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34– APOSTOLATO UNIVERSALE Mio Dio, mi sento confuso

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34– APOSTOLATO UNIVERSALE Mio Dio, mi sento confuso
34 – APOSTOLATO UNIVERSALE
Continuità e sviluppo
Rivista trimestrale
dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti
Anno XVI – n. 34/2014
Mio Dio, mi sento confuso,
vedendo l’ardentissimo zelo,
di tante sante donne e ferventi laici secolari
(S. Vincenzo Pallotti, Opere complete X, p. 646)
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 1
APOSTOLATO UNIVERSALE
ANNO XVI — n. 34/2014
INDICE
□ Editoriale
p. 3
□ STORIA
● I rapporti di mons. R. Salvado OSB
con san Vincenzo Pallotti, P. Jesús-Angel Barreda OP
p. 4
□ PALLOTTI OGGI
● Pensieri dal registro dei visitatori al Museo Pallotti
(gennaio-dicembre 2013)
p. 14
□ STUDIO E FORMAZIONE
San Vincenzo Pallotti e la formazione
delle donne laiche, Donna Orsuto
p. 21
□ BIBLIOGRAFIA PALLOTTINA
● Pubblicazioni e contributi (luglio-settembre 2014)
p. 36
□ ISTITUTO S. VINCENZO PALLOTTI
● Le attività dell’ISVP – Roma
p. 47
© 2014 Casa Generalizia della Società dell’Apostolato Cattolico. La rivista
“Apostolato Universale” è una pubblicazione trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo
Pallotti - Roma. Salvo l’accordo fatto con la direzione dell’Istituto S. Vincenzo
Pallotti, tutti i diritti di traduzione e riproduzione del testo e delle immagini sono
riservati. Fotografie: Archivio dell’ISVP-Roma.
Redazione: Jan Kupka SAC e Serenella Morandotti. Piazza S. Vincenzo Pallotti 204 00186 Roma - tel. 06.68.19.46.9 - fax 06.687.68.27 - e-mail: [email protected] - per
informazioni sull’Istituto si veda il sito internet: www.sac.info - fine della
redazione: ottobre 2014.
2 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
EDITORIALE
Cari Amici di san Vincenzo Pallotti!
“Fede al femminile” - con questo titolo vengono pubblicate nel quotidiano
“Avvenire” del 2014 le interviste alle donne che si distinguono in campo religioso,
culturale e sociale. Ogni intervista presenta una figura femminile che sia
portatrice di un messaggio per la valorizzazione della donna nel campo della
spiritualità cristiana, della vita ecclesiale e dell’impegno socio-caritatevole. Da uno
sguardo a queste interviste emerge l’importanza di una adeguata formazione
femminile, che è la base degli itinerari formativi in cui l’uomo e la donna si devono
accogliere nella reciprocità e nella parità della relazione, nel rispetto della
diversità dei ruoli. In questa prospettiva si possono leggere le indicazioni di san
Vincenzo Pallotti per la formazione delle donne laiche. Il Pallotti non solo le
invitava alla collaborazione nelle opere apostoliche, ma indicava loro gli ambiti in
cui potevano svolgere la missione evangelica. Egli aveva una grande fiducia nelle
donne e raccomandava loro di abbracciare con la preghiera tutti i bisogni degli
uomini e della Chiesa.
I contributi raccolti nel numero 34/2014 della nostra rivista “Apostolato
Universale” sono aperti dalla pagina storica con il testo di P. Jesus-Angel Barreda
OP, in cui viene presentata la relazione di mons. Rudesindo Salvado con Vincenzo
Pallotti e, in particolare, la storia dell’immagine della Madonna del Buon Consiglio,
regalata alla missione di Nuova Norcia in Australia. Vengono poi inserite le
trascrizioni delle annotazioni sul registro dei visitatori al museo del Pallotti per
l’anno 2013 che ai nostri tempi rappresentano i sentimenti di tante persone
provenienti da tutto il mondo riguardo alla vita ed all’eredità spirituale del nostro
Santo. Nella parte sulla formazione pallottina viene riportato il testo della
relazione di Donna Orsuto sul tema: “San Vincenzo Pallotti e la formazione delle
donne laiche”. La riflessione non si limita solo alla presentazione di alcune donne
laiche che collaboravano con san Vincenzo Pallotti nelle varie opere apostoliche,
ma contiene anche le indicazioni per la formazione delle donne nella Chiesa e
nella Famiglia pallottina oggi. Nella parte finale si trovano la rassegna bibliografica
pallottina per il periodo luglio-settembre 2014 e brevi notizie sull’attività
dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti a Roma.
Chiediamo l’intercessione di san Vincenzo Pallotti, affinché seguendo
l’esempio di tante sante donne possiamo vivere nei rapporti reciproci la
donazione incondizionata e la tenerezza, la misericordia e il perdono.
Jan Kupka SAC
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 3
STORIA
I RAPPORTI DI MONS. RUDESINDO SALVADO OSB
CON SAN VINCENZO PALLOTTI
P. Jesús-Angel Barreda OP
Professore ordinario di missiologia
Pontificia Università Urbaniana, Roma
Roma, 21 maggio 2014
1.IL PRODIGIOSO AVVENIMENTO A NUOVA NORCIA
Negli ultimi anni della vita di
mons. Rudesindo Salvado (18141900)1, fondatore, vescovo e abbate nullius dell’Abbazia di Nuova
Norcia, nell’Australia Occidentale,
ha luogo il processo canonico
riguardante la beatificazione di
Vincenzo Pallotti. Dalla Congregazione di Propaganda Fide viene
chiesto a R. Salvado il racconto
preciso del famoso “miracolo”
avvenuto nei primi mesi della
fondazione di Nuova Norcia.
Lasciamo parlare i testi che
raccontano questo processo.
1
Rudesindo (Rodesindo) Salvado è nato nel 1814 a Tuy in Spagna. Nel 1830 ha fatto la
professione presso i Benedettini. Nel 1839 è stato ordinato sacerdote. È stato inviato in
Australia per il lavoro missionario tra gli aborigeni, è considerato il fondatore dell’abbazia
benedettina di Nuova Norcia in Australia Occidentale. Nel 1849 è stato nominato vescovo
di Porto Vittoria. Nel 1889 è stato trasferito alla diocesi di Adriani. È morto a Roma, presso
la basilica di san Paolo fuori le mura, il 29 dicembre 1900.
4 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Il 29 ottobre 1889, da Nuova Norcia, R. Salvado scrive al prefetto
della Congregazione di Propaganda Fide, card. Giovanni Simeoni, in questi
termini: “Emo e Rmo Principe. In riscontro alla preg.ma sua lettera del 30
agosto p.p. n. 4280 intorno alle informazioni precise che da me desidera
avere il postulatore della causa per la beatificazione del ven. Servo di Dio D.
Vincenzo Pallotti sul prodigioso avvenimento della subitanea estinzione di
un incendio che minacciava tutta la messe, ed anche tutti gli averi di questa
missione, all’innalzarsi avanti le fiamme un’immagine della B. Vergine
donataci dal suddetto Servo di Dio devo ed ho l’alto onore di manifestarle
che a tal uopo non altro ho creduto poter far di meglio che trascrivere o
copiare quanto ho detto su tal fatto nelle Memorie storiche dell’Australia 2,
aggiungendovi soltanto due note come tutto si trova nella terza e quarta
pagina di questa lettera. Voglio sperare, Eminenza Rma che non Le recherà
meraviglia se trascorsi oltre quarant’anni da quel fatto straordinario, non
più me possa ricordare del giorno preciso in cui avvenne, né di altri simili
dettagli. Baciandole la S. Porpora mi scopro dell’Emza Sua Rema Ilmo
devoto servitore. Rudesindo Salvado. Ab. Nullius di Nuova Norcia” 3.
2. LE MEMORIE DI MONS. SALVADO
Nella lettera sopra menzionata mons. Salvado scrive così: “Ciò che
segue, e ciò che di bel nuovo affermo, è stato tolto dal libro Memorie
storiche dell’Australia, per Mons. Salvado, Roma 1851, pag. 216, linea 28 4:
2
Cfr. Memorie storiche dell’Australia particolarmente della missione benedettina di
Nuova Norcia e degli usi e costumi degli australiani per monsig. D. Rudesindo Salvado OSB,
vescovo di Porto-Vittoria, coi Tipi della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, Roma
1851, pp. 388.
3
Lettera di Salvado, Vescovo di Adriana al Card. Simeoni, Nuova Norcia 29 Ottobre
1889 (APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062).
4
L’esemplare di queste Memorie storiche da noi utilizzato è proprietà della Biblioteca
della Pontificia Università Urbaniana di Roma; esemplare che ha il pregio di essere stato
usato dallo stesso autore R. Salvado; infatti, a p. 218, ricordando un miracolo del quadro
della Madonna che conservavano a Nuova Norcia, Salvado scrive con la propria calligrafia:
“Quell’Immagine della Madonna, dipinta all’olio su tela, e venerata sotto il titolo del Buon
Consiglio, è l’istessa di cui mi venne fatto grazioso e gratissimo dono dall’allora Rdo. D.
Vincenzo Pallotti, nel mese di giugno del 1845, quando io per la prima volta mi recavo da
missionario nell’Australia. + Rudesindo Salvado”. In questo volume non si trova la prima
nota, ma la seconda è autografa e adesso sappiamo quando fu introdotta. È probabile che
Salvado abbia scritto le note in diversi esemplari a sua disposizione, uno dei quali è finito
all’Università Urbaniana di Roma. La nota è senz’altro di Salvado. E trattasi di un incendio
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 5
«nel giorno seguente, all’istessa ora osservammo che un fuoco
spaventevole ardendo i circostanti boschi si avvicinava alla nostra messe,
più che a metà recisa; senza por tempo in mezzo accorremmo con tutti i
selvaggi onde limitare in qualche modo i danni dell’elemento distruttore.
Ma chi poteva far fronte ad una colonna di fuoco che avvolgeva nei suoi
vortici di fiamme e di fumo gli alberi più elevati per un’estensione di circa
un miglio? Affrontando il periglio, ci eravamo posti a battere (p. 217) con
frasche verdi, come usano i selvaggi, le erbe secche di più di tre piedi di
altezza che cominciando ad ardere occupavano l’intervallo fra il nostro
campo e le fiammanti selve, ma la divoratrice fiamma piegata dal forte
vento, scottandoci la pelle del viso e delle mani, abbruciandoci i capelli, la
barba e perfino gli abiti, ci fece perdere la speranza di poterla con mezzi
umani dominare e spegnere. Laonde in sì doloroso estremo, essendo
evidente la distruzione di ogni nostro avere, delle fatiche durate, e dei
sudori sparsi, ricorremmo alla misericordia divina interponendo la
intercessione della SSma Vergine, come nostra speciale protettrice.
Prendemmo a tale oggetto una bella ed assai devota immagine della
Madonna beatissima5, che aveva il primo luogo nel nostro povero altare, e
la trasferimmo all’angolo del campo più prossimo alle fiamme, ove venne
appoggiata al grano stesso, che tra pochi altri minuti doveva essere
bruciato, pregandola di viva fede a volgere uno sguardo di pietà su di noi, e
sui miseri selvaggi. Grande Iddio, quale prodigio inaspettato! Quale grazia
particolare! Appena la santa Effigie fu situata alla presenza delle fiamme,
che il vento cangiò tutto ad un tratto di direzione, spingendo le fiamme alla
diverso da quello accaduto il 2 Gennaio 1875, narrato nella Rel ’83, 132-133, in circostanze
molto simili, ma dove Salvado non fa riferimento alla Madonna, benché ricordi la “grazia
del Signore”. Salvado crede che l’incendio sia avvenuto nei giorni “primi del mese di
Dicembre del 1847”. Infatti scrive: “Non più mi ricordo, se saprei dire con certezza in qual
giorno della settimana, né in qual mese avvenne quel prodigioso fatto: ma credo che ebbe
luogo nei primi del mese di Dicembre del 1847. Quantunque testimonio oculare di quel
fatto, non mi è possibile ricordarmi di alcuni dettagli” (Lettera di Salvado, Vescovo di
Adriana al Card. Simeoni, APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062).
5
“Dipinto di tela, e dal (allora) D. Vincenzo Pallotti, donata in Roma, nella prima
settimana del mese di giugno del 1845 ai missionari Benedettini P.P. Serra e Salvado, nel
recarsi questi per prima volta all’Australia Occidentale” (Lettera di Salvado, Vescovo di
Adriana al Card. Simeoni, APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062). Alla fine della Lettera
scrive: “N.B. Le due note che precedono sono state aggiunte da me in Nuova Norcia,
Australia Occidentale, il dì 29 Ottobre del 1889” (Ib., f. 1062).
6 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
parte opposta ove ogni cosa era stata già ridotta in cenere, pose fine al
nostro pericolo, ecc ecc.”6.
Il testo delle “Memorie storiche” continua di seguito con queste
parole: “I selvaggi che in gran numero erano ivi presenti rimasero attoniti a
sì meraviglioso avvenimento. Guardando con rispetto e venerazione
l’immagine prodigiosa alcuni dicevano con gran semplicità e verità queste
parole «Jaco Uilar tenga cumbar! Baal penin, caia baal me kan; n-alla tonga
but» cioè «questa donna bianca capisce molto! essa lo fece, sì essa lo fece;
noi non sappiamo fare tali cose». In ringraziamento del celeste favore
ottenuto celebrammo nella mattina seguente una solenne messa votiva
alla madre di Dio alla quale anche i numerosi selvaggi assistettero. Dopo
questo celebre fatto ogni selvaggio forestiere che veniva alla nostra
missione era dai nostri informato a puntino dell’avvenuto; quindi lo
conducevano (p. 218) alla cappella onde fargli osservare quella donna
bianca che tanto sapeva e poteva fare, cosa che era a noi assai grata come
quella che ci offriva l’opportunità di istruirli nei misteri della nostra santa
Religione. Quali vantaggi abbia ciò portato, è più facile comprenderlo che
narrarlo. La cagione di sì straordinario incendio in sul principio ci venne
detto da alcuni selvaggi essere stata la caccia di un grosso sorcio rifugiatosi
nella cavità di un grande albero cui avevano dato fuoco, come usano fare in
simili casi onde obbligare il povero animale a sortirne. Ma dopo alcun
tempo seppi da altri, e con veracità, che non già la caccia del sorcio ne era
stata la cagione, ma bensì lo sdegno e la vendetta di quel selvaggio dalla cui
rabbia difendemmo la moglie. In fatti costui, rimasto nelle selve, mi mandò
poscia alcuni dei suoi onde conoscere da me se era, oppure no suo amico;
fattolo consapevole della mia indulgenza venne in persona a chiedermi
perdono, mostrandosi sinceramente pentito del suo iniquo operare. Che di
più dovevasi aspettare da un selvaggio? Io mi mostrai assai pago di questa
spontanea ed umile confessione e Munanga (tale era il suo nome) mi fu in
appresso di grande utilità nella missione”7.
In altra redazione R. Salvado scrive: “Eravamo un giorno occupati nei
tali lavori, quando osservammo nel bosco un gran fuoco, che prendendo
una linea di circa un miglio lunga, veniva da un forte vento spinto verso il
nostro campo ancor pieno di grano. Andammo con tutti i selvaggi che con
noi trovavansi, onde smorzare quel furioso elemento, ma questo essendo
6
Lettera di Salvado, Vescovo di Adriana al Card. Simeoni, Nuova Norcia 29 Ottobre
1889 (APF, SC Oceania 16, 1887-1889, f. 1062).
7
Memorie storiche, op. cit. pp. 216-218.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 7
divenuto troppo violento, ed avendoci bruciata la barba, le ciglia ed i
capelli, per cui osservando vani nostri umani sforzi, ricorremmo alla
protezione della madre dei missionarj Maria. Una bella ed assai divota
Imagine della Madonna Ssma che avevamo nel nostro povero altare fu
allora da noi presa, e con gran fede situata o meglio appoggiata al grano in
quell’angolo del campo che più da vicino era minacciato da quel terribile
elemento. Grande Iddio! Appena la Madre della Misericordia fu posta lì, il
vento istantaneamente cangiò di direzione, e rinvigorì di forza in modo
tale, che con pochissima fatica nostra in pochi minuti il devastatore nemico
fu spento. Per una sì speciale grazia ottenuta per la intercessione della
Regina degli Apostoli, cantammo alla Madonna nel giorno seguente una
solenne messa votiva, alla quale assistettero anche i numerosi selvaggi, che
con noi ritrovansi. Questi che erano stati testimonj oculari di si gran
prodigio, non sapendo in altro modo spiegare la loro straordinaria
meraviglia, dicevami nella loro semplicità queste parole, cioè «Bal Mekan;
N-alla tongabut; Jaco Ular tonga cum bar!» «(la Madonna) lo fece; noi non
sappiamo farlo, questa donna bianca capisce assai!». Quando poi veniva
alla nostra missione alcun selvaggio forastiere, gli narravamo il fatto
successo, e quindi lo conducevamo alla cappella onde fargli osservare
quella donna bianca che tanto poteva fare. Quali vantaggi abbia portato
alla nostra sacrosanta religione quel meraviglioso fatto, è più facile
comprenderlo che spiegarlo”8.
3. LE MEMORIE DI MONS. SERRA
Anche Mons. J. M. B. Serra (1811-1886), confratello di Salvado e
secondo vescovo di Perth9, ricorda quell’incendio: “Tra le altre molte prove
che abbiamo ricevute è stata una non piccola la sollecitudine colla quale
pochi giorni indietro più d’una cinquantina di essi uomini, femmine,
ragazzi, uniti a noi si sforzavano ad estinguere un fuoco che minacciava
divorar il nostro grano, monastero, e tutto il materiale della missione.
8
Memoria storica della Missione Benedettina nell’Australia Occidentale con risposta
alla protesta del Sig. Butler presentata da Mons. Salvado, in APF (Acta Sacrae
Congregationis de Propaganda Fide ab anno 1851), n. CXXI, f. 504.
9
Giuseppe M. Benedetto Serra è nato il 21 marzo 1811 a Martaro in Spagna. Il 23
dicembre 1828 ha fatto la professione nell’Ordine dei Benedettini. Nel 1846 è partito per
l’Australia a Nuova Norcia. L’11 giugno 1847 è stato nominato vescovo di Porto Vittoria in
Australia. Il 7 agosto 1849 è nominato vescovo di Daulia e poi vescovo di Perth.
8 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Quantunque sia obbligato a confessare che tutto il loro soccorso sarebbe
stato inutile, se non fosse venuto in nostro aiuto il più efficace dall’Alto. Il
vento, che forte assai soffiava, era noi nemico e la fiamma contro di noi
rapidamente spingeva. Essa era arrivata a sole poche yards distante dal
nostro campo quando da noi immersi nella massima costernazione si fece
ricorso alla Madre de’ missionarj. Noi l’abbiamo importunata più volte
nelle nostre afflizioni, e l’abbiamo incontrata sempre verso di noi la stessa.
Difatti appena l’Immagine della Consolatrice degli afflitti fu da noi collocata
nell’estremità del campo più vicina al devastatore elemento, il vento
istantaneamente cangiò in opposta direzione ed in cinque minuti una linea
di fuoco di più d’un miglio di largo alimentata da un erba secchissima alta
tre piedi si vide prodigiosamente estinta. I selvaggi stessi vi conobbero nel
fatto qualche cosa di straordinario”10.
Questo fatto è diventato di dominio pubblico, come si evince da
questa testimonianza: “The «White Lady». More buildings were erected,
including an orphanage for the native boys, and another for the girls; and
cottages for the native workers. A large stone chapel was also built, and
pride of place in the chapel was given to the «White Lady». The «White
Lady» is a painting by an unknown artist, of the Virgin and the Child. It was
given to Dom Salvado before his departure for W.A. by Father Pallotti,
founder of the Pallottine Missions. The «White Lady» holds a unique place
at New Norcia, for about her throughout the years have grown several
legends. One of the most well known of these is that of the time when the
mission was threatened by a bushfire. A strong wind was blowing the fire
towards the mission. All seemed lost. But Dom Salvado snatched the
painting from the wall and ran to the fire. He flung it in the oath of the
flames. Immediately, according to legend, the wind veered and New Norcia
was saved”11.
Riguardo alla venerazione dell’Immagine della Madonna, G. B. Serra
scrive il 28 maggio 1846, probabilmente prima del famoso incendio: “Che
domande non fanno su una delle immagini della B. Vergine che ci favorì
10
Piano di missioni per i selvaggi che nel Sinodo Diocesano Nursiense ebbe l’onore di
presentare a S. Ilma Monsig. Giovanni Brady Vescovo di Perth e Vic. Apost. dell’Australia
Occidentale, il R. P. D. Giuseppe Serra Vic. Generale di S. Illma, e Superiore de’ Benedettini
dell’Australia Occidentale, cfr. APF (Acta Sacrae Congregationis de Propaganda Fide
dell’anno 1851), n. 213, f. 401.
11
Centenary of New Norcia, Early Missionaries had many troubles, by GH in “The West
Australian”, Saturday, February 16 1946, p. 5.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 9
l’Abbate Pallotti, e che noi abbiamo sull’altare! Possa questa Madre de’
negri come de’ bianchi farci la grazia di poterci spiegare ben, ed allora il
frutto sarà grande; così speriamo”12. Sembra, quindi, che questa
testimonianza sia anteriore al rogo nel bosco.
4. RELAZIONE DEL PALLOTTI CON I BENEDETTINI DI NUOVA NORCIA
R. Salvado ha aggiunto le due note
che abbiamo riportato all’inizio di
questo testo in occasione del processo
di beatificazione di Vincenzo Pallotti,
ricordando che quel quadro della
Vergine fu donato dal Pallotti ai
missionari. La partecipazione di R.
Salvado al detto processo non si trova
nella Positio della Congregazione dei
Santi, ma è un documento stragiudiziale
di valore13; lo si vede dall’interesse del
Postulatore della Causa e di altri
documenti14.
12
Lettera di Serra, Superiore di N. Norcia al Segretario di Prop. Fide, da Mury-Mury, 28
maggio 1846 in APF (Acta Sacrae Congregationis de Propaganda Fide ab anno 1851), f.
369.
13
Cfr. R. Salvado, Deposizione stragiudiziale, fotocopia conservata nell’Archivio ISVPRoma (M/0830-12).
14
Per esempio, Don Raffaele Nenci, in una lettera al Postulatore della Causa, Don Carlo
Orlandi, del 17 febbraio 1869 scrisse: “Monsig. Salvado si trattenne più di un mese. Egli è
molto divoto del nostro Fondatore, e prima di andare in Australia alla sua missione
ricevette dal Servo di Dio una immagine della Madonna del Buon Consiglio. Una volta un
selvaggio tentava di uccidere la propria moglie, e questa si rifugiò alla casa dei Missionari,
dai quali fu rubata. Il selvaggio per vendetta mise fuoco alla erba che circondava la casa e
chiesa. Le fiamme crebbero a dismisura, vi era imminente pericolo che la casa e chiesa
rimassero incenerite. Presero la Madonna donata da Don Vincenzo. La presentarono
incontro al fuoco. Sembrava, ci disse, che dall’immagine partisse un vento che respingeva
le fiamme. Quanto più l’immagine si avvicinava, tanto il fuoco si allontanava, sicché in
breve tempo cessò ogni pericolo e più l’incendio senza cagione alcuna cessò. Per ciò
quell’immagine gli è assai cara (...)”, vedi trascrizione dell’originale della lettera di Raffaele
Nenci eseguita da G. Hettenkofer (Archivio ISVP-Roma, M/0830-12, p. 4).
10 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
È da tutti conosciuta la venerazione che Pallotti aveva verso la
Madonna: “La Madonnina che il santo teneva sempre sotto l’arco delle dita
e che egli dava a baciare a quanti gli si accostavano per baciargli la mano,
gliela aveva dipinta sull’avorio Domenico Cassarotti; quello stesso che gli
dipingeva su tela le tante altre immagini della Madonna del Buon Consiglio
ch’egli donava ai missionari con l’augurio: - Oh quanti miracoli farà la
Madonna! Ecco il gran missionario. Madonna mia, andate voi a convertire
quella gente. (...) A pagare il lavoro del Cassarotti ci pensava il cooperatore
di Don Vincenzo, Giovanni Gazzarini; il quale, fino alla morte, consacrò tutti
i sabati a raccogliere elemosine per questo scopo”15. Un altro biografo
scrive: “Dall’ora defunto pittore Domenico Cassarotti, che dipinse
sull’avorio la detta piccola immagine che il Servo di Dio seco portava,
faceva pure dipingere in tela la Madonna del Buon Consiglio, in piccolo
quadro di cent. 40 per 32 circa, comoda pei Missionari, ai quali la donava,
allorquando partivano per le parti estere; ed aveva eccitato a tal fine la
divozione ed il zelo di un suo buon penitente, certo Giovanni Gazzarini
Romano, morto il 28 Ottobre 1886, il quale, fino all’ultima sua malattia
raccoglieva in ogni Sabato limosine per far dipingere la detta Madonna del
Buon Consiglio, da spedirsi alle missioni estere”16.
La relazione di R. Salvado e G. B. Serra con Vincenzo Pallotti
probabilmente fu mediata tramite l’Abate di Santa Scolastica, Rev. P. Pietro
Casaretto (1810-1879), del quale Pallotti era direttore spirituale17. Riguardo
a questa relazione con Pallotti, il Casaretto scrive: “Nel 1846 (luglio) ottenni
dalla S. Congregazione di Propaganda Fide di fondare un seminario
monastico per le missioni estere nel Monastero di S. Giuliano, obbligandoci
ad allevare i giovani monaci nella primitiva osservanza della Regola del
nostro S. P. Benedetto, ed in pari tempo al ministero delle apostoliche
missioni. Chi mi incoraggiò ad intraprendere una tale santa opera fu il mio
buon direttore D. Vincenzo Pallotti che ebbi la disgrazia di perdere
15
Francesco Amoroso SAC, San Vincenzo Pallotti romano, Postulazione Generale della
Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 1962, pp. 262-263. Nella Casa Generalizia dei
Padri Pallottini a Roma si trova una copia della Madonna del Buon Consiglio, originale
probabilmente di Domenico Cassarotti.
16
Luigi Vaccari OSB, Compendio della vita del Ven. Servo di Dio Vincenzo Pallotti,
sacerdote romano fondatore della Pia Società della Missioni, Tipografia Tiberina di
Federico Setth, Roma 1888, p. 138.
17
Cfr. Francesco Amoroso SAC, San Vincenzo Pallotti romano, op. cit., pp. 194-195.
L’Abate Casaretto fonda la Congregazione di Subiaco (Congregazione Cassinese della
Primitiva Osservanza).
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 11
ultimamente a Roma”18. Scrive G. Martínez che alla fine del 1844, “si era
concluso il capitolo di Montecassino e il P. Casaretto si trovava a Roma. Qui
per caso si trovò con due monaci spagnoli, i padri Rudesindo Salvado e P.
Giuseppe Benito Serra, esiliati a Cava, dopo la soppressione della loro
Congregazione spagnola di san Benedetto a Valladolid. Il motivo della loro
presenza in Roma era il loro desiderio di partire per le missioni. Grande fu
la soddisfazione del P. Casaretto quando poté presentare i due benedettini
spagnoli al suo grande amico e direttore di coscienza, S. Vincenzo Pallotti.
Sicuramente non fu soltanto una breve presentazione di amici. Nella
concezione monastica del Casaretto, insieme all’idea della restaurazione
della primitiva osservanza, stava maturando altra idea vincolata all’antica
tradizione benedettina: le missioni. (...) Il principale confidente del P.
Casaretto a questo riguardo fu, senz’altro, D. Vincenzo”19.
Comunque, anche Mons. Serra è sollecitato a collaborare nella Causa
di Pallotti, sullo stesso argomento di Salvado. Infatti, Carlo Maria Orlandi
scrive il 25 luglio 1888 a Mons. Serra, vescovo di Daulia: “La prego dirmi
l’epoca in cui accadde a Perth Australia occidentale il prodigio dell’incendio
sedato per mezzo dell’immagine della Madonna, donata dal Ven. Pallotti, e
se questa immagine era della Madonna del Buon Consiglio e se fu riferito
negli Annali della Pia Opera della Propagazione della Fede, in quale anno,
che non potei trovare che nel 1846 l’epoca in cui giunsero i Missionari a
Perth. Nella sua Postulatoria per l’introduzione della Causa del Servo di Dio,
non si dà cenno di queste cose, ma solo dell’avvenuto prodigio!” 20.
Insomma, più vicino ai nostri giorni, l’Abate di Nuova Norcia, P.
Eugenio Pérez scrive al Generale dei Pallottini chiedendo informazioni sulla
relazione di Pallotti con i fondatori di Nuova Norcia e con la Madonna del
Buon Consiglio e tra le altre cose scrive: “I would be very grateful for any
detailed information you can supply of the activities of Fr., now St. Vincent
Pallotti in Rome during the years 1843 and 1848. I understand that he had
18
Joannes Hettenkofer PSM, Ven. Vincentius Pallotti et Congregatio Casinensis a
primaeva observantia, in Analecta Piae Societatis Missionum, vol. II (1921-1938), p. 281,
nota 2; cfr. anche Germán Martínez, La restauración monástica en Liguria: il Genovesato,
in “Studia Monastica”, 14, 1972, p. 392.
19
Germán Martínez, La restauración monástica en Liguria, op. cit., pp. 393-394; cfr.
anche san Vincenzo Pallotti, Lettere, vol. VII, a cura di Bruno Bayer SAC, Roma 2008, l. n.
1621, p. 129; cfr. anche Romanus Rios OSB, Blessed Vincent Pallotti and the Benedictines,
in Blessed Vincent Pallotti (Souvenir compiled by the Irish Province on the occasion of his
beatification and the centenary of his death), London 1950, pp. 33-37.
20
La trascrizione della lettera è conservata nell’Archivio ISVP - Roma (M/0830-4).
12 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
great devotion to Our Lady, and tryed to spread this devotion by
distributing pictures of her. Our founders, Fathers Serra and Salvado were
in Rome in 1845, and from there they came to Western Australia. They
brought with them a beautiful copy of Our Lady of Good Counsel, which we
keep as a dear treasure. It is a very good copy of Our Lady of Genazzano,
but we do not know the name of the artist. The picture was given to them
by Fr. Pallotti. We have no idea of the connexions our founders may have
had with St. Vincent Pallotti, and it is possible that there may be some
reference in your archives to his life, activities and acquaintances in Rome
during those years. Any information you are able to supply on these points
can be very valuable to us, who desire to propagate devotion to our Lady of
Good Counsel, installed lately as Patroness of the Diocese” 21.
Sono onorato di aver partecipato, umilmente, con questa
documentazione, a far memoria della Madonna di San Vincenzo, la Vergine
sempre missionaria, che attesta della dimensione missionaria del Santo, e
che fu protagonista della missione dei Benedettini in Australia nella
fondazione di Nuova Norcia, anche loro devoti di Maria, tanto da portarla
in quel Continente come un dono singolare22.
❏
21
Eugene Perez OSB, Lettera al Generale dei Padri Pallottini (27 aprile 1965),
conservata nell’Archivio ISVP - Roma (M/0830-6).
22
La presente documentazione, per motivi editoriali, non ha trovato posto nella
recente opera, cfr. Clara Orlandi - Jesús-Ángel Barreda, Rudesindo Salvado. Un missionario
fra gli aborigeni australiani. Le relazioni del 1865, 1882, 1900, Urbaniana University Press,
Città del Vaticano 2014. Ringrazio di cuore il direttore dell’Archivio dell’Istituto S. Vincenzo
Pallotti di Roma, P. Jan Kupka SAC, per avermi dato la possibilità di consultare il materiale.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 13
PALLOTTI OGGI
PENSIERI DAL REGISTRO
DEI VISITATORI AL MUSEO PALLOTTI
(gennaio – dicembre 2013)
Nel Museo Pallotti di Roma è esposto il libro intitolato “Albo dei visitatori
della Camera, della Cappella e del Museo dei ricordi di san Vincenzo
Pallotti, vol. VI, dal 1° marzo 2002" . I visitatori lasciano su questo libro
brevi annotazioni. Dal conteggio risulta che nell’anno 2013 sono state fatte
circa 280 annotazioni da persone provenienti da diversi Paesi del mondo.
Nella maggior parte dei casi queste annotazioni sono composte
dall’indicazione della data della visita, del luogo di provenienza e della
firma. A volte vengono aggiunti pensieri che esprimono la gioia di poter
visitare questi luoghi e l’ammirazione per la vita di san Vincenzo Pallotti,
chiedendo la sua intercessione nei bisogni personali e quelli della Chiesa e
del mondo intero. Qui di seguito ne riportiamo alcuni, cioè quelli che è stato
possibile decifrare, tralasciando – per rispetto – i riferimenti personali.
14 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
✎ Danke für den schönen Aufenthalt bei euch! Es war wirklich toll bei euch
Brüder (1 gennaio 2013).
✎ Dziękujemy za gościnność i okazaną życzliwość. Niech Bóg Wam
błogosławi! (1 gennaio 2013).
✎ Noi, le Suore dell’Apostolato Cattolico, pallottine dell’India siamo
venute qui il giorno 8 gennaio 2013. Chiediamo la grazia del Signore con
l’intercessione di san Vincenzo per ogni suora nostra anche per la missione
dell’India (8 gennaio 2013).
✎ Nell’anno 2013 noi Suore dell’India siamo venute per il Capitolo. Chiedo
a san Vincenzo Pallotti di benedirci tutte a portare avanti la nostra missione
in India (9 gennaio 2013).
✎ I am very happy to see saint Vincent Pallotti, the great saint pray for me
and my beloved oncle (gennaio 2013).
✎ Ti affidiamo le famiglie tutte, in particolare alcune. In modo speciale di
chiediamo la grazia di quello che tu puoi dare (gennaio 2013).
✎ Ti affidiamo la nostra comunità parrocchiale, san Vincenzo, intercedi per
noi. Comunità S. Maria Regina Pacis Ostia Lido (gennaio 2013).
✎ Dank sei Gott! Mit einem dankbaren und erfüllten Herzen fahre ich
heute wieder nach Deutschland zurück nach meinen Kurz-Exerzitien hier in
San Salvatore in Onda am Grab des Hl. Vinzenz Pallotti! Vergelt’s Gott für
die Gastfreundschaft hier, das Willkommensein! (25 gennaio 2013).
✎ Como è bom e agradável habitar os irmãs en harmonia. A este santo
neste lugar sagrado peco que intercede punto do Pai pra o crescimento da
Igreja si trada na diocese de (26 gennaio 2013).
✎ Z wdzięcznością za charyzmat św. Wincentego Pallottiego (26 gennaio
2013).
✎ Sinto-me muito feliz em poder conhecer tua casa querido amigo Pallotti.
Obrigada por todos os momentos ao teu lado. Contigo aprendi o
significado e a experiência do amor infinito. Sempre terás meu amor, afeto
e respeito (gennaio 2013).
✎ Agradeço aos Padres Palotinos essa lula oportunidade de conhecer e ver
los objetos da vida de são Vicente Pallotti (gennaio 2013).
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 15
✎ The charism of Vincent Pallotti lives on in his followers, apostles. We
have enjoyed the hospitality and love of this house which keeps the
remains of Vincent Pallotti, reminding them dearly of the path they are to
follow. We are proud to be associated with the Pallottines through Bishop
Henneman SAC, the Pallottine Sisters and Fathers (21 marzo 2013).
✎ Fr. Vincent bless our mission in Tanzania and our work in England (aprile
2013).
✎ Duch Pallottiego prowadzi nas już od 30 lat do Boga, dziś mogliśmy
podziękować w tym miejscu, w którym żył, pracował i kochał Boga i ludzi.
Niech prowadzi nas dalej! (17 aprile 2013).
✎ Dziękując za Eucharystię jubileuszową małżeństw z Rodziny Rodzin i za
spotkanie w gościnnym domu św. Wincentego Pallottiego, wdzięczni z
modlitwą (20 aprile 2013).
✎ Thank you for the wonderful visit to the house of my relative (26 aprile
2013).
✎ Ringrazio tutti coloro che mi hanno fatto conoscere san V. Pallotti, “mi
sento più ricca spiritualmente” (29 aprile 2013).
✎ Grazie, papà Pallotti per la pace e la serenità che ho goduto venendo da
te. Oggi è il 1 maggio, ti affido tutte le mie intenzioni rinchiuse nel cuore
per mezzo di Maria Santissima (1 maggio 2013).
✎ Grazie Signore per oggi, per tutto quello che mi hai donato (2 maggio
2013).
✎ Grazie per questa giornata in cui ho conosciuto questo grande santo.
San Vincenzo prega per la nostra conversione (2 maggio 2013).
✎ Je rends grâce à Dieu de m’avoir donné cette opportunité de visiter
cette communauté où il y a le corps du Saint Pallotti. Je lui demande de
proteger tous ces membres et de donner tant des jeunes pour servir la
sainte église. Merci à vous de la communauté (7 maggio 2013).
✎ Je remercie le Seigneur pour son oeuvre on collaborant avec ses saints,
il construit son Eglise. Merci Seigneur pour S.V. Pallotti et ses fils et filles (8
maggio 2013).
✎ Thank you! We are so blessed to be here (13 maggio 2013).
16 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
✎ Grazie di cuore, è stata una scoperta per noi (13 maggio 2013).
✎ Nous sommes enchanté par notre visite et la decouverte de cette
communauté et la vie de St. Vincent Pallotti. Merci aussi pour le beau
séjour à Rome, avec un si beau group (13 maggio 2014).
✎ This is the first time I visited the house of St. Pallotti. It was a very
personal enriched experience for me as a lay missionary (21 maggio 2013).
✎ Per tua grande intercessione ottienici di crescere nello spirito della
nuova evangelizzazione, corresponsabili nella Chiesa (21 maggio 2013).
✎ Hoy, cuatro de junio, mi emoción es increible al llegar a san Salvatore in
Oda y ver a san Vicente Pallotti, sus pertenencias... que por su intercesión
pueda transmitir sus enseñanzas a mi comunidad de Castelar (4 giugno
2013).
✎ Que le feu de l’Esprit Saint nous habite pour annoncer le salut comme il
l’a fait avec St. Vincent Pallotti (giugno 2013).
✎ Con la alegría de la comunión en la Iglesia, y siempre unida en la oración
desde el Corazón de Jesús y de María (7 giugno 2013).
✎ A graça pela visita as reliquias de são Vicente Pallotti (12 giugno 2013).
✎ 1963-2013. Damals und heute dabei. Danke für dieses Geschenk! (13
giugno 2013).
✎ Très heureux de faire la connaissance du Fondateur (4 luglio 2013).
✎ Je rend grace à Dieu por le don qu’Il a offert à l’Eglise en lui donnant
Vincent Pallotti comme un prophète. Qu’il benisse cette Congégation que
lui-meme a fondé (luglio 2013).
✎ Je suis heureuse de découvrir, de voir, que la Vierge (l’image) de Marie
que J’ai utilisé pour mes voeux vient de votre Saint Fondateur. Dieu soit
loué pour ce qu’il continue de faire pour l’Eglise. Que le Seigneur bénit
votre mission (13 luglio 2013).
✎ Gracias, Vicente, por ser tan receptivo a la voluntad del Eterno Padre, y
ser para nosotros inspiración en el apostolado (15 luglio 2013).
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 17
✎ Obrigada, meu Deus, por mais esse encontro con meu Pai Vicente.
Obrigado! Da-me a graça de te amar e amar ... un pouquinho come ele
amou (5 agosto 2013).
✎ Obrigada pela acolhida, para min foi un presente estar aqui (5 agosto
2013).
✎ Fue muy importante conocer la historia de san Vicente Pallotti. Gracias
PP. Por ser tan amables, por mostrarnos el museo. Dios y Ma. Ssma los
bendiga, unidos por el apostolado (23 agosto 2013).
✎ Merci pour ce magnifique temoignage de l’Amour du Père. En Union de
prières (1 settembre 2013).
✎ Saint Vincent Pallotti et sa Congrégation me touchent beuacoup d’une
communauté priante et l’action au service de leurs frères (1 settembre
2013).
✎ Bardzo dziękuję za dar nawiedzenia tego wyjątkowego miejsca, z
którego promieniuje pobożność, prostota i wielkość Człowieka, który w
tych pomieszczeniach umacniał się w wierze i świętości. Dziękuję za to
piękne, duchowe spotkanie ze św. Wincentym Pallottim (1 settembre
2013).
✎ 39 Pilger, die mit dem Fahrrad 1.300 Km nach Rom gefahren sind (3
settembre 2013).
✎ Św. Wincenty Pallotti - bardzo nam dzisiaj twoja osoba i twoje dzieło,
prawda i miłość - imponuje. Módl się za nami i nam pomagaj (14 settembre
2013).
✎ Thank you all for giving us the opportunity to know and appreciate the
life of our founder. Thank once again for your hospitality. I personally
amaze with the things that our founder did for us (18 settembre 2013).
✎ Thank you for a wonderful, privileged visit to your founder St. Vincent
Pallotti (19 settembre 2013).
✎ Obrigada são Vicente Pallotti por todos as benções e proteção (20
settembre 2013).
✎ It was a real experience to be with the founder, a holy man. An inspiring
and spiritual visit (21 settembre 2013).
18 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
✎ Heureux de rendre visite à ce lieu plein de signification pour moi
pallottin. Que ce lieu puisse demeurer un tremplin pour la suite du
fondateur et du salut de nos âmes (26 settembre 2013).
✎ Je suis heureux de rendre visite à cette maison génêralice où mon saint
fondateur se repose. Que ce lieu demeure pour moi un signe, une vivante
experience, un amour profond de notre Seigneur Jesus Christ pour tous le
Pallottins du monde entier (26 settembre 2013).
✎ Merci aux prêtres pallottins d’accuellir les elèves et les enseignants du
college St. Stanislas d’Osny (France). Endroit qui nous plonge au coeur de
nos racines et nous renforce dans nos convictions (settembre 2013).
✎ Cela a été une agréable surprise de decouvrir ce lieu de vie de S. Vincent
Pallotti (settembre 2013).
✎ St. Vincent Pallotti vivait modestement mais sa chambre était très jolie
(settembre 2013).
✎ It was my dream to visit Rome, Generalate to see Holy Father Vincent.
Today ita has came to reality. Thank God (4 ottobre 2013).
✎ ... manufiesta su alegria de haber podido conocer el lugar santo donde
vivió san Vicente Pallotti. Quedo sorprendida de su humilidad y santidad de
vida. Dios gracias por tener en la diocesi sacerdotes que siguen su ejemplo
(5 ottobre 2013).
✎ Questa è la prima volta, ma penso che non sia l’ultima. Spero che questa
casa sia sempre un luogo pieno di vita e di pace e anche una luce che aiuta
tutti gli uomini ad avvicinarsi a Dio e vivere il regno sulla terra (ottobre
2013).
✎ Hl. Vinzenz Pallotti, wir bitten Dich, dass alle katholische
Gemeinschaften zusammenwirken, dass Gottesreich in dieser Welt
verwirklicht wird (5 novembre 2013).
✎ It was a wonderful experience and a grateful moment visiting this
community to know about the great saint. May God almighty guide all the
members of this community and may St. Vincent Pallotti intercede for us so
that we live lives worthy of our vocations (16 novembre 2013).
✎ Indeed it is a wonderful experience for me to come second time here. I
love St. Vincent Pallotti. He reminds me to be holy as he is a holy priest.
Thank you (16 novembre 2013).
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 19
✎ Que Dieu bénisse cette maison (24 novembre 2013).
✎ In questo giorno di chiusura dell’anno della fede, noi Suore Pallottine
(Villa del Rosario), nella festa del Cristo Re, abbiamo fatto un pellegrinaggio
da S. Pietro a questa casa, per chiedere più fervore della nostra fede (24
novembre 2013).
✎ A un mes del nacimiento de Cristo, nuestro Señor y Redentor, he
visitado este lugar de fé. Un diocesano santo, san Vicente Pallotti, sea
también camino de santidad para mi vida sacerdotal. Piso a Dios su
benedición para esta familia (25 novembre 2013).
✎ Siamo venute con tanta emozione per rivedere i luoghi dove ha vissuto
S. Vincenzo (7 dicembre 2013).
✎ Content de cette visite et rempli de joie de poser mes pieds où S.
Vincent Pallotti a vécu Je demande au Seigneur de bénir cette Société qu’il
a fondée (8 dicembre 2013).
✎ Ringrazio il Signore che oggi mi ha fatto conoscere di più il carissimo san
Vincenzo Pallotti: a lui raccomando tutta la Chiesa e in particolare
l’apostolato dei Pallottini, specialmente nella mia terra cilena (dicembre
2013).
✎ Thank you so much for being so welcoming! I am inspired by the life of
St. Vincent Pallotti. God bless you all (15 dicembre 2013).
✎ I had such a wonderful time at mass today, and really enjoyed the
fellowship. God bless you all for being such wonderful and welcoming
people. I will remember this visit and to continue to be inspired by St.
Vincent Pallotti (15 dicembre 2013).
✎ Welcoming and lovely church with a beautiful, rich history. This church
and its people will be in my prayers (15 dicembre 2013).
✎ Wielkie dzięki za umożliwienie obejrzenia tak cennych pamiątek (28
dicembre 2013).
❏
20 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
STUDIO E FORMAZIONE
SAN VINCENZO PALLOTTI
E LA FORMAZIONE DELLE DONNE LAICHE
Donna Orsuto
Pontificia Università Gregoriana
Roma, 9 ottobre 2014
INTRODUZIONE
La possibilità di pregare insieme in questa chiesa del SS. Salvatore in
Onda nella quale – sotto l’altare maggiore – riposa il corpo di san Vincenzo
Pallotti e si trova anche la tomba di Elisabetta Sanna, è veramente una
grazia. Da molti anni ammiro san Vincenzo Pallotti. Il mio primo incontro
con la sua figura e i suoi scritti si deve a Séamus Freeman SAC, allora
Rettore Generale. Ho avuto inoltre occasione di accompagnare alcuni
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 21
studenti Pallottini alla Pontificia Università Gregoriana e proprio grazie a
loro ho potuto conoscere un po’ meglio la vita e la spiritualità di san
Vincenzo Pallotti.
Cercherò quindi di fare del mio meglio nel presentare il tema
affidatomi: san Vincenzo Pallotti e la formazione delle donne laiche. Si
tratta di un tema – a mio parere – importante ed attuale che, nel presente
intervento, intendo articolare in tre parti.
La prima parte presenterà la situazione di oggi evidenziando i motivi
per cui questo tema è di grande attualità. La seconda parte, invece, sarà
dedicata al periodo nel quale visse ed operò san Vincenzo Pallotti
attraverso la specifica lente delle seguenti tre domande: 1. Chi erano
alcune delle donne che furono “formate” da san Vincenzo Pallotti? 2. Che
tipo di relazione esisteva fra queste donne e san Vincenzo Pallotti? 3.
“Come” furono formate da lui? In questa seconda parte, lo sguardo sarà
quindi rivolto al passato. Nella terza parte, infine, si cercherà di rispondere
alle domande: cosa possiamo imparare dunque dal modo in cui san
Vincenzo Pallotti formò delle donne laiche? Cosa potrebbe dire san
Vincenzo Pallotti alla Famiglia pallottina oggi? In tal modo si tenterà di
individuare quelle modalità di vita che all’interno della Chiesa aiutano a
promuovere un senso di cooperazione e collaborazione vero e sano fra
uomini e donne, un senso di cooperazione e collaborazione che sia allo
stesso tempo un mezzo di rafforzamento della Chiesa stessa ed un servizio
al mondo.
1. ATTUALITÀ DEL TEMA NELLA SITUAZIONE PRESENTE
Perché il tema della formazione delle donne è così rilevante oggi?
Papa Francesco sottolinea – nei suoi discorsi – l’urgente necessità sia per i
laici in generale, che per le donne in particolare, di partecipare attivamente
alla missione della Chiesa. Egli mostra così una vera ed autentica
preoccupazione che si sviluppi e diventi reale la corresponsabilità dei laici
nella missione della Chiesa. Già il suo predecessore Benedetto XVI aveva
affermato che abbiamo bisogno di “un cambiamento di mentalità
riguardante particolarmente i laici, passando da considerarli
«collaboratori» del clero a riconoscerli realmente «corresponsabili»
dell’essere e dell’agire della Chiesa, favorendo il consolidarsi di un laicato
22 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
maturo ed impegnato”1. Allo stesso modo Papa Francesco incoraggia sia le
donne che gli uomini laici ad abbracciare pienamente la loro chiamata a
prendere parte attiva alla missione della Chiesa pur riconoscendo
l’esistenza di ostacoli a tale partecipazione. Nell’esortazione Evangelii
gaudium, ad esempio, Papa Francesco presenta a tale riguardo due grandi
sfide poste al laicato: la mancanza di formazione e, qualche volta, in alcune
parti del mondo, un “clericalismo eccessivo”2.
La mancanza di formazione tra i laici, donne incluse, è un problema
reale e grave, per nulla secondario, poiché senza formazione essi sono privi
delle necessarie competenze per assumere piena responsabilità nella
Chiesa e nel mondo. Altrettanto ostacolante poiché impedisce la creazione
di un adeguato e sufficiente spazio per i laici affinché essi possano parlare
ed agire, è, come riconosce Papa Francesco, un eccessivo clericalismo tra i
sacerdoti esistente talvolta nelle Chiese particolari. Queste due criticità (la
mancanza di formazione ed un clericalismo eccessivo) possono scoraggiare
o frenare la piena partecipazione dei laici alla Chiesa e alla sua missione nel
mondo.
Allo stesso tempo, parlando specificamente delle donne, in varie
occasioni Papa Francesco ha espresso il desiderio che le donne siano più
attive nella Chiesa. Parlando ai vescovi del Brasile delle sfide della Chiesa
nel loro Paese, ha detto: “Non riduciamo l’impegno delle donne nella
Chiesa, bensì promuoviamo il loro ruolo attivo nella comunità ecclesiale”3.
Recentemente egli ha dedicato a tale tema due paragrafi significativi
nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium: “La Chiesa riconosce
l’indispensabile apporto della donna nella società, con una sensibilità,
un’intuizione e certe capacità peculiari che sono solitamente più proprie
delle donne che degli uomini. Ad esempio, la speciale attenzione femminile
verso gli altri, che si esprime in modo particolare, anche se non esclusivo,
1
Benedetto XVI, I laici nella Chiesa dalla collaborazione alla corresponsabilità.
Apertura del Convegno ecclesiale della diocesi di Roma nella basilica di san
Giovanni in Laterano (26 maggio 2009), in Insegnamenti di Benedetto XVI, V,1 2009 (gennaio-giugno), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010, pp.
903-904.
2
Cfr. Papa Francesco, Esortazione apostolica “Evangelii gaudium”
sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013), Libreria Editrice
Vaticana, Città del Vaticano 2013, pp. 264 (= EG), qui EG, n. 102, pp. 95-96.
3
Papa Francesco, Discorso durante l’incontro con l’Episcopato brasiliano (Rio
de Janeiro, 27 luglio 2013), n. 4.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 23
nella maternità. Vedo con piacere come molte donne condividono
responsabilità pastorali insieme con i sacerdoti, danno il loro contributo
per l’accompagnamento di persone, di famiglie o di gruppi ed offrono
nuovi apporti alla riflessione teologica. Ma c’è ancora bisogno di allargare
gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa” 4.
I due punti sopraindicati ci conducono a san Vincenzo Pallotti ed alla
sua testimonianza profetica su come superare entrambi gli ostacoli. Egli
infatti mostra una via da seguire basata su una visione della Chiesa che
evita il clericalismo e promuove la formazione dei laici, compresa la
formazione delle donne laiche. Così si passa alla seconda parte, cioè a san
Vincenzo Pallotti e alla sua formazione delle donne laiche.
2. SAN VINCENZO PALLOTTI E LE DONNE LAICHE
In questa seconda parte si vuole mostrare più da vicino il rapporto
formativo esistente tra san Vincenzo Pallotti ed alcune donne laiche. Si può
imparare molto su san Vincenzo Pallotti ed il suo rapporto con le donne
proprio attraverso le sue azioni. Come trattava le donne? Come collaborava
con esse? La risposta a queste domande è rinvenibile soprattutto in alcune
lettere dello stesso Vincenzo Pallotti. Bruno Bayer SAC, nella sua
introduzione al secondo volume delle Lettere, dice che per conoscere
veramente un santo, occorre leggere le sue lettere. A tale proposito egli
cita uno scrittore francese, Guillaume Pouget (1847-1933), lazzarista, il
quale affermava che “I santi non erano contorti, come noi li pensiamo
talora. Erano anche molto liberi ed indipendenti. Il miglior modo per
conoscerli è leggere le loro lettere”5.
Stanisław Stawicki SAC in un suo contributo si pone la domanda sulla
presenza delle donne nel contesto delle attività apostoliche del Pallotti,
soprattutto in risposta ad alcuni “miti o credenze” ormai cristallizzate che
lo vorrebbero distante da esse. La sua risposta, chiamando a testimonianza
Pallotti stesso e con i documenti alla mano, non può che essere negativa6.
4
EG, n. 103.
San Vincenzo Pallotti, Lettere, a cura di Bruno Bayer SAC, Curia Generalizia
della Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 1995-2010, voll. I-VIII (= OCL), qui
OCL II, p. VII.
6
Stanisław Stawicki SAC scrive: “È ancora diffusa nel mondo pallottino,
specialmente maschile, l’idea che Pallotti tenesse a distanza le donne. È davvero
così? Pallotti non ha certamente bisogno di essere difeso, ma semmai compreso,
5
24 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Le donne laiche furono coinvolte sin dall’inizio nell’Unione dell’Apostolato
Cattolico, fondata da Vincenzo Pallotti nel 1835. È vero che il primo elenco
di nomi comprendeva solo sedici uomini, cioè il Pallotti, tredici altri
sacerdoti e due uomini laici. Questo documento però fa riferimento al
comitato organizzatore, secondo il contesto storico-sociale.
La realtà è che vi erano donne coinvolte sin dall’inizio. A riprova i
documenti dello stesso Pallotti mostrano numerose volte la significativa
rilevanza data alla partecipazione delle donne nell’Opera del Pallotti –
come spiega anche Jan Korycki SAC7. Vincenzo Pallotti, nella lettera del 10
marzo 1840, indirizzata al Ministro Generale dei Francescani, parla
espressamente di “fedeli dell’uno e dell’altro sesso che appartengono alla
detta pia Società”8.
Chi erano alcune delle donne laiche che tenevano rapporti con san
Vincenzo Pallotti? Tra l’aristocrazia romana, egli aveva contatti con la
marchesa Emilia Longhi (1811-1888), una donna sposata nel 1831 con il
marchese Gaetano Longhi (1810-1862), con cui Pallotti corrispondeva
regolarmente. Il 12 gennaio 1841 il Pallotti scrive alla marchesa Longhi:
“Eccellenza, profitto della sua carità, e dello zelo di Vostra Eccellenza.
Sarebbe necessario che domani mattina tre ore prima del mezzogiorno si
degnasse mandare la Carrozza a prendere il Vescovo Armeno per celebrare
il Pontificale. Abita presso e propriamente accanto alla chiesa di S.
Giuseppe a Capo le Case. Sicuro della grazia le auguro che Iddio sia la
Mercede della sua Carità”9. Secondo il registro della Pia Casa di Carità di
Roma, la marchesa Emilia era anche madrina di cresima di una delle
ragazze10.
Il Pallotti aveva anche contatti con due membri della famiglia
Borghese: Adele Maria Borghese e Guendalina Borghese. La principessa
e compreso nel contesto del suo tempo. Infatti, le donne erano preziose
collaboratrici dell’Unione dell’Apostolato Cattolico” in Id., La collaborazione fra i
sacerdoti, le persone consacrate e i fedeli laici secondo la visione del Pallotti, in
“Apostolato Universale”. Rivista semestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno
XII, n. 24/2010, Roma 2010, p. 60.
7
Cfr. Jan Korycki SAC, Vincenzo Pallotti e i suoi amici santi, in “Apostolato
Universale”. Continuità e sviluppo, anno IV, n. 8/2002, Roma 2002, p. 104.
8
OCL III, l. 654 (I), p. 198.
9
OCL III, l. 731, pp. 303-304.
10
Per la nota biografica della marchesa Emilia Longhi, cfr. OCL III, p. 406.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 25
Adele (o Adelaide) Maria Borghese (1793-1877)11 lo ammirava moltissimo12
ed a lei, dal 1838 al 1849, il Pallotti scrisse ben quindici lettere che ne
mostrano chiaramente il sostegno alla sua opera. Guendalina (o
Guendelina Talbot di Shrewsbury) Borghese (1817-1840)13 era una grande
benefattrice della Pia Casa di Carità e dagli archivi emerge il suo contributo
economico con il quale sostenne le opere di carità del Pallotti.
Non solo i rappresentanti della nobiltà, ma anche le vedove – messi
da parte i loro problemi – collaboravano con Pallotti. Antonia Bronzini
(1764-1838), donna laica, collaborò con san Vincenzo nelle attività
apostoliche e caritative promosse dall’Unione dell’Apostolato Cattolico. Il 3
febbraio 1782 Antonia sposò il chirurgo Filippo Demma ed accanto a lui
visse una vita di benessere. Tuttavia, dopo la morte del marito, la sua vita
mutò in modo radicale: dovette infatti cambiare spesso abitazione poiché
lavorava come domestica e governante in varie famiglie romane. Infine,
visse per quindici anni in via del Governo Vecchio 48, molto vicino a quella
via del Pellegrino 130, prossima alla casa di Vincenzo Pallotti. La Signora
11
La principessa Adele Maria Borghese, nata a Parigi, figlia del Conte
Alessandro de la Rochefoucauld, sposò nel 1809 Francesco Borghese (1776-1839)
il cui fratello Camillo (1775-1832) aveva sposato Paolina Bonaparte, vedova
Leclerc, sorella di Napoleone. La Principessa Adele ebbe una figlia, Maria Adele, e
tre figli Marco Antonio (1814-1886), Camillo (1816-1902) e Scipione (1823-1892).
Marco Antonio sposò Guendalina Talbot di Shrewsbury (1817-1840) e, in un
secondo matrimonio, Teresa Luisa de la Rochefoucauld (1823-1894), per la nota
biografica cfr. OCL III, p. 395.
12
Riguardo alla venerazione della principessa Adele Borghese per Vincenzo
Pallotti, il cardinale Luigi Lambruschini disse nella sua Deposizione al Processo
Ordinario: “La pia Principessa Borghese (...) manifestandomi ultroneamente la
gran venerazione che professava al Servo di Dio (...). Io dissi allora alla buona
Principessa che non guastasse la causa [di beatificazione] con fare atto di culto, o
venerazione pubblica, ma la Principessa tosto mi replicò, che questa sua
venerazione era tutta interna, senza alcuna esteriorità pubblica”, in Romana
beatificationis et canonizationis servi Dei Vincentii Pallotti (...) Poistio super
introductione causae, Ex Officina Libraria Bernardi Morini, Romae 1886, p. 453 (de
fama sanctitatis in vita et post obitum).
13
Guendalina Caterina Talbot, figlia del Conte di Shrewsbury, nata a Londra il 3
dicembre 1817, sposò nel 1835 Marco Antonio Borghese, Principe di Sulmona
(dopo la battaglia di Pavia, Sulmona fu donata da Carlo V al Viceré di Napoli col
titolo principesco e nel 1616 fu venduta ai Borghese), per la nota biografica cfr.
OCL II, p. 311.
26 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Antonia – come era conosciuta da Pallotti – contribuì molto all’educazione
delle ragazze povere.
È interessante notare come già nel 1805 la Signora Antonia venga
menzionata quale “collaboratrice ad un’opera di protezione per la gioventù
femminile in piazza di S. Egidio n. 7 in Trastevere” (anche oggi, nella stessa
piazza, ha sede la comunità di Sant’Egidio la quale vive medesime
preoccupazioni per i poveri). Nel 1815 la Bronzini risulta registrata come
“maestra” e negli anni seguenti ospitò nella sua abitazione alcune ragazze
in difficoltà14. Di lei Pallotti scrisse che la pia donna Signora Antonia
Bronzini si dedicava con grande passione alle povere ragazze, che si
trovano esposte a tanti pericoli, “già da varii anni prima in un sito, poi
nell’indicato Ospizio (dei Greci Melchiti) aveva pur formato una casa di
educazione”15. Da ciò risulta che il Pallotti conosceva l’apostolato
esercitato dalla signora Antonia e, forse, la aiutava nella manutenzione
della casa di educazione.
Era evidentemente una donna affidabile e competente come
evidenzia il fatto che di fronte alle problematiche sorte intorno alla casa
per le ragazze che la pia Società dell’Apostolato Cattolico aveva preso in
affitto tra le proprietà della basilica di S. Maria Maggiore, Vincenzo Pallotti
abbia pensato di ricorrere a lei. Pallotti scrisse infatti: “Dopo tal fatto la pia
Società non solo non abbandonò impresa sì santa, ma raccolte altre povere
ragazze, pure bisognose di asilo (...) furono provvisoriamente collocate nel
Locale detto l’ospizio dei Greci Melchiti nello Stradone di S. Giovanni (...).
Intanto la pia Società per le spese occorrenti per le sue alunne passava
nelle mani della detta Signora Antonia paoli trenta mensili per cadauna”16.
Altra collaboratrice del Pallotti fu Elisabetta Cozzoli (1793-1873). La
Cozzoli aveva sposato Vincenzo Ribera (1768-1828) nel 1810 e aveva otto
figli. Tre anni dopo la morte del marito, sposò Corrado De Candia. Venne
dunque a Roma nel 1838 e qui incontrò Vincenzo Pallotti. Fu un incontro
provvidenziale, poiché proprio in quel periodo il Pallotti stava cercando
collaboratrici che lo aiutassero ad aprire a Roma la Pia Casa di Carità per
ragazze orfane. Fu nominata come “Superiora” di questo istituto nel corso
14
La documentazione storica del Vicariato di Roma conferma che nel 1833 la
signora Antonia Bronzini era direttrice della nuova casa di educazione a via delle
Quattro Fontane n. 159.
15
OOCC VI, p. 250.
16
OOCC VI, pp. 249-250.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 27
di una cerimonia formale tenutasi il 4 giugno 1838, domenica di
Pentecoste. Durante tale cerimonia Vincenzo Pallotti fece “la consegna
formale di tutte le Ragazze, che erano ventisette di numero alla Superiora
(Elisabetta Cozzoli) che, già vestita del S. Abito del Terz’Ordine di san
Francesco, con amore e tenerezza di madre tutte le accolse” 17. Una
seconda casa fu acquistata nel 1839 presso la Salita di S. Onofrio 49, e
ospitava 23 ragazze e due maestre. Dopo un breve periodo come
superiora, Elisabetta si dimise per motivi di salute e andò a Molfetta.
Vincenzo Pallotti scrisse due lettere ad Elisabetta Cozzoli. La prima, in
data 12 luglio 1839, venne redatta durante il suo soggiorno presso l’Eremo
di Camaldoli18. Di questa lettera, vorrei sottolineare tre punti:
I) Pallotti inizia questa lettera, indirizzata alla “Dilettissima in Gesù
Crocefisso”, con un’idea proveniente dagli scritti di S. Giovanni della Croce:
“Per arrivare a ciò che tu ora non godi, hai da passare per dove non ti
piace”19. Così per arrivare alla perfetta unione in Dio e con Dio abbiamo da
passare per frequenti separazioni. La frase esatta in Giovanni della Croce è:
“per ottenere ciò che non possiedi, è necessario che passi per quel che non
hai”20. Pallotti sembra qui rispondere ad una domanda della stessa
Elisabetta Cozzoli circa l’assenza di un’esperienza della presenza di Dio. Egli
la rassicura: “Quanto godo che nella privazione, di cui mi parlate, vi siate di
poi rivolta a Dio! Cercate Dio in tutte le cose e sempre e Lo troverete” 21.
Quindi il primo messaggio di questa lettera è di distacco e di libertà. Il
progresso nella vita spirituale significa “lasciarsi andare”, a volte anche
lasciandosi andare alla ricerca di un’esperienza di Dio. Spesso questi
momenti di oscurità sopravvengono proprio quando siamo più vicini a Dio.
17
OOCC VI, p. 252; cfr. anche Maria Battistina Nori, La Congregazione delle
Suore dell’Apostolato Cattolico, Marietti, Casale 1980, pp. 16-19.
18
Cfr. OCL III, l. n. 559a, pp. 42-43.
19
OCL III, l. n. 559a, p. 42. Riguardo a questa frase l’editore dà il seguente
riferimento nella nota n. 2: san Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo I,
cap. XIII, p. 9. Nell’edizione di Roma, 1940 a cura di P. Nazareno dell’Addolorata
OCD, si legge: “5. Per giungere a ciò che non godi, devi passar per dove non ti
aggrada”.
20
OCL III, l. n. 559a, p. 42. Nella nota 3 l’editore spiega che questa frase
sembra essere un adattamento del Pallotti, ma in qualche modo ispirata dai
pensieri di san Giovanni della Croce.
21
OCL III, l. n. 559a, p. 42.
28 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
II) Compare una bellissima enfasi sulla preghiera reciproca. Il Pallotti
scrive: “Vi tengo sempre immersa nel Calice sagrosanto, e pur vi tengo
racchiusa con tutti i vostri bisogni, e della Comunità nel sagro Cuore di
Gesù”. Alla fine della lettera chiede a lei e a quelli che sono con lei: “Non
cessate di pregare per me, e di fare pregare dalla Comunità nostra”22.
III) Rispondendo ad una nota personale nella quale sembra che
Elisabetta si lamenti di alcune cose che vanno male, specialmente relative
all’alto numero di ragazze presenti presso la Pia Casa di Carità – motivo di
grande preoccupazione – Pallotti la incoraggia a fidarsi della Divina
Provvidenza: “mettiamo tutto in Dio, e abbiamo Fede che tutto verrà in
bene, poiché sempre abbiamo veduto che a forza di cose contrarie
troviamo l’opera di Dio”23.
La seconda lettera è più di natura pratica e mostra la fiducia che
Pallotti riponeva in Elisabetta Cozzoli quando scrive che “dietro quanto mi
dice, ho detto che mi si comunichino tutte le carte e documenti necessari
per l’acquisito della Casa”24. Poi si concentra sulla situazione di due giovani
donne in stato di bisogno. La lettera termina con una richiesta e promessa
di preghiera. Ancora una volta è la preghiera reciproca ad abbracciare la
loro relazione.
Pallotti era capace di raggiungere anche donne semplici come
testimonia la sua relazione con Elisabetta Sanna25. Per diversi anni fu il suo
direttore spirituale, tuttavia, poiché non abbiamo lettere da Pallotti ad
Elisabetta, essendo quest’ultima analfabeta, e poiché non abbiamo
abbastanza tempo per entrare nei dettagli in questa breve conferenza,
volevo semplicemente limitarmi a citare il suo nome, essendo qui, in
questo luogo, sepolta.
Un’altra donna, spiritualmente vicina a Vincenzo Pallotti, era la beata
Anna Maria Taigi (1769-1837). Nata a Siena, a sei anni si trasferì a Roma
con la famiglia. A venti anni si sposò e dal matrimonio nacquero sette figli.
La sua vita fu caratterizzata dalla preghiera mistica e dalla carità. Pallotti la
22
OCL III, l. n. 559a, p. 42 e p. 43.
OCL III, l. n. 559a, p. 43.
24
OCL III, l. n. 733, p. 306.
25
Jan Korycki SAC, Cause di beatificazione dei membri dell’Unione
dell’Apostolato Cattolico, in Autori vari Sulle orme di san Vincenzo Pallotti,
fondatore dell’Unione dell’Apostolato Cattolico, UAC, Roma 2004, pp. 128-131.
23
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 29
nominò “segretaria plenipotenziaria dell’Apostolato Cattolico presso la
Santissima Trinità”26.
Come ultima donna si vuole nominare Marianna Allemand (179727
1862) che fu formata dal Pallotti e con lui condivise molti dei suoi
apostolati. Come una delle prime donne iscritte all’Unione dell’Apostolato
Cattolico insieme ad Elisabetta Sanna, Marianna dedicò la sua vita alla cura
dei poveri e degli orfani. Qual era il suo background e come conobbe
Pallotti?
Pallotti che era vicino a tutta la famiglia Allemand, che abitava nei
pressi di santa Maria sopra Minerva, era particolarmente vicino a due dei
fratelli di Marianna, Giovanni e Filippo. Quando Giovanni morì nel 1835,
Marianna lo sostituì nel suo ruolo e cominciò ad aiutare Pallotti con vari
progetti.
Particolarmente eloquente è la lettera che Pallotti scrisse a Marianna
Allemand il 12 maggio 1836. È quasi una finestra sul rapporto esistente tra i
due. Questa lettera mostra la loro collaborazione e la fiducia di Pallotti in
lei. Egli scrive: “Ho ricevuto lo scudo, le immagini e la berretta. Dio sia la
sua mercede grande assai. Per risolvere circa la casa di refugio, o asilo per
le pericolanti venni martedì, mi trattenni, non la trovai. Spero tornare. Da
ciò si vede che debbo sospendere l’inviare persona per assisterla. Preghi
per un affare sommamente importante che forse si risolve questa sera.
Preghi e faccia pregare. Sia pronta a tutto il bene possibile, diffidi di se, sia
tutta fiducia in Dio. Il Padre la fortifichi con la sua potenza, il Figliuolo la
illumini con la sua sapienza, lo Spirito Santo la santifichi con la sua carità. La
Sposa dello Spirito Santo preghi e interceda per tutti, etc. Preghi e faccia
pregare per me, mio padre e fratelli”28.
La lettera mostra chiaramente il ruolo spirituale e pragmatico che
Marianna Allemand, membro attivo dell’Unione, ricopriva nei progetti della
stessa. Non si trattava di un ruolo semplicemente esecutorio, ma anche
decisionale. Sembrerebbe infatti che a lei fosse affidata la selezione e
l’accettazione delle donne in seno all’Unione, come risulta dalla lettera del
12 maggio 1836 in cui Pallotti scrive: “Ne cerchi in buon numero delle più
26
Jan Korycki SAC, Vincenzo Pallotti e i suoi amici santi, op. cit., p. 98.
Per la nota biografica su Marianna Allemand, cfr. OCL II, pp. 308-309.
28
OCL II, l. n. 375, p. 113.
27
30 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
idonee”29 – ovviamente sta facendo riferimento all’Unione dell’Apostolato
Cattolico.
Analogo coinvolgimento si verifica nel caso dell’Apostolato della
stampa a proposito del quale Pallotti le chiede di “impegnarsi quanto può,
nella perfetta diffidenza di sé e nella perfetta fiducia in Dio, per fare
ristampare con il concorso dei pii benefattori l’opuscolo «Invenzioni di
santo amore» composto dal V. P. Bartolomeo da Saluzzo, e la Novena del
Sangue preziosissimo, e quella di S. Veronica. Tutti quei, che vi
coopereranno avranno gran merito per vieppiù accendere nei cuori il santo
amore di Dio”30.
Attraverso le numerose lettere intercorse emerge la dimensione
umana e familiare esistente tra Vincenzo Pallotti e Marianna Allemand. Le
richieste minute di Vincenzo Pallotti non si limitavano infatti a questioni
economiche o ad interessamenti nei confronti di personalità di rilievo, ma
si muovevano anche tra esigenze più piccole quali un paio di calzoni ben
aggiustati o meno consumati per un tal frate; una sottana per un tal
fratello; la comunicazione riguardo i suoi spostamenti; o, ancora, richieste
di beni più materiali quale delle pagnottine per i malati di colera a Napoli.
Dietro queste piccole comunicazioni si nascondeva la grande fiducia del
Pallotti nel cuore aperto e generoso di Marianna Allemand. Nel 1846,
Pallotti le scrive: “Dio pagherà tutte le sue opere caritatevoli e molto più la
ottima disposizione del cuore per la quale vorrebbe fare cose assai
maggiori. Ma Dio si contenta, che faccia ciò, che può”31. Marianna
Allemand morì a Roma l’8 dicembre 1862 come professa del Terzo Ordine
di S. Domenico.
3. IL MESSAGGIO PER OGGI
Da queste lettere potrebbe emergere a prima vista l’idea che san
Vincenzo Pallotti abbia semplicemente ricevuto aiuto da queste donne per
le opere apostoliche dell’Unione dell’Apostolato Cattolico. Questa, però,
sarebbe un’interpretazione errata e alquanto superficiale. Le lettere del
Pallotti devono essere collocate nel contesto più ampio dell’importanza
che egli dava alle relazioni. Infatti, il Pallotti riconduceva il mistero insito in
29
OCL II, l. n. 375, p. 113.
OCL VI, l. n. 1411, p. 154.
31
OCL VII, l. n. 1666, p. 199.
30
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 31
ogni relazione a quella prima, unica e speciale cooperazione esistente in
Dio stesso, Uno e Trino – come sottolinea Stanisław Stawicki SAC32. Per tale
ragione è proprio nella relazione – secondo Pallotti – che l’uomo tende a
Dio ed è quindi verso l’autentica realizzazione di essa che deve muoversi:
“Considera, anima mia, che il dono di cooperare alla salute delle anime, fra
tutti, è il più divino perché colui che ne profitta, meritoriamente perfeziona
in sé l’immagine della SS. Trinità, ossia si rende più simile a Dio”33. Ed è
proprio nella relazione che alberga e si fonda la teologia e l’ecclesiologia di
Pallotti: nella cooperazione tra gli uomini, nella loro capacità di mettersi in
gioco per gli altri è presente Dio34. In tal senso la relazione anche quando è
capace di creare strutture efficaci continua ad avere le sue radici, la sua
rilevanza ed il suo senso non nella strategia di successo pragmatico bensì
nella Santissima Trinità. La relazione è, in un certo modo, il “volto umano
della comunione mistica”35. La relazione con Dio e fra le persone in Dio
sembrerebbe essere l’elemento essenziale della sua teologia e del suo
fare36.
È naturale che Pallotti abbia stretto amicizie con donne laiche, così
come con uomini laici, sacerdoti e religiosi che hanno collaborato con lui. In
effetti, non ci sarebbe stato altro modo attraverso cui egli avrebbe potuto
essere coinvolto in così tanti ministeri senza il supporto di altre persone!
Un’immagine che mostra e racchiude cosa intendesse Vincenzo
Pallotti per ruolo delle donne nell’apostolato è la riflessione sui discepoli
riuniti intorno alla Beata Vergine Maria, “Regina degli Apostoli” nel
Cenacolo. Questa era la sua fonte di ispirazione per spiegare che solo
32
Cfr. Id., La collaborazione fra i sacerdoti, le persone consacrate, op. cit., pp.
56-57.
33
OOCC XI, p. 257.
34
Invitando tutti i battezzati - preti, laici e consacrati - a lavorare insieme, il
Pallotti non lo faceva unicamente con lo scopo di rendere efficace l’apostolato,
ma per dare alla cooperazione significati teologici profondi. Egli dice: “in tal modo,
non solo sarete Voi i più zelanti cooperatori di Dio, ma insieme i più efficaci a
sollecitare l’avvenimento infallibile predetto da nostro Signore Gesù Cristo fiet
unum Ovile, et unus Pastor”, in OOCC IV, p. 304.
35
Cfr. Séamus Freeman SAC, The culture of collaboration from the time of St.
Vincent Pallotti, in “Apostolato Universale”, anno IV, n. 8/2002, Istituto S.
Vincenzo Pallotti, Roma 2002, p. 65.
36
Cfr. Stanisław Stawicki SAC, La collaborazione fra i sacerdoti, le persone
consacrate, op. cit., pp. 56-57.
32 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
quando ci ritroviamo insieme, riuniti per un “obiettivo comune”, lo Spirito
Santo agisce. In quel quadro ben noto, da lui commissionato e raffigurante
la discesa dello Spirito Santo, sono inserite due donne, una per ogni lato
della Beata Vergine Maria, per ricordare che proprio come lo Spirito Santo
è donato a tutti, così anche l’apostolato, la chiamata a condividere la
missione di Gesù Cristo, è una responsabilità che deve essere condivisa da
tutti.
La figura centrale è chiaramente la Beata Vergine Maria, che non è
solo la Regina degli Apostoli, ma anche il modello di apostolato per ogni
cristiano, sia esso sacerdote, religioso, laico o laica. Così Vincenzo Pallotti
spiega la sua venerazione per Maria come Regina degli Apostoli: “(...) ma
sibbene col titolo di Regina degli Apostoli, perché al di sopra degli Apostoli
senza potestà, e giurisdizione ecclesiastica ha concorso nella sua
condizione alla propagazione della S. Fede, e alla dilatazione del Regno di
Gesù Cristo: e perciò ognuno che nel suo stato, secondo le sue forze colla
fiducia nella divina grazia si adopera per quanto può per la propagazione
della S. Fede può meritare il nome di Apostolo e quanto egli farà per tal
fine sarà il suo Apostolato”37.
Il Cenacolo sottolinea inoltre il fatto che i primi discepoli erano riuniti
in comunità. Essi erano uniti nella preghiera. È un altro modo per dire che
per compiere la missione nella Chiesa donne e uomini, allo stesso modo,
hanno bisogno di unirsi con gli altri nel Cenacolo, in attesa della discesa
dello Spirito Santo. In tal modo, ciò che conduce interiormente alle
relazioni con gli altri ed il senso stesso della missione scaturiranno
dall’attesa comune.
CONCLUSIONE: QUAL È IL MESSAGGIO ODIERNO
DI SAN VINCENZO PALLOTTI PER NOI?
All’inizio sono stati menzionati i due ostacoli indicati da Papa
Francesco per vivere l’effettiva condivisione del Vangelo della gioia oggi: la
mancanza di formazione e il clericalismo. San Vincenzo Pallotti ci offre una
visione della Chiesa, un’immagine di comunità cristiana, che può aiutarci a
superare tali ostacoli.
37
OOCC III, pp. 141-146; cfr. anche Pat Jackson, Empowered by Love, An Active
Spirituality for Contemplative Christians, Martini Publishing, Glen Iris, Victoria
1994, pp. 61-62.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 33
In primo luogo, se davvero accogliamo la comprensione di Dio
secondo la visione di san Vincenzo Pallotti, che è Padre, Figlio, e Spirito
Santo – nel rapporto – e che tutti siamo chiamati alla comunione con Dio,
che è Trinità, e l’uno con l’altro, allora ci renderemo conto che è
importante creare strutture nella Chiesa dove è normativo per le donne e
gli uomini relazionarsi reciprocamente in modo santo e sano. Non c’è posto
per il clericalismo in questa visione della Chiesa.
In secondo luogo, per san Vincenzo Pallotti, l’attenzione è sempre
rivolta verso la missione: il servizio verso gli altri, verso i poveri, verso chi è
nel bisogno. San Vincenzo non promuove una spiritualità “narcisistica” –
dove le persone fanno ricerca interiore e sono assorbite da se stesse.
Molto prima della chiamata di Papa Francesco ad uscire in periferia, san
Vincenzo chiamava gli uomini e le donne a trovare un modo creativo per
servire i poveri e tutti i bisognosi sia nella Chiesa locale che in quella
universale.
Colpisce il fatto che il 4 dicembre 1833, dopo aver saputo che la
Chiesa caldea (che è oggi situata negli odierni Iraq e Iran) versava in stato di
necessità, il Pallotti abbia organizzato insieme ai suoi amici un appello “a
tutti i buoni Cattolici del mondo intero” affinché aiutassero questa Chiesa
locale a costruire chiese in quelle nazioni38. In tutti questi “buoni cattolici”
sicuramente erano inclusi laici sia uomini che donne! È una cosa
abbastanza straordinaria che già nella prima parte del 1800 Pallotti
guardasse oltre la Chiesa locale per aiutare la Chiesa caldea in Iran e in
Iraq!
Pallotti e i suoi amici, tra cui donne laiche, come abbiamo visto, erano
attivi nella Chiesa locale. Allo stesso tempo, furono invitati ad aprire gli
occhi per vedere le necessità della Chiesa universale. Entrambi gli elementi
sono importanti: radicamento, essere al servizio della Chiesa locale, pur
rimanendo aperti ai bisogni della Chiesa universale.
Come terzo punto si deve evidenziare che da queste lettere emerge
come san Vincenzo Pallotti abbia dato fiducia alle donne, abbia chiesto loro
consiglio, le abbia incoraggiate a partecipare alla missione dell’Unione, non
come membri passivi, neanche mettendole su un piedistallo, ma
trattandole come collaboratrici (partner) nella missione comune. Questo è
sicuramente un messaggio importante per noi oggi.
38
Cfr. OCL I, n. 289, pp. 413-415.
34 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Infine, come quarto punto, nelle lettere è visibile la grande enfasi che
san Vincenzo Pallotti ha riposto nella preghiera reciproca. Egli ha
chiaramente pregato per le donne laiche che hanno collaborato con lui e
ha chiesto loro di pregare per lui. Quindi noi, oggi, non dobbiamo
sottovalutare il potere della preghiera di intercessione come parte della
“formazione” dell’altro.
Da questo breve studio risulta evidente che san Vincenzo Pallotti ha
incoraggiato le donne, insieme agli altri, ad aprirsi alla venuta dello Spirito
Santo, in modo che potessero e possano ricevere i doni di cui hanno
bisogno per la loro missione nel mondo. Oggi san Vincenzo ci ricorderebbe
che ognuno di noi è chiamato urgentemente a prendere sul serio la propria
chiamata a partecipare alla missione della Chiesa nel mondo. Tuttavia, i
nostri sforzi apostolici porteranno frutti solo se saremo disposti a lavorare
insieme – sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche – in uno spirito di
corresponsabilità e complementarietà. Come san Vincenzo Pallotti, anche
noi dobbiamo imparare a “stare nel Cenacolo sempre”, uniti nella
preghiera in attesa dei doni dello Spirito Santo. Solo allora saremo in grado
di accogliere pienamente la chiamata ad essere “co-responsabili” nella
diffusione del Vangelo fino agli estremi confini della terra.
❏
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 35
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titolare dell’abazia”; cap. VIII “Un comune del Regno d’Italia (18611918)”: pp. 657-660 - “L’abate Giuseppe Faa’ di Bruno”; pp. 660-662 “Il secondo fondatore della Società delle Missioni”; pp. 672-674 - Il
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edited by Mathew Kanjiramkalayil SAC, second edition, SAC Publications Yuvadeepthi Press, Nagpur-Kerala 2013, pp. 74.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 37
Album con quadri sulla vita di san Vincenzo Pallotti eseguiti da
Giovanbattista (Giambattista) Conti negli anni 1960-1966. Si tratta
dell’edizione a cura di Mathew Kanjiramkalayil SAC con le descrizioni
dei quadri.
☐ DE SOUZA BONELLI, Sonia Maria, O compromisso apostólico na União do
Apostolado Católico, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1066, junho
2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 10-11.
☐ — Espiritualidade e educação, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n.
1069, setembro 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp.
10-11.
Relazione sul X Congresso Internazionale degli Educatori Pallottini
svoltosi dal 5 al 7 settembre 2014 in Brasile.
☐ FORYCKI, Roman SAC, Svaty Vincent Pallotti a apostolat Bozieho
milosrdenstva, in “Apostol Bozieho Milosrdenstva”, casopis zamerany na
sirenie ucty k Boziemu milosrdenstvu, XVIII. rocnik, cislo 70, 2/2014, Dom
Spolocnoi katolickeho apostolatu - pallotinov, Spisska Nova Ves 2014, pp.
24-27. ISSN 1335-2318.
☐ FRANCESCO, papa, Życie konsekrowane - “Obudźcie świat!”, rozmowa
papieża Franciszka z przełożonymi generalnymi zakonów męskich
(Watykan, 29 listopada 2013 roku), in “Wiadomości Prowincji Chrystusa
Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014,
Warszawa 2014, pp. 169-183.
☐ GUILLEN RODRIGUEZ, Emiliano, José Ventura Gonzalez, la historia de un
hombre bueno, Ilustre Ayuntamiento de Granadilla de Abona, Granadilla de
Abona 2014, pp. 175. ISBN 978-84-695-9965-5.
☐ HANAS, Zenon SAC, Warszawa, profesura ks. Czesława Parzyszka SAC wręczenie nominacji, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla
Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014,
Warszawa 2014, pp. 88-89.
☐ HARELIMANA, François SAC, Note caratteristiche del formatore negli
scritti del Pallotti, in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista
trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S.
Vincenzo Pallotti, Roma 2014, pp. 17-27.
38 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
☐ HOLZBACH, Alexander SAC, Ein barmherziger Blick, in “KA+das Zeichen”,
121. Jahrgang (das Zeichen); 80. Jahrgang (KA), Ausgabe 7, Juli & August
2014, Pallottiner, Körperschaft des öffentlichen Rechts, Friedberg in Bayern
2014, p. 22. ISSN 2194-170X.
☐ HUG, Heinrich M., Vergangenheit einholen, 100 Jahre Schönstatt,
Geleitwort: Pater José Maria Garcia, Jubilee 2014 General Manager
Schönstatt International, Schönstatt Patres, Vallendar 2014, pp. 292.
All’interno si trovano numerose fotografie b/n sulla vita di Josef
Kentenich e sulla storia di Schönstatt.
☐ INFORMAÇÕES PALOTINAS, Informativo da Provincia Nossa Senhora
Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014: são João XXIII, o Papa que
canonizou são Vicente Pallotti, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 255.
☐ ISTITUTO S. VINCENZO PALLOTTI, Bibliografia pallottina - pubblicazioni e
contributi (aprile-giugno 2014), in “Apostolato Universale”, continuità e
sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n.
33/2014, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2014, pp. 35-38.
☐ KANJIRAMKALAYIL, Mathew SAC, Way of the Cross with St. Vincent
Pallotti, Pallotti Institute - Prabodhana, Mysore 2014, pp. 30.
Le stazioni della Via Crucis sono accompagnate dai quadri esistenti
nella cappella di Prabodhana, Mysore e sono stati disegnati da Jyoti
Sahi.
☐ KASARGOD, Sabu, Titolo in hindi (Apostolato universale: S. Vincenzo
Pallotti), Maranatha Media Center, Palakkad 2010, pp. 24.
☐ KOBIELUS, Stanisław SAC, Świątynia Zesłania Ducha Świętego w
Otwocku, Księża Pallotyni, Apostolicum, Ząbki 2014, pp. 91. ISBN 978-837031-922-9.
Pubblicazione sulla storia della comunità pallottina a Otwock e sulla
costruzione della chiesa della Pentecoste. All’interno si trovano
numerose fotografie a colori.
☐ KORYCKI, Jan SAC, Heroicidade das virtudes de um membro da União do
Apostolado Católico: sra. Elisabetta Sanna, tradutor: Pe. Aguinelo Burin
SAC, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 39
Conquistadora”, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria
2014, pp. 147-153.
☐ — Pallotyńskie dziedzictwo, Rzym - heroiczność cnót Sługi Bożej Elżbiety
Sanny. Papież ogłosił heroiczność cnót członkini ZAK, in “Wiadomości
Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1,
styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 185-190.
☐ KUPKA, Jan SAC, Il 21 ottobre memoria liturgica del fondatore della
Famiglia del Preziosissimo Sangue, san Gaspare Del Bufalo e san Vincenzo
Pallotti due amici santi, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5,
settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp.
22-23.
☐ — I santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II su san Vincenzo Pallotti, in
“Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale
dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S. Vincenzo
Pallotti, Roma 2014, pp. 8-16.
☐ — Pallottiho cesty svatosti, in “Echo z misii”, casopis pre misijnych
dobrodincov a vsetkych zainteresovanych do misijnej tematiky, rocnik 8,
cislo n. 2/2014, Spolocnost’ katolickeho apostolatu - Misijny Sekretariat
pallotini, Hronsky Benadik 2014, pp. 21-24. ISSN 1337-334X.
☐ — Wincenty Pallotti, Jan XXIII i Jan Paweł II, postawa służby i
umiłowanie Kościoła, in “Posyłam Was”, nr 95 - 3/2014, Pallotyński
Sekretariat Misyjny Prowincji Chrystusa Króla, Ząbki 2014, pp. 7-10. ISSN
1234-0111.
☐ LIMANOWKA, Jerzy SAC, VIII Pallotyński Kongres Misyjny (Kigali,
Rwanda, 24 lutego - 1 marca 2014), in “Wiadomości Prowincji Chrystusa
Króla Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014,
Warszawa 2014, pp. 52-56.
☐ LIMBERGER, Elvin SAC, A “ritualização” da vida em Moçambique, in
“Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1069, setembro 2014, Padres e Irmãos
Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 58-59.
☐ LÔNDERO, Ângelo SAC, O enigma do sofrimento humano, in
“Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora
40 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria
2014, pp. 91-119.
☐ LOVISON, Filippo B, A figura do formador no século XIX e as implicações
para hoje. Apontametos para pesquisa, tradutor: Pe. Aguinelo Burin SAC, in
“Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora
Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria
2014, pp. 129-146.
Il contributo è stato pubblicato in “Apostolato Universale”, anno XVI,
n. 32/2014, pp. 20-36.
☐ McCARTHY, Donal F. SAC, A patchwork quilt, Pallottines in the USA volume 1, pp. 1-382; volume 2, pp. 383-775, Eprint.ie, Dublin 2013. ISBN
978-1-908559-82-1; ISBN 978-1-908559-83-8.
☐ MENDREK, Marta, PSNE - Lublin, Pallotyńska Szkoła Nowej
Ewangelizacji, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia
Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp.
130-141.
☐ MONTALDO, Corrado, Consiglio di Coordinamento Generale UAC,
l’incontro annuale al “Cenacolo”, in “Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 4,
luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, p. 27.
☐ MOSTOWSKA, Monika, Duch Święty po huraganie wojny, in “Posyłam
Was”, nr 95 - 3/2014, Pallotyński Sekretariat Misyjny Prowincji Chrystusa
Króla, Zabki 2014, p. 25. ISSN 1234-0111.
☐ — Fundacja Salvatti.pl, 5 lat Pallotyńskiej Fundacji Misyjnej Salvatti.pl, in
“Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa
Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 92-95.
☐ NAMPUDAKAM, Jacob SAC, Perseverança, in “Informações palotinas”,
Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1,
jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 39-49.
☐ — Vida fraterna, vida apostólica e vida espiritual, in “Informações
palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora”, ano
71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 25-37.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 41
☐ NOTIZIARIO PALLOTTINO, chiusura del corso 2014 di spiritualità
pallottina; una targa per la visita di san Giovanni Paolo II alla parrocchia di
san Vincenzo Pallotti a Roma; il triduo alla parrocchia di Pietralata per la
chiusura dell’Anno Pallottiano; incontro straordinario del Consiglio
Generale in preparazione del Congresso dei Superiori , in “Regina degli
Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo
s.r.l., Roma 2014, pp. 28-30.
☐ — Incontro dei responsabili degli Istituti Pallotti; «Apostolato
Universale» è in rete il numero 33; Settimana di studio presso il Centro
“Cenacolo” su “Vita del Pallotti, certezze e dubbi”; Proseguono le lezioni su
S. Vincenzo formatore; Commissione storica, l’incontro annuale; Morto il
vescovo pallottino Jobst, il “padre” degli aborigeni, in “Regina degli
Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel
mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 28-30.
☐ ORLANDI, Carlo Maria PSM, Il significato dell’apostolato cattolico, in
“Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale
dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVI, n. 33/2014, Istituto S. Vincenzo
Pallotti, Roma 2014, pp. 4-7.
☐ PALLOTTINI - VENEZUELA, Wenezuela, 15 lat obecności Pallotynów (cz.
4, cz. 5, cz. 6), in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia
Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp.
114-123.
☐ PALLOTTIS WERK, Informationen der Pallottiner in Deutschland und
Österreich, 65. Jahrgang, Heft 3, September 2014, Pallottiner - Körperschaft
des öffentlichen Rechts, Friedberg (Bayern) 2014, pp. 16. ISSN 1439-6580.
☐ PARZYSZEK, Czesław SAC, Droga do Synodu Biskupów na temat nowej
ewangelizacji, in “Studia Theologica Varsaviensia”, rok 51, n. 2/2013,
półrocznik, Wydawnictwo Uniwersytetu Kardynała Stefana Wyszyńskiego,
Warszawa 2014, pp. 35-52. ISSN 0585-5594.
Contributo sul cammino ecclesiale verso il Sinodo dei Vescovi sulla
nuova evangelizzazione che si è svolto a Roma dal 7 al 28 ottobre
2012.
☐ — Pallotti zwiastunem nowej ewangelizacji, in Praktyk i teoretyk
pastoralny, księga jubileuszowa ku czci ks. prof. UKSW dr. hab. Edmunda
42 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
Robka, Wydawca Teologia Pastoralna na UKSW, Warszawa 2014, pp. 159174 (Biblioteka Teologii pastoralnej; 9). ISBN 978-83-933-551-2-9.
Contributo su san Vincenzo Pallotti come precursore della nuova
evangelizzazione.
☐ — Radość konsekracji nadzieją dla współczesnego świata, in “Życie
konsekrowane”, dwumiesięcznik, nr 4 (108), lipiec-sierpień 2014,
Wydawnictwo Misjonarzy Klaretynów - Palabra, Warszawa 2014, pp. 22-42.
ISSN 1231-059X.
☐ PAWŁOWSKI, Sławomir SAC, Nowy zespół redakcyjny Communio.
Wprowadzenie do bieżącego numeru: Chrystus czy Koran?, in “Communio”,
Międzynarodowy Przegląd Teologiczny, kwartalnik, rok XXXIV, nr 3 (187),
lipiec-wrzesień 2014, Pallottinum - PWT Wrocław, Poznań - Warszawa
2014, pp. 5-8. ISSN 0208-7995.
Sławomir Pawłowski SAC è stato nominato capo-redattore della
rivista Communio nel luglio 2014.
☐ PIETRZYK, Aleksander SAC, 70-lecie pallotyńskiego dzieła, in “Głos
Katolicki, Voix Catholique”, rok LVI, nr 31/2014 (2557), 14-21.9.2014,
Polska Misja Katolicka we Francji - La Mission Catholique Polonaise en
France, Paris 2014, pp. 13, 18-19. ISSN 1279-953X.
☐ — Francja, kilka refleksji Zebrania Regionalnego Regii Miłosierdzia
Bożego, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia
Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp.
153-156.
☐ POSYŁAM WAS, Kwartalnik Pallotyńskiego Sekretariatu Misyjnego i
Ewangelizacji Wschodu Prowincji Chrystusa Króla, nr 95 - 3/2014, Ząbki
2014, pp. 32. ISSN 1234-0111.
☐ QUAINI, João Baptista SAC, Palavras de Pio XI, de Jacinto Cardi e
Adalberto Turowski, Pio XII e João XXIII sobre o venerável e beato Vicente
Pallotti, in “Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa
Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa
Maria 2014, pp. 11-23.
☐ — Solene doação do santuário de Schoenstatt dos Palotinos ao
movimento apostólico de Schoenstatt, in “Informações palotinas”,
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 43
Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 1,
jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 155-159.
☐ — Os padres palotinos em Anori diocese de Coari (AM), in “Informações
palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71,
n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 215-227.
☐ — Exortação do Papa Francisco aos agentes pastorais, in “Rainha dos
Apóstolos”, ano 91, n. 1067, julho 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto
Alegre 2014, pp. 36-37.
☐ — Irlandesi i primi due missionari SAC sbarcati a Buenos Aires, i
sacerdoti di S. Vincenzo in Argentina - 130 anni di Vangelo vissuto, in
“Regina degli Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice
Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 24-25.
☐ REGINA DEGLI APOSTOLI, periodico bimestrale della Provincia Italiana
della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014;
n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2014,
pp. 32.
☐ REGNUM, Schönstatt International, Reflexion und Dialog, 48. Jahrgang,
Nr. 3, Juli 2014, Patris Verlag, Vallendar-Schönstatt 2014, pp. 97-144. ISSN
03413322.
☐ ROBEK, Edmund SAC, Apostolica vivendi forma, in Pastoraliści w dialogu
z człowiekiem współczesnym, studium z zakresu psychologii pastoralnej, Jan
Przybyłowski, Edmund Robek SAC, Błażej Szostek, Studio grafiki
komputerowej Marpres - Inowrocław, Warszawa 2013, pp. 125-210. ISBN
978-83-933551-1-2.
Contributo sulla vita e spiritualità apostolica con riferimento a san
Vincenzo Pallotti.
☐ — Praktyk i teoretyk pastoralny, księga jubileuszowa ku czci ks. prof.
UKSW dr. hab. Edmunda Robka, Wydawca Teologia Pastoralna na UKSW,
Warszawa 2014, pp. 330 (Biblioteka Teologii pastoralnej; 9). ISBN 978-83933-551-2-9.
Pubblicazione dedicata ad Edmund Robek SAC, professore
all’Università Cardinal Stefan Wyszynski di Varsavia, con i contributi
sulla sua vita ed attività scientifiche nella detta Università. Alla fine si
44 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
trova la documentazione fotografica di Edmund Robek SAC con la
riproduzione dei suoi diplomi.
☐ RUBIN, Achylle Aléxio SAC, Aos teólogos, o capítulo que faltou, in
“Informações palotinas”, Informativo da Provincia Nossa Senhora
Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria
2014, pp. 59-89.
☐ SAWICKI, Ryszard, Warszawa/UKSW, sympozjum jubileuszowe
poświęcone osobie ks. prof. UKSW dr. hab. Edmunda Robka SAC, in
“Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla Stowarzyszenia Apostolstwa
Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014, Warszawa 2014, pp. 85-88.
☐ SIENNICKI, Michał SAC, Rzym, triduum przed uroczystością św.
Wincentego Pallottiego, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla
Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014,
Warszawa 2014, pp. 77-78.
☐ SKOLASTER, Hermann PSM, Die Pallottiner in Kamerun, 25 Jahre
Missionsarbeit (1890-1916), P. Norbert Hannappel SAC (bearb.),
Neuauflage, Pallotti Verlag, Friedberg 2013, pp. 621 (Reihe “Bischof
Heinrich Vieter - Leben und Vermächtnis des Glaubensboten Kameruns”;
Band 2). ISBN 978-3-87614-011-7.
☐ SOARES, Jurandir Goulart SAC, Missões palotinas, pastoral da juventude
na diocese de Inhambane, in “Rainha dos Apóstolos”, ano 91, n. 1066,
junho 2014, Padres e Irmãos Palotinos, Porto Alegre 2014, pp. 58-59.
☐ TODISCO, Francesco SAC, Frammenti di storia nostra, il coraggio di
Maurizio Giglio parrocchiano e martire della patria, in “Regina degli
Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo
s.r.l., Roma 2014, pp. 15-18.
☐ TROPIANO, Beniamina CSAC, A Riposto (CT) dal 13 al 16 maggio il triduo
per S. Vincenzo Pallotti, «Apriti alla verità, porterai la vita», in “Regina degli
Apostoli”, anno XCII, n. 4, luglio-agosto 2014, Editrice Italiani nel mondo
s.r.l., Roma 2014, p. 26.
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 45
☐ TROPIANO, Beniamina CSAC e LE MURA, Sara, Cercate Dio sempre...,
disegni e grafica di Carmela Silvestri, Comunità Pallottina di Riposto,
Riposto [2013], pp. 26.
Edizione con disegni accompagnati da brevi testi sulla vita del Pallotti.
☐ VANZETO, Judinei José SAC, Revista Rainha dos Apóstolos digital, in
“Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora
Conquistadora, ano 71, n. 1, jan./jun. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria
2014, pp. 161-179.
☐ VIE DE L’EGLISE, Mensuel d’information du Diocèse de Maroua-Mokolo,
edition spéciale, mai 2014, sacre de Mgr Bruno Ateba Edo SAC, evêque de
Maroua-Mokolo, Mamapress, Yaondé 2014, pp. 32.
Numero speciale interamente dedicato a mons. Bruno Ateba Edo SAC
consacrato vescovo della diocesi Maroua-Mokolo il 17 maggio 2014.
All’interno di trovano notizie biografiche su di lui, sulla diocesi e varie
interviste con fotografie di personaggi che collaborano con lui.
☐ WOJDA, Tadeusz SAC, L’ottobre missionario tempo di riflessione, la
missionarietà fa parte della natura stessa della Chiesa, in “Regina degli
Apostoli”, anno XCII, n. 5, settembre-ottobre 2014, Editrice Italiani nel
mondo s.r.l., Roma 2014, pp. 6-7.
☐ — Rzym - wywiad, nigdy nawet nie śniłem, aby być urzędnikiem,
rozmawiał: Michał Siennicki SAC, in “Wiadomości Prowincji Chrystusa Króla
Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego”, nr 1, styczeń-luty 2014,
Warszawa 2014, pp. 78-82.
❏
46 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
LE ATTIVITÀ DELL’ISVP
1. Lavoro dell’ISVP – Prosegue il lavoro dell’Istituto Pallotti di Roma che si
articola nell’aggiornamento della Biblioteca e dell’Archivio, nel servizio agli
utenti e nell’organizzazione delle riunioni del Consiglio ISVP per la
programmazione del lavoro. L’Istituto Pallotti di Roma propone incontri
formativi che aiutano a conoscere il pensiero di san Vincenzo Pallotti per
viverlo nei nostri tempi. Seguendo questo obiettivo è stato avviato il
processo di programmazione degli Incontri di Studio e Formazione per
l’anno 2015. Nell’ottobre 2014 è iniziato il Corso annuale di formazione
pallottina (anno accademico 2014-2015) al quale l’Istituto Pallotti
contribuisce con le lezioni sulla vita di san Vincenzo Pallotti e la riflessione
sui suoi testi (ogni lunedì mattina).
2. Settimana di Studio – Nei giorni 7-11 luglio 2014 ha avuto luogo la
Settimana di studio sul tema “Vita del Pallotti: certezze e dubbi” presso il
Centro “Cenacolo” a via Giuseppe Ferrari, Roma. Hanno partecipato in
totale 34 persone, tra cui i responsabili degli Istituti Pallotti delle varie aree
geografiche (Brasile, Camerun, Germania, India, Italia, Polonia), i membri
della Commissione Storica della Società dell’Apostolato Cattolico e i
rappresentanti delle comunità pallottine. La Settimana di studio è stata un
tempo di lavoro intenso e molto utile per conoscere tanti dettagli sulla vita
del Pallotti. Sono intervenuti relatori appartenenti alla Famiglia pallottina e
i rappresentanti delle comunità religiose legate spiritualmente al carisma
del Pallotti. Per diffondere il materiale della Settimana di studio saranno
pubblicati gli Atti in formato digitale.
3. Incontro Istituti Pallotti – Il 12 luglio 2014 ha avuto luogo a Roma (nella
sede dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma) l’incontro dei responsabili
degli Istituti Pallotti di varie aree linguistiche. Hanno partecipato: Jan Kupka
SAC (Roma); Serenella Morandotti (Roma); Vanderlei Cargnin SAC (Brasile);
Hervé Pascal Okolong SAC (Camerun); Ulrich Scherer SAC (Germania);
Mathew Kanjiramkalayil SAC (India); Mariusz Małkiewicz SAC (Polonia).
Dopo un breve aggiornamento sulle attività dei vari Istituti Pallotti è stato
pianificato il lavoro da svolgere in futuro. Gli Istituti Pallotti lavoreranno
sulla composizione della cronologia dettagliata della vita del Pallotti in cui
saranno indicati gli eventi con i riferimenti alle fonti. È stata discussa la
proposta di realizzare un progetto comune con la pubblicazione di una
breve e divulgativa biografia di san Vincenzo Pallotti in varie lingue.
❏
Apostolato universale – n. 34/2014 ‖ 47
ISTITUTO PALLOTTI - VALLENDAR, Maria, Königin der Apostel, Studientag
des Pallotti-Instituts am 12. Mai 2012 (Maria, Regina degli Apostoli,
giornata di studio organizzata dall’Istituto Pallotti il 12 maggio 2012),
Pallotti-Verlag, Friedberg (Bay.) 2013, pp. 76. ISBN 978-3-87614-082-7
(all’interno si trovano i testi delle conferenze su Maria Regina degli
Apostoli).
48 ‖ Apostolato universale n. 34/2014
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