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Comune di Lazise Scheda identificativa del “Miele di Lazise”

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Comune di Lazise Scheda identificativa del “Miele di Lazise”
Comune di Lazise
Provincia di Verona
Scheda identificativa del “Miele di Lazise”
L’allevamento di api è una tradizione che si tramanda da tempo immemorabile tra i
contadini di Lazise.
Allo scopo di analizzare a fondo il fenomeno è stata condotta un’indagine su tutto il
territorio comunale e sono state individuate alcune produzioni di eccellenza.
L’apicoltura nel veronese ha origini relativamente recenti, ma ha avuto un notevole
sviluppo nell’ultimo secolo, tanto da porre la provincia ai primi posti nelle graduatorie
nazionali per quantità annue prodotte.
Nel 1930 si tenne a Verona una Conferenza su “Apicoltura e Agricoltura”, durante la
quale il relatore prof. E. Perucci riportava questi dati: “Misi in evidenza che nel
veronese, così ricco di frutteti, richiedeva una maggiore diffusione degli alveari
apistici, limitati in quell’epoca (1930) a circa 5000 alveari…”.
A dimostrazione dell’interesse che andava via via assumendo l’apicoltura, nel 1947 il
prof. Ghigi scriveva: “ gli apicoltori non si stanchino di proclamare che il prodotto del
miele e della cera, che le api forniscono loro, è poca cosa di fronte al dono della frutta
e delle sementi da prato che le api forniscono agli agricoltori”. Successivamente, nel
1971, il dr. Bonfante riportava ne “L’Apicoltura”, edito dall’ Istituto Sperimentale per
la Frutticoltura di Verona: “In provincia di Verona, l’apicoltura è esercitata da
agricoltori, spesso frutticoltori, da amatori, come attività marginale di svariate
professioni, oppure da professionisti apicoltori, come vera attività industriale.
L’apicoltura veronese è strettamente connessa con la vocazione frutticola dell’area, con
il certosino lavoro di impollinazione da parte delle api e all’incremento produttivo
della cerasicoltura.
Nel 1964 il dr. G. Bargioni affermava durante il I Convegno Nazionale del Ciliegio
“L’apicoltura sta diventando più utile al frutticoltore che non al produttore di Miele. A
nulla varrebbe l’adozione di adatti impollinatori se venisse a mancare, o fosse
comunque scarsa, la presenza d’insetti pronubi”. A considerare con maggior incisività
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la produzione del miele anche in vista d’un miglioramento qualitativo fu E. Perucci in
“Le api fanno anche il miele” in Atti dell’Accademia di Scienze e Lettere di Verona
1960-1961. Da oltre un ventennio a Boscochiesanuova, nel cuore della Lessinia, è
stata istituita un’importante manifestazione per qualificare il Miele della Montagna
Veronese, che unitamente a quella di Lazise (1984) imprime un notevole impulso al
settore.
Negli ultimi decenni si è rilevata una considerevole ripresa d’interesse per l’apicoltura.
In tal senso il Comune di Lazise, istituendo la De.Co. per il prodotto Miele, intende
valorizzare un prodotto tipico del proprio territorio, favorirne la commercializzazione
nell’ambito delle manifestazioni fieristiche che si svolgono a Lazise nel corso
dell’anno ed eventualmente incentivare la nascita di altri produttori professionali che
intendano usare le specifiche produttive evocate nella presente delibera per diffondere
un prodotto di eccellenza.
La De.Co. Miele è attribuita ai mieli prodotti nel territorio comunale di Lazise, che
abbiano i requisiti e le caratteristiche stabiliti nella presente relazione.
Art.1
(Identificazione)
Il Miele De.Co. è il prodotto degli alveari che si trovano all’interno del territorio
comunale di Lazise.
Le aziende agricole con sede nel territorio del comune di Lazise possono produrre
miele di Lazise DE.Co anche in comuni limitrofi e/o confinanti fino ad un massimo
del 20% della produzione totale.
Art.2
(Varietà)
Il Miele De.Co. può essere delle seguenti varietà.
Uniflorale:

Acacia (proviene dal nettare di Robinia);

Tarassaco (proviene dal nettare di Tarassaco);
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
Melata Millefiori (proviene dal nettare di più fiori o vegetali presenti nel
territorio di Lazise).

Miele di erba medica (proviene dal nettare dei fiori dell’erba medica).
Art.3
(Metodo di produzione)
 Il Miele De.Co. è prodotto secondo le norme tradizionali di buona produzione
in alveari di tipo razionale. Durante le operazioni di posa e prelievo dei melari,
le api sono allontanate con metodi che preservano la qualità del prodotto e ne
evitano le contaminazioni.
 Il Miele De.Co. è estratto dai melari per centrifugazione, filtrato e posto in
recipienti per alimenti chiusi.
 Non subisce trattamenti che ne modifichino le caratteristiche di miele fresco.
 E’ conservato in modo da mantenere inalterate le caratteristiche naturali.
 Ogni apicoltore adotta nell’estrazione del miele e nel confezionamento un
sistema di autocontrollo con riferimento al “Manuale di corretta prassi igienica
per la produzione del miele”, vidimato dal Ministero della Sanità.
 Le prassi di lotta sanitaria sono attuate secondo la normativa veterinaria di
riferimento.
Art.4
(Caratteristiche delle varietà di Miele De.Co)
 Acacia: si presenta liquido di colore molto chiaro, di odore florale debole e di
sapore dolce, spesso vanigliato. Può lasciare una sensazione di bruciore alle
mucose e di fresco in bocca.
 Tarassaco: si presenta liquido con riflessi gialli o giallo e cremoso se
cristallizzato. Cristallizza rapidamente con cristalli fini e regolari, che
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determinano una massa morbida e cremosa. Odore pungente, acuto e persistente.
Sapore poco o normalmente dolce, solitamente acido, leggermente amaro e
astringente.
 Melata: si presenta liquido e non sempre cristallizza. E’ in genere molto viscoso,
di colore ambra scuro e quasi nero; ha odore vegetale fruttato, sapore poco dolce
e leggermente astringente, tipo malto.
 Millefiori: si presenta liquido, cristallizza più o meno rapidamente. Ha odore,
colore e sapore che dipendono dalla presenza dei nettari che lo compongono.
(Nel territorio di Lazise possono essere: ciliegio, melo, tarassaco, acacia).
 Erba medica: cristallizza spontaneamente alcuni mesi dopo il raccolto, formando
generalmente cristalli grossi. Di colore molto chiaro da beige a nocciola, ha un
odore mediamente intenso ma penetrante e ricorda quello della cera fusa. Il
sapore è leggero, vegetale, acido, astringente e l’aroma è mediamente inteso e
persistente. Aroma fruttato di mosto”.
Art.5
(Controllo e certificazione)
Le confezioni devono avere sigillo ed etichetta contenenti tutte le indicazioni
obbligatorie per legge, in modo che sia garantita l’identificazione e la rintracciabilità
del
Miele
De.Co.
prodotto
nel
territorio
del
Comune
di
Lazise.
La produzione di Miele De.Co. avviene sotto controllo della commissione comunale
preposta
alla
De.C.O
istituita
dal
Comune
di
Lazise.
Il sottoscrittore della presente relazione si impegna a seguirla nella sua interezza e a
sottoporre la propria attività al controllo della commissione comunale preposta alla
Denominazione Comunale di Origine istituita dal Comune di Lazise.
Art.6
(Confezionamento)
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Per il confezionamento del “Miele di Lazise” sono utilizzati contenitori di vetro da
125, 250, 500 e 1000 grammi, chiusi con tappo metallico.
Nell’etichetta sono riportate le seguenti indicazioni:
 La denominazione del prodotto “Miele di Lazise” seguito dalla scritta per esteso
“Denominazione Comunale di Origine”;
 Il logo della De.C.O del comune di Lazise (come da regolamento comunale
riguardante la De.C.O.);
 Il peso netto;
 Il nome e/o la ragione sociale del produttore;
 La sede del produttore e il luogo di lavorazione del prodotto;
 Il numero del lotto di produzione;
 Consumare preferibilmente entro la data indicata
 Tutti gli adempimenti previsti dalle norme relativi all’etichettatura dei prodotti
agroalimentari.
Qualunque altra scritta o marchio, deve avere dimensioni inferiori alla
denominazione del prodotto “Miele di Lazise”.
Art.7
(Documentazione)
L’azienda agricola che intende aderire all’iniziativa del miele di Lazise DE.Co deve
produrre la seguente documentazione:
 copia della presente scheda identificativa del “Miele di Lazise”, firmata pagina
per pagina, il cui originale verrà depositato ed
archiviato presso gli uffici
comunali, mentre una fotocopia rimarrà al sottoscrivente della scheda quale
certificazione dell’impegno sottoscritto.
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Provincia di Verona
L’azienda agricola riceve da parte degli uffici comunali:
 il logo della DE.Co da apporre sul proprio materiale informativo e pubblicitario
sempre nel rispetto del regolamento DE.Co approvato in C. C. con deliberazione
n. 78 del 30/11/2009;
 il “modulo A” relativo alla richiesta del numero di etichette a sigillo delle
confezioni di miele da compilare all’inizio di ogni annata produttiva per stampa
collettiva;
 il “modulo B” da compilare entro il 30 novembre di ogni anno relativo alla
dichiarazione di produzione del miele per ciascuna tipologia (espresso in kg),
secondo l’art. 1 della presente scheda identificativa, riferito all’annata appena
trascorsa.
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Provincia di Verona
Modulo A
Richiesta etichette a sigillo delle confezioni di miele di Lazise
DE.Co

Nome azienda
……………………………………………………….
 Indirizzo
………………………………………………………
 Telefono
Fax
………………………………………………………
 Cellulare
………………………………………………………
Richiede numero ….… etichette a sigillo delle proprie
confezioni di miele di Lazise DE.Co.
L’azienda si impegna a pagare le stesse al momento della
consegna presso gli uffici comunali.
Firma
…………………………..
Modulo B
Dichiarazione di produzione da compilare e consegnare entro il 30
novembre di ciascuna annata produttiva

Nome azienda
……………………………………………………….
 Indirizzo
………………………………………………………
 Telefono
Fax
………………………………………………………
 Cellulare
………………………………………………………
MIELE
acacia
tarassaco
millefiori
melata
produzione totale
KG
ANNATA
Firma
…………………………..
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