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Eserciziario liceo economico sociale

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Eserciziario liceo economico sociale
LEGGERE DI CULTURA E
SOCIETA'
Letture e schede di lavoro per l'estate
"Nell'universo infinito della letteratura s'aprono sempre
nuove vie da esplorare, nuovissime o antichissime, stili
e forme che possono cambiare la nostra immagine del
mondo"
I. Calvino, "Lezioni americane"
INTRODUZIONE
Cari studenti,
innanzitutto benvenuti al liceo socio-economico "J.C.Maxwell"!!!
Se avete
scelto questo indirizzo avete dimostrato un certo interesse nei confronti del
mondo che vi circonda, e per i complessi processi economici e sociali che lo
caratterizzano. Pertanto vi proponiamo una serie di letture estive che vi
faranno riflettere e (speriamo) stimoleranno la vostra curiosità. Ogni brano che
leggerete sarà seguito da una scheda di lavoro, che dovrete completare con
cura, organizzando le risposte di ciascun brano in un quaderno.
I docenti
delle classi prime, all'inizio del prossimo anno scolastico,
analizzeranno i vostri lavori per avviare in modo coinvolgente ed attivo la loro
didattica.
A questo punto non ci resta che augurarvi
Buone vacanze e…buon lavoro!!!
Gli Insegnanti dell’IIS “J.C.
MAXWELL”
2
INTRODUZIONE................................................................................................................................2
Lodoli, “Se i nostri ragazzi non sanno più soffrire”.............................................................................4
RIFLETTI E RISPONDI..................................................................................................................5
Testo non continuo – Rilevazione 2009, Visitatori e introiti dei Musei Statali...............................7
Okkio alla salute...................................................................................................................................9
RIFLETTI E RISPONDI................................................................................................................10
Regole e stato di diritto da “Cittadinanza e Costituzione”, La Nuova Italia......................................12
RIFLETTI E RISPONDI................................................................................................................14
Sugli abitanti della Flatlandia
(da Flatlandia di Edwin A. Abbot ed Adelphi)..........................18
D. ASPETTI MATEMATICI………………..UN PO’ DI GEOMETRIA........................................22
READ BOB’S BLOG THAN DO THE EXERCISES.......................................................................27
IMPROVE YOUR ENGLISH!..........................................................................................................29
3
Lodoli, “Se i nostri ragazzi non sanno più soffrire”
Entriamo nella classe di una scuola di periferia: il professore vorrebbe
interrogare un’allieva, due domandine su un racconto di Maupassant
letto nella lezione precedente, niente di difficile. Ebbene, la ragazza si
rifiuta tassativamente di farsi interrogare, non ci pensa proprio di alzarsi
e rispondere. Il professore allora le chiede il perché di quella decisione:
non ha studiato, non ricorda, pensa di essere più pronta l’ indomani?
Perché adesso non vuole accettare due domande? La risposta è semplice
e chiara: “ Non voglio soffrire neanche un minuto: ma nessuno vuole più
soffrire, non se ne è accorto professore?” In fondo questo deve essere
stato lo stesso pensiero che ha portato i quattro studenti del Parini di
Milano ad allagare la scuola per evitare un compito di greco. Non
volevano soffrire. Ecco la verità centrale della nostra civiltà, ciò che
prima l’ha resa straordinaria e ora la rende così fragile. Contro la crudeltà
della Natura, contro ogni violenza degli uomini, contro i sensi di colpa e
contro ogni dolore, la nostra civiltà ha trovato mille soluzioni.
I nostri padri e i nostri fratelli maggiori hanno inventato [...]il divorzio e
l’aborto,le medicine, il cinema e la televisione, [...] i bar e il campionato
di calcio, il laicismo1 e il diritto al piacere: e il mondo è diventato migliore,
tanta inutile pena è stata sconfitta. Siamo vissuti a lungo in un tempo che
quasi realizzato il sogno di una vita felice, di una rosa quasi senza spine.
Certo, la sofferenza non può mai essere debellata totalmente perché le
prepotenze sociali restano, perché la morte alla fine arriva, perché la vita
comunque è dura. E soprattutto non si può cancellare la fatica che
ognuno deve fare per dare una forma alla propria esistenza. Ognuno sa
di avere un destino da compiere, e questo costa un impegno e dunque
una sofferenza. Se non la spremiamo, dalla nostra arancia non uscirà
alcun succo. Insomma, abbiamo costruito un modello di società dove non
dobbiamo patire intensamente. Dobbiamo solo cercare di essere felici
esprimendo il meglio di noi stessi, e forse possiamo anche farcela. [...]
Come ha dichiarato quell’ alunna, noi non vogliamo soffrire mai,
nemmeno per misurare le nostre forze.
Ancora una volta dai ragazzi, avanguardia del nostro tempo, ci arriva il
messaggio più nitido, quello che ci costringe a riflettere sul centro della
questione. La nostra capacità di sopportare le difficoltà, di raccogliere le
energie di fronte a una piccola salita, di pretendere qualcosa di più da noi
1
Laicismo: concezione volta ad affermare e valorizzare l'indipendenza della società civile e politica da ogni forma di
condizionamento o ingerenza da parte della Chiesa, sviluppatasi a partire dal 19° secolo.
4
stessi grazie anche ad uno sforzo esiguo, ormai si sta esaurendo.
Andiamo avanti a pasticche che sollevano dalla depressione o smorzano
l’ansia, beviamo per non sentirci inadeguati, abbassiamo ogni giorno gli
obiettivi, ci ritiriamo da ogni confronto, anche dal confronto con la nostra
vita e con i nostri sogni. Tutto va bene così com’è, e se non va bene ci si
può sempre voltare dall’ altra parte, distrarsi, stordirsi, evitarsi. Non c’è
grappolo che non sia troppo in alto, non c’è uva che non sia troppo
acerba. Persino la malinconia, sentimento capace di allargare l’anima per
farle accogliere tanta altra vita, viene respinta dal nostro modello
imperante. E così questa civiltà, che tante battaglie ha combattuto e
vinto contro ogni dolore, ora si sta afflosciando. Ogni nobile illusione
viene immediatamente scartata perché prevede una fatica che non si
desidera più compiere.
Anche una semplice interrogazione o un compitino in classe diventano
vette insormontabili da spianare con un rifiuto, in nome di un edonismo 2
assoluto. I nostri padri hanno preso a schiaffi la sofferenza , noi invece
restiamo zitti e buoni, crediamo che non si debba far più nulla,
diventiamo grassi e pigri, scontenti senza dolore, annoiati in tanta
fortuna. Diventiamo deboli, e la sofferenza se ne accorge e torna in
forme nuove a minacciare quanto di più buono è stato costruito: ci scopre
vuoti, piccoli, disarmati, infelicemente soddisfatti, e si prepara a
rovinarci.
Da: La Repubblica
RIFLETTI E RISPONDI
1. Qual è per l’autore la verità centrale della nostra civiltà?
a)
b)
c)
d)
Nessuno vuole più soffrire.
Dominano i sensi di colpa.
Tutti sono fragili.
Tutti sono pigri e svogliati.
2. Quali delle seguenti caratteristiche hanno le persone che formano la
società di oggi secondo l’autore? Metti una crocetta per ogni riga.
Caratteristiche
Sì
No
Prendono a schiaffi la sofferenza
Stanno esaurendo la capacità di sopportare le difficoltà
Spesso si sentono inadeguate
Lottano contro la crudeltà della natura
2
Edonismo: dottrina morale che pone come fine dell’azione umana il piacere.
5
Hanno inventato il divorzio
3. Si può cancellare la fatica che ognuno deve fare per dare una forma alla
propria esistenza (righe 19-20)? Motiva la tua risposta.
4. Il termine “avanguardia” è sinonimo di:
a) retroguardia
b) tradizione
c) conformismo
d) movimento innovatore
5. L’espressione “e così” (riga 39) introduce:
a) un commento
b) una definizione
c) una conclusione
d) una precisazione
6. Il testo che hai letto è:
a) Un articolo di cronaca
b) Un articolo di opinione
c) Un racconto scritto da un adolescente
d) Una relazione sulle dinamiche giovanili
7. Che cosa significa la metafora contenuta nell’espressione “Anche una
semplice interrogazione o un compitino in classe diventano vette
impervie da spianare”?
8. “Andiamo avanti a pasticche che sollevano dalla depressione o smorzano
l’ansia, beviamo per non sentirci inadeguati, abbassiamo ogni giorno gli
obiettivi, ci ritiriamo da ogni confronto, anche dal confronto con la vita e
con i nostri sogni.” Commenta il contenuto proposto.
6
Testo non continuo – Rilevazione 2009, Visitatori e introiti dei Musei
Statali
Analizza i dati e rispondi alle domande:
1. Quella che vedi è una:
A. Tabella
B. Griglia
C. Figura
D. Immagine
2. Nella seconda e nella terza colonna è indicato il numero:
A. Dei soldi
B. Dei visitatori
C. Dei musei
D. Degli anni
3. In quale anno il numero dei visitatori è stato maggiore?
….....................................................................................
4. Cosa sono gli introiti?
A. I visitatori entrati
B. I visitatori che non hanno pagato
C. I soldi spesi
7
D. I soldi guadagnati
5. Quale periodo è interessato da questi fatti?
…..................................................................................
6. Qual è l’ultimo museo che hai visitato?
8
Okkio alla salute
Molte malattie sono attribuibili a comportamenti e stili di vita che si instaurano
che si instaurano sin dalla giovane età, tra cui una scorretta alimentazione,
poca attività fisica e un eccesso di peso.
Okkio alla SALUTE è una ricerca promossa dall’Istituto Superiore di Sanità, che
ha l’obiettivo di raccogliere informazioni sull’alimentazione e l’attività fisica dei
bambini della scuola primaria, in modo da poter contribuire alle iniziative di
prevenzione dell’obesità.
La prima raccolta dati, condotta nel 2008, indica che in Italia circa il 36% dei
bambini di 8-9 anni sono in condizione di sovrappeso o obesità.
Esistono notevoli differenze da Regione a Regione: le percentuali di bambini
con peso eccessivo sono più alte nel Sud.
L’indagine evidenzia anche una grande diffusione di abitudini alimentari che,
specie se concomitanti, non favoriscono una crescita armonica e
predispongono all’aumento di peso: l’11% dei bambini non fa colazione e il
28% la fa in maniera non adeguata; l’83% fa una merenda a scuola
9
qualitativamente non corretta; il 23% dei genitori dichiara che i propri figli
non consumano quotidianamente frutta e verdura e il 41% dei bambini fa uso
giornaliero di bevande zuccherate. Per quanto riguarda l’attività fisica, i dati
raccolti nel corso di questa prima rilevazione hanno evidenziato che i bambini
in Italia fanno poca attività fisica: un bambino su 4 non ha svolto attività fisica il
giorno precedente l’indagine e solo uno su 10 ha un livello di attività fisica di
un’ora al giorno, come raccomandato per la sua età. Molti, invece,
sono i bambini che eccedono ampiamente nell’uso della TV e dei videogiochi.
RIFLETTI E RISPONDI
1) A che cosa servono i dati statistici presentati dall’autore?
a) A lanciare un allarme sulle alte percentuali di bambini italiani con
eccesso di peso e con cattive abitudini di vita
b) A far vedere come si distribuiscono le percentuali di bambini con
eccesso di peso nelle diverse Regioni d’Italia
c) A far capire che l’attività fisica è essenziale per la salute dei
bambini di 8-9 anni
d) A dimostrare che molte malattie sono dovute alle cattive abitudini
di vita e all’eccesso di peso dei giovani
10
2) Fra le diverse abitudini di vita elencate nella tabella, alcune sono
nominate solo nel testo, altre solo nella Fig. 2, altre ancora in ambedue.
Quali?
Metti una crocetta per ogni riga.
Cattive abitudini
Se ne
parla
nel testo
e
nella Fig.
2
Se ne
parla
solo nel
testo
Se ne
parla
solo nella
Fig. 2
A) Nessuna attività fisica il giorno prima
della
raccolta dati
B) Scarso consumo di frutta e verdura
C) Troppe bibite zuccherate
D) Colazione non adeguata
E) TV in camera
3) Confrontandoti con i dati e le informazioni riportate, ritieni di avere
un’alimentazione corretta? Motiva la risposta.
11
Regole e stato di diritto da “Cittadinanza e Costituzione”, La
Nuova Italia
Nel corso della storia i diversi popoli hanno dato vita a molti tipi di società. Pur
nella diversità delle forme di convivenza , un elemento è rimasto costante: la
necessità di darsi delle regole. Per poter vivere insieme è necessario avere
delle norme, delle leggi riconosciute e condivise da tutti.
L’insieme delle leggi e delle regole che hanno lo scopo di assicurare la pacifica
convivenza tra le persone che fanno parte di una comunità formano il diritto. Il
diritto è, dunque, un insieme di regole di condotta che prevedono anche una
sanzione nel caso in cui non siano osservate. La collettività è convinta che le
norme giuridiche siano necessarie, in quanto indispensabili al funzionamento
della società. Una collettività vive in quanto si dà un diritto, che soddisfa
insieme i bisogni individuali e quelli collettivi: “ubi societas, ibi ius” dicevano i
latini, cioè “là dove c’è una società, c’è anche il diritto”.
Lo stato di diritto è governato dalle leggi. Il concetto moderno di stato di diritto,
vale a dire l’idea che gli uomini debbano essere governati dalle leggi e non
dall’arbitrio3di altri uomini, si è affermato e rafforzato lentamente nel corso del
tempo. Ma questa idea, se ci riflettiamo, era già contenuta nelle parole del
filosofo greco Aristotele (IV secolo a. C.): “ E’ preferibile, senza dubbio, che
governi la legge, più che un qualunque cittadino e, secondo questo stesso
ragionamento, anche se è meglio che governino alcuni, costoro bisogna
costituirli guardiani delle leggi e subordinati alle leggi”. (Aristotele, Politica, IV
secolo a.C.).
Si ha dunque uno Stato di diritto quando sono le leggi, non gli uomini, a
governare. Leggi che devono essere generali, nel senso che sono fatte per la
generalità degli uomini, e non per singoli individui o situazioni particolari. Leggi
che lo Stato ha il potere di far rispettare anche punendo i trasgressori.
Principio dello Stato di diritto è quello secondo cui il cittadino è libero di fare
tutto ciò che la legge non vieta espressamente: “ Tutto ciò che non è vietato
dalla Legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò
che essa non ordina” ( art. 5 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del
cittadino 1789). Libertà e diritti possono infatti essere limitati soltanto dalla
legge.
Altro principio dello Stato di diritto è quello secondo cui anche lo Stato è
limitato dalla Legge: le leggi stabiliscono quali sono le competenze dello Stato
e come sono divisi i suoi poteri. Il potere pubblico può essere esercitato solo all’
interno dei limiti e secondo le regole che la legge stessa stabilisce e nessuno
può esercitare un potere assoluto, cioè svincolato da quanto le regole e le leggi
prevedono.
Ma per avere uno Stato di diritto non è sufficiente che tutti, compresi i
governanti, siano subordinati alle leggi. Si può dire che uno Stato è di diritto
solo se la legge si ispira ai principi di libertà e di uguaglianza: “ La Legge deve
essere uguale per tutti, sia che protegga, sia che punisca, essendo tutti i
3
Arbitrio: libertà di operare secondo il proprio giudizio
12
cittadini uguali ai suoi occhi” (Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino,
art. 6 ).
I principi di libertà e uguaglianza sono divenuti nel tempo patrimonio della
cultura occidentale e dell’ umanità. Essi sono stati proclamati in modo solenne
nella Dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo emanata dall’ ONU nel
1948, dopo la fine della seconda guerra mondiale che aveva visto le più
degradanti violazioni della dignità umana. Gli stessi principi, più recentemente,
sono stati ripresi nella Costituzione europea, approvata a Roma nel 2004
13
RIFLETTI E RISPONDI
Comprensione
1.
2.
3.
4.
Cos’è il Diritto e qual è la sua funzione?
Su quale idea si fonda il concetto di Stato di diritto?
Quando si ha uno Stato di diritto?
A quali principi si deve ispirare la legge perché uno Stato possa essere
considerato Stato di diritto?
5. Questi stessi principi sono contenuti in due importanti documenti. Quali?
6. Come deve essere esercitato il potere pubblico perché non diventi potere
assoluto?
Analisi
1. “ E’ preferibile, senza dubbio, che
governi la legge, più che un
qualunque cittadino e, secondo questo stesso ragionamento, anche se è
meglio che governino alcuni, costoro bisogna costituirli guardiani delle leggi
e subordinati alle leggi”. (Aristotele, Politica, IV secolo a.C.) Spiega il
significato della citazione.
Riflessione
1. “ Tutto ciò che non è vietato dalla Legge non può essere impedito, e
nessuno può essere costretto a fare ciò che essa non ordina”. (Dichiarazione
dei diritti dell’uomo e del cittadino, art. 5, 1789) “Nell’esercizio dei suoi
diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle
limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il
rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste
esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una
società democratica.”. (Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, art.
29, 1948) Metti a confronto il contenuto dei due articoli.
14
Tullia Fabiani, “I giovani europei non si fidano di partiti
e istituzioni”, La Repubblica, 19 ottobre 2015
INQUADRIAMO IL TESTO. Questo articolo giornalistico di approfondimento affronta il
problema del rapporto tra giovani e politica in Europa. Dall'analisi dei dati emerge una
profonda crisi di sfiducia, non soltanto in Italia, ma in alcuni tra i principali Paesi europei: dopo i
decenni di “ubriacatura politica” che hanno segnato il periodo successivo alla contestazione del
Sessantotto, i giovani oggi si rivelano diffidenti nei confronti della politica in generale e delle
istituzioni in cui, invece, dovrebbero identificarsi e dalle quali dovrebbero saper ricavare
preziosi aiuti e suggerimenti per il proprio futuro.
Il fatto che si tratti di un fenomeno comune ai giovani della UE è contemporaneamente
serio e preoccupante: serio, perchè significa che la politica non ha saputo intrattenere con i
giovani d'oggi un dialogo costruttivo; preoccupante, perchè i giovani di oggi saranno i cittadini
di riferimento della società di domani e la loro istintiva indifferenza verso ciò che riguarda la
politica fa immaginare futuri scenari sociali densi di incognite. I motivi di tutto ciò?
Meglio le associazioni non governative che i partiti. E meglio un blog in cui c'è
spazio per impressioni, commenti, idee, che un congresso o un'assemblea dove
difficilmente qualcuno ti sta a sentire. Piaccia o no, la partecipazione politica, i
giovani europei, in particolare quelli tra i 15 e i 25 anni, la vedono più o meno
così: viva, attiva, ma disancorata dai circuiti tradizionali. E non sempre per
scelta,
anzi.
A indagare i comportamenti e gli atteggiamenti delle nuove generazioni circa la
politica è stata un progetto, voluto dalla Commissione Europea, che ha
interessato otto paesi Ue (Austria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia,
Slovacchia e Regno Unito) e coinvolto 8030 giovani. "Euyoupart" - questo il
nome del progetto - è stato condotto da vari istituti di ricerca ed è cominciato
nel 2003 per concludersi quest'anno.
Ma i dati sono stati resi noti a Bruxelles qualche settimana fa e danno un
quadro complesso di come i giovani vivano la politica oggi.
L'interesse per la politica. Dalle interviste realizzate, infatti, emerge un
sostanziale disinteresse dei giovani europei nei confronti della politica. Il 63 %
dei ragazzi si dice non interessato alle vicende politiche nazionali e non per
mancanza di idealismo, ma piuttosto per disillusione, scarsa fiducia nei partiti
politici, scarso credito alle istituzioni. Per gli stessi motivi poi affermano di
preferire le istituzioni europee. Insomma, si crede nella politica come dovrebbe
essere e si è delusi dalla politica com'è. Tanto che i giovani ritengono più
efficace lavorare per organizzazioni non governative che nei partiti politici.
Ad essere più sensibili in termini di partecipazione politica sono i ragazzi
tedeschi (51 %), mentre solo il 30 % dei giovani del Regno Unito si appassiona
a ciò che accade in Parlamento. Cosa che invece piace abbastanza ai ragazzi
italiani, almeno al 43 % di quelli intervistati. Più degli austriaci (42%), più dei
francesi (36 %) e dei finlandesi (35 %).
Eppure a fronte di questi “pesanti” dati, in generale resiste la partecipazione
nell'ambito della democrazia rappresentativa. Il voto è considerato infatti lo
strumento di partecipazione per eccellenza ed è anche quello più utilizzato. E,
altro dato curioso, nonostante la sfiducia nei partiti politici i giovani dichiarano
di sentirsi comunque vicini a un certo partito; soprattutto in Italia (71 %) e in
Finlandia (68 %), mentre tocca ancora ai giovani Britannici il primato negativo
15
con un 23 % di simpatizzanti. «È evidente che c'è un fenomeno di eclisse 4 della
politica da parte dei giovani», afferma il professore Renato Pocaterra,
responsabile scientifico della ricerca e dell'Area Psicologia e Percezione Sociale
di Fondazione Iard5, l'ente no profit6 che ha condotto la ricerca in Italia, «ed è
una tendenza rilevata anche nelle nostre precedenti indagini. La
partecipazione», precisa il professore, «non è più di stampo classico; ad
esempio i blog in cui molti giovani intervengono sono strumenti nuovi, dove si
creano spazi di discussione e confronto alternativi. E i nuovi movimenti, come
potevano essere quello dei girotondi7, sono considerati più attraenti».
Il significato della politica. Ma se per la partecipazione e per i partiti si può
parlare di eclissi, com'è vista
la “politica in sé” dai giovani? Secondo
l'indagine, in molti modi e fortemente dissonanti tra loro. C'è chi la definisce un
modo per risolvere i problemi internazionali (68 %); chi un modo per affrontare
i problemi sociali (67 %); e chi la considera lo strumento per creare un mondo
migliore (42 %) D'altro canto però non mancano i ragazzi che associano la
politica a: “vuote promesse” (46 %); a “corruzione” (35 %); o addirittura a un
“gioco per gente di una certa età” (il 30 % degli intervistati). Percezioni che
hanno in comune, probabilmente, la visione idealistica, ma si dividono poi
guardando alla realtà.
Una realtà tra l'altro dominata dai media, che insieme alla famiglia e alla
scuola, possono influenzare la partecipazione politica. Non è un caso, ad
esempio che in Italia il 38, 4% dei giovani segue tutti i giorni la vita politica
tramite mass-media, e lo fa privilegiando in assoluto la tv (80,4%). Ora, se per i
vari talk d'informazione ciò può essere confortante, in realtà non soddisfa
granché il bisogno dei ragazzi ad avere maggiori opportunità e strutture di
partecipazione
democratica.
"Nel nostro paese c'è un tenue aumento di interesse verso la politica - spiega
Pocaterra - mai ragazzi sono lasciati soli e si rendono conto di non essere
ascoltati né nei talk tv, né altrove. I luoghi e i mezzi per confrontarsi sono
scarsi e l'Italia, in tal senso, risulta uno dei paesi europei più scarsamente
attrezzati". Che poi la scelta dei media determini il comportamento politico
individuale è un altro dato significativo: in Estonia e Finlandia ad esempio è già
radicato l'utilizzo politico di Internet e a quanto pare chi si informa attraverso
un mezzo d'informazione che prevede una modalità di fruizione attiva , come i
giornali e internet, tende ad essere più attivo politicamente rispetto a chi segue
la politica passivamente attraverso la televisione o, in certi casi, la radio. Di
fatto comunque è molto più forte l'influenza di un percorso scolastico che un
dibattito in video: secondo l'indagine, i giovani che sono stati rappresentanti di
classe, saranno più propensi, in seguito, a supportare una campagna elettorale.
E visto che in Italia ce n'è una imminente chissà che poi, qualcheduno dei
giovani italiani, non vada ospite ai vari Ballarò, Porta a Porta, Matrix, Alice e
L'incudine, per raccontarlo. Chissà.
4
Eclisse: in questo contesto, il termine assume significato di “cancellazione, rimozione”.
Iard: Istituto di Ricerca e Formazione, con sede a Milano.
6
No profit: espressione inglese, entrata ormai anche nel lessico italiano, che significa “senza fini di lucro, di guadagno”.
7
Movimenti...girotondi: si tratta di movimenti politici non istituzionali e che pertanto non si identificano in un partito o
in una coalizione politica. La denominazione deriva dal fatto che il primo di essi, sorto spontaneamente nel 2002 a
Roma, seguito da altri in molte città d'Italia, manifestò pubblicamente organizzando un vero e proprio girotondo
pubblico sotto i “palazzi della politica”.
5
16
RIFLETTI E RISPONDI
1. L’indagine, pur rilevando una comune tendenza presente nei giovani
di tutti i paesi coinvolti, mette in evidenza interessanti differenze nel
rapporto fra giovani e politica.
Dopo aver riletto con attenzione i dati, completa le informazioni seguenti.
a. I
giovani
maggiormente
interessati
……………………………………….
alla
politica
sono
b. I giovani che maggiormente rifiutano la politica e se ne sentono
lontani sono ……………………………………….
c. I giovani italiani sono per il ………… % poco inclini verso la politica
e le sue istituzioni.
d. I giovani francesi, austriaci e finlandesi interessati alle istituzioni
politiche sono il ………………………. %
e. Coinvolge e attira maggiormente l’interesse di gran parte dei
giovani intervistati l’impegno personale nelle attività di
…………………………………………., al di fuori delle forme di
partecipazione politica tradizionali.
2. Il disinteresse e la sfiducia nelle istituzioni coinvolgono anche la
partecipazione diretta al voto? Per quali ragioni, secondo la tua
opinione?
3. Nel testo si afferma che i giovani si sentono più interessati alle
istituzioni europee che a quelle nazionali. Per quali ragioni, secondo la
tua opinione?
4. Pensi che la partecipazione all’attività di associazione e di volontariato
no profit sia comunque una manifestazione del proprio interesse
politico? Perché?
17
Sugli abitanti della Flatlandia
(da Flatlandia di Edwin A. Abbot
ed Adelphi)
La massima lunghezza o larghezza di un abitante adulto della Flatlandia si può
calcolare all'incirca in ventotto dei vostri centimetri. Trenta centimetri può
considerarsi un' eccezione.
Le nostre Donne sono delle Linee Rette.
I nostri Soldati e gli Operai delle Classi Inferiori sono dei Triangoli con due lati
uguali, ciascuno della lunghezza di ventotto centimetri circa, e un terzo lato, o
base, così corto (spesso appena più lungo di un centimetro) da formare al
vertice un angolo assai acuto e temibile. E specialmente quando le loro basi
sono di tipo infimo (cioè lunghe non più della terza parte di un centimetro) è
difficile distinguerli dalle Linee Rette, o Donne, tanto acuminati sono i loro
vertici. Da noi, come da voi, questi Triangoli si distinguono dagli altri col nome
di Isosceli, e così mi riferirò ad essi nelle pagine che seguiranno.
La nostra Borghesia è composta da Equilateri, ovvero da Triangoli dai lati
uguali.
I nostri Professionisti e Gentiluomini sono Quadrati (classe a cui io stesso
appartengo) e Figure a Cinque Lati, o Pentagoni.
Subito al disopra di costoro viene l'Aristocrazia, divisa in parecchi gradi,
cominciando dalle Figure a Sei Lati o Esagoni per continuare, via via che il
numero dei lati aumenta, fino a ricevere il titolo onorifico di Poligonali, o dai
molti lati. Infine, quando il numero dei lati diventa tanto grande, e i lati tanto
piccoli, che la Figura non è più distinguibile da un Cerchio, si entra a far parte
dell'ordine Circolare o Sacerdotale; e questa è la classe più elevata di tutte.
Da noi è una Legge Naturale che il figlio maschio abbia un lato di più del padre,
così che ogni generazione (di regola) sale di un gradino nella scala dello
sviluppo e della Nobiltà. Così il figlio di un Quadrato è un Pentagono; il figlio di
un Pentagono, un Esagono; e via dicendo.
Ma questa regola non sempre funziona per i Commercianti, e ancor più di rado
per i Soldati e gli Operai; del resto questi ultimi a malapena possono dirsi
degni del nome di Figure umane, visto che non hanno tutti i lati uguali. Perciò
con loro la Legge Naturale non vale; e il figlio di un Isoscele (cioè di un
Triangolo con due lati uguali) rimane un semplice Isoscele. Tuttavia, nemmeno
a un Isoscele è negata ogni speranza che la sua discendenza possa un giorno
elevarsi dalla propria condizione degradata.
Perché dopo una lunga serie di successi militari, o dopo solerti e fruttuose
fatiche, si nota in genere che gli esponenti più intelligenti delle Classi degli
Artigiani e dei Soldati mostrano un leggero aumento del terzo lato o base, e un
accorciamento degli altri due lati.
I matrimoni misti (combinati dai Preti) tra i figli e le figlie di questi membri delle
Classi Inferiori intellettualmente più dotati, dànno in genere come risultato una
prole ancora un poco più vicina al tipo del Triangolo Equilatero.
Raramente - in proporzione al gran numero delle nascite degli Isosceli genitori Isosceli producono un Triangolo Equilatero autentico e certificabile 8.
8
«Che bisogno c'è di un certificato?» potrà chiedere un critico della Spacelandia. «La procreazione di un figlio Quadrato non è forse
un certificato rilasciato dalla Natura stessa, a dimostrazione dell'eguaglianza dei lati del Padre?». Rispondo che nessuna Signora di
una certa levatura sposerebbe mai un Triangolo
privo di certificato. Si è dato il caso di un figlio Quadrato nato da un Triangolo leggermente Irregolare; ma in quasi tutti i casi di
questo genere l'Irregolarità della prima generazione torna a manifestarsi nella terza, che non arriva al rango Pentagonale, ovvero
18
Una nascita del genere richiede come premesse non solo una serie di
matrimoni accuratamente combinati, ma anche un diuturno esercizio di
frugalità e di autocontrollo da parte degli aspiranti progenitori del futuro
Equilatero, nonché lo sviluppo paziente, sistematico e continuo dell'intelletto
dell'Isoscele durante molte generazioni.
Nel nostro paese la nascita di un autentico Triangolo Equilatero da genitori
Isosceli è motivo di giubilo in un àmbito di parecchie centinaia di metri. Dopo
un accurato esame condotto dalla Commissione Sanitaria e Sociale, il neonato,
se riconosciuto Regolare, viene ammesso con una cerimonia solenne alla
Classe degli Equilateri.
Subito dopo egli viene sottratto agli orgogliosi ma dolenti genitori, per essere
adottato da un Equilatero senza figli, che sotto giuramento si impegna a non
permettere che il bambino metta più piede nella vecchia casa né che veda mai
più i suoi parenti, per paura che l'organismo appena formato possa, per via di
una inconscia imitazione, ricadere al livello ereditario.
L'eventuale apparizione di un Equilatero dai ranghi di progenitori nati servi non
è festeggiato soltanto dai poveri servi in questione come un raggio di luce e di
speranza sullo squallore monotono della loro esistenza, ma anche dall'
Aristocrazia in genere; perché tutte le classi più elevate sono ben consce che
siffatti rari fenomeni, mentre da un lato contribuiscono poco o nulla a svilire i
loro privilegi, dall'altro costituiscono un'utilissima difesa contro una rivoluzione
dal basso.
Se tutta la plebaglia acutangola fosse sempre stata, senza eccezioni, affatto
priva di ambizioni e di speranze, essa avrebbe forse trovato dei capi a qualcuna
delle sue numerose sedizioni, dei capi in grado di far sentire anche alla
sapienza dei Circoli il peso della propria superiorità di forza e di numero. Ma
una saggia disposizione della Natura ha decretato che, nella proporzione stessa
con cui aumentano l'intelligenza, le cognizioni e ogni altra virtù delle classi
operaie, aumenti anche l'ampiezza del loro angolo acuto (che li rende
fisicamente temibili), per avvicinarsi all'angolo relativamente inoffensivo del
Triangolo Equilatero. Così, negli esponenti più brutali e pericolosi della Classe
Militare - creature quasi al livello delle Donne, quanto a mancanza
d'intelligenza - si nota che col crescere della capacità mentale necessaria allo
sfruttamento del loro tremendo potere perforante, essi incorrono in una
corrispondente diminuzione di quel potere medesimo.
Com'è mirabile, questa Legge di Compensazione!
E quale prova perfetta dell'aderenza alla Natura, e starei per dire dell'origine
divina della costituzione aristocratica degli Stati della Flatlandia! Mediante un
impiego giudizioso di questa Legge Naturale, i Poligoni e i Cerchi riescono quasi
sempre a soffocare la sedizione sul nascere, mettendo a profitto
l'insopprimibile quanto illimitata capacità di sperare della mente umana. Anche
l'Arte viene in aiuto alla Legge e all'Ordine. In genere è possibile, grazie a una
piccola compressione o espansione artificiale operata dai Medici di Stato,
rendere perfettamente Regolare qualcuno dei capi più intelligenti di una
rivolta, e ammetterlo subito a far parte delle classi privilegiate; un numero
assai maggiore, che non possiede ancora i requisiti adatti, allettato dalla
prospettiva di una futura nobilitazione, viene indotto a entrare nei vari Ospedali
di Stato, dove è poi tenuto in un onorevole confino per il resto della vita; solo
uno o due fra i più ostinati, sciocchi e irrimediabilmente irregolari, sono
condannati all'esecuzione capitale.
Così, la sventurata plebaglia degli Isosceli, priva di guida e di piani d'azione, si
lascia trafiggere senza opporre resistenza dal piccolo gruppo dei loro confratelli
ricade in quello Triangolare
19
che il Gran Circolo assolda e tiene pronto per casi d'emergenza-come questo;
oppure, più spesso, grazie a sospetti e gelosie abilmente seminati fra di loro
dal partito Circolare, essi vengono aizzati alle lotte intestine, e periscono l'uno
sull'angolo dell'altro.
Nei nostri annali si registrano non meno di centoventi rivoluzioni, che con i
tumulti di minore importanza arrivano a un totale di duecentotrentacinque; e
sono tutte andate a finire così.
20
Riflettiamo
insieme
A. COMPRENSIONE DA FLATLANDIA: racconto fantastico a più dimensioni
1. Dove si svolge il racconto?
2. Collega i sostantivi con gli enti geometrici come descritto nel brano ordinali
3.
Qual è la legge naturale che regola la vita a
Flatlandia?
4.
L’intelligenza è legata ad un concetto
geometrico quale?
5.
Cosa si dice delle donne?
6.
7.
Come si redime una rivolta a Flatlandia?
Fate un riassunto del brano
B. AUTORE
1. Da chi è stato scritto il brano di che nazionalità è.
2. Lo stile del libro è:
• vivace, immediato, in prima persona
• vivace, immediato, in terza persona
• formale, difficile
3. che professione svolge l’autore
C. VALUTAZIONI
1. Che messaggi avete tratto dalla lettura del racconto?
2. Dare un giudizio del brano ed una valutazione dell’interesse
suscitato ( un voto da 1 a 10 )
21
D. ASPETTI MATEMATICI………………..UN PO’ DI GEOMETRIA
Elementi geometrici fondamentali.
1. In figura è disegnata una retta passante
per il punto A: disegnane altre, sempre
passanti per A.
Concludi: per un punto del piano passano
…………………… rette.
2. La retta disegnata in figura passa per i
due punti A e B: è possibile disegnare
altre rette passanti per A e B?
Concludi: per due punti del piano
………………………………..
………………………… .
3. In figura sono disegnate due semirette di
origine O: disegnane altre con la stessa
origine.
Concludi: ci sono ………………..semirette
aventi la stessa origine.
Angoli.
4.
Osserva le figure e
determina
l’ampiezza
dell’angolo .
5.
6.
In figura è disegnato
l’angolo ABC di
ampiezza 60°:
disegna il suo
complementare CBD
e calcolane
l’ampiezza.
In figura è disegnato
l’angolo ABC di
ampiezza 125°:
disegna il suo
supplementare CBD
e calcolane
l’ampiezza.
CBD
= ……
CBD
=……
22
Triangoli
(Riportare la tabella sul quaderno e completare )
Nome della
figura
geometrica
7.
Triangolo
Disegno
Caratteristiche
Ha tre lati, tre
angoli, un lato è
minore della
somma degli altri
due e maggiore
della differenza,
la somma degli
angoli interni vale
180°
A=
bgh
2
8.
Triangolo
scaleno
9.
Triangolo
isoscele
10.
Triangolo
equilatero
11.
12.
13.
Triangolo
con due
angoli di 45*
Triangolo
con angolo di
60° e 30°
Triangolo
ottusangolo
23
Quadrilateri
(Riportare la tabella sul quaderno e completare )
Figura
Disegno
Caratteristiche
geometrica
14.
Parallelogr
amma
15.
Rettangolo
16.
Quadrato
17.
Rombo
18.
Trapezio
Area
Altezze e mediane
19.
20.
21.
22.
Di ciascun triangolo disegna
tutte e tre le altezze.
Disegna le tre mediane del
triangolo ABC e le tre
bisettrici del triangolo DEF.
In figura è disegnato un
triangolo equilatero: disegna
le mediane, le altezze e le
bisettrici.
Concludi:
………………………………………
…
………………………………………
…
In figura è disegnato il
quadrilatero ABCD. AC si
chiama:
a. mediana
b. asse
c. diagonale
d. bisettrice
24
Dati non verosimili
Proposizioni
con
dati
non Spiegare
23.
verosimili
verosimili
Il campo di calcio ha perimetro
24.
3 Km
La mia biro è lunga 2 m
25.
La nostra aula ha perimetro 30
26.
cm
Il foglio A4 del mio quadernone
perché
non
sono
ha per dimensione 210 × 297 m
Comprensione del testo di un problema.
Leggi le istruzioni e riconosci la figura corrispondente:
27. “Disegna un angolo ottuso AOB . Dal vertice O conduci la perpendicolare
al lato AO. Fissa su questa perpendicolare un punto P e da esso conduci
la parallela al lato OB.”
a.
b.
c.
d.
28.
Leggi le istruzioni e riconosci la figura corrispondente:
29.“Nel triangolo ABC costruisci la bisettrice dell’angolo A Ĉ B che incontra
in D il lato AB. Dal punto D conduci la parallela al lato BC che sechi il lato
AC nel punto E.”
a.
b.
c.
d.
30.
25
READ BOB’S BLOG THAN DO THE EXERCISES
TURN OFF TV WEEK
By Bob Martin
The annual Turn Off TV Week starts today. The idea is to live without TV for a
whole week. The people who organize it say that television is a bad thing.
Personally I’m not sure that they’re right. First of all, the organizers say that
the kids of today are lazier and in worse physical condition than kids of the past
because they spend all their time in front of the TV. But a recent study of
10,000 US children aged 10 to 15 found no connection between TV and
physical fitness, children who don’t watch TV don’t always do more physical
activity.
I agree that there are lot of terrible programmes on TV . but I don’t agree with
saying “NO TV”. I just think we need some more intelligent programmes. TV
can be informative, funny and moving. And, yes, it can be awful too. The most
important thing is to think about what we watch and be more selective.
Another thing that is not black and white is the idea that TV only stops us from
communicating with others. An American professor found that parents in
homes with TV have 38 minutes of conversation with their children …. a week!
That’s bad. But TV can also bring people together and help to start
conversations. Is there a better way to begin a conversation than by chatting
about the latest episode of your favourite series?
Turn off my TV? OK. But I also plan to continue turning it on when there’s
something good on.
By JaneW
I agree. You can’t say that all TV is bad. It’s as stupid as saying that all books
are good or that all pop music is bad. I always read the TV guide and decide
what I’m interested in watching. I watch my favourite programmes and I also
try some new programmes too. I watch them and then I switch the TV off.
By JoPike
OK. I agree there are some good programmes on TV. But we all know that the
most popular programmes are awful. That’s why Turn Off TV Week exists, and
that’s why I like it. It tells people that there are more important things in life
than knowing what’s happening on Big Brother.
26
EXERCISE 1
Choose the best answers
1. A recent study in the USA shows that
a. TV makes children fat
b. watching less TV generally makes children fitter and more active
c. watching less TV doesn’t really make children more active
2. Bob thinks that TV
a. has a negative effect on conversation
b. only stops conversation
c. can have a positive effect on conversation
3. JaneW
a. likes all types of programmes
b. only watches programmes that she knows and likes
c. knows when to switch the TV on and off
4. JoPike
a. hates all TV
b. thinks sports programmes are OK
c. doesn’t like the same TV programmes as the general public
EXERCISE 2
Match the underlined words in the text with their definitions
a. one part or “chapter” of a TV series
……………………………………
b. not having something
……………………………………
c. talking in a friendly way
…………………………………..
d. describes a person who chooses carefully …………………………………..
e. do something once to see if it is good
…………………………………..
f. use (verb)
…………………………………..
g. once a year (adjective)
……………………………………
27
EXERCISE 3
What about you? Answer the following questions.
a) Do you think TV is a good or bad thing? Why?
b) How much TV do you watch on weekdays and at the weekend?
c) What kinds of TV programmes do you usually watch?
d) What do you think of Turn Off TV Week?
28
IMPROVE YOUR ENGLISH!
Text 1: NEW AND ALTERNATIVE TEACHING METHODS
Read the text below on humanistic education and decide whether the statements which
follow are true ( T ) or false ( F )
Humanism emerged in the 1960s and focuses on the freedom, dignity, and potential of learners. A
central assumption of Humanism is that people act with intentionality and values. Humanists
believe that it is necessary to study the person as a whole, especially as individuals grow and
develop over their lifespan.
It follows that the study of the self, motivation, and goals are areas of particular interest.
A primary purpose of humanism could be described as the development of learner’s autonomy. In
humanism, learning is student-centred and personalised, and the educator’s role is that of a
facilitator.
Affective and cognitive needs are extremely important, and the goal is to help people learn in a
cooperative and supportive environment.
1.
2.
3.
4.
5.
Autonomy and motivation are important
Learning is teacher-centred
The teaching environment is irrelevant
The teacher control and manages the learning process
Cooperation between learners is encouraged
T
T
T
T
T
F
F
F
F
F
Text 2: I THINK I’M TOO FAT: ANOREXIA NERVOSA
It can be really hard to love your body, especially because the media tell us we should always be
thinner.
People are never really satisfied with their figures and teenagers often hate the way they look.
However, teenagers sometimes tend to overreact and may decide to eat less or not to eat at all.
If they look in a mirror and feel fat even though they are not, they may have Anorexia Nervosa.
This is an eating disorder that makes people lose more weight than is considered healthy for their
age and height.
Anorexia is more common in females but males can have it, too. Some of its most frequent
symptoms are:
• Intense fear of gaining weight
• No menstruations for three or more months
• Depression
• Irritability and fear of socialising
• Excessive exercise
• Excessive awareness of physical appearance
29
• Using diet pills
• Vomiting after consuming food
There is no single cause for anorexia. Most experts believe it is caused by a combination of
psychological, environmental and biological factors.
The lack of a normal diet has a biological effect on the brain, your brain requires a healthy,
nutritious diet to function normally.
Malnutrition can also change the balance of hormones in the body and the change of hormones
causes the brain to become more sensitive to the effect of an amino acid called tryptophan.
This sensitivity can cause feelings of anxiety in people with anorexia when they eat.
1. Are the following statements True or False? Correct the false ones.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
It is clear what causes Anorexia
Teenagers have always anorexia nervosa because of the way they look
Every one can equally develop Anorexia
Culture and society play a crucial role in the development of anorexia
Hormones influence the way our brain works
Anorexia always start from the same reason
T
T
T
T
T
T
F
F
F
F
F
F
TEXT 3
Read the following passage and then answer the questions below:
Not long after the invention of television in 1950, Britain broadcast its very first cooking
programme, which revolutionised the way Britons perceived food, and gave women the confidence
of recreating complicated restaurant dishes at home.
In the last few years a lot of people in Britain have turned away traditional ‘meat-and-two-veg’
meal and are becoming more adventurous in the kitchen.
This is partly due to increasing cosmopolitanism but also to a more recent phenomenon, the
incredible success of TV chefs.
The ever-growing number of ‘celebrity chefs’ includes names such as Jamie Oliver, Nigella
Lawson, Delia Smith, to name just a few.
Delia Smith made her debut in the 1970s. Her methodical approach to cooking also appealed to
many, and her book Delia’s Complete Cookery Course is now considered a must in most
households.
In more recent years Jamie Oliver, a young and charming cook, became a star with the
documentary series the Naked Chef and led a campaign called Feed me Better to bun junk food and
get fresh, tasty, nutritious food back on school dining tables.
1. How has British cuisine improved in the course of time?
2. According to your opinion, how much cookery programmes on TV have been
fundamental in shaping people’s diet?
30
3. Do you like watching cookery programmes on TV? If Yes, What’s your favourite one?
TEXT 4
Read the following passage and then answer the questions below:
My name is Laurina and I’m 19 years old. I was born in Kinshasa, the capital and largest city of the
Democratic Republic of Congo but I have been living in Italy, Milan, since 2003; I came here when
I was 7 years old.
The first years were difficult because I couldn’t speak Italian and everything was so different to life
in Congo. For this reason some students made fun of me. Sometimes I met people who said to me:
“You Africans are stealing jobs from us. Go back to Africa!”. I was shy then and I didn’t know how
to reply, but now I can express my thoughts and support my own opinions.
I have a happy life here, it’s a mix of my culture and the Italian one . I have many Italian friends
and a boy friend and projects and hopes for the future. I am optimistic about my future and I’m
convinced that with determination and courage I will succeed in realising my dreams. I want to go
to university and to find a job as a nurse .
I know this will be hard because although living in this Country is beautiful, there aren’t many jobs
opportunities , especially for a young woman who is a foreigner like me.
1. What do we learn about Laurina’s personality from her introduction ?
2. Discuss the last lines of the passage and say why Laurina thinks it will be hard the
realisations of her dreams ?
3. Introduce yourself , tell about your dreams and expectations for your future life.
TEXT 5
Read the following passage and then answer the questions below:
This has been the century of strangers, brown, yellow and white. This has been the century of the
great immigrant experiment. It is only this late in the day that you can walk into the playground and
find Isaac Leung by the fish pond, Danny Rahman in the football cage, Quang O’Rourke bouncing
a baseball, and Irie Jones humming a tune.
Children with first and last names on a direct collision course. Names that secrete within them mass
exodus, cramped boats and planes, cold arrivals, medical checks.
It is only this late in the day [...] that you can find best friends Sita and Sharon constantly mistaken
for each other because Sita is white (her mother liked the name) and Sharon is Pakistan (her mother
thought it best – less trouble). Yet, despite all mixing up, despite the fact that we have finally
slipped into each other’s lives with reasonable comfort, it is still hard to admit that there is no more
English than the Indian, no more Indian than the English.
1. What do the names and surnames in the text evoke ? What do they tell us about British
culture?
31
2. Discuss the end of the text. Do you find it optimistic or pessimistic ? Why?
3. Have you got any friends coming from another Country? If yes, tell where they are
from and what you have in common.
32
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