Intervista immaginaria a Peter Fortune, protagonista de “L`inventore
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Intervista immaginaria a Peter Fortune, protagonista de “L`inventore
Intervista immaginaria a Peter Fortune, protagonista de “L'inventore di sogni” – – – – – – – – – – – Ciao, Peter, siamo tre giornaliste della Scuola Majno. Vorremmo intervistarti per il nostro nuovo progetto scolastico sul bullismo. Possiamo porti qualche domanda? Accetto volentieri! Prego, iniziate. Cosa pensi del bullismo? Secondo me è un modo per farsi notare, per diventare importanti e “superiori”, nascondendosi di solito dietro a una maschera; come faceva il mio vecchio compagno di scuola, Barry Tamerlane. Era molto educato con suoi genitori, ma a scuola diventava manesco e prepotente: un bullo. Hai mai subito un atto di bullismo? Sì, quando ero piccolo, alle Elementari. Ma com'è successo? Quando Barry voleva qualcosa, tutti i miei compagni, pur di non farsi picchiare, lo accontentavano. Un giorno, però, venne da me e mi chiese di dargli la mela. Io mi opposi e lui iniziò a minacciarmi. C'erano tutti i miei compagni intorno, che ridevano e urlavano. Presi coraggio e iniziai a prenderlo in giro davanti a tutti. Non volevo offenderlo: intendevo dimostrare che la forza del bullo è nel silenzio di chi lo sostiene e lo accetta così com'è, non solo nella voce di chi lo incoraggia. Mi ero accorto che Barry era un bambino uguale a tutti gli altri. Nel capitolo “Il prepotente” descrivo la strategia che ho utilizzato... Siamo giunti all'ultima domanda. Come ti sei sentito dopo quell'episodio? A dir la verità, inizialmente ero dispiaciuto e pentito, ma poi ho capito che avevo fatto una cosa buona, facendo capire a Barry qual era il suo errore. Pensate che alla fine siamo diventati anche amici! Wow! Grazie di averci aiutato. Speriamo di poterti – – intervistare nuovamente. Grazie a voi, è stato un piacere! Ciao, a presto! Un fatto triste è che quando è un atto un episodio di bullismo, spesso nessuno interviene ad aiutare la vittima, che viene isolata. Peter Fortune ha fatto la scelta giusta a “sgonfiare” il bullo senza l'uso della violenza, così da fargli capire il suo errore. Non ha avuto bisogno di chiedere aiuto agli adulti, anche se qualche volta è bene farlo. Quindi, ragazzi, non abbiate paura del bullo: sentite la forza dei vostri diritti e del vostro valore. Smontatelo!