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Passione sportiva sempre e comunque - Consumatori
consumatori edizione reno n°5 giugno 2016 il mensile dei soci coop IN BICI È MEGLIO Ecco come città e aziende stanno cercando di costruire alternative sostenibili all'uso dell'auto 44 Passione sportiva sempre e comunque In visita alla redazione di "Zerocinquantuno", con cui Coop Reno ha organizzato "La carica dei 1001". E ora dal comune tifo per il Bologna nasce una nuova iniziativa: "Fuga per la vittoria" CHIAMATE A 1 CENT VERSO TUTTI Promozione valida per chi passa a CoopVoce tra il 2 giugno e il 29 giugno 2016 1 cent al minuto verso tutti Tariffa al secondo con scatto alla risposta di 10 cent SMS a 10 cent navighi a 1 cent a Mb o puoi attivare Web 2 Giga a soli 5€ al mese Condizioni della promozione: la promozione “1 per Tutti”, sottoscrivibile dal 02/06/16 al 29/06/16 per chi porta il numero in CoopVoce, permette di chiamare ad 1 cent al minuto ed inviare SMS a 10 cent verso tutti i numeri nazionali di rete fissa e mobile (sono escluse le numerazioni a sovraprezzo ed il traffico roaming). La tariffazione è al secondo ed è previsto uno scatto alla risposta di 10 cent. In più, per coloro che sottoscrivono questa promozione, la tariffa prevista per la navigazione in territorio nazionale è di 1 cent al MB, oppure è possibile attivare l’offerta “Web 2 Giga senza limiti” al costo di 5€ al mese. Per maggiori dettagli su tutte le offerte visita il sito www.coopvoce.it. consumatori SOMMARIO coop reno sommario seguici su facebook e su www.consumatori.e-coop.it Le pagine di 40 Guardia sempre alta sul fronte qualità DI MARIO CIFIELLO 6 In città io mi muovo in bici Qualcosa sta cambiando per costruire alternative all'uso dell'automobile nelle nostre città. Ecco come Comuni e aziende si stanno muovendo 12 Prevenzione per sconfiggere i tumori Intervista al professor Umberto Veronesi: "Oggi la medicina è capace di guarire il 60% delle persone colpite e in alcuni casi si arriva al 90%" 16 Coop dice stop all'olio di palma Dopo il parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, Coop ha deciso di eliminarlo da tutti i prodotti a marchio: "Principio di precauzione" 42 I Frutti della pace nei nostri carrelli DI ANDREA MASCHERINI 44 Passione sportiva sempre e comunque DI ALICE MUNERATO 48 Il popolo della Festa del pesce, a Osteria DI DANIELA DALPOZZO Coop Reno, telefono 051.8906011 www.coopreno.it 4 Lettere a elevanti e l'avorio 11 Gli DI MARIO TOZZI EUGENIO DEL TOMA e il bello 15 IlD I buono MASSIMO MONTANARI città mi muovo in bici 6 DIInBIBI BELLINI 19 Donne e salute 30 Delizie dal spore di mare 9 La vignetta 24 Caffè la capsula spiagge più belle 34 Le DI GIUSEPPE ORTOLANO 28 Televisori da cambiare? e messa in piega 36 Libro DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO Consumatori DI ELLEKAPPA 12 Tumori e prevenzione DI CALUDIO STRANO DI EUGENIO DEL TOMA è compostabile DI HELMUT FAILONI DI CLAUDIO STRANO 16 Coop, stop all'olio di palma 36 Mostre, libri e dischi Intervista a Manuel Agnelli DI G. OLDRINI E P. PACODA Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected] Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10 Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Monica Di Martino, Silvia Fabbri, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Lina Sini, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Luca Fornaciari Stampa Coptip (Modena) Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Enzo Bertolino, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Renato Germiniani, Andrea Mascherini, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio. Il numero di maggio è stato stampato in 2.989.804 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questo prodotto è stampato su carta certificata Fsc come pure tutta la catena di lavorazione consumatori giugno 2016 4 L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, [email protected] Coop, raddoppiano i controlli nei campi Ho letto su Consumatori della campagna "Buoni e giusti" promossa da Coop contro lo sfruttamento nelle filiere agricole. Vorrei avere qualche cifra più dettagliata su cosa sta avvenendo e sui controlli annunciati. Rebecca palladini - piacenza Risponde chiara faenza responsabile sostenibilità e innovazione valori di Coop Italia: Nell’ambito della campagna “Buoni e giusti” (di cui, come lei ricorda, su questa rivista ci siamo già più volte occupati) sono coinvolti non più soltanto gli 80 fornitori ortofrutticoli di prodotto a marchio Coop (che a loro volta si rapportano a 7.200 aziende agricole), ma tutti gli 832 fornitori nazionali e locali di ortofrutta (per oltre 70.000 aziende agricole). Nell'ambito del progetto, che vuole affermare concretamente principi e pratiche di legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori, è stata coinvolta tutta l'ortofrutta venduta nei negozi Coop. Per questo è stata chiesta a tutti i fornitori la sottoscrizione di una lettera di adesione al Codice di responsabilità sociale ed etica di Coop. In più è stato avviato un piano di controlli, con focus specifico su legalità, sicurezza, etica ed il rispetto dei diritti dei lavoratori, lungo le filiere con l'utilizzo di ispettori indipendenti (auditor) appartenenti a una società specializzata. Questa società è Bureau Veritas, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, di verifica di conformità e di certificazione. Coop ha individuato 13 filiere ortofrutticole più esposte ai rischi di illegalità e dove più frequentemente emergono episodi di sfruttamento dei lavoratori; con una pianificazione degli interventi che tiene conto della stagionalità. Ad oggi sono già stati effettuati 120 controlli sulle filiere di arance navel e clementine, fragole e pomodoro pachino. La prima campagna oggetto di controllo è stata quella delle clementine e arance Navel 2015-2016, durante la quale sono stati coinvolti tutti i 22 fornitori sia di prodotto a marchio che non a marchio Coop, con la verifica, secondo un piano di campionamento definito, di oltre 50 aziende agricole in Calabria, Sicilia e Puglia. A questa è seguita la campagna fragole che ha previsto il controllo di tutti i 15 fornitori sia di prodotto a marchio che non a marchio Coop, con la verifica in base ai criteri definiti, un piano di campionamento definito, di oltre 30 aziende agricole in Calabria, Basilicata, Calabria e Lazio. Anche per il pomodoro pachino si è seguita la stessa linea e sono stati verificati tutti i 13 fornitori che afferiscono alla rete Coop ed un totale di 25 aziende agricole. In tutti i casi, ultimate le ispezioni di ogni campagna, ci siamo immediatamente attivati per condividere con i fornitori i problemi riscontrati e definire un percorso che portasse a una rapida risoluzione di tutto quanto emerso. Seguendo la stagionalità delle lavorazioni, oltre a quella del pomodoro, sono ora previsti controlli su altre filiere critiche quali quelle delle lattughe, dei meloni, dell'uva ed altri prodotti di largo consumo. Anche alla luce dei dati emersi da una recente indagine dell'osservatorio della Flai-Cgil che conferma la gravità dei fenomeni di sfruttamento presenti, Coop si è data l'obiettivo di raddoppiare rispetto all'anno precedente il numero di ispezioni e di arrivare a farne, secondo una stima, circa 400 entro fine anno. Conservare la frutta Come è meglio conservare la frutta, soprattutto nel periodo estivo ormai alle porte, per farla durare più a lungo? Gianna reguzzoni - fano Alcuni frutti come ananas, anguria, melone e banana sono dotati di buccia molto resistente e per questo motivo possono rimanere fino a 48 ore fuori dal frigorifero, anche d’estate. Per altri come uva e pesche, la conservabilità è limitata perché, pur essendo acidi, sono ricchi di zuccheri e la buccia è sottile. Per questo conviene metterle subito in frigo se molto mature, altrimenti possono restare a temperatura ambiente per 24 ore. I prodotti altamente deperibili, come i frutti di bosco, le fragole o le albicocche vanno messe su un piatto in un unico strato, 5 in modo da evitare la compressione, interponendo un foglio di carta da cucina tra i frutti e il piatto. La frutta già tagliata, come le fette di anguria o di melone o pezzi di cocco, richiede tassativamente il frigorifero, protetta da pellicola trasparente da cucina che però lasci passare l’ossigeno. Questa accortezza è importante perché se il frutto non è ben areato, come quando si trova nel sacchetto del supermercato, la scarsità di aria favorisce i processi di fermentazione. Melone, anguria e cocco devono essere accuratamente lavati prima del taglio. I succhi di frutta preparati in casa e soprattutto i centrifugati e gli estratti di verdure hanno una conservabilità molto limitata, cioè al massimo 24 ore in frigo. Vale la pena ricordare che lasciare un frutto molto maturo nella fruttiera accanto ad altri frutti, accelererà la maturazione degli altri. Tartufo come ingrediente In alcuni prodotti alimentari compare fra gli ingredienti il tartufo. Vorrei saperne di più. Gianni aragozzini - Monza L’aroma naturale del tartufo è formato da tantissime componenti, che non si trovano nella maggior parte dei prodotti esposti sugli scaffali dei supermercati, i quali invece utilizzano un aroma ottenuto in laboratorio per via sintetica. Quando si compra un alimento che richiama in qualche modo il tartufo, spesso si tratta di un cibo con un un aroma fatto in laboratorio. Per questo è bene leggere attentamente le etichette e verificare se la percentuale di tartufo presente è davvero limitata per non dire quasi nulla. Nella maggior parte dei casi la quantità del tartufo è dello 0,5% sul peso totale. Questi piccoli quantitativi consentono ai produttori l’utilizzo dell’immagine del tartufo sulla confezione, rendendo il prodotto molto più attraente. La quantità di tartufo nei prodotti confezionati varia dallo 0,5% al 2-3% ed è trattato con aromi. Anche nei prodotti confezionati, come risotti o paste si trova l’aroma liofilizzato. Nel riso, ad esempio viene inserita una minima quantità di tartufo (dallo 0,5% al 2-3%) preventivamente trattato con un aroma di sintesi e poi liofilizzato. L’aroma deriva da alcuni composti chimici volatili naturalmente presenti in certi prodotti, che conferiscono ai cibi quella precisa caratteristica sensoriale. È frutto della combinazione di odore e sapore. Leggendo l'etichetta, la scritta “prodotto contenente aroma” o la semplice parola “aroma” indicano una sostanza ottenuta in laboratorio e solo quando c’è scritto “aroma naturale di tartufo” il componente è estratto dal tartufo. PROMOZIONE COOP 3 notti già a partire da 132 € a persona 5 notti già a partire da 220 € a persona PROGRAMMA PER LE FAMIGLIE GRATIS un bambino fino a 11 anni compiuti e il secondo fino a 6 anni 15% SC ONTO PER LE PRENO TA ZIO NI ENTR OI 27.06.2 L 016 2 notti già a partire da 129 € a persona I programmi includono il soggiorno in hotel ****, camera doppia, mezza pensione (ricco buffet), accesso alle piscine con acqua termale e… WWW.RIMSKE-TERME.SI Info: Elisabetta tel. 348 78 45 181 +386 3 574 2000 [email protected] Rimske Toplice vicino a Laško, Slovenia E R IA SE N ES V E N O BE SL IN VACANZE IN SLOVENIA 6 mobilità sostenibile in città io mi muovo in bici Qualcosa sta cambiando per costruire alternative all'automobile nelle nostre città. Mentre il Governo ha previsto finanziamenti nella legge di stabilità, tra Comuni e aziende private c'è un fiorire di iniziative per promuovere la buona mobilità tra cittadini e dipendenti. Ve ne raccontiamo alcune che riguardano anche Coop Da svariati anni è in corso una lenta ma inesorabile transizione da un modello di mobilità a forte impatto ambientale, imperniato sull’uso dell’auto privata, a più consapevole e sostenibile. DA CASA AL LAVORO uno La centralità dei temi che riguardano la mobilità sostenibile è sotto gli occhi di tutti e si inserisce ormai a pieno titolo nel più ampio dibattito sui cambiamenti climaDal 2 febbraio scorso è entrata in tici. Si tratta di un fenomeno talvigore la norma che riconosce mente evidente che nessuno può sempre la copertura assicurativa più far finta di nulla: né i cittadini, INAIL a chi si reca al lavoro in bicicletta. Questo significa che, d'ora né i governi, né le città e neppure le imprese. Il ritardo accumulain poi, i lavoratori che usano la bici nel tragitto tra la propria abitazione to da noi su questi temi rispetto e il lavoro, in caso di infortunio sono all’Europa sembra incolmabile: sempre tutelati. Precedentemente mentre in Europa all’incirca 2 tale tutela era concessa solo, in viaggi su 3 nei maggiori centri avmancanza di mezzi pubblici o per vengono senz’auto, nel nostro Paincongruenza degli orari. Ora invece si considera l'uso della bicicletta alla ese invece circa il 60% degli spostregua del mezzo pubblico o del stamenti in città sono effettuati muoversi a piedi. con l’auto privata. La nuova legge supera anche la Eppure gli italiani sembrano orrecente interpretazione dell'INAIL, mai pronti per un cambio d’abiche estendeva la tutela ai ciclisti tudini in tema di mobilità. Seconsolo se l’incidente avveniva su piste do una recente ricerca di Isfort “il ciclabili o zone interdette al traffico prevedendo il risarcimento anche se 40% dei nostri connazionali vorl'incidente avviene su strade aperte rebbe usare di meno l’automobile di bibi bellini L'Inail ora "copre" anche chi va in bici al traffico. e il 49% si dice propenso a un maggiore utilizzo del mezzo pubblico”. Forse basterebbe una “spintarella gentile” per creare il cambiamento d’abitudini, ma da dove partire? Il Governo un’idea ce l’ha e sembra averla concretizzata nell’ultimo Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità, varato alla fine dello scorso anno, che include, tra gli altri, finanziamenti per 35 milioni di euro a favore di comuni e città metropolitane per progetti di bike-to-work e bike-to-school, ovvero finalizzati all’utilizzo della bicicletta negli spostamenti casalavoro e casa-scuola. Si tratta di un provvedimento che al di là delle risorse stanziate, ancora largamente inadeguate, ha il pregio di mettere a fuoco i principali motivi di traffico delle città e di indicare nell’uso della bicicletta una soluzione ancora non pienamente sfruttata. In attesa dei bandi attuativi nel frattempo in Italia assistiamo a un fiorire di iniziative e annunci di comuni e aziende sempre più chiaramente impegnate a promuovere la buona mobilità tra i continua a pagina 8 > consumatori giugno 2016 7 “Così si riduce l'uso dell'auto” Un mobility manager si racconta: "Centinaia di dipendenti coinvolti e 6 tonnellate di CO2 risparmiata" Questa è una intervista a Fabio Fusari dal 2009 Mobility Manager di STMicroelectronics. Quali sono le principali azioni adottate per ridurre l’uso dell’auto privata? Abbiamo lavorato innanzitutto con le istituzioni che ci hanno permesso di accedere a convenzioni per l’acquisto diretto di abbonamenti annuali, a cui abbiamo aggiunto un nostro contributo. Abbiamo fatto nascere una community di Bikers e registrato un certo successo anche con il Carpooling. Infine abbiamo istituito un Mobility Point aziendale, dove tutti i colleghi e i nostri visitatori possono rivolgersi per valutare e soddisfare la loro domanda di mobilità. Quali miglioramenti avete accertato a fronte delle azioni messe in campo? A oggi le politiche di ST sulla mobilità fanno risparmiare nel sito di Agrate Brianza 6,18 tonnellate di CO₂ ogni giorno. Senza contare il taglio drastico dei costi di gestione dei parcheggi e il mancato consumo di territorio. Più di 1.000 persone quotidianamente nella stessa sede scelgono di non utilizzare l’auto per raggiungere il posto di lavoro. A queste vanno aggiunti 160 equipaggi di carpooling, circa 340 persone, e 190 ciclisti oltre a qualche appassionato che al lavoro ci viene di corsa. Il sostegno alle politiche di Mobility Management ha fatto in modo che l’utilizzo del veicolo privato sia sceso del 27%, mentre il trasporto collettivo compie un balzo di +20% e il carpooling con +8% si dimostra una modalità apprezzata. L’utilizzo della bicicletta è stabile a un 4% della popolazione che lavora ad Agrate Brianza. Quante persone sono impiegate in questa funzione e a quale area fa capo? Attualmente il mio team è composto da 2 persone che si occupano di quasi 5.300 colleghi. Dipendiamo direttamente dal top management: una linea diretta necessaria per la sensibilità del servizio che offriamo ai colleghi. Ci sono state ricadute positive tra i dipendenti? Posso dire che le ricadute sull’intera catena produttiva sono positive e molto interessanti. Noi operiamo su turni lavorativi sulle 24 ore e sapere di aver a disposizione una navetta aziendale che in qualsiasi condizione atmosferica ti accompagni o ti riporti a casa, abbatte lo stress e i costi di trasporto, accrescendo la sicurezza. I risultati sono molto interessanti anche dal punto di vista del senso di appartenenza aziendale che in questi anni è aumentato parecchio. 8 propri cittadini e dipendenti. Ad anticipare tutti è stato Massarosa, un piccolo comune della Versilia che nell’autunno scorso ha deciso di offrire un incentivo chilometrico a 50 cittadini, selezionati tramite bando pubblico, intenzionati a recarsi al lavoro in bicicletta: un contributo economico di 25 centesimi a km sperimentato dallo scorso anno anche in Francia su iniziativa della ministra dell’ecologia Ségolène Royal. Il principale pregio del progetto è la sua sostenibilità economica, fa notare l’avvocato Jacopo Michi dell’ufficio legale di Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che ha lavorato con l’amministrazione alla stesura del progetto. “Visto che il budget è garantito in via ordinaria dai proventi delle multe, il comune non deve sottostare ai vincoli del patto di stabilità e quello che serve è solo la volontà politica di attuare il provvedimento”. Ancora più evoluto sembra essere il modello della città di Alghero che interpretando in modo compiuto le indicazioni del provvedimento governativo, ha esteso gli primo piano mobilità sostenibile incentivi anche agli spostamenti casa-scuola a favore di studenti con più di 16 anni. Insomma tra le citta sembra crescere la competizione e l’orgoglio cittadino viene spesso affidato ai ciclisti e alla loro capacità di macinare chilometri come nel caso della European Cycling Challenge la più grande competizione tra ciclisti urbani a livello europeo, nata a Bologna 5 anni fa e che oggi interessa oltre 50 città sparse nel continente. O come il Bike Challenge Milano, la sfida che premia le aziende che hanno messo in sella più lavoratori e i dipendenti che hanno cooptato più colleghi nell’iniziativa. Tra le imprese coinvolte nomi del calibro di Siemens, Enel, Rai, Danone e STMicroelectronics che può vantare politiche di mobility management aziendale tra le più avanzate del nostro Paese. A favorire il proliferare di iniziative volte a incrementare gli spostamenti in bicicletta per andare al lavoro, ha contribuito sicuramente il riconoscimento Inail dell’infortunio in itinere ciclistico che ha tolto a aziende e comuni ogni imbarazzo nel consigliare la bicicletta ai propri dipendenti (vedi il box nelle pagine precedenti). Ecco che aziende, enti pubblici e università cominciano a essere non più spettatori passivi delle iniziative condotte dalle amministrazioni locali in tema di viabilità, ma attori protagonisti nella gestione della domanda di trasporto di segmenti importanti di cittadinanza. Le aziende sono ormai consapevoli di essere attrattori e generatori di traffico prevalentemente automobilistico e cominciano a ViviBICI la applicazione di coopvoce pedalare ti fa guadagnare sul traffico telefonico ViviBici è la app di CoopVoce che calcola gli spostamenti casa-lavoro del progetto “In bici alla Coop” di Coop Alleanza 3.0. Grazie a un sofisticato algoritmo di controllo su velocità media e massima, permette di conteggiare i km realmente percorsi in bici e di calcolare gli eventuali bonus da elargire ai dipendenti delle Aziende che l’adottano come piattaforma, semplificando, dal punto di vista amministrativo e gestionale, il lavoro degli Uffici del Personale. Tali funzionalità possono essere offerte anche senza essere clienti di CoopVoce. Va però notato che per questi ultimi, i vantaggi aumentano grazie a un meccanismo di conversione in Mb di traffico internet Mobile, dei km percorsi, che CoopVoce offre a chi si sposta in bicicletta. La conversione dei km in Mb potrà inoltre, essere sfruttata dal dipendente anche nei percorsi diversi da quello casa-lavoro (gita in famiglia, al cinema in bici…). Doppio vantaggio quindi per i clienti CoopVoce che, se sono Soci Coop, possono anche convertire i punti spesa in traffico telefonico. Ma vantaggi anche per tutte quelle Aziende e Comuni che potranno trovare in ViviBici il partner ideale per coniugare mobilità in bicicletta con incentivi e bonus per muoversi, per comunicare e per fare la spesa. CoopVoce ha creato l'APP Vivibici che traccia le tue uscite in bicicletta e le trasforma in traffico gratuito. Basta scaricare l'APP, attivare la promo ChiamaTutti Bici (600 minuti, 300 SMS e 1 Giga a 7 Euro/mese) e salire in sella! Ogni km percorso sarà convertito in 10 Mega di traffico internet finoa 2 Giga aggiuntivi. Ed, in più, se compri una bici in un punto vendita Coop entro il 31 luglio, potrai ricevere 6 mesi di ChiamaTutti Bici gratuiti. Tutti i dettagli sono disponibili su www.coopvoce.it consumatori giugno 2016 9 LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA sviluppare una visione nuova del loro rapporto con il territorio e con i propri dipendenti. Le loro iniziative hanno risvolti sia ambientali che sociali tanto da non essere più considerate come extra costi, ma come opportunità di risparmio e efficienze; come terreno concreto per supportare la crescita del business, incrementare l’impatto sociale positivo presso i propri dipendenti, riducendo nel contempo l’impronta ambientale legata alla propria attività. Unilever Italia nel suo quartier generale a Roma applica, da diverso tempo, una politica del lavoro (Smart Working) che ha esteso a tutti i suoi 500 dipendenti la piena flessibilità oraria nell’arco della giornata nonché la possibilità di lavorare fuori dai locali aziendali. Un provvedimento che, oltre a conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti, ha effetti decisamente positivi anche sulla mobilità in quanto favorisce il lavoro da casa e permette ai dipendenti di scegliere gli orari e i mezzi di trasporto migliori per spostarsi. Tra gli attori di questo cambia- mento ci sono sicuramente i Mobility Manager aziendali che rimasti pressoché dormienti per quasi 20 anni oggi sono chiamati con forza a governare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto privata a favore di soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale. La figura del Mobility Manager introdotta per legge nel 1998, “si applica a ogni organizzazione con più di 300 dipendenti per ‘unità locale’ o, complessivamente, con oltre 800 dipendenti,” precisa Lorenzo Bertuccio direttore scientifico di Euromobility l’associazione di categoria. Le principali alternative suggerite da questi “gestori della mobilità aziendale” per contenere l’uso dell’auto privata sono principalmente il trasporto pubblico, la mobilità in bicicletta e l’auto condivisa (car pooling). Grazie anche alla diffusione della banda larga prende piede anche il lavoro a distanza che rientra tra le politiche di Smart Working come quella citata di Unilever o come la recente iniziativa di Telecom Italia Mobile che alla fine di febbraio “ha avviato una sperimentazione di lavoro a distanza che, nel solo mese di marzo ha generato 13.500 giornate in cui i partecipanti al progetto hanno lavorato da casa: un notevole vantaggio anche per la viabilità cittadina e l’inquinamento” sottolinea Fabio Galluccio. Un'azienda come Barilla “da tempo ha fatto accordi con il Comune per avere un collegamento alla rete di Trasporto Pubblico Locale tramite autobus di linea che arriva all’interno della sede di Pedrignano” dice con un certo orgoglio Luca Pieroni mobility manager dell’azienda parmense, che può contare anche su una ciclabile che unisce la stazione ferroviaria allo stabilimento e che mette a disposizione dei suoi dipendenti abbonamenti agevolati al trasporto pubblico, navette aziendali, parcheggi custoditi per biciclette e ricariche per mezzi elettrici. Altra eccellenza del mobility management Made in Italy è Poste Italiane che possiede la flotta di mezzi elettrici più grande d’Italia e che per i suoi dipendenti ha continua a pagina 10 > consumatori giugno 2016 10 attivato corsi di Eco-Driving al fine di favorire la riduzione dei consumi e delle emissioni grazie ad uno stile di guida più responsabile e sicuro. Una grossa mano ai Mobility Manager arriva dalle nuove tecnologie che consentono la tracciabilità degli spostamenti tramite smartphone e la relativa rendicontazione in merito a km percorsi e kg di mancate emissioni di CO2. Una contabilità che spesso viene affiancata da premi e vantaggi come quelli che offre CoopVoce con la sua app (vedi il box a pagina 8). Un servizio in grande ascesa è Jojob una piattaforma di carpooling che offre la possibilità di condividere passaggi in auto con colleghi o dipendenti di aziende limitrofe. Attivato da 73 aziende di grandi dimensioni in Italia, il servizio coinvolge ormai 57mila dipendenti. Grazie all'app Jojob è in grado di quantificare la reale CO2 risparmiata dopo ogni tragitto percorso in carpooling, generando così punti trasformabili in sconti da utilizzare in promozioni locali e nazionali. Tra le aziende che si avvalgono di Jojob ci sono Unicoop Firenze, Coop Consorzio Nord Ovest che detengono sulla piattaforma il record di CO2 risparmiata, ma anche molte aziende di nuova generazione: da Yoox che ha coinvolto il 45% dei propri dipendenti delle sedi di Milano e Bologna, a Amazon Italia che nel 2015 vanta ben 2.370 tragitti certificati dai propri dipendenti. Il primato per i km percorsi in condivisione e certificati tramite smartphone è invece dell’Istituto Italiano di Tecnologia che da giugno 2015 a metà aprile 2016, ha effettuato 2023 viaggi in car pooling, per un totale di 63.960 km e 6.428,37 kg di CO2 risparmiati. “Nella sua sede di Genova i circa 850 dipendenti possono inoltre contare su una serie di convenzioni per l’utilizzo del car sharing, per l’acquisto agevolato di biciclette, scooter elettrici e di titoli di viaggio per il trasporto pubblico, oltre che su un servizio di navette aziendali utilizzate giornalmente da oltre 200 dipendenti”, dice Massimiliano Gatti Direttore Facilities dell’Istituto. Il Welfare aziendale è l’altra porta d’accesso importante che consente alla mobilità sostenibile di farsi strada in azienda. Secondo Paolo Schipani di Eudaimon, società che dal 2002 accompagna le aziende nello sviluppo di piani di welfare aziendale “i servizi annoverabili nella sfera del cosiddetto ‘time&money saving’ rappresentano per le persone un’ottima soluzione di conciliazione tra le routine di vita e di lavoro. E proprio la mobilità è uno degli aspetti ‘saving’ sempre più sentito e adottato nelle imprese. Un buon programma infatti fa risparmiare, ogni mese, fino a un paio di giorni di tempo al lavoratore, semplificandogli la vita, e una media di 150 euro, senza contare il risparmio fiscale, contributivo… e di CO2”. Emblematico in tal senso è il caso di Coop Alleanza 3.0 la più grande cooperativa di consumo italiana: 2 milioni 700 mila soci, 5 miliardi di fatturato e 22 mila dipendenti. Qui il welfare della mobilità viaggia su due ruote, attraverso un programma sperimentale rivolto a 250 dipendenti, che prevede incentivi economici per quei lavoratori che decidono di recarsi al lavoro in bicicletta. “Il progetto In bici alla Coop - dice Ethel Frasinetti del Coordinamento Direzione e Welfare Direzione Politiche del Personale - parte dall’esigenza di tenere assieme i temi del benessere e della primo piano mobilità sostenibile 11 un pianeta da difendere di Mario Tozzi primo ricercatore Cnr - Igag e conduttore televisivo Gli elefanti e l'avorio da distruggere salute con quello degli incentivi per i dipendenti. Al di là dei 30 centesimi lordi, riconosciuti al lavoratore per ogni km percorso in bici, l’obiettivo vero è quello di promuovere sani stili di vita anche in tema di mobilità e non solo, come facciamo da sempre, in ambito alimentare. In altri termini, continua Frasinetti, proviamo a esprimere la nostra sostenibilità sociale d’impresa cercando, anche attraverso la promozione della mobilità sostenibile, di perseguire i valori che da sempre caratterizzano la Mission di Coop.” Saldare le azioni di mobility management ai valori e agli obiettivi strategici aziendali sembra essere perciò, l’approccio più lungimirante avviato dalle imprese più grandi che, attraverso la gestione della mobilità, costruiscono parte del loro vantaggio competitivo. Un vantaggio nuovo, fatto di risparmi energetici, aumento di produttività, migliore clima aziendale, senso di appartenenza e riduzione dello stress, che nel 2020, secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, sarà la prima causa di malattia o comunque di assenza dal lavoro. Per chi lo avrà. ● Noi uomini riteniamo di essere i soli viventi sensibili, ma soltanto perché non conosciamo la storia degli elefanti, la cui proboscide ha mille muscoli e un milione di nervi e vale almeno quanto le nostre mani, di cui siamo così orgogliosi. Mentre era costretto a piantare i pali della futura linea telegrafica in India, all’inizio del XX secolo, un elefante non voleva saperne di sistemare l’ultimo dentro il suo alloggiamento. Il conduttore non riusciva a capacitarsene e finalmente scese per guardare dentro il buco: c’era un cane che dormiva. Non appena il cane si allontanò, l’elefante piantò regolarmente il suo palo. Conosco molti uomini che non avrebbero avuto lo stesso scrupolo. Per non parlare del fatto che quei proboscidati festeggiano le nascite e piangono i morti esattamente come noi. Nelle arene dei romani erano gli ultimi a soccombere, perché si riunivano in gruppo e resistevano solidali. Di tutto questo immenso patrimonio di vita gli uomini hanno fatto scempio per secoli, riducendo gli elefanti sull'orlo dell'estinzione. Tutto questo per l'avorio delle loro zanne. Oggi gli elefanti africani sono ridotti a 350.000 da oltre 25 milioni che erano nel XIX secolo e 5 nel XX: con questi ritmi non ci vorrà molto all'estinzione della specie. Cento elefanti massacrati ogni giorno, questa l'incredibile cifra di una delle più cruente estinzioni di massa perpetrate, senza nemmeno l'attenuante del bisogno, ma con l'aggravante dei futili motivi. La responsabile è certamente la povertà degli uomini di quel continente: chi è ridotto alla fame non risparmia gli altri uomini, figuriamoci un elefante. Ma quella povertà è anche colpa di chi, nel nostro occidente ricco, ha colpevolmente accumulato ricchezze alle spalle di un intero continente e non ha mai redistribuito né mezzi né denari. Una povertà che porta i bracconieri a uccidere anche altri uomini (un guardaparco ogni tre giorni in Tanzania), a scatenare guerre e a finanziare il terrorismo fondamentalista. Gli elefanti sono stati i padroni del pianeta fino all'arrivo dell'uomo e l'Europa stessa, responsabile di un terzo del commercio dell'avorio, era la loro terra. Ma il problema è il valore commerciale dell'avorio: distruggerlo significa svuotarlo, renderlo pari a zero, e questa è l'unica via che abbiamo per stroncare il traffico illegale e il bracconaggio. "Ivory crush" (cioè distruzioni di avorio) si tengono per questa ragione in ogni parte del mondo e, finalmente, anche in Italia. E per queste ragioni non andrebbe, come si sta facendo nella riorganizzazione dei corpi di polizia, smembrato il CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) e anzi, andrebbe accolta l'idea di creare una forza di interposizione con le eccellenze del Corpo Forestale dello Stato (oggi in via di accorpamento nei Carabinieri) da inviare nei paesi dove il bracconaggio è più grave per cooperare nella sorveglianza con tecnologie moderne e per formare nuovi guardiaparco. Una sorta di "caschi verdi" dell'ambiente internazionale come deterrente. ● 12 primo piano salute Tumori, sconfiggerli con la prevenzione Il 40% potrebbe essere evitato con adeguati comportamenti. In questa intervista i consigli del professor Umberto Veronesi, che non ha dubbi. "La scienza ha dimostrato che con l’astensione dal fumo, una corretta alimentazione, la limitazione dell’alcol e una buona attività fisica possiamo fare prevenzione quotidiana" di claudio Strano Il 40% dei tumori potrebbe essere evitato con la prevenzione, che in Italia viene fatta ancora troppo poco. Lo hanno sottolineato recentemente i medici dell'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica, che hanno citato diagnosi precoce e stili di vita, lunghe liste d'attesa per gli screening e campagne informative assenti per mancanza di fondi come i principali nodi da risolvere. Un'informazione ampia e corretta, dunque, sarebbe una delle armi necessarie per sconfiggere questo insieme di patologie complesse che continuano a mietere vittime. E che se oggi vengono battute con sempre maggior frequenza (si guarisce da più del 60% di tutti i tumori), è anche vero che non arretrano: ogni anno, solo nel nostro paese, una diagnosi su quattro riguarda una neoplasia rara, che colpisce soprattutto i giovani (circa 89 mila casi all'anno, dati Nei reparti dell'ortofrutta i divulgatori scientifici della nota Fondazione Veronesi si sono mescolati – su iniziativa di due aziende del settore fornitrici di Coop –, nell'arco di due weekend, alle famiglie che facevano la spesa per rispondere alle loro domande e dare informazioni credibili su come prendersi cura della propria salute partendo dalle scelte a tavola. Un'occasione che abbiamo colto anche noi per rivolgere alcune domande direttamente all'illustre fondatore e presidente dell'omonima Fondazione, il professor Umberto Veronesi. Airtum 2015). Più in generale la stima dell'Oms è di 1.000 nuovi casi al giorno nel nostro paese. Sarà anche per colmare questa lacuna informativa (che si traduce talvolta in abbandono della cura e in scelte improbabili di natura miracolistica) che nascono sempre più spesso, anche sul web, iniziative di divulgazione scientifica come il recente OncoLine, canale tematico sull'oncologia "dalla parte dei pazienti" istituito da Repubblica.it in collaborazione con l'Aiom. E si sperimentano approcci diretti con il consumatore incontrandolo ad esempio nei punti vendita, visto che il 30% circa dei tumori è riconducibile a ciò che mangiamo. In alcuni ipercoop emiliani di Coop Alleanza 3.0 (a Parma, Piacenza, Modena e Carpi) si è provata con successo questa seconda strada, sempre con l'intento di fare chiarezza e opera di prevenzione. Professore, dati alla mano la lotta ai tumori a che punto è? Quali strade sono al momento più promettenti e quali, invece, hanno dato risultati inferiori alle aspettative? I tumori sono un insieme di malattie molto più complesse di 3 milioni 2 milioni fonti: Aiom, Fondazione Veronesi 40% i tumori che si potrebbero evitare con una efficace prevenzione gli italiani che convivono con un tumore gli italiani che lo hanno sconfitto definitivamente consumatori giugno 2016 13 La guarigione oggi interessa oltre 60% dei tumori (con punte del 90%) il doppio di quanto accadeva 40 anni fa, il 15% in più rispetto a 10 anni fa Una sana alimentazione diminuisce il rischio in particolare dei tumori del tratto digerente e il loro stato infiammatorio Dopo i 65 anni si manifesta la maggior parte dei tumori che sono innanzitutto malattie dell'invecchiamento L'oncologo professor Umberto Veronesi è fondatore e presidente dell'omonima Fondazione l’impatto della chemioterapia e di altre pesanti cure sull’organismo umano? Il tumore è una malattia grave e pertanto in molti casi è sensato il ricorso a terapie che possono avere effetti collaterali pesanti per il malato. Da alcuni decenni la prassi in oncologia è passata dal massimo trattamento tollerabile a quello minimo efficace. Il che significa protocolli di cura più accettati e una più accurata selezione dei malati che ne possono davvero beneficiare, anche grazie alle nuove conoscenze sulla genetica dei tumori e ai farmaci cosiddetti “intelligenti”, progettati cioè per colpire bersagli molecolari precisi con meno effetti indesiderati. Il sistema sanitario nazionale è in grado di gestire efficacemente le varie fasi che vanno dalla diagnosi iniziale all’assistenza dei malati oncologici? E con che livello di qualità? Il nostro sistema sanitario è pubblico, garantista e risponde al dettato costituzionale per cui la salute è un diritto di tutti i cittadini. La scienza è riuscita secon- Il che significa che la nostra sanido lei, e se sì quanto, a ridurre tà soffre della cronica carenza di quanto pensassimo anni fa. I passi avanti ci sono stati: oggi guarisce il 60% di tutti i tumori, 40 anni fa erano circa la metà. In alcune forme, come i tumori del seno diagnosticati in fase precoce, le percentuali di guarigione superano il 90%. In altri casi, invece, il bilancio resta pesantissimo, come per i tumori del pancreas, dell’ovaio o alcune forme di tumori cerebrali. Ci sono tumori molto diffusi, come quelli del polmone, per cui gli sforzi della ricerca di nuovi farmaci non riescono a modificare nella sostanza la speranza di vita, e allora resta ancora fondamentale la prevenzione primaria: non fumare. Cosa ci riserva il futuro? Oggi la medicina molecolare apre strade che stanno cambiando la medicina – penso ad esempio alla ricerca di tumori in fase precocissima attraverso l’analisi del Dna circolante – che con un semplice esame del sangue unitamente a tecniche di imaging sempre più precise, ci potranno dire se c’è un tumore quando è ancora così piccolo da poter essere curato e guarito. fondi legata al debito pubblico e agli altri fattori politici, ma le cure fondamentali sono accessibili a tutti. E sono spesso di alto livello. Uno dei grandi problemi che si sta cercando di affrontare è quello dei costi dei nuovi farmaci, che richiede una nuova capacità di concertazione fra istituzioni di governo, Agenzia del farmaco, aziende e cittadini. Quanto incidono una sana alimentazione e stili di vita corretti sulle probabilità di non ammalarsi? Non si può rispondere in maniera troppo precisa, ma la scienza ha dimostrato che con l’astensione dal fumo, un’alimentazione corretta, la limitazione dell’alcol e una buona attività fisica possiamo fare prevenzione quotidiana. Per quanto riguarda l’alimentazione corretta, in particolare, avremmo una diminuzione del rischio di malattie legate al metabolismo come diabete o dislipidemia o dei tumori in particolare del tratto digerente, ma ci sono dati che correlano in generale una sana alimentazione con la diminuzione dell’infiammazione, considerata un fattore di rischio per tutti i tumori. continua a pagina 15 > consumatori giugno 2016 Un numero crescente di persone pensa al cibo in chiave di salute e prevenzione dei tumori. È più importante, in questo senso, mangiare molta frutta e verdura, fare scelte come quella del biologico o saper rinunciare ad alcuni piatti? “Rinuncia” è una parola spiacevole, poiché implica un sacrificio. Dobbiamo imparare invece ad apprezzare, conoscere e ampliare la scelta dei cibi di origine vegetale che sono poi alla base della nostra dieta mediterranea. Importante è anche conoscere la provenienza degli alimenti e la loro filiera produttiva, ma senza fanatismi. Il benessere fisico che ne deriverà ci porterà a ridurre progressivamente il consumo di cibi non salutari. Aumenta l’aspettativa di vita, aumenta la consapevolezza da parte delle persone. Perché (e di quanto?) continuano ad aumentare anche i tumori? Da alcuni anni il numero di nuovi casi è sostanzialmente stabile (366.000 nel 2014). Ma sono in aumento i nuovi casi di tumore del polmone per le donne, del seno e del colon-retto. Perché? Le risposte sono tante quante le diverse forme di tumore, ciascuna con i suoi molteplici fattori causali. Proprio l’aumento dell’aspettativa di vita è uno dei fattori in gioco, poiché il cancro è innanzitutto una malattia dell’invecchiamento: la maggioranza dei tumori si manifesta dopo i 65 anni. Sappiamo anche che il cancro è una malattia multifattoriale, in cui le mutazioni genetiche interagiscono con l'ambiente. Con gli stili di vita corretti non risolviamo tutto, è vero, ma se da domani mattina nessuno fumasse, tutti mangiassero meno e seguissero una dieta vegetariana vedremmo milioni di vittime in meno nel mondo. primo piano salute 15 cibo è cultura di Massimo Montanari docente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione, Università di Bologna Il buono, il bello e l'assaggio del mondo C’è una parola che usiamo spesso: gusto, parlando di cose diversissime fra loro. Basta scorrere il programma dell’evento Mens-a, in calendario a Bologna dal 10 al 12 giugno e a Ferrara il 13, dedicato quest’anno al “gusto delle arti e dei saperi”, per scoprire in quanti modi si può declinare la magica parola: il gusto dell’arte, della letteratura, del teatro, della musica, della filosofia, della scrittura, della narrazione, e poi il gusto della festa, dell’ospitalità e perfino della misericordia. Non senza passare (ovviamente) attraverso il gusto del cibo e della gastronomia. Perché sempre quella parola? Perché proprio quel senso e non – per dire – il tatto o la vista? Perché – ecco la risposta – gli uomini hanno sempre assegnato al gusto uno straordinario valore conoscitivo. Beninteso, tutti i sensi servono a conoscere; tutti sono l’interfaccia fra noi e il mondo. Ma, spiegavano i filosofi medievali, esistono vari gradi di conoscenza. Con la vista e il tatto, l’udito e l’olfatto percepiamo la realtà in modo indiretto, più o meno mediato. Il gusto invece, tramite l’incorporazione dell’oggetto, ci consente di conoscerlo nel miglior modo possibile: mai perfetto, mai completo, perché la vera conoscenza non è di questo mondo; tuttavia, al meglio delle nostre possibilità. «Solo il gusto», leggiamo in un anonimo trattato sui sensi del tredicesimo secolo, «è propriamente e principalmente destinato a indagare la natura delle cose». Non è forse questo il modo con cui i neonati apprendono che esiste qualcosa al di fuori di loro? La conoscenza passa di lì – dall’assaggio del mondo. Dal gusto. Ecco perché i termini “sapore” e “sapere” hanno la stessa radice. Ecco perché fu il gusto, tra i sensi, a essere preferito per rappresentare la conoscenza anche sul piano intellettuale. Ecco perché, in metafora, si cominciò a chiamare gusto la capacità di apprezzare il buono oltre che il bello; l’arte, la musica, la letteratura oltre che il cibo. In questo ampliamento metaforico del concetto e della parola, che avviene soprattutto in età moderna, qualcosa cambia. Se i filosofi medievali potevano ammettere che «sui gusti non si discute», perché pensavano soprattutto al gusto individuale, alla percezione e alla valutazione soggettiva (e in quanto tale non discutibile) del cibo e dei sapori, l’idea moderna di gusto (anzi “buongusto”, come si cominciò a dire dopo il Rinascimento) si riferisce piuttosto a una realtà culturale, a un’esperienza non innata ma appresa, a una conoscenza che si può imparare e insegnare – dunque meno soggettiva, poiché la si può confrontare, condividere, contestare. In questo senso, sui gusti si discute, e come. Il rapporto fra i due termini par quasi rovesciato: non è più il gusto a produrre conoscenza, ma la conoscenza a produrre gusto. Le due nozioni, però, viaggiano sempre parallele. ● 16 primo piano alimentazione Coop dice stop all'olio di palma Dopo il parere dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, la decisione di sospendere la produzione di tutti i prodotti a marchio con questo ingrediente applicando un principio di precauzione Coop, coerentemente con un principio di precauzione da sempre adottato, ha deciso di sospendere la produzione di tutti i prodotti a proprio marchio (circa 120) che contengono nella loro formulazione l’olio di palma come ingrediente. L’olio di palma è sostanza di cui si discute ormai da anni (non solo sul versante nutrizionale ma anche dell’impatto ambientale delle coltivazioni nei paesi d’origine), ma con la pubblicazione dell’ultimo dossier Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) si è introdotto un elemento di novità decisamente importante. L’Efsa (di cui parere parliamo più diffusamente nel box qui sotto) evidenzia infatti la presenza di alcuni composti contaminanti nell'olio di palma, il cui consumo con percentuali l'EFSA: rischi legati alle quantità consumate e il ministro lorenzin scrive all'UE Alla base della decisione di Coop di non utilizzare più l’olio di palma nei propri prodotti a marchio c’è la novità rappresentata dal pronunciamento arrivato da parte dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che lo scorso 3 maggio ha diffuso un dossier nel quale si illustrano gli esiti degli studi condotti circa la presenza di tre contaminanti che si formano nel processo di raffinazione ad alte temperature di oli vegetali. Partiamo dalle parole esatte dell’Efsa, per poi provare a capire meglio di cosa si tratta: “I contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell’olio di palma - scrive l’Efsa -, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni prodotti alimentari trasformati, danno adito a potenziali problemi di salute per il consumatore medio di tali alimenti di tutte le fasce d’età giovanile e per i forti consumatori di tutte le fasce d’età. L'Efsa ha valutato i rischi per la salute pubblica derivanti dalle sostanze: glicidil esteri degli acidi grassi (GE), 3-monocloropropandiolo (3-MCPD), e 2-monocloropropandiolo (2-MCPD) e loro esteri degli acidi grassi”. Il linguaggio è decisamente tecnico e probabilmente ostico per i più. Di fatto parliamo di sostanze potenzialmente cancerogene che si formano durante le lavorazioni alimentari, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200 gradi). La questione riguarda diversi oli e anche le margarine, ma si pone soprattutto per l’olio di palma poiché contiene quantità di queste sostanze notevolmente superiori agli altri. Il rischio per la salute è posto dall’Efsa in relazione alle quantità consumate quotidianamente, con una attenzione particolare alle fasce di età più giovane. Alla luce del pronunciamento dell’Efsa il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha chiesto al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Povilas Andriukaitis, di avviare con urgenza l’esame della questione all’interno dei gruppi tecnici. L’obiettivo è «valutare l’eventuale necessità di procedere all’adozione di misure, anche in via precauzionale, finalizzate alla tutela della salute dei cittadini». Il ricorso a strumenti comunitari, ha detto il Ministero della Salute, «è indispensabile per garantire un approccio realmente tutelante, in quanto omogeneo in tutto il territorio dell’Unione, con l’adozione, se necessario, di misure uguali in tutti i Paesi membri sia da parte delle autorità che del settore produttivo». consumatori giugno 2016 17 Alcuni degli oltre 100 prodotti a marchio Coop già disponibili senza olio di palma importanti viene sconsigliato soprattutto a bambini e adolescenti. Ora si tratterà di capire quali conseguenze le autorità, nazionali ed europee, decideranno di trarre sul piano normativo e autorizzativo. Non a caso il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha subito chiesto al Commissario Europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis di avviare una verifica sul parere dell’Efsa. Ma se questa è la cronaca di una vicenda che sul piano istituzionale potrà avere sviluppi dai tempi ancora imprevedibili (e chiarendo che comunque, non essendoci limiti, i prodotti con olio di palma sono in regola sulla base delle normative vigenti e che i problemi di cui parla Efsa sono legati ai quantitativi consumati), per i soci e clienti Coop c’è già invece la certezza di una decisione che si fonda su un principio che per Coop è sempre stato fondamentale. “Quando da una fonte autorevole come Efsa sono emerse queste valutazioni - spiega il direttore qualità di Coop Italia, Renata Pascarelli - abbiamo ritenuto di procedere immediatamente continua a pagina 19 > ZE* VACANERME T E ALL RNA DOB VACANZE D’ESTATE ALLE TERME DOBRNA, SLOVENIA già da Trascorrete le vacanze di ferragosto alle Terme Dobrna – un posto ideale per coppie e famiglie desiderose di mettere in pausa la routine quotidiana, svagarsi e prendersi cura di se. 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Per questo abbiamo deciso di sospendere la produzione dei prodotti a marchio Coop che contengono olio di palma. Per questi prodotti cercheremo di accelerare le riformulazioni, privilegiando, al posto dell’olio di palma, l'impiego di oli monosemi o di olio extravergine di oliva”. É importante ricordare che Coop, nei suoi prodotti a marchio, ha già oggi oltre 100 referenze prive del palma; tra queste ricordiamo i prodotti delle linee destinate ai bambini "Crescendo" e "Club 4-10", così come tutti i prodotti della linea "Viviverde" (linee nate senza l'uso di quest'olio tropicale) a cui si aggiungono altre referenze riformulate come la crema spalmabile ed i biscotti frollini Solidal Coop. Dunque per i consumatori che già da prima erano attenti al palma per gli aspetti nutrizionali ed ambientali, esistevano già da tempo ampie possibilità di scelta. "É importante ribadire - prosegue Pascarelli - che Coop da sempre tutela i consumatori applicando rigorosamente ai propri prodotti i concetti di corretta ed equilibrata alimentazione. Per questo abbiamo avviato da molto tempo programmi di riduzione dell'utilizzo di tutte le sostanze che se assunte in quantità elevate possono produrre problemi alla salute, come il sale, gli zuccheri, i grassi. La presenza degli oltre 100 prodotti già oggi senza palma rientra in queste scelte di fondo". Per i soci e i clienti Coop è infine importante aver presente che la decisione assunta immediatamente a seguito delle novità proposte dall’Efsa, comporterà alcuni mesi di lavoro, per tanto potranno determinarsi mancanze temporanee di diversi prodotti nei punti vendita. primo piano alimentazione 19 alfabeto alimentare di Eugenio del Toma presidente onorario dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica Donne e salute conoscere per prevenire Ogni fase della vita ha delle esigenze nutrizionali specifiche e la donna più dell’uomo dovrebbe conoscere i suoi appuntamenti fisiologici, come la gestazione, l’allattamento o la menopausa, per adottare delle semplici ma preziose cautele protettive. Questo, in estrema sintesi, ha voluto sottolineare il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, nell’istituire una prima giornata, da ripetersi il 22 Aprile di ogni anno, sulla criticità dei temi e per quanto mi riguarda sui suggerimenti scaturiti dal tavolo di lavoro “Alimentazione e fasi di vita della donna” di cui sono stato chiamato a far parte. Va precisato che in questa prima “Giornata nazionale della salute della donna” vi erano ben altri nove tavoli dedicati alla sessualità, fertilità e salute materna, diritto alla salute, prevenzione dei tumori femminili e altri spunti di attualità come la violenza, la comunicazione o la medicina estetica. L’adesione e l’entusiasmo degli intervenuti, dai vari esperti ai testimonial, ha confermato l’opportunità dell’iniziativa. Non è facile sintetizzare argomenti apparentemente scontati ma contaminati da pregiudizi antichi (pensiamo alla donna gravida a cui i parenti suggerivano di mangiare per due!) o da visioni strettamente specialistiche che per l’eccessivo timore di una ipercolesterolemia, vieterebbero perfino degli alimenti-base (carni, uova o il latte e i suoi derivati) a una donna in menopausa incrementandone così l’osteopenia con il seguito drammatico di una precoce osteoporosi e di fratture vertebrali spontanee. In tema di alimenti la donna è tuttora “opinion leader” indiscussa degli acquisti e del trattamento dei cibi, perciò è necessario che sappia scegliere gli alimenti più adatti alle specifiche esigenze delle varie età. Tuttavia questo non significa cancellare le tradizioni gastronomiche ma richiede attenzione e conoscenze consolidate perché la nutrizione deve tener conto di fattori specifici e individuali (ad esempio le cosiddette intolleranze quando documentate, la digeribilità, l’apprezzamento gastronomico ma anche le porzioni, la frequenza e l’alternanza giornaliera e settimanale dei vari nutrienti). Le scelte alimentari quindi non possono derivare dal plagio pubblicitario ma debbono far parte del bagaglio scolastico, per creare dei cittadini consapevoli, capaci di interpretare quanto riportato sull’etichetta nutrizionale. Soltanto con una migliore e più diffusa cultura del cibo e non solo con i controlli dei NAS si potranno condizionare i grandi e piccoli produttori al rispetto delle regole e si potrà influire perfino sugli sprechi o sulla sostenibilità planetare delle scelte alimentari con un più ponderato consumo di acqua e di cibo. ● 20 primo piano cultura In cerca di giovani autori Coop for words vi aspetta Ultimi giorni (la scadenza è il 15 giugno) per partecipare a “Coop for words” e vincere tanti premi pensati per i giovani talenti che amano scrivere e disegnare. Il concorso – promosso da Coop Alleanza 3.0, Coop Liguria, Coop Lombardia e Coop Reno – è riservato ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni che abitano nei territori di presenza delle cooperative. Le categorie sono “poesie”, “racconti dello scontrino”, “fumetti”, “ricette bastarde” e “hip-hop lyrics” (per testi da comporre sulla base musicale del rapper Ice One). I 50 vincitori vedranno la propria opera pubblicata in un’antologia e saranno premiati a settembre nella cornice del Festivalletteratura che si tiene a Mantova. A valutare le opere sarà una giuria di esperti, tra cui il giallista Carlo Lucarelli. Tutte le informazioni e il bando sono disponibili sul sito www. coopforwords.it e sulla pagina Facebook. Ma non finisce qui! Dal 21 giugno infatti i giovani coetanei degli autori del concorso potranno votare le opere in gara sul sito di “Coop for words”, e partecipare all’estrazione di due fine settimana per due persone. Per esprimere la propria preferenza – una per ogni sezione del premio – c’è tempo fino al 12 luglio. Il regalo da vivere! SCOPRI LA COLLEZIONE SMARTBOX PRESSO Più di 52.000 idee regalo per momenti indimenticabili! consumatori giugno 2016 primo piano solidarietà 21 A scuola con i meloni Terra equa Procede a Tasset, in Senegal, il progetto "Meloni Terra equa" in cui Coop crede molto. Con i fondi ricavati dalla vendita del prodotto nella stagione appena conclusa saranno recuperate le aule scolastiche del villaggio l'ambulanza italiana Con l’acquisto dalla Protezione civile italiana di un'ambulanza a 4 ruote motrici (nella foto) si è completato l'intervento sul fronte sanitario reso possibile dal progetto Terra equa di Coop. L'ambulanza si è aggiunta alle varie attrezzature mediche all’avanguardia, dalle incubatrici per bambini, ai letti agli strumenti diagnostici, indispensabili al centro medico per funzionare, già operative a Tasset. Dopo la sanità, l'istruzione. Dopo il nuovo presidio medico, le aule scolastiche con relativi servizi igienici che hanno bisogno di consistenti lavori strutturali, come dimostra la foto qui accanto. Procede così a Thiés, 22mila anime a 40 km da Dakar, in Senegal, il progetto solidale Meloni Terra equa, condotto dall'Azienda agricola Op Francescon d'intesa con Coop Italia e con la Fondazione Giovanni Paolo II che opera in loco. Il progetto, al terzo anno di attività, sta avendo importanti ricadute su questa area del paese africano dove 250 giovani del luogo hanno trovato lavoro su circa 200 ettari di piantagioni di melone, il cui raccolto viene poi commercializzato in Italia in tutti i punti vendita Coop. Proprio in queste settimane si è conclusa l'annata 2016 (la coltivazione è anticipata rispetto ai paesi mediterranei per via del clima) confermando all'incirca i dati della precedente. Alcune decine di migliaia di euro andranno anche quest'anno al villaggio di Tasset limitrofo alla zona di produzione. Un contributo determinato dai 10 centesimi per ogni chilo di meloni venduto versato, in parti eguali, dall'azienda agricola mantovana e da Coop. Nel triennio è stata raccolta una cifra complessiva di 130 mila euro. "Con queste risorse – spiega l'Ad Bruno Francescon – abbiamo in programma di ricostruire una o due aule dal tetto in paglia, attualmente in stato fatiscente, e di recuperare i servizi igienici. Sono i primi lavori cui ne seguiranno altri per garantire ai ragazzi di Tasset locali per lo studio degni di questo nome. Se il progetto avrà un futuro? Direi proprio di sì, vista la vendibilità del melone che non è un prodotto concorrenziale con quello nazionale e al consumatore offre la possibilità di variare l'apporto indispensabile di frutta". Completano il piano 2016 due borse di studio per altrettanti giovani senegalesi che giungeranno a Rodigo, sede dell'azienda produttrice, in estate e da lì potranno seguire da vicino la "corsa "del melone fino al punto vendita Coop. "Dopo aver sistemato il tassello dell'istruzione – conclude Francescon – vorremmo completare il mosaico fornendo alla comunità i servizi per il tempo libero che ci vengono richiesti, dal campo di calcio all'oratorio che va costruito di sana pianta". Naviga informato sul nostro sito trovi un notiziario sempre aggiornato www.consumatori.e-coop.it clicca mi piace alla pagina www.facebook.com/ConsumatoriCoop seguici su Twitter.com/ConsumatoriCoop con smartphone o tablet scarica le App gratuite da App Store e Google play Consumatori on line Notizie fresche ogni giorno consumatori il giornale dei soci coop consumatori giugno 2016 primo piano in breve università di bologna per il progetto di ricerca pro-age cercasi volontari Il gruppo di ricerca del Laboratorio di Immunologia, Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna, che da diversi anni, sotto la guida del Prof. Claudio Franceschi, studia l’invecchiamento in salute e la longevità, nell’ambito del progetto Pro-Age è alla ricerca, nella zona di Bologna e comuni limitrofi, di volontari di entrambi i sessi, di età compresa fra i 65 ed i 79 anni, che trascorrano una vita molto sedentaria e/o avvertano frequente senso di spossatezza ed affaticamento, pur in assenza di sforzi rilevanti. Lo studio, totalmente gratuito, si avvale della collaborazione del Prof. Marco Zoli (Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche) e del supporto dei soci volontari di “Ausilio per la spesa” progetto di Coop Alleanza 3.0. La ricerca è interessata a individuare le molecole in grado di caratterizzare coloro che presentano scarsa resistenza allo svolgimento delle normali attività quotidiane, o poca forza muscolare, con la finalità di mettere a punto interventi e terapie precoci ed innovative. I dati raccolti saranno confrontati con quelli del progetto europeo Nu-Age, nel quale sono stati studiati soggetti caratterizzati da una vita fisicamente attiva ed una buona forza muscolare. I volontari verranno sottoposti a domande ed a test inerenti la loro vita quotidiana, le principali patologie, i farmaci che assumono, la memoria, il movimento, le abitudini alimentari e la qualità della vita. Chi fosse interessato può contattare la Dott.ssa Maria Scurti, l’A.S.V. Giustina Palmas, l’Infermiere dr. Massimo Izzi ai seguenti numeri: Tel. 051/2094772 – 2095820, oppure 338/7295897 (mail: longevity.cig@ unibo.it), fornendo il proprio nominativo e recapito. Sarà poi cura dei ricercatori inviare una lettera di invito e telefonare per illustrare le finalità e le modalità di svolgimento dello studio. "WEEK END IN EUROPA" una guida low cost per viaggiatori curiosi Dalla romantica Parigi all’avveniristica Berlino, da Amsterdam a Cork, dalla Scandinavia ai Paesi Baltici: quarantasei mete per scoprire un’Europa ricca di bellezza e contraddizioni, senza spendere un patrimonio. É questo il senso della guida “Weekend in Europa” (Bur Rizzoli, 340 pagine, 14,90 euro ma disponibile anche in versione e-book a 9,90 euro) di cui è autore Giuseppe Ortolano, 23 giornalista, da anni prezioso collaboratore della nostra rivista e dunque attento a combinare la curiosità della scoperta con le esigenze del portafoglio. Così si spazia tra città d’arte incredibili, angoli naturali da mozzare il fiato, metropoli ultramoderne in continuo fermento: dai musei gratuiti di Londra al cammino di Santiago, dal clima mite di Göteborg alla magnificenza imperiale di Vienna. Ogni proposta è corredata da indirizzi e dritte preziose per mangiare, dormire e spostarsi al miglior rapporto qualità-prezzo. coop aiuta la ricerca compri il tonno e combatti l'alzheimer Dallo scorso aprile e sino a fine anno, acquistando alcuni prodotti Coop che avranno un bollino che li segnala e che cambieranno ogni mese, si può partecipare al progetto per rilanciare in Italia la ricerca sul Morbo di Alzheimer. L’iniziativa, che coinvolge tutte le Coop in Italia, è stata accolta con favore da soci e clienti: la risposta con l’acquisto delle piantine aromatiche (proposte ad aprile) ha superato ogni aspettativa. Per ogni piantina di basilico, salvia e rosmarino 30 centesimi di euro sono andati al progetto. Dopo le piantine il prossimo appuntamento è dal 1° al 15 giugno con il tonno Coop in olio d’oliva, nella confezione di 2 scatolette da 160 g. Per ogni pezzo venduto 50 cent verranno devoluti al progetto. La campagna continuerà per i prossimi mesi con diverse iniziative: la più importante sarà il 21 settembre, “Giornata mondiale sull’Alzheimer”, in cui saranno presentati i vincitori degli assegni di ricerca. "un'altra parte del mondo" il libro di massimo cirri Un altro collaboratore della nostra rivista di cui è appena uscito un libro è Massimo Cirri, ai più noto come conduttore radiofonico di Caterpillar, ma anche scrittore e psicologo che da anni lavora nei servizi pubblici di igiene mentale. Il Cirri scrittore ha questa volta deciso di raccontare la vita di Aldo Togliatti, figlio di Palmiro Togliatti, il Migliore. Una storia di solitudine, timidezza e gentile follia. La storia di un uomo che non ha lasciato memoria in un mondo pieno di memoria. Dal 1926 al 1944 ha vissuto in Russia e ha frequentato la scuola destinata ai figli dei dirigenti di tutti i partiti comunisti del mondo. Dopo i funerali del padre, Aldo scompare. I suoi problemi di salute mentale lo consegnano a una vita difficile. Una volta lo trovano a Civitavecchia, sul molo. Sembra un barbone, vuole salire su una nave, partire. Più tardi succede ancora, a Le Havre. Aldo sembra spiare, in fondo all'orizzonte, un'altra parte del mondo. Per la seconda volta viene riportato a casa. Più tardi lo ritroviamo in una casa di cura privata, villa Igea, a Modena, dove resta per 31 anni, fino alla morte nel 2011 a 86 anni. Massimo Cirri, "Un'altra parte del mondo", Feltrinelli editore, 18 euro. 24 prodotto coop Caffè, la capsula è compostabile Grazie ad un progetto innovativo, Coop propone la capsula Tintoretto in un materiale compostabile. Così, dopo aver gustato un buon caffè, sarà ancora più facile rispettare l’ambiente Rendere il piacere di gustarsi un ottimo espresso a marchio "fior fiore" Coop ancor più pienamente compatibile con il rispetto dell’ambiente, utilizzando, ovviamente, la macchina per caffè espresso fiorfiore Coop. Di che parliamo? Del fatto che la capsula di caffè Tintoretto, una delle nove miscele della linea “fior fiore”, da questo mese di giugno è disponibile in un nuovo materiale compostabile. Così, una volta preparato il nostro buon caffè, potremo gettare la capsula direttamente nei rifiuti organici (ovviamente ricordiamo di verificare le modalità di conferimento con il Comune o il gestore locale del servizio di raccolta), anziché dover compiere una tripla separazione dei rifiuti come avveniva sino a qui: la linguetta della capsula nella raccolta differenziata dell’alluminio, la capsula vuota in quella della plastica ed il fondo di caffè nell’organico. Coop arriva così a dare risposta a una esigenza consumatori giugno 2016 25 fior fiore, una macchina da caffè tutta italiana e nove tipi di miscele: qualità per tutti i gusti La passione degli italiani per il buon caffè è nota, così come è noto il boom che nel corso degli ultimi anni ha avuto la preparazione di caffè in casa (o anche in ufficio), non più con la vecchia moka, ma con le apposite macchinette che utilizzano il sistema delle capsule. Già dal 2012 Coop ha lanciato un proprio sistema dedicato, che si compone dell’apposita macchina da caffè e di una gamma di 9 tipi di capsule della linea “fior fiore”. Questa macchina, disponibile in due colori (grigio e rosso mattone) si segnala per il design moderno e pratico, ma soprattutto per il fatto di essere una macchina prodotta e assemblata al 100% in Italia. Alla macchina si abbinano poi i nove tipi di capsule. Se della Tintoretto si è detto (miscela arabica 100%, biologica e certificata Fairtrade), le altre prendono tutte nome da altrettanti grandi pittori italiani. Si va da Botticelli (caffè ristretto dal sapore deciso e corpo molto pronunciato, caratterizzato da intensi aromi di tostato e retrogusto persistente. É adatto alla prima mattina) a Raffaello (miscela 100% arabica con sapore dolce e note speziate. Ha una crema fine di colore dorato), da Michelangelo (miscela 100% arabica, con note speziate, floreali e di frutta secca a cui si associa un sentore di miele e caramello con un finale cioccolatato) a Giotto (un caffè classico equilibrato, profumato e rotondo, con corpo bilanciato e dal retrogusto persistente e gradevole). sentita da tanti soci e consumatori perché se è vero che la passione per il buon caffè deve coincidere anche con la massima attenzione all’ambiente e quindi al corretto smaltimento dei rifiuti, è anche vero che più la procedura è semplice, più è efficace. Tutto questo è stato possibile grazie ad un progetto di ricerca e sviluppo, portato avanti per oltre tre anni insieme al produttore di caffè Co.Ind, a Novamont, per la messa a punto del materiale compostabile adatto per questa applicazione e al Consorzio Italiano Compostatori che ha testato in un impianto di compostaggio industriale la capsula per l'ottenimento del Marchio "Compostabile CIC". È importante ricordare che le capsule sono realizzate con un materiale che può essere destinato solo agli impianti di compostaggio industriali e non a quelli domestici (dunque se anche avete sul terrazzo una compostiera, queste capsule dovete metterle semplicemente nel sacco del rifiuto organico). Poi abbiamo Leonardo (un caffè intenso, ricco di aromi di tostato, con un buon equilibrio tra le note amare e quelle acide, con un retrogusto molto persistente. Crema fine di colore ambrato), Caravaggio (caffè indiano, caratterizzato da raffinate note aromatiche, speziate e profumate) e Tiziano (un decaffeinato con retrogusto caratteristico del classico espresso italiano. Crema di colore dorato. Viene decaffeinato tramite il solo impiego di sostanze naturali che non pregiudicano la sua qualità). Chiude l’elenco Masaccio che è un orzo tostato, dal gusto pieno e dall'aroma intenso, ottenuto grazie ad una sapiente tostatura e a un’attenta macinatura. È importante ricordare come le capsule “fior fiore” siano state progettate sin dal lancio nel 2012 per essere 100% riciclabili (attraverso la procedura di separazione in tre fasi appena citata): ora però Coop ha deciso di fare un ulteriore passo avanti e così il caffè esausto, assieme alla capsula potrà avere una seconda vita trasformandosi in compost. Si è scelto di iniziare dalla “Tintoretto”, perché è un caffè 100% arabica e dai contenuti valoriali importanti in quanto biologico e certificato Fairtrade, quindi proveniente dal commercio equo e solidale, di alta qualità e dall’ottimo ed inconfondibile aroma, morbido e dolce. Tutte le informazioni utili sulle caratteristiche di Tintoretto saranno riportate sulle confezioni che ricordiamo, sono sacchetti da 15 dosi. Il debutto della prima capsula compostabile non è che l’inizio di un percorso, che Coop intende portare avanti anche sulle altre miscele di caffè in capsula "fior fiore". 26 consumare informati prodotto coop Le novità dei solari Coop Pelle protetta Confezioni cambiate, nuove referenze, ingredienti e dettagli sempre più curati. Ma soprattutto la massima qualità per garantire una schermatura adeguata e una idratazione ottimale a tutte le età Confezioni e grafica tutte rinnovate, nuove referenze che si aggiungono per completare la gamma, ingredienti e dettagli sempre più curati. Ma soprattutto, alla base, si conferma per il consumatore la garanzia di avere a disposizione prodotti, di qualità, dalle elevate prestazioni e decisamente convenienti (circa il 20% rispetto ai leader di mercato). Stiamo parlando della linea di solari Coop, che per l’estate 2016 propone all’interno della sua gamma di 16 referenze alcune importanti novità in linea con i trend di mercato. Prima però di parlare nel dettaglio di queste novità, quando si parla di prodotti solari è bene ripartire da alcune considerazioni di base, le stesse da cui Coop parte nel formulare la propria offerta. E la prima di queste considerazioni è che occorre rinforzare l’educazione alla prevenzione, perché quando si espone la propria pelle al sole, occorre pensare alla propria salute utilizzando prodotti appropriati, di qualità e seguire alcune importanti regole di comportamento. Nel corso degli ultimi anni quest’attenzione da parte delle famiglie e dei consumatori è sicuramente cresciuta, e con essa l’uso di creme con protezione adeguata (ricordiamo che si parte da protezioni basse, come la 6 o la 10 e si arriva sino alla 50) e di prodotti che aiutino l’idratazione della pelle. Ovviamente, a prescindere dall’uso di creme e protezioni, è sconsigliata l’esposizione troppo prolungata specie nelle ore più calde, mentre per bambini e neonati tutte queste cautele devono essere ancora più rigorose. Resta comunque il fatto che l’evoluzione della ricerca, unita ai vincoli previsti per legge, fanno sì che ogni nuovo prodotto sia autorizzato solo sulla base di test e dossier scientifici che dimostrino le sue prestazioni. Questo perché le creme solari sono prodotti complessi consumatori giugno 2016 che devono unire il livello di protezione (indicato sulla confezione dalla cifra a fianco delle sigle UVA e UVB) con la buona spalmabilità del prodotto, il suo assorbimento dalla pelle e in più la resistenza all’acqua (ricordando che comunque, anche se i prodotti sono resistenti all’acqua, nell’arco della giornata è bene spalmarsi più volte la protezione sulla pelle). A questi elementi si aggiunge la ricerca di soluzioni in grado di rispondere anche ad esigenze particolari, come la particolare sensibilità della pelle. Se questo è il quadro d’insieme, illustriamo più nel dettaglio la gamma dei prodotti solari Coop. In primo piano c’è la linea a Idratazione intensa, composta da un olio solare (protezione 6), un latte solare in tre versioni (protezione 10, 20 o 30), uno spray solare (protezione 20) e una crema per il viso (protezione 30). Si tratta di prodotti con burro di karitè e vitamina E, principi attivi noti per migliorare l’idratazione e la nutrizione della pelle. Novità 2016 è una mini linea di due prodotti di Fresca idratazione, più adatta a chi ha pelli scure o comunque ha già una buona base di abbronzatura. Parliamo di due latti a protezione 6 e 15, con mentolo (ad azione rinfrescante) e pantenolo (ad 27 azione idratante). Altra novità è una mini linea Senza profumo composta da un latte solare adulti ad alta protezione (fattore 50) ed un latte solare bambini con fattore protezione 50+. Qui, avendo eliminato la profumazione, l’intento è di completare la gamma andando incontro anche a chi ha pelli chiare e particolarmente delicate e sensibili. Il latte adulti contiene l’aggiunta di ceramide vegetale (idratante) e di un complesso antiossidante (con olio di Tamanu ed estratti di mangostana) che completano la protezione della pelle, quello bambini contiene invece olio di calendula e vitamina E. Coop propone poi altri due prodotti specifici per i bambini, tutti con alto fattore di protezione: si tratta di spray solari a idratazione intensa (fattore 30 e 50) sempre con olio di calendula e vitamina E. Completa il pacchetto per l’estate 2016 la linea doposole, composta da quattro prodotti: un latte idratante, una crema nutriente, un gel idratante e un latte idratante per bambini. Sono tutti prodotti con caratteristiche lenitive che contengono burro di Kartié, Vitamina E, aloe gel, vitamina B5 e estratto di calendula. 28 consumare informati grandi elettrodomestici Televisori da cambiare? Ecco cosa sta succedendo di CLAUDIO STRANO Dal 1º gennaio 2017 gli apparecchi venduti in Italia hanno l'obbligo di avere integrato un decoder per il digitale terrestre di seconda generazione, chiamato DVB-T2. I punti vendita si stanno già rifornendo dei nuovi modelli. Una vicenda (intricata) di dimensioni europee legata al fabbisogno di banda per la telefonia mobile le date da memorizzare - 1° luglio 2016: i produttori devono mettere in commercio solo tv con digitale terrestre di seconda generazione DVB-T2 HEVC - 1° gennaio 2017: diventa obbligatorio per il rivenditore (salvo proroghe se venissero concesse) commercializzare soltanto questo tipo di televisori - 2020 (o 2022): è la data del passaggio, in tutta l'Unione europea, delle frequenze al nuovo sistema che libera la banda 700 Il mondo dei televisori è in agitazione, circolano a "varie frequenze" sui media e nei punti vendita informazioni più o meno corrette, tra il confuso e l'allarmato, su un'altra possibile rivoluzione a soli quattro anni dal completamento della prima (passaggio dall'analogico al digitale). Facciamo un po' di chiarezza. Il tema è quello dell'adeguamento a una nuova tecnologia di trasmissione del segnale televisivo digitale terrestre più avanzata – o meglio determinata dalla prepotente avanzata della telefonia mobile – che presenta dirette ricadute sugli acquisti del consumatore. Dobbiamo cambiare di nuovo la tv allora? Serve un altro decoder? Ci sarà di nuovo un periodo di switch off? Questi gli inquietanti interrogativi che serpeggiano tra milioni di italiani. Tutto nasce dal fatto che la Ue per lasciare spazio alle telecomunicazioni mobili in modalità 4G e 5G, in rapida crescita, ha chiesto da tempo ai vari governi di lasciare libera la “banda 700” (parliamo di MHz), cioè circa un terzo di quella oggi utilizzata per le trasmissioni televisive. Questo perché le comunicazioni terrestri via etere sono ideali per le connessioni con smartphone e tablet, e consumatori giugno 2016 almeno in Italia il digitale terrestre (non il cavo o il satellite come in altri paesi) è anche la piattaforma preferita dalle emittenti televisive. Se da una parte questa "rinuncia di banda" delle tv pone problemi di tempistica (per ora è il 2020 il limite fissato dalla Commissione europea, con possibilità di slittamento al 2022), dall'altra implica la messa in commercio, già un po' di tempo prima, di apparecchi televisivi idonei a ricevere un nuovo protocollo trasmissivo con un nuovo codec, a maggiore compressione, che serve per continuare a vedere quello che già si vedeva prima, ma su uno spettro più ristretto di un terzo. Ma quando diventeranno obbligatori i nuovi apparecchi? E perché bisogna vedere proprio tutto quello che già si vede ora, se lo spazio si restringe? Dal 1° gennaio 2017 in vendita solo tv DVB-T2 Allo stato attuale e salvo proroghe, la normativa italiana (decreto "Milleproroghe" convertito in legge a fine 2014) prevede l'obbligo per i produttori di vendere ai distributori (e dunque anche a Coop), a partire dal 1° luglio, solo apparecchi di nuova tecnologia che abbiano un decoder integrato di tipo DVB-T2 in sostituzione dell'attuale DVB-T. In più riporteranno in etichetta la sigla HEVC, che è il nome del nuovo codice di compressione (chiamato anche MPEG 5) che va a rilevare l'attuale MPEG 4-ACV usato per l'alta definizione. L'HEVC supporta l'ultra definizione fino a 8K. La vendita al dettaglio di questi televisori con un "motore nuovo", chiamiamolo così per semplificare – già presenti nei punti vendita e la cui diffusione aumenterà con le novità e le promozioni attese per l'estate – diventerà obbligatoria a partire dal 1° gennaio 29 2017 (salvo proroghe al momento non previste). Fino a quella data le due tipologie di tv digitali, di prima e seconda generazione, conviveranno. le sigle da ricordarE Le scelte possibili per un consumatore DVB-T2 = Il Digital Video Broadcasting - Terrestrial (DVB-T) è lo standard del consorzio europeo DVB per la trasmissione televisiva digitale terrestre. Il T2, messo a punto nel 2007, è lo stesso standard ma di seconda generazione. Quali sono allora le prospettive per chi voglia cambiare televisore oggi, e che cosa deve aspettarsi invece chi ha già provveduto? Va sottolineato che la materia è in evoluzione: le associazioni di consumatori sono sul piede di guerra ("perché è sempre il consumatore a dover pagare i costi delle transizioni tecnologiche?") ed è evidente che ci sono interessi ed equilibri in gioco da salvaguardare. Tornando al consumatore, in estrema sintesi si trova messo davanti a un bivio. Da una parte acquistare un televisore già adeguato con le sigle DVB-T2 e HEVC bene in mostra, senza avere più pensieri almeno per qualche anno, sempreché le scosse di terremoto sull'etere non proseguano. Dall'altra optare per un modello oggi comune di televisore, cioè un DVB-T MPEG 4 che troverà ancora in commercio fino alla fine dell'anno, prima del suo (prematuro) pensionamento, a prezzi particolarmente scontati. In questo secondo caso quando nel 2020 (o 2022 se ci sarà il probabile slittamento) si dovrà tutti passare (con un altro switch-off?) al nuovo sistema a risparmio di banda, il teleutente con una spesa non eccessiva dovrà dotarsi di un decoder digitale esterno di tipo DVB-T2 HEVC. Va aggiunto per completezza d'informazione che la vita media di un televisore oggi è calcolata intorno agli 8 anni. Un escamotage, quello del decoder esterno, che sembrava consegnato all'album dei ricordi e che invece si ripresenta anche per coloro che hanno già provveduto HEVC = L'High Efficiency Video Coding è lo standard video erede dell'MPEG-4 AVC, di cui raddoppia il rapporto di compressione. Supporta l'ultra definizione fino a 8k e oltre (8192×4320). anni fa a cambiare apparecchio. Vista la complessità delle varie situazioni, è consolante sapere che Coop ha provveduto ad informare gli addetti alla vendita i quali potranno fugare in negozio i dubbi di soci e consumatori. Idee e interrogativi sul tappeto Restano intanto sul tappeto, per chi voglia approfondire, alcuni interrogativi di fondo. Perché, ad esempio, mantenere tutte le frequenze attualmente assegnate in concessione e non ridurre invece il numero dei canali (di cui alcuni inutili) per occupare un minor spazio nell'etere? Perché non mantenere lo standard DVB-T MPEG 4 che già consente notevoli risparmi di banda come hanno fatto in Francia, salvando così il parco televisori da nuove turbolenze? Un'altra possibilità di cui si discute è quella di mandare, nel 2020 o 2022, solo i canali in alta e ultra definizione sui nuovi standard trasmissivi, limitando il problema della ricezione a chi ha i televisori più performanti. Vedremo quale sarà il prosieguo. 30 cucina un menu contro la crisi di Helmut Failoni Semplicità e delizie dal sapore di mare Da San Vincenzo, in Toscana, il menu di Fulvietto Pierangelini. Un figlio d'arte che propone tre piatti dai sapori decisi: un baccalà mantecato, dei tagliolini con gamberetti e un pesce (a scelta) con purè e cozze Grande pescatore, figlio di uno chef che ha cambiato la ristorazione italiana a partire dagli anni Ottanta, chef pure lui, Fulvietto Pierangelini da alcuni anni gestisce un suo bellissimo ristorante sulla spiaggia di San Vincenzo nel livornese. Un ristorante moderno, aperto solo con la bella stagione, progettato da Massimiliano Fuksas, che sembra un incrocio tra una palafitta e il ponte di una nave. Le proposte di Pierangelini sono, inutile dirlo, tutte legate alla cucina di mare. Tre piatti semplici. Ma dai sapori decisi. parte di burro e cipollina. Fate cuocere per 15 minuti e frullate aggiungendo olio crudo e le tre foglie di menta. Mettete la crema tiepida in un piatto, adagiatevi sopra una pallina di baccalà. Finite il piatto con pepe, olio e un poco di bottarga. frutta e verdura l'antipasto Il primo GIUGNO LA STAGIONE DI.. In questa stagione di transito potrete trovare ancora i prodotti di primavera, quali asparagi (sta per finire la loro stagione migliore), le bietole, i carciofi, i cavolfiori, le fave, i finocchi, i fagiolini, che – a parte qualche eccezione – sono poi simili a quelli che si trovano anche in estate. Approfittate allora di peperoni, spinaci, bietole, cavoli cappuccio, zucchine, melanzane. Novità invece l’estate le porta per quanto riguarda la frutta: ciliegie, albicocche, datteri, fichi, meloni, pesche, angurie. Baccalà mantecato con crema di piselli e bottarga Tagliolini all’uovo con pomodori verdi, burrata e gamberi rosa Ingredienti per 4 persone: Ingredienti per 4 persone: Baccalà dissalato 400 gr., piselli freschi 500 gr. puliti, 1 patata lessa, 3 foglie di menta, olio evo di grande qualità, qualche scaglia di bottarga 250 gr. di tagliolini all’uovo, dei pomodori verdi misti (circa 1,5 chili), basilico e timo, aglio, 1 burrata da 250 gr., 300 gr. di gamberi abbattuti, burro, olio, pepe Procedimento Lessate il baccalà per 20 minuti. Scolate e frullate aiutandovi con un goccio di acqua. Raggiunta la consistenza giusta, aggiungete 150 gr. di olio. E infine i 60 gr. di patata lessa: frullate pochissimo, altrimenti il tutto assumerà una consistenza collosa. Mettete poi i piselli in casseruola con olio, una piccolissima Procedimento Sbucciate e svuotate i pomodori, tagliateli a striscioline. Mettete in una padella inox i pomodori, olio, timo, basilico, aglio, sale e zucchero abbondante. Fate cuocere per 12 minuti circa. Frullate la burrata con l’aggiunta di un goccio di latte e olio. Raggiunta una cremosità omogenea, mettetela alla base del consumatori giugno 2016 31 piatto. A questo punto cuocete la pasta e mantecate con olio burro parmigiano ed erbe fresche (basilico, menta). Prima di tutto ciò però, dopo averli puliti, avrete preparato i gamberi puliti e pestati leggermente con un batticarne dopo averli messi tra due pellicole. Andranno messi alla fine su un lato del piatto a fianco della pasta. Il secondo Pesce (che può essere, a seconda della disponibilità del mercato, un branzino, un dentice, un’orata…) con purè all’olio e battuta di cozze e pomodoro Cece nero della Murgia carsica Ingredienti per 4 persone: un pesce da un kg circa, 4 patate, latte, noce moscata, 1 kg di cozze, olio evo, prezzemolo, un limone Procedimento Sfilettate il pesce per ottenere quattro piccoli filetti. Lessate le patate con la buccia. Schiacciatele da bollenti e aggiungete un poco di latte caldo con un’idea di noce moscata. Girate energicamente con la frusta. Fate aprire un kg di cozze pulite e sgusciatele. Tenete da parte un bicchiere di acqua di cottura. Pulite poi i due pomodori e tagliateli a quadretti. Battete a coltello le cozze, aggiungete pomodoro, olio, prezzemolo e limone. Frullate poi con il minipimer l’acqua delle cozze, aggiungendo olio: si formerà una crema di media consistenza. Cuocete a questo punto i filetti in una bella padella antiaderente ad altissima temperatura. Condite i filetti fuori dal fuoco e poi fateli cuocere tre minuti per lato. Montate il purè con olio e disponetelo alla base del piatto, appoggiatevi sopra il filetto caldo e sopra il battuto di cozze e pomodoro. Intorno guarnite il tutto con un po’ di crema di cozze. Un menu contro la crisi Ristorante Bucaniere a San Vincenzo (Li) viale Guglielmo Marconi, tel. 335/8001695 Chef: Fulvietto Pierangelini l'antipasto Baccalà mantecato con crema di piselli e bottarga (costo: 10 euro per 4 persone) Il primo Tagliolini all’uovo con pomodori verdi, burrata e gamberi rosa (costo: 12 euro per 4 persone) Il secondo Pesce con purè all’olio e battuta di cozze e pomodoro (costo: 15-20 euro per 4 persone, secondo il tipo di pesce) N. B. I prezzi sono riferiti al costo della materia prima acquistata non al prezzo del piatto nei ristoranti di cui parliamo La Murgia è un altopiano carsico di forma quadrangolare collocato all’incirca nella Puglia centrale, la parte che si trova in provincia di Bari viene definita dalle persone del posto “Murgia carsica” e si colloca a sud est di Bari. In passato questo territorio era ricco di allevamenti e di coltivazioni: vigneti, mandorleti e oliveti. Oltre queste colture destinate al commercio, i contadini piantavano cipolle e legumi che erano alla base della loro alimentazione. Tra questi ceci e lenticchie, e in particolare un cece rugoso, di colore nerissimo. Se a livello mondiale il cece è una delle leguminose più coltivate, in assoluto, in Italia i quantitativi prodotti ogni anno sono trascurabili e sono quasi tutti prodotti nel centro, sud Italia. Il cece nero della Murgia carsica è diverso, nella forma e nel colore, dal cece sultano comune: questo ecotipo locale ha una forma a chicco di mais, molto più piccola, con la buccia rugosa e irregolare, l’apice a forma di uncino, molto gustoso e ricchissimo di fibre (tre volte tanto la quantità presente in un cece comune) e di ferro. Grazie alla sua alta concentrazione di ferro, in passato era consigliato alle donne gravide. Non ha mai avuto un mercato florido, anche perché la sua buccia consistente richiede un tempo di ammollo di 12 ore e una cottura di circa due ore. Ma il sapore è buonissimo, vagamente erbaceo: la sua naturale sapidità fa sì che sia possibile consumarlo con un filo di olio extravergine, senza sale. La cucina locale lo propone in zuppa con un soffritto abbondante di cipolle o come primo piatto con tagliolini, pomodoro e un filo d’olio. Con gli anni le coltivazioni della Murgia stanno via via scomparendo, lasciando spazio a un’industrializzazione crescente; i contadini si sono trasformati man mano in operai specializzati rischiando di perdere quasi del tutto le varietà locali tradizionali. Le uniche rimaste sono quelle più redditizie, come uliveti e vitigni. Negli ultimi anni, le coltivazioni marginali come lenticchie, cipolle e ceci, hanno iniziato a dare segni di ripresa. Sei agricoltori che fanno parte del Presidio Slow Food hanno rimesso a coltura da alcuni anni il cece nero autoctono nel rispetto delle tecniche dell'agricoltura integrata. Referenti del Presidio: Vito Abrusci, [email protected]; Angelo Nardulli, [email protected]. Convenzioni Parchi acquatici vacanze natura AQUALANDIA Lido di Jesolo (VE) Tel. 0421.371648 - www.aqualandia.it Per i soci Coop: dal 28 maggio all'11 settembre 2016 sconto 3 € su ingresso giornaliero. La promozione non è cumulabile con altre in corso ed è valida solo per l'acquisto presso la biglietteria del Parco. Per i soci Coop: biglietto ridotto 6 € per ingresso agli appartamenti reali; biglietto ridotto 6 € + 4 € per ingresso agli appartamenti reali con visita guidata dal mercoledì al venerdì, ore 11 e ore 15. Tariffe agevolate per la partecipazione ad attività culturali e percorsi naturalistici. ONDALAND Vicolungo (NO) Tel. 0321.855511 - www.ondaland.it Aperto 2-3-4-5 giugno e dall'11 giugno al 4 settembre dalle 10,00 alle 19,00. Per i soci Coop: sconto 3 € sul biglietto intero giornaliero. Sconto riservato al socio, al coniuge e agli eventuali figli che pagano tariffa intera (a partire dai 13 anni). Sconto valido solo sul biglietto intero giornaliero e non cumulabile con altre promozioni. Presentare la carta SocioCoop unitamente a un documento d'identità. AQUAFELIX Civitavecchia (RM) Via Terme di Traiano - Località Casale Altavilla Tel. 0766.32221 - www.aquafelix.it Aperto da giugno a settembre. Per i soci Coop: 15,50 € anziché 20,00 Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio. ACQUA GARDEN Corfinio (AQ) Tel. 0864.728293 – 338.1995984 www.parcoacquagarden.it Per i soci Coop: ingresso giornaliero (9.00-19.00) 8 € anziché 10; ingresso mezza giornata (9.00-14.00 o 14.00-19.00) 6 € anziché 7; Ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 3 anni. Il vantaggio è esteso al nucleo familiare del socio. PARKO ACQUATICO LE CARAVELLE Ceriale (SV) Via S. Eugenio, 51 Tel. 0182.931755 - www.lecaravelle.com [email protected] Aperto dal'1 1 giugno all'11 settembre 2016 dalle ore 10.00 alle 18.30. Per i soci Coop: ingresso adulti 20,50 € anzichè 24; ragazzi da 1 mt. a 1,40 mt. 16 € anziché 19,50; ingresso gratuito per bambini di altezza inferiore a 100 cm. Lo sconto è esteso al nucleo familiare fino a un massimo di 3 persone. AQUAFAN Riccione (RN) Tel. 0541. 4271 - www.aquafan.it Per i Soci Coop: Ingresso intero: 26 € anziché 28. Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio. PARCO NATURALE LA MANDRIA Venaria Reale (TO) Viale Carlo Emanuele II, 256 Tel. 011.4993381 - www.parchireali.gov.it PARCHI DELLA VAL DI CORNIA Piombino (LI) Tel. 0565 226445 - www.parchivaldicornia.it Per i soci Coop: sconto 20% sul biglietto famiglia e biglietto di ingresso per la visita completa al Parco Archeologico di Baratti e di Populonia, al Parco Archeominerario di San Silvestro (Campiglia M.ma), al Museo Archeologico del territorio di Populonia (Piombino), da luglio 2016 Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali di Piombino. Ingresso gratuito ai bambini sotto i 6 anni. Lo sconto è esteso al nucleo familiare fino a un massimo di 4 persone e non è cumulabile con altre promozioni in corso. ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA Alberese (GR) - Info 0564 393222 www.parco-maremma.it/sconto-socicoop-visitare-parco Per i soci Coop: sconto 1 € per l’ingresso al Parco (percorsi a piedi e in bicicletta) e all’Acquario della Laguna di Orbetello a Talamone. I biglietti devono essere acquistati presso i Centri Visite del Parco. Lo sconto non è valido per le gite in canoa, in carrozza e a cavallo. Il vantaggio è esteso agli accompagnatori del socio. PARCO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI VULCI Canino e Montalto di Castro (VT) Info 0766 879942 - www.vulci.it Per i soci Coop: sconto 20% su VulciCard singola (ingresso al parco e al museo) 8 € anziché 10; sconto 20% su VulciCard Family (ingresso al parco e al museo) valido per 2 adulti + max 3 bimbi di età inferiore a 13 anni 16 € anziché 20. CAMPI ESTIVI LEGAMBIENTE Legambiente Liguria Onlus – Genova, via Caffa, 3/5 sc b Tel. 010.319168 - www.legambienteliguria.org [email protected] Ogni anno campi estivi per under 18. Alla scoperta della flora, della fauna e dei fondali nella favolosa Area Marina Protetta delle Cinque Terre e del Parco Naturale Regionale di Portovenere. Per i dettagli consultare il sito. Per i Soci Coop: Sconto 10% su tutte le quote di partecipazione comprensive di assicurazione e tessera Legambiente, pensione completa, materiale per le attività e trasporti durante lo svolgimento dei campi. - Campi Isola Palmaria Dal 23 giugno al 2 luglio: ragazzi 6/11 anni. Dal 2 al 11 luglio: ragazzi 11/14 anni. Quota di partecipazione intera: € 550. - Parco delle 5 Terre - Campo Vernazza Informazioni più dettagliate sulle convenzioni e su tutti i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it. Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop. Vacanze ragazzi Dal 17 al 26 luglio: ragazzi 15/17 anni. Quota di partecipazione intera: € 400. - Cervo - Imperia Dal 16 al 25 luglio: per ragazzi 11/14 anni. Quota di partecipazione intera: € 500 CAMPI AVVENTURA – VACANZE NATURA Panda Avventure - 00185 Roma, via dei Reti, 28a Tel. 06 44362315 - 0644291587 - Fax 0644262246 Attività turistiche ed educative realizzate da operatori di turismo responsabile e sostenibile associati ad AITR. Per i Soci Coop: sconto 10% sui prezzi da catalogo e uno sconto aggiuntivo del 5% su eventuali fratelli. Per prenotare i soci Coop possono accedere all’apposito modulo di prenotazione online: www.campiavventura.it/ sociocoop. Indicare sempre il nome e il riferimento della carta socioCoop CENTRI ROUSSEAU Milano - Via Giovanola, 13/A - Tel. 02 89400425 www.centrirousseau.org - [email protected] Attraverso giochi, animazioni, laboratori e gite alla scoperta del territorio i ragazzi hanno la possibilità di sperimentarsi e divertirsi insieme ai loro coetanei, sviluppando senso critico e autonomia individuale. Con lo stesso spirito dal 2008 organizza vacanze per famiglie, anche con bimbi piccoli. Dal 22 giugno al 18 agosto 2016: • Campeggi al mare in Toscana (Donoratico), per ragazzi 6-11 anni; • Un tuffo nella terra sarda (S. Teresa di Gallura), per ragazzi 12-14 anni; • Campeggi itineranti in Spagna e Grecia, per adolescenti 15-17 anni; • Vacanza in Pinetina sulla costa toscana, per famiglie con bimbi da 0 a 13 anni; Per i Soci Coop: sconto del 10% su tutte le attività. Per prenotare rivolgersi direttamente alla struttura. SCHOOL AND VACATION Milano, viale Monza, 7 Tel. 02.433533 - [email protected] Corsi di lingua all'estero per tutte le età e durante tutto l'anno. Per i Soci Coop: sconto 15% sull’acquisto una Vacanza Studio per ragazzi con partenze di gruppo o individuali e Soggiorni Studio per adulti. GIRA L’ESTATE CON GIRATLANTIDE Cervia (RA), via Bollana, 10 Tel. 0544.965801 – www.giratlantide.net Proposte di 7/15 giorni di vacanza in Italia: al mare, in montagna o al lago, personalizzate per fasce d’età (dai bambini agli adolescenti) con programmi per una vacanza attiva e ricca di vita in comune che include sport, escursionismo e natura. Per i Soci Coop: sconto 8% sulle proposte di vacanza per ragazzi del catalogo "Gira l’Estate 2016". Sconto 10% per iscrizione di 2 o più fratelli. SUMMERCHAMPIONS Torino, corso Moncalieri, 69 Tel. 011 19505116 - Fax 011.5695318 [email protected] - www.summerchampions.it Programmi di vacanze sportive dedicate al calcio, al tennis, al volley, al basket, alla danza e al multisport. I turni sono di durata settimanale e bisettimanale nel periodo compreso dal 19 giugno al 30 luglio 2016 a Sauze d’Oulx (TO) e dal 26 giugno al 9 luglio 2016 a Roccaraso (AQ).Gli stage saranno intervallati da animazioni, gite in parchi acquatici e attività fisiche alternative. Età di partecipazione: ragazzi e ragazze dai 7 ai 18 anni. Per i Soci Coop: sono previste condizioni di partecipazione a prezzo scontato. Vacanza di una settimana: 550,00 € anziché 620,00; prezzo per due settimane 940,00 € anziché 1050,00. SPORT e DIVERTIMENTO ASD Cavalese (Tn) - Via Gastaldo 3 - Tel. 347.3638119 www.englishsportcamp.it - [email protected] Per i Soci Coop: ENGLISH SPORT CAMP • Camp completo (stage con vitto e alloggio) Corso d’inglese, corso multi sport o tennis, attività sportive complementari e animazione nel tempo libero: 1 settimana: 460 € anziché 490 2 settimane: 920 € anziché 950 • DAY CAMP (stage con pranzo) Ideale per i ragazzi residenti nelle vicinanze, prevede la partecipazione a tutte le attività del camp: 1 settimana: 260 € anziché 290 2 settimane: 530 € anziché 560 I campi sono aperti ai ragazzi/e nati negli anni dal 2002 al 2008. Agriturismo di Libera Terra LIBERA TERRA È l'attività di turismo responsabile di Libera, nata con lo scopo di valorizzare i beni confiscati alla mafia e gestiti dalle cooperative sociali del progetto Libera Terra. Un'attività turistica che permette di soddisfare ed arricchire i viaggiatori di ogni età; un'opportunità per vivere una vacanza ricca di emozione, piacere e relax, alla scoperta di un patrimonio prezioso di saperi e tradizioni. www.liberaterra.it PORTELLA DELLA GINESTRA Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra Palermo - SP 34 km 5 - Piana degli Albanesi Tel. 091.8574810 - www.liberaterra.it Per i Soci Coop e loro accompagnatori: sconto 8%, su tutti i servizi dell'agriturismo, escluso i giorni festivi. TERRE DI CORLEONE Cooperativa Pio La Torre - Libera Terra Contrada Drago - SS 118 km 25+100 - Corleone (PA) cell. 333.7993291 [email protected] Per i Soci Coop e loro accompagnatori: sconto 8%, su tutti i servizi dell'agriturismo, escluso i giorni festivi. Le convenzioni possono subire modifiche o annullamenti dopo l’uscita sul presente numero. È consigliabile, perciò, prendere preventivamente sempre contatto direttamente con gli enti e le strutture convenzionate per avere conferma delle condizioni praticate. 34 vivere bene viaggi di Giuseppe Ortolano Le spiagge più belle scelte dai viaggiatori Dal voto su due siti come Tripadvisor e Skyscanner, ecco una rassegna delle bellezze di mare italiane: c'è tanta Sardegna, poi Sicilia, Calabria, Puglia e... Difficile scegliere dove fare il bagno tra le migliaia di spiagge che si incontrano lungo gli oltre 8000 chilometri di coste italiane. Due importanti siti turistici – Tripadvisor e Skyscanner – ci vengono per fortuna in aiuto stilando una classifica delle spiagge più belle, in base alle opinioni dei loro visitatori. Che per l'estate 2016 incoronano ancora una volta la Sardegna come la meta balneare preferita. Qui troviamo Cala Mariolu e Cala Goloritze a Baunei, ritenute da alcuni meglio di una spiaggia maldiviana. A Stintino c'è la Pelosa, affollata ma dalla bellezza mozzafiato, e nella celebre Costa Smeralda incanta la spiaggia di finissima sabbia bianca chiamata del Principe. Piacciono anche le spiagge La Cinta a San Teodoro; Porto Giunco a Villasimius. L'antico covo dei pirati di Cala Corsara all'interno dell'arcipelago della Maddalena, sulla costa meridionale dell'isola di Spargi; Cala Biriola, nel Golfo di Orosei; Capo Coda Cavallo, a pochi chilometri dalla frenetica Costa Smeralda, nell'Area Naturale Marina Protetta Tavolara - Punta Coda, e Cala Dragunara, dominata dall'imponente promontorio di Capo Caccia. Passando alla Sicilia le spiagge preferite dalle community dei due siti sono quella dei Conigli a Lampedusa, che lascia a bocca aperta più di un turista; Cala Rossa sull'isola di Favignana, dall'acqua trasparente e azzurra; Scala dei Turchi, con la sua bianchissima parete rocciosa a picco sul mare lungo la costa tra Realmonte e Porto Empedocle e la spiaggia Macari a San Vito Lo Capo, a ridosso di un monte che si tuffa nel mare e di un paese di case bianche. In Calabria piacciono la spiaggia di Tropea, la perla del Tirreno, e quella magica di Scilla, dal mare è pulito e dominata dal borgo arroccato su uno sperone roccioso. Tra le tante spiagge della Puglia le più apprezzate dai turisti sono quella di Porto Selvaggio, nei pressi di Nardò, raggiungibile solo a piedi, all'interno di un'area protetta; le spiagge generalmente di ciottoli e ghiaia di Mattinata, tra le perle più preziose del Gargano, e quelle del litorale di Polignano a mare, ricco di grotte e insenature scavate dall'Adriatico. consumatori giugno 2016 35 Dove trovare proposte per i vostri viaggi Tante proposte per soggiorni estivi al mare sono disponibili sui cataloghi Viaggiare da Soci delle agenzie viaggi Robintur (www.robintur.it), Planetario Viaggi (www.planetarioviaggi.it) e Viaggia con Noi (www.viaggiaconnoi.it). Ogni anno il programma volontario Bandiera Blu (www. bandierablu.org) segnala le località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Tra questi la qualità delle Spostandosi in Campania, nella splendida Costiera Amalfitana, si incontra l'incantevole Baia di Erchie, tra Salerno e Amalfi, che s'insinua tra due promontori dominati da altrettante torri. La spiaggia più apprezzata nella vicina Penisola Sorrentina è quella di Meta, una delle poche in questo tratto ad avere un accesso comodo al mare e un arenile ampio, adatto anche ai bambini. A Capri vale la pena tuffarsi nelle acque di La Fontelina, una acque, la gestione e la pulizia della spiaggia, l'attività di educazione ambientale, la presenza della raccolta differenziata dei rifiuti, di servizi igienici e spogliatoi, il controllo dell'accesso di cani e altri animali e la promozione di mezzi di trasporto sostenibili. Le località marine più belle e che meglio si sono dedicate alla protezione ambientale sono segnalate anche da Legambiente mediante l'assegnazione delle Cinque Vele. spiaggia pittoresca che si trova proprio di fronte ai famosissimi Faraglioni. Il nome, "le fonti del lino", ricorda le donne che maceravano le foglie di lino proprio qui, dentro le piscine naturali che si formavano lungo la scogliera. Nelle Marche affascina la spiaggia di San Michele, nel Conero, col suo litorale di sabbia e ghiaia finissima e il bosco alle spalle. In Toscana le communuty dei viaggiatori segnalano la spiaggia di Cavoli, sull'Isola d'Elba. Il nome deriva dai blocchi di granito già squadrati, i “cavili” appunto, che venivano anticamente estratti dalle cave di questa zona. La Liguria è presente nelle preferenze degli utenti di Tripadvisor con la Baia del Silenzio a Sestri Levante. Incastonata tra le caratteristiche case color pastello del borgo ligure mantiene intatto il suo fascino e la poesia. I tre tramonti di mare più belli d'Italia Ecco le altre perle in giro per l'Europa Cinque i tramonti più belli d'Italia segnalati dalla geografa Alida Ardemagni nel suo ultimo libro “Io Viaggio con te” (Morellini Editore, 14,90 euro). Tre di questi sono sul mare. Il primo si ammira dalla splendida spiaggia a mezzaluna del borgo di pescatori di Sampieri, in Sicilia, nei pressi del piccolo gioiello barocco di Scicli (Ragusa). Altro mare, lo Ionio, e altro tramonto da favola a Gallipoli, nel Salento, dove si ammira il calar del sole sul mare passeggiando lungo il tracciato delle vecchie mura che proteggeva il centro abitato. A Tropea, in Calabria, quando il sole cala pare voler entrare nella bocca del vulcano dell'isola di Stromboli, adagiato sul mare. Sono ben 5 le spiagge spagnole presenti nella Top Ten europea Travelers’ Choice Beaches Awards 2016 di Tripadvisor. La più bella in assoluto è l'incantevole Playa de Ses Illetes sull'isola di Formentera, un vero e proprio paradiso molto affollato ad agosto. Seguono le spiagge di El Cotillo e del Morro del Jable a Fuerteventura, nelle Canarie; Tarifa sulla Costa de la Luz, nel sud della Spagna, e la spiaggia di Cala Comte a Ibiza. Andando in Portogallo, si trova la terza classificata: Praia da Marinha a Carvoeiro in Algarve. In Grecia si sono aggiudicate la nomination la spiaggia di Elafonissi a Creta e quella di Porto Limnionas sull'isola di Zante. Seguono Iztuzu Beach, sulla costa turca del mar Mediterraneo e la Fig Tree Bay a Protaras, sull'isola di Cipro. 36 vivere bene cultura e oltre consumatori giugno 2016 a cura di Giorgio Oldrini mostre Magia e misteri dei vulcani Formidabili quegli anni '60 Sulla Terra ci sono circa 500 vulcani attivi e il Museo di Storia Naturale di Milano con una mostra straordinaria ce li fa conoscere tutti. Tra l’altro, in Italia ci sono alcune delle “montagne di fuoco” più famose e che hanno popolato i miti più antichi, da Vulcano, che dà il suo nome al dio del fuoco e al “monte incendiato”, all’Etna e Stromboli. Grazie alle più moderne tecnologie, il mapping, la realtà aumentata, diorami a grandezza inconsueta, si possono ammirare i fenomeni direttamente o indirettamente legati alle eruzioni. Ma, utilizzando perfino le immagini della Nasa, i visitatori possono anche stupirsi vedendo i vulcani di altri pianeti e seguire passo passo le loro eruzioni. Sono esposte anche pietre, rocce, minerali prelevati dai crateri, o piovuti sulla Terra da mondi lontani e misteriosi, come meteoriti. E ci si potrà rendere conto della deriva dei continenti e come nel corso di milioni di anni la geografia del nostro pianeta sia cambiata. E per i ragazzi vi è pure la possibilità di sperimentare nel Magma Lab. Sono i formidabili anni ’60 quelli che propone in mostra la Fondazione Guggenheim di Venezia. Il decennio del miracolo economico italiano, e, nell’arte, il tempo delle sperimentazioni più libere ed ardite, con la riconquista dell’immagine. Proprio questo è il tema che costituisce il filo rosso che collega le diverse sale della esposizione veneziana in cui artisti differenti per origini e sensibilità si esercitano dando vita ad una ricca molteplicità di ricerca che qui si possono ammirare in un confronto magmatico e stimolante. Anche perché da questi tentativi ancora indefiniti, molti di loro poi, negli anni e nei decenni successivi prenderanno il cammino per affermare loro precise identità e daranno il via a scuole spesso divergenti. Nelle sale del Guggenheim veneziano si possono vedere i lavori di Franco Angeli e di Mario Ceroli, di Tano Festa e di Mario Schifano, di Giosetta Fioroni e di Domenico Gnoli, tra gli altri, che indicano il melting pot di un linguaggio artistico che ha reso ricco e irripetibile quel decennio. Vulcani, origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuoco Immagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969 Milano, Museo di scienza naturale Fino all'11 settembre - Ingresso: 10 euro, ragazzi 7 Info: www.comune.milano.it/museostorianaturale/ Tel. 02-88463337, Venezia, Museo Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni Fino al 17 settembre - Ingresso: 14 euro Info: [email protected] Tel 041-2405422/432, Italiani brava gente di Massimo Cirri e Filippo Solibello conduttori radiofonici Taglio, libro e messa in piega Andare dal parrucchiere e trovare una biblioteca Siamo vittime di molti pregiudizi e pensiamo, per esempio, che dal parrucchiere bisogna per forza fare solo chiacchiere leggere. E tenere in mano solo riviste di pettegolezzi e scandali, quelle che si sfogliano un po' distrattamente, più guardare che leggere. Una superficialità per ingannare l'attesa: riviste da sala d'aspetto, un po' consumate e con un senso di poco valore. Che finisce per svalutare anche il tempo che ci si passa. Tempo senza pensare. Così ci hanno pensato un po' nove parrucchieri, un centro estetico e una palestra di Ancona. Insieme alla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e con il patrocinio del Comune hanno riflettuto, loro che mettono tutti i giorni le mani nella testa delle persone per uno Shampoo curativo, una Piega Phon, una Contropermanente, un Riflessante applicato a pennello, un veloce Taglio Frangia o una più impegnativa Meches con Stagnola, se nella testa I libri consigliati da Consumatori e tanti altri li trovi nelle Scopri la libreria più vicina su www.librerie.coop.it Sconti fino al con la carta Socio Coop Anche in ebook sul sito bre.pub/consumatori libri Lilli Gruber, viaggio nell'Italia dei migranti e dell'Islam Dall'umiliazione alla rinascita nel racconto di un tradimento È un libro di stringente attualità quello che Lilli Gruber manda in libreria in questi giorni in cui la paura dell’Islam ormai attanaglia l’Europa e anche l’Italia. Un continente e un Paese stretti tra il timore che gli arrivi di massa incutono in molti, accentuati dagli attentati tremendi che ultimamente hanno insanguinato la Francia ed il Belgio, e la pietà che ispirano le immagini di donne, di bambini, di uomini che solcano il mare o attraversano deserti per cercare di sfuggire alla guerra o alla miseria. Il tutto drammatizzato dal dolore per le foto dei loro cadaveri che galleggiano nel nostro mare. Mille e mille sono le domande che riempiono le nostre menti e ad alcune tenta di rispondere Lilli Gruber che, per cercare di capire, ha percorso tanta parte d’Italia, dal porto di Augusta, uno dei luoghi di approdo dei migranti, alle periferie di Roma. Da giornalista, in questo cammino ha incontrato tante persone diverse e a volte in contrasto tra di loro. Dall’imam che cerca di far fronte agli estremismi e ai radicalismi, alla donna che difende a spada tratta il suo diritto a portare il velo, dall’italiana convertita agli infiltrati dei servizi segreti. A cosa serve essere una donna bella, colta, intelligente, se improvvisamente, dopo 5 anni di una relazione, lei scopre che il suo uomo, Davide, la tradisce e sta per lasciarla per un’altra, più giovane e forse ancora più bella? Se lo chiede la protagonista di questo romanzo di Elena Stancanelli, Anna, che scrive e si confida con Valentina, la sua migliore amica. Così cara l’amica, che accetta di farsi raccontare il crollo di un amore e l’ossessione di Anna senza interventi moralistici o interferenze indebite. Il fatto è che per la protagonista la fine di questo amore diventa presto un’ossessione. Cerca compulsivamente prima sul telefonino di Davide, poi sul profilo facebook del traditore e della sua nuova fiamma, qualsiasi notizia della loro relazione. Finisce così per annullarsi, ubriacarsi, umiliarsi per cercare di sopravvivere al dolore e alla disperazione di quel tradimento inatteso. Fino al momento in cui riesce a ritrovarsi e a “elaborare il lutto” dell’abbandono. Un romanzo che la nuova casa editrice La Nave di Teseo dedica alle giovani donne del nostro tempo, così diverse dalle loro nonne, e in fondo così simili a loro. Lilli Gruber Prigionieri dell’Islam Elena Stancanelli La femmina nuda Rizzoli Editore - 352 pagine, 19,50 euro Editore la Nave di Teseo - 156 pagine, 17 euro non ci si può mettere anche qualcos'altro. Per esempio i libri. Così è nata “Libri in testa”. Significa semplicemente che nei negozi aderenti, tra gli scaffali della tinta e delle creme, si è fatto posto per una piccola biblioteca. Con i libri a disposizione dei clienti che possono consultarli e leggerli durante l'attesa e mentre ti fanno le Meches Bicolore. Ma anche portarselo a casa, se la storia ti ha appassionato, per finirlo con calma e riconsegnarlo dopo, quando si viene a dare una ritoccatina al colore perché la maledetta ricrescita comincia già a farsi vedere. E i libri sono scelti con cura: con un occhio di riguardo alle piccole case editrici indipendenti che stampano spesso testi di qualità e agli scrittori delle Marche. Con tanti giovani emergenti. E chi vuole può portare da casa un libro proprio, perché gli è piaciuto leggerlo e adesso gli fa piacere condividerlo con altri, lasciandolo a disposizione nella biblioteca del parrucchiere di riferimento. Dietro c'è un'idea nuova di questo lavoro. Lo spiega bene Angela Pezzuto di Shampoo, una delle animatrici di “Libri in testa”: “La nostra professione oggi sta profondamente cambiando e ci stiamo qualificando come operatori sociali, con specifiche conoscenze e una maggiore attenzione al bisogno del cliente”. Basta pensare, aggiunge, a quando si va a curare i capelli di chi è in una casa di riposo o in ospedale. Sistemare i capelli, per sentirsi più belli, ma con più attenzione a quello che c'è sotto la pettinatura: le persone. I negozi che ci credono in questa idea di tante biblioteche diffuse e gratuite sono riconoscibili da un logo fatto apposta dagli studenti della Poliarte di Ancona. È nelle vetrofanie sulla porta del negozio, fa marketing, e nei segnalibri. Per il prossimo futuro quelli di "Libri in testa" pensano a incontri con scrittori o artisti, a letture collettive e anche ad offrire coupon di sconti ai clienti che arricchiscono la biblioteca del negozio donando il maggior numero di libri personali. Già da adesso è dimostrato che leggere un bel romanzo di Andrea Camilleri mentre mani esperte ti fanno una frizione curativa sulla testa è la fine del mondo. E poi il Salone del Libro, la grande festa di Torino che celebra la lettura e la scrittura, dura solo cinque giorni all'anno. I Saloni di bellezza invece sono aperti sempre. Salvo, è chiaro, il lunedì. ● consumatori giugno 2016 38 a cura di Pierfrancesco Pacoda musica da sentire... Melanie De Biasio, alle radici del jazz Di questo straordinario talento del jazz contemporaneo abbiamo già scritto su Consumatori, La giovane cantante belga pubblica adesso il suo nuovo album (molto breve, solo 25 minuti di musica). E, ancora una volta, l’ascoltatore viene trasportato in un universo fumoso e, oscuro, dove i sentimenti sono messi a nudo, come in una crime story in una Harlem ricostruita per il cinema. Al centro c’è lei, con una lunga suite. Un lavoro registrato in presa diretta, musica che restituisce le impressioni di un lungo viaggio nel cuore di città che ci parlano di un sogno industriale che svanisce. Lasciando nei luoghi l’illusione, coltivata con amore, di una rinascita. Melanie de Biasio Blackened Cities - PIAS Il nostro giudizio: RRRR Se ti piace ascolta: Sade, Billie Holyday Il meglio di Van Morrison Petrina in chiave pop ABC, ritorno al funk Una raccolta di 3 cd e un dvd che documentano il tour di Van Morrison del 1973 insieme alla Caledonia Soul Orchestra. Il cantante inglese mette in scena l’anima della soul music, il linguaggio con il quale, con i Them, aveva cambiato l’aspetto della Swinging London pochi anni prima. Portando il beat a confrontarsi con la black music. Dopo la collaborazione con Paolo Fresu, che aveva prodotto il precedente "Roses of the Day", Debora Petrina realizza un album nel quale rivela il suo aspetto più pop. "Be Blind" è un omaggio alle tante fonti di ispirazione che definiscono il suo canto globale. Dal jazz al funk alle esperienze contemporanee, questa artista ci invita a accogliere suoni lontani tra loro con la stessa famigliarità. Per chi è cresciuto ascoltando il pop dei primi anni 80, gli ABC sono stati sinonimo dell’ondata funk che, dopo la new wave, conquistò il pianeta partendo dall’Inghilterra. Sezioni di fiati in stile Motown, storie d’amore ad alto concentrato di sensualità. Trentacinque anni dopo la band ritorna con il sequel di quel disco storico, E l’energia, la relazione controversa tra il corpo e la mente sono ancora travolgenti. Petrina ABC Be Blind - Urtovox Il nostro giudizio: RRR Se ti piace ascolta: Annie Lennox, Cristina Zavalloni The Lexicon of Love II - Universal Il nostro giudizio: RRR Se ti piace ascolta: Rip, Rig and Panic, Spandau Ballett VAN morrison It's Too late to Stop Now - Legacy Rec Il nostro giudizio: RRRRR Se ti piace ascolta: John Mayall, Alì Farka Toure R da dimenticare - RRsufficiente - RRRbuono - RRRRottimo - RRRRR capolavoro ... da leggere La stagione radio di Planet Rock I ritratti di Bertoncelli Planet Rock è il racconto di una stagione di grande creatività per la radio italiana. Erano gli anni di una trasmissione radiofonica, Planet Rock, appunto, che, scopriva e esaltava i talenti e le sperimentazioni che arrivavano da ogni posto del mondo. Siamo nei primi anni ’90, e i conduttori, presentano gruppi protagonisti di una trasformazione profonda della musica contemporanea. Grazie soprattutto ai Nirvana, il rock underground arriva ai vertici delle classifiche. E il programma, ogni sera, porta nelle case dei ragazzi tutta l’intensità di un suono che influenza profondamente il futuro della cultura giovanile. Non solo il rock, ma anche il rap e l’elettronica. Luca de Gennaro Planet Rock - Edizioni Arcana Riccardo Bertoncelli è il più importante critico musicale italiano (ebbe l’onore di essere citato in una canzone del primo Guccini per la sua esterofilia). Grazie al suo lavoro, in particolare per la rivista Gong, ha fatto conoscere il neo rock anglosassone narrandone sempre le strette relazioni con i cambiamenti sociali. Questo libro raccoglie una selezione di suoi scritti dedicati a celebrità del rock, del jazz e del blues, ma anche a nomi meno conosciuti. Da Syd Barrett, che suonava nei primi Pink Floyd al jazzista visionario Sun Ra, da Robert Wyatt, che fece sedurre il jazz dalla psichedelia inglese, alla diva del blues Janis Joplin. Parole e ricordi per ricostruire biografie di artisti che hanno segnato la cultura del 900. Riccardo Bertoncelli Topi Caldi - Giunti Editore vivere bene cultura e oltre 39 l’intervista Manuel Agnelli È la vera grande novità della nuova edizione di X Factor. Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, una delle band simbolo della scena rock italiana sarà uno dei giurati del talent musicale. Proprio mentre esce il nuovo album degli Afterhours, Folfiri o Folfox, un doppio cd che raccoglie un lungo elenco di ballate elettriche ricche di tensione emotiva. Manuel, quali dischi hai ascoltato nei giorni di registrazione di Folfiri o Folfox? Ibeyi, il disco omonimo delle Ibeyi, due gemelle franco-cubane con influenze afro, etno-pop ed elettro. Voci e armonie elaborate e raffinate su un tappeto sonoro acustico-elettronico originale. Mi hanno molto ispirato. Poi Sound & Color, degli Alabama Shakes. Sono rock? Sono blues? Sono elettronica? Cosa sono? Uno dei dischi più liberi da anni a questa parte. Senza generi e gabbie sonore. Un manifesto dei tempi che cambiano. Per fortuna. Infine Tu prenditi l'amore che vuoi di Cesare Basile: blues siciliano, nero, crudo e magico. Testi in siciliano ed italiano. Premio Tenco. La cosa più originale che abbiamo in Italia. E i libri? Anche qui tre proposte: Daisy Miller, di Henry James. La capacità di raccontare l'orrore degli esseri il tour Un Canzoniere con Erri De Luca Cosa succede se una delle band più rappresentative della world music italiana incontra uno scrittore che mescola poetica e forte impegno sociale? È una esperienza unica, quella del tour che porta in giro per l’Italia il Canzoniere Grecanico Salentino, la band pugliese al centro del revival della pizzica, ed Erri de Luca. Il risultato è una serata di racconti su popoli che fuggono, su culture che si intrecciano, su identità smarrite. Tra echi dal Mediterraneo e l’arcaica emozione delle tammorre l’ascoltatore è a confronto con tradizioni antichissime fatte di incontro, di scambio di esperienze, di apertura. Ed Erri de Luca e il Canzoniere ci trasmettono tutto l’amore per una tradizione viva, mai polverosa. Le date: 16 giugno La Spezia, 17 Fontanellato (Pr), 18 Milano, 23 Piove di Sacco (PD) Per informazioni: tel. 02 48194128 umani attraverso storie apparentemente normali. Non si scrive più così. Non è perché la vista mi si è abbassata che faccio sempre più fatica a leggere le novità. Poi Libertà di Jonathan Franzen. Lo scrittore che mi ha fatto riconciliare con la letteratura contemporanea. Lucido e dolcissimo, mai gratuito ma sempre spietato. Ultima proposta Roderick Duddle di Michele Mari. Stilisticamente unico, un grande genio. Il più grande scrittore italiano vivente. Una saga scritta da un Dickens contemporaneo. Chiudiamo con i film... Parto da Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu. Inarritu mi fa piangere. Non ci posso fare niente. Nessuno mi fa piangere come lui. Sono in suo potere. Poi dico The Tree of Life di Terrence Malick. Mi ricordo di quella luce, di quelle strade con i lastroni di cemento. Io ho avuto un'infanzia felice, ma il set è stato lo stesso. Poi La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Finalmente un italiano che sa far ridere senza sdrammatizzare. Non c'è niente da sdrammatizzare. Mi ha vendicato. 40 le pagine di coop reno Guardia sempre alta sul fronte qualità DI MARIO CIFIELLO presidente del Consiglio di sorveglianza di Coop Reno Coop ha deciso recentemente di sospendere la produzione di tutti i prodotti Coop che, nei loro ingredienti, contenevano olio di palma. Questa decisione (ne parliamo più ampiamente a pagina 16, ndr) è stata presa poiché nuovi studi hanno segnalato che il consumo, in dosi importanti, di alcuni contaminanti contenuti nell’olio di palma è sconsigliabile, soprattutto per i bambini. Abbiamo quindi applicato il principio di precauzione e prudenza, che è parte fondamentale del nostro codice di comportamento: se ci sono di mezzo rischi potenziali per la salute, non si deve esitare ad intervenire drasticamente. I nostri soci non troveranno quindi per un certo periodo di tempo alcuni prodotti a marchio Coop, che saranno rimessi poi in vendita con una nuova ricetta che non conterrà olio di palma, che per la verità era già stato eliminato da oltre 100 nostri prodotti. Questa nostra scelta non è casuale, ma è parte integrante della missione di Coop. Ho scritto più volte sui grandi investimenti fatti dalla nostra Cooperativa per abbassare i prezzi ed essere ancora più convenienti. “Prezzi bassi sempre” abbiamo detto: la crisi economica e la necessità di contribuire al sostegno dei redditi dei nostri soci è per noi essenziale. Ma la convenienza senza qualità e sicurezza alimentare non può essere concepibile per una cooperativa di consumatori. Occorre stare in guardia. affiancare e supportare gli sforzi che le Autorità Sanitarie compiono tutti i giorni. Noi, da sempre, lo facciamo. Il prodotto Coop è il testimone fondamentale dei nostri sforzi. A più di 40 anni abbiamo sostenuto battaglie fondamentali a favore della sicurezza alimentare. Cominciammo all’inizio degli anni ottanta eliminando i coloranti inutili e dannosi, poi affrontammo il tema dell’eliminazione del fosforo nei detersivi. Altra grande campagna fu quella sulle “carni sicure”, contro l’uso di “sostanze chimiche indesiderabili”, e via via fino ad arrivare alla recente iniziativa sulla tracciabilità delle materie prime utilizzate nei nostri prodotti a marchio. Le battaglie Coop Non basterebbe un articolo sul Quotidianamente leggiamo di nostro giornale per segnalare le tentativi di frodi alimentari. La tante iniziative fatte. ricerca scientifica mette in luce, coi suoi progressi, criticità che Sicuri e prudenti prima ignoravamo. Spesso com- Dobbiamo quindi ragionare su paiono in Italia prodotti e mate- un punto: possiamo sacrificarie prime di dubbia provenienza re la qualità e la sicurezza dei prodotti per essere ancora più e valore. Coop sta raddoppiando i propri convenienti? Per noi no, senza sforzi per tutelare la qualità e la alcun’esitazione. sicurezza alimentare. L’Italia è Ma abbiamo assistito spesso a uno dei Paesi europei più rigo- valutazioni diverse e molto peroso nei controlli, ma occorre ricolose. Alcuni affermano che, consumatori giugno 2016 41 La decisione presa da Coop di sospendere la produzione di tutti i prodotti a proprio marchio contenenti olio di palma, deriva dall'applicazione del principio di precauzione e prudenza. Se ci sono di mezzo (come in questo caso) potenziali rischi per la salute del consumatore, Coop ritira o modifica il suo prodotto in tempo di crisi, il rigore sulla qualità alimentare è un “lusso” che non ci si può permettere più. Basta poco per abbassare la soglia di qualità dei prodotti. Altri affermano che ormai, coi controlli che le autorità preposte compiono, non ci sono più rischi reali. Tutti questi ragionamenti pretestuosi sono poi smentiti dagli scandali e dalle frodi alimentari che leggiamo quasi quotidianamente sulla stampa, dall’ingresso di materie prime provenienti da Paesi extra-europei che non brillano certo per la capacità di controllo sulla sicurezza alimentare. Esiste poi per noi il principio di “prudenza” e “precauzione”: nel dubbio, come già detto, interveniamo per dare sicurezza ai nostri consumatori. Un esempio è la non presenza di Organismi Geneticamente Modificati nei prodotti a nostro marchio. La comunità scientifica è divisa sui potenziali rischi di questi OGM: noi, in questo stato di incertezza, abbiamo deciso di non consentirne l’utilizzo, almeno fino al momento in cui ne sarà comprovata l’assoluta sicurezza soprattutto in riferimento alla tutela dell’ambiente. Noi della Coop, da più di 40 anni, sosteniamo la linea del rigore e della continua ricerca per accrescere e non diminuire la nostra capacità di controllo. la regolarità dei prodotti. Sono poi state fatte quasi 1.600 visite ispettive presso i luoghi di produzione. Esiste poi il nostro Comitato per la Gestione dei Rischi (coordinato da Coop Italia e a cui fanno parte rappresentanti di tutte le cooperative) che sulla base di precise regole, interviene tempestivamente per togliere dalla vendita qualsiasi prodotto “a rischio”. Per i prodotti freschi a marchio Coop (carne, frutta, pesce verdura, latte…) esiste ancora una specifica nostra attività denominata “Qualità Sicura Coop” che controlla l’intera filiera produttiva, dall’allevamento al prodotto finito. Gli investimenti Sosteniamo investimenti molto importanti per realizzare questa politica. Coop Italia ha un proTre milioni di analisi Alcuni numeri: nel 2014 ab- prio laboratorio di analisi e una biamo effettuato più di tre mi- propria qualificata struttura di lioni di analisi per controllare controllo qualità e ispezione. Ci appoggiamo a enti di controllo indipendenti (come Bureau Veritas e CSQA) che a loro volta certificano la correttezza dell’intero sistema di sicurezza Coop. Qualità, sicurezza, rispetto ambientale per noi non sono scelte di “marketing” o pubblicitarie, ma costituiscono l’essenza stessa del nostro operare sul mercato. Chiamiamo tutto ciò la "politica consumeristica di Coop": abbiamo cioè l’ambizione di usare la nostra grande forza (siamo la più grande catena di grande distribuzione italiana) per contribuire a far cambiare il modo di produrre del nostro Paese al fine di favorire gli interessi e i bisogni dei nostri soci e consumatori. “La Coop sei tu” non è uno slogan pubblicitario, ma rappresenta la nostra missione e il nostro quotidiano impegno: il messaggio è che della Coop ti puoi fidare. 42 primo piano coop reno I Frutti di pace nei nostri carrelli Acquistare nei negozi Coop succhi e marmellate della cooperativa bosniaca Insieme, significa aiutare la gente di quest'area, a pochi chilometri da Srebrenica, a migliorare le proprie condizioni di vita. Condizioni ancora molto dure ad oltre vent'anni dalla fine della guerra civile e dalle violenze della pulizia etnica. La storia esemplare della pacifista Rada Zarkovic DI ANDREA MASCHERINI presidente del Consiglio di gestione di Coop Reno “Cara Mimmj, noia!!! spari!!! granate!!! morti!!! disperazione!!! fame!!! dolore!!! paura!!! Questa è la mia vita, la vita di un’innocente ragazzina di undici anni!!! Una scolara senza scuola, senza le gioie e l’eccitazione della vita scolastica. Una bambina che vive senza giochi, senza amici, senza sole, senza uccelli, senza natura, senza frutta, senza cioccolata, senza caramelle, solo con un po’ di latte in polvere. In poche parole, una bambina senza infanzia. Una bambina della guerra”. Questa era la pagina che leggevo tenendo in mano il diario di Zlata Filipovic, quando da giovane come volontario del Telefono Azzurro entravo nelle scuole e parlando di diritti dei bambini, si cadeva inevitabilmente sulla guerra, quella guerra dei balcani così vicina all’Italia. Zlata Filipovic aveva undici anni quando la guerra le sfondò il tetto della casa, la sua casa era a Sarajevo. Tutta la sua vita per parecchio tempo diventò qualcosa di terribile e nuovo: quella cosa normale che si chiama guerra. La normalità delle bombe, dei suoni di notte, dei missili lontani, della fame che prima o poi arriva, dell'esercito nelle strade, della paura dappertutto. Il suo diario allora commosse il mondo intero, e diventò il simbolo dell'assedio di Sarajevo, così come quello di Anne Frank era diventato il simbolo dell'Olocausto. Insieme a Rada Zarkovic Questa pagina è stato il primo ricordo che è riaffiorato in me, quando parlando con Lucio Cavazzoni presidente di Alce Nero, gli ho chiesto la disponibilità a coinvolgere una cooperativa del loro circuito per invitare a fare un intervento alla nostra assemblea generale. In particolare gli ho detto che ritenevo molto importante in un momento storico come questo, far conoscere alla platea di quella giornata, la storia dei prodotti “Frutti di Pace” e la sua presidentessa, Rada Zarkovic, pacifista e profuga a Belgrado dove con le Donne in nero si era opposta alla guerra. La prima volta che ho sentito consumatori giugno 2016 parlare Rada Zarkovic fu in un servizio televisivo, era la giornata della donna in parlamento e le sue parole mi colpirono subito: “È difficile comunicare i nostri sentimenti quando il lavoro che facciamo, ovvero coltivare lamponi, mirtilli, more e fragole, che commercializziamo dopo averli congelati e trasformati in confetture e nettari, ottiene dei riconoscimenti così importanti. Dicendo 'nostro' non penso solo a noi che viviamo in Bosnia Erzegovina, ma alla rete di amicizia solidale che abbiamo costruito negli anni, oltre i confini. Penso a un legame fondato sulla condivisione di valori e sulla loro pratica quotidiana. La nostra cooperativa agricola anche per questo si chiama, tradotto in italiano, 'Insieme'”. con più di tre figli) e offrire loro la possibilità di coltivare dei mirtilli come mezzo di sussistenza di lungo periodo. Anche oggi, ad alcuni anni dalla fine della guerra, le condizioni di vita sono ancora molto dure e Aiuti dalla cooperativa i salari minimi in Bosnia sono La cooperativa Insieme è stata molto bassi. fondata nel maggio 2003 a Bratunac, una piccola località a po- Pacifisti in pratica chi chilometri da Srebrenica, “Senza questa amicizia solidale sul confine tra Serbia e Bosnia – proseguiva Rada Zarkovic – Erzegovina. Dopo la fine della non sarebbe stato possibile reguerra civile bosniaca (1991- alizzare il sogno collettivo di 1995), il rientro dei rifugiati tornare a vivere in Bosnia Erzefu reso difficile non solo dalla govina, la terra da dove eravamancanza di abitazioni, ma an- mo stati cacciati; ritrovare diche dalla difficilissima convi- gnità attraverso il lavoro della venza tra i residenti e i rifugiati: cooperativa; ricucire il tessuto la strage di Srebrenica (miglia- sociale strappato dalla guerra; ia di civili di cultura musulma- tornare ad essere una comunina uccisi dai paramilitari serbi) tà di donne e uomini capaci di è avvenuta a pochissimi chilo- crescere insieme. Non saremmetri da Bratunac, in una zona mo riusciti a farlo, se non avesinvestita in pieno dalle violenze simo messo al primo posto l’ofdella pulizia etnica. ferta di un lavoro. Nella pratica Le molte famiglie che decide- del lavoro in comune abbiamo vano di rientrare non avevano permesso alle persone di vivere lavoro. La cooperativa si diede insieme, non solo di stare le une come obiettivo di unire le fami- accanto alle altre. Per questo ci glie più deboli (vedove, madri piace definirci 'pacifisti in praticon figli, disoccupati, famiglie ca', richiamandoci al 'pacifismo 43 concreto' del vostro e nostro Alex Langer. La determinazione che ci abbiamo messo, affonda le radici nella tradizione femminile contadina della Bosnia, che ci impone di alzarci e ricominciare, dopo ogni difficoltà che sia naturale o causata dall’uomo.” Tra le proposte che abbiamo condiviso con i nostri soci, durante le assemblee di bilancio, c’è la possibilità di devolvere il ristorno a un progetto che coinvolge le scuole su temi dedicati alla pace, perché le parole “terrorismo” e “paura” non prevalgano. In questa luce le storie come quelle di Rada e dei “Frutti di Pace” possano diventare di esempio per tutti. Il primo progetto della Cooperativa Insieme si chiudeva con questo auspicio, che "i lamponi trasformino la parola ritorno nella parola restare nella propria terra”. Quando acquistiamo questi succhi di frutta o marmellate nei negozi di Coop Reno, ricordiamoci che stiamo alimentando questa pianta e facendo sì che l'auspicio divenga realtà. 44 vita di cooperativa coop reno Passione sportiva sempre e comunque In visita alla redazione di "Zerocinquantuno", testata giornalistica online con la quale Coop Reno ha organizzato "La carica dei 1001". Dal tifo per il Bologna nasce ora una nuova iniziativa, "Fuga per la vittoria", indirizzata ai bambini delle scuole di calcio e alle stesse società sportive DI ALICE MUNERATO importante iniziativa, Coop Reno ha trovato in un’importante partner del mondo della comunicazione bolognese, la testata giornalistica "Zerocinquantuno, Sempre e Comunque". Siamo andati a trovare la redazione in via Ferrarese 92/C cercando di conoscere meglio la loro storia e le loro prospettive legate al mondo del Bologna Fc. Ad attenderci Mattia Grandi e Alberto Giorgini. Si è conclusa il 24 maggio scorso la splendida iniziativa “La Carica dei 1001” che ha accomunato Coop Reno e il Bologna FC 1909. “L’intento principale era quello di rafforzare lo storico legame che unisce il nostro territorio alla passione per lo sport, in particolar modo per i colori rossoblu", ricorda il presidente del Consiglio di gestione di Coop Reno, Andrea Mascherini. "Un’iniziativa che affondava le proprie radici nel genuino momento di aggregazione rappresentato dall’affluenza sugli spalti dello stadio Dall’Ara, per rimarcare la devozione al cospetto di un patrimonio calcistico come il Bologna”. Per spiegare ai tanti tifosi questa Zerocinquantuno, gli esordi online Il sito Internet Zerocinquantuno.it – ci spiegano – vede la luce l'11 gennaio 2007 per iniziativa di Mario Sacchi, un semplice tifoso del Bologna e appassionato di calcio che decide di provare a realizzare quello che è sempre stato un suo grande sogno: creare uno spazio online in cui parlare liberamente della sua squadra del cuore. Decide di chiamarlo come il prefisso telefonico del capoluogo emiliano, scritto per esteso e corredato dallo slogan "Sempre e Comunque". Con il passare del tempo le idee aumentano, così come i lettori, grande seguito e partecipazione si registrano sui social network e il sito viene addirittura scelto da Tuttomercatoweb.com – il più importante sito italiano di calciomercato – per gestire la sezione dedicata alle notizie sul club rossoblu. Due anni più tardi, un incontro che fa fare il salto di qualità a "Zerocinquantuno": Mario Sacchi su Internet entra in contatto, infatt i, con una donna che dapprima gli racconta di essere una grande tifosa del Bologna, nonché un’assidua frequentatrice del suo sito, poi aggiunge di voler contribuire concretamente alla sua crescita, poiché apprezza molto i sentimenti e gli sforzi che stanno alla base del suo successo e considera questa comunità virtuale come una seconda famiglia. La persona in questione è Giorgia Mattioli, colei che per vent’anni ha diretto come product manager le collezioni di Gianfranco Ferré. Da quel momento in poi per Mario e il suo gruppo di lavoro inizia una nuova e inaspettata avventura: Giorgia Matt ioli, consumatori giugno 2016 45 Foto Damiano Fiorentini sfidando la profonda crisi in cui versa il settore editoriale, decide di rilevare il 50% di Zerocinquantuno, avviando le pratiche per trasformare il sito in una vera e propria testata giornalistica. Tutto ciò avviene ufficialmente il 6 marzo 2013. Una testata giornalistica con 12mila contatti Oggi Zerocinquantuno, diretto dal giornalista Mattia Grandi, è una realtà capace di attirare l’attenzione di migliaia di tifosi sparsi in Italia e all’estero (12.000 contatti quotidiani, quasi 100.000 pagine visualizzate ogni giorno), aggiornandoli ogni giorno in maniera precisa e puntuale sulle vicende della squadra rossoblu. Una bellissima storia che affonda le sue radici in un sogno, e con un finale ancora tutto da scrivere. La fiducia riposta nei confronti di ZO è sicuramente motivo di vanto per tutta la redazione, ma non solo. Noi stessi di Coop Reno abbiamo creduto in questa iniziativa editoriale, da circa 2 anni, da quando le sorti della squadra bolognese erano legate ai campi della serie B e delle scuole calcio e le società sportive stesse: abbiamo acquistato 200 palloni ufficiali del Bologna FC 1909 che doneremo ai giovani calciatori attraverso un concorso in fase di allestimento, probabilmente attraverso la redazione di componimenti, piccole storie a tema sportivo. Il coinvolgimento dei bambini è vincolante, perché rappresentano il nostro futuro, la parte più genuina anche del tifo”. Per promuovere questa attività continueremo questa collaborazione con Zerocinquantuno, perché la passione per lo sport così come quella per i colori ros"Fuga per la vittoria" soblu va alimentata sin da piccoa firma Coop Reno Riguardando le fotografie di li… sempre e comunque". quelle bandiere il colpo d’occhio rossoblu nel settore distinti dello stadio nel match casalingo contro il Genoa è stato soltanto l’incipit di un percorso sinergico con il Bologna FC 1909. “Sono davvero orgoglioso – prosegue Andrea Mascherini – di poter annunciare la partenza di un secondo filone tematico dal titolo 'Fuga per la vittoria'. I protagonisti saranno i bambini soprattutto a un futuro societario incerto. Zerocinquantuno ha una redazione aperta al pubblico sita in via Ferrarese 92/c a Bologna nella quale, oltre al confezionamento della parte editoriale e giornalistica, è presente un ampio store per la commercializzazione del proprio merchandising. Su una parete della sede fa bella mostra una delle tante bandiere che abbiamo consegnato a centinaia di appassionati per la nostra iniziativa "La carica dei 1001". 46 vita di cooperativa coop reno FO T OGOZI DAI NE Continuiamo su Consumatori la pubblicazione delle Cartoline dai nostri supermercati, condivise su tutti i social network di Coop Renio. Un modo per far conoscere a tutti i nostri soci e clienti i 41 punti vendita di Coop Reno. Dall'alto in basso il gruppo dei dipendenti dei punto vendita di Casumaro, di Ficarolo e di Vergato. CASUMARO FICAROLO VERGATO consumatori giugno 2016 47 La Costituzione dei ragazzi In occasione della giornata mondiale del libro e delle rose, lo scorso 23 aprile Coop Reno ha donato ai clienti dei suoi negozi la Costituzione italiana spiegata ai ragazzi. Nonostante i suoi anni, un testo fondamentale per la democrazia e una pietra miliare dell'educazione civica dei nostri giovani DI GILBERTO BIANCHINI responsabile direzione Soci La giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, nota anche come Giornata del libro e delle rose, è un evento patrocinato dall’Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. A partire dal 1996, viene organizzata ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo. Questa giornata è nata sulla base di una tradizione catalana. La 28a sessione della Conferenza Generale dell’Unesco, riunita a Parigi, su proposta di 12 paesi fra cui Australia, Russia e Spagna, ha adottato la risoluzione con la quale ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”. L’obiettivo è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità. Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti, nel 1616, tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Shakespeare e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega. Peraltro il 23 aprile è la festa di San Giorgio, patrono di Barcellona e della Catalogna. Una tradizione di origine medievale vuole che in questo giorno ogni uomo regali una rosa alla sua donna; ricollegandosi a questa tradizione, i librai della Catalogna usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile e per questo la giornata è conosciuta anche come la Festa del libro e della "tosa". Una lettura per tutti Lo scorso sabato 23 aprile come Coop Reno abbiamo deciso di celebrare questa giornata realizzando una versione unica e originale della “Costituzione Italiana”, perché nonostante i suoi anni la consideriamo ancora una lettura di grande valore per tutti. Per questo abbiamo consegnato in tutti i supermercati di Coop Reno ad ogni cliente la nostra inedita “Costituzione dei ragazzi”. Il fine era quello di sottolineare la fondamentale importanza e l’insostituibile contributo dei libri come mezzo di progresso e di diffusione culturale, nonché incoraggiare ciascuno, in particolare i giovani, a riscoprire il piacere della lettura. In questa inedita Costituzione sono rappresentati i primi 12 articoli che con i loro principi fondamentali hanno posto e mantengono le fondamenta dello Stato Italiano. Nelle prossime settimane come direzione Soci, pensando di fare cosa gradita, invieremo ad ogni plesso scolastico presente nei territori di Coop Reno alcune copie della Costituzione dei ragazzi e alcuni manifesti panoramici di tutti 12 gli articoli. Inoltre mettiamo a disposizione degli insegnanti che lo richiedono, per ricerche e/o lezioni specifiche, questo e altro materiale sulla Costituzione Italiana, sulla legalità e anche persone qualificate a sostenere laboratori didattici. 48 associazionismo coop reno Il popolo della Festa del pesce, a Osteria Grande DI DANIELA DALPOZZO Migliaia di persone coinvolte e un corollario di iniziative culturali: "la bocciofila", come la chiamano qui, è un'istituzione attiva su vari fronti e non soltanto nei weekend della festa La Polisportiva Osteria Grande A.S.D. comprende varie discipline sportive: la Bocciofila Trem, la sezione calcio, la sezione tennis, la sezione ciclismo dilettante “Sergio Dal Fiume” e quella di pattinaggio Accademia Skating. Tutte discipline nelle quali si rivelano talenti che poi gareggiano in ogni parte d'Italia. Ma la notorietà maggiore, al di fuori di un ambito strettamente sportivo, viene alla Bocciofila di Osteria da un evento di tipo culinario che coinvolge migliaia di persone: la festa del pesce, che si tiene due volte in un anno in primavera (aprile) e in autunno (ottobre) nei due fine-settimana centrali. Appena appare sui muri il volantino "viola" il popolo del pesce si mobilita ed entra in fibrillazione: sa bene che alla bocciofila di Osteria si potrà gustare dell'ottimo pesce preparato da sapienti mani. I giorni del pesce La bocciofila nasce nel 1979 e si occupa certamente di questo sport ma anche, attraverso la collaborazione di tanti volontari, di tante attività sociali e culturali. Le “feste del pesce” da oltre 25 anni sono conosciute in tutta la provincia bolognese e sono in grado di raccogliere introiti che vengono poi distribuiti alla comunità in varie forme: di recente i giochi e le strutture della ludoteca locale o sotto forma di carrozzine per handicap, e ancora come fondi per l'Istituto Ramazzini e per la Fanep; inutile poi dire che tutte le scuole presenti nel territorio beneficiano dell'apporto economico di questa bocciofila. Osteria Grande è la più grande frazione del comune di Castel San Pietro (circa 5.500 abitanti). Nei giorni del “pesce”, oltre 130 volontari si occupano dell'organizzazione della festa: nonni e nipotini si trovano insieme a servire fritture e spaghetti alle vongole a più di 5mila persone, provenienti da tutto il bolognese, che a turni di 260 si siedono ai tavoli allestiti nei locali della bocciofila. “Da 25 anni anche a Bologna vedono il nostro cartellone viola e si preparano – conferma Cinzia Maccaferri, referente della sezione soci di Coop Reno a Osteria Grande – e sono tutti disposti a fare lunghe file in attesa di sedersi ai nostri tavoli!”. La materia prima viene da un fornitore di Lavezzola, Ravenna, che a qualsiasi ora è disposto a portare il pesce ad Osteria. Il sabato consumatori giugno 2016 49 A fianco, il vescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, a Osteria Grande per parlare di migrazione. Sotto, i ragazzi che collaborano alla festa del pesce e il presidente della Polisportiva, Giuliano Giordani sera ci sono due turni (a volte anche tre...). I ragazzini che aiutano a servire ai tavoli sono anche quelli che si impegnano nelle attività sportive organizzate dalla Bocciofila (calcio, tennis e pattinaggio). La bocciofila sovvenziona tutte le attività sportive e collabora anche alla locale Festa della birra organizzata dalla sezione calcio. La società sportiva conta oltre 150 soci che si occupano anche di organizzare cene per la raccolta fondi dell'Istituto Ramazzini e per altre organizzazioni presenti sul territorio. Il vescovo di Bologna Ma all'interno della grande bocciofila si tengono anche eventi culturali di alto spessore: in marzo il nuovo vescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi è venuto qui a parlare dei processi migratori in atto, presenti anche ad Osteria. La serata, organizzata dalla parrocchia, ha visto la collaborazione organizzativa dell'associazione. “La collaborazione è a 360 gradi con la parrocchia, il Comune, l'Asl e tutte le altre organizzazioni. La Bocciofila resta il centro di riferimento per qualsiasi attività che coinvolga la nostra comunità", dice Giuliano Giordani, il presidente, sempre in prima linea nell'organizzazione. Anche i rapporti con Coop Reno rientrano in questa collaborazione: “Noi siamo sempre a filo diretto con le operatrici del supermercato: compriamo da loro tutti i prodotti che utilizziamo nelle nostre cene e le ragazze del super sono così collaborative che ci avvisano quando ci sono offerte speciali di articoli, come la pasta, che noi consumiamo in grandi quantità...". Precisa ancora Cinzia Maccaferri: “Noi come Coop Reno organizziamo tutti i laboratori scolastici e con Auser partecipiamo all'operazione Carrello amico, sostenendo anche una decina di famiglie bisognose del territorio. Lavoriamo anche con il Comune: è stata di recente creata una rete di controllo del territorio per vigilare sulla sicurezza di luoghi del nostro paese attraverso Whatsapp...” Campioni in erba Che il mondo delle bocce sia molto importante qui ad Osteria lo dimostra la presenza di affiliati a questa società che riportano successi internazionali: la nuova promessa Luca Capeti è arrivato secondo ai campionati mondiali under 23 tenutosi a Roma e poi due ragazze gemelle, Lea e Chiara Morano, anche loro affiliate alla società bocciofila di Osteria che conta 36 giocatori nelle varie categorie, si sono ben classificate ai campionati europei femminili. Anche l'amministrazione comunale, composta da molti giovani, collabora e sostiene l'associazionismo: è stato infatti il forte volontariato che ha consentito, negli anni passati, di costruire il bocciodromo e oggi di mantenerlo, adeguando il tutto alla nuova normativa come ad esempio inserendo i pannelli solari. consumatori giugno 2016 51 vivere bene coop reno DI ALESSANDRA GIOVANNINI Minerbio in festa Il 25 e 26 giugno in programma alla Rocca Isolani la VI edizione della festa medievale, la IV per il torneo d'arme "La Corte della Seta", con 200 figuranti Il 25 e 26 giugno a Minerbio è in programma la festa Medievale e “La Corte della Seta – Torneo Isolani”. Nobili cavalieri, abili fanti, artigiani, mercanti e popolani daranno vita a un torneo d’arme ambientato tra il 1380 e il 1410. Nella splendida cornice di Rocca Isolani, capolavoro dell'architettura bolognese del XVI secolo, ci sarà un grande accampamento minuziosamente ricostruito. Nel mercato storico, invece, abili artigiani esporranno i propri lavori, mentre momenti di didattica sulle armi e l’artigianato si alterneranno a scene di combattimento e intrattenimento. Al punto ristoro piatti medievali e della tradizione bolognese, mentre all'interno delle cantine della Rocca sarà allestita una taverna medievale che offrirà birra, vino e "ippocrasso", una bevanda cordiale fatta di vino zuccherato e aromatizzato con fusione di varie spezie. “L’idea della festa medievale – racconta la Pro Loco di Minerbio – ha origine nel 2010 dopo il cambio del presidente e del consiglio direttivo. Prendemmo subito contatto con la famiglia Cavazza Isolani per proporre una Festa Medievale. Il successo fu immediato e dopo alcune edizioni caratterizzate dalla presenza di semplici figuranti, accampamenti, sbandieratori e giullari, nel 2013 decidemmo di chiedere a un gruppo di veri rievocatori di dar vita ad una festa che fosse legata alla storia della Rocca Isolani e del Conte Jacopo Isolani”. Dopo un attento studio negli archivi di famiglia, la Pro Loco decise di chiamarla “la Corte della seta”, essendo la Famiglia Isolani importatori di tessuti, e avendo abbinato un combattimento tra cavalieri, divenne “la Corte della Seta: Torneo Isolani". La manifestazione vanta oggi la presenza di circa 200 figuranti, una quindicina di gruppi di rievocazione storica, tra i migliori d'Italia e il ritorno, quest’anno, per la seconda volta, della Compagnia di San Michele da Malta. Le compagnie sono state accuratamente selezionate in base a rigidissimi criteri per poter garantire la migliore ricostruzione storica del periodo: animeranno la Rocca attraverso l'allestimento di tende da campo, cucine, tavolate, spettacoli e combattimenti. IL PROGRAMMA LA ROCCA ISOLANI Il programma (con possibili variazioni in caso di maltempo) prevede al sabato mattina il Torneo dei Fanti e al pomeriggio il Torneo dei Cavalieri. La domenica mattina si svolgerà la finale dei tornei mentre nel pomeriggio ci sarà la Battaglia nel retro della Rocca. L’accampamento potrà essere visitato il sabato dalle 9,30 alle 23 e la domenica dalle 9,30 alle 19. Durante tutta la manifestazione sarà possibile seguire la didattica, l’esibizione di giostre a cavallo, di falconieri e giullari. Non sarà possibile accedere alla manifestazione in abiti storici a meno che non si faccia parte di uno dei gruppi di rievocatori o dei mercanti invitati. Informazioni: Compagnia d'arme delle 13 porte, cell. 320.6982349; sito www.torneoisolani.com Minerbio fu chiamata così dagli antichi romani perché luogo sacro a Minerva. Tra i luoghi da visitare la rocca Isolani, edificata all'inizio del XIV secolo. Fu in seguito bruciata dal capitano visconteo Niccolò Piccinino e ricostruita nel 1438, assumendo le dimensioni di un castello fortificato. Nel 1527 fu in parte incendiata dai Lanzichenecchi durante la loro marcia verso Roma, e ricostruita a metà del XVI secolo come residenza di campagna. Furono recuperati gli originali fregi di cotto policromi raffiguranti la corte rinascimentale, risalenti alla metà del XIV secolo, mentre vennero realizzati da Amico Aspertini nuovi affreschi per decorare tre sale dell'edificio (1538-1542). Sul retro si trova una elegante colombaia del 1536, forse progettata dal Vignola; a fianco della Rocca villa Isolani, sempre attribuita al Vignola, costruita per ospitare Carlo V in occasione della sua incoronazione a Bologna; accanto alla Rocca il Prato delle Fiere, in antichità luogo di mercato e di tornei d'armi. SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP RENO DAL 16 AL 29 GIUGNO NEI SUPERMERCATI COOP RENO COPPA DI PARMA I.G.P. MANZINI intera 1,8 kg circa, al kg Anzicchè 13,90 € 8,30 € metà sottovuoto, 1 kg circa, al kg Anzicchè 14,90 € FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. 8,90 € NTO SCO %SA 0 4 CAS A L AL NTO SCO TONNO NOSTROMO 12 lattine x 80 g IL PREZZO SARÀ COMUNICATO A PUNTO VENDITA %SA 0 4 CAS A L AL SPUMANTE PROSECCO DI CONEGLIANO D.O.C.G. 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IL PREZZO SARÀ COMUNICATO A PUNTO VENDITA DAL 30 GIUGNO AL 13 LUGLIO LINEA BOVINO PER GRIGLIA FIOR FIORE COOP spiedino bovino marinato, al kg Anzicchè 17,90 € 11,60 € tagliata marinata, al kg Anzicchè 21,90 € 14,20 € steak burger scottona, 300 g Anzicchè 4,50 € 2,90 € 9,67 € al kg ccuck roll grill scottona skin, al kg Anzicchè 17,90 € 11,60 € NTO SCO 35% NEI SUPERMERCATI COOP RENO VINO TREBBIANO DI ROMAGNA D.O.C. TERRE CEVICO confezione da 6 x 750 ml Anzicchè 20,90 € 10,45 € 2,32 € al litro NTO SCO 50% SOCI CONVIENE DI PIÙ OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP RENO DAL 30 GIUGNO AL 13 LUGLIO NEI SUPERMERCATI COOP RENO ULTRADOLCE BAGNODOCCIA varie profumazioni 3 confezioni x 500 ml Anzicchè 8,97 € 4,48 € FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. 2,99 € al litro NTO SCO PRENOTAZIONE DAL 30 GIUGNO AL 13 LUGLIO CONSEGNA A PUNTO VENDITA ENTRO 15 GIORNI ESTRATTORE DI SUCCO R.G.V JUICE ART PLUS 110631 Anzicchè 149,00 € 89,00 € potenza 150 watt, velocità (giri/minuto) 60 sistema di spremitura a freddo contenitore polpa 1 litro NTO contenitore succo 1 litro SCO ricettario tubo inserimento XL (75 mm) Garanzia 2 anni 40% 50% PASSAPOMODORO REBER SRB3 Anzicchè 199,00 € 129,00 € potenza 250 Watt, motore a risparmio energetico produzione oraria fino a 140 kg/h NTO SCO imbuto Acciaio inox sgocciolatoio acciaio Inox Garanzia 2 anni 35% Made in Italy 3 3 °° C C O O N N C C O O R R S S O O F F O O T T O O G G R R A A F F II C C O O 22 0 0 11 66 UNA VALIGIA UNA VALIGIA UN VIAGGIO 3 ° C O N C O R S O F O T O G R A F I C O 2 0 1 6 ee una s t oria... una storia... UN VIAGGIO “Non “Non c’è c’è viaggiatore viaggiatore che che non non ami ami la la propria propria valigia… valigia… Le grandi oo piccole raccontano di “Non c’è viaggiatore cheche nonsiano ami la propria valigia… Le valige, valige, grandi piccole che siano raccontano di noi”. noi”. IL TEMA DEL CONCORSO FOTOGRAFICO SARÀ “LA VALIGIA” LeQUEST’ANNO valige, grandi o piccole che siano raccontano di noi”. QUEST’ANNO IL TEMA DEL CONCORSO FOTOGRAFICO SARÀ “LA VALIGIA” POTRANNO PARTECIPARE I SOCI, I DIPENDENTI E I CLIENTI COOP RENO POTRANNO PARTECIPARE I SOCI, I DIPENDENTI E I CLIENTI COOP RENO QUEST’ANNO IL TEMA DEL CONCORSO FOTOGRAFICO SARÀ “LA VALIGIA” POTRANNO PARTECIPARE I SOCI, I DIPENDENTI E I CLIENTI COOP RENO DAL DAL 15 15 GIUGNO GIUGNO AL AL 15 15 SETTEMBRE SETTEMBRE 2016 2016 DAL 15 GIUGNO AL 15 SETTEMBRE 2016 Scatta una fotografia alla tua valigia, cercando di raccontare in modo originale il tuo modo di viaggiare. Scatta unaèfotografia alla tua valigia, cercando di raccontare modo originale il tuo modo viaggiare. L’obiettivo cogliere l’emozione, catturare la curiosità! Perché in è speciale questa valigia? Cosadi racconta di L’obiettivo è cogliere l’emozione, catturare la curiosità! Perché è speciale questa valigia? Cosa racconta di te?Scatta Dove ti sta accompagnando? In un viaggio predefinito, una meta sconosciuta, o per raggiungere il luogo una fotografia alla tua valigia, cercando di raccontare in modo originaleo ilper tuo modo di viaggiare. te? Dove ti sta accompagnando? In un viaggio predefinito, una meta sconosciuta, raggiungere il luogo di L’obiettivo lavoro? Laèfoto può esser scattata prima di partire, durante oppure subito dopo il ritorno. Ladi cogliere l’emozione, catturare Perchéilil viaggio, èviaggio, speciale questa valigia? Cosa racconta di lavoro? La foto può esser scattata prima la di curiosità! partire, durante oppure subito dopo il ritorno. La valigia può essere aperta o chiusa, occupare l’intera inquadratura o esser uno dei tanti oggetti presenti. te? Dove sta accompagnando? un viaggio predefinito, una meta sconosciuta, o per raggiungere il luogo valigia può tiessere aperta o chiusa, In occupare l’intera inquadratura o esser uno dei tanti oggetti presenti. di lavoro? La foto può esser scattata prima di partire, durante il viaggio, oppure subito dopo il ritorno. La valigia può essere aperta o chiusa, occupare l’intera inquadratura o esser uno dei tanti oggetti presenti. TROVI IL REGOLAMENTO COMPLETO SU: TROVI IL REGOLAMENTO COMPLETO SU: coop reno coop reno coop reno @coopreno @coopreno @coopreno coop_reno coop_reno coop_reno www.coopreno.it www.coopreno.it www.coopreno.it TROVI IL REGOLAMENTO COMPLETO SU: