Pochi soldi in cassa mettete all`asta il “collegio serafico”
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Pochi soldi in cassa mettete all`asta il “collegio serafico”
COPERTINO|Una proposta al Comune «Pochi soldi in cassa mettete all’asta il “collegio serafico”» Il collegio serafico è nel più totale abbandono GIOVANNI GRECO l COPERTINO. «Riproporre vecchie minestre programmatiche basate sul solito rilancio del centro storico e sull'incremento della ricettività turistica attraverso il recupero dell’ex collegio serafico ha il netto sapore di campagna elettorale». A mettere in dubbio l’effettivo recupero dell’ex collegio dei frati minori conventuali è il consigliere di An, Mauro Valentino, intervenuto a margine dell’ultimo consiglio comunale nel corso del quale il sindaco Marcucci aveva accennato al recupero della gloriosa struttura, in previsione dei un maggiore offerta turistica cittadina. «A Marcucci - dice Valentino - riconosciamo destrezza e abilità politica, ma deve smetterla di considerarci acefali servitori, incapaci di accorgersi di certi rilanci di facciata». «Marcucci - aggiunge - non dice che quell'edificio di francescana memoria, acquistato con fondi comunali su finire degli anni '90 per concentrarvi gli uffici comunali, è diventato un “rudere” per colpa delle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute, da quella Ciccarese che lo acquistò a quella attuale». Valentino propone, dunque, di mettere all’asta l’ex collegio. «Un modo come un altro per permettere al Comune di fare cassa, visti i tempi di magra che si profilano e visto lo stato pietoso in cui si trovano le strade cittadine». «Con il ricavato della vendita oculata e intelligente - aggiunge - si potrebbero rifare degnamente diversi manti stradali del centro abitato che, a quanto pare, gli amministratori comunali non hanno mai percorso e, perciò, non conoscono». Ma torniamo all’ex collegio serafico, che come un gigante di tufo e cemento, da un quarto di secolo continua a lottare con- Mauro Valentino tro le intemperie, i vandali e l’insensibilità. Sorto negli anni '60 lungo la centralissima via Piave, fu sede del collegio serafico dei frati minori conventuali. Poi, con la crisi delle vocazioni l’edificio fu chiuso e sul finire degli anni '80 affittato alla Provincia che vi traslocò le aule del liceo scientifico, in attesa della nuova sede che stava sorgendo in via De Nicola. Il trasloco dell’istituto scolastico presso il nuovo edificio segnò la fine del glorioso collegio serafico. Sicché, i frati furono costretti a venderlo e l’amministrazione Ciccarese lo comprò per poco più di 900 milioni di vecchie lire. Da allora non è stato prodotto alcun progetto per renderlo fruibile. Per un po' si parlo di farne un ostello della gioventù, poi di una sede comunale tramite un financial projetc. Nulla di tutto ciò, mentre la struttura va in malora. Né il lento disperdersi delle tessere che compongono l’immagine musiva di san Giuseppe da Copertino collocata sul lato nord dell’edificio, impietosisce certi spasimanti dalla “bomboletta facile” che scelgono i suoi muri per i loro banali messaggi. Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.