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Gli eterni Fottuti! - La Bacheca Di Effettotre
Gli eterni Fottuti! Cari Carabinieri, cari Militari, stavolta siete fottuti. Avete pensato di fare i furbi preferendo non avere un sindacato libero e indipendente e di continuare a stare sotto un COCER, che è un’offesa continua alla democrazia e alla Costituzione, solo perché è gratuito! Ma i conti si pagano alla fine. Nel Corriere della Sera è scritto che nella legge di stabilità è stato stabilito che: -la busta paga dello statale viene congelata almeno per un altro anno, con il blocco della contrattazione per tutto il 2014 (COCER, svegliati!); -viene sospesa fino al 2017 l’indennità di vacanza contrattuale, che in teoria dovrebbe compensare proprio i mancati rinnovi (COCER, svegliati!); -la buonuscita viene pagata in una sola tranche soltanto se al di sotto dei 50.000 euro (COCER, svegliati!); -vengono tagliati gli straordinari del 5% per poliziotti, militari e vigili del fuoco, del 10% per tutti gli altri (COCER, svegliati!); -stop al turn over che, rimpiazzando solo in parte chi va in pensione, ha fatto dimagrire la pianta organica del settore pubblico. Tra il 2006 e il 2011 sono stati cancellati 230.000 posti di lavoro, il 6% del totale. Ma i Senatori e Deputati sono ancora 945 e i consiglieri regionali, provinciali e comunali sono una moltitudine che dovrebbe essere ridotta del 70%, tanto per quello che fanno e per quello che rubano se ne potrebbe pure fare a meno. Non solo gli eletti sono troppi. In alcuni settori ci sono troppi dipendenti e in altri sono troppo pochi. Ma è un’impresa spostarli! Inoltre, ogni tentativo di premiare il merito resta sulla carta. Ciò perché partiti e sindacati impongono la loro clientela (cioè quei cialtroni che girano di casa in casa per procurare voti a questi farabutti), che ammonta a circa un milione di persone che mangiano a sbafo, sulle spalle dei lavoratori. Già nel 2009 avevamo la burocrazia più anziana d’Europa. Un dipendente su due ha più di 50 anni, contro il 25% della Francia e del Regno Unito. Peraltro ci sono oltre 200.000 precari, mentre i 70.000 vincitori di concorso aspettano di essere assunti a causa del blocco del turn over. Di fronte a tutto questo c’è da registrare un dato allarmante: il numero dei dipendenti pubblici che ha chiesto un prestito garantendo in cambio la cessione di un quinto dello stipendio è salito del 5,4%. A questo punto, cari poliziotti, carabinieri e militari, e cittadini comuni dobbiamo aprire gli occhi alla brava gente, che per propria natura o perché magari ancora crede di vivere in un paese democratico, accetta passivamente questo stato di cose. Occorre precisare che nella legge di stabilità è previsto che le liquidazioni che superino i 100.000 euro si prendano in tre anni. Per essere più precisi la situazione è questa: -chi va in pensione di anzianità, prende la buonuscita dopo due anni; -chi va in pensione per limiti di età, la buonuscita è passata da 6 mesi a 12; -chi va in pensione per riforma o decesso, la buonuscita la prende dopo tre mesi o al massimo 105 giorni. 1 Questi sono i tempi di erogazione della buonuscita, dell'indennità premio di servizio, del trattamento di fine rapporto e di ogni altra indennità equipollente corrisposta una-tantum, comunque denominata, spettante a seguito di cessazione a vario titolo dall'impiego, con riferimento ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Se a ciò aggiungiamo, come detto anche la novità relativa agli importi così descritta nel testo di legge, non possiamo fare a meno di allarmarci leggendo le seguenti abominevoli imposizioni: -“In un unico importo annuale se l'ammontare complessivo della prestazione, al lordo delle relative trattenute fiscali, è complessivamente pari o inferiore a 50.000 euro; -in due importi annuali se l'ammontare complessivo della prestazione, al lordo delle relative trattenute fiscali è complessivamente superiore a 50.000 euro ma inferiore a 100.000 euro. In tal caso il primo importo annuale è pari a 50.000 euro e il secondo importo annuale è pari all'ammontare residuo; -in tre importi annuali se l'ammontare complessivo della prestazione, al lordo delle relative trattenute fiscali, è complessivamente uguale o superiore a 100.000 euro, in tal caso il primo importo annuale è pari a 50.000 euro, il secondo importo annuale è pari a 50.000 euro e il terzo importo annuale è pari all'ammontare residuo". Facendo un esempio pratico e concreto e per far capire la cosa assurda che sta succedendo, prendiamo ad esempio un Appuntato scelto dei Carabinieri che dopo una vita difficile, piena di privazioni e di quotidiano rischio della vita, arriva all'agognata tappa del pensionamento, dopo 41 anni e tre mesi di contributi lavorativi, e quindi accede ad una pensiona di anzianità. Si ritroverà con una pensione prossima allo stato di povertà, atteso il basso valore dello stipendio e al protrarsi del blocco dei rinnovi contrattuali. Ma la cosa incredibile e paradossale che gli capiterà, vista la comparazione che tra poco spiegheremo, riguarda la sua buonuscita. Come abbiamo detto è una pensione di anzianità (41 anni e tre mesi). Di conseguenza alla buonuscita si applica la prima regola, e cioè che l'erogazione avverrà dopo due anni (24 mesi). Supponiamo poi che l'importo della buonuscita sia di 70.000 euro, si applica la seconda e nuova regola, cioè nel primo anno gli verrà corrisposto un assegno di 50.000 euro e nel secondo anno la differenza del totale e quindi 20.000 euro. In sostanza per percepire il proprio assegno relativo alla buonuscita, dopo aver maturato 41 anni e tre mesi di contributi, il nostro Appuntato dei Carabinieri dovrà aspettare 4 anni, così ripartiti: -primi due anni: 0 euro; -terzo anno: 50.000 euro; -quarto anno: 20.000 euro; E' evidente che si è raschiato il fondo. Tale affermazione non è retorica o facile polemica, in quanto le considerazioni che possiamo fare sono molte, ma le più immediate e sconvolgenti sono le seguenti: -un cittadino italiano, lavoratore per la Pubblica amministrazione, dopo che ha lavorato 40 anni o più, non ha più la certezza del diritto acquisito in quanto, oltre ad essere stato costretto ad ottemperare al pagamento di tutte le imposte, compresa quella per la sua buonuscita dato che le trattenute sono effettuate direttamente alla fonte, 2 ha visto il proprio assegno mensile ridotto per le ritenute sopracitate, essendo stato costretto ad accettare ed affrontare le difficoltà del quotidiano, consapevole però che la contropartita alla fine della sua carriera lavorativa fossero, come previsto dalla Costituzione, una pensione dignitosa per gli anni di vita rimanenti e i soldi maturati della buonuscita. Ora questi presupposti sono stati tagliati, perché qualche politico lazzarone ha gestito male il denaro pubblico, e dati a rate (4 anni) e addirittura per le generazioni future, neanche più previsti; -la cosa strana è che questi provvedimenti vengono fatti – dicono questi lazzaroni, incapaci e ladri del denaro pubblico - per salvare l'Italia e gli italiani. Dicono il vero? Manco per niente! Per sputtanarli, basta fare la comparazione che prima citavo e vediamo se questo è vero e se c’è equità nel provvedimento. Abbiamo visto che il nostro Appuntato (dopo 41 e tre mesi di contributi) per prendere i SUOI SOLDI (70.000 euro) ha bisogno di 4 anni di tempo. Ora prendiamo un Vicecomandante dell'Arma dei Carabinieri con la sua SIP, oppure un qualsiasi altro Dirigente o Funzionario dello Stato, diciamo di prima fascia, oppure lo stesso Monti o il fresco Giudice Costituzionale Amato, nonché tutti gli Onorevoli e Senatori e Ministri, citati per ultimi, ma solo perché sono i proponenti e gli estensori di tali norme, per cui la comparazione con loro ci risulta più facile. Bene, sapendo che tra stipendi ed indennità o vitalizi, queste persone prendono mediamente 15.000 euro al mese, facciamo due conti: ottobre, novembre e dicembre più tredicesima, la somma che viene fuori è di 60.000 euro in TRE MESI (calcolati per difetto). La comparazione è presto fatta, un dipendente pubblico dopo 41 anni e tre mesi di contributi deve aspettare 4 ANNI per percepire quanto maturato e dovuto dallo Stato, mentre chi ha disposto questa nuova regola in tre mesi di stipendi, indennità vitalizi, ecc., ecc., percepirà lo stesso importo. Dove stanno l’equità e la giustizia sociale? Questi mascalzoni hanno fatto la legge di stabilità, ma per stabilizzare i loro stipendi! Lascio ad ogni cittadino di normale intelligenza di trarre le debite conclusioni su quanto sta avvenendo in questo strano Paese, nella speranza che tutti insieme, con i Sindacati e le Organizzazioni di categoria non politicizzati che dovrebbero finalmente difendere il lavoro e i lavoratori, si torni a dare dignità all'Italia e agli Italiani. Io, ogni sera, guardo verso occidente e annuso l’aria: aspetto che venga il vento del Sud a spazzare via questo putridume! Antonio Pappalardo 3