Sulle tracce di Moby Dick Verdi ombre, balena bianca Moby Dick
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Sulle tracce di Moby Dick Verdi ombre, balena bianca Moby Dick
La trama di Moby Dick, dice Gulisano, “si potrebbe riassumere in poche parole: là fuori, in alto mare, un uomo dà la caccia a una balena. Tutto qui? Ma il libro è molto più profondo di quanto possa sembrare all’apparenza. Moby Dick tra gli scaffali della biblioteca Moby Dick o, La balena di Herman Melville Adelphi 1987 - 588 pagine Con prefazione e traduzione di Cesare Pavese Leviatano ovvero, La balena […] di Philip Hoare Einaudi 2013 – 425 pagine Balene e cetacei misteriosi protagonisti di storie, luoghi, sogni e paure Sulle tracce di Moby Dick di Tim Severin Feltrinelli 2000 – 239 pagine Reportage di viaggio sulle rotte dei grandi cetacei Moby Dick la balena bianca Regia di John Huston DVD video MGM, 2013 - 110 minuti circa – colore Film del 1956 con Gregory Peck. Alla sceneggiatura collabora un giovane Ray Bradbury, che racconterà questa esperienza in Verdi ombre, balena bianca (Fazi Editore, 1998 – 308 pagine) Moby Dick [versione a fumetti] di Dino Battaglia Editori del Grifo 1986 – 45 pagine Moby Dick [graphic novel] di Alessandro Sanna Alessandro Berardinelli Editore 2012 – 27 tav. Paolo Gulisano, medico e scrittore, è appassionato studioso del genere fantasy, dall’epica antica fino all’opera di J. R. Tolkien e C. S. Lewis. Al capolavoro di Melville ha dedicato il saggio “Fino all’abisso. Il mito moderno di Moby Dick” (Àncora editrice, 2013) Lo aveva compreso perfettamente il primo traduttore italiano del capolavoro di Melville, Cesare Pavese: Leggete quest’opera tenendo a mente la Bibbia e vedrete come quello che vi potrebbe parere un curioso romanzo d’avventure, vi si svelerà invece per un vero e proprio poema sacro… […] Il capolavoro di Melville è quanto di più simile alla Commedia di Dante sia dato di scrivere – e leggere – nell’epoca moderna. Se il “poema sacro” ribadisce che l’Assoluto è il destino dell’uomo, Moby Dick parte da questa medesima consapevolezza, rovesciandone però il significato. L’Assoluto è diventato una condanna, una presenza enorme e nello stesso tempo sfuggente, verso la quale parrebbe lecito, quando non addirittura irrinunciabile, esercitare il diritto alla rivolta.”