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Pitone a spasso
Provincia 35 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 11 AGOSTO 2013 a Un altro rettile a spasso Stavolta c’è un pitone arrotolato in lavanderia Bonate Sopra: il serpente di un metro trovato a casa «Con una pala l’abbiamo messo in una scatola» I pompieri l’hanno affidato al rettilario Minitalia FABIO CONTI REMO TRAINA Ci risiamo. A meno di una settimana di distanza dal ritrovamento di un boa constrictor sul terrazzo di una palazzina di Seriate, venerdì sera un altro serpente esotico ha spaventato una famiglia bergamasca, spuntando nella lavanderia di casa. È accaduto a Bonate Sopra, in una casa di via Milano: in questo caso non si è trattato di un boa, bensì di un pitone reale, anch’esso in realtà del tutto innocuo. In casa, venerdì sera, c’erano tre donne e una bimba di 5 anni, nipotina di una di loro. Non hanno perso il coraggio: armate di pala da neve, hanno raccolto il pitone e lo hanno piazzato in uno scatolone appositamente bucherellato per farlo respirare. Dopodiché hanno avvertito i vigili del fuoco di Dalmine, che hanno provveduto a recuperare il serpente e a consegnarlo alla Forestale che, proprio come il boa di lunedì, lo ha dato in custodia al rettilario del parco Minitalia Leolandia, tra l’altro la più grossa struttura del genere in Italia. Tutto è cominciato attorno alle 19 di venerdì, nella lavanderia di un’abitazione situata sulla provinciale che collega Ponte San Pietro con Capriate (via Milano), dove vivono una donna con i figli e le rispettive famiglie. Proprio la padrona di casa è entrata in lavanderia e ha no- Il sindaco: «Un imprevisto non facile, ma gestito al meglio» tato, nella penombra, qualcosa che si muoveva. Ha acceso la luce e ha visto il pitone: impaurita, ha subito chiamato una delle nuore. In un angolo del locale c’era il pitone reale, poi risultato essere un esemplare maschio di 9-10 anni, lungo circa un metro e in buone condizioni di salute. «Il rettile era arrotolato in un angolo – racconta la nuora –: era chiaramente un serpente L’esperto TIBERIO FORIN A Paura? Sono miti Ma teca chiusa bene «C apisco che, trovandoseli di fronte, chi non è esperto possa impaurirsi. Ma i pitoni reali, così come i boa constrictor, sono assolutamente miti». Tiberio Forin, lei è esperto di rettili e responsabile del rettilario di Minitalia Leolandia di Capriate, dove so- no stati portati gli ultimi serpenti trovati in giro nella Bergamasca. Come mai tutte queste fughe? «Il fatto che possano scappare non è così impossibile. A volte si pensa infatti di aver chiuso bene la teca, invece basta anche una piccola fessura, di due centimetri, perché il serpente riesca comunque a uscire». tropicale, ma appariva del tutto innocuo. Non mi sono persa d’animo: ho chiesto a mia cognata di prendere una scatola un po’ grande, dopodiché utilizzando una pala da neve ho messo il serpente nel contenitore di cartone. Fatti dei buchi alla scatola, l’abbiamo chiusa con del nastro adesivo». Immediata la telefonata ai vigili del fuoco, che hanno prelevato il Python Regius – questo il nome latino della specie – per consegnarlo al rettilario di Capriate, struttura autorizzata a questo tipo di custodia. «Non nego un certo timore, però il serpente era tranquillo – prosegue la donna –. Resta da capire da dove arrivasse. La nostra casa è sulla provinciale: forse qualcuno che non lo voleva più tenere in casa, lo ha liberato nel nostro prato e lui ha raggiunto la lavanderia». «Va sicuramente un plauso a queste mie concittadine – sottolinea il sindaco di Bonate Sopra, Michela Gelpi – visto che hanno saputo gestire al meglio un imprevisto sicuramente non facile». ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il pitone reale ritrovato ieri a Bonate Sopra e ora in custodia al rettilario di Minitalia Leolandia FOTO CESNI Escalation di episodi A Quattro casi in soli 10 mesi Lunedì recuperato un boa A Il caso del pitone reale recuperato venerdì sera nella lavanderia di un’abitazione di Bonate Sopra è soltanto l’ultimo di una serie di «ritrovamenti» di serpenti esotici nella Bergamasca. Soltanto lunedì scorso, a Seriate, era stato recuperato un boa constrictor, spuntato – non è ancora ben chiaro in quali circostanze – sul terrazzo di casa di una donna che abita al terzo piano di una palazzina di via don Minzoni. Accanto a questi due episodi registrati nella sola ultima settimana, se si torna in- dietro di 10 mesi il numero di casi arriva a quota quattro. Due precedenti ritrovamenti si erano infatti registrati, rispettivamente, lo scorso aprile e nell’ottobre 2012: tra l’altro in entrambi i casi si trattava di boa constrictor (uno vivo e l’altro morto), tutti e due recuperati a Seriate, proprio come era accaduto anche lunedì scorso. In quest’ultimo caso a trovare il serpente era stata una donna, uscita sul balcone di casa per buttare la spazzatura: si è trovata davanti il boa constrictor, un esem- E a spaventare chi se lo trova davanti, magari in casa. Ma non morsicano? Chi lo acquista non deve denunciarne il possesso né dotarlo di microchip? «Assolutamente no. L’eventuale morso potrebbe essere paragonato a una puntura d’insulina, quasi impercettibile. E comunque il pitone reale e il boa constrictor non sono velenosi, anzi». «No. C’è chi lo fa, ma solo per una propria precauzione, nel caso venisse smarrito. In quel caso, però, il proprietario andrebbe incontro a una sanzione». Tutti i serpenti esotici che scappano dalle teche sono così miti? Anzi? «Anzi, in particolare il pitone reale è ottimo per la compagnia: è molto bello, con una livrea gradevole alla vista e al tatto. Ma, soprattutto, è molto mite». «Beh, è praticamente impossibile trovarsi in casa o sul terrazzo un serpente velenoso, perché dal 1996, anno di entrata in vigore della legge 150 del ’92, i privati non possono più tenere animali pericolosi in casa. Di qualunque tipo siano: dalle scimmie alle tigri, fino appunto ai serpenti. Ser- Da dove viene? «Dall’Africa, fascia subsahariana. In particolare dal Togo». plare maschio di un metro e 70 centimetri, in parte attorcigliato sulla ringhiera del terrazzino, in parte appollaiato in un vaso. La padrona di casa ha chiamato i vigili del fuoco, che hanno recuperato il boa e lo hanno affidato alla Forestale, che lo ha consegnato in custodia al rettilario di Minitalia Leolandia. Il 17 aprile scorso, sempre a Seriate ma in aperta campagna, era stato ritrovato un altro boa, in questo caso un esemplare lungo ben 5 metri: a trovarlo era stato un contadino. Il boa era morto, probabilmente travolto da un aratro. Sorte migliore per il primo boa della lista trovato a Seriate, a metà ottobre dell’anno scorso: un esemplare di oltre due metri, recuperato dalla Forestale. vono strutture autorizzate come la nostra, che può anche ricevere in custodia gli animali recuperati da vigili del fuoco e Forestale». Anche i pitoni reali e i boa constrictor, che non sono pericolosi, non dovrebbero però circolare liberamente. «Assolutamente no. Devono stare nella loro teca, a 26-28 gradi centigradi, ed essere nutriti regolarmente. Per il bene di chi li potrebbe incontrare, ma solo perché si spaventerebbe, e per loro, che potrebbero essere anche uccisi». ■ Fa. Co. ©RIPRODUZIONE RISERVATA a Caccia, banca dati dei richiami vivi La Regione dice sì e scrive a Bruxelles a Via libera dalla Regione alla costituzione della banca dati lombarda dei richiami vivi. L’iniziativa è contenuta in una delibera approvata dalla Giunta Maroni, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava (Lega Nord). L’iter è cominciato l’anno scorso, ma non ha avuto vita facile. La cattura dei richiami vivi, infatti, è una pratica svolta in deroga alla direttiva europea «uccelli» e, vista l’apertura di una procedura di pre-infrazione contro la nostra Regione, il Pirellone l’anno scorso cercò di correre ai ripari e, tra le altre cose, si impegnò con la Commissione europea a costituire una banca dati. Tuttavia, a complicare le cose alla Regione, ci pensò una sentenza del Tar (depositata il 16 luglio 2013) che in pratica annullò la deliberazione sulla banca dati, perché prevedeva un eccessivo numero di richiami vivi catturabili. La Regione, però, ha deciso di non mollare. La delibera appena approvata, infatti, conferma la necessità di istituire la Delibera della Giunta Maroni banca dati regionale dei richiami vivi detenuti dai cacciatori al fine di salvaguardare l’apertura dei roccoli e quindi la cattura dei richiami nella stagione a venire, rispettando gli impegni presi con la Commissione europea. Ma, siccome al Pirellone sono memori degli errori passati, si è deciso di non legiferare sul punto contestato dal Tar: l’eccessivo numero di richiami catturabili. Su questo, e sulle specie che possono essere catturate, l’assessore Fava ha scritto alla Commissione europea per chiedere un parere e per non incorrere in procedure di infrazione. Solo una volta ricevuta la risposta di Bruxelles verranno stabiliti gli ultimi dettagli. ■ Fabio Florindi CASAZZA casetta singola splendida zona collinare nel verde dominante vista lago di Endine pietra travi vista classe F 169,10 kwh/mqa ingresso soggiorno camino cucina 2 camere 2 bagni lavanderia box 2.000 mq prato € 189.000 CENATE SOPRA rustico casetta singola agricola piano unico classe NC ai piedi della collina nel verde soleggiata dominante servitissima ingresso soggiorno pranzo portico 2 camere bagno con 6.000 mq prato vigneto frutteto € 310.000 ALZANO COLLINA rustico casetta tutta in pietra trevi a vista classe NC curata in ogni dettaglio in un contesto tranquillo nel verde ingresso soggiorno camino portico camera soppalco bagno lavanderia legnaia stalla 3.500 prato € 180.000 ALBINO CASALE chalet tutto in legno classe NC locale unico grande terrazzo barbecue 30.000 mq pineta bosco solo € 75.000 ALZANO LOMBARDO - Via Roma, 2 - telefono 035.51.52.51 [email protected] - www.italcasaalzano.it A Bonate Sopra