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Riapriranno nel 2017 le vecchie miniere La «calamina» porterà

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Riapriranno nel 2017 le vecchie miniere La «calamina» porterà
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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 LUGLIO 2015
Valli Brembana e Imagna
Riapriranno nel 2017 le vecchie miniere
La «calamina» porterà nuova ricchezza
Penne nere
a Fuipiano
per l’omaggio
ai Caduti
Oltre il Colle. Presentato lo stato dei lavori per riavviare l’estrazione di zinco e piombo
Gli australiani ci credono, il paese anche. Con la «benedizione» dei vecchi minatori
OLTRE IL COLLE
FRANCO IRRANCA
Per lo zinco e il piombo
- noti come «calamina» - delle
valli bergamasche estratti dalle
viscere della terra a partire dall’800, si va profilando una nuova
era che, se le premesse verranno
confermate, potrà portare a una
rivalutazione del prezioso minerale, tornato alla ribalta grazie a un imprenditore straniero.
Il futuro delle storiche miniere di zinco della Val Serina e della Val del Riso è stato al centro di
un incontro, venerdì a Oltre il
Colle, con la partecipazione di
Alexander Burns e Graeme Collins, dirigenti rispettivamente
di Energia Minerals Limited ed
Energia Minerals Italia, le società australiane interessate allo sfruttamento del minerale.
L’assemblea è stata coordinata dal sindaco Valerio Carrara, che ha definito la serata «storica», poiché segna il ritorno di
investitori «venuti da lontano»
in un settore, quello minerario,
dopo 40 anni di inattività.
«Una ripresa agevolata – come ha sottolineato l’assessore
all’Ambiente, Claudia Terzi –
dalla Regione che ha accelerato
il disbrigo delle pratiche buro-
cratiche relative al progetto fatto con tutti crismi», per favorire
il riutilizzo di una delle 100 miniere riattivabili (le risorse ammontano a tre milioni di euro in
gran parte destinati a Gorno)
nella prospettiva di creare nuovi
posti di lavoro in un momento di
crisi (si parla di 250 nuove assunzioni), con una impostazio-
1 L’intervento
consentirà
la creazione
di 250 nuovi posti
di lavoro
ne nuova e attuale, garantendo il
rispetto dell’ambiente.
C’era molta attesa di conoscere lo stato dell’arte dei lavori
preliminari in atto sul versante
di Oltre il Colle: quali fossero le
prospettive e le intenzioni del
progetto che sta suscitando
aspettative, speranze e moderato ottimismo tra la gente del posto che, dopo decenni di chiusura delle miniere, vede prendere
corpo la prospettiva di una rinascita dell’attività mineraria con
Fratelli d’Italia
mette radici
in Valle Imagna
L’inaugurazione del circolo Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale
Sant’Omobono
Alla presentazione
del circolo politico sindaci,
amministratori e
simpatizzanti del partito
Inaugurato il circolo
«Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale della Valle Imagna», il
secondo nella provincia di
Bergamo dopo Treviglio.
La manifestazione si è svolta nel bar Giros nel centro di
Sant’Omobono Terme, presenti sindaci, amministratori
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e simpatizzanti del partito di
Giorgia Meloni. A fare gli onori di casa è stato il consigliere
provinciale Demis Todeschini, che ha presentato gli ospiti
tra cui la coordinatrice regionale Paola Frassinetti, il coordinatore provinciale Daniele
Zucchinali, il consigliere comunale di Bergamo Andrea
Tremaglia e il presidente del
circolo valdimagnino Angelo
Quarenghi e una rappresentanza dei Fratelli d’Italia trevigliesi. Tra i soci fondatori si
segnala Luciano Manzoni sin-
riflessi sotto il profilo economico, occupazionale e turistico.
Gli interventi dei due ospiti
australiani, tradotti dall’inglese
e sintetizzati da Marcello De
Angelis, amministratore di
Energia Minerals Italia, hanno
consentito di conoscere alcuni
dettagli del progetto: Burns l’ha
definito un evento importante
che interessa un patrimonio posto sotto e sopra il suolo e che va
sviluppato in ambedue le direzioni; un progetto accolto positivamente dalle comunità e che
intende dare attuazione allo
sforzo di tutti trattandosi di
un’iniziativa positiva dal punto
di vista economico (le risorse
già impiegate ammontato a un
milione di euro). Collins, a proposito dell’attività di ricerca, fase importante del progetto per
verificare e quantificare la presenza di minerale, ha detto che
durerà fino alla fine dell’anno e
per i due anni successivi, così da
consentire di iniziare l’attività di
coltivazione nel 2017.
È stato proiettato in sala un
filmato redatto a cura di Matteo
Maccabelli, amministratore delegato di Edilmac, l’impresa che
sta eseguendo i lavori di sistemazione, disgaggio, pulizia e
daco di Brumano, Luigi Mazzucotelli sindaco di Blello, Armando Belli già assessore a
Rota Imagna e diversi consiglieri comunali della valle: ciò
a significare il forte legame
territoriale del circolo.
Ospite il consigliere Magoni
Tra gli ospiti che hanno voluto
portare un saluto si segnala il
sindaco di Sant’Omobono
Terme Paolo Dolci, il consigliere Regionale Lara Magoni
e il consigliere comunale di
Pedrengo Nicolò Persico.
«La Valle Imagna è terra di
persone semplici, legate alle
tradizioni, ai valori della famiglia, del sacrificio del lavoro
(tanti sono gli artigiani del
settore dell’edilizia, nonché
commercianti, agricoltori e
operatori turistici), della fede
(forte l’attaccamento alla Madonna della Cornabusa) – ha
sottolineato Todeschini, uno
dei promotori del Circolo –.
Elementi oggi messi in discussione da politiche contradditorie dei governi nazionali e
dell’Unione Europea. Fratelli
d’Italia si pone come punto di
riferimento a tutela di questi
valori in Valle Imagna».
Un augurio di buon lavoro
da parte dei coordinatori: regionale Frassinetti, provinciale Zucchinali e l’impegno
del presidente Quarenghi a
far crescere il circolo valdimagnino «svolgendo attività amministrativa, politica e associativa dalla parte dei cittadini» hanno detto.
Remo Traina
Il monumento ai Caduti
I relatori della serata dedicata al futuro delle miniere
messa in sicurezza della Galleria di Ca Pasì, oltre ai carotaggi
per individuare la localizzazione del minerale.
Le immagini hanno consentito di mostrare la situazione
pregressa nell’area mineraria
Riso-Parina e i primi interventi
posti in atto per riattivare le
strutture esistenti, tra cui un
«fornello» o pozzo, profondo
350 metri. In chiusura di serata
alla ribalta sono saliti alcuni
vecchi minatori del posto, in
una sorta di nostalgico amarcord dei tempi pionieristici del-
la vita in miniera: Sergio Pezzoli,
oggi settantatreenne, 23 anni
passati in galleria, che ha ricordato la vita grama di allora
quando per raggiungere il posto
di lavoro doveva salire quotidianamente la «scala Santa», composta da 800 gradini; Achille Palazzi, figlio di una «taissina», 73
anni di cui 15 trascorsi in miniera, ha raccontato del padre che
una volta dovette spalare la neve
per 8 ore per raggiungere l’imbocco della galleria quando era
ormai ora di tornare a casa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Centinaia le penne nere valdimagnine della zona 9 che
hanno sfilato per le vie di Fuipiano Imagna in occasione del 40o
incontro zonale per ricordare i
Caduti. I loro nomi sono scolpiti
nelle due lapidi, ristrutturate e
incastonate di recente nel monumento. Alpini e cittadini, sull’attenti e la mano sul cuore, accompagnati dalla banda hanno
cantato l’inno di Mameli, don
Sergio Bertocchi ha benedetto il
monumento: «Ricordiamoli
tutti senza distinzione di guerre
e di nazione». Il sindaco Valentina Zuccala ha portato il saluto
della comunità evidenziando il
valore dei caduti. Il capogruppo
Andrea Casari ha detto: «Siamo
qui per benedire le due lapidi a
ricordo dei nostri cari che hanno
dato la vita per la Patria». Don
Bertocchi ha celebrato la Messa,
Fermo Mager ha letto la preghiera degli alpini e la festa è terminata col rancio alpino.
Remo Traina
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