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quanto conviene la casa al mare
IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI QUANTO CONVIENE LA CASA AL MARE Vale ancora la pena di comprare dopo anni di crescita delle quotazioni? La seconda casa può essere un buon investimento? E se sì, a quali condizioni? Rispondono big dell’intermediazione immobiliare ed esperti. Con indicazioni, avvertenze, consigli. E con un’analisi per regione dell’andamento e delle tendenze del mercato Gallura, Sassari NON SEMPRE LA SECONDA CASA RAPPRESENTA UN BUON INVESTIMENTO. MA I PROTAGONISTI DEL MERCATO, COINVOLTI DA INVESTIRE SUL TEMA DEGLI IMMOBILI AL MARE, SUGGERISCONO LOCALITÀ E TIPOLOGIE CHE POSSONO ANCORA DARE SODDISFAZIONI NEL MEDIO LUNGO PERIODO. Capo Vaticano, Tropea ANCHE DOPO ANNI DI CORSA AL RIALZO DELLE QUOTAZIONI CHE HA ACCOMPAGNATO QUELLA DEI PREZZI DEL MERCATO RESIDENZIALE, E AL DI LÀ DEL COSIDDETTO RENDIMENTO EMOZIONALE, DATO DAL PIACERE DI POSSEDERE, VIVERE E GODERE UNA CASA AL MARE. Paraggi, Genova luglio - agosto 2007 ■ Investire 065 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI ■ SÌ, RENDE ANCORA ■ Umberto Botti UBH PRESIDENTE 066 Investire ■ luglio - agosto 2007 La seconda casa come bene di investimento? Per Umberto Botti, presidente di Ubh, non ci sono dubbi: la risposta è: sì. «Certo, chi avesse comprato qualche anno fa, con il mercato in netta crescita, avrebbe visto aumentare la valutazione del suo immobile nel giro di poco tempo. Oggi questo non è più vero, come non è più vero per la prima casa. Dopo sette anni di aumenti dei prezzi, sia per le case di città sia per quelle turistiche, ora vediamo un consolidamento, senza grandi variazioni sia nei prezzi sia nella domanda. Che resta stabile, attiva, con valori importanti che tengono senza crescere più così rapidamente», spiega. Il mercato della seconda casa resta insomma vivace: secondo uno studio realizzato da Ubh, su oltre 800 mila compravendite di abitazioni almeno il 10% riguarda l’acquisto di una seconda casa; delle oltre 80 mila abitazioni negoziate, si stima che una percentuale compresa fra il 55 ed il 60% provenga da località marine, il 25% da località montane e il rimanente 15% da località di campagna o lacustri. I gusti dei consumatori in materia di turismo si sono evoluti, soprattutto è cambiata l’offerta che ha incentivato notevolmente il settore dei viaggi, soprattutto di breve periodo, con la possibilità di visitare luoghi anche lontani senza dover affrontare grandi spese. Questo fenomeno ha influenzato il mercato degli immobili turistici, spostando la domanda dalla casa al mare, o in montagna, distante anche più di 600 chilometri, alla casa “per il week-end” localizzata quindi a non più di una/due ore di automobile dalla città in cui si vive. Una tendenza che si è manifestata soprattutto a partire dall’ultimo decennio e che si è maggiormente consolidata all’inizio degli anni 2000. «Le code in autostrada il venerdì e la domenica dimostrano che avere la possibilità di trascorrere il fine settimana fuori città, allontanarsi dal caldo e dallo smog è diventata una ragione di vita», sottolinea Botti. Rispetto al residenziale, poi, secondo Botti le seconde case offrono una maggiore flessibilità. «Si può decidere in modo più flessibile quale politica di affitti adottare. È possibile per esempio affidare la casa per tutta la stagione a un’agenzia: questa paga in contanti e in anticipo per tutto il periodo, e poi si occupa di subaffittare, incassando i canoni. La politica degli affitti dipende poi essenzialmente dal tipo di località e di turismo. Le ville a Forte dei Marmi, per esempio, si affittano di solito per tutta la stagione, ma nei dintorni c’è un turismo diverso e l’agenzia immobiliare diventa fondmentale perché può prendersi in carico la casa per 16 settimane e affittarla a 16 diversi inquilini. Ma rivolgersi a un’agenzia è sempre interessante, sia per il ritorno economico, sia per non doversi occupare della gestione degli affitti». Le compravendite di seconde case riguardano nel 65% dei casi famiglie già proprietarie che vendono per riacquistare: a volte abitazioni più grandi, spesso abitazioni più piccole, realizzando ottime plusvalenze indirizzate da una parte a nuovi investimenti immobiliari o mobiliari, e dall’altra ad abitazioni di taglio minore senza rinunciare però alla casa per le vacanze. Sono scelte fatte in particolare dalle coppie mature che hanno investito nella seconda casa a partire da almeno due decenni prima, e che oggi si possono permettere questo genere di “speculazioni”. Per le coppie più giovani, soprattutto del Nord Italia, seppur mediamente più ricche di quelle del Centro-Sud, l’idea di comprare un’abitazione di 60–80 metri quadri può significare dover mettere in budget spese anche superiori ai 500 mila euro, una barriera piuttosto ardua da superare. E infatti a cercare in affitto anche per tutta la stagione estiva sono soprattutto giovani coppie con figli piccoli, che non vogliono rinunciare a trascorrere Seconda casa: non più una moda, ma un’esigenza le vacanze in località alle quali sono affezionate. A quel punto diventa spesso conveniente affittare per tutta la stagione, così da poter fare anche i fine settimana, piuttosto che per il solo mese delle ferie lavorative. In generale però la domanda di chi cerca una abitazione in affitto per le vacanze estive si concentra su periodi mediamente di due, massimo tre settimane. Il costo medio in agosto di un bilocale ormai supera i 350 euro a settimana, con punte che arrivano anche ai 1800 euro per le località più richieste. Come in tutti i segmenti del mercato immobiliare, ci sono differenze anche piuttosto rimarchevoli, fra una località e l’altra, fra una regione e l’altra, e fra le differenti tipologie di immobili. La fascia più rappresentativa del mercato riguarda prodotti di livello medio, con un taglio compreso fra i 50 e gli 80 metri quadrati, ben posizionati (cioè non distanti dal mare più di un chilometro e mezzo) e che non necessita di particolari lavori di ristrutturazione. È un mercato profondamente diverso da quello degli immobili di pregio delle località più famose come Portofino, Forte dei Marmi, Santa Margherita Ligure, Alassio, Porto Cervo o Capri. Il segmento di fascia alta del mercato, segue logiche di offerta, prezzi e canoni che non hanno molto in comune col resto del settore: si tratta di immobili che per la loro posizione, per le infrastrutture che li distinguono e a volte per la loro stessa storia possono essere solo paragonati a strumenti di investimento come quadri o gioielli che nel tempo mantengono e accrescono il loro valore. Ma nella fascia media, quali sono le realtà più dinamiche? «Nell’area milanese sono cresciute le località sui laghi, ma chi vuole spendere meno si rivolge all’Emilia Romagna», risponde Botti. «Le nostre agenzie ai Lidi Ferraresi vendono moltissimo, con prezzi molto bassi: le case costano così poco che un mutuo costa meno di un affitto. A Rimini invece i prezzi sono intorno ai 4-5 mila euro al metro quadro, mentre Milano Marittima è arrivata a 6-7 mila. Scendendo lungo l’Adriatico, in Abruzzo ci sono località come Pineto, con un bel mare, prezzi interessanti, e appetibili soprattutto per i romani che possono raggiungerle in un’ora e mezza di macchina. Nel sud sono interessanti la Sicilia e la Puglia, anche se a Otranto e nel leccese la rivalutazione è già avvenuta; nel tarantino e nel foggiano i prezzi sono fra i 1600 e i 2200 euro al metro quadro. In Sardegna, vicino a Cagliari, si trovano immobili a 3 mila euro al metro, ma l’offerta è molto scarsa». ■ SI CREA VALORE ■ «La casa al mare o in montagna, acquisita in base a un’esigenza di utilizzo, diventa sempre più un bene d’investimento, grazie alla crescita dei valori degli ultimi anni. Una crescita che secondo me continuerà. Certo, chi utilizza direttamente la casa, cattura questa crescita di valore solo nel momento in cui decide di cambiarla. Ma si tratta di una creazione di valore molto forte». Ezio Bruna, managing partner di Property Capital, è decisamente positivo sulle prospettive dell’investimento immobiliare nelle seconde case. E argomenta la sua opinione sulla base di tre ordini di fattori: ambientali, sociologici e geografici. «Dal punto di vista ambientale, pesa l’innalzamento delle temperature che spinge a lasciare le città ogni volta che è possibile», spiega Bruna. «È anche per questo che, e qui entriamo nel tema sociologico, avere una seconda casa per le vacanze e per i week-end non è più una moda, ma un’esigenza diffusa, per lasciarsi alle spalle il caldo e lo smog delle città, soprattutto per chi ha figli piccoli. I prezzi delle seconde case al mare, raggiungibili in un paio d’ore dalle città, non potranno che crescere. Infine in Italia le risorse sono scarse: il terreno è poco. È anche per questo che in Liguria i prezzi sono arrivati a 10-12 mila euro al metro quadro: perché è una lingua di terra stretta, con Ezio Bruna PROPERTY CAPITAL MANAGING PARTNER luglio - agosto 2007 ■ Investire 067 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI leggi vincolanti per la tutela del territorio. Chi riesce a comprare, e a mantenere l’investimento per un periodo medio-lungo, non può che guadagnare». Un buon investimento deve tuttavia seguire alcune regole ben precise. La prima, che dovrebbe essere scontata, ma spesso non viene rispettata, è un’analisi dell’immobile dal punto di vista tecnico, la verifica che tutto sia in regola sul piano urbanistico e tecnico. In secondo luogo, conviene ottimizzare l’operazione con i giusti strumenti di finanziamento. «Dal punto di vista finanziario, è vero che con il Decreto Bersani il leasing immobiliare, che per un breve periodo è stato conveniente per chi acquistava la seconda casa, è definitivamente morto, ma esistono strumenti molto interessanti. Mi riferisco a mutui studiati appositamente per l’acquisto della seconda casa, con un totale preammortamento durante il quale si pagano i soli interessi con l’esclusione della quota capitale, e che hanno rate comparabili con l’affitto», suggerisce Bruna. Ma la seconda casa può rispondere anche a un’esigenza di diversificazione del proprio portafoglio. «I Bot non rendono niente, la gestione obbligazionaria di una banca dà magari l’1%: comprare una casa al mare, che ha comunque un valore d’uso, consente di diversificare, nel lungo periodo, la propria ricchezza. Spesso la seconda casa viene tenuta per dieci o 15 anni, finchè i figli sono piccoli, ma diventa comunque un’asset class importante. Qui entra in gioco, poi, il cosiddetto rendimento emozionale, e ciascuno ha il suo. Ma per molti è preferibile avere una bella casa per le vacanze, piuttosto che investire in titoli di Stato o in azioni». Fare affari, secondo Bruna, non è difficile, perché l’offerta è poca. Per chi ricerca l’Alfa, l’extrarendimento rispetto al mercato, non esistono molte strategie, se non quella che Bruna definisce del pesce pilota: «Significa cercare vicino alle località più grandi e importanti, che, data la scarsità di terreno, tendono ad allargarsi, assorbendo quelle vicine. Posti come La Salle rispetto a Courmayeur, le vallate intorno a Cortina, o Marina di Pie068 Investire ■ luglio - agosto 2007 trasanta rispetto a Forte dei Marmi”. A proposito delle coste esistono alcune teorie secondo le quali l’innalzamento delle temperature farà salire il livello dei mari, che finirebbero per erodere, nel giro di 20-25 anni, buona parte dei territori costieri. «Non so se sia vero», commenta Bruna. «Di certo conviene tenerne conto. Ma credo che il problema non riguardi tanto l’Italia, quanto gli atolli dei Caraibi che vanno tanto di moda». ■ GUARDARE AL SUD ■ “La novità di quest’anno è la forte somiglianza emersa fra il mercato della prima e quello della seconda casa, sia per quanto riguarda gli attori, sia per quanto riguarda la stabilizzazione dei prezzi e degli scambi”, sottolinea Dario De Simone, direttore dell’ufficio studi Gabetti. «Finora i prezzi delle seconde case sono cresciuti molto più rapidamente, con incrementi del 10% nel 2004, dell’8,1% nel 2005, del 5,9% nel 2006, fino ad arrivare, nel 2007, al 3,3%». Nel 2006 le compravendite residenziali sono cresciute nel complesso dell’1,4%, quelle relative alle località turistico balneari dell’1,5%. E negli ultimi sei anni il mercato delle case al mare è cresciuto del 23,1%, contro il 24,0% registrato a livello nazionale. Prima e seconda casa, dunque, procedono di pari passo. La stabilizzazione, tuttavia, secondo De Simone non somiglia affatto a un mercato statico: «Ci sono regioni che attraversano ancora una fase di persistente sviluppo, a cominciare da tutto il Mezzogiorno: tutta l’area del Golfo di Napoli, con Ischia, Capri, Procida, il Salento, la penisola sorrentina, ha segnato nei primi mesi dell’anno una crescita dei prezzi dell’11,7%, seguita dalla Versilia e dalla Maremma con incrementi dell’8,7% per le case fronte mare, e Dario De Simone GABETTI DIRETTORE DELL’UFFICIO STUDI Dalla crescita del turismo una spinta al mercato del 7,4% all’interno”. Nel 2007, mediamente, i prezzi delle abitazioni nelle località di mare sono aumentati meno che nei tre anni precedenti. Ma la crescita del 3,3% nel 2007 è ben superiore al tasso di inflazione (+1,9%). In particolar modo sono le zone fronte mare a spingere al rialzo i valori (+3,9%). Spicca l’innalzamento dei prezzi nel Centro (+5,8%) e nel Sud (+4,6%), mentre le Isole (+2,3%) e, soprattutto, il Nord (+0,7%) non raggiungono tassi di crescita rilevanti. Altrettanto accade per le “zone interne” dei litorali del Nord (+5,2%) e del Centro Italia (+4,8%). Un altro elemento da considerare è la crescita del turismo, dall’estero e dall’Italia. «C’è un nesso diretto fra l’incremento dei turisti, che negli ultimi tre anni sono aumentati del 4,9% per quanto riguarda gli stranieri e del 9,9% per quanto riguarda gli italiani, e il mercato delle seconde case, che può solo trarne beneficio. Gli stranieri arrivano, si innamorano e comprano o affittano case: i tedeschi nel Golfo di Napoli, gli inglesi nelle zone interne, e così via. Ed è il Sud che può giocare un ruolo traniante, cavalcando l’onda del turismo, visto che l’82% dei flussi verso il mare riguardano il sud e vista la qualità dei luoghi. E ha un potenziale di valorizzazione degli immobili molto maggiore di altre aree, dove la crescita dei prezzi si è gia avuta». Il fenomeno in realtà è già in atto: quasi il 60% delle transazioni di seconde case al mare riguarda il Sud (mentre il mercato nel suo complesso è sbilanciato verso Nord) e il 25% circa l’Italia centrale. Negli ultimi sei anni il mercato delle seconde case nel Sud Italia si è quasi triplicato rispetto al quello del settentrione e più che raddoppiato rispetto a quello del Centro Italia. In questo quadro positivo, c’è però un dato negativo: come meta turistica l’Italia guadagna terreno in senso assoluto, ma lo perde in senso relativo, a paragone cioè di destinazioni concorrenti come la Spagna, la Grecia, la Croazia. Il problema è lo sviluppo del turismo come sistema integrato di infrastrutture e servizi. «In Italia abbiamo dei paradossi. Con 7500 chilometri di costa, i nostri porti turistici sono 214; la Francia ha 3200 chilometri di costa e quasi 400 porti. La domanda si è evoluta, ci sentiamo chiedere non più solo la casa, ma la casa, il posto barca, il parcheggio per l’auto vicino al porto”» spiega De Simone. «Un altro paradosso è avere i voli low cost, ma non gli aeroporti. Né bastano i campi da golf che da noi sono 238, mentre in Francia sono circa 600 e in Spagna 400. Al mondo i giocatori di golf sono 70 milioni; fra questi 25 milioni sono turisti del golf, che girano il mondo per giocare. L’Italia ne attrae solo l’1%. Lo sviluppo del turismo deve avvenire in una logica di integrazione dell’offerta, con un insieme di attività ricreative, culturali, sportive. Noi non abbiamo nemmeno le dotazioni elementari: spesso, per esempio, mancano le strutture sanitarie per le emergenze». ■ COMPRATE BILOCALI ■ Una flessione di prezzi nella fascia top, e una crescita negli altri segmenti di mercato, tanto maggiore quanto più si scende a Sud. Il dato emerge con chiarezza dal report che il portale immobiliare Eurekasa.it ha realizzato nel primo semestre del 2007 sul mercato immobiliare nelle località turistiche. In particolare, per gli immobili situati nella fascia di prezzo oltre il 6 mila euro, si registra un calo, nei primi sei mesi dell’anno, di ben il 7,8%. I meno cari, al di sotto dei 2 mila, hanno l contrario registrato una crescita superiore all’8% (vedere tabella). «Il fenomeno emerge chiaramente, e a prescindere dalla collocazione geografica delle località, al Nord, al Centro o al Sud”, commenta Guido Lodigiani, responsabile dell’ufficio studi Eurekasa. «Le località turistiche molto care si ridimensionano, al contrario di quelle a buon mercato, e la fascia media mostra un Guido Lodigiani EUREKASA RESPONSABILE DELL’UFFICIO STUDI luglio - agosto 2007 ■ Investire 069 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI Conviene “prediligere località flessibili, capaci di attirare turisti anche a Pasqua e a Natale, posti che offrano attività sportive e attività per le persone anziane ” 070 Investire ■ luglio - agosto 2007 comportamento mediano». Le località più rinomate hanno fatto registrare un rallentamento netto dei prezzi medi, fra queste Forte dei Marmi, Portovenere, Santa Margherita, mentre sono sostanzialmente stabili Alassio e Laigueglia. Nella seconda fascia si distinguono per i segni positivi Camogli, Castiglione della Pescaia, Ospedaletti e Sperlonga, segni meno per Loano e la vicina Pietra Ligure, Campione e Ayas, in Val d’Aosta. Nella classe da 4 mila a 5 mila euro al metro quadro sono in flessione Ceriale, Rapallo e Sestri Levante, in aumento Arenzano, Bordighera e Bormio, mentre in quella immediatamente al di sotto (3-4 mila euro al metro quadro) calano località di lago come Gardone Riviera, Desenzano e Moniga del Garda, ma anche Portoferraio, all’isola d’Elba, mentre crescono i prezzi a Riccione, Misano Adriatico, Cervia, Lignano Sabbiadoro e Sauxe D’Oulx in montagna. Quasi tutti segni positivi nella classe da 2 a 3 mila euro al metro quadro, dove si trovano realtà come Santa Marinella, Porto Recanati, Rosignano Marittimo. Molte località meridionali e insulari, poi, ricadono nella fascia più economica. Hanno fatto registrare incrementi dei valori, tra le altre, Ostuni, Bosa, Giardini Naxos, Agropoli e Soverato. Segni meno all’Aprica e a Sestola. «In generale si registra un andamento positivo al Sud e nelle Isole, dove c’è un buon rapporto fra qualità e prezzo degli immobili», commenta Lodigiani. «Sono sicuramente interessanti la Puglia e la Calabria, con località come Ostuni, molto belle e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. In ripresa anche l’Adriatico, dove le zone di Riccione, Misano, Cervia, Lignano risentono dei flussi dall’Europa dell’Est, dato che per chi arriva da lì sono la prima spiaggia italiana che incontra. In Liguria si vedono chiaroscuri, con alcune località che salgono e altre che scendono, come Loano e Pietra Ligure dove sì è costruito molto. Diminuiscono le quotazioni ai laghi e in montagna, dove pesa- no i fattori climatici: la scarsità di neve ha accorciato molto la stagione». L’interesse a investire nella seconda casa, comunque, c’è sempre. E scegliere in particolare il mare per fare i propri investimenti resta una buona idea, secondo Lodigiani. «Il taglio ideale è un bilocale grande, con quattro posti letto, che offre un buon rapporto fra l’investimento necessario per l’acquisto e i canoni d’affitto che si possono ricavare, collocato a una distanza che lo renda sfruttabile. Perché l’acquisto di un immobile al mare non è un investimento puro, ma misto, perché si può utilizzare una parte del reddito per coprire le spese. La distanza ideale è a un paio di ore d’auto dalla propria residenza: oltre diventa complicato anche gestire gli affitti. La Sardegna è un esempio classico: i canoni di locazione sono molto alti, ma i prezzi di acquisto relativamente bassi perché dal Continente arrivano pochi compratori proprio per le difficoltà a sfruttare la casa, mentre è alta la richiesta d’affitto». È importante anche cercare località dove la stagione non sia limitata ai mesi di luglio e agosto. «Conviene prediligere località flessibili, capaci di destagionalizzare, di attirare turisti anche a Pasqua, a Natale, posti che offrano attività sportive e anche attività per le persone anziane», spiega Lodigiani. «Non trascuriamo il fatto che il modo di fare le vacanze è molto cambiato negli ultimi anni. È difficile che qualcuno faccia uno o due mesi di vacanza, anche perché sarebbe troppo costoso, mentre si è diffuso il last minute, per cui si passa una settimana in un posto, un’altra altrove, spezzettando molto le ferie. Per questo è diventato meno consueto l’affitto per tutta la stagione estiva: più facile trovare inquilini che si fermano una settimana o due. Una soluzione che è anche più redditizia, ma che comporta qualche onere di gestione in più, a meno che si scelga di affidarsi a un professionista che assicuri il passaggio fra un in■ quilino e l’altro». Le più dinamiche: Calabria, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia ■ LE TENDENZE DEL MERCATO ■ Secondo l’ultima indagine di Tecnocasa, la maggiore organizzazione italiana di agenzie immobiliari in franchising, fondata da Guido Pasquali, nel secondo semestre del 2006 le quotazioni degli immobili nelle località di mare sono cresciute del 3,5%. Il risultato migliore è stato realizzato dalle regioni del Nord Italia cresciute del 4,3%, seguite subito dopo da quelle del Sud Italia con il 4% e poi dalle località del centro con il 2%. Tra le realtà più dinamiche la Calabria, l’Emilia Romagna, la Puglia e la Sicilia. Meno vivaci le Marche e la Campania. Ecco di seguito i risultati dell’indagine diTecnocasa. LIGURIA +4% Tra le aree più prestigiose di Chiavari (+2,4% nel secondo semestre del 2006), c’è quella individuata da corso Valparaiso in direzione della zona Ponente. L’offerta abitativa è costituita da condomini degli anni 60 con vista mare che registrano quotazioni medie, per un buon usato, di 6-8 mila euro al metro quadro. Altra zona richiesta il centro storico, dove ci sono i tipici immobili genovesi. Alcuni di questi hanno subito importanti interventi di ristrutturazione. Per una soluzione ristrutturata si pagano mediamente 5-6 mila euro al metro quadro, per una da ristrutturare 4-5 mila euro. Apprezzata la zona Ponente dove prevalgono i condomini degli anni 60-70 ma ci sono anche ville d’epoca la cui offerta sul mercato è però decisamente bassa. Una tipologia usata in buone condizioni in questa zona costa mediamente 38004 mila euro al metro quadro. A Lavagna (+ 1,6%) tra le zone più richieste c’è il centro storico dove si trovano immobili del 1700, senza ascensore; nelle vie intorno ci sono appartamenti in palazzi degli anni 6070 che, in buono stato, costano anche 4000-4500 euro al metro quadro. Soluzioni di prestigio sono disponibili nell’area collinare di Santa Giulia che offre una vista panoramica su tutto il golfo del Tigullio. Si possono trovare in particolare vecchie case rurali ristruttrate. Le quotazioni partono da un minimo di 800 mila–un milione di euro per circa 150 metri quadri. Quotazioni leggermente più basse a Cavi di Lavagna, dove l’offerta risale prevalentemente agli anni 60-70 e i prezzi medi di compravendita oscillano intorno a 3500 euro al metro quadro. A Bordighera (+8,4%) le case vicine al mare e alla stazione sono tra le più apprezzate. In alcune zone si stanno ristrutturando vecchi alberghi da cui ricavare appartamenti. L’area più richiesta è corso Italia e le sue traverse, con condomini degli anni ’60-’70 di tre-quattro piani. Per un buon usato si pagano 4 mila-4500 euro al metro quadro, con punte di 6 mila euro per i piccoli tagli. In crescita del 12,2% le quotazioni di Arma di Taggia. Tra le aree più richieste, il lungomare dove per gli appartamenti in buono stato si possono toccare punte di 5-6 mila euro al metro quadro. Apprezzati gli appartamenti degli anni 70 in via Stazione, ma anche le case tipiche liguri degli anni 40-50 in via Boselli. Un buon usato costa mediamente 3 mila euro al metro quadro. Quotazioni più elevate, di 4000-4500 euro, si raggiungono in via Queirolo, zona pedonale con abitazioni degli anni 40-50. In seguito alla dismissione della Stazione Guido Pasquali TECNOCASA PRESIDENTE FONDATORE Santa Maria di Leuca è stato creato un importante parcheggio in centro e sono in corso i lavori per la costruzione di palazzine da 7-10 appartamenti (dal monolocale al trilocale) compravenduti mediamente a 4500 euro al metro quadro. Per i rustici e le case indipendenti dei borghi di Taggia e Castellaro le quotazioni medie sono di 25003500 euro. Discretamente dinamico il mercato immobiliare di San Remo (+5%). Le zone più ambite sono centro, Foce e San Martino. In centro una soluzione ristrutturata costa mediamente 4200 euro al metro quadro, con punte di 6 mila quadro per quelle fronte mare. Alcuni alberghi sono stati ristrutturaluglio - agosto 2007 ■ Investire 071 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI ti e hanno subito il cambio di destinazione d’uso; gli appartamenti, assimilabili al nuovo, costano 5–6 mila euro al metro quadro. In zona Foce prevalgono palazzi anni 70. Le soluzioni ristrutturate costano 4 mila euro al metro quadro con punte di 6 mila euro per il fronte mare. Nella zona collinare di Foce, detta Solaro, si possono acquistare casette singole e appartamenti in condomini anni 80–90, valutati 3000 –3500 euro al metro quadro. A San Martino ci sono palazzi costruiti negli anni 60 i cui prezzi oscillano da 3800 euro per un ristrutturato, a 5800 euro al metro quadro per un ristrutturato fronte mare. Case indipendenti si trovano nelle zone collinari (San Bartolomeo, Madonna della Costa, San Giovanni, Poggio e Coldirodi), con giardino, spesso ristrutturate e valutate mediamente 3 mila euro al metro quadro. A San Bartolomeo al Mare (+8,4%) l’edilizia risale prevalentemente agli anni 60 e 70 e le quotazioni più elevate, 7500 euro al metro quadro, si raggiungono per gli immobili fronte mare. Negli ultimi anni molte strutture alberghiere sono state trasformate in appartamenti, poi rivenduti a privati. Numerosi gli interventi sul territorio: ampliamento delle spiagge, adeguamento dei servizi balneari e miglioramento delle aree verdi. A Vado Ligure è fervido il mercato delle nuove costruzioni: appartamenti e casette indipendenti o semindipendenti tipiche liguri sono sorti non lontano dall’imbarco della Corsica Ferries. Gli immobili costruiti tra gli anni 60 e gli anni 70 e situati sulla via Aurelia sono molto apprezzati. Un buon usato fronte mare costa mediamente 4 mila euro al metro quadro. Nel centro l’offerta immobiliare include tipologie costruite dai primi anni del 1800 fino alla fine degli anni 60, ma anche dopo il 1997. Un buon usato in zona costa 2600-2700 euro al metro quadro. A Finale Ligure (+9,3%) sono richiesti i bilocali con terrazzo (45 metri quadri), nella fascia compresa tra 200 metri e un chilometro dal mare (zona di via Brunenghi e di Finalpia). Il prezzo de072 Investire ■ luglio - agosto 2007 gli immobili in questa area è di 5500 euro al metro quadro. Le quotazioni salgono notevolmente per raggiungere picchi di 12 mila euro per soluzioni di prestigio fronte mare sul lungomare (via Concenzione, via San Pietro). Sono in crescita le richieste di seconde case nell’entroterra (Calice Ligure, Orco Feglino) a cinque – sei chilometri dal mare, dove i prezzi sono più bassi che sulla costa. A Diano Marina (+6,2%), le richieste di seconda casa sono in crescita, in particolare nelle zone del centro, Sant’Anna, Giaiette e le Quattro Strade. In centro dove sono disponibili soluzioni costruite dagli inizi del 1900 fino agli anni 60-70. Queste ultime, in buone condizioni, si scambiano a 5-6 mila euro al metro quadro. Quotazioni simili a Sant’Anna, quartiere limitrofo al centro e vicino al mare. A Giaiette non si superano mediamente i 5 mila euro al metro quadro, così come a Quattro Strade, quartiere che sorge oltre la ferrovia che attraversa il paese. Quest’ultimo potrebbe rivalutarsi in seguito allo spostamento delle ferrovia in località Diano – San Pietro. Attualmente un buon usato si compravende a 5 mila euro al metro quadro. Ville singole e rustici si trovano sulle colline di Capo Berta, Santa Lucia, Monade. A Lerici (+7,7%) sono particolarmente richiesti gli appartamenti situati sul lungomare e a San Terenzo, dove c’e una maggiore disponibilità di parcheggi. Sul lungomare che collega il centro storico con San Terenzo, ci sono soluzioni degli anni 50 che, ristrutturate e dotate di vista mare, possono toccare punte massime di 7-9 mila euro al metro quadro. Mediamente per un ristrutturato si spendono 5 mila euro al metro quadro. Nella parte alta della città sono disponibili soluzioni indipendenti e semindipendenti costruite tra gli anni ’50 e gli anni 60, con top prices di 10-11 mila euro al metro quadro. Sono presenti anche degli appartamenti di nuova costruzione compravenduti a 6 mila euro al metro quadro. Il mercato immobiliare delle Cinque Terre si caratterizza per la bassa offer- Riccione “laAtipologia più richiesta è il trilocale con posto auto e cantina. Tra le zone più apprezzate quelle fronte mare e viale Ceccarini, dove per abitazioni degli anni 40-50 si possono raggiungere punte di 12-13 mila euro al metro quadrato ” A PAG 105 - REPORT:TUTTI I PREZZI DELLE CASE AL MARE ta; è rappresentato da vecchie case terratetto della fine del 1800 affacciate sui carruggi. Un medio usato costa 6200 euro al metro quadro, mentre una tipologia signorile nuova si può acquistare a 7800 euro. Picchi di 9000–9500 euro per le soluzioni con vista mare. Difficile trovare nuove costruzioni dal momento che le Cinque Terre sono Parco Nazionale tutelato dall’Unesco. Tra le alture delle CinqueTerre ci sono rustici il cui cambiamento di destinazione d’uso è difficilmente ottenibile a causa dei vincoli ambientali. Mercato immobiliare d’élite e di nicchia per Portovenere. La domanda si indirizza verso immobili ristrutturati con vista mare. Le quotazioni medie per le soluzioni ristrutturate sono di 6500-7000 euro al metro quadro, con punte più alte nel caso di soluzioni con ottima esposizione e vista panoramica sul mare e sull’Isola della Palmaria. Per gli immobili da ristrutturare le quotazioni si aggirano su 50005500 euro al metro quadro. Non sono in corso nuove costruzioni, ma solo ristrutturazioni. Le ultime attività di edilizia residenziale risalgono agli anni 60. EMILIA ROMAGNA +4,9 A Rimini, con quotazioni in crescita del 3% nel secondo semestre del 2006, tra i quartieri in cui si concentrano maggiormente le richieste di seconda casa si segnalano Miramare, Marebello e Rivazzurra. A Miramare le costruzioni risalgono prevalentemente agli anni 70 e 80, ma è difficile trovare tipologie fronte mare dato che la prima fila è occupata da alberghi e residence. Un buon usato si tratta a 2500 euro al metro quadro mentre il nuovo e il ristrutturato arrivano a 3 mila euro. Abitazioni dello stesso periodo si trovano a Marebello dove, per piccoli tagli ristrutturati e in ottimo stato, si raggiungono punte di 3200-3500 euro al metro quadro. Nuove abitazioni sono state costruite nell’area compresa tra la Statale e la Ferrovia, venduti a 3 mila euro al metro quadro. La zona sarà interessata dal passaggio del cosiddetto Metrò di costa. A Riccione (+ 10,8%) il mercato della seconda casa è sempre molto dinamico. La tipologia più richiesta è il trilocale con posto auto e cantina. Tra le zone più apprezzate quelle sul fronte mare, in particolare il lungomare Repubblica, dove ci sono condomini degli anni 50-60 e viale Ceccarini dove per abitazioni degli anni 40-50 si possono raggiungere anche punte di 12-13 mila euro al metro quadro. In città sono stati sbloccati numerosi terreni. A Colle dei Pini si costruisce un mix di residenziale e turistico, palazzine da sei-otto unità immobiliari vendute a 4200 euro al metro quadro. Palazzine di sei-otto unità sono in costruzione tra la Ferrovia e la Statale con prezzi intorno a 4200 euro al metro quadro. A Bellaria (+3,8%) la prima e la seconda fila del lungomare sono quasi esclusivamente occupate da alberghi. Le zone più richieste della città sono quelle del centro e del Porto, con palazzine di tre e quattro piani costruite tra gli anni 70 e gli anni 80, che registrano quotazioni medie da 2400 a 2500 euro al metro quadro. In tutta Bellaria si costruiscono palazzine, i cui prezzi si attestano sui 2600–2700 euro al metro quadro. Allo studio il progetto della nuova Darsena che prevede anche la costruzione di 200 appartamenti. A Cattolica, stabile nel semestre considerato, la tipologia più richiesta è il trilocale in centro città, vicino al mare, con posto auto o box, date le difficoltà di parcheggio. Nel centro ci sono palazzine a due piani costruite negli anni 50 e 60, vecchie residenze dei pescatori. Queste tipologie da ristrutturare costano circa 1500 euro al metro quadro, ristrutturate da 2500 a 2800 euro al metro quadro. Particolarmente richiesti gli alberghi del centro trasformati in appartamenti, il cui prezzo medio oscilla intorno a 4 mila euro al metro quadro, ma arriva anche a punte di 5 mila euro per i piani alti con vista mare. Decisamente signorile l’area centrale alle spalle del Municipio, con monofamiliari, bifamiliari, quadrifamiliari e ville e prezzi intorno ai 4 mila euro al metro quadro. TOSCANA +2,4% Elevata e sempre in crescita la richiesta di case vacanze a Porto Santo Stefano. Tra le zone più richieste c’è Panoramica, sulle alture, dove si possono comprare bilocali e trilocali degli anni 80-90 in residence con piscina e campi da tennis. Per un buon usato si spendono mediamente 3500-4000 euro al metro quadro con punte di 5 mila euro per la vista mare. A seguire, Cala Moresca e Cala Piccola, caratterizzate da residence e case indipendenti. L’età media degli immobili non supera i trent’anni e un buon usato costa da 4 - 4500 a 6-7 mila euro al metro quadro. Tra le zone più gettonate per le soluzioni indipendenti e i casali con giardino panoramico, Cala Moresco e Cannelle, tra Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Un immobile indipendente, con struttura in pietra e vista sul Golfo di Porto Santo Stefano, 250 metri quadri di abitazione e 3 mila di giardino, è stato acquistato per 2 milioni e mezzo di euro (località Pianone). Stabile il mercato immobiliare di Castiglione della Pescaia. La zona più richiesta è il lungomare, con appartamenti costruiti negli anni 70 e ville singole. Per un buon usato non si spendono meno di 6 mila euro al metro quadro. Le soluzioni singole invece partono da valori minimi di 600 mila euro. Ambìto anche il centro della città dove i condomini, costruiti negli anni 70, non superano i 6 mila euro al metro quadro. A Orbetello (+12,5% nel secondo semestre del 2006) la tipologia più richiesta è il trilocale. Il centro storico, a un paio di chilometri dal mare è sempre molto richiesto perché offre servizi, attività commerciali e zone di passeggio. Il prezzo di un buon ristrutturato oscilla tra i 4 mila e i 4500 euro al metro quadro. La zona più prestigiosa è quella delle mura, affacciata sulla laguna. Dalla ristrutturazione di un vecchio mulino sono stati ricavati appartamenti venduti a 6 mila euro al metro quadro. A Orbetello Scalo, nei pressi della stazione ferroviaria, si costruiscono (molte sono già ultimate) villette e luglio - agosto 2007 ■ Investire 073 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI palazzine su due piani. Il prezzo di una villetta di 150 metri quadri è di circa 330 mila euro. Stabile il mercato immobiliare di Marina di Grosseto dove si sta avendo un discreto sviluppo edilizio. Si costruisce nella zona sul fronte mare (palazzine con bilocali) e a Rosmarina, dove stanno sorgendo palazzine e ville bifamiliari. Le quotazioni del nuovo sono rispettivamente di 6 mila e 5 mila euro al metro quadro. Rosmarina è una zona ambita perché vicina al mare e con tipologie abitative che spaziano dall’appartamento in piccoli condomini alle villette bifamiliari degli anni 70-80. Un buon usato costa tra 4 mila e 4500 euro al metro quadro. Negli ultimi tempi sono in crescita le richieste per la zona Tombolo, oltre il porto, dove le vecchie abitazioni sono state abbattute o ristrutturate. Si trovano villette unifamiliari e bifamiliari degli anni 30-40. Per il ristrutturato si pagano mediamente 4500 euro al metro quadro. LAZIO +3,9% In netta salita le quotazioni di San Felice del Circeo (+14,8% nel secondo semestre dell’anno) dove sono ricercate soprattutto le case indipendenti: porzioni di ville a schiera, bifamiliari e trifamiliari con giardino. La zona più apprezzata è quella di Cona, che va verso il mare. Le soluzioni ristrutturate costano 3 mila-3500 euro al metro quadro, quelle indipendenti partono da un minimo di 4000-4500 mila euro. Nel centro storico sono disponibili appartamenti in palazzine di due o tre piani, risalenti al medioevo e che possono toccare punte di 5-6 mila euro al metro quadro se hanno la vista mare. Tra le zone più richieste quella che va da San Felice al Circeo verso Terracina, dove c’è più offerta di immobili sul mercato e si registrano quotazioni più basse. Più prestigiose le zone di Quarto Caldo e Mezza Costa dove difficilmente si possono trovare soluzioni a meno di 800 mila euro-un milione. A Gaeta (meno 7,7%) il centro storico, ben servito e non distante dal mare, raccoglie consensi tra i potenziali acquirenti. Le abitazioni (palazzine o 074 Investire ■ luglio - agosto 2007 San Felice del Circeo piani terra spesso con soppalco) risalgono al XIX e XX secolo; molte sono state ristrutturate e si vendono a cifre medie di 2500-2600 euro al metro quadro contro i 1500-1600 di quelle da ristrutturare. Ricercate anche le abitazioni situate sul lungomare che collega la zona della Marina con il centro (Serapo): si tratta di appartamenti costruiti tra gli anni 70 e gli anni 80. Un buon usato si vende a cifre medie di 3500-3600 euro al metro quadro, con punte di 4 mila euro per quello con vista mare. L’offerta di case indipendenti è decisamente bassa. A Terracina le case situate in centro e su viale Circe sono quelle che raccolgono le maggiori preferenze. Su viale delle Vittorie e nelle relative traverse prevalgono le palazzine degli anni 70 vendute, in buone condizioni, a non meno di 3 mila euro al metro quadro, con punte massime di 5 mila euro per quelle di piccola dimensione, affacciate sul mare. Sul viale Circe si registra una presenza più elevata di soluzioni indipendenti (singole, bifamiliari, trifamiliari) realizzate dopo gli anni 70. Per un buon usato si spendono cifre medie di 5 mila euro al metro quadro. Il centro storico, situato in collina e con difficoltà di posteggio, registra quotazioni più basse rispetto ad altre zone della città. Per una soluzione ristrutturata di 50 metri quadri si possono spendere 125 mila euro. A Sperlonga sono molto richiesti i monolocali e i bilocali con vista mare per i quali, nel centro storico, si possono arrivare a superare anche i 6 mila euro al metro quadro. Tra le zone più apprezzate di Formia (+13,4%) è San Remigio, dove su vecchi fabbricati in disuso sono stati costruiti appartamenti e villette a schiera con top prices di 5 mila euro al metro quadro. L’usato, appartamenti e villette a schiera degli anni 80, è venduto se in buono stato a 4300 euro al metro quadro. Molto apprezzato anche il centro storico dove ci sono anche soluzioni piccole, monolocali e bilocali ottenuti da frazionamenti di immobili del XIX secolo con prezzi medi di 2700-2800 euro al metro quadro (buon usato) con punte di 3400 euro per i più panoramici. Nelle preferenze degli acquirenti c’è anche Gianola, la zona balneare dove sono disponibili appartamenti nella prima schiera e soluzioni indipendenti e semindipendenti verso l’interno. A PAG 105 - REPORT:TUTTI I PREZZI DELLE CASE AL MARE Per un buon usato non panoramico si pagano mediamente 2700-2800 euro al metro quadro. Allo studio il progetto del Porto di Levante, per complessivi 1.400 posti barca. Nel piazzale e nell’area di costa bonificata verranno realizzate strutture e infrastrutture al servizio della nautica e del turismo. Tor San Lorenzo Lido (+9%) è composto da una serie di consorzi turistici formati da appartamenti in villa costruiti dagli anni 60 in poi. I prezzi per le case degli anni 70 signorili usate con giardino vanno dai 2200 ai 2500 euro al metro quadro per un fronte mare. Gli appartamenti in villa di nuova costruzione con giardino arrivano a 3 mila euro al metro quadro se fronte mare. I consorzi più signorili e ricercati sono Tor San Lorenzo Lido, Piccola Capri e Vela Bianca. È in fase di approvazione la variante al piano regolatore che permetterebbe la costruzione di una metropolitana leggera tra Ardea e Ostia e l’allargamento della strada statale 148. È prevista inoltre una riqualificazione dei lidi balneari. MARCHE -0,1% A San Benedetto Del Tronto (+2%) sul lungomare, viale Trieste e viale Marconi, ci sono appartamenti in condomini (5 mila euro al metro quadro vista mare), ville e alberghi. In seconda fila le abitazioni degli anni 60 –70 costano 3500 euro al metro quadro, mentre in terza fila, nei pressi di via Piemonte, gli appartamenti ristrutturati vista mare si scambiano mediamente a 2700 euro al metro quadro. Nel centro storico si stanno recuperando vecchie case di pescatori costruite nei primi anni del ‘900; le quotazioni vanno da 2500 a 3 mila euro al metro quadro. Nella prima collina si stanno costruendo condomini a prezzi medi di 2500-2600 euro al metro quadro. Tra Porto D’Ascoli e San Benedetto, in zona Fontana, si sta sviluppando un nuovo quartiere con numerose costruzioni a prezzi medi di 2500 euro al metro quadro. Sul lungomare della frazione di Porto d’Ascoli (via Rinascimento) prevalgono i condomini degli anni 70 e gli al- berghi, di cui una parte è stata convertita in residence con unità abitative trattate a 400-4500 euro al metro quadro (tagli piccoli e con vista mare). Per soluzioni degli anni 70-80 si va da 2800 a 3500 euro al metro quadro per quelle con vista mare. In via dei Mille, in seconda fila, le quotazioni scendono a 2600-3 mila euro al metro quadro. Da poco è stato ultimato il rifacimento di una parte del lungomare dove sono state create piste ciclabili, aree pedonali e verdi. A Senigallia (stabile) l’offerta di seconde case è molto bassa: ci sono villette, alberghi, ristoranti e poche palazzine in seconda fila. I prezzi oscillano da 4 a 5 mila euro al metro quadro. Meno richiesta la zona di Ponente dove le quotazioni per le tipologie con vista mare vanno da 2500 a 3500 euro al metro quadro. Continuano i lavori di ristrutturazione e di miglioramento del porto, dove si stanno aumentando i posti barca. Anche a Numana le quotazioni sono stabili. Le richieste di acquisto riguradano soprattutto Marcelli, frazione che si affaccia sul mare, dove prevalgono gli appartamenti a schiera su due piani (4 mila euro al metro quadro vista mare, 3000–3500 euro la media) e da alcune condomini (2 mila–2500 euro al metro quadro vista mare) costruiti dagli anni 70 in poi. La frazione di Taunus, immersa nel verde, dista un chilometro dal mare ed è composta da casette singole a uno o due piani, con prezzi assimilabili a quelli di Marcelli. ABRUZZO +2,7% A Giulianova Lido (+ 4,8% nel secondo semestre 2006) il lungomare Nord è preferito rispetto al lungomare Sud perché più sviluppato dal punto di vista turistico. La prima fila del lungomare di Giulianova Lido è composta esclusivamente da alberghi. In seconda fila ci sono ville risalenti ai primi del ‘900, ma anche più recenti. Nella restante parte del lungomare, vi sono condomini costruiti alla fine degli anni 70, i cui prezzi oscillano da 2200 a 2800 euro al metro quadro per la vista mare. Nella zona del lungo- centro “Nel storico di San Benedetto del Tronto si stanno recuperando vecchie case di pescatori costruite nei primi anni del ‘900. Le quotazioni vanno da 2.500 a 3.000 euro al metro quadrato ” luglio - agosto 2007 ■ Investire 075 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI mare nord, a 40–50 metri dal mare, è prevista la costruzione di piccoli complessi abitativi con appartamenti turistici, da 45 – 50 metri quadri). Quelli con vista mare vanno da 3 mila a 3500 euro al metro quadro. A Pineto (+2,3%) si ricercano soprattutto trilocali nelle vicinanze del mare. Le zone più ambite sono Corfù e Viale Abruzzo. Corfù è costituita da case indipendenti a due o tre piani costruite negli anni 70 e da qualche condominio. I prezzi si attestano sui 1700 euro al metro quadro. Terminati i lavori per la costruzione di bilocali e trilocali in case a due piani con ingresso indipendente, venduti a circa 2 mila euro al metro quadro. Viale Abruzzo è la più richiesta anche per la sua vicinanza con il mare, ma l’offerta di tagli turistici (bilocali e trilocali) è bassa. Nella zona di Corfù e di Villa Ardente sono iniziati da poco i lavori per la costruzione di due nuovi complessi commerciali, con negozi, uffici e appartamenti con prezzi di 2 mila euro al metro quadro. A Silvi Marina (+8,6%) la richiesta si concentra su trilocali (60 metri quadri) che distano al massimo 300 metri dal mare. Il tratto di lungomare più ambito è quello compreso tra via Colombo e via Garibaldi, dove ci sono appartamenti in condomini da tre piani costruiti 30-40 anni fa, con prezzi che vanno da 1700-1800 a 2 mila euro al metro quadro per quelli con vista mare. Nella zona sud, dove i prezzi sono più bassi, ci sono palazzi degli anni 80 di cinque o sei piani con giardino e parcheggio condominiali. I prezzi in questa area sono di 1150–1200 euro al metro quadro che arrivano a 1500 con vista mare. Recenti variazioni al piano regolatore hanno reso edificabili alcuni terreni nella zona sud dove saranno costruiti centinaia di appartamenti con prezzi tra 1400 e 1450 euro al metro quadro. In questa area è prevista anche la costruzione di un nuovo porticciolo turistico. ste per le frazioni di Albori e Raito. Nel centro si ricercano in particolare palazzine dei primi anni del 1900, appartamenti di 70-80 metri quadri che in buone condizioni oscillano da 3500 a 4 mila euro al metro quadro, con punte di 5 mila per gli immobili con vista mare. Sui piccoli tagli si può arrivare anche a 6 mila euro. Nel tratto costiero si tovano anche ville singole degli anni 60-70, di cui alcune con discesa direttamente sul mare. Il prezzo minimo per quelle ristrutturate oscilla va da 2 a 5 milioni di euro. Albori e Raito sono frazioni collinari dove è possibile acquistare abitazioni dei primi del 1900, da ristrutturare o già ristrutturate (queste ultime oscillano da 3000-3500 fino a 5 mila euro al metro quadro). Chi acquista un’abitazione a Ischia (stabile nel secondo semestre del 2006) cerca prevalentemente bilocali e trilocali anche se, negli ultimi tempi, sono in crescita le richieste di monolocali. Uno degli elementi importanti nella richiesta è la presenza di un terrazzo o giardino, non facile da trovare soprattutto per gli immobili della zona centrale che è poi la più richiesta. In corso Colonna prevalgono le abitazioni tipiche del luogo costruite prima del 1967, con tagli che spaziano dai 60 ai 120-140 metri quadri. Una soluzione ristrutturata costa da 4500 a 5500 euro al metro quadro, punta massima per gli appartamenti con vista mare. Non lontano dal centro si sviluppano zone residenziali dove c’è maggiore possibilità di acquistare abitazioni CAMPANIA +1,1% A Vietri sul Mare le zone più richieste sono il centro e la Marina ma negli ultimi tempi sono aumentate le richie076 Investire ■ luglio - agosto 2007 Sorrento con giardino esterno che, in buone condizioni, oscillano da 3500 a 4500 euro al metro quadro. Sono disponibili anche case indipendenti (via Querce, via dello Stadio), su uno o due livelli, con almeno 500600 metri quadri di giardino. Per quelle in buone condizioni si spendono 700-800 mila euro. Negli ultimi anni sono stati fatti interventi di riqualificazione in piazzetta Croce e piazzetta San Girolamo. A Sorrento (+4.6%) oltre agli appartamenti si cercano ruderi da ristrutturare. La richiesta maggiore è per soluzioni con vista mare, nel centro storico, dove sono disponibili palazzi di due-tre piani del XVII secolo, ristrutturati e valutati mediamente 8 mila euro al metro quadro con punte di 10 mila per quelle di particolare pregio, per esempio con discesa al mare. Non sono in corso interventi edilizi di nuova costruzione a causa dei vincoli paesaggistici, ma si stanno costruendo parcheggi e box e si sta ampliando il porto turistico. Mercato a parte quello di Capri, dove si ricercano soprattutto bilocali. La piazza Umberto I, con i suoi vicoli, è la più richiesta; qui sono disponibili immobili del XVIII secolo, spesso frazionati. Le quotazioni per il ristrutturato oscillano dai 10 ai 15 mila euro al metro quadro . Le quotazioni più basse rispetto a Capri hanno fatto crescere le richieste ad Anacapri, dove è più alta la possibilità di trovare soluzioni indipendenti con giardino e comunque con uno A PAG 105 - REPORT:TUTTI I PREZZI DELLE CASE AL MARE spazio esterno e a volte anche con piscina. Nelle zone più centrali un’abitazione ristrutturata costa 8-9 mila euro al metro quadro. PUGLIA +4,5% Capri “laApiazza Umberto I, con i suoi vicoli, è la più richiesta. Qui sono disponibili immobili del XVIII secolo, spesso frazionati. Le quotazioni per il ristrutturato oscillano da 10 a 15 mila euro al metro quadrato ” Cambio di tendenza per il mercato immobiliare di Vieste dove le quotazioni sono rimaste stabili nel secondo semestre del 2006. Le tipologie più richieste sono il bilocale o il trilocale vicino al mare e al porto e la casa d’epoca in centro con vista sul mare e terrazzo. La zona adiacente al mare è caratterizzata da costruzioni degli anni 50 è 60 ma anche dei primi del ‘900. I prezzi per un appartamento ristrutturato con vista porto sono di 1800 – 2 mila euro al metro quadro, altrimenti si scende a 1600 – 1800 euro. Nei pressi del lungomare Europa in direzione del porto ci sono bilocali di nuova costruzione a prezzi da 2200 a 2500 euro al metro quadro. I lavori di ristrutturazione del porto sono alla fase finale e c’è stato un aumento dei posti barca. Nel centro storico di Vieste, per soluzioni del XVIII e del XIX secolo, si registrano quotazioni medie di 1800 euro al metro quadro. Più prestigioso il mercato immobiliare di Rione Ripa, dove un appartamento a picco sul mare raggiunge prezzi tra i 2500 e i 2600 euro al metro quadro. A Ostuni (+10,4%) le richieste sono prevalentemente orientate verso le soluzioni indipendenti, libere sui quattro lati e possibilmente con terreno annesso, meglio se ristrutturate. Nel centro storico della città le richieste si indirizzano soprattutto verso le abitazioni in pietra tipiche del posto, in genere di 30-40 metri quadri che, ristrutturate e in buone condizioni, costano in media 75-80 mila euro. A Fasano (+18,2) sono preferite le case indipendenti e i trulli. La zona più richiesta è quella tra Fasano e Savelletri, verso il mare, dove sono in costruzione villette a schiera (3 mila euro al metro quadro) e villaggi turistici, e si stanno recuperando vecchie masserie da trasformare in alberghi. La zona vanta anche la presenza di due campi da golf. Una masseria da ristrutturare con 6 mila metri quadri di terreno e 200 metri quadri di abitazione da ristrutturare è stata venduta a 550 mila euro. Per una soluzione vicina al mare bisogna spostarsi verso la zona del Borgo Antico di Savelletri dove per un ristrutturato si parla di almeno 3 mila euro al metro quadro. L’offerta è molto bassa, contro una domanda elevata. Nella vicina Torre Canne sono in costruzione appartamenti da 50-60 metri quadri con spazio esterno a prezzi medi di 2 mila euro al metro quadro; per un ristrutturato fronte mare le quotazioni arrivano a 3 mila euro. La ricerca di seconda casa a Gallipoli (+ 5,4%) interessa in particolar modo le zone di Baia Verde e Lido San Giovanni. Gli acquirenti cercano bilocali e trilocali possibilmente con terrazzo. Le case vacanza si concentrano a Baia Verde dove si trovano soluzioni indipendenti e appartamenti di piccolo taglio. La zona ha conosciuto il suo sviluppo edilizio negli ultimi 20 anni. Per l’usato in buone condizioni si spendono da 1200 a 1500 euro al metro quadro. Sono in costruzione bifamiliari. Il nuovo si vende mediamente a 2 mila euro al metro quadro. In crescita le quotazioni degli immobili a Lido San Giovanni che è abitato anche nei periodi invernali. L’offerta è costituita da condomini degli anni 70 e quelli sul lungomare Galilei permettono di godere di una bella vista mare. Per un buon usato si spendono mediamente 1800 euro al metro quadro. BASILICATA Gli acquirenti di seconde case a Policoro (più 10% nel secondo semestre del 2006) sono in prevalenza famiglie con bambini, che apprezzano la zona del Lido e concentrano le richieste su trilocali con giardino che non costino più di 80 mila euro. L’edilizia al Lido è composta da piccole palazzine e da case indipendenti nuove. Molte le villette in costruzione; una villetta indipendente da 70 metri quadri con giardino, veranda e posto auto costa circa 110–120 mila euro. Sono in corso i lavori per la costruzione del porto turistico che disporrà di circa 300 posti barca e accanto al quale sorgerà un villaggio costituito luglio - agosto 2007 ■ Investire 077 IMMOBILI PREZZI & RENDIMENTI da isolotti e penisole su cui saranno realizzate 210 unità residenziali e un albergo e che comprenderà anche yachting club, bar, ristoranti, zone commerciali, centro congressi e un campo da golf a 18 buche. tenuti dal frazionamento di case d’epoca indipendenti. Per una casa ristrutturata si pagano 2500-2800 euro al metro quadro con punte di 4 mila euro al metro quadro per le tipologie con vista mare. Apprezzate le soluzioni indipendenti situate nelle zone collinari. Lo sviluppo edilizio interessa soprattutto le zone periferiche e più distanti dal mare. Le nuove costruzioni si vendono a 3 mila euro al mq. CALABRIA +7,3% Belvedere Marittimo (+14,4% la crescita nel secondo semestre 2006) ha un’edilizia risalente agli anni 80 con palazzi che non superano i tre o quattro piani. Nei pressi del centro si costruiscono nuovi appartamenti venduti a 1500 euro al metro quadro. La richiesta si concentra sulla zona a ridosso del mare dove il prezzo dell’usato è di 1500 euro al metro quadro contro i 1200 euro medi delle zone interne. Anche il centro storico di Diamante (+5,2%), che si affaccia sul mare, è richiesto per l’acquisto di seconde case. Gli appartamenti con vista mare costano 1500 euro al metro quadro. Per il resto a Diamante prevalgono i complessi di villette quadrifamiliari nei pressi del mare (1200–1300 euro al metro quadro) e le villette bifamiliari nella parte più interna (12001300 euro al metro quadro), costruite dagli anni 80 in poi. I vincoli sulla presenza di verde imposti dal Comune non facilitano la costruzione di nuove strutture, e l’offerta è insufficiente. A Soverato Marina (+ 2,7%) le zone più ricercate sono quelle nei pressi del mare e la domanda si concentra in particolare sul centro dove ci sono palazzine costruite tra gli anni 60 e gli anni 70. Il medio usato costa 2 mila–2200 euro al metro quadro, che salgono a 2600 se con vista mare. Il centro storico di Soverato è fatto di case di pescatori oggi in parte ristrutturate. Nella zona panoramica si costruiscono villette a schiera e palazzine di quattro o cinque piani con appartamenti e i prezzi oscillano tra i 1800 e i 2 mila euro al metro quadro. SICILIA +10% A Cefalù l’incremento delle quotazioni immobiliari (+12% nel secondo semestre del 2006) è giustificato dalla presenza di un’offerta inferiore alle richieste. Le preferenze vanno al centro storico vicino al mare e si cercano prevalentemente bilocali, spesso ot078 Investire ■ luglio - agosto 2007 Uno stazzo “gallurese, costruzione rurale in granito, costa per 50 metri quadrati da ristrutturare con tremila metri quadrati di terreno 35 mila euro a Tempio Pausania e 80-85 mila ad Arzachena ” A Favignana sono ricercati appartamenti da 70-80 metri quadri con uno spazio esterno (giardino o terrazzo). Le abitazioni del centro sono particolarmente ambite per la presenza di servizi. Per un buon usato si pagano 2500-3000 euro al metro quadro. Ricercate anche le case indipendenti nei pressi del bosco , da cui si gode la vista panoramica sul mare. Per un buon usato si pagano mediamente 3000-3200 euro al metro quadro. L’edilizia della zona è in forte sviluppo. È nel centro storico di Taormina, sorto dopo gli anni 50, che si concentra la maggior parte delle richieste, in particolare per le abitazioni di corso Umberto I (la via principale) dove i prezzi oscillano tra i 4 e i 5 mila euro al metro quadro. In via Da Vinci e via Pirandello, strade di prestigio della città, ci sono le ville più signorili, con prezzi che vanno da 4 mila a 4500 euro al metro quadro. Alla periferia, in contrada Zappolla, si costruiscono appartamenti in residence con prezzi di 2 mila-2500 euro al metro quadro. Nelle frazioni di Mazzarò e Mazzeo, in zona mare, si trovano immobili degli anni 70 a prezzi, per gli appartamenti vista mare di 3000–3500 euro al metro contro i 2300–2500 di quelli senza vista mare. Il mercato immobiliare di Giardini Naxos si divide in tre zone: zona Vecchia, Recanati e Lungomare Regina Margherita. Nella zona Vecchia l’edilizia risale agli anni 60 e i prezzi oscillano tra 1500 e 2 mila euro al metro quadro. La zona di Recanati, quella più turistica, offre condomini (1300–1800 euro al metro quadro), residence e villette a schiera (2 mila euro al metro quadro) costruiti a cavallo tra gli anni 70 ed 80. Sul lungo- A PAG 105 - REPORT:TUTTI I PREZZI DELLE CASE AL MARE mare Regina Margherita gli appartamenti fronte mare costano 2 mila2500 euro al metro quadro. SARDEGNA +3,8% In crescita le quotazioni degli immobili ad Alghero (+5,6% nel secondo semestre del 2006), sebbene si inizi a registrare una riduzione delle richieste soprattutto da parte degli inglesi, mentre tiene bene la domanda nazionale. Le zone più ambite sono il Lido e Cala Bona. Nella prima ci sono condomini di due-tre piani degli anni 80, venduti a 2 mila euro al metro quadro con punte di 3 mila per gli appartamenti con vista mare. A Cala Bona le abitazioni risalgono agli anni 80-90 e un buon usato si compra a 2 mila-2200 euro al metro quadro. Nel centro storico prevale l’offerta di monolocali e bilocali ottenuti da frazionamenio. Una soluzione ristrutturata costa 2 mila euro al metro quadro. In tutta la città si stanno realizzando nuove costruzioni in luogo di abitazioni dismesse. Il nuovo costa mediamente 3 mila euro al metro quadro. Soluzioni indipendenti sono disponibili lontano dalla costa. A Pula (+2,6%) il mercato è ancora dinamico. Tra le località più ambite c’è Chia, nel comune di Domus de Maria, dove per una soluzione di prestigio in buone condizioni si spendono mediamente 5 mila euro al metro quadro. Per una villa di pregio di circa 100 metri quadri con giardino non si spende meno di 800 mila euro. Molte le richieste per la zona di Santa Margherita, dove si trovano complessi di ville singole o appartamenti costruiti a partire dagli anni 80. Per un buon usato in zona si spendono mediamente 3 mila euro al metro quadro. Positivo l’andamento del mercato immobiliare delle coste orientali della Sardegna, in particolare a Budoni e San Teodoro, dove al momento i prezzi di mercato sono ancora bassi, ma per il futuro si prevede un trend rialzista. A San Teodoro per case costruite dopo gli anni 80, in buone condizioni, si spendono 1500-1800 euro al metro quadro in frazione. Sul mare si sale a Costa d’Oro - Torre dei Corsari 2 mila-2200 euro per arrivare a 26002700 per le tipologie signorili e di prestigio. Quotazioni più elevate a Budoni- Porto Ottiolu, dove c’è un mercato immobiliare più d’élite. Un buon usato costruito nella seconda metà degli anni 80 si compra a 3 mila euro al metro quadro. Sicuramente più competitivo il mercato immobiliare nella frazione diTannaunella dove si vende un buon usato a 1400-1500 euro al metro quadro. Positivo il mercato degli stazzi galluresi, costruzioni rurali in granito, mediamente di 90 metri quadri con terreno, che si trovano in particolare nell’area di Arzachena e di Tempio Pausania. Uno stazzo di 50 metri quadri con 3 mila metri quadri di terreno, da ristrutturare, costa 35 mila euro a Tempio Pausania e 80-85 mila euro ad Arzachena. Meno costosa LuogoSanto. A Villasimius si ricercano soprattutto villette singole con giardino con un prezzo medio di 100 -130 mila euro. Le richieste di abitazioni si orientano in buona parte verso la fascia interna di Villasimius (via Parigi, zona Is Argiolas a due chilometri dal mare) dove i prezzi sono ancora accessibili rispetto alle aree più adiacenti al mare. Si possono acquistare appartamenti in piccoli complessi e villette semindipendenti, costruite alle fine degli anni 90, con prezzi medi di circa 120 mila euro. Sono in costruzione ville semindipendenti; i prezzi per il nuovo oscillano da 2 mila a 2200 euro al metro quadro (con giardino o terrazzo). Molto ambiti gli immobili di Cala Caterina, che offre anche ville singole con mille-duemila mila metri quadri di giardino. Una villa ristrutturata fronte mare costa 4500 euro al metro quadro, altrimenti le quotazioni scendono a 3500 euro. Porto Sa Ruxi si divide in lato collina e in lato mare. Nella prima ci sono villette singole con giardino costruite circa dieci anni fa e con prezzi medi di 1800–2000 euro al metro quadro. Nella seconda area ci sono villette più grandi e il prezzo è di 2800–3000 euro, per salire a 3000–3500 per quelle ■ fronte mare. luglio - agosto 2007 ■ Investire 079