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ascoltando la maternità
ASCOLTANDO LA MATERNITA’:
VIAGGIO “NELL’INTIMO DELLE MADRI”
Dr.ssa Benedetta Lombardi
Psicologa Psicoterapeuta
SSA Psicologia presso SOC Ostetricia e
Ginecologia ASO Alessandria
La psicologia in ostetricia.
Progetto “Nasce una mamma”
Il progetto “Nasce una mamma” parte l’1 ottobre 2010.
La SSA di Psicologia, grazie al finanziamento della
regione Piemonte, del Comune di Alessandria e,
attualmente, dello Zonta Club International di
Alessandria, mette a disposizione della SOC di
Ostetricia e Ginecologia un servizio di psicologia
completamente dedicato, rivolto alle mamme (e in
alcuni casi anche ai papà) durante la gravidanza e nel
puerperio.
Attività pioneristica In Italia
dietro le orme di prestigiose
realtà sanitarie
Riflessione più ampia sulla
maternità
Le ragioni che spiegano il ruolo di un’attività psicologica in ostetricia affondano le
proprie radici all’interno di differenti ambiti epistemologici
•Osservazione della maternità in una prospettiva socio-culturale
•L’aumento e il consolidamento di una psicopatologia perinatale
•L’incidenza dei più recenti studi nel campo della neurobiologia e delle neuroscienze
e le conseguenti ricadute sulla comprensione di questo fenomeno
•L’importanza di un’integrazione medico-psicologica in ambito ostetrico
Rileggiamo l’evento nascita come
un evento biologico di grande
rilevanza psicologica e affettiva,
tra corpo e mente
Oggi si sente parlare di
depressione post partum o
maternity blues come di un
incidente di percorso che capita
alle donne più sfortunate……
LA PSICOPATOLOGIA PERINATALE.
IL CONTRIBUTO DELLA LETTERATURA
ONDA, l’Osservatorio Nazionale per la salute della donna, ha
recentemente pubblicato 42 pagine di buone pratiche per la prevenzione,
la diagnosi e il trattamento della psicopatologia perinatale.
I numeri della psicopatologia perinatale:
-Il 10-15% delle donne sviluppano una Depressione Postnatale
-Il 16% delle donne sviluppano una patologica psichica nel
periodo perinatale
-Il 40% delle donne che presenta una DPP era già depressa
durante la gravidanza
-la depressione gravidica ha un’incidenza definita in maniera
ampiamente variabile dal 10-16% al 14-23%
…e ancora tocofobia e richiesta di
tc di elezione;
-disturbo da attacchi di panico in
gravidanza e nel puerperio
- disturbi da stress post partum
Ma ha senso partire dalla
patologia per individuare la
fisiologia?
Comprendere bene il funzionamento
psicologico fisiologico materno ci da
la possibilità di individuare e trattare
in modo più efficace il
malfunzionamento.
La psicopatologia è aumentata
ed è in aumento; è evidente una
crisi della maternità e della
genitorialità, che non è possibile
ignorare.
In Italia è importante il
contributo di Giuliana Mieli
Le modificazioni ormonali fisiologiche della
gravidanza comportano un aumento della
sensibilità della donna che sposta il suo baricentro,
così come avviene per la pancia, verso il bambino.
La gestante in tal modo “precipita” verso il mondo
infantile, avverte di più le emozioni che appaiono
come dilatate, siano esse paura, rabbia, tristezza,
malinconia, piacere, gioia: è come se vedesse il
mondo con gli occhi sensibili e stupiti del bambino
in un universo emotivo in cui la razionalità e
l’esperienza contano ancora poco. Questa
identificazione col bambino garantisce a qualsiasi
donna, di qualsiasi ceto, razza o cultura, di
comprendere la sua creatura e di indovinarne per
identificazione i bisogni dopo la nascita, anche se
espressi attraverso un semplice vagito.
(Giuliana Mieli, 2008)
In un’ottica evoluzionista possiamo considerare
la maternità come un processo
multidimensionale che in maniera del tutto
fisiologica comporta una CRISI (da krisis, cioè
separazione da una fase ad un’altra) - cioè una
sorta di indebolimento dei pilastri della
precedente struttura di personalità, una sorta di
scompenso - finalizzata a costruire una nuova
struttura, più solida e più funzionale alla
sopravvivenza della diade madre-bambino.
La regressione
materna, la sua
funzione e le sue
conseguenze
Il cambiamento
d’identità
Monique Bydlosky e la
trasparenza psichica
IL DOLORE DEL PARTO
E’ una separazione di grande valenza
simbolica; madre e figlio smettono di
essere un tutto e diventano due individui
distinti e il dolore accompagna
simbolicamente questa separazione, la
prima di tante altre che si verificheranno in
futuro, accompagnando il bambino nel suo
divenire un individuo adulto e autonomo;
Inibizione dei freni neocorticali,
dissociazione cognitiva, produzione
endorfine
Fanno da argine in questa regressione sia
l’appoggio fornito dalla figura del
compagno, custode della razionalità
adulta e del rapporto con la realtà, che il
precedente equilibrio emotivo personale
della donna stessa.
Le fluttuazioni endocrine
come veicolo dell’emotività e
della vulnerabilità. La struttura
cade, lascia spazio al nucleo
caldo.
La funzione del pelle a pelle e del
rooming in
Non si tratta quindi di patologie specifiche della
gravidanza, ma di forme preesistenti che attraverso la
gravidanza si slatentizzano e si esplicitano, manifestando
come una
fragilità emotiva pregressa
PSICOSOMATICA OSTETRICA E LE PATOLOGIE
DELLA GRAVIDANZA
-Iperemesi e scialorrea gravidiche;
-minaccia d’aborto, poliabortività pregressa;
-minaccia di parto pretermine
-ipertensione gravidica, gestosi,preeclampsia;
-patologie fetali;
-parto severamente prematuro;
-Ivg, itg
-morte endouterina fetale
La medicalizzazione ha avuto il merito di salvare
vite umane non è da demonizzare; è vero tuttavia
che, protratta nel tempo, ha comportato anche
alcuni svantaggi, cioè allontanare le donne dal
senso biologico della gestazione, promuovendo
una funzione di delega verso il curante.
Il curante non deve accettare questa delega, deve
responsabilizzare la donna sulla sua funzione
genitoriale attiva anche in gravidanza.
E l’infertilità?
E la maternità adottiva?
La prospettiva socio-culturale.
Riflessioni e osservazioni sulla maternità post-moderna
I contributi delle neuroscienze
Nel 1968 John Bowlby ha proposto la teoria dell’attaccamento che ha segnato una
svolta significativa nello studio del funzionamento mentale.
Più tardi gli studi sulla teoria dell’attaccamento sono stati ampliati in campo
neurobiologico, grazie alle recenti tecniche di neuroimaging (comunicazione cervello
destro-cervello destro)
Più di quindici anni fa’ Allan Shore ha delineato quindi il ruolo
essenziale dell’attaccamento nella regolazione dell’affetto e dello
sviluppo emotivo.
Il compito essenziale del primo anno di vita umana è la creazione di un legame di
attaccamento sicuro per la comunicazione delle emozioni tra bambino e
caregiver primario. Queste transazioni affettive vengono trasmesse in modo
rapido attraverso la comunicazione non verbale (visiva, uditiva, tattile), al cui
interno la madre deve essere psicobiologicamente sintonizzata sugli stati interni
del bambino, basati sul corpo e relativi alla stimolazione del sistema nervoso.
All’interno di questa comunicazione affettiva il caregiver sensibile individua le
stimolazioni e regola questi stati affettivi, costruendo processi di interazione
sintonizzazione-desintonizzazione-risintonizzazione che danno luogo alla “nascita
psicologica” del bambino.
Inoltre Shore ha dimostrato come la
maturazione dei circuiti limbici del cervello
destro in via di sviluppo del bambino, che
elaborano l’emozione, è influenzata da
transazioni affettive intersoggettive
implicite che sono fissate nella relazione di
attaccamento con i caregiver primari.
In tal modo le esperienze di
attaccamento modellano la
maturazione dipendente dall’esperienza
del cervello destro e in questo modo
esse influiscono sul successivo sviluppo
delle funzioni e della personalità.
Questi dati ci confermano ancora una volta la necessità di prenderci cura della salute
psichica della donna in maternità, perchè ciò costituisce anche un’occasione di
prevenzione primaria della psicopatologia dell’età evolutiva
Watt nel 2003 afferma”se i bambini crescono con esperienze dominanti di
separazione, sofferenza, paura e rabbia, allora seguiranno un cattivo
percorso psicologico ma anche un cattivo percorso neurologico.”
MA IL NOSTRO SISTEMA
SOCIALE E’ COSTRUITO IN
LINEA CON I NOSTRI
BISOGNI?
CENNI BIBLIOGRAFICI
-Ammaniti M. Pensare per due, Nella mente delle madri., 2008 Ed.Laterza,Roma-Bari.
--E. Badinter “Mamme cattivissime? La madre perfetta non esiste”, 2011, Corbaccio, MIlano
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-M Zaccagnino, “I disagi della maternità. Individuazione, prevenzione e trattamento.”2009, Franco Angeli.
,
“Quello che noi facciamo è solo
una goccia nell'oceano ma se non
lo facessimo l'oceano avrebbe una
goccia in meno.”
meno.”
Madre Teresa di Calcutta
GRAZIE DELL’ATTENZIONE!
Dr.ssa Benedetta Lombardi
Psicologa psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia cognitiva
SSA Psicologia in SOC Ostetricia e Ginecologia
ASO Alessandria
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Studio Medico Benessere Via Chenna 25
Alessandria
Centro Umanistico Via Pisacane 29 Alessandria
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