Comments
Description
Transcript
Entriamo in azienda3 - itc v. giordano
.::ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE::. “VITALE GIORDANO” CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Docente: Paolo INTINI Studentessa: Annalisa SANTORUVO ENTRIAMO IN AZIENDA 3 Imprese industriali sistema informativo di bilancio e imposizione fiscale TOMO 1 ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale L’INTERPRETAZIONE DEL BILANCIO 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale IL SISTEMA INFORMATIVO DI BILANCIO SERVE PER RAPPRESENTARE IL PATRIMONIO E IL REDDITO DELL’AZIENDA, RIFERITI AD UN DETERMINATO MOMENTO E A UN DETERMINATO PERIODO AMMINISTRATIVO. I DOCUMENTI CHE COMPONGONO IL SISTEMA INFORMATIVO DI BILANCIO CONSENTONO A COLORO CHE NE SONO INTERESSATI (STAKEHOLDERS) DI ESPRIMERE UN APPREZZAMENTO IN MERITO: ALLA SITUAZIONE ECONOMICA, INTESA COME CAPACITÀ DELL’AZIENDA DI CONSEGUIRE UNA CONGRUA REDDITIVITÀ; ALLA SITUAZIONE FINANZIARIA, INTESA COME ATTITUDINE DELLA GESTIONE A MANTENERE O A CONSEGUIRE L’EQUILIBRIO TRA ENTRATE E USCITE DI DENARO, TRA RISORSE E IMPIEGHI; ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE, INTESA COME CAPACITÀ DI CONSERVARE E MIGLIORARE IL PATRIMONIO AZIENDALE. LE SUDDETTE INTERPRETATE. SITUAZIONI HANNO BISOGNO DI ESSERE ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini INTERPRETAZIONE LETTERALE 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico IL BILANCIO È SOGGETTO ALL’INTERPRETAZIONE LETTERALE OVVERO LA COMPRENSIONE DELLE VOCI DI BILANCIO. IN ALCUNI CASI QUESTA INTERPRETAZIONE HA BISOGNO DI UNA CONOSCENZA TECNICA. 6- Il bilancio socio-ambientale ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini INTERPRETAZIONE REVISIONALE 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato INTERPRETAZIONE REVISIONALE CONSISTE NELLA VERIFICA DELL’ATTENDIBILITÀ E VERIDICITÀ DEL BILANCIO. L’INTERPRETAZIONE REVISIONALE È AFFIDATA AGLI ORGANI DI CONTROLLO CONTABILE. LE GRANDI IMPRESE POSSONO AVVALERSI DI UFFICI INTERNI (INTERNAL AUDITING), CHE CONTROLLANO LA REGOLARE APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE DA PARTE DEL PERSONALE DIPENDENTE E COLLABORANO CON L’ATTIVITÀ DEI REVISORI. IL CONTROLLO DEVE ACCERTARE: a) LA CONCORDANZA TRA CONTABILITÀ GENERALE, INVENTARI DI FATTO E DOCUMENTI QUALI FATTURE, ESTRATTI CONTO, ECC. b) LA CONCORDANZA TRA CONTABILITÀ GENERALE E BILANCIO D’ESERCIZIO. c) IL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI TENUTA DELLE SCRITTURE E DI PRESENTAZIONE DELLE DICHIARAZIONI FISCALI; d) IL RISPETTO DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CODICE CIVILE, ALLA LUCE DEI CORRETTI PRINCIPI CONTABILI. economico 6- Il bilancio socio-ambientale POSSONO INOLTRE EFFETTUARE ISPEZIONI I FUNZIONARI DEGLI UFFICI FISCALI, LA GUARDIA DI FINANZA E IL MAGISTRATO O I CONSULENTI TECNICI NOMINATI DAL TRIBUNALE IN SEDE DI EVENTUALI PROCESSI CIVILI E PENALI. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini INTERPRETAZIONE PROSPETTICA 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale L’INTERPRETAZIONE PROSPETTICA HA LO SCOPO DI PREVEDERE POSSIBILI EVOLUZIONI ECONOMICHE, FINANZIARIE E PATRIMONIALI DELL’AZIENDA, TENENDO CONTO DEI DATI STORICI CONTENUTI NEL BILANCIO D’ESERCIZIO. IL SUO SCOPO È DI EFFETTUARE PREVISIONI PER ORIENTARE LE DECISIONI DI INVESTIMENTO. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini LE ANALISI DI BIALANCIO 1L’interpretazione bilancio del L’INTERPRETAZIONE PROSPETTICA DEL BILANCIO PUÒ ESSERE EFFETTUATA SOLO DOPO AVERLO ATTENTAMENTE ANALIZZATO. ESSA PUÒ ESSERE EFFETTUATA DA: 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale UN SOGGETTO INTERNO ALL’AZIENDA IN TAL CASO L’INTERPRETAZIONE VERTERÀ SUI PUNTI DI FORZA O DI DEBOLEZZA DELL’IMPRESA (DIPENDENTI, SOCI DI MAGGIORANZA, IL PROPRIETARIO, ECC.). L’IMPRESA PUÒ PORTARE A CONOSCENZA DEI TERZI LE ANALISI INTERNE ALLEGANDO I DOCUMENTI AL BILANCIO; UN SOGGETTO ESTERNO ALL’AZIENDA GLI SCOPI SONO DIVERSI A SECONDA DELLE INFORMAZIONI CHE SI VOGLIONO ESTRAPOLARE (POTREBBE ESSERE UN CREDITORE CHE VUOL SAPERE SE IL CREDITO CONCESSO SARÀ PAGATO, SOCI DI MINORANZA CHE INVESTONO CAPITALE DI RISCHIO, I CLIENTI, I FORNITORI, GLI UFFICI FISCALI, ECC.). L’INTERPRETAZIONE PROSPETTICA DEL BILANCIO PUÒ ESSERE EFFETTUATA ATTRAVERSO L’ANALISI PER INDICI OPPURE PER FLUSSI. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini ANALISI PER INDICI 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato L’ANALISI PER INDICI, CONSISTE NEL CALCOLARE, PARTENDO DAI DATI DEL BILANCIO RICLASSIFICATO, QUOZIENTI E RAPPORTI CHE METTONO A CONFRONTO GRUPPI DI VALORI ANCHE DI DIVERSA NATURA (CONTABILI TRATTI DIRETTAMENTE DAL BILANCIO D’ESERCIZIO O EXTRACONTABILI COME: CAPACITÀ PRODUTTIVA DEI REPARTI, GIORNI LAVORATI, CARICHI DI LAVORO PER LINEA DI PRODOTTO, ECC.); ANALISI PER FLUSSI economico 6- Il bilancio socio-ambientale L’ANALISI PER FLUSSI, È BASATA SUI MOVIMENTI FINANZIARI (FONTI E IMPIEGHI) CHE AVVENGONO DURANTE LA GESTIONE. ANALIZZANDO I FLUSSI È POSSIBILE INDIVIDUARE LE MODIFICHE INTERVENUTE NELLA STRUTTURA FINANZIARIA E PERVENIRE ALLA REDAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini LIMITI DELLE INDAGINI 1L’interpretazione bilancio del ENTRAMBI PERTANTO 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale I TIPI DI ANALISI PRESENTANO DOVREBBERO ESSERE DEI LIMITI, ANALIZZATI CONSIDERANDO: LE RELAZIONI ESISTENTI TRA DI LORO: LO STATO PATRIMONIALE NON PUÒ ESSERE INTERPRETATO IGNORANDO 4- I margini della struttura patrimoniale IL CONTO ECONOMICO; I VALORI DI PIÙ ESERCIZI (INDAGINE TEMPORALE) E I VALORI 5Il conto riclassificato economico DELLE ALTRE IMPRESE CHE OPERANO NELLO STESSO SETTORE (INDAGINE SPAZIALE); 6- Il bilancio socio-ambientale INTEGRANDO LE INFORMAZIONI OTTENUTE DAL BILANCIO CON LE INFORMAZIONI MACROECONOMICHE (CONTESTO STORICO – ECONOMICO CON CUI L’IMPRESA OPERA). ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale PER POTER TRARRE DAL BILANCIO LE INFORMAZIONI PROSPETTICHE, ATTRAVERSO L’ANALISI PER INDICI E PER FLUSSI, BISOGNA RIELABORARLO. LA RIELABORAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI DEL BILANCIO, CONSISTE IN UNA RICLASSIFICAZIONE E RIAGGREGAZIONE DELLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CONTO ECONOMICO EFFETTUATE AL FINE DI DISPORRE DI DATI PIÙ SIGNIFICATIVI AGLI EFFETTI DELLA SUCCESSIVA ANALISI DI BILANCIO. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini Per lo Stato Patrimoniale l’obiettivo della rielaborazione è di evidenziare la struttura degli impieghi e la composizione delle fonti di finanziamento, secondo criteri finanziari in base ai quali : • Gli impieghi (attivo) devono essere elencati in ordine (crescente o decrescente), rispetto alla loro liquidabilità. Ciò comporta l’individuazione dei seguenti raggruppamenti: 1L’interpretazione bilancio del – Attivo immobilizzato, composto dagli elementi patrimoniali che costituiscono la struttura fissa dell’azienda (immobilizzazioni tecniche, materiali e immateriali) o che in periodi medio/lunghi si trasformeranno in denaro (immobilizzazioni finanziarie). – Attivo corrente ossia elementi che nel breve periodo potranno essere convertiti in moneta; esso può essere scomposto in: 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale Disponibilità liquide (tutto ciò che è rappresentativo del denaro e che può esservi immediatamente convertito); Disponibilità finanziarie ( crediti con scadenza entro 12 mesi) Rimanenze attivi). (scorte di magazzino facilmente smobilizzabili e i risconti • I finanziamenti (passivo) devono essere esposti in ordine (crescente o decrescente) alla loro esigibilità ovvero in relazione al tempo in cui si prevede di sostenere l’uscita monetaria connessa al rimborso; ciò comporta l’individuazione dei seguenti raggruppamenti: – Patrimonio Netto, che rappresenta una fonte di finanziamento permanente in quanto non è prevista una scadenza per il suo rimborso. L’utile può essere incluso nel patrimoni netto solo per la parte di cui non è prevista la distribuzione tra i soci. La quota di utile da distribuire ai soci, viene inserita nei debiti a breve scadenza e questo utile sarà pagato agli azionisti entro l’esercizio; – Debiti a medio/lunga scadenza (o passività consolidata): debiti di qualsiasi natura con scadenza superiore ai 12 mesi; – Debiti a breve termine (o passività correnti) debiti di qualsiasi natura rimborsabili nel breve termine (12 mesi). ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO SECONDO CRITERI FINANZIARI 1L’interpretazione bilancio del IMPIEGHI 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico FONTI DI FINANZIAMENTO ATTIVO CORRENTE DISPONIBILITA’ LIQUIDE DISPONIBILITA’ FINANIZARIE RIMANENZE Ac Dl Df Rm ATTIVO IMMOBILIZZATO IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Im TOTALE IMPIEGHI Ti DEBITI A BREVE SCADENZA Db DEBITI A MEDIA E LUNGA SCADENZA Dc CAPITALE DI DEBITO Cd PATRIMONIO NETTO CAPITALE PROPRIO UTILI D’ESERCIZIO Pn Cp Re TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO Tf 6- Il bilancio socio-ambientale ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini 1L’interpretazione bilancio del A - CREDITI VERSO SOCI QUESTA POSTA PUÒ ESSERE INSERITA TRA LE DISPONIBILITÀ LIQUIDE, PER LA PARTE GIÀ RICHIAMATA DAGLI AMMINISTRATORI, E TRA LE DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER IL RESIDUO. B III – IMMOBILIZZA ZIONI FINANZIARIE BISOGNA SCORPORARE DAI CREDITI SCADENTI NEL MEDIO/LUNGO PERIODO LA QUOTA DI CUI SI PREVEDE IL RIMBORSO ENTRO L’ESERCIZIO, CHE VA INSERITA TRA LE DISPONIBILITÀ FINANZIARIE. ANALOGAMENTE SI DEVE PROCEDERE PER LE PARTECIPAZIONI PER LE QUALI È STATO DECISO LO SMOBILIZZO ENTRO L’ESERCIZIO. CIRIMANENZE LE SORTE NON VENDIBILI ENTRO L’ESERCIZIO, IN QUANTO DESTINATE A FAR PARTE DELLA SCORTA DI SICUREZZA, O PERCHÉ COMPOSTE DA BENI NON FACILMENTE SMERCIABILI SUL MERCATO (PER ESEMPIO, NEL SETTORE DELL’ABBIGLIAMENTO, BENI FUORI MODA) SONO DA IMPUTARE ALL’ATTIVO IMMOBILIZZATO. D – RATEI E RISCONTI ATTIVI TALE GRUPPO COMPRENDE ANCHE EVENTUALI DISAGGI SU PRESTITI, PER LA PARTE NON AMMORTIZZATA, CHE DEVONO ESSERE INSERITI TRA L’ATTIVO IMMOBILIZZATO (IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI). I RATEI ATTIVI DEVONO ESSERE INSERITI TRA LE DISPONIBILITÀ FINANZIARIE. I RISCONTI, SE SI RIFERISCONO A QUOTE DI COSTO COMUNI A PIÙ DI DUE ESERCIZI, DEVONO ESSERE INSERITI TRA L’ATTIVO IMMOBILIZZATO, ALTRIMENTI TRA LE RIMANENZE. POICHÉ TALE INFORMAZIONE NON È SEMPRE AGEVOLE. LA PRASSI VUOLE CHE, IN MANCANZA DI INFORMAZIONI SPECIFICHE, I RISCONTI ATTIVI SIANO INSERITI TRA LE DISPONIBILITÀ FINANZIARIE. B – FONDI PER RISCHI E ONERI QUESTE POSTE DEVONO ESSERE SUDDIVISE TRA QUELLE CHE RAPPRESENTANO DEBITI DI BREVE PERIODO E QUELLE CHE RAPPRESENTANO DEBITI DI MEDIO-LUNGO PERIODO. SE TALE INFORMAZIONE NO È A CONOSCENZA DEGLI ANALISTI, È PRASSI CONSIDERARE LA VOCE “FONDI PER RISCHI E ONERI” TRA LE PASSIVITÀ CORRENTI. C – DEBITI PER TFRL SI TRATTA DI UN DEBITO DI LUNGO PERIODO DAL QUALE VA SCORPORATA LA QUOTA DA CORRISPONDERE AI DIPENDENTI CHE LASCIANO IL SERVIZIO ENTRO L’ESERCIZIO. DETTA QUOTA VA AGGREGATA AI DEBITI DI BREVE SCADENZA. D- DEBITI ANALOGAMENTE AI CREDITI, ANCHE I DEBITI DEVONO ESSERE SUDDIVISI IN DEBITI AVENTI SCADENZA NEL MEDIO/LUNGO PERIODO E DEBITI AVENTI SCADENZA NEL BREVE PERIODO. E – RATEI E RISCONTI PASSIVI DEVONO ESSERE ISCRITTI TRA I DEBITI A BREVE SCADENZA 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini I MARGINI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE 1L’interpretazione bilancio del Rielaborando lo Stato Patrimoniale secondo i criteri finanziari, si può effettuare un primo confronto tra impieghi e fonti di finanziamento. Le relazioni da rispettare sono le seguenti: 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale ATTIVO CORRENTE > DEBITI A BREVE SCADENZA ATTIVO IMMOBILIZZATO < CAPITALE PERMANENTE (PATRIMONIO NETTO + DEBITI A MEDIA E LUNGA SCADENZA) 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale Per verificare le condizioni sopra esposte avviene il calcolo di tre importanti risultati che devono essere integrate con quelle ottenibili dall’analisi per indici: 1. patrimonio circolante netto 2. margine di tesoreria 3. margine di struttura Le informazioni fornite da tali risultati devono essere però integrate con quelle ottenibili dall’analisi per indici. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini PATRIMONIO CIRCOLANETE NETTO Il patrimonio circolante netto è dato dalla differenza tra l’attivo corrente e i debiti a breve scadenza. 1L’interpretazione bilancio del PATRIMONIO CIRCOLANTE NETTO = ATTIVO CORRENTE – DEBITI A BREVE SCADENZA 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale Il risultato mostrerà se gli impieghi di beve periodo riescono a coprire i debiti a breve scadenza. Sono possibili due situazioni: Il patrimonio circolante netto è POSITIVO (la differenza tra attivo corrente e debiti a breve scadenza è maggiore di zero) l’impresa può coprire i debiti a breve scadenza utilizzando gli impieghi liquidi o prontamente liquidabili; Il patrimonio circolane netto è NEGATIVO (la differenza tra attivo corrente e debiti a breve scadenza è minore di zero)l’impresa è in una situazione di illiquidità. Nell’ipotesi che tutti i debiti siano di prossima scadenza, l’azienda si troverà nell’impossibilità di effettuare i rimborsi dovuti, a meno che non smobilizzi parte degli impieghi. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini L’esistenza di un patrimonio circolante netto positivo può essere visualizzata con il seguente schema: 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato ATTIVO CORRENTE DEBITI A BREVE SCADENZA ATTIVO IMMOBILIZZATO CAPITALE PERMANENTE (PATRIMONIO NETTO + DEBITI A M/L SCADENZA) economico 6- Il bilancio socio-ambientale ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini MARGINE DI TESORERIA 1L’interpretazione bilancio del Il margine di tesoreria esprime la capacità dell’azienda di far fronte mediante le risorse liquide o prontamente liquidabili (crediti scadenti entro 12 mesi, titoli di vasto mercato ecc.) alle uscite determinate dai debiti a breve termine 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale MARGINE DI TESORERIA = (DISPONIBILITA’ LIQUIDE + DISPONIBILITA’ FINANZIARIA) - DEBITI A BREVE SCADENZA Sono possibili due situazioni: Se il risultato è POSITIVO, l’importo delle disponibilità liquide e delle disponibilità finanziarie è superiore all’importo dei debiti a breve scadenza. L’azienda è in equilibrio finanziario perché nell’eventualità di un’integrale restituzione dei debiti agli aventi diritto, sarebbe in grado di far fronte agli impieghi assunti; Se il risultato è NEGATIVO, l’importo delle liquidità disponibili è inferiore all’importo dei debiti a breve scadenza. L’azienda si trova in una situazione di illiquidità. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini L’esistenza di un margine di tesoreria negativo è visualizzata dallo schema seguente: 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio DISPONIBILITA’ LIQUIDE + DISPONIBILITA’ FINANZIARIE DEBITI A BREVE SCADENZA 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato RIMANENZE ATTIVO IMMOBILIZZATO CAPITALE PERMANENTE (PATRIMONIO NETTO + DEBITI A MEDIA E LUNGA SCADENZA) economico 6- Il bilancio socio-ambientale ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini MARGINE DI STRUTTURA 1L’interpretazione bilancio del Il margine di struttura assume carattere di complementarità rispetto al patrimonio circolante netto. Esso esprime la capacità dell’azienda di far fronte al fabbisogno finanziario derivante dagli investimenti in immobilizzazioni, mediante il ricorso ai mezzi propri, oppure al totale del capitale permanente. 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale MARGINE DI STRUTTURA PRIMARIO = CAPITALE PROPRIO – ATTIVO IMMOBILIZZATO MARGINE DI STRUTTURA SECONDARIO = CAPITALE PERMANENTE – ATTIVO IMMOBILIZZATO Il margine di struttura può essere: POSITIVO (la differenza tra capitale permanente e attivo immobilizzato è maggiore di zero). Ciò significa che il capitale permanente finanza anche parte dell’attivo circolante, con una struttura fonti-impieghi che risulta equilibrata; NEGATIVO (la differenza tra capitale permanente e attivo immobilizzato è minore di zero). In questo caso si evidenzia una sostanziale incapacità del capitale permanente a coprire le attività immobilizzate, che saranno finanziate con passività correnti. Tale situazione è fonte di uno squilibrio finanziario, perché specularmente il margine di tesoreria è negativo e l’impresa si trova in una situazione di illiquidità. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini Il margine secondario dallo schema seguente: 1L’interpretazione bilancio positivo è evidenziato ATTIVO CORRENTE DEBITI A BREVE SCADENZA patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato struttura del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato di ATTIVO IMMOBILIZZATO CAPITALE PERMANENTE (PATRIMONIO NETTO + DEBITI A MEDIA E LUNGA SCADENZA) economico 6- Il bilancio socio-ambientale ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale Il conto economico, redatto seguendo le disposizioni del codice civile, consente un’analisi della redditività aziendale solo approssimativa in quanto: a) non distingue i componenti di reddito della gestione caratteristica da quelli della gestione extracaratteristica; b) i componenti del reddito sono classificati per natura e non per destinazione, vale a dire in base alle aree funzionali dell’azienda (industriale, commerciale e amministrativa). L’obiettivo della riclassificazione del Conto Economico è di ottenere una struttura tale da evidenziare le aggregazioni, i margini e i risultati intermedi utili a comprendere la progressiva formazione del risultato d’esercizio. A tale fine sono possibili due diverse strutture: la configurazione a valore aggiunto; la configurazione a ricavi e costo del venduto. Entrambe utilizzano la forma scalare. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini CONFIGURAZIONE A VALORE AGGIUNTO La configurazione a valore aggiunto evidenzia la ricchezza creata con l’attività aziendale che verrà poi ripartito tra i fattori della produzione che lo hanno determinato tale ricchezza, (lavoratori, finanziatori, Stato) sotto forma di retribuzioni, interessi, imposte e l’impresa, sotto forma di autofinanziamento proprio (accantonamenti a riserva) e improprio (ammortamenti). 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO RICAVI NETTI DI VENDITA + COSTI PATRIMONIALIZZATI PER LAVORI INTERNI +/- VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI FINITI, SEMILAVORATI, PRODOTTI IN LAVORAZIONE, LAVORAZIONI IN CORSO SU ORDINAZIONE + ALTRI RICAVI E PROVENTI DI GESTIONE VALORE DELLA PRODUZIONE - COSTI NETTI PER L’ACQUISTO DI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E MERCI +/- VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, SUSSIDIRIE, DI CONSUMO E MERCI - COSTI PER SERVIZI E PER GODIEMNTO BENI DI TERZI - ALTRI COSTI DIVERSI DI GESTIONE VALORE AGGIUNTO - COSTI DEL PERSONALE MARGINE OPRATIVO LORDO (EBITDA) - AMMORTAMENTI - SVALUTAZIONI CREDITI - ACCANTONAMENTI A FONDI RISCHI E ONERI REDDITO OPERATIVO (EBIT) +/- RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA +/- RISULTATO DELLA GESTIONE ACCESSORIA RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE ORDINARIA +/- RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA RISULTATO ECONOMICO LORDO DELLE IMPOSTE -IMPOSTE DELL’ESERCIZIO UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO Rv Vp Va Mol Ro Rl Re ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini CONFIGURAZIONE A COSTO DEL VENDUTO 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale La configurazione del Conto Economico a ricavi e costo del venduto necessita della riaggregazione dei componenti di reddito per destinazione produttiva e può essere compilata solo da analisti interni che sono a conoscenza della ripartizione dei costi e dei ricavi derivante dalla contabilità industriale o gestionale. La configurazione a ricavi e costi del venduto pone in evidenza, nella prima parte, il margine lordo industriale (utile o perdita) ottenuto come differenza tra ricavi netti di vendita e costo del venduto. Il costo del venduto si ottiene dalla seguente somma algebrica: 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale ESISTENTZE INIZIALI DI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO, DI MERCI, DI PRODOTTI IN LAVORAZIONE, DI SEMILAVORATI E DI PRODOTTI FINITI + ACQUISTI DI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E DI MERCI + COSTI INDUSTRIALI (COSTI PER SERVIZI, COSTI DEL PERSONALE, AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI RIFERITI ALLA PRODUZIONE) RIMANENZE FINALI DI MATERIE PRIME, SUSSIDIRIE, DI CONSUMO, DI MERCI, DI PRODOTTI IN LAVORAZIONE, DI SEMILAVORATI E DI PRODOTTI FINITI COSTI PATRIMONIALIZZATI PER LAVORI INTERNI = COSTO DEL VENDUTO ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini CONTO ECONOMICO A RICAVI E COSTO DEL VENDUTO 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale RICAVI NETTI DI VENDITA COSTO DEL VENDUTO Rv Cv MARGINE LORDO INDUSTRIALE COSTI DI DISTRIBUZIONE (COMMERCIALI) COSTI DI AMMINISTRAZIONE + ALTRI RICAVI E PROVENTI DIVERSI Ml RISULTATO OPERATIVO (EBIT) +/- RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA +/- RISULTATO DELLA GESTIONE ACCESSORIA Ro RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE ORDINARIA +/- RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA RISULTATO ECONOMICO AL LORDO DELLE IMPOSTE IMPOSTE DELL’ESERCIZIO Rl UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO Re ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini IL BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale Gli stakeholder spingono l’impresa ad assumere responsabilità nei confronti della collettività. 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato Il mercato è caratterizzato dalle scelte di consumatori sempre più attenti sia alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti dalle imprese, sia alle ripercussioni che l’operatività aziendale produce nell’ambiente circostante. I consumatori e la collettività esprimono giudizi sul comportamento delle imprese cioè sul modo di operare e con quali mezzi hanno ottenuto profitti. Le imprese non devono ad esempio danneggiare l’ambiente, inquinare, sfruttare i minori, ecc., in quanto possono essere isolati e ridurre i loro ricavi di vendita. economico 6- Il bilancio socio-ambientale La responsabilità sociale attribuita presupposti tra loro collegati: all’impresa una nasce propria da due in quanto centro di creazione di posti di lavoro, la sua attività deve essere orientata a mantenere stabili i livelli di occupazione al fine di creare ricchezza e benessere collettivo durevoli nel tempo; in quanto inserita in un contesto ambientale con il quale instaura molteplici relazioni, la sua attività deve essere orientata a perseguire uno sviluppo economico sostenibile, vale a dire un processo di crescita economica realizzato facendo in modo che le risorse consumate per la produzione attuale non pregiudichino lo sviluppo e il benessere economico delle generazioni future. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini Il bilancio socio-ambientale è un rendiconto quantitativo dell’attività aziendale che dimostra il riparto tra stakeholders della ricchezza prodotta ed evidenzi, anche attraverso la costruzione di specifici indicatori, il contributo dell’impresa a favore dei settori sociale e ambientale. 1L’interpretazione bilancio del 2- Le analisi del bilancio 3Lo stato riclassificato patrimoniale 4- I margini della struttura patrimoniale 5Il conto riclassificato economico 6- Il bilancio socio-ambientale Il bilancio socio-ambientale è un documento complementare al bilancio d’esercizio e costituisce un resoconto delle azioni che l’impresa ha compiuto per il benessere collettivo. Non vi sono normative specifiche sulla redazione di tale documento, tuttavia devono essere presenti le seguenti informazioni: l’identità aziendale: case history, governance, organico, missione e dichiarazione di obiettivi strategici; quantificazione del valore aggiunto prodotto e dimostrazione del suo riparto tra gli stakeholders. Nella configurazione a valore aggiunto, viene evidenziato il riparto della ricchezza prodotta tra gli stakeholders interni ed esterni all’impresa sotto forma di remunerazioni al personale dipendente, alla Pubblica amministrazione, ai portatori di capitale (proprio e di debito), al sistema azienda (autofinanziamento proprio e improprio) e alla collettività (elargizioni, contributi, e liberalità per fini socio-ambientali); risultati ottenuti in campo sociale e in quello ambientale: giornate di formazione professionale, numero disabili assunti, somme spese per la sicurezza dei luoghi di lavoro, erogazioni a enti di beneficenza, consumi di risorse naturali (acqua, energia elettrica), emissioni di gas e sostanze inquinanti, produzione giornaliera di rifiuti, ecc. ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini M O D U L O 3 SINTESI CAPITOLO 2 Il sistema informativo di bilancio ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini IL BILANCIO D’ESERCIZIO FORNISCE INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE ECONMICA, FINANZIARIA E PATRIMONIALE DELL’AZIENDA INTERPRETAZIONE LETTERALE INTERPRETAZIONE REVISIONALE INTERPRETAZIONE PROSPETTICA IL PRESUPPOSTO AFFINCHE’ POSSA ESSERE EFFETTUATA L’INTERPRETAZIONE PROSPETICA E’ CHE IL BILANCIO SIA SOGGETTATO AD ANALISI PER INDICI PER FLUSSI ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini PRIMA DI EFFETTUARE ENTRAMBE LE ANALISI OCCORRE CHE I PROSPETTI CONTABILI SIANO RICLASSIFICATI STATO PATRIMONIALE SECONDO I CRITERI FINANZIARI MARGINI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE A VALORE AGGIUNTO CONTO ECONOMICO A RICAVI E COSTI DEL VENDUTO IL BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE E’ UN DOCUMENTO COMPLEMENTARE AL BILANCIO D’ESERCIZIO ANALISI EVIDENZIA IL RIPARTO DELLA RICCHEZZA PRODOTTA TRA GLI STAKEHOLDERS ITC “Vitale Giordano” Prof. Paolo Intini