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Mini MANUALE Diventiamo IDRAULICI ! Metodo per avvitare

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Mini MANUALE Diventiamo IDRAULICI ! Metodo per avvitare
Mini MANUALE Diventiamo IDRAULICI ! I nostri antenati Latini dovevano avere anche loro dei problemi con gli idraulici se è vero che
hanno coniato il detto “Gutta cavat lapidem” (la goccia scava la pietra). Avete capito che è un pretesto per entrare in argomento: il proverbio latino vuol significare che,
con tenacia, si può ottenere tutto, anche di scavare una pietra con una goccia d’acqua. Per noi
moderni, il problema di una goccia d’acqua che insiste a venir fuori da un rubinetto difettoso, più
che farci pensare alla virtù della perseveranza ci fa … perdere la pazienza. Trovare un idraulico disposto ad eseguire la riparazione di questo o di altri inconvenienti non è
facile. Per fortuna, con un poco di buona volontà e con qualche attrezzo, le piccole riparazioni
potrebbero essere eseguite da noi stessi. La cosa, se ci piglia la mano, oltre a farci risparmiare
denaro, ci fa risolvere in breve tempo i problemi e ci procura un lavoro-passatempo che può
riempire le ore vuote. Ecco perciò qualche consiglio. Metodo per avvitare correttamente un pezzo
IDRAULICO Qualsiasi pezzo idraulico va avvitato utilizzando la stessa tecnica, ad eccezione di pezzi con
filettatura inversa (sinistroide) che però sono molto rari e per i quali l'avvolgimento della stoppa e
inversa a quanto sotto riportato. Tirare da una traccia di stoppa un sottile strato. Le fibre che avete ricavato, cercate di
compattarle con le dita, facendo in modo di realizzare un sottile lungo cordoncino. Una volta
realizzato il sottile cordoncino metterlo a portata di mano. Impugnare con la mano sinistra il pezzo dotato della filettatura (maschio), avvolgere,
tramite la mano destra, il cordoncino di stoppa preparato sulla filettatura. L'operazione va
eseguita, girando strettamente la stoppa nella filettatura nel senso della filettatura, ovvero in
senso orario (destroide). La stoppa deve essere, man mano che si avvolge, guidata nella
filettatura. Al termine mettere del grasso sulla stoppa per fermarla. Nel caso di nastri di Teflon
l'operazione è analoga, solo che il nastro va depositato disteso sulla filettatura e non in
cordoncino. La quantità di Stoppa avvolta sulla filettatura non deve eccedere oltre l'altezza dei filetti. Ricordo che un eccesso di stoppa, può rendere difficile stringere il pezzo (femmina) da
collegare. Mentre mettendo poca stoppa nei filetti, può succedere che non si abbia una buona tenuta
dell'acqua. La quantità di Teflon avvolta sulla filettatura (tirarlo bene mentre si stende sulla filettatura)
dipende dallo spessore del Teflon usato e dalle dimensioni della filettatura. Il nastro di teflon,
stendendolo, copre la filettatura per la sua larghezza, pertanto tramite l'esperienza diretta,
ognuno deve determinare la quantità di teflon necessaria. Di norma, usando un teflon
commerciale (non professionale) occorrono, su filettature fino a 3/4", circa 8-10 giri. Ricordo che un eccesso di Teflon, può rendere difficile stringervi sopra il pezzo (femmina) da
unire. Mentre mettendo poca Teflon sulla filettatura, può succedere che non si abbia una buona
tenuta dell'acqua.
Attrezzatura
Per eseguire queste piccole riparazioni basta avere a portata di mano una serie di chiavi fisse
per dadi e almeno una pinza regolabile del tipo detto “pappagallo”, una chiave inglese (detta
anche a Rullino o variabile), alcuni cacciaviti, guarnizioni di scorta, stoppa e grasso per bloccare
la stoppa. oppure dei rocchetti di teflon per idraulica, Il rubinetto che sgocciola (Teoria) Per ripararlo basta sostituire un piccolo disco di gomma. Per prima cosa chiudete il rubinetto principale, quello che blocca l’ingresso dell’acqua in
tutto l’appartamento. Dopo cominciate a svitare la calottina che è sopra l’impugnatura del
rubinetto; spesso ha un cerchietto rosso o blu. Tolta la calottina, si sfila l’impugnatura che è a
incastro. Dopo, con una chiave spaccata, di misura giusta, o con una inglese (a misura variabile) si svita
la testa del rubinetto. Fare attenzione a non rovinare la guarnizione (va tenuta da parte). Sfilata la testa del rubinetto si troverà, in fondo all’astina centrale, la guarnizione (di gomma) da
sostituire, che è tenuta al centro da una vite. Si svita questa vite, si sostituisce la guarnizione di
gomma, si riavvita e si rimonta il tutto con procedimento inverso (ricordarsi di rimettere
guarnizione. Se rovinata va sostituita). Se l’astina che porta la guarnizione non si muove liberamente, vuol dire che è bloccata per
incrostazioni causate dalla stessa acqua. Per eliminare le incrostazioni tenere il pezzo a bagno
in aceto caldo. I rubinetti funzionano meglio se si ha cura, nell'uso, di non forzarli. Se la perdita è causata dal premistoppa troppo allentato, basterà stringerlo, sempre con la
chiave. Se invece non lo si può stringere perché la filettatura è già alla fine, comportarsi così: usare due chiavi; una per tenere ferma la testa del rubinetto e l’altra per svitare il premistoppa.
Levare la stoppa vecchia, che avvolge la filettatura, aiutandosi con coltellino o la punta di una
forbice. Rimossa bene la stoppa dalla filettatura, riavvolgere la stoppa nuova nei filetti (fino al
bordo della filettatura) e in fine fermarla con del grasso. Riavvitato il premistoppa, inserire tutto
come prima, stringendo bene. Sostituire la guarnizione del Rubinetto
(Pratica)
Se il Rubinetto sgocciola...
Se notiamo che il rubinetto del nostro lavello in cucina o in bagno, sgocciola anche quando è
chiuso, allora è il momento di sostituire la guarnizione di questa valvola.
Se pensate che il lavoro è troppo difficoltoso allora spendete pure i vostri soldi e non
lamentatevi del conto salato che vi presenterà il vostro idraulico di fiducia, per un intervento che
viene realizzato in breve tempo.
Avete cambiato idea ? Allora seguite il nostro consiglio e preparatevi a effettuare il lavoro da soli
in piena autonomia. Sezione del Rubinetto
Prima di tutto diamo un occhiata alla sezione al fianco riportata, per
avere un idea di massima dei componenti che ci troveremo di fronte,
all'atto della rimozione del rubinetto.
In questo caso viene evidenziato un rubinetto a colonna, ma
vedremo nel corso di questo articolo anche la sostituzione della
guarnizioni di altri tipi di valvole.
A) Manopola a croce,
B) Capanna a corpo esterno,
C) Dado del premistoppa,
D) Stelo,
E) Vitone,
F) Dischetto,
G) Guarnizione,
H) Corpo fisso,
I) Alloggiamento,
L) Piantana.
In quasi tutti i rubinetti moderni la manopola e la campana sono un pezzo unico. La vite è
nascosta sotto il dischetto colorato di acqua calda o fredda.
Smontiamo il Rubinetto
Chiudiamo innanzitutto la chiave di arresto di alimentazione generale e svuotiamo la
tubazione, aprendo il più possibile il rubinetto prima di smontarlo.
IMPORTANTE: Ricordiamoci di tappare lo scarico nel lavello o lavabo, posando un
asciugamano sul fondo, per trattenere eventuali componenti piccoli che dovessero saltare.
Solleviamo la campana mettendo in vista il vitone. Con la chiave fissa allentiamo il vitone e
solleviamo tutto il corpo della valvola. Il dischetto dove è fissata la guarnizione si trova
all'estremità inferiore del corpo asportabile, che in alcuni modelli è posato insieme al corpo fisso.
Eccoci arrivati alla guarnizione che è avvolta intorno ad
un bottoncino al centro del dischetto.
Con la punta di un cacciavite solleviamo la guarnizione
e sostituiamola con una nuova, precedentemente
acquistata presso i rivenditori specifici. Adesso basterà
montare il dado e il rubinetto, verificando nel frattempo
che la perdita sia stata eliminata. Per i rubinetti con
miscelatori la guarnizione è in gomma del tipo
O-ring e può essere sostituita rimuovendo il fermaglio del miscelatore e svitando subito dopo lo
stelo che contiene la guarnizione.
Altre versioni di Rubinetti
Se il nostro rubinetto è un miscelatore a disco
ceramico, in teoria non dovrebbero aver bisogno di
manutenzione poiché non sono provvisti di guarnizione,
e va sostituita tutta la cartuccia in caso di perdita. Prima
di sostituire comunque tutto il pezzo consigliamo di controllare che la cartuccia non sia sporca e
danneggiata. Diamo però un occhiata anche alla guarnizione alla base della cartuccia che
potrebbe essere usurata.
Se il rubinetto invece è del tipo a pressione inversa, la
guarnizione si cambia senza che sia necessario
chiudere l'alimentazione dell'acqua.
Si allenta il vitone e rimuovendo il corpo della valvola, si accede al dischetto dove è alloggiata la
guarnizione.
Se anche dopo aver sostituito la guarnizione, il nostro
rubinetto continua a gocciolare, allora forse la causa è
dovuta all'usura dell'alloggiamento, che dovrà in questo
caso essere rettificato con un'apposita fresa rettificarubinetti o in alternativa con una camicia di teflon, che
dovrà essere calata sul vecchio alloggiamento, forzando in
posizione con il rubinetto.
Il sifone bloccato
(Teoria)
Lavelli, vasche, bidets, lavabi hanno tutti in comune un pezzo chiamato sifone che serve ad
impedire agli odori cattivi di espandersi. Il sifone ha la forma di una “S” e nella sua curva in
basso si depositano lentamente materiali che finiscono per intasarlo. Se il blocco non è troppo
compatto, basta l’azione della comune ventosa. Se il sifone è di quelli con un tappo a vite nella sua parte bassa, basterà svitare questo tappo per
effettuare lo spurgo. Mentre si esegue questa operazione, sarà bene sistemare un secchio sotto
al sifone per raccogliere l’acqua che ne verrà fuori. Se invece il sifone non presenta il suddetto tappo, provare ad agire come segue: far correre
l’acqua fino a quando lo scarico ne risulti coperto per una decina di centimetri (stavolta che lo
fate volutamente vi sembrerà che ci mette un’eternità!); poi appoggiare la ventosa centrandola
sul foro e premere con un colpo deciso. La pressione è tale che, spesso, basta a rimuovere
l’ostruzione. Potete anche provare otturando con uno straccio il “troppopieno” (denominato
anche: sopravanzo Acqua, oppure sbocco di sicurezza) ; così facendo la pressione sarà
maggiore. Se non basta, togliere la griglietta e far penetrare un filo di ferro che va mosso in su e in giù, fino
a quando l’acqua non riprende a smaltirsi. Se anche questo mezzo non è sufficiente, ricorrere ad
uno dei prodotti liquidi esistenti in commercio o alla soda caustica (operazione comunque NON
consigliata per problemi di sicurezza). Asciugate bene il lavabo, tenendo il viso a debita
distanza, versare la quantità indicata nelle istruzioni del prodotto (o, se usate la soda
caustica, due o tre cucchiai) dentro il foro e subito dopo, con cura e cautela, versate una
pentola di acqua bollente che in precedenza avevate già preparato. Ottenuto lo scopo,
lasciar scorrere l’acqua a lungo, per allontanare il più possibile il pericolo di corrosione. Questa operazione va fatta con grande cura e con mille attenzioni, utilizzando sempre
occhiali di protezione, perché la soda caustica è pericolosissima: basta uno spruzzo per
provocare gravi ustioni alla pelle o agli occhi.
Sgorgare il Sifone
(Pratica)
Se lo scarico non funziona?
A volte può succedere che lo scarico del lavabo del bagno non riesce a far
defluire velocemente l'acqua. Molto spesso si risolve l'inconveniente con lo
sturalavandino oppure usando dei prodotti chimici che sciolgono i residui
accumulatosi, liberando le tubazioni .
Succede però che l'otturazione torna a ripetersi e se non s'interviene radicalmente sul sifone potremo
ritrovarci con il lavandino completamente intasato, con grave problema sull'uso del bagno.
Cause e Convenienza...
Le cause possono imputarsi il più delle volte a grovigli di capelli impastati di
sapone che accumulandosi nel sifone ostruiscono con il tempo il defluire
dell'acqua di scarico.
Oppure può succedere che inavvertitamente qualche piccolo oggetto si infili attraverso il foro di scarico del
lavabo posizionandosi nel sifone e bloccando su di se capelli e pezzi di sapone o detersivo.
Pensate che valga la pena chiamare un idraulico per un lavoro che possiamo fare da soli ? Leggiamo questo
articolo e mettiamoci subito al lavoro, e con i soldi risparmiati portiamo il nostro partner a cena al ristorante.
Se il Sifone è in Ghisa o Piombo...
Se il sifone del nostro lavabo è in metallo ( in piombo o ghisa ), troveremo una certa
difficoltà per smontare i pezzi saldati dal calcare. Alcuni hanno però un orifizio per lo
svuotamento, che dovremo allentare mentre blocchiamo il sifone con un pezzo di
legno per non danneggiare il metallo. Assicuriamoci di inserire un recipiente al di
sotto della vite di svuotamento prima di toglierla del tutto.
Con un filo di ferro curvato ad uncino alla sua estremità, cerchiamo di
togliere il tampone di materiale che ostruisce il sifone.
Una volta liberato la tubazione proviamo lo scarico facendo scorrere l'acqua.
Infine torniamo a collocare la vite di spurgo dopo aver cambiato la
guarnizione.
Sifone ad "S" in Plastica
Smontare un sifone in plastica è un lavoro abbastanza semplice. Basterà svitare a
mano i dadi del sifone aiutandosi con uno straccio se il dado oppone resistenza. I
vari pezzi della tubazione del sifone potranno essere liberati facilmente
dall'ostruzione.
Al momento del rimontaggio assicuriamoci di usare un nastro di teflon per la
tenuta stagna delle filettature.
Se il Sifone è in Plastica a Bicchiere...
Questo tipo di sifone è quello più comunemente usato per i
lavelli e i lavabi in commercio. La parte inferiore della tubazione
chiamata a bicchiere funge da sifone e si svita a mano
liberando immediatamente lo scarico dai residui accumulatosi.
Ecco come fare:
Dopo aver inserito un recipiente al di sotto del bicchiere,
svitiamo il bicchiere con una mano tenendo con l'altra il
corpo del sifone.
Lo sblocco del sifone è immediato, ma se nonostante
tutto notiamo dei residui potremo toglierli usando un filo
di ferro.
Lo Scarico è libero.
Riutilizziamo le eventuali guarnizioni e rimontiamo le
tubazioni e il sifone. Ora il nostro scarico è libero da
intoppi per funzionare fino al prossimo ingorgo.
Suggeriamo l'acquisto di filtri salvascarico da
applicarsi sui fori di scarico , in modo da
preservare le tubazioni e il sifone da nuovi
ingorghi dovuti a cadute accidentali di piccoli
oggetti nei lavabi e lavandini.
Cambiare il WC
Come si sostituisce il WC...
Premessa
La sostituzione del vecchio WC può sembrare a prima vista un operazione non molto semplice, un lavoro
quindi che dovrebbe essere fatto solo da un idraulico specializzato, con costi di mano d'opera abbastanza
alti e molte volte con l'impossibilità di trovare un tecnico adatto e disponibile.
Leggendo questo articolo ci accorgeremo che l'operazione tutto sommato è molto semplice, anzi
semplicissima se ci si limita a collegare l'apparecchio al vecchio scarico esistente. Se invece si progetta di
spostare il WC allora il lavoro diventa un pò più complicato; se non ve la sentite di affrontare le
problematiche per la posa di una nuova tubazione di scarico allora affidiamo senza difficoltà ai professionisti
del settore.
Come rim
muovere ve
ecchio WC
C
Prima di rim
muovere la ve
ecchia tazza, controlliamo il sifone di scarico se è collegato a
alla tubazione
e a parete o
a pavimento
o. Interrompiamo il riforniimento dell'a
acqua alla ca
assetta e scarichiamola nel wc.
Se dobbiam
mo sostituire anche la cas
ssetta, staccchiamo le tub
bature di add
duzione e di ttroppopieno e
alle
entiamo con la chiave il grosso
g
dado della tubatu
ura di scarico
o
alla
a base della cassetta. Se
e il raccordo è bloccato dalla
d
co
orrosione e se
s dobbiamo
o sostituire tu
utto il wc, allo
ora è più
faccile segare la
a tubazione. Una volta sm
montata la ca
assetta,
tag
gliamo il tubo
o di scarico del
d troppopieno dalla pa
arete con lo
sca
alpello.
Mu
uoviamo i fissaggi a pavim
mento e rascchiamo il vec
cchio stucco
inttorno al giuntto.
Sp
postiamo la vecchia
v
tazza
a ondengiand
dola in modo
o da non far
rompere il bocchettone
b
e di scarico alla
a parete o la pavimento
o.
Se il WC no
on vien via, allora
a
spacch
hiamo con un
na mazzuola
a il tubo di sccarico della ta
azza appena
a prima della
tubatura di scarico.
s
Una volta to
olto la tazza proteggiamo
o il tubo alla parete
p
con degli stracci, in
i modo da p
proteggere il foro di
scarico dai detriti durantte la pulizia con
c uno scalpello della parte restante
e del tubo.
Quan
ndo si rompe
e il tubo di scarico
s
a pa
arete...
Nel caso di rotttura del tubo dii scarico si deve procedere al tag
glio della tubazion
ne in modo da ag
ggiungere un nuo
ovo raccordo alla
a stessa.
La tubazione và
à tagliata con il ta
agliatubi a cate
ena, bloccando lo
o scarico con la catena
c
stessa.
Info: La Ta
agliatubi permettte di lavorare in spazi ristretti.
Nuo
ovi raccorrdi...
Dopo il tagliio della tubazzione di scarrico si sceglie
e il raccordo flessibile di unione della tazza allo scarico.
s
In commerccio ci sono ra
accordi con angolature
a
differenti e perr tutte le situazioni, perfin
no per allinea
amento
fuori asse.
Prima di sce
egliere il racccordo annota
are le seguen
nti dimension
ni:
•
diametro interno
i
della tubazione di scarico;
•
distanza tra
t lo scarico e lo scarico della tazza.
ATTENZ
ZIONE: Se i raccordi son
no di plastica
a lubrificare la
a superficie con
c un lubrificante a silic
cone.
Come installare il nuovo WC
A questo punto, una volta inserito il raccordo di plastica nel tubo di scarico della tazza, spingiamo il raccordo
e il tubo di scarico nella tubatura.
Non fissiamo ancora la tazza al pavimento, effettuiamo i fori e inseriamo i tasselli ad espansione per quelle
con sottofondo in calcestruzzo.
Livelliamo il piano della tazza con una livella, spessorandola al pavimento con delle quadrotte viniliche che
andranno rifilate a filo a lavoro ultimato.
Montiamo la cassetta di scarico con le viti e raccordiamo il tubo sotto la cassetta.
Si posa la tubazione di adduzione sino alla valvola a galleggiante.
Ora possiamo collegare la tubazione di scarico della cassetta alla tazza e infine avvitare la tazza al
pavimento
INFO: Se non è possibile bullonare la tazza, bisogna sigillarla con del collante siliconico alla base.
Tipi di WC
La scelta per le tazze dei WC è molto vasta, ma tecnicamente sono due i modelli fondamentali; con sistema
di sifoni o con sifoni incorporati.
Le tazze con sistema a sifone richiedono per la pulizia minore pressione d'acqua; quelle con sifone singolo
lo scarico si restringe subito la curva per rallentare il deflusso dell'acqua, e quelle con sistema a due sifoni
più silenziose e sofisticate. Quelle invece con sifoni incorporati sono le più affidabili anche più rumorose. In
questo caso il restringimento dietro il sifone, rallenta il flusso dell'acqua innescando l'azione del sifone.
Ulteriori cassette sono ad esempio, quelle ad incasso oppure esterne a parete installabili in alto.
Impianto schematico WC
A - Raccordo curvo;
B - Tubazione troppopieno;
C - Cassetta;
D - Valvola e galleggiante;
E - Raccordo e rubinetto;
F - Tubatura di adduzione;
G - Raccordo;
H - Tubo di scarico;
I - Raccordo flessibile;
L - Tubo di scarico;
M - Raccordo flessibile;
N - Tubo fecale.
INFO: Esistono anche le tazze a parete che sono agganciate con armature metalliche e sono utili perché
lasciano libero il pavimento per le pulizie.
Prima di sganciare il WC, mettergli sotto del cartone, o altri materiali che possano attutire una eventuale
caduta della tazza con conseguente danneggiamento.
Lo sgancio dalla parete avviene allentando i bulloni o sistemi di fissaggio, che sono o a vista, oppure sotto
appositi tappi sui fianchi del WC.
Questa operazione è semplice, se si ha un pò di manualità.
So
ostituire la
l VASCA
A da Bag
gno
Innanzitutto interrom
mpiamo l'alim
mentazione dell'acqua
d
e
vuotiamo lo scarico.
Ricordiam
moci di tenere
e a portata d
di mano una bacinella
per racco
ogliere l'acqua rimasta ne
ella tubazione
e.
Asportiam
mo la muratura oppure le pareti rimov
vibili
(dipende dal tipo di va
asca)
Rimuovia
amo ora la va
asca dalla su
ua posizione e tagliamo
le vecchie
e tubature di adduzione e di scarico e del
troppopie
eno con il seg
ghetto per metalli.
Se la vec
cchia vasca è in ghisa, alllora ci conviene
spaccarla
a con colpi di
d mazza e p
portarla via a pezzi
facendo attenzione
a
a calzare gli o
occhiali prottettivi e la
cuffia antirumore e sopratutto
s
co
oprendo tutto
o con teli
antipolve
ere. Se è in acciaio,
a
va rimossa intera
a.
O
Operazione
e Rimonta
aggio Vasc
ca
Installiamo
o le nuove tu
ubazioni (D)) di adduzion
ne o colleghia
amo le diram
mazioni dei nu
uovi tubi a qu
uelle
esistenti (I) in modo da essere
e
prontti per il colleg
gamento ai tu
ubi flessibili già
g collegati ai rubinetti.
Inseriamo due
d tavolette di legno sottto i piedini de
ella vasca in modo da disstribuire meg
glio i carichi concentrati
c
su una supe
erficie più am
mpia. Mettiam
mo in posizio
one la vasca e regoliamo il livello in orrizzontale inttervenendo
con la chiavve sui piedinii.
Ora colleghiamo i tubi flessibili (D) allo
a tubature di adduzione
e e la tubazio
one dello sca
arico (G) al sifone (H) e il
tutto infine fino
f
alla brag
ga esistente sulla
s
colonna
a di scarico.
Montiamo il
i gruppo sc
carico e trop
ppopieno (E
E) . Se si usa il tipo a boccchettone, bissogna collegare il
troppopieno
o prima del sifone, mentre
e nel tipo a sifone,
s
il tubo
o di plastica è collegato a
al sifone stesso.
Inseriamo il bocchettone
e nel foro della vasca (G)) avendo curra di avvolge
ere del nastro
o teflon intorno alla
piantana file
ettata.
Da sotto aggiungiamo la
a guarnizion
ne di plastic
ca e serriamo
o il dado di fisssaggio schiiacciando il bocchettone
b
sul mastice o sulla guarrnizione.
Colleghiamo
o il sifone de
ella vasca alla piantana del
d bocchetto
one di scarico
o e il tubo de
el troppopieno (E) al foro
relativo della vasca.
Se i rubinetti sono singoli (A) allorra il montagg
gio è identico
o come quelli per il lavand
dino.
Inseriamo le
e piantane de
ei rubinetti nei fori (B) prredisposti de
ella vasca, inffiliamo le gua
arnizioni e se
erriamo i
dadi blocca
andoli.
Colleghiamo
o i tubi flessibili di rame alle
a piantane
e. I miscelato
ori si montan
no in modo ssimile ma qua
asi tutti
sono dotati della lunga guarnizione
g
d tenuta da posare sotto
di
o i rubinetti.
La scelta de
ei rubinetti o del miscelattore è del tuttto soggettiva
a. I miscelato
ori sono dispo
onibili con im
mpianto
doccia, sia montato
m
sul miscelatore sia appeso a braccioli fiissato a pare
ete sopra la vvasca.
ATTENZIO
ONE: Quando la vasca è installatta contro le paretti, è difficile eseg
guire i giunti e i collegamenti. Installare prima i rubinetti, il
troppopieno e ill sifone, prima dii spingerla in possizione.
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