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Layout di magazzino - Milano Logistica SpA
MOVIMENTAZIONE INTERNA ? I QUESITI DEL DR. DE LOGIS ■ L O G I S T I C A P R AT I C A Layout di magazzino Siamo giunti alla terza puntata della rubrica “Logistica Pratica” che intende presentare semplici casi inerenti le principali tematiche di logistica, prestando particolare attenzione alla metodologia di risoluzione. In questo numero vedremo quali considerazioni e valutazioni è necessario fare nel momento in cui s’intende ridisegnare il layout di un magazzino dedicato allo stoccaggio di prodotti finiti. ■ di Marco Cattaneo e Fabrizio Dallari 2 logistica news • febbraio 2004 l dott. De Logis, nuovo direttore della logistica di CarboFit, azienda produttrice di integratori alimentari, intende ridisegnare il layout del magazzino dedicato allo stoccaggio dei prodotti finiti su pallet standard di dimensioni 80 cm x 120 cm e con un’altezza media di 150 cm. L’obiettivo principale di De Logis è massimizzare la potenzialità ricettiva del magazzino, senza però comprometterne le prestazioni in termini di movimentazione. Per raggiungere lo scopo egli intende utilizzare scaffalature portapallet tradizionali all’interno dell’edificio preesistente di dimensioni 22 m x 30 m, per un’altezza utile pari a 8 m (sottotrave), prevedendo 2 uscite per ogni corridoio di stoccaggio; per quanto riguarda i mezzi di movimentazione, invece, pensa di utilizzare i carrelli a montante retrattile attualmente in uso (larghezza minima dei corridoi pari a 2,6 m), dotati di un unico accesso all’area di stoccaggio da un portone posizionato in un angolo dell’edificio. Nell’ipotesi che, come garantito dal costruttore dei carrelli, le velocità medie di traslazione orizzontale e di sollevamento/abbassamento delle forche dei carrelli siano rispettivamente pari a 1,5 m/s e 0,4 m/s, De Logis si propone di determinare il numero di carrelli necessari a garantire una potenzialità di movimentazione minima pari a 70 pallet/ora, utilizzando cicli semplici di movimentazione (o solo prelievo o solo stoccaggio). Nella sua analisi rigorosa dei tempi e metodi, De Logis ha inoltre determinato che a ogni missione di prelievo o di stoccaggio gli operatori effettuino una serie di attività che comportano dei tempi fissi pari a 60 s per ciclo (tempo di attesa, posizionamento, ciclo forche, ecc.). I rio risulta dunque (figura 1) di estensione pari a 5,1 m2 (= 1 x (1,25 + 2,6 + 1,25)). Poiché gli scaffali presentano 4 vani in altezza, il numero di pallet stoccabili per ogni modulo unitario è uguale a 8 (= 4 x 2). A questo punto De Logis è in grado di calcolare il coefficiente di utilizzazione superficiale “teorico”, pari al rapporto tra numero di pallet per modulo (8) e area del modulo unitario (5,1 m2). Il risultato ottenuto è di 1,57 posti pallet/m2. Considerando le dimensioni del modulo unitario e l’area disponibile, De Logis deve ora decidere tra un layout che presenta corridoi in senso longitudinale o trasversale rispetto alle uscite. La configurazione longitudinale consente un numero teorico di corridoi pari a 4,3 (= 22m/5,1); quella trasversale, viceversa, un numero teorico pari a 5,88 (= 30m/5,1). Poiché il rapporto 4/4,3 = 93% è più elevato del rapporto 5/5,8 = 86%, risulta che la necessità di avere un numero intero di corridoi comporta un minore spreco di spazio nella disposizione longitudinale rispetto a quella trasversale. Inoltre la disposizione longitudinale comporta, per il magazzino della CarboFit, corridoi di collegamento più corti, e quindi una maggiore utilizzazione dello spazio. Pertanto De Logis opta per la disposizione longitudinale a 4 corridoi. Deve ora passare dal layout teorico a quello Soluzione Per prima cosa De Logis definisce il modulo unitario (vano+corridoio+vano), ossia l’elemento che replicato consente di riprodurre l’intera zona di stoccaggio. Ipotizzando uno spessore delle travi di sostegno dei pallet pari a 10 cm e un gioco verticale per consentire il sollevamento dei pallet nei vani pari a 15 cm, l’altezza del vano porta pallet risulta pari a 175 cm (= 150+10+15). Dividendo l’altezza dell’edificio (8 m) per l’altezza del singolo vano (1,75 m), il neo-direttore determina il numero massimo di vani in verticale: pari a 4, approssimando all’intero inferiore. L’altezza massima di sollevamento delle forche del carrello deve essere almeno pari a 5,25 m (3 x 1,75), giacché, come noto, il quarto livello di pallet poggia sopra il terzo vano in altezza. La larghezza minima del corridoio è pari a 2,6 m, sufficiente per i carrelli a montante retrattile scelti da De Logis. Il modulo unita- reale. La larghezza effettiva del modulo unitario è di 5,5 m (= 22 m/4 corridoi). De Logis decide di tracciare corridoi di larghezza 3 m (con un incremento di 40 cm rispetto al valore minimo), per agevolare le operazioni di movimentazione da parte degli addetti a bordo dei carrelli senza ridurre la capacità ricettiva. Al fine di massimizzare la potenzialità ricettiva, si utilizzano anche per lo stoccaggio i due corridoi di collegamento, ottenendo il layout riportato in figura 2. De Logis decide inoltre di lasciare uno spazio maggiore in corrispondenza del punto d’ingresso e uscita (In/Out) in modo da facilitare il transito dei carrelli. Le tre scaffalature bifronti hanno 21,5 m di lunghezza, ottenuta sottraendo alla lunghezza del magazzino (30 m) i due moduli B e D (2 x 1,25 m) e i due corridoi (2 x 3 m). Data la larghezza del singolo vano (1 m), ogni scaffalatura contiene 21 posti pallet. De Logis dimensiona ora le scaffalature monofronte A, B, C, D, seguendo il procedimento utilizzato per le scaffalature bifronti. Ottiene così i seguenti risultati: Ciascun livello può dunque ospitare 212 vani/pallet (scaffalature bifronti: 21 x 6; scaffalature monofronte A, B, C, D: 24 + 19 + 27 +16). Dato che il magazzino ha 4 livelli, la potenzialità ricettiva totale è pari a 848 posti pallet (= 212 x 4). De Logis può determinare il coefficiente di utilizzazione superficiale “reale” pari a 1,28 posti pallet/m2 (= 848/30 x 22), da confrontare con il valore “teorico” pari a 1,57 posti pallet/m2. L’obiettivo di massimizzare la potenzialità ricettiva del magazzino della CarboFit è così raggiunto. Resta ora da determinare il numero di carrelli necessari per garantire la potenzialità di movimentazione di 70 pallet/ora. Per valutare il numero di carrelli necessari, De Logis deve stimare la durata media corrispondente a 2 cicli semplici (2 volte A/R: andata verso scaffale, prelievo pallet, ritorno al punto di I/O, picking, andata con pallet verso scaffale, stoccaggio, ritorno a vuoto al punto di I/O); calcola pertanto in prima approssimazione le distanze medie orizzontali e verticali percorse dal carrello per 2 cicli semplici. La distanza media orizzontale equivale alla percorrenza fino al centro del magazzino per 2 cicli: 104 m (= 4 x (22/2 + 30/2)). Lo spostamento medio verticale è uguale alla metà del sollevamento massimo delle forche per 2 cicli semplici (2 volte salita e discesa): 10,5 m (= 4 x (1,5 livelli x 1,75)). Ricordando le velocità orizzontali e verticali del carrello, De Logis calcola il tempo variabile corrispondente a 2 cicli semplici: quello orizzontale è di 69,3 s (= 104 m/1,5 m/s), quello verticale di 26,25 s (=10,5 m/0,4 m/s), per un totale approssimativo di 96 s. Il tempo complessivo relativo a 2 cicli semplici è pari a 216 s (= 96 s di tempo variabile a cui si aggiungono 2 x 60 s di tempi fissi). Finalmente De Logis è in grado di calcolare la potenzialità massima del carrello a montante retrattile scelto: 16,6 pallet/h (= 3600 s/h/216 pallet/s). Essendosi prefissato una potenzialità di movimentazione pari a 70 pallet/h (=140 cicli semplici), sono necessari 5 carrelli (essendo 70/16,6 = 4,21). De Logis è soddisfatto di questa soluzione, che gli garantisce comunque un po’ di sicurezza, non avendo comunque considerato un fattore correttivo per far fronte a eventuali anomalie nell’operatività dei carrelli. ■ Figura 2 Figura 1 TABELLA I scaffale A B C D numero vani 24 19 27 16 calcolo eseguito 30 – 4,24 – 1,25 22 – 1,25 – 1,25 30 – 1,25 – 1,25 22 – 4 – 1,25 Avete problemi di movimentazione interna, imballaggio, distribuzione, trasporto delle merci? Sottoponeteli alla nostra redazione (e-mail: [email protected]): i nostri esperti attraverso “Logistica News” vi aiuteranno a risolverli