Con una marcia in più - SCUOLA SECONDARIA i GRADO DON
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Con una marcia in più - SCUOLA SECONDARIA i GRADO DON
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SANT’AMBROGIO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ06345 REGIONE LOMBARDIA 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: CON UNA MARCIA IN PIU’ 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E 09 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: La cooperativa Sant’Ambrogio opera nel territorio Vigevanese da 18 anni, prevalentemente in ambito educativo, attraverso la gestione di proprie strutture educative ( nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado ) e in appalto con alcuni comuni del territorio limitrofo; pone come fondamento della propria mission “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi”. Le linee ispiratrici della cooperativa: -il perseguimento di un fine sociale ed economico di un gruppo di persone alla ricerca di uno sbocco lavorativo confacente alle proprie competenze e aspirazioni professionali, conciliabile con la propria organizzazione familiare; -il desiderio di un gruppo di educatori e genitori di condividere un progetto educativo, sociale e formativo che metta al centro la persona e la famiglia e quindi l’importanza dell’aspetto educativo e la preponderanza del fattore “umano” rispetto al “capitale” -la volontà di concretizzare questo impegno in forma cooperativistica e quindi basato sul valore della condivisione di principi, collaborazione e corresponsabilità nella gestione del lavoro, nella consapevolezza che ciascuno contribuisce alla vita dell’impresa e attraverso di essa al bene comune, valorizzando le capacità di ogni persona, bisognosa dell’aiuto di altri uomini e donne per realizzare qualcosa di importante in campo economico, sociale e culturale -la scelta di perseguire l’interesse della collettività e la produzione di beni e servizi comuni attraverso reti di solidarietà e di sussidiarietà, capaci di attivare autonomamente forze all’interno della comunità e di integrare risorse pubbliche e private -la consapevolezza che al centro dell’azione economica c’è un soggetto umano che vive il lavoro come espressione del proprio desiderio di trasformare la realtà per il bene comune. Bene si inserisce in questo contesto l’esperienza di servizio civile volontario all’interno delle due strutture educative individuate come sede del presente progetto, finalizzato a sperimentare la possibilità appunto di una marcia in più da una parte per gli utenti beneficiari del progetto (supporto e accompagnamento nella crescita e nell’apprendimento per alunni in situazione di handicap e di svantaggio e per classi in cui sono inseriti) delle loro famiglie e della comunità vigevanese dall’altra per i giovani volontari di servizio civile che potranno sperimentare esperienza di volontariato, percorsi di supporto, accompagnamento, lavoro di gruppo, condivisione, apprendistato, tutoraggio, acquisizione di conoscenze e competenze che costituiranno per loro un prezioso bagaglio di crescita personale e professionale da spendere nel loro futuro . Con il presente progetto si intende infatti porre particolare attenzione alla crescita, educazione e formazione di bambini e ragazzi iscritti presso la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e secondaria di primo grado paritarie gestite dalla Cooperativa Sant’Ambrogio, con particolare attenzione a coloro che necessitano di percorsi di sostegno e personalizzati in quanto portatori di disturbi dello sviluppo o in situazioni di svantaggio. I disturbi dello sviluppo rappresentano sul piano epidemiologico più del 70% della casistica di neuropsichiatria infantile e costituiscono un dato allarmante in termini di salute mentale poiché, se non presi in carico adeguatamente, tendono per 2/3 a trasformarsi in adolescenza e in età adulta in disturbi psichiatrici. Il progetto intende farsi carico di tale problematica a scuola nella fascia d’età 3-14 anni concentrando i propri interventi su alcuni ambiti specifici che riguardano le patologie neuropsichiatriche dell’autismo, i disturbi del linguaggio e della comunicazione, i disturbi dell’apprendimento, che sembrano gravare oggi maggiormente su tutte le componenti del pianeta scuola, alunni, educatori, famiglie. Risulta infatti importante intervenire in maniera organica e strutturata integrando nella scuola, principale ambito di crescita e socializzazione dei minori, con progettualità specifiche, quanto offerto dalla rete dei servizi territoriali, spesso oggetto di ridimensionamenti dovuti all' attuale situazione di crisi economica generalizzata, in cui sempre maggiore valenza assumono gli interventi rivolti all' integrazione con il welfare pubblico, nel quale la nostra cooperativa è inserita a pieno titolo. Anche nel nostro territorio di riferimento ed in particolare nella Provincia di Pavia, si sta registrando un progressivo aumento sia della percentuale di alunni disabili (2,6% sul totale della popolazione scolastica nel 2010, ultimo rilevamento disponibile ) sia del numero dell’utenza della Neuropsichiatria Infantile di Vigevano , che registra l’apertura annuale di circa 800 nuove cartelle , con una presa in carico di più di 200 nuovi caso all’anno, in presenza di lunga lista d’attesa, in particolare per i bambini portatori di disturbo del linguaggio e della comunicazione. Lo stesso Piano di Zona del nostro Distretto per il triennio 2012-2014 indica la priorità di “percorsi di inclusione dei minori con disabilità, segnalando come siano in aumento le richieste di accoglienza, orientamento e accompagnamento nelle scelte che riguardano il percorso di vita dei minori con disabilità attraverso interventi di orientamento e di presa in carico in grado di sostenere il processo di integrazione sociale del bambino, sull’asse degli interventi scuola-famiglia-territorio”. In questi ultimi anni è cresciuto notevolmente il numero di alunni che presentano difficoltà di apprendimento e di disabilità anche per la maggior attenzione nel riconoscimento degli inizi di tale difficoltà. In questo contesto si inserisce anche la recente attenzione nei confronti degli alunni portatori di Bisogni Educativi Speciali; vengono così definiti tutti quegli alunni che pur non presentando un handicap o una diagnosi specifica che porti alla certificazione di disabilità e alla stesura di una diagnosi funzionale per il buon inserimento scolastico ( con relativa attribuzione di ore di sostegno o di assistenza alla persona) necessitano ugualmente di percorsi personalizzati e di supporto. Lo stesso Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia nel dicembre dello scorso anno attraverso il documento ”Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ha richiamato l’attenzione sui concetti chiave di tale problematica e delineato gli orientamenti operativi per far fronte ai bisogni di tali alunni. I processi di cambiamento sociali e culturali della nostra società, uniti alle situazioni lavorativi e a nuovi stili di vita, determinano spesso sollecitazioni e pressioni sulle famiglie che frequentemente si trovano in situazioni di instabilità e di fragilità. In questo contesto appaiono significativi i servizi offerti dalle scuole della nostra cooperativa, finalizzati alla crescita e al sostegno degli alunni e delle famiglie in difficoltà. L’approccio culturale che il presente progetto intende assumere diviene, nello specifico nella scuola, la sfida che ogni persona cresca al meglio delle sue possibilità, con l’obiettivo della formazione integrale della persona con la consapevolezza che ogni persona ha la sua “capienza”. Per questo si deve fare di tutto per dosare nella giusta misura ciò che si offre agli alunni per completare la loro formazione integrale attraverso una programmazione individualizzata che dia “a ciascuno il suo”. Questo porta a cambiare la natura dell’osservazione , non più centrata ad analizzare gli aspetti carenziali, quanto piuttosto ad investigare gli aspetti di potenzialità , oltre che a costruire una vera e propria rete di relazioni e di professionalità. Il progetto intende collaborare , oltre che con gli operatori della scuola anche con la famiglia, che rappresenta il primo e più importante agente educativo, abilitativo e riabilitativo e offrire spazi e interventi di attenzione e di aiuto, in rete con le varie agenzie. La scuola paritaria dell’Infanzia Nonno Nando è composta da 3 sezioni per un totale di 82 alunni. La scuola paritaria Don Comelli di Vigevano è composta da 5 classi per la scuola primaria, 3 per la scuola secondaria per un totale di 150 alunni. Entrambe rappresentano realtà ormai consolidate nel contesto scolastico territoriale di Vigevano ( circa 63.000 abitanti), che comprende altri 3 circoli didattici. L’istituto accoglie un consistente numero di bambini affetti da disabilità, DSA, BES, disturbi dello sviluppo. Essi rappresentano il 14% sul totale degli alunni iscritti, superando complessivamente la media provinciale di disabili e a scuola. Configurandosi come scuola “piccola” e particolarmente attenta alla dimensione personale di ogni alunno, essa è spesso “scelta” dalle famiglie che necessitano per i loro figli di percorsi formativi individualizzati, per la capacità dimostrata in questi anni di offrire a tali alunni risposte efficaci. Le nostre scuole, così come molte realtà del territorio , si trovano in una crescente difficoltà a far fronte adeguatamente ai bisogni di questi alunni da una parte per la progressiva riduzione della copertura di ore di sostegno per i bambini disabili certificati, dall’altra per la presenta di alunni disturbi di apprendimento e bisogni educativi speciali che, non essendo certificati, non possono usufruire di risorse e contributi pubblici, richiedendo alla scuola un impegno e risorse sempre maggiori difficilmente sostenibili perché con oneri economici troppo elevati. Con il presente progetto si intende pertanto implementare la progettazione didattica ed educativa, il supporto alla crescita e alla formazione degli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che necessitano di attenzioni e percorsi personalizzati, sia aumentando il numero delle prese in carico (dagli attuai 10 alunni certificati a 20 alunni possibili destinatari del progetto), sia ampliando le attività ludiche, didattiche ed educative finalizzate a favorire gli apprendimenti ,a migliorare la relazione e l’integrazione sociale ad arricchire la comunicazione , a riconoscere e diversificare interessi e attività, a favorire l’acquisizione di competenze e di autonomia. La presenza dei volontari e le azioni dei loro interventi avranno ricadute positive su tutta la classe ed il sistema scuola, in quanto costituiranno per tutti gli utenti una opportunità di ampliamento dell’offerta formativa della scuola e una implementazione dei processi di integrazione ed interazione socio-educativa. Il progetto avrà una ricaduta positiva anche sulle famiglie che potranno usufruire di un miglior servizio in termini qualitativi ( maggiore attenzione e supporto nelle attività didattiche e formative) e quantitativi ( maggiore attività di sostegno che garantisce un qualificato programma scolastico). Destinatari del progetto: n. 20 alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria Beneficiari del progetto: n. 230 alunni e famiglie della scuola dell’infanzia primaria e secondaria n. 30 soci lavoratori dell’ente coinvolti nel progetto ( insegnanti, educatori, ausiliari, amministrativi, componenti CDA. Comunità locale vigevanese 7) Obiettivi del progetto: Il progetto si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) Nella scuola primaria e secondaria di primo grado: implementare e migliorare l’offerta didattica e formativa della scuola permetter ai bambini con disturbi di apprendimento e di relazione di usufruire del sostegno necessario alla buone riuscita del proprio percorso scolastico e formativo supportare le attività di classe per favorire la socializzazione e l’integrazione dei bambini con bisogni educativi speciali favorire un apprendimento attivo in tutte le fasce d’età, il raggiungimento dell’autonomia e della socializzazione tra compagni promuovere la relazione tra compagni e la partecipazione alla vita comunitaria favorire il lavoro educativo e didattico anche a piccoli gruppi permettere a tutti gli alunni di vivere favorevolmente i momenti conviviali e di socializzazione della scuola garantire agli alunni con difficoltà di apprendimento e di socializzazione un supporto personalizzato durante le attività di doposcuola implementare le attività ludiche e ricreative nei periodi di chiusura delle attività didattiche garantire un aumentato rapporto educativo educatore/bambino nei momenti integrativi alle attività didattiche ( pre/post scuola, mensa, intervallo, uscite didattiche , gite, laboratori, e tutte le attività complementare del normale anno scolastico) garantire una maggiore assistenza agli alunni durante il trasporto scolastico supportare il personale educativo nella predisposizione dei materiale e della documentazione didattica 2) Nella scuola dell’infanzia: garantire ai bambini con difficoltà un rapporto personalizzato durante i momenti di attività , di cura, di riposo, di gioco implementare la proposta ludico-educativa della scuola migliorare l’assistenza al gruppo classe nei momenti laboratoriali, di gioco, di cura, di riposo, durante le gite e le uscite didattiche garantendo un più elevato rapporto educatore/bambino favorire l’integrazione tra bambini, la socializzazione tra pari all’interno di piccoli gruppi attraverso attività ludiche migliorare i momenti di accoglienza dei genitori all’ingresso e all’uscita e le comunicazioni scuola famiglia supportare il personale educativo nella predisposizione dei materiale e della documentazione didattica 3) Nei confronti dei giovani volontari: favorire la crescita personale e l’acquisizione di competenze spendibili in un futuro lavorativo garantire occasione di apprendimento “facendo”, usufruendo di un ambiente “protetto” e di tutoraggio di personale specialistico consentire l’approccio al mondo del lavoro e la conoscenza organizzativa di un contesto lavorativo promuovere la capacità di lavorare in team e di assumersi responsabilità fornire una formazione ed una apprendistato specifico sulle tematiche educative e di sostegno scolastico sviluppare capacità progettuale e organizzative sperimentare forme di cittadinanza attiva, stimolare la consapevolezza di essere parte di una nazione e di sperimentare forme concrete di difesa della patria attraverso la promozione dei diritti umani e dell’attenzione alle persone in situazione di fragilità e di svantaggio conoscere il mondo del Non profit e del volontariato come esperienza di crescita personale promuovere il valore della solidarietà sociale e renderli partecipi di azioni e servizi finalizzate al bene comune favorire la comunicazione della propria esperienza di giovane volontario nelle occasioni di pubblicizzazione e di sensibilizzazione ai temi del servizio civile organizzati in città. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi La scansione temporale è organizzata presumendo la coincidenza del periodo di servizio dei volontari del SCN con il normale svolgimento dell’anno scolastico (1 settembre – 31 agosto). In caso di tempi diversi dell’avvio al servizio le attività saranno in parte temporalmente ridistribuite a seconda delle necessità organizzative. 1) Analisi e rilevazione del bisogno specifico delle classi e degli alunni con difficoltà di apprendimento e di relazione; individuazione e coinvolgimento delle risorse specifiche interne per l’avvio della fase progettuale e realizzativa 2) Stesura del progetto dettagliato sulla base dei dati reperiti, delle valutazioni fatte e delle conoscenze di base dei volontari; verifica dell’offerta formativa dell’anno scolastico e individuazione delle proposte didattiche extrascolastiche in cui coinvolgere i giovani volontari 3) Pubblicazione del bando per i volontari del Servizio Civile, pubblicizzazione del progetto e ricerca dei volontari (in base alla tempistica dell’UNSC) 4) Raccolta domande aspiranti volontari e verifica dei requisiti 5) Preselezione volontari, valutazione della loro conoscenza del SCN e illustrazione dei termini del progetto per cui si apprestano a fare domanda attraverso la possibilità di un tirocinio formativo/informativo di 15 giorni presso l’ente per consentire un periodo di conoscenza reciproca tra aspiranti volontari ed ente e una scelta consapevole da parte dei giovani 6) Selezione dei volontari, formazione e pubblicazione della graduatoria secondo i criteri di riferimento previsti dalla normativa e quelli indicati nel punto 18 del presente progetto 7) Avvio al servizio dei volontari: incontro con gli OLP e disbrigo delle procedure 8) Accoglienza dei volontari, verifica attitudinale e conseguente affidamento dei compiti più adeguati alle loro caratteristiche da parte degli OLP, conoscenza dei volontari, valutazione dei loro interessi, predisposizioni e competenze. 9) Presentazione dettagliata dell’ente e delle attività per la conoscenza dei luoghi di espletamento del servizio, strutture e personale 10) Formazione generale secondo quanto previsto dal progetto 11) Formazione specifica secondo quanto previsto dal progetto 12) Affiancamento e inserimento del volontario con illustrazione delle modalità di svolgimento dei compiti assegnati; gli OLP ed il personale educativo illustrano ai volontari i tempi e le modalità di svolgimento dei compiti assegnati e concordano l’orario di servizio valido per tutto lo svolgimento del progetto comprese le modifiche necessarie per attività e periodi che richiedono particolari modalità di realizzazione. I volontari, affiancati dal personale dipendente iniziano a svolgere le attività previste. 13) Presenza nelle Scuole dell’Infanzia per garantire ai bambini con difficoltà un rapporto personalizzato durante i momenti di gioco, cura della persona, riposo; i volontari, nello svolgimento dei compiti loro assegnati, entrano in rapporto con i bambini, in particolare quelli con difficoltà, aiutandoli nei momenti di attività ludica ed educative e nella cura della persona . Le mansioni vengono svolte sempre in affiancamento e collaborazione con il personale di riferimento per le attività quotidiane e per quelle specifiche ( uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open day, riunioni , incontri con genitori ecc.) 14) Presenza nelle Scuole interessate per garantire ai bambini con disturbi dell’apprendimento e difficoltà relazionali e a un lavoro in piccoli gruppi: i volontari operano nella scuole primarie e secondaria di primo grado a seconda delle loro attitudini, precedentemente valutate, entrano in rapporto con i bambini, in particolare quelli con disturbi di apprendimento e/o difficoltà relazionali comportamentali, collaborando con il personale insegnante alla realizzazione del lavoro sia in classe che in piccoli gruppi. Le mansioni vengono svolte sempre in collaborazione con il personale di riferimento che affianca i volontari con particolare riguardo al periodo iniziale, per le attività quotidiane e per quelle specifiche ( uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open day, riunioni , incontri con genitori ecc.) 15) Presenza nel Doposcuola e Centro Estivo e/o attività extracurricolari, per garantire ai bambini con DSA e/o difficoltà relazionali comportamentali una esperienza positiva nella frequenza delle attività di studio, ricreative e laboratoriali I volontari operano nel Doposcuola, nel Centro Estivo e in tutte le attività extracurricolari pomeridiane e/o estive, entrano in rapporto con i bambini, in particolare quelli con disturbi di apprendimento e/o difficoltà relazionali comportamentali, aiutandoli nei momenti di attività di studio, ricreative e laboratoriali e sportive. Grazie ad abilità e capacità specifiche dei volontari, sarà possibile realizzare attività aggiuntive. Le mansioni vengono svolte sempre in collaborazione con il personale di riferimento che affianca i volontari. 16) Presenza in mensa e durante il trasporto scolastico, gite , uscite didattiche, per permettere ai bambini di tutti gli ordini di scuola di vivere una situazione di benessere durante i momenti conviviali con un rapporto bambini/adulti più favorevole rispetto ai limiti di legge 17) Sviluppo dei rapporti con le famiglie, i bambini, le figure di riferimento del progetto e il personale degli enti durante la quotidiana attività e in occasione di particolari eventi (open day, feste, spettacole ecc.) 18) Collaborazione con la Direzione e la Segreteria per l’organizzazione di eventi educativo-culturali – promozionali e predisposizione dei documenti e dei materiali didattici e amministrativi necessari; i volontari in alcuni momenti dell’anno e in concomitanza con eventi specifici affiancano la direzione e la segreteria delle scuole per la predisposizione dei materiali necessarie all’attività; durante il mese di agosto coincidente con il periodo di chiusura delle scuole i volontari affiancheranno il personale amministrativo per la sistemazione della documentazione scolastica e la predisposizione dei materiali didattici dell’anno 19) Partecipazione a eventi e incontri di sensibilizzazione e di pubblicizzazione del servizio civile secondo quanto previsto dal progetto per la sensibilizzazione 20) Monitoraggio del progetto e del suo svolgimento raccogliendo anche le osservazioni e proposte formulate dai volontari. 21) Valutazione del progetto e restituzione: nella fase finale di attuazione del progetto, con gli OLP, e il personale coinvolto nel progetto si procede alla verifica del raggiungimento degli obiettivi e del contributo fornito dai volontari, attraverso parametri qualitativi e quantitativi. 22) Ridefinizione degli obiettivi per il progetto successivo: saranno valutati i vari aspetti del progetto da tenere presente per la successiva progettazione. AZIONI 1) Analisi e rilevazione bisogni 2) Stesura progetto dettagliato 3) Pubblicizza zione bando 4) Raccolta domande 5) Preselezione tirocinio volontari 6) Selezione volontari 7) Avvio al servizio 8) Accoglienza volontari 9) Presentazione ente e attività 10) Formazione generale 11) Formazione specifica 12) inserimento volontari con affiancamento 13) Azioni punto 13 14) Azioni punto 14 15) Azioni punto 15 16) Azioni punto 16 17) Azioni punto 17 18) Azioni punto 18 19)Pubblicizzazione e promozione SCN 20) Monitoraggio del progetto 21) Valutazione del progetto 22) Ridefinizione obiettivi nuova progettualità SCANSIONE MESI 0 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività n. 1 Legale rappresentante n. 1 Responsabile della Direzione della Cooperativa n. 1 Formatore interno n. 12 Formatori specifici n. 2 Operatori locali di progetto n. 15 Insegnanti della Scuola primaria e secondaria di primo grado n. 5 insegnanti di sostegno Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria n. 4 insegnanti della Scuola dell’infanzia n. 2 addetti amministrativi presenti presso le sedi locali di progetto n. 2 addetti amministrativi della cooperativa n. 1 responsabile del monitoraggio Esperti esterni per interventi e testimonianze nella fase di formazione generale 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto AZIONI RUOLO VOLONTARI 1) Analisi e rilevazione bisogni 2) Stesura progetto dettagliato Di competenza dell’ente 3) Pubblicizzazione bando Di competenza dell’ente Gli aspiranti volontari tramite il sito internet dell’ente e le forme di pubblicizzazione descritte al punto18 vengono a conoscenza del progetto 4) Raccolta domande Gli aspiranti volontari presentano domanda in base alle procedure previste dal bando 5) Preselezione tirocinio Gli aspiranti volontari attraverso colloqui volontari individuali vengono informati sulle caratteristiche del progetto e possono sperimentare direttamente due settimane di inserimento nell’ente in qualità di soci volontari 6) Selezione volontari Gli aspiranti volontari presentano la documentazione ed effettuano colloqui in base ai criteri del punto 18 e prendono visione della graduatoria 7) Avvio al servizio I volontari selezionati prendono servizio presso le sedi e incontrano gli OLP e prendono conoscenza diretta del progetto, delle sedi e del personale, delle esigenze del servizio. 8) Accoglienza volontari I volontari selezionati conoscono nel dettaglio le attività a loro assegnate, in base alle attitudini e competenze emerse 9) Presentazione ente e attività I volontari prendono conoscenza delle modalità organizzative dell’ente e della sede di progetto 10) Formazione generale I volontari acquisiscono i contenuti della formazione generale e li rielaborano alla luce della propria esperienza personale 11) Formazione specifica 12) Inserimento volontari con affiancamento 13 ) Azioni punto 13 14) Azioni punto 14 15) Azioni punto 15 16) Azioni punto 16 17) Azioni punto 17 I volontari acquisiscono i contenuti della formazione specifica e li rielaborano alla luce della propria esperienza personale I volontari attraverso il rapporto e l’affiancamento con gli OLP e le figure di riferimento iniziano a sperimentarsi nei compiti loro affidati; è prevista la partecipazione al collegio docenti e alla riunioni tra il personale I volontari, in collaborazione ed affiancamento con il personale della scuola, svolgono i compiti loro assegnati all’interno delle classi e dei piccoli gruppi per il supporto alle attività ludiche, didattiche, di cura, riposo, pranzo a supporto dei bambini maggiormente in difficoltà, per le attività quotidiane e per quelle specifiche ( uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open day, riunioni , incontri con genitori ecc.), I volontari, in collaborazione e affiancamento al personale della scuola entrano in rapporto con gli alunni , in particolare quelli con disturbi di apprendimento e/o difficoltà relazionali comportamentali, collaborando alla realizzazione del lavoro sia in classe che in piccoli gruppi di supporto e potenziamento degli apprendimenti, della relazione e dell’autonomia, per le attività quotidiane e per quelle specifiche (trasporto, uscite didattiche, gite, feste, laboratori, open day, riunioni , incontri con genitori ecc.) I volontari affiancano il personale dell’ente nelle in attività extracurricolari pomeridiane e/o estive ( in particolare nei mesi di giugno e luglio) entrano in rapporto con i bambini, in particolare quelli con disturbi di apprendimento e/o difficoltà relazionali comportamentali, aiutandoli nei momenti di attività di studio, ricreative e laboratoriali e sportive. I volontari collaborano con il personale garantendo l’assistenza durante la mensa e durante il trasporto scolastico, oltre ad accompagnare e affiancare durante gite , uscite didattiche, per permettere ai bambini di tutti gli ordini di scuola di vivere una situazione di benessere durante i momenti conviviali e meno strutturati con un rapporto bambini/adulti più favorevole rispetto ai limiti di legge I volontari vengono coinvolti anche nei momenti che vedono la presenza delle famiglie a scuola in durante particolari eventi (open day, feste, spettacoli, assemblee ecc.)per i quali saranno impegnati a creare con discrezione rapporti anche con le famiglie 18) Azioni punto 18 19) Pubblicizzazione e promozione SCN 20) Monitoraggio del progetto 21) Valutazione del progetto 22) Ridefinizione obiettivi nuova progettualità Ai volontari viene chiesto di collaborare con la Direzione e la Segreteria per l’organizzazione di eventi educativo-culturali – promozionali e predisposizione dei documenti e dei materiali didattici e amministrativi necessari; i volontari in alcuni momenti dell’anno e in concomitanza con eventi specifici affiancano la direzione e la segreteria delle scuole per la predisposizione dei materiali necessarie all’attività; durante il mese di agosto coincidente con il periodo di chiusura delle scuole i volontari affiancheranno il personale amministrativo per la sistemazione della documentazione scolastica e la predisposizione dei materiali didattici dell’anno I volontari affiancano il personale dell’ente nella fase di promozione e sensibilizzazione sui temi del SCN, sia attraverso la testimonianza della propria esperienza personale, sia affiancando le attività organizzative ed espositive ( stand, produzione e diffusione brochure, orientamento ai giovani della città), come previsti dal punto 17 del progetto I volontari durante le fasi di monitoraggio sono chiamati a formulare osservazioni e proposte utili per la gestione del SCN dell’ente I volontari sono coinvolti nella valutazione del progetto che si avvia alla conclusione e saranno chiamati a formulare proposte mirate al miglioramento dei servizi in forza dell’esperienza personale maturata Di competenza dell’ente 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 3 3 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 3 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1440 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità ad effettuare il proprio servizio anche in sedi esterne in occasioni di gite, uscite didattiche, culturali, attività sportive extrascolastiche, eventi di varia natura, compresi eventuali giorni festivi. Flessibilità oraria, nell’arco della giornata, della settimana, dell’anno, in funzione delle esigenze di servizio; Vincolo sull’utilizzo di almeno il 70% dei permessi nei periodi di sospensione delle attività didattiche e di chiusura dell’ente (vacanze durante l’anno e mese di agosto) Disponibilità a partecipare alle attività di sensibilizzazione al Servizio Civile anche al di fuori della sede operativa Rispetto della normativa in materia di privacy Disponibilità a partecipare occasionalmente a manifestazioni nei giorni festivi e/o ad incontri e riunioni serali Disponibilità a orari di servizio che prevedano rientri pomeridiani Disponibilità alla guida di automezzi dell’ente o messi a disposizione dall’ente Obbligo firma del foglio presenze Obbligo di una presenza responsabile e puntuale Obbligo di indossare un cartellino di riconoscimento Rispetto degli orari concordati Disponibilità a operare con gli utenti ed in team 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Sede di attuazione del progetto Comune Scuola dell’infanzia Vigevano “Nonno Nando Scuola primaria e secondaria di Vigevano primo grado “Don T. Comelli” Indirizzo Cod. N. vol. per ident. sede sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Via Buccella,49/20 118144 1 Ferrari Ginevra Enrico Via Bretti, 13 116395 2 Padovese Emanuela Data di nascita C.F. 15/08/ FRRNCM70 1970 M15L872D PDVMNL67 H50A010D Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e Data di nome nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: • Utilizzo del sito Web dell’ente per la pubblicizzazione di tutte le iniziative di promozione del SCN in programma • Articoli e comunicati stampa a giornali settimanali e quotidiani del territorio di presentazione del SCN e del progetto specifico dell’ente • Coinvolgimento delle scuole 5 superiori cittadine attraverso un incontro con gli studenti delle classi 5 per presentazione Servizio Civile e nello specifico le opportunità di esperienza presso il proprio ente, con possibilità di visita all’ente; l’obiettivo è quello di agevolare la circolazione di notizie e la diffusione di materiale informativo intorno al SCN per incentivare la partecipazione degli studenti che abbiano raggiunto la maggiore età come una possibile scelta che i ragazzi possono effettuare alla fine delle scuole superiori, come esperienza altamente formativa e professionalizzante nell’ambito della cultura, dell’assistenza e della salvaguardia ambientale. • Presenza di alcuni operatori della cooperativa con uno stand dedicato alla proposta del servizio civile dell’ente e del suo significato generale, durante la manifestazione con le scuole superiori cittadine durante la “Giornata dell’ “orientamento” che si tiene annualmente presso il Castello di Vigevano, rivolta agli studenti delle scuole vigevanesi • Presenza di alcuni operatori della cooperativa e dei giovani volontari con uno stand dedicato alla proposta del servizio civile dell’ente e del suo significato generale, durante la “Giornata del volontariato ”che si tiene annualmente presso la Piazza Ducale di Vigevano. • Collaborazione con il locale “Coordinamento del Volontariato” per diffusione di materiale promozionale destinato ai volontari delle varie associazioni locali • Collaborazione con le Parrocchie del territorio attraverso l’organizzazione di incontri con i giovani dell’oratorio • Inserimento del tema servizio civile all’interno del programma scolastico di “storia ed educazione alla cittadinanza “ della propria scuola secondaria paritaria di primo grado per le classi III • Presentazione del progetto di SCN dell’ente alle famiglie e ai ragazzi partecipanti agli open day delle strutture educative della cooperativa coinvolte nel progetto • Articoli periodici sui settimanali e quotidiani cittadini e del territorio della Lomellina per sensibilizzare la cittadinanza ai temi del SCN; pubblicizzazione attraverso due radio locali • Stampa e diffusione materiale pubblicitario, locandine e brochure illustrative del SCN, realizzate attraverso una grafica ed un linguaggio particolarmente vicino al mondo giovanile, da diffondere , soprattutto durante il periodo di apertura del bando rivolto agli aspiranti volontari, nel locali pubblici della città e dei paesi limitrofi. Per la realizzazione delle suddette attività si prevede un minimo di 30 ore. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: La fase di selezione prevede la costituzione dell’equipe di selezione di cui fanno parte il formatore accreditato , l’esperto di monitoraggio, gli OLP , un membro della direzione della cooperativa. I giovani saranno convocati per colloqui di selezione, svolti da una commissione interna all’ente, rifacendosi ai requisiti di cui alla determinazione del Direttore Generale UNSC dell’11 giugno 2009, n.173. 1) Valutazione curriculare In particolare verrà valutato il curriculum attribuendo punteggi sia ai titoli di studio e formativi (sino ad un massimo di 16 punti), sia alle precedenti esperienze lavorative e\o di volontariato (sino ad un massimo di 24 punti); punteggio massimo attribuibile è 40 punti. Strumento: scala per la valutazione curriculare a sua volta ripartita in 2 sottoscale relative ai titoli di studio e alle esperienze pregresse lavorative e/o di volontariato. Scala A: Titolo di studio e formativi - massimo 16 punti Si valuta solo il titolo più elevato. Laurea specialistica attinente il progetto o vecchio ordinamento: 8 punti Laurea specialistica NON attinente il progetto o vecchio ordinamento: 7 punti Laurea triennale attinente il progetto: 6 punti Laurea triennale NON attinente il progetto o vecchio ordinamento: 5 punti Diploma Scuola Media Superiore attinente il progetto: 4 punti Diploma Scuola Media Superiore NON attinente il progetto: 3 punti Frequenza Scuola Media Superiore (0,5 ogni anno): 2 punti Diploma Scuola Media Inferiore: 1 punto Altri titoli formativi Titolo post laurea e corso di formazione attinente il settore d’intervento del progetto: 1 punto per ogni titolo sino ad una massimo di 4 punti Titolo post laurea e\o corsi di formazione professionale NON attinente il settore d’intervento: 0,5 punti per ogni titolo sino ad una massimo di 4 punti Scala B: Pregressa esperienza lavorativa e\o di volontariato - massimo 24 punti: Pregressa esperienza lavorativa e/o di volontariato presso l’ente: periodo massimo valutabile 16 mesi - 1 punto per ogni mese o frazione superiore a 15 gg – massimo 16 punti Pregressa esperienza lavorativa e/o di volontariato nello stesso o analogo settore: periodo massimo valutabile 16 mesi - 0,5 punti per ogni mese o frazione superiore a 15 gg – massimo 8 punti 2) Valutazione dei candidati mediante colloquio Ad ogni voce verrà attribuito un punteggio da 0 a 5; il punteggio massimo attribuibile è 60 punti. Durante il colloquio saranno scandagliate le conoscenze su: Il Servizio Civile Nazionale: le conoscenze pregresse Il progetto dell’ente: conoscenze pregresse Il contesto/settore/area d’intervento del progetto Significatività dell’esperienza lavorativa e\o di volontariato Disponibilità al servizio Capacità di relazione; Capacità di ascolto Attitudine a lavorare in gruppo Attitudini creative e artistiche Predisposizione al lavoro con minori Interesse lavorativo in ambito educativo o scolastico anche dopo il servizio di volontariato Disponibilità ad effettuare momenti di formazione extra formazione obbligatoria unitamente al personale dell’ente 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Il sistema di monitoraggio è uno strumento valido per controllare il livello di soddisfazione di tutte le componenti coinvolte durante il periodo di servizio civile e di tenere sotto controllo le attività previste dal progetto, garantendone l’efficacia e l’efficienza, e controllando le eventuali situazioni di criticità che possono emergere e che devono essere affrontate e superate per la buona riuscita dell’esperienza. L’attività di monitoraggio si struttura da subito, con incontri settimanali tra i volontari e gli Operatori locali di progetto e con incontri mensili tra gli Operatori locali di progetto e tutte le figure interne coinvolte nel lavoro con i volontari. A tale scopo l’equipe interna dell’ente, costituita dal formatore accreditato, dagli OLP, dall’esperto di monitoraggio e dal responsabile della direzione della cooperativa, elabora un percorso specifico che verrà sottoposto ai vari attori del progetto e coordinato dall’ esperto del monitoraggio. 1) Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell’andamento complessivo del progetto; L’attività di monitoraggio proposta consente di rilevare aspetti connessi allo svolgimento del progetto, indagando alcuni aspetti gestionali e progettuali: Rilevazione delle attività svolte Giudizio sull’orario di servizio Giudizio riguardo l’attività di formazione erogata dall’ente Giudizio riguardo le riunioni con gli OLP Valutazione del raggiungimento degli obiettivi progettuali. Motivazioni eventuali ritardi/ mancato raggiungimento degli Risultati quantitativi raggiunti Elaborati/documenti didattici realizzati dall’attività dei volontari Criticità di gestione/organizzazione 2) Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali; si intende rilevare gli aspetti di soddisfazione, di relazione e l’impatto che il servizio civile sta avendo sul singolo protagonista del progetto. A tal proposito, il monitoraggio si sofferma ad analizzare i seguenti aspetti personali, relazionali e professionali: Verifica del livello di motivazione Analisi aspettative Verifica del livello soddisfazione Percezione di utilità personale, sensazione di essere ben impiegato e valorizzato dall’ente e contribuire alla costruzione di un “bene comune” Percezione di crescita professionale e personale Stato dei rapporti con referenti, colleghi, volontari/e, utenti Criticità e difficoltà rilevate Incidenza che il servizio civile ha rispetto alle proprie attività personali 3) Monitoraggio finale dell’andamento complessivo del progetto. Durante l’ultimo mese di servizio civile l’esperto del monitoraggio predispone delle occasioni di monitoraggio finale coinvolgendo i diversi attori del progetto: i volontari, gli Operatori Locali di progetto e il personale interno. Con ciascuno dei soggetti coinvolti si procederà ad una riflessione complessiva attraverso la quale identificare le criticità e positività del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il rispetto di quanto indicato nel progetto Gli strumenti del monitoraggio: Colloqui settimanali individuali con i volontari Incontri di gruppo mensili con volontari, esperto del monitoraggio ed equipe interna ( olp, formatori, responsabile della direzione della cooperativa) Griglia di rilevazione quantitativa e qualitativa delle attività svolte Griglia di rilevazione dei minori presi in carico Questionari di soddisfazione Questionari di autovalutazione Report trimestrale sull’andamento delle attività Relazione scritta conclusiva che identifichi criticità e positività del progetto ed elenchi le acquisizioni individuali da parte dei volontari Report finale sulle attività realizzate e sul raggiungimento degli obiettivi del progetto 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: nessuno 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Spese per la realizzazione delle attività di sensibilizzazione e promozione del SCN € Spese per accompagnamento durante le uscite didattiche Materiali di consumo e didattici a disposizione dei volontari Eventuali spese per formazione extra obbligatoria volontari TOTALE € 400 € 200 € 100 € 1.000 300 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): nessuno 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Per la realizzazione delle attività previste dal progetto si prevedono le seguenti risorse: n. 2 postazione aule complete di PC, stampante, fotocopiatrice, collegamento internet, telefono, fax n. 1 biblioteca scolastica n. 1 lavagna multimediale n. 1 video proiettore e impianto stereo n. 1 pulmino Ford Transit adibito a trasporto alunni e accompagnamenti vari materiale di cancelleria vario n. 3 aule laboratorio dotate di materiale didattico vario ( penne, fogli di carta, materiale vario per attività artistiche, colori, cartoncini, carte di varie consistenze per ricreative e manipolative) n. 2 aule di sostegno dotate di materiale didattico specifico per disturbi apprendimento e dislessia ( software didattici specialistici , manuali per lo studio facilitato, schede, materiali compensativi, mappe concettuali, cartelloni, kit per applicazione metodo Feuerstein) materiale ludico (giochi, giocattoli, materiale di recupero, attrezzature, arredi, giochi per esterno ) attrezzature sportive ( palloni, canestri, attrezzi ginnici) n. 1 palestra attrezzata n. 1 salone per le attività motorie presso la scuola dell’infanzia n. 2 spazi esterni per il gioco n. 2 sala mensa n. 12 aule per attività didattica e ludica CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Nessuno 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: servizio, 1) Competenze professionali La Cooperativa Sant’Ambrogio, tramite i propri Istituti Scolastici, la scuola Primaria e Secondaria di primo grado e la Scuola dell’Infanzia , rilascerà apposito certificato di servizio ai volontari certificante le attività svolte e le competenze acquisite nel progetto di servizio civile volontario. Al termine del SCN i volontari avranno la possibilità richiedere: il rilascio del certificato di servizio a cura dell’ente , che specifica le azioni svolte durante l’anno di servizio civile, gli ambito dell’intervento, le competenze acquisite la certificazione delle competenze a cura di ente esterno , con cui la cooperativa ha sottoscritto una scrittura privata di accordo, sulla base delle conoscenze e abilità previste dal Quadro Regionale degli Standard Professionali Regione Lombardia, afferenti all’Area Servizi di Educazione e formazione qui elencate in dettaglio: COMPETENZE Effettuare la progettazione di attività di animazione ricreativa e educativa Realizzare interventi di animazione e gioco Effettuare attività di affiancamento corsisti durante il percorso formativo CONOSCENZE Elementi di pedagogia Elementi di psicologia Elementi di informatica Giochi e giocattoli Metodi dell’intervento socio-educativo Metodologie didattiche Tecniche di animazione Metodi e didattiche delle attività motorie Tecniche del teatro educativo e sociale ABILITA’ Applicare tecniche di analisi dei bisogni dell' utenza Applicare tecniche di progettazione educativa Applicare metodi di presa in carico della relazione educativa Applicare tecniche di comunicazione interpersonale Applicare tecniche di animazione in ambito socio-educativo Applicare tecniche di animazione teatrale Applicare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo Applicare tecniche di gioco Applicare tecniche di manipolazione Utilizzare applicazioni didattiche informatiche e audiovisive Utilizzare software didattici Utilizzare strumentazione a supporto dell’attività d’ufficio fotocopiatrice) Utilizzare software posta elettronica (Outlook o analoghi). (fax, L’ente ha stipulato con ELFOL ente di formazione con sede a Vigevano, in Corso Milano, 4 , un apposito accordo per la certificazione e il riconoscimento delle capacità acquisite dai volontari durante l’esperienza del servizio civile nazionale. 2) Competenze per la crescita civica del giovane volontario Il certificato di servizio rilasciato dall’ente che, oltre a ente accreditato per il SCN è anche Istituto scolastico parificato, comprenderà anche alcune aree che afferiscono alla crescita civica del giovane volontario c, intesa come persona in formazione. Esse valorizzeranno nello specifico: - Capacità decisionali: riconoscimento della “decisione” del giovane di impegnarsi in questo progetto per un periodo di 12 mesi scelta progettuale perché il giovane sceglie un progetto specifico in base alle proprie attitudine e aspirazioni tra altri - Crescita valoriale: è un’esperienza di cittadinanza attiva, di promozione e riscoperta del senso e del valore della vita comunitaria; - Competenze relazionali: è un’esperienza di appartenenza ad un gruppo, in quanto entrano in un’unità operativa complessa; è un’occasione di conoscenza in cui i giovani hanno l’occasione di conoscere persone, ambienti, strutture, di interfacciarsi con altri giovani; - Crescita culturale: come occasione di crescita personale e di arricchimento culturale che stimola i giovani alla consapevolezza del valore del bene comune 3) Al termine della formazione specifica verrà rilasciato dal docente incaricato del modulo dedicato alla formazione sul primo soccorso attestato di Addetto al primo soccorso, valido ai fini nell’inserimento nel curriculum vitae personale dei volontari. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: La formazione generale verrà erogata per tutti i volontari presso le aule della Scuola primaria e secondaria di primo grado “Don Tarcisio Comelli” in Via Bretti, 13 – 27029 Vigevano, che è anche una delle sedi operative del progetto. 30) Modalità di attuazione: La formazione generale rivolta ai giovani volontari ha come obiettivo quello di esplicitare il senso del SCN, la normativa in vigore, mettendo in relazione le attività previste dal progetto alle tematiche indicate dalla legge 64/2001 ed in particolare: • sviluppare la cultura del SCN attualizzandone i concetti attraverso la possibilità di esperienza personale all’interno di uno specifico ente • fornire ai giovani strumenti per vivere correttamente la propria esperienza di SCN, inteso come modalità di difesa della patria che si concretizza attraverso la costruzione di azioni di solidarietà sociale, costruzione del bene comune, promozione dei diritti umani, della pace, tutela delle persone fragili e del territorio. • condividere il percorso nazionale dei giovani in servizio civile sentendosi parte di un più grande progetto che coinvolge altri giovani • promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo • aiutare i giovani a maturare una maggiore consapevolezza di sè all’interno di una comunità/territorio • favorire la crescita umana, culturale, sociale e professionale del giovane in quanto persona in formazione. La prima fase della formazione prevede la costituzione dell’equipe che si occuperà dell’erogazione e della stesura nel dettaglio dell’agenda formativa per ogni modulo e giornata di formazione tenendo conto del raggiungimento dei obiettivi e dei contenuti previste dal DPCM 160 del 19/07/3013 L’equipe per la predisposizione dell’agenda formativa della formazione generale, la predisposizione dei materiali didattici , la valutazione del raggiungimento degli obiettivi e il gradimento dei volontari vede coinvolti: 1 formatore interno accreditato 2 operatori locali di progetto 1 rappresentante della direzione della cooperativa ( con funzioni di tutor d’aula) 1 responsabile del monitoraggio esperti esterni e testimoni privilegiati a cui affidare la presentazione di alcuni moduli e temi della formazione. Il formatore generale accreditato è il formatore prevalente, coordina le attività di formazione generale e gli aspetti organizzativi del gruppo, presenta gli esperti, introducendo l’argomento e collegando i diversi moduli nelle giornate, osserva le dinamiche relazionali interne al gruppo e descrive l’andamento del corso tramite appositi strumenti di rilevazione, materiale informativo, bibliografie di riferimento, slides e dispense Gli esperti esterni e i testimoni privilegiati sono persone che hanno avuto esperienze in iniziative e/o progetti sulla difesa civile non armata e non violenta, sull’obiezione di coscienza, sul servizio civile, sulla protezione civile, ecc. o su argomenti presenti nei moduli. La testimonianza dal vivo è un modo per facilitare, nei ragazzi, la comprensione che i valori sono di fatto “vivibili” concretamente e non sempre restano una mera “dichiarazione d’intenti”; rafforzando il messaggio che il servizio specifico svolto dai ragazzo è, di fatto, già una modalità molto concreta di trasmettere valori “alti”. Il tutor è presente in aula per seguire il percorso formativo, collabora con il formatore per lo svolgimento di alcune attività previste dai moduli, è responsabile del registro presenze e del materiale didattico, è un punto di riferimento per i volontari rispetto ad eventuali difficoltà e/o richieste, distribuisce e raccoglie i questionari di valutazione. competenti sul tema indicato. L’esperto di monitoraggio contribuisce alla definizione degli obiettivi specifici di crescita dei volontari attraverso incontri incontro con i volontari, l’accoglienza e avvio percorsi di formazione, la rilevazione delle motivazioni e aspettative del volontario (focus group e/o colloquio individuale, questionario iniziale formazione generale congiunta), la valutazione sulla formazione specifica e sulle competenze acquisite (colloqui individuali e di gruppo). Gli Olp partecipano al percorso di formazione coordinando i contenuti della formazione generale con quelli della formazione specifica, con l’obiettivo di dare senso agli teorici attraverso le competenze acquisite nella formazione specifica e la pratica del servizio dei giovani. I giovani verranno chiamati a partecipare attivamente alla discussione dell’argomento attraverso tecniche di action learning, esercitazioni di gruppo, simulazioni, analisi di caso, discussioni plenarie. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione si concentrerà inizialmente su tecniche di animazione per favorire la costruzione del gruppo, così che possa diventare primo strumento di apprendimento e confronto. Si indagheranno le motivazioni e i valori di ognuno dei volontari, in modo che sia possibile capire cosa significhi essere “giovani in servizio civile”. La formazione verrà realizzata utilizzando lezioni frontali per 50% delle ore e tecniche di apprendimento non formali per il restante 50%. Ogni modulo formativo utilizzerà entrambe le modalità di formazione: interventi del formatore interno e di esperti e testimoni esterni + esercitazioni e dinamiche non formali; ogni azione formativa viene erogata partendo dalle conoscenze pregresse dei volontari, ponendo l’aula in situazione e alternando momenti e tecniche diverse: 1. lezione frontale; 2. filmati, slides; 3. testimonianze; 4. laboratori creativi; 5. esercitazioni ed i lavori di gruppo; 6. simulazioni 7. brainstorming 8. costruzione di cartelloni e materiali di gruppo. Il formatore potrà essere affiancato da operatori esperti nei diversi settori specifici. Il personale potrà essere interno all’Ente o esterno: nel secondo caso si tratterà di persone attive sul territorio nell’ambito del volontariato e della Protezione Civile. La formazione generale verrà suddivisa in 9 moduli; i prevede di erogare 34 ore entro i primi 60 giorni (80%) e 8 ore entro il 270° giorno (20%). Quest’ultima parte di 8 ore, costituente il 20% delle ore di formazione generale verrà organizzata in modo tale da consentire al formatore di ritornare su alcuni argomenti e moduli al fine di favorire da parte dei volontari la rielaborazione del contenuto degli stessi in funzione delle esperienze che stanno vivendo nel corso dell’anno di servizio civile. In particolare tale ripresa riguarderà soprattutto per il modulo n. 2 “Il dovere di difesa della Patria difesa, civile non armata e nonviolenta” e il modulo n. 4 “La solidarietà e le forme di cittadinanza attiva” in quanto i concetti e le informazioni enucleate durante le precedenti lezioni risultano più comprensibili, concreti e attuabili confrontandosi con l’esperienza che stanno vivendo, stimolando la partecipazione attiva dei volontari con modalità non formali. I moduli di formazione generale verranno intervallati con la formazione specifica al fine di aumentare nel volontario la consapevolezza, anche attraverso l’integrazione con attività più specifiche e peculiari di ogni servizio, del significato e del valore del servizio civile. I moduli di formazione generale più lunghi verranno erogati operativamente in forma di sotto-moduli più brevi. 33) Contenuti della formazione: I contenuti della formazione generale si atterranno alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19 luglio 2013), che attribuiscono un ruolo strategico alla formazione. Attraverso il percorso di formazione generale il volontario dovrà consolidare la propria identità sociale maturando la consapevolezza di partecipare, attraverso il proprio servizio, agli obiettivi che animano la legge sul servizio civile Occorrerà far maturare nei giovani la consapevolezza che attraverso il loro servizio contribuiscono alla difesa della patria. Nello specifico, attraverso il confronto con le motivazioni, le aspettative ed i valori che hanno ispirato la scelta di partecipare al progetto, si costruirà il senso del servizio civile nello spirito della legge. Gli elementi emersi nel gruppo verranno elaborati attraverso la testimonianza di ex volontari. La conoscenza dei diritti e doveri del volontario e degli aspetti organizzativi e operativi forniranno un’utile “cassetta degli attrezzi” per permettere al volontario di muoversi operativamente nel rispetto delle norme e dello spirito del servizio. Uno dei fili conduttori della formazione partirà dalla conoscenza della Carta Costituzionale per introdurre il concetto di patria e di difesa della stessa, che si concretizza anche attraverso la prestazione di attività di impegno sociale non armato. Si parlerà pertanto di difesa civile prendendo le mosse dalla storia dell’obiezione di coscienza, si recupererà quindi l’eredità trasmessa dagli obiettori di coscienza anche attraverso l’analisi dell’evoluzione della legislazione che ha portato alla costituzione del Servizio Civile Nazionale. Si aiuterà il volontario a riflettere sul termine “Patria” inteso come patrimonio storico, artistico e culturale che in quanto tale va difeso. Attraverso esempi concreti sarà possibile individuare con i volontari come le istituzioni e l’Ente presso il quale prestano servizio adempie alla difesa della patria e come loro, con il proprio operato difendono il principio di solidarietà e di uguaglianza dettato dalla nostra costituzione. Il passaggio al concetto di cittadinanza attiva evidenzierà ancor meglio il senso del progetto di servizio come diritto-dovere di appartenere ad una collettività e di attivarsi per diffondere la partecipazione democratica di tutti i cittadini. Si approfondirà pertanto la conoscenza del territorio e delle possibilità di partecipare alla vita collettiva nell’ottica della diffusione di uno spirito di solidarietà ed inclusione sociale. Il percorso formativo prevede che i moduli sotto riportati siano collegati concettualmente tra di loro, al fine di costruire nel volontario la consapevolezza di tutti gli aspetti del senso del servizio civile. Il contenuto dettagliato di ciascun modulo viene riportato qui di seguito. Generalmente ogni lezione sarà suddivisa in una prima parte, erogata nelle forme della lezione frontale, e una seconda in cui saranno utilizzate dinamiche non formali. Modulo 1: (6 ore) L’identità del gruppo in formazione Attraverso tecniche formative interattive, si lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile. Durante questo modulo, i volontari esprimeranno le loro idee sul servizio civile, aspettative, motivazioni, obiettivi individuali. Il formatore li aiuterà a costruire la consapevolezza dei valori e dell’identità del servizio civile così come viene inteso dallo Stato, cioè forma di difesa della Patria senza armi e non violenta. Il modulo verrà arricchito dall’incontro con ex volontari che porteranno una testimonianza della propria esperienza. Oltre a un momento di lezione frontale, il modulo sarà realizzato anche grazie a dinamiche interattive lavori di gruppo e giochi di ruolo. Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela, ex volontari Modulo 2: (6 ore) Il dovere di difesa della Patria. La difesa civile non armata e non violenta. A partire dalla Costituzione Italiana, si approfondirà il concetto di “difesa della Patria”, soffermandosi, in particolare, sulla sua attualizzazione, anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. L’obiettivo di questo modulo, infatti, è di costruire con i volontari il concetto di difesa della Patria proprio a partire dalla carta Costituzionale, in base alla normativa italiana ed europea. Si sottolineerà l’accezione di Patria intesa come patrimonio storico, artistico e culturale.(2.1) Dopo un primo momento di lezione frontale, il concetto di difesa non violenta verrà attualizzato attraverso esercitazioni pratiche, role play e discussioni di gruppo sulla gestione del conflitto. Si elaborerà, infatti, l’importanza di strategie cooperative non armate e non violente nella sua risoluzione anche attraverso cenni storici di difesa popolare non violenta. (2.2) Si presenteranno, inoltre, le forme di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile; a livello internazionale si approfondiranno le tematiche relative alla gestione non violenta dei conflitti, alla prevenzione della guerra, agli interventi di promozione della pace e dei diritti umani e alle operazioni di polizia internazionale, così come emerge dalla Costituzione Italiana, dalla carta Europea e dalla normativa internazionale. (2.3) Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela Modulo 3: (4 ore) Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà. Questo modulo sarà strettamente collegato al precedente, in quanto l’obiettivo sarà far conoscere ai volontari i passi storici e giuridici che hanno portato alla legge 64/01. Verrà illustrata l’eredità proveniente dagli obiettori di coscienza e gli elementi di discontinuità tra la legge 64/01 e la legge 230/98. La lezione frontale, arricchita dal ricorso alla testimonianza di ex obiettori di coscienza e di filmati storici, sarà seguita da un laboratorio creativo. Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , ex- obiettori e exvolontari Modulo 4: (6 ore) La solidarietà e le forme di cittadinanza attiva: il Servizio Civile Nazionale, l’associazionismo e volontariato. In questo modulo si partirà dal principio costituzionale di solidarietà sociale, illustrando ai volontari la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta costituzionale e l’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della civile convivenza, affinché i giovani volontari sia adeguatamente formati al tema della cittadinanza attiva e possano maturare la consapevolezza personale di come diventare cittadini attivi. Verrà analizzata la funzione ed il ruolo degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi. (4.1) Di conseguenza, saranno trattati diversi temi legati alla convivenza civile e alla socialità, quali la partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione sociale, della promozione sociale, l’obiezione di coscienza, il servizio civile nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati. Mostrando questi esempi concreti di cooperazione il formatore inviterà i ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le metodologie non formali e la logica progettuale, un percorso di azione. Non solo: attraverso lavori di gruppo, visione di filmati, testimonianze e discussioni si evidenzierà l’importanza della solidarietà sociale dovuta dalle Istituzioni Pubbliche (Stato, Regioni, Province, Comuni) fino ad arrivare alla solidarietà sociale derivata dalle esperienze di volontariato del terzo settore nell’ambito del welfare. Tutto questo dovrà mostrare ai volontari l’impegno e l’importanza della loro esperienza all’interno del Servizio Civile Nazionale, non solo come valido momento formativo per la propria crescita, ma anche come opera di servizio verso la comunità. Per meglio affermare l’importanza di questo aspetto ci si avvarrà della testimonianza di associazioni e cittadini operanti nell’area del volontariato. Durante questo modulo, inoltre, verranno trattate le affinità e le differenze tra le figure del volontario di Servizio Civile e dell’associazionismo e del volontariato. (4.2) Ai volontari, come una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva da loro praticabili, sarà presentata la possibilità pratica di partecipare e di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN. Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , testimonianze di membri della comunità vigevanese che si mettono a disposizione del mondo del volontariato. (4.3) Modulo 5 (4 ore): La Protezione Civile L’obiettivo del modulo è valorizzare e potenziare le conoscenze sulla protezione civile come sistema di protezione e di difesa della patria: del territorio, dell’ambiente, della popolazione. Durante questa lezione, pertanto, si evidenzieranno le problematiche legate alla prevenzione dei rischi e agli interventi di soccorso. Si farà quindi ricorso alla presenza in aula di un esponente della protezione civile che ha preso parte ad azioni di soccorso in situazioni di calamità naturali e/o di rischio per delineare il ruolo della stessa. I volontari, attraverso lavori di gruppo, ipotizzeranno strategie di intervento che verranno confrontate con la realtà della protezione civile in situazioni di emergenza. Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , volontari di Protezione Civile. Modulo 6: (6 ore) La normativa vigente e la Carta di impegno etico. Diritti e doveri del volontario di Servizio Civile. Attraverso questo modulo i volontari riceveranno tutte le informazioni relative agli aspetti normativi, operativi e organizzativi che regolano il sistema del servizio civile, gli enti che se ne occupano ed i livelli organizzativi affinché siano consapevoli del contesto in cui sono inseriti. Conosceranno i diritti e i doveri, il ruolo e la funzione del volontario, le figure che operano all’interno del progetto di cui fanno parte. (6.1) Verrà loro illustrata la Carta Etica e si delineerà il ruolo dell’ente nel progetto di servizio civile illustrando ai volontari il “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”. Poiché il modulo vuole avere un taglio pratico, i volontari sperimenteranno le prassi burocratiche attraverso alcune esercitazioni. (6.2) Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela, il responsabile della direzione dell’Ente Cervio Lucia Modulo 7: ( 2 ore) Presentazione dell’Ente. Il modulo ha l’obiettivo di favorire nel volontario la conoscenza del contesto: la storia, le caratteristiche e le modalità organizzative e operative dell’Ente in cui presterà un anno di servizio civile. La formazione del volontario si arricchirà attraverso la conoscenza del progetto che sta iniziando con cui l’Ente esplica la difesa della patria, intesa come difesa dei valori costituzionali e del patrimonio storico artistico. Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela, soci lavoratori dell’Ente, testimonianza del legale rappresentante dell’Ente Modulo 8: (4 ore) Il lavoro per progetti. Questo modulo ha la finalità di far sperimentare al volontario l’importanza del lavoro per progetti. Grazie a un laboratorio pratico il volontario sperimenterà l’importanza delle diverse fasi della costruzione di un progetto: definizione degli obiettivi, strumenti, risorse, tempi e verifica dei risultati. Si lavorerà inoltre sul “progetto di sé” partendo da un’autovalutazione delle proprie competenze tecniche e sociali. Questo lavoro di auto-posizionamento verrà ripreso durante il servizio per effettuare il bilancio delle competenze acquisite. Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , n. 2 Operatore Locale di Progetto dell’Ente Padovese Emanuela e Ferrari Ginevra Enrico. Modulo 9: (4 ore) Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Partendo dall' ingresso del volontario nell' organizzazione ci si soffermerà sulla comunicazione quale elemento essenziale dell' esperienza quotidiana, sia nei rapporti fra singoli individui, sia a livello di gruppi. L' analisi della comunicazione all' interno di un gruppo, quale è quello in cui è inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. (9.1) Si ragionerà sul gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l' interazione con gli altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro risoluzione in modo costruttivo (alleanza/mediazione/ consulenza). (9.2) Risorse utilizzate: formatore accreditato Quattrini Daniela , n. 2 Operatore Locale di Progetto dell’Ente Padovese Emanuela e Ferrari Ginevra Enrico. 34) Durata: 42 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: La formazione specifica verrà realizzata in parte presso il locali della Scuola primaria e secondaria di primo grado “Don Tarcisio Comelli” Via Bretti, 13 – 27029 Vigevano, che è anche una delle sedi operative del progetto e in parte presso l’altra sede locale di progetto presso la scuola dell’infanzia Nonno Nando in Via Buccella,49/20 – 27029 Vigevano 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica verrà erogata in conformità al dal DPCM 160 del 19/07/3013 internamente, utilizzando le aule, le strutture e le apparecchiature dell’Ente congiuntamente a quella generale. La formazione specifica ha l’obiettivo di fornire al volontario le conoscenze e le competenze teorico pratiche necessarie a svolgere in maniera positiva ed efficace le attività previste dal progetto e di permettere un adeguato percorso di crescita personale attraverso le azioni intraprese durante l’anno di servizio civile. La prima fase della formazione prevede la costituzione dell’equipe che si occuperà dell’erogazione e della stesura nel dettaglio dell’agenda formativa per ogni modulo e giornata di formazione. L’equipe per la predisposizione dell’agenda formativa della formazione specifica, la predisposizione dei materiali didattici , la valutazione del raggiungimento degli obiettivi e il gradimento dei volontari vede coinvolti: 1 formatore interno accreditato 2 operatori locali di progetto 1 rappresentante della direzione della cooperativa 1 responsabile del monitoraggio La formazione relativa alle caratteristiche specifiche dell’ente e dell’ambito di intervento del progetto e le norme di sicurezza (L.81/08) verranno effettuate con lezioni frontali da svolgersi entro il primo mese di servizio. Le conoscenze relative alle specifiche attività rivolte all’utenza saranno acquisite in itinere attraverso lezioni ad hoc gestite dai formatori sulle tematiche riguardanti le caratteristiche cognitive, affettive e relazionali dei minori e le metodologie di intervento in situazioni di difficoltà. Una parte delle tematiche affrontate, ed in particolare gli argomenti più specialistici, verranno ripresi e trattati entro il 180 giorno dall’avvio del progetto in modo da poter approfondire e chiarire aspetti teorici e pratici dell’esperienza dei giovani volontari , dopo essersi confrontati con il servizio pratico relativo all’utenza e le attività previste dal progetto. Si prevede pertanto l’erogazione della formazione specifica: entro 60 giorni dall’avvio del progetto per il 70% delle ore entro 180 giorni dall’avvio del progetto per il 30% delle ore. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 1) Padovese Emanuela, nata ad Abbiategrasso (MI) il 10/06/1967 2) Obertelli Maria, nata a Bettola (PC) il 17/12/1948, 3) Bertolotti Laura, nata a Milano il 19/08/1964 4) Ferrari Ginevra Enrico nato a Vigevano (PV) il 15/08/1970 5) Cervio Lucia, nata Vigevano (PV) il 14/12/1958 6) Mercorillo Chiara nata a Vigevano (PV) il 29/12/1981 7) Cimbali Alessandra nata a Pavia (PV) il 29/05/1979 8) Morone Isabella nata a Vigevano (PV) 1l 20/04/1958 9) Merenda Simona nata a Vigevano (PV) il 18/06/1980 10) Quattrini Daniela nata a Vigevano (PV) il 11/12/1985 11) Ottonelli Maria Rosa, nata ad Acquiterme (AL) il 10/04/1954 12) Negrello Fabio, nato a Vigevano (PV) il 20/05/1981 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: 1) Padovese Emanuela In possesso di diploma magistrale, dirigente scolastico scuola primaria Don T. Comelli; in qualità di dirigente scolastico possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola primaria ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente. 2) Obertelli Maria In possesso di laurea in lettere, dirigente scolastico della scuola primaria Don T. Comelli; in qualità di dirigente scolastico possiede possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente. 3) Bertolotti Laura In possesso di laurea magistrale in pedagogia, responsabile della formazione pedagogica dei servizi della cooperativa e supervisore di tutto il personale educativo dell’ente, possiede competenze teoriche e tecniche sulla formazione ed educazione 0-18 anni, sulla didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente, gestione della qualità e valutazione dei processi. 4) Ferrari Ginevra Enrico In possesso di laurea in filosofia, responsabile amministrativo dell’ente, coordinatore della scuola dell’infanzia Nonno Nando, responsabile della qualità: possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola dell’infanzia ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente, competenze in materia di sicurezza, gestione della qualità e valutazione dei processi. 5) Cervio Lucia In possesso di diploma di assistente sociale, responsabile della direzione e del personale dell’ente, responsabile del settore nidi e della progettazione dell’ente; possiede competenze tecniche sulla metodologia del servizio sociale e della gestione delle organizzazioni Non profit, capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente, competenze in materia di gestione della qualità e valutazione dei processi. 6) Mercorillo Chiara In possesso di laurea in scienze motorie, insegnante di educazione motoria presso la scuola primaria Don T. Comelli e la scuola dell’infanzia Nonno Nando possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola dell’infanzia e primaria ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente, capacità tecniche di animazione di attività ludiche, ricreative e sportive. 7) Cimbali Alessandra In possesso di diploma magistrale insegnante presso la scuola primaria Don T. Comelli possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola primaria ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio 8) Morone Isabella In possesso di laurea in scienze biologiche, insegnante di sostegno presso la scuola secondaria di primo grado Don T. Comelli, possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione, metodologie specifiche per alunni affetti da Dislessia e Discalculia, e BES ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente. 9) Merenda Simona In possesso di laurea in scienze dell’educazione, insegnante di sostegno presso la scuola primaria Don T. Comelli possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola primaria ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione e delle metodologie del sostegno scolastico ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio. 10) Quattrini Daniela In possesso di laurea in lettere, formatore accreditato di Servizio Civile, insegnante presso la scuola secondaria di primo grado Don Comelli possiede competenze generali e formative sul Servizio Civile Nazionale, competenze tecniche sulla didattica della scuola secondaria di primo grado ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente. 11) Ottonelli Maria Rosa In possesso di diploma di abilitazione all’insegnamento nelle scuole di grado preparatorio, educatrice della scuola dell’infanzia Nonno Nando possiede competenze tecniche sulla didattica della scuola dell’infanzia ( contenuti e metodi di insegnamento e dell’educazione ) capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio, competenze sull’organizzazione e mission dell’ente. 12) Negrello Fabio In possesso di attestato di Operatore tecnico del Soccorso 118 della Regione Lombardia, in qualità di istruttore e soccorritore esecutore presso “Cassolo Soccorso” possiede competenze sulle tecniche di primo soccorso, capacità relazionali e comunicative, capacità di gestione del lavoro d’equipe e relative al servizio 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l' apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall' esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione frontale, finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base Lezione partecipata che consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche rendendo protagonisti i giovani che potranno interagire con il formatore in base alle conoscenze già in loro possesso Il lavoro di gruppo che consente ai giovani una prima sperimentazione del lavoro in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing, cioè “imparare facendo”, “imparare attraverso il fare”, la migliore strategia per imparare, ove l’imparare non sia solo il memorizzare, ma anche e soprattutto il “comprendere”. Comprendere e memorizzare attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni, possibilità di proporre una prima opportunità “lavorativa” contestualmente all’ accompagnamento formativo secondo una circolarità tra azione e retroazione, fase produttiva e fase formativa, apprendimento pratico e apprendimento teorico. In tal modo l’attività diventa riscontro effettivo della formazione e la formazione riscontro dell’ azione, lungo un processo che non considera separati i due momenti. Alle lezioni frontali verrà dedicato il 30% delle ore di formazione specifica Alle attività di training on the job verrà dedicato il 70% delle ore di formazione specifica. 40) Contenuti della formazione: Modulo n. 1 La sicurezza nell’ambiente di lavoro: presentazione della Legge 81/2008 l’organigramma aziendale per la sicurezza , il medico competente e la sorveglianza sanitaria, che cos’è il DVR. Durata: 4 ore Formatore: Ferrari Ginevra Enrico Modulo n. 2 La privacy: presentazione della legge 196/2003dati comuni e dati sensibili, il codice in materia di protezione dei dati personali, informazioni e formazione per gli incaricati al trattamento dei dati. Il Sistema di Qualità dell’ente ISO 9001:2008; presentazione del manuale, delle procedure e della modulistica. Durata 4 ore Formatore: Ferrari Ginevra Enrico Modulo n. 3 Il primo soccorso: elementi di primo soccorso, esercitazioni verifica degli apprendimenti e rilascio del relativo attestato. Durata: 12 ore. Formatore: Negrello Fabio, Formatore esterno, accreditato per la formazione atta al rilascio di attestato di “Addetto di Primo Soccorso” Modulo n.4 Il mondo della Scuola nella fascia 3- 14 anni : cenni sullo sviluppo del bambino e del ragazzo, il progetto educativo , l’organizzazione della scuola, il rapporto con gli alunni, il metodo educativo, la presentazione dei POF. Durata: 20 ore. Formatori: Maria Obertelli , Emanuela Padovese, Ferrari Ginevra Enrico Modulo n. 5 I disturbi specifici dell’Apprendimento. Durata 5 ore. Formatrici: Isabella Morone e Cimbali Alessandra Modulo n.6 La Dislessia: metodi didattici, mappe concettuali e strumenti compensativi Durata 6 ore: Formatrici: Isabella Morone Cimbali Alessandra Modulo n. 7 Il metodo Feuerstein applicato nel mondo della scuola. Durata: 4 ore. Formatrice: Alessandra Cimbali Modulo n. 8 Gli alunni con Bisogni Educatici Speciali: strumenti di intervento e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica; la rilevazione dei bisogni, la progettazione educativa e didattica, la stesura del Pai e del Pei Durata 5 ore Formatrice: Morone Isabella Modulo n. 9 La rete territoriale dei servizi sociali ed educativi; le risorse per le famiglie. I minori in situazione di fragilità e le famiglie multiproblematiche, modalità di intervento Durata 4 ore Formatrice: Cervio Lucia Modulo n. 10 L’importanza del lavoro d’equipe nella Scuola. Durata: 4 ore. Formatori: Quattrini Daniela, Simona Merenda, Ottonelli Maria Rosa Modulo n. 11 Tecniche di animazione ludico ricreative: Durata 4 ore Formatori: Mercorillo Chiara, Ottonelli Maria Rosa 41) Durata: ORE 72 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE GENERALE Il monitoraggio del percorso di formazione generale dei volontari di servizio civile intende essere strumento per valutare la qualità e l’efficacia del progetto formativo, al fine di evidenziarne gli elementi di criticità e i punti di forza., secondo le seguenti modalità: 1) Il lavoro del tutor d’aula, presente durante tutti i moduli di formazione generale avrà per il monitoraggio tre obiettivi principali: l’osservazione delle dinamiche relazionali e il clima d’aula all’interno del gruppo classe, attraverso l’utilizzo di schede di osservazione appositamente concepite curare il processo di valutazione, attraverso la predisposizione, distribuzione, spiegazione, raccolta di questionari. I questionari predisposti indagheranno aspetti di contenuto, metodologia, della docenza, giudizio complessivo del corso e soprattutto suggerimenti da parte dei frequentanti. redazione di un report finale, volto in particolare ad evidenziare le criticità e le positività emerse dal lavoro, nonché delle proposte di possibili miglioramenti. 2) Incontro di valutazione in itinere dell’equipe interna all’ente che si occupa del servizio sociale ( formatore accreditato, esperto del monitoraggio, olp, responsabile della direzione della cooperativa e tutor d’aula) dei volontari, momento di confronto che avverrà circa alla metà del percorso di formazione generale. 3) Incontro con i giovani volontari al termine del percorso di formazione generale sulla valutazione dell’esperienza di Servizio Civile, durante il quale si cercherà di analizzare, oltre al percorso di formazione generale, anche il rapporto con l’ente e le prime attività svolte ecc. 4) L’equipe che si occupa del servizio civile all’interno dell’ente ( formatore accreditato, esperto di monitoraggio, olp, responsabile della direzione della cooperativa e tutor d’aula) raccoglierà e organizzerà tutto il materiale prodotto per discuterlo all’interno del gruppo di lavoro sulla formazione. Questo momento di confronto finale produrrà un rapporto conclusivo sulla valutazione della formazione generale, che servirà come base di partenza per migliorare i successivi corsi di formazione generale. 5) In occasione della prima giornata di corso sarà inoltre somministrato ai partecipanti un questionario di ingresso, per raccogliere le aspettative inerenti al progetto formativo. 6) Al termine di ogni giornata formativa è previsto un momento di valutazione giornaliera, che tiene conto degli aspetti di contenuto, di metodologia, nonché relativi alla docenza dei moduli formativi svolti. 7) Al termine del corso, sarà somministrato un questionario finale sul gradimento complessivo del percorso formativo: contenuti, docenza, clima d’aula, aspetti organizzativi, immagine e giudizio complessivo del corso, suggerimenti. Il responsabile della distribuzione e raccolta delle schede di monitoraggio sarà il tutor di aula, figura individuata per ogni corso di formazione generale attivato, mentre l’elaborazione dei dati verrà dal gruppo di lavoro interno con l’obiettivo di apportare eventuali modifiche e miglioramenti per l’anno successivo. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE SPECIFICA Il monitoraggio della formazione specifica è effettuato dell’equipe che si occupa all’interno dell’ente del progetto di servizio civile, costituita da formatore accreditato, l’esperto del monitoraggio, olp, responsabile della direzione della cooperativa e tutor d’aula e sarà organizzata utilizzando: 1) questionario di verifica delle conoscenze acquisite, scheda di gradimento delle lezioni frontali entro i primi due mesi di servizio; il volontario avrà modo di verificare la validità del metodo adottato, la percezione della sua efficacia e gli eventuali bisogni formativi non soddisfatti. 2) colloqui trimestrali dei volontari con l’equipe di formazione specifica per verificare le conoscenze acquisite e le competenze sviluppate, questionario finale di valutazione complessiva; dopo aver raccolto tutti i dati sopra riportati, l’equipe valuterà quanto rilevato e utilizzerà quanto percepito dai volontari per una migliore e più attenta progettazione degli interventi 3) reports, finalizzato alla valutazione delle conoscenze e competenze acquisite. Il percorso di crescita personale dei volontari verrà valutato tenendo conto degli indicatori relativi al raggiungimento degli obiettivi di progetto e con colloqui trimestrali svolti dall’equipe interna. Sarà somministrata ad ogni volontario inoltre una scheda di Autovalutazione delle competenze sia in ingresso che al termine del servizio: • autovalutazione delle competenze in ingresso: che cosa so fare, che cosa mi viene chiesto di fare che cosa penso di poter apprendere • autovalutazione delle competenze in uscita che cosa ho appreso come posso spendere le competenze acquisite. L’ente garantisce ai giovani volontari la possibilità di certificazione delle competenze acquisite durante l’anno di servizio civile, attraverso accordo con ente esterno. Data 30 luglio 2014 Il Responsabile legale dell’ente f.to Zanetti Marco