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Modalità di scambio delle informazioni
BANCA D’ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE 6(59,=,2,1)250$=,21, 6,67(0$&5(',7,=,2 02'$/,7¬',6&$0%,2'(//( ,1)250$=,21, 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD YHUVGHO BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD 3UHPHVVD )LQDOLWj ......................................................................................................0.1 $YYHUWHQ]HJHQHUDOL ..................................................................................0.2 0HVVDJJLVXVXSSRUWRPDJQHWLFR 0HVVDJJLVXFDVVHWWDFDUDWWHULVWLFKH .......................................................1.1 2.2 Messaggi su cassetta: etichette ................................................................1.5 2.3 Messaggi su cassetta: record di testa.......................................................1.6 2.4 Messaggi su cassetta: record movimento.................................................1.8 2.5 Messaggi su cassetta: record di coda.......................................................1.9 2.6 Messaggi su floppy disk: caratteristiche .................................................1.10 2.7 Messaggi su floppy disk: etichette ..........................................................1.11 2.8 Messaggi su floppy disk: struttura file .....................................................1.12 2.9 Messaggi su supporto magnetico: crittografia ........................................1.13 &RPXQLFD]LRQLVXVXSSRUWRPDJQHWLFR 3.1 Comunicazioni su cassetta: caratteristiche ...............................................2.1 3.2 Comunicazioni su cassetta: etichette........................................................2.4 3.3 Comunicazioni su cassetta: record di testa ..............................................2.5 3.4 Comunicazioni su cassetta: record movimento ........................................2.7 3.5 Comunicazioni su cassetta: record di coda ..............................................2.8 3.6 Comunicazioni su cassetta: file indice ......................................................2.9 3.7 Comunicazioni su floppy disk: caratteristiche .........................................2.10 3.8 Comunicazioni su floppy disk: etichette ..................................................2.12 3.9 Comunicazioni su floppy disk: struttura file .............................................2.13 3.10 Comunicazioni su supporto magnetico: crittografia ..............................2.14 3.11 Comunicazioni su supporto magnetico: Scarto invio ............................2.15 0HVVDJJLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDPHVVDJHVZLWFKLQJ 4.1 Messaggi su R.N.I. con message switching: caratteristiche .....................3.1 4.2 Messaggi su R.N.I. con message switching: EURO .................................3.4 4.3 Messaggi su R.N.I. con message switching: crittografia ...........................3.5 &RPXQLFD]LRQLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDPHVVDJHVZLWFKLQJ 5.1 Comunicazioni su R.N.I. con message switching: caratteristiche .............4.1 5.2 Comunicazioni su R.N.I. con message switching: crittografia...................4.2 5.3 Comunicazioni su R.N.I. con message switching: scarto invio .................4.3 0HVVDJJLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDILOHWUDQVIHU 6.1 Messaggi su R.N.I. con file transfer: caratteristiche ..................................5.1 6.2 Messaggi su R.N.I. con file transfer: crittografia .......................................5.4 &RPXQLFD]LRQLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDILOHWUDQVIHU 7.1 Comunicazioni su R.N.I. con file transfer: caratteristiche .........................6.1 Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD 7.2 Comunicazioni su R.N.I. con file transfer: lista destinatari ........................6.3 7.3 Comunicazioni su R.N.I. con file transfer: crittografia ...............................6.7 7.4 Comunicazioni su R.N.I. con file transfer: scarto invio ..............................6.8 0HVVDJJLVXWHOH[ 8.1 Messaggi su telex: caratteristiche .............................................................7.1 8.2 Messaggi su telex: composizione .............................................................7.3 &RPXQLFD]LRQLVXWHOH[ 9.1 Comunicazioni su telex: caratteristiche.....................................................8.1 9.2 Comunicazioni su telex: scarto invio .........................................................8.2 &ULWWRJUDILD 10.1 Introduzione ............................................................................................9.1 10.2 Materiale distribuito.................................................................................9.2 10.3 Istruzioni operative..................................................................................9.4 10.3.1 Interfacce del sottoprogramma di Crittografia ................................9.4 10.3.2 Sistemi MS/DOS e compatibili........................................................9.7 10.3.3 Sistemi IBM/370 e compatibili ........................................................9.8 10.3.4 Sistemi HONEYWELL/DPS6 ..........................................................9.9 10.3.5 Sistemi I.B.M. AS/400 e S/38 .......................................................9.10 10.3.6 Sistemi HONEYWELL DPS4 (GCOS4) ........................................9.12 10.3.7 Sistemi HONEYWELL DPS7 (GCOS7) ........................................9.13 10.3.8 Sistemi HONEYWELL DPS8 (GCOS8) ........................................9.15 10.3.9 Sistemi I.B.M S/36 ........................................................................9.17 10.3.10 Sistemi UNISYS 1100 E 2200 ....................................................9.20 10.4 Procedura di Installazione e Verifica.....................................................9.22 $SSHQGLFL 11.1 Caratteri accettati dalla crittografia .......................................................10.1 11.2 Alfabeto telex ........................................................................................10.3 11.3 Note sulla funzione di utilità file transfer pc/host ...................................10.4 11.4 Richiesta di moduli eseguibili ................................................................10.5 11.5 Criterio per il calcolo dei caratteri di controllo .......................................10.6 11.6 Rilievi di scarto invio .............................................................................10.9 11.7 Dizionario dati .....................................................................................10.11 $OOHJDWL 12.1 Modulo ASF/001:Informazioni sui mezzi trasmissivi utilizzati. ..............11.1 Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 3UHPHVVD )LQDOLWj Il presente documento descrive le modalità di scambio delle informazioni relativamente ai PHVVDJJL e alle FRPXQLFD]LRQL della Banca d’Italia. Si sottolinea che il termine PHVVDJJLR si riferisce a informazioni inoltrate da un Intermediario segnalante alla Banca d’Italia, mentre il termine FRPXQLFD]LRQH si riferisce a informazioni inoltrate dalla Banca d’Italia agli Intermediari segnalanti. Queste modalità si basano sulle peculiarità dei servizi attualmente offerti dai canali trasmissivi: • supporto magnetico: cassetta e floppy disk; • Rete Nazionale Interbancaria: message switching e file transfer; • Telex. Le suddette modalità sono attuate tramite la procedura “Acquisizione e Spedizione dei Flussi” (codice applicazione 047) e si applicano alle procedure del Servizio Informazioni Sistema Creditizio (S.I.S.C.) della Banca d’Italia, che a questo documento fanno esplicito riferimento. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL $YYHUWHQ]HJHQHUDOL Le variazioni apportate al documento rispetto alla versione precedente sono indicate con una barra laterale sul margine destro. Esse riguardano principalmente i seguenti aspetti: • supporti magnetici: sostituzione dei nastri con le cassette; • dati identificativi di messaggi e comunicazioni: introduzione della DIVISA; • file transfer: gestione dei flussi circolari con lista dei destinatari. I criteri generali seguiti per la definizione dei tracciati sono i seguenti: • la sintassi usata per il formato e la lunghezza dei campi è quella del linguaggio COBOL; • la forma di registrazione dei campi è di tipo carattere; • il valore fisso di un campo è indicato dalla presenza di una stringa racchiusa da apici nella colonna “note”; • la ricorsività dei campi è indicata nella colonna “occ” (occurs). In particolare, per i raggruppamenti di campi è indicata sia la cardinalità minima che quella massima (es. 1/n); nel caso in cui il raggruppamento dei campi è anche opzionale, viene riportata l’indicazione 0/n; • i campi da trasmettere in forma crittografata sono affiancati dal simbolo K riportato nella colonna “FULWW”; - se è indicata la sola lettera “k”, allora deve essere crittografato l’intero campo; - se l’indicazione della lettera “k” è seguita da un numero intero (“n”), ciò sta a indicare che il numero di caratteri da crittografare è pari al valore “n” indicato; - se il numero dei caratteri da crittografare è seguito dalla lettera “p”, allora i caratteri da crittografare sono i primi; se, al contrario, la lettera indicata è “u”, i caratteri da crittografare sono gli ultimi; • la valorizzazione non significativa di un campo previsto in un messaggio (comunicazione) sarà effettuata tramite il valore ZERO per i campi definiti numerici (PIC 9) e tramite il valore BLANK per i campi definiti alfanumerici (PIC X), salvo eventuali diverse indicazioni specificate nei tracciati fisici e nel dizionario dati. Nel Dizionario Dati sono riportati tutti i termini per i quali si è ritenuto necessario fornire una descrizione (cfr. par. 106). Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXVXSSRUWRPDJQHWLFR 0HVVDJJLVXFDVVHWWDFDUDWWHULVWLFKH In considerazione dei diversi tipi e delle diverse potenzialità degli elaboratori utilizzati per la registrazione delle informazioni, è lasciata agli Intermediari segnalanti la scelta dell'organizzazione fisica dei supporti magnetici nell'ambito dei limiti e delle modalità qui appresso specificati. Possono essere utilizzate le cassette magnetiche del tipo "3480/3490" IBM, oppure in alternativa i nastri con formato "maxi-reel" a custodia autocaricante. Si raccomanda, tuttavia, l’uso dei supporti fisici “cassette” tenuto conto dei vantaggi derivanti dalla maggiore capacità di registrazione dei dati, dalla maggiore affidabilità e dai minori costi gestionali 1. Si fa presente che i supporti fisici inviati alla Banca d’Italia non saranno restituiti agli Intermediari segnalanti. I QDVWUL trasmessi debbono essere impiegabili nei sistemi IBM compatibili con il Sistema Operativo MVS/XA e registrati secondo una delle seguenti modalità: 1XPHUR WUDFFH 9 9 1XPHURGHL FDUDWWHULSHU SROOLFH 6250 1600 7LSR FRGLILFD %LWGL SDULWj EBCDIC EBCDIC ODD ODD Le FDVVHWWH trasmesse debbono essere impiegabili nei sistemi del tipo "3480" IBM e registrati secondo una delle seguenti modalità: 1XPHUR WUDFFH 18 36 &RPSUHVVLRQ H,'5& SI/NO SI/NO 7LSR &RGLILFD EBCDIC EBCDIC %LWGL SDULWj ODD ODD L'impiego di uno o dell'altro supporto magnetico non comporta alcuna differenza di organizzazione dei file e dei tracciati. 1 Ai fini di razionalizzare e migliorare l’utilizzo dei supporti magnetici, si è da ultimo deciso di disistallare tutte le unità nastro a bobina, anche in considerazione della obsolescenza e degli elevati costi di manutenzione delle stesse. In relazione a ciò, a far tempo dal 1.1.99, la Banca d’Italia dismetterà l’acquisizione dei dati inoltrati a mezzo nastro magnetico. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Un insieme di messaggi dello stesso tipo contenuti su un supporto magnetico e relativi ad uno stesso Intermediario segnalante é definito LQYLR 2JQLLQYLRLGHQWLILFDXQILOHILVLFRGLYHUVR. Di conseguenza, nel caso in cui un centro servizi (,QWHUPHGLDULR FRUULVSRQGHQWH) debba inoltrare messaggi di una specifica tipologia e relativi a più Intermediari segnalanti,dovrà produrre tanti file quanti sono gli Intermediari segnalanti. È possibile inoltre inserire in unico supporto invii afferenti a più tipologie di messaggio. Su un singolo supporto magnetico possono essere registrati più file divisi l'uno dall'altro da una Tape Mark con il vincolo che ciascun file deve essere contenuto completamente nello stesso supporto. Pertanto non sono acquisibili le informazioni, relative a uno stesso file, registrate su più supporti. Non è ammessa la presenza né di Tape Mark all'inizio del supporto magnetico, né di label (standard o non standard) di testa e di coda. Per ogni file sono invece previsti un UHFRUGGLWHVWD, almeno un UHFRUGPRYLPHQWR ed un UHFRUGGLFRGD. Ogni file deve essere registrato in modo "sequenziale". I record movimento di un file debbono essere ordinati in modo crescente relativamente agli attributi chiave caratteristici del tipo messaggio in oggetto e non sono consentiti record con chiave di selezione uguale. Ai record movimento così ordinati è attribuito un progressivo in stretta sequenza. La lunghezza dei record componenti il file deve essere costante. Nell'ambito di uno stesso supporto non è previsto alcun ordine di accodamento dei file. I dati vengono registrati tutti secondo la codifica "carattere" (decimale esterna). Il fattore di bloccaggio non può superare l'attuale limite dei sistemi operativi MVS/XA IBM (blocksize pari a 32760 bytes). É data facoltà all’Intermediario corrispondente di scegliere il bloccaggio ottimale. Resta inteso che il fattore di bloccaggio prescelto deve essere mantenuto per l'intero file; soltanto l'ultimo blocco può contenere un numero inferiore di record logici. L'indicazione di fine utilizzo del supporto magnetico avviene attraverso la registrazione di due Tape Mark (la prima per indicare il fine file, la seconda per segnalare il fine utilizzo bobina); la registrazione degli ulteriori file prosegue su un nuovo supporto. Per chiarire maggiormente quanto detto, si riportano alcuni esempi. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &$62 $00(662 5HJLVWUD]LRQH GL XQ VLQJROR ILOH VX XQ VXSSRUWR PDJQHWLFR &$62$00(6625HJLVWUD]LRQHGLSLILOHVXXQVXSSRUWRPDJQHWLFR Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &$62121$00(662UHJLVWUD]LRQHGLSLILOHGLFXLO XOWLPRWUDYDOLFDOH FDSDFLWjGHOVXSSRUWRPDJQHWLFR Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXFDVVHWWDHWLFKHWWH Le indicazioni da riportare sull’etichetta del supporto magnetico sono le seguenti: CONTIENE INFORMAZIONI DESTINATE ALLA BANCA D’ITALIA Ente Corrispondente..................................... Data di riferimento........................................ Contenuto (1)................................................ Mentre le indicazioni da riportare sull’etichetta del contenitore sono: Destinatario: BANCA D’ITALIA SERVIZIO ELABORAZIONI SISTEMI INFORMATIVI Largo Bastia, 35 00181 ROMA Ente Corrispondente .................................... Inoltre, sempre sull’etichetta del contenitore, deve essere presente anche la dicitura: CONTIENE SUPPORTI MAGNETICI PER IL CARICAMENTO DATI (1) Indica la composizione di un supporto magnetico in termini di tipologie di messaggi in esso presenti. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXFDVVHWWDUHFRUGGLWHVWD Il tracciato del record di testa è il seguente: SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 codice record anabi 1 5 x 6 codice applicazione 1 3 x 9 tipo messaggio 1 3 x 12 data contabile 1 8 x 20 data produzione 1 8 x 28 filler 1 6 x 34 x 39 intermediario (1/1) corrispondente codice Intermediario 1 5 corrispondente carattere di controllo 1 1 x 40 filler x 1 10 55 intermediario segnalante (1/1) codice Intermediario 1 5 segnalante carattere di controllo 1 1 x 56 ora produzione invio 1 6 x 62 sequenza sostituzione invio 1 2 9 64 costante crittografia 1 6 x 70 73 zona applicativa codice divisa filler (1/1) 1 3 1 8 x x 50 OXQJKH]]DPLQLPDUHFRUG valore 'ANABI' valore ZERO valore ZERO x k valore ZERO La lunghezza del record è indicativa in quanto va adeguata alla lunghezza del record movimento tramite un campo filler valorizzato a ZERO. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL La lunghezza minima del record movimento è di 80 caratteri. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXFDVVHWWDUHFRUGPRYLPHQWR Il tracciato del record movimento è il seguente: SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 9 11 contenuto applicativo 1 999 x La lunghezza dell’ultimo campo è puramente indicativa poiché deve essere opportunamente dimensionata per contenere i tipi record componenti i messaggi del file. Il tracciato fisico su supporto magnetico di un messaggio può prevedere più tipologie di record di movimento, specificate dalle singole applicazioni del S.I.S.C.. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXFDVVHWWDUHFRUGGLFRGD Il tracciato del record di coda è il seguente: SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 codice record codbi 1 5 x 6 codice applicazione 1 3 x 9 tipo messaggio 1 3 x 12 data contabile 1 8 x 20 data produzione 1 8 x 28 filler 1 6 x 39 intermediario corrispondente (1/1) codice Intermediario 1 5 corrispondente carattere di controllo 1 1 x 40 filler 1 x 50 55 intermediario segnalante codice Intermediario segnalante carattere di controllo (1/1) 1 5 1 1 x x 56 numero record movimento 1 7 9 63 valore controllo autenticazione invio 1 10 x 73 versione diagnostico 1 6 x 79 filler 1 2 x 34 OXQJKH]]DPLQLPDUHFRUG 10 valore 'CODBI' valore ZERO x valore ZERO valore ZERO La lunghezza del record è indicativa in quanto va adeguata alla lunghezza del record movimento tramite un campo filler valorizzato a ZERO. La lunghezza minima del record movimento è di 80 caratteri. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXIORSS\GLVNFDUDWWHULVWLFKH Il supporto con cui vengono inviate le segnalazioni deve verificare i seguenti requisiti: − deve essere formattato MS/DOS; − deve contenere uno o più file completi; − i file devono essere a organizzazione sequenziale. Ogni record, di lunghezza fissa, è seguito dai caratteri <Carriage Return> <Line Feed>; l'ultimo record è seguito dai caratteri <Carriage Return> <Line Feed> <End Of File>; − i dati devono essere registrati in formato carattere secondo la codifica ASCII; − i file devono avere un identificativo univoco secondo gli standard del MS/DOS e devono risiedere nella "root" principale (non devono quindi essere presenti directory secondarie). Per l'identificativo si consiglia una nomenclatura del tipo: %;;;<<<1'$7 dove % ;;; <<< 1 è un prefisso costante (Banca d'Italia); è il codice applicazione; è il tipo messaggio; è un suffisso variabile. Indica la presenza di più versioni della stessa combinazione di codice applicazione e tipo messaggio su un unico dischetto. Di norma questo valore è impostato a zero; '$7 è un suffisso costante (Dati). Per quanto riguarda il confezionamento dei singoli file su di un "floppy disk" valgono le stesse modalità dei nastri. Si fa presente che i supporti fisici utilizzati per l’inoltro dei messaggi non saranno restituiti. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXIORSS\GLVNHWLFKHWWH Le indicazioni da riportare sull’etichetta del floppy disk sono le seguenti: CONTIENE INFORMAZIONI DESTINATE ALLA BANCA D’ITALIA Ente Corrispondente..................................... Data di riferimento........................................ Contenuto (1)................................................ Mentre le indicazioni da riportare sull’etichetta del contenitore sono: Destinatario: BANCA D’ITALIA SERVIZIO ELABORAZIONI SISTEMI INFORMATIVI Largo Bastia, 35 00181 ROMA Ente Corrispondente .................................... Inoltre, sempre sull’etichetta del contenitore, deve essere presente anche la dicitura: CONTIENE SUPPORTI MAGNETICI PER IL CARICAMENTO DATI (1) Indica la composizione di un supporto magnetico in termini di tipologie di messaggi in esso presenti. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXIORSS\GLVNVWUXWWXUDILOH Il file è strutturato nei seguenti tre tipi di record: − Record di testa; − Record movimento; − Record di coda. I suddetti tracciati sono identici a quelli previsti per gli altri supporti magnetici. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXVXSSRUWRPDJQHWLFRFULWWRJUDILD Per ogni record componente il messaggio, i dati da crittografare sono specificati dalle singole applicazioni S.I.S.C. nella definizione dei tracciati. I suddetti dati, anche se assumono valore 0 (ZERO) o "EODQN", devono essere concatenati nell’ordine in cui sono riportati e passati in un’unica soluzione al programma di crittografia fornito dalla Banca d’Italia. É necessario richiamare il programma di crittografia tante volte quanti sono i record contenenti i dati da cifrare. In particolare, per crittografare il campo denominato “FRVWDQWH FULWWRJUDILD” presente nel record di testa, il “progressivo record”, che é uno dei parametri che devono essere passati all’atto della chiamata, deve essere convenzionalmente posto pari ad “1”. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXVXSSRUWRPDJQHWLFR &RPXQLFD]LRQLVXFDVVHWWDFDUDWWHULVWLFKH Le informazioni riguardanti le comunicazioni vengono inoltrate agli Intermediari segnalanti utilizzando la stessa organizzazione fisica "multifile" descritta per gli invii in ingresso. Sono utilizzate le stesse tipologie di supporto magnetico previste per il trattamento degli invii: QDVWUL con formato "maxi-reel" a custodia autocaricante o FDVVHWWH del tipo "3480" IBM con supporto analogo a quello previsto per i dati in input. I VXSSRUWLILVLFL utilizzati dalla Banca d’Italia per la spedizione delle comunicazioni QRQGHYRQRHVVHUHUHVWLWXLWL Un insieme di comunicazioni contenute su un supporto magnetico, dello stesso tipo e associate ad uno specifico valore del campo Intermediario VHJQDODQWH é denominato IOXVVR Per ogni flusso sono previsti un UHFRUG WHVWD, un UHFRUG PRYLPHQWR (0/n) ed XQUHFRUGFRGD. 8Q ILOH FRQWLHQH XQR R SL IOXVVL UHODWLYL DOOD VWHVVD WLSRORJLD GL FRPXQLFD]LRQL Ad esempio, un file contiene più flussi nel caso in cui sia destinato a un Intermediario corrispondente che serva più Intermediari segnalanti; ogni flusso, nell’ambito di un file, é delimitato da un record di testa e da un record di coda senza Tape Mark intermedie. Se il contenuto di un file compete interamente a WXWWL gli Intermediari segnalanti che fanno capo all’Intermediario corrispondente destinatario (FRPXQLFD]LRQLFLUFRODUL), il file non sarà suddiviso in più flussi ma ne conterrà uno solo nel cui record di testa e nel cui record di coda i campi Intermediario segnalante e Intermediario corrispondente assumeranno il valore ZERO. Un supporto magnetico contiene uno o più file, ciascuno relativo a comunicazioni di tipologia diversa, con il vincolo che ciascun file deve essere contenuto FRPSOHWDPHQWH nello stesso supporto. Nell’ambito di un supporto i file sono separati fra loro da una Tape Mark. L’indicazione di fine utilizzo del supporto magnetico avviene attraverso la registrazione di due Tape Mark (la prima per indicare il fine file, la seconda per segnalare il fine utilizzo della bobina). I record di un file sono ordinati, QHOO¶DPELWR GHO IOXVVR H QRQ GHO ILOH, in modo crescente relativamente agli attributi chiave caratteristici del tipo comunicazione in oggetto e non sono consentiti record movimento con chiave di selezione uguale. Il contenuto di un supporto magnetico in termini di numero e tipo di file componenti, e quindi in termini di tipologie di comunicazioni contenute, non é variabile ma é SUHGHILQLWR H FRVWDQWH. A tale proposito in ogni supporto magnetico é sempre presente, come primo file, il file denominato “INDICE” che descrive, nello stesso ordine con cui sono registrate, le tipologie di comunicazioni e quindi di file componenti il supporto stesso. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL In conseguenza di ciò, se nella spedizione di un supporto non fosse presente alcuna comunicazione relativa ad una tipologia prevista nel file “INDICE”, è registrato ugualmente il relativo file vuoto costituito unicamente da un record testa e da un record coda (IOXVVRLQIRUPDWLYRQXOOR). E’ cura di ogni nuova applicazione S.I.S.C. fornire la descrizione della struttura dei volumi in termini di flussi di ritorno componenti. Per chiarire maggiormente quanto detto, si riportano alcuni esempi. 6XSSRUWRODFXLVWUXWWXUDFRPSUHQGHGXHWLSLGLFRPXQLFD]LRQL$ H % VXXQXQLFRVXSSRUWRPDJQHWLFR Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6XSSRUWRODFXLVWUXWWXUDSUHYHGHGXHWLSLGLFRPXQLFD]LRQH&H'VX XQXQLFRVXSSRUWRPDJQHWLFRGHVWLQDWRDGXQ,QWHUPHGLDULRFRUULVSRQGHQWH FKHVHUYHSL,QWHUPHGLDULVHJQDODQWL Quest’ultimo esempio descrive il caso di supporto diretto a un Intermediario corrispondente, che serve più Intermediari segnalanti, contenente un flusso relativo ad un tipo di comunicazione circolare (file "C"), cioè diretto a tutti gli Intermediari segnalanti serviti dal centro e più flussi diversi relativi ad un tipo di comunicazione non circolare (file "D") indirizzato solo a due Intermediari segnalanti. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXFDVVHWWDHWLFKHWWH Le indicazioni riportate sull’etichetta del supporto magnetico sono le seguenti: CONTIENE INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLA BANCA D’ITALIA Codice Ente Corrispondente.......................... Ente Corrispondente...................................... Contenuto (1)................................................. Data di riferimento......................................... Caratteristiche supporto................................. Codice Volume ............................................. Progressivo Supporto..................................... Mentre le indicazioni riportate sull’etichetta del contenitore sono: Destinatario: Codice Ente Corrispondente....................... Ente Corrispondente................................... Via ............................................................. CAP.........Città............................................ Mittente: BANCA D'ITALIA SERVIZIO ELABORAZIONI SISTEMI INFORMATIVI Largo Bastia, 35 00181 ROMA (1) Indica la composizione di un supporto magnetico in termini di tipologie di comunicazioni in esso presenti. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXFDVVHWWDUHFRUGGLWHVWD Il tracciato del record di testa è il seguente: SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 codice record anabi 1 5 x 6 codice applicazione 1 3 x 9 tipo comunicazione 1 3 x 12 data contabile 1 8 x 20 data produzione 1 8 x 28 filler 1 6 x 39 intermediario corrispondente (1/1) codice Intermediario 1 5 corrispondente carattere di controllo 1 1 x 40 filler x 50 55 intermediario segnalante (1/1) codice Intermediario segnalante 1 5 carattere di controllo 1 1 x x 56 ora produzione flusso 1 6 x 62 filler 1 1 x 63 indicatore sostituzione flusso 1 1 x 64 costante crittografia 1 6 x 70 73 zona applicativa codice divisa filler (1/1) 1 3 1 8 x x 34 1 OXQJKH]]DPLQLPDUHFRUG 10 valore 'ANABI' valore ‘OUTPUT’ x valore ZERO valore ZERO k valore ZERO La lunghezza del record è indicativa in quanto va adeguata alla lunghezza del record movimento tramite un campo filler valorizzato a ZERO. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL La lunghezza minima del record movimento è di 80 caratteri. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXFDVVHWWDUHFRUGPRYLPHQWR Il tracciato del record movimento è il seguente: SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 9 11 contenuto applicativo 1 999 x La lunghezza dell’ultimo campo è puramente indicativa poiché deve essere opportunamente dimensionata per contenere i tipi record componenti le comunicazioni del file. Il tracciato fisico su supporto magnetico di una comunicazione può prevedere più tipologie di record di movimento, specificate dalle singole applicazioni S.I.S.C.. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXFDVVHWWDUHFRUGGLFRGD Il tracciato del record di coda è il seguente: SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 codice record codbi 1 5 x 6 codice applicazione 1 3 x 9 tipo comunicazione 1 3 x 12 data contabile 1 8 x 20 data produzione 1 8 x 28 filler 1 6 x 39 intermediario corrispondente (1/1) codice Intermediario 1 5 corrispondente carattere di controllo 1 1 x 40 filler 1 x 50 55 intermediario segnalante codice Intermediario segnalante carattere di controllo (1/1) 1 5 1 1 x x 56 numero record movimento 1 7 9 63 filler 1 18 x 34 OXQJKH]]DPLQLPDUHFRUG 10 valore 'CODBI' valore ZERO x valore ZERO valore ZERO La lunghezza del record è indicativa in quanto va adeguata alla lunghezza del record movimento tramite un campo filler valorizzato a ZERO. La lunghezza minima del record movimento è di 80 caratteri. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXFDVVHWWDILOHLQGLFH Il ILOH LQGLFH é composto da un solo flusso, il quale fornisce la composizione del volume in termini di file componenti. Il record testa e il record coda di questo flusso sono caratterizzati dal Codice Applicazione 047 e dal Tipo comunicazione 900. Nel caso in cui il volume sia destinato ad un Intermediario corrispondente che non coincida con l’Intermediario segnalante (caso dei centri servizi), il campo Intermediario segnalante dei record di testa e di coda é impostato a ZERO. Segue la descrizione del record movimento. Codice Applicazione: 047 - Tipo comunicazione: 900 Tipo record: 001 (cardinalità: 1/N) - composizione del volume SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 x valore ‘001’ 11 filler 1 13 9 valore ZERO 24 codice applicazione 1 3 x 27 tipo comunicazione 1 3 x 30 progressivo file 1 5 9 35 numero totale record 1 9 9 44 lunghezza record 1 5 9 49 bloccaggio record 1 5 9 54 descrizione comunicazione 1 50 x OXQJKH]]DUHFRUG EORFFDJJLR Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXIORSS\GLVNFDUDWWHULVWLFKH I flussi informativi, inerenti alle comunicazioni in uscita dalla Banca d’Italia, che utilizzano i floppy disk, vengono inoltrati agli Intermediari segnalanti applicando la stessa organizzazione fisica "multifile" utilizzata per le altre tipologie di supporti magnetici. Anche il confezionamento dei file su di un floppy disk rispetta le stesse modalità descritte per i nastri, tenendo conto delle specificità dei floppy disk. Ogni floppy disk deve contenere uno o più file completi. Anche per la spedizione è prevista la possibilità di utilizzare più supporti in funzione della mole delle informazioni da trasmettere. In tal caso valgono gli stessi vincoli illustrati per l'acquisizione degli invii in ingresso. I nomi dei file inviati hanno la seguente nomenclatura: %;;;<<<1,1' %;;;<<<1'$7 dove per il file indice per i file dati % ;;; <<< 1 è un prefisso costante (Banca d'Italia); è il codice applicazione; è il tipo comunicazione; è un suffisso variabile. Indica la presenza di più versioni della stessa combinazione di codice applicazione e tipo comunicazione su un unico dischetto. Di norma questo valore è impostato a zero; '$7 è un suffisso costante che indica il file dati; ,1' è un suffisso costante che indica il file indice. I VXSSRUWLILVLFL utilizzati dalla Banca d’Italia per la spedizione delle comunicazioni QRQGHYRQRHVVHUHUHVWLWXLWL Qualora la quantità dei dati da inoltrare superi la capacità del floppy disk (circa 1,4 MB), i dati sono compressi e confezionati in un file autoesplodente con capacità massima di circa 6,0 MB. A tal proposito si descrivono i comandi per ottenere i dati in formato decompresso: C: C:\> MD PROVA C:\> CD PROVA C:\PROVA> A:\DATCOMPR.EXE Doteacsp.doc scelta disco C creazione della directory di lavoro PROVA per effettuare la decompressione posizionamento sulla directory di lavoro esecuzione della decompressione vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXIORSS\GLVNHWLFKHWWH Le indicazioni riportate sull’etichetta del supporto magnetico sono le seguenti: CONTIENE INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLA BANCA D’ITALIA Codice Ente Corrispondente......................... Ente Corrispondente...................................... Contenuto (1)................................................. Data di riferimento......................................... Caratteristiche supporto................................. Codice Volume ............................................. Progressivo Supporto.................................... Mentre le indicazioni riportate sull’etichetta del contenitore sono: Destinatario: Codice Ente Corrispondente....................... Ente Corrispondente................................... Via ............................................................. CAP.........Città............................................ Mittente: BANCA D'ITALIA SERVIZIO ELABORAZIONI SISTEMI INFORMATIVI Largo Bastia, 35 00181 ROMA (1) Indica la composizione di un supporto magnetico in termini di tipologie di comunicazioni in esso presenti. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXIORSS\GLVNVWUXWWXUDILOH Ogni flusso componente il file è strutturato nei seguenti tre tipi di record: − Record di testa; − Record movimento; − Record di coda. I suddetti tracciati sono identici a quelli previsti per gli altri supporti magnetici. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXVXSSRUWRPDJQHWLFRFULWWRJUDILD Il trattamento è analogo a quello descritto per i messaggi. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXVXSSRUWRPDJQHWLFR6FDUWRLQYLR A seguito di un rilievo riscontrato nella struttura di un invio (cfr. par. 105), viene predisposto un flusso specifico che fornisce l’indicazione dell’errore. Il record testa e il record coda di questo flusso sono caratterizzati dal Codice Applicazione 047 e dal Tipo comunicazione 901. Segue la descrizione del record movimento. 2 Codice Applicazione: 047 - Tipo comunicazione:901 Tipo record: 001 (cardinalità: 1/1) - identificativo invio SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 x 11 numero protocollo 1 13 9 24 data produzione 1 8 x 32 ora produzione 1 8 x 40 42 45 48 56 62 70 72 80 estremi invio rifiutato codice mezzo trasmissivo codice applicazione tipo messaggio data produzione ora produzione invio data contabile sequenza sostituzione invio data arrivo bankitalia numero progressivo invio 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 3 3 8 6 8 2 8 11 x x x x x x 9 x 9 OXQJKH]]DUHFRUG 2 Di norma questo tipo comunicazione è inoltrato all’Intermediario Segnalante utilizzando canali trasmissivi più veloci (ad es. Rete o Telex). Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Tipo record: 002 (cardinalità: 1/n) - rilievi dell’invio SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 x 11 numero protocollo 1 13 9 24 29 dettaglio rilievi codice rilievo frequenza rilievo 1 1 1 5 5 x 9 34 filler 1 57 x OXQJKH]]DUHFRUG EORFFDJJLR Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDPHVVDJHVZLWFKLQJ 0HVVDJJLVX51,FRQPHVVDJHVZLWFKLQJFDUDWWHULVWLFKH Il confezionamento di questi messaggi viene effettuato mediante un’unica struttura generalizzata. A tale scopo è stata definita una transazione, denominata "PHVVDJJLR UHWH", idonea a trasportare differenti tipologie di messaggi applicativi. La struttura del "PHVVDJJLR UHWH" è tale da permettere anche la gestione della spedizione di messaggi applicativi la cui lunghezza travalica il limite fisico della stessa transazione. Per l’instradamento dei messaggi rete con modalità message switching si rimanda a quanto previsto per l’applicazione bancaria BI002. Gli Intermediari segnalanti, a eccezione di quelli collegati direttamente alla rete R.N.I., per la compilazione del codice applicazione mittente, del codice applicazione ricevente e della categoria applicativa devono attenersi alle specifiche emanate dalle strutture tecniche di cui si avvalgono. Nel caso di inoltro di messaggi applicativi la cui lunghezza supera i limiti fisici della singola transazione devono essere valorizzati gli elementi del campo “COLLEGAMENTO MESSAGGIO RETE”, e cioè CAPO CATENA, SEQUENZA CATENA, INDICATORE FINE CATENA. Con queste informazioni è possibile ricostruire il messaggio applicativo nella sua configurazione originale prima di essere trattato dalle procedure automatiche. Il formato di tale "PHVVDJJLRUHWH" è qui di seguito descritto. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL FORMATO STANDARD DEL MESSAGGIO RETE Applicazione mittente : XXXXXBI002yy (XXXXX:codice ABI banca) Applicazione ricevente: 01000BI002yy (yy: 00=prod - PR=test) Categoria applicativa : BI00 2) O O O O O F O F F F F O O ,'& 01 040 050 698 601 012 020 022 687 688 689 'HVFUL]LRQHFDPSR tipo messaggio rete mittente destinatario data produzione (data di riferimento) ora produzione (ora di riferimento) M.A.C. C.R.O. C.R.O. originario data produzione originaria data contabile collegamento messaggio rete capo catena sequenza catena indicatore fine catena 685 tipo messaggio applicativo 68A contenuto messaggio applicativo )RUPDWR ’3’b ‘5'n(/'5'n/'2'b) '5'n(/'5'n/'2'b) '8'n '6'n '10'x '11'n 16x '8'n '8'n 1RWH valore ‘665’ formato: aaaammgg formato: aaaammgg ‘11’x/ ‘3’n/ ‘1’x '6'n 50x 24 occorrenze MAX formato:aaaammgg formato:hhmmss Si precisa che per l’inoltro dei messaggi rete deve essere tenuto presente quanto segue: • ogni tipo messaggio applicativo (IDC 685) individua una specifica struttura applicativa che può essere composta da uno o più tipi record; • un messaggio applicativo può richiedere l’utilizzo di più messaggi rete per il suo inoltro; in questo caso per gli IDC 698, 601, 022, 687 e 688 vengono presi in considerazione i soli valori contenuti nel primo messaggio rete (CAPO CATENA); • nel caso in cui il messaggio applicativo richieda, ad esempio, tre messaggi rete per essere inviato, i sottocampi dell’IDC 689 dovranno essere valorizzati con le seguenti modalità: (primo messaggio rete) capo catena: sequenza catena: ind. fine-catena: (secondo messaggio rete) capo catena: sequenza catena: Doteacsp.doc CRO del messaggio stesso 1 N CRO del primo messaggio 2 vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL (terzo messaggio rete) ind. fine-catena: N capo catena: sequenza catena: ind. fine-catena: CRO del primo messaggio 3 S • ogni tipo record ha una specifica struttura fissa , caratterizzata da una lunghezza massima di 1200 byte (50x24=1200). Nel caso in cui la lunghezza del record sia minore, i byte in eccesso non devono essere trasmessi; • pur essendo il record a struttura fissa, la natura del messaggio applicativo può non richiedere sempre e comunque la valorizzazione obbligatoria di tutti i raggruppamenti di campi (o singoli campi) ripetuti fino alla lunghezza massima predefinita per il record stesso. Anche in tal caso i byte in eccesso non devono essere trasmessi. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVX51,FRQPHVVDJHVZLWFKLQJ(852 A partire dal 1/1/99 il messaggio rete generalizzato “665” conterrà un nuovo campo, IDC 177, che indicherà la divisa utilizzata per gli importi presenti nel contenuto del messaggio applicativo. Durante il periodo di “duality” potrà assumere i valori ITL o EUR, al termine di tale periodo assumerà il valore EUR. Non è richiesta l’impostazione del campo per i messaggi applicativi che non prevedono importi. Il formato del nuovo messaggio rete é qui di seguito descritto. FORMATO STANDARD DEL MESSAGGIO RETE Applicazione mittente : XXXXXBI002yy (XXXXX:codice ABI banca) Applicazione ricevente: 01000BI002yy (yy: 00=prod - PR=test) Categoria applicativa : BI00 2) O O O O O F O F F F F O ) O ,'& 01 040 050 698 601 012 020 022 687 688 689 'HVFUL]LRQHFDPSR tipo messaggio rete mittente destinatario data produzione (data di riferimento) ora produzione (ora di riferimento) M.A.C. C.R.O. C.R.O. originario data produzione originaria data contabile collegamento messaggio rete capo catena sequenza catena indicatore fine catena 685 tipo messaggio applicativo FRGLFHGLYLVDRSHUD]LRQH 68A contenuto messaggio applicativo Doteacsp.doc )RUPDWR '3'b ‘5'n(/'5'n/'2'b) '5'n(/'5'n/'2'b) '8'n '6'n '10'x '11'n 16x '8'n '8'n ‘11’x/ ‘3’n/ ‘1’x '6'n µ¶E 50x 1RWH valore ‘665’ formato:aaaammgg formato:hhmmss formato: aaaammgg formato: aaaammgg 24 occorrenze MAX vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVX51,FRQPHVVDJHVZLWFKLQJFULWWRJUDILD Per ogni record componente il messaggio applicativo, i dati da crittografare sono specificati dalle singole applicazioni S.I.S.C. nella definizione dei tracciati. I suddetti dati, anche se assumono valore 0 (ZERO) o "EODQN", devono essere concatenati nell’ordine in cui sono riportati e passati in un’unica soluzione al programma di crittografia fornito dalla Banca d’Italia. Quindi se il messaggio applicativo si articola in più transazioni, l’esecuzione del programma di crittografia deve essere effettuata per ognuna di esse. Si rileva che con la prossima introduzione del nuovo sistema di crittografia SMTS (Secur Message Transfer System) sarà obbligatoria l’impostazione del M.A.C. (IDC 012). La data dell’avvio del nuovo sistema sarà comunicata successivamente. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDPHVVDJHVZLWFKLQJ &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQPHVVDJHVZLWFKLQJFDUDWWHULVWLFKH Per le comunicazioni da inoltrare tramite la rete nazionale interbancaria, la Banca d’Italia provvede a confezionare opportunamente i dati e a trasmetterli tramite il suddetto canale. Le modalità di confezionamento delle comunicazioni sono identiche a quelle che trattano i messaggi. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQPHVVDJHVZLWFKLQJFULWWRJUDILD Il trattamento è analogo a quello descritto per i messaggi inoltrati tramite R.N.I. in modalità message switching. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQPHVVDJHVZLWFKLQJVFDUWRLQYLR A seguito di un rilievo riscontrato nella struttura di un messaggio in ricezione (cfr. par. 105), viene predisposta una comunicazione di scarto che fornisce l’indicazione dell’errore. In tal caso il campo WLSR PHVVDJJLR DSSOLFDWLYR (IDC 685) è impostato al valore “047901” (Codice Applicazione 047 e Tipo Comunicazione 901). Codice Applicazione: 047 - Tipo comunicazione: 901 Tipo record: 001 (frequenza: 1/1) SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 tipo record 1 3 9 4 numero protocollo 1 13 9 17 data produzione 1 8 x 25 ora produzione 1 8 x 33 35 38 41 49 55 63 65 73 estremi invio rifiutato codice mezzo trasmissivo codice applicazione tipo messaggio data produzione ora produzione invio data contabile sequenza sostituzione invio data arrivo bankitalia numero progressivo invio3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 3 3 8 6 8 2 8 11 x x x x x x 9 x 9 84 89 dettaglio rilievi codice rilievo frequenza rilievo 110 1 5 1 5 OXQJKH]]DUHFRUG 3 x 9 Per il canale trasmissivo rete con modalità message switching dell’invio scartato coincide con il C.R.O. (cfr. glossario). Doteacsp.doc l’identificativo vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDILOHWUDQVIHU 0HVVDJJLVX51,FRQILOHWUDQVIHUFDUDWWHULVWLFKH Un insieme di messaggi dello stesso tipo e relativi ad uno stesso Intermediario segnalante é definitoLQYLR. Al fine di semplificare la gestione, anzichè confezionare un ILOH per ogni invio (come per il supporto magnetico), è possibile inoltrare un solo file contenente più invii anche se afferenti a più tipologie di messaggi. Nel caso in cui un centro servizi (,QWHUPHGLDULR FRUULVSRQGHQWH) debba inoltrare invii relativi a più Intermediari segnalanti, l’Intermediario corrispondente può produrre un unico file composto da più invii (tanti quanti sono gli Intermediari segnalanti e le tipologie di messaggi)4. Non sono acquisibili le informazioni, relative a uno stesso invio, registrate su più file. Ogni file deve essere registrato in modo "sequenziale". Per ogni invio sono previsti unUHFRUGGLWHVWD, almeno un UHFRUGPRYLPHQWR ed un UHFRUGGLFRGD Il tracciato dei record di testa, movimento e coda è identico a quello illustrato nel capitolo "Messaggi su supporto magnetico". Anche le modalità di crittografia sono identiche a quelle illustrate nel suddetto capitolo. I record movimento di un invio debbono essere ordinati in modo crescente relativamente agli attributi chiave caratteristici del tipo messaggio in oggetto e non sono consentiti record con chiave di selezione uguale. La OXQJKH]]D dei record componenti il file deve essere costante e deve essere RSSRUWXQDPHQWH GLPHQVLRQDWD per contenere le varie tipologie di messaggio dell’applicazione S.I.S.C. destinataria. Nell'ambito di uno stesso file non è previsto alcun ordine di accodamento degli invii. Le definizioni delle coordinate rete A.U.F. necessarie per l'inoltro di file alla Banca d'Italia con la presente modalità, sono riportate di seguito: 3HUO DPELHQWHGLFROODXGR • • • • • ID_AU: Filestore: Nome Utente: Nome Utente EAS: Tipo file ricezione: 01000RMP0221 01000RMPFS01 01000RMPSU01 010000EAS0PR YYYYYXXX 01000001 3HUO DPELHQWHGLSURGX]LRQH • ID_AU: 4 01000RM02121 Si osservi che ciascun file è riferito ad una sola applicazione rete FT, secondo gli standard SIA. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL • • • • Filestore: Nome Utente: Nome Utente EAS: Tipo file ricezione: dove: YYYYY XXX 01000RM0FS01 01000RM0SU01 010000EAS000 YYYYYXXX 01000001 è il codice dell’Intermediario corrispondente (senza carattere di controllo); è la sigla A.U.F. dell'applicazione rete FT. Con l’introduzione del nuovo software rete($6)76 le coordinate rete sono così definite: 3HUO DPELHQWHGLFROODXGR • ID_AB Trasporto: • ID_AB Applicativo: 01000RMP0221 01000XXXXXPR 3HUO DPELHQWHGLSURGX]LRQH • ID_AB Trasporto: • ID_AB Applicativo: dove: XXXXX 01000RM02221 01000XXXXX00 è la sigla EAS/FTS dell'applicazione rete FT. E’ da rilevare che l’assegnazione dell’ ID_AB di trasporto della Banca d’Italia é effettuata in modo automatico dalla SIA, il gestore della Rete Nazionale Interbancaria, in funzione della quantità di traffico rete da smaltire. Per tale motivo l’ID_AB di trasporto può variare dinamicamente secondo le seguenti configurazioni: 1) ID_AB Trasporto: 2) ID_AB Trasporto: 3) ID_AB Trasporto: 01000RM00221 01000RM02121 01000RM02221 La configurazione delle coordinate rete è resa operativa dalla SIA a seguito della richiesta del singolo Intermediario Segnalante, il quale è tenuto a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni riguardo l’adesione ai Centri Applicativi. E’ cura di ogni nuova applicazione S.I.S.C. fornire agli Intermediari segnalanti l’elenco dei tipi file utilizzati in ricezione, indicandone le caratteristiche: 1) l’identificativo dell’ applicazione rete nel formato XXXXX (ad es. PRI01, PRI03); Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 2) la lunghezza del record; 3) il formato del record; 4) l’uso della crittografia; 5) l’uso della compressione (per default la compressione è sempre attiva) ; 6) il codice applicazione; 7) il tipo messaggio applicativo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVX51,FRQILOHWUDQVIHUFULWWRJUDILD Il trattamento è analogo a quello descritto per i messaggi inoltrati tramite supporto magnetico. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXUHWHQD]LRQDOHLQWHUEDQFDULDILOHWUDQVIHU &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQILOHWUDQVIHUFDUDWWHULVWLFKH Le informazioni riguardanti le comunicazioni vengono inoltrate agli Intermediari segnalanti utilizzando la stessa organizzazione fisica descritta per gli invii in ingresso. Un insieme di comunicazioni dello stesso tipo e destinate a uno stesso Intermediario segnalante é denominatoIOXVVR Un file contiene uno o più flussi. I PRYLPHQWL costituenti ciascun flusso sono delimitati da un UHFRUGGLWHVWD e da un UHFRUGGLFRGD. Il tracciato dei record di testa, movimento e coda è identico a quello illustrato nel capitolo "Comunicazioni su supporto magnetico". Anche le modalità di crittografia sono identiche a quelle illustrate nel suddetto capitolo. I record di un file sono ordinati, QHOO¶DPELWR GHO IOXVVR, in modo crescente relativamente agli attributi chiave caratteristici del tipo comunicazione in oggetto e non sono consentiti record con chiave di selezione uguale. Normalmente un flusso è diretto ad uno specifico Intermediario segnalante destinatario.In questo caso un Intermediario corrispondente riceve un file per ogni Intermediario segnalante (indicato nel record di testa). ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ 9LFHYHUVD XQ IOXVVR p FLUFRODUH VH OH FRPXQLFD]LRQL LQ HVVR FRQWHQXWH VRQR GLUHWWHDSL,QWHUPHGLDULVHJQDODQWL /D %DQFD G¶,WDOLD SURGXFH XQD FRSLD GL XQ IOXVVR FLUFRODUH SHU FLDVFXQ ,QWHUPHGLDULR FRUULVSRQGHQWH ,Q TXHVWR FDVR RJQL ILOH FRQWLHQH XQ VROR IOXVVR H VRQRSRVVLELOLGXHDOWHUQDWLYH 2JQL ,QWHUPHGLDULR FRUULVSRQGHQWH ULFHYH XQD VROD FRSLD GHO ILOH SL XQD OLVWD GHJOL ,QWHUPHGLDUL VHJQDODQWL GHVWLQDWDUL OD ULSURGX]LRQH H O¶LQROWUR YHUVR JOL ,QWHUPHGLDUL VHJQDODQWL VRQR D FXUD GHOO¶,QWHUPHGLDULR FRUULVSRQGHQWH 2JQL,QWHUPHGLDULRFRUULVSRQGHQWHULFHYHXQDVRODFRSLDGHOILOHVHQ]DOLVWD GHJOL ,QWHUPHGLDUL VHJQDODQWL GHVWLQDWDUL /¶,QWHUPHGLDULR FRUULVSRQGHQWH SURYYHGH DOOD ULSURGX]LRQH H DOO¶LQROWUR GHO ILOH YHUVR WXWWL JOL ,QWHUPHGLDUL VHJQDODQWLFRQFXLKDVWLSXODWRXQDFFRUGR Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL /DJHVWLRQHGHLIOXVVLFLUFRODULVDUjDWWLYDWDJUDGXDOPHQWHHVRORLQFRQFRPLWDQ]D GHOO¶HQWUDWD LQ SURGX]LRQH GL DSSOLFD]LRQL 6,6& FKH SHU OD VSHFLILFLWj GHL GDWL WUDWWDWLXWLOL]]HUDQQROHQXRYHIXQ]LRQDOLWj ∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼∼ Per la spedizione dei flussi informativi la Banca d’Italia utilizza gli identificativi A.U.F definiti dagli Intermediari corrispondenti per gli ambienti di produzione e di collaudo, così come configurato dal gestore della R.N.I.; ovverossia, secondo le definizioni di A.U.F. : • • • • • l’ ID_AU; il Filestore; il Nome Utente; il Nome Utente EAS; il Tipo File; secondo le definizioni EAS/FTS: • l’ID_AB Applicativo; • l’ID_AB di Trasporto. La configurazione delle coordinate rete è resa operativa dalla SIA a seguito della richiesta del singolo Intermediario Segnalante, il quale è tenuto a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni riguardo l’adesione ai Centri Applicativi. E’ cura di ogni nuova applicazione S.I.S.C. fornire agli Intermediari segnalanti l’elenco dei tipi file utilizzati in spedizione, indicandone le caratteristiche: 1) l’identificativo dell’ applicazione rete nel formato XXXXX (ad es. PRI02); 2) la lunghezza del record; 3) il formato del record; 4) l’uso della crittografia; 5) l’uso della compressione (per default la compressione è sempre attiva) ; 6) il codice applicazione; 7) il tipo messaggio applicativo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQILOHWUDQVIHUOLVWDGHVWLQDWDUL Il flusso OLVWD GHL GHVWLQDWDUL fornisce l’elenco dei destinari delle comunicazioni circolari. Il record testa e il record coda di questo flusso sono caratterizzati dal Codice Applicazione 047 e dal Tipo comunicazione 950. Il campo Intermediario segnalante dei record di testa e di coda é impostato a ZERO. In particolare, il flussoOLVWDGHLGHVWLQDWDULsi articola sui due differenti tipi record: tipo record 001: contiene gli estremi identificativi del flusso delle comunicazioni circolari che l’Intermediario corrispondente deve smistare agli Intermediari destinatari; in sostanza sono riportate le informazioni presenti sul record ANABI del flusso da smistare; tipo record 002: contiene i codici ABI degli Intermediari destinatari. Segue la descrizione dei record movimento. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Codice Applicazione: 047 - Tipo comunicazione: 950 Tipo record: 001 (cardinalità: 1/1) - identificativi del flusso circolare SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 x 11 codice applicazione 1 3 x 14 tipo comunicazione 1 3 x 17 data contabile 1 8 x 25 data produzione 1 8 x 33 filler 1 6 x 44 intermediario corrispondente (1/1) codice Intermediario 1 5 corrispondente carattere di controllo 1 1 45 filler 1 55 60 intermediario segnalante codice Intermediario segnalante carattere di controllo (1/1) 1 5 1 1 x x 61 ora produzione flusso 1 6 x 67 filler 1 1 x 68 indicatore sostituzione flusso 1 1 x 69 costante crittografia 1 6 x 75 filler 1 6 x 39 OXQJKH]]DUHFRUG Doteacsp.doc valore ‘001’ valore ‘OUTPUT’ x x 10 x valore ZERO valore ZERO k valore ZERO vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL La lunghezza del record è indicativa in quanto va adeguata alla lunghezza del flusso circolare al quale si riferisce la lista dei destinatari tramite un campo filler valorizzato a ZERO. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Codice Applicazione: 047 - Tipo comunicazione: 950 Tipo record: 002 (cardinalità: 1/N) -lista Intermediari destinatari SRV GHVFUL]LRQHFDPSR RFF OQJ SLF FULWW QRWH 1 progressivo record 1 7 9 8 tipo record 1 3 x 11 16 intermediario segnalante codice Intermediario segnalante carattere di controllo (1/1) 1 5 1 1 x x 17 filler 1 9 OXQJKH]]DUHFRUG 63 valore ‘002’ valore ZERO La lunghezza del record è indicativa in quanto va adeguata alla lunghezza del flusso circolare al quale si riferisce la lista dei destinatari tramite un campo filler valorizzato a ZERO. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQILOHWUDQVIHUFULWWRJUDILD Il trattamento è analogo a quello descritto per i messaggi inoltrati tramite supporto magnetico. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVX51,FRQILOHWUDQVIHUVFDUWRLQYLR Il tracciato è identico a quello descritto per il supporto magnetico. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXWHOH[ 0HVVDJJLVXWHOH[FDUDWWHULVWLFKH Ogni telex può contenere uno o più messaggi della stessa tipologia. Attualmente il centro telex B.I. gestisce telex che non superano il limite massimo di 1000 righe. Tuttavia si consiglia di predisporre telex non superiori alle 300 righe per motivi gestionali connessi alla trasmissione dei dati. I caratteri da utilizzare nella loro composizione sono quelli previsti dall’alfabeto telex (cfr. par. 101). Ciascun telex è composto da: − − − − un identificativo (REEOLJDWRULR), su uno o più righe una testata (facoltativa) un corpo (REEOLJDWRULR) una coda (facoltativa) L'LGHQWLILFDWLYR permette di definire gli estremi identificativi del telex. Esso è definito come una sequenza di sette stringhe di caratteri: %,6,6&SIGTEBASIN(17( 123456'$7352=ggmmaaaa; 25$=hhmm; '$7&2=ggmmaaaa; =21=XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX; ove − la prima stringa, composta da 6 caratteri, contiene le seguenti informazioni: − %, è una costante. Indica la sigla della Banca d'Italia. − 6,6& è una costante. Indica la sigla telex del Servizio destinatario della Banca d'Italia. − la seconda stringa, SIGTEBASIN, composta al massimo da 10 caratteri, è una variabile. Contiene la sigla telex della base informativa, cioè indica l’applicazione S.I.S.C. e la tipologia dei messaggi telex. − la terza stringa è costituita dalla sigla-campo,(17( , seguita da una variabile lunga sei caratteri contenente il codice ABI dell’Intermediario segnalante comprensivo del carattere di controllo. É chiusa da "". − la quarta stringa è costituita dalla sigla-campo, '$7352 , seguita da una variabile lunga otto cifre contenente la data di produzione del telex nella forma GGMMAAAA. É chiusa da "". − la quinta stringa è costituita dalla sigla-campo,25$ , seguita da una variabile lunga quattro cifre, contenente l’ora di produzione del telex nella forma HHMM. É chiusa da "". − la sesta stringa è costituita dalla sigla-campo, '$7&2 , seguita da una variabile lunga otto cifre contenente la data contabile delle informazioni contenute nel telex nella forma GGMMAAAA. Il campo può non essere valorizzato (cfr. par. 71). É chiusa da "". Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL − la settima stringa è costituita dalla sigla-campo, =21 , seguita da una variabile lunga al massimo venti caratteri contenente informazioni inserite dall’Intermediario Segnalante e delle quali è necessario mantenere traccia. Il campo può non essere valorizzato (cfr. par. 71). É chiusa da "". A partire dal 1/1/99, nel periodo di “duality”, i messaggi relativi a importi, dovranno contenere l’indicazione della divisa utilizzata. In tal caso la suddetta stringa sarà così valorizzata: =21 ITL; ovvero =21 EUR; La WHVWDWD può contenere una o più righe di testo libero. Esse possono essere utilizzate per descrivere l'oggetto dei messaggi telex contenuti nel corpo del testo. Il FRUSR deve contenere uno o più messaggi telex: •ogni messaggio deve iniziare con una stringa di quattro caratteri: ; •ogni messaggio può comprendere più righe di contenuto; •ogni riga non deve contenere più di 69 caratteri, seguiti da uno (o due) caratteri di controllo di fine riga: <Carriage Return> e <Line Feed>; •ogni messaggio deve terminare con una stringa di quattro caratteri: . La FRGD, quando presente, costituisce l'ultima parte del telex. Essa può contenere una o più righe di testo libero, la cui compilazione non è soggetta a regole particolari. Queste righe di commento permettono di inserire eventuali osservazioni o note. Attualmente le informazioni presenti sulla testata e sulla coda non sono elaborate automaticamente; ne rimane traccia soltanto sul “foglio di fondo” del centro telex. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0HVVDJJLVXWHOH[FRPSRVL]LRQH Per i messaggi inoltrati tramite il canale trasmissivo telex, gli Intermediari segnalanti devono rispettare le seguenti modalità per la composizione delle righe del messaggio applicativo. 6WUXWWXUDGHOPHVVDJJLR Un messaggio applicativo può essere composto da una o più zone, ovvero da differenti tipi record. Ogni tipo record può articolarsi su una o più righe e deve terminare con i due caratteri ‘’. In altri termini, l’ultimo campo di ogni tipo record andrà chiuso con ‘’ anzichè con il semplice ‘’. Fra il carattere “;” e il carattere “/” non devono esserci spazi. Sarà cura di ogni nuova applicazione S.I.S.C. fornire agli Intermediari segnalanti l’elenco dei messaggi applicativi e la relativa suddivisione in tipi record. 6WUXWWXUDGHOFDPSR Ogni tipo record può contenere due tipi di struttura dei campi: 1. semplice: NomeCampoA=valoreK; 2. composta: NomeCampoB=valore1,valore2,valore3,...,valoreN; Nella struttura VHPSOLFH: − ogni variabile è identificata da una Sigla-campo (NomeCampoA) seguita dal segno ' ‘, dal suo valore e dal carattere “”. Per facilitare l’immissione dei dati si consiglia di far seguire il carattere “;” da uno spazio. − la Sigla-campo può essere lunga al massimo 18 caratteri, non deve contenere spazi nè continuare a riga nuova − il segno " " non deve essere preceduto o seguito da spazi − all'interno del valore non devono esserci spazi superflui − se le informazioni da riportare su di una riga superano il limite previsto di 69 caratteri, allora si deve passare alla riga successiva senza inserire alcun carattere di continuazione e riportando, se necessario, gli spazi di separazione previsti. Esempio A: immissione con spazio dopo il “;” NOME=ANTONIO ROSSI; INDIRIZZO=VIA CINQUECENTO RUBBIE N.3; CITTA=BELLUNO; CAP=00144; ............................... Esempio B: immissione senza spazio dopo il “;” Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL NOME=ANTONIO ROSSI;INDIRIZZO=VIA CINQUECENTO RUBBIE N.3;CITTA=BELLU NO;CAP=00144; ..................................................... Per la struttura FRPSRVWD valgono le stesse considerazioni, con le seguenti eccezioni: − a una stessa Sigla-campo corrispondono più valori della variabile, ognuno chiuso da "" − fra "" e il primo carattere del successivo valore non devono esserci spazi ,PSRVWD]LRQHGLYDORULQXOOLRQRQFRQRVFLXWL Per tutti quei campi il cui valore non sia conosciuto dall’Intermediario Segnalante ovvero non debba essere indicato, va comunque trascritta la sigla-campo prevista seguita dal segno " " e, quindi, da "" e uno spazio. 2UGLQHGHLFDPSLFRPSRQHQWLLOPHVVDJJLRWHOH[ Nella composizione delle righe si deve rispettare l'ordine delle sigle dei campi definito nell'ambito del messaggio applicativo. A titolo esemplificativo si riportano di seguito alcuni esempi di telex con differenti tipologie di messaggio applicativo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL (VHPSLR (inizio telex) BISISC CRPRINFO ENTE=123456; DATPRO=071095; ORA=153254; DATCO=; ZON=1 2345678901234567890; ...... ...... (righe di testa) ...... //// (messaggio 1) NUMTEL=1; CAUS=10; DIZ=ALBERTO ROSSI - MILANO 121250; SL=224006; CCIAA=NO ISCR; RAE=000; SAE=600; CF=SDFLSF65D06A5567U; ELAB=1; DATE-ARRETRATE=1193,1293;/ %%%% //// (messaggio 2) NUMTEL=2; CAUS=10; DIZ=BIANCA MARTINI - TORINO 030396; SL=343000; CCIAA=2346731; RAE=830; SAE=621; CF=1212134567654357; ELAB=1; DATE-ARRETRATE=1193,1293;/ %%%% ...... ...... (righe di coda) ...... (fine telex) Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL (VHPSLR (inizio telex) ...... ...... ...... (righe di testa) ...... ...... BISISC P140000200 ENTE=123456; DATPRO=28021997; ORA=1416; DATCO=31011997; ZON=; //// TIPBAINF=A; NUMINV=1; NUMLOT=3; NUMPROT=9999999999999;/ IDRIL=123;/ IDRIL=4534;/ IDRIL=62425; / VOCE=1265; SOTVOC=08; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=5511; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=;/ VOCE=1621; SOTVOC=00; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=978292; IMPATT=564147; TIPOPE=V; ZONCON=;/ VOCE=1625; SOTVOC=03; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=187365; IMPATT=41995; TIPOPE=V; ZONCON=;/ VOCE=1625; SOTVOC=05; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=1185877; IMPATT=1715742; TIPOPE=V; ZONCON=;/ VOCE=1777; SOTVOC=2; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=42400; IMPATT=36889; TIPOPE=V; ZONCON=;/ VOCE=2101; SOTVOC=18; RESI=2; DIVI=1; DURA=0; IMPPRE=1478; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=00032=IT0000646962;/ VOCE=2101; SOTVOC=18; RESI=2; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=30000; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=00032=IT0000000070;/ VOCE=2101; SOTVOC=18; RESI=2; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=0; IMPATT=1478; TIPOPE=I; ZONCON=00032=IT000000646962;/ VOCE=2101; SOTVOC=18; RESI=2; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=0; IMPATT=30000; TIPOPE=I; ZONCON=00032=IT000000650580;/ VOCE=2101; SOTVOC=22; RESI=2; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=30000; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=00032=IT0000000070;/ VOCE=2101; SOTVOC=22; RESI=2; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=0; IMPATT=30000; TIPOPE=I; ZONCON=00032=IT0000650580;/ VOCE=2653; SOTVOC=24; RESI=2; DIVI=1; DURA=2; IMPPRE=0; IMPATT=3503; TIPOPE=I; ZONCON=00040=310,00113=84;/ VOCE=2653; SOTVOC=24; RESI=2; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=3503; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=00040=310,00113=84;/ VOCE=2763; SOTVOC=0; RESI=1; DIVI=1; DURA=2; IMPPRE=0; IMPATT=24029; TIPOPE=I; ZONCON=00040=160,00113=83;/ VOCE=2763; SOTVOC=0; RESI=1; DIVI=1; DURA=2; IMPPRE=0; IMPATT=12860; TIPOPE=I; ZONCON=00040=160,00113=84;/ VOCE=3055; SOTVOC=00; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=700; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=00011=621,00032=IT0000071011,00552=002,00555=883;/ VOCE=3055; SOTVOC=0; RESI=1; DIVI=1; DURA=3; IMPPRE=0; IMPATT=700; TIPOPE=I; ZONCON=00011=621,00032=IT0000100214,00552=002,00555=883;/ VOCE=3951; SOTVOC=32; RESI=2; DIVI=1; DURA=1; IMPPRE=104042; IMPATT=0; TIPOPE=C; ZONCON=00011=074,00016=150,00040=025,00062=002,00063=031;/ VOCE=3951; SOTVOC=32; RESI=2; DIVI=1; DURA=1; IMPPRE=1096124; IMPATT=1200166; TIPOPE=V; ZONCON=00011=074,00016=031,00040=025,00062=002,00063=031;/ %%%% Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL ...... ...... ...... (righe di coda) ...... ...... (fine telex) Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXWHOH[ &RPXQLFD]LRQLVXWHOH[FDUDWWHULVWLFKH Per le comunicazioni da inoltrare tramite il canale trasmissivo telex, la Banca d’Italia provvede a confezionare opportunamente i dati e a trasmetterli tramite il suddetto canale. Le modalità di confezionamento delle comunicazioni differiscono da quelle che trattano i messaggi poiché questi ultimi sono stati definiti in modo tale da poter essere elaborati automaticamente dalle applicazioni S.I.S.C.. Infatti le comunicazioni che utilizzano tale canale trasmissivo possono assumere la struttura di vero e proprio testo libero, molto simile a quella di una lettera. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RPXQLFD]LRQLVXWHOH[VFDUWRLQYLR A seguito di un rilievo riscontrato nella struttura di un messaggio in ricezione (cfr. par. 105), viene predisposta una comunicazione di scarto che fornisce l’indicazione dell’errore. Segue la descrizione della comunicazione di scarto invio. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL BANCA XXXXXXXX XX XXXX X XXXXXXX APPLICAZIONE GESTIONE FLUSSI RIFIUTO INVIO B.I. - S.I.S.C. PROTOCOLLO 1234567890123 DEL 01/01/0001 DIVISIONE xxxxxxxxxx -SETTORE xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx OGGETTO: RIFIUTO INVIO SI INFORMA CHE NON E’ STATO POSSIBILE ACQUISIRE L’INVIO5 99999999999 PERVENUTO IL 01/01/0001 CON LE SEGUENTI CARATTERISTICHE: MEZZO TRASMISSIVO: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx APPLICAZIONE: 999 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx MESSAGGIO: 999 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx DATA PRODUZIONE: 01/01/0001; ORA PRODUZIONE: 00:00:00 DATA CONTABILE: 01/01/0001;SEQUENZA SOSTITUZIONE INVIO: 99 IN QUANTO SONO STATI RISCONTRATI I SEGUENTI RILIEVI: RILIEVO DESCRIZIONE FREQUENZA 99999 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 99999 99999 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 99999 99999 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 99999 SI PREGA PERTANTO DI FAR QUI TENERE CON LA MASSIMA SOLLECITUDINE IL NUOVO INVIO E DI PORRE IN ESSERE TUTTI GLI EVENTUALI ACCORGIMENTI NECESSARI PER EVITARE IN FUTURO IL RIPETERSI DI INCONVENIENTI DELLA SPECIE. NEL SOGGIUNGERE CHE PER EVENTUALI CHIARIMENTI CODESTA ISTITUZIONE POTRA’ PRENDERE CONTATTI CON IL SERVIZIO SCRIVENTE, ANCHE PER LE VIE BREVI (06-4792XXXX/XXXX), SI INVIANO DISTINTI SALUTI. BANCA D’ITALIA - S.I.S.C. 5 Per il canale trasmissivo rete con modalità message switching dell’invio scartato coincide con il C.R.O. (cfr. glossario). Doteacsp.doc l’identificativo vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &ULWWRJUDILD ,QWURGX]LRQH La funzione di “Crittografia” ha lo scopo di crittografare talune informazioni contenute nei messaggi e di decrittografare le comunicazioni che gli intermediari ricevono. La Banca d’Italia fornisce a ciascun Intermediario un supporto magnetico contenente i programmi ed i dati di prova necessari per l’esecuzione delle funzioni di crittografia. Il presente capitolo illustra in dettaglio le caratteristiche dei programmi utilizzati per lo svolgimento di tali funzioni e le relative modalità di installazione e di utilizzo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 0DWHULDOHGLVWULEXLWR Gli intermediari segnalanti avranno a disposizione per la funzione di crittografia un floppy disk contenente i seguenti file: 1) File di prova ‘FILE1.TXT’ in formato ASCII contenente i dati in chiaro da crittografare. La lunghezza del record logico è di 130 caratteri. 2) File di prova ‘FILE2.TXT’ di contenuto identico al file 1, ma crittografato con la chiave di prova (valore esadecimale "&&&&&&&&"). 3) Directory'263& contenente i programmi da utilizzare in ambiente pc con il sistema operativo MS/DOS. 4) Directory $/75,6,6 contenente le seguenti 8 sottodirectory, una per ognuno dei sistemi MAINFRAME contemplati nei paragrafi successivi, da utilizzare solo nel caso in cui l’Intermediario intenda avvalersi di uno di essi LQDOWHUQDWLYDDO '26SF: • • • • • • • • IBM370 DPS6HON AS400S38 DPS4GCOS DPS7GCOS DPS8GCOS S36IBM UNISYS In ogni sottodirectory è presente un file sequenziale compresso autoesplodente (estensione uguale ad H[H) contenente i programmi per la crittografia dei dati sul relativo sistema operativo. Il suo contenuto differisce a seconda del tipo di sistema utilizzato. Tutti i file su indicati sono registrati secondo la codifica "(%&',&" prevista per i sistemi IBM della serie 370; una volta decompressi vanno trasferiti sul sistema MAINFRAME di interesse (mediante la funzione di utilità file transfer VHQ]D RS]LRQH$6&,,) e compilati a cura degli interessati (cfr. par. 102). Una volta scelta la sottodirectory, ad esempio quella denominata IBM370, per ottenere i sorgenti dei programmi le attività da eseguire sono le seguenti: 1) copiare il file IBM370.EXE su disco rigido (ad esempio C:\TEMP\IBM370.EXE); 2) eseguire C:\TEMP\IBM370.EXE per ottenere il file DIAG21.PGM; 3) trasferire mediante una funzione di utilità (“file transfer”) il file DIAG21.PGM su mainframe; 4) estrarre i singoli programmi sorgenti dal contenuto del file trasferito tramite un programma applicativo o una funzione di utilità. Ogni programma presente nel file è preceduto da un record contenente alla prima posizione: "BICRITTOGRAFIA-PGMnnn" (con nnn indicante un progressivo da 001 in poi) Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL con le posizioni rimanenti a blanks. La fine del programma è indicata da un record riempito con caratteri "/" . Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL ,VWUX]LRQLRSHUDWLYH ,QWHUIDFFHGHOVRWWRSURJUDPPDGL&ULWWRJUDILD La funzione di crittografia è stata realizzata dalla Banca d'Italia mediante un sottoprogramma che effettua a livello applicativo la cifratura/decifratura di un' area di dati. Viene utilizzato a tal fine un algoritmo crittografico standard con chiave segreta. La chiave ha una lunghezza di 8 caratteri e contiene valori esadecimali. Essa viene periodicamente modificata dalla Banca d'Italia, ed è quindi riferita ad una data di validità. A tal proposito è opportuno tenere presente che ciascuna chiave continua ad essere valida ed utilizzabile purchè riferita ad un periodo compreso tra la sua data di validità e quella della chiave immediatamente successiva. Il testo da cifrare/decifrare deve contenere esclusivamente valori appartenenti al set di 64 caratteri riportato al paragrafo 2.1 dell’Appendice e deve avere, come sua massima lunghezza, 9999 bytes. Un codice di ritorno di 2 bytes sta ad indicare il risultato dell'operazione crittografica. 3DUDPHWUL La routine deve essere richiamata dal programma utente fornendo nell'ordine i seguenti parametri: TIPO OPERAZIONE (1 = Cifratura, 2 = Decifratura) CHIAVE CRITTOGRAFICA (8 bytes con contenuto esadecimale ) CRO (Progressivo per crittografia, 9 bytes con contenuto numerico diverso da zero) CODICE ABI INTERMEDIARIO SEGNALANTE (5 bytes con contenuto numerico) AREA DATI DA TRASFORMARE (max. 9999 bytes con contenuto alfanumerico di caratteri compresi nel set di 64 riportato al par. 2.1 dell’Appendice) LUNGHEZZA AREA DATI (4 bytes con contenuto numerico diverso da zero) CODICE DI RITORNO Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL ( 2 bytes con contenuto numerico ) Si avverte che, al fine di uniformare le operazioni di CIFRATURA E DECIFRATURA, è indispensabile comportarsi come segue: 1) Costruire, per ogni singolo record, un' unica area da crittografare o decrittografare composta da tutti i campi interessati, presi nell' ordine così come definiti nel tracciato. 2) Comunicare quest'area come AREA DATI al modulo di crittografia, indicandone la relativa lunghezza complessiva in caratteri. 3) Va da sè che il modulo di crittografia va chiamato una sola volta per ogni record. &RQWUROOL La routine effettua alcuni controlli di validità dei dati comunicati mediante i parametri ed imposta di rimando il codice di ritorno secondo quanto segue: = Operazione regolarmente effettuata. = Parametri forniti in numero diverso da sette. = Tipo operazione errato. = Chiave di cifratura errata, pari a spazi, oppure pari a zeri. = C.R.O. pari a spazi oppure a zeri. = Codice Intermediario segnalante pari a spazi oppure a zeri. = Lunghezza dati errata. = Area dati contenente caratteri estranei al set di riferimento. In caso di operazione regolare (Codice di ritorno = 00), la routine restituisce nell'area dati il suo contenuto trasformato secondo quanto richiesto con il Tipo Operazione. *HVWLRQHGHOOHFKLDYL Così come già detto, la chiave di crittografia è utilizzabile se riferita ad un periodo compreso tra la sua data di validità e quella della chiave immediatamente successiva. E' pertanto indispensabile una gestione di tipo storico al fine di impedire confusioni dovute, in seguito, alla molteplicità di chiavi esistenti. Si osservi l' esempio seguente: Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Chiave ABCDEFGH comunicata con data di validità 1/1/96. Chiave 12345678 comunicata con data di validità 31/1/96. Supporto magnetico spedito all' Intermediario il 5/2/96 portante sul record di testa la data di produzione 25/1/96 : chiave da utilizzare per decifrare i dati = ABCDEFGH. Supporto magnetico spedito all' Intermediario il 5/2/96 portante sul record di testa la data di produzione 4/2/96 : chiave da utilizzare per decifrare i dati = 12345678. 'DWLQHFHVVDULDOODFULWWRJUDILD I dati utili per l'effettuazione del processo di cifratura/decifratura sono: 1) Data di produzione necessaria per la corretta determinazione della chiave segreta valida, . 2) Codice intermediario segnalante. 3) Tipo operazione (=1 per "CRITTOGRAFARE", =2 per "DECRITTOGRAFARE"). 4) C.R.O. (Progressivo per la crittografia): campo numerico di 9 cifre diverso da zero. - Per i supporti magnetici e per il file transfer viene ottenuto dal valore del campo "PROGRESSIVO RECORD” (posizione 1-7 dei record logici), preceduto da due zeri. Per effettuare la crittografia del campo “FRVWDQWH FULWWRJUDILD” del record di testa ANABI, si assume convenzionalmente che il progressivo record sia posto al valore “1”. - Per la rete deve essere impostato utilizzando il valore dell’IDC 020, escludendo i due caratteri di controllo finali. E’ importante tenere presente che la routine è in grado di trattare esclusivamente aree dati con valori compresi nel set di 64 caratteri descritti nel paragrafo 2.1 dell’Appendice. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL06'26HFRPSDWLELOL La directory '263& contiene i programmi registrati in formato ASCII da utilizzare in ambiente pc con il sistema operativo MS/DOS. In particolare, essi sono: %LFUDVP sorgente del programma per la crittografia dei dati; %LFUREM modulo obj del programma per la crittografia dei dati; (VHPSLRFEO esempio di programma Cobol per la chiamata al modulo di crittografia. Quest’ultimo va compilato utilizzando un compilatore Cobol compatibile con lo standard ANSI 85 e la “calling convention” standard del Cobol. Si fornisce un esempio di comando di link utilizzato in ambiente MS/DOS: LINK ESEMPIO.OBJ + BICR.OBJ + ADIS + ADISINIT + ADISKEY + EXTFH nella riga di richiesta libreria inserire la LCOBOL. L'oggetto EXTFH serve per consentire al programma di fare operazioni di I-O su file esterni. Gli oggetti ADIS, ADISINIT, ADISKEY, servono solo nel caso in cui il programma, abbia delle istruzioni di ACCEPT e DISPLAY relative agli screen. Si fa presente che alcune case produttrici di software usano differenti modalità di passaggio dei parametri tra il linguaggio Cobol e il linguaggio ASM (“calling convention”). Questo può richiedere la modifica del modulo BICR.ASM. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL,%0HFRPSDWLELOL Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Programma fondamentale di crittografia (BICRYPT), scritto in linguaggio Assembler IBM. E Sub-routine del programma precedente (DEA1), scritta in linguaggio Assembler IBM. F Programma esemplificativo dell'utilizzo della crittografia, scritto in linguaggio Cobol Standard (CBICRYPT). Il modulo DEA1 deve essere linkeditato con BICRYPT che deve essere definito riusabile. Il programma Cobol CBICRYPT può servire come esempio di utilizzo della routine di crittografia. In tale programma la chiave di cifratura viene fissata al valore esadecimale "&&&&&&&&". Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL+21(<:(//'36 Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Programma fondamentale di crittografia (BICR). E Programma esemplificativo dell' utilizzo della crittografia, scritto in linguaggio Cobol (CBICR). F Esempio di procedura per la compilazione. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL,%0$6H6 Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: a) Routine fondamentale di crittografia (BICRYPT). b) Definizione delle sue tabelle interne che vengono incluse al momento della compilazione (COPYTAB). c) Programma per la creazione della tabella esterna IP (CRTIP). d) Programma esemplificativo dell' utilizzo della crittografia, scritto in linguaggio RPG (PGMRPG). e) Programma esemplificativo dell' utilizzo della crittografia, scritto in linguaggio Cobol (PGMCBL). Per l'installazione della routine devono essere effettuate le seguenti operazioni: 1) Creazione della libreria destinata a contenere tutti i moduli (sorgenti, oggetti, file) necessari alla procedura di crittografia; utilizzare il comando: &57/,%/,%QRPHOLEUHULD 2) Creazione, all'interno della libreria precedente, del file destinato a contenere i "sorgenti"; utilizzare il comando: &5765&3)),/(QRPHOLEUHULDQRPHILOH$6 &5765&3)),/(QRPHILOHQRPHOLEUHULD6 3) Trasferimento dei moduli sorgente interessati, presenti sul supporto magnetico, nel file creato al punto precedente. Al termine dell'operazione, nel file "nome-file" dovranno essere presenti i sorgenti %,&5<37&23<7$%&57,3 4) Pre-allocazione del file "IP", nella stessa libreria, mediante il comando: &573)),/(QRPHOLEUHULD,365&),/(65&0%5LS$6 &573)),/(,3QRPHOLEUHULD65&),/(65&0%5LS6 dove il sorgente "IP" deve contenere le seguenti specifiche DDS: Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL $55,3 $(/(0,3 5) Compilazione ed esecuzione del programma CRTIP onde ottenere, nella stessa libreria, il file "IP", tabella esterna della routine BICRYPT. 6) Modificare il sorgente del programma BICRYPT in modo che l’istruzione "C/COPY....." contenga l’effettivo nome-libreria (a meno che non sia stata creata con il nome "BDI") e sia aderente alla sintassi del sistema utilizzato. &&23<%',453*65&&23<7$%$6 &&23<453*65&%',&23<7$%6 7) Compilazione del programma BICRYPT mediante il comando: &5753*3*0 Al termine della compilazione, nella libreria "nome-libreria" sara’ presente un modulo eseguibile con il nome BICRYPT che avra’ incluse al suo interno le tabelle definite nel sorgente COPYTAB. 8) Esecuzione, per il programma BICRYPT, del comando CHGPGM, indicando "*YES" sul parametro: 277,0,==$=,21( Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL+21(<:(//'36*&26 Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Sorgente della routine per la crittografia e la decrittografia (BICRYPT). E Subroutine di BICRYPT (DEA1). F Un programma sorgente esemplificativo (TEST), scritto in linguaggio Cobol, utilizzante la routine BICRYPT. Per l'installazione della routine devono essere effettuate le seguenti operazioni: Trasferire su libreria i moduli presenti sul supporto magnetico, nell'ordine, mantenendo i nomi indicati. Compilare le routines BICRYPT e DEA1 (scritte in linguaggio assembler). Compilare il programma chiamante ed effettuarne il "LINK" assieme alle routines assembler già compilate, ottenendo in tal modo un modulo eseguibile. E' possibile effettuare un primo collaudo utilizzando il programma esemplificativo (TEST) fornito. Si fa presente che detto programma non necessita di file esterni. 1% /D FKLDYH GRYUj HVVHUH SDVVDWD DOOD URXWLQH FRPH XQ FDPSR GL E\WHV DOIDQXPHULFL&LDVFXQE\WHFRQWHUUjODUDSSUHVHQWD]LRQHLQIRUPDWRFDUDWWHUHGHO GDWR HVDGHFLPDOH SUHVHQWH QHO ULVSHWWLYR VHPLE\WH GHOOD FKLDYH GD E\WHV FRPXQLFDWDGDOOD%DQFDG ,WDOLD (V FKLDYHGDE\WHV ; &&&&&&&& FKLDYHGDE\WHV &&&&&&&& Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL+21(<:(//'36*&26 Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Sorgente della routine per la crittografia e la decrittografia (BICRYPT). E Subroutine di BICRYPT (DEA-H). F Subroutine di BICRYPT (SX-H). G Subroutine di BICRYPT (IP-H). H Subroutine di BICRYPT (IPI-H). I Subroutine di BICRYPT (BUILD-H). J Subroutine di BICRYPT (BUILD). K Subroutine di BICRYPT (DEA). L Subroutine di BICRYPT (BICR-H). O Un programma sorgente esemplificativo, scritto in linguaggio Cobol, utilizzante la routine BICRYPT. 8WLOL]]RGHOODURXWLQH%,&5<37LQIRUPDWRVRUJHQWH Tutti i moduli, ad eccezione del programma esemplificativo (l), sono scritti in linguaggio "C". Per l'installazione della routine devono essere effettuate le seguenti operazioni: Trasferire i moduli presenti sul supporto magnetico, nell'ordine, mantenendo i nomi indicati. Creare una libreria di tipo SL e copiarvi tutti i moduli gia' trasferiti dal supporto magnetico. Compilare BICRYPT utilizzando, da IOF, l'utility "CLANG". Compilare il programma utente (chiamante la routine BICRYPT) e linkeditarlo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Si fa presente che la routine e’ richiamabile da programmi COBOL 74 compilati con LEVEL=NSTD. 8WLOL]]RGHOODURXWLQH%,&5<37LQIRUPDWRHVHJXLELOH Qualora l’Intermediario non dovesse disporre del compilatore ’C’, potra’ richiedere un supporto magnetico del tipo cassetta, contenente la routine ’BICRYPT’ gia’ compilata ed estratta da libreria di tipo CU (cfr. par. 103). Per l’installazione della routine pre-compilata devono essere effettuate le seguenti operazioni: Creare, se non gia’ esistente, mediante il comando MNLIB, una libreria di tipo CU. Copiare dal supporto magnetico, mediante il comando LDF, il file BICRYPT.LOD all’interno della libreria di tipo CU. Compilare il programma utente (chiamante la routine BICRYPT) e linkeditarlo accedendo alla libreria CU contenente BICRYPT. Si precisa che rimane comunque a carico dell’Intermediario un’eventuale futura ricompilazione dovuta a modifiche nel sistema operativo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL+21(<:(//'36*&26 Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Sorgente della routine per la crittografia e la decrittografia (BICRYP). E Subroutine di BICRYP (COMPRS). F Subroutine di BICRYP (EXPS). G Subroutine di BICRYP (DEA). H Subroutine di DEA (XLTS). I Subroutine di DEA (XLTIP). J Subroutine di DEA (XLTIPI). K Subroutine di DEA (BUILDK). L Subroutine di BUILDK (PRESK). O Subroutine di BUILDK (SHIFTK). P Subroutine di BUILDK (POSTSK). Q Un programma sorgente esemplificativo (CHK), scritto in linguaggio Cobol, utilizzante la routine BICRYP. Per l'installazione della routine devono essere effettuate le seguenti operazioni: Trasferire su libreria i moduli presenti sul supporto magnetico, nell'ordine, mantenendo i nomi indicati. Compilare le routines assembler, sotto TSS, con il comando JRN di un job del tipo seguente, dopo aver personalizzato gli opportuni parametri d'ambiente : 1-021, ,'(17VLWHGHSHQGHQWILHOGV *0$316$)'(&.21 350)/&:6REMHFWILOHVWULQJ 6(/(&7VRXUFHSURJUDPILOHVWULQJ Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL (1'-2% Ottenuti gli oggetti, si consiglia di creare un’unica libreria random con il JRN del seguente job: 1-021, ,'(17VLWHGHSHQGHQWILHOGV 352*5$05$1/,% '$7$$&23< 6(/(&7'ULFKLDPRDJOLREMHFW RWWHQXWLFRPH&QHOOR 6(/(&7'VWHSSUHFHGHQWH (1'&23< 350)/$:5ILOHVWULQJGLOLEUHULD (1'-2% E’ possibile effettuare un primo collaudo utilizzando il programma esemplificativo (CHK) fornito. Si fa presente che detto programma non necessita di file esterni. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL,%06 Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Sorgente della routine per la crittografia e la decrittografia (SUBRDC), richiamabile da programmi scritti in linguaggio COBOL. E Sorgente della routine per la crittografia e la decrittografia (SUBRDS), richiamabile da programmi scritti in linguaggio RPG. F Un programma sorgente esemplificativo (PGMCBL), scritto in linguaggio COBOL, utilizzante la routine SUBRDC. G Un programma sorgente esemplificativo (PGMRPG), scritto in linguaggio RPG, utilizzante la routine SUBRDS. 8WLOL]]RGHOOHURXWLQHGLFULWWRJUDILDLQIRUPDWRVRUJHQWH Per l'installazione della routine devono essere effettuate le seguenti operazioni: Trasferire i moduli di cui ai precedenti punti a, b, c, d, presenti sul supporto magnetico, sul sistema centrale e porli in una libreria di tipo "source". Assemblare le routines SUBRDC e SUBRDS (scritte in linguaggio Assembler) mediante il comando: $60QRPHSURJUDPPDQRPHOLEVRXUFHQRPHOLERJJHWWR Compilare il programma chiamante mediante il comando: se trattasi di programma COBOL &2%2/&QRPHSURJUDPPDQRPHOLEVRXUFHQRPHOLERJJHWWR se trattasi di programma RPG 53*&QRPHSURJUDPPDQRPHOLEVRXUFHQRPHOLERJJHWWR Al termine della compilazione, nella libreria nome-libreria-oggetto, sarà presente un modulo eseguibile contenente, al suo interno, la relativa routine Assembler. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 8WLOL]]RGHOOHURXWLQHGLFULWWRJUDILDLQIRUPDWRHVHJXLELOH Qualora l’Intermediario non dovesse disporre del compilatore ’ASSEMBLER’, potra’ richiedere un supporto magnetico del tipo cassetta, contenente rispettivamente i moduli 'SUBRDC’ e 'SUBRDS' già' compilati ed estratti dalla libreria oggetto (cfr. par. 103). Per l'installazione della routine pre-compilate devono essere effettuate le seguenti operazioni: Copiare i file 'SUBRDC' e 'SUBRDS' dal supporto magnetico al sistema centrale, mediante file-transfert, ottenendo due file sequenziali con records logici di lunghezza pari a 80 caratteri. Copiare i due file così ottenuti, su altri due file sequenziali, utilizzando solo le zone da posizione 1 a posizione 8 di ciascun record logico da 80 caratteri (le posizioni rimanenti contengono "blanks"). Si può utilizzare, allo scopo, l'utility "COPYFILE". I file sequenziali così creati conterranno quindi records logici da 8 caratteri. I passi 1) e 2) possono essere anche eseguiti direttamente mediante un semplice programma applicativo. Trasferire i file creati in una libreria di moduli eseguibili mediante il comando: 72/,%5QRPHILOHVHT)QRPHOLEUHULD 4) Compilare il programma chiamante mediante il comando: se trattasi di programma COBOL &2%2/&QRPHSURJUDPPDQRPHOLEVRXUFHQRPHOLERJJHWWR se trattasi di programma RPG 53*&QRPHSURJUDPPDQRPHOLEVRXUFHQRPHOLERJJHWWR Al termine della compilazione, nella libreria nome-libreria-oggetto, sarà presente un modulo eseguibile contenente, al suo interno, la routine Assembler. 1% /D FKLDYH GRYUj HVVHUH SDVVDWD DOOD URXWLQH FRPH XQ FDPSR GL E\WHV DOIDQXPHULFL&LDVFXQE\WHFRQWHUUjODUDSSUHVHQWD]LRQHLQIRUPDWRFDUDWWHUHGHO Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL GDWR HVDGHFLPDOH SUHVHQWH QHO ULVSHWWLYR VHPLE\WH GHOOD FKLDYH GD E\WHV FRPXQLFDWDGDOOD%DQFDG ,WDOLD (V FKLDYHGDE\WHV; &&&&&&&& FKLDYHGDE\WHV &&&&&&&& Si precisa che rimane comunque a carico dell’Intermediario un’eventuale futura ricompilazione dovuta a modifiche nel sistema operativo. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 6LVWHPL81,6<6( Per questa tipologia di Sistemi Operativi il contenuto del file compresso è così articolato: D Sorgenti dei moduli di crittografia e relativi comandi per il loro caricamento su di una libreria di appoggio: DOC (Documentazione) PROC/CALL (ASM) XOR (ASM) CMPR (ASM) TABIP1 (ASM) TABS (ASM) TABIP (ASM) TAB1 (ASM) TABPC2 (ASM) TABPC1 (ASM) DEA1 (ASM) BICRYPT (COBOL) TAB-DEBOLE/COBP (tabella chiavi deboli) E Un programma sorgente esemplificativo (PGMCBL), scritto in linguaggio Cobol, utilizzante la routine BICRYPT. Nel programma è presente la conversione in EBCDIC dei campi CRO e ABI, presenti nel parametro di chiamata. Per l'installazione della routine devono essere effettuate le seguenti operazioni: Trasferire su libreria utente i sorgenti in (a) ed il programma esemplificativo in (b). Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL Eseguire i comandi (contenuti in (a)) per la creazione ed il caricamento della libreria dei sorgenti per la crittografia. Assemblare i moduli assembler e compilare BICRYPT, per la creazione dei moduli oggetto. Compilare il programma utente chiamante. Sottoporre a PDP la tabella TAB-DEBOLE/COBP. Effettuare la "collazione" del programma utente chiamante con i moduli oggetto precedenti, per la creazione del modulo eseguibile utente. Il modulo oggetto del programma utente deve necessariamente risiedere nella stessa libreria dei moduli eseguibili per la crittografia. 1%/DFKLDYHGRYUjHVVHUHSDVVDWDDOODURXWLQHFRPHXQFDPSRGLE\WHVLQ IRUPDWRFDUDWWHUH&LDVFXQE\WHFRQWHUUjODUDSSUHVHQWD]LRQHLQIRUPDWRFDUDWWHUH GHO YDORUH SUHVHQWH QHO ULVSHWWLYR VHPLE\WH GHOOD FKLDYH GD E\WHV FRPXQLFDWD GDOOD%DQFDG ,WDOLD (V FKLDYHGD; &&&&&&&& E\WHV FKLDYHGD &&&&&&&& E\WHV Sarà compito del programma utente chiamante convertire in codifica EBCDIC i campi C.R.O. (Codice riferimento operazione) e CODICE INTERMEDIARIO SEGNALANTE, prima di effettuare la "CALL" al modulo "BICRYPT" (cfr. programma esemplificativo fornito). Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 3URFHGXUDGL,QVWDOOD]LRQHH9HULILFD Al fine di attivare la funzione di Crittografia , si dovranno eseguire le seguenti attività: • Copiare i file di prova FILE1 e FILE2 (cfr. paragrafo 91) previsti dal programma cobol ESEMPIO, avendo cura per l’ambiente p.c. di porli sulla stessa directory del pgm ESEMPIO.EXE ottenuto dalla compilazione del programma ESEMPIO.CBL. • Salvare il contenuto originale dei dati di prova. • Eseguire il programma ESEMPIO.EXE che legge il FILE1 e scrive il FILE2 (Tipo Operazione uguale ad ‘1’). • Verificare che il file FILE2 di output sia coincidente con il file originario di prova, precedentemente salvato, utilizzando un qualsiasi programma di utilità. La perfetta corrispondenza dei contenuti dei file indicati sarà la conferma della validità dei programmi predisposti. Lo stesso procedimento può essere eseguito per l’attivazione della funzione di Decrittografia, impostando il Tipo Operazione al valore ‘2’ e invertendo opportunamente i file di input/output nel programma ESEMPIO.CBL. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL $SSHQGLFL &DUDWWHULDFFHWWDWLGDOODFULWWRJUDILD Set di 64 caratteri trattati della routine "BICRYPT" (Tabella ordinata per codice ASCII). &$5$77(5( Spazio “ (‘pound’) $ % & ‘ ( ) * + , . 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 ; < = > ? (‘chiocciola’) Doteacsp.doc 9$/25((%&',& 40 7F 7B 5B 6C 50 7D 4D 5D 5C 4E 6B 60 4B F0 F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 5E 4C 7E 6E 6F 7C (6$'(&,0$/($6&,, 20 22 23 24 25 26 27 28 29 2A 2B 2C 2D 2E 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 3B 3C 3D 3E 3F 40 vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &$5$77(5( A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z _ a b c d e f g Doteacsp.doc 9$/25((%&',& C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E9 6D 81 82 83 84 85 86 87 (6$'(&,0$/($6&,, 41 42 43 44 45 46 47 48 49 4A 4B 4C 4D 4E 4F 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 5A 5F 61 62 63 64 65 66 67 vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL $OIDEHWRWHOH[ Sono previsti dall’alfabeto telex i seguenti caratteri: - i dieci simboli del sistema numerico decimale: carattere 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 ASCII (30) (31) (32) (33) (34) (35) (36) (37) (38) (39) EBCDIC (F0) (F1) (F2) (F3) (F4) (F5) (F6) (F7) (F8) (F9) - i ventisei caratteri dell’alfabeto: carattere A B C D E F G H I ASCII (41) (42) (43) (44) (45) (46) (47) (48) (49) EBCDIC (C1) (C2) (C3) (C4) (C5) (C6) (C7) (C8) (C9) carattere J K L M N O P Q R ASCII (4A) (4B) (4C) (4D) (4E) (4F) (50) (51) (52) EBCDIC (D1) (D2) (D3) (D4) (D5) (D6) (D7) (D8) (D9) carattere S T U V W X Y Z ASCII (53) (54) (55) (56) (57) (58) (59) (5A) EBCDIC (E2) (E3) (E4) (E5) (E6) (E7) (E8) (E9) - i caratteri speciali: carattere blank % ’ ( ) + , . / ASCII (20) (25) (27) (28) (29) (2B) (2C) (2D) (2E) (2F) EBCDIC (40) (6C) (7D) (4D) (5D) (4E) (6B) (60) (4B) (61) carattere : ASCII (3A) EBCDIC (7A) ; (3B) (5E) = (3D) (7E) ? (3F) (6F) - i caratteri di controllo: carattere <LF> <CR> ASCII (0A) (0D) EBCDIC (25) (0D) Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 1RWHVXOODIXQ]LRQHGLXWLOLWjILOHWUDQVIHUSFKRVW Si elencano alcune raccomandazioni indispensabili per utilizzare il programma di crittografia in ambiente MS/DOS (distribuito su floppy disk) ed utilizzare invece il mainframe per mantenere lo scambio di informazioni con la Banca d’Italia mediante altri mezzi trasmissivi, quali i supporti magnetici o la Rete Nazionale Interbancaria. 1) Disporre di un emulatore dotato di tabella di trascodifica ASCII/EBCDIC del tipo americano, N. 37. 2) Le operazioni di RECEIVE (da mainframe a PC) e di SEND (da PC a mainframe), relative a ILOHGLGDWL, dovranno essere eseguite senza il parametro CRLF, ovvero i records non dovranno terminare con i caratteri di "End of record". 3) Le operazioni di RECEIVE (da mainframe a PC) e di SEND (da PC a mainframe), relative a ILOHGLSURJUDPPL, qualora necessarie, dovranno essere eseguite con il parametro CRLF, contrariamente a quanto indicato per i file di dati. Nell’effettuazione delle suddette operazioni possono verificarsi alcuni problemi di conversione tra ASCII e EBCDIC. Il carattere 'chiocciola’ avente la rappresentazione esadecimale EBCDIC pari a X'7C' può essere erroneamente transcodificato nella rappresentazione esadecimale ASCII pari a X'15', invece di X'40'. Il carattere 'chiocciola’, avente la rappresentazione esadecimale ASCII pari a X'40' può essere erroneamente transcodificato nella rappresentazione esadecimale EBCDIC pari a X'B5', invece di X'7C'. Il carattere 'pound’, avente la rappresentazione esadecimale EBCDIC pari a X'7B' può essere erroneamente transcodificato nella rappresentazione esadecimale ASCII pari a X'9C', invece di X'23'. Il carattere 'pound’, avente la rappresentazione esadecimale ASCII pari a X'23' può essere erroneamente transcodificato nella rappresentazione esadecimale EBCDIC pari a X'B1', invece di X'7B'. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 5LFKLHVWDGLPRGXOLHVHJXLELOL Nel caso in cui l’intermediario segnalante abbia richiesto il supporto magnetico contenente i moduli eseguibili (sistemi operativi DPS7 e IBM S36), si elencano nell’ordine i file in esso contenuti: 1) Modulo BICRYPT per il sistema operativo DPS7 con le seguenti caratteristiche fisiche: /DEHO 12/$%(/EORFFR FDUDWWHULUHFRUG FDUDWWHUL IRUPDWR 9% 2) Modulo SUBRDC richiamabile da programmi scritti in COBOL per il sistema IBM S36 con le seguenti caratteristiche fisiche: /DEHO 12/$%(/EORFFR FDUDWWHULUHFRUG FDUDWWHUL IRUPDWR )% 3) Modulo SUBRDS richiamabile da programmi scritti in RPG per il sistema IBM S36 con le seguenti caratteristiche fisiche: /DEHO 12 /$%(/ EORFFR FDUDWWHUL UHFRUG FDUDWWHUL IRUPDWR )% Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &ULWHULRSHULOFDOFRORGHLFDUDWWHULGLFRQWUROOR Alcuni codici usati per lo scambio di informazioni richiedono uno o due caratteri di controllo. Essi garantiscono la verifica automatica dell’esattezza di trascrizione dei codici stessi. Se è richiesto una sola cifra di controllo, essa dovrà essere calcolata con l’algoritmo illustrato al punto $). Talvolta si utilizzano due cifre di controllo per migliorare l’efficacia della verifica. Secondo la tecnica tradizionale (v. punto $), in caso di inversione delle cifre pari o dispari del codice, risulta uno stesso numero di controllo (es. il codice 7548 ha come numero di controllo 1: scambiando le cifre pari, il codice diventa 4578, il cui numero di controllo é sempre 1). Il secondo numero di controllo invece, calcolato con il metodo descritto al punto %), assicura la certezza della trascrizione del codice cui si riferisce; detto metodo attribuisce un diverso peso alle singole cifre del codice, secondo la loro posizione nell'ambito del codice stesso e non origina inconvenienti nel caso di inversioni. $) La tecnica per il calcolo del primo numero di controllo é la seguente: 1. si raddoppiano le cifre che nel codice occupano una posizione dispari, posizione che viene individuata leggendo il codice da destra verso sinistra; 2. si fa la somma delle cifre precedentemente ottenute, considerando a sè stanti quelle che, per effetto del raddoppio, costituiscono un numero di due cifre; 3. al risultato si sommano le cifre pari del codice; 4. di quest'ultimo risultato si calcola il complemento alla decina immediatamente superiore; la differenza rappresenta il primo numero di controllo. Es.: codice 7548: 1) 8 + 8 = 16 5 + 5 = 10; 2) 1 + 6 + 1 + 0 = 8; 3) 8 + 7 + 4 = 19; 4) 20 - 19 = 1. La presenza di zeri iniziali nel codice non influenza il calcolo del primo numero di controllo e quindi, per semplicità, non sono stati riportati nell’esempio. %) La tecnica per il calcolo del secondo numero di controllo e’ la seguente: Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 1. si sommano verticalmente: il codice, il codice senza considerare la prima cifra di sinistra, il codice senza considerare la prima e la seconda cifra da sinistra e cosi’ via, sino a considerare solo l'ultima cifra di destra; Si precisa che le cifre di sinistra da escludere via via comprendono anche gli zeri presenti nelle posizioni iniziali del codice in quanto influenzano il calcolo del secondo numero di controllo. 2. si sommano orizzontalmente le cifre del numero cosi’ ottenuto; 3. l'ultima cifra di destra rappresenta il secondo numero di controllo. Es.: codice 00000007548: 1) 00000007548 0000007548 000007548 00007548 0007548 007548 07548 7548 548 48 8 60988 2) 3) + + + + + + + + + + = 6 + 0 + 9 + 8 + 8 = 31; 1 Osservazione - Con il ricorso al secondo numero di controllo si rileva l'eventuale errore dipendente da inversione delle cifre pari o dispari del codice. Il codice 00000004578, che è dato invertendo le cifre pari del codice 00000007548, dà origine, con la tecnica descritta al punto B), a un diverso numero di controllo, a differenza del primo, che è identico per entrambi i codici: 1. Infatti: 1) 00000004578 0000004578 000004578 00004578 0004578 Doteacsp.doc + + + + + vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 004578 04578 4578 578 78 8 37288 2) + + + + + = 3 + 7 + 2 + 8 + 8 = 28 3) 8 Il numero 8 rappresenta il secondo numero di controllo, diverso da quello ottenuto per il codice 00000007548. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 5LOLHYLGLVFDUWRLQYLR &RGLFHULOLHYR 00700 00701 00702 00703 00705 00706 00707 00708 00709 00710 00711 00712 00713 00714 00715 00716 00717 00718 00719 00720 00721 00723 00724 00725 00726 00727 00728 00729 00730 00731 00732 00733 00750 00751 00752 00753 00754 00755 00756 'HVFUL]LRQH Progressivo record non numerico. Progressivo record fuori sequenza. Tipo record non numerico. Valore tipo record non presente nel dominio. Codice applicazione non presente. Data contabile non numerica. Data contabile formalmente errata. Data produzione non presente. Data produzione non numerica. Data produzione formalmente errata. Data contabile maggiore della data produzione . Ora produzione non presente. Ora produzione non numerica. Ora produzione formalmente errata. Codice intermediario corrispondente assente. Codice intermediario corrispondente errato. Codice intermediario segnalante errato. Numero record movimenti non presente. Numero record movimenti non numerico. Numero record movimenti incongruente con record di coda. Dati discordanti tra il record di testa e record di coda. Valore codice applicazione non presente nel dominio. Non esistono records movimento. Sequenza sostituzione invio errata. Costante crittografia errata. Zona applicativa uguale a spazi. Codice intermediario segnalante assente. Tipo messaggio mancante. Tipo messaggio non presente nel dominio. Numero versione diagnostico mancante. Numero versione diagnostico errato. La data di produzione è successiva alla data di arrivo La data contabile è inferiore alla minima data elaborabile Divisa non presente nel dominio Divisa non coerente con la data contabile di riferimento I dati non risultano correttamente crittografati. Incompatibilità tra la costante di crittografia e il tipo messaggio Incompatibilità tra intermediario segnalante e corrispondente. Intermediario segnalante non abilitato a trasmettere. Invio duplicato. Struttura dell'invio errata. Nella struttura dell’invio è presente un campo non corretto. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL &RGLFHULOLHYR 00757 00758 00761 00762 00763 00764 00765 00766 00770 00771 00772 00773 00774 00775 00776 00777 00780 00781 00782 00789 00790 00793 00794 00795 00796 00797 00798 00799 00800 'HVFUL]LRQH Struttura del messaggio errata. Nella struttura del messaggio è presente un campo non corretto. Errore fisico nel supporto magnetico utilizzato. I record movimento presenti nell’invio non sono ordinati Record Codbi non è l'ultimo record del file. Record Anabi non è il primo record del file. Record Codbi non è preceduto dal record Anabi. Record Anabi non è seguito dal record Codbi. La stringa “BISISC” non è presente nel testo del telex Base Informativa non impostata Base Informativa non presente nel dominio La stringa “ENTE=“ non è presente nel testo del telex La stringa “DATPRO=“ non è presente nel testo del telex La stringa “ORAPRO=“ non è presente nel testo del telex Circuito telex non presente Circuito telex errato C.R.O.(Codice Riferimento Operazione) non presente. C.R.O.(Codice Riferimento Operazione) non numerico. C.R.O.(Codice Riferimento Operazione) Originario non numerico. Data produzione originaria non numerica. Data produzione originaria formalmente errata. Sequenza catena non numerica. Indicatore fine sequenza non presente nel dominio. Tipo messaggio applicativo non numerico. Tipo messaggio applicativo non presente nel dominio. Il messaggio inviato tramite rete risulta incompleto. Codice destinatario errato. Assenza abilitazione alla crittografia. M.A.C. errato. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL 'L]LRQDULRGDWL $ APPLICAZIONE RETE FT SIGLA CHE IDENTIFICA L’OGGETTO DELLA TRASMISSIONE (IN AUF O EAS) PER IL MEZZO TRASMISSIVO FILE TRANSFER. ESSA SI RIFERISCE A UNA O PIÚ APPLICAZIONI S.I.S.C.. % BLOCCAGGIO RECORD INDICA IL FATTORE DI BLOCCAGGIO DEI RECORD & CAPO CATENA INDICA LA COSTANTE IDENTIFICATIVA COMUNE A TUTTI I MESSAGGI RETE DI CUI SI COMPONE UN MESSAGGIO APPLICATIVO. CONTIENE IL C.R.O. DEL PRIMO MESSAGGIO RETE DELLA CATENA CARATTERE DI CONTROLLO INDICA IL CARATTERE DI CONTROLLO CALCOLATO A FRONTE DEI SEGUENTI CODICI: - CODICE INTERMEDIARIO CORRISPONDENTE - CODICE INTERMEDIARIO SEGNALANTE CODICE APPLICAZIONE INDICA L'APPLICAZIONE S.I.S.C. CUI SI RIFERISCONO LE SEGNALAZIONI OGGETTO DI LAVORAZIONE. IL VALORE 047 É ASSEGNATO ALLA APPLICAZIONE “ACQUISIZIONE E SPEDIZIONE FLUSSI” CODICE DIVISA INDICA LA DIVISA UTILIZZATA PER LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI IMPORTI NEL PERIODO DI “DUALITY”. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL A PARTIRE DAL 1/1/99 ASSUMERÁ I SEGUENTI VALORI: - ITL : LIRE ITALIA; - EUR: EURO. ATTUALMENTE E’ SEMPRE IMPOSTATO A: - 000: NON SIGNIFICATIVO. CODICE DIVISA OPERAZIONE CODICE DELLA DIVISA IN CUI É ESPRESSO L’IMPORTO; NEL PERIODO DI DUALITY ASSUMERÁ I VALORI: - ITL; - EUR. CODICE INTERMEDIARIO CORRISPONDENTE INDICA IL CODICE DELLO INTERMEDIARIO MITTENTE O DESTINATARIO DEI FLUSSI INFORMATIVI. CODICE INTERMEDIARIO SEGNALANTE INDICA IL CODICE ABI DELL'INTERMEDIARIO SEGNALANTE. CODICE RECORD ANABI INDICA LA COSTANTE UTILIZZATA NEL RECORD DI TESTA DEI FILE INOLTRATI SU SUPPORTO MAGNETICO. IL SUO VALORE È “ANABI”. CODICE RECORD CODBI INDICA LA COSTANTE UTILIZZATA NEL RECORD DI CODA DEI FILE INOLTRATI SU SUPPORTO MAGNETICO. IL SUO VALORE È “CODBI”. CODICE RILIEVO INDICA IL RILIEVO RISCONTRATO NELL'ESECUZIONE DEI CONTROLLI PREVISTI SUGLI INVII IN RICEZIONE. CONTENUTO APPLICATIVO INDICA IL TESTO DEL MESSAGGIO/ COMUNICAZIONE INOLTRATO SU SUPPORTO MAGNETICO. ESSO VARIA IN FUNZIONE DEL VALORE DEL TIPO MESSAGGIO/COMUNICAZIONE. CONTENUTO MESSAGGIO APPLICATIVO INDICA IL TESTO DEL MESSAGGIO/ COMUNICAZIONE INOLTRATO TRAMITE RETE. ESSO Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL VARIA IN FUNZIONE DEL VALORE DEL TIPO MESSAGGIO APPLICATIVO (IDC 68A). COSTANTE CRITTOGRAFIA INDICA UN VALORE COSTANTE CRITTOGRAFATO. É UTILIZZATO PER VERIFICARE LA CORRETTEZZA DELLA CHIAVE DI CIFRATURA NEL CASO IN CUI LE INFORMAZIONI SCAMBIATE TRAMITE SUPPORTO MAGNETICO ABBIANO CARATTERISTICHE TALI DA RICHIEDERE LA CRITTOGRAFIA. IL SUO VALORE (“010009”) RIMANE IN CHIARO QUALORA LA FUNZIONE DI CRITTOGRAFIA NON SIA RICHIESTA. C.R.O. INDICA IL NUMERO D'ORDINE IMPOSTATO DALL'INTERMEDIARIO SEGNALANTE PER LA TRASMISSIONE DELLE SEGNALAZIONI SU RETE. É COSÌ COMPOSTO: - CODICE APPLICAZIONE RETE (2 POSIZIONI: VALORE COSTANTE '02'); - NUMERO PROGRESSIVO MESSAGGIO (7 POSIZIONI. IL DOMINIO É COMPRESO TRA I VALORI 0000001 E 9999999); - CARATTERI DI CONTROLLO (2 POSIZIONI). IL C.R.O. E’ UNIVOCO NELL’AMBITO DELLA DATA DI PRODUZIONE. C.R.O. ORIGINARIO INDICA IL VALORE DEL C.R.O. DEL MESSAGGIO/COMUNICAZIONE DI RIFERIMENTO. É COMPOSTO DAL C.R.O. ' DATA CONTABILE Doteacsp.doc DATA CONTABILE NEL FORMATO AAAAMMGG. É UTILIZZATA PER LE SEGNALAZIONI DI NATURA vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL CONTABILE. PER LE SEGNALAZIONI DI ALTRA NATURA VA INDICATO IL VALORE CONVENZIONALE “00000000”. DATA PRODUZIONE DATA DI PRODUZIONE DEL MESSAGGIO OVVERO DELL'INVIO/FLUSSO. É ESPRESSA NELLA FORMA AAAAMMGG. DATA PRODUZIONE ORIGINARIA É IMPOSTATA NEL CASO IN CUI SI DEBBA FAR RIFERIMENTO AD UN PRECEDENTE MESSAGGIO/COMUNICAZIONE. IL VALORE DA RIPORTARE DEVE ESSERE QUELLO DELL'IDC 698 DEL MESSAGGIO/ COMUNICAZIONE CUI SI FA RIFERIMENTO. É ESPRESSA NELLA FORMA AAAAMMGG. DATA RIFERIMENTO COINCIDE CON LA DATA DI PRODUZIONE O CON LA DATA CONTABILE IN FUNZIONE DELLA NATURA DEL CONTENUTO INFORMATIVO DEI SUPPORTI MAGNETICI.ESSA E’ RIPORTATA SULLA ETICHETTA DI CIASCUN SUPPORTO MAGNETICO. DESTINATARIO É FORMATO DAL CODICE ABI, CAB E CODICE UFFICIO (CAB E CODICE UFFICIO POSSONO ESSERE OMESSI) DEL DESTINATARIO DEL MESSAGGIO/ COMUNICAZIONE INOLTRATO TRAMITE RETE. ( ) FREQUENZA RILIEVO Doteacsp.doc INDICA LA FREQUENZA CON LA QUALE É STATO RISCONTRATO UN RILIEVO vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL * , INDICATORE FINE CATENA INDICA L’ULTIMA TRANSAZIONE COMPONENTE IL MESSAGGIO APPLICATIVO. PUÒ ASSUMERE I SEGUENTI VALORI: -S: LA TRANSAZIONE É L’ULTIMA; -N: LA TRANSAZIONE NON É L’ULTIMA. INDICATORE SOSTITUZIONE FLUSSO INDICA SE IL FLUSSO É IN SOSTITUZIONE DI UN PRECEDENTE FLUSSO DELLO STESSO TIPO. PUÒ ASSUMERE I SEGUENTI VALORI: -N = FLUSSO ORIGINARIO -S = FLUSSO IN SOSTITUZIONE. INTERMEDIARIO CORRISPONDENTE INDICA L’INTERMEDIARIO MITTENTE O DESTINATARIO DEI FLUSSI INFORMATIVI. DI NORMA ESSO COINCIDE CON L'INTERMEDIARIO SEGNALANTE. QUALORA COINCIDA CON UN CENTRO CONSORTILE O CON UN CENTRO SERVIZI, L'ACCENTRAMENTO E/O L'INOLTRO DEI FLUSSI INFORMATIVI DA/VERSO GLI EFFETTIVI INTERMEDIARI SEGNALANTI SARÁ A CARICO DI QUEST'ULTIMO INTERMEDIARIO SEGNALANTE INDICA L’INTERMEDIARIO SEGNALANTE TENUTO AD INOLTRARE ALLA BANCA D’ITALIA I MESSAGGI. / LUNGHEZZA RECORD INDICA LA LUNGHEZZA, IN TERMINI DI BYTE, DEL RECORD. 0 Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL M.A.C. INDICA IL CODICE DI AUTENTICAZIONE DEL MESSAGGIO (MESSAGE AUTHENTICATION CODE). É PREVISTO DAL NUOVO SISTEMA SMTS (SECURE MESSAGE TRANSFER SYSTEM) DI FUTURO UTILIZZO. MITTENTE É FORMATO DAL CODICE ABI, CAB E CODICE UFFICIO (CAB E CODICE UFFICIO POSSONO ESSERE OMESSI) DEL MITTENTE DEL MESSAGGIO/ COMUNICAZIONE INOLTRATO TRAMITE RETE. 1 NUMERO MESSAGGIO INDICA IL NUMERO DI RIFERIMENTO DEL MESSAGGIO IMPOSTATO DALLO INTERMEDIARIO SEGNALANTE CHE, UNITAMENTE AGLI ELEMENTI CODICE APPLICAZIONE, CODICE INTERMEDIARIO SEGNALANTE, TIPO MESSAGGIO, CODICE MEZZO TRASMISSIVO E DATA PRODUZIONE COSTITUISCE LO IDENTIFICATIVO UNIVOCO DI UN MESSAGGIO INOLTRATO ALLA BANCA D'ITALIA. IL DOMINIO É COMPRESO TRA I VALORI 0000001 E 9999999. NUMERO PROGRESSIVO INVIO INDICA IL NUMERO IDENTIFICATIVO ASSEGNATO DALLA BANCA D’ITALIA ALL’INVIO IN RICEZIONE. PER IL MEZZO TRASMISSIVO RETE COINCIDE CON IL C.R.O. NUMERO PROTOCOLLO INDICA IL NUMERO IDENTIFICATIVO ASSEGNATO DALLA BANCA D’ITALIA AL MESSAGGIO/COMUNICAZIONE. É UN PROGRESSIVO NELL'AMBITO DELL'ANNO. NUMERO RECORD MOVIMENTO INDICA LA QUANTITÀ DI RECORD MOVIMENTO CHE COMPONGONO Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL L’INVIO/FLUSSO, ESCLUSI I RECORD DI TESTA E DI CODA. NUMERO TOTALE RECORD INDICA LA QUANTITÀ TOTALE DI RECORD CHE COMPONGONO IL FILE, COMPRESI I RECORD DI TESTA E DI CODA. 2 ORA PRODUZIONE INDICA L’ORA DI PRODUZIONE NEL FORMATO HHMMSSCC. ORA PRODUZIONE FLUSSO INDICA L’ORA DI PRODUZIONE DELL’INVIO NEL FORMATO HHMMSS. ORA PRODUZIONE INVIO INDICA L’ORA DI PRODUZIONE DELL’INVIO NEL FORMATO HHMMSS. ORA PRODUZIONE RETE INDICA L’ORA DI PRODUZIONE, NEL FORMATO HHMMSS, DEL MESSAGGIO/ COMUNICAZIONE INOLTRATO TRAMITE RETE. 3 PROGRESSIVO FILE INDICA IL PROGRESSIVO DEL FILE NELL'AMBITO DI UN VOLUME INOLTRATO TRAMITE SUPPORTO MAGNETICO. PROGRESSIVO RECORD INDICA IL PROGRESSIVO DEL RECORD NELL'AMBITO DI UN INVIO/FLUSSO INOLTRATO TRAMITE SUPPORTO MAGNETICO. 4 5 6 Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL SEQUENZA CATENA INDICA IL NUMERO D’ORDINE DI CIASCUNA TRANSAZIONE COMPONENTE IL MESSAGGIO APPLICATIVO. LA SEQUENZA É STRETTAMENTE CRESCENTE AD INIZIARE DA 1. SEQUENZA SOSTITUZIONE INVIO INDICA IL NUMERO DI SEQUENZA DELL'INVIO. SE IL VALORE DEL CAMPO É MAGGIORE DI 1, L'INVIO IN OGGETTO É IN SOSTITUZIONE DEL PRECEDENTE AVENTE LA STESSA CHIAVE IDENTIFICATIVA (CODICE APPLICAZIONE, TIPO MESSAGGIO, CODICE INTERMEDIARIO SEGNALANTE, DATA CONTABILE). 7 TIPO COMUNICAZIONE INDICA IL TIPO DI COMUNICAZIONE INVIATO DALLA BANCA D’ITALIA ALL’INTERMEDIARIO SEGNALANTE. 3(5 /¶$33/,&$=,21( ³$&48,6,=,21( ( 63(',=,21( '(, )/866,´ &2',&( $33/,&$=,21(38Ñ$6680(5(, 6(*8(17,9$/25, 900 = FILE INDICE 901 = SCARTO INVIO 950 = LISTA DESTINATARI (¶ &85$ '(//( 6,1*2/( $33/,&$=,21, 6,6& '(),1,5( ,/ '20,1,2 '(/ &$032 3(5 2*1812 '(,)/866,,163(',=,21( TIPO MESSAGGIO Doteacsp.doc INDICA IL TIPO DI MESSAGGIO INVIATO DALL’INTERMEDIARIO SEGNALANTE ALLA BANCA D'ITALIA. (¶ &85$ '(//( 6,1*2/( $33/,&$=,21, 6,6& '(),1,5( ,/ '20,1,2 '(/ &$032 3(5 2*1812 '(*/,,19,,,15,&(=,21( vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL TIPO MESSAGGIO APPLICATIVO INDICA LA TIPOLOGIA DI INFORMAZIONI SCAMBIATE TRAMITE RETE E, DI CONSEGUENZA, LA STRUTTURA DEL CAMPO “CONTENUTO MESSAGGIO APPLICATIVO”. IL CAMPO (IDC 685)”. É COSÌ COMPOSTO: - CODICE APPLICAZIONE; - TIPO MESSAGGIO. TIPO MESSAGGIO RETE INDICA IL CONTENUTO INFORMATIVO DELLE CLASSI DI MESSAGGI APPLICATIVI. IL “TIPO MESSAGGIO RETE” UTILIZZATO PER L’INOLTRO DEI DATI SEGNALETICI DIRETTI ALLE PROCEDURE DEL SISC È IL “665”. AL CONTRARIO IL CONTENUTO DEI DIFFERENTI MESSAGGI APPLICATIVI È DETERMINATO UNIVOCAMENTE DAL VALORE DEL CAMPO "TIPO MESSAGGIO APPLICATIVO" (IDC 685). TIPO RECORD INDICA LE CARATTERISTICHE DEL RECORD COMPONENTE L'INVIO/FLUSSO INOLTRATO TRAMITE SUPPORTO MAGNETICO. 8 9 VALORE CONTROLLO AUTENTICAZIONE INVIO VERSIONE DIAGNOSTICO Doteacsp.doc INDICA IL VALORE DI CONTROLLO CALCOLATO DAL PROGRAMMA DI DIAGNOSTICA PER L’AUTENTICAZIONE DELL’INVIO. IL CAMPO E’ IMPOSTATO A ZERO PER LE APPLICAZIONI CHE NON PREVEDONO L’AUTENTICAZIONE DELL’INVIO. INDICA LA VERSIONE DEL PROGRAMMA DI DIAGNOSTICA FORNITO DALLA BANCA D’ITALIA. IL vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL CAMPO E’ IMPOSTATO A ZERO PER LE APPLICAZIONI CHE NON PREVEDONO PROGRAMMI DI DIAGNOSTICA. = ZONA APPLICATIVA Doteacsp.doc INDICA I DATI RISERVATI ALLA APPLICAZIONE S.I.S.C. DESTINATARIA DELL’INVIO. ATTUALMENTE CONTIENE IL CAMPO CODICE DIVISA; LA PARTE NON UTILIZZATA VIENE IMPOSTATA CON TUTTI “0”. vers. 3.0 del 01/06/98 BANCA D’ITALIA Servizio I.S.C. 'RFXPHQWD]LRQHWHFQLFD $FTXLVL]LRQHH6SHGL]LRQHGHLIOXVVL $OOHJDWL 0RGXOR$6),QIRUPD]LRQLVXLPH]]LWUDVPLVVLYLXWLOL]]DWL. L’Intermediario segnalante compila il presente modulo per comunicare alla Banca d'Italia le caratteristiche dei sistemi di elaborazione utilizzati per l’inoltro dei messaggi e, in particolare, di quali canali trasmissivi intende avvalersi per la ricezione delle comunicazioni. Il modulo è anche utilizzato per comunicare alla Banca d’Italia le eventuali successive variazioni. Il modulo riporta il centro elettronico dell'Intermediario ovvero la denominazione e l'indirizzo del centro a cui l'azienda segnalante fa capo, e i canali trasmissivi di uso più comune per i quali va indicata la propria preferenza e/o disponibilità. L’avvio di una nuova applicazione S.I.S.C.richiede la definizione dei canali trasmissivi utilizzati per ogni tipo messaggio e per ogni tipo comunicazione. In tale circostanza, la Banca d'Italia proporrà i canali prescelti richiedendo all'Intermediario Segnalante, ove necessario, la scelta fra diverse opzioni. Per accelerare i tempi di consegna e, conseguentemente, quelli di elaborazione dei dati, l’Intermediario Segnalante può indicare più di un indirizzo per la ricezione dei flussi informativi in funzione sia della loro specificità che della tipologia del supporto impiegato. Ad esempio, se si è scelto di utilizzare i floppy disk per lo scambio dei dati, è possibile specificare direttamente l’indirizzo dell’ufficio fruitore degli stessi, anzichè quello del centro elettronico. Per ottenere la suddetta diversificazione degli indirizzi nella ricezione delle comunicazioni, si dovranno compilare gli schemi allegati al presente modulo: ASF/001-1.“Indirizzi utilizzati per i flussi inoltrati dalla Banca d’Italia”, specifico per i supporti magnetici e la modulistica cartacea; ASF/001-2 “Identificativi A.U.F. utilizzati in produzione”, specifico per il file transfer; ASF/001-3 “Identificativi A.U.F. utilizzati in collaudo”, specifico per il file transfer; ASF/001-4 “Identificativi E.A.S. utilizzati in produzione”, specifico per il file transfer; ASF/001-5 “Identificativi E.A.S. utilizzati in collaudo”, specifico per il file transfer; ASF/001-6 “Circuiti Telex utilizzati”. Doteacsp.doc vers. 3.0 del 01/06/98