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leggendo LEGGENDE - ICS "Marco D`Oggiono" di Oggiono
LEGGENDO LEGGENDE Testi frutto della fantasia degli alunni di classe 3^ a.s.2013-14 PLESSO DI DOLZAGO A volte basta così poco … La fantasia dei bambini è un bene di cui difficilmente potremmo fare a meno. Impariamo da loro per poter superare ostacoli che, a noi adulti, sembrano insormontabili. L’ORIGINE DELLE MACCHIE DEL LEOPARDO All’inizio il leopardo era tutto giallo. Dopo un po’vide un grande mare e decise di tuffarsi per pescare dei pesci. Passato diverso tempo il leopardo pescò un grandissimo pesce e uscì dall’acqua per mangiarselo in santa pace. Dopo qualche minuto arrivò uno squalo molto gentile che gli regalò dieci pesci molto grandi. I due fecero amicizia e se ne andarono ognuno a casa propria tutti felici. Arrivò la sera, il leopardo era molto stanco e si addormentò in un enorme prato pieno di fiori profumati. Il giorno dopo il leopardo si svegliò e andò dal suo amico squalo dicendogli che i pesci che gli aveva regalato erano talmente buoni che se li era mangiati tutti in una sera. Dopo qualche ora il leopardo andò a fare una lunga passeggiata e incontrò l’ippopotamo che gli disse: <Hai delle grandi macchie sul corpo!. Probabilmente tutti i pesci che hai mangiato ti hanno fatto male>. Il leopardo era sorpreso perché non aveva mai visto delle macchie così belle perciò decise di tenersele. E da quel giorno tutti i leopardi hanno le macchie. ALESSIA LA LEGGENDA DEL LEONE Migliaia e migliaia di anni fa quando la terra era stata creata da poco, il leone non aveva la criniera . Tutti gli animali avevano una caratteristica tutta loro. Tutti, tranne i leoni e immaginate quanto erano gelosi!!! Dunque continuiamo a raccontare. Il leone pensò : “ Dopo un riposino sarò in forma, e troverò anch’io una caratteristica tutta mia ! “ Ma non si accorse che il suo testone pelato si era sporcato di miele . Si mise comodo e si fece una bella dormita in mezzo alle foglie che si appiccicarono sulla sua testa . Quando si svegliò le leonesse lo guardavano e il leone a gran tono disse:”Voi cosa avete da guardare? Forse non vi piaccio?”. “Sì che ci piaci ma sei più bello del solito!” . “Più bello?” Disse il leone un poco scioccato. Le leonesse dissero in coro “Si!!” Il leone si guardò e disse : ” Sono bellissimo!”.Le leonesse chiesero :”Come chiamerai questa nuova acconciatura ?”Il leone rispose:”La chiamerò…mmm … ci sono! Criniera!” E ancora oggi tutti i leoni hanno la criniera. FRANCESCA RANDISI PERCHE’ GLI ELEFANTI HANNO LA PROBOSCIDE C’ era una volta un elefante che aveva un naso troppo corto e così ogni volta che andava a raccogliere il cibo con i suoi amici non riusciva ad afferrare le banane che erano troppo in alto. Tutte le notti usciva a provare tante volte allungando il naso più che poteva ma l’ elefantino non ci riusciva. Passarono gli anni e l’ elefantino diventò grande e anche la proboscide si era allungata molto più di prima. Ora poteva raccogliere tutte le banane, anche quelle più in alto. E da allora tutti gli elefanti hanno la proboscide molto lunga per afferrare ciò che vogliono. ANGELO COME I PAPPAGALLI DIVENTARONO VARIOPINTI Tanto tempo fa in una casa c’era un pittore chiamato Antonio.Ogni mattina andava a lavorare. Un giorno ad Antonio venne un’ idea: dipingere un pappagallo nero. Antonio lo mise in mostra ma la gente quando andava lì vedeva il disegno e diceva a bassa voce :”Che uccello orribile e brutto !” Ma poi Antonio sentì e decise di coprirlo con un telo, perché nessuno lo vedesse. Poi la notte pensava di colorarlo di blu,arancio,rosso,giallo. La mattina dopo il pittore Antonio colorò il pappagallo variopinto che piaceva molto a tutta la gente. Una notte, nello studio del pittore,venne una fata.. vide il pappagallo così bello che decise di dargli vita e di dare gli stessi colori a tutti i pappagalli della terra. E così i pappagalli oggi sono variopinti e bellissimi. ARIANNA PERCHE’ IL LEONE HA LA CRINIERA Molto tempo fa quando l’uomo cominciò a costruire le nostre città moderne il leone non aveva la criniera e gli altri animali lo prendevano in giro. Il leone , essendo stufo degli insulti , ne approfittò per andare a farsi un giro. Vide un carretto pieno di fieno caldo e ci saltò su per fare un riposino . Dopo il carro andò alla fattoria a rovesciare il fieno e il leone si ritrovò davanti ai cavalli che dopo un po’ dissero :<< Ma chi ha conciato così questo povero cavallo? Non ha la criniera! >>. Il leone spaventato con un balzo scavalcò il recinto con la paglia che gli era rimasta sulle zampe . Lì accanto c’ era un vasetto pieno di colla e ci inciampò e tutta la colla finì sulla sua testa e per staccarsela si rotolò per terra . Dopo meno di un minuto si ritrovò tutta la paglia in testa , così il leone tornò alla foresta a far vedere agli altri animali la sua elegante criniera. E da quel giorno i leoni hanno la criniera. CORINNA PERCHE’ L’ELEFANTE HA LA PROBOSCIDE All’ inizio l’ elefante non aveva la proboscide. Un giorno trovò una torta abbandonata tra i cespugli e la mangiò. Poco dopo arrivò la zebra che gli disse: << Hai per caso visto la mia torta ?>> L’ elefante rispose : <<No!>> E il naso gli crebbe un po’. Dopo trovò una bella conchiglia luccicante , la schiacciò apposta e questa si ruppe in mille pezzi. Dopo questo fatto arrivò la leonessa .Gentile con tutti, simpatica ma , quando perdeva qualche cosa era nervosa e , se scopriva che qualcuno le aveva rubato qualcosa , diveniva molto aggressiva . L’elefante ebbe un po’ di paura e disse: << Hai perso qualcosa?>> La leonessa rispose:<<Sì una bella conchiglia .L’hai per caso vista?>> L’elefante rispose: <<No>> E il suo naso crebbe ancora un po’. E così via l’ elefante passò da un dispetto all’ altro . Il mese dopo il naso dell’ elefante era lunghissimo! Quando nacquero i piccoli erano uguali a lui e da quel giorno gli elefanti hanno la proboscide lunga , a furia di essere dispettosi . EMMA L’ ORIGINE DEL LE MACCHIE DEL LEOPARDO Tanti anni fa nella savana c’ era un leopardo che non aveva le macchie. Andava sempre dal suo amico ghepardo. Nella savana piovve tanto e il leopardo si chiese perché piovesse allora corse subito dalla sua amica Gina la leonessa che disse al leopardo cosa c’era di così urgente e lui rispose che nella savana pioveva tanto , troppo . Gina le rispose di stare tranquillo e che l’indomani non avrebbe più piovuto. Arrivò il periodo di Natale e gli animali scrissero la letterina. La notte di Natale arrivò Babbo Natale e portò regali a tutti gli animali. Il leopardo si alzò e vide un regalo piccolo piccolo. Andò dal suo amico ghepardo e gli chiese :” Cosa ti ha portato Babbo Natale?” “Mi ha portato delle unghie affilate” “Facciamo una cosa : andiamo da Gina a chiederle cosa le hanno portato.” Allora andarono da Gina e lei rispose che le avevano portato dei denti affilati. Il ghepardo disse di andare a vedere cosa avevano portato al leopardo. Il leopardo aprì il suo regalo trovò delle macchie e se le incollò sulla pelliccia. Da quel giorno tutti i leopardi hanno le macchie nere su tutto il corpo. ASIA LA LUNA REGINA DELLA NOTTE La luna e il sole durante il giorno regnavano insieme nel cielo dietro l ‘orizzonte. Dal principio il sole era gentile con lei e durante il giorno le lasciava metà spazio nel cielo . Apollo, dio del sole, quando vedeva la luna stanca chiedeva al vento di portarle una nuvola soffice perchè si appoggiasse come su un cuscino . Un giorno il sole si rese conto di essere più forte e potente della luna . Gli uomini si erano accorti che la luna era debole e perciò rivolgevano le loro preghiere solo al dio del sole. Il sole diventò superbo e prepotente e cominciò a fare la guerra alla luna. La luna era diventata sottile e pallida. “ Che farò? Dove andrò?” Si chiedeva la luna. Le prime stelle della sera allora le dissero: “ Vieni a vivere con noi durante la notte. Il cielo di notte e’ molto buio e le nostre fiammelle non bastano ad illuminarlo .” Fu così che la luna entrò nel cielo della notte. CARMEN E SABRINA ( liberamente tratto dal libro di testo) PERCHE’ IL PIPISTRELLO ESCE DI NOTTE Tanto tempo fa il pipistrello usciva di giorno. Era contento e viveva con la sua famiglia, di notte dormivano dentro gli ingranaggi di un mulino a vento. Facevano tutto tutti insieme. Un giorno Gino, il papà pipistrello, disse a Pina, la mamma pipistrello, che aveva trovato un lavoro. Il giorno dopo Gino andò al lavoro mentre Pina restò a casa con i figli Rino e Luna. Nel pomeriggio Pina , Rino e Luna andarono al parco , poi a far spese , Gino invece lavorò e lavorò tutto il giorno. Di sera Pina tornò a casa con i figli e preparò un frullato di mosche per cena . Quando Gino tornò a casa mangiarono tutti insieme .Il giorno dopo Gino tornò a casa con un bernoccolo perché si era scontrato con un uccello . Allora quando i bambini Luna e Rino furono andati a dormire Gino e Pina iniziarono a parlare, alla fine decisero che sarebbero usciti soltanto di notte evitando così spiacevoli incontri. Ecco perché i pipistrelli escono solo di notte . CAROLINA PERCHE’ L’ELEFANTE HA LA PROBOSCIDE In un tempo molto lontano, nella giungla, vivevano tanti animali: scimmie, giraffe, tartarughe, topi, leoni, serpenti, ghepardi, tutti gli animali, anche l’elefante. All’inizio tutti erano gentili e generosi. Tutti gli animali, quando andavano a scuola, si erano stufati di camminare, così un bel giorno giraffe adulte ed elefanti fecero una specie di pulmino. Gli elefanti, che non avevano la proboscide, barrivano col naso. Un giorno la scimmietta kiki disse all’elefante:”Il tuo è un bel fischio per avvertire che stiamo passando!”L’elefante confessò:”Sì però mi piacerebbe avere il naso più lungo!!”Kiki gli chiese allora quando avrebbe compiuto gli anni e l’elefante disse che sarebbe stato a settembre. Il giorno prima del compleanno dell’elefante la scimmietta andò nel negozio della tigre Kinki famosa per avere proprio tutto ciò che si poteva desiderare. La scimmietta chiese:”Mi serve una bella scatola e un naso finto bello lungo per il mio amico elefante. La tigre trovò tutto il necessario , Kiki pagò poi andò a casa e preparò il pacchetto:”Un po’ qui, un po’ là …ed ecco qua!!!”.Il giorno del compleanno l’elefante era emozionato. Arrivarono tutti gli animali tranne Kiki perché stava facendo una bellissima torta : quattro strati e in cima una piccola giungla di cioccolato e menta con un elefantino di zucchero. Quando la portò all’elefante lui l’abbracciò forte, poi aprirono i regali: un vestito, un lucida zanne, e, per ultimo una bella proboscide lunga lunga, ma finta. L’elefante se la mise e gli stava proprio bene. Il giorno dopo l’elefante non si fece vedere così alla fine della scuola Kiki andò a trovarlo ma lui non le aprì dicendo che stava male ma non era vero. Così , a furia di dire bugie gli crebbe il naso per davvero!! Quando nacquero i piccoli elefantini avevano già la proboscide e, da quel giorno, tutti gli elefanti hanno il naso lungo lungo. DAVIDE L’ORIGINE DELLLE MACCHIE DEL LEOPARDO. Al tempo dei tempi i leopardi erano tutti gialli . Un giorno il leopardo volle fare uno scherzo alla zebra . Preparò una pozzanghera di tempera nera indelebile perchè voleva far diventare nera la zebra che era tutta bianca . Ad un tratto scivolò su una buccia di banana e andò a finire proprio dentro la pozzanghera di tempera . Quando uscì la sua pelliccia era piena di macchie nere . Arrivò la zebra e gli disse: “Perchè sei a macchie?”Il leopardo le rispose: “Volevo farti uno scherzo, ma adesso e’ tutto rovinato”. La zebra pensò che il suo amico stava molto meglio con quelle macchie e, visto che era invidiosa di lui, si buttò anche lei dentro la pozzanghera, ma quando uscì invece di essere a macchie era a strisce. E ancora oggi i leopardi sono a macchie nere e anche le zebre sono bianche a strisce nere . FRANCESCA PANZERI COME I PAPPAGALLI DIVENTARONO VARIOPINTI Tanto tempo fa i pappagalli erano bianchi e pensavano di essere i più brutti perche nessun animale era così “pallido”. I canarini erano i loro migliori amici ed un giorno dissero loro che se si fossero iscritti ad un corso di magia i loro sogni si sarebbero realizzati. Allora i pappagalli si iscrissero, prepararono le valigie e si misero in volo con i canarini. Ad un certo punto il pappagallo più anziano chiese:” Che cos’è?”. Il canarino più giovane ripose:” Siamo arrivati!!” Allora gli uccelli scesero dal cielo in picchiata ed entrarono nel tendone. Subito il proprietario gli disse di prepararsi perché dovevano fare delle scenette. Il pappagallo più giovane era il più curioso allora si mise a svolazzare di qua e di là per trovare qualcosa da mettere. A un certo punto il pappagallo vide un secchiello di tempera di tanti colori diversi. Così si appoggiò sul secchiello ma a un certo punto perse l’equilibrio e cadde nelle tempere variopinte. Quando uscì era diventato variopinto e, molto felice per il suo nuovo aspetto, volò subito dagli altri. Quando il pappagallo più giovane raggiunse gli altri pappagalli essi gli chiesero:” Che cosa ti sei fatto? “. Il pappagallo rispose che era caduto in un secchiello di tempera e così era diventato variopinto. Gli altri curiosi vollero provare e si buttarono nella tempera diventando anche loro variopinti così quando fecero le scenette erano i più belli, e anche oggi i pappagalli sono variopinti. GAIA COME MAI LA ZEBRA HA IL MANTELLO A STRISCE Tanto tempo fa la zebra era senza strisce e aveva un colore bianco pallido . La zebra si sentiva brutta . Una volta incontrò una farfalla tutta bella e colorata . La zebra disse alla farfalla :” Tu sei bella ma io no !”. Camminò per tanto tempo finchè trovò il suo amico elefante . La zebra gli disse :<<Tutti gli animali della foresta sono belli . Sono l’unica così brutta !! >> Dopo si salutarono e l’ elefante andò a prendere un caffè e disse << Vuoi che ne porti uno anche a te ?>> La zebra disse:<< No , sto qui , su questo sasso a pensare .>> Pensando e pensando non gli venne in mente niente. Allora tornò a casa e lungo la strada inciampò in un sasso , cadde in una pozzanghera e divenne a strisce nere . Si guardò allo specchio e disse << Come sono bella ! Sono diventata a strisce !! >> Perciò decise di tenerle e tutti le fecero i complimenti. Il suo amico gli disse <<Lo sapevo che saresti diventata bella >> La zebra fu felicissima del suo nuovo colore e da quel giorno tutte le zebre sono a strisce bianche e nere. LETIZIA PERCHE’ IL LEONE HA LA CRINIERA Tanto tempo fa il leone non aveva la criniera. Lui mangiava le foglie e aveva paura di tutti . Un giorno andò via dalla foresta anche se era il re .Andò via per diventare coraggioso e, per far paura agli altri animali , cercò di travestirsi.. C’erano delle foglie molto lunghe e allora se le mise in testa ma non gli restavano attaccate . Ci mise il nastro adesivo ma le foglie erano bagnate allora non si appiccicarono. Prese la colla e gli rimasero attaccate e il leone era felice . Ora aveva un aspetto più spaventoso e lui si sentiva più forte . Poi al leone gli prudeva la testa allora se la grattò contro un albero e gli caddero in testa dei pezzettini di segatura e quelle briciole fecero crescere la criniera . Lui non si era accorto poi si tuffò nell’acqua . Quando si tolsero le foglie si vide la criniera ed era ancora più felice di prima con quello splendido aspetto. Ecco perché oggi tutti i leoni hanno la criniera. MICHAEL PERCHE’ IL LEOPARDO HA LE MACCHIE Al principio il leopardo non aveva le macchie e tutti gli animali non erano in grado di sfuggirgli perchè l’erba era gialla e lui era giallo quindi riusciva a mimetizzarsi . Un giorno il leopardo per sbaglio entrò in una pozzanghera di fango poi disse: “ Le piogge mi laveranno questa macchia orribile !”.Il sole però seccò la macchia sulla pelle del leopardo. Il giorno seguente piovve ma la macchia di fango non andò via. Il leopardo quindi vide una gazzella e cominciò a seguirla . La gazzella entrò in una grande pozzanghera e vi entrò anche il leopardo che si riempì di macchie e anche queste si seccarono sulla pelle e rimasero lì. Ecco perché oggi i leopardi hanno le macchie marroni e sono più belli di prima. SIMONE BERTACCHI COME MAI I PAPPAGALLI SONO VARIOPINTI C’era una volta un pappagallo che viveva nel bosco ed era sempre arrabbiato perchè era tutto di un colore solo: nero. Un giorno il pappagallo volò su un ramo di un albero e vide un elefante molto grande,si spaventò e scappò via .Il secondo giorno vide di nuovo l’elefante e si avvicinò verso di lui . L’elefante lo prese con la proboscide e lo portò sulla sua schiena e cominciò a camminare lentamente. Arrivarono in un sentiero ,lo seguirono poi sentirono un rumore dietro di loro. Si girarono e videro un orso che li stava rincorrendo così si nascosero dietro un albero. Il pappagallo stanco di volare di qua e di la’,si posò sul ramo di un albero :sotto l’albero c’era un signore con dei secchi di vernice colorata. Il pappagallo cadde dall’albero, il signore si spaventò e i secchi caddero addosso al pappagallo .Più tardi il pappagallo si tuffò in un fiume per pulire le sue piume ma i colori erano indelebili. Da quel giorno i pappagalli sono di tanti colori. MATTEO PERCHE’ I LEONI HANNO LA CRINIERA Un giorno il leone andò in montagna a incontrare il suo amico ghepardo. I due amici scherzavano , giocavano e mangiavano. Sulla montagna però faceva molto freddo e il leone prese il mal di gola. Allora chiamò le iene e si fece prestare po’ della loro pelliccia. Se la mise sulla testa e intorno al collo. Quando tornò alla savana tutti gli animali dissero che era più bello e così decise di tenersi la pelliccia e da quel giorno tutti i leoni hanno la criniera . MATTIA BERTACCHI PERCHE’ LA ZEBRA HA LE STRISCE Tanti anni fa c’erano delle zebre tutte bianche e il re doveva decidere la più bella per regalarla a sua figlia ma la più bella era caduta nel fosso dove gocciolava il petrolio nero. La zebra quindi era diventata tutta nera . Dopo tanti tentativi riuscì ad uscire e cominciò a correre . Il vento che le passava sulla pelle la faceva diventare a strisce bianche e nere. Quando arrivò, il re la vide e decise che quella zebra a strisce era senza dubbio la più bella . E da quel giorno fece colorare tutte le altre zebre a strisce nere e ancora oggi hanno questo particolare colore del mantello. MOUAAD L’ORIGINE DELLE MACCHIE DEL LEOPARDO Tanti anni fa i leopardi erano gialli. Un leopardo, un giorno, volle cercare di prendere i merli perché voleva assaggiare la loro carne. Ma i merli volavano, quindi lui doveva coglierli di sorpresa dal dietro quando erano a terra. Doveva quindi studiare un piano per catturarli. Rubò una pannocchia da un contadino così mise per terra dei chicchi e i merli ingordi si posarono a terra per beccarli . Lui dal dietro li colse di sorpresa catturandone molti e facendosi una bella scorpacciata. Così il giorno dopo stette male perché aveva mangiato troppi merli. E pian piano gli spuntarono delle macchie scure. E ancora oggi i leopardi sono con le macchie nere per aver fatto indigestione di merli. MATTIA BOSIS PERCHE’ IL PIPISTRELLO ESCE DI NOTTE Tanto tempo fa il pipistrello usciva di giorno dalla sua tana. Uno strano giorno il sole a causa di un’eclisse era oscurato da un pianeta. Il pipistrello pensando che fosse notte , si mise a dormire. Quando si svegliò non si accorse che era notte perché lui vola guardando con le orecchie ma non con gli occhi. Però, quando si accorse che era notte vide che c’ erano più insetti allora si stabilì che fosse meglio che tutti i pipistrelli andassero a caccia di notte, per farsi una scorpacciata di insetti. Da quel giorno tutti i pipistrelli escono di notte, mentre gli altri animali dormono. TOMMASO CONTI LE MACCHIE DEL LEOPARDO Milioni di milioni di anni fa i leopardi erano molto simili alle tigri che quasi non si riconoscevano neanche perché erano entrambi gialli con le strisce nere e molto lunghe , le unghie affilate e una lunga coda , ed erano entrambi aggressivi. Si potevano distinguere da una sola cosa : la tigre viveva nella savana mentre il leopardo nella foresta. Un giorno gli uomini fecero una gigantesca e profonda buca con una rete nascosta da rami e foglie per catturare qualche animale per farci la pelliccia e guadagnare soldi. Il leopardo ci cadde dentro ma per fortuna quando stavano per sparargli fu abile a mordere il cacciatore. Il re leone lo vide tutto sporco e lo aiutò ma quando lo pulì vide che non aveva più strisce ma tantissime piccole macchie su tutto il corpo. Quando nacquero i piccoli erano anch’essi con le macchie e da quel giorno tutti i leopardi hanno macchie nere sulla pelliccia. TOMMASO SIRTORI PERCHE’ IL PIPISTRELLO VOLA DI NOTTE Molto, molto, moltissimo tempo fa il pipistrello dormiva di notte. Ogni giorno sentiva raccontare dagli altri animali che di notte nel bosco uscivano fate, elfi, ent , gnomi, orchi e tutte le creature fatate. Allora , siccome era molto curioso, decise di restare sveglio di notte e dormire di giorno cioè al contrario di tutti gli altri animali. Quella stessa notte si svegliò, cercò ovunque ma non trovò nessun personaggio magico, neanche una minima traccia. Da quella volta il pipistrello rimane sveglio tutte le notti fin quando non troverà nel bosco tutti i personaggi fatati. RAFFAELE L’ORIGINE DELLE MACCHIE DEL LEOPARDO Molto tempo fa tutti gli animali non avevano le caratteristiche di oggi: la tartaruga non aveva il guscio, la zebra non aveva le strisce , ecc. Però , fra tutti, il più brutto era il leopardo perché a quell’epoca non aveva le macchie ma era tutto arancione. Un giorno una mamma leopardo stava inseguendo un’antilope la quale riuscì a saltare una pozzanghera , la mamma leopardo , invece, appesantita dal suo pancione, cadde nella pozzanghera e si macchiò il pelo. Subito avvertì un gran mal di pancia, pensava fosse fame invece erano i suoi piccoli che stavano per nascere. Quanta gioia vedendo i suoi cuccioli con la pelliccia ricoperta da simpatiche macchie scure! E da quel giorno tutti i leopardi hanno il mantello maculato. SIMONE POZZI L’ORIGINE DELLA FANTASIA Molto, moltissimo tempo fa le persone che abitavano nel mondo non possedevano la fantasia e la terra appariva ai loro occhi grigia e senza allegria. I bambini non giocavano, non leggevano favole e soprattutto non potevano immaginare il loro futuro sognando ad occhi aperti se sarebbero diventati scienziati, dottori, pizzaioli o pescatori. La vita scorreva tranquilla, senza interruzioni, tutti stavano al loro posto nella più noiosa normalità. Un giorno, il bambino più piccolo fra tutti i bambini del mondo pensò di alzare lo sguardo verso l’alto per poter scorgere anche lui ciò che gli altri dicevano di vedere. Il suo sguardo, però, non si accontentò di appoggiarsi alle case, alle strade, agli alberi ma si spinse su, sempre più in alto fino a sfiorare le cime delle montagne e poi ancora più su nel cielo, perdendosi nello spazio fra le nuvole e il vento. Il bambino più piccolo del mondo si sentiva felice e cercò di fare uno sforzo per riportare il suo sguardo sulla terra. Si concentrò e… giù! Riuscì a guardare davanti a sé. Con suo grande stupore il paesaggio che aveva di fronte non era più grigio come al solito ma ogni cosa aveva un colore diverso! Le strade, le case, i prati, i fiori, tutto era variopinto e allegro come non lo era mai stato. Il piccolo bambino non perse tempo e corse a raccontare a tutti gli altri bambini cosa gli era successo e li invitò a fare come lui: guardare in alto, più in alto che potevano. Tutti i bambini ci provarono e rimasero incantati nel vedere il mondo intorno a loro riempirsi di mille tonalità diverse. Cercarono tutti insieme di raccontare anche agli adulti il loro segreto ma purtroppo solo alcuni di essi li ascoltarono e, alzando lo sguardo, capirono alcune delle meravigliose cose che i bambini andavano spiegando e chiamavano “fantasia”. Da quel giorno tutti i bambini guardano in alto e sognano ad occhi aperti inventando storie fantastiche. Fra gli adulti solo pochi sanno comprendere quei racconti e, volendo continuare a vedere il mondo a colori, hanno deciso di passare molto del loro tempo insieme ai bambini, in un posto chiamato scuola. MAESTRA PIERA “La vita è un’apertura d’ali quel senso di cometa che c’è dentro di noi…” R.Zero