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CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Salerno Escursione del 20 marzo 2016 “La Cascata dei Capelli di Venere” (Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni) A cura della Commissione TAM – In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Difficoltà: T/E Dislivello: 250 m in salita, 300 m in discesa Durata: 5 ore Distanza: 5,5 km circa Direttori: Rossana Braca (347 5854529) Paola Daniele (388 1693901) Partenza: ore 7:30 dal viale antistante Parco Pinocchio con pullman privato. Indicazioni stradali: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fino all’uscita PadulaBuonabitacolo, proseguire sulla SS 517 Bussentina, uscire a Caselle in Pittari Sud. All’incrocio per Morigerati, prendere a sinistra la Strada Provinciale n. 16 fino a Casaletto Spartano. Percorso: Casaletto Spartano (423 m), sentiero Rio Casaletto, cascata Capelli di Venere (327 m), area attrezzata Capello (385 m), sentiero Tufara (570 m), Casaletto Spartano (423 m). Descrizione Inizieremo l’escursione visitando il centro storico di Casaletto Spartano, un piccolo borgo di origine medievale che conta poco più di 1400 abitanti. Nella piazza principale si erge la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, che risale al XII secolo. Affacciandoci sulla terrazza della piazzetta alle spalle della chiesa possiamo ammirare la gola sottostante attraversata dal Rio di Casaletto, affluente del fiume Bussento, che divide Casaletto dalla frazione Battaglia. Dopo una breve visita nei vicoletti di Casaletto, prenderemo il sentiero che scende al Rio Casaletto e lo costeggia in una natura rigogliosissima e dal verde intenso. Passeremo al di sotto dell’abitato di Battaglia posto sul versante opposto della roccia scavata dal corso d’acqua, attraversando il ponte medievale "dei Rupazzi" che permetteva il transito verso il vicino abitato di Tortorella. A parte qualche roccia un po’ scivolosa e il piccolo guado da attraversare nel punto più agevole, il percorso non presenta difficoltà ed è caratterizzato da un dolce saliscendi fino all’oasi attrezzata Capello, cui si arriva dopo circa un’ora e mezza e dove è prevista successivamente la sosta pranzo. Proseguendo lungo il rio Casaletto arriveremo alla Cascata dei Capelli di Venere, così denominata per la presenza del capelvenere, una specie particolare di felce, ma anche per l’effetto particolare dell’acqua che scende dalla roccia in sottilissimi rivoli e visiteremo il vicino Mulino. 1 Risalendo una gradonata protetta dalla staccionata si arriva alla sorgente Capello. Da qui prenderemo il sentiero Tufara, così denominato per la erronea definizione popolare data all’accumulo dei depositi di carbonato di calcio di cui è ricco l’acqua sorgiva e delle cascate, interpretato come tufo ma in realtà costituito da formazioni di travertino che caratterizzano le sponde del corso d’acqua, ricoperte di ricca vegetazione e muschio. Le sorgenti pietrificanti sono di notevole interesse ecologico e idrogeologico e sono elencate come habitat prioritario nell’allegato I della direttiva Habitat. Si formano quando le acque calcaree escono in superficie e depositano carbonato di calcio sulla superficie sottostante, dando luogo nel tempo a rocce di travertino di colore biancastro. Questo sentiero è stato utilizzato come collegamento tra Casaletto e le contrade montane di Cannati e Piè di Balzi ma non è più possibile effettuare un percorso ad anello in quanto il sentiero alla fine del Tufara che sale a destra a quota più alta e si ricongiungeva al paese presenta tratti oramai chiusi dalla vegetazione e altri poco sicuri. Ridiscesi alla Cascata, dopo circa due ore di cammino fra andata e ritorno, ci porteremo all’area attrezzata dove effettueremo la pausa pranzo. Il bus, parcheggiato nella piazzola di sosta, ci riporterà a Salerno nel tardo pomeriggio. 2 3