori Architetti (Milano), si diploma sempre a Brera. Collina ha insegnato disegno e storia Svizzeri) ha patrocinato a Locarno una sua personale (presentazione di dell'arte al Liceo Scientifico di Como ed è stato titolare delle cattedre di Enrico Crispolti). Nel 1998 ancora Enrico Crispolti ha presentato, per pittura e tecniche pittoriche presso l'Accademia di Belle Arti "Cignaroli" l'Assessorato alla cultura del Comune di Como, quaranta dipinti di grandi di Verona. Quindi ha insegnato pittura all'Accademia "Aldo Galli" di Como; dimensioni (Uomini e angeli). Nel 2000, per le Edizioni Pifferi di Como, oggi collabora con l'architetto Mario Botta al suo corso presso l'Accademia è uscito un volume dal titolo La città dipinta con 110 carte disegnate, di Architettura dell'Università della Svizzera italiana di Mendrisio e dipinte e scritte da Giuliano Collina. Più recente è la rassegna dal titolo insegna storia dell'arte contemporanea al Corso di laurea in Scienze dei Le cose dipinte (patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del comune di Beni e delle Attività Culturali presso l'Università dell'Insubria di Como. Como) tenuta negli spazi di San Pietro in Atrio in Como. Nel corso della Ha diretto con lo scultore Francesco Somaini il "Corso Superiore di Disegno" sua attività, Giuliano Collina ha realizzato alcune opere pubbliche: fra le 79 altre, un affresco sul tema dell'Apocalisse nella chiesa del Cimitero Maggiore a Como; un grande dipinto murale sul tema del Giorno di festa nel Cotonificio di Solbiate Olona; una tempera murale nella Scuola Elementare di Sagnino nei pressi di Como e, in occasione della XVIII Triennale di Milano un grande "quadro" dal titolo La Piazza. Negli ultimi anni, Collina si è dedicato alla scultura, realizzando monumenti in bronzo e in acciaio per spazi pubblici e privati. Da qualche anno Giuliano Collina collabora con i quotidiani comaschi pubblicando articoli di critica d'arte; ultimamente tiene una rubrica settimanale su La Provincia di Como dal titolo Le parole dipinte. A pagina 68 disegno di Tiberio Colantuoni A pagina 72 disegno di Franco Cheli. A pagina 74 opera di Giovanni Saint-Just. Il pittore, scultore, progettista di giardini, collezionista di alberi, piante e animali, vive ed opera per lo più in Maremma, verso il mare. Nel suo terreno ha costruito una sorta di casa realizzata con balle di paglia, idea insieme bizzarra e poetica come del resto è lo stesso artista, che ama girare quasi sempre a torso nudo. Philippe Daverio lo inserisce in un filone artistico che definisce alternativo, reale, rurale, legato alla cultura e alla natura del territorio. 80 Gli eventuali aggiornamenti del volume saranno disponibili sul sito Internet: http://www.policlinico.mi.it/trapiantofegato Progetto grafico CRM S.r.l. - www.crm.it Stampa Lucini officina d'arte grafica - Milano Finito di stampare nel mese di gennaio 2004