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Il problema residui nei prodotti dell`alveare

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Il problema residui nei prodotti dell`alveare
MIELE (Codex Alimentarius):
la sostanza dolce naturale che le api domestiche (Apis
mellifera) ricavano dal nettare dei fiori o delle secrezioni
provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle
stesse, che esse bottinano, trasformano, combinano con
sostanze specifiche proprie e lasciano maturare nei favi
dell'alveare.
Prodotto naturale per eccellenza, ma..
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
..industrializzazione
..trattamenti
 CONTAMINAZIONE  RESIDUI
terapeutici
..trattamenti in agricoltura
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
MIELI TOSSICI:
presenti al loro interno sostanze velenose
che sono proprie di alcune piante.
Queste sostanze, farmacologicamente attive (per lo più,
alcaloidi), si ritrovano poi nel miele e lo fanno diventare
“tossico”
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
 Alcaloidi pirrolizidinici dal senecio;
 picrotossina e tutina dalla Coriaria;
 gelsamina da Gelsemium;
 aconitina dall’aconito, …..
ma soprattutto:
 tossine dalle Ericacee
•arbutina,
•acetilandromedolo,
•andromedotossina;
 tossine dalle Solanacee
•scopolamina e atropina da stramonio.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Talvolta le api fungono da
“filtro organico” per questi
tossici, tanto da venire a
morte loro stesse.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Talvolta sono i consumatori del
miele a pagarne le conseguenze...
Episodi d’intossicazione da miele
citati da Senofonte (in Colchide i
suoi soldati si ammalarono per aver
mangiato del miele della zona, ricco
di polline di Azalea pontica).
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
RESIDUI:
tutte le sostanze estranee alla natura del miele
che vi restano dopo la smielatura e
possono contaminarlo.
IMPURITA’: tutte le altre sostanze estranee ma affini alla
natura del miele (scaglie di cera, frammenti di
api, ecc.)
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
In linea di massima, le fonti di contaminazione delle api si
possono dividere in 4 categorie, le stesse che daranno
origine ai residui riscontrabili nei prodotti dell’alveare:
1. Fitofarmaci
2. Metalli pesanti
3. Isotopi radioattivi
4. Medicinali veterinari
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Usati su piante da reddito, capaci di
inquinare nettari e melate e di essere letali
per le api.
Tra i fitofarmaci, i maggiori problemi
sono dati Parathion e Ditiocarbamati,
scarsamente tossici per le api, ma tossici
per l’uomo e facilmente
accumulabili nel miele.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Piombo
Cromo
Cadmio
Ecc.
Il loro riscontro dovuto alla eccessiva vicinanza
degli alveari a industrie, città e
strade a grande percorrenza.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Fenomeno eccezionale, ma possibile per
ricaduta di isotopi radioattivi trasportati
dalle correnti nel terreno, (c.d. ricaduta
nucleare)
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
fonte più frequente di Inquinamento del miele
Acaricidi:
usati spt. contro Varroa jacobsoni,
(folbex va, apitol, perizin, amitraz)
Battericidi:
usati per la terapia della peste
europea e in terapia e profilassi
della peste americana
(sulfatiazolo sodico,
Cloridrato di ossitetra
ciclina, Streptomicina)
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Legge 30/4/62 n. 283 art. 5: "E' vietato impiegare nella
preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per
vendere, somministrare o comunque distribuire per il
consumo, sostanze alimentari……
..h) che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura
per la protezione delle piante e a difesa delle sostanze
alimentari immagazzinate, tossici per l'uomo……
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Legge 12/10/82 n. 753 art. 4: "il miele commercializzato
come tale o utilizzato in qualsiasi prodotto destinato alla
alimentazione umana non deve contenere materie organiche
o inorganiche estranee alla sua composizione.."
Si conferma l'obbligo di assenza di sostanze tossiche negli
alimenti senza tuttavia individuare quelle che potrebbero
risultare pericolose per la salute del consumatore
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Ordinanza Ministeriale 6/6/85 art. 2:
Allegati, oggetto di periodiche modifiche, in cui vengono
elencati alcuni pesticidi di uso comune con i relativi limiti di
tolleranza negli alimenti.
comma 2 fissa per tutti i principi attivi e gli alimenti non
citati negli allegati un limite massimo generico di residui di
sostanze attive non superiore a 0,01 mg/kg.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Regolamento CEE 2377/90
(ora abrogato dal Reg. (CE) n. 470/2009 e Reg. (CE) n.
37/2010, tranne gli allegati):
definisce la procedura per la determinazione dei "Limiti massimi di
residui di medicinali veterinari negli alimenti di origine animale",
includendo fra questi anche il miele.
All.I:
limiti max. stabiliti (amitraz, cumafos);
All.II: limiti max. non stabiliti (ac. Formico, ac. ossalico, timolo, ecc.);
All. IV: no limiti max. per pericolosità delle molecole
SOSTANZE VIETATE (CAF, met. dei nitrofurani).
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
piano di sorveglianza nazionale finalizzato alla:
verifica della conformità dei residui di medicinali veterinari con
i limiti massimi (LMR) previsti dalle norme comunitarie e
nazionali;
verifica delle quantità massime di antiparassitari e di
contaminanti ambientali fissate dalla normativa nazionale e
comunitaria;
elaborato annualmente dal Ministero della Salute
anche sulla base dei risultati degli anni precedenti.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Previsti circa 500 campioni:
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Il Piano prevede il
prelievo
del
miele
contenuto nei favi di
melario, direttamente
dall’arnia,
presso
l’allevamento:
Perché??..
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Perche gli antibiotici si trovano nel miele ma non solo..
dove e come si distribuiscono gli antibiotici
all’interno dell’arnia ???
e dopo quanto tempo ne possiamo ancora
trovarne residui???
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
MARZO 2004 
trattamento con Ossitetraciclina e
Tetraciclina (polvere sciolta nello sciroppo);
PRIMAVERA 2005 
trattamento con clortetraciclina
(polvere mescolata a zucchero a
velo: 1 cucchiaiata sui telai,
spruzzati successivamente con acqua);
DA ALLORA NESSUN TRATTAMENTO
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
2007: ESAMI DI LABORATORIO  ARNIA
CTCC
OSTE
TETRA
1397 µ g/kg
160 µ g/kg
1097 µ g/kg
CTCC
OSTE
TETRA
576 µ g/kg
251 µ g/kg
1232 µ g/kg
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
2007: ESAMI DI LABORATORIO  ARNIA VECCHIA
CTCC
OSTE
TETRA
3458 µ g/kg
56 µ g/kg
783 µ g/kg
CTCC
OSTE
TETRA
394 µ g/kg
804 µ g/kg
11165 µ g/kg
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
2007: ESAMI DI LABORATORIO  TELAIO
CTCC
OSTE
TETRA
3107 µ g/kg
----- µ g/kg
78
µ g/kg
CTCC
OSTE
TETRA
4889 µ g/kg
-µ g/kg
76
µ g/kg
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
2007: ESAMI DI LABORATORIO  TELAIO VECCHIO
CTCC
OSTE
TETRA
6890 µ g/kg
150 µ g/kg
2681 µ g/kg
CTCC
OSTE
TETRA
19702 µ g/kg
484 µ g/kg
11951 µ g/kg
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
2007: ESAMI DI LABORATORIO  CERA
CLORTETRACICLINA
OSSIOTETRACICLINA
TETRACICLINA
231
6
17
µ g/kg
µ g/kg
µ g/kg
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
2007: ESAMI DI LABORATORIO  ..E LE API???
CLORTETRACICLINA
CLORTETRACICLINA
13
6
µ g/kg
µ g/kg
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
QUINDI:
2 serie di trattamenti “dichiarati” dall’apicoltore:
1°) 2004: polvere contenente Ossitetraciclina e Tetraciclina;
2°) 2005: polvere contenente Clortetraciclina.
CONCLUSIONI:
A distanza di 2 anni dall’ultimo trattamento e di almeno 3 anni
dal primo trattamento residui degli antibiotici
utilizzati erano ancora persistenti e ad elevate
concentrazioni…
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
… nelle arnie, soprattutto se in condizioni precarie;

nei telai, soprattutto nella loro parte superiore;

nel nido, il che spiega le positività riscontrate sulle api.
Dal 2009  campionamento
"sul campo", direttamente
dall’arnia presso l’apicoltore.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
piano di sorveglianza regionale finalizzato alla:
verifica del rispetto dei criteri microbiologici e chimici previsti
dalla normativa comunitaria, nazionale e locale;
verifica del profilo microbiologico e chimico di alimenti
presenti sul mercato;
valutazione dell’efficacia deli piani di autocontrollo
predisposti dagli Osa.
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Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Previsti 150 campioni per ricerca di:





CLORAMFENICOLO
STREPTOMICINA
SULFAMIDICI
TETRACICLINE
TILOSINA
Campionamento sul
prodotto finito
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Circolare Min. della Salute n. 5830 del 24 febbbraio 2012:
"in caso di campionamento per la ricerca di antibiotici nel miele,
alla produzione e a quello presente in commercio (prodotti
confezionati), si applicano i limiti fissati nel piano nazionale
residui (PNR)".
Due valori:
Limite di rilevabilità (screening)
Limite di azione (non conformità)
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
La dichiarazione di non
conformità per antimicrobici
scatta solo al superamento del
c.d. "limite d’azione" (analisi
di conferma).
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
il problema dei residui di farmaci nel miele e, più in generale nei
prodotti dell’alveare, è reale e i risultati dei Piani nazionali di
campionamento lo confermano;
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
vi sono notevoli differenze di vedute sul modo di affrontare il
problema residui non solo tra UE e Paesi Terzi, ma addirittura tra
i vari Stati e ciò si riflette in normative discordanti;
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
è necessaria una maggiore informazione rivolta agli apicoltori
per istruirli e formarli sull'uso corretto o sul non utilizzo dei
farmaci e sulle eventuali tecniche alternative di lotta alle
malattie dell'alveare.
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Il settore apistico, è stato in questi anni molto trascurato sia
dal punto di vista normativo che interpretativo sulle
competenze veterinarie;
è troppo spesso mancata una collaborazione reale e sincera
tra apicoltori e veterinari finalizzata a tutelare la salute delle
api e dei consumatori;
forse è giunto il momento di dimenticare il passato e guardare
ad un futuro fatto di persone desiderose di confrontarsi e
migliorarsi;
Mi piace pensare che questa giornata ne segni l’inizio.
Il problema residui nei prodotti dell’alveare
Montecchio P.no, 30 marzo 2013
Grazie per
l’attenzione
Lucio Maculan DVM Az.U.L.SS. N. 4 "Alto Vicentino"
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