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34– APOSTOLATO UNIVERSALE Mio Dio, mi sento confuso
34 – APOSTOLATO UNIVERSALE Continuità e sviluppo Rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti Anno XVI – n. 34/2014 Mio Dio, mi sento confuso, vedendo l’ardentissimo zelo, di tante sante donne e ferventi laici secolari (S. Vincenzo Pallotti, Opere complete X, p. 646) Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 1 APOSTOLATO UNIVERSALE ANNO XVI — n. 34/2014 INDICE □ Editoriale p. 3 □ STORIA ● I rapporti di mons. R. Salvado OSB con san Vincenzo Pallotti, P. Jesús-Angel Barreda OP p. 4 □ PALLOTTI OGGI ● Pensieri dal registro dei visitatori al Museo Pallotti (gennaio-dicembre 2013) p. 14 □ STUDIO E FORMAZIONE San Vincenzo Pallotti e la formazione delle donne laiche, Donna Orsuto p. 21 □ BIBLIOGRAFIA PALLOTTINA ● Pubblicazioni e contributi (luglio-settembre 2014) p. 36 □ ISTITUTO S. VINCENZO PALLOTTI ● Le attività dell’ISVP – Roma p. 47 © 2014 Casa Generalizia della Società dell’Apostolato Cattolico. La rivista “Apostolato Universale” è una pubblicazione trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti - Roma. Salvo l’accordo fatto con la direzione dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, tutti i diritti di traduzione e riproduzione del testo e delle immagini sono riservati. Fotografie: Archivio dell’ISVP-Roma. Redazione: Jan Kupka SAC e Serenella Morandotti. Piazza S. Vincenzo Pallotti 204 00186 Roma - tel. 06.68.19.46.9 - fax 06.687.68.27 - e-mail: [email protected] - per informazioni sull’Istituto si veda il sito internet: www.sac.info - fine della redazione: ottobre 2014. 2 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 EDITORIALE Cari Amici di san Vincenzo Pallotti! “Fede al femminile” - con questo titolo vengono pubblicate nel quotidiano “Avvenire” del 2014 le interviste alle donne che si distinguono in campo religioso, culturale e sociale. Ogni intervista presenta una figura femminile che sia portatrice di un messaggio per la valorizzazione della donna nel campo della spiritualità cristiana, della vita ecclesiale e dell’impegno socio-caritatevole. Da uno sguardo a queste interviste emerge l’importanza di una adeguata formazione femminile, che è la base degli itinerari formativi in cui l’uomo e la donna si devono accogliere nella reciprocità e nella parità della relazione, nel rispetto della diversità dei ruoli. In questa prospettiva si possono leggere le indicazioni di san Vincenzo Pallotti per la formazione delle donne laiche. Il Pallotti non solo le invitava alla collaborazione nelle opere apostoliche, ma indicava loro gli ambiti in cui potevano svolgere la missione evangelica. Egli aveva una grande fiducia nelle donne e raccomandava loro di abbracciare con la preghiera tutti i bisogni degli uomini e della Chiesa. I contributi raccolti nel numero 34/2014 della nostra rivista “Apostolato Universale” sono aperti dalla pagina storica con il testo di P. Jesus-Angel Barreda OP, in cui viene presentata la relazione di mons. Rudesindo Salvado con Vincenzo Pallotti e, in particolare, la storia dell’immagine della Madonna del Buon Consiglio, regalata alla missione di Nuova Norcia in Australia. Vengono poi inserite le trascrizioni delle annotazioni sul registro dei visitatori al museo del Pallotti per l’anno 2013 che ai nostri tempi rappresentano i sentimenti di tante persone provenienti da tutto il mondo riguardo alla vita ed all’eredità spirituale del nostro Santo. Nella parte sulla formazione pallottina viene riportato il testo della relazione di Donna Orsuto sul tema: “San Vincenzo Pallotti e la formazione delle donne laiche”. La riflessione non si limita solo alla presentazione di alcune donne laiche che collaboravano con san Vincenzo Pallotti nelle varie opere apostoliche, ma contiene anche le indicazioni per la formazione delle donne nella Chiesa e nella Famiglia pallottina oggi. Nella parte finale si trovano la rassegna bibliografica pallottina per il periodo luglio-settembre 2014 e brevi notizie sull’attività dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti a Roma. Chiediamo l’intercessione di san Vincenzo Pallotti, affinché seguendo l’esempio di tante sante donne possiamo vivere nei rapporti reciproci la donazione incondizionata e la tenerezza, la misericordia e il perdono. Jan Kupka SAC Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 3 STORIA I RAPPORTI DI MONS. RUDESINDO SALVADO OSB CON SAN VINCENZO PALLOTTI P. Jesús-Angel Barreda OP Professore ordinario di missiologia Pontificia Università Urbaniana, Roma Roma, 21 maggio 2014 1.IL PRODIGIOSO AVVENIMENTO A NUOVA NORCIA Negli ultimi anni della vita di mons. Rudesindo Salvado (18141900)1, fondatore, vescovo e abbate nullius dell’Abbazia di Nuova Norcia, nell’Australia Occidentale, ha luogo il processo canonico riguardante la beatificazione di Vincenzo Pallotti. Dalla Congregazione di Propaganda Fide viene chiesto a R. Salvado il racconto preciso del famoso “miracolo” avvenuto nei primi mesi della fondazione di Nuova Norcia. Lasciamo parlare i testi che raccontano questo processo. 1 Rudesindo (Rodesindo) Salvado è nato nel 1814 a Tuy in Spagna. Nel 1830 ha fatto la professione presso i Benedettini. Nel 1839 è stato ordinato sacerdote. È stato inviato in Australia per il lavoro missionario tra gli aborigeni, è considerato il fondatore dell’abbazia benedettina di Nuova Norcia in Australia Occidentale. Nel 1849 è stato nominato vescovo di Porto Vittoria. Nel 1889 è stato trasferito alla diocesi di Adriani. È morto a Roma, presso la basilica di san Paolo fuori le mura, il 29 dicembre 1900. 4 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Il 29 ottobre 1889, da Nuova Norcia, R. Salvado scrive al prefetto della Congregazione di Propaganda Fide, card. Giovanni Simeoni, in questi termini: “Emo e Rmo Principe. In riscontro alla preg.ma sua lettera del 30 agosto p.p. n. 4280 intorno alle informazioni precise che da me desidera avere il postulatore della causa per la beatificazione del ven. Servo di Dio D. Vincenzo Pallotti sul prodigioso avvenimento della subitanea estinzione di un incendio che minacciava tutta la messe, ed anche tutti gli averi di questa missione, all’innalzarsi avanti le fiamme un’immagine della B. Vergine donataci dal suddetto Servo di Dio devo ed ho l’alto onore di manifestarle che a tal uopo non altro ho creduto poter far di meglio che trascrivere o copiare quanto ho detto su tal fatto nelle Memorie storiche dell’Australia 2, aggiungendovi soltanto due note come tutto si trova nella terza e quarta pagina di questa lettera. Voglio sperare, Eminenza Rma che non Le recherà meraviglia se trascorsi oltre quarant’anni da quel fatto straordinario, non più me possa ricordare del giorno preciso in cui avvenne, né di altri simili dettagli. Baciandole la S. Porpora mi scopro dell’Emza Sua Rema Ilmo devoto servitore. Rudesindo Salvado. Ab. Nullius di Nuova Norcia” 3. 2. LE MEMORIE DI MONS. SALVADO Nella lettera sopra menzionata mons. Salvado scrive così: “Ciò che segue, e ciò che di bel nuovo affermo, è stato tolto dal libro Memorie storiche dell’Australia, per Mons. Salvado, Roma 1851, pag. 216, linea 28 4: 2 Cfr. Memorie storiche dell’Australia particolarmente della missione benedettina di Nuova Norcia e degli usi e costumi degli australiani per monsig. D. Rudesindo Salvado OSB, vescovo di Porto-Vittoria, coi Tipi della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, Roma 1851, pp. 388. 3 Lettera di Salvado, Vescovo di Adriana al Card. Simeoni, Nuova Norcia 29 Ottobre 1889 (APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062). 4 L’esemplare di queste Memorie storiche da noi utilizzato è proprietà della Biblioteca della Pontificia Università Urbaniana di Roma; esemplare che ha il pregio di essere stato usato dallo stesso autore R. Salvado; infatti, a p. 218, ricordando un miracolo del quadro della Madonna che conservavano a Nuova Norcia, Salvado scrive con la propria calligrafia: “Quell’Immagine della Madonna, dipinta all’olio su tela, e venerata sotto il titolo del Buon Consiglio, è l’istessa di cui mi venne fatto grazioso e gratissimo dono dall’allora Rdo. D. Vincenzo Pallotti, nel mese di giugno del 1845, quando io per la prima volta mi recavo da missionario nell’Australia. + Rudesindo Salvado”. In questo volume non si trova la prima nota, ma la seconda è autografa e adesso sappiamo quando fu introdotta. È probabile che Salvado abbia scritto le note in diversi esemplari a sua disposizione, uno dei quali è finito all’Università Urbaniana di Roma. La nota è senz’altro di Salvado. E trattasi di un incendio Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 5 «nel giorno seguente, all’istessa ora osservammo che un fuoco spaventevole ardendo i circostanti boschi si avvicinava alla nostra messe, più che a metà recisa; senza por tempo in mezzo accorremmo con tutti i selvaggi onde limitare in qualche modo i danni dell’elemento distruttore. Ma chi poteva far fronte ad una colonna di fuoco che avvolgeva nei suoi vortici di fiamme e di fumo gli alberi più elevati per un’estensione di circa un miglio? Affrontando il periglio, ci eravamo posti a battere (p. 217) con frasche verdi, come usano i selvaggi, le erbe secche di più di tre piedi di altezza che cominciando ad ardere occupavano l’intervallo fra il nostro campo e le fiammanti selve, ma la divoratrice fiamma piegata dal forte vento, scottandoci la pelle del viso e delle mani, abbruciandoci i capelli, la barba e perfino gli abiti, ci fece perdere la speranza di poterla con mezzi umani dominare e spegnere. Laonde in sì doloroso estremo, essendo evidente la distruzione di ogni nostro avere, delle fatiche durate, e dei sudori sparsi, ricorremmo alla misericordia divina interponendo la intercessione della SSma Vergine, come nostra speciale protettrice. Prendemmo a tale oggetto una bella ed assai devota immagine della Madonna beatissima5, che aveva il primo luogo nel nostro povero altare, e la trasferimmo all’angolo del campo più prossimo alle fiamme, ove venne appoggiata al grano stesso, che tra pochi altri minuti doveva essere bruciato, pregandola di viva fede a volgere uno sguardo di pietà su di noi, e sui miseri selvaggi. Grande Iddio, quale prodigio inaspettato! Quale grazia particolare! Appena la santa Effigie fu situata alla presenza delle fiamme, che il vento cangiò tutto ad un tratto di direzione, spingendo le fiamme alla diverso da quello accaduto il 2 Gennaio 1875, narrato nella Rel ’83, 132-133, in circostanze molto simili, ma dove Salvado non fa riferimento alla Madonna, benché ricordi la “grazia del Signore”. Salvado crede che l’incendio sia avvenuto nei giorni “primi del mese di Dicembre del 1847”. Infatti scrive: “Non più mi ricordo, se saprei dire con certezza in qual giorno della settimana, né in qual mese avvenne quel prodigioso fatto: ma credo che ebbe luogo nei primi del mese di Dicembre del 1847. Quantunque testimonio oculare di quel fatto, non mi è possibile ricordarmi di alcuni dettagli” (Lettera di Salvado, Vescovo di Adriana al Card. Simeoni, APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062). 5 “Dipinto di tela, e dal (allora) D. Vincenzo Pallotti, donata in Roma, nella prima settimana del mese di giugno del 1845 ai missionari Benedettini P.P. Serra e Salvado, nel recarsi questi per prima volta all’Australia Occidentale” (Lettera di Salvado, Vescovo di Adriana al Card. Simeoni, APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062). Alla fine della Lettera scrive: “N.B. Le due note che precedono sono state aggiunte da me in Nuova Norcia, Australia Occidentale, il dì 29 Ottobre del 1889” (Ib., f. 1062). 6 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 parte opposta ove ogni cosa era stata già ridotta in cenere, pose fine al nostro pericolo, ecc ecc.”6. Il testo delle “Memorie storiche” continua di seguito con queste parole: “I selvaggi che in gran numero erano ivi presenti rimasero attoniti a sì meraviglioso avvenimento. Guardando con rispetto e venerazione l’immagine prodigiosa alcuni dicevano con gran semplicità e verità queste parole «Jaco Uilar tenga cumbar! Baal penin, caia baal me kan; n-alla tonga but» cioè «questa donna bianca capisce molto! essa lo fece, sì essa lo fece; noi non sappiamo fare tali cose». In ringraziamento del celeste favore ottenuto celebrammo nella mattina seguente una solenne messa votiva alla madre di Dio alla quale anche i numerosi selvaggi assistettero. Dopo questo celebre fatto ogni selvaggio forestiere che veniva alla nostra missione era dai nostri informato a puntino dell’avvenuto; quindi lo conducevano (p. 218) alla cappella onde fargli osservare quella donna bianca che tanto sapeva e poteva fare, cosa che era a noi assai grata come quella che ci offriva l’opportunità di istruirli nei misteri della nostra santa Religione. Quali vantaggi abbia ciò portato, è più facile comprenderlo che narrarlo. La cagione di sì straordinario incendio in sul principio ci venne detto da alcuni selvaggi essere stata la caccia di un grosso sorcio rifugiatosi nella cavità di un grande albero cui avevano dato fuoco, come usano fare in simili casi onde obbligare il povero animale a sortirne. Ma dopo alcun tempo seppi da altri, e con veracità, che non già la caccia del sorcio ne era stata la cagione, ma bensì lo sdegno e la vendetta di quel selvaggio dalla cui rabbia difendemmo la moglie. In fatti costui, rimasto nelle selve, mi mandò poscia alcuni dei suoi onde conoscere da me se era, oppure no suo amico; fattolo consapevole della mia indulgenza venne in persona a chiedermi perdono, mostrandosi sinceramente pentito del suo iniquo operare. Che di più dovevasi aspettare da un selvaggio? Io mi mostrai assai pago di questa spontanea ed umile confessione e Munanga (tale era il suo nome) mi fu in appresso di grande utilità nella missione”7. In altra redazione R. Salvado scrive: “Eravamo un giorno occupati nei tali lavori, quando osservammo nel bosco un gran fuoco, che prendendo una linea di circa un miglio lunga, veniva da un forte vento spinto verso il nostro campo ancor pieno di grano. Andammo con tutti i selvaggi che con noi trovavansi, onde smorzare quel furioso elemento, ma questo essendo 6 Lettera di Salvado, Vescovo di Adriana al Card. Simeoni, Nuova Norcia 29 Ottobre 1889 (APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062). 7 Memorie storiche, op. cit. pp. 216-218. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 7 divenuto troppo violento, ed avendoci bruciata la barba, le ciglia ed i capelli, per cui osservando vani nostri umani sforzi, ricorremmo alla protezione della madre dei missionarj Maria. Una bella ed assai divota Imagine della Madonna Ssma che avevamo nel nostro povero altare fu allora da noi presa, e con gran fede situata o meglio appoggiata al grano in quell’angolo del campo che più da vicino era minacciato da quel terribile elemento. Grande Iddio! Appena la Madre della Misericordia fu posta lì, il vento istantaneamente cangiò di direzione, e rinvigorì di forza in modo tale, che con pochissima fatica nostra in pochi minuti il devastatore nemico fu spento. Per una sì speciale grazia ottenuta per la intercessione della Regina degli Apostoli, cantammo alla Madonna nel giorno seguente una solenne messa votiva, alla quale assistettero anche i numerosi selvaggi, che con noi ritrovansi. Questi che erano stati testimonj oculari di si gran prodigio, non sapendo in altro modo spiegare la loro straordinaria meraviglia, dicevami nella loro semplicità queste parole, cioè «Bal Mekan; N-alla tongabut; Jaco Ular tonga cum bar!» «(la Madonna) lo fece; noi non sappiamo farlo, questa donna bianca capisce assai!». Quando poi veniva alla nostra missione alcun selvaggio forastiere, gli narravamo il fatto successo, e quindi lo conducevamo alla cappella onde fargli osservare quella donna bianca che tanto poteva fare. Quali vantaggi abbia portato alla nostra sacrosanta religione quel meraviglioso fatto, è più facile comprenderlo che spiegarlo”8. 3. LE MEMORIE DI MONS. SERRA Anche Mons. J. M. B. Serra (1811-1886), confratello di Salvado e secondo vescovo di Perth9, ricorda quell’incendio: “Tra le altre molte prove che abbiamo ricevute è stata una non piccola la sollecitudine colla quale pochi giorni indietro più d’una cinquantina di essi uomini, femmine, ragazzi, uniti a noi si sforzavano ad estinguere un fuoco che minacciava divorar il nostro grano, monastero, e tutto il materiale della missione. 8 Memoria storica della Missione Benedettina nell’Australia Occidentale con risposta alla protesta del Sig. Butler presentata da Mons. Salvado, in APF (Acta Sacrae Congregationis de Propaganda Fide ab anno 1851), n. CXXI, f. 504. 9 Giuseppe M. Benedetto Serra è nato il 21 marzo 1811 a Martaro in Spagna. Il 23 dicembre 1828 ha fatto la professione nell’Ordine dei Benedettini. Nel 1846 è partito per l’Australia a Nuova Norcia. L’11 giugno 1847 è stato nominato vescovo di Porto Vittoria in Australia. Il 7 agosto 1849 è nominato vescovo di Daulia e poi vescovo di Perth. 8 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Quantunque sia obbligato a confessare che tutto il loro soccorso sarebbe stato inutile, se non fosse venuto in nostro aiuto il più efficace dall’Alto. Il vento, che forte assai soffiava, era noi nemico e la fiamma contro di noi rapidamente spingeva. Essa era arrivata a sole poche yards distante dal nostro campo quando da noi immersi nella massima costernazione si fece ricorso alla Madre de’ missionarj. Noi l’abbiamo importunata più volte nelle nostre afflizioni, e l’abbiamo incontrata sempre verso di noi la stessa. Difatti appena l’Immagine della Consolatrice degli afflitti fu da noi collocata nell’estremità del campo più vicina al devastatore elemento, il vento istantaneamente cangiò in opposta direzione ed in cinque minuti una linea di fuoco di più d’un miglio di largo alimentata da un erba secchissima alta tre piedi si vide prodigiosamente estinta. I selvaggi stessi vi conobbero nel fatto qualche cosa di straordinario”10. Questo fatto è diventato di dominio pubblico, come si evince da questa testimonianza: “The «White Lady». More buildings were erected, including an orphanage for the native boys, and another for the girls; and cottages for the native workers. A large stone chapel was also built, and pride of place in the chapel was given to the «White Lady». The «White Lady» is a painting by an unknown artist, of the Virgin and the Child. It was given to Dom Salvado before his departure for W.A. by Father Pallotti, founder of the Pallottine Missions. The «White Lady» holds a unique place at New Norcia, for about her throughout the years have grown several legends. One of the most well known of these is that of the time when the mission was threatened by a bushfire. A strong wind was blowing the fire towards the mission. All seemed lost. But Dom Salvado snatched the painting from the wall and ran to the fire. He flung it in the oath of the flames. Immediately, according to legend, the wind veered and New Norcia was saved”11. Riguardo alla venerazione dell’Immagine della Madonna, G. B. Serra scrive il 28 maggio 1846, probabilmente prima del famoso incendio: “Che domande non fanno su una delle immagini della B. Vergine che ci favorì 10 Piano di missioni per i selvaggi che nel Sinodo Diocesano Nursiense ebbe l’onore di presentare a S. Ilma Monsig. Giovanni Brady Vescovo di Perth e Vic. Apost. dell’Australia Occidentale, il R. P. D. Giuseppe Serra Vic. Generale di S. Illma, e Superiore de’ Benedettini dell’Australia Occidentale, cfr. APF (Acta Sacrae Congregationis de Propaganda Fide dell’anno 1851), n. 213, f. 401. 11 Centenary of New Norcia, Early Missionaries had many troubles, by GH in “The West Australian”, Saturday, February 16 1946, p. 5. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 9 l’Abbate Pallotti, e che noi abbiamo sull’altare! Possa questa Madre de’ negri come de’ bianchi farci la grazia di poterci spiegare ben, ed allora il frutto sarà grande; così speriamo”12. Sembra, quindi, che questa testimonianza sia anteriore al rogo nel bosco. 4. RELAZIONE DEL PALLOTTI CON I BENEDETTINI DI NUOVA NORCIA R. Salvado ha aggiunto le due note che abbiamo riportato all’inizio di questo testo in occasione del processo di beatificazione di Vincenzo Pallotti, ricordando che quel quadro della Vergine fu donato dal Pallotti ai missionari. La partecipazione di R. Salvado al detto processo non si trova nella Positio della Congregazione dei Santi, ma è un documento stragiudiziale di valore13; lo si vede dall’interesse del Postulatore della Causa e di altri documenti14. 12 Lettera di Serra, Superiore di N. Norcia al Segretario di Prop. Fide, da Mury-Mury, 28 maggio 1846 in APF (Acta Sacrae Congregationis de Propaganda Fide ab anno 1851), f. 369. 13 Cfr. R. Salvado, Deposizione stragiudiziale, fotocopia conservata nell’Archivio ISVPRoma (M/0830-12). 14 Per esempio, Don Raffaele Nenci, in una lettera al Postulatore della Causa, Don Carlo Orlandi, del 17 febbraio 1869 scrisse: “Monsig. Salvado si trattenne più di un mese. Egli è molto divoto del nostro Fondatore, e prima di andare in Australia alla sua missione ricevette dal Servo di Dio una immagine della Madonna del Buon Consiglio. Una volta un selvaggio tentava di uccidere la propria moglie, e questa si rifugiò alla casa dei Missionari, dai quali fu rubata. Il selvaggio per vendetta mise fuoco alla erba che circondava la casa e chiesa. Le fiamme crebbero a dismisura, vi era imminente pericolo che la casa e chiesa rimassero incenerite. Presero la Madonna donata da Don Vincenzo. La presentarono incontro al fuoco. Sembrava, ci disse, che dall’immagine partisse un vento che respingeva le fiamme. Quanto più l’immagine si avvicinava, tanto il fuoco si allontanava, sicché in breve tempo cessò ogni pericolo e più l’incendio senza cagione alcuna cessò. Per ciò quell’immagine gli è assai cara (...)”, vedi trascrizione dell’originale della lettera di Raffaele Nenci eseguita da G. Hettenkofer (Archivio ISVP-Roma, M/0830-12, p. 4). 10 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 È da tutti conosciuta la venerazione che Pallotti aveva verso la Madonna: “La Madonnina che il santo teneva sempre sotto l’arco delle dita e che egli dava a baciare a quanti gli si accostavano per baciargli la mano, gliela aveva dipinta sull’avorio Domenico Cassarotti; quello stesso che gli dipingeva su tela le tante altre immagini della Madonna del Buon Consiglio ch’egli donava ai missionari con l’augurio: - Oh quanti miracoli farà la Madonna! Ecco il gran missionario. Madonna mia, andate voi a convertire quella gente. (...) A pagare il lavoro del Cassarotti ci pensava il cooperatore di Don Vincenzo, Giovanni Gazzarini; il quale, fino alla morte, consacrò tutti i sabati a raccogliere elemosine per questo scopo”15. Un altro biografo scrive: “Dall’ora defunto pittore Domenico Cassarotti, che dipinse sull’avorio la detta piccola immagine che il Servo di Dio seco portava, faceva pure dipingere in tela la Madonna del Buon Consiglio, in piccolo quadro di cent. 40 per 32 circa, comoda pei Missionari, ai quali la donava, allorquando partivano per le parti estere; ed aveva eccitato a tal fine la divozione ed il zelo di un suo buon penitente, certo Giovanni Gazzarini Romano, morto il 28 Ottobre 1886, il quale, fino all’ultima sua malattia raccoglieva in ogni Sabato limosine per far dipingere la detta Madonna del Buon Consiglio, da spedirsi alle missioni estere”16. La relazione di R. Salvado e G. B. Serra con Vincenzo Pallotti probabilmente fu mediata tramite l’Abate di Santa Scolastica, Rev. P. Pietro Casaretto (1810-1879), del quale Pallotti era direttore spirituale17. Riguardo a questa relazione con Pallotti, il Casaretto scrive: “Nel 1846 (luglio) ottenni dalla S. Congregazione di Propaganda Fide di fondare un seminario monastico per le missioni estere nel Monastero di S. Giuliano, obbligandoci ad allevare i giovani monaci nella primitiva osservanza della Regola del nostro S. P. Benedetto, ed in pari tempo al ministero delle apostoliche missioni. Chi mi incoraggiò ad intraprendere una tale santa opera fu il mio buon direttore D. Vincenzo Pallotti che ebbi la disgrazia di perdere 15 Francesco Amoroso SAC, San Vincenzo Pallotti romano, Postulazione Generale della Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 1962, pp. 262-263. Nella Casa Generalizia dei Padri Pallottini a Roma si trova una copia della Madonna del Buon Consiglio, originale probabilmente di Domenico Cassarotti. 16 Luigi Vaccari OSB, Compendio della vita del Ven. Servo di Dio Vincenzo Pallotti, sacerdote romano fondatore della Pia Società della Missioni, Tipografia Tiberina di Federico Setth, Roma 1888, p. 138. 17 Cfr. Francesco Amoroso SAC, San Vincenzo Pallotti romano, op. cit., pp. 194-195. L’Abate Casaretto fonda la Congregazione di Subiaco (Congregazione Cassinese della Primitiva Osservanza). Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 11 ultimamente a Roma”18. Scrive G. Martínez che alla fine del 1844, “si era concluso il capitolo di Montecassino e il P. Casaretto si trovava a Roma. Qui per caso si trovò con due monaci spagnoli, i padri Rudesindo Salvado e P. Giuseppe Benito Serra, esiliati a Cava, dopo la soppressione della loro Congregazione spagnola di san Benedetto a Valladolid. Il motivo della loro presenza in Roma era il loro desiderio di partire per le missioni. Grande fu la soddisfazione del P. Casaretto quando poté presentare i due benedettini spagnoli al suo grande amico e direttore di coscienza, S. Vincenzo Pallotti. Sicuramente non fu soltanto una breve presentazione di amici. Nella concezione monastica del Casaretto, insieme all’idea della restaurazione della primitiva osservanza, stava maturando altra idea vincolata all’antica tradizione benedettina: le missioni. (...) Il principale confidente del P. Casaretto a questo riguardo fu, senz’altro, D. Vincenzo”19. Comunque, anche Mons. Serra è sollecitato a collaborare nella Causa di Pallotti, sullo stesso argomento di Salvado. Infatti, Carlo Maria Orlandi scrive il 25 luglio 1888 a Mons. Serra, vescovo di Daulia: “La prego dirmi l’epoca in cui accadde a Perth Australia occidentale il prodigio dell’incendio sedato per mezzo dell’immagine della Madonna, donata dal Ven. Pallotti, e se questa immagine era della Madonna del Buon Consiglio e se fu riferito negli Annali della Pia Opera della Propagazione della Fede, in quale anno, che non potei trovare che nel 1846 l’epoca in cui giunsero i Missionari a Perth. Nella sua Postulatoria per l’introduzione della Causa del Servo di Dio, non si dà cenno di queste cose, ma solo dell’avvenuto prodigio!” 20. Insomma, più vicino ai nostri giorni, l’Abate di Nuova Norcia, P. Eugenio Pérez scrive al Generale dei Pallottini chiedendo informazioni sulla relazione di Pallotti con i fondatori di Nuova Norcia e con la Madonna del Buon Consiglio e tra le altre cose scrive: “I would be very grateful for any detailed information you can supply of the activities of Fr., now St. Vincent Pallotti in Rome during the years 1843 and 1848. I understand that he had 18 Joannes Hettenkofer PSM, Ven. Vincentius Pallotti et Congregatio Casinensis a primaeva observantia, in Analecta Piae Societatis Missionum, vol. II (1921-1938), p. 281, nota 2; cfr. anche Germán Martínez, La restauración monástica en Liguria: il Genovesato, in “Studia Monastica”, 14, 1972, p. 392. 19 Germán Martínez, La restauración monástica en Liguria, op. cit., pp. 393-394; cfr. anche san Vincenzo Pallotti, Lettere, vol. VII, a cura di Bruno Bayer SAC, Roma 2008, l. n. 1621, p. 129; cfr. anche Romanus Rios OSB, Blessed Vincent Pallotti and the Benedictines, in Blessed Vincent Pallotti (Souvenir compiled by the Irish Province on the occasion of his beatification and the centenary of his death), London 1950, pp. 33-37. 20 La trascrizione della lettera è conservata nell’Archivio ISVP - Roma (M/0830-4). 12 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 great devotion to Our Lady, and tryed to spread this devotion by distributing pictures of her. Our founders, Fathers Serra and Salvado were in Rome in 1845, and from there they came to Western Australia. They brought with them a beautiful copy of Our Lady of Good Counsel, which we keep as a dear treasure. It is a very good copy of Our Lady of Genazzano, but we do not know the name of the artist. The picture was given to them by Fr. Pallotti. We have no idea of the connexions our founders may have had with St. Vincent Pallotti, and it is possible that there may be some reference in your archives to his life, activities and acquaintances in Rome during those years. Any information you are able to supply on these points can be very valuable to us, who desire to propagate devotion to our Lady of Good Counsel, installed lately as Patroness of the Diocese” 21. Sono onorato di aver partecipato, umilmente, con questa documentazione, a far memoria della Madonna di San Vincenzo, la Vergine sempre missionaria, che attesta della dimensione missionaria del Santo, e che fu protagonista della missione dei Benedettini in Australia nella fondazione di Nuova Norcia, anche loro devoti di Maria, tanto da portarla in quel Continente come un dono singolare22. ❏ 21 Eugene Perez OSB, Lettera al Generale dei Padri Pallottini (27 aprile 1965), conservata nell’Archivio ISVP - Roma (M/0830-6). 22 La presente documentazione, per motivi editoriali, non ha trovato posto nella recente opera, cfr. Clara Orlandi - Jesús-Ángel Barreda, Rudesindo Salvado. Un missionario fra gli aborigeni australiani. Le relazioni del 1865, 1882, 1900, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2014. Ringrazio di cuore il direttore dell’Archivio dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma, P. Jan Kupka SAC, per avermi dato la possibilità di consultare il materiale. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 13 PALLOTTI OGGI PENSIERI DAL REGISTRO DEI VISITATORI AL MUSEO PALLOTTI (gennaio – dicembre 2013) Nel Museo Pallotti di Roma è esposto il libro intitolato “Albo dei visitatori della Camera, della Cappella e del Museo dei ricordi di san Vincenzo Pallotti, vol. VI, dal 1° marzo 2002" . I visitatori lasciano su questo libro brevi annotazioni. Dal conteggio risulta che nell’anno 2013 sono state fatte circa 280 annotazioni da persone provenienti da diversi Paesi del mondo. Nella maggior parte dei casi queste annotazioni sono composte dall’indicazione della data della visita, del luogo di provenienza e della firma. A volte vengono aggiunti pensieri che esprimono la gioia di poter visitare questi luoghi e l’ammirazione per la vita di san Vincenzo Pallotti, chiedendo la sua intercessione nei bisogni personali e quelli della Chiesa e del mondo intero. Qui di seguito ne riportiamo alcuni, cioè quelli che è stato possibile decifrare, tralasciando – per rispetto – i riferimenti personali. 14 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 ✎ Danke für den schönen Aufenthalt bei euch! Es war wirklich toll bei euch Brüder (1 gennaio 2013). ✎ Dziękujemy za gościnność i okazaną życzliwość. Niech Bóg Wam błogosławi! (1 gennaio 2013). ✎ Noi, le Suore dell’Apostolato Cattolico, pallottine dell’India siamo venute qui il giorno 8 gennaio 2013. Chiediamo la grazia del Signore con l’intercessione di san Vincenzo per ogni suora nostra anche per la missione dell’India (8 gennaio 2013). ✎ Nell’anno 2013 noi Suore dell’India siamo venute per il Capitolo. Chiedo a san Vincenzo Pallotti di benedirci tutte a portare avanti la nostra missione in India (9 gennaio 2013). ✎ I am very happy to see saint Vincent Pallotti, the great saint pray for me and my beloved oncle (gennaio 2013). ✎ Ti affidiamo le famiglie tutte, in particolare alcune. In modo speciale di chiediamo la grazia di quello che tu puoi dare (gennaio 2013). ✎ Ti affidiamo la nostra comunità parrocchiale, san Vincenzo, intercedi per noi. Comunità S. Maria Regina Pacis Ostia Lido (gennaio 2013). ✎ Dank sei Gott! Mit einem dankbaren und erfüllten Herzen fahre ich heute wieder nach Deutschland zurück nach meinen Kurz-Exerzitien hier in San Salvatore in Onda am Grab des Hl. Vinzenz Pallotti! Vergelt’s Gott für die Gastfreundschaft hier, das Willkommensein! (25 gennaio 2013). ✎ Como è bom e agradável habitar os irmãs en harmonia. A este santo neste lugar sagrado peco que intercede punto do Pai pra o crescimento da Igreja si trada na diocese de (26 gennaio 2013). ✎ Z wdzięcznością za charyzmat św. Wincentego Pallottiego (26 gennaio 2013). ✎ Sinto-me muito feliz em poder conhecer tua casa querido amigo Pallotti. Obrigada por todos os momentos ao teu lado. Contigo aprendi o significado e a experiência do amor infinito. Sempre terás meu amor, afeto e respeito (gennaio 2013). ✎ Agradeço aos Padres Palotinos essa lula oportunidade de conhecer e ver los objetos da vida de são Vicente Pallotti (gennaio 2013). Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 15 ✎ The charism of Vincent Pallotti lives on in his followers, apostles. We have enjoyed the hospitality and love of this house which keeps the remains of Vincent Pallotti, reminding them dearly of the path they are to follow. We are proud to be associated with the Pallottines through Bishop Henneman SAC, the Pallottine Sisters and Fathers (21 marzo 2013). ✎ Fr. Vincent bless our mission in Tanzania and our work in England (aprile 2013). ✎ Duch Pallottiego prowadzi nas już od 30 lat do Boga, dziś mogliśmy podziękować w tym miejscu, w którym żył, pracował i kochał Boga i ludzi. Niech prowadzi nas dalej! (17 aprile 2013). ✎ Dziękując za Eucharystię jubileuszową małżeństw z Rodziny Rodzin i za spotkanie w gościnnym domu św. Wincentego Pallottiego, wdzięczni z modlitwą (20 aprile 2013). ✎ Thank you for the wonderful visit to the house of my relative (26 aprile 2013). ✎ Ringrazio tutti coloro che mi hanno fatto conoscere san V. Pallotti, “mi sento più ricca spiritualmente” (29 aprile 2013). ✎ Grazie, papà Pallotti per la pace e la serenità che ho goduto venendo da te. Oggi è il 1 maggio, ti affido tutte le mie intenzioni rinchiuse nel cuore per mezzo di Maria Santissima (1 maggio 2013). ✎ Grazie Signore per oggi, per tutto quello che mi hai donato (2 maggio 2013). ✎ Grazie per questa giornata in cui ho conosciuto questo grande santo. San Vincenzo prega per la nostra conversione (2 maggio 2013). ✎ Je rends grâce à Dieu de m’avoir donné cette opportunité de visiter cette communauté où il y a le corps du Saint Pallotti. Je lui demande de proteger tous ces membres et de donner tant des jeunes pour servir la sainte église. Merci à vous de la communauté (7 maggio 2013). ✎ Je remercie le Seigneur pour son oeuvre on collaborant avec ses saints, il construit son Eglise. Merci Seigneur pour S.V. Pallotti et ses fils et filles (8 maggio 2013). ✎ Thank you! We are so blessed to be here (13 maggio 2013). 16 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 ✎ Grazie di cuore, è stata una scoperta per noi (13 maggio 2013). ✎ Nous sommes enchanté par notre visite et la decouverte de cette communauté et la vie de St. Vincent Pallotti. Merci aussi pour le beau séjour à Rome, avec un si beau group (13 maggio 2014). ✎ This is the first time I visited the house of St. Pallotti. It was a very personal enriched experience for me as a lay missionary (21 maggio 2013). ✎ Per tua grande intercessione ottienici di crescere nello spirito della nuova evangelizzazione, corresponsabili nella Chiesa (21 maggio 2013). ✎ Hoy, cuatro de junio, mi emoción es increible al llegar a san Salvatore in Oda y ver a san Vicente Pallotti, sus pertenencias... que por su intercesión pueda transmitir sus enseñanzas a mi comunidad de Castelar (4 giugno 2013). ✎ Que le feu de l’Esprit Saint nous habite pour annoncer le salut comme il l’a fait avec St. Vincent Pallotti (giugno 2013). ✎ Con la alegría de la comunión en la Iglesia, y siempre unida en la oración desde el Corazón de Jesús y de María (7 giugno 2013). ✎ A graça pela visita as reliquias de são Vicente Pallotti (12 giugno 2013). ✎ 1963-2013. Damals und heute dabei. Danke für dieses Geschenk! (13 giugno 2013). ✎ Très heureux de faire la connaissance du Fondateur (4 luglio 2013). ✎ Je rend grace à Dieu por le don qu’Il a offert à l’Eglise en lui donnant Vincent Pallotti comme un prophète. Qu’il benisse cette Congégation que lui-meme a fondé (luglio 2013). ✎ Je suis heureuse de découvrir, de voir, que la Vierge (l’image) de Marie que J’ai utilisé pour mes voeux vient de votre Saint Fondateur. Dieu soit loué pour ce qu’il continue de faire pour l’Eglise. Que le Seigneur bénit votre mission (13 luglio 2013). ✎ Gracias, Vicente, por ser tan receptivo a la voluntad del Eterno Padre, y ser para nosotros inspiración en el apostolado (15 luglio 2013). Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 17 ✎ Obrigada, meu Deus, por mais esse encontro con meu Pai Vicente. Obrigado! Da-me a graça de te amar e amar ... un pouquinho come ele amou (5 agosto 2013). ✎ Obrigada pela acolhida, para min foi un presente estar aqui (5 agosto 2013). ✎ Fue muy importante conocer la historia de san Vicente Pallotti. Gracias PP. Por ser tan amables, por mostrarnos el museo. Dios y Ma. Ssma los bendiga, unidos por el apostolado (23 agosto 2013). ✎ Merci pour ce magnifique temoignage de l’Amour du Père. En Union de prières (1 settembre 2013). ✎ Saint Vincent Pallotti et sa Congrégation me touchent beuacoup d’une communauté priante et l’action au service de leurs frères (1 settembre 2013). ✎ Bardzo dziękuję za dar nawiedzenia tego wyjątkowego miejsca, z którego promieniuje pobożność, prostota i wielkość Człowieka, który w tych pomieszczeniach umacniał się w wierze i świętości. Dziękuję za to piękne, duchowe spotkanie ze św. Wincentym Pallottim (1 settembre 2013). ✎ 39 Pilger, die mit dem Fahrrad 1.300 Km nach Rom gefahren sind (3 settembre 2013). ✎ Św. Wincenty Pallotti - bardzo nam dzisiaj twoja osoba i twoje dzieło, prawda i miłość - imponuje. Módl się za nami i nam pomagaj (14 settembre 2013). ✎ Thank you all for giving us the opportunity to know and appreciate the life of our founder. Thank once again for your hospitality. I personally amaze with the things that our founder did for us (18 settembre 2013). ✎ Thank you for a wonderful, privileged visit to your founder St. Vincent Pallotti (19 settembre 2013). ✎ Obrigada são Vicente Pallotti por todos as benções e proteção (20 settembre 2013). ✎ It was a real experience to be with the founder, a holy man. An inspiring and spiritual visit (21 settembre 2013). 18 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 ✎ Heureux de rendre visite à ce lieu plein de signification pour moi pallottin. Que ce lieu puisse demeurer un tremplin pour la suite du fondateur et du salut de nos âmes (26 settembre 2013). ✎ Je suis heureux de rendre visite à cette maison génêralice où mon saint fondateur se repose. Que ce lieu demeure pour moi un signe, une vivante experience, un amour profond de notre Seigneur Jesus Christ pour tous le Pallottins du monde entier (26 settembre 2013). ✎ Merci aux prêtres pallottins d’accuellir les elèves et les enseignants du college St. Stanislas d’Osny (France). Endroit qui nous plonge au coeur de nos racines et nous renforce dans nos convictions (settembre 2013). ✎ Cela a été une agréable surprise de decouvrir ce lieu de vie de S. Vincent Pallotti (settembre 2013). ✎ St. Vincent Pallotti vivait modestement mais sa chambre était très jolie (settembre 2013). ✎ It was my dream to visit Rome, Generalate to see Holy Father Vincent. Today ita has came to reality. Thank God (4 ottobre 2013). ✎ ... manufiesta su alegria de haber podido conocer el lugar santo donde vivió san Vicente Pallotti. Quedo sorprendida de su humilidad y santidad de vida. Dios gracias por tener en la diocesi sacerdotes que siguen su ejemplo (5 ottobre 2013). ✎ Questa è la prima volta, ma penso che non sia l’ultima. Spero che questa casa sia sempre un luogo pieno di vita e di pace e anche una luce che aiuta tutti gli uomini ad avvicinarsi a Dio e vivere il regno sulla terra (ottobre 2013). ✎ Hl. Vinzenz Pallotti, wir bitten Dich, dass alle katholische Gemeinschaften zusammenwirken, dass Gottesreich in dieser Welt verwirklicht wird (5 novembre 2013). ✎ It was a wonderful experience and a grateful moment visiting this community to know about the great saint. May God almighty guide all the members of this community and may St. Vincent Pallotti intercede for us so that we live lives worthy of our vocations (16 novembre 2013). ✎ Indeed it is a wonderful experience for me to come second time here. I love St. Vincent Pallotti. He reminds me to be holy as he is a holy priest. Thank you (16 novembre 2013). Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 19 ✎ Que Dieu bénisse cette maison (24 novembre 2013). ✎ In questo giorno di chiusura dell’anno della fede, noi Suore Pallottine (Villa del Rosario), nella festa del Cristo Re, abbiamo fatto un pellegrinaggio da S. Pietro a questa casa, per chiedere più fervore della nostra fede (24 novembre 2013). ✎ A un mes del nacimiento de Cristo, nuestro Señor y Redentor, he visitado este lugar de fé. Un diocesano santo, san Vicente Pallotti, sea también camino de santidad para mi vida sacerdotal. Piso a Dios su benedición para esta familia (25 novembre 2013). ✎ Siamo venute con tanta emozione per rivedere i luoghi dove ha vissuto S. Vincenzo (7 dicembre 2013). ✎ Content de cette visite et rempli de joie de poser mes pieds où S. Vincent Pallotti a vécu Je demande au Seigneur de bénir cette Société qu’il a fondée (8 dicembre 2013). ✎ Ringrazio il Signore che oggi mi ha fatto conoscere di più il carissimo san Vincenzo Pallotti: a lui raccomando tutta la Chiesa e in particolare l’apostolato dei Pallottini, specialmente nella mia terra cilena (dicembre 2013). ✎ Thank you so much for being so welcoming! I am inspired by the life of St. Vincent Pallotti. God bless you all (15 dicembre 2013). ✎ I had such a wonderful time at mass today, and really enjoyed the fellowship. God bless you all for being such wonderful and welcoming people. I will remember this visit and to continue to be inspired by St. Vincent Pallotti (15 dicembre 2013). ✎ Welcoming and lovely church with a beautiful, rich history. This church and its people will be in my prayers (15 dicembre 2013). ✎ Wielkie dzięki za umożliwienie obejrzenia tak cennych pamiątek (28 dicembre 2013). ❏ 20 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 STUDIO E FORMAZIONE SAN VINCENZO PALLOTTI E LA FORMAZIONE DELLE DONNE LAICHE Donna Orsuto Pontificia Università Gregoriana Roma, 9 ottobre 2014 INTRODUZIONE La possibilità di pregare insieme in questa chiesa del SS. Salvatore in Onda nella quale – sotto l’altare maggiore – riposa il corpo di san Vincenzo Pallotti e si trova anche la tomba di Elisabetta Sanna, è veramente una grazia. Da molti anni ammiro san Vincenzo Pallotti. Il mio primo incontro con la sua figura e i suoi scritti si deve a Séamus Freeman SAC, allora Rettore Generale. Ho avuto inoltre occasione di accompagnare alcuni Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 21 studenti Pallottini alla Pontificia Università Gregoriana e proprio grazie a loro ho potuto conoscere un po’ meglio la vita e la spiritualità di san Vincenzo Pallotti. Cercherò quindi di fare del mio meglio nel presentare il tema affidatomi: san Vincenzo Pallotti e la formazione delle donne laiche. Si tratta di un tema – a mio parere – importante ed attuale che, nel presente intervento, intendo articolare in tre parti. La prima parte presenterà la situazione di oggi evidenziando i motivi per cui questo tema è di grande attualità. La seconda parte, invece, sarà dedicata al periodo nel quale visse ed operò san Vincenzo Pallotti attraverso la specifica lente delle seguenti tre domande: 1. Chi erano alcune delle donne che furono “formate” da san Vincenzo Pallotti? 2. Che tipo di relazione esisteva fra queste donne e san Vincenzo Pallotti? 3. “Come” furono formate da lui? In questa seconda parte, lo sguardo sarà quindi rivolto al passato. Nella terza parte, infine, si cercherà di rispondere alle domande: cosa possiamo imparare dunque dal modo in cui san Vincenzo Pallotti formò delle donne laiche? Cosa potrebbe dire san Vincenzo Pallotti alla Famiglia pallottina oggi? In tal modo si tenterà di individuare quelle modalità di vita che all’interno della Chiesa aiutano a promuovere un senso di cooperazione e collaborazione vero e sano fra uomini e donne, un senso di cooperazione e collaborazione che sia allo stesso tempo un mezzo di rafforzamento della Chiesa stessa ed un servizio al mondo. 1. ATTUALITÀ DEL TEMA NELLA SITUAZIONE PRESENTE Perché il tema della formazione delle donne è così rilevante oggi? Papa Francesco sottolinea – nei suoi discorsi – l’urgente necessità sia per i laici in generale, che per le donne in particolare, di partecipare attivamente alla missione della Chiesa. Egli mostra così una vera ed autentica preoccupazione che si sviluppi e diventi reale la corresponsabilità dei laici nella missione della Chiesa. Già il suo predecessore Benedetto XVI aveva affermato che abbiamo bisogno di “un cambiamento di mentalità riguardante particolarmente i laici, passando da considerarli «collaboratori» del clero a riconoscerli realmente «corresponsabili» dell’essere e dell’agire della Chiesa, favorendo il consolidarsi di un laicato 22 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 maturo ed impegnato”1. Allo stesso modo Papa Francesco incoraggia sia le donne che gli uomini laici ad abbracciare pienamente la loro chiamata a prendere parte attiva alla missione della Chiesa pur riconoscendo l’esistenza di ostacoli a tale partecipazione. Nell’esortazione Evangelii gaudium, ad esempio, Papa Francesco presenta a tale riguardo due grandi sfide poste al laicato: la mancanza di formazione e, qualche volta, in alcune parti del mondo, un “clericalismo eccessivo”2. La mancanza di formazione tra i laici, donne incluse, è un problema reale e grave, per nulla secondario, poiché senza formazione essi sono privi delle necessarie competenze per assumere piena responsabilità nella Chiesa e nel mondo. Altrettanto ostacolante poiché impedisce la creazione di un adeguato e sufficiente spazio per i laici affinché essi possano parlare ed agire, è, come riconosce Papa Francesco, un eccessivo clericalismo tra i sacerdoti esistente talvolta nelle Chiese particolari. Queste due criticità (la mancanza di formazione ed un clericalismo eccessivo) possono scoraggiare o frenare la piena partecipazione dei laici alla Chiesa e alla sua missione nel mondo. Allo stesso tempo, parlando specificamente delle donne, in varie occasioni Papa Francesco ha espresso il desiderio che le donne siano più attive nella Chiesa. Parlando ai vescovi del Brasile delle sfide della Chiesa nel loro Paese, ha detto: “Non riduciamo l’impegno delle donne nella Chiesa, bensì promuoviamo il loro ruolo attivo nella comunità ecclesiale”3. Recentemente egli ha dedicato a tale tema due paragrafi significativi nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium: “La Chiesa riconosce l’indispensabile apporto della donna nella società, con una sensibilità, un’intuizione e certe capacità peculiari che sono solitamente più proprie delle donne che degli uomini. Ad esempio, la speciale attenzione femminile verso gli altri, che si esprime in modo particolare, anche se non esclusivo, 1 Benedetto XVI, I laici nella Chiesa dalla collaborazione alla corresponsabilità. Apertura del Convegno ecclesiale della diocesi di Roma nella basilica di san Giovanni in Laterano (26 maggio 2009), in Insegnamenti di Benedetto XVI, V,1 2009 (gennaio-giugno), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010, pp. 903-904. 2 Cfr. Papa Francesco, Esortazione apostolica “Evangelii gaudium” sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013, pp. 264 (= EG), qui EG, n. 102, pp. 95-96. 3 Papa Francesco, Discorso durante l’incontro con l’Episcopato brasiliano (Rio de Janeiro, 27 luglio 2013), n. 4. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 23 nella maternità. Vedo con piacere come molte donne condividono responsabilità pastorali insieme con i sacerdoti, danno il loro contributo per l’accompagnamento di persone, di famiglie o di gruppi ed offrono nuovi apporti alla riflessione teologica. Ma c’è ancora bisogno di allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa” 4. I due punti sopraindicati ci conducono a san Vincenzo Pallotti ed alla sua testimonianza profetica su come superare entrambi gli ostacoli. Egli infatti mostra una via da seguire basata su una visione della Chiesa che evita il clericalismo e promuove la formazione dei laici, compresa la formazione delle donne laiche. Così si passa alla seconda parte, cioè a san Vincenzo Pallotti e alla sua formazione delle donne laiche. 2. SAN VINCENZO PALLOTTI E LE DONNE LAICHE In questa seconda parte si vuole mostrare più da vicino il rapporto formativo esistente tra san Vincenzo Pallotti ed alcune donne laiche. Si può imparare molto su san Vincenzo Pallotti ed il suo rapporto con le donne proprio attraverso le sue azioni. Come trattava le donne? Come collaborava con esse? La risposta a queste domande è rinvenibile soprattutto in alcune lettere dello stesso Vincenzo Pallotti. Bruno Bayer SAC, nella sua introduzione al secondo volume delle Lettere, dice che per conoscere veramente un santo, occorre leggere le sue lettere. A tale proposito egli cita uno scrittore francese, Guillaume Pouget (1847-1933), lazzarista, il quale affermava che “I santi non erano contorti, come noi li pensiamo talora. Erano anche molto liberi ed indipendenti. Il miglior modo per conoscerli è leggere le loro lettere”5. Stanisław Stawicki SAC in un suo contributo si pone la domanda sulla presenza delle donne nel contesto delle attività apostoliche del Pallotti, soprattutto in risposta ad alcuni “miti o credenze” ormai cristallizzate che lo vorrebbero distante da esse. La sua risposta, chiamando a testimonianza Pallotti stesso e con i documenti alla mano, non può che essere negativa6. 4 EG, n. 103. San Vincenzo Pallotti, Lettere, a cura di Bruno Bayer SAC, Curia Generalizia della Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 1995-2010, voll. I-VIII (= OCL), qui OCL II, p. VII. 6 Stanisław Stawicki SAC scrive: “È ancora diffusa nel mondo pallottino, specialmente maschile, l’idea che Pallotti tenesse a distanza le donne. È davvero così? Pallotti non ha certamente bisogno di essere difeso, ma semmai compreso, 5 24 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Le donne laiche furono coinvolte sin dall’inizio nell’Unione dell’Apostolato Cattolico, fondata da Vincenzo Pallotti nel 1835. È vero che il primo elenco di nomi comprendeva solo sedici uomini, cioè il Pallotti, tredici altri sacerdoti e due uomini laici. Questo documento però fa riferimento al comitato organizzatore, secondo il contesto storico-sociale. La realtà è che vi erano donne coinvolte sin dall’inizio. A riprova i documenti dello stesso Pallotti mostrano numerose volte la significativa rilevanza data alla partecipazione delle donne nell’Opera del Pallotti – come spiega anche Jan Korycki SAC7. Vincenzo Pallotti, nella lettera del 10 marzo 1840, indirizzata al Ministro Generale dei Francescani, parla espressamente di “fedeli dell’uno e dell’altro sesso che appartengono alla detta pia Società”8. Chi erano alcune delle donne laiche che tenevano rapporti con san Vincenzo Pallotti? Tra l’aristocrazia romana, egli aveva contatti con la marchesa Emilia Longhi (1811-1888), una donna sposata nel 1831 con il marchese Gaetano Longhi (1810-1862), con cui Pallotti corrispondeva regolarmente. Il 12 gennaio 1841 il Pallotti scrive alla marchesa Longhi: “Eccellenza, profitto della sua carità, e dello zelo di Vostra Eccellenza. Sarebbe necessario che domani mattina tre ore prima del mezzogiorno si degnasse mandare la Carrozza a prendere il Vescovo Armeno per celebrare il Pontificale. Abita presso e propriamente accanto alla chiesa di S. Giuseppe a Capo le Case. Sicuro della grazia le auguro che Iddio sia la Mercede della sua Carità”9. Secondo il registro della Pia Casa di Carità di Roma, la marchesa Emilia era anche madrina di cresima di una delle ragazze10. Il Pallotti aveva anche contatti con due membri della famiglia Borghese: Adele Maria Borghese e Guendalina Borghese. La principessa e compreso nel contesto del suo tempo. Infatti, le donne erano preziose collaboratrici dell’Unione dell’Apostolato Cattolico” in Id., La collaborazione fra i sacerdoti, le persone consacrate e i fedeli laici secondo la visione del Pallotti, in “Apostolato Universale”. Rivista semestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XII, n. 24/2010, Roma 2010, p. 60. 7 Cfr. Jan Korycki SAC, Vincenzo Pallotti e i suoi amici santi, in “Apostolato Universale”. Continuità e sviluppo, anno IV, n. 8/2002, Roma 2002, p. 104. 8 OCL III, l. 654 (I), p. 198. 9 OCL III, l. 731, pp. 303-304. 10 Per la nota biografica della marchesa Emilia Longhi, cfr. OCL III, p. 406. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 25 Adele (o Adelaide) Maria Borghese (1793-1877)11 lo ammirava moltissimo12 ed a lei, dal 1838 al 1849, il Pallotti scrisse ben quindici lettere che ne mostrano chiaramente il sostegno alla sua opera. Guendalina (o Guendelina Talbot di Shrewsbury) Borghese (1817-1840)13 era una grande benefattrice della Pia Casa di Carità e dagli archivi emerge il suo contributo economico con il quale sostenne le opere di carità del Pallotti. Non solo i rappresentanti della nobiltà, ma anche le vedove – messi da parte i loro problemi – collaboravano con Pallotti. Antonia Bronzini (1764-1838), donna laica, collaborò con san Vincenzo nelle attività apostoliche e caritative promosse dall’Unione dell’Apostolato Cattolico. Il 3 febbraio 1782 Antonia sposò il chirurgo Filippo Demma ed accanto a lui visse una vita di benessere. Tuttavia, dopo la morte del marito, la sua vita mutò in modo radicale: dovette infatti cambiare spesso abitazione poiché lavorava come domestica e governante in varie famiglie romane. Infine, visse per quindici anni in via del Governo Vecchio 48, molto vicino a quella via del Pellegrino 130, prossima alla casa di Vincenzo Pallotti. La Signora 11 La principessa Adele Maria Borghese, nata a Parigi, figlia del Conte Alessandro de la Rochefoucauld, sposò nel 1809 Francesco Borghese (1776-1839) il cui fratello Camillo (1775-1832) aveva sposato Paolina Bonaparte, vedova Leclerc, sorella di Napoleone. La Principessa Adele ebbe una figlia, Maria Adele, e tre figli Marco Antonio (1814-1886), Camillo (1816-1902) e Scipione (1823-1892). Marco Antonio sposò Guendalina Talbot di Shrewsbury (1817-1840) e, in un secondo matrimonio, Teresa Luisa de la Rochefoucauld (1823-1894), per la nota biografica cfr. OCL III, p. 395. 12 Riguardo alla venerazione della principessa Adele Borghese per Vincenzo Pallotti, il cardinale Luigi Lambruschini disse nella sua Deposizione al Processo Ordinario: “La pia Principessa Borghese (...) manifestandomi ultroneamente la gran venerazione che professava al Servo di Dio (...). Io dissi allora alla buona Principessa che non guastasse la causa [di beatificazione] con fare atto di culto, o venerazione pubblica, ma la Principessa tosto mi replicò, che questa sua venerazione era tutta interna, senza alcuna esteriorità pubblica”, in Romana beatificationis et canonizationis servi Dei Vincentii Pallotti (...) Poistio super introductione causae, Ex Officina Libraria Bernardi Morini, Romae 1886, p. 453 (de fama sanctitatis in vita et post obitum). 13 Guendalina Caterina Talbot, figlia del Conte di Shrewsbury, nata a Londra il 3 dicembre 1817, sposò nel 1835 Marco Antonio Borghese, Principe di Sulmona (dopo la battaglia di Pavia, Sulmona fu donata da Carlo V al Viceré di Napoli col titolo principesco e nel 1616 fu venduta ai Borghese), per la nota biografica cfr. OCL II, p. 311. 26 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Antonia – come era conosciuta da Pallotti – contribuì molto all’educazione delle ragazze povere. È interessante notare come già nel 1805 la Signora Antonia venga menzionata quale “collaboratrice ad un’opera di protezione per la gioventù femminile in piazza di S. Egidio n. 7 in Trastevere” (anche oggi, nella stessa piazza, ha sede la comunità di Sant’Egidio la quale vive medesime preoccupazioni per i poveri). Nel 1815 la Bronzini risulta registrata come “maestra” e negli anni seguenti ospitò nella sua abitazione alcune ragazze in difficoltà14. Di lei Pallotti scrisse che la pia donna Signora Antonia Bronzini si dedicava con grande passione alle povere ragazze, che si trovano esposte a tanti pericoli, “già da varii anni prima in un sito, poi nell’indicato Ospizio (dei Greci Melchiti) aveva pur formato una casa di educazione”15. Da ciò risulta che il Pallotti conosceva l’apostolato esercitato dalla signora Antonia e, forse, la aiutava nella manutenzione della casa di educazione. Era evidentemente una donna affidabile e competente come evidenzia il fatto che di fronte alle problematiche sorte intorno alla casa per le ragazze che la pia Società dell’Apostolato Cattolico aveva preso in affitto tra le proprietà della basilica di S. Maria Maggiore, Vincenzo Pallotti abbia pensato di ricorrere a lei. Pallotti scrisse infatti: “Dopo tal fatto la pia Società non solo non abbandonò impresa sì santa, ma raccolte altre povere ragazze, pure bisognose di asilo (...) furono provvisoriamente collocate nel Locale detto l’ospizio dei Greci Melchiti nello Stradone di S. Giovanni (...). Intanto la pia Società per le spese occorrenti per le sue alunne passava nelle mani della detta Signora Antonia paoli trenta mensili per cadauna”16. Altra collaboratrice del Pallotti fu Elisabetta Cozzoli (1793-1873). La Cozzoli aveva sposato Vincenzo Ribera (1768-1828) nel 1810 e aveva otto figli. Tre anni dopo la morte del marito, sposò Corrado De Candia. Venne dunque a Roma nel 1838 e qui incontrò Vincenzo Pallotti. Fu un incontro provvidenziale, poiché proprio in quel periodo il Pallotti stava cercando collaboratrici che lo aiutassero ad aprire a Roma la Pia Casa di Carità per ragazze orfane. Fu nominata come “Superiora” di questo istituto nel corso 14 La documentazione storica del Vicariato di Roma conferma che nel 1833 la signora Antonia Bronzini era direttrice della nuova casa di educazione a via delle Quattro Fontane n. 159. 15 OOCC VI, p. 250. 16 OOCC VI, pp. 249-250. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 27 di una cerimonia formale tenutasi il 4 giugno 1838, domenica di Pentecoste. Durante tale cerimonia Vincenzo Pallotti fece “la consegna formale di tutte le Ragazze, che erano ventisette di numero alla Superiora (Elisabetta Cozzoli) che, già vestita del S. Abito del Terz’Ordine di san Francesco, con amore e tenerezza di madre tutte le accolse” 17. Una seconda casa fu acquistata nel 1839 presso la Salita di S. Onofrio 49, e ospitava 23 ragazze e due maestre. Dopo un breve periodo come superiora, Elisabetta si dimise per motivi di salute e andò a Molfetta. Vincenzo Pallotti scrisse due lettere ad Elisabetta Cozzoli. La prima, in data 12 luglio 1839, venne redatta durante il suo soggiorno presso l’Eremo di Camaldoli18. Di questa lettera, vorrei sottolineare tre punti: I) Pallotti inizia questa lettera, indirizzata alla “Dilettissima in Gesù Crocefisso”, con un’idea proveniente dagli scritti di S. Giovanni della Croce: “Per arrivare a ciò che tu ora non godi, hai da passare per dove non ti piace”19. Così per arrivare alla perfetta unione in Dio e con Dio abbiamo da passare per frequenti separazioni. La frase esatta in Giovanni della Croce è: “per ottenere ciò che non possiedi, è necessario che passi per quel che non hai”20. Pallotti sembra qui rispondere ad una domanda della stessa Elisabetta Cozzoli circa l’assenza di un’esperienza della presenza di Dio. Egli la rassicura: “Quanto godo che nella privazione, di cui mi parlate, vi siate di poi rivolta a Dio! Cercate Dio in tutte le cose e sempre e Lo troverete” 21. Quindi il primo messaggio di questa lettera è di distacco e di libertà. Il progresso nella vita spirituale significa “lasciarsi andare”, a volte anche lasciandosi andare alla ricerca di un’esperienza di Dio. Spesso questi momenti di oscurità sopravvengono proprio quando siamo più vicini a Dio. 17 OOCC VI, p. 252; cfr. anche Maria Battistina Nori, La Congregazione delle Suore dell’Apostolato Cattolico, Marietti, Casale 1980, pp. 16-19. 18 Cfr. OCL III, l. n. 559a, pp. 42-43. 19 OCL III, l. n. 559a, p. 42. Riguardo a questa frase l’editore dà il seguente riferimento nella nota n. 2: san Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo I, cap. XIII, p. 9. Nell’edizione di Roma, 1940 a cura di P. Nazareno dell’Addolorata OCD, si legge: “5. Per giungere a ciò che non godi, devi passar per dove non ti aggrada”. 20 OCL III, l. n. 559a, p. 42. Nella nota 3 l’editore spiega che questa frase sembra essere un adattamento del Pallotti, ma in qualche modo ispirata dai pensieri di san Giovanni della Croce. 21 OCL III, l. n. 559a, p. 42. 28 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 II) Compare una bellissima enfasi sulla preghiera reciproca. Il Pallotti scrive: “Vi tengo sempre immersa nel Calice sagrosanto, e pur vi tengo racchiusa con tutti i vostri bisogni, e della Comunità nel sagro Cuore di Gesù”. Alla fine della lettera chiede a lei e a quelli che sono con lei: “Non cessate di pregare per me, e di fare pregare dalla Comunità nostra”22. III) Rispondendo ad una nota personale nella quale sembra che Elisabetta si lamenti di alcune cose che vanno male, specialmente relative all’alto numero di ragazze presenti presso la Pia Casa di Carità – motivo di grande preoccupazione – Pallotti la incoraggia a fidarsi della Divina Provvidenza: “mettiamo tutto in Dio, e abbiamo Fede che tutto verrà in bene, poiché sempre abbiamo veduto che a forza di cose contrarie troviamo l’opera di Dio”23. La seconda lettera è più di natura pratica e mostra la fiducia che Pallotti riponeva in Elisabetta Cozzoli quando scrive che “dietro quanto mi dice, ho detto che mi si comunichino tutte le carte e documenti necessari per l’acquisito della Casa”24. Poi si concentra sulla situazione di due giovani donne in stato di bisogno. La lettera termina con una richiesta e promessa di preghiera. Ancora una volta è la preghiera reciproca ad abbracciare la loro relazione. Pallotti era capace di raggiungere anche donne semplici come testimonia la sua relazione con Elisabetta Sanna25. Per diversi anni fu il suo direttore spirituale, tuttavia, poiché non abbiamo lettere da Pallotti ad Elisabetta, essendo quest’ultima analfabeta, e poiché non abbiamo abbastanza tempo per entrare nei dettagli in questa breve conferenza, volevo semplicemente limitarmi a citare il suo nome, essendo qui, in questo luogo, sepolta. Un’altra donna, spiritualmente vicina a Vincenzo Pallotti, era la beata Anna Maria Taigi (1769-1837). Nata a Siena, a sei anni si trasferì a Roma con la famiglia. A venti anni si sposò e dal matrimonio nacquero sette figli. La sua vita fu caratterizzata dalla preghiera mistica e dalla carità. Pallotti la 22 OCL III, l. n. 559a, p. 42 e p. 43. OCL III, l. n. 559a, p. 43. 24 OCL III, l. n. 733, p. 306. 25 Jan Korycki SAC, Cause di beatificazione dei membri dell’Unione dell’Apostolato Cattolico, in Autori vari Sulle orme di san Vincenzo Pallotti, fondatore dell’Unione dell’Apostolato Cattolico, UAC, Roma 2004, pp. 128-131. 23 Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 29 nominò “segretaria plenipotenziaria dell’Apostolato Cattolico presso la Santissima Trinità”26. Come ultima donna si vuole nominare Marianna Allemand (179727 1862) che fu formata dal Pallotti e con lui condivise molti dei suoi apostolati. Come una delle prime donne iscritte all’Unione dell’Apostolato Cattolico insieme ad Elisabetta Sanna, Marianna dedicò la sua vita alla cura dei poveri e degli orfani. Qual era il suo background e come conobbe Pallotti? Pallotti che era vicino a tutta la famiglia Allemand, che abitava nei pressi di santa Maria sopra Minerva, era particolarmente vicino a due dei fratelli di Marianna, Giovanni e Filippo. Quando Giovanni morì nel 1835, Marianna lo sostituì nel suo ruolo e cominciò ad aiutare Pallotti con vari progetti. Particolarmente eloquente è la lettera che Pallotti scrisse a Marianna Allemand il 12 maggio 1836. È quasi una finestra sul rapporto esistente tra i due. Questa lettera mostra la loro collaborazione e la fiducia di Pallotti in lei. Egli scrive: “Ho ricevuto lo scudo, le immagini e la berretta. Dio sia la sua mercede grande assai. Per risolvere circa la casa di refugio, o asilo per le pericolanti venni martedì, mi trattenni, non la trovai. Spero tornare. Da ciò si vede che debbo sospendere l’inviare persona per assisterla. Preghi per un affare sommamente importante che forse si risolve questa sera. Preghi e faccia pregare. Sia pronta a tutto il bene possibile, diffidi di se, sia tutta fiducia in Dio. Il Padre la fortifichi con la sua potenza, il Figliuolo la illumini con la sua sapienza, lo Spirito Santo la santifichi con la sua carità. La Sposa dello Spirito Santo preghi e interceda per tutti, etc. Preghi e faccia pregare per me, mio padre e fratelli”28. La lettera mostra chiaramente il ruolo spirituale e pragmatico che Marianna Allemand, membro attivo dell’Unione, ricopriva nei progetti della stessa. Non si trattava di un ruolo semplicemente esecutorio, ma anche decisionale. Sembrerebbe infatti che a lei fosse affidata la selezione e l’accettazione delle donne in seno all’Unione, come risulta dalla lettera del 12 maggio 1836 in cui Pallotti scrive: “Ne cerchi in buon numero delle più 26 Jan Korycki SAC, Vincenzo Pallotti e i suoi amici santi, op. cit., p. 98. Per la nota biografica su Marianna Allemand, cfr. OCL II, pp. 308-309. 28 OCL II, l. n. 375, p. 113. 27 30 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 idonee”29 – ovviamente sta facendo riferimento all’Unione dell’Apostolato Cattolico. Analogo coinvolgimento si verifica nel caso dell’Apostolato della stampa a proposito del quale Pallotti le chiede di “impegnarsi quanto può, nella perfetta diffidenza di sé e nella perfetta fiducia in Dio, per fare ristampare con il concorso dei pii benefattori l’opuscolo «Invenzioni di santo amore» composto dal V. P. Bartolomeo da Saluzzo, e la Novena del Sangue preziosissimo, e quella di S. Veronica. Tutti quei, che vi coopereranno avranno gran merito per vieppiù accendere nei cuori il santo amore di Dio”30. Attraverso le numerose lettere intercorse emerge la dimensione umana e familiare esistente tra Vincenzo Pallotti e Marianna Allemand. Le richieste minute di Vincenzo Pallotti non si limitavano infatti a questioni economiche o ad interessamenti nei confronti di personalità di rilievo, ma si muovevano anche tra esigenze più piccole quali un paio di calzoni ben aggiustati o meno consumati per un tal frate; una sottana per un tal fratello; la comunicazione riguardo i suoi spostamenti; o, ancora, richieste di beni più materiali quale delle pagnottine per i malati di colera a Napoli. Dietro queste piccole comunicazioni si nascondeva la grande fiducia del Pallotti nel cuore aperto e generoso di Marianna Allemand. Nel 1846, Pallotti le scrive: “Dio pagherà tutte le sue opere caritatevoli e molto più la ottima disposizione del cuore per la quale vorrebbe fare cose assai maggiori. Ma Dio si contenta, che faccia ciò, che può”31. Marianna Allemand morì a Roma l’8 dicembre 1862 come professa del Terzo Ordine di S. Domenico. 3. IL MESSAGGIO PER OGGI Da queste lettere potrebbe emergere a prima vista l’idea che san Vincenzo Pallotti abbia semplicemente ricevuto aiuto da queste donne per le opere apostoliche dell’Unione dell’Apostolato Cattolico. Questa, però, sarebbe un’interpretazione errata e alquanto superficiale. Le lettere del Pallotti devono essere collocate nel contesto più ampio dell’importanza che egli dava alle relazioni. Infatti, il Pallotti riconduceva il mistero insito in 29 OCL II, l. n. 375, p. 113. OCL VI, l. n. 1411, p. 154. 31 OCL VII, l. n. 1666, p. 199. 30 Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 31 ogni relazione a quella prima, unica e speciale cooperazione esistente in Dio stesso, Uno e Trino – come sottolinea Stanisław Stawicki SAC32. Per tale ragione è proprio nella relazione – secondo Pallotti – che l’uomo tende a Dio ed è quindi verso l’autentica realizzazione di essa che deve muoversi: “Considera, anima mia, che il dono di cooperare alla salute delle anime, fra tutti, è il più divino perché colui che ne profitta, meritoriamente perfeziona in sé l’immagine della SS. Trinità, ossia si rende più simile a Dio”33. Ed è proprio nella relazione che alberga e si fonda la teologia e l’ecclesiologia di Pallotti: nella cooperazione tra gli uomini, nella loro capacità di mettersi in gioco per gli altri è presente Dio34. In tal senso la relazione anche quando è capace di creare strutture efficaci continua ad avere le sue radici, la sua rilevanza ed il suo senso non nella strategia di successo pragmatico bensì nella Santissima Trinità. La relazione è, in un certo modo, il “volto umano della comunione mistica”35. La relazione con Dio e fra le persone in Dio sembrerebbe essere l’elemento essenziale della sua teologia e del suo fare36. È naturale che Pallotti abbia stretto amicizie con donne laiche, così come con uomini laici, sacerdoti e religiosi che hanno collaborato con lui. In effetti, non ci sarebbe stato altro modo attraverso cui egli avrebbe potuto essere coinvolto in così tanti ministeri senza il supporto di altre persone! Un’immagine che mostra e racchiude cosa intendesse Vincenzo Pallotti per ruolo delle donne nell’apostolato è la riflessione sui discepoli riuniti intorno alla Beata Vergine Maria, “Regina degli Apostoli” nel Cenacolo. Questa era la sua fonte di ispirazione per spiegare che solo 32 Cfr. Id., La collaborazione fra i sacerdoti, le persone consacrate, op. cit., pp. 56-57. 33 OOCC XI, p. 257. 34 Invitando tutti i battezzati - preti, laici e consacrati - a lavorare insieme, il Pallotti non lo faceva unicamente con lo scopo di rendere efficace l’apostolato, ma per dare alla cooperazione significati teologici profondi. Egli dice: “in tal modo, non solo sarete Voi i più zelanti cooperatori di Dio, ma insieme i più efficaci a sollecitare l’avvenimento infallibile predetto da nostro Signore Gesù Cristo fiet unum Ovile, et unus Pastor”, in OOCC IV, p. 304. 35 Cfr. Séamus Freeman SAC, The culture of collaboration from the time of St. Vincent Pallotti, in “Apostolato Universale”, anno IV, n. 8/2002, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2002, p. 65. 36 Cfr. Stanisław Stawicki SAC, La collaborazione fra i sacerdoti, le persone consacrate, op. cit., pp. 56-57. 32 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 quando ci ritroviamo insieme, riuniti per un “obiettivo comune”, lo Spirito Santo agisce. In quel quadro ben noto, da lui commissionato e raffigurante la discesa dello Spirito Santo, sono inserite due donne, una per ogni lato della Beata Vergine Maria, per ricordare che proprio come lo Spirito Santo è donato a tutti, così anche l’apostolato, la chiamata a condividere la missione di Gesù Cristo, è una responsabilità che deve essere condivisa da tutti. La figura centrale è chiaramente la Beata Vergine Maria, che non è solo la Regina degli Apostoli, ma anche il modello di apostolato per ogni cristiano, sia esso sacerdote, religioso, laico o laica. Così Vincenzo Pallotti spiega la sua venerazione per Maria come Regina degli Apostoli: “(...) ma sibbene col titolo di Regina degli Apostoli, perché al di sopra degli Apostoli senza potestà, e giurisdizione ecclesiastica ha concorso nella sua condizione alla propagazione della S. Fede, e alla dilatazione del Regno di Gesù Cristo: e perciò ognuno che nel suo stato, secondo le sue forze colla fiducia nella divina grazia si adopera per quanto può per la propagazione della S. Fede può meritare il nome di Apostolo e quanto egli farà per tal fine sarà il suo Apostolato”37. Il Cenacolo sottolinea inoltre il fatto che i primi discepoli erano riuniti in comunità. Essi erano uniti nella preghiera. È un altro modo per dire che per compiere la missione nella Chiesa donne e uomini, allo stesso modo, hanno bisogno di unirsi con gli altri nel Cenacolo, in attesa della discesa dello Spirito Santo. In tal modo, ciò che conduce interiormente alle relazioni con gli altri ed il senso stesso della missione scaturiranno dall’attesa comune. CONCLUSIONE: QUAL È IL MESSAGGIO ODIERNO DI SAN VINCENZO PALLOTTI PER NOI? All’inizio sono stati menzionati i due ostacoli indicati da Papa Francesco per vivere l’effettiva condivisione del Vangelo della gioia oggi: la mancanza di formazione e il clericalismo. San Vincenzo Pallotti ci offre una visione della Chiesa, un’immagine di comunità cristiana, che può aiutarci a superare tali ostacoli. 37 OOCC III, pp. 141-146; cfr. anche Pat Jackson, Empowered by Love, An Active Spirituality for Contemplative Christians, Martini Publishing, Glen Iris, Victoria 1994, pp. 61-62. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 33 In primo luogo, se davvero accogliamo la comprensione di Dio secondo la visione di san Vincenzo Pallotti, che è Padre, Figlio, e Spirito Santo – nel rapporto – e che tutti siamo chiamati alla comunione con Dio, che è Trinità, e l’uno con l’altro, allora ci renderemo conto che è importante creare strutture nella Chiesa dove è normativo per le donne e gli uomini relazionarsi reciprocamente in modo santo e sano. Non c’è posto per il clericalismo in questa visione della Chiesa. In secondo luogo, per san Vincenzo Pallotti, l’attenzione è sempre rivolta verso la missione: il servizio verso gli altri, verso i poveri, verso chi è nel bisogno. San Vincenzo non promuove una spiritualità “narcisistica” – dove le persone fanno ricerca interiore e sono assorbite da se stesse. Molto prima della chiamata di Papa Francesco ad uscire in periferia, san Vincenzo chiamava gli uomini e le donne a trovare un modo creativo per servire i poveri e tutti i bisognosi sia nella Chiesa locale che in quella universale. Colpisce il fatto che il 4 dicembre 1833, dopo aver saputo che la Chiesa caldea (che è oggi situata negli odierni Iraq e Iran) versava in stato di necessità, il Pallotti abbia organizzato insieme ai suoi amici un appello “a tutti i buoni Cattolici del mondo intero” affinché aiutassero questa Chiesa locale a costruire chiese in quelle nazioni38. In tutti questi “buoni cattolici” sicuramente erano inclusi laici sia uomini che donne! È una cosa abbastanza straordinaria che già nella prima parte del 1800 Pallotti guardasse oltre la Chiesa locale per aiutare la Chiesa caldea in Iran e in Iraq! Pallotti e i suoi amici, tra cui donne laiche, come abbiamo visto, erano attivi nella Chiesa locale. Allo stesso tempo, furono invitati ad aprire gli occhi per vedere le necessità della Chiesa universale. Entrambi gli elementi sono importanti: radicamento, essere al servizio della Chiesa locale, pur rimanendo aperti ai bisogni della Chiesa universale. Come terzo punto si deve evidenziare che da queste lettere emerge come san Vincenzo Pallotti abbia dato fiducia alle donne, abbia chiesto loro consiglio, le abbia incoraggiate a partecipare alla missione dell’Unione, non come membri passivi, neanche mettendole su un piedistallo, ma trattandole come collaboratrici (partner) nella missione comune. Questo è sicuramente un messaggio importante per noi oggi. 38 Cfr. OCL I, n. 289, pp. 413-415. 34 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Infine, come quarto punto, nelle lettere è visibile la grande enfasi che san Vincenzo Pallotti ha riposto nella preghiera reciproca. Egli ha chiaramente pregato per le donne laiche che hanno collaborato con lui e ha chiesto loro di pregare per lui. Quindi noi, oggi, non dobbiamo sottovalutare il potere della preghiera di intercessione come parte della “formazione” dell’altro. Da questo breve studio risulta evidente che san Vincenzo Pallotti ha incoraggiato le donne, insieme agli altri, ad aprirsi alla venuta dello Spirito Santo, in modo che potessero e possano ricevere i doni di cui hanno bisogno per la loro missione nel mondo. Oggi san Vincenzo ci ricorderebbe che ognuno di noi è chiamato urgentemente a prendere sul serio la propria chiamata a partecipare alla missione della Chiesa nel mondo. Tuttavia, i nostri sforzi apostolici porteranno frutti solo se saremo disposti a lavorare insieme – sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche – in uno spirito di corresponsabilità e complementarietà. Come san Vincenzo Pallotti, anche noi dobbiamo imparare a “stare nel Cenacolo sempre”, uniti nella preghiera in attesa dei doni dello Spirito Santo. Solo allora saremo in grado di accogliere pienamente la chiamata ad essere “co-responsabili” nella diffusione del Vangelo fino agli estremi confini della terra. ❏ Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 35 BIBLIOGRAFIA PALLOTTINA PUBBLICAZIONI E CONTRIBUTI (LUGLIO—SETTEMBRE 2014) ☐ AMBERGER, Otto, “Vision” bei Pater Joseph Kentenich, in “Regnum”, Schönstatt International, Reflexion und Dialog, 48. Jahrgang, Nr. 3, Juli 2014, Patris Verlag, Vallendar-Schönstatt 2014, pp. 125-134. ISSN 03413322. ☐ APOSTOLATO UNIVERSALE, Continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2014, pp. 40. ☐ ATEBA EDO, Bruno SAC, Ich bin und bleibe Pallottiner, in “Pallottis Werk”, Informationen der Pallottiner in Deutschland und Österreich, 65. Jahrgang, Heft 3, September 2014, Pallottiner - Körperschaft des öffentlichen Rechts, Friedberg (Bayern) 2014, p. 5. 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VIII “Un comune del Regno d’Italia (18611918)”: pp. 657-660 - “L’abate Giuseppe Faa’ di Bruno”; pp. 660-662 “Il secondo fondatore della Società delle Missioni”; pp. 672-674 - Il collegio delle Missioni Estere di san Patrizio; pp. 677-680 - “La chiesa dedicata alla Regina degli Apostoli”; pp. 743-746 - “Al centro di Abbazia: il collegio dei Pallottini”. ☐ CAPRETTI, Lilia CSAC, Il 2015 proclamato dal Papa anno della vita consacrata, «I religiosi sono il lievito per una società più fraterna», in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 4-5. ☐ CERETTA, Celestino SAC, 40 anos da Missão palotina no Amazonas, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1067, julho 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 5-8. ☐ CHOMICKI, Piotr, Pieszo do afrykańskiego sanktuarium, rozmawiał: Paweł Sierny SAC, in “Posyłam Was”, nr 95 - 3/2014, Pallotyński Sekretariat Misyjny Prowincji Chrystusa Króla, Ząbki 2014, pp. 16-18. 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VINCENZO PALLOTTI, Bibliografia pallottina - pubblicazioni e contributi (aprile-giugno 2014), in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2014, pp. 35-38. ☐ KANJIRAMKALAYIL, Mathew SAC, Way of the Cross with St. Vincent Pallotti, Pallotti Institute - Prabodhana, Mysore 2014, pp. 30. Le stazioni della Via Crucis sono accompagnate dai quadri esistenti nella cappella di Prabodhana, Mysore e sono stati disegnati da Jyoti Sahi. ☐ KASARGOD, Sabu, Titolo in hindi (Apostolato universale: S. Vincenzo Pallotti), Maranatha Media Center, Palakkad 2010, pp. 24. ☐ KOBIELUS, Stanisław SAC, Świątynia Zesłania Ducha Świętego w Otwocku, Księża Pallotyni, Apostolicum, Ząbki 2014, pp. 91. ISBN 978-837031-922-9. Pubblicazione sulla storia della comunità pallottina a Otwock e sulla costruzione della chiesa della Pentecoste. All’interno si trovano numerose fotografie a colori. ☐ KORYCKI, Jan SAC, Heroicidade das virtudes de um membro da União do Apostolado Católico: sra. Elisabetta Sanna, tradutor: Pe. Aguinelo Burin SAC, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 39 Conquistadora”, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 147-153. ☐ — Pallotyńskie dziedzictwo, Rzym - heroiczność cnót Sługi Bożej Elżbiety Sanny. Papież ogłosił heroiczność cnót członkini ZAK, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 185-190. ☐ KUPKA, Jan SAC, Il 21 ottobre memoria liturgica del fondatore della Famiglia del Preziosissimo Sangue, san Gaspare Del Bufalo e san Vincenzo Pallotti due amici santi, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 22-23. ☐ — I santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II su san Vincenzo Pallotti, in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2014, pp. 8-16. ☐ — Pallottiho cesty svatosti, in “Echo z misii”, casopis pre misijnych dobrodincov a vsetkych zainteresovanych do misijnej tematiky, rocnik 8, cislo n. 2/2014, Spolocnost’ katolickeho apostolatu - Misijny Sekretariat pallotini, Hronsky Benadik 2014, pp. 21-24. ISSN 1337-334X. ☐ — Wincenty Pallotti, Jan XXIII i Jan Paweł II, postawa służby i umiłowanie Kościoła, in “Posyłam Was”, nr 95 - 3/2014, Pallotyński Sekretariat Misyjny Prowincji Chrystusa Króla, Ząbki 2014, pp. 7-10. ISSN 1234-0111. ☐ LIMANOWKA, Jerzy SAC, VIII Pallotyński Kongres Misyjny (Kigali, Rwanda, 24 lutego - 1 marca 2014), in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 52-56. ☐ LIMBERGER, Elvin SAC, A “ritualização” da vida em Moçambique, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1069, setembro 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 58-59. ☐ LÔNDERO, Ângelo SAC, O enigma do sofrimento humano, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora 40 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 91-119. ☐ LOVISON, Filippo B, A figura do formador no século XIX e as implicações para hoje. Apontametos para pesquisa, tradutor: Pe. Aguinelo Burin SAC, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 129-146. Il contributo è stato pubblicato in “Apostolato Universale”, anno XVI, n. 32/2014, pp. 20-36. ☐ McCARTHY, Donal F. SAC, A patchwork quilt, Pallottines in the USA volume 1, pp. 1-382; volume 2, pp. 383-775, Eprint.ie, Dublin 2013. ISBN 978-1-908559-82-1; ISBN 978-1-908559-83-8. ☐ MENDREK, Marta, PSNE - Lublin, Pallotyńska Szkoła Nowej Ewangelizacji, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 130-141. ☐ MONTALDO, Corrado, Consiglio di Coordinamento Generale UAC, l’incontro annuale al “Cenacolo”, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, p. 27. ☐ MOSTOWSKA, Monika, Duch Święty po huraganie wojny, in “Posyłam Was”, nr 95 - 3/2014, Pallotyński Sekretariat Misyjny Prowincji Chrystusa Króla, Zabki 2014, p. 25. ISSN 1234-0111. ☐ — Fundacja Salvatti.pl, 5 lat Pallotyńskiej Fundacji Misyjnej Salvatti.pl, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 92-95. ☐ NAMPUDAKAM, Jacob SAC, Perseverança, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 39-49. ☐ — Vida fraterna, vida apostólica e vida espiritual, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora”, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 25-37. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 41 ☐ NOTIZIARIO PALLOTTINO, chiusura del corso 2014 di spiritualità pallottina; una targa per la visita di san Giovanni Paolo II alla parrocchia di san Vincenzo Pallotti a Roma; il triduo alla parrocchia di Pietralata per la chiusura dell’Anno Pallottiano; incontro straordinario del Consiglio Generale in preparazione del Congresso dei Superiori , in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 28-30. ☐ — Incontro dei responsabili degli Istituti Pallotti; «Apostolato Universale» è in rete il numero 33; Settimana di studio presso il Centro “Cenacolo” su “Vita del Pallotti, certezze e dubbi”; Proseguono le lezioni su S. Vincenzo formatore; Commissione storica, l’incontro annuale; Morto il vescovo pallottino Jobst, il “padre” degli aborigeni, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 28-30. ☐ ORLANDI, Carlo Maria PSM, Il significato dell’apostolato cattolico, in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2014, pp. 4-7. ☐ PALLOTTINI - VENEZUELA, Wenezuela, 15 lat obecności Pallotynów (cz. 4, cz. 5, cz. 6), in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 114-123. ☐ PALLOTTIS WERK, Informationen der Pallottiner in Deutschland und Österreich, 65. Jahrgang, Heft 3, September 2014, Pallottiner - Körperschaft des öffentlichen Rechts, Friedberg (Bayern) 2014, pp. 16. ISSN 1439-6580. ☐ PARZYSZEK, Czesław SAC, Droga do Synodu Biskupów na temat nowej ewangelizacji, in “Studia Theologica Varsaviensia”, rok 51, n. 2/2013, półrocznik, Wydawnictwo Uniwersytetu Kardynała Stefana Wyszyńskiego, Warszawa 2014, pp. 35-52. ISSN 0585-5594. Contributo sul cammino ecclesiale verso il Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione che si è svolto a Roma dal 7 al 28 ottobre 2012. ☐ — Pallotti zwiastunem nowej ewangelizacji, in Praktyk i teoretyk pastoralny, księga jubileuszowa ku czci ks. prof. UKSW dr. hab. Edmunda 42 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 Robka, Wydawca Teologia Pastoralna na UKSW, Warszawa 2014, pp. 159174 (Biblioteka Teologii pastoralnej; 9). ISBN 978-83-933-551-2-9. Contributo su san Vincenzo Pallotti come precursore della nuova evangelizzazione. ☐ — Radość konsekracji nadzieją dla współczesnego świata, in “Życie konsekrowane”, dwumiesięcznik, nr 4 (108), lipiec-sierpień 2014, Wydawnictwo Misjonarzy Klaretynów - Palabra, Warszawa 2014, pp. 22-42. ISSN 1231-059X. ☐ PAWŁOWSKI, Sławomir SAC, Nowy zespół redakcyjny Communio. Wprowadzenie do bieżącego numeru: Chrystus czy Koran?, in “Communio”, Międzynarodowy Przegląd Teologiczny, kwartalnik, rok XXXIV, nr 3 (187), lipiec-wrzesień 2014, Pallottinum - PWT Wrocław, Poznań - Warszawa 2014, pp. 5-8. ISSN 0208-7995. Sławomir Pawłowski SAC è stato nominato capo-redattore della rivista Communio nel luglio 2014. ☐ PIETRZYK, Aleksander SAC, 70-lecie pallotyńskiego dzieła, in “Głos Katolicki, Voix Catholique”, rok LVI, nr 31/2014 (2557), 14-21.9.2014, Polska Misja Katolicka we Francji - La Mission Catholique Polonaise en France, Paris 2014, pp. 13, 18-19. ISSN 1279-953X. ☐ — Francja, kilka refleksji Zebrania Regionalnego Regii Miłosierdzia Bożego, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 153-156. ☐ POSYŁAM WAS, Kwartalnik Pallotyńskiego Sekretariatu Misyjnego i Ewangelizacji Wschodu Prowincji Chrystusa Króla, nr 95 - 3/2014, Ząbki 2014, pp. 32. ISSN 1234-0111. ☐ QUAINI, João Baptista SAC, Palavras de Pio XI, de Jacinto Cardi e Adalberto Turowski, Pio XII e João XXIII sobre o venerável e beato Vicente Pallotti, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 11-23. ☐ — Solene doação do santuário de Schoenstatt dos Palotinos ao movimento apostólico de Schoenstatt, in “Informações palotinas”, Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 43 Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 155-159. ☐ — Os padres palotinos em Anori diocese de Coari (AM), in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 215-227. ☐ — Exortação do Papa Francisco aos agentes pastorais, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1067, julho 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 36-37. ☐ — Irlandesi i primi due missionari SAC sbarcati a Buenos Aires, i sacerdoti di S. Vincenzo in Argentina - 130 anni di Vangelo vissuto, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 24-25. ☐ REGINA DEGLI APOSTOLI, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014; n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 32. ☐ REGNUM, Schönstatt International, Reflexion und Dialog, 48. Jahrgang, Nr. 3, Juli 2014, Patris Verlag, Vallendar-Schönstatt 2014, pp. 97-144. ISSN 03413322. ☐ ROBEK, Edmund SAC, Apostolica vivendi forma, in Pastoraliści w dialogu z człowiekiem współczesnym, studium z zakresu psychologii pastoralnej, Jan Przybyłowski, Edmund Robek SAC, Błażej Szostek, Studio grafiki komputerowej Marpres - Inowrocław, Warszawa 2013, pp. 125-210. ISBN 978-83-933551-1-2. Contributo sulla vita e spiritualità apostolica con riferimento a san Vincenzo Pallotti. ☐ — Praktyk i teoretyk pastoralny, księga jubileuszowa ku czci ks. prof. UKSW dr. hab. Edmunda Robka, Wydawca Teologia Pastoralna na UKSW, Warszawa 2014, pp. 330 (Biblioteka Teologii pastoralnej; 9). ISBN 978-83933-551-2-9. Pubblicazione dedicata ad Edmund Robek SAC, professore all’Università Cardinal Stefan Wyszynski di Varsavia, con i contributi sulla sua vita ed attività scientifiche nella detta Università. Alla fine si 44 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 trova la documentazione fotografica di Edmund Robek SAC con la riproduzione dei suoi diplomi. ☐ RUBIN, Achylle Aléxio SAC, Aos teólogos, o capítulo que faltou, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 59-89. ☐ SAWICKI, Ryszard, Warszawa/UKSW, sympozjum jubileuszowe poświęcone osobie ks. prof. UKSW dr. hab. Edmunda Robka SAC, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 85-88. ☐ SIENNICKI, Michał SAC, Rzym, triduum przed uroczystością św. Wincentego Pallottiego, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 77-78. ☐ SKOLASTER, Hermann PSM, Die Pallottiner in Kamerun, 25 Jahre Missionsarbeit (1890-1916), P. Norbert Hannappel SAC (bearb.), Neuauflage, Pallotti Verlag, Friedberg 2013, pp. 621 (Reihe “Bischof Heinrich Vieter - Leben und Vermächtnis des Glaubensboten Kameruns”; Band 2). ISBN 978-3-87614-011-7. ☐ SOARES, Jurandir Goulart SAC, Missões palotinas, pastoral da juventude na diocese de Inhambane, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1066, junho 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 58-59. ☐ TODISCO, Francesco SAC, Frammenti di storia nostra, il coraggio di Maurizio Giglio parrocchiano e martire della patria, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 15-18. ☐ TROPIANO, Beniamina CSAC, A Riposto (CT) dal 13 al 16 maggio il triduo per S. Vincenzo Pallotti, «Apriti alla verità, porterai la vita», in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, p. 26. Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 45 ☐ TROPIANO, Beniamina CSAC e LE MURA, Sara, Cercate Dio sempre..., disegni e grafica di Carmela Silvestri, Comunità Pallottina di Riposto, Riposto [2013], pp. 26. Edizione con disegni accompagnati da brevi testi sulla vita del Pallotti. ☐ VANZETO, Judinei José SAC, Revista Rainha dos Apóstolos digital, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 161-179. ☐ VIE DE L’EGLISE, Mensuel d’information du Diocèse de Maroua-Mokolo, edition spéciale, mai 2014, sacre de Mgr Bruno Ateba Edo SAC, evêque de Maroua-Mokolo, Mamapress, Yaondé 2014, pp. 32. Numero speciale interamente dedicato a mons. Bruno Ateba Edo SAC consacrato vescovo della diocesi Maroua-Mokolo il 17 maggio 2014. All’interno di trovano notizie biografiche su di lui, sulla diocesi e varie interviste con fotografie di personaggi che collaborano con lui. ☐ WOJDA, Tadeusz SAC, L’ottobre missionario tempo di riflessione, la missionarietà fa parte della natura stessa della Chiesa, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 6-7. ☐ — Rzym - wywiad, nigdy nawet nie śniłem, aby być urzędnikiem, rozmawiał: Michał Siennicki SAC, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 78-82. ❏ 46 ‖ Apostolato universale n. 34/2014 LE ATTIVITÀ DELL’ISVP 1. Lavoro dell’ISVP – Prosegue il lavoro dell’Istituto Pallotti di Roma che si articola nell’aggiornamento della Biblioteca e dell’Archivio, nel servizio agli utenti e nell’organizzazione delle riunioni del Consiglio ISVP per la programmazione del lavoro. L’Istituto Pallotti di Roma propone incontri formativi che aiutano a conoscere il pensiero di san Vincenzo Pallotti per viverlo nei nostri tempi. Seguendo questo obiettivo è stato avviato il processo di programmazione degli Incontri di Studio e Formazione per l’anno 2015. Nell’ottobre 2014 è iniziato il Corso annuale di formazione pallottina (anno accademico 2014-2015) al quale l’Istituto Pallotti contribuisce con le lezioni sulla vita di san Vincenzo Pallotti e la riflessione sui suoi testi (ogni lunedì mattina). 2. Settimana di Studio – Nei giorni 7-11 luglio 2014 ha avuto luogo la Settimana di studio sul tema “Vita del Pallotti: certezze e dubbi” presso il Centro “Cenacolo” a via Giuseppe Ferrari, Roma. Hanno partecipato in totale 34 persone, tra cui i responsabili degli Istituti Pallotti delle varie aree geografiche (Brasile, Camerun, Germania, India, Italia, Polonia), i membri della Commissione Storica della Società dell’Apostolato Cattolico e i rappresentanti delle comunità pallottine. La Settimana di studio è stata un tempo di lavoro intenso e molto utile per conoscere tanti dettagli sulla vita del Pallotti. Sono intervenuti relatori appartenenti alla Famiglia pallottina e i rappresentanti delle comunità religiose legate spiritualmente al carisma del Pallotti. Per diffondere il materiale della Settimana di studio saranno pubblicati gli Atti in formato digitale. 3. Incontro Istituti Pallotti – Il 12 luglio 2014 ha avuto luogo a Roma (nella sede dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma) l’incontro dei responsabili degli Istituti Pallotti di varie aree linguistiche. Hanno partecipato: Jan Kupka SAC (Roma); Serenella Morandotti (Roma); Vanderlei Cargnin SAC (Brasile); Hervé Pascal Okolong SAC (Camerun); Ulrich Scherer SAC (Germania); Mathew Kanjiramkalayil SAC (India); Mariusz Małkiewicz SAC (Polonia). Dopo un breve aggiornamento sulle attività dei vari Istituti Pallotti è stato pianificato il lavoro da svolgere in futuro. Gli Istituti Pallotti lavoreranno sulla composizione della cronologia dettagliata della vita del Pallotti in cui saranno indicati gli eventi con i riferimenti alle fonti. È stata discussa la proposta di realizzare un progetto comune con la pubblicazione di una breve e divulgativa biografia di san Vincenzo Pallotti in varie lingue. ❏ Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 47 ISTITUTO PALLOTTI - VALLENDAR, Maria, Königin der Apostel, Studientag des Pallotti-Instituts am 12. Mai 2012 (Maria, Regina degli Apostoli, giornata di studio organizzata dall’Istituto Pallotti il 12 maggio 2012), Pallotti-Verlag, Friedberg (Bay.) 2013, pp. 76. ISBN 978-3-87614-082-7 (all’interno si trovano i testi delle conferenze su Maria Regina degli Apostoli). 48 ‖ Apostolato universale n. 34/2014