Comments
Description
Transcript
Il barone Fassini Camossi
C U LT U R A - M A N I F E S TA Z I O N I IL MONFERRATO 21 Martedì 7 Dicembre 2004 207 - Viaggio d’autore al Sant’Uffizio di Cioccaro di Penango dove nacque... Il giro delle mostre nel casalese Il barone Fassini Camossi S. Croce: ‘Trilogia’ Tartara: in settanta Amicizia con Puccini e carillon ispiratore della Turandot a A Cioccaro, in regione San Vittore, sorge la Locanda del Sant’Uffizio, un “relais de charme” immerso nel verde e circondato da un giardino e da un parco centenario. I suggestivi locali, che non nascondono le antiche origini ecclesiastiche, forse sono solo il luogo ameno di villeggiatura del padre inquisitore. Ceduta nel 1809, dopo la soppressione del Tribunale dell’Inquisizione, ai fratelli Gagliardone, poi ai coniugi Testa, la cascina passò nel 1844 al generale Giovanni Camossi, governatore militare di Sassari ed esponente di una ricca famiglia moncalvese. Nella vasta e dettagliata “Storia di Penango”, pubblicata dal Comune nel 2004, Alessandro Allemano osserva a proposito dell’illustre famiglia : “Proprio nella villa signorile del Sant’Uffi zio venne alla luce il 1° agosto 1871 Edoardo Pasquale Anatolio che intraprese egli pure la carriera di ufficiale, ma in fanteria. Partecipò alla guerra italo-turca nel grado di capitano del 5° Battaglione indigeni eritrei, fu ferito e si guadagnò una medaglia d’argento al valore. In precedenza aveva partecipato come sottotenente alla battaglia di Adua (1896) nella colonna Dabormida, poi alla spedizione multinazionale europea in Cina, all’epoca della sanguinosa rivolta dei Boxer”. Ed aggiunge: “Il nome di Fassini Camossi, ormai tenente colonnello, ritornò all’onore delle cronache verso la fine del primo conflitto mondiale, quando gli fu affidato il comando di un corpo di spedizione destinato a raccogliere in Russia i prigionieri di guerra italiani che già avevano militato nell’Imperiale Regio Esercito austroungarico. La missione, ricca di episodi eroici e avventurosi, si concluse dopo varie peripezie nel 1919 e il colonnello nativo di Cioccaro, collocato in ausiliaria, entrò nell’amministrazione civile degli Interni seguendo le orme paterne: reggente le Prefet- PIACEVOLI SORPRESE A CIOCCARO DI PENANGO - SPLENDIDI QUADRI DEL CACCIA IN PARROCCHIALE Nella villa del S. Uffizio un hotel di charme Il sagrestano di S. Vittore è un conte olandese ture di Ascoli Piceno e Belluno, fu nominato prefetto di 2a classe nel 1925 e titolare della Prefettura di Belluno dal ‘25 al ‘27, anno in cui venne collocato a riposo. Edoardo si era intanto comperata una lussuosa villa a Bagni di Lucca, dove nel 1920 incontrò Giacomo Puccini, che villeggiava in quella località e al quale fornì spunti interessanti per alcune melodie della ‘Turandot’”. “Il romanzo della vita di Giacomo Puccini” (Treves, Milano, 1938) scritto dal librettista Giuseppe Adami così ricorda l’amicizia tra il colonnello e il musicista: “Viveva a Bagni di a E’ un bel sabato di sole, sembra di aver il monte Rosa a portata di mano. Causa incidente ad incrocio sotto redazione nuova non sono più l’autista ma il passeggero del prof. Roggero sulla sua ‘Polo X’.... L’appuntamento è al municipio di Penango con Alessandro Allemano perfetto organizzatore del nostro tour (ma non ne avremmo dubitato...). A Cioccaro ci aspettano al Sant’Uffizio, la mente corre a Bebbe Firato che qui si tarsferì dal suo “Da Beppe”, e al lontano 1972 quando in coppia con Aldo Timossi vincemmo una gara bocciofila enoica (pensate un po’) per giornalisti alla presentazione della Douja d’or (allora invidiavamo molto i produttori di vino astigiani, adesso che li abbiamo raggiounti, no) Bene, l’ingresso alla villa storica del Sant’Uffizio è sormontato da due colonne settecentesche ad architrave con gocciolatoi. Dal portone esce un signore con un microscopio sottobraccio è l’annuncio che all’interno si sta svolgendo un convegno medico (citologia nasale). Ci accoglie il direttore di quello che è un hotel di charme, Vito Andresini. Il giro inizia dal corridoio un tempo cappella come ricorda un angioletto sotto la volta. Nelle tre nicchie sculture moderne. A primo piano la sala del biliardo è stata trasformata in sala congressi, gli affreschi sono dell’Ottocento, da ci- Lucca, amicissimo suo, il barone Fassini, il quale essendo stato per molti anni addetto a un consolato italiano in Cina, s’era decorato la villa in perfetto stile cinese. Là fummo accolti, fra draghi e incensieri, stoffe e lanterne, nientemeno che al suono dell’autentico ‘Inno Imperiale’ tramanda- to da un prezioso ‘carillon’ che il barone Fassini possedeva. E quell’inno, quasi così come allora l’abbiamo udito, fu trasformato più tardi nel solenne finale del secondo atto dell’opera [‘Turandot’]. Lo stesso ‘carillon’, poi chiudeva in seno un’altra caratteristica arietta cinese che diede al tare pesanti porte barocche che non han bisogno di battente elettrico, l’ultima finestra della galleria ci permette uno sguardo su giardino e piscina. Scendiamo al pian terreno per ammirare la sala ovale o del consiglio (dell’inquisizione?), gli affreschi sono di di tre epoche Le vecchie cantine dietro la villa si stanno ristrutturando a “beauty”, si stanno reimpiantando vigneti e creando percorsi per trekking, mountain bike, cavallo, del resto a cinquanta metri dalla villa sulla collina si gode un’inconsueta visione di Moncalvo. Salutato il cortese direttore, saliamo alla parrocchiale dedicata a San Vittore martire della legione tebea. Il sagrestano che ci apre il portale è un personaggio singolare: Maurice Henri Thiry, conte di Beverwiyk, in Olanda. E’ arrivato qui da Digione, per caso, lavorava a Mediaset, ha venduto tutto, per ritirarsi nella vecchia casa parrocchiale. E’ un appassionato di restauro. Entriamo. Brillano due tele di Guglielmo Caccia, una datata, un crocifisso una statua dell’Addolorata e una del patrono. Ancora uno sguardo sul lato sinistro dove una volta era piazzata l’entrata sui resti romanici tra cui uno arco scolpito, in Usa per un reperto così creerebbero un itinerario ad hoc.... Luigi Angelino Foto: il Sant’Uffizio e particolare di un quadro del Caccia a Cioccaro. Maestro lo spunto del tema musicale delle tre maschere. Puccini era felice della scoperta che, unitamente ad altro materiale prestatogli dal Museo Britannico di Londra, gli offriva già buoni spunti all’atmosfera esotica di ‘Turandot’, con documentata autenticità”. Dionigi Roggero a (pgp) - Galleria S. Croce. E’ stata inaugurata sabato la mostra “Trilogia d’arte” delle pittrici Denise Angelino, Carla Gamba, Maria Rosa Roggero. L’evento curato dal circolo P. Ravasenga è stato presentato dall’assessore alla cultura Riccardo Calvo, dal responsabile culturale del Ravasenga Ivaldo Carelli, dai critici Piergiorgio Panelli e Giuliana Bussola, fra i presenti anche l’assessore Enrico Scoccati e l’assessore provinciale Davide Sandalo. I tre linguaggi pittorici presentati sono stati giudicati di pregevole qualità, dai lavori della Angelino intimistidove l’artista cerca di entrare nella storia dei soggetti dipinti, a quelli di Carla Gamba che dipinge un paesaggio dai cromatismi accesi dove la luce della natura è protagonista. Maria Rosa Roggero sfida con la tecnica dell’acquerello una natura romantica e trionfante di fiori e composizioni con un segno sicuro e sensibile. Sino al 12 Dicembre Salone Tartara. Inaugurata sabato la mostra “Mosaico” Collettiva di fine anno degli iscritti al circolo Ravasenga. La mostra presentata dall’assessore alla cultura Riccardo Calvo, dal critico Piergiorgio Panelli e dal presidente del circolo ed assessore provinciale Davide Sandalo, rappresenta le opere di una settantina di pittori, scultori, poeti, e ceramisti. I linguaggi sono molti ed anche con diversità di esperienze, ma è proprio questa la caratteristica del circolo quella di dare a tutti un’opportunità di confron- to, quindi possiamo trovare opere di artisti affermati a livello regionale con tematiche e caratteristiche importanti con pittori e scultori ai primi tentativi espositivi. Interessanti gli inserimenti di alcuni nuovi giovani iscritti segno tangibile che il circolo vuole proseguire nel futuro questo suo ruolo didattico e organizzativo nel promuovere eventi visivi sempre con maggior efficacia diventando un possibile trampolino di lancio di futuri artisti. Come negli anni scorsi per l’occasione è stato stampa un catalogo con le foto delle opere ed i testi delle poesie , particolare la copertina dedicata ad un maestro locale quest’anno al prof. Vincenzo Porta scomparso di recente, con un incisione dal titolo “Inverno”. Nel contesto della mostra saranno organizzate due serate una martedì 7 alle 21 per presentare il catalogo e dare lettura delle poesie con accompagnamento musicale, l’altra giovedì 9 alle 21 con la presentazione del nuovo libro di poesie di Teresio Malpassuto “Nivuli”. Sino al 12 Dicembre. Casa Berloni. Prosegue sino a gennaio la collettiva dei pittori casalesi Pio Carlo Barola , Giuseppe Ghislieri, Piergiorgio Panelli, Romano Scagliotti. Galleria Costanzo. Ancora sino a metà dicembre l’importante mostra di grafica di Emanuele Luzzati scenografo di rilievo nazionale. I temi sono le maschere e gli animali. Nelle foto l’inaugurazione di “Trilogia” in S. Croce e di “Mosaico” al Tartara. “Armonie” nella parrocchiale di Zoalengo con collegamenti in Germania Sabrina Lanzi, pianista sicura Il ciclo si chiude domenica 19 a Crea con il gruppo Aglaia MONF071221.indd 1 L’ultimo restauro, concluso un mese fa, ha comportato la sistemazione della copertura e delle facciate laterali. La spesa è sostenuta da un mutuo decennale. Il luogo di culto ha notoriamente un collegamento con la parrocchia tedesca di Hirsau con la quale Sant’Aurelio è gemellata e anche per questa ragione erano presenti i due ospiti tedeschi, accompagnati da Gian Paolo Bardazza, che ha presentato la concertista Sabrina Lanzi. La pianista ha onorato al meglio la serata con un’esibizione di altissimo livello. Il programma comprendeva brani di grandi compositori dell’Europa nord-orientale. Di F. Chopin sono state ese- Mario Giunipero ORTICOLA: LEZIONE DI MARCO SEGANTINI 182 OPERE IN ESPOSIZIONE A Floral design Ha avuto un grande successo la lezione di composizione floreale tenuta dal floral-designer Marco Segantin (nella foto, di Nadia Luparia) alla Società Orticola Casalese presso la sala dell’Hotel Candiani a Casale. Il prossimo incontro dell’Orticola è in programma per mercoledì 15 dicembre ore 16,30, sempre al Candiani. Relatore l’arch. Filippo Pizzoni, collaboratore di numerose riviste del verde, che parlerà su “I giardini del Novecento, dalla Bella Epoque a oggi”. BIELLA Capricci - Disastri della guerra - Follie Museo del Territorio Biellese Chiostro di San Sebastiano - via Quintino Sella - Biella - ITALY Info: tel. +39 015 2529345 - fax +39 015 2432791 e.mail: [email protected] Provincia di Biella Città di Biella www.museodelterritorio.biella.it © P UBLI S TYLE 81AGENCY - Biella a Nella chiesa di Sant’Aurelio, parrocchiale delle frazioni gabianesi Zoalengo e Mincengo, sabato scorso si è svolto il nono e penultimo Concerto di Armonie in Val Cerrina 2004. Fra il numeroso pubblico erano presenti l’assessore provinciale Domenico Priora, il sindaco di Gabiano Mario Tribocco, e da Milano il Console e l’Addetto Commerciale di Germania. Il saluto agli intervenuti è stato porto dal parroco prof. Luigi Calvo il quale ha ricordato l’attaccamento che hanno sempre dimostrato i parrocchiani, ora 90 in tutto, alla loro bella chiesa, che ha origini millenarie ed è stata curata e ampliata nel corso dei secoli. guite quattro ballate, op. 23, 38, 47, 52 nelle quali gli slanci drammatici si alternano a dolci melodie con tante sfumature tali da esprimere tutta la ricchissima gamma espressiva del compositore. Del musicista parigino Claude Debussy è stata proposta la prima serie di Images. In esse, scritte quando già il compositore soffriva per il cancro che lo portò alla morte, si alternano momenti di serenità agreste ad altri di ribellione e di attaccamento alla vita che sfugge. Tre preludi dall’opera 23 di S. Rachmaninov hanno completato il concerto. L’attesa degli spettatori per questa esecuzione conclusiva era notevole, sia per la difficoltà interpretativa che per l’interesse musicale che ogni volta suscita il compositore russo. Attesa che non è andata delusa. I tre brani, ed in special modo la marcia finale, sono stati affrontati dalla pianista con sicurezza, ed ammirevole virtuosismo. Lunghissimi e convinti gli applausi finali, che hanno condotto a due bis. Al termine, Bardazza ha ricordato che l’ultimo appuntamento di Armonie 2004 sarà al Santuario di Crea per il “Concerto di Natale”. Si svolgerà domenica 19 dicembre alle 18 con l’Ensemble Aglaia di Milano e con la presenza fuori programma di 10 giovani musicisti che si aggiungeranno ai sei che compongono l’Aglaia. 6-12-2004 19:27:52