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Beccato in moto a 163 orari

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Beccato in moto a 163 orari
Valli Giudicarie e Rendena
38 martedì 22 marzo 2016
l'Adige
BORGO CHIESE. In sella
a una Bmw R1200, 52enne
bresciano intercettato dai vigili
Beccato in moto a 163 orari
BORGO CHIESE - Torna la bella stagione e con le temperature torna anche
la voglia di moto. Le nostre strade sono indubbiamente tra le più belle d’Italia per fare giri nei fine settimana.
Quello che non deve succedere è che
vengano scambiate per delle piste dove gareggiare in velocità. Purtroppo
questo utilizzo estremamente pericoloso si verifica piuttosto di frequente, nonostante sia sempre alto il tributo di vittime ed invalidi pagato ogni
anno dai motociclisti sulle strade trentine.
Cogliere sul fatto bikers con mal riposte velleità pistaiole non è facile, anche perché la scelta per fare i «numeri» con i bolidi a due ruote cade su
strade non troppo frequentate, e comunque «pattugliate» preventivamente per evitare di incappare nei controlli stradali delle forze dell’ordine.
Sabato pomeriggio, tuttavia, proprio
in uno di questi controlli istituito dalla Polizia locale Valle del Chiese, è finito un emulo bresciano di Valentino
Rossi sopreso nel comune di Borgo
Chiese a sfrecciare a 163 chilometri
orari (su quel tratto nel 2006 un altro
motociclista, sfuggito ai vigili, passò
a 201 km/h).
Erano le 15 e il centauro 52enne in sella ad una Bmw R 1200 stava viaggiando in direzione Sabbio Chiese. Con
lui, su un’altra motocicletta, un collega di lavoro. La «sgasata» prodotta
proprio per superare l’amico, ha avu-
Il centauro
stava superando
un collega
Multa da 828
euro, perdita
di 10 punti
e sospensione
della patente
per sei mesi
TIONE
IN BREVE
CONDINO
«Acqua bene comune»
Oggi in sala polivalente, con
la Sat, «Acqua bene
comune - equa pura vita»:
alle 19.30, «apericena» e
introduzione musicale, alle
20 spunti scientifici di
Vajolet Masè,Valentina
Beltrami e Volkmar Mair.
Alle 20.30 testimonianze da
Napoli, Sud Sudan e
Bolivia, alle 21 tuffo
nell’attigua piscina
comunale (ricordatevi
cuffia, costume e ciabatte).
A 201 KM/H
UNO SFUGGÌ
NEL 2006
La retta dove il motociclista bresciano
ha lasciato 828 euro, 10 punti e la
patente di guida per sei mesi, è un
tratto che invita alla velocità. Nel 2006
i vigili registrarono una moto a
201km/h che riuscì però a farla franca
to per teatro il rettilineo di circa un
chilometro fuori dall’abitato, dove il
limite di velocità è di 90 km/h.
Il motociclista è stato «aggangiato»
dal telelaser a 340 metri dalla pattuglia impegnata nei rilievi. All’uomo è
stata elevata una multa di 828 euro
senza la possibilità di beneficiare del
30% di sconto per il pagamento entro
5 giorni, con sospensione della patente per 6 mesi per superamento del limite di oltre 60 km/h e decurtamento di 10 punti.
L’uomo ha potuto fare ritorno a casa
con un permesso di guida temporaneo limitato al tragitto da lui indicato.
TIONE
«La scultura lignea»
È aperta la mostra
personale di Fausto Iori «La
scultura lignea» al Centro
Studi Judicaria. La mostra
sarà visitabile, fino al 28
marzo, tutti i giorni dalle 17
alle 19 e, il lunedì
dell’Angelo, dalle 14:30 alle
19.Iori, nato a Bivedo nel
1960, è scultore del legno.
Ventenne, di San Martino di Castrozza, è allievo all’Alberghiero Enaip
Toffol, miglior allievo cuoco d’Italia
GIGI ZOPPELLO
TIONE - È Giovanni Toffol, allievo ventenne della Scuola alberghiera CFP Enaip di Tione, il
Miglior allievo degli istituti alberghieri italiani, primo assoluto al concorso promosso dalla Federazione italiana cuochi.
Domenica scorsa, alla Fiera di
Montichiari di Brescia, si è infatti svolta la finale del concorso fra i rappresentanti degli
istituti delle varie regioni italiane e il giovane rappresentante del Trentino Alto Adige,
che studia a Tione, ha trionfato sui compagni aspiranti cuochi.
Giovanni Toffol è in un certo
senso figlio d’arte: di San Martino di Castrozza, è figlio di Germano Toffol, titolare dell’hotel
Iolanda. Il piatto che gli ha valso le preferenze della giuria è
«Ombrina alla mediterranea in
crosta di pasta fillo, con cremino di piselli, purè di patate, car-
STORO
ciofo ripieno e salsa olandese».
«Un piatto complesso come richiesto dal regolamento della
gara - spiegaEmilio Salvaterra,
dirigente dell’Enaip tionese che ha visto l’allievo impegnato a prepararlo in un’ora, rispettando tempi e tecniche,
ma sapendo coniugare anche
un’ottima qualità e un gusto
eccellente».
Lui non si scompone: «Abbiamo cucinato dentro un padiglione, dove si svolgeva anche
la gara nazionale della FIC, la
Federazione italiana cuochi,
mentre io ho fatto il concorso
della Metro. Il tema era utilizzare pesce povero per un piatto mediterraneo, del peso di
250 grammi, da preparare in
un’ora. È andata bene».
Alla gara partecipava un allievo per regione: «Questa era la
finale, dopo le eliminatorie: nella prima fase avevamo inviato
le nostre ricette, poi ci siamo
confrontati in finale».
Per Giovanni Toffol il corona-
mento della carriera scolastica: a maggio finirà il percorso
all’Enaip, e poi? Entrerà in qualche brigata di cucina di chef
stellati? «Non ho ancora scelto le opzioni, di sicuro da maggio a ottobre sarò in stage a lavorare in Spagna, a Bilbao».
Che per i profani, va spiegato,
è una Mecca della cucina top
del mondo e ospita con la vicina San Sebastian tre dei migliori cinque ristoranti di Spagna.
Cosa direbbe, Giovanni, ai giovani che vedendo Master Chef
sognano di diventare cuochi?
«Che è un mestiere di grandi
soddisfazioni, ma anche di tanti sacrifici, è un lavoro che ti
scordi le vacanze natalizie o il
compleanno, ma poi c’è la soddisfazione di aver lavorato tutto il giorno per far felice la gente».
All’Enaip di Tione, comunque,
hanno raddoppiato: infatti anche Daniele Melis, studente del
percorso di Alta Formazione,
ha guadagnato la medaglia
d’argento nella impegnativa
competizione dei «Campionati della Cucina Italiana». Il giovane cuoco ha portato al concorso un «Calamaro ripieno,
con purè di cannellini e patate, broccolo di Santa Massenza e zuppetta di bulli». Un piatto giudicato dai giudici: «elegante e ben equilibrato nel gusto e preparato con competenza».
Non solo abilità dietro ai fornelli per i due allievi, ma agli
chef del futuro si chiede anche
una certa abilità oratoria e profonda conoscenza culturale e
tecnica del cibo servito che i
due giovani hanno sfoggiato
con delle schede apposite con
la descrizione delle ricette e gli
abbinamenti consigliati. La
doppia medaglia è un ottimo
biglietto da visita per i giovani, in partenza a breve per gli
stage che per l’Alta Formazione sono soprattutto internazionali e in ristoranti stellati.
«Ci tengo a dire che la bravura
All’assemblea dei soci i dati di bilancio, chiuso con 171 mila euro di utile
Mais e patate i pilastri di Agri ‘90
GIULIANO BELTRAMI
STORO - Ben 3.500 quintali di
granoturco, esattamente come
le patate. Questi due dati forniscono l’idea dell’agricoltura
principale nel Chiese, ma non
sono i soli. In terra di granoturco si producono pure 1.700
quintali di fragole (350 meno
dell’anno precedente, ma avendole vendute ad un prezzo superiore, si è pareggiato il fatturato) e quantità minori di
more (54 quintali), mirtilli (26)
e lamponi (25). Un cenno particolare va dato all’uva fraga
(oggi in quantità minime, ma
con un aumento significativo,
da 21 a 41 quintali) ed ai marroni, perché la produzione era
crollata a numeri risibili a causa del cinipide, insetto che si
magia le foglie, mentre ora, grazie all’opera di risanamento curata dall’Associazione castanicoltori, è tornata a salire. Si
parla di 19 quintali: «Siamo lontani dalla produzione di dieci
anni fa, ma ci stiamo allontanando dallo zero», ha asserito
Vigilio Giovanelli, presidente
della Cooperativa Agri Novanta.
I dati che abbiamo fornito provengono proprio dall’Assemblea della Cooperativa, che si
è tenuta venerdì sera davanti
ad una settantina dei 120 soci
e sono riferiti alla stagione
2014. A questi va aggiunta la
polenta cotta, l’ultimo prodotto della cooperativa, che ne ha
venduti 90 quintali. Cooperativa in salute, dopo un quarto
di secolo dalla nascita. A dirlo
è l’utile, che schizza dai 24.000
euro del 2014 ai 171.000 del
2015, a fronte di un fatturato
che rimane in linea, superando di poco i 3 milioni di euro.
E a dirlo è anche l’indebitamen-
to con le banche, che scende
da 800.000 a 596.000 euro.
La diminuzione delle fragole si
deve alla drosofila, altro parassita. In compenso la lotta
alla diabrotica (l’insetto che si
mangia le radici del granoturco) continua con risultati interessanti, grazie anche alla disponibilità dei produttori a fare la rotazione, piantando patate al posto del granoturco.
Ed ecco come si spiega l’aumento della produzione delle
patate.
Il granoturco, comunque, rimane (per dirla con Giovanelli) «il
re dei prodotti», perché di gran
lunga il più redditizio. Ciò non
deve, a detta del presidente di
Agri 90, «far ignorare gli stimoli che arrivano da singoli produttori, come da associazioni
tipo Slow Food, che pensano
al recupero delle coltivazioni
antiche. Si può fare, ma tenendo presente che alla fine la gente coltiva più volentieri un prodotto che rende». L’esempio
del tentativo di recupero del
“Bicò” (nome tradizionale di
un vino in realtà studiato in laboratorio alla Fondazione Edmund Mach) fa dire a Giovanelli: «Le nostre terre sono vocate allo Chardonnay, richiesto dalle cantine (Ferrari e Toblino, ndr) per lo spumante».
La vita di un’azienda non si ferma mai. Per il 2016 la Cooperativa investirà 200.000 euro
nella copertura dei silos, a rischio di usura. I soci hanno approvato bilancio e programmi,
eleggendo due membri del
Consiglio di Amministrazione
in scadenza. Mentre è stato
confermato il vicepresidente
uscente Mauro Armanini, Luigia Lorenzi (che ha deciso di
non ricandidarsi dopo quindici anni) è stata sostituita dal
giovane Daniel Mora.
L’eccellenza
Il giovane chef Giovanni
Toffol (al centro, con gli
occhiali) alla premiazione
del concorso di Montichiari.
Per lui, al termine dell’anno
scolastico, uno stage in
ristorante stellato a Bilbao
in Spagna. Ne sentiremo
parlare, perché ha le
qualità per emergere.
degli studenti è merito anche
dell’ottima preparazione di
Christian Castorani - commenta
Emilio Salvaterra - chef esperto di ricerca alimentare che ha
vinto a sua volta molti riconoscimenti internazionali. E io
credo che proprio l’altissima
preparazione degli chef che i
ragazzi hanno a disposizione
per imparare il mestiere faccia
la differenza poi nella loro preparazione, motivazione e capacità di farsi apprezzare nei
ristoranti che li ospitano per
gli stage lavorativi».
Pinzolo | Ok della provincia, ma non parte nulla
Per il nuovo hotel «Campicioi»
sono arrivate le cinque stelle
PINZOLO - Il progetto riguardante i lavori di realizzazione del
«Lefay Mountain Resort» (nella foto il rendering) a Campicioi
ha ottenuto il visto di corrispondenza alla tipologia di albergo con i requisiti previsti per la classifica a cinque stelle.
L’opera, che sarà realizzata dal gruppo Leali, aveva ottenuto il via libera del consiglio comunale di Pinzolo esattamente un anno fa, e l’obiettivo dichiarato dai progettisti era di
aprire per l’estate o il Natale 2017. In realtà finora i cantiere
non è nemmeno partito.
La domanda ai fini dell’ottenimento del visto di corrispondenza è stata presentata il 26 febbraio scorso e il procedimento si è concluso nei termini previsti con il rilascio da parte dal Servizio Turismo della Provincia.
A Pinzolo ora si attende il via all’opera per una volumetria di
circa 37.000 metri cubi su un’area di 10.392 metri quadrati,
capienza pari a 257 posti letto, distribuiti in 69 camere e 21
miniappartamenti. Il nuovo cinque stelle occuperà mediamente 70 dipendenti e sarà aperto minimo 9 mesi all’anno.
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